Ecco i trattori made in Cilento - Unico
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Ecco i trattori made in Cilento - Unico
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L’EDITORIALE<br />
di Aurelio Di Matteo<br />
Proposta per il<br />
Museo di Paestum<br />
In un precedente <strong>in</strong>tervento evidenziavo<br />
la grave condizione <strong>in</strong> cui<br />
versa il Museo archeologico, ipotizzando,<br />
come precondizione, una soluzione<br />
praticabile per rivitalizzarlo,<br />
tutelarlo e renderlo strumento di sviluppo<br />
e attrattore turistico. Porre il<br />
problema del Museo non è esercizio<br />
da élite culturale, ma cercare di andare<br />
<strong>in</strong>contro alle nuove tendenze<br />
che vedono proprio nell’<strong>in</strong>dustria<br />
culturale il settore che maggiormente<br />
ha prodotto sviluppo.<br />
0828.720114 - unicosettimanale.it - redazione@unicosettimanale.it<br />
Editore: Calore s.r.l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laur<strong>in</strong>o (Sa); Sede Redazionale: Via della Repubblica, 177 - Capaccio-<br />
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Anno XIV<br />
n°04 del 04 Febbraio 2012<br />
ROCCADASPIDE<br />
VIAGGIO DENUNCIA<br />
SULLE STRADE<br />
DISASTRATE<br />
ARTICOLO A PAG. 14<br />
<strong>Ecco</strong> i <strong>trattori</strong> <strong>made</strong> <strong>in</strong> <strong>Cilento</strong><br />
CONTINUA A PAGINA 2<br />
L’EDITORIALE 2<br />
di Bartolo Scandizzo<br />
Il bene e i beni<br />
del Parco<br />
Ripartiamo dai cento milioni di beni<br />
che l'ente parco del <strong>Cilento</strong> e Vallo<br />
di Diano ha acquistato da privati nel<br />
corso delle due prime due consiliature<br />
(La Valva e Tarallo) e che l'attuale<br />
consiglio avrebbe dovuto<br />
mettere a bando per la gestione al<br />
f<strong>in</strong>e di farne un elemento dello sviluppo<br />
sostenibile del territorio.<br />
Si tratta di palazzi, case ristrutturate,<br />
<strong>in</strong>teri villaggi ... Le opere di riprist<strong>in</strong>o<br />
CONTINUA A PAGINA 5<br />
Le storie delle aziende metalmeccaniche<br />
che competono <strong>in</strong> Italia e <strong>in</strong> Europa<br />
Altrimenti<br />
ci arrabbiamo<br />
BATTIPAGLIA<br />
di Ernesto Giacom<strong>in</strong>o<br />
Battipaccheri a Battipaglia. In una commedia folk di<br />
eduardiana memoria: Filomena martoriata, Mazzate<br />
<strong>in</strong> casa Cupiello, Ditemi sempre di sì. Ci sono capitato,<br />
sul titolo della locand<strong>in</strong>a, non era premeditato.<br />
Nonostante un’anima tendenzialmente noir, frequento<br />
poco (o male) la cronaca locale. Usura, scippetti,<br />
retate e soliti arresti dei soliti noti col solito<br />
grammo <strong>in</strong> più di coca<strong>in</strong>a fanno ormai parte del<br />
EBOLI<br />
di Francesco Faenza<br />
Abusi sanati, condannati ma<br />
non rimossi, abusi a iosa<br />
Fatti strani accadono <strong>in</strong> città. Il Tar ha riconosciuto<br />
l’ennesimo abuso <strong>in</strong> pieno centro, ha condannato<br />
l’abusivo a rimuovere dei pali <strong>in</strong>stallati <strong>in</strong> una strada<br />
pubblica, ma il comune di Eboli è rimasto alla f<strong>in</strong>estra.<br />
O meglio, i nostri politici hanno preferito farsi la settimana<br />
bianca a Sa<strong>in</strong>t Moritz, mentre <strong>in</strong> città si smarriscono<br />
i segnali di legalità. La verità Il comune di Eboli<br />
non ha i soldi per pagare una ditta e riprist<strong>in</strong>are<br />
CONTINUA A PAGINA 20<br />
CONTINUA A PAGINA 18
2<br />
N° 04<br />
04 Febbraio 2012 Paestum<br />
CAPACCIO/PAESTUM. Ripensare l’attività del Museo<br />
Non solo un centro di collezione ma di <strong>in</strong>trattenimento<br />
DALLA PRIMA<br />
La performance <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />
d<strong>in</strong>amici del sistema produttivo<br />
culturale nel periodo<br />
2007-2010 ha<br />
registrato una crescita economica<br />
(<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di valore<br />
aggiunto nom<strong>in</strong>ale)<br />
del 3%, mentre l’economia<br />
italiana non ha superato<br />
lo 0,3%. Quanto al<br />
dato occupazionale, il sistema<br />
produttivo culturale<br />
<strong>in</strong>teressa il 5,7% dell’occupazione<br />
totale nazionale e<br />
ha segnato un aumento<br />
dell’occupazione di quasi<br />
un punto percentuale<br />
(+0,9%), contro una flessione<br />
subita a livello complessivo<br />
nazionale di circa<br />
due punti percentuali. L’<strong>in</strong>vestimento<br />
<strong>in</strong> cultura è<br />
l’unico che oggi produce<br />
sviluppo, a condizione che<br />
si faccia senza avere la<br />
puzza sotto il naso, tipica<br />
di m<strong>in</strong>oranze mummificate<br />
sedicenti elitarie. Oltre a<br />
questa costatazione c’è un<br />
altro elemento da tenere<br />
presente. I comportamenti<br />
turistici risultano <strong>in</strong> via di<br />
evoluzione. Sono le vacanze<br />
brevi ad avere importanza.<br />
I consumi sono<br />
concentrati proprio <strong>in</strong> questa<br />
categoria. La vacanza<br />
breve tende a co<strong>in</strong>cidere,<br />
quasi sempre, con il week<br />
end. Le vacanze brevi, di<br />
fatto, tendono a diventare<br />
sempre più lunghe! L’<strong>in</strong>teresse<br />
del turista si orienta<br />
per il periodo primaverile e<br />
autunnale e la vacanza<br />
estiva man mano si sposta<br />
nei cosiddetti mesi di<br />
spalla, giugno e settembre.<br />
È un complessivo processo<br />
convergente alla destagionalizzazione<br />
delle vacanze.<br />
Tali tendenze<br />
comportano che l’esperienza<br />
turistica vada a concentrarsi<br />
sulla pluralità e<br />
sulla velocità a scapito di<br />
quella settoriale e monotematica.<br />
Per questo motivo<br />
le città d’arte, che offrono<br />
altri at<strong>trattori</strong> <strong>in</strong>sieme all’esperienza<br />
culturale (o viceversa),<br />
sono tornate a<br />
essere i prodotti turistici<br />
più richiesti, sopravanzando<br />
di gran lunga le località<br />
soltanto balneari o<br />
soltanto culturali. Con<br />
questa premessa va posto il<br />
problema del Museo di<br />
Paestum, depositario di<br />
beni d’irripetibile valore<br />
storico-artistico per niente<br />
valorizzati e <strong>in</strong>tegrati nel<br />
complesso sistema dell’<strong>in</strong>terdipendenza<br />
produttiva.<br />
Dai dati ufficiali ricavati<br />
applicando il RAC, l’<strong>in</strong>dice<br />
che analizza il ritorno economico<br />
degli asset culturali<br />
proprio dei siti Unesco,<br />
risulta che gli Stati Uniti,<br />
con la metà dei siti rispetto<br />
all’Italia, hanno un ritorno<br />
commerciale pari a sette<br />
volte quello italiano, la<br />
Gran Bretagna, con poco<br />
più della metà dei siti, un<br />
ritorno quattro volte maggiore<br />
e la Francia, con un<br />
terzo di siti <strong>in</strong> confronto all’Italia,<br />
un ritorno economico<br />
superiore di tre volte.<br />
L’analisi riferita a Paestum<br />
risulta ancora peggiore<br />
della media nazionale,<br />
quasi al limite del catastrofico.<br />
Mi si dirà: il patrimonio<br />
di cui è depositario il<br />
Museo è per sua natura<br />
non produttivo di profitto,<br />
perché esso rappresenta un<br />
costo. Il punto è proprio<br />
qui. Urge trasformare un<br />
centro di costo e di spesa<br />
<strong>in</strong> un centro di profitto e di<br />
<strong>in</strong>troito; fare <strong>in</strong> modo che<br />
l’immenso patrimonio,<br />
come ogni patrimonio, diventi<br />
strumento d’<strong>in</strong>vestimento<br />
<strong>in</strong>serendosi <strong>in</strong> un<br />
circuito produttivo rivolto<br />
all’autof<strong>in</strong>anziamento. Si<br />
tratta di riconsiderare e gestire<br />
<strong>in</strong> modo nuovo il<br />
luogo dove il patrimonio<br />
culturale e la sua storia<br />
sono conservati. Bisogna<br />
avere il coraggio politico di<br />
guardare al Museo <strong>in</strong><br />
modo <strong>in</strong>novativo, di farlo<br />
centro non di collezione<br />
ma di vita articolata, luogo<br />
di esperienza complessa e<br />
multiforme, che si svolga<br />
<strong>in</strong> tutti i periodi dell’anno<br />
e co<strong>in</strong>volga <strong>in</strong>nanzitutto i<br />
residenti perché ne facciano<br />
uno spazio della<br />
loro vita per offrirlo come<br />
luogo vitale al turista. Per<br />
evidenziare l’assurdo<br />
modo di considerare e gestire<br />
i musei bastano una<br />
domanda e una risposta<br />
emblematiche. Perché nei<br />
Musei non ci sono sedie o<br />
spazi dove ci si possa fermare<br />
Forse perché chi<br />
entra dà fastidio e si vuole<br />
che vada via al più presto<br />
Non c’è niente nel Museo<br />
che “suggerisca” al visitatore<br />
di fermarsi! Senza ricorrere<br />
agli esempi che ci<br />
vengono dagli altri Paesi<br />
(USA, Regno Unito, ecc.),<br />
basta guardare a qualche<br />
esempio virtuoso <strong>in</strong> Italia<br />
che ha saputo crescere <strong>in</strong>tegrandosi<br />
con altri comparti<br />
dell’economia. Il<br />
Museo Nazionale della<br />
Scienza e della Tecnologia<br />
di Milano costituisce un<br />
caso esemplare di gestione<br />
produttiva di reddito, con<br />
un bilancio costituito per<br />
l’80% da autof<strong>in</strong>anziamento.<br />
Nel 2000 il Museo<br />
ha assunto la forma giuridica<br />
di Fondazione di diritto<br />
privato. Le risorse<br />
provenienti dall’esterno e<br />
dagli sponsor si sono tradotte<br />
<strong>in</strong> nuovi modelli organizzativi,<br />
<strong>in</strong>vestimenti e<br />
realizzazione di attività <strong>in</strong>novative<br />
f<strong>in</strong>alizzate al<br />
co<strong>in</strong>volgimento diretto dei<br />
cittad<strong>in</strong>i. Il capitale pubblico<br />
si è arricchito di<br />
quello privato attraverso un<br />
azionariato diffuso, varie<br />
forme di partecipazione<br />
(servizi, competenze, conoscenze,<br />
impegno lavorativo,<br />
beni mobili e<br />
immobili, ecc.). Grandi e<br />
piccole aziende, Università,<br />
Enti locali, persone fisiche,<br />
associazioni,<br />
istituzioni, ecc., hanno rivitalizzato<br />
un luogo<br />
“chiuso” aprendolo al “territorio”<br />
anche <strong>in</strong> forma<br />
“virtuale” con i suoi tre milioni<br />
di visitatori. In primavera<br />
a Capaccio si<br />
r<strong>in</strong>noverà il Consiglio comunale.<br />
I nuovi candidati<br />
si misureranno anche su<br />
questo problema Avendo<br />
chiaro, ovviamente, prima<br />
un concreto progetto e poi<br />
il coraggio politico e amm<strong>in</strong>istrativo<br />
di guardare al<br />
Museo <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>novativo,<br />
di farlo centro non di<br />
collezione ma di vita articolata,<br />
luogo di esperienza<br />
complessa e multiforme,<br />
che si svolga <strong>in</strong> tutti i periodi<br />
dell’anno e co<strong>in</strong>volga<br />
<strong>in</strong>nanzitutto i residenti perché<br />
ne facciano uno spazio<br />
della loro vita per<br />
offrirlo come luogo vitale<br />
al turista.<br />
Aurelio Di Matteo
N° 04<br />
04 Febbraio 2012<br />
CILENTO. Ritualità e simbologia della Candelora e di San Biagio nella tradizione cilentana<br />
La benedizione delle candele e gli auspici sul tempo<br />
3<br />
UNA CANDELORA<br />
VULESSE TURNA'<br />
ANCORA CRIATURO<br />
Aggio girato e giro pe lo munno.<br />
Aggio visto città co tanta gente.<br />
Me sò ncantato nnanti a monumenti<br />
ca parlano re storia vecchia assai.<br />
Però nce sò momenti quann'è sera<br />
ca, ddò me trovo trovo, lo pensieri<br />
vola luntano, a no paese zico:<br />
na chiazza grossa. l'arboli re tiglio<br />
l'aucieddi mbacciuti a primavera.<br />
Na vista a mmari co lo sole r'oro<br />
c'appiccia le funestre re le casi.<br />
E la mal<strong>in</strong>conia me ponge mpietto.<br />
Vulesse turnà ancora criaturo<br />
e me volesse addorme nz<strong>in</strong>o a mamma.<br />
"Quanno arriva la Cannelora/re<br />
la vernata simo<br />
fora./Ma si chiove o mena<br />
viento/quaranta iuorni re<br />
maletiempo".<br />
I versi semplici dell'anonimo<br />
poeta popolare accendono<br />
fotogrammi al film<br />
della memoria.... E la chiesa<br />
madre del paese, l<strong>in</strong>da, raccolta,<br />
elegante nella sua essenzialità<br />
architettonica con<br />
i candelabri che rifrangono<br />
luce sui marmi istoriati della<br />
balaustra e dell'altare maggiore,<br />
rievoca il pendolo ritmico<br />
del turibolo fumante<br />
d'<strong>in</strong>censo, il salmodiare<br />
roco del vecchio celebrante,<br />
la nenia dolce del controcanto<br />
dei fedeli. Era il rito<br />
della benedizione delle candele.<br />
Ne toccava una ad<br />
ogni famiglia dei "fratelli"<br />
iscritti alla Congrega del Rosario.<br />
La si conservava gelosamente<br />
e la si accendeva,<br />
totem propiziatorio, quando<br />
<strong>in</strong>furiava la tempesta e<br />
lampi s<strong>in</strong>istri e tuoni saettanti<br />
m<strong>in</strong>acciavano di scoperchiare<br />
tetti e sbr<strong>in</strong>dellare<br />
porte e f<strong>in</strong>estre. E, ancora,<br />
quella candela,legame/simbolo<br />
tra i "fratelli" della congrega,<br />
si caricava di<br />
solidarietà per la piccola comunità<br />
<strong>in</strong> caso di bisogno.<br />
Ce n'erano di tutte le dimensioni<br />
piccole e affusolate,<br />
grosse e massicce nella solida<br />
rotondità. Ne ricordo<br />
una bellissima di media dimensione<br />
e di consistente<br />
diametro con il delicato ricamo<br />
di una greca <strong>in</strong><br />
rosso.Era attaccata alla spalliera<br />
di ottone del letto della<br />
nonna <strong>in</strong> bella mostra <strong>in</strong> una<br />
con la corona del rosario.<br />
L'una e l'altra f<strong>in</strong>irono nelle<br />
mani a croce, r<strong>in</strong>secchite,<br />
ad ornamento del corpetto<br />
nero pieghettato, sigillate<br />
nella cassa, devoto viatico<br />
ad illum<strong>in</strong>are il viaggio nell'aldilà<br />
della nonna serena e<br />
sorridente nel trapasso.<br />
La Candelora era, e forse<br />
resta, una tappa importante<br />
nei ritmi di vita della società<br />
contad<strong>in</strong>a, perchè poneva<br />
f<strong>in</strong>e ai rigori e alla forzata<br />
pausa dell'<strong>in</strong>verno e, con i<br />
primi timidi tepori della primavera<br />
annunziata, consentiva<br />
la ripresa dei lavori nei<br />
campi.<br />
E quella candela accesa<br />
simboleggiava anche il<br />
fuoco della vita che ricom<strong>in</strong>ciava<br />
a pulsare <strong>in</strong>tensamente<br />
nella natura e<br />
nell'uomo; ma senza facili<br />
entusiasmi e con le dovute<br />
precauzioni. L'<strong>in</strong>verno poteva<br />
riservare all'improvviso<br />
pericolosi colpi di coda e<br />
scaricare ancora freddo,<br />
gelo e neve.<br />
Ma, a proteggere l'<strong>in</strong>cauto<br />
contad<strong>in</strong>o, ci pensava San<br />
Biagio, celebrato e venerato<br />
il giorno dopo la Candelora,<br />
il 3 febbraio. E i fedeli accorrevano<br />
<strong>in</strong> massa a farsi<br />
ungere d'olio benedetto.Ricordo<br />
ancora il solletico<br />
lieve di una penna d'oca,<br />
che sfiorò la mia carotide di<br />
fanciullo con il gesto ispirato<br />
del sacerdote che scandiva<br />
formule propiziatorie<br />
cariche di mistero nella sonorità<br />
salmodiante del lat<strong>in</strong>o<br />
Chissà se ancora resta<br />
nelle chiese del mio <strong>Cilento</strong>,<br />
così belle nella loro semplicità,<br />
questa ritualità carica<br />
di fasc<strong>in</strong>o e di mistero!<br />
Chissà se ancora i fedeli (e<br />
quanti) hanno l'abitud<strong>in</strong>e di<br />
ripetere i gesti e le tradizioni<br />
di pietà <strong>in</strong> occasione delle<br />
feste della Candelora e di<br />
San Biagio!<br />
Probalmente la civiltà dell'omologazione<br />
e della massificazione<br />
ha cancellato o,<br />
quanto meno sbiadito ritualità<br />
che hanno connotato secoli<br />
di vita sociale e<br />
religiosa. E, anno dopo<br />
anno, pezzi della nostra<br />
identità cadono <strong>in</strong> frantumi.<br />
E i Beni Immateriali (ritualità<br />
religiose, tradizioni folcloriche<br />
e canti popolari) seguono<br />
la stessa triste sorte di<br />
vecchie abbazie e prestigiosi<br />
palazzi gentilizi, carichi<br />
di storia e di arte,<br />
sbr<strong>in</strong>dellati dalle impietose<br />
<strong>in</strong>temperie della natura e<br />
dalla colpevole <strong>in</strong>curia dell'uomo,<br />
Così come rischia<br />
di scomparire il nostro dialetto<br />
con la ricca produzione<br />
di detti, proverbi,<br />
cunti e canti,la testimonianza<br />
di una povera "epopea"<br />
di una "ricca" civiltà<br />
contad<strong>in</strong>a.<br />
Ci vorrebbe la creazione di<br />
un MUSEO DEL FOLCLORE<br />
CILENTANO".<br />
E' una proposta che ho già<br />
fatto <strong>in</strong> articoli di giornali, <strong>in</strong><br />
convegni e sem<strong>in</strong>ari. La ripropongo<br />
oggi alla vigilia<br />
della Candelora e di San<br />
Biagio, che nel mio dorato<br />
esilio romano mi accendono<br />
dolci e mal<strong>in</strong>coniche<br />
nostalgie di <strong>in</strong>fanzia lontana.<br />
C'è qualche amm<strong>in</strong>istratore<br />
pubblico di<br />
Comune, Comunità Montana,<br />
Conrsorzio, Fondazione,<br />
Pro.Loco deciso ad<br />
impegnarsi f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo per<br />
realizzare un'idea, che non<br />
solo recupererebbe memorie<br />
storiche personali e collettive,<br />
ma offrirebbe una<br />
struttura pubblica per arricchire<br />
la qualità dell'offerta<br />
del turismo, che è la nostra<br />
economia di domani Me lo<br />
auguro di tutto cuore e lo<br />
auguro soprattutto alla mia<br />
terra.<br />
Per <strong>in</strong>tanto a me quei ricordi<br />
scatenano emozioni, che<br />
spesso si fanno poesia nella<br />
rasposa sonorità del nostro<br />
dialetto:<br />
Giuseppe Liuccio<br />
g.liuccio@alice.it<br />
“ MARMI PIETRE E MATERIALI<br />
RICOMPOSTI NELLE NUOVE<br />
ESPRESSIONI DELL’ARCHITET-<br />
TURA MODERNA”<br />
S.S 18 Km 91,150 > 84047<br />
Capaccio Paestum (Sa) tel +39 0828<br />
723617 > fax +39 0828 723618<br />
www.marmisacco.it > <strong>in</strong>fo@marmisacco.it
N° 04<br />
4 04 Febbraio 2012 <strong>Cilento</strong><br />
MOTOAGRICOLE. Viaggio nel polo produttivo cilentano<br />
Piccole aziende che competono <strong>in</strong> Italia e oltre<br />
Detengono record italiani<br />
per le macch<strong>in</strong>e che raccolgono<br />
tutta la rucola<br />
della Piana del Sele o i carciofi<br />
di Paestum. L’aquarese<br />
Durso va <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a e mette i<br />
ALBERICO D’URSO<br />
suoi propulsori a macch<strong>in</strong>e<br />
concepite nell’Oriente.<br />
Esportano <strong>in</strong> tutta Italia ed<br />
anche <strong>in</strong> alcuni paesi<br />
esteri. Hanno dato punti<br />
alle aziende emiliano – romagnole<br />
dom<strong>in</strong>atrici del<br />
mercato nazionale. Sì, c’è<br />
un polo della meccanica<br />
agricola tutto salernitano,<br />
ma ad essere precisi è<br />
quasi tutto degli Alburni e<br />
dell’Alto Sele. Con qualche<br />
<strong>in</strong>iziativa sorta nel <strong>Cilento</strong><br />
più <strong>in</strong>terno e la zona di Capaccio.<br />
Nel Vallo di Diano<br />
corsa a sé ha fatto Mar<strong>in</strong>iello.<br />
Si è com<strong>in</strong>ciato<br />
dall’allestimento delle piccole<br />
trattrici agricole con<br />
piano di carico, più note<br />
come motoagricola o motozappatrici.<br />
Le realtà che<br />
più hanno saputo <strong>in</strong>novare<br />
e adattarsi ai mercati sono<br />
sopravvissute ai marosi<br />
della crisi e sono pienamente<br />
operative. Tutto com<strong>in</strong>ciò<br />
nei gloriosi primi<br />
anni Settanta. Con Alberigo<br />
Durso, da Aquara e Benito<br />
D’Amato di Ottati. Un po’<br />
meccanico e per l’altra<br />
commerciante e progettista,<br />
Durso. D’Amato è essenzialmente<br />
un meccanico.<br />
Nel 1972 Durso è<br />
uno uno dei progettisti del<br />
primo prototipo del rimorchio<br />
fonda una società e<br />
stipula un accordo con la<br />
Cama per la produzione<br />
del rimorchio occupandosi<br />
solo della realizzazione del<br />
cassone. Secondo come la<br />
racconta D’Amato Durso<br />
non si accontenta, <strong>in</strong>tercetta<br />
i clienti della Cama e<br />
decide di realizzare da sé<br />
tutto il rimorchio. divenendo<br />
<strong>in</strong> breve tempo <strong>in</strong>sieme<br />
a Oelle di Biagio la<br />
Morticella, da Torre Orsaia,<br />
e con la Comaca di Caggiano<br />
nella produzione di<br />
rimorchi che è stata l’apripista<br />
<strong>in</strong> questo settore.<br />
Queste piccole aziende, <strong>in</strong><br />
poco tempo, riescono a<br />
tener testa ai concorrenti<br />
emiliani. L’agricoltura salernitana<br />
conosce un suo<br />
ciclo espansivo e c’è spazio<br />
per tutti. Benito<br />
D’Amato <strong>in</strong>izia la sua attività<br />
nel 1968 come rappresentante<br />
di macch<strong>in</strong>e<br />
agricole ad Ottati successivamente<br />
nel 1970 avvia<br />
un’offic<strong>in</strong>a di riparazioni<br />
f<strong>in</strong>ché a seguito di richieste<br />
da parte di aziende di Bologna<br />
<strong>in</strong>izia la produzione<br />
di rimorchi e pertanto è necessario<br />
uno stabilimento<br />
più grande e l’acquisto di<br />
un suolo a Sant’Angelo a<br />
Fasanella porta nella società<br />
un meccanico locale.<br />
Non è facile la vita della<br />
Cama. Subisce ripetuti<br />
furti dal 1982 al 1988 <strong>in</strong><br />
uno dei quali vi è addirittura<br />
un conflitto a fuoco<br />
per la difesa della proprietà.<br />
Numerosi <strong>in</strong>cendi<br />
provocati pr<strong>in</strong>cipalmente<br />
provocati da fulm<strong>in</strong>i. Diversi<br />
clienti, soprattutto <strong>in</strong><br />
Calabria, falliscono e la<br />
Cama perde i propri crediti.<br />
Negli ultimi anni<br />
l’azienda ha ricevuto richieste<br />
commerciali anche<br />
dall’estero. Adesso è <strong>in</strong> un<br />
momento di riorganizzazione.<br />
BRENGA DI ALTAVILLA<br />
FRANCO BRENCA<br />
Altavilla Silent<strong>in</strong>a. I rimorchi<br />
di Franco. Le Offic<strong>in</strong>e<br />
Meccaniche Brenga già<br />
note come offic<strong>in</strong>a di riparazione<br />
macch<strong>in</strong>e agricole<br />
dal 1972 è una piccola<br />
azienda situata ad Altavilla<br />
Silent<strong>in</strong>a. Questa azienda<br />
ha molta esperienza ed è<br />
ricca di nuove idee nel<br />
campo costruttivo. Ha a disposizione<br />
operai qualificati<br />
(attualmente 3) ed un<br />
valido <strong>in</strong>gegnere salernitano.<br />
Produce rimorchi<br />
agricoli e carrelli portattrezzi<br />
omologati dai 15<br />
qu<strong>in</strong>tali ai 200 qu<strong>in</strong>tali a<br />
pieno carico (monoasse,<br />
biasse e triasse) e con frenatura<br />
idraulica o pneumatica.<br />
Inoltre costruisce<br />
anche ruspette, caricatori<br />
posteriori e caricatori anteriori.<br />
I clienti sono pr<strong>in</strong>cipalmente<br />
aziende agricole<br />
della Piana del Sele e delle<br />
Valle del Calore e di qualche<br />
rivenditore che ha permesso<br />
di portare i prodotti<br />
tra le prov<strong>in</strong>ce di Asti e<br />
Cuneo.Il numero uno è<br />
Durso. Alberico Durso non<br />
ha mai tralasciato nessun<br />
aspetto dell’attività aziendale.<br />
A com<strong>in</strong>ciare dalla<br />
cura dell’immag<strong>in</strong>e attuata<br />
anche attraverso la partecipazione<br />
alle più importanti<br />
fiere di settore. “Il design<br />
orientale prodotto dalla<br />
JAC, azienda leader <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a<br />
nella produzione di veicoli<br />
ed autocarri, <strong>in</strong>contra il<br />
cuore italiano costituito da<br />
un propulsore VM di ultima<br />
generazione (EURO5 EEV<br />
CON FILTRO ANTIPARTI-<br />
COLATO) ed un cambio ZF<br />
6 marce a doppia presa di<br />
forza per dare vita ad un<br />
prodotto dal rapporto qualità<br />
prezzo <strong>in</strong>imitabile”. Lo<br />
si legge dal sito aziendale,<br />
ma è solo un esempio.<br />
L’azienda <strong>in</strong>izia la propria<br />
attività con la produzione<br />
di rimorchi per l’agricoltura<br />
e si ritaglia <strong>in</strong> breve tempo<br />
una quota di mercato importante<br />
nella produzione<br />
di varie tipologie di macch<strong>in</strong>e<br />
agricole, <strong>in</strong> particolare<br />
di mezzi a trazione<br />
<strong>in</strong>tegrale. Dal 1998 la<br />
Durso è una srl. L’azienda<br />
di Aquara fattura più di 7<br />
milioni di euro ed impiega<br />
oltre 50 persone ed è impegnata<br />
nel settore edile e<br />
nell’<strong>in</strong>dustriale. Passione<br />
per la meccanica ed una<br />
forte impronta familiare<br />
sono fra gli <strong>in</strong>gredienti del<br />
successo aziendale.<br />
L’attuale gamma può essere<br />
divisa <strong>in</strong> tre l<strong>in</strong>ee pr<strong>in</strong>cipali:<br />
macch<strong>in</strong>e agricole,<br />
macch<strong>in</strong>e operatrici e m<strong>in</strong>idumper.<br />
La spartana Futura,<br />
una piccola trattrice<br />
agricola con piano di carico<br />
motorizzata Lombard<strong>in</strong>i<br />
raggiunge una velocità<br />
massima di 36 km/h e dispone<br />
di un posto a sedere<br />
protetto da una struttura<br />
antischiacciamento omolo-<br />
CONTINUA A PAG. 6
Capaccio<br />
N° 04<br />
04 Febbraio 2012<br />
IL PARCO DEL CILENTO E DIANO RIPARTA DA "100 MILIONI"<br />
Presidente e consiglio siano all'altezza della crisi che ci <strong>in</strong>veste<br />
5<br />
DALLA PRIMA<br />
BARTOLO SCANDIZZO E AMILCARE TROIANO<br />
funzionale sono state portate<br />
a term<strong>in</strong>e, ma la messa<br />
a frutto é ancora di là da venire.<br />
Non é un segreto che l'attuale<br />
presidente dell'ente,<br />
Amilcare Troiano, vive l'eredità<br />
lasciatagli dai suoi predecessori<br />
più come un<br />
fardello che come un'opportunità.<br />
Tant'è che il consiglio<br />
ha scelto la via più<br />
semplice per allungare oltremodo<br />
il loro impiego: li<br />
ha affidati, per la maggior<br />
parte ai comuni dove questi<br />
beni sono allocati.<br />
I comuni, è risaputo, fanno<br />
già fatica a gestire e tenere<br />
<strong>in</strong> efficienza i beni di loro<br />
proprietà a causa della cronica<br />
mancanza di risorse e<br />
molte volte di idee. Per cui i<br />
s<strong>in</strong>daci, accettando i beni <strong>in</strong><br />
comodato d'uso, si sono assunti<br />
un onere a cui sarà improbabile,<br />
se non<br />
impossibile, portare a term<strong>in</strong>e.<br />
In sostanza, la scommessa<br />
fatta da chi immag<strong>in</strong>ò questi<br />
beni come un primo esempio<br />
da additare agli abitanti<br />
del parco come una buona<br />
pratica si è rivelato un vero<br />
e proprio boomerang e ha<br />
lasciato che il resto del patrimonio<br />
abitativo privato<br />
esistente <strong>in</strong> preda all'abbandono<br />
e all'oblio.<br />
Questo anche <strong>in</strong> presenza di<br />
buoni esempi dati da privati<br />
cittad<strong>in</strong>i e a fronte di <strong>in</strong>vestimenti<br />
imponenti fatti dal<br />
pubblico relativamente al<br />
recupero dei centri storici<br />
con il rifacimento delle<br />
strade e l'<strong>in</strong>terramenti dei<br />
cavi elettrici e telefonici<br />
nonché la creazione di l<strong>in</strong>ee<br />
per il cablaggio, il rifacimento<br />
delle fognature e<br />
della rete idrica.<br />
Ora c'è bisogno di una forte<br />
sp<strong>in</strong>ta nella direzione immag<strong>in</strong>ata<br />
da chi voleva fare<br />
dei beni del parco un volano<br />
per il rilancio del territorio.<br />
L' ente si è assunto la<br />
responsabilità di assegnarli<br />
ai comuni, deve essere il<br />
consiglio e l'<strong>in</strong>tera struttura<br />
operativa a sp<strong>in</strong>gere aff<strong>in</strong>ché<br />
gli stessi vengano messi a<br />
reddito se non economico,<br />
almeno utilizzati per progetti<br />
culturali e sociali. Fa<br />
veramente pena vedere<br />
strutture pronte al loro utilizzo<br />
e trovarle <strong>in</strong>esorabilmente<br />
chiuse!<br />
L'Italia sta vivendo una stagione<br />
di riforme impensabili<br />
f<strong>in</strong>o a pochi mesi fa. Il merito<br />
va addebitato alla crisi e<br />
al cambio di governo con<br />
l'<strong>in</strong>gresso a Palazzo Chigi di<br />
un professore, Mario Monti,<br />
e di altre tecnici titolari degli<br />
altri m<strong>in</strong>isteri.<br />
POLITICA. Gnazzo parte ma c’è lo stop<br />
Mauro, <strong>in</strong>cassa il no di Sel e Comunisti<br />
Eravamo nel 2007 quando Mauro Gnazzo<br />
annuncia: “Non mi candiderò più al comune.<br />
Non ha senso essere il protagonista<br />
di tutte le stagioni”. 2012: “Ci sarò anche<br />
stavolta. La s<strong>in</strong>istra non è rappresentata.<br />
Vedo un diluvio di qualunquismo e di civismo.<br />
Purtroppo a Capaccio non c’è coesione<br />
nel centros<strong>in</strong>istra poiché la classe<br />
dirigente che la rappresenta è scadente ed<br />
andrebbe avvicendata”. Non passano 24<br />
ore che arriva la risposta tramite un omunicato<br />
Stampa congiunto da parte del Circolo<br />
PRC "Pepp<strong>in</strong>o Impastato" di Capaccio e<br />
del Circolo SEL di Capaccio Paestum: “I rispettivi<br />
Partiti, non possono far altro che<br />
smentire categoricamente qualsiasi forma di<br />
appoggio a tale candidatura: e ciò per le<br />
forme assolutamente autoreferenziali attraverso<br />
cui a tale candidatura<br />
si è giunti, per le pratiche<br />
politiche da cui è<br />
scaturita, per<br />
Il parco ha nel suo consiglio<br />
professori e tecnici, oltre<br />
che rappresentanti degli enti<br />
locali. Facciano sentire il<br />
loro forte attaccamento al<br />
territorio e, soprattutto, al<br />
loro ruolo di servitori dello<br />
stato bloccando l’<strong>in</strong>credibile<br />
deriva su cui, questa vicenda,<br />
si è <strong>in</strong>camm<strong>in</strong>ata.<br />
I cittad<strong>in</strong>i sapranno apprezzare...<br />
Bartolo Scandizzo<br />
i coacervi di <strong>in</strong>teressi<br />
che rappresenta”.<br />
Gnazzo, classe 1960,<br />
sulla scena politica MAURO GNAZZO<br />
c’è, da protagonista, da<br />
quando aveva i calzoni corti. E’ stato anche<br />
vices<strong>in</strong>daco ed assessore. Agli esordi è stato<br />
l’allievo e l’erede politico del professore<br />
universitario Luigi Di Lascio: “Lui è stato il<br />
politico più <strong>in</strong>telligente, pulito, lucido e lungimirante<br />
che Capaccio abbia mai avuto”<br />
come ci tiene a precisare riconoscente. Poi<br />
ci ha messo parecchio del suo.
N° 04<br />
6 04 Febbraio 2012 <strong>Cilento</strong><br />
MECCANICA AGRICOLA. Durso all’avanguardia, la Cama che combatte<br />
La raccolta automatica per rucola e carciofi, macch<strong>in</strong>a capaccese<br />
SEGUE DA PAG. 4<br />
gata La Multiworks è una vera e propria<br />
stazione mobile portattrezzi,<br />
motorizzata VM,sulla quale è possibile<br />
<strong>in</strong>stallare un grande numero di<br />
attrezzature, tra le quali lame sgombraneve,<br />
verricelli, gru forestali, retroescavatori,<br />
tr<strong>in</strong>ciatri ci,<br />
spandisale, spandiconcime e spandisabbia.<br />
La Farmer SV è “un cantiere<br />
<strong>in</strong> movimento”, consentendo di<br />
ntrasportare, con la semplice patente<br />
B, tutta l’attrezzatura di cui una<br />
media impresa necessita. La gamma<br />
di m<strong>in</strong>i dumper comprende 6 modelli<br />
con capacità di carico variabile<br />
tra i 500 e i 1.000 Kg, particolarmente<br />
utili, per prestazioni e resistenza,<br />
sia nel settore agricolo sia <strong>in</strong><br />
quello <strong>in</strong>dustriale. Tutto questo è<br />
possibile grazie alle notevoli risorse<br />
<strong>in</strong>vestite <strong>in</strong> ricerca e sviluppo (circa<br />
il 10% del fatturato), alle collaborazioni<br />
con diverse università e ad un<br />
efficiente ufficio tecnico dove, grazie<br />
all’utilizzo dei più moderni software,<br />
è possibile progettare il mezzo<br />
anche <strong>in</strong> base a particolari richieste<br />
dal cliente e testarne tramite simulazioni<br />
le caratteristiche e i comportamenti<br />
sul campo. I mercati di<br />
riferimento dell’azienda campana<br />
sono prevalentemente nazionali,<br />
con una marg<strong>in</strong>ale eccezione nel<br />
settore delle macch<strong>in</strong>e agricole,<br />
visto che l’azienda <strong>in</strong>trattiene rapporti<br />
commerciali con Portogallo e<br />
Spagna, mercati che <strong>in</strong>cidono sul<br />
fatturato per meno del 10%. Sul territorio<br />
nazionale la maggior parte<br />
della produzione viene assorbita dai<br />
mercati settentrionali, con significativi<br />
picchi <strong>in</strong> Liguria e Piemonte. La<br />
distribuzione è affidata ad una rete<br />
di circa 100 concessionarie di vendita<br />
che, oltre a buoni requisiti commerciali,<br />
dispongono di capacità<br />
tecniche adeguate ad assicurare la<br />
necessaria assistenza postvendita.<br />
Alla rete dei concessionari si aggiungono<br />
poi una serie di offic<strong>in</strong>e autorizzate<br />
che coprono il territorio <strong>in</strong><br />
maniera estremamente capillare e<br />
garantiscono l’<strong>in</strong>tervento entro<br />
poche ore dalla chiamata, nonché<br />
una offic<strong>in</strong>a mobile che <strong>in</strong>terviene<br />
su tutto il territorio nazionale <strong>in</strong> casi<br />
particolari.<br />
LA COMACA DI CAGGIANO<br />
L’azienda nasce nei primi anni settanta<br />
dalla esperienza maturata dai<br />
soci fondatori, Angelo Pucciarelli e<br />
Francesco Carucci, nel campo della<br />
riparazione meccanica e nella rivendita<br />
di mezzi e attrezzature per<br />
l’agricoltura, effettuata <strong>in</strong> collaborazione<br />
con alcuni partner dell’<strong>in</strong>dustria<br />
meccanica <strong>in</strong> particolar modo<br />
con la Fort s.r.l di Sossano (VI).<br />
Grazie a questa proficua collaborazione<br />
si progetta e si com<strong>in</strong>cia a produrre<br />
il pianale di carico ribaltabile<br />
per alcuni modelli di motozappa e<br />
motocoltivatori prodotti dalla stessa<br />
Fort s.r.l. che riscuotono un notevole<br />
successo presso i mercati locali.<br />
Questo tipo di attività <strong>in</strong>izialmente<br />
sarà essenzialmente di tipo artigianale<br />
e si protrarrà per alcuni anni<br />
perfezionando sempre di più la produzione<br />
e ampliando l’offerta f<strong>in</strong>o<br />
alla costituzione del marchio CO-<br />
MACA (1983) che segna la svolta per<br />
l’azienda con la progettazione e produzione<br />
completa della prima trattrice<br />
agricola con piano di carico<br />
(comunemente chiamata “motoagricola”),<br />
la famosa "Rambo 4x4". La<br />
“Rambo 4x4" riscuote un grande<br />
successo, dapprima nei mercati locali<br />
e successivamente sull’<strong>in</strong>tero<br />
territorio nazionale al punto da diventare<br />
la "motoagricola" per antonomasia.<br />
Nei primi anni novanta,<br />
con un notevole <strong>in</strong>vestimento,<br />
l’azienda costruisce l’attuale stabilimento<br />
di 5000 mq su un area di<br />
oltre 15000 mq, dove la produzione<br />
si <strong>in</strong>crementa notevolmente e le<br />
competenze e la specializzazione<br />
dell’azienda si consolidano ai vertici<br />
del settore per qualità, tecnologia,<br />
affidabilità, flessibilità del prodotto e<br />
assistenza al cliente. "La motoagricola<br />
- afferma Angelo Pucciarelli,<br />
uno dei due titolari - è stato il tratto<br />
dist<strong>in</strong>tivo della Comaca che ci ha<br />
dapprima imposti sul mercato locale,<br />
poi su quello nazionale, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />
a livello europeo, come dimostrano<br />
gli accordi commerciali con Francia,<br />
Gran Bretagna, Portogallo e Spagna".<br />
La Comaca ha <strong>in</strong>fatti recentemente<br />
lanciato sul mercato un veicolo che<br />
è dotato di caratteristiche uniche e<br />
<strong>in</strong>novative. Si tratta della nuova Mithos<br />
gemellata 4x4, una macch<strong>in</strong>a<br />
operatrice multiuso a quattro ruote<br />
motrici che dispone di ruote posteriori<br />
gemellate per una portata complessiva<br />
di sei tonnellate e con una<br />
cab<strong>in</strong>a confortevole che può garantire<br />
tre posti. Dotato di sospensioni<br />
anteriori <strong>in</strong>dipendenti, del tipo<br />
Mac— Pherson, e non delle tradizionali<br />
balestre, utilizzate dagli altri<br />
produttori del settore, il veicolo ha<br />
una maggiore stabilità e confort di<br />
marcia, maggiore elasticità e migliore<br />
assorbimento degli urti, m<strong>in</strong>or<br />
peso e m<strong>in</strong>or <strong>in</strong>gombro, oltre a una<br />
m<strong>in</strong>ore manutenzione. L’anno della<br />
svolta o,per meglio dire, del salto di<br />
qualità, va identificato con il 1999,<br />
<strong>in</strong> concomitanza con l’<strong>in</strong>gresso<br />
nell’azienda dei due figli dei soci<br />
fondatori, Feliciano Pucciarelli e Sebastiano<br />
Carucci, e la realizzazione<br />
del nuovo stabilimento produttivo,<br />
<strong>in</strong>izialmente di 1.200 metri quadri<br />
coperti, poi saliti a 4.000, ncon 250<br />
mq che ospitano gli uffici. Oggi la<br />
Comaca produce annualmente circa<br />
600 macch<strong>in</strong>e, il 60% delle quali<br />
ascrivibili alla tipologia macch<strong>in</strong>e<br />
operatrici multiuso mentre la restante<br />
parte è costituita da trattrici<br />
agricole. «Negli ultimi anni – spiega<br />
Feliciano Pucciarelli, direttore ufficio<br />
tecnico/acquisti – la quota dest<strong>in</strong>ata<br />
all’agricoltura è andata dim<strong>in</strong>uendo,<br />
a causa della crisi che ha <strong>in</strong>vestito il<br />
settore, mentre l’edilizia ha guadagnato<br />
terreno e, visti i suoi potenziali<br />
di crescita, questo trend dovrebbe<br />
accentuarsi nel 2008. Di fatto l’omologazione<br />
dei transporter come macch<strong>in</strong>e<br />
operatrici multiuso ne ha<br />
esteso notevolmente l’impiego, con<br />
vantaggi di non poco conto per i potenziali<br />
clienti del settore edile che,<br />
come sottol<strong>in</strong>ea Sebastiano Carucci,<br />
direttore commerciale, possono disporre<br />
di mezzi dalle portate significative,<br />
esenti dal pagamento del<br />
bollo auto, agevolati da una tariffa di<br />
assicurazione ridotta e guidabili con<br />
la semplice patente B, con un solo<br />
limite di utilizzo che consiste nel divieto<br />
di circolazione sulle autostrade.<br />
Il fatturato complessivo<br />
dell’azienda di Caggiano, che lo<br />
scorso anno si aggirava <strong>in</strong>torno ai 6<br />
milioni di euro, viene realizzato per<br />
un buon 90% sul mercato italiano.<br />
Non mancano tuttavia <strong>in</strong>teressanti<br />
sbocchi all’estero, soprattutto <strong>in</strong><br />
Francia, Portogallo, Spagna, e nelle<br />
isole Faroe,a metà strada fra l’Islanda<br />
e la Norvegia.<br />
L’OELLE DI TORRE ORSAIA.<br />
L’<strong>in</strong>iziatore è Biagio La Morticella ed<br />
ha ha raggiunto una elevata specializzazione<br />
nel settore dei "trasporters"<br />
per l'agricoltura, per l'edilizia e<br />
per l'<strong>in</strong>dustria, tanto da posizionarsi<br />
tra le aziende più <strong>in</strong>novative del<br />
Mezzogiorno. Lo stabilimento della<br />
"OELLE Costruzioni meccaniche<br />
s.r.l." sorge su un'area di circa<br />
12.000 mq e si sviluppa su circa<br />
4.000 mq di superficie coperta, divisa<br />
tra zona dest<strong>in</strong>ata alla produzione,<br />
ad uffici e servizi. A monte<br />
del ciclo di produzione vi è un attrezzato<br />
ufficio tecnico che predispone<br />
i mezzi tecnologici ed i cicli<br />
operativi necessari per la produzione<br />
<strong>in</strong>terna, concludendo con i relativi<br />
controlli per verificare la<br />
conformità del prodotto anche <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e<br />
alla rispondenza dei requisiti richiesti<br />
dalle prescrizione legislative<br />
vigenti. Ampio sviluppo ha assunto<br />
la costruzione delle macch<strong>in</strong>e a trazione<br />
elettrica, macch<strong>in</strong>e ecologiche,<br />
utilizzate non solo per la prima<br />
lavorazione dei prodotti agricoli e la<br />
loro successiva trasformazione, nonchè<br />
per gli spostamenti all'<strong>in</strong>terno<br />
dell'azienda e per il trasporto, collocate<br />
<strong>in</strong> grandissime quantità sui pr<strong>in</strong>cipali<br />
mercati esteri. La OELLE serve<br />
oggi un ampio bac<strong>in</strong>o di utenza,<br />
comprendente non solo una buona<br />
parte del mercato nazionale ma<br />
anche paesi esteri quali Svizzera,<br />
Germania,Belgio, Danimarca, Portogallo<br />
ecc.<br />
NAPPO A CAPACCIO.<br />
Il fiore all’occhiello è una macch<strong>in</strong>a<br />
è adatta per la coltivazione e la raccolta<br />
di carciofi ma spesso viene<br />
modificata <strong>in</strong> base alle richieste specifiche<br />
del cliente per potersi adattare<br />
a qualsiasi tipo di coltura.<br />
Omologata per la marcia su strada si<br />
rende comunque efficiente su svariati<br />
tipi di terreno. Il suo esordio sul<br />
mercato è datato 1982, come offic<strong>in</strong>a<br />
e rivendita di macch<strong>in</strong>e agricole,<br />
per poi passare negli anni '90<br />
alla costruzione <strong>in</strong> proprio e specializzazione<br />
nel campo della raccolta<br />
di carciofi. Protagonista è il Furia<br />
4WD, l'<strong>in</strong>novativo carro raccolta dotato<br />
di un sistema di trasmissione<br />
esclusivo che consente di muoversi<br />
agilmente <strong>in</strong> tutte le tipologie di terreno<br />
e raccogliere <strong>in</strong> maniera efficace<br />
grandi quantitativi di carciofi<br />
non danneggiando le piante. In<br />
breve tempo la macch<strong>in</strong>a è stata<br />
venduta <strong>in</strong> tutt’Italia ed utilizzata da<br />
cent<strong>in</strong>aia di acquirenti, facendo scoprire<br />
livelli di produzione mai avuti<br />
prima di quel momento che ne<br />
hanno valorizzato le peculiarità: <strong>in</strong><br />
particolare si realizza una resa di<br />
raccolto pari a 98/100% e si ha la<br />
possibilità di passare al di sopra<br />
delle piantagioni ad un’altezza massima<br />
di 120 cm. Successivamente è<br />
stato sviluppato il Furia 4WD TB, un<br />
carro raccolta basso sterzante su 4<br />
ruote, capace di passare al sotto le<br />
piantagioni di kiwi o altre piante a<br />
pergolato.<br />
Oreste Mottola<br />
1/CONTINUA
Capaccio<br />
N° 04<br />
04 Febbraio 2012<br />
7<br />
LA POLITICA. L'agenda politica e programmatica del prossimo s<strong>in</strong>daco<br />
Che ci sia un assessore al turismo a tempo pieno<br />
- Completamento del progetto<br />
di sistemazione della<br />
zona archeologica di Paestum<br />
con l'assegnazione<br />
della gestione dei parcheggi<br />
e la realizzazione di quello<br />
di via Magna Graecia.<br />
- Messa <strong>in</strong> funzione della<br />
zona <strong>in</strong>dustriale di via<br />
Cerro e sistemazione della<br />
SS. 18 da Cerro a Ponte Barizzo<br />
prendendo atto che la<br />
strada è, ormai, una via<br />
commerciale e non più di<br />
collegamento veloce prevedendo<br />
un'alternativa che,<br />
passando per Capo di<br />
Fiume, possa riconnettersi<br />
sulla Capaccio Paestum e,<br />
da qui, sullaIncentivare la<br />
ristrutturazione delle seconde<br />
case anche prevedendo<br />
un loro utilizzo nel<br />
settore turistico, al f<strong>in</strong>e di<br />
favorire l'attività edilizia f<strong>in</strong>alizzate<br />
alla ristrutturazione<br />
più che alla creazione<br />
di altre lottizzazioni.<br />
- Immag<strong>in</strong>are un piano strategico<br />
che favorisca gli <strong>in</strong>vestimenti<br />
nel settore<br />
turistico orientando il tutto<br />
alla luce delle nuove tendenze.<br />
- Assegnare un ruolo alla p<strong>in</strong>eta<br />
che non può essere lasciata<br />
"pascere" <strong>in</strong> modo<br />
spontaneo portandola alla<br />
morte certa provocata dall'implosione.<br />
- Trovare soluzioni per dare<br />
spazio al turismo balneare<br />
del f<strong>in</strong>e settimana. È necessario<br />
creare posti auto con<br />
parcheggi temporanei custoditi:<br />
si possono aprire appositi<br />
varchi per cestire<br />
l'accesso <strong>in</strong> p<strong>in</strong>eta predisponendo<br />
aree attrezzate e<br />
quant'altro utile a far vivere<br />
una giornata di serena vacanza<br />
ai turisti pendolari.<br />
- Selezionare <strong>in</strong> modo chirurgico<br />
le zone dest<strong>in</strong>ate a<br />
nuovi <strong>in</strong>sediamenti al f<strong>in</strong>e<br />
di effettuare completamenti<br />
e collegamenti funzionali<br />
nelle contrade già urbanizzate.<br />
- Delocalizzare il mercato<br />
ortofrutticolo e immag<strong>in</strong>are<br />
un centro direzionale al suo<br />
posto che sia polmone economico<br />
e sociale dell'<strong>in</strong>tero<br />
territorio.<br />
- Creare un servizio urbano<br />
di mobilità <strong>in</strong>testa che consenta<br />
a cittad<strong>in</strong>i e turisti di<br />
spostarsi con celerità e autonomia<br />
sul territorio comunale<br />
con particolare<br />
attenzione all'<strong>in</strong>tegrazione<br />
con Agropoli. Tale <strong>in</strong>tegrazione<br />
dovrebbe essere perseguita<br />
<strong>in</strong> molti altri ambiti:<br />
raccolta rifiuti, agenda degli<br />
eventi, ambito culturale e<br />
nella realizzazione e utilizzo<br />
di <strong>in</strong>frastrutture degne<br />
di un polo turistico d'eccellenza.<br />
Insomma di cose da fare per<br />
i nuovi amm<strong>in</strong>istratori ce ne<br />
son tante. Solo dividendosi<br />
NUNZIO DANIELE<br />
UNO DEI CANDIDATI<br />
i compiti tra chi immag<strong>in</strong>a il<br />
futuro e chi lo costruisce<br />
giorno per giorno si potrà<br />
avere speranza di successo.<br />
Le ultime due amm<strong>in</strong>istrazioni<br />
di Capaccio Paestum<br />
sono crollate proprio sotto il<br />
peso, eccessivo, posto sulle<br />
spalle di s<strong>in</strong>daco e giunta e<br />
dalla marg<strong>in</strong>alità pseudo<br />
operativa <strong>in</strong> cui si è visto<br />
costretto il consiglio.<br />
A nulla sono serviti, <strong>in</strong>fatti,<br />
i tentativi di Pasquale Mar<strong>in</strong>o<br />
di diluire <strong>in</strong> capo a<br />
consiglieri molte deleghe di<br />
specifica competenza assessorile.<br />
Il risultato è stato di<br />
deprimere i primi e deludere,<br />
deresponsabilizzando,<br />
i secondi.<br />
I ruolo di consigliere è strategico<br />
<strong>in</strong> una maggioranza<br />
che ha testa. Essi devono tenere<br />
vivo il rapporto con<br />
l'elettorato ed essere sent<strong>in</strong>ella<br />
su quanto assessori e<br />
struttura operativa mettono<br />
<strong>in</strong> atto.<br />
Gli assessori devono lavorare<br />
gomito a gomito con i<br />
dirigenti senza commistioni<br />
di sorta e solo un controllo<br />
dei consiglieri può mantenere<br />
viva la pressione sui<br />
primi e sui secondi.<br />
Il s<strong>in</strong>daco è il garante degli<br />
uni e degli altri e deve vigilare<br />
aff<strong>in</strong>ché tutti rest<strong>in</strong>o ancorati<br />
al ruolo e al mandato<br />
ponendo attenzione al<br />
vento che spira nell'op<strong>in</strong>ione<br />
pubblica.<br />
Un esempio per tutti: Incredibilmente,<br />
le ultime due<br />
amm<strong>in</strong>istrazioni hanno trovato<br />
il modo di fare a meno<br />
di un assessore al turismo<br />
diluendo all'<strong>in</strong>verosimile le<br />
competenze tra s<strong>in</strong>daci, assessori,<br />
consiglieri e soggetti<br />
terzi.<br />
Lo sbandamento degli operatori<br />
del settore e degli altri<br />
uffici competenti a livello<br />
prov<strong>in</strong>ciale e regionale nel<br />
relazionassi con la pretora<br />
di responsabili è stato comprensibile<br />
e di difficile composizione.<br />
I consiglieri progett<strong>in</strong>o e<br />
controll<strong>in</strong>o, gli assessori e i<br />
tecnici attu<strong>in</strong>o il programma!<br />
Vel<strong>in</strong>a<br />
ROTTURA TRA<br />
TARALLO<br />
E MARINO<br />
Per Lorenzo Tarallo l’obbiettivo<br />
è la creazione di una<br />
coalizione unitaria <strong>in</strong> vista<br />
delle prossime elezioni Amm<strong>in</strong>istrative<br />
del centro s<strong>in</strong>istra.<br />
Ancora non ci è dato<br />
sapere il nome del candidato<br />
s<strong>in</strong>daco e non è detto<br />
che i diversi partiti presenti<br />
sul territorio comunale decidano<br />
di confluire nella<br />
nuova coalizione, potrebbero<br />
<strong>in</strong>fatti anche scegliere<br />
di sostenere i candidati “ufficiali”.<br />
Voci vic<strong>in</strong>e al centros<strong>in</strong>istra<br />
parlano di rischio<br />
rottura tra Lorenzo Tarallo e<br />
il s<strong>in</strong>daco uscente, Pasquale<br />
Mar<strong>in</strong>o. "Va subito precisato<br />
che io sono un uomo di partito<br />
– afferma Tarallo – pertanto,<br />
come tale, seguirò<br />
quelle che saranno le direttive<br />
del Pd. Non è una rottura<br />
con Pasquale Mar<strong>in</strong>o di<br />
tipo personale, ma politica.<br />
Se il Pd punterà sulla candidatura<br />
di Mar<strong>in</strong>o, farò altrettanto.<br />
In caso contrario, non<br />
posso non attenermi a<br />
quanto stabilito dal mio partito<br />
qualora la scelta ricada<br />
su un’altra persona.<br />
Comunque sia, non è stata<br />
ancora presa nessuna decisione<br />
ufficiale. Per quanto<br />
mi riguarda, la mia priorità è<br />
quella di unificare il centros<strong>in</strong>istra<br />
nella sua <strong>in</strong>terezza".<br />
Agricoltori, tassati, derisi e pestati da Monti<br />
CRONACHE DI<br />
CETRIOLI E<br />
CARCIOFI<br />
L’IMU, la nuova tassa comunale<br />
voluta dal governo<br />
Monti, graverà non solo<br />
sulle stalle, sui depositi agricoli,<br />
sulle case rurali ma<br />
anche sulla terra, bene <strong>in</strong>dispensabile<br />
per produrre<br />
cibo, siamo arrivati al paradosso<br />
che si tassa la vita per<br />
la vita. Le conseguenze di<br />
una tassazione così pesante<br />
avrà conseguenze devastanti<br />
per le aziende agricole<br />
italiane. Con l’IMU i<br />
beni immobili delle aziende<br />
agricole subiranno una doppia<br />
tassazione, al pagamento<br />
dell’Irpef e dell’Ici sui<br />
terreni, si aggiungerà l’Imu<br />
sugli immobili rurali. L’agricoltura<br />
è notoriamente un<br />
settore con alta patrimonializzazione<br />
ma bassa redditività,<br />
ovvero per produrre un<br />
piccolo reddito è necessario<br />
<strong>in</strong>vestire <strong>in</strong> immobili, capannoni,<br />
stalle, depositi, fienili,<br />
sale mungitura,<br />
caseifici, magazz<strong>in</strong>i. Qu<strong>in</strong>di<br />
è chiaro che spostando l’imposizione<br />
dal reddito al patrimonio<br />
si è voluto colpire<br />
deliberatamente con una<br />
patrimoniale, i contad<strong>in</strong>i, da<br />
sempre la fascia più debole<br />
della popolazione.<br />
Se prima a massacrare gli<br />
agricoltori italiani c’era il ragioniere,<br />
il nano e il padano,<br />
ora ci sono<br />
illustrissimi professori a<br />
menar fendenti nelle carni<br />
martoriate dei contad<strong>in</strong>i italici.<br />
Così come moribonde<br />
giumenche <strong>in</strong>dolenti vanno<br />
al mattatoio, i poveri coltivatori<br />
rassegnati e stanchi si<br />
arrendono al dest<strong>in</strong>o c<strong>in</strong>ico<br />
e baro, condannati a morte,<br />
da strozz<strong>in</strong>i istituzionali,<br />
che per salvare la patria, aumentano<br />
le tasse del 400%.<br />
Ci voleva una pletora di<br />
scienziati per aumentare le<br />
tasse, i contributi previdenziali<br />
e le accise sui carburanti,<br />
non bastavano gli erotomani,<br />
le peripatetiche e i<br />
lacchè di prima , forse per<br />
imburrare il mitico ortaggio<br />
era necessario l’utilizzo<br />
delle mani lunghe e affusolate<br />
di aristocratici cattedratici.<br />
L’IMU, la nuova tassa<br />
sugli immobili, voluta dal<br />
governo, si abbatterà come<br />
uno ztunami sulle terre e sui<br />
poderi affossandoli per sempre.<br />
La nostra agricoltura <strong>in</strong><br />
difficoltà da sempre, pagherà<br />
un enorme tributo sull’altare<br />
della crisi, voluta<br />
dalle banche e dalla speculazione<br />
f<strong>in</strong>anziaria, l’aumento<br />
sproporzionato delle<br />
tasse costr<strong>in</strong>gerà i contad<strong>in</strong>i<br />
a svendere le proprie<br />
aziende a speculatori e camorristi<br />
che sono pronti ad<br />
impossessarsi di<br />
terre e poderi<br />
per quattro soldi. Tassare <strong>in</strong><br />
modo <strong>in</strong>discrim<strong>in</strong>ato e<br />
sconsiderato beni strumentali<br />
necessari agli agricoltori<br />
per produrre da mangiare è<br />
come tassare la scrivania<br />
dell’avvocato che deve difendere<br />
un <strong>in</strong>nocente,<br />
il bisturi del medico che<br />
deve salvare un malato , il<br />
pennello di un pittore che<br />
deve affrescare una chiesa o<br />
la ramazza dello scopatore<br />
che deve tenere l<strong>in</strong>do il<br />
vico.” Se prima di concepire<br />
nefandezze vi puliste le<br />
neuroniche vostre, sareste<br />
più attenti a non <strong>in</strong>sidiare le<br />
natiche nostre” “Poeta agricolo<br />
tartassato”<br />
Lucio Capo
N° 04<br />
8 04 Febbraio 2012 Capaccio<br />
LO SPORT. Il Borgonuovo di Capranelli ancora difesa colabrodo<br />
Cafasso, il mister Maurizio Mar<strong>in</strong>o resta al suo posto<br />
Nuova giornata di calcio per le<br />
squadre capaccesi. Partiamo subito<br />
con l’Eccellenza, dove la Calpazio<br />
non riesce più a risollevarsi, stavolta<br />
cede pesantemente <strong>in</strong> quel di Pompei.<br />
Neanche un punto nell’anno<br />
nuovo, con una situazione che <strong>in</strong>izia<br />
a diventare complicata. Tutt’altra<br />
scia quella del Capaccio Paestum <strong>in</strong><br />
Promozione. Poker, quattro vittorie<br />
consecutive e ancora quattro partite<br />
senza subire gol. In Prima Categoria<br />
racimola un buon puntic<strong>in</strong>o <strong>in</strong> rimonta<br />
l’Herajon, sull’ostico campo<br />
dell’Evoli, diretta concorrente ai<br />
play-off. In seconda, <strong>in</strong> attesa del<br />
derby, riposa il Cafasso e da show<br />
l’A.I.C.S. Poseidon, vittoriosa per<br />
c<strong>in</strong>que reti a zero contro il fanal<strong>in</strong>o<br />
di coda Acerno. Bott<strong>in</strong>o pieno e <strong>in</strong>serimento<br />
prepotente nella zona valida<br />
per gli spareggi promozione. In<br />
Terza categoria, ripresa totale del<br />
Cafasso 100%, che nell’atteso derby<br />
contro il Real casc<strong>in</strong>a fa quattro reti<br />
scaccia-crisi, allontanando chiacchiere<br />
e dicerie che vedevano la<br />
squadra <strong>in</strong> pieno fallimento. Anche<br />
il Real Laura conquista il derby contro<br />
il Capaccio capoluogo, le squadre<br />
comunali di terza più <strong>in</strong> forma<br />
<strong>in</strong>sieme al Vuccolo Maiorano che<br />
esce sconfitto tra le mura amiche<br />
contro il Monteforte. Batoste pesanti<br />
ancora per il Borgonuovo, che aggiunge<br />
altre otto reti rifilategli dal<br />
Cantenna Trent<strong>in</strong>ara, alle undici<br />
della volta scorsa, e per il Galaxy<br />
Gromola sconfitto dal Tempalta con<br />
un punteggio tennistico di sei a uno.<br />
LA PARTITA Evoli – Herajon è la<br />
partita di cartello di questa giornata,<br />
sia per la caratura delle squadre, sia<br />
per la posta <strong>in</strong> palio. Oltre ai tre<br />
punti, <strong>in</strong>fatti, vi è <strong>in</strong> gioco la posizione<br />
play-off. La squadra gromolese<br />
occupa l’ultimo posto valido<br />
mentre gli ebolitani <strong>in</strong>seguono a<br />
pochi punti, e una vittoria avrebbe<br />
sicuramente dato morale e punti<br />
all’<strong>in</strong>seguimento. L’Evoli gioca un<br />
ottimo primo tempo, passando <strong>in</strong><br />
vantaggio dopo pochi m<strong>in</strong>uti. Nella<br />
seconda frazione di gioco, la storia<br />
cambia, con la squadra capaccese<br />
che chiude gli avversari <strong>in</strong> un assedio,<br />
trovando la rete del pareggio al<br />
52° m<strong>in</strong>uto con Sergio Atrigna e<br />
creando numerose palle gol non<br />
sfruttate pienamente. Il forc<strong>in</strong>g f<strong>in</strong>ale<br />
non regala la vittoria, partita<br />
che term<strong>in</strong>a per uno a uno, non<br />
cambiando niente ai f<strong>in</strong>i della classifica.<br />
L’EPISODIO La notizia clamorosa<br />
di questa settimana sono le<br />
dimissioni del tecnico dell’ASD<br />
Fonte, il capaccese Antonio Di Benedetto.<br />
Il tra<strong>in</strong>er alla guida della<br />
compag<strong>in</strong>e di terza categoria da un<br />
paio di anni, ottenendo tra l’altro ottimi<br />
risultati, ha deciso di abbandonare<br />
per problemi personali il suo<br />
impegno. Come dichiarato sul comunicato<br />
ufficiale emesso dalla società,<br />
il mister è sempre il<br />
benvenuto qualora risolva le proprie<br />
situazioni che l’hanno obbligato a<br />
tale scelta. Aspettando il suo ritorno<br />
“<strong>in</strong> panca”, possiamo dire che la<br />
terza categoria perde uno dei suoi<br />
allenatori più <strong>in</strong> gamba. IL PROTA-<br />
GONISTA Protagonista di questa<br />
giornata calcistica e possiamo dirla<br />
tutta anche della settimana antecedente<br />
la gara è sicuramente l’allenatore<br />
del Cafasso 100% Maurizio<br />
Mar<strong>in</strong>o. La squadra cafassese, <strong>in</strong>fatti,<br />
prima dell’<strong>in</strong>contro aveva tre<br />
punti, penultima <strong>in</strong> classifica, collezionando<br />
una sconfitta dopo l’altra,<br />
l’ultima <strong>in</strong> rimonta ai danni del Vuccolo<br />
Maiorano. In settimana, poi<br />
voci di corridoio davano per dimissionario<br />
l’allenatore, bloccato poi<br />
da un gruppo di calciatori. Nel<br />
week-end, derby contro il Real Casc<strong>in</strong>a<br />
e vittoria di rivalsa per il mister<br />
e i suoi calciatori, poker di reti che<br />
risolleva il Cafasso 100% e allontana<br />
le critiche.<br />
RISULTATI<br />
Pompei – Calpazio 4 – 1<br />
PROMOZIONE girone D<br />
Capaccio Paestum – Giffonese 2 -0<br />
PRIMA CATEGORIA girone H<br />
Evoli – Herajon 1 – 1<br />
S<br />
SECONDA CATEGORIA girone P<br />
Acerno – A.I.C.S. Poseidon 0 – 5<br />
Riposa: Cafasso<br />
TERZA CATEGORIA girone C<br />
Cantenna Trent<strong>in</strong>ara – Borgonuovo<br />
8 – 0<br />
Real Casc<strong>in</strong>a – Cafasso 100%<br />
0 – 4<br />
Real Laura – Capaccio Capoluogo<br />
3 – 2<br />
Tempalta – Galaxy Gromola<br />
6 – 1<br />
Vuccolo Maiorano – Haereditas<br />
0 – 1<br />
Pasquale Quaglia<br />
GIOIOSO AVVENIMENTO AD AGROPOLI.<br />
NONNA ANNINA PIZZA FESTEGGIA 101 ANNI<br />
Nonna Ann<strong>in</strong>a Pizza, che<br />
abbiamo ricordato al suo<br />
centesimo compleanno lo<br />
scorso 19 gennaio 2011,<br />
con una cerimonia semplice<br />
ma molto significativa<br />
alla quale partecipò anche il<br />
s<strong>in</strong>daco di Agropoli Franco<br />
Alfieri, il 19 di gennaio<br />
scorso 2012 ha compiuto<br />
101 anni. Vale a dire un secolo<br />
ed un anno. Che sia<br />
merito di una vita sana, laboriosa,<br />
allietata dall’amore<br />
e dall’affetto dei figli, è<br />
senza dubbio <strong>in</strong>discusso.<br />
Ma che c’entri anche la<br />
dieta mediterranea è un<br />
fatto oramai assodato. Nel<br />
<strong>Cilento</strong> si mangia bene dovunque.<br />
Oramai i ristoratori<br />
del posto vanno alla scoperta<br />
di antiche ricette cilentane<br />
per proporle agli<br />
ospiti del territorio. Ed a sentire<br />
i commenti, per la verità<br />
tutti positivi, proviamo<br />
grande soddisfazione non<br />
solo come semplici cilentani,<br />
ma anche come produttori<br />
alimentari a km.0,<br />
con prodotti della terra ancora<br />
genu<strong>in</strong>i, col pane che<br />
sa di pane e col v<strong>in</strong>o che sa<br />
di v<strong>in</strong>o. “Benvenuti al sud”<br />
ha mostrato uno “spaccato”<br />
anche della nostra gastronomia<br />
oramai esportata <strong>in</strong><br />
tutto il mondo. “Benvenuti<br />
al nord”, film di cortesia e di<br />
contraccambio, evidentemente<br />
farà la stessa cosa<br />
anche se durante le feste di<br />
Natale non abbiamo avuto<br />
la possibilità di godere dei<br />
suoi valori artistici. Nonna<br />
Ann<strong>in</strong>a non è la sola centenaria<br />
del <strong>Cilento</strong>. Molti cilentani<br />
hanno avuto la possibilità<br />
e…il piacere di varcare<br />
il secolo di vita. Come<br />
membro del direttivo del<br />
Centro Sociale di Agropoli<br />
del quale è socia anche<br />
nonna Ann<strong>in</strong>a, come pure è<br />
iscritta all’Associazione Vita<br />
Nuova, che si occupa di<br />
ballo soprattutto come momento<br />
di socializzazione<br />
della terza età,<strong>in</strong>terpretando<br />
i sentimenti di tutti i conoscenti<br />
ed amici, formulo, a<br />
nome degli oltre mille soci<br />
del CSP di Agropoli i migliori<br />
auguri di battere il record<br />
nazionale. Nessuno si<br />
meravigli perché al CSP di<br />
Agropoli c’era un arzillo<br />
vecchietto, del quale non<br />
facciamo il nome, che alla<br />
veneranda età di novantatrè<br />
anni adempiva ai suoi doveri<br />
spontaneamente, anche<br />
senza aiuto del Viagra. Se<br />
volete campare cent’anni<br />
venite nel <strong>Cilento</strong>. Aria pulita<br />
di mare o di montagna,<br />
cibi genu<strong>in</strong>i senza conservanti,<br />
v<strong>in</strong>i locali famosi e<br />
qualcos’altro ancora…
Capaccio - Agropoli<br />
N° 04<br />
04 Febbraio 2012<br />
9<br />
A PARER MIO<br />
Non uno, ma ben tre<br />
amici, affezionati lettori<br />
del settimanale “UNICO”,<br />
che esce <strong>in</strong> quel di Capaccio<br />
ben quattro volte al<br />
mese ( da cui settimanale),<br />
<strong>in</strong>contrandomi <strong>in</strong> mezzo<br />
alla strada, nella fattispecie corso Garibaldi,<br />
il corso pr<strong>in</strong>cipale della città<br />
capoluogo del <strong>Cilento</strong>, quando<br />
scendo dalla mia abitazione nel centro<br />
storico di Agropoli, per fare la<br />
consueta passeggiata quotidiana di<br />
ben due kilometri, ultimamente mi<br />
hanno fermato per farmi notare che i<br />
sentimenti che comunicavo nei tempi<br />
passati sono modificati, affievoliti,<br />
quasi deserti. Non che fosse un’offesa<br />
tipo “ Scrivi con errori di grammatica,<br />
non sono d’ accordo su quello che<br />
hai scritto nell’ultimo numero di<br />
UNICO” ma semplicemente un’osservazione<br />
che può avere un doppio<br />
risvolto: uno positivo, l’altro negativo”.Testualmente<br />
ed ufficialmente<br />
mi è stato fatto notare, da tre vecchi<br />
Confesso che non faccio più ridere...<br />
amici laureati, che il sabato matt<strong>in</strong>a<br />
si recano nell’edicola di Gerardo, appunto<br />
<strong>in</strong> corso Garibaldi, prima di<br />
me, comperando le copie fresche di<br />
stampa e costr<strong>in</strong>gendomi ad andare<br />
sovente <strong>in</strong> periferia per trovare una<br />
copia di UNICO col mio articolo che<br />
non fa più ridere. E meno male che<br />
anche quando non faccio ridere faccio<br />
riflettere. Quando scrivo devo<br />
pure fare qualcosa. Altrimenti che<br />
scrivo a fare E’ vero, cari lettori,<br />
spesso non faccio ridere. Ma tenete<br />
conto che nei scritti esterno i miei<br />
stati d’animo. Se un litro di benz<strong>in</strong>a<br />
costa più di un litro di barbera, primitivo<br />
o sangiovese, costituirà un fenomeno<br />
che farà la gioia dei bevitori e<br />
la tristezza degli automobilisti. Se aumentano<br />
i medic<strong>in</strong>ali, potrà fare () la<br />
gioia dei farmacisti e la tristezza dei<br />
malati. Specialmente quando vanno<br />
a comperare le supposte con l’aumento<br />
del 50%. La prenderanno a<br />
quel posto due volte, <strong>in</strong>vece di uno.<br />
Non è un’offerta speciale:prendi due<br />
paghi uno, anzi è una vera e propria<br />
presa per il culo. Mi hanno tagliato<br />
due volte il telefono pur avendo pagato<br />
la bolletta. “Non è colpa vostra,<br />
lo so”, risponde la signor<strong>in</strong>a dall’altro<br />
lato. “Ma l’importo non c’è ancora<br />
arrivato.”E allora dai fondo a tutte le<br />
tue cognizioni <strong>in</strong> materia e domandi<br />
alla signor<strong>in</strong>a:” Scusati, ma si lu fidanzato<br />
vuosto nun s’appresenta a<br />
‘na serata romantica, che ‘ngè tagliate”<br />
Ma per la legge sulla privacy<br />
ti astieni, fai la fotocopia della<br />
bolletta con l’avvenuto pagamento e<br />
gliela spedisci. Oggi, <strong>in</strong> piena epoca<br />
<strong>in</strong>formatica, pure il sesso viaggia on<br />
l<strong>in</strong>e. La chat…Ti mette <strong>in</strong> comunicazione<br />
anche visiva con fanciulle che,<br />
anche per solidarietà con gli anziani,<br />
offrono prestazioni con un piccolo<br />
contributo di spese. “Signurì, vi posso<br />
mandare una mia poesia”. “No grazie<br />
ma preferisco una donazione di<br />
300 euro!!!” Quando le fai sapere<br />
che sei pensionato statale ti riattacca<br />
il videotelefono e ti manda a quel<br />
di CATELLO NASTRO<br />
paese. Scrivo <strong>in</strong> italiano, napoletano<br />
(la mia prima l<strong>in</strong>gua) e cilentano(la<br />
mia seconda l<strong>in</strong>gua). Le mie poesie<br />
talvolta fanno ridere, talvolta fanno riflettere<br />
e talvolta fanno piangere. Non<br />
perché sono commoventi, ma perché<br />
fanno schifo. Ma io cont<strong>in</strong>uo a scrivere<br />
ed i miei versi sono un ricettacolo<br />
di commenti positivi e negativi.<br />
Adesso sono anche <strong>in</strong>ternazionalizzato.<br />
Alcuni miei scritti figurano <strong>in</strong> siti<br />
e blog di altre nazioni. Ho fatto progressi:<br />
faccio ridere a livello <strong>in</strong>ternazionale.<br />
Diceva un vecchio artista<br />
napoletano, <strong>in</strong> tempo di crisi:” Oggi,<br />
coi tempi che stiamo vivendo, è più<br />
facile far piangere che far ridere!<br />
Il mio<br />
blogagropolicultura.blogspot.com<br />
offre, gratuitamente una vasta gamma<br />
delle mie proposte che lasciano<br />
ampia libertà di ridere o meno.<br />
Spero ancora di offrire un prodotto<br />
che fa ridere. Ma vi prego, rispettate<br />
almeno i miei stati d’animo!!!<br />
CAPACCIO IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA. LORENZO TARALLO<br />
“Mi spiegh<strong>in</strong>o gli ex parzunali e i poteri forti...”<br />
Potendo gli piacerebbe<br />
mandare la guardia di f<strong>in</strong>anza<br />
per capire le orig<strong>in</strong>i<br />
delle fortune economiche di<br />
ex “parzunali”ora diventati,<br />
sempre a suo dire, i più<br />
grandi detentori di proprietà<br />
immobiliari e terriere di Capaccio.<br />
Annuncia una campagna<br />
elettorale contro i<br />
“poteri forti”. Chi è Mauro<br />
Gnazzo Noooo! Gennaro<br />
De Caro Naaooo! E’ Lorenzo<br />
Tarallo, ex vices<strong>in</strong>daco<br />
e già assessore al<br />
bilancio e ai servizi sociali<br />
di Pasquale Mar<strong>in</strong>o. Volente<br />
o nolente sarà di nuovo<br />
dalla sua parte nella prossima<br />
competizione. L’uomo<br />
di Antonio Valiante, colui<br />
che voleva spostare il<br />
Museo Nazionale dall’area<br />
archeologica a Capaccio<br />
Scalo non conosce le mezze<br />
misure. L’uomo che ha sfidato<br />
le ire delle <strong>in</strong>tellettualità<br />
locale che si è sentita<br />
umiliata per alcune delle<br />
“<strong>in</strong>clusioni” fatte nell’istituzione<br />
“Poseidonia”: “Mai<br />
avuta da loro una proposta<br />
praticabile”. Non è tenero<br />
con l’opposizione: “Non aggregano<br />
più di trenta, forse<br />
quaranta persone. Tutti <strong>in</strong>sieme<br />
stanno bene <strong>in</strong> un<br />
LORENZO TARALLO VISTO DA PAOLA PAOLINO<br />
solo bar”. Questi ultimi<br />
sono gli “scioglisti”, apprendisti<br />
stregoni che ci lavorano.<br />
Hanno scosso l’albero<br />
poi i frutti non li raccoglieranno<br />
loro. Più di uno di<br />
loro si sogna le ghiande di<br />
notte…”. E’ a lui che imputano<br />
la nom<strong>in</strong>a di Corrado<br />
Mart<strong>in</strong>angelo al vertice<br />
della “Poseidonia”. Tarallo<br />
non sta zitto: “Corrado lavora<br />
gratis… I nostri <strong>in</strong>tellettuali<br />
hanno l’abitud<strong>in</strong>e a<br />
starsene nei loro ambiti.<br />
Non ci hanno mica portato<br />
proposte. Loro si ritraggono,<br />
come certe donne contegnose<br />
d’altri tempi”. E fa capire<br />
che battono cassa. Sono<br />
come certe escort… suggerisce.<br />
Puttane.<br />
Con le politiche sociali a<br />
400 famiglie ha dato la possibilità<br />
di chiedere un sostegno<br />
per pagare la bolletta<br />
dell’Enel o le tasse universitarie<br />
dei figli. Questa è la<br />
politica che gli piace. “Così<br />
sto dalla parte della gente<br />
più umile.<br />
Questo è Lorenzo Tarallo, se<br />
vi piace…”. Però per molti<br />
questo è clientelismo e<br />
scambio di sussidi contro<br />
voti.
N° 04<br />
10 04 Febbraio 2012 Altavilla<br />
LA SCOMPARSA DEL PARROCO. Nato a Muro Lucano, a lungo nel <strong>Cilento</strong><br />
Don Nunzio, il parroco del sorriso<br />
Un prete di tipo conciliare.<br />
Con il sorriso e sempre una<br />
parola buona. Nostro affezionato<br />
lettore tanto da<br />
“osare” chiedermi di fargli<br />
arrivare il giornale <strong>in</strong> Convento.<br />
Amava anche l’ironia<br />
e gradì molto quella<br />
pergamena satirica che i<br />
suoi Novizi una volta gli<br />
scrissero. Abate emerito di<br />
S. Egidio, ora dirigeva la<br />
parrocchia di Borgo Carillia<br />
ma all’occorrenza era<br />
pronto a dare una mano su<br />
al capoluogo. Bastava nom<strong>in</strong>argli<br />
la sua Basilicata<br />
che arrivava quasi a commuoversi.<br />
Così come il<br />
conversare su personaggi e<br />
storie lucane. Perché c’era<br />
nato Don Nunzio Cerone,<br />
a Muro Lucano ai primi di<br />
febbraio del 1934. Il paese<br />
è quello dove nacque San<br />
Gerardo Maiella. Proveniente<br />
da sana famiglia del<br />
popolo, classe meno abbiente,<br />
e mostrando chiari<br />
segni di vocazione religioso-sacerdotale<br />
gli furono<br />
spalancate, come a tanti<br />
altri, le porte del Vocazionario.<br />
Ragazzo buono e volitivo<br />
approdò nel <strong>Cilento</strong>, al Vocazionario<br />
di Perdifumo, e<br />
si formò alla scuola di Don<br />
Galasso e D.Oreste Anella.<br />
Entrò nel Noviziato ad Altavilla<br />
Silent<strong>in</strong>a nel 1953 ed<br />
emise i ss. voti nel 1957,<br />
dopo aver completato gli<br />
studi liceali e di filosofia nel<br />
Vocazionario Deus Charitas<br />
di Pianura. Completò<br />
gli studi telogici presso i PP.<br />
Gesuiti di V. Petrarca, a Posillipo<br />
e nel 1962 fu ord<strong>in</strong>ato<br />
Sacerdote. Si<br />
impegnò religiosamente <strong>in</strong><br />
tutti i servizi assegnatigli<br />
dall'ubbidienza: Marsico<br />
nuovo (Pz), Ribera (Ag:)<br />
Vibonati/Villammare,<br />
Montesano, Perdifumo,<br />
Omignano<br />
e<br />
Altavilla/Borgo Carilia (Sa)<br />
lo hanno conosciuto e ammirato<br />
generoso e umile<br />
servitore delle vocazioni,<br />
degli orfani e dei fedeli<br />
nelle parrocchie. E così fu<br />
per sempre quel cilentano –<br />
lucano che <strong>in</strong> sé aveva realizzato<br />
l’antica unione che<br />
esisteva tra le due terre. Il<br />
suo periodo più esaltante fu<br />
sicuramente quello vissuto<br />
a Vibonati, e la prova fu<br />
quella sera che vedemmo<br />
Franco Brusco, il s<strong>in</strong>daco e<br />
deputato vibonatese, fargli<br />
visita al Convento di Altavilla.<br />
“Don Nunzio è <strong>in</strong>nanzitutto<br />
un mio vecchio<br />
amico e mi ha sostenuto<br />
nei miei anni da calciatore<br />
e poi da s<strong>in</strong>daco”, raccontava<br />
Brusco. A Vibonati la<br />
sua opera pastorale fu rivolta<br />
soprattutto ai giovani,<br />
<strong>in</strong>fatti univa la funzione di<br />
evangelizzazione con la<br />
sua passione sportiva, il calcio,<br />
ma così facendo tutelava<br />
i più giovani da quelle<br />
che sono le <strong>in</strong>numerevoli<br />
<strong>in</strong>sidie che caratterizzano<br />
la società civile. Lui figlio di<br />
gente onesta e umile, con<br />
dignità non si ch<strong>in</strong>ò mai<br />
davanti all'arroganza dei<br />
potenti, proteggendo sempre<br />
gli umili. Per tutti aveva<br />
sempre una buona parola,<br />
a tutti donava consigli e a<br />
tutti <strong>in</strong>vitava a diventare<br />
santi. Questo è il ricordo<br />
che si coglie a Vibonati.<br />
Don Nunzio l’oomo dal<br />
grande sorriso. Il suo sorriso<br />
contagiava tutti, i bamb<strong>in</strong>i<br />
e i grandi. Voleva bene<br />
tutti, e si faceva voler bene<br />
da tutti. Entrava nelle case<br />
della gente sempre portando<br />
gioia, visitava gli ammalati<br />
portando confortava.<br />
Era un grande amico di<br />
tutti, sempre dis<strong>in</strong>teressato<br />
ai soldi. La sera dopo la<br />
cena era solito <strong>in</strong>trattenersi<br />
con suore e novizi per sapere<br />
come era andata la<br />
loro giornata, dispensare<br />
consigli e alleviare le loro<br />
tensioni, per tutti sacerdoti,<br />
suore , novizie e laici aveva<br />
una parola di conforto e un<br />
sorriso di <strong>in</strong>coraggiamento,<br />
ad ogni cosa dava il giusto<br />
peso e metteva il perdono<br />
sopra di tutto. Così s<strong>in</strong>tetizzava<br />
i suoi <strong>in</strong>teressi: “Carità,<br />
Agricoltura, agiografia,<br />
DON NUNZIO CERONE<br />
apostolato vocazionale, devozione<br />
Mariana, dialogo<br />
con tutti, San Gerardo e la<br />
Lucania…”. Alcune testimonianze:<br />
“Quando<br />
l'Olimpia V.V. giocava a<br />
Perdifumo passava sempre<br />
a salutarci. A me chiedeva<br />
di mio padre e di zio Giovanni<br />
e mi diceva di salutargli<br />
Vibonati! Era chiaro<br />
che Vibonati e i Vibonatesi<br />
gli erano rimasti nel cuore”.<br />
Gli ultimi tempi di vita<br />
sono stati contrassegnati da<br />
sofferenze e malattia. Egli<br />
ne ha saputo profittare per<br />
presentarsi più purificato<br />
d<strong>in</strong>anzi al Signore Che certamente<br />
gli ha ripetuto la<br />
confortante realtà dell'<br />
"Euge serve bone et fidelis,<br />
<strong>in</strong>tra <strong>in</strong> gaudium Dom<strong>in</strong>i<br />
Tui"!<br />
Ormo<br />
POVERTÀ E CRISI, INIZIATIVA DEL COMUNE<br />
Basta ai sussidi via ai pacchi alimentari<br />
ENZO GIARDULLO E<br />
ANTONIO MARRA<br />
Distribuiti settanta pacchi del Banco Alimentare<br />
alle famiglie che hanno meno di<br />
5mila euro di reddito Isee. Approvata una<br />
graduatoria, il pacco arriverà a cadenza<br />
mensile. Il comune evita l'erogazione di<br />
contributi a pioggia e discrezionali. "Il comune<br />
contribuirà con 1800 euro al<br />
Banco", dice l'assessore al Bilancio. I<br />
primi pacchi ritirati direttamente dal s<strong>in</strong>daco<br />
che ha usato un furgone prestato da<br />
amici: "Non un euro di spese su quest'<strong>in</strong>iziativa".<br />
Per Enzo Giardullo, assessore alle<br />
politiche sociali: “In un momento di crisi<br />
cosi importante bisogna garantire alle<br />
persone bisognose i generi di prima necessità.<br />
Facendo una valutazione su<br />
quello che e il reddito pro capite riferito<br />
ai dati del 2009 ogni cittad<strong>in</strong>o di Altavilla<br />
ha un reddito di 916 euro. Questo sta a<br />
significare che sotto la soglia di povertà<br />
stanno tantissimi nostri concittad<strong>in</strong>i.<br />
Facciamo voti che Monti produca l'<strong>in</strong>versione<br />
di tendenza sperata e lo stato sociale<br />
sia garantito. In un paese democratico<br />
si pensi a chi è alle prese con il<br />
bisogno e non a coloro che detengono<br />
gran parte del patrimonio della nazione”.<br />
CHI CERCA...<br />
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attività commerciale con<br />
generi alimentari e prodotti per<br />
la pulizia della casa e delle persone,<br />
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di Stato (sale e tabacchi)<br />
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Alburni<br />
N° 04<br />
04 Febbraio 2012<br />
11<br />
ROSCIGNO. Don Nicola Coiro e tanti volontari, al lavoro per la cultura<br />
Il parroco salva la biblioteca comunale<br />
Sembrava che migliaia di<br />
libri fossero dest<strong>in</strong>ati ad una<br />
sorte nefasta (essere accatastati<br />
ed abbandonati nel sottoscala<br />
del municipio), ma<br />
grazie all'<strong>in</strong>tervento di Don<br />
Nicola, alla nascita della<br />
nuova biblioteca parrocchiale<br />
ed al lavoro prezioso<br />
di molti volontari, la biblioteca<br />
comunale di Roscigno<br />
ha trovato una nuova dimora<br />
e nuovi custodi.<br />
A Roscigno, <strong>in</strong>fatti, è nata la<br />
nuova biblioteca parrocchiale<br />
presso la casa canonica<br />
(a pochi passi dalla<br />
chiesa madre San Nicola di<br />
Bari), distribuita su due<br />
piani ed <strong>in</strong> coabitazione<br />
con il “Centro Studi Clemente<br />
Longo”. Oggi la collezione<br />
che gestisce la<br />
biblioteca è formata da più<br />
di tremila libri che spaziano<br />
nel campo della storia moderna<br />
e contemporanea,<br />
della letteratura italiana ed<br />
estera, della narrativa per ragazzi,<br />
della geografia e dell'<strong>in</strong>formatica.Sono<br />
presenti,<br />
<strong>in</strong>oltre, pubblicazioni e riviste<br />
per ricerche teologiche.<br />
Il “Centro Studi Clemente<br />
Longo” ha arricchito la raccolta<br />
di libri della biblioteca<br />
parrocchiale con nuovi padiglioni,<br />
con cent<strong>in</strong>aia di<br />
testi e corposi volumi di storia<br />
locale sui paesi del <strong>Cilento</strong>.<br />
Il sogno di Don<br />
Nicola, parroco delle comunità<br />
di Roscigno e Bellosguardo,<br />
è quello di far<br />
diventare la biblioteca parrocchiale<br />
di Roscigno<br />
“un'oasi nel deserto culturale<br />
del mondo”. Il sacerdote<br />
è riuscito a salvare il<br />
passato e farsi affidare migliaia<br />
di libri grazie ad una<br />
delibera comunale, a un<br />
contratto di comodato d'uso<br />
ed al lavoro dis<strong>in</strong>teressato e<br />
gratuito di tanti volontari.<br />
Alla collezione <strong>in</strong>iziale, fatta<br />
di migliaia di libri, si sono<br />
aggiunti altri volumi provenienti<br />
da donazioni di cittad<strong>in</strong>i<br />
di Roscigno e della<br />
zone limitrofe che hanno<br />
creduto nel progetto di biblioteca<br />
condivisa della parrocchia<br />
e che cont<strong>in</strong>uano a<br />
donare tesi di laurea e pubblicazioni<br />
di storia locale,<br />
DON NICOLA COIRO<br />
<strong>in</strong>trovabili.<br />
Don Nicola, suo malgrado<br />
e senza accorgersene, è diventato<br />
un moderno bibliotecario<br />
della cultura<br />
cilentana, accoglie con un<br />
grande sorriso e con tantissima<br />
disponibilità tutti i ricercatori<br />
e tesisti che<br />
bussano alla porta della<br />
casa canonica, <strong>in</strong> cambio,<br />
però, chiede poco, solo una<br />
copia della tesi o della ricerca<br />
realizzata per conservarla,<br />
custodirla,<br />
promuoverla e metterla a disposizione<br />
di altri ricercatori.<br />
I volontari per valorizzare<br />
la biblioteca<br />
parrocchiale stanno già<br />
pensando d'utilizzare programmi<br />
appartenenti al<br />
mondo del free software a<br />
codice aperto, seguendo il<br />
modello adottato dalle maggiori<br />
biblioteche italiane ed<br />
europee, per la catalogazione<br />
automatizzata di tutti<br />
i libri.<br />
Successiva fase sarà quella<br />
di aprire un sito web per la<br />
divulgazione degli elenchi<br />
dei libri di storia locale cilentana<br />
al f<strong>in</strong>e di agevolare<br />
le ricerche di tanti studiosi e<br />
ricercatori.<br />
Per tutti i ricercatori, i tesisti<br />
e per tutti i cittad<strong>in</strong>i <strong>in</strong>teressati:<br />
La biblioteca è operativa,<br />
grazie al lavoro gratuito di<br />
volontari, il mercoledì dalle<br />
15,00 alle 17,00 ed è visitabile<br />
su prenotazione negli<br />
altri giorni della settimana<br />
chiamando il numero<br />
340.5221719.<br />
Vito Gerardo Roberto<br />
L’ARCO DI ULISSE<br />
di Oscar Nicodemo<br />
La femm<strong>in</strong>ilità cilentana<br />
Cresima per Antonio Mottola<br />
Antonio Mottola, studente del Liceo<br />
Scientifico “Piranesi” di Capaccio<br />
ma residente ad Albanella ha ricevuto<br />
direttamente dal Vescovo<br />
mons. Ciro M<strong>in</strong>iero, nella chiesa di<br />
S. Anna di Mat<strong>in</strong>ella, il sacramento<br />
della Cresima. “Oggi la mano del Signore<br />
si è posata sulla tua spalla: ti<br />
accompagni per tutta la vita e ti protegga<br />
sempre”, è stato l’augurio che<br />
ha successivamente ricevuto da<br />
amici e parenti.<br />
Sul concetto di femm<strong>in</strong>ilità si sono<br />
spesi gli esteti di tutto il mondo, valorizzando<br />
i somatismi della donna<br />
<strong>in</strong> tutti i suoi particolari, compresi<br />
quelli, ovviamente, che rimandano<br />
ad impersonificazioni immag<strong>in</strong>arie e<br />
surreali. Ma non è della classificazione<br />
del fasc<strong>in</strong>o femm<strong>in</strong>ile che mi<br />
voglio <strong>in</strong>teressare, elencando per<br />
stereotipi le caratteristiche di una<br />
bellezza da catalogo, che a seconda<br />
delle fattezze e dei colori del soggetto<br />
si usa def<strong>in</strong>ire “bellezza lat<strong>in</strong>a”<br />
o “anglosassone”. L’attenzione,<br />
nell’affrontare un argomento per<br />
niente evasivo e profondamente <strong>in</strong>timistico,<br />
ricade nella terra <strong>in</strong> cui<br />
vivo, il <strong>Cilento</strong>. Qui è possibile ammirare<br />
fisionomie di donne che travalicano<br />
ogni aspetto della bellezza<br />
oggettivamente <strong>in</strong>dicata e propagandata.<br />
Penso a volti decisamente del<strong>in</strong>eati<br />
che esprimono un tempo<br />
diverso da quello contemporaneo, a<br />
sguardi fieri che testimoniano etnie<br />
che <strong>in</strong> precedenza hanno abitato<br />
questi luoghi, ad atteggiamenti naturali<br />
che rimarcano la straord<strong>in</strong>aria<br />
animalità dell’essere umano. Descrivo<br />
una figura, qu<strong>in</strong>di, non contemplata<br />
dai canoni di bellezza presi<br />
a modello dal mondo della pubblicità.<br />
Non di fasc<strong>in</strong>azione consumistica<br />
sto scrivendo, ma di<br />
esplorazione di un mistero storico<br />
che riconduce al segreto della bellezza.<br />
Esiste, pertanto, la femm<strong>in</strong>ilità<br />
cilentana, che emerge da una smorfia<br />
ist<strong>in</strong>tiva, da occhi velati di armoniosa<br />
tristezza, da un sorriso nervoso<br />
che libera una gigantesca energia,<br />
da forme corporee che si ribellano<br />
alla l<strong>in</strong>earità di un bel corpo. Portatrici<br />
di culture transitanti, testimoni<br />
di una sensualità liturgica, danzatrici<br />
di un rito che si perde nell’eternità,<br />
le donne cilentane si elevano <strong>in</strong> tutta<br />
la loro statura camm<strong>in</strong>ando orgogliose<br />
per il mondo e adoperando,<br />
con sapienza, la magia data loro <strong>in</strong><br />
dotazione dagli antichi padri. Non di<br />
rado appaiono come sacerdotesse di<br />
un tempio <strong>in</strong>nalzato alla gloria di<br />
una div<strong>in</strong>ità irascibile, ma potente e<br />
maestosa. Il <strong>Cilento</strong>, com’è noto, è<br />
terra di miti, dove creature di nuova<br />
generazione, ripercorrendo idealmente<br />
sentieri calcati da eroi e semidei,<br />
sercitano, (<strong>in</strong>)consapevolmente,<br />
un fasc<strong>in</strong>o che si nutre di pensieri<br />
antichi, tensioni rigeneranti, <strong>in</strong>tenzioni<br />
audaci.
N° 04<br />
12 04 Febbraio 2012 Vallo della Lucania<br />
LE AREE PROTETTE. La modifica della 394 dove porterà<br />
Quale politica per i parchi che devono uscire dal ghetto<br />
E’ evidente che lo scontro<br />
<strong>in</strong> atto nel mondo ambientalista<br />
per le modifiche alla<br />
legge 394/91 <strong>in</strong> discussione<br />
al Senato, sono e restano<br />
<strong>in</strong> quell’ambito e la<br />
politica politicante, segue<br />
a ruota. La crisi dei parchi<br />
italiani è tutta nell’aver voluto<br />
<strong>in</strong> maniera maniacale<br />
e monotematica da parte di<br />
federparchi e del mondo<br />
ambientalista, gratificato e<br />
autorefenziato per anni il<br />
mondo dei parchi che <strong>in</strong><br />
Italia ha rappresentato una<br />
vittoria del mondo ambientalista<br />
e di certa politica di<br />
destra e s<strong>in</strong>istra, senza diventare,<br />
come si sperava,<br />
una conquista sociale e di<br />
civiltà. Spesso le comunità<br />
dei parchi non hanno funzionato,<br />
spesso le politiche<br />
della partecipazione e<br />
della consapevolezza sono<br />
state un’opzional o una illusoria<br />
condivisione,<br />
troppo spesso e oggi più<br />
che mai, i parchi sono<br />
delle torri di avorio dal<br />
quale emerge un reggente<br />
che <strong>in</strong>dica, detta e promulga<br />
ostacoli ed impedimenti<br />
ai cittad<strong>in</strong>i dei parchi<br />
e al territorio senza capire<br />
l’evoluzione la crescita culturale<br />
e ambientale delle<br />
d<strong>in</strong>amiche nazionali ed europee<br />
(dalla Strategia Nazionale<br />
della Biodiversità,<br />
alla Convenzione Europea<br />
del Paesaggio). I parchi<br />
oggi devono assumere<br />
nuovi ruoli e funzioni attraverso<br />
un dibattito aperto<br />
concreto ed allargato non<br />
solo nel mondo ambientalista,<br />
ma allargato alla società<br />
civile che ne<br />
<strong>in</strong>travvede il modello di<br />
sperimentazione att<strong>in</strong>ente<br />
ai grandi paradigmi del nostro<br />
tempo (dalla qualità<br />
della vita, al ben-essere,<br />
alla bellezza) ma non ne riconosce<br />
le capacità di<br />
azione. I parchi oggi devono<br />
diventare strumento,<br />
che <strong>in</strong> base alle vocazioni<br />
dei territori, sperimentano<br />
modelli di economie diffuse<br />
e generative, di a-crescita<br />
felice, di ricerca e<br />
sperimentazione sui sistemi<br />
(servizi eco sistemici) e<br />
strumenti della governance<br />
territoriale.<br />
Questo dibattito deve entrare<br />
nelle Politiche Nazionali<br />
e nelle opportunità di<br />
fuoriuscita dalla crisi anche<br />
attraverso i servizi forniti da<br />
immensi territori dove è<br />
possibile dimostrare come<br />
alcune Politiche atte a contrastare<br />
il dissesto idrogeologico,<br />
l’abbandono<br />
dell’agricoltura di qualità,<br />
la desertificazione umana e<br />
naturale, sono possibili attraverso<br />
strumenti e metodi<br />
<strong>in</strong>novativi a partire dalla<br />
dovuta compensazione<br />
della fiscalità di vantaggio,<br />
alla nascita e crescita di un<br />
nuovo modello di imprese<br />
verdi. Senza sofismi la<br />
legge deve entrare nel dibattito<br />
politico dell’economia<br />
e della coesione per<br />
dare nuova l<strong>in</strong>fa all’Italia<br />
dell’eccellenza alla quale<br />
bisogna unire le tante aree<br />
(World Heritage, Riserve di<br />
Biosfera, Patrimonio Immateriale<br />
UNESCO, SIC e<br />
ZPS) che fanno del nostro<br />
paese il “giard<strong>in</strong>o del<br />
mondo” al quale mancano<br />
tanti nuovi giard<strong>in</strong>ieri.<br />
Federparchi, Legambiente,<br />
WWF, LIPU ed altri, devono<br />
chiedersi perché il<br />
mondo dei parchi manca ai<br />
tavoli nazionali di governo<br />
dove si decide il futuro<br />
della nostra nazione e<br />
smetterLa di contrastarsi su<br />
uno dei più importanti<br />
BENI COMUNI della nostra<br />
bella nazione.<br />
Domenico NIcoletti<br />
L’obiettivo è quello di destagionalizzare l’ambiente rurale<br />
Festival della Natura nei piccoli centri del <strong>Cilento</strong><br />
Inizia il “Festival della Natura”<br />
un progetto f<strong>in</strong>anziato<br />
dalla regione Campania<br />
con lo scopo di creare turismo<br />
nei piccoli paesi siti<br />
nelle aree <strong>in</strong>terne del Parco<br />
Nazionale <strong>Cilento</strong> e Diano<br />
<strong>in</strong> bassa stagione, quando il<br />
turismo praticamente è <strong>in</strong>esistente.<br />
L’obiettivo predom<strong>in</strong>ante<br />
è destagionalizzare<br />
il turismo rurale, creare<br />
“vita” e dare delle opportunità<br />
anche di lavoro agli<br />
abitanti dei piccoli centri. Il<br />
progetto vede co<strong>in</strong>volti i comuni<br />
di Stio <strong>Cilento</strong>, Ascea,<br />
Centola, Moio della Civitella,<br />
Casal Vel<strong>in</strong>o, Camerota,<br />
Ceraso e Novi Velia. Il<br />
periodo previsto per lo sviluppo<br />
del progetto è febbraio/aprile<br />
2012. Gli<br />
<strong>in</strong>contri, tutti concentrati<br />
nei f<strong>in</strong>e settimana, prevedono<br />
<strong>in</strong>iziative molto variegate.<br />
Ogni paese metterà <strong>in</strong><br />
campo il meglio che la propria<br />
cultura, la sua storia,<br />
l’arte cul<strong>in</strong>aria e le attrazioni<br />
architettoniche e ambientali<br />
che potrà offrire.<br />
Verranno co<strong>in</strong>volti associazioni<br />
esistenti sul territorio,<br />
ne verranno create altre e<br />
sarà dato agli abitanti del<br />
paese, dai bamb<strong>in</strong>i ai giovani,<br />
dagli adulti agli anziani,<br />
grande possibilità di<br />
cooperare tra loro e con le<br />
comunità di tutti i comuni<br />
co<strong>in</strong>volti. Lo scopo del progetto<br />
è far conoscere, ai turisti<br />
che lo vorranno,<br />
tradizioni locali e folklore,<br />
piatti della tradizione contad<strong>in</strong>a,<br />
cultura e artigianato,<br />
la biodiversità del territorio<br />
con la valorizzazione della<br />
Dieta Mediterranea. Naturalmente<br />
ogni paese, oltre<br />
ad essere sarà parte attiva <strong>in</strong><br />
occasione degli eventi programmati<br />
nel loro territorio,<br />
lo saranno altrettanto<br />
quando faranno da corona<br />
per le strade e le piazze di<br />
quelli partner. Arte, cultura,<br />
enogastronomia, spiritualità,<br />
creatività, sport, paesaggi,<br />
mitologia, fiabe… ci<br />
sarà e all’<strong>in</strong>terno delle varie<br />
manifestazioni, gare e concorsi.<br />
I sapori della cuc<strong>in</strong>a<br />
cilentana sono unici nel<br />
loro genere perché legati<br />
CONTINUA A PAG.13
Calore<br />
N° 04<br />
04 Febbraio 2012<br />
13<br />
AQUARA. All’impresa appaltatrice non liquidate spettanze<br />
Filca Cisl Salerno, l’allarme sulla Fondovalle Calore non completata<br />
La Fondovalle Calore rischia di non essere completata<br />
entro il 2013”. E’ questo il grido d’allarme<br />
lanciato dalla Filca Cisl Salerno. Infatti, secondo<br />
il s<strong>in</strong>dacalista Marco Mart<strong>in</strong>o, l’opera che dovrebbe<br />
collegare i centri della valle allo sv<strong>in</strong>colo<br />
autostradale della A3 di Campagna potrebbe<br />
bloccarsi al primo lotto a causa dello sblocco dei<br />
fondi necessari per ultimare la superstrada. “Attualmente<br />
proseguono senza sosta i lavori di<br />
completamento del primo lotto, per cui sono stati<br />
stanziati 17 milioni di euro opera appaltata dalla<br />
Prov<strong>in</strong>cia di Salerno. La situazione resta preoccupante,<br />
visto che l’azienda appaltatrice, che f<strong>in</strong>o<br />
ad ora ha completato quasi il 50% dei lavori, non<br />
ha ancora ricevuto un euro dalla Prov<strong>in</strong>cia di Salerno.<br />
Al momento i 26 lavoratori impiegati sul cantiere<br />
ricevono regolarmente gli stipendi, visto che l’impresa<br />
sta anticipando i pagamenti attraverso i propri<br />
fondi. Ma resta il timore per il futuro che i<br />
lavori possano bloccarsi, come già accaduto <strong>in</strong><br />
passato: “Al momento il secondo ed il terzo lotto,<br />
per un costo complessivo di 200 milioni di euro,<br />
non sono stati ancora appaltati. Il timore è quello<br />
che la Fondovalle Calore diventi il solito caso all’italiana<br />
della nostra prov<strong>in</strong>cia. Una cattedrale<br />
nel deserto”. Sulla stessa lunghezza d’onda<br />
anche il segretario della Filca Cisl prov<strong>in</strong>ciale,<br />
Peppe Marchesano: “Quella della Fondovalle Calore<br />
è una vicenda che seguiamo da vic<strong>in</strong>o ormai<br />
da tempo. Siamo vic<strong>in</strong>i all’azienda appaltatrice,<br />
che al momento sta dimostrando grande senso di<br />
responsabilità e chiediamo, pertanto, risposte<br />
concrete alla politica locale per non dare vita ad<br />
un nuovo caso di cattiva gestione dei fondi pubblici”.<br />
Sulla vicenda è <strong>in</strong>tervenuto anche Nando<br />
De Blasio, numero uno del s<strong>in</strong>dacato cisl<strong>in</strong>o che<br />
tutela i diritti dei lavoratori edili: “Non permetteremo<br />
che questa superstrada diventi una storica<br />
opera <strong>in</strong>compiuta, anche perché resta una struttura<br />
strategica per il nostro territorio, <strong>in</strong>dispensabile<br />
per il rilancio del turismo, ma serve<br />
soprattutto per i cittad<strong>in</strong>i che vivono <strong>in</strong> quelle<br />
aree Come Filca Cisl chiediamo al nuovo prefetto<br />
di Salerno, Ezio Monaco, di pressare le istituzioni<br />
politiche prov<strong>in</strong>ciali per appaltare i lavori dei lotti<br />
futuri, dare certezza per i pagamenti all’impresa<br />
e fornire risposte concrete ai tanti cittad<strong>in</strong>i di questa<br />
terra”.<br />
STRISCE A ROCCADASPIDE<br />
Chissà se le strisce pedonali(foto a s<strong>in</strong>istra( appena<br />
ridisegnate, a Roccadaspide, reggeranno<br />
sotto la pioggia di questi giorni! Molti cittad<strong>in</strong>i<br />
se lo chiedono perché la citata segnaletica stradale<br />
si è quasi cancellata, prima del maltempo,<br />
almeno nella Piazza XX Settembre. Eppure, tre<br />
domeniche fa, quando sono state riverniciate, le<br />
strisce “risplendevano” di bianco, per poi sbiadirsi<br />
una settimana dopo. Con l’augurio che la<br />
pioggia non le dissolva del tutto! (Foto strisce<br />
Piazza XX Settembre) F. P.<br />
L’<strong>in</strong>izio fissato per il 18 febbraio 2012<br />
Si com<strong>in</strong>cia a Stio e si conclude a Pal<strong>in</strong>uro<br />
SEGUE DA PAG. 12<br />
soprattutto alla biodiversità<br />
dei luoghi ed offrirà non solo<br />
tipicità ma anche proposte<br />
orig<strong>in</strong>ali e “moderne” . Il comune<br />
di Stio <strong>Cilento</strong>, comune<br />
capofila <strong>in</strong> questa<br />
<strong>in</strong>iziativa, darà il via all’evento<br />
già il prossimo 18-<br />
19 febbraio ed il tema sarà<br />
“Essere e benessere”. Ci saranno<br />
laboratori ambientali<br />
sulle erbe, rappresentazioni<br />
di yoga, percorsi nei boschi,<br />
sem<strong>in</strong>ari culturali e poi la<br />
presentazione, degustazione<br />
e gare sulle ricette tradizionali<br />
e non che vede al centro<br />
il fagiolo reg<strong>in</strong>a. La manifestazione<br />
vedrà ospite d’onore<br />
Katia Ricciarelli <strong>in</strong> concerto<br />
nella chiesa dei S.S. Pietro e<br />
Paolo di Stio. Gli altri eventi<br />
seguiranno con il seguente<br />
calendario e tema: Ascea:<br />
“Filosofia, Città e Paesaggi<br />
sublimi” 8-9 marzo, 15/22<br />
aprile<br />
Casal Vel<strong>in</strong>o: “Spiritualità e<br />
Convito” 6-7 aprile<br />
Camerota: “Vita, Arte e Artigiano”<br />
17-18-19 marzo<br />
Centola: “Mito, Viaggio e Natura”<br />
25 aprile<br />
Ceraso: “Ruralità e Contemporaneità”<br />
24-25 marzo<br />
Moio della Civitella: “Storia,<br />
Miti, Fiabe e Leggende” 20-<br />
21 febbraio<br />
Novi Velia: “Musica e Natura”<br />
31 marzo, 1 aprile<br />
Fiere di Vallo: “Incontri mediterranei”<br />
3 marzo<br />
Oasi Alento: “Le Olimpiadi<br />
della Natura” 28-29-30<br />
marzo.<br />
G<strong>in</strong>a Chiacchiaro<br />
VELIA, PORTA ROSA<br />
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N° 04<br />
14 04 Febbraio 2012 Roccadaspide<br />
OSPEDALE. Prescrizioni Farmaci, la situazione attuale<br />
Sbloccate le prescrizioni<br />
L’ospedale di Roccadaspide<br />
può prescrivere di<br />
nuovo quei farmaci che<br />
comprendono anche medic<strong>in</strong>ali<br />
salvavita perché<br />
non rientrano più nel<br />
piano terapeutico. Ma era<br />
dal luglio 2010 che il presidio<br />
rocchese non poteva<br />
prescrivere tali farmaci tra<br />
cui il “Plavix”, di fondamentale<br />
importanza nella<br />
terapia dell’<strong>in</strong>farto <strong>in</strong> fase<br />
acuta e nel post <strong>in</strong>farto.<br />
Con la conseguenza che i<br />
pazienti <strong>in</strong>fartuati, trattati<br />
presso l’ ospedale di Roccadaspide,<br />
erano costretti a<br />
rivolgersi presso altre strutture<br />
e centri abilitati per ottenerne<br />
la prescrizione.<br />
E, più precisamente, il decreto<br />
commissariale n 44<br />
del 2010 circa le misure di<br />
controllo della spesa farmaceutica,<br />
escludeva il<br />
presidio dalla prescrizione<br />
di alcune medic<strong>in</strong>e. Ma<br />
ora le cose sono cambiate.<br />
Come conferma anche il<br />
dott. Giancarlo Romeo,<br />
primario della divisione di<br />
Medic<strong>in</strong>a, presso l’ ospedale<br />
civile di Roccadaspide.<br />
«L’ospedale può<br />
prescrivere molti dei farmaci<br />
che, f<strong>in</strong>o a poco<br />
tempo fa, non poteva erogare<br />
ai pazienti come il<br />
Plavix, l’ossigeno, le medic<strong>in</strong>e<br />
per il diabete etc, afferma<br />
il primario. Mentre,<br />
tuttora, non può prescrivere<br />
i fattori della crescita,<br />
farmaci legati al trattamento<br />
di particolari forme<br />
di anemie con proprietà<br />
chemioterapiche. Ma le<br />
Che le nostre strade vers<strong>in</strong>o<br />
<strong>in</strong> tristi condizioni è<br />
un dato di fatto. Ma che la<br />
derivante pericolosità per i<br />
cittad<strong>in</strong>i debba peggiorare<br />
con le mutate condizioni<br />
climatiche, può essere evitato.<br />
Tanto per fare qualche<br />
esempio, a Roccadaspide,<br />
un tratto dell’ex strada statale<br />
488 è <strong>in</strong>terrotta <strong>in</strong> due<br />
parti per il crollo di un<br />
muro. I due tratti sono stati<br />
transennati da tempo dalla<br />
Prov<strong>in</strong>cia, ente addetto<br />
alla manutenzione della<br />
strada <strong>in</strong> questione. Ma,<br />
f<strong>in</strong>o ad oggi, nessuno ha<br />
pensato ancora di sistemarli.<br />
Anche perché l’ente<br />
prov<strong>in</strong>ciale ha chiamato <strong>in</strong><br />
causa anche i proprietari<br />
dei terreni <strong>in</strong> cui è compreso<br />
il muro franato. Il<br />
primo crollo è avvenuto<br />
nel 2008 ed il notevole<br />
tempo trascorso lo si denota<br />
dalla presenza di erbacce<br />
all’<strong>in</strong>terno della relativa<br />
area transennata.<br />
Mentre il secondo crollo risale<br />
a qualche mese fa, ma<br />
nessuna vegetazione ha<br />
ancora fatto capol<strong>in</strong>o tra le<br />
pietre cadute! Il tratto <strong>in</strong>terrotto<br />
permette la circolazione<br />
delle vetture, ma<br />
restr<strong>in</strong>ge notevolmente gli<br />
spazi e la fluidità di manovra.<br />
I crolli sono stati causati,<br />
soprattutto, dal<br />
maltempo e le frane degli<br />
anni scorsi e le peggiorate<br />
condizioni climatiche di<br />
questi giorni, non promettono<br />
nulla di buono. L’area<br />
<strong>in</strong>teressata è la strada che<br />
si trova tra la via S. V<strong>in</strong>cenzo<br />
e la via Mol<strong>in</strong>a.,<br />
nella parte bassa del paese,<br />
a poca distanza dall’ex<br />
macello. E dire che la polizia<br />
municipale di Roccadaspide<br />
aveva fatto una<br />
cose cambiano tutti i giorni<br />
e presto, forse, saranno<br />
prescrivibili anche questi<br />
ultimi. La farmacia del distretto<br />
ha, a riguardo,<br />
l’elenco di tutti i medic<strong>in</strong>ali<br />
che il presidio può<br />
prescrivere». La non prescrivibilità<br />
dei farmaci <strong>in</strong><br />
questione aveva creato<br />
non pochi disagi ai cittad<strong>in</strong>i<br />
della Valle del Calore,<br />
legati alle note distanze tra<br />
Roccadaspide, Agropoli,<br />
Vallo della Lucania e Battipaglia.<br />
Centri che, nel frattempo,<br />
avevano conservato la possibilità<br />
di prescrivere i citati<br />
farmaci, senza<br />
dimenticare la precaria<br />
condizione viaria della<br />
Valle del Calore. E l’età<br />
prevalentemente anziana<br />
segnalazione alla Prov<strong>in</strong>cia,<br />
a riguardo, già nel settembre<br />
del 2007. Quando<br />
un passante aveva fatto notare<br />
la pericolosità del<br />
muro ed un addetto dell’ente<br />
prov<strong>in</strong>ciale aveva effettuato<br />
un sopralluogo <strong>in</strong><br />
seguito alla segnalazione.<br />
Cui sono seguiti altri solleciti<br />
di <strong>in</strong>tervento dopo il<br />
crollo per salvaguardare<br />
l’<strong>in</strong>columità dei cittad<strong>in</strong>i.<br />
Ma tutto tace. E nessuno<br />
<strong>in</strong>terviene nemmeno per la<br />
messa <strong>in</strong> sicurezza della<br />
strada. Sembra, però, che<br />
sia pericoloso, almeno nel<br />
caso del primo crollo, rimuovere<br />
le pietre dalla<br />
strada perché fanno da<br />
barriera ad altre eventuali<br />
cadute. Sta di fatto, però,<br />
che quelle pietre ai lati<br />
della strada sono pericolose<br />
ed un residente della<br />
via S. V<strong>in</strong>cenzo ha avuto<br />
degli assistiti, costretti a rivolgersi<br />
a qualcuno per essere<br />
accompagnati. Il<br />
s<strong>in</strong>daco di Roccadaspide,<br />
Girolamo Aurichio, scrisse<br />
all’allora Commissario dell’Asl<br />
di Salerno, De Simone,<br />
chiedendogli «di<br />
riprist<strong>in</strong>are presso l’ospedale<br />
di Roccadaspide la<br />
prescrizione dei farmaci <strong>in</strong><br />
questione per i pazienti ricoverati».<br />
La situazione rimase<br />
<strong>in</strong>variata, ma ora<br />
l’ospedale di Roccadaspide<br />
può prescrivere quei<br />
medic<strong>in</strong>ali tanto utili ai pazienti.<br />
Un servizio riprist<strong>in</strong>ato a<br />
tutti i cittad<strong>in</strong>i della Valle<br />
del Calore e oltre.<br />
Francesca Pazzanese<br />
Strade rocchesi disastrate, sos alla Prov<strong>in</strong>cia<br />
un <strong>in</strong>cidente proprio per la<br />
restrizione del tratto <strong>in</strong><br />
questione. Per non parlare<br />
della via Sp<strong>in</strong>osa, <strong>in</strong> aperta<br />
campagna, sempre lungo<br />
l’ex strada statale 488.<br />
Dove la strada è franata ed,<br />
al suo posto, giace un notevole<br />
avallamento dell’asfalto.<br />
Inutile dire che<br />
l’area <strong>in</strong>teressata è stata<br />
transennata, da molto<br />
tempo, perché non percorribile<br />
dalle autovetture.<br />
Fra. Paz.
<strong>Cilento</strong><br />
N° 04<br />
04 Febbraio 2012<br />
15<br />
IL VIAGGIO. Il paese modello per la raccolta differenziata all’87%<br />
Dai marroni all’olio d’oliva, un paese che produce...<br />
Per arrivare a Roccadaspide occorre<br />
gustare il paesaggio attraverso le diverse<br />
prospettive offerte dalle curve<br />
della strada ed <strong>in</strong>erpicarsi con essa<br />
f<strong>in</strong>o a poco più di 300 m sul livello<br />
del mare. Un ultimo bivio e si arriva<br />
<strong>in</strong> città! È un dato acquisito ormai<br />
da almeno due anni che, quello che<br />
per consuetud<strong>in</strong>e siamo portati a<br />
def<strong>in</strong>ire un paese, sia <strong>in</strong> realtà stato<br />
onorato dal Presidente Napolitano<br />
del titolo di città: un riconoscimento<br />
non solo alla rilevanza storica del<br />
millenario Comune del Parco del <strong>Cilento</strong><br />
e del Vallo di Diano, ma anche<br />
alla comunità tutta che si è impegnata<br />
a realizzare benessere economico<br />
e sociale con il proprio lavoro<br />
e un pizzico di amore per il territorio.<br />
I rocchesi negli ultimi 4 anni,<br />
per esempio, hanno raggiunto una<br />
percentuale di raccolta differenziata<br />
che ha sfiorato l’87% partendo da<br />
zero, così da raggiungere un primato<br />
non solo <strong>in</strong> Campania, ma <strong>in</strong><br />
tutta Italia, come Comune Riciclone<br />
che conta tra i 6.000 ed i 10.000<br />
abitanti: qui, <strong>in</strong>fatti, il sistema della<br />
raccolta porta a porta è attivo f<strong>in</strong> dal<br />
marzo 2007, sia nel capoluogo che<br />
nelle relative frazioni - Carretiello,<br />
Doglie, Fonte, Serra, Tempalta. Oltre<br />
a mantenere le tariffe basse ed avere<br />
la città più pulita, i cittad<strong>in</strong>i hanno<br />
saputo sfruttare le possibilità offerte<br />
dalla realizzazione dell’isola ecologica;<br />
dall’attivazione di un servizio<br />
di compostaggio domestico, che ha<br />
permesso una riduzione del 30%<br />
della frazione umida, con relativi<br />
sconti per chi vive <strong>in</strong> campagna;<br />
dall’istituzione di un servizio di raccolta<br />
di batterie; dall’istituzione di<br />
un centro di raccolta convenzionato<br />
con il Centro di Coord<strong>in</strong>amento<br />
RAEE per frigoriferi, televisioni, monitor,<br />
apparecchi di illum<strong>in</strong>azione;<br />
dall’istituzione della raccolta di <strong>in</strong>dumenti<br />
ed accessori di abbigliamento,<br />
mediante l’impiego di<br />
appositi contenitori, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e co<strong>in</strong>volgendo<br />
i giovani locali nel servizio di<br />
raccolta oli vegetali esausti. Nulla è<br />
stato lasciato al caso, <strong>in</strong>somma, neanche<br />
le acque.<br />
Un modello virtuoso, <strong>in</strong> cui ciascuno<br />
fa la propria parte, cittad<strong>in</strong>i<br />
ed istituzioni. Bisognerebbe uniformare<br />
la scelta delle nostre passeggiate<br />
o delle <strong>in</strong>cursioni turistiche<br />
promosse nel territorio a criteri di<br />
sostenibilità e di tutela del paesaggio,<br />
per provare ad <strong>in</strong>nescare un’<strong>in</strong>versione<br />
di tendenza delle politiche<br />
ambientali delle nostre amm<strong>in</strong>istrazioni,<br />
partendo da una selezione di<br />
questo tipo.<br />
Famosa per la produzione dei marroni,<br />
prodotti di qualità, imperdibili<br />
soprattutto profumati al cioccolato,<br />
i castagneti ricoprono circa 4.000<br />
ha del territorio comunale, mentre i<br />
vigneti che addolciscono i declivi<br />
lungo la valle del Calore catturano<br />
il palato con una ricca produzione<br />
di v<strong>in</strong>i di alta qualità, afferenti la<br />
cant<strong>in</strong>a sociale di Val Calore; ancora<br />
l’olio che rende gustosi i piatti tipici<br />
come i fusilli, i cavatielli ed i ravaiuoli<br />
cilentani, mentre più recente la<br />
produzione di birra artigianale.<br />
Tante le leggende che colorano la<br />
storia del borgo assemblatosi a partire<br />
verosimilmente dal VII sec. d.C.,<br />
benché le testimonianze archeologiche<br />
attest<strong>in</strong>o la presenza di <strong>in</strong>sediamenti<br />
stabili con relative<br />
necropoli f<strong>in</strong> dalla f<strong>in</strong>e dell’VIII sec.<br />
a.C.: a partire dal nome, che secondo<br />
alcuni rimanda ai serpenti<br />
comparsi all’improvviso al cospetto<br />
dei transfughi dalla Paestum altomedievale,<br />
ormai malsana e vittima<br />
degli attacchi dei Saraceni. Piuttosto<br />
sembra che il nome, Roccadaspide,<br />
rimandi alle caratteristiche difensive<br />
del sito – ben riparato dai Monti Alburni,<br />
a dom<strong>in</strong>are la vallata del Calore<br />
e la piana del Sele –, ove alla<br />
orig<strong>in</strong>aria torre svettante sul borgo<br />
<strong>in</strong> età medievale, venne sostituito il<br />
castello che ancora oggi dom<strong>in</strong>a ed<br />
accentra le viuzze del centro antico,<br />
ad opera di Federico II di Svevia,<br />
all’<strong>in</strong>domani della sventata Congiura<br />
di Capaccio (1245). Deriverebbe,<br />
dunque, da aspis, scudo,<br />
difesa, nomen omen!<br />
Valent<strong>in</strong>a Del Pizzo<br />
AGROPOLI. Alfieri va al Tar<br />
Ridateci i fondi per la cultura<br />
ALTA VALLE DEL CALORE.<br />
Neve, da tragedia a benedizione<br />
Avevamo già affrontato la questione<br />
della revoca da parte della<br />
Regione Campania di 10 milioni di<br />
euro per il f<strong>in</strong>anziamento del del<br />
Tavolo Istituzionale Locale (TIL)<br />
Magna Graecia. Il Comune di Agropoli,<br />
<strong>in</strong> qualità di soggetto capofila,<br />
ha deciso di impugnare <strong>in</strong>nanzi al<br />
Tar Campania l’atto di revoca. Il<br />
s<strong>in</strong>daco, Franco Alfieri, ha <strong>in</strong>formato<br />
della vicenda anche l’europarlamentare<br />
P<strong>in</strong>o Arlacchi e<br />
Alberto Piazzi, componente della<br />
Direzione Generale della Politica<br />
Regionale della Commissione Europea.<br />
Il TIL Magna Graecia, composto<br />
da dodici comuni (Agropoli,<br />
Ascea, Albanella, Altavilla Silent<strong>in</strong>a,<br />
Capaccio, Casalvel<strong>in</strong>o, Giungano,<br />
Roccadaspide, Trent<strong>in</strong>ara,<br />
Torchiara, Laureana <strong>Cilento</strong> e Castel<br />
San Lorenzo) e dal Parco Nazionale<br />
del <strong>Cilento</strong> e Vallo di Diano<br />
e Alburni e Direzione Regionale<br />
della Sopr<strong>in</strong>tendenza, aveva elaborato<br />
il Piano Strategico per la Valorizzazione<br />
dei Beni Culturali della<br />
Regione Campania a seguito di avviso<br />
pubblico nell’ambito dell’Obiettivo<br />
Operativo 1.9 del PO<br />
FESR Campania 2007/2013. Approvato,<br />
aveva ottenuto il f<strong>in</strong>anziamento.<br />
Con delibera della giunta<br />
regionale n. 112/2011, però la sovvenzione<br />
è stata successivamente<br />
revocata. Un atto del tutto immotivato<br />
secondo Alfieri: “Hanno annullato<br />
una procedura legittima che<br />
ha significato, per molti ambiti territoriali,<br />
un percorso di lavoro serio,<br />
complesso ed oneroso. Il Comune<br />
di Agropoli, capofila del tavolo istituzionale,<br />
ha svolto un’<strong>in</strong>tensa attività<br />
che ha necessitato l’impegno<br />
di risorse economiche significative.<br />
Tra l’altro, l’azione progettuale rappresentava,<br />
<strong>in</strong> forma s<strong>in</strong>ergica tra<br />
più comuni, un’importante opportunità<br />
di sviluppo dei territori attraverso<br />
la valorizzazione del<br />
patrimonio storico e culturale. Per<br />
questi motivi ci siamo già rivolti a<br />
rappresentanti del Parlamento Europeo<br />
e abbiamo <strong>in</strong>teso impugnare<br />
la delibera della giunta regionale».<br />
Sulla sua scorta anche gli altri comuni<br />
si apprestano a presentare ricorso.<br />
E la neve venne! Bianca soffice,<br />
perf<strong>in</strong>o resistente. Cadde sull'Alta<br />
Valle del Calore a coprirla, quasi a<br />
fecondarla di nuove energie.<br />
Quelle che servono per rompere<br />
l'assedio della decrescita demografica<br />
che "uccide" un'<strong>in</strong>tero territorio.<br />
Senza difese di sorta o e<br />
mancante perf<strong>in</strong>o di idee per tentare<br />
la resistenza. L'antica maledizione<br />
del freddo, che costr<strong>in</strong>geva i<br />
maschi pastori a transuma <strong>in</strong> pianura<br />
lasciando vedove bianche a<br />
gestire l'<strong>in</strong>verno, oggi potrebbe diventare<br />
un'opportunità unica<br />
anche se non s<strong>in</strong>golare: unica per<br />
il nostro territorio, ma non s<strong>in</strong>golare<br />
perché già ha fatto la fortuna<br />
di un'<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ità di piccole e grandi realtà<br />
turistiche dell'arco alp<strong>in</strong>o e<br />
della dorsale appenn<strong>in</strong>ica. Piagg<strong>in</strong>e<br />
e l'alta valle del Calore imbiancata<br />
non è una novità. Come<br />
non è una primizia i fatto che alcuni<br />
volenterosi si sono messi <strong>in</strong><br />
testa di fare della neve un'attrazione<br />
che vada oltre i pochi appassionati<br />
<strong>in</strong>digeni.<br />
È ora che, al di là dei progetti faraonici,<br />
ci si <strong>in</strong>terroghi se non sia arrivato<br />
il momento di strutturare una<br />
proposta turistica spalmata su tutta<br />
la stagione <strong>in</strong>vernale senza attendere<br />
la bella "festa della neve" organizzata<br />
<strong>in</strong> un determ<strong>in</strong>ato periodo<br />
per dare spazio agli appassionati.<br />
Le strutture ricettive sono una<br />
realtà di tutto rispetto. Se considerate<br />
nel loro complesso i numeri<br />
sono anche buoni come la qualità<br />
della ristorazione. Il parco ha deliberato<br />
di acquistare un "gatto delle<br />
nevi" per sopperire al deficit di<br />
mezzi che garantiscano il trattamento<br />
della pista (oltre 10 Km di<br />
strada) che rendano fruibile la neve<br />
agli appassionati. Lo stesso mezzo<br />
può essere utilizzato come mezzo<br />
di trasporto per la, risalita degli<br />
sportivi e di chi avrebbe piacere di<br />
godersi un mondo da favola.<br />
Scende la neve ... È diventata una<br />
fortuna <strong>in</strong>vece della tragedia di un<br />
tempo.<br />
La fortuna bisogna meritarsela.<br />
<strong>Ecco</strong> perché i pochi che ci credono<br />
chiedono, a gran voce, a chi di dovere<br />
di fare la propria parte per rendere<br />
giustizia ala gente e alla nostra<br />
terra.<br />
Due cose per com<strong>in</strong>ciare: i servizi<br />
alla "fontana del caciocavallo" e la<br />
riapertura del rifugio delle "Chianodde".<br />
Sono cose che costano<br />
poco e niente! Per cui, è solo questione<br />
di buona volontà ...<br />
Bartolo Scandizzo
N° 04<br />
16 04 Febbraio 2012 Roccadaspide<br />
LA STORIA. Lucio Cosmo Isaia, il giramondo<br />
“L’America non fa per me, meglio Roccadaspide”<br />
«Dov’è Lucio Ci chiedeva<br />
la gente e noi non sapevamo<br />
cosa rispondere. Ma<br />
ora eccolo qua, dopo essere<br />
stato <strong>in</strong> America per<br />
10 mesi». Racconta divertito<br />
Enzo Iuliano, vigile di<br />
Roccadaspide <strong>in</strong> compagnia<br />
di Lucio Cosmo Isaia,<br />
ex senza tetto perché ora<br />
ha una casa, <strong>in</strong> Via Garibaldi,<br />
messagli a disposizione<br />
dal Comune. «Ho le<br />
chiavi e sto andando a pulire<br />
la casa, racconta<br />
Lucio. Sono ritornato a<br />
Roccadaspide anche perché,<br />
nonostante abbia 62<br />
anni, ho sentito il richiamo<br />
per mia madre e mia<br />
nonna, orig<strong>in</strong>arie del<br />
posto, e scomparse da<br />
tempo». E, 10 mesi fa, la<br />
decisione di andare a New<br />
York, dove ha vissuto per<br />
tanti anni. «Sono andato a<br />
New York, all’improvviso,<br />
volevo rivedere gli amici.<br />
Alcuni di loro hanno dei ristoranti<br />
e si sono messi a<br />
disposizione per i pasti. Ho<br />
rivisto le cose positive e<br />
negative dell’America, ma<br />
mi piace di più il paese»,<br />
racconta l’uomo, ora più<br />
curato nell’aspetto e sereno.<br />
Ma Lucio era già<br />
stato <strong>in</strong>tervistato dalla cronista<br />
nel’2005, all’<strong>in</strong>domani<br />
del suo arrivo a<br />
Roccadaspide. <strong>Ecco</strong> le parole<br />
di allora relative alla<br />
sua storia. Era triste, arrabbiato,<br />
ma pacifico. «Molti<br />
mi dicono di tagliare la<br />
barba, ma la mia è una<br />
protesta contro la cattiveria<br />
del mondo». E venne a<br />
Rocca sempre perché «Era<br />
il paese natio di mia madre<br />
a cui eravamo entrambi legati.<br />
Ci venivo con lei a<br />
trovare mia nonna». Era arrivato<br />
a piedi da Pontecagnano,<br />
con soli 2 euro <strong>in</strong><br />
tasca e raccontava della<br />
sua permanenza a New<br />
York durata 40 anni. Dove<br />
riprese gli studi dalla seconda<br />
media al secondo<br />
anno di università, per fare<br />
lavori saltuari e poi ritornare<br />
a casa. Duro il suo<br />
impatto con la società<br />
americana «Quell’ambiente<br />
non era la mia vera<br />
LUCIO L’AMERICANO, CON L’AMICO VIGILE ENZO IULIANO<br />
identità, affermava Lucio,<br />
mi sentivo come un<br />
agnello <strong>in</strong> mezzo ai lupi.<br />
L’impatto americano è<br />
stato negativo e mi ha<br />
creato un blocco mentale».<br />
Gli facevano compagnia e,<br />
forse gliene fanno tuttora,<br />
gli oggetti appartenuti alla<br />
madre e raccontava che lo<br />
«Accompagnavano lungo<br />
il percorso della vita e che<br />
erano una compagnia spirituale».<br />
Si professava, e lo<br />
è tuttora, un uomo pacifico.<br />
«Una persona che<br />
non tollera i soprusi, che<br />
VALVA. Presentato un modello di democrazia partecipativa<br />
Parco urbano a ruderi, il concorso<br />
Nella cornice dell’Auditorium<br />
di Villa d’Ayala di<br />
Valva, la Fondazione MIdA<br />
ha presentato ai s<strong>in</strong>daci ed<br />
alle più importanti istituzioni<br />
del territorio il bando<br />
<strong>in</strong>ternazionale d’idee<br />
“Co/Auletta. Le tue idee<br />
abitano qui”. Voluto e promosso<br />
dalla BCC di<br />
Aquara nella persona del<br />
direttore Antonio Mar<strong>in</strong>o e<br />
dal comune di Valva con il<br />
s<strong>in</strong>daco Francesco Marciello,<br />
l’<strong>in</strong>contro era dedicato<br />
al modello di democrazia<br />
attiva e partecipata,<br />
conseguito attraverso le<br />
peculiarità del concorso<br />
per il Parco urbano a ruderi,<br />
<strong>in</strong> Auletta. Cioè il recupero<br />
del vecchio centro<br />
storico abbandonato a seguito<br />
del sisma del 1980.<br />
Dopo un primo <strong>in</strong>tervento<br />
di messa <strong>in</strong> sicurezza, non<br />
<strong>in</strong>vasivo e rispettoso delle<br />
sue tecniche di costruzione,<br />
ora si vuole def<strong>in</strong>ire<br />
la sua dest<strong>in</strong>azione di uso,<br />
nell’ambito della ricettività<br />
diffusa. Aperto ufficialmente<br />
lo scorso novembre,<br />
“Co/Auletta” è un bando di<br />
idee <strong>in</strong>clusivo. “Solitamente<br />
un concorso è di<br />
per sé un processo di<br />
esclusione: c’è un v<strong>in</strong>citore<br />
e poi seguono gli altri.<br />
Invece, la procedura adottata<br />
<strong>in</strong>dividuerà una massimo<br />
di 5 idee f<strong>in</strong>aliste. Gli<br />
ama la verità e che deve<br />
reagire <strong>in</strong> qualche modo,<br />
ma senza violenza». E poi<br />
è rispuntato, all’improvviso<br />
a Roccadaspide e la gente<br />
si ferma per sapere come<br />
stia e che f<strong>in</strong>e abbia fatto.<br />
Da qui il simpatico siparietto<br />
Enzo il vigile e l’<strong>in</strong>contro<br />
con la cronista. «E,<br />
mi raccomando scrivi che<br />
sono una brava persona e<br />
poi chiede: vieni a vedere<br />
casa mia», conclude<br />
Lucio divertito. E La cronista<br />
ci andrà!<br />
Francesca Pazzanese<br />
autori si confronteranno<br />
con le comunità locali, nel<br />
corso di un workshop di<br />
tre giorni e saranno <strong>in</strong>vitati<br />
a lavorare <strong>in</strong> squadra per<br />
conseguire una soluzione<br />
unica condivisa” ha affermato<br />
il Presidente della<br />
Fondazione, D’Orilia.<br />
“Con esso si persegue l’<strong>in</strong>tento<br />
di creare una fuc<strong>in</strong>a<br />
<strong>in</strong>ternazionale di proposte<br />
che elabor<strong>in</strong>o una idea di<br />
CONTINUA A PAG 17
Diano<br />
N° 04<br />
04 Febbraio 2012<br />
17<br />
“SINDACI SVEGLIATEVI!! TUTTO È ANCORA IN DISCUSSIONE, L’APPELLO DI PALADINO<br />
Mantenimento del tribunale, l’impegno ancora non c’è...<br />
A una settimana dalla manifestazione<br />
pubblica organizzata<br />
dai giovani avvocati del<br />
tribunale di Sala Consil<strong>in</strong>a,<br />
<strong>in</strong>terviene tuonando l’avv.<br />
Angelo Palad<strong>in</strong>o con un manifesto,<br />
sollecitando i primi<br />
cittad<strong>in</strong>i e non solo a fare<br />
qualcosa immediatamente e<br />
concretamente per preservare<br />
e mantenere il locale<br />
Palazzo di Giustizia al centro<br />
dell’ultima revisione<br />
delle Circoscrizioni Giudiziarie<br />
italiane. Ne parliamo<br />
parlato con l’avv. Palad<strong>in</strong>o.<br />
Avv. Palad<strong>in</strong>o quali le prospettive<br />
attuali<br />
Ho fatto appello ai s<strong>in</strong>daci<br />
perché, a me pare strano<br />
che, f<strong>in</strong>o a oggi, da settembre<br />
tutte le manifestazioni<br />
sono state organizzate solo<br />
dalle associazioni, solo<br />
dagli studenti, dagli avvocati<br />
ma questi ultimi sono<br />
solo una parte di questo<br />
problema. Il tribunale e la<br />
sua chiusura è un problema<br />
di tutti i cittad<strong>in</strong>i, mi pare<br />
strano che dopo quattro<br />
mesi i s<strong>in</strong>daci sono stati solo<br />
<strong>in</strong>vitati a queste manifestazioni<br />
e non hanno <strong>in</strong>vitato<br />
loro i cittad<strong>in</strong>i a partecipare.<br />
Ci vuole pertanto una <strong>in</strong>iziativa<br />
forte dei s<strong>in</strong>daci e lo<br />
faccio senza polemica.<br />
Anche io sono eletto ma i<br />
s<strong>in</strong>daci e gli eletti <strong>in</strong> generale<br />
non hanno assunto<br />
ruolo di guida e di forte protesta<br />
nei confronti del M<strong>in</strong>istero,<br />
del Governo, del<br />
Consiglio Superiore della<br />
Magistratura che vuole sopprimerci.<br />
Esiste un documento<br />
con il quale la<br />
Magistratura vuole sopprimere<br />
i tribunali m<strong>in</strong>ori, beh<br />
bisogna reagire a tutto questo!<br />
A oggi non ho visto una<br />
<strong>in</strong>iziativa del s<strong>in</strong>daco e dei<br />
s<strong>in</strong>daci, il mio appello è rivolto<br />
a loro a prendere <strong>in</strong><br />
mano la situazione prima<br />
che sia troppo tardi! Noi abbiamo<br />
ancora la possibilità<br />
di bloccare tutto, nulla è ancora<br />
stato deciso, ritengo<br />
improvvida anche l’ipotesi<br />
di parlare di accorpamenti<br />
con altri tribunali.<br />
Allora quale e quali sono le<br />
mosse per difendere il nostro<br />
presidio di Giustizia<br />
Oggi bisogna difendere il<br />
tribunale di Sala Consil<strong>in</strong>a<br />
perché ha le carte <strong>in</strong> regola<br />
per essere mantenuto così<br />
com’è o leggermente allargato,<br />
già oggi occorre andare<br />
a parlare dell’ipotesi<br />
che ci porta a Lagonegro o<br />
da qualche altra parte ma ripeto<br />
è una cosa davvero<br />
<strong>in</strong>opportuna. Se gli avvocati<br />
lo hanno proposto non<br />
hanno nessun titolo per<br />
avanzare una proposta del<br />
genere, gli avvocati sono avvocati<br />
e devono solo difendere<br />
il tribunale. Il mandato<br />
dell’assemblea è quello di<br />
dire difendiamo il tribunale<br />
non di proporre altro, il fatto<br />
di non dire dove sia la sede<br />
apre a tante possibilità. Innanzitutto<br />
il tribunale non è<br />
morto, discutiamone semmai<br />
sarà ucciso o sarà def<strong>in</strong>itivamente<br />
chiuso ma f<strong>in</strong><br />
quando non lo è, abbiamo il<br />
dovere di mobilitarci con i<br />
s<strong>in</strong>daci avanti e noi cittad<strong>in</strong>i<br />
dietro. Sull’esempio dei tassisti<br />
autotrasportatori pescatori,<br />
dobbiamo tenere alta<br />
l’attenzione sulla nostra protesta<br />
giusta e logica, stiamo<br />
protestando perché ci<br />
stanno scippando un patrimonio<br />
storico esempio di<br />
civiltà <strong>in</strong>discussa per i nostri<br />
cittad<strong>in</strong>i, ebbene su questa<br />
protesta, i s<strong>in</strong>daci f<strong>in</strong>ora<br />
hanno dormito ma ora c’è<br />
bisogno che si svegl<strong>in</strong>o, che<br />
facciano loro una <strong>in</strong>iziativa<br />
forte, altrimenti risponderanno<br />
di fronte ai cittad<strong>in</strong>i<br />
per aver perso anche un<br />
momento economico.<br />
Anche l’economia del paese<br />
potrebbe pagarne le conseguenze.<br />
Sì <strong>in</strong> un momento di grave<br />
crisi economica, i s<strong>in</strong>daci<br />
non possono sopportare che<br />
il livello di economia si abbassi<br />
ulteriormente con la<br />
privazione del tribunale, <strong>in</strong>teso<br />
come eccezionale locale<br />
patrimonio. Non c’è<br />
alibi che tenga. Questa<br />
forma di rassegnazione e<br />
apatia dei s<strong>in</strong>daci, non va<br />
bene, non va bene questo<br />
modo di non prendere <strong>in</strong>iziative<br />
per una forma di riservatezza<br />
o di rispetto nei<br />
confronti della Magistratura<br />
che è la nostra controparte<br />
perchè ha chiesto ufficialmente<br />
la soppressione del<br />
nostro tribunale. La gente<br />
vuole una reazione forte dei<br />
s<strong>in</strong>daci e degli eletti. Mettiamoci<br />
avanti la protesta, dobbiamo<br />
avere il coraggio nei<br />
momenti difficili, la dignità<br />
del ruolo che ricopriamo<br />
come eletti dalla gente, solo<br />
così secondo me abbiamo<br />
ANGELO PALADINO<br />
VALVA. Iniziativa della fondazione Mida<br />
Virgilio Gay: il turismo è solo un amplificatore<br />
SEGUE DA PAG 16<br />
successo, per evitare la<br />
creazione di una cattedrale<br />
nel deserto” ha detto il s<strong>in</strong>daco<br />
di Auletta, Pietro Pessolano.<br />
Nel suo articolato<br />
<strong>in</strong>tervento, il direttore della<br />
Fondazione MIdA, Virgilio<br />
Gay, ha ricordato che “un<br />
modello di sviluppo locale<br />
non può essere fondato solo<br />
sul turismo che rappresenta,<br />
con la cultura, un mero collettore<br />
di sistema ed un amplificatore<br />
dell’economia, la<br />
quale necessariamente necessita<br />
di agricoltura di qualità,<br />
eccellenze produttive<br />
artigianali, servizi qualificati<br />
ed una <strong>in</strong>dustria contestualizzata<br />
ed orientata alla sostenibilità.<br />
Il progetto è promosso<br />
dalla Fondazione<br />
MIDA e dal comune di Auletta;<br />
coord<strong>in</strong>ato da RENA<br />
(Rete per l’Eccellenza Nazionale)<br />
e si avvale della<br />
partnership di Snark – space<br />
mak<strong>in</strong>g. Nel corso della serata<br />
gli <strong>in</strong>tervenuti hanno<br />
la possibilità di ottenere il<br />
mantenimento del nostro<br />
tribunale, abbiamo mille ragioni<br />
per farlo restare. Abbiamo<br />
visto che se la<br />
protesta è giusta il Governo<br />
cede, il Governo oggi è fatto<br />
da non politici ma da gente<br />
che sta dietro una scrivania<br />
che forse non conosce nemmeno<br />
dove sta Sala Consil<strong>in</strong>a.<br />
Occorre portare a<br />
Roma la protesta con modi<br />
eclatanti, far aprire le orecchie<br />
al Governo, magari andare<br />
dal Presidente della<br />
Repubblica massimo difensore<br />
dei Diritti Costituzionali,<br />
costui deve pensare<br />
che non è molto democratico<br />
togliere un presidio di<br />
giustizia <strong>in</strong> un territorio di<br />
100 km. Spero così che con<br />
questo manifesto i s<strong>in</strong>daci<br />
f<strong>in</strong>almente facciano qualcosa<br />
di eclatante per il territorio,<br />
gli avvocati che non<br />
hanno ruolo istituzionale<br />
non prendano alcuna autonoma<br />
<strong>in</strong>iziativa se non di difesa<br />
del nostro tribunale e i<br />
cittad<strong>in</strong>i facciano la loro<br />
parte <strong>in</strong> questa battaglia comune.<br />
Antonella Citro<br />
potuto visitare il complesso<br />
architettonico di Villa<br />
d’Ayala, con il suo maestoso<br />
castello e l’immenso parco,<br />
tra poco fruibili dai visitatori.<br />
Un altro bene che arricchirà<br />
il vasto patrimonio<br />
storico ed ambientale della<br />
prov<strong>in</strong>cia di Salerno.<br />
BS<br />
IN FARMACIA<br />
Omega3:<br />
i nuovi<br />
ant<strong>in</strong>fiammatori!<br />
Già nel 2004<br />
Food and Drug<br />
Adm<strong>in</strong>istration<br />
(FDA) ha annunciato<br />
che il<br />
consumo di<br />
acidi grassi omega-3 EPA e<br />
DHA può ridurre il rischio<br />
di cardiopatia. Gli Omega3<br />
sono co<strong>in</strong>volti <strong>in</strong> diversi<br />
processi metabolici importanti:<br />
hanno un effetto anticoagulante,<br />
riducono i<br />
valori della pressione arteriosa,<br />
il livello dei lipidi plasmastici<br />
e il rischio di<br />
sviluppare le malattie cardiovascolari.<br />
Ma non solo<br />
questo... EPA e DHA<br />
hanno anche proprietà ant<strong>in</strong>fiammatorie,<br />
immunomodulatorie<br />
ed <strong>in</strong>ducono<br />
effetti benefici sul sistema<br />
muscolo-scheletrico, gastro<strong>in</strong>stest<strong>in</strong>ale<br />
ed immunitario.<br />
E' stato scoperto che<br />
il nostro corpo riesce a trasformare<br />
una componente<br />
dell'olio di pesce, l'acido<br />
grasso essenziale omega 3<br />
DHA, <strong>in</strong> una sostanza nota<br />
come resolv<strong>in</strong>a D2, <strong>in</strong><br />
grado di proteggerci dalle<br />
<strong>in</strong>fiammazioni che portano<br />
ad esempio all'artrite reumatoide.<br />
Nel caso di questa<br />
patologia, la malattia esordisce<br />
<strong>in</strong> seguito ad una reazione<br />
autoimmune,<br />
l'organismo attacca se<br />
stesso colpendo i tessuti<br />
sani e provoca <strong>in</strong> tal modo<br />
un'<strong>in</strong>fiammazione delle articolazioni<br />
con un decorso<br />
piuttosto rapido. La sostanza<br />
scoperta la resolv<strong>in</strong>a<br />
D2, potrebbe essere la base<br />
per nuovi trattamenti di orig<strong>in</strong>e<br />
<strong>in</strong>fiammatoria come<br />
ad esempio l'artrite reumatoide.<br />
In alcuni studi cl<strong>in</strong>ici,<br />
dosi giornaliere di 3 g di<br />
EPA e DHA per periodi di<br />
almeno 12 settimane, riducevano<br />
il dolore articolare e<br />
la rigidità mattut<strong>in</strong>a <strong>in</strong> soggetti<br />
affetti da artrite reumatoide.<br />
La tollerabilita degli<br />
omega 3 è buona anche per<br />
lunghi periodi di assunzione<br />
e non sono stati f<strong>in</strong>o<br />
ad ora riscontrati effetti collaterali<br />
rilevanti.
N° 04<br />
18 04 Febbraio 2012 Eboli<br />
Dalla palestra del liceo Scientifico ai paletti <strong>in</strong> pieno centro, la legge calpestata da tutti<br />
Eboli, città delle contraddizioni e dell’illegalità perdonata<br />
l’ord<strong>in</strong>e. Questo spiegano a<br />
Palazzo di Città, dove le<br />
casse comunali sono <strong>in</strong><br />
rosso fallimento. L’abuso<br />
resta lì, <strong>in</strong>toccabile, <strong>in</strong> uno<br />
scenario penoso e terzomondista,<br />
tra pali fuorilegge,<br />
pedane a terra, <strong>in</strong> una sorta<br />
di suk arabo zozzo e disord<strong>in</strong>ato,<br />
sul quale chiudono<br />
gli occhi <strong>in</strong> tanti. Siamo la<br />
città più ospitale con gli<br />
abusivi. Spazio enorme per<br />
l’illegalità e per i fuorilegge.<br />
Avanti il prossimo. La storia<br />
non <strong>in</strong>segna niente. Se del<br />
resto il tesoriere della Margherita<br />
si è rubato 13 milioni<br />
di euro e a stento ne restituirà<br />
5…viva l’illegalità, ci<br />
verrebbe da urlare. Confidiamo<br />
nel prossimo e nelle<br />
forze dell’ord<strong>in</strong>e, qualcosa<br />
cambierà. Ai politici auguriamo<br />
buon divertimento e<br />
tanta salute ai legamenti<br />
delle g<strong>in</strong>occhia. Di trovare<br />
una sp<strong>in</strong>a dorsale dritta e un<br />
po’ di senso del pudore legale…abbiamo<br />
perso ogni<br />
speranza.<br />
Altro episodio strano. Un<br />
bulgaro di belle speranze viveva<br />
nel centro storico di<br />
E’ da pochi giorni <strong>in</strong> libreria<br />
“Il Fiore dell’Agave”, il secondo<br />
romanzo di Raffaele<br />
De Pascale, 65 anni, <strong>in</strong>segnante,<br />
filosofo e studioso<br />
del barocco.<br />
L’opera è ambientata a Ceraso<br />
e a Eboli. Due sono gli<br />
eventi storici di “partenza”.<br />
Lo sbarco dei Saraceni, nel<br />
piccolo centro cilentano, la<br />
successiva rivolta di Masaniello,<br />
a Eboli.”Il mio non è<br />
un romanzo storico- spiega<br />
l’autore- ma l’<strong>in</strong>treccio di<br />
due esistenze, quella di una<br />
monaca e di un pittore,<br />
nonché del suo garzone di<br />
bottega”. Negli otto capitoli,<br />
con titoli diversi, si <strong>in</strong>trecciano<br />
storie personali ed<br />
eventi socio politici. Sono<br />
gli anni della rivolta, di Masaniello<br />
che conv<strong>in</strong>ce il popolo<br />
a ribellarsi al potere<br />
costituito. Due bamb<strong>in</strong>i e<br />
due storie <strong>in</strong>trecciate con le<br />
vicende rivoluzionarie della<br />
propria terra. “Il romanzo<br />
Eboli. Da due anni era ricercato<br />
<strong>in</strong> tutta Europa. Era latitante,<br />
nonostante gli<br />
venissero contestati diversi<br />
episodi di spaccio di droga.<br />
Era ricercato ovunque,<br />
tranne che a Eboli. Visto che<br />
nessuno è venuto a prelevarlo<br />
da noi, ci ha pensato<br />
lui a consegnarsi. Che ti fa lo<br />
spacciatore <strong>in</strong>ternazionale<br />
Se ne va <strong>in</strong> giro con una<br />
fiammante Bmw. E f<strong>in</strong> qui,<br />
bella macch<strong>in</strong>a, bel motore,<br />
ottime prestazioni, <strong>in</strong> bocca<br />
EBOLI DI NOTTE<br />
IL LIBRO. “Il fiore dell’Agave” tra Ceraso e Eboli<br />
Due ragazzi, due storie, due fiumi, due città<br />
<strong>in</strong>izia sulla spiaggia di Velia<br />
dove avviene lo sbarco dei<br />
Saraceni. Furono giorni terribili.<br />
Il piccolo pittore e la<br />
futura suora si conoscono<br />
proprio <strong>in</strong> questi momenti<br />
drammatici” racconta De<br />
Pascale. L’amicizia si <strong>in</strong>treccia,<br />
prosegue a Ceraso per<br />
risalire poi f<strong>in</strong>o a Eboli. I<br />
due piccoli protagonisti si<br />
ritrovano cresciuti e maturi<br />
sulle rive del torrente Tufara,<br />
a Eboli. Lui, appassionato di<br />
pittura e di arte. Lei, <strong>in</strong>terprete<br />
ammirevole di musiche<br />
sacre attraverso l’organo<br />
del convento. La vita dei<br />
due protagonisti si <strong>in</strong>treccia<br />
ancora, attraverso gli affreschi<br />
del convento. Gli episodi<br />
narrati nel libro sono<br />
ambientati <strong>in</strong> luoghi naturali,<br />
<strong>in</strong>torno a due fiumi: il<br />
Palistro, a Ceraso, e il Tufara,<br />
a Eboli. La vita di bottega,<br />
all’epoca, si svolgeva<br />
lungo il fiume. Gli artigiani<br />
si ritrovavano lungo il Tufara,<br />
a Eboli. I seguaci di<br />
Masaniello organizzarono<br />
la protesta <strong>in</strong> questi luoghi<br />
immersi nella natura. Il pittore<br />
prende parte alla rivolta<br />
e verrà impiccato all’arco<br />
dei tredici. La sua eredità artistica<br />
passa al garzone che<br />
si salva grazie all’<strong>in</strong>tervento<br />
del suo maestro.<br />
“Il romanzo è un racconto<br />
socio politico, è la storia di<br />
un’amicizia <strong>in</strong>tensa. E’ ambientato<br />
<strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Salerno<br />
<strong>in</strong> età barocca”<br />
RAFFAELE DE PASCALE<br />
al lupo per il pieno di benz<strong>in</strong>a.<br />
L’astuto bulgaro si consegna<br />
alle patrie galere,<br />
però, con un colpo di gran<br />
classe, dimenticando di <strong>in</strong>stallare<br />
una targa alla Bmw.<br />
Imboccata l’autostrada, è<br />
stato scoperto dalla polizia<br />
stradale.<br />
Scattato il controllo, lo sbadato<br />
spacciatore <strong>in</strong>ternazionale<br />
è f<strong>in</strong>ito <strong>in</strong> carcere.<br />
L’Interpol r<strong>in</strong>grazia. La targa<br />
persa, rimossa, rubata o mai<br />
<strong>in</strong>stallata dal bulgaro, decisiva<br />
fu per l’<strong>in</strong>chiesta.<br />
Secondo furto <strong>in</strong> casa del senatore<br />
Cardiello. Non <strong>in</strong><br />
centro, ma <strong>in</strong> coll<strong>in</strong>a. I ladri<br />
hanno rubato c<strong>in</strong>que, diecimila<br />
euro di roba nella villa.<br />
Un televisore, un dvd, la<br />
playstation e il forno microonde.<br />
E’ da settembre che<br />
una banda “italo-straniera”<br />
sta svuotando le ville dell’agro<br />
ebolitano. Rubare a<br />
casa di un senatore fa sempre<br />
effetto. Fa notizia. Ma<br />
dov’è la stranezza Quando<br />
si arriva a proporre di <strong>in</strong>stallare<br />
le telecamere comunali<br />
<strong>in</strong> coll<strong>in</strong>a, c’è qualcosa che<br />
non va. Le telecamere che <strong>in</strong><br />
centro non funzionano, andrebbero<br />
<strong>in</strong>stallate anche <strong>in</strong><br />
coll<strong>in</strong>a E quante telecamere<br />
ci vorrebbero Come faremmo<br />
a scoprire i ladri che<br />
rubano tra boschi e natura<br />
brada L’idea viene apprezzata<br />
anche dall’assessore<br />
Mastrolia. Il responsabile<br />
della sicurezza a Eboli non<br />
dice no a nessuno. Ma le telecamere<br />
comunali <strong>in</strong> coll<strong>in</strong>a<br />
sono una boutade senza<br />
precedenti. Noi abbiamo<br />
un’idea più banale. Forse è<br />
conclude l’autore. Il libro è<br />
di 133 pag<strong>in</strong>e ed è diviso <strong>in</strong><br />
otto capitoli con un titolo<br />
diverso. La seconda opera<br />
di De Pascale è distribuita<br />
nelle librerie tra Firenze,<br />
Roma, Napoli ed Eboli. Il<br />
costo è di 19,50. Lo scrittore<br />
è nato a Fisciano ma si<br />
è formato a Tor<strong>in</strong>o, dove ha<br />
studiato e ha <strong>in</strong>segnato per<br />
decenni. Oggi vive a Eboli,<br />
nel centro storico.<br />
Fra. Fae<br />
il caso che il senatore Cardiello<br />
<strong>in</strong>stalli le telecamere<br />
davanti e dentro la sua villa<br />
<strong>in</strong> montagna, come ha fatto<br />
il barista ebolitano grazie al<br />
quale è stato arrestato un<br />
pregiudicato ebolitano che<br />
ha <strong>in</strong>cendiato l’auto di un<br />
marocch<strong>in</strong>o, frettolosamente<br />
giudicata morta per corto<br />
circuito.<br />
La stangata peggiore è arrivata<br />
ai proprietari dei lidi,<br />
letteralmente bastonati da<br />
Caldoro e dalla Regione<br />
Campania. Mentre il Pdl a<br />
Napoli pensa a un altro<br />
mega condono per le case<br />
abusive (evidentemente<br />
Sarno e i paesi limitrofi distrutti<br />
dalle frane non hanno<br />
<strong>in</strong>segnato niente), i proprietari<br />
dei lidi si ritrovano una<br />
tassa regionale aumentata<br />
del 100 per cento. E’ vero<br />
che gli stabilimenti balneari<br />
sono gall<strong>in</strong>e dalle uova<br />
d’oro, è vero che vedere uno<br />
scontr<strong>in</strong>o fiscale <strong>in</strong> uno lido<br />
è come credere che il sottosegretario<br />
Martone si sia laureato<br />
con le sue forze…ma a<br />
tutto c’è un limite. Una tassa<br />
aumentata <strong>in</strong> queste proporzioni<br />
ci ricorda la Romania<br />
di Ceacescu o la Russia di<br />
Stal<strong>in</strong>. Se Bondi era comunista,<br />
stentiamo a credere che<br />
Caldoro diventi stal<strong>in</strong>ista.<br />
E per concludere, la palestra<br />
del liceo Scientifico è ancora<br />
aperta e abusiva. Al di<br />
là delle conclusioni strampalate<br />
di qualche esponente<br />
del Nuovo Psi (“Melchionda<br />
rimuova prima gli altri abusi<br />
<strong>in</strong> città”…) la prov<strong>in</strong>cia di<br />
Salerno non ha ancora presentato<br />
le carte per sanare<br />
l’illecito. E forse ha perso<br />
anche il diritto per farlo. Nel<br />
frattempo, però, il comune<br />
non si decide a sigillare<br />
l’abuso, come chiesto dallo<br />
stesso Edmondo Cirielli, presidente<br />
della Prov<strong>in</strong>cia di<br />
Salerno, proprietaria dell’immobile<br />
illegale. Tra battute e<br />
provocazioni, non è cambiato<br />
proprio niente. E al di<br />
là delle sproporzionate fesserie<br />
che racconta l’esponente<br />
del Nuovo Psi, ci<br />
ritroviamo con una scuola<br />
pubblica e un mastodontico<br />
abuso politico. La speranza<br />
è che si trovi una soluzione,<br />
prima che vengano abolite<br />
le prov<strong>in</strong>ce.<br />
Francesco Faenza
Eboli<br />
N° 04<br />
04 Febbraio 2012<br />
19<br />
Le pagelle ebolitane<br />
di Francesco Faenza<br />
Operai Multiservizi, voto 4: scioperare<br />
dal lato sbagliato del comune, è<br />
ridicolo. Invece di sistemarsi davanti<br />
al comune, gli operai <strong>in</strong> sciopero<br />
scelgono il più anonimo lato posteriore<br />
del comune. Poco visibili, quasi<br />
nascosti, a tratti imbarazzati, gli operai<br />
quasi tutti Cisl della Multiservizi<br />
protestano a bassa voce, <strong>in</strong> punta di<br />
piedi, camm<strong>in</strong>ando sulle uova, senza<br />
dar fastidio a nessuno, proprio mentre<br />
l'Italia <strong>in</strong>tera f<strong>in</strong>isce ko per il<br />
blocco dei camionisti. Un confronto<br />
stridente, ridicolo, improponibile. Ma<br />
tant'è, la verità è questa, la realtà è<br />
addomesticata. Chi sciopera lo fa per<br />
difendere i propri diritti. Retribuzione,<br />
vecchie spettanze, futuro a rischio.<br />
Alla Multiservizi sta<br />
succedendo di tutto. Gli operai temono<br />
per il loro futuro. Ma ne reclamano<br />
certezza e chiarezza con una<br />
sord<strong>in</strong>a assordante. Non così, di grazia.<br />
Se scioperate, fatelo <strong>in</strong> modo visibile<br />
e rumoroso. Così Chiapparone<br />
e soci rischiano di imitare la scena di<br />
Siani <strong>in</strong> Benvenuti al Nord. Incatenati<br />
a un cassonetto, f<strong>in</strong>iscono per essere<br />
rimossi. Siani viene portato via dal<br />
camion della nettezza urbana. Gli<br />
operai della Multiservizi se ne stanno<br />
r<strong>in</strong>tanati e silenziosi. Altro problema,<br />
questo da codice penale. Da mesi, i<br />
dipendenti di via dell'Atletica lamentano<br />
m<strong>in</strong>acce e gesti di violenza subiti<br />
da un dipendente comunale.<br />
Nonostante le numerose segnalazioni,<br />
nessun politico si è mosso. E'<br />
<strong>in</strong>utile cont<strong>in</strong>uare a protestare. Bisogna<br />
passare alla fase due. Lasciare<br />
l'uscita posteriore del comune, che è<br />
anche l'uscita di emergenza, e andare<br />
<strong>in</strong> caserma a denunciare il violento<br />
dipendente comunale. Se la<br />
verità è quella, m<strong>in</strong>acce e violenze, i<br />
carab<strong>in</strong>ieri faranno qualcosa. Restare<br />
sul marciapiede anonimo alle spalle<br />
del comune, scena pilatesca e scelta<br />
ridicola, restano. Coraggio. Meglio si<br />
può fare. Barista de I Due Leoni,<br />
voto 8: <strong>in</strong>consapevole ma efficiente,<br />
il titolare del bar "I Due Leoni" chiude<br />
l'esercizio commerciale, pochi<br />
clienti, ma lascia accesa la telecamera<br />
esterna al locale. Domenica<br />
sera, alle 22, Mario Pesce, 35 anni,<br />
pregiudicato ebolitano, passando <strong>in</strong><br />
via IV novembre, approfittando del<br />
buio provocato dal cantiere dei box<br />
auto mai costruiti, afferra un cartone<br />
di una pizza e <strong>in</strong>cendia l'auto di un<br />
marocch<strong>in</strong>o, dopo aver sfondato un<br />
vetro dell'Audi. La scena viene ripresa<br />
<strong>in</strong> diretta e registrata dalla telecamera.<br />
I vigili del fuoco giunti <strong>in</strong><br />
zona dichiarano: "l'auto Ha preso<br />
fuoco per un corto circuito". Quando<br />
i carab<strong>in</strong>ieri stanno per andare via, il<br />
marocch<strong>in</strong>o con l'auto <strong>in</strong>cenerita si<br />
accorge della telecamera appesa all'<strong>in</strong>gresso<br />
del bar. Pochi m<strong>in</strong>uti dopo,<br />
allertato il proprietario, le immag<strong>in</strong>i<br />
della telecamera smentiscono il frettoloso<br />
e <strong>in</strong>esatto corto circuito e provocano<br />
l'arresto di Mario Pesce. Ogni<br />
riferimento all'assessore Mastrolia è<br />
puramente casuale. Le telecamere<br />
comunali non funzionano. Nonostante<br />
i 25 annunci che sarebbero<br />
state accese nel giro di pochi giorni,<br />
le telecamere comunali non hanno<br />
beccato un vandalo nè un del<strong>in</strong>quente,<br />
per il semplice motivo che<br />
non sono mai entrate <strong>in</strong> funzione. Il<br />
barista con il negozio chiuso ha dimostrato<br />
quanto importante sia una<br />
telecamera come strumento <strong>in</strong>vestigativo.<br />
Senza il Grande Fratello dei<br />
Due Leoni il caso sarebbe stato archiviato<br />
con un banale corto circuito.<br />
Cda Multiservizi, voto 3: tre come il<br />
numero dei componenti. Tre come i<br />
mesi trascorsi dalle dimissioni, senza<br />
lasciare la poltrona. Tre come le domande<br />
a cui Masci (presidente Multiservizi)<br />
e soci (Caputo e Rimoli) non<br />
rispondono mai: perchè i soldi dei<br />
parcheggi vengono gestiti da una<br />
ditta privata Perchè il costo dei parcheggi<br />
è aumentato (le tariffe) e gli <strong>in</strong>cassi<br />
sono sempre gli stessi Dove<br />
f<strong>in</strong>iscono i soldi per le f<strong>in</strong>anziarie che<br />
prestano denaro ai dipendenti Multiservizi,<br />
nonostante le trattenute <strong>in</strong><br />
busta paga degli operai Domande<br />
<strong>in</strong>solenti, quelle dei dipendenti della<br />
municipalizzata La risposta che non<br />
arriva potrebbe co<strong>in</strong>volgere il codice<br />
penale. Vedremo. Intanto, l'addetto<br />
alle affissioni è stato trasferito alla pulizia<br />
del Palasele, dopo la protesta dei<br />
contiani sui manifesti anti Melchionda,<br />
mai <strong>in</strong>collati sulle mura<br />
della città. Nel frattempo, <strong>in</strong> via Nobile<br />
la Multiservizi si è "t<strong>in</strong>ta" di ridicolo.<br />
Le strisce blu sono scomparse<br />
nell'ultimo tratto della strada a senso<br />
unico. La vernice era troppo "annacquata".<br />
Il blu si è scolorito, <strong>in</strong> superficie<br />
è tornata la striscia bianca.<br />
Ridursi <strong>in</strong> questo stato terzomondista,<br />
non era il caso. Che la Multiservizi<br />
sia alla frutta, lo avevamo capito. Ma<br />
comprare una vernice così scadente,<br />
è da crisi nervosa anche per la Fao.<br />
Vigili urbani, voto 7: due crociate <strong>in</strong><br />
una settimana. A Santa Cecilia vengono<br />
contravvenzionati gli <strong>in</strong>quil<strong>in</strong>i<br />
di tre palazzi: 3000 euro a condom<strong>in</strong>io<br />
perchè gli <strong>in</strong>quil<strong>in</strong>i sversano le<br />
fogne nei canali, e da lì a mare. Nel<br />
quartiere manca gran parte dell'impianto<br />
fognario. Ma la zoppìa strutturale<br />
non giustifica i residenti <strong>in</strong><br />
zona. Ci sono le vasche imoff, le vasche<br />
di raccolta. E' vero che Santa<br />
Cecilia è ferma agli anni Quaranta,<br />
per le <strong>in</strong>frastrutture e i servizi comunali<br />
che si ritrova. Ma scaricare i residui<br />
fognari nei canali non è<br />
ammissibile. La multa dei vigili urbani<br />
è sacrosanta. Dal primo febbraio,<br />
poi, la polizia municipale ha<br />
avviato i controlli dei tagliandi auto<br />
per disabili. A Eboli ci sono 800 ticket<br />
per parcheggiare nelle strisce gialle.<br />
Non mancano le fotocopie e le riproduzioni<br />
false. Sono tante. Si trovano<br />
dappertutto. Spesso, poi, il conducente<br />
di un auto con tagliando pro<br />
disabile, occupa le strisce gialle<br />
anche se il portatore di handicap non<br />
è a bordo. Il malcostume è vietato ma<br />
molto diffuso. La riproduzione falsa<br />
del tagliando è vietata dalla legge ed<br />
è punita dal codice penale. I vigili urbani<br />
hanno <strong>in</strong>iziato anche questa<br />
crociata, sperando di mettere la parola<br />
f<strong>in</strong>e a un fenomeno di una vergogna<br />
senza eguali. E mentre nei<br />
negozi vengono sfornati scontr<strong>in</strong>i a<br />
iosa (la paura dei controlli della guardia<br />
di f<strong>in</strong>anza si avverte) una vigilessa<br />
è stata <strong>in</strong>vestita durante il suo turno<br />
di servizio. Quest'anno l'<strong>in</strong>dennità di<br />
rischio non è stata più elargita. Secondo<br />
il m<strong>in</strong>istero delle f<strong>in</strong>anze, la<br />
retribuzione accessoria non spetta ai<br />
vigili urbani. Pronta è arrivata la<br />
smentita. Difficilmente qualcosa<br />
cambierà. Con la penuria di fondi,<br />
ormai i m<strong>in</strong>isteri tagliano su tutto. Auguri<br />
di pronta guarigione alla vigilessa<br />
ferita, meglio conosciuta come<br />
la fustigatrice dei politici per aver ammendato,<br />
senza <strong>in</strong>ch<strong>in</strong>i, diversi esponenti<br />
della maggioranza di<br />
Melchionda.<br />
Francesco Faenza<br />
Rubrica a cura di “www.astetrasparenti.it”<br />
via Vernieri 51, 84125 Salerno. Tel 089 222970 Fax 089 255425<br />
mail: <strong>in</strong>fo@astetrasparenti.it<br />
ESECUZIONE IMMOBILIARE NR.<br />
520/07 – Trib. Salerno<br />
Il PROFESSIONISTA DELEGATO dr.<br />
Giulio Muoio avvisa che, il<br />
30.03.2012, ore 11, procederà alla<br />
vendita con <strong>in</strong>canto, presso il proprio<br />
studio <strong>in</strong> Salerno via E. Castelluccio,<br />
24, piano terra sc.C <strong>in</strong>t.1,<br />
del seguente bene:<br />
LOTTO UNICO: piena proprietà di<br />
appartamento ad uso ufficio <strong>in</strong> Capaccio,<br />
loc. Capaccio Scalo, via E.<br />
De Nicola, 20, al secondo piano,<br />
<strong>in</strong>terno n. 6 del fabbricato, della superficie<br />
nettadi circa 94,50 mq, <strong>in</strong>dividuato<br />
<strong>in</strong> N.C.E.U. al foglio 12,<br />
p.lla 640, sub 20, categoria A/10,<br />
classe 1, vani 5, rendita catastale<br />
Euro 1.208,51.<br />
PREZZO BASE RIDOTTO EURO:<br />
173.662,50, con aumento del 5%<br />
del prezzo base.<br />
Per partecipare occorre depositare<br />
presso lo studio del professionista<br />
delegato, entro le ore 13,00 del<br />
giorno precedente la data della<br />
vendita, domanda <strong>in</strong> bollo con allegato<br />
assegno circolare N.T. <strong>in</strong>testato<br />
“Dr. Giulio Muoio”, per un<br />
importo pari al 10% del prezzo offerto<br />
(senza <strong>in</strong>canto) o del prezzo<br />
base d’asta (con <strong>in</strong>canto), a titolo di<br />
cauzione e <strong>in</strong> conto prezzo di aggiudicazione.<br />
Ulteriori <strong>in</strong>formazioni presso il professionista<br />
delegato (tel.<br />
3384544417, fax 089/951174) o<br />
consultando il sito www.astetrasparenti.it<br />
dove sono pubblicate anche<br />
l’ord<strong>in</strong>anza e la C.T.U..
N° 04<br />
20 04 Febbraio 2012 Battipaglia<br />
LO SCRITTORE.<br />
corollario sociale, più tendenza<br />
che notizia, e qu<strong>in</strong>di<br />
andrebbero <strong>in</strong>seriti nella pag<strong>in</strong>a<br />
di costume. O di satira,<br />
alle volte. M’<strong>in</strong>triga, però,<br />
questa notizia nuovissima<br />
del pestaggio alla maestra<br />
d’asilo da parte di una delegazione<br />
di mamme-scoraggio,<br />
per rossore sospetto su<br />
una guancia dell’<strong>in</strong>fante, attribuibile<br />
a uno schiaffo<br />
come a una puntura d’<strong>in</strong>setto,<br />
come a una sbavatura<br />
di rossetto per un bacio azzeccato<br />
male. Non una semplice<br />
richiesta di<br />
Tel 0828.720114<br />
Fax 0828.720859<br />
e-mail:<br />
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Bartolo Scandizzo<br />
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<strong>in</strong>testato a Calore s.r.l.<br />
Tiratura: 5000 copie<br />
Gli arretrati € 2,00 + le spese<br />
di spedizione<br />
Il N° 04 di <strong>Unico</strong> è stato<br />
<strong>in</strong>viato <strong>in</strong> tipografia il 1°<br />
febbraio 2012, ed è stato<br />
avviato alla spedizione<br />
agli abbonati<br />
il 03 febbraio 2012<br />
alle ore 9,30<br />
presso il CPO di Salerno<br />
Altrimenti ci arrabbiamo...<br />
La riduzione dei rifiuti spiegata a mio<br />
nonno o a mio figlio, potrebbe essere<br />
questo il sottotitolo del libro “Meno 100<br />
chili” di Roberto Cavallo, che <strong>in</strong>vece<br />
come reale sottotitolo riporta Ricette per<br />
la dieta della nostra pattumiera. Il volume<br />
sarà presentato a Battipaglia il<br />
prossimo giovedì 9 febbraio dal locale<br />
circolo di Legambiente, che mentre si<br />
oppone con un No alla discarica di Serroni,<br />
cerca di proporre una soluzione,<br />
forse la migliore, per mettere un freno<br />
alla crisi dei rifiuti. A metà tra un dialogo<br />
tra autore e lettore e un saggio specialistico,<br />
il libro di Cavallo apre gli occhi ai<br />
lettori di fronte allo spreco e alla schizofrenia<br />
collettiva della sovra-produzione<br />
di rifiuti. Dal bestseller “ Un mondo usa<br />
e getta” di Guido Viale sono passati più<br />
di vent’anni, ma nulla è cambiato. Anzi,<br />
spiegazioni, non un buffetto<br />
e una tirata di capelli dettati<br />
dal trascendere del diverbio,<br />
nossignori: s’è andati là,<br />
botte, maestra all’ospedale.<br />
Di regola, quando chiedo<br />
<strong>in</strong>formazioni analoghe a<br />
mio figlio, al suo rientro<br />
dall’asilo, ricevo risposte<br />
che spaziano dal plausibile,<br />
all’<strong>in</strong>ventato, al fantascientifico.<br />
Chiara mi ha graffiato,<br />
dice prima. No, Giovanni mi<br />
ha lanciato un pezzo di<br />
lego, si corregge dopo un<br />
millisecondo. Se chiedo se<br />
sia stata la maestra, poi, risposta<br />
scontata: si va dallo<br />
schiaffo alla tortura medievale,<br />
passando per naufragi,<br />
atterraggi di alieni, impalamenti<br />
alla Vlad III di Valacchia.<br />
Non è che mentano, i<br />
bamb<strong>in</strong>i. E’ che sono bamb<strong>in</strong>i.<br />
Pare pretendersi, peraltro,<br />
che il concetto di educazione<br />
s’affranchi dall’uso di<br />
una metodologia e si tari,<br />
volta per volta, sul nostro<br />
grado di permalosità. Verrebbe<br />
facile e banale, qui,<br />
parlare delle bacchettate e le<br />
<strong>in</strong>g<strong>in</strong>occhiate sui ceci di<br />
quarant’anni fa; o quella<br />
scomoda e famosa frase per<br />
cui se dicevi a tua madre<br />
d’aver preso uno schiaffo<br />
dalla maestra lei te ne dava<br />
due. Siamo venuti su a presc<strong>in</strong>dere,<br />
onesti o ladri, v<strong>in</strong>centi<br />
o falliti. Fatti salvi i<br />
maltrattamenti veri e propri,<br />
le botte “fisiologiche”, prese<br />
o da prendere, hanno mutato<br />
posologia a seconda dei<br />
tempi, ce n’è stata una dose<br />
precisa per ogni contesto<br />
storico attraversato. Non<br />
hanno mai fatto curriculum,<br />
né deviato di un micron le<br />
il trend è <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua crescita, soprattutto<br />
(e <strong>in</strong>credibilmente) nei periodi di crisi.<br />
Solo la Germania, come ci dicono le<br />
statistiche dell’Unione Europea presenti<br />
nel libro, è riuscita ad <strong>in</strong>vertire il trend<br />
della produzione procapite di rifiuti, pur<br />
mantenendo <strong>in</strong> crescita,spesso esponenziale,<br />
tutti i dati relativi alla crescita economica<br />
e al benessere dei cittad<strong>in</strong>i. Una<br />
decrescita felice o giù di lì, che Cavallo<br />
offre come rimedio alla crisi economica<br />
e come elemento di sviluppo e ricchezza.<br />
Roberto Cavallo è nato a Tor<strong>in</strong>o<br />
nel 1970 ed è stato assessore all’ambiente<br />
di Alba (Cuneo). E’ il fondatore di<br />
Erica, azienda leader nella consulenza<br />
tecnica e comunicazione ambientale<br />
per le amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche. Il<br />
libro è tratto dall’omonimo spettacolo<br />
teatrale di cui è autore e protagonista.<br />
<strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azioni personali e caratteriali<br />
di ognuno. Cosicché,<br />
per quella ciclicità di<br />
epoche che regola pure le<br />
mode e le crisi economiche,<br />
oggi mazze e panelle non<br />
fanno più figli belli, al massimo<br />
stirano un po’ la pelle<br />
e donano quell’esotico colorito<br />
olivastro derivante dalle<br />
tumefazioni.<br />
Il terreno adatto, questo, per<br />
la coltivazione della s<strong>in</strong>drome<br />
di Rignano e obbrobri<br />
simili, e qu<strong>in</strong>di vai con la<br />
caccia alle streghe per ogni<br />
rossore d’un figlio all’uscita<br />
da scuola. Son tutte belve le<br />
maestre del mondo. E peggio<br />
ancora, qu<strong>in</strong>di, le<br />
mamme: categoria eterogenea<br />
che coniuga una base<br />
sostanzialmente moderata<br />
con riprorevoli eccessi da un<br />
lato e dall’altro. Iper-premura<br />
contro totale dis<strong>in</strong>teresse;<br />
timide sp<strong>in</strong>te all’autogestione<br />
contro la tendenza<br />
all’abbandono. Spesso, fuori<br />
casa, fiere leonesse da savana<br />
aperta, ma dentro le<br />
mura capacissime di lasciare<br />
per ore i figli alle sole cure<br />
di televisione e playstation.<br />
Non sempre è amore, difendersi<br />
un figlio a denti stretti.<br />
Ci si ficcano dentro concetti<br />
malati quale l’ist<strong>in</strong>to di proprietà,<br />
lo sconf<strong>in</strong>amento nel<br />
proprio territorio. Hai toccato<br />
una cosa mia, e dunque<br />
paghi. Per un bimbo come<br />
per una pelliccia, per uno<br />
schiaffo come per un bacio.<br />
Senza beneficio del dubbio,<br />
col maleficio del bullo.<br />
Ernesto Giacom<strong>in</strong>o<br />
GIOVEDÌ SI PRESENTA “MENO 100 CHILI” DI ROBERTO CAVALLO<br />
A Battipaglia le ricette per la riduzione dei rifiuti<br />
Nasce il circolo ANPI – VALLE DEL<br />
SELE con sede ad Eboli e comprendente<br />
i comuni di Battipaglia, Eboli,<br />
Campagna, San Gregorio Magno. Proprio<br />
a Campagna, città natale di Monsignor<br />
Palatucci e luogo simbolo della<br />
lotta all’antisemitismo, l’ANPI – VALLE<br />
DEL SELE consegna ad un partigiano<br />
ancora <strong>in</strong> vita la tessera onoraria<br />
dell’associazione. Alla cerimonia svoltasi<br />
<strong>in</strong> forma privata hanno partecipato<br />
la presidente del circolo Stefania<br />
De Rosa, il rappresentante del comitato<br />
prov<strong>in</strong>ciale ANPI Luigi Giannattasio,<br />
il segretario prov<strong>in</strong>ciale CGIL e il<br />
s<strong>in</strong>daco di Campagna Biagio Luongo.<br />
Emozionato ed orgoglioso del riconoscimento<br />
il partigiano Carm<strong>in</strong>e Perruso,91<br />
anni ha ricordato episodi<br />
significativi di quella esperienza che<br />
ha cambiato le loro vite ma anche<br />
quella dell’<strong>in</strong>tera nazione. “E’ importante<br />
ricordare e valorizzare cont<strong>in</strong>uamente<br />
figure come quella dei<br />
partigiani senza i quali il nostro Paese<br />
non avrebbe visto la libertà ed è importante<br />
farlo oggi <strong>in</strong> quanto stiamo attraversando<br />
un periodo storico <strong>in</strong> cui<br />
Cavallo è riconosciuto ormai a livello<br />
nazionale come il guru della riduzione<br />
dei rifiuti. Non a caso tra l’8 e il 9 febbraio<br />
toccherà il nostro territorio <strong>in</strong> un<br />
vero e proprio tour de force. L’otto Sarà<br />
a Pollica con Stefano Pisani e Michele<br />
Buonomo, poi a Vallo con Troiano. Il<br />
giorno dopo a Salerno <strong>in</strong> un liceo per <strong>in</strong>contrare<br />
i ragazzi, poi <strong>in</strong> visita presso<br />
aziende della green economy e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e a<br />
Battipaglia per la presentazione di Meno<br />
100 chili, alle ore 18.00 presso l’Hotel<br />
Palace. Luoghi topici, dove i rifiuti sono<br />
spesso un problema o una m<strong>in</strong>accia,<br />
ma luoghi <strong>in</strong> cui possono nascere con<br />
impegno e passione anche esperienze<br />
virtuose.<br />
Valerio Calabrese<br />
Anpi, premiato il partigiano Perruso, 91 anni d’età<br />
spesso si trascurano i diritti di ognuno<br />
di noi” dichiara Stefania De Rosa . Il<br />
circolo territoriale neonato nei prossimi<br />
mesi porterà avanti diverse <strong>in</strong>iziative<br />
“ per non smettere mai di<br />
ricordare-conclude De Rosa- tutte le<br />
donne e tutti gli uom<strong>in</strong>i che hanno<br />
combattuto per la nostra libertà e per<br />
far conoscere alle nuove generazioni<br />
il valore dell’Antifascismo .”<br />
Dello stesso avviso il s<strong>in</strong>daco Luongo<br />
che dice: “Se non ci fossero stati i partigiani<br />
oggi tutti noi non saremmo<br />
qui.”
UNO SGUARDO NEL PASSATO. La congiura dei baroni<br />
Federico II di Svevia, un modernissimo “Stupor mundi”<br />
Se la probità,l’<strong>in</strong>gegno,la<br />
grazia di ogni virtù,la magnificenza,la<br />
nobiltà della<br />
stirpe potessero resistere<br />
alla morte,allora non sarebbe<br />
morto Federico,che<br />
qui giace!<br />
E’ passato tanto tempo da<br />
quando,la prima volta<br />
andai a visitare nel Duomo<br />
di Palermo la tomba dell’Imperatore<br />
Federico II di<br />
Svevia ma il ricordo di<br />
quella prima visita,legato<br />
come è alla bellezza di<br />
quella antica leggenda<br />
(confermata dai fatti!) che<br />
vuole che ogni volta che si<br />
festeggi il genetliaco di<br />
Federico II, misteriosamente,come<br />
per<br />
<strong>in</strong>canto,appaia ai piedi del<br />
suo sarcofago una rosa<br />
rossa,mi è ancora vivo . Ed<br />
anche ora che dopo tanti<br />
anni,chiamato ad un nuovo<br />
fiore per Federico, scrivo,ricordo<br />
perfettamente quella<br />
torrida lontana estate siciliana<br />
e soprattutto quella<br />
rosa rossa che deposta ai<br />
piedi della sua tomba mi<br />
commosse consegnandomi<br />
per sempre alla sua grandezza<br />
ed al suo segno. Un<br />
uomo,un re,un imperatore<br />
che per la poliedricità della<br />
sua grandezza colpisce ancora<br />
oggi,mantenendostudiosi<br />
dappertutto.<br />
Ed io che ne fui e ne sono<br />
tra i m<strong>in</strong>ori la più piccola<br />
parte ho imparato con la<br />
discipl<strong>in</strong>a e con la ricerca a<br />
conoscerlo e con il tempo<br />
mi sono appassionato sempre<br />
di più,tanto che come il<br />
grande storico tedesco<br />
Wolfgang Sturner,anch’io<br />
convengo che quanto più si<br />
studia la sua vita tanto più<br />
ci appare immensa la sua<br />
opera . La sua multiforme<br />
capacità di muoversi e di<br />
<strong>in</strong>tuire prima di tutti ciò che<br />
il presente prometteva con<br />
nuovi sviluppi,lo rese ai<br />
suoi contemporanei già<br />
molto amato ma anche<br />
molto odiato . Ci fu,<strong>in</strong>fatti,chi<br />
mosso da entusiastica<br />
ammirazione,come<br />
Matteo da Parigi ebbe a<br />
chiamarlo lo “Stupore del<br />
Mondo,il Meraviglioso Trasformatore”<br />
(Stupor Mundi,<br />
Immutator Mirabilis) e chi<br />
<strong>in</strong>vece mosso da odio profondo,come<br />
il card<strong>in</strong>ale<br />
Raniero di Viterbo,ebbe a<br />
def<strong>in</strong>irlo il<br />
“Serpente<br />
Velenoso,l’Araldo del Demonio”(Serpens<br />
Basilisce,Nuntius<br />
Diaboli) .<br />
Appellativi contrastanti ed<br />
opposti che dichiarano,tra<br />
guelfi e ghibell<strong>in</strong>i,l’assoluta<br />
presenza di un uomo che<br />
seppe lottare con fermezza<br />
e determ<strong>in</strong>azione non solo<br />
l’<strong>in</strong>giustizia e l’arroganza<br />
dei propri feudatari ma soprattutto<br />
la superbia teocratica<br />
del papa . Il suo agire<br />
pragmatico,tempestivo,rotondo<br />
e deciso,fu e rimane<br />
il suo viatico migliore . E se<br />
la sua vita,cont<strong>in</strong>ua Sturner,<br />
emana ancora un fasc<strong>in</strong>o<br />
<strong>in</strong>discusso,questo lo si deve<br />
solo e solamente a quelle<br />
sue straord<strong>in</strong>arie qualità di<br />
statista e imperatore che <strong>in</strong>cisero<br />
non solo sul camm<strong>in</strong>o<br />
della “grande” storia<br />
anticipandone spesso le<br />
tarde conquiste “illum<strong>in</strong>istiche”<br />
ma anche sulla società<br />
del suo tempo e<br />
soprattutto sulla vita quotidiana<br />
dei suoi sudditi,di cui<br />
si sentì sempre “altamente”<br />
responsabile,addirittura<br />
“padre” come ebbe più<br />
volte a dichiarare anche <strong>in</strong><br />
quel fatidico anno<br />
1246,quando,ordita fuori<br />
dai<br />
conf<strong>in</strong>i<br />
dell’Impero,scoppiò nell’Italia<br />
Meridionale la rivolta<br />
che poi è passata alla<br />
storia come “La Congiura<br />
di Capaccio” e che <strong>in</strong>vece<br />
fu solo e solamente uno dei<br />
tanti episodi di quella lunga<br />
guerra medioevale che vide<br />
il papato opporsi all’impero<br />
. Anzi è tempo, che questa<br />
congiura che tanto ancora<br />
pesa sul buon nome di Capaccio<br />
e dei Capaccesi<br />
venga rimossa e come già<br />
ha fatto il grande storico<br />
Wolfgang Sturner nella sua<br />
volum<strong>in</strong>osa biografia su Federico<br />
II,chiamata con il<br />
suo vero nome e precisamente<br />
“La congiura dei<br />
Nobili del 1246” . Infatti la<br />
congiura,è vero,vide la città<br />
Capaccio protagonista ma<br />
suo malgrado “forzatamente”<br />
come ci ricordano<br />
molte fonti dell’epoca . Alcuni<br />
nobili e non solo meridionali<br />
istigati,<strong>in</strong>fatti,dalla<br />
<strong>in</strong>tolleranza del papa Innocenzo<br />
IV che voleva la<br />
morte dell’Imperatore,si ribellarono<br />
a Federico ma<br />
non per desiderio di libertà<br />
o di giustizia ma<br />
piuttosto(queste erano state<br />
le promesse del papa!) per<br />
cont<strong>in</strong>uare a difendere quei<br />
privilegi,quei benefici,quegli<br />
abusi che la “gerarchica<br />
impostazione burocratica”<br />
dello ”stato di diritto” delle<br />
“Costitutiones Melfitane”<br />
m<strong>in</strong>acciava di cancellare .<br />
Una congiura ordita per<br />
perpetrare un potere prepotente<br />
a danno di più deboli<br />
e che pur scoperta e soffocata,nel<br />
tempo di pochi<br />
mesi,ancora ci <strong>in</strong>terroga<br />
per le perduranti,ataviche<br />
difficoltà che cont<strong>in</strong>uano<br />
ad affliggere questa nostra<br />
amata terra meridionale .<br />
Una terra che Federico<br />
amò più di ogni altra emanando<br />
per essa “capitolari”<br />
FEDERICO II<br />
speciali che ancora oggi ci<br />
onorano nel mondo per la<br />
fama universale della<br />
“Scuola Medica Salernitana”<br />
o per la magna sapienza<br />
della ”Università di<br />
Napoli” . Eppure il ricordo<br />
di questo grande imperatore<br />
ristagna e rimane ancora<br />
disatteso non solo<br />
nella memoria dei luoghi<br />
ma soprattutto nella sua<br />
“mirabile” azione riformatrice<br />
che già sette secoli<br />
fa,lo vide impegnato a costruire<br />
uno stato basato su<br />
leggi scritte <strong>in</strong> cui il potere<br />
“religioso” del papa e<br />
quello “laico dell’imperatore<br />
fossero separati e di<br />
pari dignità .<br />
“Soleva Roma, che 'l<br />
buon mondo feo,<br />
due soli aver, che l'una e<br />
l'altra strada<br />
facean vedere, e del<br />
mondo e di Deo”.<br />
Così scriveva Dante raccogliendo<br />
la lezione “laicista”<br />
di Federico II e sognando<br />
con<br />
lui,nonchè<br />
“cristiano”,un mondo<br />
aperto <strong>in</strong> cui tutti gli uom<strong>in</strong>i<br />
di<br />
buona<br />
volontà,cristiani,ebrei o<br />
mussulmani potessero vivere<br />
<strong>in</strong>sieme pacificamente<br />
.<br />
Gaetano Ricco<br />
Sele<br />
N° 04<br />
04 Febbraio 2012<br />
21<br />
Sede<br />
84020 ROSCIGNO (SA) tel 0828963131- fax 0828963247<br />
Sede Amm.va e Filiale:<br />
84037 SANT’ARSENIO (SA) - tel 0975 398611 - fax 0975 398630<br />
Filiali:<br />
84065 PIAGGINE (SA) - tel 0974 942700 - fax 0975 942238<br />
84069 TEGGIANO (SA) - tel 0975 510610 - fax 0975 510608<br />
84036 S. CONSILINA (SA) - tel 0975 521282 - fax 0975 21949<br />
84057 LAURINO (SA) - tel 0974 941252 - fax 0974 941544<br />
84070 ROFRANO (SA) - tel 0974952511 - fax 0974 952433<br />
85052 MARSICO NUOVO (PZ) - tel 0975 344244 - fax 0975 342431
N° 04<br />
22 04 Febbraio 2012 Pontecagnano<br />
Presidente del consiglio comunale pluridimissionario<br />
Marcello si Marcello no, Pontecagnano terra dei cachi<br />
Andare o restare Questo è<br />
l’atavico problema del Presidente<br />
del consiglio comunale<br />
Marcello Ferro, sempre<br />
<strong>in</strong>certo sulla soglia ma poi<br />
sempre rapido nel rientrare.<br />
Sono già due, a distanza di<br />
un anno, le fuoriuscite e i repent<strong>in</strong>i<br />
dietro-front dal Consiglio.<br />
Un uomo pronto a<br />
sacrificare la sua poltrona<br />
per il bene della comunità,<br />
per favorire il confronto e la<br />
coesione, sono questi i motivi<br />
che lo scorso 30 novembre<br />
lo hanno portato a<br />
dimettersi <strong>in</strong> maniera “irrevocabile”<br />
(o quasi): “E’ mio<br />
auspicio che le dimissioni<br />
vengano considerate utili a<br />
riord<strong>in</strong>are le energie presenti<br />
nella maggioranza”, allora<br />
aveva r<strong>in</strong>graziato per il suggerimento<br />
il consigliere<br />
d’opposizione Enrico Vergato<br />
che però lo aveva diffidato<br />
dal nom<strong>in</strong>arlo e lo<br />
aveva accusato: “Già <strong>in</strong> altra<br />
circostanza il consigliere<br />
Marcello Ferro aveva rassegnato<br />
le proprie dimissioni<br />
da Presidente del Consiglio e<br />
non esitò a smentire se stesso<br />
ritirandole ancorché già efficaci.<br />
Mai ha spiegato al consiglio<br />
ed alla città le ragioni<br />
di quella scelta probabilmente<br />
non era frutto di motivi<br />
veramente “nobili”. Altrettanto<br />
poco chiari sono i<br />
motivi delle dimissioni <strong>in</strong>oltrate<br />
dal consigliere Ferro<br />
oggi. A tal proposito, credo<br />
che nasconda uno scontro<br />
violento all’<strong>in</strong>terno della<br />
maggioranza, che fa capo al<br />
s<strong>in</strong>daco Ernesto Sica, per<br />
l’ottenimento di poltrone, <strong>in</strong>carichi<br />
di governo e sottogoverno,<br />
operazioni clientelari<br />
e chissà cos’altro”. All’<strong>in</strong>domani<br />
di queste dure dichiarazioni<br />
i più ottimisti<br />
credevano che stavolta non<br />
si sarebbe trattato dell’enne-<br />
MARCELLO FERRO<br />
simo dietro-front e che Ferro<br />
non avrebbe prestato il<br />
fianco a nuovi attacchi dell’opposizione<br />
dandogli<br />
“pane per i loro denti”, <strong>in</strong>vece<br />
no. E’ di pochi giorni fa<br />
la notizia dell’ennesimo ritiro<br />
delle dimissioni: “E' evidente<br />
- si legge nella sua<br />
nota - che le mie dimissioni<br />
abbiano contribuito, anche<br />
se solo <strong>in</strong> parte, a rafforzare<br />
tra le forze politiche un ragionamento<br />
responsabile<br />
che deve necessariamente<br />
proseguire esclusivamente<br />
nell'<strong>in</strong>teresse della nostra<br />
città. Si è raggiunto un risultato<br />
importante favorendo un<br />
confronto serio e leale sul<br />
quale vanno concentrate le<br />
giuste attenzioni per il concretizzarsi<br />
di un quadro politico<br />
forte e rappresentativo<br />
delle reali istanze dei nostri<br />
cittad<strong>in</strong>i. Comunico perciò<br />
la mia volontà di riprendere<br />
f<strong>in</strong> da subito il percorso istituzionale<br />
di garante delle<br />
forze politiche”. Non si è<br />
fatta attendere la reazione<br />
del Pd che forse l’<strong>in</strong>genuo<br />
Ferro non si aspettava:<br />
“Siamo alla follia! Qualcuno,<br />
nella nostra città,<br />
pensa che la gestione del governo<br />
corrisponda ai Giochi<br />
della Gioventù() e che l’assunzione<br />
di un <strong>in</strong>carico, e<br />
qu<strong>in</strong>di di un impegno, sia<br />
una sorta di tiro alla fune. E<br />
certamente non crederà alla<br />
storiella delle responsabilità,<br />
dell’unità, etc. Al contrario<br />
prende atto che l’abbandono,<br />
per ragioni mai chiarite<br />
e capite, di Marcello<br />
Ferro dal ruolo di Presidente<br />
del Consiglio abbia non solo<br />
permesso, ma f<strong>in</strong>anche favorito,<br />
il rilancio politico amm<strong>in</strong>istrativo<br />
che lui va<br />
ancora cercando.” Il sacrificio<br />
non compreso di questo<br />
politico che ha fatto un<br />
passo <strong>in</strong>dietro per favorire il<br />
lavoro dell’Amm<strong>in</strong>istrazione,<br />
ha avuto però un forte sostenitore<br />
che prontamente è <strong>in</strong>tervenuto<br />
a difenderlo dagli<br />
attacchi “gratuiti ed <strong>in</strong>comprensibili”<br />
del Pd, il S<strong>in</strong>daco<br />
Ernesto Sica: “Sono vic<strong>in</strong>o<br />
all’amico Marcello Ferro,<br />
non tollero che una decisione<br />
assunta con il più<br />
ampio senso di responsabilità<br />
venga strumentalizzata<br />
da chi, con falsità e demagogia,<br />
non sta certamente contribuendo<br />
alla crescita della<br />
Città, soprattutto <strong>in</strong> un momento<br />
storico dove l’unità di<br />
<strong>in</strong>tenti su questioni prioritarie<br />
risulta essere davvero fondamentale”.<br />
Il consiglio avrà<br />
dunque di nuovo il suo Presidente<br />
che, nonostante<br />
tutto, non riesce a staccarsi<br />
dalla sua poltrona. Eppure,<br />
se “è evidente” che le dimissioni<br />
abbiano contribuito a<br />
rafforzare tra le forze politiche<br />
“un ragionamento responsabile”,<br />
se l’unità tanto<br />
anelata è stata raggiunta proprio<br />
quando lui non c’era e<br />
non era presidente, <strong>in</strong> Ferro<br />
un piccolo dubbio non si è<br />
<strong>in</strong>s<strong>in</strong>uato<br />
Tiziana Troisi<br />
Il pd fa opposizione… con ironia<br />
Ironica e sicuramente orig<strong>in</strong>ale<br />
la nuova campagna di<br />
comunicazione del Partito<br />
democratico di Pontecagnano<br />
Faiano “Ridiamo per<br />
non piangere” <strong>in</strong>augurata lo<br />
scorso 29 gennaio 2012.<br />
L’<strong>in</strong>iziativa è stata pensata ed<br />
<strong>in</strong>terpretata da alcuni dirigenti<br />
ed iscritti del partito,<br />
che hanno prestato il loro<br />
volto ad un’idea simpatica<br />
ed ardimentosa. Il progetto<br />
consiste nella realizzazione<br />
di alcune foto denuncia ambientate<br />
<strong>in</strong> una serie di luoghi<br />
simbolo del degrado e<br />
dell’abbandono cittad<strong>in</strong>o da<br />
parte dell’istituzioni di competenza.<br />
Primo scenario degli scatti è<br />
stata Via Piave, dove una dec<strong>in</strong>a<br />
di volontari hanno <strong>in</strong>scenato<br />
una giornata tipo<br />
nelle pisc<strong>in</strong>e/buche che attraversano<br />
da anni l’arteria<br />
picent<strong>in</strong>a, al f<strong>in</strong>e di evidenziarne<br />
lo stato: Roberto<br />
Brusa, coord<strong>in</strong>atore cittad<strong>in</strong>o,<br />
nuota <strong>in</strong> una pozzanghera,<br />
il consigliere<br />
Giuseppe Lanzara ha <strong>in</strong><br />
mano un pallone e le donne<br />
del partito si godono il sole<br />
bevendo un aperitivo.<br />
La campagna ha suscitato<br />
l’ilarità e la simpatia di<br />
molti, anche i maggiori quotidiani<br />
hanno ripreso la famosa<br />
immag<strong>in</strong>e che ha<br />
registrato un successo di<br />
consensi su facebook, tanto<br />
da sp<strong>in</strong>gere gli ideatori a<br />
prevedere il sequel di questa<br />
proposta. Non mancheranno<br />
qu<strong>in</strong>di altre immag<strong>in</strong>i di ulteriori<br />
spazi lasciati a se<br />
stessi rivisti <strong>in</strong> chiave anticonvenzionale<br />
e spiritosa<br />
che dovranno vedere co<strong>in</strong>volta<br />
la popolazione sia<br />
nella segnalazione dei casi<br />
sia “mettendoci la faccia”.<br />
“E’ solo uno strumento attraverso<br />
cui abbiamo <strong>in</strong>teso<br />
dare voce alle ormai <strong>in</strong>calcolabili<br />
denuncie dei cittad<strong>in</strong>i,<br />
che da anni elemos<strong>in</strong>ano<br />
dei servizi dovuti,<br />
eppure mai riconosciuti.- ha<br />
scritto Lanzara- miriamo al<br />
raggiungimento di risultati<br />
immediati ed efficaci, che<br />
hanno avuto il potere, f<strong>in</strong> da<br />
subito, di ravvivare il dibattito<br />
su un tema avvertito<br />
dalla popolazione, ma parimenti<br />
ignorato dall’amm<strong>in</strong>istrazione.”.<br />
I primi frutti<br />
sembrano <strong>in</strong>fatti essere<br />
giunti, dopo pochi giorni il<br />
Pd ha potuto annunciare su<br />
facebook che le buche presenti<br />
<strong>in</strong> via Piave erano state<br />
prontamente asfaltate con<br />
grande soddisfazione degli<br />
ideatori del progetto e di tutti<br />
i cittad<strong>in</strong>i.<br />
Evidentemente a volte<br />
un’immag<strong>in</strong>e è più efficace<br />
di tanti discorsi.<br />
Tiziana Troisi
Gastronomia<br />
N° 04<br />
04 Febbraio 2012<br />
23<br />
Viaggi e Assaggi<br />
Odore di “stella” al ristorante “Le Trabe” di Capaccio<br />
Ho già scritto a più riprese<br />
del ristorante “Le Trabe”,<br />
l’ultima volta è stato 4 anni<br />
fa. Il posto, che la volta<br />
scorsa abbiamo def<strong>in</strong>ito<br />
“un’oasi senza eguali”, ha<br />
cont<strong>in</strong>uato ad abbellirsi.<br />
Oggi, possiamo ben dire che<br />
è uno dei ristoranti più belli<br />
d’Italia. La struttura, un’antica<br />
centrale elettrica, è stata<br />
sapientemente ripresa e ristrutturata<br />
dai fratelli Chiacchiaro,<br />
Antonio e Raffaele,<br />
che ne hanno fatto un’<strong>in</strong>teressantissima<br />
meta gastronomica.<br />
La tenuta, immersa <strong>in</strong><br />
un parco di 12 ettari, è circondata<br />
da canali, cascate e<br />
sorgenti naturali, <strong>in</strong> poche<br />
parole un luogo da sogno.<br />
Da circa un anno ci sono<br />
stati dei notevoli cambiamenti<br />
nell’organigramma<br />
del personale. Ora a gestire<br />
la cuc<strong>in</strong>a troviamo Giuseppe<br />
Stanzione, chef che ha avuto<br />
precedenti esperienze <strong>in</strong> locali<br />
stellati come il Rossell<strong>in</strong>is<br />
di Palazzo Sasso a<br />
Ravello e Casa del Nonno<br />
13 a Mercato San Sever<strong>in</strong>o.<br />
Con l’arrivo di Stanzione, la<br />
Michel<strong>in</strong>, che possiamo<br />
considerare la “mamma” di<br />
tutte le guide gastronomiche,<br />
ha valutato Le Trabe<br />
NELLA FOTO: RAFFAELE CHIACCHIARO, GIUSEPPE<br />
STANZIONE, ALESSANDRO CALIFANO, FRANCESCO<br />
GRIMALDI, VINCENZO MAURO E ROBERTO LONGOBARDI<br />
con tre forchette rosse, <strong>in</strong><br />
pratica il ristorante di Paestum<br />
con la più alta valutazione.<br />
In occasione della<br />
nostra visita abbiamo potuto<br />
effettivamente constatare il<br />
miglioramento della cuc<strong>in</strong>a.<br />
Lo chef manipola con<br />
grande maestria, capacità ed<br />
orig<strong>in</strong>alità <strong>in</strong>gredienti di<br />
grande qualità facendo di<br />
ogni piatto un’opera d’arte.<br />
Noi ci siamo seduti nella<br />
sala Granato, un ambiente<br />
caldo ed accogliente, arredato<br />
e preparato con professionalità<br />
e abbellito con<br />
quadri di artisti locali come<br />
Sergio Vecchio, Bruno Bambacaro<br />
e Alfonso Mangone.<br />
Il menu degustazione che ci<br />
è stato servito è <strong>in</strong>iziato con<br />
un benvenuto, “Fagott<strong>in</strong>o di<br />
salmone affumicato farcito<br />
con rabiol<strong>in</strong>a di bufala con<br />
sorbetto di mela annurca e<br />
julienne di patata viola<br />
fritta” accompagnato da una<br />
flûte di Ferrari Maximum<br />
brut, versata da un magnum<br />
sboccatura 2007, che è risultata<br />
talmente piacevole che<br />
abbiamo preferito farci accompagnare<br />
tutta la serata.<br />
A seguire l’antipasto “Carpaccio<br />
bufal<strong>in</strong>o con fiori di<br />
zucca ripieno di mozzarella<br />
<strong>in</strong> pastella”, i primi “Risotto<br />
con zucca, porc<strong>in</strong>i e gocce<br />
di pesto al basilico” e “Cavatelli<br />
fatti <strong>in</strong> casa con lup<strong>in</strong>i e<br />
cime di rapa”. Abbiamo<br />
cont<strong>in</strong>uato con il secondo<br />
“Astice <strong>in</strong> guazzetto con patate<br />
rosolate al burro di crostacei<br />
e polvere di alghe”.<br />
Poi è stata la volta del predessert<br />
“Pral<strong>in</strong>a di cioccolato<br />
e nocciole con sals<strong>in</strong>a al<br />
caffè freddo e caldo e cubetti<br />
di gelat<strong>in</strong>a di espresso”<br />
e abbiamo concluso con il<br />
“Semifreddo alla menta con<br />
caviale di Grand Marnier e<br />
quenelle di cioccolato<br />
bianco e nero”. Senza dilungarci<br />
troppo, possiamo affermare<br />
che ogni piatto è stato<br />
un piacere per la vista e per<br />
il palato. Notevole e professionale<br />
anche il servizio di<br />
sala guidato dal maître Francesco<br />
Grimaldi e dal sommelier<br />
Roberto Longobardi.<br />
Cont<strong>in</strong>uando su questo<br />
passo, i fratelli Chiacchiaro<br />
possono con fierezza aspirare<br />
alla tanto ambita<br />
“stella” Michel<strong>in</strong>. Complimenti<br />
e <strong>in</strong> bocca al lupo.<br />
Costo per il menu degustazione:<br />
45 euro a persona,<br />
v<strong>in</strong>i esclusi.<br />
Tenuta Capodifiume – Ristorante<br />
Le Trabe, Via Capodifiume<br />
4, 84040 Capaccio<br />
Paestum (SA). Tel. e fax<br />
0828.724165 www.letrabe.it<br />
Diodato Buonora<br />
LA RICETTA<br />
Cavolfiore<br />
ai formaggi<br />
Ingredienti per 4 persone: 1<br />
cavolfiore, 100 g di Emmental<br />
grattugiato, 50 g di font<strong>in</strong>a<br />
grattugiata, 1<br />
mozzarella di bufala, 40 g<br />
di burro, 2 cucchiai di parmigiano<br />
grattugiato, pangrattato,<br />
sale e pepe.<br />
Preparazione: pulite e tagliate<br />
il cavolfiore a pezzetti.<br />
Lessatelo <strong>in</strong> acqua<br />
salata e scolatelo al dente.<br />
Mettetelo <strong>in</strong> una pirofila imburrata.<br />
Insaporitelo con<br />
sale e abbondante pepe mac<strong>in</strong>ato<br />
fresco. In una ciotol<strong>in</strong>a<br />
mettete i formaggi<br />
grattugiati e mescolateli. In<br />
una padell<strong>in</strong>a a parte fate<br />
fondere del burro. Servirà<br />
per amalgamare tutti i formaggi.<br />
Lavorate energicamente<br />
la sals<strong>in</strong>a che si è<br />
creata. Versate la sals<strong>in</strong>a sui<br />
cavolfiori. Distribuitela <strong>in</strong><br />
modo uniforme. Completate<br />
il tutto con la mozzarella<br />
tagliata a dad<strong>in</strong>i e il<br />
pangrattato. Grat<strong>in</strong>ate <strong>in</strong><br />
forno per 20 m<strong>in</strong>uti a 180<br />
gradi. Servite molto caldo.<br />
V<strong>in</strong>o consigliato: Fiano di<br />
Avell<strong>in</strong>o 2010 Docg, Sann<strong>in</strong>o<br />
Alessandro Capo, un pizzaiolo che la sa lunga<br />
Diventa sempre più difficile<br />
gustare delle buone pizze.<br />
C’è da dire che non tutti abbiamo<br />
gli stessi gusti, c’è a<br />
chi piace con pochi <strong>in</strong>gredienti,<br />
chi la preferisce sottile,<br />
chi alta, chi ben cotta e<br />
così via. Però, quando è<br />
buona, è buona e basta.<br />
Questo si può dire della<br />
pizza che prepara Alessandro<br />
Capo, pizzaiolo capaccese<br />
che ha fatto della pizza<br />
una sua ragione di vita.<br />
Dopo tanto aggiornamento<br />
è diventato istruttore presso<br />
la scuola italiana pizzaioli,<br />
partecipa annualmente, con<br />
successo, al campionato del<br />
mondo e alle olimpiadi di<br />
categoria, si è specializzato<br />
<strong>in</strong> pizza <strong>in</strong> pala, pizza <strong>in</strong> teglia<br />
e pizza S.T.G. Quest’ultimo<br />
è un marchio della<br />
comunità europea dopo il<br />
D.O.P. (di orig<strong>in</strong>e protetta) e<br />
l’I.G.P. (<strong>in</strong>dicazione geografica<br />
protetta). Per poter produrre<br />
una pizza S.T.G.<br />
(specialità tradizionale garantita)<br />
bisogna usare determ<strong>in</strong>ati<br />
<strong>in</strong>gredienti e metodi<br />
di lavorazione. Alessandro,<br />
per il suo impasto, fa una<br />
lievitazione lunga a temperatura<br />
controllata che permette<br />
alla sua pizza di<br />
ottenere leggerezza, croccantezza,<br />
friabilità e digeribilità.<br />
A questo aggiungiamo<br />
l’utilizzo unicamente di<br />
mozzarella di bufala e prodotti<br />
di qualità freschi di stagione<br />
ed il gioco è fatto. Per<br />
poter gustare la pizza di<br />
Alessandro lo si può fare, <strong>in</strong><br />
questo periodo, il venerdì<br />
ed il sabato sera e da Pasqua<br />
tutte le sere al ristorante<br />
Nonna Sceppa di Paestum<br />
(0828.851064).<br />
Dibbì<br />
ALESSANDRO CAPO