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Ecco i trattori made in Cilento - Unico

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L’EDITORIALE<br />

di Aurelio Di Matteo<br />

Proposta per il<br />

Museo di Paestum<br />

In un precedente <strong>in</strong>tervento evidenziavo<br />

la grave condizione <strong>in</strong> cui<br />

versa il Museo archeologico, ipotizzando,<br />

come precondizione, una soluzione<br />

praticabile per rivitalizzarlo,<br />

tutelarlo e renderlo strumento di sviluppo<br />

e attrattore turistico. Porre il<br />

problema del Museo non è esercizio<br />

da élite culturale, ma cercare di andare<br />

<strong>in</strong>contro alle nuove tendenze<br />

che vedono proprio nell’<strong>in</strong>dustria<br />

culturale il settore che maggiormente<br />

ha prodotto sviluppo.<br />

0828.720114 - unicosettimanale.it - redazione@unicosettimanale.it<br />

Editore: Calore s.r.l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laur<strong>in</strong>o (Sa); Sede Redazionale: Via della Repubblica, 177 - Capaccio-<br />

Poste Italiane - Spedizione <strong>in</strong> a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Dir. Com. Bus<strong>in</strong>ess Salerno - Abb. annuale 25,00€<br />

CAPACCIO<br />

IL BAROMETRO<br />

POLITICO<br />

ARTICOLI DA PAG. 5 A 9<br />

ROSCIGNO<br />

IL PARROCO SALVA<br />

LA BIBLIOTECA<br />

COMUNALE<br />

ARTICOLO A PAG. 11<br />

€ 1,0 0<br />

Anno XIV<br />

n°04 del 04 Febbraio 2012<br />

ROCCADASPIDE<br />

VIAGGIO DENUNCIA<br />

SULLE STRADE<br />

DISASTRATE<br />

ARTICOLO A PAG. 14<br />

<strong>Ecco</strong> i <strong>trattori</strong> <strong>made</strong> <strong>in</strong> <strong>Cilento</strong><br />

CONTINUA A PAGINA 2<br />

L’EDITORIALE 2<br />

di Bartolo Scandizzo<br />

Il bene e i beni<br />

del Parco<br />

Ripartiamo dai cento milioni di beni<br />

che l'ente parco del <strong>Cilento</strong> e Vallo<br />

di Diano ha acquistato da privati nel<br />

corso delle due prime due consiliature<br />

(La Valva e Tarallo) e che l'attuale<br />

consiglio avrebbe dovuto<br />

mettere a bando per la gestione al<br />

f<strong>in</strong>e di farne un elemento dello sviluppo<br />

sostenibile del territorio.<br />

Si tratta di palazzi, case ristrutturate,<br />

<strong>in</strong>teri villaggi ... Le opere di riprist<strong>in</strong>o<br />

CONTINUA A PAGINA 5<br />

Le storie delle aziende metalmeccaniche<br />

che competono <strong>in</strong> Italia e <strong>in</strong> Europa<br />

Altrimenti<br />

ci arrabbiamo<br />

BATTIPAGLIA<br />

di Ernesto Giacom<strong>in</strong>o<br />

Battipaccheri a Battipaglia. In una commedia folk di<br />

eduardiana memoria: Filomena martoriata, Mazzate<br />

<strong>in</strong> casa Cupiello, Ditemi sempre di sì. Ci sono capitato,<br />

sul titolo della locand<strong>in</strong>a, non era premeditato.<br />

Nonostante un’anima tendenzialmente noir, frequento<br />

poco (o male) la cronaca locale. Usura, scippetti,<br />

retate e soliti arresti dei soliti noti col solito<br />

grammo <strong>in</strong> più di coca<strong>in</strong>a fanno ormai parte del<br />

EBOLI<br />

di Francesco Faenza<br />

Abusi sanati, condannati ma<br />

non rimossi, abusi a iosa<br />

Fatti strani accadono <strong>in</strong> città. Il Tar ha riconosciuto<br />

l’ennesimo abuso <strong>in</strong> pieno centro, ha condannato<br />

l’abusivo a rimuovere dei pali <strong>in</strong>stallati <strong>in</strong> una strada<br />

pubblica, ma il comune di Eboli è rimasto alla f<strong>in</strong>estra.<br />

O meglio, i nostri politici hanno preferito farsi la settimana<br />

bianca a Sa<strong>in</strong>t Moritz, mentre <strong>in</strong> città si smarriscono<br />

i segnali di legalità. La verità Il comune di Eboli<br />

non ha i soldi per pagare una ditta e riprist<strong>in</strong>are<br />

CONTINUA A PAGINA 20<br />

CONTINUA A PAGINA 18


2<br />

N° 04<br />

04 Febbraio 2012 Paestum<br />

CAPACCIO/PAESTUM. Ripensare l’attività del Museo<br />

Non solo un centro di collezione ma di <strong>in</strong>trattenimento<br />

DALLA PRIMA<br />

La performance <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

d<strong>in</strong>amici del sistema produttivo<br />

culturale nel periodo<br />

2007-2010 ha<br />

registrato una crescita economica<br />

(<strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di valore<br />

aggiunto nom<strong>in</strong>ale)<br />

del 3%, mentre l’economia<br />

italiana non ha superato<br />

lo 0,3%. Quanto al<br />

dato occupazionale, il sistema<br />

produttivo culturale<br />

<strong>in</strong>teressa il 5,7% dell’occupazione<br />

totale nazionale e<br />

ha segnato un aumento<br />

dell’occupazione di quasi<br />

un punto percentuale<br />

(+0,9%), contro una flessione<br />

subita a livello complessivo<br />

nazionale di circa<br />

due punti percentuali. L’<strong>in</strong>vestimento<br />

<strong>in</strong> cultura è<br />

l’unico che oggi produce<br />

sviluppo, a condizione che<br />

si faccia senza avere la<br />

puzza sotto il naso, tipica<br />

di m<strong>in</strong>oranze mummificate<br />

sedicenti elitarie. Oltre a<br />

questa costatazione c’è un<br />

altro elemento da tenere<br />

presente. I comportamenti<br />

turistici risultano <strong>in</strong> via di<br />

evoluzione. Sono le vacanze<br />

brevi ad avere importanza.<br />

I consumi sono<br />

concentrati proprio <strong>in</strong> questa<br />

categoria. La vacanza<br />

breve tende a co<strong>in</strong>cidere,<br />

quasi sempre, con il week<br />

end. Le vacanze brevi, di<br />

fatto, tendono a diventare<br />

sempre più lunghe! L’<strong>in</strong>teresse<br />

del turista si orienta<br />

per il periodo primaverile e<br />

autunnale e la vacanza<br />

estiva man mano si sposta<br />

nei cosiddetti mesi di<br />

spalla, giugno e settembre.<br />

È un complessivo processo<br />

convergente alla destagionalizzazione<br />

delle vacanze.<br />

Tali tendenze<br />

comportano che l’esperienza<br />

turistica vada a concentrarsi<br />

sulla pluralità e<br />

sulla velocità a scapito di<br />

quella settoriale e monotematica.<br />

Per questo motivo<br />

le città d’arte, che offrono<br />

altri at<strong>trattori</strong> <strong>in</strong>sieme all’esperienza<br />

culturale (o viceversa),<br />

sono tornate a<br />

essere i prodotti turistici<br />

più richiesti, sopravanzando<br />

di gran lunga le località<br />

soltanto balneari o<br />

soltanto culturali. Con<br />

questa premessa va posto il<br />

problema del Museo di<br />

Paestum, depositario di<br />

beni d’irripetibile valore<br />

storico-artistico per niente<br />

valorizzati e <strong>in</strong>tegrati nel<br />

complesso sistema dell’<strong>in</strong>terdipendenza<br />

produttiva.<br />

Dai dati ufficiali ricavati<br />

applicando il RAC, l’<strong>in</strong>dice<br />

che analizza il ritorno economico<br />

degli asset culturali<br />

proprio dei siti Unesco,<br />

risulta che gli Stati Uniti,<br />

con la metà dei siti rispetto<br />

all’Italia, hanno un ritorno<br />

commerciale pari a sette<br />

volte quello italiano, la<br />

Gran Bretagna, con poco<br />

più della metà dei siti, un<br />

ritorno quattro volte maggiore<br />

e la Francia, con un<br />

terzo di siti <strong>in</strong> confronto all’Italia,<br />

un ritorno economico<br />

superiore di tre volte.<br />

L’analisi riferita a Paestum<br />

risulta ancora peggiore<br />

della media nazionale,<br />

quasi al limite del catastrofico.<br />

Mi si dirà: il patrimonio<br />

di cui è depositario il<br />

Museo è per sua natura<br />

non produttivo di profitto,<br />

perché esso rappresenta un<br />

costo. Il punto è proprio<br />

qui. Urge trasformare un<br />

centro di costo e di spesa<br />

<strong>in</strong> un centro di profitto e di<br />

<strong>in</strong>troito; fare <strong>in</strong> modo che<br />

l’immenso patrimonio,<br />

come ogni patrimonio, diventi<br />

strumento d’<strong>in</strong>vestimento<br />

<strong>in</strong>serendosi <strong>in</strong> un<br />

circuito produttivo rivolto<br />

all’autof<strong>in</strong>anziamento. Si<br />

tratta di riconsiderare e gestire<br />

<strong>in</strong> modo nuovo il<br />

luogo dove il patrimonio<br />

culturale e la sua storia<br />

sono conservati. Bisogna<br />

avere il coraggio politico di<br />

guardare al Museo <strong>in</strong><br />

modo <strong>in</strong>novativo, di farlo<br />

centro non di collezione<br />

ma di vita articolata, luogo<br />

di esperienza complessa e<br />

multiforme, che si svolga<br />

<strong>in</strong> tutti i periodi dell’anno<br />

e co<strong>in</strong>volga <strong>in</strong>nanzitutto i<br />

residenti perché ne facciano<br />

uno spazio della<br />

loro vita per offrirlo come<br />

luogo vitale al turista. Per<br />

evidenziare l’assurdo<br />

modo di considerare e gestire<br />

i musei bastano una<br />

domanda e una risposta<br />

emblematiche. Perché nei<br />

Musei non ci sono sedie o<br />

spazi dove ci si possa fermare<br />

Forse perché chi<br />

entra dà fastidio e si vuole<br />

che vada via al più presto<br />

Non c’è niente nel Museo<br />

che “suggerisca” al visitatore<br />

di fermarsi! Senza ricorrere<br />

agli esempi che ci<br />

vengono dagli altri Paesi<br />

(USA, Regno Unito, ecc.),<br />

basta guardare a qualche<br />

esempio virtuoso <strong>in</strong> Italia<br />

che ha saputo crescere <strong>in</strong>tegrandosi<br />

con altri comparti<br />

dell’economia. Il<br />

Museo Nazionale della<br />

Scienza e della Tecnologia<br />

di Milano costituisce un<br />

caso esemplare di gestione<br />

produttiva di reddito, con<br />

un bilancio costituito per<br />

l’80% da autof<strong>in</strong>anziamento.<br />

Nel 2000 il Museo<br />

ha assunto la forma giuridica<br />

di Fondazione di diritto<br />

privato. Le risorse<br />

provenienti dall’esterno e<br />

dagli sponsor si sono tradotte<br />

<strong>in</strong> nuovi modelli organizzativi,<br />

<strong>in</strong>vestimenti e<br />

realizzazione di attività <strong>in</strong>novative<br />

f<strong>in</strong>alizzate al<br />

co<strong>in</strong>volgimento diretto dei<br />

cittad<strong>in</strong>i. Il capitale pubblico<br />

si è arricchito di<br />

quello privato attraverso un<br />

azionariato diffuso, varie<br />

forme di partecipazione<br />

(servizi, competenze, conoscenze,<br />

impegno lavorativo,<br />

beni mobili e<br />

immobili, ecc.). Grandi e<br />

piccole aziende, Università,<br />

Enti locali, persone fisiche,<br />

associazioni,<br />

istituzioni, ecc., hanno rivitalizzato<br />

un luogo<br />

“chiuso” aprendolo al “territorio”<br />

anche <strong>in</strong> forma<br />

“virtuale” con i suoi tre milioni<br />

di visitatori. In primavera<br />

a Capaccio si<br />

r<strong>in</strong>noverà il Consiglio comunale.<br />

I nuovi candidati<br />

si misureranno anche su<br />

questo problema Avendo<br />

chiaro, ovviamente, prima<br />

un concreto progetto e poi<br />

il coraggio politico e amm<strong>in</strong>istrativo<br />

di guardare al<br />

Museo <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>novativo,<br />

di farlo centro non di<br />

collezione ma di vita articolata,<br />

luogo di esperienza<br />

complessa e multiforme,<br />

che si svolga <strong>in</strong> tutti i periodi<br />

dell’anno e co<strong>in</strong>volga<br />

<strong>in</strong>nanzitutto i residenti perché<br />

ne facciano uno spazio<br />

della loro vita per<br />

offrirlo come luogo vitale<br />

al turista.<br />

Aurelio Di Matteo


N° 04<br />

04 Febbraio 2012<br />

CILENTO. Ritualità e simbologia della Candelora e di San Biagio nella tradizione cilentana<br />

La benedizione delle candele e gli auspici sul tempo<br />

3<br />

UNA CANDELORA<br />

VULESSE TURNA'<br />

ANCORA CRIATURO<br />

Aggio girato e giro pe lo munno.<br />

Aggio visto città co tanta gente.<br />

Me sò ncantato nnanti a monumenti<br />

ca parlano re storia vecchia assai.<br />

Però nce sò momenti quann'è sera<br />

ca, ddò me trovo trovo, lo pensieri<br />

vola luntano, a no paese zico:<br />

na chiazza grossa. l'arboli re tiglio<br />

l'aucieddi mbacciuti a primavera.<br />

Na vista a mmari co lo sole r'oro<br />

c'appiccia le funestre re le casi.<br />

E la mal<strong>in</strong>conia me ponge mpietto.<br />

Vulesse turnà ancora criaturo<br />

e me volesse addorme nz<strong>in</strong>o a mamma.<br />

"Quanno arriva la Cannelora/re<br />

la vernata simo<br />

fora./Ma si chiove o mena<br />

viento/quaranta iuorni re<br />

maletiempo".<br />

I versi semplici dell'anonimo<br />

poeta popolare accendono<br />

fotogrammi al film<br />

della memoria.... E la chiesa<br />

madre del paese, l<strong>in</strong>da, raccolta,<br />

elegante nella sua essenzialità<br />

architettonica con<br />

i candelabri che rifrangono<br />

luce sui marmi istoriati della<br />

balaustra e dell'altare maggiore,<br />

rievoca il pendolo ritmico<br />

del turibolo fumante<br />

d'<strong>in</strong>censo, il salmodiare<br />

roco del vecchio celebrante,<br />

la nenia dolce del controcanto<br />

dei fedeli. Era il rito<br />

della benedizione delle candele.<br />

Ne toccava una ad<br />

ogni famiglia dei "fratelli"<br />

iscritti alla Congrega del Rosario.<br />

La si conservava gelosamente<br />

e la si accendeva,<br />

totem propiziatorio, quando<br />

<strong>in</strong>furiava la tempesta e<br />

lampi s<strong>in</strong>istri e tuoni saettanti<br />

m<strong>in</strong>acciavano di scoperchiare<br />

tetti e sbr<strong>in</strong>dellare<br />

porte e f<strong>in</strong>estre. E, ancora,<br />

quella candela,legame/simbolo<br />

tra i "fratelli" della congrega,<br />

si caricava di<br />

solidarietà per la piccola comunità<br />

<strong>in</strong> caso di bisogno.<br />

Ce n'erano di tutte le dimensioni<br />

piccole e affusolate,<br />

grosse e massicce nella solida<br />

rotondità. Ne ricordo<br />

una bellissima di media dimensione<br />

e di consistente<br />

diametro con il delicato ricamo<br />

di una greca <strong>in</strong><br />

rosso.Era attaccata alla spalliera<br />

di ottone del letto della<br />

nonna <strong>in</strong> bella mostra <strong>in</strong> una<br />

con la corona del rosario.<br />

L'una e l'altra f<strong>in</strong>irono nelle<br />

mani a croce, r<strong>in</strong>secchite,<br />

ad ornamento del corpetto<br />

nero pieghettato, sigillate<br />

nella cassa, devoto viatico<br />

ad illum<strong>in</strong>are il viaggio nell'aldilà<br />

della nonna serena e<br />

sorridente nel trapasso.<br />

La Candelora era, e forse<br />

resta, una tappa importante<br />

nei ritmi di vita della società<br />

contad<strong>in</strong>a, perchè poneva<br />

f<strong>in</strong>e ai rigori e alla forzata<br />

pausa dell'<strong>in</strong>verno e, con i<br />

primi timidi tepori della primavera<br />

annunziata, consentiva<br />

la ripresa dei lavori nei<br />

campi.<br />

E quella candela accesa<br />

simboleggiava anche il<br />

fuoco della vita che ricom<strong>in</strong>ciava<br />

a pulsare <strong>in</strong>tensamente<br />

nella natura e<br />

nell'uomo; ma senza facili<br />

entusiasmi e con le dovute<br />

precauzioni. L'<strong>in</strong>verno poteva<br />

riservare all'improvviso<br />

pericolosi colpi di coda e<br />

scaricare ancora freddo,<br />

gelo e neve.<br />

Ma, a proteggere l'<strong>in</strong>cauto<br />

contad<strong>in</strong>o, ci pensava San<br />

Biagio, celebrato e venerato<br />

il giorno dopo la Candelora,<br />

il 3 febbraio. E i fedeli accorrevano<br />

<strong>in</strong> massa a farsi<br />

ungere d'olio benedetto.Ricordo<br />

ancora il solletico<br />

lieve di una penna d'oca,<br />

che sfiorò la mia carotide di<br />

fanciullo con il gesto ispirato<br />

del sacerdote che scandiva<br />

formule propiziatorie<br />

cariche di mistero nella sonorità<br />

salmodiante del lat<strong>in</strong>o<br />

Chissà se ancora resta<br />

nelle chiese del mio <strong>Cilento</strong>,<br />

così belle nella loro semplicità,<br />

questa ritualità carica<br />

di fasc<strong>in</strong>o e di mistero!<br />

Chissà se ancora i fedeli (e<br />

quanti) hanno l'abitud<strong>in</strong>e di<br />

ripetere i gesti e le tradizioni<br />

di pietà <strong>in</strong> occasione delle<br />

feste della Candelora e di<br />

San Biagio!<br />

Probalmente la civiltà dell'omologazione<br />

e della massificazione<br />

ha cancellato o,<br />

quanto meno sbiadito ritualità<br />

che hanno connotato secoli<br />

di vita sociale e<br />

religiosa. E, anno dopo<br />

anno, pezzi della nostra<br />

identità cadono <strong>in</strong> frantumi.<br />

E i Beni Immateriali (ritualità<br />

religiose, tradizioni folcloriche<br />

e canti popolari) seguono<br />

la stessa triste sorte di<br />

vecchie abbazie e prestigiosi<br />

palazzi gentilizi, carichi<br />

di storia e di arte,<br />

sbr<strong>in</strong>dellati dalle impietose<br />

<strong>in</strong>temperie della natura e<br />

dalla colpevole <strong>in</strong>curia dell'uomo,<br />

Così come rischia<br />

di scomparire il nostro dialetto<br />

con la ricca produzione<br />

di detti, proverbi,<br />

cunti e canti,la testimonianza<br />

di una povera "epopea"<br />

di una "ricca" civiltà<br />

contad<strong>in</strong>a.<br />

Ci vorrebbe la creazione di<br />

un MUSEO DEL FOLCLORE<br />

CILENTANO".<br />

E' una proposta che ho già<br />

fatto <strong>in</strong> articoli di giornali, <strong>in</strong><br />

convegni e sem<strong>in</strong>ari. La ripropongo<br />

oggi alla vigilia<br />

della Candelora e di San<br />

Biagio, che nel mio dorato<br />

esilio romano mi accendono<br />

dolci e mal<strong>in</strong>coniche<br />

nostalgie di <strong>in</strong>fanzia lontana.<br />

C'è qualche amm<strong>in</strong>istratore<br />

pubblico di<br />

Comune, Comunità Montana,<br />

Conrsorzio, Fondazione,<br />

Pro.Loco deciso ad<br />

impegnarsi f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo per<br />

realizzare un'idea, che non<br />

solo recupererebbe memorie<br />

storiche personali e collettive,<br />

ma offrirebbe una<br />

struttura pubblica per arricchire<br />

la qualità dell'offerta<br />

del turismo, che è la nostra<br />

economia di domani Me lo<br />

auguro di tutto cuore e lo<br />

auguro soprattutto alla mia<br />

terra.<br />

Per <strong>in</strong>tanto a me quei ricordi<br />

scatenano emozioni, che<br />

spesso si fanno poesia nella<br />

rasposa sonorità del nostro<br />

dialetto:<br />

Giuseppe Liuccio<br />

g.liuccio@alice.it<br />

“ MARMI PIETRE E MATERIALI<br />

RICOMPOSTI NELLE NUOVE<br />

ESPRESSIONI DELL’ARCHITET-<br />

TURA MODERNA”<br />

S.S 18 Km 91,150 > 84047<br />

Capaccio Paestum (Sa) tel +39 0828<br />

723617 > fax +39 0828 723618<br />

www.marmisacco.it > <strong>in</strong>fo@marmisacco.it


N° 04<br />

4 04 Febbraio 2012 <strong>Cilento</strong><br />

MOTOAGRICOLE. Viaggio nel polo produttivo cilentano<br />

Piccole aziende che competono <strong>in</strong> Italia e oltre<br />

Detengono record italiani<br />

per le macch<strong>in</strong>e che raccolgono<br />

tutta la rucola<br />

della Piana del Sele o i carciofi<br />

di Paestum. L’aquarese<br />

Durso va <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a e mette i<br />

ALBERICO D’URSO<br />

suoi propulsori a macch<strong>in</strong>e<br />

concepite nell’Oriente.<br />

Esportano <strong>in</strong> tutta Italia ed<br />

anche <strong>in</strong> alcuni paesi<br />

esteri. Hanno dato punti<br />

alle aziende emiliano – romagnole<br />

dom<strong>in</strong>atrici del<br />

mercato nazionale. Sì, c’è<br />

un polo della meccanica<br />

agricola tutto salernitano,<br />

ma ad essere precisi è<br />

quasi tutto degli Alburni e<br />

dell’Alto Sele. Con qualche<br />

<strong>in</strong>iziativa sorta nel <strong>Cilento</strong><br />

più <strong>in</strong>terno e la zona di Capaccio.<br />

Nel Vallo di Diano<br />

corsa a sé ha fatto Mar<strong>in</strong>iello.<br />

Si è com<strong>in</strong>ciato<br />

dall’allestimento delle piccole<br />

trattrici agricole con<br />

piano di carico, più note<br />

come motoagricola o motozappatrici.<br />

Le realtà che<br />

più hanno saputo <strong>in</strong>novare<br />

e adattarsi ai mercati sono<br />

sopravvissute ai marosi<br />

della crisi e sono pienamente<br />

operative. Tutto com<strong>in</strong>ciò<br />

nei gloriosi primi<br />

anni Settanta. Con Alberigo<br />

Durso, da Aquara e Benito<br />

D’Amato di Ottati. Un po’<br />

meccanico e per l’altra<br />

commerciante e progettista,<br />

Durso. D’Amato è essenzialmente<br />

un meccanico.<br />

Nel 1972 Durso è<br />

uno uno dei progettisti del<br />

primo prototipo del rimorchio<br />

fonda una società e<br />

stipula un accordo con la<br />

Cama per la produzione<br />

del rimorchio occupandosi<br />

solo della realizzazione del<br />

cassone. Secondo come la<br />

racconta D’Amato Durso<br />

non si accontenta, <strong>in</strong>tercetta<br />

i clienti della Cama e<br />

decide di realizzare da sé<br />

tutto il rimorchio. divenendo<br />

<strong>in</strong> breve tempo <strong>in</strong>sieme<br />

a Oelle di Biagio la<br />

Morticella, da Torre Orsaia,<br />

e con la Comaca di Caggiano<br />

nella produzione di<br />

rimorchi che è stata l’apripista<br />

<strong>in</strong> questo settore.<br />

Queste piccole aziende, <strong>in</strong><br />

poco tempo, riescono a<br />

tener testa ai concorrenti<br />

emiliani. L’agricoltura salernitana<br />

conosce un suo<br />

ciclo espansivo e c’è spazio<br />

per tutti. Benito<br />

D’Amato <strong>in</strong>izia la sua attività<br />

nel 1968 come rappresentante<br />

di macch<strong>in</strong>e<br />

agricole ad Ottati successivamente<br />

nel 1970 avvia<br />

un’offic<strong>in</strong>a di riparazioni<br />

f<strong>in</strong>ché a seguito di richieste<br />

da parte di aziende di Bologna<br />

<strong>in</strong>izia la produzione<br />

di rimorchi e pertanto è necessario<br />

uno stabilimento<br />

più grande e l’acquisto di<br />

un suolo a Sant’Angelo a<br />

Fasanella porta nella società<br />

un meccanico locale.<br />

Non è facile la vita della<br />

Cama. Subisce ripetuti<br />

furti dal 1982 al 1988 <strong>in</strong><br />

uno dei quali vi è addirittura<br />

un conflitto a fuoco<br />

per la difesa della proprietà.<br />

Numerosi <strong>in</strong>cendi<br />

provocati pr<strong>in</strong>cipalmente<br />

provocati da fulm<strong>in</strong>i. Diversi<br />

clienti, soprattutto <strong>in</strong><br />

Calabria, falliscono e la<br />

Cama perde i propri crediti.<br />

Negli ultimi anni<br />

l’azienda ha ricevuto richieste<br />

commerciali anche<br />

dall’estero. Adesso è <strong>in</strong> un<br />

momento di riorganizzazione.<br />

BRENGA DI ALTAVILLA<br />

FRANCO BRENCA<br />

Altavilla Silent<strong>in</strong>a. I rimorchi<br />

di Franco. Le Offic<strong>in</strong>e<br />

Meccaniche Brenga già<br />

note come offic<strong>in</strong>a di riparazione<br />

macch<strong>in</strong>e agricole<br />

dal 1972 è una piccola<br />

azienda situata ad Altavilla<br />

Silent<strong>in</strong>a. Questa azienda<br />

ha molta esperienza ed è<br />

ricca di nuove idee nel<br />

campo costruttivo. Ha a disposizione<br />

operai qualificati<br />

(attualmente 3) ed un<br />

valido <strong>in</strong>gegnere salernitano.<br />

Produce rimorchi<br />

agricoli e carrelli portattrezzi<br />

omologati dai 15<br />

qu<strong>in</strong>tali ai 200 qu<strong>in</strong>tali a<br />

pieno carico (monoasse,<br />

biasse e triasse) e con frenatura<br />

idraulica o pneumatica.<br />

Inoltre costruisce<br />

anche ruspette, caricatori<br />

posteriori e caricatori anteriori.<br />

I clienti sono pr<strong>in</strong>cipalmente<br />

aziende agricole<br />

della Piana del Sele e delle<br />

Valle del Calore e di qualche<br />

rivenditore che ha permesso<br />

di portare i prodotti<br />

tra le prov<strong>in</strong>ce di Asti e<br />

Cuneo.Il numero uno è<br />

Durso. Alberico Durso non<br />

ha mai tralasciato nessun<br />

aspetto dell’attività aziendale.<br />

A com<strong>in</strong>ciare dalla<br />

cura dell’immag<strong>in</strong>e attuata<br />

anche attraverso la partecipazione<br />

alle più importanti<br />

fiere di settore. “Il design<br />

orientale prodotto dalla<br />

JAC, azienda leader <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a<br />

nella produzione di veicoli<br />

ed autocarri, <strong>in</strong>contra il<br />

cuore italiano costituito da<br />

un propulsore VM di ultima<br />

generazione (EURO5 EEV<br />

CON FILTRO ANTIPARTI-<br />

COLATO) ed un cambio ZF<br />

6 marce a doppia presa di<br />

forza per dare vita ad un<br />

prodotto dal rapporto qualità<br />

prezzo <strong>in</strong>imitabile”. Lo<br />

si legge dal sito aziendale,<br />

ma è solo un esempio.<br />

L’azienda <strong>in</strong>izia la propria<br />

attività con la produzione<br />

di rimorchi per l’agricoltura<br />

e si ritaglia <strong>in</strong> breve tempo<br />

una quota di mercato importante<br />

nella produzione<br />

di varie tipologie di macch<strong>in</strong>e<br />

agricole, <strong>in</strong> particolare<br />

di mezzi a trazione<br />

<strong>in</strong>tegrale. Dal 1998 la<br />

Durso è una srl. L’azienda<br />

di Aquara fattura più di 7<br />

milioni di euro ed impiega<br />

oltre 50 persone ed è impegnata<br />

nel settore edile e<br />

nell’<strong>in</strong>dustriale. Passione<br />

per la meccanica ed una<br />

forte impronta familiare<br />

sono fra gli <strong>in</strong>gredienti del<br />

successo aziendale.<br />

L’attuale gamma può essere<br />

divisa <strong>in</strong> tre l<strong>in</strong>ee pr<strong>in</strong>cipali:<br />

macch<strong>in</strong>e agricole,<br />

macch<strong>in</strong>e operatrici e m<strong>in</strong>idumper.<br />

La spartana Futura,<br />

una piccola trattrice<br />

agricola con piano di carico<br />

motorizzata Lombard<strong>in</strong>i<br />

raggiunge una velocità<br />

massima di 36 km/h e dispone<br />

di un posto a sedere<br />

protetto da una struttura<br />

antischiacciamento omolo-<br />

CONTINUA A PAG. 6


Capaccio<br />

N° 04<br />

04 Febbraio 2012<br />

IL PARCO DEL CILENTO E DIANO RIPARTA DA "100 MILIONI"<br />

Presidente e consiglio siano all'altezza della crisi che ci <strong>in</strong>veste<br />

5<br />

DALLA PRIMA<br />

BARTOLO SCANDIZZO E AMILCARE TROIANO<br />

funzionale sono state portate<br />

a term<strong>in</strong>e, ma la messa<br />

a frutto é ancora di là da venire.<br />

Non é un segreto che l'attuale<br />

presidente dell'ente,<br />

Amilcare Troiano, vive l'eredità<br />

lasciatagli dai suoi predecessori<br />

più come un<br />

fardello che come un'opportunità.<br />

Tant'è che il consiglio<br />

ha scelto la via più<br />

semplice per allungare oltremodo<br />

il loro impiego: li<br />

ha affidati, per la maggior<br />

parte ai comuni dove questi<br />

beni sono allocati.<br />

I comuni, è risaputo, fanno<br />

già fatica a gestire e tenere<br />

<strong>in</strong> efficienza i beni di loro<br />

proprietà a causa della cronica<br />

mancanza di risorse e<br />

molte volte di idee. Per cui i<br />

s<strong>in</strong>daci, accettando i beni <strong>in</strong><br />

comodato d'uso, si sono assunti<br />

un onere a cui sarà improbabile,<br />

se non<br />

impossibile, portare a term<strong>in</strong>e.<br />

In sostanza, la scommessa<br />

fatta da chi immag<strong>in</strong>ò questi<br />

beni come un primo esempio<br />

da additare agli abitanti<br />

del parco come una buona<br />

pratica si è rivelato un vero<br />

e proprio boomerang e ha<br />

lasciato che il resto del patrimonio<br />

abitativo privato<br />

esistente <strong>in</strong> preda all'abbandono<br />

e all'oblio.<br />

Questo anche <strong>in</strong> presenza di<br />

buoni esempi dati da privati<br />

cittad<strong>in</strong>i e a fronte di <strong>in</strong>vestimenti<br />

imponenti fatti dal<br />

pubblico relativamente al<br />

recupero dei centri storici<br />

con il rifacimento delle<br />

strade e l'<strong>in</strong>terramenti dei<br />

cavi elettrici e telefonici<br />

nonché la creazione di l<strong>in</strong>ee<br />

per il cablaggio, il rifacimento<br />

delle fognature e<br />

della rete idrica.<br />

Ora c'è bisogno di una forte<br />

sp<strong>in</strong>ta nella direzione immag<strong>in</strong>ata<br />

da chi voleva fare<br />

dei beni del parco un volano<br />

per il rilancio del territorio.<br />

L' ente si è assunto la<br />

responsabilità di assegnarli<br />

ai comuni, deve essere il<br />

consiglio e l'<strong>in</strong>tera struttura<br />

operativa a sp<strong>in</strong>gere aff<strong>in</strong>ché<br />

gli stessi vengano messi a<br />

reddito se non economico,<br />

almeno utilizzati per progetti<br />

culturali e sociali. Fa<br />

veramente pena vedere<br />

strutture pronte al loro utilizzo<br />

e trovarle <strong>in</strong>esorabilmente<br />

chiuse!<br />

L'Italia sta vivendo una stagione<br />

di riforme impensabili<br />

f<strong>in</strong>o a pochi mesi fa. Il merito<br />

va addebitato alla crisi e<br />

al cambio di governo con<br />

l'<strong>in</strong>gresso a Palazzo Chigi di<br />

un professore, Mario Monti,<br />

e di altre tecnici titolari degli<br />

altri m<strong>in</strong>isteri.<br />

POLITICA. Gnazzo parte ma c’è lo stop<br />

Mauro, <strong>in</strong>cassa il no di Sel e Comunisti<br />

Eravamo nel 2007 quando Mauro Gnazzo<br />

annuncia: “Non mi candiderò più al comune.<br />

Non ha senso essere il protagonista<br />

di tutte le stagioni”. 2012: “Ci sarò anche<br />

stavolta. La s<strong>in</strong>istra non è rappresentata.<br />

Vedo un diluvio di qualunquismo e di civismo.<br />

Purtroppo a Capaccio non c’è coesione<br />

nel centros<strong>in</strong>istra poiché la classe<br />

dirigente che la rappresenta è scadente ed<br />

andrebbe avvicendata”. Non passano 24<br />

ore che arriva la risposta tramite un omunicato<br />

Stampa congiunto da parte del Circolo<br />

PRC "Pepp<strong>in</strong>o Impastato" di Capaccio e<br />

del Circolo SEL di Capaccio Paestum: “I rispettivi<br />

Partiti, non possono far altro che<br />

smentire categoricamente qualsiasi forma di<br />

appoggio a tale candidatura: e ciò per le<br />

forme assolutamente autoreferenziali attraverso<br />

cui a tale candidatura<br />

si è giunti, per le pratiche<br />

politiche da cui è<br />

scaturita, per<br />

Il parco ha nel suo consiglio<br />

professori e tecnici, oltre<br />

che rappresentanti degli enti<br />

locali. Facciano sentire il<br />

loro forte attaccamento al<br />

territorio e, soprattutto, al<br />

loro ruolo di servitori dello<br />

stato bloccando l’<strong>in</strong>credibile<br />

deriva su cui, questa vicenda,<br />

si è <strong>in</strong>camm<strong>in</strong>ata.<br />

I cittad<strong>in</strong>i sapranno apprezzare...<br />

Bartolo Scandizzo<br />

i coacervi di <strong>in</strong>teressi<br />

che rappresenta”.<br />

Gnazzo, classe 1960,<br />

sulla scena politica MAURO GNAZZO<br />

c’è, da protagonista, da<br />

quando aveva i calzoni corti. E’ stato anche<br />

vices<strong>in</strong>daco ed assessore. Agli esordi è stato<br />

l’allievo e l’erede politico del professore<br />

universitario Luigi Di Lascio: “Lui è stato il<br />

politico più <strong>in</strong>telligente, pulito, lucido e lungimirante<br />

che Capaccio abbia mai avuto”<br />

come ci tiene a precisare riconoscente. Poi<br />

ci ha messo parecchio del suo.


N° 04<br />

6 04 Febbraio 2012 <strong>Cilento</strong><br />

MECCANICA AGRICOLA. Durso all’avanguardia, la Cama che combatte<br />

La raccolta automatica per rucola e carciofi, macch<strong>in</strong>a capaccese<br />

SEGUE DA PAG. 4<br />

gata La Multiworks è una vera e propria<br />

stazione mobile portattrezzi,<br />

motorizzata VM,sulla quale è possibile<br />

<strong>in</strong>stallare un grande numero di<br />

attrezzature, tra le quali lame sgombraneve,<br />

verricelli, gru forestali, retroescavatori,<br />

tr<strong>in</strong>ciatri ci,<br />

spandisale, spandiconcime e spandisabbia.<br />

La Farmer SV è “un cantiere<br />

<strong>in</strong> movimento”, consentendo di<br />

ntrasportare, con la semplice patente<br />

B, tutta l’attrezzatura di cui una<br />

media impresa necessita. La gamma<br />

di m<strong>in</strong>i dumper comprende 6 modelli<br />

con capacità di carico variabile<br />

tra i 500 e i 1.000 Kg, particolarmente<br />

utili, per prestazioni e resistenza,<br />

sia nel settore agricolo sia <strong>in</strong><br />

quello <strong>in</strong>dustriale. Tutto questo è<br />

possibile grazie alle notevoli risorse<br />

<strong>in</strong>vestite <strong>in</strong> ricerca e sviluppo (circa<br />

il 10% del fatturato), alle collaborazioni<br />

con diverse università e ad un<br />

efficiente ufficio tecnico dove, grazie<br />

all’utilizzo dei più moderni software,<br />

è possibile progettare il mezzo<br />

anche <strong>in</strong> base a particolari richieste<br />

dal cliente e testarne tramite simulazioni<br />

le caratteristiche e i comportamenti<br />

sul campo. I mercati di<br />

riferimento dell’azienda campana<br />

sono prevalentemente nazionali,<br />

con una marg<strong>in</strong>ale eccezione nel<br />

settore delle macch<strong>in</strong>e agricole,<br />

visto che l’azienda <strong>in</strong>trattiene rapporti<br />

commerciali con Portogallo e<br />

Spagna, mercati che <strong>in</strong>cidono sul<br />

fatturato per meno del 10%. Sul territorio<br />

nazionale la maggior parte<br />

della produzione viene assorbita dai<br />

mercati settentrionali, con significativi<br />

picchi <strong>in</strong> Liguria e Piemonte. La<br />

distribuzione è affidata ad una rete<br />

di circa 100 concessionarie di vendita<br />

che, oltre a buoni requisiti commerciali,<br />

dispongono di capacità<br />

tecniche adeguate ad assicurare la<br />

necessaria assistenza postvendita.<br />

Alla rete dei concessionari si aggiungono<br />

poi una serie di offic<strong>in</strong>e autorizzate<br />

che coprono il territorio <strong>in</strong><br />

maniera estremamente capillare e<br />

garantiscono l’<strong>in</strong>tervento entro<br />

poche ore dalla chiamata, nonché<br />

una offic<strong>in</strong>a mobile che <strong>in</strong>terviene<br />

su tutto il territorio nazionale <strong>in</strong> casi<br />

particolari.<br />

LA COMACA DI CAGGIANO<br />

L’azienda nasce nei primi anni settanta<br />

dalla esperienza maturata dai<br />

soci fondatori, Angelo Pucciarelli e<br />

Francesco Carucci, nel campo della<br />

riparazione meccanica e nella rivendita<br />

di mezzi e attrezzature per<br />

l’agricoltura, effettuata <strong>in</strong> collaborazione<br />

con alcuni partner dell’<strong>in</strong>dustria<br />

meccanica <strong>in</strong> particolar modo<br />

con la Fort s.r.l di Sossano (VI).<br />

Grazie a questa proficua collaborazione<br />

si progetta e si com<strong>in</strong>cia a produrre<br />

il pianale di carico ribaltabile<br />

per alcuni modelli di motozappa e<br />

motocoltivatori prodotti dalla stessa<br />

Fort s.r.l. che riscuotono un notevole<br />

successo presso i mercati locali.<br />

Questo tipo di attività <strong>in</strong>izialmente<br />

sarà essenzialmente di tipo artigianale<br />

e si protrarrà per alcuni anni<br />

perfezionando sempre di più la produzione<br />

e ampliando l’offerta f<strong>in</strong>o<br />

alla costituzione del marchio CO-<br />

MACA (1983) che segna la svolta per<br />

l’azienda con la progettazione e produzione<br />

completa della prima trattrice<br />

agricola con piano di carico<br />

(comunemente chiamata “motoagricola”),<br />

la famosa "Rambo 4x4". La<br />

“Rambo 4x4" riscuote un grande<br />

successo, dapprima nei mercati locali<br />

e successivamente sull’<strong>in</strong>tero<br />

territorio nazionale al punto da diventare<br />

la "motoagricola" per antonomasia.<br />

Nei primi anni novanta,<br />

con un notevole <strong>in</strong>vestimento,<br />

l’azienda costruisce l’attuale stabilimento<br />

di 5000 mq su un area di<br />

oltre 15000 mq, dove la produzione<br />

si <strong>in</strong>crementa notevolmente e le<br />

competenze e la specializzazione<br />

dell’azienda si consolidano ai vertici<br />

del settore per qualità, tecnologia,<br />

affidabilità, flessibilità del prodotto e<br />

assistenza al cliente. "La motoagricola<br />

- afferma Angelo Pucciarelli,<br />

uno dei due titolari - è stato il tratto<br />

dist<strong>in</strong>tivo della Comaca che ci ha<br />

dapprima imposti sul mercato locale,<br />

poi su quello nazionale, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />

a livello europeo, come dimostrano<br />

gli accordi commerciali con Francia,<br />

Gran Bretagna, Portogallo e Spagna".<br />

La Comaca ha <strong>in</strong>fatti recentemente<br />

lanciato sul mercato un veicolo che<br />

è dotato di caratteristiche uniche e<br />

<strong>in</strong>novative. Si tratta della nuova Mithos<br />

gemellata 4x4, una macch<strong>in</strong>a<br />

operatrice multiuso a quattro ruote<br />

motrici che dispone di ruote posteriori<br />

gemellate per una portata complessiva<br />

di sei tonnellate e con una<br />

cab<strong>in</strong>a confortevole che può garantire<br />

tre posti. Dotato di sospensioni<br />

anteriori <strong>in</strong>dipendenti, del tipo<br />

Mac— Pherson, e non delle tradizionali<br />

balestre, utilizzate dagli altri<br />

produttori del settore, il veicolo ha<br />

una maggiore stabilità e confort di<br />

marcia, maggiore elasticità e migliore<br />

assorbimento degli urti, m<strong>in</strong>or<br />

peso e m<strong>in</strong>or <strong>in</strong>gombro, oltre a una<br />

m<strong>in</strong>ore manutenzione. L’anno della<br />

svolta o,per meglio dire, del salto di<br />

qualità, va identificato con il 1999,<br />

<strong>in</strong> concomitanza con l’<strong>in</strong>gresso<br />

nell’azienda dei due figli dei soci<br />

fondatori, Feliciano Pucciarelli e Sebastiano<br />

Carucci, e la realizzazione<br />

del nuovo stabilimento produttivo,<br />

<strong>in</strong>izialmente di 1.200 metri quadri<br />

coperti, poi saliti a 4.000, ncon 250<br />

mq che ospitano gli uffici. Oggi la<br />

Comaca produce annualmente circa<br />

600 macch<strong>in</strong>e, il 60% delle quali<br />

ascrivibili alla tipologia macch<strong>in</strong>e<br />

operatrici multiuso mentre la restante<br />

parte è costituita da trattrici<br />

agricole. «Negli ultimi anni – spiega<br />

Feliciano Pucciarelli, direttore ufficio<br />

tecnico/acquisti – la quota dest<strong>in</strong>ata<br />

all’agricoltura è andata dim<strong>in</strong>uendo,<br />

a causa della crisi che ha <strong>in</strong>vestito il<br />

settore, mentre l’edilizia ha guadagnato<br />

terreno e, visti i suoi potenziali<br />

di crescita, questo trend dovrebbe<br />

accentuarsi nel 2008. Di fatto l’omologazione<br />

dei transporter come macch<strong>in</strong>e<br />

operatrici multiuso ne ha<br />

esteso notevolmente l’impiego, con<br />

vantaggi di non poco conto per i potenziali<br />

clienti del settore edile che,<br />

come sottol<strong>in</strong>ea Sebastiano Carucci,<br />

direttore commerciale, possono disporre<br />

di mezzi dalle portate significative,<br />

esenti dal pagamento del<br />

bollo auto, agevolati da una tariffa di<br />

assicurazione ridotta e guidabili con<br />

la semplice patente B, con un solo<br />

limite di utilizzo che consiste nel divieto<br />

di circolazione sulle autostrade.<br />

Il fatturato complessivo<br />

dell’azienda di Caggiano, che lo<br />

scorso anno si aggirava <strong>in</strong>torno ai 6<br />

milioni di euro, viene realizzato per<br />

un buon 90% sul mercato italiano.<br />

Non mancano tuttavia <strong>in</strong>teressanti<br />

sbocchi all’estero, soprattutto <strong>in</strong><br />

Francia, Portogallo, Spagna, e nelle<br />

isole Faroe,a metà strada fra l’Islanda<br />

e la Norvegia.<br />

L’OELLE DI TORRE ORSAIA.<br />

L’<strong>in</strong>iziatore è Biagio La Morticella ed<br />

ha ha raggiunto una elevata specializzazione<br />

nel settore dei "trasporters"<br />

per l'agricoltura, per l'edilizia e<br />

per l'<strong>in</strong>dustria, tanto da posizionarsi<br />

tra le aziende più <strong>in</strong>novative del<br />

Mezzogiorno. Lo stabilimento della<br />

"OELLE Costruzioni meccaniche<br />

s.r.l." sorge su un'area di circa<br />

12.000 mq e si sviluppa su circa<br />

4.000 mq di superficie coperta, divisa<br />

tra zona dest<strong>in</strong>ata alla produzione,<br />

ad uffici e servizi. A monte<br />

del ciclo di produzione vi è un attrezzato<br />

ufficio tecnico che predispone<br />

i mezzi tecnologici ed i cicli<br />

operativi necessari per la produzione<br />

<strong>in</strong>terna, concludendo con i relativi<br />

controlli per verificare la<br />

conformità del prodotto anche <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e<br />

alla rispondenza dei requisiti richiesti<br />

dalle prescrizione legislative<br />

vigenti. Ampio sviluppo ha assunto<br />

la costruzione delle macch<strong>in</strong>e a trazione<br />

elettrica, macch<strong>in</strong>e ecologiche,<br />

utilizzate non solo per la prima<br />

lavorazione dei prodotti agricoli e la<br />

loro successiva trasformazione, nonchè<br />

per gli spostamenti all'<strong>in</strong>terno<br />

dell'azienda e per il trasporto, collocate<br />

<strong>in</strong> grandissime quantità sui pr<strong>in</strong>cipali<br />

mercati esteri. La OELLE serve<br />

oggi un ampio bac<strong>in</strong>o di utenza,<br />

comprendente non solo una buona<br />

parte del mercato nazionale ma<br />

anche paesi esteri quali Svizzera,<br />

Germania,Belgio, Danimarca, Portogallo<br />

ecc.<br />

NAPPO A CAPACCIO.<br />

Il fiore all’occhiello è una macch<strong>in</strong>a<br />

è adatta per la coltivazione e la raccolta<br />

di carciofi ma spesso viene<br />

modificata <strong>in</strong> base alle richieste specifiche<br />

del cliente per potersi adattare<br />

a qualsiasi tipo di coltura.<br />

Omologata per la marcia su strada si<br />

rende comunque efficiente su svariati<br />

tipi di terreno. Il suo esordio sul<br />

mercato è datato 1982, come offic<strong>in</strong>a<br />

e rivendita di macch<strong>in</strong>e agricole,<br />

per poi passare negli anni '90<br />

alla costruzione <strong>in</strong> proprio e specializzazione<br />

nel campo della raccolta<br />

di carciofi. Protagonista è il Furia<br />

4WD, l'<strong>in</strong>novativo carro raccolta dotato<br />

di un sistema di trasmissione<br />

esclusivo che consente di muoversi<br />

agilmente <strong>in</strong> tutte le tipologie di terreno<br />

e raccogliere <strong>in</strong> maniera efficace<br />

grandi quantitativi di carciofi<br />

non danneggiando le piante. In<br />

breve tempo la macch<strong>in</strong>a è stata<br />

venduta <strong>in</strong> tutt’Italia ed utilizzata da<br />

cent<strong>in</strong>aia di acquirenti, facendo scoprire<br />

livelli di produzione mai avuti<br />

prima di quel momento che ne<br />

hanno valorizzato le peculiarità: <strong>in</strong><br />

particolare si realizza una resa di<br />

raccolto pari a 98/100% e si ha la<br />

possibilità di passare al di sopra<br />

delle piantagioni ad un’altezza massima<br />

di 120 cm. Successivamente è<br />

stato sviluppato il Furia 4WD TB, un<br />

carro raccolta basso sterzante su 4<br />

ruote, capace di passare al sotto le<br />

piantagioni di kiwi o altre piante a<br />

pergolato.<br />

Oreste Mottola<br />

1/CONTINUA


Capaccio<br />

N° 04<br />

04 Febbraio 2012<br />

7<br />

LA POLITICA. L'agenda politica e programmatica del prossimo s<strong>in</strong>daco<br />

Che ci sia un assessore al turismo a tempo pieno<br />

- Completamento del progetto<br />

di sistemazione della<br />

zona archeologica di Paestum<br />

con l'assegnazione<br />

della gestione dei parcheggi<br />

e la realizzazione di quello<br />

di via Magna Graecia.<br />

- Messa <strong>in</strong> funzione della<br />

zona <strong>in</strong>dustriale di via<br />

Cerro e sistemazione della<br />

SS. 18 da Cerro a Ponte Barizzo<br />

prendendo atto che la<br />

strada è, ormai, una via<br />

commerciale e non più di<br />

collegamento veloce prevedendo<br />

un'alternativa che,<br />

passando per Capo di<br />

Fiume, possa riconnettersi<br />

sulla Capaccio Paestum e,<br />

da qui, sullaIncentivare la<br />

ristrutturazione delle seconde<br />

case anche prevedendo<br />

un loro utilizzo nel<br />

settore turistico, al f<strong>in</strong>e di<br />

favorire l'attività edilizia f<strong>in</strong>alizzate<br />

alla ristrutturazione<br />

più che alla creazione<br />

di altre lottizzazioni.<br />

- Immag<strong>in</strong>are un piano strategico<br />

che favorisca gli <strong>in</strong>vestimenti<br />

nel settore<br />

turistico orientando il tutto<br />

alla luce delle nuove tendenze.<br />

- Assegnare un ruolo alla p<strong>in</strong>eta<br />

che non può essere lasciata<br />

"pascere" <strong>in</strong> modo<br />

spontaneo portandola alla<br />

morte certa provocata dall'implosione.<br />

- Trovare soluzioni per dare<br />

spazio al turismo balneare<br />

del f<strong>in</strong>e settimana. È necessario<br />

creare posti auto con<br />

parcheggi temporanei custoditi:<br />

si possono aprire appositi<br />

varchi per cestire<br />

l'accesso <strong>in</strong> p<strong>in</strong>eta predisponendo<br />

aree attrezzate e<br />

quant'altro utile a far vivere<br />

una giornata di serena vacanza<br />

ai turisti pendolari.<br />

- Selezionare <strong>in</strong> modo chirurgico<br />

le zone dest<strong>in</strong>ate a<br />

nuovi <strong>in</strong>sediamenti al f<strong>in</strong>e<br />

di effettuare completamenti<br />

e collegamenti funzionali<br />

nelle contrade già urbanizzate.<br />

- Delocalizzare il mercato<br />

ortofrutticolo e immag<strong>in</strong>are<br />

un centro direzionale al suo<br />

posto che sia polmone economico<br />

e sociale dell'<strong>in</strong>tero<br />

territorio.<br />

- Creare un servizio urbano<br />

di mobilità <strong>in</strong>testa che consenta<br />

a cittad<strong>in</strong>i e turisti di<br />

spostarsi con celerità e autonomia<br />

sul territorio comunale<br />

con particolare<br />

attenzione all'<strong>in</strong>tegrazione<br />

con Agropoli. Tale <strong>in</strong>tegrazione<br />

dovrebbe essere perseguita<br />

<strong>in</strong> molti altri ambiti:<br />

raccolta rifiuti, agenda degli<br />

eventi, ambito culturale e<br />

nella realizzazione e utilizzo<br />

di <strong>in</strong>frastrutture degne<br />

di un polo turistico d'eccellenza.<br />

Insomma di cose da fare per<br />

i nuovi amm<strong>in</strong>istratori ce ne<br />

son tante. Solo dividendosi<br />

NUNZIO DANIELE<br />

UNO DEI CANDIDATI<br />

i compiti tra chi immag<strong>in</strong>a il<br />

futuro e chi lo costruisce<br />

giorno per giorno si potrà<br />

avere speranza di successo.<br />

Le ultime due amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

di Capaccio Paestum<br />

sono crollate proprio sotto il<br />

peso, eccessivo, posto sulle<br />

spalle di s<strong>in</strong>daco e giunta e<br />

dalla marg<strong>in</strong>alità pseudo<br />

operativa <strong>in</strong> cui si è visto<br />

costretto il consiglio.<br />

A nulla sono serviti, <strong>in</strong>fatti,<br />

i tentativi di Pasquale Mar<strong>in</strong>o<br />

di diluire <strong>in</strong> capo a<br />

consiglieri molte deleghe di<br />

specifica competenza assessorile.<br />

Il risultato è stato di<br />

deprimere i primi e deludere,<br />

deresponsabilizzando,<br />

i secondi.<br />

I ruolo di consigliere è strategico<br />

<strong>in</strong> una maggioranza<br />

che ha testa. Essi devono tenere<br />

vivo il rapporto con<br />

l'elettorato ed essere sent<strong>in</strong>ella<br />

su quanto assessori e<br />

struttura operativa mettono<br />

<strong>in</strong> atto.<br />

Gli assessori devono lavorare<br />

gomito a gomito con i<br />

dirigenti senza commistioni<br />

di sorta e solo un controllo<br />

dei consiglieri può mantenere<br />

viva la pressione sui<br />

primi e sui secondi.<br />

Il s<strong>in</strong>daco è il garante degli<br />

uni e degli altri e deve vigilare<br />

aff<strong>in</strong>ché tutti rest<strong>in</strong>o ancorati<br />

al ruolo e al mandato<br />

ponendo attenzione al<br />

vento che spira nell'op<strong>in</strong>ione<br />

pubblica.<br />

Un esempio per tutti: Incredibilmente,<br />

le ultime due<br />

amm<strong>in</strong>istrazioni hanno trovato<br />

il modo di fare a meno<br />

di un assessore al turismo<br />

diluendo all'<strong>in</strong>verosimile le<br />

competenze tra s<strong>in</strong>daci, assessori,<br />

consiglieri e soggetti<br />

terzi.<br />

Lo sbandamento degli operatori<br />

del settore e degli altri<br />

uffici competenti a livello<br />

prov<strong>in</strong>ciale e regionale nel<br />

relazionassi con la pretora<br />

di responsabili è stato comprensibile<br />

e di difficile composizione.<br />

I consiglieri progett<strong>in</strong>o e<br />

controll<strong>in</strong>o, gli assessori e i<br />

tecnici attu<strong>in</strong>o il programma!<br />

Vel<strong>in</strong>a<br />

ROTTURA TRA<br />

TARALLO<br />

E MARINO<br />

Per Lorenzo Tarallo l’obbiettivo<br />

è la creazione di una<br />

coalizione unitaria <strong>in</strong> vista<br />

delle prossime elezioni Amm<strong>in</strong>istrative<br />

del centro s<strong>in</strong>istra.<br />

Ancora non ci è dato<br />

sapere il nome del candidato<br />

s<strong>in</strong>daco e non è detto<br />

che i diversi partiti presenti<br />

sul territorio comunale decidano<br />

di confluire nella<br />

nuova coalizione, potrebbero<br />

<strong>in</strong>fatti anche scegliere<br />

di sostenere i candidati “ufficiali”.<br />

Voci vic<strong>in</strong>e al centros<strong>in</strong>istra<br />

parlano di rischio<br />

rottura tra Lorenzo Tarallo e<br />

il s<strong>in</strong>daco uscente, Pasquale<br />

Mar<strong>in</strong>o. "Va subito precisato<br />

che io sono un uomo di partito<br />

– afferma Tarallo – pertanto,<br />

come tale, seguirò<br />

quelle che saranno le direttive<br />

del Pd. Non è una rottura<br />

con Pasquale Mar<strong>in</strong>o di<br />

tipo personale, ma politica.<br />

Se il Pd punterà sulla candidatura<br />

di Mar<strong>in</strong>o, farò altrettanto.<br />

In caso contrario, non<br />

posso non attenermi a<br />

quanto stabilito dal mio partito<br />

qualora la scelta ricada<br />

su un’altra persona.<br />

Comunque sia, non è stata<br />

ancora presa nessuna decisione<br />

ufficiale. Per quanto<br />

mi riguarda, la mia priorità è<br />

quella di unificare il centros<strong>in</strong>istra<br />

nella sua <strong>in</strong>terezza".<br />

Agricoltori, tassati, derisi e pestati da Monti<br />

CRONACHE DI<br />

CETRIOLI E<br />

CARCIOFI<br />

L’IMU, la nuova tassa comunale<br />

voluta dal governo<br />

Monti, graverà non solo<br />

sulle stalle, sui depositi agricoli,<br />

sulle case rurali ma<br />

anche sulla terra, bene <strong>in</strong>dispensabile<br />

per produrre<br />

cibo, siamo arrivati al paradosso<br />

che si tassa la vita per<br />

la vita. Le conseguenze di<br />

una tassazione così pesante<br />

avrà conseguenze devastanti<br />

per le aziende agricole<br />

italiane. Con l’IMU i<br />

beni immobili delle aziende<br />

agricole subiranno una doppia<br />

tassazione, al pagamento<br />

dell’Irpef e dell’Ici sui<br />

terreni, si aggiungerà l’Imu<br />

sugli immobili rurali. L’agricoltura<br />

è notoriamente un<br />

settore con alta patrimonializzazione<br />

ma bassa redditività,<br />

ovvero per produrre un<br />

piccolo reddito è necessario<br />

<strong>in</strong>vestire <strong>in</strong> immobili, capannoni,<br />

stalle, depositi, fienili,<br />

sale mungitura,<br />

caseifici, magazz<strong>in</strong>i. Qu<strong>in</strong>di<br />

è chiaro che spostando l’imposizione<br />

dal reddito al patrimonio<br />

si è voluto colpire<br />

deliberatamente con una<br />

patrimoniale, i contad<strong>in</strong>i, da<br />

sempre la fascia più debole<br />

della popolazione.<br />

Se prima a massacrare gli<br />

agricoltori italiani c’era il ragioniere,<br />

il nano e il padano,<br />

ora ci sono<br />

illustrissimi professori a<br />

menar fendenti nelle carni<br />

martoriate dei contad<strong>in</strong>i italici.<br />

Così come moribonde<br />

giumenche <strong>in</strong>dolenti vanno<br />

al mattatoio, i poveri coltivatori<br />

rassegnati e stanchi si<br />

arrendono al dest<strong>in</strong>o c<strong>in</strong>ico<br />

e baro, condannati a morte,<br />

da strozz<strong>in</strong>i istituzionali,<br />

che per salvare la patria, aumentano<br />

le tasse del 400%.<br />

Ci voleva una pletora di<br />

scienziati per aumentare le<br />

tasse, i contributi previdenziali<br />

e le accise sui carburanti,<br />

non bastavano gli erotomani,<br />

le peripatetiche e i<br />

lacchè di prima , forse per<br />

imburrare il mitico ortaggio<br />

era necessario l’utilizzo<br />

delle mani lunghe e affusolate<br />

di aristocratici cattedratici.<br />

L’IMU, la nuova tassa<br />

sugli immobili, voluta dal<br />

governo, si abbatterà come<br />

uno ztunami sulle terre e sui<br />

poderi affossandoli per sempre.<br />

La nostra agricoltura <strong>in</strong><br />

difficoltà da sempre, pagherà<br />

un enorme tributo sull’altare<br />

della crisi, voluta<br />

dalle banche e dalla speculazione<br />

f<strong>in</strong>anziaria, l’aumento<br />

sproporzionato delle<br />

tasse costr<strong>in</strong>gerà i contad<strong>in</strong>i<br />

a svendere le proprie<br />

aziende a speculatori e camorristi<br />

che sono pronti ad<br />

impossessarsi di<br />

terre e poderi<br />

per quattro soldi. Tassare <strong>in</strong><br />

modo <strong>in</strong>discrim<strong>in</strong>ato e<br />

sconsiderato beni strumentali<br />

necessari agli agricoltori<br />

per produrre da mangiare è<br />

come tassare la scrivania<br />

dell’avvocato che deve difendere<br />

un <strong>in</strong>nocente,<br />

il bisturi del medico che<br />

deve salvare un malato , il<br />

pennello di un pittore che<br />

deve affrescare una chiesa o<br />

la ramazza dello scopatore<br />

che deve tenere l<strong>in</strong>do il<br />

vico.” Se prima di concepire<br />

nefandezze vi puliste le<br />

neuroniche vostre, sareste<br />

più attenti a non <strong>in</strong>sidiare le<br />

natiche nostre” “Poeta agricolo<br />

tartassato”<br />

Lucio Capo


N° 04<br />

8 04 Febbraio 2012 Capaccio<br />

LO SPORT. Il Borgonuovo di Capranelli ancora difesa colabrodo<br />

Cafasso, il mister Maurizio Mar<strong>in</strong>o resta al suo posto<br />

Nuova giornata di calcio per le<br />

squadre capaccesi. Partiamo subito<br />

con l’Eccellenza, dove la Calpazio<br />

non riesce più a risollevarsi, stavolta<br />

cede pesantemente <strong>in</strong> quel di Pompei.<br />

Neanche un punto nell’anno<br />

nuovo, con una situazione che <strong>in</strong>izia<br />

a diventare complicata. Tutt’altra<br />

scia quella del Capaccio Paestum <strong>in</strong><br />

Promozione. Poker, quattro vittorie<br />

consecutive e ancora quattro partite<br />

senza subire gol. In Prima Categoria<br />

racimola un buon puntic<strong>in</strong>o <strong>in</strong> rimonta<br />

l’Herajon, sull’ostico campo<br />

dell’Evoli, diretta concorrente ai<br />

play-off. In seconda, <strong>in</strong> attesa del<br />

derby, riposa il Cafasso e da show<br />

l’A.I.C.S. Poseidon, vittoriosa per<br />

c<strong>in</strong>que reti a zero contro il fanal<strong>in</strong>o<br />

di coda Acerno. Bott<strong>in</strong>o pieno e <strong>in</strong>serimento<br />

prepotente nella zona valida<br />

per gli spareggi promozione. In<br />

Terza categoria, ripresa totale del<br />

Cafasso 100%, che nell’atteso derby<br />

contro il Real casc<strong>in</strong>a fa quattro reti<br />

scaccia-crisi, allontanando chiacchiere<br />

e dicerie che vedevano la<br />

squadra <strong>in</strong> pieno fallimento. Anche<br />

il Real Laura conquista il derby contro<br />

il Capaccio capoluogo, le squadre<br />

comunali di terza più <strong>in</strong> forma<br />

<strong>in</strong>sieme al Vuccolo Maiorano che<br />

esce sconfitto tra le mura amiche<br />

contro il Monteforte. Batoste pesanti<br />

ancora per il Borgonuovo, che aggiunge<br />

altre otto reti rifilategli dal<br />

Cantenna Trent<strong>in</strong>ara, alle undici<br />

della volta scorsa, e per il Galaxy<br />

Gromola sconfitto dal Tempalta con<br />

un punteggio tennistico di sei a uno.<br />

LA PARTITA Evoli – Herajon è la<br />

partita di cartello di questa giornata,<br />

sia per la caratura delle squadre, sia<br />

per la posta <strong>in</strong> palio. Oltre ai tre<br />

punti, <strong>in</strong>fatti, vi è <strong>in</strong> gioco la posizione<br />

play-off. La squadra gromolese<br />

occupa l’ultimo posto valido<br />

mentre gli ebolitani <strong>in</strong>seguono a<br />

pochi punti, e una vittoria avrebbe<br />

sicuramente dato morale e punti<br />

all’<strong>in</strong>seguimento. L’Evoli gioca un<br />

ottimo primo tempo, passando <strong>in</strong><br />

vantaggio dopo pochi m<strong>in</strong>uti. Nella<br />

seconda frazione di gioco, la storia<br />

cambia, con la squadra capaccese<br />

che chiude gli avversari <strong>in</strong> un assedio,<br />

trovando la rete del pareggio al<br />

52° m<strong>in</strong>uto con Sergio Atrigna e<br />

creando numerose palle gol non<br />

sfruttate pienamente. Il forc<strong>in</strong>g f<strong>in</strong>ale<br />

non regala la vittoria, partita<br />

che term<strong>in</strong>a per uno a uno, non<br />

cambiando niente ai f<strong>in</strong>i della classifica.<br />

L’EPISODIO La notizia clamorosa<br />

di questa settimana sono le<br />

dimissioni del tecnico dell’ASD<br />

Fonte, il capaccese Antonio Di Benedetto.<br />

Il tra<strong>in</strong>er alla guida della<br />

compag<strong>in</strong>e di terza categoria da un<br />

paio di anni, ottenendo tra l’altro ottimi<br />

risultati, ha deciso di abbandonare<br />

per problemi personali il suo<br />

impegno. Come dichiarato sul comunicato<br />

ufficiale emesso dalla società,<br />

il mister è sempre il<br />

benvenuto qualora risolva le proprie<br />

situazioni che l’hanno obbligato a<br />

tale scelta. Aspettando il suo ritorno<br />

“<strong>in</strong> panca”, possiamo dire che la<br />

terza categoria perde uno dei suoi<br />

allenatori più <strong>in</strong> gamba. IL PROTA-<br />

GONISTA Protagonista di questa<br />

giornata calcistica e possiamo dirla<br />

tutta anche della settimana antecedente<br />

la gara è sicuramente l’allenatore<br />

del Cafasso 100% Maurizio<br />

Mar<strong>in</strong>o. La squadra cafassese, <strong>in</strong>fatti,<br />

prima dell’<strong>in</strong>contro aveva tre<br />

punti, penultima <strong>in</strong> classifica, collezionando<br />

una sconfitta dopo l’altra,<br />

l’ultima <strong>in</strong> rimonta ai danni del Vuccolo<br />

Maiorano. In settimana, poi<br />

voci di corridoio davano per dimissionario<br />

l’allenatore, bloccato poi<br />

da un gruppo di calciatori. Nel<br />

week-end, derby contro il Real Casc<strong>in</strong>a<br />

e vittoria di rivalsa per il mister<br />

e i suoi calciatori, poker di reti che<br />

risolleva il Cafasso 100% e allontana<br />

le critiche.<br />

RISULTATI<br />

Pompei – Calpazio 4 – 1<br />

PROMOZIONE girone D<br />

Capaccio Paestum – Giffonese 2 -0<br />

PRIMA CATEGORIA girone H<br />

Evoli – Herajon 1 – 1<br />

S<br />

SECONDA CATEGORIA girone P<br />

Acerno – A.I.C.S. Poseidon 0 – 5<br />

Riposa: Cafasso<br />

TERZA CATEGORIA girone C<br />

Cantenna Trent<strong>in</strong>ara – Borgonuovo<br />

8 – 0<br />

Real Casc<strong>in</strong>a – Cafasso 100%<br />

0 – 4<br />

Real Laura – Capaccio Capoluogo<br />

3 – 2<br />

Tempalta – Galaxy Gromola<br />

6 – 1<br />

Vuccolo Maiorano – Haereditas<br />

0 – 1<br />

Pasquale Quaglia<br />

GIOIOSO AVVENIMENTO AD AGROPOLI.<br />

NONNA ANNINA PIZZA FESTEGGIA 101 ANNI<br />

Nonna Ann<strong>in</strong>a Pizza, che<br />

abbiamo ricordato al suo<br />

centesimo compleanno lo<br />

scorso 19 gennaio 2011,<br />

con una cerimonia semplice<br />

ma molto significativa<br />

alla quale partecipò anche il<br />

s<strong>in</strong>daco di Agropoli Franco<br />

Alfieri, il 19 di gennaio<br />

scorso 2012 ha compiuto<br />

101 anni. Vale a dire un secolo<br />

ed un anno. Che sia<br />

merito di una vita sana, laboriosa,<br />

allietata dall’amore<br />

e dall’affetto dei figli, è<br />

senza dubbio <strong>in</strong>discusso.<br />

Ma che c’entri anche la<br />

dieta mediterranea è un<br />

fatto oramai assodato. Nel<br />

<strong>Cilento</strong> si mangia bene dovunque.<br />

Oramai i ristoratori<br />

del posto vanno alla scoperta<br />

di antiche ricette cilentane<br />

per proporle agli<br />

ospiti del territorio. Ed a sentire<br />

i commenti, per la verità<br />

tutti positivi, proviamo<br />

grande soddisfazione non<br />

solo come semplici cilentani,<br />

ma anche come produttori<br />

alimentari a km.0,<br />

con prodotti della terra ancora<br />

genu<strong>in</strong>i, col pane che<br />

sa di pane e col v<strong>in</strong>o che sa<br />

di v<strong>in</strong>o. “Benvenuti al sud”<br />

ha mostrato uno “spaccato”<br />

anche della nostra gastronomia<br />

oramai esportata <strong>in</strong><br />

tutto il mondo. “Benvenuti<br />

al nord”, film di cortesia e di<br />

contraccambio, evidentemente<br />

farà la stessa cosa<br />

anche se durante le feste di<br />

Natale non abbiamo avuto<br />

la possibilità di godere dei<br />

suoi valori artistici. Nonna<br />

Ann<strong>in</strong>a non è la sola centenaria<br />

del <strong>Cilento</strong>. Molti cilentani<br />

hanno avuto la possibilità<br />

e…il piacere di varcare<br />

il secolo di vita. Come<br />

membro del direttivo del<br />

Centro Sociale di Agropoli<br />

del quale è socia anche<br />

nonna Ann<strong>in</strong>a, come pure è<br />

iscritta all’Associazione Vita<br />

Nuova, che si occupa di<br />

ballo soprattutto come momento<br />

di socializzazione<br />

della terza età,<strong>in</strong>terpretando<br />

i sentimenti di tutti i conoscenti<br />

ed amici, formulo, a<br />

nome degli oltre mille soci<br />

del CSP di Agropoli i migliori<br />

auguri di battere il record<br />

nazionale. Nessuno si<br />

meravigli perché al CSP di<br />

Agropoli c’era un arzillo<br />

vecchietto, del quale non<br />

facciamo il nome, che alla<br />

veneranda età di novantatrè<br />

anni adempiva ai suoi doveri<br />

spontaneamente, anche<br />

senza aiuto del Viagra. Se<br />

volete campare cent’anni<br />

venite nel <strong>Cilento</strong>. Aria pulita<br />

di mare o di montagna,<br />

cibi genu<strong>in</strong>i senza conservanti,<br />

v<strong>in</strong>i locali famosi e<br />

qualcos’altro ancora…


Capaccio - Agropoli<br />

N° 04<br />

04 Febbraio 2012<br />

9<br />

A PARER MIO<br />

Non uno, ma ben tre<br />

amici, affezionati lettori<br />

del settimanale “UNICO”,<br />

che esce <strong>in</strong> quel di Capaccio<br />

ben quattro volte al<br />

mese ( da cui settimanale),<br />

<strong>in</strong>contrandomi <strong>in</strong> mezzo<br />

alla strada, nella fattispecie corso Garibaldi,<br />

il corso pr<strong>in</strong>cipale della città<br />

capoluogo del <strong>Cilento</strong>, quando<br />

scendo dalla mia abitazione nel centro<br />

storico di Agropoli, per fare la<br />

consueta passeggiata quotidiana di<br />

ben due kilometri, ultimamente mi<br />

hanno fermato per farmi notare che i<br />

sentimenti che comunicavo nei tempi<br />

passati sono modificati, affievoliti,<br />

quasi deserti. Non che fosse un’offesa<br />

tipo “ Scrivi con errori di grammatica,<br />

non sono d’ accordo su quello che<br />

hai scritto nell’ultimo numero di<br />

UNICO” ma semplicemente un’osservazione<br />

che può avere un doppio<br />

risvolto: uno positivo, l’altro negativo”.Testualmente<br />

ed ufficialmente<br />

mi è stato fatto notare, da tre vecchi<br />

Confesso che non faccio più ridere...<br />

amici laureati, che il sabato matt<strong>in</strong>a<br />

si recano nell’edicola di Gerardo, appunto<br />

<strong>in</strong> corso Garibaldi, prima di<br />

me, comperando le copie fresche di<br />

stampa e costr<strong>in</strong>gendomi ad andare<br />

sovente <strong>in</strong> periferia per trovare una<br />

copia di UNICO col mio articolo che<br />

non fa più ridere. E meno male che<br />

anche quando non faccio ridere faccio<br />

riflettere. Quando scrivo devo<br />

pure fare qualcosa. Altrimenti che<br />

scrivo a fare E’ vero, cari lettori,<br />

spesso non faccio ridere. Ma tenete<br />

conto che nei scritti esterno i miei<br />

stati d’animo. Se un litro di benz<strong>in</strong>a<br />

costa più di un litro di barbera, primitivo<br />

o sangiovese, costituirà un fenomeno<br />

che farà la gioia dei bevitori e<br />

la tristezza degli automobilisti. Se aumentano<br />

i medic<strong>in</strong>ali, potrà fare () la<br />

gioia dei farmacisti e la tristezza dei<br />

malati. Specialmente quando vanno<br />

a comperare le supposte con l’aumento<br />

del 50%. La prenderanno a<br />

quel posto due volte, <strong>in</strong>vece di uno.<br />

Non è un’offerta speciale:prendi due<br />

paghi uno, anzi è una vera e propria<br />

presa per il culo. Mi hanno tagliato<br />

due volte il telefono pur avendo pagato<br />

la bolletta. “Non è colpa vostra,<br />

lo so”, risponde la signor<strong>in</strong>a dall’altro<br />

lato. “Ma l’importo non c’è ancora<br />

arrivato.”E allora dai fondo a tutte le<br />

tue cognizioni <strong>in</strong> materia e domandi<br />

alla signor<strong>in</strong>a:” Scusati, ma si lu fidanzato<br />

vuosto nun s’appresenta a<br />

‘na serata romantica, che ‘ngè tagliate”<br />

Ma per la legge sulla privacy<br />

ti astieni, fai la fotocopia della<br />

bolletta con l’avvenuto pagamento e<br />

gliela spedisci. Oggi, <strong>in</strong> piena epoca<br />

<strong>in</strong>formatica, pure il sesso viaggia on<br />

l<strong>in</strong>e. La chat…Ti mette <strong>in</strong> comunicazione<br />

anche visiva con fanciulle che,<br />

anche per solidarietà con gli anziani,<br />

offrono prestazioni con un piccolo<br />

contributo di spese. “Signurì, vi posso<br />

mandare una mia poesia”. “No grazie<br />

ma preferisco una donazione di<br />

300 euro!!!” Quando le fai sapere<br />

che sei pensionato statale ti riattacca<br />

il videotelefono e ti manda a quel<br />

di CATELLO NASTRO<br />

paese. Scrivo <strong>in</strong> italiano, napoletano<br />

(la mia prima l<strong>in</strong>gua) e cilentano(la<br />

mia seconda l<strong>in</strong>gua). Le mie poesie<br />

talvolta fanno ridere, talvolta fanno riflettere<br />

e talvolta fanno piangere. Non<br />

perché sono commoventi, ma perché<br />

fanno schifo. Ma io cont<strong>in</strong>uo a scrivere<br />

ed i miei versi sono un ricettacolo<br />

di commenti positivi e negativi.<br />

Adesso sono anche <strong>in</strong>ternazionalizzato.<br />

Alcuni miei scritti figurano <strong>in</strong> siti<br />

e blog di altre nazioni. Ho fatto progressi:<br />

faccio ridere a livello <strong>in</strong>ternazionale.<br />

Diceva un vecchio artista<br />

napoletano, <strong>in</strong> tempo di crisi:” Oggi,<br />

coi tempi che stiamo vivendo, è più<br />

facile far piangere che far ridere!<br />

Il mio<br />

blogagropolicultura.blogspot.com<br />

offre, gratuitamente una vasta gamma<br />

delle mie proposte che lasciano<br />

ampia libertà di ridere o meno.<br />

Spero ancora di offrire un prodotto<br />

che fa ridere. Ma vi prego, rispettate<br />

almeno i miei stati d’animo!!!<br />

CAPACCIO IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA. LORENZO TARALLO<br />

“Mi spiegh<strong>in</strong>o gli ex parzunali e i poteri forti...”<br />

Potendo gli piacerebbe<br />

mandare la guardia di f<strong>in</strong>anza<br />

per capire le orig<strong>in</strong>i<br />

delle fortune economiche di<br />

ex “parzunali”ora diventati,<br />

sempre a suo dire, i più<br />

grandi detentori di proprietà<br />

immobiliari e terriere di Capaccio.<br />

Annuncia una campagna<br />

elettorale contro i<br />

“poteri forti”. Chi è Mauro<br />

Gnazzo Noooo! Gennaro<br />

De Caro Naaooo! E’ Lorenzo<br />

Tarallo, ex vices<strong>in</strong>daco<br />

e già assessore al<br />

bilancio e ai servizi sociali<br />

di Pasquale Mar<strong>in</strong>o. Volente<br />

o nolente sarà di nuovo<br />

dalla sua parte nella prossima<br />

competizione. L’uomo<br />

di Antonio Valiante, colui<br />

che voleva spostare il<br />

Museo Nazionale dall’area<br />

archeologica a Capaccio<br />

Scalo non conosce le mezze<br />

misure. L’uomo che ha sfidato<br />

le ire delle <strong>in</strong>tellettualità<br />

locale che si è sentita<br />

umiliata per alcune delle<br />

“<strong>in</strong>clusioni” fatte nell’istituzione<br />

“Poseidonia”: “Mai<br />

avuta da loro una proposta<br />

praticabile”. Non è tenero<br />

con l’opposizione: “Non aggregano<br />

più di trenta, forse<br />

quaranta persone. Tutti <strong>in</strong>sieme<br />

stanno bene <strong>in</strong> un<br />

LORENZO TARALLO VISTO DA PAOLA PAOLINO<br />

solo bar”. Questi ultimi<br />

sono gli “scioglisti”, apprendisti<br />

stregoni che ci lavorano.<br />

Hanno scosso l’albero<br />

poi i frutti non li raccoglieranno<br />

loro. Più di uno di<br />

loro si sogna le ghiande di<br />

notte…”. E’ a lui che imputano<br />

la nom<strong>in</strong>a di Corrado<br />

Mart<strong>in</strong>angelo al vertice<br />

della “Poseidonia”. Tarallo<br />

non sta zitto: “Corrado lavora<br />

gratis… I nostri <strong>in</strong>tellettuali<br />

hanno l’abitud<strong>in</strong>e a<br />

starsene nei loro ambiti.<br />

Non ci hanno mica portato<br />

proposte. Loro si ritraggono,<br />

come certe donne contegnose<br />

d’altri tempi”. E fa capire<br />

che battono cassa. Sono<br />

come certe escort… suggerisce.<br />

Puttane.<br />

Con le politiche sociali a<br />

400 famiglie ha dato la possibilità<br />

di chiedere un sostegno<br />

per pagare la bolletta<br />

dell’Enel o le tasse universitarie<br />

dei figli. Questa è la<br />

politica che gli piace. “Così<br />

sto dalla parte della gente<br />

più umile.<br />

Questo è Lorenzo Tarallo, se<br />

vi piace…”. Però per molti<br />

questo è clientelismo e<br />

scambio di sussidi contro<br />

voti.


N° 04<br />

10 04 Febbraio 2012 Altavilla<br />

LA SCOMPARSA DEL PARROCO. Nato a Muro Lucano, a lungo nel <strong>Cilento</strong><br />

Don Nunzio, il parroco del sorriso<br />

Un prete di tipo conciliare.<br />

Con il sorriso e sempre una<br />

parola buona. Nostro affezionato<br />

lettore tanto da<br />

“osare” chiedermi di fargli<br />

arrivare il giornale <strong>in</strong> Convento.<br />

Amava anche l’ironia<br />

e gradì molto quella<br />

pergamena satirica che i<br />

suoi Novizi una volta gli<br />

scrissero. Abate emerito di<br />

S. Egidio, ora dirigeva la<br />

parrocchia di Borgo Carillia<br />

ma all’occorrenza era<br />

pronto a dare una mano su<br />

al capoluogo. Bastava nom<strong>in</strong>argli<br />

la sua Basilicata<br />

che arrivava quasi a commuoversi.<br />

Così come il<br />

conversare su personaggi e<br />

storie lucane. Perché c’era<br />

nato Don Nunzio Cerone,<br />

a Muro Lucano ai primi di<br />

febbraio del 1934. Il paese<br />

è quello dove nacque San<br />

Gerardo Maiella. Proveniente<br />

da sana famiglia del<br />

popolo, classe meno abbiente,<br />

e mostrando chiari<br />

segni di vocazione religioso-sacerdotale<br />

gli furono<br />

spalancate, come a tanti<br />

altri, le porte del Vocazionario.<br />

Ragazzo buono e volitivo<br />

approdò nel <strong>Cilento</strong>, al Vocazionario<br />

di Perdifumo, e<br />

si formò alla scuola di Don<br />

Galasso e D.Oreste Anella.<br />

Entrò nel Noviziato ad Altavilla<br />

Silent<strong>in</strong>a nel 1953 ed<br />

emise i ss. voti nel 1957,<br />

dopo aver completato gli<br />

studi liceali e di filosofia nel<br />

Vocazionario Deus Charitas<br />

di Pianura. Completò<br />

gli studi telogici presso i PP.<br />

Gesuiti di V. Petrarca, a Posillipo<br />

e nel 1962 fu ord<strong>in</strong>ato<br />

Sacerdote. Si<br />

impegnò religiosamente <strong>in</strong><br />

tutti i servizi assegnatigli<br />

dall'ubbidienza: Marsico<br />

nuovo (Pz), Ribera (Ag:)<br />

Vibonati/Villammare,<br />

Montesano, Perdifumo,<br />

Omignano<br />

e<br />

Altavilla/Borgo Carilia (Sa)<br />

lo hanno conosciuto e ammirato<br />

generoso e umile<br />

servitore delle vocazioni,<br />

degli orfani e dei fedeli<br />

nelle parrocchie. E così fu<br />

per sempre quel cilentano –<br />

lucano che <strong>in</strong> sé aveva realizzato<br />

l’antica unione che<br />

esisteva tra le due terre. Il<br />

suo periodo più esaltante fu<br />

sicuramente quello vissuto<br />

a Vibonati, e la prova fu<br />

quella sera che vedemmo<br />

Franco Brusco, il s<strong>in</strong>daco e<br />

deputato vibonatese, fargli<br />

visita al Convento di Altavilla.<br />

“Don Nunzio è <strong>in</strong>nanzitutto<br />

un mio vecchio<br />

amico e mi ha sostenuto<br />

nei miei anni da calciatore<br />

e poi da s<strong>in</strong>daco”, raccontava<br />

Brusco. A Vibonati la<br />

sua opera pastorale fu rivolta<br />

soprattutto ai giovani,<br />

<strong>in</strong>fatti univa la funzione di<br />

evangelizzazione con la<br />

sua passione sportiva, il calcio,<br />

ma così facendo tutelava<br />

i più giovani da quelle<br />

che sono le <strong>in</strong>numerevoli<br />

<strong>in</strong>sidie che caratterizzano<br />

la società civile. Lui figlio di<br />

gente onesta e umile, con<br />

dignità non si ch<strong>in</strong>ò mai<br />

davanti all'arroganza dei<br />

potenti, proteggendo sempre<br />

gli umili. Per tutti aveva<br />

sempre una buona parola,<br />

a tutti donava consigli e a<br />

tutti <strong>in</strong>vitava a diventare<br />

santi. Questo è il ricordo<br />

che si coglie a Vibonati.<br />

Don Nunzio l’oomo dal<br />

grande sorriso. Il suo sorriso<br />

contagiava tutti, i bamb<strong>in</strong>i<br />

e i grandi. Voleva bene<br />

tutti, e si faceva voler bene<br />

da tutti. Entrava nelle case<br />

della gente sempre portando<br />

gioia, visitava gli ammalati<br />

portando confortava.<br />

Era un grande amico di<br />

tutti, sempre dis<strong>in</strong>teressato<br />

ai soldi. La sera dopo la<br />

cena era solito <strong>in</strong>trattenersi<br />

con suore e novizi per sapere<br />

come era andata la<br />

loro giornata, dispensare<br />

consigli e alleviare le loro<br />

tensioni, per tutti sacerdoti,<br />

suore , novizie e laici aveva<br />

una parola di conforto e un<br />

sorriso di <strong>in</strong>coraggiamento,<br />

ad ogni cosa dava il giusto<br />

peso e metteva il perdono<br />

sopra di tutto. Così s<strong>in</strong>tetizzava<br />

i suoi <strong>in</strong>teressi: “Carità,<br />

Agricoltura, agiografia,<br />

DON NUNZIO CERONE<br />

apostolato vocazionale, devozione<br />

Mariana, dialogo<br />

con tutti, San Gerardo e la<br />

Lucania…”. Alcune testimonianze:<br />

“Quando<br />

l'Olimpia V.V. giocava a<br />

Perdifumo passava sempre<br />

a salutarci. A me chiedeva<br />

di mio padre e di zio Giovanni<br />

e mi diceva di salutargli<br />

Vibonati! Era chiaro<br />

che Vibonati e i Vibonatesi<br />

gli erano rimasti nel cuore”.<br />

Gli ultimi tempi di vita<br />

sono stati contrassegnati da<br />

sofferenze e malattia. Egli<br />

ne ha saputo profittare per<br />

presentarsi più purificato<br />

d<strong>in</strong>anzi al Signore Che certamente<br />

gli ha ripetuto la<br />

confortante realtà dell'<br />

"Euge serve bone et fidelis,<br />

<strong>in</strong>tra <strong>in</strong> gaudium Dom<strong>in</strong>i<br />

Tui"!<br />

Ormo<br />

POVERTÀ E CRISI, INIZIATIVA DEL COMUNE<br />

Basta ai sussidi via ai pacchi alimentari<br />

ENZO GIARDULLO E<br />

ANTONIO MARRA<br />

Distribuiti settanta pacchi del Banco Alimentare<br />

alle famiglie che hanno meno di<br />

5mila euro di reddito Isee. Approvata una<br />

graduatoria, il pacco arriverà a cadenza<br />

mensile. Il comune evita l'erogazione di<br />

contributi a pioggia e discrezionali. "Il comune<br />

contribuirà con 1800 euro al<br />

Banco", dice l'assessore al Bilancio. I<br />

primi pacchi ritirati direttamente dal s<strong>in</strong>daco<br />

che ha usato un furgone prestato da<br />

amici: "Non un euro di spese su quest'<strong>in</strong>iziativa".<br />

Per Enzo Giardullo, assessore alle<br />

politiche sociali: “In un momento di crisi<br />

cosi importante bisogna garantire alle<br />

persone bisognose i generi di prima necessità.<br />

Facendo una valutazione su<br />

quello che e il reddito pro capite riferito<br />

ai dati del 2009 ogni cittad<strong>in</strong>o di Altavilla<br />

ha un reddito di 916 euro. Questo sta a<br />

significare che sotto la soglia di povertà<br />

stanno tantissimi nostri concittad<strong>in</strong>i.<br />

Facciamo voti che Monti produca l'<strong>in</strong>versione<br />

di tendenza sperata e lo stato sociale<br />

sia garantito. In un paese democratico<br />

si pensi a chi è alle prese con il<br />

bisogno e non a coloro che detengono<br />

gran parte del patrimonio della nazione”.<br />

CHI CERCA...<br />

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attività commerciale con<br />

generi alimentari e prodotti per<br />

la pulizia della casa e delle persone,<br />

licenza di generi di Monopolio<br />

di Stato (sale e tabacchi)<br />

ubicata a Capaccio alla via Gaiarda<br />

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Alburni<br />

N° 04<br />

04 Febbraio 2012<br />

11<br />

ROSCIGNO. Don Nicola Coiro e tanti volontari, al lavoro per la cultura<br />

Il parroco salva la biblioteca comunale<br />

Sembrava che migliaia di<br />

libri fossero dest<strong>in</strong>ati ad una<br />

sorte nefasta (essere accatastati<br />

ed abbandonati nel sottoscala<br />

del municipio), ma<br />

grazie all'<strong>in</strong>tervento di Don<br />

Nicola, alla nascita della<br />

nuova biblioteca parrocchiale<br />

ed al lavoro prezioso<br />

di molti volontari, la biblioteca<br />

comunale di Roscigno<br />

ha trovato una nuova dimora<br />

e nuovi custodi.<br />

A Roscigno, <strong>in</strong>fatti, è nata la<br />

nuova biblioteca parrocchiale<br />

presso la casa canonica<br />

(a pochi passi dalla<br />

chiesa madre San Nicola di<br />

Bari), distribuita su due<br />

piani ed <strong>in</strong> coabitazione<br />

con il “Centro Studi Clemente<br />

Longo”. Oggi la collezione<br />

che gestisce la<br />

biblioteca è formata da più<br />

di tremila libri che spaziano<br />

nel campo della storia moderna<br />

e contemporanea,<br />

della letteratura italiana ed<br />

estera, della narrativa per ragazzi,<br />

della geografia e dell'<strong>in</strong>formatica.Sono<br />

presenti,<br />

<strong>in</strong>oltre, pubblicazioni e riviste<br />

per ricerche teologiche.<br />

Il “Centro Studi Clemente<br />

Longo” ha arricchito la raccolta<br />

di libri della biblioteca<br />

parrocchiale con nuovi padiglioni,<br />

con cent<strong>in</strong>aia di<br />

testi e corposi volumi di storia<br />

locale sui paesi del <strong>Cilento</strong>.<br />

Il sogno di Don<br />

Nicola, parroco delle comunità<br />

di Roscigno e Bellosguardo,<br />

è quello di far<br />

diventare la biblioteca parrocchiale<br />

di Roscigno<br />

“un'oasi nel deserto culturale<br />

del mondo”. Il sacerdote<br />

è riuscito a salvare il<br />

passato e farsi affidare migliaia<br />

di libri grazie ad una<br />

delibera comunale, a un<br />

contratto di comodato d'uso<br />

ed al lavoro dis<strong>in</strong>teressato e<br />

gratuito di tanti volontari.<br />

Alla collezione <strong>in</strong>iziale, fatta<br />

di migliaia di libri, si sono<br />

aggiunti altri volumi provenienti<br />

da donazioni di cittad<strong>in</strong>i<br />

di Roscigno e della<br />

zone limitrofe che hanno<br />

creduto nel progetto di biblioteca<br />

condivisa della parrocchia<br />

e che cont<strong>in</strong>uano a<br />

donare tesi di laurea e pubblicazioni<br />

di storia locale,<br />

DON NICOLA COIRO<br />

<strong>in</strong>trovabili.<br />

Don Nicola, suo malgrado<br />

e senza accorgersene, è diventato<br />

un moderno bibliotecario<br />

della cultura<br />

cilentana, accoglie con un<br />

grande sorriso e con tantissima<br />

disponibilità tutti i ricercatori<br />

e tesisti che<br />

bussano alla porta della<br />

casa canonica, <strong>in</strong> cambio,<br />

però, chiede poco, solo una<br />

copia della tesi o della ricerca<br />

realizzata per conservarla,<br />

custodirla,<br />

promuoverla e metterla a disposizione<br />

di altri ricercatori.<br />

I volontari per valorizzare<br />

la biblioteca<br />

parrocchiale stanno già<br />

pensando d'utilizzare programmi<br />

appartenenti al<br />

mondo del free software a<br />

codice aperto, seguendo il<br />

modello adottato dalle maggiori<br />

biblioteche italiane ed<br />

europee, per la catalogazione<br />

automatizzata di tutti<br />

i libri.<br />

Successiva fase sarà quella<br />

di aprire un sito web per la<br />

divulgazione degli elenchi<br />

dei libri di storia locale cilentana<br />

al f<strong>in</strong>e di agevolare<br />

le ricerche di tanti studiosi e<br />

ricercatori.<br />

Per tutti i ricercatori, i tesisti<br />

e per tutti i cittad<strong>in</strong>i <strong>in</strong>teressati:<br />

La biblioteca è operativa,<br />

grazie al lavoro gratuito di<br />

volontari, il mercoledì dalle<br />

15,00 alle 17,00 ed è visitabile<br />

su prenotazione negli<br />

altri giorni della settimana<br />

chiamando il numero<br />

340.5221719.<br />

Vito Gerardo Roberto<br />

L’ARCO DI ULISSE<br />

di Oscar Nicodemo<br />

La femm<strong>in</strong>ilità cilentana<br />

Cresima per Antonio Mottola<br />

Antonio Mottola, studente del Liceo<br />

Scientifico “Piranesi” di Capaccio<br />

ma residente ad Albanella ha ricevuto<br />

direttamente dal Vescovo<br />

mons. Ciro M<strong>in</strong>iero, nella chiesa di<br />

S. Anna di Mat<strong>in</strong>ella, il sacramento<br />

della Cresima. “Oggi la mano del Signore<br />

si è posata sulla tua spalla: ti<br />

accompagni per tutta la vita e ti protegga<br />

sempre”, è stato l’augurio che<br />

ha successivamente ricevuto da<br />

amici e parenti.<br />

Sul concetto di femm<strong>in</strong>ilità si sono<br />

spesi gli esteti di tutto il mondo, valorizzando<br />

i somatismi della donna<br />

<strong>in</strong> tutti i suoi particolari, compresi<br />

quelli, ovviamente, che rimandano<br />

ad impersonificazioni immag<strong>in</strong>arie e<br />

surreali. Ma non è della classificazione<br />

del fasc<strong>in</strong>o femm<strong>in</strong>ile che mi<br />

voglio <strong>in</strong>teressare, elencando per<br />

stereotipi le caratteristiche di una<br />

bellezza da catalogo, che a seconda<br />

delle fattezze e dei colori del soggetto<br />

si usa def<strong>in</strong>ire “bellezza lat<strong>in</strong>a”<br />

o “anglosassone”. L’attenzione,<br />

nell’affrontare un argomento per<br />

niente evasivo e profondamente <strong>in</strong>timistico,<br />

ricade nella terra <strong>in</strong> cui<br />

vivo, il <strong>Cilento</strong>. Qui è possibile ammirare<br />

fisionomie di donne che travalicano<br />

ogni aspetto della bellezza<br />

oggettivamente <strong>in</strong>dicata e propagandata.<br />

Penso a volti decisamente del<strong>in</strong>eati<br />

che esprimono un tempo<br />

diverso da quello contemporaneo, a<br />

sguardi fieri che testimoniano etnie<br />

che <strong>in</strong> precedenza hanno abitato<br />

questi luoghi, ad atteggiamenti naturali<br />

che rimarcano la straord<strong>in</strong>aria<br />

animalità dell’essere umano. Descrivo<br />

una figura, qu<strong>in</strong>di, non contemplata<br />

dai canoni di bellezza presi<br />

a modello dal mondo della pubblicità.<br />

Non di fasc<strong>in</strong>azione consumistica<br />

sto scrivendo, ma di<br />

esplorazione di un mistero storico<br />

che riconduce al segreto della bellezza.<br />

Esiste, pertanto, la femm<strong>in</strong>ilità<br />

cilentana, che emerge da una smorfia<br />

ist<strong>in</strong>tiva, da occhi velati di armoniosa<br />

tristezza, da un sorriso nervoso<br />

che libera una gigantesca energia,<br />

da forme corporee che si ribellano<br />

alla l<strong>in</strong>earità di un bel corpo. Portatrici<br />

di culture transitanti, testimoni<br />

di una sensualità liturgica, danzatrici<br />

di un rito che si perde nell’eternità,<br />

le donne cilentane si elevano <strong>in</strong> tutta<br />

la loro statura camm<strong>in</strong>ando orgogliose<br />

per il mondo e adoperando,<br />

con sapienza, la magia data loro <strong>in</strong><br />

dotazione dagli antichi padri. Non di<br />

rado appaiono come sacerdotesse di<br />

un tempio <strong>in</strong>nalzato alla gloria di<br />

una div<strong>in</strong>ità irascibile, ma potente e<br />

maestosa. Il <strong>Cilento</strong>, com’è noto, è<br />

terra di miti, dove creature di nuova<br />

generazione, ripercorrendo idealmente<br />

sentieri calcati da eroi e semidei,<br />

sercitano, (<strong>in</strong>)consapevolmente,<br />

un fasc<strong>in</strong>o che si nutre di pensieri<br />

antichi, tensioni rigeneranti, <strong>in</strong>tenzioni<br />

audaci.


N° 04<br />

12 04 Febbraio 2012 Vallo della Lucania<br />

LE AREE PROTETTE. La modifica della 394 dove porterà<br />

Quale politica per i parchi che devono uscire dal ghetto<br />

E’ evidente che lo scontro<br />

<strong>in</strong> atto nel mondo ambientalista<br />

per le modifiche alla<br />

legge 394/91 <strong>in</strong> discussione<br />

al Senato, sono e restano<br />

<strong>in</strong> quell’ambito e la<br />

politica politicante, segue<br />

a ruota. La crisi dei parchi<br />

italiani è tutta nell’aver voluto<br />

<strong>in</strong> maniera maniacale<br />

e monotematica da parte di<br />

federparchi e del mondo<br />

ambientalista, gratificato e<br />

autorefenziato per anni il<br />

mondo dei parchi che <strong>in</strong><br />

Italia ha rappresentato una<br />

vittoria del mondo ambientalista<br />

e di certa politica di<br />

destra e s<strong>in</strong>istra, senza diventare,<br />

come si sperava,<br />

una conquista sociale e di<br />

civiltà. Spesso le comunità<br />

dei parchi non hanno funzionato,<br />

spesso le politiche<br />

della partecipazione e<br />

della consapevolezza sono<br />

state un’opzional o una illusoria<br />

condivisione,<br />

troppo spesso e oggi più<br />

che mai, i parchi sono<br />

delle torri di avorio dal<br />

quale emerge un reggente<br />

che <strong>in</strong>dica, detta e promulga<br />

ostacoli ed impedimenti<br />

ai cittad<strong>in</strong>i dei parchi<br />

e al territorio senza capire<br />

l’evoluzione la crescita culturale<br />

e ambientale delle<br />

d<strong>in</strong>amiche nazionali ed europee<br />

(dalla Strategia Nazionale<br />

della Biodiversità,<br />

alla Convenzione Europea<br />

del Paesaggio). I parchi<br />

oggi devono assumere<br />

nuovi ruoli e funzioni attraverso<br />

un dibattito aperto<br />

concreto ed allargato non<br />

solo nel mondo ambientalista,<br />

ma allargato alla società<br />

civile che ne<br />

<strong>in</strong>travvede il modello di<br />

sperimentazione att<strong>in</strong>ente<br />

ai grandi paradigmi del nostro<br />

tempo (dalla qualità<br />

della vita, al ben-essere,<br />

alla bellezza) ma non ne riconosce<br />

le capacità di<br />

azione. I parchi oggi devono<br />

diventare strumento,<br />

che <strong>in</strong> base alle vocazioni<br />

dei territori, sperimentano<br />

modelli di economie diffuse<br />

e generative, di a-crescita<br />

felice, di ricerca e<br />

sperimentazione sui sistemi<br />

(servizi eco sistemici) e<br />

strumenti della governance<br />

territoriale.<br />

Questo dibattito deve entrare<br />

nelle Politiche Nazionali<br />

e nelle opportunità di<br />

fuoriuscita dalla crisi anche<br />

attraverso i servizi forniti da<br />

immensi territori dove è<br />

possibile dimostrare come<br />

alcune Politiche atte a contrastare<br />

il dissesto idrogeologico,<br />

l’abbandono<br />

dell’agricoltura di qualità,<br />

la desertificazione umana e<br />

naturale, sono possibili attraverso<br />

strumenti e metodi<br />

<strong>in</strong>novativi a partire dalla<br />

dovuta compensazione<br />

della fiscalità di vantaggio,<br />

alla nascita e crescita di un<br />

nuovo modello di imprese<br />

verdi. Senza sofismi la<br />

legge deve entrare nel dibattito<br />

politico dell’economia<br />

e della coesione per<br />

dare nuova l<strong>in</strong>fa all’Italia<br />

dell’eccellenza alla quale<br />

bisogna unire le tante aree<br />

(World Heritage, Riserve di<br />

Biosfera, Patrimonio Immateriale<br />

UNESCO, SIC e<br />

ZPS) che fanno del nostro<br />

paese il “giard<strong>in</strong>o del<br />

mondo” al quale mancano<br />

tanti nuovi giard<strong>in</strong>ieri.<br />

Federparchi, Legambiente,<br />

WWF, LIPU ed altri, devono<br />

chiedersi perché il<br />

mondo dei parchi manca ai<br />

tavoli nazionali di governo<br />

dove si decide il futuro<br />

della nostra nazione e<br />

smetterLa di contrastarsi su<br />

uno dei più importanti<br />

BENI COMUNI della nostra<br />

bella nazione.<br />

Domenico NIcoletti<br />

L’obiettivo è quello di destagionalizzare l’ambiente rurale<br />

Festival della Natura nei piccoli centri del <strong>Cilento</strong><br />

Inizia il “Festival della Natura”<br />

un progetto f<strong>in</strong>anziato<br />

dalla regione Campania<br />

con lo scopo di creare turismo<br />

nei piccoli paesi siti<br />

nelle aree <strong>in</strong>terne del Parco<br />

Nazionale <strong>Cilento</strong> e Diano<br />

<strong>in</strong> bassa stagione, quando il<br />

turismo praticamente è <strong>in</strong>esistente.<br />

L’obiettivo predom<strong>in</strong>ante<br />

è destagionalizzare<br />

il turismo rurale, creare<br />

“vita” e dare delle opportunità<br />

anche di lavoro agli<br />

abitanti dei piccoli centri. Il<br />

progetto vede co<strong>in</strong>volti i comuni<br />

di Stio <strong>Cilento</strong>, Ascea,<br />

Centola, Moio della Civitella,<br />

Casal Vel<strong>in</strong>o, Camerota,<br />

Ceraso e Novi Velia. Il<br />

periodo previsto per lo sviluppo<br />

del progetto è febbraio/aprile<br />

2012. Gli<br />

<strong>in</strong>contri, tutti concentrati<br />

nei f<strong>in</strong>e settimana, prevedono<br />

<strong>in</strong>iziative molto variegate.<br />

Ogni paese metterà <strong>in</strong><br />

campo il meglio che la propria<br />

cultura, la sua storia,<br />

l’arte cul<strong>in</strong>aria e le attrazioni<br />

architettoniche e ambientali<br />

che potrà offrire.<br />

Verranno co<strong>in</strong>volti associazioni<br />

esistenti sul territorio,<br />

ne verranno create altre e<br />

sarà dato agli abitanti del<br />

paese, dai bamb<strong>in</strong>i ai giovani,<br />

dagli adulti agli anziani,<br />

grande possibilità di<br />

cooperare tra loro e con le<br />

comunità di tutti i comuni<br />

co<strong>in</strong>volti. Lo scopo del progetto<br />

è far conoscere, ai turisti<br />

che lo vorranno,<br />

tradizioni locali e folklore,<br />

piatti della tradizione contad<strong>in</strong>a,<br />

cultura e artigianato,<br />

la biodiversità del territorio<br />

con la valorizzazione della<br />

Dieta Mediterranea. Naturalmente<br />

ogni paese, oltre<br />

ad essere sarà parte attiva <strong>in</strong><br />

occasione degli eventi programmati<br />

nel loro territorio,<br />

lo saranno altrettanto<br />

quando faranno da corona<br />

per le strade e le piazze di<br />

quelli partner. Arte, cultura,<br />

enogastronomia, spiritualità,<br />

creatività, sport, paesaggi,<br />

mitologia, fiabe… ci<br />

sarà e all’<strong>in</strong>terno delle varie<br />

manifestazioni, gare e concorsi.<br />

I sapori della cuc<strong>in</strong>a<br />

cilentana sono unici nel<br />

loro genere perché legati<br />

CONTINUA A PAG.13


Calore<br />

N° 04<br />

04 Febbraio 2012<br />

13<br />

AQUARA. All’impresa appaltatrice non liquidate spettanze<br />

Filca Cisl Salerno, l’allarme sulla Fondovalle Calore non completata<br />

La Fondovalle Calore rischia di non essere completata<br />

entro il 2013”. E’ questo il grido d’allarme<br />

lanciato dalla Filca Cisl Salerno. Infatti, secondo<br />

il s<strong>in</strong>dacalista Marco Mart<strong>in</strong>o, l’opera che dovrebbe<br />

collegare i centri della valle allo sv<strong>in</strong>colo<br />

autostradale della A3 di Campagna potrebbe<br />

bloccarsi al primo lotto a causa dello sblocco dei<br />

fondi necessari per ultimare la superstrada. “Attualmente<br />

proseguono senza sosta i lavori di<br />

completamento del primo lotto, per cui sono stati<br />

stanziati 17 milioni di euro opera appaltata dalla<br />

Prov<strong>in</strong>cia di Salerno. La situazione resta preoccupante,<br />

visto che l’azienda appaltatrice, che f<strong>in</strong>o<br />

ad ora ha completato quasi il 50% dei lavori, non<br />

ha ancora ricevuto un euro dalla Prov<strong>in</strong>cia di Salerno.<br />

Al momento i 26 lavoratori impiegati sul cantiere<br />

ricevono regolarmente gli stipendi, visto che l’impresa<br />

sta anticipando i pagamenti attraverso i propri<br />

fondi. Ma resta il timore per il futuro che i<br />

lavori possano bloccarsi, come già accaduto <strong>in</strong><br />

passato: “Al momento il secondo ed il terzo lotto,<br />

per un costo complessivo di 200 milioni di euro,<br />

non sono stati ancora appaltati. Il timore è quello<br />

che la Fondovalle Calore diventi il solito caso all’italiana<br />

della nostra prov<strong>in</strong>cia. Una cattedrale<br />

nel deserto”. Sulla stessa lunghezza d’onda<br />

anche il segretario della Filca Cisl prov<strong>in</strong>ciale,<br />

Peppe Marchesano: “Quella della Fondovalle Calore<br />

è una vicenda che seguiamo da vic<strong>in</strong>o ormai<br />

da tempo. Siamo vic<strong>in</strong>i all’azienda appaltatrice,<br />

che al momento sta dimostrando grande senso di<br />

responsabilità e chiediamo, pertanto, risposte<br />

concrete alla politica locale per non dare vita ad<br />

un nuovo caso di cattiva gestione dei fondi pubblici”.<br />

Sulla vicenda è <strong>in</strong>tervenuto anche Nando<br />

De Blasio, numero uno del s<strong>in</strong>dacato cisl<strong>in</strong>o che<br />

tutela i diritti dei lavoratori edili: “Non permetteremo<br />

che questa superstrada diventi una storica<br />

opera <strong>in</strong>compiuta, anche perché resta una struttura<br />

strategica per il nostro territorio, <strong>in</strong>dispensabile<br />

per il rilancio del turismo, ma serve<br />

soprattutto per i cittad<strong>in</strong>i che vivono <strong>in</strong> quelle<br />

aree Come Filca Cisl chiediamo al nuovo prefetto<br />

di Salerno, Ezio Monaco, di pressare le istituzioni<br />

politiche prov<strong>in</strong>ciali per appaltare i lavori dei lotti<br />

futuri, dare certezza per i pagamenti all’impresa<br />

e fornire risposte concrete ai tanti cittad<strong>in</strong>i di questa<br />

terra”.<br />

STRISCE A ROCCADASPIDE<br />

Chissà se le strisce pedonali(foto a s<strong>in</strong>istra( appena<br />

ridisegnate, a Roccadaspide, reggeranno<br />

sotto la pioggia di questi giorni! Molti cittad<strong>in</strong>i<br />

se lo chiedono perché la citata segnaletica stradale<br />

si è quasi cancellata, prima del maltempo,<br />

almeno nella Piazza XX Settembre. Eppure, tre<br />

domeniche fa, quando sono state riverniciate, le<br />

strisce “risplendevano” di bianco, per poi sbiadirsi<br />

una settimana dopo. Con l’augurio che la<br />

pioggia non le dissolva del tutto! (Foto strisce<br />

Piazza XX Settembre) F. P.<br />

L’<strong>in</strong>izio fissato per il 18 febbraio 2012<br />

Si com<strong>in</strong>cia a Stio e si conclude a Pal<strong>in</strong>uro<br />

SEGUE DA PAG. 12<br />

soprattutto alla biodiversità<br />

dei luoghi ed offrirà non solo<br />

tipicità ma anche proposte<br />

orig<strong>in</strong>ali e “moderne” . Il comune<br />

di Stio <strong>Cilento</strong>, comune<br />

capofila <strong>in</strong> questa<br />

<strong>in</strong>iziativa, darà il via all’evento<br />

già il prossimo 18-<br />

19 febbraio ed il tema sarà<br />

“Essere e benessere”. Ci saranno<br />

laboratori ambientali<br />

sulle erbe, rappresentazioni<br />

di yoga, percorsi nei boschi,<br />

sem<strong>in</strong>ari culturali e poi la<br />

presentazione, degustazione<br />

e gare sulle ricette tradizionali<br />

e non che vede al centro<br />

il fagiolo reg<strong>in</strong>a. La manifestazione<br />

vedrà ospite d’onore<br />

Katia Ricciarelli <strong>in</strong> concerto<br />

nella chiesa dei S.S. Pietro e<br />

Paolo di Stio. Gli altri eventi<br />

seguiranno con il seguente<br />

calendario e tema: Ascea:<br />

“Filosofia, Città e Paesaggi<br />

sublimi” 8-9 marzo, 15/22<br />

aprile<br />

Casal Vel<strong>in</strong>o: “Spiritualità e<br />

Convito” 6-7 aprile<br />

Camerota: “Vita, Arte e Artigiano”<br />

17-18-19 marzo<br />

Centola: “Mito, Viaggio e Natura”<br />

25 aprile<br />

Ceraso: “Ruralità e Contemporaneità”<br />

24-25 marzo<br />

Moio della Civitella: “Storia,<br />

Miti, Fiabe e Leggende” 20-<br />

21 febbraio<br />

Novi Velia: “Musica e Natura”<br />

31 marzo, 1 aprile<br />

Fiere di Vallo: “Incontri mediterranei”<br />

3 marzo<br />

Oasi Alento: “Le Olimpiadi<br />

della Natura” 28-29-30<br />

marzo.<br />

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N° 04<br />

14 04 Febbraio 2012 Roccadaspide<br />

OSPEDALE. Prescrizioni Farmaci, la situazione attuale<br />

Sbloccate le prescrizioni<br />

L’ospedale di Roccadaspide<br />

può prescrivere di<br />

nuovo quei farmaci che<br />

comprendono anche medic<strong>in</strong>ali<br />

salvavita perché<br />

non rientrano più nel<br />

piano terapeutico. Ma era<br />

dal luglio 2010 che il presidio<br />

rocchese non poteva<br />

prescrivere tali farmaci tra<br />

cui il “Plavix”, di fondamentale<br />

importanza nella<br />

terapia dell’<strong>in</strong>farto <strong>in</strong> fase<br />

acuta e nel post <strong>in</strong>farto.<br />

Con la conseguenza che i<br />

pazienti <strong>in</strong>fartuati, trattati<br />

presso l’ ospedale di Roccadaspide,<br />

erano costretti a<br />

rivolgersi presso altre strutture<br />

e centri abilitati per ottenerne<br />

la prescrizione.<br />

E, più precisamente, il decreto<br />

commissariale n 44<br />

del 2010 circa le misure di<br />

controllo della spesa farmaceutica,<br />

escludeva il<br />

presidio dalla prescrizione<br />

di alcune medic<strong>in</strong>e. Ma<br />

ora le cose sono cambiate.<br />

Come conferma anche il<br />

dott. Giancarlo Romeo,<br />

primario della divisione di<br />

Medic<strong>in</strong>a, presso l’ ospedale<br />

civile di Roccadaspide.<br />

«L’ospedale può<br />

prescrivere molti dei farmaci<br />

che, f<strong>in</strong>o a poco<br />

tempo fa, non poteva erogare<br />

ai pazienti come il<br />

Plavix, l’ossigeno, le medic<strong>in</strong>e<br />

per il diabete etc, afferma<br />

il primario. Mentre,<br />

tuttora, non può prescrivere<br />

i fattori della crescita,<br />

farmaci legati al trattamento<br />

di particolari forme<br />

di anemie con proprietà<br />

chemioterapiche. Ma le<br />

Che le nostre strade vers<strong>in</strong>o<br />

<strong>in</strong> tristi condizioni è<br />

un dato di fatto. Ma che la<br />

derivante pericolosità per i<br />

cittad<strong>in</strong>i debba peggiorare<br />

con le mutate condizioni<br />

climatiche, può essere evitato.<br />

Tanto per fare qualche<br />

esempio, a Roccadaspide,<br />

un tratto dell’ex strada statale<br />

488 è <strong>in</strong>terrotta <strong>in</strong> due<br />

parti per il crollo di un<br />

muro. I due tratti sono stati<br />

transennati da tempo dalla<br />

Prov<strong>in</strong>cia, ente addetto<br />

alla manutenzione della<br />

strada <strong>in</strong> questione. Ma,<br />

f<strong>in</strong>o ad oggi, nessuno ha<br />

pensato ancora di sistemarli.<br />

Anche perché l’ente<br />

prov<strong>in</strong>ciale ha chiamato <strong>in</strong><br />

causa anche i proprietari<br />

dei terreni <strong>in</strong> cui è compreso<br />

il muro franato. Il<br />

primo crollo è avvenuto<br />

nel 2008 ed il notevole<br />

tempo trascorso lo si denota<br />

dalla presenza di erbacce<br />

all’<strong>in</strong>terno della relativa<br />

area transennata.<br />

Mentre il secondo crollo risale<br />

a qualche mese fa, ma<br />

nessuna vegetazione ha<br />

ancora fatto capol<strong>in</strong>o tra le<br />

pietre cadute! Il tratto <strong>in</strong>terrotto<br />

permette la circolazione<br />

delle vetture, ma<br />

restr<strong>in</strong>ge notevolmente gli<br />

spazi e la fluidità di manovra.<br />

I crolli sono stati causati,<br />

soprattutto, dal<br />

maltempo e le frane degli<br />

anni scorsi e le peggiorate<br />

condizioni climatiche di<br />

questi giorni, non promettono<br />

nulla di buono. L’area<br />

<strong>in</strong>teressata è la strada che<br />

si trova tra la via S. V<strong>in</strong>cenzo<br />

e la via Mol<strong>in</strong>a.,<br />

nella parte bassa del paese,<br />

a poca distanza dall’ex<br />

macello. E dire che la polizia<br />

municipale di Roccadaspide<br />

aveva fatto una<br />

cose cambiano tutti i giorni<br />

e presto, forse, saranno<br />

prescrivibili anche questi<br />

ultimi. La farmacia del distretto<br />

ha, a riguardo,<br />

l’elenco di tutti i medic<strong>in</strong>ali<br />

che il presidio può<br />

prescrivere». La non prescrivibilità<br />

dei farmaci <strong>in</strong><br />

questione aveva creato<br />

non pochi disagi ai cittad<strong>in</strong>i<br />

della Valle del Calore,<br />

legati alle note distanze tra<br />

Roccadaspide, Agropoli,<br />

Vallo della Lucania e Battipaglia.<br />

Centri che, nel frattempo,<br />

avevano conservato la possibilità<br />

di prescrivere i citati<br />

farmaci, senza<br />

dimenticare la precaria<br />

condizione viaria della<br />

Valle del Calore. E l’età<br />

prevalentemente anziana<br />

segnalazione alla Prov<strong>in</strong>cia,<br />

a riguardo, già nel settembre<br />

del 2007. Quando<br />

un passante aveva fatto notare<br />

la pericolosità del<br />

muro ed un addetto dell’ente<br />

prov<strong>in</strong>ciale aveva effettuato<br />

un sopralluogo <strong>in</strong><br />

seguito alla segnalazione.<br />

Cui sono seguiti altri solleciti<br />

di <strong>in</strong>tervento dopo il<br />

crollo per salvaguardare<br />

l’<strong>in</strong>columità dei cittad<strong>in</strong>i.<br />

Ma tutto tace. E nessuno<br />

<strong>in</strong>terviene nemmeno per la<br />

messa <strong>in</strong> sicurezza della<br />

strada. Sembra, però, che<br />

sia pericoloso, almeno nel<br />

caso del primo crollo, rimuovere<br />

le pietre dalla<br />

strada perché fanno da<br />

barriera ad altre eventuali<br />

cadute. Sta di fatto, però,<br />

che quelle pietre ai lati<br />

della strada sono pericolose<br />

ed un residente della<br />

via S. V<strong>in</strong>cenzo ha avuto<br />

degli assistiti, costretti a rivolgersi<br />

a qualcuno per essere<br />

accompagnati. Il<br />

s<strong>in</strong>daco di Roccadaspide,<br />

Girolamo Aurichio, scrisse<br />

all’allora Commissario dell’Asl<br />

di Salerno, De Simone,<br />

chiedendogli «di<br />

riprist<strong>in</strong>are presso l’ospedale<br />

di Roccadaspide la<br />

prescrizione dei farmaci <strong>in</strong><br />

questione per i pazienti ricoverati».<br />

La situazione rimase<br />

<strong>in</strong>variata, ma ora<br />

l’ospedale di Roccadaspide<br />

può prescrivere quei<br />

medic<strong>in</strong>ali tanto utili ai pazienti.<br />

Un servizio riprist<strong>in</strong>ato a<br />

tutti i cittad<strong>in</strong>i della Valle<br />

del Calore e oltre.<br />

Francesca Pazzanese<br />

Strade rocchesi disastrate, sos alla Prov<strong>in</strong>cia<br />

un <strong>in</strong>cidente proprio per la<br />

restrizione del tratto <strong>in</strong><br />

questione. Per non parlare<br />

della via Sp<strong>in</strong>osa, <strong>in</strong> aperta<br />

campagna, sempre lungo<br />

l’ex strada statale 488.<br />

Dove la strada è franata ed,<br />

al suo posto, giace un notevole<br />

avallamento dell’asfalto.<br />

Inutile dire che<br />

l’area <strong>in</strong>teressata è stata<br />

transennata, da molto<br />

tempo, perché non percorribile<br />

dalle autovetture.<br />

Fra. Paz.


<strong>Cilento</strong><br />

N° 04<br />

04 Febbraio 2012<br />

15<br />

IL VIAGGIO. Il paese modello per la raccolta differenziata all’87%<br />

Dai marroni all’olio d’oliva, un paese che produce...<br />

Per arrivare a Roccadaspide occorre<br />

gustare il paesaggio attraverso le diverse<br />

prospettive offerte dalle curve<br />

della strada ed <strong>in</strong>erpicarsi con essa<br />

f<strong>in</strong>o a poco più di 300 m sul livello<br />

del mare. Un ultimo bivio e si arriva<br />

<strong>in</strong> città! È un dato acquisito ormai<br />

da almeno due anni che, quello che<br />

per consuetud<strong>in</strong>e siamo portati a<br />

def<strong>in</strong>ire un paese, sia <strong>in</strong> realtà stato<br />

onorato dal Presidente Napolitano<br />

del titolo di città: un riconoscimento<br />

non solo alla rilevanza storica del<br />

millenario Comune del Parco del <strong>Cilento</strong><br />

e del Vallo di Diano, ma anche<br />

alla comunità tutta che si è impegnata<br />

a realizzare benessere economico<br />

e sociale con il proprio lavoro<br />

e un pizzico di amore per il territorio.<br />

I rocchesi negli ultimi 4 anni,<br />

per esempio, hanno raggiunto una<br />

percentuale di raccolta differenziata<br />

che ha sfiorato l’87% partendo da<br />

zero, così da raggiungere un primato<br />

non solo <strong>in</strong> Campania, ma <strong>in</strong><br />

tutta Italia, come Comune Riciclone<br />

che conta tra i 6.000 ed i 10.000<br />

abitanti: qui, <strong>in</strong>fatti, il sistema della<br />

raccolta porta a porta è attivo f<strong>in</strong> dal<br />

marzo 2007, sia nel capoluogo che<br />

nelle relative frazioni - Carretiello,<br />

Doglie, Fonte, Serra, Tempalta. Oltre<br />

a mantenere le tariffe basse ed avere<br />

la città più pulita, i cittad<strong>in</strong>i hanno<br />

saputo sfruttare le possibilità offerte<br />

dalla realizzazione dell’isola ecologica;<br />

dall’attivazione di un servizio<br />

di compostaggio domestico, che ha<br />

permesso una riduzione del 30%<br />

della frazione umida, con relativi<br />

sconti per chi vive <strong>in</strong> campagna;<br />

dall’istituzione di un servizio di raccolta<br />

di batterie; dall’istituzione di<br />

un centro di raccolta convenzionato<br />

con il Centro di Coord<strong>in</strong>amento<br />

RAEE per frigoriferi, televisioni, monitor,<br />

apparecchi di illum<strong>in</strong>azione;<br />

dall’istituzione della raccolta di <strong>in</strong>dumenti<br />

ed accessori di abbigliamento,<br />

mediante l’impiego di<br />

appositi contenitori, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e co<strong>in</strong>volgendo<br />

i giovani locali nel servizio di<br />

raccolta oli vegetali esausti. Nulla è<br />

stato lasciato al caso, <strong>in</strong>somma, neanche<br />

le acque.<br />

Un modello virtuoso, <strong>in</strong> cui ciascuno<br />

fa la propria parte, cittad<strong>in</strong>i<br />

ed istituzioni. Bisognerebbe uniformare<br />

la scelta delle nostre passeggiate<br />

o delle <strong>in</strong>cursioni turistiche<br />

promosse nel territorio a criteri di<br />

sostenibilità e di tutela del paesaggio,<br />

per provare ad <strong>in</strong>nescare un’<strong>in</strong>versione<br />

di tendenza delle politiche<br />

ambientali delle nostre amm<strong>in</strong>istrazioni,<br />

partendo da una selezione di<br />

questo tipo.<br />

Famosa per la produzione dei marroni,<br />

prodotti di qualità, imperdibili<br />

soprattutto profumati al cioccolato,<br />

i castagneti ricoprono circa 4.000<br />

ha del territorio comunale, mentre i<br />

vigneti che addolciscono i declivi<br />

lungo la valle del Calore catturano<br />

il palato con una ricca produzione<br />

di v<strong>in</strong>i di alta qualità, afferenti la<br />

cant<strong>in</strong>a sociale di Val Calore; ancora<br />

l’olio che rende gustosi i piatti tipici<br />

come i fusilli, i cavatielli ed i ravaiuoli<br />

cilentani, mentre più recente la<br />

produzione di birra artigianale.<br />

Tante le leggende che colorano la<br />

storia del borgo assemblatosi a partire<br />

verosimilmente dal VII sec. d.C.,<br />

benché le testimonianze archeologiche<br />

attest<strong>in</strong>o la presenza di <strong>in</strong>sediamenti<br />

stabili con relative<br />

necropoli f<strong>in</strong> dalla f<strong>in</strong>e dell’VIII sec.<br />

a.C.: a partire dal nome, che secondo<br />

alcuni rimanda ai serpenti<br />

comparsi all’improvviso al cospetto<br />

dei transfughi dalla Paestum altomedievale,<br />

ormai malsana e vittima<br />

degli attacchi dei Saraceni. Piuttosto<br />

sembra che il nome, Roccadaspide,<br />

rimandi alle caratteristiche difensive<br />

del sito – ben riparato dai Monti Alburni,<br />

a dom<strong>in</strong>are la vallata del Calore<br />

e la piana del Sele –, ove alla<br />

orig<strong>in</strong>aria torre svettante sul borgo<br />

<strong>in</strong> età medievale, venne sostituito il<br />

castello che ancora oggi dom<strong>in</strong>a ed<br />

accentra le viuzze del centro antico,<br />

ad opera di Federico II di Svevia,<br />

all’<strong>in</strong>domani della sventata Congiura<br />

di Capaccio (1245). Deriverebbe,<br />

dunque, da aspis, scudo,<br />

difesa, nomen omen!<br />

Valent<strong>in</strong>a Del Pizzo<br />

AGROPOLI. Alfieri va al Tar<br />

Ridateci i fondi per la cultura<br />

ALTA VALLE DEL CALORE.<br />

Neve, da tragedia a benedizione<br />

Avevamo già affrontato la questione<br />

della revoca da parte della<br />

Regione Campania di 10 milioni di<br />

euro per il f<strong>in</strong>anziamento del del<br />

Tavolo Istituzionale Locale (TIL)<br />

Magna Graecia. Il Comune di Agropoli,<br />

<strong>in</strong> qualità di soggetto capofila,<br />

ha deciso di impugnare <strong>in</strong>nanzi al<br />

Tar Campania l’atto di revoca. Il<br />

s<strong>in</strong>daco, Franco Alfieri, ha <strong>in</strong>formato<br />

della vicenda anche l’europarlamentare<br />

P<strong>in</strong>o Arlacchi e<br />

Alberto Piazzi, componente della<br />

Direzione Generale della Politica<br />

Regionale della Commissione Europea.<br />

Il TIL Magna Graecia, composto<br />

da dodici comuni (Agropoli,<br />

Ascea, Albanella, Altavilla Silent<strong>in</strong>a,<br />

Capaccio, Casalvel<strong>in</strong>o, Giungano,<br />

Roccadaspide, Trent<strong>in</strong>ara,<br />

Torchiara, Laureana <strong>Cilento</strong> e Castel<br />

San Lorenzo) e dal Parco Nazionale<br />

del <strong>Cilento</strong> e Vallo di Diano<br />

e Alburni e Direzione Regionale<br />

della Sopr<strong>in</strong>tendenza, aveva elaborato<br />

il Piano Strategico per la Valorizzazione<br />

dei Beni Culturali della<br />

Regione Campania a seguito di avviso<br />

pubblico nell’ambito dell’Obiettivo<br />

Operativo 1.9 del PO<br />

FESR Campania 2007/2013. Approvato,<br />

aveva ottenuto il f<strong>in</strong>anziamento.<br />

Con delibera della giunta<br />

regionale n. 112/2011, però la sovvenzione<br />

è stata successivamente<br />

revocata. Un atto del tutto immotivato<br />

secondo Alfieri: “Hanno annullato<br />

una procedura legittima che<br />

ha significato, per molti ambiti territoriali,<br />

un percorso di lavoro serio,<br />

complesso ed oneroso. Il Comune<br />

di Agropoli, capofila del tavolo istituzionale,<br />

ha svolto un’<strong>in</strong>tensa attività<br />

che ha necessitato l’impegno<br />

di risorse economiche significative.<br />

Tra l’altro, l’azione progettuale rappresentava,<br />

<strong>in</strong> forma s<strong>in</strong>ergica tra<br />

più comuni, un’importante opportunità<br />

di sviluppo dei territori attraverso<br />

la valorizzazione del<br />

patrimonio storico e culturale. Per<br />

questi motivi ci siamo già rivolti a<br />

rappresentanti del Parlamento Europeo<br />

e abbiamo <strong>in</strong>teso impugnare<br />

la delibera della giunta regionale».<br />

Sulla sua scorta anche gli altri comuni<br />

si apprestano a presentare ricorso.<br />

E la neve venne! Bianca soffice,<br />

perf<strong>in</strong>o resistente. Cadde sull'Alta<br />

Valle del Calore a coprirla, quasi a<br />

fecondarla di nuove energie.<br />

Quelle che servono per rompere<br />

l'assedio della decrescita demografica<br />

che "uccide" un'<strong>in</strong>tero territorio.<br />

Senza difese di sorta o e<br />

mancante perf<strong>in</strong>o di idee per tentare<br />

la resistenza. L'antica maledizione<br />

del freddo, che costr<strong>in</strong>geva i<br />

maschi pastori a transuma <strong>in</strong> pianura<br />

lasciando vedove bianche a<br />

gestire l'<strong>in</strong>verno, oggi potrebbe diventare<br />

un'opportunità unica<br />

anche se non s<strong>in</strong>golare: unica per<br />

il nostro territorio, ma non s<strong>in</strong>golare<br />

perché già ha fatto la fortuna<br />

di un'<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ità di piccole e grandi realtà<br />

turistiche dell'arco alp<strong>in</strong>o e<br />

della dorsale appenn<strong>in</strong>ica. Piagg<strong>in</strong>e<br />

e l'alta valle del Calore imbiancata<br />

non è una novità. Come<br />

non è una primizia i fatto che alcuni<br />

volenterosi si sono messi <strong>in</strong><br />

testa di fare della neve un'attrazione<br />

che vada oltre i pochi appassionati<br />

<strong>in</strong>digeni.<br />

È ora che, al di là dei progetti faraonici,<br />

ci si <strong>in</strong>terroghi se non sia arrivato<br />

il momento di strutturare una<br />

proposta turistica spalmata su tutta<br />

la stagione <strong>in</strong>vernale senza attendere<br />

la bella "festa della neve" organizzata<br />

<strong>in</strong> un determ<strong>in</strong>ato periodo<br />

per dare spazio agli appassionati.<br />

Le strutture ricettive sono una<br />

realtà di tutto rispetto. Se considerate<br />

nel loro complesso i numeri<br />

sono anche buoni come la qualità<br />

della ristorazione. Il parco ha deliberato<br />

di acquistare un "gatto delle<br />

nevi" per sopperire al deficit di<br />

mezzi che garantiscano il trattamento<br />

della pista (oltre 10 Km di<br />

strada) che rendano fruibile la neve<br />

agli appassionati. Lo stesso mezzo<br />

può essere utilizzato come mezzo<br />

di trasporto per la, risalita degli<br />

sportivi e di chi avrebbe piacere di<br />

godersi un mondo da favola.<br />

Scende la neve ... È diventata una<br />

fortuna <strong>in</strong>vece della tragedia di un<br />

tempo.<br />

La fortuna bisogna meritarsela.<br />

<strong>Ecco</strong> perché i pochi che ci credono<br />

chiedono, a gran voce, a chi di dovere<br />

di fare la propria parte per rendere<br />

giustizia ala gente e alla nostra<br />

terra.<br />

Due cose per com<strong>in</strong>ciare: i servizi<br />

alla "fontana del caciocavallo" e la<br />

riapertura del rifugio delle "Chianodde".<br />

Sono cose che costano<br />

poco e niente! Per cui, è solo questione<br />

di buona volontà ...<br />

Bartolo Scandizzo


N° 04<br />

16 04 Febbraio 2012 Roccadaspide<br />

LA STORIA. Lucio Cosmo Isaia, il giramondo<br />

“L’America non fa per me, meglio Roccadaspide”<br />

«Dov’è Lucio Ci chiedeva<br />

la gente e noi non sapevamo<br />

cosa rispondere. Ma<br />

ora eccolo qua, dopo essere<br />

stato <strong>in</strong> America per<br />

10 mesi». Racconta divertito<br />

Enzo Iuliano, vigile di<br />

Roccadaspide <strong>in</strong> compagnia<br />

di Lucio Cosmo Isaia,<br />

ex senza tetto perché ora<br />

ha una casa, <strong>in</strong> Via Garibaldi,<br />

messagli a disposizione<br />

dal Comune. «Ho le<br />

chiavi e sto andando a pulire<br />

la casa, racconta<br />

Lucio. Sono ritornato a<br />

Roccadaspide anche perché,<br />

nonostante abbia 62<br />

anni, ho sentito il richiamo<br />

per mia madre e mia<br />

nonna, orig<strong>in</strong>arie del<br />

posto, e scomparse da<br />

tempo». E, 10 mesi fa, la<br />

decisione di andare a New<br />

York, dove ha vissuto per<br />

tanti anni. «Sono andato a<br />

New York, all’improvviso,<br />

volevo rivedere gli amici.<br />

Alcuni di loro hanno dei ristoranti<br />

e si sono messi a<br />

disposizione per i pasti. Ho<br />

rivisto le cose positive e<br />

negative dell’America, ma<br />

mi piace di più il paese»,<br />

racconta l’uomo, ora più<br />

curato nell’aspetto e sereno.<br />

Ma Lucio era già<br />

stato <strong>in</strong>tervistato dalla cronista<br />

nel’2005, all’<strong>in</strong>domani<br />

del suo arrivo a<br />

Roccadaspide. <strong>Ecco</strong> le parole<br />

di allora relative alla<br />

sua storia. Era triste, arrabbiato,<br />

ma pacifico. «Molti<br />

mi dicono di tagliare la<br />

barba, ma la mia è una<br />

protesta contro la cattiveria<br />

del mondo». E venne a<br />

Rocca sempre perché «Era<br />

il paese natio di mia madre<br />

a cui eravamo entrambi legati.<br />

Ci venivo con lei a<br />

trovare mia nonna». Era arrivato<br />

a piedi da Pontecagnano,<br />

con soli 2 euro <strong>in</strong><br />

tasca e raccontava della<br />

sua permanenza a New<br />

York durata 40 anni. Dove<br />

riprese gli studi dalla seconda<br />

media al secondo<br />

anno di università, per fare<br />

lavori saltuari e poi ritornare<br />

a casa. Duro il suo<br />

impatto con la società<br />

americana «Quell’ambiente<br />

non era la mia vera<br />

LUCIO L’AMERICANO, CON L’AMICO VIGILE ENZO IULIANO<br />

identità, affermava Lucio,<br />

mi sentivo come un<br />

agnello <strong>in</strong> mezzo ai lupi.<br />

L’impatto americano è<br />

stato negativo e mi ha<br />

creato un blocco mentale».<br />

Gli facevano compagnia e,<br />

forse gliene fanno tuttora,<br />

gli oggetti appartenuti alla<br />

madre e raccontava che lo<br />

«Accompagnavano lungo<br />

il percorso della vita e che<br />

erano una compagnia spirituale».<br />

Si professava, e lo<br />

è tuttora, un uomo pacifico.<br />

«Una persona che<br />

non tollera i soprusi, che<br />

VALVA. Presentato un modello di democrazia partecipativa<br />

Parco urbano a ruderi, il concorso<br />

Nella cornice dell’Auditorium<br />

di Villa d’Ayala di<br />

Valva, la Fondazione MIdA<br />

ha presentato ai s<strong>in</strong>daci ed<br />

alle più importanti istituzioni<br />

del territorio il bando<br />

<strong>in</strong>ternazionale d’idee<br />

“Co/Auletta. Le tue idee<br />

abitano qui”. Voluto e promosso<br />

dalla BCC di<br />

Aquara nella persona del<br />

direttore Antonio Mar<strong>in</strong>o e<br />

dal comune di Valva con il<br />

s<strong>in</strong>daco Francesco Marciello,<br />

l’<strong>in</strong>contro era dedicato<br />

al modello di democrazia<br />

attiva e partecipata,<br />

conseguito attraverso le<br />

peculiarità del concorso<br />

per il Parco urbano a ruderi,<br />

<strong>in</strong> Auletta. Cioè il recupero<br />

del vecchio centro<br />

storico abbandonato a seguito<br />

del sisma del 1980.<br />

Dopo un primo <strong>in</strong>tervento<br />

di messa <strong>in</strong> sicurezza, non<br />

<strong>in</strong>vasivo e rispettoso delle<br />

sue tecniche di costruzione,<br />

ora si vuole def<strong>in</strong>ire<br />

la sua dest<strong>in</strong>azione di uso,<br />

nell’ambito della ricettività<br />

diffusa. Aperto ufficialmente<br />

lo scorso novembre,<br />

“Co/Auletta” è un bando di<br />

idee <strong>in</strong>clusivo. “Solitamente<br />

un concorso è di<br />

per sé un processo di<br />

esclusione: c’è un v<strong>in</strong>citore<br />

e poi seguono gli altri.<br />

Invece, la procedura adottata<br />

<strong>in</strong>dividuerà una massimo<br />

di 5 idee f<strong>in</strong>aliste. Gli<br />

ama la verità e che deve<br />

reagire <strong>in</strong> qualche modo,<br />

ma senza violenza». E poi<br />

è rispuntato, all’improvviso<br />

a Roccadaspide e la gente<br />

si ferma per sapere come<br />

stia e che f<strong>in</strong>e abbia fatto.<br />

Da qui il simpatico siparietto<br />

Enzo il vigile e l’<strong>in</strong>contro<br />

con la cronista. «E,<br />

mi raccomando scrivi che<br />

sono una brava persona e<br />

poi chiede: vieni a vedere<br />

casa mia», conclude<br />

Lucio divertito. E La cronista<br />

ci andrà!<br />

Francesca Pazzanese<br />

autori si confronteranno<br />

con le comunità locali, nel<br />

corso di un workshop di<br />

tre giorni e saranno <strong>in</strong>vitati<br />

a lavorare <strong>in</strong> squadra per<br />

conseguire una soluzione<br />

unica condivisa” ha affermato<br />

il Presidente della<br />

Fondazione, D’Orilia.<br />

“Con esso si persegue l’<strong>in</strong>tento<br />

di creare una fuc<strong>in</strong>a<br />

<strong>in</strong>ternazionale di proposte<br />

che elabor<strong>in</strong>o una idea di<br />

CONTINUA A PAG 17


Diano<br />

N° 04<br />

04 Febbraio 2012<br />

17<br />

“SINDACI SVEGLIATEVI!! TUTTO È ANCORA IN DISCUSSIONE, L’APPELLO DI PALADINO<br />

Mantenimento del tribunale, l’impegno ancora non c’è...<br />

A una settimana dalla manifestazione<br />

pubblica organizzata<br />

dai giovani avvocati del<br />

tribunale di Sala Consil<strong>in</strong>a,<br />

<strong>in</strong>terviene tuonando l’avv.<br />

Angelo Palad<strong>in</strong>o con un manifesto,<br />

sollecitando i primi<br />

cittad<strong>in</strong>i e non solo a fare<br />

qualcosa immediatamente e<br />

concretamente per preservare<br />

e mantenere il locale<br />

Palazzo di Giustizia al centro<br />

dell’ultima revisione<br />

delle Circoscrizioni Giudiziarie<br />

italiane. Ne parliamo<br />

parlato con l’avv. Palad<strong>in</strong>o.<br />

Avv. Palad<strong>in</strong>o quali le prospettive<br />

attuali<br />

Ho fatto appello ai s<strong>in</strong>daci<br />

perché, a me pare strano<br />

che, f<strong>in</strong>o a oggi, da settembre<br />

tutte le manifestazioni<br />

sono state organizzate solo<br />

dalle associazioni, solo<br />

dagli studenti, dagli avvocati<br />

ma questi ultimi sono<br />

solo una parte di questo<br />

problema. Il tribunale e la<br />

sua chiusura è un problema<br />

di tutti i cittad<strong>in</strong>i, mi pare<br />

strano che dopo quattro<br />

mesi i s<strong>in</strong>daci sono stati solo<br />

<strong>in</strong>vitati a queste manifestazioni<br />

e non hanno <strong>in</strong>vitato<br />

loro i cittad<strong>in</strong>i a partecipare.<br />

Ci vuole pertanto una <strong>in</strong>iziativa<br />

forte dei s<strong>in</strong>daci e lo<br />

faccio senza polemica.<br />

Anche io sono eletto ma i<br />

s<strong>in</strong>daci e gli eletti <strong>in</strong> generale<br />

non hanno assunto<br />

ruolo di guida e di forte protesta<br />

nei confronti del M<strong>in</strong>istero,<br />

del Governo, del<br />

Consiglio Superiore della<br />

Magistratura che vuole sopprimerci.<br />

Esiste un documento<br />

con il quale la<br />

Magistratura vuole sopprimere<br />

i tribunali m<strong>in</strong>ori, beh<br />

bisogna reagire a tutto questo!<br />

A oggi non ho visto una<br />

<strong>in</strong>iziativa del s<strong>in</strong>daco e dei<br />

s<strong>in</strong>daci, il mio appello è rivolto<br />

a loro a prendere <strong>in</strong><br />

mano la situazione prima<br />

che sia troppo tardi! Noi abbiamo<br />

ancora la possibilità<br />

di bloccare tutto, nulla è ancora<br />

stato deciso, ritengo<br />

improvvida anche l’ipotesi<br />

di parlare di accorpamenti<br />

con altri tribunali.<br />

Allora quale e quali sono le<br />

mosse per difendere il nostro<br />

presidio di Giustizia<br />

Oggi bisogna difendere il<br />

tribunale di Sala Consil<strong>in</strong>a<br />

perché ha le carte <strong>in</strong> regola<br />

per essere mantenuto così<br />

com’è o leggermente allargato,<br />

già oggi occorre andare<br />

a parlare dell’ipotesi<br />

che ci porta a Lagonegro o<br />

da qualche altra parte ma ripeto<br />

è una cosa davvero<br />

<strong>in</strong>opportuna. Se gli avvocati<br />

lo hanno proposto non<br />

hanno nessun titolo per<br />

avanzare una proposta del<br />

genere, gli avvocati sono avvocati<br />

e devono solo difendere<br />

il tribunale. Il mandato<br />

dell’assemblea è quello di<br />

dire difendiamo il tribunale<br />

non di proporre altro, il fatto<br />

di non dire dove sia la sede<br />

apre a tante possibilità. Innanzitutto<br />

il tribunale non è<br />

morto, discutiamone semmai<br />

sarà ucciso o sarà def<strong>in</strong>itivamente<br />

chiuso ma f<strong>in</strong><br />

quando non lo è, abbiamo il<br />

dovere di mobilitarci con i<br />

s<strong>in</strong>daci avanti e noi cittad<strong>in</strong>i<br />

dietro. Sull’esempio dei tassisti<br />

autotrasportatori pescatori,<br />

dobbiamo tenere alta<br />

l’attenzione sulla nostra protesta<br />

giusta e logica, stiamo<br />

protestando perché ci<br />

stanno scippando un patrimonio<br />

storico esempio di<br />

civiltà <strong>in</strong>discussa per i nostri<br />

cittad<strong>in</strong>i, ebbene su questa<br />

protesta, i s<strong>in</strong>daci f<strong>in</strong>ora<br />

hanno dormito ma ora c’è<br />

bisogno che si svegl<strong>in</strong>o, che<br />

facciano loro una <strong>in</strong>iziativa<br />

forte, altrimenti risponderanno<br />

di fronte ai cittad<strong>in</strong>i<br />

per aver perso anche un<br />

momento economico.<br />

Anche l’economia del paese<br />

potrebbe pagarne le conseguenze.<br />

Sì <strong>in</strong> un momento di grave<br />

crisi economica, i s<strong>in</strong>daci<br />

non possono sopportare che<br />

il livello di economia si abbassi<br />

ulteriormente con la<br />

privazione del tribunale, <strong>in</strong>teso<br />

come eccezionale locale<br />

patrimonio. Non c’è<br />

alibi che tenga. Questa<br />

forma di rassegnazione e<br />

apatia dei s<strong>in</strong>daci, non va<br />

bene, non va bene questo<br />

modo di non prendere <strong>in</strong>iziative<br />

per una forma di riservatezza<br />

o di rispetto nei<br />

confronti della Magistratura<br />

che è la nostra controparte<br />

perchè ha chiesto ufficialmente<br />

la soppressione del<br />

nostro tribunale. La gente<br />

vuole una reazione forte dei<br />

s<strong>in</strong>daci e degli eletti. Mettiamoci<br />

avanti la protesta, dobbiamo<br />

avere il coraggio nei<br />

momenti difficili, la dignità<br />

del ruolo che ricopriamo<br />

come eletti dalla gente, solo<br />

così secondo me abbiamo<br />

ANGELO PALADINO<br />

VALVA. Iniziativa della fondazione Mida<br />

Virgilio Gay: il turismo è solo un amplificatore<br />

SEGUE DA PAG 16<br />

successo, per evitare la<br />

creazione di una cattedrale<br />

nel deserto” ha detto il s<strong>in</strong>daco<br />

di Auletta, Pietro Pessolano.<br />

Nel suo articolato<br />

<strong>in</strong>tervento, il direttore della<br />

Fondazione MIdA, Virgilio<br />

Gay, ha ricordato che “un<br />

modello di sviluppo locale<br />

non può essere fondato solo<br />

sul turismo che rappresenta,<br />

con la cultura, un mero collettore<br />

di sistema ed un amplificatore<br />

dell’economia, la<br />

quale necessariamente necessita<br />

di agricoltura di qualità,<br />

eccellenze produttive<br />

artigianali, servizi qualificati<br />

ed una <strong>in</strong>dustria contestualizzata<br />

ed orientata alla sostenibilità.<br />

Il progetto è promosso<br />

dalla Fondazione<br />

MIDA e dal comune di Auletta;<br />

coord<strong>in</strong>ato da RENA<br />

(Rete per l’Eccellenza Nazionale)<br />

e si avvale della<br />

partnership di Snark – space<br />

mak<strong>in</strong>g. Nel corso della serata<br />

gli <strong>in</strong>tervenuti hanno<br />

la possibilità di ottenere il<br />

mantenimento del nostro<br />

tribunale, abbiamo mille ragioni<br />

per farlo restare. Abbiamo<br />

visto che se la<br />

protesta è giusta il Governo<br />

cede, il Governo oggi è fatto<br />

da non politici ma da gente<br />

che sta dietro una scrivania<br />

che forse non conosce nemmeno<br />

dove sta Sala Consil<strong>in</strong>a.<br />

Occorre portare a<br />

Roma la protesta con modi<br />

eclatanti, far aprire le orecchie<br />

al Governo, magari andare<br />

dal Presidente della<br />

Repubblica massimo difensore<br />

dei Diritti Costituzionali,<br />

costui deve pensare<br />

che non è molto democratico<br />

togliere un presidio di<br />

giustizia <strong>in</strong> un territorio di<br />

100 km. Spero così che con<br />

questo manifesto i s<strong>in</strong>daci<br />

f<strong>in</strong>almente facciano qualcosa<br />

di eclatante per il territorio,<br />

gli avvocati che non<br />

hanno ruolo istituzionale<br />

non prendano alcuna autonoma<br />

<strong>in</strong>iziativa se non di difesa<br />

del nostro tribunale e i<br />

cittad<strong>in</strong>i facciano la loro<br />

parte <strong>in</strong> questa battaglia comune.<br />

Antonella Citro<br />

potuto visitare il complesso<br />

architettonico di Villa<br />

d’Ayala, con il suo maestoso<br />

castello e l’immenso parco,<br />

tra poco fruibili dai visitatori.<br />

Un altro bene che arricchirà<br />

il vasto patrimonio<br />

storico ed ambientale della<br />

prov<strong>in</strong>cia di Salerno.<br />

BS<br />

IN FARMACIA<br />

Omega3:<br />

i nuovi<br />

ant<strong>in</strong>fiammatori!<br />

Già nel 2004<br />

Food and Drug<br />

Adm<strong>in</strong>istration<br />

(FDA) ha annunciato<br />

che il<br />

consumo di<br />

acidi grassi omega-3 EPA e<br />

DHA può ridurre il rischio<br />

di cardiopatia. Gli Omega3<br />

sono co<strong>in</strong>volti <strong>in</strong> diversi<br />

processi metabolici importanti:<br />

hanno un effetto anticoagulante,<br />

riducono i<br />

valori della pressione arteriosa,<br />

il livello dei lipidi plasmastici<br />

e il rischio di<br />

sviluppare le malattie cardiovascolari.<br />

Ma non solo<br />

questo... EPA e DHA<br />

hanno anche proprietà ant<strong>in</strong>fiammatorie,<br />

immunomodulatorie<br />

ed <strong>in</strong>ducono<br />

effetti benefici sul sistema<br />

muscolo-scheletrico, gastro<strong>in</strong>stest<strong>in</strong>ale<br />

ed immunitario.<br />

E' stato scoperto che<br />

il nostro corpo riesce a trasformare<br />

una componente<br />

dell'olio di pesce, l'acido<br />

grasso essenziale omega 3<br />

DHA, <strong>in</strong> una sostanza nota<br />

come resolv<strong>in</strong>a D2, <strong>in</strong><br />

grado di proteggerci dalle<br />

<strong>in</strong>fiammazioni che portano<br />

ad esempio all'artrite reumatoide.<br />

Nel caso di questa<br />

patologia, la malattia esordisce<br />

<strong>in</strong> seguito ad una reazione<br />

autoimmune,<br />

l'organismo attacca se<br />

stesso colpendo i tessuti<br />

sani e provoca <strong>in</strong> tal modo<br />

un'<strong>in</strong>fiammazione delle articolazioni<br />

con un decorso<br />

piuttosto rapido. La sostanza<br />

scoperta la resolv<strong>in</strong>a<br />

D2, potrebbe essere la base<br />

per nuovi trattamenti di orig<strong>in</strong>e<br />

<strong>in</strong>fiammatoria come<br />

ad esempio l'artrite reumatoide.<br />

In alcuni studi cl<strong>in</strong>ici,<br />

dosi giornaliere di 3 g di<br />

EPA e DHA per periodi di<br />

almeno 12 settimane, riducevano<br />

il dolore articolare e<br />

la rigidità mattut<strong>in</strong>a <strong>in</strong> soggetti<br />

affetti da artrite reumatoide.<br />

La tollerabilita degli<br />

omega 3 è buona anche per<br />

lunghi periodi di assunzione<br />

e non sono stati f<strong>in</strong>o<br />

ad ora riscontrati effetti collaterali<br />

rilevanti.


N° 04<br />

18 04 Febbraio 2012 Eboli<br />

Dalla palestra del liceo Scientifico ai paletti <strong>in</strong> pieno centro, la legge calpestata da tutti<br />

Eboli, città delle contraddizioni e dell’illegalità perdonata<br />

l’ord<strong>in</strong>e. Questo spiegano a<br />

Palazzo di Città, dove le<br />

casse comunali sono <strong>in</strong><br />

rosso fallimento. L’abuso<br />

resta lì, <strong>in</strong>toccabile, <strong>in</strong> uno<br />

scenario penoso e terzomondista,<br />

tra pali fuorilegge,<br />

pedane a terra, <strong>in</strong> una sorta<br />

di suk arabo zozzo e disord<strong>in</strong>ato,<br />

sul quale chiudono<br />

gli occhi <strong>in</strong> tanti. Siamo la<br />

città più ospitale con gli<br />

abusivi. Spazio enorme per<br />

l’illegalità e per i fuorilegge.<br />

Avanti il prossimo. La storia<br />

non <strong>in</strong>segna niente. Se del<br />

resto il tesoriere della Margherita<br />

si è rubato 13 milioni<br />

di euro e a stento ne restituirà<br />

5…viva l’illegalità, ci<br />

verrebbe da urlare. Confidiamo<br />

nel prossimo e nelle<br />

forze dell’ord<strong>in</strong>e, qualcosa<br />

cambierà. Ai politici auguriamo<br />

buon divertimento e<br />

tanta salute ai legamenti<br />

delle g<strong>in</strong>occhia. Di trovare<br />

una sp<strong>in</strong>a dorsale dritta e un<br />

po’ di senso del pudore legale…abbiamo<br />

perso ogni<br />

speranza.<br />

Altro episodio strano. Un<br />

bulgaro di belle speranze viveva<br />

nel centro storico di<br />

E’ da pochi giorni <strong>in</strong> libreria<br />

“Il Fiore dell’Agave”, il secondo<br />

romanzo di Raffaele<br />

De Pascale, 65 anni, <strong>in</strong>segnante,<br />

filosofo e studioso<br />

del barocco.<br />

L’opera è ambientata a Ceraso<br />

e a Eboli. Due sono gli<br />

eventi storici di “partenza”.<br />

Lo sbarco dei Saraceni, nel<br />

piccolo centro cilentano, la<br />

successiva rivolta di Masaniello,<br />

a Eboli.”Il mio non è<br />

un romanzo storico- spiega<br />

l’autore- ma l’<strong>in</strong>treccio di<br />

due esistenze, quella di una<br />

monaca e di un pittore,<br />

nonché del suo garzone di<br />

bottega”. Negli otto capitoli,<br />

con titoli diversi, si <strong>in</strong>trecciano<br />

storie personali ed<br />

eventi socio politici. Sono<br />

gli anni della rivolta, di Masaniello<br />

che conv<strong>in</strong>ce il popolo<br />

a ribellarsi al potere<br />

costituito. Due bamb<strong>in</strong>i e<br />

due storie <strong>in</strong>trecciate con le<br />

vicende rivoluzionarie della<br />

propria terra. “Il romanzo<br />

Eboli. Da due anni era ricercato<br />

<strong>in</strong> tutta Europa. Era latitante,<br />

nonostante gli<br />

venissero contestati diversi<br />

episodi di spaccio di droga.<br />

Era ricercato ovunque,<br />

tranne che a Eboli. Visto che<br />

nessuno è venuto a prelevarlo<br />

da noi, ci ha pensato<br />

lui a consegnarsi. Che ti fa lo<br />

spacciatore <strong>in</strong>ternazionale<br />

Se ne va <strong>in</strong> giro con una<br />

fiammante Bmw. E f<strong>in</strong> qui,<br />

bella macch<strong>in</strong>a, bel motore,<br />

ottime prestazioni, <strong>in</strong> bocca<br />

EBOLI DI NOTTE<br />

IL LIBRO. “Il fiore dell’Agave” tra Ceraso e Eboli<br />

Due ragazzi, due storie, due fiumi, due città<br />

<strong>in</strong>izia sulla spiaggia di Velia<br />

dove avviene lo sbarco dei<br />

Saraceni. Furono giorni terribili.<br />

Il piccolo pittore e la<br />

futura suora si conoscono<br />

proprio <strong>in</strong> questi momenti<br />

drammatici” racconta De<br />

Pascale. L’amicizia si <strong>in</strong>treccia,<br />

prosegue a Ceraso per<br />

risalire poi f<strong>in</strong>o a Eboli. I<br />

due piccoli protagonisti si<br />

ritrovano cresciuti e maturi<br />

sulle rive del torrente Tufara,<br />

a Eboli. Lui, appassionato di<br />

pittura e di arte. Lei, <strong>in</strong>terprete<br />

ammirevole di musiche<br />

sacre attraverso l’organo<br />

del convento. La vita dei<br />

due protagonisti si <strong>in</strong>treccia<br />

ancora, attraverso gli affreschi<br />

del convento. Gli episodi<br />

narrati nel libro sono<br />

ambientati <strong>in</strong> luoghi naturali,<br />

<strong>in</strong>torno a due fiumi: il<br />

Palistro, a Ceraso, e il Tufara,<br />

a Eboli. La vita di bottega,<br />

all’epoca, si svolgeva<br />

lungo il fiume. Gli artigiani<br />

si ritrovavano lungo il Tufara,<br />

a Eboli. I seguaci di<br />

Masaniello organizzarono<br />

la protesta <strong>in</strong> questi luoghi<br />

immersi nella natura. Il pittore<br />

prende parte alla rivolta<br />

e verrà impiccato all’arco<br />

dei tredici. La sua eredità artistica<br />

passa al garzone che<br />

si salva grazie all’<strong>in</strong>tervento<br />

del suo maestro.<br />

“Il romanzo è un racconto<br />

socio politico, è la storia di<br />

un’amicizia <strong>in</strong>tensa. E’ ambientato<br />

<strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Salerno<br />

<strong>in</strong> età barocca”<br />

RAFFAELE DE PASCALE<br />

al lupo per il pieno di benz<strong>in</strong>a.<br />

L’astuto bulgaro si consegna<br />

alle patrie galere,<br />

però, con un colpo di gran<br />

classe, dimenticando di <strong>in</strong>stallare<br />

una targa alla Bmw.<br />

Imboccata l’autostrada, è<br />

stato scoperto dalla polizia<br />

stradale.<br />

Scattato il controllo, lo sbadato<br />

spacciatore <strong>in</strong>ternazionale<br />

è f<strong>in</strong>ito <strong>in</strong> carcere.<br />

L’Interpol r<strong>in</strong>grazia. La targa<br />

persa, rimossa, rubata o mai<br />

<strong>in</strong>stallata dal bulgaro, decisiva<br />

fu per l’<strong>in</strong>chiesta.<br />

Secondo furto <strong>in</strong> casa del senatore<br />

Cardiello. Non <strong>in</strong><br />

centro, ma <strong>in</strong> coll<strong>in</strong>a. I ladri<br />

hanno rubato c<strong>in</strong>que, diecimila<br />

euro di roba nella villa.<br />

Un televisore, un dvd, la<br />

playstation e il forno microonde.<br />

E’ da settembre che<br />

una banda “italo-straniera”<br />

sta svuotando le ville dell’agro<br />

ebolitano. Rubare a<br />

casa di un senatore fa sempre<br />

effetto. Fa notizia. Ma<br />

dov’è la stranezza Quando<br />

si arriva a proporre di <strong>in</strong>stallare<br />

le telecamere comunali<br />

<strong>in</strong> coll<strong>in</strong>a, c’è qualcosa che<br />

non va. Le telecamere che <strong>in</strong><br />

centro non funzionano, andrebbero<br />

<strong>in</strong>stallate anche <strong>in</strong><br />

coll<strong>in</strong>a E quante telecamere<br />

ci vorrebbero Come faremmo<br />

a scoprire i ladri che<br />

rubano tra boschi e natura<br />

brada L’idea viene apprezzata<br />

anche dall’assessore<br />

Mastrolia. Il responsabile<br />

della sicurezza a Eboli non<br />

dice no a nessuno. Ma le telecamere<br />

comunali <strong>in</strong> coll<strong>in</strong>a<br />

sono una boutade senza<br />

precedenti. Noi abbiamo<br />

un’idea più banale. Forse è<br />

conclude l’autore. Il libro è<br />

di 133 pag<strong>in</strong>e ed è diviso <strong>in</strong><br />

otto capitoli con un titolo<br />

diverso. La seconda opera<br />

di De Pascale è distribuita<br />

nelle librerie tra Firenze,<br />

Roma, Napoli ed Eboli. Il<br />

costo è di 19,50. Lo scrittore<br />

è nato a Fisciano ma si<br />

è formato a Tor<strong>in</strong>o, dove ha<br />

studiato e ha <strong>in</strong>segnato per<br />

decenni. Oggi vive a Eboli,<br />

nel centro storico.<br />

Fra. Fae<br />

il caso che il senatore Cardiello<br />

<strong>in</strong>stalli le telecamere<br />

davanti e dentro la sua villa<br />

<strong>in</strong> montagna, come ha fatto<br />

il barista ebolitano grazie al<br />

quale è stato arrestato un<br />

pregiudicato ebolitano che<br />

ha <strong>in</strong>cendiato l’auto di un<br />

marocch<strong>in</strong>o, frettolosamente<br />

giudicata morta per corto<br />

circuito.<br />

La stangata peggiore è arrivata<br />

ai proprietari dei lidi,<br />

letteralmente bastonati da<br />

Caldoro e dalla Regione<br />

Campania. Mentre il Pdl a<br />

Napoli pensa a un altro<br />

mega condono per le case<br />

abusive (evidentemente<br />

Sarno e i paesi limitrofi distrutti<br />

dalle frane non hanno<br />

<strong>in</strong>segnato niente), i proprietari<br />

dei lidi si ritrovano una<br />

tassa regionale aumentata<br />

del 100 per cento. E’ vero<br />

che gli stabilimenti balneari<br />

sono gall<strong>in</strong>e dalle uova<br />

d’oro, è vero che vedere uno<br />

scontr<strong>in</strong>o fiscale <strong>in</strong> uno lido<br />

è come credere che il sottosegretario<br />

Martone si sia laureato<br />

con le sue forze…ma a<br />

tutto c’è un limite. Una tassa<br />

aumentata <strong>in</strong> queste proporzioni<br />

ci ricorda la Romania<br />

di Ceacescu o la Russia di<br />

Stal<strong>in</strong>. Se Bondi era comunista,<br />

stentiamo a credere che<br />

Caldoro diventi stal<strong>in</strong>ista.<br />

E per concludere, la palestra<br />

del liceo Scientifico è ancora<br />

aperta e abusiva. Al di<br />

là delle conclusioni strampalate<br />

di qualche esponente<br />

del Nuovo Psi (“Melchionda<br />

rimuova prima gli altri abusi<br />

<strong>in</strong> città”…) la prov<strong>in</strong>cia di<br />

Salerno non ha ancora presentato<br />

le carte per sanare<br />

l’illecito. E forse ha perso<br />

anche il diritto per farlo. Nel<br />

frattempo, però, il comune<br />

non si decide a sigillare<br />

l’abuso, come chiesto dallo<br />

stesso Edmondo Cirielli, presidente<br />

della Prov<strong>in</strong>cia di<br />

Salerno, proprietaria dell’immobile<br />

illegale. Tra battute e<br />

provocazioni, non è cambiato<br />

proprio niente. E al di<br />

là delle sproporzionate fesserie<br />

che racconta l’esponente<br />

del Nuovo Psi, ci<br />

ritroviamo con una scuola<br />

pubblica e un mastodontico<br />

abuso politico. La speranza<br />

è che si trovi una soluzione,<br />

prima che vengano abolite<br />

le prov<strong>in</strong>ce.<br />

Francesco Faenza


Eboli<br />

N° 04<br />

04 Febbraio 2012<br />

19<br />

Le pagelle ebolitane<br />

di Francesco Faenza<br />

Operai Multiservizi, voto 4: scioperare<br />

dal lato sbagliato del comune, è<br />

ridicolo. Invece di sistemarsi davanti<br />

al comune, gli operai <strong>in</strong> sciopero<br />

scelgono il più anonimo lato posteriore<br />

del comune. Poco visibili, quasi<br />

nascosti, a tratti imbarazzati, gli operai<br />

quasi tutti Cisl della Multiservizi<br />

protestano a bassa voce, <strong>in</strong> punta di<br />

piedi, camm<strong>in</strong>ando sulle uova, senza<br />

dar fastidio a nessuno, proprio mentre<br />

l'Italia <strong>in</strong>tera f<strong>in</strong>isce ko per il<br />

blocco dei camionisti. Un confronto<br />

stridente, ridicolo, improponibile. Ma<br />

tant'è, la verità è questa, la realtà è<br />

addomesticata. Chi sciopera lo fa per<br />

difendere i propri diritti. Retribuzione,<br />

vecchie spettanze, futuro a rischio.<br />

Alla Multiservizi sta<br />

succedendo di tutto. Gli operai temono<br />

per il loro futuro. Ma ne reclamano<br />

certezza e chiarezza con una<br />

sord<strong>in</strong>a assordante. Non così, di grazia.<br />

Se scioperate, fatelo <strong>in</strong> modo visibile<br />

e rumoroso. Così Chiapparone<br />

e soci rischiano di imitare la scena di<br />

Siani <strong>in</strong> Benvenuti al Nord. Incatenati<br />

a un cassonetto, f<strong>in</strong>iscono per essere<br />

rimossi. Siani viene portato via dal<br />

camion della nettezza urbana. Gli<br />

operai della Multiservizi se ne stanno<br />

r<strong>in</strong>tanati e silenziosi. Altro problema,<br />

questo da codice penale. Da mesi, i<br />

dipendenti di via dell'Atletica lamentano<br />

m<strong>in</strong>acce e gesti di violenza subiti<br />

da un dipendente comunale.<br />

Nonostante le numerose segnalazioni,<br />

nessun politico si è mosso. E'<br />

<strong>in</strong>utile cont<strong>in</strong>uare a protestare. Bisogna<br />

passare alla fase due. Lasciare<br />

l'uscita posteriore del comune, che è<br />

anche l'uscita di emergenza, e andare<br />

<strong>in</strong> caserma a denunciare il violento<br />

dipendente comunale. Se la<br />

verità è quella, m<strong>in</strong>acce e violenze, i<br />

carab<strong>in</strong>ieri faranno qualcosa. Restare<br />

sul marciapiede anonimo alle spalle<br />

del comune, scena pilatesca e scelta<br />

ridicola, restano. Coraggio. Meglio si<br />

può fare. Barista de I Due Leoni,<br />

voto 8: <strong>in</strong>consapevole ma efficiente,<br />

il titolare del bar "I Due Leoni" chiude<br />

l'esercizio commerciale, pochi<br />

clienti, ma lascia accesa la telecamera<br />

esterna al locale. Domenica<br />

sera, alle 22, Mario Pesce, 35 anni,<br />

pregiudicato ebolitano, passando <strong>in</strong><br />

via IV novembre, approfittando del<br />

buio provocato dal cantiere dei box<br />

auto mai costruiti, afferra un cartone<br />

di una pizza e <strong>in</strong>cendia l'auto di un<br />

marocch<strong>in</strong>o, dopo aver sfondato un<br />

vetro dell'Audi. La scena viene ripresa<br />

<strong>in</strong> diretta e registrata dalla telecamera.<br />

I vigili del fuoco giunti <strong>in</strong><br />

zona dichiarano: "l'auto Ha preso<br />

fuoco per un corto circuito". Quando<br />

i carab<strong>in</strong>ieri stanno per andare via, il<br />

marocch<strong>in</strong>o con l'auto <strong>in</strong>cenerita si<br />

accorge della telecamera appesa all'<strong>in</strong>gresso<br />

del bar. Pochi m<strong>in</strong>uti dopo,<br />

allertato il proprietario, le immag<strong>in</strong>i<br />

della telecamera smentiscono il frettoloso<br />

e <strong>in</strong>esatto corto circuito e provocano<br />

l'arresto di Mario Pesce. Ogni<br />

riferimento all'assessore Mastrolia è<br />

puramente casuale. Le telecamere<br />

comunali non funzionano. Nonostante<br />

i 25 annunci che sarebbero<br />

state accese nel giro di pochi giorni,<br />

le telecamere comunali non hanno<br />

beccato un vandalo nè un del<strong>in</strong>quente,<br />

per il semplice motivo che<br />

non sono mai entrate <strong>in</strong> funzione. Il<br />

barista con il negozio chiuso ha dimostrato<br />

quanto importante sia una<br />

telecamera come strumento <strong>in</strong>vestigativo.<br />

Senza il Grande Fratello dei<br />

Due Leoni il caso sarebbe stato archiviato<br />

con un banale corto circuito.<br />

Cda Multiservizi, voto 3: tre come il<br />

numero dei componenti. Tre come i<br />

mesi trascorsi dalle dimissioni, senza<br />

lasciare la poltrona. Tre come le domande<br />

a cui Masci (presidente Multiservizi)<br />

e soci (Caputo e Rimoli) non<br />

rispondono mai: perchè i soldi dei<br />

parcheggi vengono gestiti da una<br />

ditta privata Perchè il costo dei parcheggi<br />

è aumentato (le tariffe) e gli <strong>in</strong>cassi<br />

sono sempre gli stessi Dove<br />

f<strong>in</strong>iscono i soldi per le f<strong>in</strong>anziarie che<br />

prestano denaro ai dipendenti Multiservizi,<br />

nonostante le trattenute <strong>in</strong><br />

busta paga degli operai Domande<br />

<strong>in</strong>solenti, quelle dei dipendenti della<br />

municipalizzata La risposta che non<br />

arriva potrebbe co<strong>in</strong>volgere il codice<br />

penale. Vedremo. Intanto, l'addetto<br />

alle affissioni è stato trasferito alla pulizia<br />

del Palasele, dopo la protesta dei<br />

contiani sui manifesti anti Melchionda,<br />

mai <strong>in</strong>collati sulle mura<br />

della città. Nel frattempo, <strong>in</strong> via Nobile<br />

la Multiservizi si è "t<strong>in</strong>ta" di ridicolo.<br />

Le strisce blu sono scomparse<br />

nell'ultimo tratto della strada a senso<br />

unico. La vernice era troppo "annacquata".<br />

Il blu si è scolorito, <strong>in</strong> superficie<br />

è tornata la striscia bianca.<br />

Ridursi <strong>in</strong> questo stato terzomondista,<br />

non era il caso. Che la Multiservizi<br />

sia alla frutta, lo avevamo capito. Ma<br />

comprare una vernice così scadente,<br />

è da crisi nervosa anche per la Fao.<br />

Vigili urbani, voto 7: due crociate <strong>in</strong><br />

una settimana. A Santa Cecilia vengono<br />

contravvenzionati gli <strong>in</strong>quil<strong>in</strong>i<br />

di tre palazzi: 3000 euro a condom<strong>in</strong>io<br />

perchè gli <strong>in</strong>quil<strong>in</strong>i sversano le<br />

fogne nei canali, e da lì a mare. Nel<br />

quartiere manca gran parte dell'impianto<br />

fognario. Ma la zoppìa strutturale<br />

non giustifica i residenti <strong>in</strong><br />

zona. Ci sono le vasche imoff, le vasche<br />

di raccolta. E' vero che Santa<br />

Cecilia è ferma agli anni Quaranta,<br />

per le <strong>in</strong>frastrutture e i servizi comunali<br />

che si ritrova. Ma scaricare i residui<br />

fognari nei canali non è<br />

ammissibile. La multa dei vigili urbani<br />

è sacrosanta. Dal primo febbraio,<br />

poi, la polizia municipale ha<br />

avviato i controlli dei tagliandi auto<br />

per disabili. A Eboli ci sono 800 ticket<br />

per parcheggiare nelle strisce gialle.<br />

Non mancano le fotocopie e le riproduzioni<br />

false. Sono tante. Si trovano<br />

dappertutto. Spesso, poi, il conducente<br />

di un auto con tagliando pro<br />

disabile, occupa le strisce gialle<br />

anche se il portatore di handicap non<br />

è a bordo. Il malcostume è vietato ma<br />

molto diffuso. La riproduzione falsa<br />

del tagliando è vietata dalla legge ed<br />

è punita dal codice penale. I vigili urbani<br />

hanno <strong>in</strong>iziato anche questa<br />

crociata, sperando di mettere la parola<br />

f<strong>in</strong>e a un fenomeno di una vergogna<br />

senza eguali. E mentre nei<br />

negozi vengono sfornati scontr<strong>in</strong>i a<br />

iosa (la paura dei controlli della guardia<br />

di f<strong>in</strong>anza si avverte) una vigilessa<br />

è stata <strong>in</strong>vestita durante il suo turno<br />

di servizio. Quest'anno l'<strong>in</strong>dennità di<br />

rischio non è stata più elargita. Secondo<br />

il m<strong>in</strong>istero delle f<strong>in</strong>anze, la<br />

retribuzione accessoria non spetta ai<br />

vigili urbani. Pronta è arrivata la<br />

smentita. Difficilmente qualcosa<br />

cambierà. Con la penuria di fondi,<br />

ormai i m<strong>in</strong>isteri tagliano su tutto. Auguri<br />

di pronta guarigione alla vigilessa<br />

ferita, meglio conosciuta come<br />

la fustigatrice dei politici per aver ammendato,<br />

senza <strong>in</strong>ch<strong>in</strong>i, diversi esponenti<br />

della maggioranza di<br />

Melchionda.<br />

Francesco Faenza<br />

Rubrica a cura di “www.astetrasparenti.it”<br />

via Vernieri 51, 84125 Salerno. Tel 089 222970 Fax 089 255425<br />

mail: <strong>in</strong>fo@astetrasparenti.it<br />

ESECUZIONE IMMOBILIARE NR.<br />

520/07 – Trib. Salerno<br />

Il PROFESSIONISTA DELEGATO dr.<br />

Giulio Muoio avvisa che, il<br />

30.03.2012, ore 11, procederà alla<br />

vendita con <strong>in</strong>canto, presso il proprio<br />

studio <strong>in</strong> Salerno via E. Castelluccio,<br />

24, piano terra sc.C <strong>in</strong>t.1,<br />

del seguente bene:<br />

LOTTO UNICO: piena proprietà di<br />

appartamento ad uso ufficio <strong>in</strong> Capaccio,<br />

loc. Capaccio Scalo, via E.<br />

De Nicola, 20, al secondo piano,<br />

<strong>in</strong>terno n. 6 del fabbricato, della superficie<br />

nettadi circa 94,50 mq, <strong>in</strong>dividuato<br />

<strong>in</strong> N.C.E.U. al foglio 12,<br />

p.lla 640, sub 20, categoria A/10,<br />

classe 1, vani 5, rendita catastale<br />

Euro 1.208,51.<br />

PREZZO BASE RIDOTTO EURO:<br />

173.662,50, con aumento del 5%<br />

del prezzo base.<br />

Per partecipare occorre depositare<br />

presso lo studio del professionista<br />

delegato, entro le ore 13,00 del<br />

giorno precedente la data della<br />

vendita, domanda <strong>in</strong> bollo con allegato<br />

assegno circolare N.T. <strong>in</strong>testato<br />

“Dr. Giulio Muoio”, per un<br />

importo pari al 10% del prezzo offerto<br />

(senza <strong>in</strong>canto) o del prezzo<br />

base d’asta (con <strong>in</strong>canto), a titolo di<br />

cauzione e <strong>in</strong> conto prezzo di aggiudicazione.<br />

Ulteriori <strong>in</strong>formazioni presso il professionista<br />

delegato (tel.<br />

3384544417, fax 089/951174) o<br />

consultando il sito www.astetrasparenti.it<br />

dove sono pubblicate anche<br />

l’ord<strong>in</strong>anza e la C.T.U..


N° 04<br />

20 04 Febbraio 2012 Battipaglia<br />

LO SCRITTORE.<br />

corollario sociale, più tendenza<br />

che notizia, e qu<strong>in</strong>di<br />

andrebbero <strong>in</strong>seriti nella pag<strong>in</strong>a<br />

di costume. O di satira,<br />

alle volte. M’<strong>in</strong>triga, però,<br />

questa notizia nuovissima<br />

del pestaggio alla maestra<br />

d’asilo da parte di una delegazione<br />

di mamme-scoraggio,<br />

per rossore sospetto su<br />

una guancia dell’<strong>in</strong>fante, attribuibile<br />

a uno schiaffo<br />

come a una puntura d’<strong>in</strong>setto,<br />

come a una sbavatura<br />

di rossetto per un bacio azzeccato<br />

male. Non una semplice<br />

richiesta di<br />

Tel 0828.720114<br />

Fax 0828.720859<br />

e-mail:<br />

redazione@unicosettimanale.it<br />

url: www.unicosettimanale.it<br />

Direttore Responsabile<br />

Bartolo Scandizzo<br />

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Oreste Mottola<br />

Grafica ed Impag<strong>in</strong>azione<br />

Stampa<br />

STIEM<br />

Via delle Industrie 5 Fisciano<br />

Iscritto nel Registro della Stampa<br />

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della Lucania al n.119<br />

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<strong>in</strong>testato a Calore s.r.l.<br />

Tiratura: 5000 copie<br />

Gli arretrati € 2,00 + le spese<br />

di spedizione<br />

Il N° 04 di <strong>Unico</strong> è stato<br />

<strong>in</strong>viato <strong>in</strong> tipografia il 1°<br />

febbraio 2012, ed è stato<br />

avviato alla spedizione<br />

agli abbonati<br />

il 03 febbraio 2012<br />

alle ore 9,30<br />

presso il CPO di Salerno<br />

Altrimenti ci arrabbiamo...<br />

La riduzione dei rifiuti spiegata a mio<br />

nonno o a mio figlio, potrebbe essere<br />

questo il sottotitolo del libro “Meno 100<br />

chili” di Roberto Cavallo, che <strong>in</strong>vece<br />

come reale sottotitolo riporta Ricette per<br />

la dieta della nostra pattumiera. Il volume<br />

sarà presentato a Battipaglia il<br />

prossimo giovedì 9 febbraio dal locale<br />

circolo di Legambiente, che mentre si<br />

oppone con un No alla discarica di Serroni,<br />

cerca di proporre una soluzione,<br />

forse la migliore, per mettere un freno<br />

alla crisi dei rifiuti. A metà tra un dialogo<br />

tra autore e lettore e un saggio specialistico,<br />

il libro di Cavallo apre gli occhi ai<br />

lettori di fronte allo spreco e alla schizofrenia<br />

collettiva della sovra-produzione<br />

di rifiuti. Dal bestseller “ Un mondo usa<br />

e getta” di Guido Viale sono passati più<br />

di vent’anni, ma nulla è cambiato. Anzi,<br />

spiegazioni, non un buffetto<br />

e una tirata di capelli dettati<br />

dal trascendere del diverbio,<br />

nossignori: s’è andati là,<br />

botte, maestra all’ospedale.<br />

Di regola, quando chiedo<br />

<strong>in</strong>formazioni analoghe a<br />

mio figlio, al suo rientro<br />

dall’asilo, ricevo risposte<br />

che spaziano dal plausibile,<br />

all’<strong>in</strong>ventato, al fantascientifico.<br />

Chiara mi ha graffiato,<br />

dice prima. No, Giovanni mi<br />

ha lanciato un pezzo di<br />

lego, si corregge dopo un<br />

millisecondo. Se chiedo se<br />

sia stata la maestra, poi, risposta<br />

scontata: si va dallo<br />

schiaffo alla tortura medievale,<br />

passando per naufragi,<br />

atterraggi di alieni, impalamenti<br />

alla Vlad III di Valacchia.<br />

Non è che mentano, i<br />

bamb<strong>in</strong>i. E’ che sono bamb<strong>in</strong>i.<br />

Pare pretendersi, peraltro,<br />

che il concetto di educazione<br />

s’affranchi dall’uso di<br />

una metodologia e si tari,<br />

volta per volta, sul nostro<br />

grado di permalosità. Verrebbe<br />

facile e banale, qui,<br />

parlare delle bacchettate e le<br />

<strong>in</strong>g<strong>in</strong>occhiate sui ceci di<br />

quarant’anni fa; o quella<br />

scomoda e famosa frase per<br />

cui se dicevi a tua madre<br />

d’aver preso uno schiaffo<br />

dalla maestra lei te ne dava<br />

due. Siamo venuti su a presc<strong>in</strong>dere,<br />

onesti o ladri, v<strong>in</strong>centi<br />

o falliti. Fatti salvi i<br />

maltrattamenti veri e propri,<br />

le botte “fisiologiche”, prese<br />

o da prendere, hanno mutato<br />

posologia a seconda dei<br />

tempi, ce n’è stata una dose<br />

precisa per ogni contesto<br />

storico attraversato. Non<br />

hanno mai fatto curriculum,<br />

né deviato di un micron le<br />

il trend è <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>ua crescita, soprattutto<br />

(e <strong>in</strong>credibilmente) nei periodi di crisi.<br />

Solo la Germania, come ci dicono le<br />

statistiche dell’Unione Europea presenti<br />

nel libro, è riuscita ad <strong>in</strong>vertire il trend<br />

della produzione procapite di rifiuti, pur<br />

mantenendo <strong>in</strong> crescita,spesso esponenziale,<br />

tutti i dati relativi alla crescita economica<br />

e al benessere dei cittad<strong>in</strong>i. Una<br />

decrescita felice o giù di lì, che Cavallo<br />

offre come rimedio alla crisi economica<br />

e come elemento di sviluppo e ricchezza.<br />

Roberto Cavallo è nato a Tor<strong>in</strong>o<br />

nel 1970 ed è stato assessore all’ambiente<br />

di Alba (Cuneo). E’ il fondatore di<br />

Erica, azienda leader nella consulenza<br />

tecnica e comunicazione ambientale<br />

per le amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche. Il<br />

libro è tratto dall’omonimo spettacolo<br />

teatrale di cui è autore e protagonista.<br />

<strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azioni personali e caratteriali<br />

di ognuno. Cosicché,<br />

per quella ciclicità di<br />

epoche che regola pure le<br />

mode e le crisi economiche,<br />

oggi mazze e panelle non<br />

fanno più figli belli, al massimo<br />

stirano un po’ la pelle<br />

e donano quell’esotico colorito<br />

olivastro derivante dalle<br />

tumefazioni.<br />

Il terreno adatto, questo, per<br />

la coltivazione della s<strong>in</strong>drome<br />

di Rignano e obbrobri<br />

simili, e qu<strong>in</strong>di vai con la<br />

caccia alle streghe per ogni<br />

rossore d’un figlio all’uscita<br />

da scuola. Son tutte belve le<br />

maestre del mondo. E peggio<br />

ancora, qu<strong>in</strong>di, le<br />

mamme: categoria eterogenea<br />

che coniuga una base<br />

sostanzialmente moderata<br />

con riprorevoli eccessi da un<br />

lato e dall’altro. Iper-premura<br />

contro totale dis<strong>in</strong>teresse;<br />

timide sp<strong>in</strong>te all’autogestione<br />

contro la tendenza<br />

all’abbandono. Spesso, fuori<br />

casa, fiere leonesse da savana<br />

aperta, ma dentro le<br />

mura capacissime di lasciare<br />

per ore i figli alle sole cure<br />

di televisione e playstation.<br />

Non sempre è amore, difendersi<br />

un figlio a denti stretti.<br />

Ci si ficcano dentro concetti<br />

malati quale l’ist<strong>in</strong>to di proprietà,<br />

lo sconf<strong>in</strong>amento nel<br />

proprio territorio. Hai toccato<br />

una cosa mia, e dunque<br />

paghi. Per un bimbo come<br />

per una pelliccia, per uno<br />

schiaffo come per un bacio.<br />

Senza beneficio del dubbio,<br />

col maleficio del bullo.<br />

Ernesto Giacom<strong>in</strong>o<br />

GIOVEDÌ SI PRESENTA “MENO 100 CHILI” DI ROBERTO CAVALLO<br />

A Battipaglia le ricette per la riduzione dei rifiuti<br />

Nasce il circolo ANPI – VALLE DEL<br />

SELE con sede ad Eboli e comprendente<br />

i comuni di Battipaglia, Eboli,<br />

Campagna, San Gregorio Magno. Proprio<br />

a Campagna, città natale di Monsignor<br />

Palatucci e luogo simbolo della<br />

lotta all’antisemitismo, l’ANPI – VALLE<br />

DEL SELE consegna ad un partigiano<br />

ancora <strong>in</strong> vita la tessera onoraria<br />

dell’associazione. Alla cerimonia svoltasi<br />

<strong>in</strong> forma privata hanno partecipato<br />

la presidente del circolo Stefania<br />

De Rosa, il rappresentante del comitato<br />

prov<strong>in</strong>ciale ANPI Luigi Giannattasio,<br />

il segretario prov<strong>in</strong>ciale CGIL e il<br />

s<strong>in</strong>daco di Campagna Biagio Luongo.<br />

Emozionato ed orgoglioso del riconoscimento<br />

il partigiano Carm<strong>in</strong>e Perruso,91<br />

anni ha ricordato episodi<br />

significativi di quella esperienza che<br />

ha cambiato le loro vite ma anche<br />

quella dell’<strong>in</strong>tera nazione. “E’ importante<br />

ricordare e valorizzare cont<strong>in</strong>uamente<br />

figure come quella dei<br />

partigiani senza i quali il nostro Paese<br />

non avrebbe visto la libertà ed è importante<br />

farlo oggi <strong>in</strong> quanto stiamo attraversando<br />

un periodo storico <strong>in</strong> cui<br />

Cavallo è riconosciuto ormai a livello<br />

nazionale come il guru della riduzione<br />

dei rifiuti. Non a caso tra l’8 e il 9 febbraio<br />

toccherà il nostro territorio <strong>in</strong> un<br />

vero e proprio tour de force. L’otto Sarà<br />

a Pollica con Stefano Pisani e Michele<br />

Buonomo, poi a Vallo con Troiano. Il<br />

giorno dopo a Salerno <strong>in</strong> un liceo per <strong>in</strong>contrare<br />

i ragazzi, poi <strong>in</strong> visita presso<br />

aziende della green economy e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e a<br />

Battipaglia per la presentazione di Meno<br />

100 chili, alle ore 18.00 presso l’Hotel<br />

Palace. Luoghi topici, dove i rifiuti sono<br />

spesso un problema o una m<strong>in</strong>accia,<br />

ma luoghi <strong>in</strong> cui possono nascere con<br />

impegno e passione anche esperienze<br />

virtuose.<br />

Valerio Calabrese<br />

Anpi, premiato il partigiano Perruso, 91 anni d’età<br />

spesso si trascurano i diritti di ognuno<br />

di noi” dichiara Stefania De Rosa . Il<br />

circolo territoriale neonato nei prossimi<br />

mesi porterà avanti diverse <strong>in</strong>iziative<br />

“ per non smettere mai di<br />

ricordare-conclude De Rosa- tutte le<br />

donne e tutti gli uom<strong>in</strong>i che hanno<br />

combattuto per la nostra libertà e per<br />

far conoscere alle nuove generazioni<br />

il valore dell’Antifascismo .”<br />

Dello stesso avviso il s<strong>in</strong>daco Luongo<br />

che dice: “Se non ci fossero stati i partigiani<br />

oggi tutti noi non saremmo<br />

qui.”


UNO SGUARDO NEL PASSATO. La congiura dei baroni<br />

Federico II di Svevia, un modernissimo “Stupor mundi”<br />

Se la probità,l’<strong>in</strong>gegno,la<br />

grazia di ogni virtù,la magnificenza,la<br />

nobiltà della<br />

stirpe potessero resistere<br />

alla morte,allora non sarebbe<br />

morto Federico,che<br />

qui giace!<br />

E’ passato tanto tempo da<br />

quando,la prima volta<br />

andai a visitare nel Duomo<br />

di Palermo la tomba dell’Imperatore<br />

Federico II di<br />

Svevia ma il ricordo di<br />

quella prima visita,legato<br />

come è alla bellezza di<br />

quella antica leggenda<br />

(confermata dai fatti!) che<br />

vuole che ogni volta che si<br />

festeggi il genetliaco di<br />

Federico II, misteriosamente,come<br />

per<br />

<strong>in</strong>canto,appaia ai piedi del<br />

suo sarcofago una rosa<br />

rossa,mi è ancora vivo . Ed<br />

anche ora che dopo tanti<br />

anni,chiamato ad un nuovo<br />

fiore per Federico, scrivo,ricordo<br />

perfettamente quella<br />

torrida lontana estate siciliana<br />

e soprattutto quella<br />

rosa rossa che deposta ai<br />

piedi della sua tomba mi<br />

commosse consegnandomi<br />

per sempre alla sua grandezza<br />

ed al suo segno. Un<br />

uomo,un re,un imperatore<br />

che per la poliedricità della<br />

sua grandezza colpisce ancora<br />

oggi,mantenendostudiosi<br />

dappertutto.<br />

Ed io che ne fui e ne sono<br />

tra i m<strong>in</strong>ori la più piccola<br />

parte ho imparato con la<br />

discipl<strong>in</strong>a e con la ricerca a<br />

conoscerlo e con il tempo<br />

mi sono appassionato sempre<br />

di più,tanto che come il<br />

grande storico tedesco<br />

Wolfgang Sturner,anch’io<br />

convengo che quanto più si<br />

studia la sua vita tanto più<br />

ci appare immensa la sua<br />

opera . La sua multiforme<br />

capacità di muoversi e di<br />

<strong>in</strong>tuire prima di tutti ciò che<br />

il presente prometteva con<br />

nuovi sviluppi,lo rese ai<br />

suoi contemporanei già<br />

molto amato ma anche<br />

molto odiato . Ci fu,<strong>in</strong>fatti,chi<br />

mosso da entusiastica<br />

ammirazione,come<br />

Matteo da Parigi ebbe a<br />

chiamarlo lo “Stupore del<br />

Mondo,il Meraviglioso Trasformatore”<br />

(Stupor Mundi,<br />

Immutator Mirabilis) e chi<br />

<strong>in</strong>vece mosso da odio profondo,come<br />

il card<strong>in</strong>ale<br />

Raniero di Viterbo,ebbe a<br />

def<strong>in</strong>irlo il<br />

“Serpente<br />

Velenoso,l’Araldo del Demonio”(Serpens<br />

Basilisce,Nuntius<br />

Diaboli) .<br />

Appellativi contrastanti ed<br />

opposti che dichiarano,tra<br />

guelfi e ghibell<strong>in</strong>i,l’assoluta<br />

presenza di un uomo che<br />

seppe lottare con fermezza<br />

e determ<strong>in</strong>azione non solo<br />

l’<strong>in</strong>giustizia e l’arroganza<br />

dei propri feudatari ma soprattutto<br />

la superbia teocratica<br />

del papa . Il suo agire<br />

pragmatico,tempestivo,rotondo<br />

e deciso,fu e rimane<br />

il suo viatico migliore . E se<br />

la sua vita,cont<strong>in</strong>ua Sturner,<br />

emana ancora un fasc<strong>in</strong>o<br />

<strong>in</strong>discusso,questo lo si deve<br />

solo e solamente a quelle<br />

sue straord<strong>in</strong>arie qualità di<br />

statista e imperatore che <strong>in</strong>cisero<br />

non solo sul camm<strong>in</strong>o<br />

della “grande” storia<br />

anticipandone spesso le<br />

tarde conquiste “illum<strong>in</strong>istiche”<br />

ma anche sulla società<br />

del suo tempo e<br />

soprattutto sulla vita quotidiana<br />

dei suoi sudditi,di cui<br />

si sentì sempre “altamente”<br />

responsabile,addirittura<br />

“padre” come ebbe più<br />

volte a dichiarare anche <strong>in</strong><br />

quel fatidico anno<br />

1246,quando,ordita fuori<br />

dai<br />

conf<strong>in</strong>i<br />

dell’Impero,scoppiò nell’Italia<br />

Meridionale la rivolta<br />

che poi è passata alla<br />

storia come “La Congiura<br />

di Capaccio” e che <strong>in</strong>vece<br />

fu solo e solamente uno dei<br />

tanti episodi di quella lunga<br />

guerra medioevale che vide<br />

il papato opporsi all’impero<br />

. Anzi è tempo, che questa<br />

congiura che tanto ancora<br />

pesa sul buon nome di Capaccio<br />

e dei Capaccesi<br />

venga rimossa e come già<br />

ha fatto il grande storico<br />

Wolfgang Sturner nella sua<br />

volum<strong>in</strong>osa biografia su Federico<br />

II,chiamata con il<br />

suo vero nome e precisamente<br />

“La congiura dei<br />

Nobili del 1246” . Infatti la<br />

congiura,è vero,vide la città<br />

Capaccio protagonista ma<br />

suo malgrado “forzatamente”<br />

come ci ricordano<br />

molte fonti dell’epoca . Alcuni<br />

nobili e non solo meridionali<br />

istigati,<strong>in</strong>fatti,dalla<br />

<strong>in</strong>tolleranza del papa Innocenzo<br />

IV che voleva la<br />

morte dell’Imperatore,si ribellarono<br />

a Federico ma<br />

non per desiderio di libertà<br />

o di giustizia ma<br />

piuttosto(queste erano state<br />

le promesse del papa!) per<br />

cont<strong>in</strong>uare a difendere quei<br />

privilegi,quei benefici,quegli<br />

abusi che la “gerarchica<br />

impostazione burocratica”<br />

dello ”stato di diritto” delle<br />

“Costitutiones Melfitane”<br />

m<strong>in</strong>acciava di cancellare .<br />

Una congiura ordita per<br />

perpetrare un potere prepotente<br />

a danno di più deboli<br />

e che pur scoperta e soffocata,nel<br />

tempo di pochi<br />

mesi,ancora ci <strong>in</strong>terroga<br />

per le perduranti,ataviche<br />

difficoltà che cont<strong>in</strong>uano<br />

ad affliggere questa nostra<br />

amata terra meridionale .<br />

Una terra che Federico<br />

amò più di ogni altra emanando<br />

per essa “capitolari”<br />

FEDERICO II<br />

speciali che ancora oggi ci<br />

onorano nel mondo per la<br />

fama universale della<br />

“Scuola Medica Salernitana”<br />

o per la magna sapienza<br />

della ”Università di<br />

Napoli” . Eppure il ricordo<br />

di questo grande imperatore<br />

ristagna e rimane ancora<br />

disatteso non solo<br />

nella memoria dei luoghi<br />

ma soprattutto nella sua<br />

“mirabile” azione riformatrice<br />

che già sette secoli<br />

fa,lo vide impegnato a costruire<br />

uno stato basato su<br />

leggi scritte <strong>in</strong> cui il potere<br />

“religioso” del papa e<br />

quello “laico dell’imperatore<br />

fossero separati e di<br />

pari dignità .<br />

“Soleva Roma, che 'l<br />

buon mondo feo,<br />

due soli aver, che l'una e<br />

l'altra strada<br />

facean vedere, e del<br />

mondo e di Deo”.<br />

Così scriveva Dante raccogliendo<br />

la lezione “laicista”<br />

di Federico II e sognando<br />

con<br />

lui,nonchè<br />

“cristiano”,un mondo<br />

aperto <strong>in</strong> cui tutti gli uom<strong>in</strong>i<br />

di<br />

buona<br />

volontà,cristiani,ebrei o<br />

mussulmani potessero vivere<br />

<strong>in</strong>sieme pacificamente<br />

.<br />

Gaetano Ricco<br />

Sele<br />

N° 04<br />

04 Febbraio 2012<br />

21<br />

Sede<br />

84020 ROSCIGNO (SA) tel 0828963131- fax 0828963247<br />

Sede Amm.va e Filiale:<br />

84037 SANT’ARSENIO (SA) - tel 0975 398611 - fax 0975 398630<br />

Filiali:<br />

84065 PIAGGINE (SA) - tel 0974 942700 - fax 0975 942238<br />

84069 TEGGIANO (SA) - tel 0975 510610 - fax 0975 510608<br />

84036 S. CONSILINA (SA) - tel 0975 521282 - fax 0975 21949<br />

84057 LAURINO (SA) - tel 0974 941252 - fax 0974 941544<br />

84070 ROFRANO (SA) - tel 0974952511 - fax 0974 952433<br />

85052 MARSICO NUOVO (PZ) - tel 0975 344244 - fax 0975 342431


N° 04<br />

22 04 Febbraio 2012 Pontecagnano<br />

Presidente del consiglio comunale pluridimissionario<br />

Marcello si Marcello no, Pontecagnano terra dei cachi<br />

Andare o restare Questo è<br />

l’atavico problema del Presidente<br />

del consiglio comunale<br />

Marcello Ferro, sempre<br />

<strong>in</strong>certo sulla soglia ma poi<br />

sempre rapido nel rientrare.<br />

Sono già due, a distanza di<br />

un anno, le fuoriuscite e i repent<strong>in</strong>i<br />

dietro-front dal Consiglio.<br />

Un uomo pronto a<br />

sacrificare la sua poltrona<br />

per il bene della comunità,<br />

per favorire il confronto e la<br />

coesione, sono questi i motivi<br />

che lo scorso 30 novembre<br />

lo hanno portato a<br />

dimettersi <strong>in</strong> maniera “irrevocabile”<br />

(o quasi): “E’ mio<br />

auspicio che le dimissioni<br />

vengano considerate utili a<br />

riord<strong>in</strong>are le energie presenti<br />

nella maggioranza”, allora<br />

aveva r<strong>in</strong>graziato per il suggerimento<br />

il consigliere<br />

d’opposizione Enrico Vergato<br />

che però lo aveva diffidato<br />

dal nom<strong>in</strong>arlo e lo<br />

aveva accusato: “Già <strong>in</strong> altra<br />

circostanza il consigliere<br />

Marcello Ferro aveva rassegnato<br />

le proprie dimissioni<br />

da Presidente del Consiglio e<br />

non esitò a smentire se stesso<br />

ritirandole ancorché già efficaci.<br />

Mai ha spiegato al consiglio<br />

ed alla città le ragioni<br />

di quella scelta probabilmente<br />

non era frutto di motivi<br />

veramente “nobili”. Altrettanto<br />

poco chiari sono i<br />

motivi delle dimissioni <strong>in</strong>oltrate<br />

dal consigliere Ferro<br />

oggi. A tal proposito, credo<br />

che nasconda uno scontro<br />

violento all’<strong>in</strong>terno della<br />

maggioranza, che fa capo al<br />

s<strong>in</strong>daco Ernesto Sica, per<br />

l’ottenimento di poltrone, <strong>in</strong>carichi<br />

di governo e sottogoverno,<br />

operazioni clientelari<br />

e chissà cos’altro”. All’<strong>in</strong>domani<br />

di queste dure dichiarazioni<br />

i più ottimisti<br />

credevano che stavolta non<br />

si sarebbe trattato dell’enne-<br />

MARCELLO FERRO<br />

simo dietro-front e che Ferro<br />

non avrebbe prestato il<br />

fianco a nuovi attacchi dell’opposizione<br />

dandogli<br />

“pane per i loro denti”, <strong>in</strong>vece<br />

no. E’ di pochi giorni fa<br />

la notizia dell’ennesimo ritiro<br />

delle dimissioni: “E' evidente<br />

- si legge nella sua<br />

nota - che le mie dimissioni<br />

abbiano contribuito, anche<br />

se solo <strong>in</strong> parte, a rafforzare<br />

tra le forze politiche un ragionamento<br />

responsabile<br />

che deve necessariamente<br />

proseguire esclusivamente<br />

nell'<strong>in</strong>teresse della nostra<br />

città. Si è raggiunto un risultato<br />

importante favorendo un<br />

confronto serio e leale sul<br />

quale vanno concentrate le<br />

giuste attenzioni per il concretizzarsi<br />

di un quadro politico<br />

forte e rappresentativo<br />

delle reali istanze dei nostri<br />

cittad<strong>in</strong>i. Comunico perciò<br />

la mia volontà di riprendere<br />

f<strong>in</strong> da subito il percorso istituzionale<br />

di garante delle<br />

forze politiche”. Non si è<br />

fatta attendere la reazione<br />

del Pd che forse l’<strong>in</strong>genuo<br />

Ferro non si aspettava:<br />

“Siamo alla follia! Qualcuno,<br />

nella nostra città,<br />

pensa che la gestione del governo<br />

corrisponda ai Giochi<br />

della Gioventù() e che l’assunzione<br />

di un <strong>in</strong>carico, e<br />

qu<strong>in</strong>di di un impegno, sia<br />

una sorta di tiro alla fune. E<br />

certamente non crederà alla<br />

storiella delle responsabilità,<br />

dell’unità, etc. Al contrario<br />

prende atto che l’abbandono,<br />

per ragioni mai chiarite<br />

e capite, di Marcello<br />

Ferro dal ruolo di Presidente<br />

del Consiglio abbia non solo<br />

permesso, ma f<strong>in</strong>anche favorito,<br />

il rilancio politico amm<strong>in</strong>istrativo<br />

che lui va<br />

ancora cercando.” Il sacrificio<br />

non compreso di questo<br />

politico che ha fatto un<br />

passo <strong>in</strong>dietro per favorire il<br />

lavoro dell’Amm<strong>in</strong>istrazione,<br />

ha avuto però un forte sostenitore<br />

che prontamente è <strong>in</strong>tervenuto<br />

a difenderlo dagli<br />

attacchi “gratuiti ed <strong>in</strong>comprensibili”<br />

del Pd, il S<strong>in</strong>daco<br />

Ernesto Sica: “Sono vic<strong>in</strong>o<br />

all’amico Marcello Ferro,<br />

non tollero che una decisione<br />

assunta con il più<br />

ampio senso di responsabilità<br />

venga strumentalizzata<br />

da chi, con falsità e demagogia,<br />

non sta certamente contribuendo<br />

alla crescita della<br />

Città, soprattutto <strong>in</strong> un momento<br />

storico dove l’unità di<br />

<strong>in</strong>tenti su questioni prioritarie<br />

risulta essere davvero fondamentale”.<br />

Il consiglio avrà<br />

dunque di nuovo il suo Presidente<br />

che, nonostante<br />

tutto, non riesce a staccarsi<br />

dalla sua poltrona. Eppure,<br />

se “è evidente” che le dimissioni<br />

abbiano contribuito a<br />

rafforzare tra le forze politiche<br />

“un ragionamento responsabile”,<br />

se l’unità tanto<br />

anelata è stata raggiunta proprio<br />

quando lui non c’era e<br />

non era presidente, <strong>in</strong> Ferro<br />

un piccolo dubbio non si è<br />

<strong>in</strong>s<strong>in</strong>uato<br />

Tiziana Troisi<br />

Il pd fa opposizione… con ironia<br />

Ironica e sicuramente orig<strong>in</strong>ale<br />

la nuova campagna di<br />

comunicazione del Partito<br />

democratico di Pontecagnano<br />

Faiano “Ridiamo per<br />

non piangere” <strong>in</strong>augurata lo<br />

scorso 29 gennaio 2012.<br />

L’<strong>in</strong>iziativa è stata pensata ed<br />

<strong>in</strong>terpretata da alcuni dirigenti<br />

ed iscritti del partito,<br />

che hanno prestato il loro<br />

volto ad un’idea simpatica<br />

ed ardimentosa. Il progetto<br />

consiste nella realizzazione<br />

di alcune foto denuncia ambientate<br />

<strong>in</strong> una serie di luoghi<br />

simbolo del degrado e<br />

dell’abbandono cittad<strong>in</strong>o da<br />

parte dell’istituzioni di competenza.<br />

Primo scenario degli scatti è<br />

stata Via Piave, dove una dec<strong>in</strong>a<br />

di volontari hanno <strong>in</strong>scenato<br />

una giornata tipo<br />

nelle pisc<strong>in</strong>e/buche che attraversano<br />

da anni l’arteria<br />

picent<strong>in</strong>a, al f<strong>in</strong>e di evidenziarne<br />

lo stato: Roberto<br />

Brusa, coord<strong>in</strong>atore cittad<strong>in</strong>o,<br />

nuota <strong>in</strong> una pozzanghera,<br />

il consigliere<br />

Giuseppe Lanzara ha <strong>in</strong><br />

mano un pallone e le donne<br />

del partito si godono il sole<br />

bevendo un aperitivo.<br />

La campagna ha suscitato<br />

l’ilarità e la simpatia di<br />

molti, anche i maggiori quotidiani<br />

hanno ripreso la famosa<br />

immag<strong>in</strong>e che ha<br />

registrato un successo di<br />

consensi su facebook, tanto<br />

da sp<strong>in</strong>gere gli ideatori a<br />

prevedere il sequel di questa<br />

proposta. Non mancheranno<br />

qu<strong>in</strong>di altre immag<strong>in</strong>i di ulteriori<br />

spazi lasciati a se<br />

stessi rivisti <strong>in</strong> chiave anticonvenzionale<br />

e spiritosa<br />

che dovranno vedere co<strong>in</strong>volta<br />

la popolazione sia<br />

nella segnalazione dei casi<br />

sia “mettendoci la faccia”.<br />

“E’ solo uno strumento attraverso<br />

cui abbiamo <strong>in</strong>teso<br />

dare voce alle ormai <strong>in</strong>calcolabili<br />

denuncie dei cittad<strong>in</strong>i,<br />

che da anni elemos<strong>in</strong>ano<br />

dei servizi dovuti,<br />

eppure mai riconosciuti.- ha<br />

scritto Lanzara- miriamo al<br />

raggiungimento di risultati<br />

immediati ed efficaci, che<br />

hanno avuto il potere, f<strong>in</strong> da<br />

subito, di ravvivare il dibattito<br />

su un tema avvertito<br />

dalla popolazione, ma parimenti<br />

ignorato dall’amm<strong>in</strong>istrazione.”.<br />

I primi frutti<br />

sembrano <strong>in</strong>fatti essere<br />

giunti, dopo pochi giorni il<br />

Pd ha potuto annunciare su<br />

facebook che le buche presenti<br />

<strong>in</strong> via Piave erano state<br />

prontamente asfaltate con<br />

grande soddisfazione degli<br />

ideatori del progetto e di tutti<br />

i cittad<strong>in</strong>i.<br />

Evidentemente a volte<br />

un’immag<strong>in</strong>e è più efficace<br />

di tanti discorsi.<br />

Tiziana Troisi


Gastronomia<br />

N° 04<br />

04 Febbraio 2012<br />

23<br />

Viaggi e Assaggi<br />

Odore di “stella” al ristorante “Le Trabe” di Capaccio<br />

Ho già scritto a più riprese<br />

del ristorante “Le Trabe”,<br />

l’ultima volta è stato 4 anni<br />

fa. Il posto, che la volta<br />

scorsa abbiamo def<strong>in</strong>ito<br />

“un’oasi senza eguali”, ha<br />

cont<strong>in</strong>uato ad abbellirsi.<br />

Oggi, possiamo ben dire che<br />

è uno dei ristoranti più belli<br />

d’Italia. La struttura, un’antica<br />

centrale elettrica, è stata<br />

sapientemente ripresa e ristrutturata<br />

dai fratelli Chiacchiaro,<br />

Antonio e Raffaele,<br />

che ne hanno fatto un’<strong>in</strong>teressantissima<br />

meta gastronomica.<br />

La tenuta, immersa <strong>in</strong><br />

un parco di 12 ettari, è circondata<br />

da canali, cascate e<br />

sorgenti naturali, <strong>in</strong> poche<br />

parole un luogo da sogno.<br />

Da circa un anno ci sono<br />

stati dei notevoli cambiamenti<br />

nell’organigramma<br />

del personale. Ora a gestire<br />

la cuc<strong>in</strong>a troviamo Giuseppe<br />

Stanzione, chef che ha avuto<br />

precedenti esperienze <strong>in</strong> locali<br />

stellati come il Rossell<strong>in</strong>is<br />

di Palazzo Sasso a<br />

Ravello e Casa del Nonno<br />

13 a Mercato San Sever<strong>in</strong>o.<br />

Con l’arrivo di Stanzione, la<br />

Michel<strong>in</strong>, che possiamo<br />

considerare la “mamma” di<br />

tutte le guide gastronomiche,<br />

ha valutato Le Trabe<br />

NELLA FOTO: RAFFAELE CHIACCHIARO, GIUSEPPE<br />

STANZIONE, ALESSANDRO CALIFANO, FRANCESCO<br />

GRIMALDI, VINCENZO MAURO E ROBERTO LONGOBARDI<br />

con tre forchette rosse, <strong>in</strong><br />

pratica il ristorante di Paestum<br />

con la più alta valutazione.<br />

In occasione della<br />

nostra visita abbiamo potuto<br />

effettivamente constatare il<br />

miglioramento della cuc<strong>in</strong>a.<br />

Lo chef manipola con<br />

grande maestria, capacità ed<br />

orig<strong>in</strong>alità <strong>in</strong>gredienti di<br />

grande qualità facendo di<br />

ogni piatto un’opera d’arte.<br />

Noi ci siamo seduti nella<br />

sala Granato, un ambiente<br />

caldo ed accogliente, arredato<br />

e preparato con professionalità<br />

e abbellito con<br />

quadri di artisti locali come<br />

Sergio Vecchio, Bruno Bambacaro<br />

e Alfonso Mangone.<br />

Il menu degustazione che ci<br />

è stato servito è <strong>in</strong>iziato con<br />

un benvenuto, “Fagott<strong>in</strong>o di<br />

salmone affumicato farcito<br />

con rabiol<strong>in</strong>a di bufala con<br />

sorbetto di mela annurca e<br />

julienne di patata viola<br />

fritta” accompagnato da una<br />

flûte di Ferrari Maximum<br />

brut, versata da un magnum<br />

sboccatura 2007, che è risultata<br />

talmente piacevole che<br />

abbiamo preferito farci accompagnare<br />

tutta la serata.<br />

A seguire l’antipasto “Carpaccio<br />

bufal<strong>in</strong>o con fiori di<br />

zucca ripieno di mozzarella<br />

<strong>in</strong> pastella”, i primi “Risotto<br />

con zucca, porc<strong>in</strong>i e gocce<br />

di pesto al basilico” e “Cavatelli<br />

fatti <strong>in</strong> casa con lup<strong>in</strong>i e<br />

cime di rapa”. Abbiamo<br />

cont<strong>in</strong>uato con il secondo<br />

“Astice <strong>in</strong> guazzetto con patate<br />

rosolate al burro di crostacei<br />

e polvere di alghe”.<br />

Poi è stata la volta del predessert<br />

“Pral<strong>in</strong>a di cioccolato<br />

e nocciole con sals<strong>in</strong>a al<br />

caffè freddo e caldo e cubetti<br />

di gelat<strong>in</strong>a di espresso”<br />

e abbiamo concluso con il<br />

“Semifreddo alla menta con<br />

caviale di Grand Marnier e<br />

quenelle di cioccolato<br />

bianco e nero”. Senza dilungarci<br />

troppo, possiamo affermare<br />

che ogni piatto è stato<br />

un piacere per la vista e per<br />

il palato. Notevole e professionale<br />

anche il servizio di<br />

sala guidato dal maître Francesco<br />

Grimaldi e dal sommelier<br />

Roberto Longobardi.<br />

Cont<strong>in</strong>uando su questo<br />

passo, i fratelli Chiacchiaro<br />

possono con fierezza aspirare<br />

alla tanto ambita<br />

“stella” Michel<strong>in</strong>. Complimenti<br />

e <strong>in</strong> bocca al lupo.<br />

Costo per il menu degustazione:<br />

45 euro a persona,<br />

v<strong>in</strong>i esclusi.<br />

Tenuta Capodifiume – Ristorante<br />

Le Trabe, Via Capodifiume<br />

4, 84040 Capaccio<br />

Paestum (SA). Tel. e fax<br />

0828.724165 www.letrabe.it<br />

Diodato Buonora<br />

LA RICETTA<br />

Cavolfiore<br />

ai formaggi<br />

Ingredienti per 4 persone: 1<br />

cavolfiore, 100 g di Emmental<br />

grattugiato, 50 g di font<strong>in</strong>a<br />

grattugiata, 1<br />

mozzarella di bufala, 40 g<br />

di burro, 2 cucchiai di parmigiano<br />

grattugiato, pangrattato,<br />

sale e pepe.<br />

Preparazione: pulite e tagliate<br />

il cavolfiore a pezzetti.<br />

Lessatelo <strong>in</strong> acqua<br />

salata e scolatelo al dente.<br />

Mettetelo <strong>in</strong> una pirofila imburrata.<br />

Insaporitelo con<br />

sale e abbondante pepe mac<strong>in</strong>ato<br />

fresco. In una ciotol<strong>in</strong>a<br />

mettete i formaggi<br />

grattugiati e mescolateli. In<br />

una padell<strong>in</strong>a a parte fate<br />

fondere del burro. Servirà<br />

per amalgamare tutti i formaggi.<br />

Lavorate energicamente<br />

la sals<strong>in</strong>a che si è<br />

creata. Versate la sals<strong>in</strong>a sui<br />

cavolfiori. Distribuitela <strong>in</strong><br />

modo uniforme. Completate<br />

il tutto con la mozzarella<br />

tagliata a dad<strong>in</strong>i e il<br />

pangrattato. Grat<strong>in</strong>ate <strong>in</strong><br />

forno per 20 m<strong>in</strong>uti a 180<br />

gradi. Servite molto caldo.<br />

V<strong>in</strong>o consigliato: Fiano di<br />

Avell<strong>in</strong>o 2010 Docg, Sann<strong>in</strong>o<br />

Alessandro Capo, un pizzaiolo che la sa lunga<br />

Diventa sempre più difficile<br />

gustare delle buone pizze.<br />

C’è da dire che non tutti abbiamo<br />

gli stessi gusti, c’è a<br />

chi piace con pochi <strong>in</strong>gredienti,<br />

chi la preferisce sottile,<br />

chi alta, chi ben cotta e<br />

così via. Però, quando è<br />

buona, è buona e basta.<br />

Questo si può dire della<br />

pizza che prepara Alessandro<br />

Capo, pizzaiolo capaccese<br />

che ha fatto della pizza<br />

una sua ragione di vita.<br />

Dopo tanto aggiornamento<br />

è diventato istruttore presso<br />

la scuola italiana pizzaioli,<br />

partecipa annualmente, con<br />

successo, al campionato del<br />

mondo e alle olimpiadi di<br />

categoria, si è specializzato<br />

<strong>in</strong> pizza <strong>in</strong> pala, pizza <strong>in</strong> teglia<br />

e pizza S.T.G. Quest’ultimo<br />

è un marchio della<br />

comunità europea dopo il<br />

D.O.P. (di orig<strong>in</strong>e protetta) e<br />

l’I.G.P. (<strong>in</strong>dicazione geografica<br />

protetta). Per poter produrre<br />

una pizza S.T.G.<br />

(specialità tradizionale garantita)<br />

bisogna usare determ<strong>in</strong>ati<br />

<strong>in</strong>gredienti e metodi<br />

di lavorazione. Alessandro,<br />

per il suo impasto, fa una<br />

lievitazione lunga a temperatura<br />

controllata che permette<br />

alla sua pizza di<br />

ottenere leggerezza, croccantezza,<br />

friabilità e digeribilità.<br />

A questo aggiungiamo<br />

l’utilizzo unicamente di<br />

mozzarella di bufala e prodotti<br />

di qualità freschi di stagione<br />

ed il gioco è fatto. Per<br />

poter gustare la pizza di<br />

Alessandro lo si può fare, <strong>in</strong><br />

questo periodo, il venerdì<br />

ed il sabato sera e da Pasqua<br />

tutte le sere al ristorante<br />

Nonna Sceppa di Paestum<br />

(0828.851064).<br />

Dibbì<br />

ALESSANDRO CAPO

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