13.07.2015 Views

SOTTRAZIONI - Unico

SOTTRAZIONI - Unico

SOTTRAZIONI - Unico

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

I2C i l e n t oN°16 24 aprile 2009ASCEA. Confronto su patrimonio e scienza“Le nuove tecnologie per il patrimonio UnescoDopo 10 anni il“Cavallo” lasciaPaestumNel 1983, a seguito di una propostadi ICOMOS, il 18 Aprileè stata designata dall ‘UNE-SCO come Giornata Internazionaledei Siti e Monumenti.Un appuntamento annualeper invitare l’utenza a rifletteresulla diversità del patrimonioculturale nel mondo, lasua vulnerabilità e gli sforziche richiedono la sua conservazionee protezione.Il contributo che le nuove tecnologiepossono apportare intal senso ha spinto ICOMOS adedicare l’evento del 2009 altema “Patrimonio e Scienza”per indurre gli esperti e gli appassionatia discutere sulruolo della scienza nel settoredei beni culturali e sui vantaggi,ma anche le minacce,del suo coinvolgimento nell’ambito.Per l’occasione laFondazione Alario di AsceaMarina, sabato 18 Aprile, haorganizzato una tavola rotondaper approfondire appuntoil “ruolo delle nuove tecnologienella valorizzazione e comunicazionedel patrimonioculturale”. Dalle 16.00 inavanti si sono alternati, con interventiprogrammati di circaun quarto d’ora, esperti delsettore, dall’onorevole AlfonsoAndria, presidente del CentroUniversitario per i BeniCulturali di Ravello, altro promotoredell’evento, a diversispecialisti. Genoveffa Tortora,responsabile VRLab dell’Universitàdegli Studi di Salernoè entrata subito nel vivo introducendol’importanza delletecnologie informatiche avanzateapplicate alla fruizione evalorizzazione dei beni culturali,mostrando la ricostruzionedi un volto a partire da restiossei, la riproduzione dei movimentidi personaggi virtualidelle antiche civiltà fino adarrivare alla visita virtuale ePalazzo Alario ad Ascea Marina“aumentata” di siti inaccessibilicon conseguenti possibilitàdi interazione. Sulla stessalinea si è posta Antonella Guidazzolidella CINECA di Bolognache ha posto l’accentosulla creazione di “real time”interattive concepibili graziealla ricostruzione di un territoriosulla base di fonti note esull’utilizzo dei nuovi strumentiper spiegare la complessitàdello studio in modopiacevole e ottenere così unmaggior coinvolgimento delfruitore.Per il “settore comunicazione”e quello che si intende per labirintodella comunicazione èintervenuta Clementina Gily,docente di Educazione all’immaginedell’Università “FedericoII” di Napoli, mentre peril “patrimonio culturale”Carla Maurano dell’ICOMOSITALIA ha sottolineato l’importanzadi una ricostruzionerispettosa dell’identità culturalee Salvatore Ciro Nappo,direttore Scavo Archeologicodel sito di Murecine ha evidenziatocome la tecnologianon debba essere l’obiettivo,ma unicamente lo strumentoper il raggiungimento del fine.Presente anche l’Università diCalabria. La tavola rotonda siè svolta sotto gli occhi attenti ecompiaciuti di Paola de Roberto,direttore FondazioneAlario e curatore della MostraVISIONE DEL TEMPO –TEMPO DI VISIONE di recenteinaugurata presso il complessoe che “presenta quantodi più innovativo esiste in Italianel campo della valorizzazionedei siti archeologici utilizzandole nuove tecnologiemultimediali (realtà virtuale eaumentata, film stereoscopicie tridimensionali…). Concepitanel cuore della Magna Grecia,è dedicata ai principali sitiarcheologici dell’Italia centromeridionalesia di età grecache romana”. La mostra èaperta su prenotazione dal lunedìal venerdì dalle 9.30 alle17.30 e si prefigge due obiettivi:fungere da vetrina per potersicandidare a tavole internazionalie far ricadere l’iniziativasul sito archeologico diVelia, uno dei più importantial mondo che, non essendovalorizzato con un azione miratadi coinvolgimento dellemasse e dunque “visibile”, riescead attrarre unicamente gliaddetti ai lavori, consapevolidel suo valore, ma non gliutenti e turisti in genere. Inquesta prospettiva si ponecome fiore all’occhiello dellaFondazione stessa che da sempreè occupata nella promozionedei beni di interesse artistico,storico e ambientaledel nostro territorio con particolareattenzione proprio alladiffusione della conoscenzadella civiltà eleatica nelle suevarie manifestazioni.Tiziana Rubano«Il Cavallo» di Mimmo Paladinostrappato dalla sua posizioneoriginale di Paestum haviaggiato verso la nuova destinazione,il Palazzo de Falco,a Fisciano.Per dieci anni la straordinariascultura in bronzo ricopertadalla dorata sabbia del Golfodi Poseidonia ha dominato icieli delle rovine con unosguardo rivolto verso i templi“Il Cavallo”di Paladinodorici. L’astuto e muto equino,creato da Mimmo Paladinoin vetroresina era statopensato per rappresentare unlegame culturale tra le raffinatezzeclassiche e il linguaggiodell’arte contemporanea.Mimmo Paladino nel dareforma alla sua opera avevastudiato bene i mastodonticicavalli dipinti sulle lastre delletombe funerarie conservatenel Museo Nazionale di Paestum.Ad incoraggiare la scelta dell’amministrazionecomunalee di Pietro Lista hanno contribuitoalcuni particolari non dipoco conto: la presenza quotidianaa Fisciano di oltre 30mila studenti, l’imminenteapertura della Casa dello Studente,dotata di un avveniristicolaboratorio multimediale,e la decisa volontà del RettoreRaimondo Pasquino didar vita a una collaborazioneistituzionale con Pietro Lista el’archivio del Museo dei MaterialiMinimi. Gillo Dorflesdice a proposito del trasferimento:« E’ un travaso diesperienze che metterà in contattoi giovani universitari conle più avanzate esperienzedell’arte contemporanea cheil museo di Pietro Lista portaavanti da molti anni».Ugo Di Pace

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!