Lunedì 8 ottobre Percy Spencer, l'ingegnere che ha avuto l'idea per il forno a microonde, stava lavorando per Raytheon Company in Waltham, Massachusetts, nel momento in cui è venuta l'idea. Questo <strong>di</strong>spositivo, che Raytheon brevettò l'8 ottobre 1945, apparve nel 1947. <strong>Il</strong> "Radarange" era un mostro, era circa sei metri <strong>di</strong> altezza e pesava oltre 700 chili. Immagine del brevetto originale forno a microonde dal dottor Percy L. Spencer. 8
LE RARITA’ DI REPUBBLICA – <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Ernesto Manzati L’amico Gianluigi Braga <strong>di</strong> Rezzato – BS ci ha sottoposto questo interessante documento (immagine fronte retro qui a lato) che abbiamo il piacere <strong>di</strong> presentarvi questo mese. Si tratta <strong>di</strong> un Campione Senza valore spe<strong>di</strong>to da Portovecchio (LI) il 03.04.1949 per Sydney (Australia). Affrancato sul fronte con tre valori del 100 lire democratica (prima lastra) tre valori campidoglio da lire 1000 e un valore da lire 5 democratica, al verso un valore da lire 100 della serie Risorgimento, otto valori da lire 20, uno da lire 15 e uno da lire quattro tutti della seria Democratica. La pregevole affrancatura, per il suo valore intrinseco e per la tipologia dei francobolli applicati, è stata apposta in due <strong>di</strong>stinti momenti: in data 03.04.1949, all’atto della sua presentazione all’ufficio postale, l’impiegato addetto, sbagliando nel calcolo della tariffa, affrancò la busta per lire 3305 (campioni senza valore con peso tra i 101 e 105 grammi lire 24, raccomandazione per l’estero lire 60 e 23 porti <strong>di</strong> posta aerea da lire 140 cad. lire (3220 lire) per un totale <strong>di</strong> lire 3304, che venne arrotondato a 3305. La busta, giunta a Roma per essere poi avviata per l’Australia, venne sottoposta al controllo del verificatore il quale constatò che la stessa pesava tra i 121 e 125 grammi quin<strong>di</strong> 25 porti <strong>di</strong> posta aerea. Lo stesso verificatore provvide quin<strong>di</strong> ad aggiungere al verso un’affrancatura <strong>di</strong> lire 279 e non 280 (aggiunse i due porti <strong>di</strong> posta aerea lire 140 x 2= lire 280) e tenne conto della lira pagata in eccesso dal mittente all’atto della spe<strong>di</strong>zione del plico. L’affrancatura aggiunta è composta da un valore da lire 100 del Risorgimento e lire 179 con valori della serie Democratica. Da un’attenta osservazione dell’immagine pervenutaci, sembrerebbe che tutti i francobolli applicati al retro della busta siano francobolli “recuperati”: <strong>Il</strong> solerte ed attento ufficiale postale “verificatore” oltre a far pagare un’ammenda <strong>di</strong> lire 279 al collega dell’ufficio postale <strong>di</strong> Portovecchio, che aveva sbagliato il calcolo dell’affrancatura, era probabilmente anche un impiegato infedele in quanto, se la nostra ipotesi fosse confermata questi si intascava i francobolli nuovi che non venivano utilizzati. <strong>Il</strong> pezzo, nonostante alcuni francobolli <strong>di</strong>fettosi, rappresenta sicuramente una rarità per la sua bellezza, e per la complessa “vicenda postale” che ha vissuto. NUOVE TARIFFE POSTALI: UN VALORE DA 25 CENT. LA RISPOSTA DI POSTE ITALIANE AGLI UTENTI <strong>di</strong> Nicola Luciano Cipriani Cogliamo l’occasione per riparlare delle nuove tariffe postali in occasione dell’emissione del nuovo valore da 25 cent. (emesso lo scorso 13 febbraio) che Poste Italiane ha pre<strong>di</strong>sposto come integrazione della serie or<strong>di</strong>naria Posta Italiana. La cosa che, comunque, ci lascia un po’ perplessi è il valore <strong>di</strong> questo nuovo <strong>francobollo</strong>. Come abbiamo ipotizzato e come ci ha confermato il nostro socio Biagio Montesano, questo <strong>francobollo</strong> è stato approntato per essere associato al 60 cent per completare la nuova tariffa a 85 cent per l’Europa ed il Bacino del Me<strong>di</strong>terraneo (zona tariffaria 1). Inoltre, sempre da Biagio, abbiamo l’info che anche il 10 cent è in ristampa in grossi quantitativi per essere associato, sempre al 60 cent, per la tariffa interna. Questi due francobolli integrativi servirebbero quin<strong>di</strong> solo per utilizzare il 60 cent <strong>di</strong> cui sembrerebbe che ce ne siano enormi eccessi <strong>di</strong> magazzino. Di questa situazione ce ne eravamo resi conto un po’ tutti, visto che sulla corrispondenza affrancata, da qualche tempo a questa parte, si sono visti commemorativi emessi a partire dal 2006, ad<strong>di</strong>rittura più frequenti del corrispondente valore or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> posta italiana. Francamente pensavo che queste enormi giacenze, prima o poi, sarebbero finite, anzi, inizialmente avevo pensato che a causa delle numerose falsificazioni <strong>di</strong> questa or<strong>di</strong>naria avessero avuto l’idea <strong>di</strong> non ristamparlo ed utilizzare le vecchie emissioni in attesa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are una nuova or<strong>di</strong>naria. Evidentemente avevo idee non corrette perché se queste giacenze richiedono la necessità <strong>di</strong> essere smaltite anche ora con le nuove tariffe, vuol <strong>di</strong>re che sono veramente enormi. Questa considerazione me ne fa venire 9