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xx settembre

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Erasmo Notizie 15-16/2004 Pagina 15<br />

ra s s eg n a<br />

s t a m p a<br />

Il presule si scaglia contro la massoneria: «Non è contro la legge ma si serve di essa»<br />

All’indice per Francesco Miccichè anche la magia e l’indifferenza dominante<br />

Diocesi, presentato il progetto pastorale<br />

di Giacomo Di Girolamo<br />

di chiare origini francesi, “segnalato” dalla commissione.<br />

A margine dei lavori Raffi ha sottolineato la valenza<br />

sociale del premio promosso dalla massoneria, un premio<br />

che, ha affermato, avrà lunga vita. Ma quali sono<br />

oggi le motivazioni che spingono a chiedere l’iscrizione<br />

all’associazione? «In un mondo che sembra aver perso la bussola - ha spiegato<br />

- la massoneria si pone come un “luogo” di dialogo, dove l’uomo cerca<br />

di capire se stesso e gli altri. La nostra è stata ed è la filosofia del dialogo tra<br />

uomini di diversa ideologia e fede. Oggi più che mai c’è la necessità che<br />

uomini come i massoni, costruiscano ponti, non muri».<br />

Beh, in tanti accusano che ci si affilii anche per avere contatti importanti,<br />

protezioni, incarichi, prebende. O no? «E’sempre stata una leggenda metropolitana,<br />

si tratta di pregiudizi assolutamente ingiusti - ha replicato Raffi -.<br />

Se pure ci fosse qualcuno che lo fa con tali intenti, mi creda: come entra,<br />

a Babele («città della confusione delle lingue e del disordine»<br />

a Gerusalemme («città dell’armonia e della comunione») è il<br />

cammino ideale tracciato, per la Chiesa trapanese, dal vescovo<br />

Francesco Miccichè nel «Progetto Pastorale» che definisce gli obiettivi<br />

che la Diocesi intende perseguire per i prossimi anni. Un cammino<br />

che è irto di ostacoli, avverte il vescovo, indicandoli nella mafia e nella<br />

massoneria, ma anche nella magia e nella indifferenza religiosa. «La<br />

mafia - dice - è un sistema difficile da riconoscere ed individuare perché<br />

si maschera di perbenismo, rispettabilità e a volte anche di filantropia<br />

e religiosità. L’appartenenza alla mafia è la negazione dell’appartenenza<br />

alla chiesa poiché la mafia è in sé atea ed assassina.<br />

«La massoneria - aggiunge - non è contro la legge ma si serve di essa<br />

p e r c o n s e g u i re i propri fini. La massoneria non ha bisogno di<br />

mascherarsi di onorabilità in quanto essa è formata da persone<br />

rispettabili, animate da spirito filantropico che s’impegnano nella<br />

costruzione di un mondo nuovo governato dalla ragione. Un mondo<br />

Dopo le dichiarazioni del vescovo<br />

Massoneria, il Grande Oriente<br />

chiede di incontrare Micciché<br />

o ffensivo ed intollerabile che il «vescovo di Tr a p a n i<br />

indichi suggestivamente, di fatto accomunandole, la<br />

libera muratoria, una associazione criminale come<br />

la mafia, e pratiche da fattucchiere, in modo da ingenerare nei cittadini<br />

e nei lettori il convincimento che si tratti di fenomeni collegati, da bollare<br />

di infamia. Il prelato fa intenzionalmente di “tutta un’erba un<br />

fascio” individuando fra gli ostacoli sulla strada di Gerusalemme anche<br />

la massoneria, menzionata unitamente alla mafia e alla magia».<br />

Così è intervenuto l’avvocato Giuseppe Anania, gran maestro aggiunto<br />

del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani in risposta alle<br />

dichiarazioni di monsignor Francesco Miccichè in occasione della presentazione<br />

del Progetto pastorale della diocesi di Trapani. «Nonostante<br />

subito esce dalla massoneria». Una volta i massoni cercavano di non comparire,<br />

ora invece promuovono convegni, si è usciti insomma dalla cultura<br />

“catacombale”. Ammetterà che è un po’una rivoluzione... «Beh, in effetti è<br />

finita la massoneria “carsica”, sotterranea, La segretezza era indispensabile<br />

in regimi di tirannia, ora con la democrazia non ha più ragion d’essere».<br />

Quanto danno ha fatto all’associazione la massoneria deviata? «Il danno c’è<br />

stato, e grave, soprattutto a livello di opinione pubblica, anche perché all’epoca<br />

sono state fatte generalizzazioni inaccettabili, come se la massoneria<br />

fosse solo quel fenomeno deteriore. Le voglio dire una cosa: fossi stato io in<br />

quel periodo il responsabile del Goi, avrei denunciato per primo il fenomeno<br />

degenerativo. Dirò di più, da avvocato - ha concluso Raffi - nei processi mi<br />

sarei costituito parte civile. Perché le prime vittime siamo stati proprio noi».<br />

Soddisfazione per l’ambito premio è stata espressa dal ricercatore Fede<br />

«anche perché ciò consentirà il proseguimento dello studio già avviato».<br />

2 <strong>settembre</strong> 2004<br />

dove però non c’è posto per Cristo, Figlio di Dio». Per il vescovo<br />

l ’ i n d i ferenza religiosa è «il vivere dando valore solo alle cose materiali»<br />

mentre la magia «attecchisce fra le fasce più ingenue e semplici del<br />

popolo ma in realtà diffusa anche presso gente ricca e colta».<br />

Per rimuovere questi ostacoli, la prima esigenza, per il capo della Chiesa trapanese<br />

è la comunicazione. «La comunicazione - dice monsignor Miccichè<br />

- costruisce la comunione. Solo parlando il linguaggio di oggi potremo<br />

comunicare tra noi e con tutti coloro che ci chiedono ragione della nostra<br />

speranza. Senza la conoscenza dei nuovi linguaggi umani non comunichiamo,<br />

non facciamo cultura e non incidiamo nella vita dell’uomo contemporaneo».<br />

Per questo, secondo il vescovo, è necessario impegnarsi nel volontariato,<br />

nella politica come arte al servizio della collettività, nell’arte e nella<br />

cultura. Il vescovo conclude il «Progetto Pastorale» con un appello alla<br />

comunità ecclesiale: «Non deve farci paura il nuovo. Dobbiamo, con l’occhio<br />

della fede, analizzare, leggere, interpretare la storia del nostro tempo<br />

lasciandoci interpellare dalle urgenze e dai bisogni che da essa aff i o r a n o » .<br />

4 <strong>settembre</strong> 2004<br />

le affermazioni del vescovo denotino distorsioni e gravi lacune sul<br />

fenomeno massonico - ha aggiunto l’avvocato Anania - dobbiamo tuttavia<br />

rilevare i notevoli progressi compiuti dal presule in quanto egli<br />

attesta che la massoneria “non è contro la legge” e che i massoni sono<br />

“persone rispettabili, animate da spirito filantropico”». Questi giudizi<br />

dimostrano che il vescovo Miccichè ha operato una profonda revisione<br />

del proprio pensiero considerato che, anche in un recente passato,<br />

aveva formulato l’equazione mafia uguale massoneria».<br />

E infine ancora una volta l’avvocato Anania chiede un pubblico confronto<br />

con il gran maestro del Grande Oriente d’Italia di Palazzo<br />

Giustiniani, avvocato Gustavo Raffi, al quale, egli fino ad oggi si è<br />

sempre e ripetutamente sottratto».

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