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Erasmo Notizie 15-16/2004 Pagina 19<br />

zione delle cellule staminali embrionali che mima quanto<br />

o p i n i o n i<br />

accade in natura. I primi esperimenti, dello scorso anno,<br />

sono stati condotti sulle cellule embrionali di topi, successivamente<br />

trapiantate nei topi. Le cellule immature, ma<br />

potenzialmente capaci di svilupparsi in ogni direzione, sono<br />

state coltivate su un letto di altre cellule, le cellule stromali che si trovano<br />

nel midollo osseo e che sono le progenitrici di ossa, cartilagine e tendini.<br />

«Per un meccanismo che ancora non conosciamo, sia nelle cellule<br />

embrionali di topo sia in quelle di uomo, le cellule stromali danno il via<br />

al processo di differenziamento delle staminali in cellule precursori dei<br />

neuroni», ha detto Barberi. Questo primo pacchetto di neuroni non specializzati<br />

viene quindi immerso in un particolare cocktail di fattori di crescita,<br />

i cui componenti erano già tutti noti alla comunità scientifica per-<br />

PROCREAZIONE: ITALIANI, SI' TECNICHE E CLONAZIONE TERAPEUTICA<br />

SONDAGGIO EURISPES, IN LINEA CON LA LEGGE NO AD ETEROLOGA<br />

(Ansa) - Roma. Una larga maggioranza di italiani è a favore delle tecni-<br />

che di fecondazione assistita e della clonazione terapeutica. Lo rivela un<br />

sondaggio dell’Eurispes e di Telefono Azzurro condotto su 1500 persone<br />

mentre si sta infiammando la campagna referendaria per l’abrogazione<br />

della legge sulla fecondazione assistita e a due settimane dalla conclu-<br />

sione della raccolta delle firme. “Esiste - afferma il Pr e s i d e n t e<br />

dell'Eurispes, Gian Maria Fara - una evidente contraddizione tra il vigo-<br />

re con cui la schiacciante maggioranza degli italiani (quasi due italiani<br />

su tre) si pronuncia a favore della fecondazione assistita, e la legge<br />

attuale, che di fatto inibisce fortemente il ricorso alle nuove tecniche<br />

riproduttive pur non vietandole del tutto. Sarà opportuno, in futuro, che<br />

le forze politiche si applichino a comporre questa divaricazione tra l’o-<br />

pinione pubblica e le leggi dello Stato. La maggioranza - prosegue Fara<br />

- farebbe bene a raccogliere le sollecitazioni del Ministro per le Pa r i<br />

Opportunità, Prestigiacomo, sulla necessita' di modificare la attuale<br />

legge in vigore, evitando di assumere atteggiamenti ideologici e dogma-<br />

tici'”. La legge attuale sembra però in sintonia, in tema di fecondazione<br />

eterologa, con la maggioranza degli italiani, per i quali questo tipo di<br />

tecnica riproduttiva rimane un limite da non superare. Infatti, il 55,7%<br />

dei cittadini ritiene che il ricorso all’eterologa sia illegittimo. Secondo<br />

l'Eurispes, il 64,9% degli italiani è favorevole alla fecondazione assistita<br />

e i più favorevoli sono gli uomini. Il consenso diminuisce tra le classi di<br />

età piu' elevate e fra gli abitanti delle isole. Cresce con l’aumentare del<br />

grado di istruzione la percentuale di coloro che ritengono legittimo il<br />

ricorso a tecniche di riproduzione assistita. La fecondazione artificiale è<br />

ritenuta legittima dalla maggioranza di tutti gli intervistati, in modo tra-<br />

ché durante lo sviluppo embrionale regolano lo sviluppo dell’area del<br />

cervello (mesencefalo) in cui si trovano i neuroni dopaminergici. A questo<br />

punto i ricercatori hanno quindi riprodotto in laboratorio il processo<br />

che avviene in natura, quando nella vita intrauterina si forma il cervello:<br />

«abbiamo utilizzato i fattori giusti al momento giusto, e questo è stato<br />

molto importante perché gli stessi fattori, in tempi diversi, possono agire<br />

sia in altre aree del sistema nervoso centrale, sia in altri tessuti».<br />

Quando si è passati all'esperimento con le cellule embrionali umane il<br />

cocktail di fattori di crescita è rimasto lo stesso, mentre sono cambiati i<br />

tempi: confrontando i tempi dello sviluppo embrionale del topo con quelli<br />

dell'uomo è stata ottenuta un’altra tabella dei tempi ottimali per intervenire<br />

con il cocktail di fattori di crescita.<br />

(“Il Mattino”, 4 <strong>settembre</strong> 2004)<br />

sversale all’orientamento politico di riferimento. La percentuale di colo-<br />

ro che si esprimono a favore del ricorso a tecniche di riproduzione è più<br />

elevata tra i cittadini di sinistra (72,3%) e centro-sinistra (66,7%). Scende<br />

al 63,8% tra coloro che si collocano al centro o al centro-destra e rag-<br />

giunge il valore più basso tra i cittadini politicamente orientati a destra<br />

(61,9%). I contrari costituiscono una percentuale variabile di intervista-<br />

ti dal 24,4% (sinistra) al 35,7% (destra).<br />

NO ALLA FECONDAZIONE ETEROLOGA. La legge esclude ogni possibi -<br />

lità di fecondazione eterologa, impedendo cioè alle coppie sterili di<br />

ricorrere ad un donatore o una donatrice esterno/a che fornisca l’ovu-<br />

lo o il seme. Chiamato a pronunciarsi sulla fecondazione eterologa, il<br />

campione si dichiara nella maggioranza dei casi (55,7%) contrario a<br />

questo metodo di procreazione assistita. Il 38,3% la ritiene invece<br />

legittima, mentre il 5,9% non si pronuncia.<br />

SI’ ALLA CLONAZIONE TERAPEUTICA. E’ stato poi chiesto al campio-<br />

ne di esprimere il proprio parere sulla clonazione terapeutica, ovvero<br />

sulla creazione di cellule embrionali a scopi di ricerca scientifica. Il<br />

64,2%, poco meno di due cittadini su tre, si sono espressi a favore.<br />

Anche in questo caso sono più favorevoli gli uomini: il 72,1% contro il<br />

56,8% delle intervistate. Intanto, ricorda l’Eurispes i dati già emersi<br />

nei giorni scorsi, aumentano i viaggi della speranza all’estero per sot-<br />

toporsi a queste tecniche fuori dai vincoli della legge. Le mete estere<br />

preferite dagli aspiranti genitori risultano essere infatti i paesi confi-<br />

nanti con legislazioni più permissive: Svizzera, Francia, Slovenia e<br />

Austria (per chi risiede al Nord) e l’Isola di Malta (per il Sud). Resta pur<br />

vero che i viaggi all’estero, a causa degli alti costi che comportano sia<br />

per il soggiorno sia per le cure e spese mediche, saranno appannaggio<br />

di pochi. (Ansa, 8 <strong>settembre</strong> 2004)

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