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Erasmo Notizie 15-16/2004 Pagina 17<br />

o p i n i o n i<br />

BIODIRITTI. Una legge stupida, crudele e incolta<br />

La dignità delle donne così ritorna al Medio Evo<br />

I cattolici non ipocriti capiranno le nostre ragioni<br />

di Carlo Flamigni, componente del Comitato nazionale per la Bioetica<br />

on era necessario arrivare a tanto. Non era necessario arrivare<br />

alla approvazione di una legge così stupida, così inutilmente<br />

crudele, così iprocritamente cattolica, così incolta e imperfetta.<br />

Bastava guardare indietro al lavoro paziente (e purtroppo inutile) che<br />

tante commissioni avevano svolto.<br />

Bastava guardare fuori, alle molte (e certo differenti) normative europee,<br />

nessuna delle quali può essere (fortunatamente) confrontata con questa<br />

specie di esecrabile follia.<br />

Bastava considerare i tentativi di mediazione che molti di noi hanno proposto<br />

proprio sui temi più difficili: la donazione di gameti, le indagini<br />

genetiche pre-impianto, la ricerca scientifica sulle cellule staminali.<br />

Mi accorgo, oggi, che la mia profonda sensazione di disagio è condivisa<br />

anche da alcuni parlamentari della maggioranza, proprio quelli che la legge<br />

- immagino - l’hanno scritta e votata. E’persino possibile che da questi<br />

parlamentari (non so se chiamarli saggi o pentiti) vengano proposte rivolte<br />

a migliorare la legge, a renderla attuabile, a evitare il rischio dell’abrogazione.<br />

Considero questi tentativi<br />

con simpatia, ma non li<br />

ritengo né sufficienti né adeguati:<br />

una legge tanto sbagliata<br />

non può essere corretta,<br />

deve necessariamente essere<br />

cambiata completamente.<br />

Ho scritto molte volte e in<br />

molti diversi luoghi le ragioni<br />

del mio dissenso. Qui, mi<br />

limito a richiamarne due, le<br />

più semplici e le più forti.<br />

Anzitutto, questa legge<br />

costringe un grande numero di donne, la cui sterilità rappresenta una importante<br />

ragione di sofferenza e deve perciò essere considerata malattia, (non<br />

lo dico io, lo dice l’Onu) a sottoporsi a trattamenti di PMA, portando a casa<br />

tassi di successo più bassi di quanto non accada alle donne che vivono nella<br />

maggior parte degli altri paesi e impone loro un maggior numero di delusioni,<br />

di costi fisici, psicologici ed economici. Ciò significa che l’idea che<br />

sta dietro alla legge è quella di negare i più elementari diritti civili, di insidiare<br />

la dignità e l’identità femminile, di sostenere un rapporto tra la società<br />

e la donna che forse solo gli studiosi di storia medievale possono riconoscere.<br />

Impedire le indagini genetiche pre-impianto, significa indirizzare<br />

molte coppie verso l’amniocentesi e l’aborto: mi chiedo, vi chiedo, mio<br />

Dio, che razza di follia è mai questa?<br />

Il secondo punto riguarda invece la ricerca che gli istituti scientifici potrebbero<br />

fare utilizzando cellule staminali di derivazione embrionale e i vantaggi che<br />

milioni di malati (di cancro, di malattie degenerative, di diabete, di Parkinson,<br />

di Alzheimer) potrebbero trarre. Anche qui, non si è voluto ammettere il fatto<br />

che per un embrione destinato ad attendere, nel suo inverno di gelo, la<br />

fine della propria minuscola fiammella di vita, sarebbe molto più dignitoso<br />

poter essere utilizzato per fini di grande rilievo scientifico e sociale.<br />

Ho già scritto molte volte che non si può costringere uno stato laico a<br />

inserire, tra le proprie, una serie di norme cattoliche se non si ha la certezza<br />

che su questi punti esiste un’etica condivisa. questo certamente non<br />

è, e l’aver ignorato l’esistenza di una così forte posizione antagonista è<br />

paragonabile a questa<br />

un errore grave, che potrebbe costare caro a chi<br />

follia<br />

l’ha commesso. Così, il referendum.<br />

Nella speranza che anche i cattolici laici sappiano riconoscere le nostre<br />

ragioni e si aggiungano a noi in questa lotta, Vorrei chiudere proprio<br />

ricordando loro le parole di Arturo Carlo Jemolo: «I laici credenti<br />

dovranno osservare i precetti della Chiesa sapendo che quei precetti non<br />

dovranno avere altra sanzione che quella ecclesiastica.<br />

(“Il Riformista”, 26 luglio 2004)<br />

hanno detto...<br />

IL GRAN MAESTRO GUSTAVO RAFFI<br />

Il diritto positivo deve restare separato dalla morale, come lo Stato deve<br />

tutelare la propria indipendenza dalla religione. E' questo il principio<br />

laico sul quale si fondano tutti i moderni Stati democratici di diritto.<br />

Sono stati purtroppo necessari oltre quattro secoli di lotte per vede-<br />

re prevalere questo principio di libertà e di tolleranza.<br />

La Libera Muratoria universale ha svolto un ruolo storico e culturale<br />

di fondamentale importanza in questa conquista ed ora è chiamata<br />

a difenderla dagli integralismi sempre rinascenti, sempre in agguato<br />

per tornare con il loro dispotismo intollerante a privare l'essere<br />

umano della libertà di pensare autonomamente.<br />

Oggi in Italia, di fronte all'attuale legge vigente sulla procreazione<br />

assistita, si manifesta non solo l'ennesimo ritorno di pregiudizi reli-<br />

giosi, che tentano di sostituirsi alle scelte dell'individuo, ma anche il<br />

solito tentativo clericale di subordinare la libera ricerca scientifica<br />

ai dogmi metafisici.<br />

Come con Galileo Galilei, l'oscurantismo religioso tenta oggi di impor-<br />

re limiti legali alla scienza, al progresso ed alla creatività umana.<br />

Anche in questa battaglia la Libera Muratoria universale è da sempre<br />

in prima linea.<br />

Si tratta oggi, come in passato, di difendere la libertà dell'essere umano,<br />

le sue scelte individuali ed il progresso della conoscenza scientifica.<br />

In materie moralmente opinabili e soggettive, come quelle riguardan-<br />

ti la procreazione, è opportuno affidare il quadro conoscitivo solo alla<br />

scienza e le scelte sempre difficili, alla coscienza dell'individuo.<br />

Meno si legifera in proposito meglio è per la libertà di tutti.<br />

MARGHERITA HACK<br />

«E’ una legge vergognosa e illiberale che ci riporta ai tempi dell’in-<br />

quisizione e di Galileo».<br />

UMBERTO VERONESI<br />

«Come libero cittadino di un libero Paese, mi auguro che il<br />

Parlamento, superando steccati ideologici, riveda una legge che<br />

nella sua applicazione può arrivare a costringere una donna a farsi<br />

impiantare contro la propria volontà tutti gli ovuli fecondati, anche<br />

se portatori di una malattia genetica. Non resta che essere d’accor-<br />

do con il referendum abrogativo di una legge ingiusta e giuridica-<br />

mente non in linea con lo statuto di un Paese democratico».<br />

in nessun paese<br />

d’europa una normativa

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