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Erasmo Notizie 15-16/2004 Pagina 7<br />
s p e c i a l e<br />
incontri servizio biblioteca<br />
Conferenza di Rocco Leonardis del Fashion Institute of Technology di New Yo r k<br />
I segreti dell’architettura medioevale<br />
l Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia, nel quadro delle<br />
manifestazioni e delle iniziative per la presentazione di studiosi internazionali<br />
di passaggio nella capitale, ha promosso lo scorso 12 luglio<br />
la conferenza di Rocco Leonardis sui segreti dell’architettura medioevale.<br />
L’incontro segue quello del 5 febbraio di quest’anno con lo spagnolo<br />
Pere Sanchez Ferrer, vicepresidente dell’Istituto di Studi Storici della<br />
massoneria spagnola presso l’Università di Saragozza, su “I Quattro<br />
Coronati in Catalogna e Maiorca: una variante del culto europeo durante<br />
il XIVe XIX secolo”.<br />
Rocco Leonardis è Adjunct Professor al Fashion Institute of Te c h n o l o g y<br />
di New York e membro effettivo di una delle più antiche Logge di<br />
Manhattan, “Mariner Lodge” (0067), all’obbedienza della Gran Loggia<br />
dello Stato di New Yo r k .<br />
In questa occasione Leonardis ha presentato gli esiti della sua aff a s c i n a n t e<br />
ricerca sulle simbologie nascoste nella chiesa di Santa Sofia di Benevento<br />
(foto in alto a destra), unica per la sua pianta. Secondo la tesi dell’autore,<br />
questo edificio fornisce una chiave di lettura del modo di procedere<br />
medioevale nell’ambito della progettazione e del disegno architettonico.<br />
Per spiegare l’eccentricità della pianta avanza due ipotesi. La prima è<br />
centrata sull’idea che una forma geometrica semplice sia stata alterata<br />
per incorporare i due punti focali - l’ingresso e l’altare - necessari in una<br />
chiesa cattolica. La seconda delinea una soluzione basata sulla sovrapposizione<br />
di quattro simboli geometrici l’uno sull’altro. Agli occhi di<br />
una persona interessata il significato dei simboli e dei numeri usati nel<br />
progetto di questa struttura può essere profondo. Sotto l’edificio si possono<br />
ricostruire dodici sepolture e nel disegno della pianta si è probabilmente<br />
adoperata una figura a dodici lati.<br />
Rocco Leonardis ha inoltre sottolineato che il numero dodici ha tantissimi<br />
riferimenti, dallo zodiaco alle dodici lettere della parola Dio nella Kabbala,<br />
laddove il numero sei è associato con Venere, Iside e Santa Sofia. L’ a u t o r e<br />
inoltre ha ricordato che Benevento si trova lungo la principale strada che<br />
collegava Brindisi a Roma e che era sede di un importante culto di Iside.<br />
Seduti al tavolo dei relatori, insieme al gran maestro Gustavo Raff i ,<br />
hanno preso posto la storica dell’arte Stefania Tuzi, autrice del libro “Le<br />
Colonne e il Tempio di Salomone”, il saggista Paolo Lucarelli e il bibliotecario<br />
del Grande Oriente d’Italia, Bernardino Fioravanti.<br />
La professoressa Tuzi, con il suo intervento, ha colto l’occasione per<br />
individuare nell’architettura medioevale profondi legami simbolici con<br />
il Tempio di Salomone, ricordando che “più volte distrutto e ricostruito,<br />
il Tempio esercitò una eccezionale influenza su teologi, storici ed artisti,<br />
sotto il triplice profilo architettonico, cosmologico e teologico”.<br />
Dal canto suo Paolo Lucarelli ha sottolineato che lo studio di Leonardis<br />
dimostra, una volta di più, che uno spazio sacro non può essere fondato<br />
che su un sistema geometrico ordinato, “il mondo profano, il mondo del<br />
caos, del disordine - ha ribadito - è quello della Parola Perduta, del<br />
mistero incomprensibile, dell’azione confusa. Solo riconducendola nell’ordine<br />
dello spazio sacro, di una geometria coerentemente e perfettamente<br />
strutturata, la Parola potrà essere ritrovata e rivelarsi in forma<br />
comprensibile. Qui il paradosso: il mistero è fuori dal Tempio, all’interno<br />
del caos. L’opera del massone, dell’iniziato, dovrà porsi in alternanza<br />
tra questi due mondi, andando nel caos per recuperare ciò che si è<br />
perduto e ricondurlo nel Te m p i o ” .<br />
L’intervento del Bibliotecario Fioravanti ha messo invece in risalto<br />
che questo incontro tra gli altri, si inserisce nella più ampia finalità<br />
di far sì che il Servizio Biblioteca possa costituire un punto di confronto<br />
e di scambio: un forum su temi simbolici, storici e sociali<br />
comunque di interesse massonico.