I Geositi della Provincia di Sondrio - Regione Lombardia
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A Nord <strong>di</strong> Bormio, tra il Passo dello Stelvio, il Piz Umbrail ed il<br />
Monte Braulio, le falde <strong>di</strong> copertura sono sovrascorse da scaglie<br />
<strong>di</strong> basamento cristallino, attribuiti alla Falda Chavalatsch,<br />
con ortogneiss e subor<strong>di</strong>nati micascisti a due miche.<br />
II terzo dominio alpino che si ritrova in provincia <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> è<br />
il Sudalpino (o Alpi Meri<strong>di</strong>onali) che costituisce l'intera catena<br />
orobica e che è separato dalla parte assiale <strong>della</strong> catena alpina<br />
(Penni<strong>di</strong>co ed Austroalpino) dalla Linea Insubrica. Questa<br />
linea rappresenta la superficie <strong>di</strong> sovrascorrimento delle unità<br />
penni<strong>di</strong>che ed austroalpine sul dominio sudalpino, movimento<br />
sviluppatosi tra 25 e 18 milioni <strong>di</strong> anni fa, che ha provocato il<br />
sollevamento <strong>della</strong> porzione "alpina" <strong>di</strong> circa 15-20 km rispetto<br />
al Sudalpino. La Linea Insubrica è marcata da livelli <strong>di</strong> miloniti<br />
orientate Est-Ovest, che interessano tutte le rocce affioranti<br />
presso tale linea per oltre un chilometro in ampiezza.<br />
Il Sudalpino delle Orobie è rappresentato soprattutto dal basamento<br />
cristallino composto da gneiss e micascisti a metamorfismo<br />
pre-alpino (probabilmente varisico), che decresce da<br />
Ovest verso Est; le rocce a grado maggiore si ritrovano nella<br />
zona del Monte Legnone, dove gli gneiss a "occhi" <strong>di</strong> oligoclasio<br />
(Gneiss <strong>di</strong> Morbegno) contengono granato, staurolite<br />
e rara cianite. Sono inoltre intercalate alcune grosse lenti<br />
<strong>di</strong> ortogneiss occhia<strong>di</strong>ni (Mantello, Val d'Arigna, Val del Livrio,<br />
etc.) e metatonaliti pre-varisiche (ad esempio presso Sirta).<br />
Verso Est affiorano micascisti muscovitico-cloritici, talora<br />
a granato (Scisti <strong>di</strong> Edolo); masse <strong>di</strong> filla<strong>di</strong>, a contatto tettonico<br />
con gli Gneiss <strong>di</strong> Morbegno, si incontrano inoltre tra<br />
il Passo San Marco ed il Pizzo <strong>di</strong> Tartano. In questa porzione<br />
<strong>di</strong> basamento sono inoltre riconoscibili alcuni piccoli plutoni<br />
tardo-varisici quali il Granito <strong>di</strong> Dazio ed il Granito del<br />
Monte Fioraro. Il basamento sudalpino è interessato da un sistema<br />
<strong>di</strong> linee tettoniche, trasversali rispetto alla Linea Insubrica,<br />
tra cui la più importante è senz'altro quella del Porcile,<br />
che si sviluppa da Sazzo fino all'alta Val Tartano. Questo lineamento,<br />
lungo cui si rinvengono lembi <strong>di</strong> copertura se<strong>di</strong>mentaria,<br />
consente l'affioramento ad oriente <strong>di</strong> frammenti <strong>di</strong> basamento<br />
<strong>di</strong> grado metamorfico più elevato (Gneiss <strong>di</strong> Morbegno),<br />
soprattutto lungo il crinale orobico, dall'alta Val Tartano fino<br />
alle pen<strong>di</strong>ci del Pizzo <strong>di</strong> Redorta; nuovamente a contatto tettonico<br />
con gli Gneiss <strong>di</strong> Morbegno vi è un lembo <strong>di</strong> rocce filla<strong>di</strong>che<br />
(Filla<strong>di</strong> <strong>di</strong> Ambria) affioranti tra il Lago <strong>di</strong> Venina ed<br />
il Pizzo <strong>di</strong> Rodes.<br />
La copertura se<strong>di</strong>mentaria sudalpina che compare lungo il crinale<br />
orobico è rappresentata esclusivamente dalla sua porzione<br />
più antica (Carbonifero Superiore - Trias Inferiore). La<br />
successione se<strong>di</strong>mentaria inizia con il "Conglomerato basale"<br />
(Carbonifero Superiore - Permiano Inferiore) costituito da<br />
ciottoli <strong>di</strong> scisti del basamento e da frammenti <strong>di</strong> quarzo, con<br />
intercalazioni arenaceo-siltose. Sopra i conglomerati si sviluppa<br />
la potente Formazione <strong>di</strong> Collio (Permiano Inferiore), che<br />
mostra spessori molto variabili, fino ad un massimo <strong>di</strong> 2000<br />
m; è composta da se<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> ambiente continentale (argille,<br />
siltiti e arenarie, con rari livelli conglomeratici), con rari resti<br />
vegetali e impronte <strong>di</strong> tetrapo<strong>di</strong>, alternati a lave riolitico-riodacitiche,<br />
ignimbriti, tufi, tufiti e brecce vulcaniche. Seguono<br />
quin<strong>di</strong> le formazioni conglomeratiche permiane, quali il Conglomerato<br />
del Ponteranica, a ciottoli <strong>di</strong> vulcaniti misti a frammenti<br />
<strong>di</strong> scisti del basamento, ed il Verrucano Lombardo, a<br />
ciottoli <strong>di</strong> vulcaniti e <strong>di</strong> quarzo, entrambi con livelli <strong>di</strong> arenarie<br />
grigio-ver<strong>di</strong> o rossastre. L'ingressione marina, datata all’Induano<br />
(base del Triassico), è documentata dalle alternanze <strong>di</strong><br />
marne e argilliti con subor<strong>di</strong>nate arenarie del Servino.<br />
Lembi <strong>di</strong> rocce se<strong>di</strong>mentarie affiorano in scaglie lungo la Linea<br />
Insubrica, ad esempio presso Nuova Olonio e Dubino, all'imbocco<br />
<strong>della</strong> Val Màsino, a Tresivio e a Stazzona. Questi lembi<br />
sono composti da arenarie e conglomerati del Carbonifero Superiore<br />
- Permiano, da scisti sericitici con intercalazioni carbonatiche<br />
correlabili al Servino e da dolomie gialle o bianche,<br />
con livelli marnosi, del Trias Me<strong>di</strong>o-Superiore.<br />
Sopra: il Gruppo del Bernina dalla<br />
vetta del Redorta, in primo piano<br />
la Cima <strong>di</strong> Scais.<br />
A sinistra: Val Viola<br />
A destra: La vetta del Pizzo Trona<br />
costituito da Verrucano Lombardo<br />
e sullo sfondo il Monte Disgrazia<br />
e il Gruppo del Bernina.<br />
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<strong>Geositi</strong> <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Sondrio</strong> 17