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prima pagina<br />
Wilma Berbotto,<br />
presidente diocesano<br />
4<br />
QUEL MATTINO<br />
Il saluto del<br />
PRESIDENTE<br />
Abbiamo ancora negli occhi e nel cuore<br />
i volti delle persone che hanno partecipato<br />
alla festa diocesana dell’8<br />
febbraio, grazie di cuore a tutti voi che<br />
avete voluto esserci e grazie a chi ci ha ricordato<br />
ma non ha potuto partecipare.<br />
Il mio saluto, insieme a <strong>Ricerca</strong> e <strong>Dialogo</strong>,<br />
in “veste nuova” vuole abbracciare tutti! Grazie<br />
per il lavoro umile e silenzioso che instancabilmente<br />
portate avanti insieme ai nostri parroci<br />
nelle nostre parrocchie, ma grazie soprattutto<br />
per ciò che siete nella nostra Chiesa.<br />
Voglio lasciarvi con una riflessione di Madeleine<br />
Delbrel, particolarmente illuminante per<br />
continuare a testimoniare la nostra adesione a<br />
Cristo, là dove il Signore ci chiama ogni giorno.<br />
Ci sono luoghi in cui soffia lo Spirito, ma c’è<br />
uno Spirito che soffia in tutti i luoghi. C’è gen-<br />
Quel mattino offrì al mondo<br />
un mazzo di speranza: la luce ha vinto la notte!<br />
In questo mattino offriamo al mondo<br />
un mazzo fatto<br />
di gesti di amicizia,<br />
di porte aperte,<br />
di egoismi superati,<br />
di condivisione,<br />
di tutto ciò che è già germe<br />
e che deve ancora nascere<br />
e dei granelli di Vangelo già in fiore…<br />
In questo mattino<br />
in questi giorni<br />
offriamo al mondo<br />
i frutti di una Chiesa viva<br />
uscita dalla tomba<br />
di tutte le sclerosi<br />
aperta alla primavera della vita.<br />
In questo mattino<br />
in questi giorni<br />
offriamo al mondo<br />
la buona novella di un popolo<br />
che diffonde la vita<br />
seguendo il Risorto!<br />
diocesano<br />
te che Dio prende e mette da parte, ma ce n’è<br />
altra che Egli lascia nella moltitudine, che non<br />
“ritira dal mondo”. È la gente che fa un lavoro<br />
ordinario, che ha una famiglia ordinaria o che<br />
vive un’ordinaria vita da celibe. Gente che ha<br />
malattie e lutti ordinari. Gente che ha una casa<br />
e vestiti ordinari. È la gente della vita ordinaria.<br />
Gente che s’incontra in una qualsiasi strada.<br />
Costoro amano il loro uscio che si apre sulla<br />
via, come i loro fratelli invisibili al mondo amano<br />
la porta che si è richiusa definitivamente dietro<br />
di loro. Noialtri, gente della strada, crediamo<br />
con tutte le nostre forze che questa strada, che<br />
questo mondo dove Dio ci ha messi è per noi<br />
il luogo della nostra santità. Noi crediamo che<br />
niente di necessario ci manca, perché se questo<br />
necessario ci mancasse Dio ce lo avrebbe<br />
già dato.<br />
A Mons. Vescovo, al Vicario,<br />
a tutti gli amici Sacerdoti e<br />
alle comunità di vita religiosa,<br />
ai Responsabili Nazionali,<br />
Regionali, Diocesani e<br />
Parrocchiali, ai membri<br />
delle équipe diocesane,<br />
agli educatori,<br />
ai piccolissimi, ai ragazzi,<br />
giovani, adulti, famiglie<br />
ed agli adultissimi,<br />
a tutti gli amici dell’<strong>AC</strong>,<br />
l’augurio sincero per una<br />
Santa Pasqua del cuore! <strong>Ricerca</strong> & <strong>Dialogo</strong>