03.06.2013 Views

n. 3 - luglio/settembre 2012 - Suore Francescane Elisabettine

n. 3 - luglio/settembre 2012 - Suore Francescane Elisabettine

n. 3 - luglio/settembre 2012 - Suore Francescane Elisabettine

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

memoria e gratitudine<br />

36 <strong>luglio</strong>/<strong>settembre</strong> <strong>2012</strong><br />

Italia<br />

PRESENZA ELISABETTINA NEL POLESINE (III)<br />

A servizio dei bambini e delle famiglie<br />

A Canaro, parrocchia di “S. Sofia vedova” (1953-1981)<br />

di Annavittoria Tomiet<br />

stfe<br />

Con questo contributo sulla<br />

comunità di Canaro si conclude<br />

la panoramica della presenza<br />

elisabettina nel Polesine.<br />

Il piccolo seme continua<br />

con altre due comunità.<br />

Comune nella provincia di Rovigo,<br />

Canaro ha subìto nel tempo<br />

notevoli variazioni nella sua delimitazione<br />

territoriale, sia geografica<br />

sia di appartenenza ecclesiastica. Attualmente<br />

appartiene alla provincia di<br />

Rovigo e dal punto di vista ecclesiastico<br />

alla diocesi di Adria-Rovigo.<br />

Il toponimo “Canaro” deriva dalle<br />

canne che crescevano in abbondanza<br />

nella zona, attraversata da canali e scoli<br />

che avevano costituito le principali<br />

risorse economiche.<br />

Nel 1951 venne costruito l’asilo infantile<br />

grazie alla collaborazione della<br />

parrocchia e degli industriali del paese.<br />

Le suore vi giunsero nell’anno 1953.<br />

Gli inizi, in cammino<br />

con la comunità parrocchiale<br />

La presenza di una comunità a<br />

Canaro fu caldeggiata dal vescovo<br />

di Adria, monsignor Guido Maria<br />

Mazzocco1 , con lettera del 7 febbraio<br />

1953, in cui chiede alla superiora generale,<br />

madre Costanzina Milani2 ,<br />

almeno tre suore per assumere la direzione<br />

del nuovo asilo. Il Presule<br />

espone con chiarezza i benefici che ne<br />

sarebbero derivati non solo alla parrocchia<br />

“S. Sofia vedova”, ma ancora<br />

alla sua diocesi di Adria, e a tutto il<br />

L’asilo di Canaro in una foto degli anni Cinquanta (foto Agep).<br />

Polesine. E precisa che tale apertura<br />

«sarà cosa gradita anche alla Sacra<br />

Congregazione dei Religiosi che, sapendo<br />

dell’erezione di tanti asili nel<br />

polesine, desidera vivamente che essi<br />

vengano affidati a congregazioni religiose»<br />

capaci di offrire elementi sicuri<br />

di educazione cristiana. Analoga richiesta<br />

viene fatta il 16 marzo 1953<br />

dal parroco di Canaro, don Virgilio<br />

Piatto.<br />

Nella definizione del rapporto di<br />

convenzione da stipulare con l’Istituto,<br />

egli precisa il tipo di attività che<br />

le suore saranno chiamate a svolgere<br />

nella parrocchia: direzione dell’asilo<br />

infantile, scuola di lavoro (ricamo e<br />

cucito) per la gioventù femminile…<br />

con una attenzione particolare per il<br />

doposcuola che per il paese è quasi più<br />

necessario dell’asilo.<br />

Al consenso del consiglio generale<br />

segue, il 25 marzo 1953, il benestare<br />

del Vescovo alla costituzione della comunità<br />

religiosa, certo che «L’ottimo<br />

spirito, lo zelo illuminato e la pietà<br />

vera, sempre riscontrati nelle Religiose<br />

di codesta Congregazione, ci danno<br />

pieno affidamento che anche a Canaro<br />

le <strong>Suore</strong> <strong>Elisabettine</strong> sapranno compiere<br />

tanto bene» 3 .<br />

Conclusa la fase preparatoria, il 12<br />

aprile 1953, viene costituita la comunità<br />

con suor Prassede Polloniato, superiora,<br />

suor Benvenuta Lorenzini e suor<br />

Leonardina Zanovello, cui si è aggiunta<br />

dopo qualche mese una quarta suora.<br />

Le suore si sono subito inserite<br />

nell’attività educativa prescolare, nel<br />

doposcuola e nell’attività pastorale<br />

parrocchiale di catechesi e di animazione<br />

del canto liturgico. Anche il<br />

periodo estivo era caratterizzato da<br />

attività ricreative e di ricamo per le<br />

ragazzine, come attestano i documenti<br />

di archivio.<br />

In breve tempo trasformano così<br />

l’asilo infantile “Maria Bambina” in<br />

vera e propria scuola materna, non<br />

solo nel nome, ma anche nei principi<br />

e nei contenuti; è molto frequentata e<br />

bene organizzata.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!