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SCRITTI DI NICHIREN DAISHONIN<br />

VOLUME 4<br />

I TRE OSTACOLI E I QUATTRO DEMONI<br />

I due uomini che mi hai mandato sono arrivati fin qui, recando le tue numerose<br />

offerte. Ho anche ricevuto un messaggio dal prete Nissho 1 riguardo alla tua fede. In<br />

questa lettera intendo consigliarti su quello che è più importante per te. Nel primo e<br />

nel medio giorno della Legge il mondo non è caduto in declino perché i santi e saggi<br />

facevano la loro apparizione frequentemente e gli dèi proteggevano le persone.<br />

Nell'ultimo giorno della Legge, invece, la gente è diventata così avida che i conflitti<br />

infuriano incessantemente fra sovrano e suddito, genitore e figlio, fratello maggiore e<br />

fratello minore, e, ancora di più, fra le persone che non hanno alcun tipo di relazione<br />

fra loro. In questi frangenti, gli dèi abbandonano il paese e allora hanno inizio le tre<br />

calamità e i sette disastri, fino a che uno, due, tre, quattro, cinque, sei o sette soli non<br />

appaiono nel cielo 2 .<br />

= = =<br />

1. Nissho: uno dei sei preti anziani discepoli di Nichiren Daishonin. Si dedicò alla propagazione<br />

soprattutto nella zona di Kamakura, ma dopo la morte del Daishonin fu influenzato dai suoi precedenti<br />

legami con la setta Tendai, fino ad andare contro gli insegnamenti del Daishonin e di Nikko Shonin.<br />

2. Uno ... nel cielo: si riferisce all'insolito fenomeno di quando il sole appare come immagine multipla.<br />

È un'illusione ottica causata dalla rifrazione della luce su cristalli di ghiaccio fluttuanti nella stratosfera.<br />

Le piante appassiscono e muoiono, fiumi grandi e piccoli si prosciugano, la terra<br />

emana fumo come brace ardente, e il mare diventa come olio bollente. Alla fine<br />

l'atmosfera è piena di fiamme che si alzano dall'inferno della sofferenza incessante e<br />

raggiungono il cielo di Brahma. Con il susseguirsi di questi eventi, il mondo cadrà<br />

gradualmente in declino. Chiunque, saggio o stupido che sia, considera naturale che i<br />

figli obbediscano ai propri genitori, che i sudditi siano fedeli ai loro sovrani e che i<br />

discepoli seguano il loro maestro.<br />

Recentemente, invece, sembra che per la gente dei nostri giorni, ebbra del vino dei<br />

tre veleni di avidità, collera e .stupidità 3 , sia divenuta un'abitudine tradire i propri<br />

sovrani, disprezzare i propri genitori e farsi beffe dei propri maestri. Dovresti leggere<br />

ripetutamente la lettera precedente 4 nella quale ho spiegato che naturalmente una<br />

persona dovrebbe obbedire ai propri genitori, così come al sovrano e al maestro, ma,<br />

se essi commettessero qualcosa di male, rimproverarli vorrebbe dire davvero essere<br />

loro fedeli.<br />

Recentemente tuo fratello maggiore Uemon no Sakan è stato di nuovo ripudiato da<br />

tuo padre. Ho detto a tua moglie, quando è venuta a trovarmi qui, che sarebbe stato<br />

certamente ripudiato un'altra volta, e che, siccome la tua fede era molto instabile, essa<br />

doveva essere preparata al peggio. Questa volta sono sicuro che abbandonerai la tua<br />

125


fede. Non ho la minima intenzione di rimproverarti per questo. Così come tu non<br />

dovrai rimproverare me, Nichiren, quando sarai caduto nell’inferno.<br />

Non è in nessun caso mia responsabilità. È evidente che il fuoco possa<br />

all'improvviso ridurre in cenere persino un<br />

= = =<br />

3. Avidità, collera e stupidità: generalmente conosciuti come i tre veleni. I mali fondamentali<br />

inerenti alla vita, dai quali hanno origine le sofferenze umane.<br />

4. La lettera precedente: Lettera ai fratelli datata 16 aprile 1275.<br />

126<br />

campo di erba secca di mille anni, e che la stima che una persona si è costruita in<br />

cento anni, possa essere distrutta da una sola parola incauta.<br />

Tuo padre sembra adesso essere diventato nemico del Sutra del Loto, mentre tuo<br />

fratello diventerà ora uno dei suoi seguaci 5 . Tu, che pensi solamente ai tuoi interessi<br />

immediati, obbedirai a tuo padre e perciò la gente illusa ti loderà per la tua devozione<br />

filiale.<br />

Munemori ubbidì agli ordini tirannici di suo padre e, alla fine, fu decapitato a<br />

Shinoara. Shigemori 6 disubbidì a suo padre e lo precedette nella morte. Chi fu, in<br />

realtà, il figlio migliore? Se tu ubbidisci al padre, che è nemico del Sutra del Loto, e<br />

abbandoni tuo fratello, che è un devoto del supremo insegnamento, ti componi<br />

davvero come un buon figlio? In ultima analisi, ciò che dovresti fare è decidere di<br />

seguire la via del Buddismo con sincerità, proprio come sta facendo tuo fratello. Tuo<br />

padre è come il re Myoshogon 7 e voi due fratelli siete come i prìncipi Jozo e Jogen.<br />

L'epoca è diversa, ma il principio del Sutra del Loto rimane il medesimo. Di recente<br />

Hojo<br />

= = =<br />

5. Naturalmente, il maggiore dei fratelli Munenaka era già un devoto del Sutra del Loto, in quanto<br />

stava praticando il Sutra in accordo con gli insegnamenti del Daishonin. Ma questa affermazione significa<br />

che Munenaka, rifiutandosi di rinunciare alla sua fede nonostante la condanna paterna, dimostra di fatto<br />

di dare la sua vita per il Sutra del Loto.<br />

6. Munemori (1147-1185) e Shigemori (1138-1179): fratelli e guerrieri appartenenti al clan Taira, che<br />

assunse il controllo della corte giapponese nella metà del dodicesimo secolo e detenne il potere supremo<br />

fìnché non fu sconfitto dal clan Minamoto, nel 1185. Il capo del clan reggente, Taire no Kiyomori, si installò<br />

a capo del governo e abusò della propria autorità. Il suo primogenito Shigemori, virtuoso e di animo<br />

buono, protestò contro il padre, quando questi cercò di imprigionare l'imperatore che aveva abdicato,<br />

Goshirakawa; il secondogenito Munemori, invece, ubbidì a suo padre e tenne l'imperatore in prigione, dopo<br />

che Shigemori era deceduto per malattia. L'imprigionamento di questo imperatore fece scattare sui Taira<br />

l’attacco da parte del clan Minamoto. Munemori fu giustiziato nel 1185.<br />

Myoshogon: padre di Jozo e Jogen, che appare nel capitolo Myoshogonno (ventisettesimo) del Sutra<br />

del Loto.<br />

Yoshimasa 8 , signore della provincia di Musashi, ha abbandonato il suo vasto territorio<br />

e i numerosi sudditi per ritirarsi da tutti gli affari materiali. Se ti ingrazierai tuo padre<br />

127


per amore di un piccolo interesse privato, trascurerai la tua fede e cadrai nelle<br />

condizioni vitali negative, non dovrai biasimare me, Nichiren. Eppure, malgrado<br />

questo ammonimento, sento che, questa volta, abbandonerai la tua fede. Affermo ciò<br />

spinto dalla compassione, perché sei stato fedele fino a questo momento, ma puoi<br />

cadere nelle condizioni vitali negative malgrado la tua fede precedente. Se, in un caso<br />

su cento o su mille, decidessi di seguire il mio consiglio, allora affronta tuo padre e<br />

digli: «Dato che sei mio padre, avrei il dovere di ubbidirti, ma siccome sei divenuto un<br />

nemico del Sutra del Loto se ti ubbidissi in questa circostanza, non mi comporterei<br />

come un buon figlio. Perciò ho deciso di rompere con te e seguire mio fratello. Se tu<br />

dovessi ripudiarlo, sappi che ripudieresti anche me». Non dovresti sentire la minima<br />

paura nel cuore. Sebbene una persona possa aver professato la fede nel Sutra del Loto<br />

molte volte sin dall'infinito passato, è la mancanza di coraggio che gli impedisce di<br />

raggiungere la Buddità.<br />

C'è davvero qualcosa di insolito nel fluire e rifluire della marea, nel sorgere e<br />

tramontare della luna e nell'avvicendarsi dell'estate, dell'autunno, dell'inverno e della<br />

primavera. Accade qualcosa di insolito anche quando una persona comune raggiunge<br />

la Buddità. In quel momento i tre ostacoli e i quattro demoni invariabilmente<br />

appariranno: il saggio si rallegrerà. mentre lo stupido indietreggerà. E’ tanto che<br />

aspetto di dirti questo, attraverso un mio messaggero o in altro modo. Perciò apprezzo<br />

moltissimo che tu mi abbia inviato questi messaggeri.<br />

= = =<br />

8. Hojo Yoshimasa (1248-1281): ufficiale di primaria importanza nel governo di Kamakura, che aveva<br />

assunto degli incarichi di rilievo come consigliere del reggente e governatore della provincia. Si ritirò dalla<br />

carica per entrare nell'ordine monastico nel 1277.<br />

128<br />

Sono sicuro che se tu fossi stato sul punto di abbandonare la tua fede non li avresti<br />

mandati. Ti sto scrivendo questa lettera nella speranza che tu possa mantenere la tua<br />

fede.<br />

È davvero difficile ottenere la Buddità, molto più difficile dell'azione di mettere un<br />

ago sulla cima del monte Sumeru di questo mondo e far passare il filo attraverso la<br />

cruna di questo ago lanciandolo dalla cima del monte Sumeru di un altro mondo.<br />

L'azione risulta persino più difficile se la si deve fare con il vento contrario. Il Sutra del<br />

Loto afferma: «Durante incalcolabili milioni e milioni di eoni di una durata inconcepibile,<br />

rare sono le volte in cui questo Sutra è stato udito. Durante incalcolabili milioni<br />

e milioni di eoni di una durata inconcepibile, rare sono le volte in cui i Budda e<br />

l'Onorato dal mondo, predicano questo Sutra. Dunque, dopo la morte del Budda, i<br />

praticanti, sentendo questo Sutra che è così difficile incontrare, non dovrebbero avere<br />

alcun dubbio». Questo passo è estremamente importante anche fra i ventotto capitoli<br />

del Sutra del Loto. Dal capitolo Jo al capitolo Hosshi, gli esseri umani, gli esseri celesti,<br />

i quattro tipi di credenti e gli otto tipi di esseri al di sotto del grado di togaku 9 erano<br />

molto numerosi, ma c'è stato un solo Budda, Shakyamuni.<br />

Sebbene questi capitoli siano più importanti degli insegnamenti precedenti al Sutra<br />

del Loto, che descrivono la Cerimonia dell'aria, i dodici capitoli da Hoto a Zokurui<br />

sono i più importanti di tutti. Questo perché alla presenza del Budda Shakyamuni


apparve la torre decorata di molti tesori 10 . Fu come se il sole fosse sorto davanti alla<br />

luna. Tutti i Budda dell'universo<br />

= = =<br />

9. Togaku: Cinquantunesimo grado della pratica di Bodhisattva. T’ien-t’ai aveva classificato la<br />

pratica del Bodhisattva in cinquantadue gradi, dei quali l'ultimo era myokaku o piena illuminazione.<br />

Togaku è perciò lo stato più elevato di un Bodhisattva.<br />

10. Torre decorata di molti tesori: la Torre Preziosa del Budda Taho che apparve nel capitolo Hoto<br />

(undicesimo) del Sutra del Loto. La torre, che rappresenta la natura del Budda, apparve per indicare che<br />

Shakyamuni avrebbe iniziato a esporre il suo insegnamento essenziale.<br />

erano seduti sotto gli alberi e sembrava che la luce di un fuoco brillasse sull'erba e<br />

sugli alberi dell'universo. Fu su questo sfondo che venne esposto il brano sopra citato.<br />

Il sutra del Nirvana afferma: «La gente ha sofferto sin da innumerevoli eoni. Le ossa<br />

che ogni individuo lascia dietro di sé in un eone, si accatastano fino a raggiungere<br />

l'altezza del monte Vipula a Rajagriha, e il latte che succhia è pari all'acqua dei quattro<br />

oceani 11 . Il sangue che si sparge, supera la quantità di acqua dei quattro oceani e così le<br />

lacrime che si versano per la morte di genitori, fratelli e sorelle, mogli, figli e parenti. E<br />

se per contarli si usassero tutte le piante e gli alberi della terra divisi in pezzetti di<br />

dodici centimetri, non si potrebbero contare tutti i genitori avuti nelle passate<br />

esistenze». Queste sono le parole pronunciate dal Budda nel boschetto di alberi di sal<br />

l'ultimo giorno della sua vita terrena. Dovresti riporre la massima attenzione nelle sue<br />

parole. Queste significano che il numero dei genitori che ti hanno dato la vita da<br />

innumerevoli eoni non potrebbe essere contato neanche tagliando in pezzetti di dodici<br />

centimetri tutte le piante e gli alberi di tutti i mondi dell’universo. Malgrado tu abbia<br />

avuto un infinito numero di genitori nelle tue passate esistenze, finora non avevi mai<br />

incontrato il Sutra del Loto. Da questo si vede come sia facile avere i genitori, ma<br />

quanto sia difficile incontrare il Sutra del Loto.<br />

Ora, se disubbidisci a un tuo genitore, che è facile incontrare, e segui un amico del<br />

Sutra del Loto, che è difficile da incontrare, non solo raggiungerai la Buddità, ma sarai<br />

anche in grado di guidare all'illuminazione il genitore a cui hai disubbidito. Per<br />

esempio il principe Siddharta 12 era il figlio maggiore del re Shuddhodana. Suo padre<br />

voleva che egli<br />

129<br />

= = =<br />

11. Quattro oceani: nel Buddismo, gli oceani intorno al Monte Sumeru su tutti e quattro i lati.<br />

12. Siddharta: nome dato al Budda Shakyamuni prima della sua rinunzia al mondo secolare.<br />

130<br />

succedesse al trono e al governo della nazione e, in effetti, gli cedette il trono, ma il<br />

principe, contro il volere di suo padre, fuggì di notte dal castello. Il re si arrabbiò con<br />

lui, per essere venuto meno ai suoi doveri di figlio, ma Siddharta, dopo aver raggiunto


la Buddità, si accinse prima di tutto a salvare i suoi genitori: il re Shuddhodana e sua<br />

moglie Maya.<br />

Nessun genitore spingerebbe mai il proprio figlio a rinunziare al mondo per<br />

raggiungere l'illuminazione. Ma comunque sia, nel tuo caso, i preti e i seguaci delle<br />

sette Ritsu e Nembutsu, parlando male di voi a vostro padre, lo hanno spinto a farvi<br />

abbandonare la fede.<br />

Mi è stato detto che Ryoka-bo 13 sta convincendo altri a recitare un milione di<br />

preghiere nembutsu con l'intento di creare discordia fra la gente e distruggere il seme<br />

del Sutra del Loto. Hojo Shigetoki, che costruì il tempio Gokuraku-ji per Ryokan,<br />

sembrava una persona ammirevole. Ma ingannato sul mio conto dai credenti<br />

Nembutsu, mi trattò con ostilità, con il risultato che lui e tutto il suo clan furono<br />

completamente rovinati. Solo Hojo Naritoki, signore della provincia di Echigo, è<br />

sopravvissuto.<br />

Potresti pensare che coloro che credono in Ryoka-bo stiano prosperando, ma<br />

dovresti vedere che ne è stato del clan Nagoe 14 , che pagò le spese per la costruzione del<br />

tempio Zenko-ji, del tempio Choraku-ji e di un tempio che ospita<br />

= = =<br />

13. Ryoka-bo (1217-1303): Gokuraku-ji Ryokan. un prete della setta Ritsu. Ryoka di Ryoka-bo è un<br />

cambiamento fonetico di Ryokan e significa "due incendi". Nel marzo del 1275 scoppiò un incendio nel<br />

tempio di Gokuraku-ji, dove all'epoca viveva Ryokan, e le fiamme divamparono fino al palazzo dello<br />

shogunato. Il tempio e parte di essi andarono distrutti. Quindi, in modo sarcastico, Nichiren Daishonin,<br />

chiamava Ryokan "Ryoka-bo (il prete dei due incendi).<br />

14. Clan Nagoe: il clan di Hojo Tomotoki (1193-1245), fratello più giovane di Hojo Yasutoki, terzo<br />

reggente del governo di Kamakura. Il suo clan era chiamato Nagoe dal luogo di residenza. Lui e il suo clan,<br />

che erano devoti credenti della setta Nembutsu, morirono tragicamente.<br />

un'enorme statua del Budda! Ancora, Hojo Tokimune 15 è il reggente del Giappone, ma<br />

a causa della sua condotta ha attirato su di sé un nemico grande quasi quanto il<br />

mondo intero.<br />

Anche se abbandoni tuo fratello e prendi il suo posto nel favore di tuo padre, non<br />

potresti prosperare neanche fra dieci milioni di anni. Non si può sapere cosa ne sarà di<br />

te persino nel prossimo futuro; potresti rischiare la rovina proprio in questa esistenza.<br />

Perciò dovresti decidere di pensare seriamente alla tua prossima esistenza. Dopo<br />

averla scritta, mi viene in mente che lì questa lettera possa essere inutile; per questo<br />

non vado oltre. Tuttavia, potrebbe servirti come punto di riferimento per il futuro.<br />

Con mio profondo rispetto,<br />

Nichiren<br />

20 novembre<br />

131<br />

= = =


15. Hojo Tokimune (1251-1284): ottavo reggente del governo di Kamakura. Nel tredicesimo secolo una<br />

nuova e crudele razza di conquistatori, i mongoli, fece la sua comparsa sulla scena dell'Asia. Nel 1268,<br />

quando i mongoli inviarono il primo di una serie di messaggeri in Giappone per chiedere che questo<br />

riconoscesse fedeltà al loro impero, Nichiren Daishonin scrisse una lettera a Tokimune, ammonendolo che<br />

il governo avrebbe dovuto cessare di appoggiare sette eretiche e prendere fede nel vero Buddismo. Ma il suo<br />

avvertimento non fu ascoltato. Nel 1274 e nel 1281 le forze mongole attaccarono le regioni meridionali del<br />

Giappone, seminando il terrore per tutto il paese. I giapponesi subirono terribili perdite, sebbene gran<br />

parte della flotta nemica fosse distrutta da tempeste.<br />

Hyoenosakan Dono Gohenji (Sansho Shima no Koto)<br />

Gosho Zenshu, pag. 1090<br />

Scritto il 20 novembre 1277, a 56 anni, da Minobu<br />

Destinato a Hyohenosakan Munenaga<br />

132<br />

CENNI STORICI - Questa lettera è stata scritta a Hyoe no Sakan Munenaga, il più<br />

giovane dei fratelli Ikegami, il 20 novembre 1277, tre anni dopo il ritorno di Nichiren<br />

Daishonin dall'esilio nell'isola di Sado. I due fratelli Ikegami, Uemon no Sakan<br />

Munenaka e Hyoe no Sakan Munenaga, si erano convertiti al Buddismo del Daishonin<br />

all'incirca nello stesso periodo di Shijo Kingo. Il maggiore, Munenaka, era stato il<br />

primo ad abbracciare la fede, probabilmente nel 1256, e suo fratello minore Munenaga<br />

lo aveva seguito subito dopo. Erano entrambi ufficiali dello Shogunato di Kamakura e<br />

il loro padre Yasumitsu ricopriva una carica importante.<br />

Yasumitsu era un devoto seguace di Ryokan, il prete a capo della setta Ritsu,<br />

particolarmente attiva nelle questioni politiche. Perciò, Munenaka e Munenaga<br />

incontrarono l'opposizione più tenace, nella loro pratica buddista, da parte del padre.<br />

Nell'aprile del 1275 Yasumitsu diseredò il figlio maggiore, più forte e sicuro nella fede.<br />

A questa notizia, il Daishonin scrisse la Lettera ai fratelli, per incoraggiarli, affermando<br />

che la diseredazione di Munenaka era uno di quegli ostacoli che inevitabilmente<br />

sorgono quando si persegue sinceramente l'illuminazione, e che superando questo<br />

ostacolo entrambi avrebbero potuto cambiare il loro destino e conquistare la felicità.<br />

Per quanto offensiva potesse apparire a Yasumitsu la religione dei figli, doveva esserci<br />

una qualche altra ragione a spingerlo a prendere un provvedimento così radicale.<br />

Il Daishonin sospettava l'intervento di Ryokan in questa faccenda. Ryokan aveva da<br />

lungo tempo sospeso ogni attacco diretto contro Nichiren Daishonin, ma poteva<br />

facilmente far pressione sui suoi seguaci. Sappiamo che riuscì a persuadere<br />

Yasumitsu ad agire contro i suoi figli. Diseredando Munenaka in effetti Yasumitsu<br />

stava creando un dissidio fra i due figli tentando il più debole Munenaga a barattare il<br />

proprio credo con il diritto all'eredità della proprietà paterna. Yasumitsu fallì nel suo<br />

tentativo e perdonò Munenaka. Comunque diseredò Munenaka di nuovo nel 1277, e<br />

ciò dovette scuotere profondamente la fiducia di Munenaga. Sostenuto dai consigli e<br />

dall'incoraggiamento del Daishonin, Munenaga mantenne salda la fede insieme al suo<br />

133


fratello e nel 1278, dopo ventidue anni di pratica, i loro sforzi congiunti condussero alla<br />

fine il loro padre ad abbracciare il Buddismo di Nichiren Daishonin.<br />

134

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