VolanZine n°10: tutti i racconti in concorso - Scripta Volant
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Paolo e Francesca<br />
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<strong>VolanZ<strong>in</strong>e</strong> <strong>n°10</strong>: <strong>tutti</strong> i <strong>racconti</strong> <strong>in</strong> <strong>concorso</strong><br />
Paolo osservava la pioggia battere leggera, monotona contro la f<strong>in</strong>estra del piccolo albergo. Le<br />
gocce disegnavano sui vetri rigagnoli irregolari; si divertì a figurarseli come sagome di giganteschi<br />
spermatozoi.<br />
Aspettava con un confuso senso di ansia e curiosità l'arrivo di Francesca: l'avrebbe <strong>in</strong>contrata per le<br />
prima volta.<br />
Si erano conosciuti solo un mese prima , <strong>in</strong> chat.<br />
Si parlavano nella pausa pranzo, di nascosto, dai computer dell'ufficio.<br />
Non si erano confidati che poche cose: i loro matrimoni <strong>in</strong>felici, il desiderio di una relazione nuova,<br />
lontana dalle mura di casa.<br />
Non si erano raccontati nulla del proprio aspetto fisico: si erano dati appuntamento e basta, <strong>in</strong> quell'<br />
alberghetto appena fuori Genova.<br />
Nella stanza il delicato aroma di lavanda ricordava le distese dei piccoli fiori violacei che crescono<br />
quasi spontanei sulle coll<strong>in</strong>e liguri.<br />
La radio diffondeva le note dei Notturni di Chop<strong>in</strong>.<br />
Paolo prese un cioccolat<strong>in</strong>o dalla scatola rossa: l'aveva acquistata per l'occasione qualche giorno<br />
prima e nascosta nel bagagliaio dell'auto.<br />
Il sapore <strong>in</strong>tenso dell'amarena gli carezzò il palato.<br />
Si accomodò sulla poltrona e si mise a osservare i mobili per <strong>in</strong>gannare il tempo: un letto a due<br />
piazze, due comod<strong>in</strong>i con piccole abat-jour di vetro, un telefono, un armadio e un comò di<br />
mogano... Ma la mente smise presto di seguire gli occhi e prese a fantasticare sull' arrivo di<br />
Francesca e su quello che sarebbe successo dopo.<br />
Chiuse gli occhi.<br />
Immag<strong>in</strong>ava il bussare discreto alla porta, lei che entrava.<br />
Uno sguardo solo per rendersi conto che non era un sogno.<br />
Con un pò di imbarazzo si spogliavano abbandonando gli abiti sul f<strong>in</strong>to tappeto persiano.<br />
Le abat-jour restavano accese, lei si sdraiava sul letto e chiudeva gli occhi.<br />
Lui carezzava il suo corpo... La sua pelle era profumata... Poi str<strong>in</strong>geva e baciava i suoi seni che<br />
immag<strong>in</strong>ava grandi, sodi e accoglienti, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la penetrava dolcemente...<br />
Lo squillo del telefono quasi lo spaventò.<br />
Disse il portiere dell'albergo.<br />
Rispose.<br />
Paolo fissava la porta, <strong>in</strong> attesa.<br />
Pareva che il tempo si fosse fermato.<br />
Francesca bussò.<br />
Disse.<br />
La porta si aprì lentamente.<br />
Lui guardò con il cuore <strong>in</strong> gola la donna <strong>in</strong> viso.<br />
Esclamò esterrefatta sua moglie.<br />
50<br />
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