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L'Arte Moderna

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Che il funzionalismo architettonico tedesco s'inquadri in questa situazione storica<br />

è provato dal fatto ch'esso nasce dall'Espressionismo del Gruppo di Novembre<br />

(1918), in cui si riflettevano, ad un tempo, la coscienza del disastro e l'ansia, non<br />

già di una brutale rivincita, ma di una rinascita ideale. Lo stesso W. GROPIUS<br />

(1883-1969), che subito dopo si metterà a capo del razionalismo tedesco, ha<br />

partecipato a quella crisi di utopismo espressionista: quello che pare il freddo<br />

rigore del suo programma è, in realtà, la lucida difesa della coscienza dal<br />

disordine e dalla disperazione della catastrofe storica.<br />

Come Le Corbusier, Gropius va veduto nel suo duplice aspetto di artista e di<br />

animatore culturale. Ma Le Corbusier è un vulcano di idee, Gropius il sostenitore<br />

fermissimo di un'idea, di un programma di un metodo. Le Corbusier detta leggi,<br />

lancia proclami, discute, argomenta, persuade; Gropius fonda (1919) e dirige una<br />

scuola esemplare, la prima scuola "democratica". Le Corbusier fa una politica<br />

tutta sua, la politica della ragione che naturalmente porta la società a costruire e<br />

non a distruggere; Gropius analizza la situazione e fa la propria scelta, coordina il<br />

proprio programma d'azione con quello di una corrente politica ben precisa, la<br />

socialdemocrazia. Come architetto, Le Corbusier si mette in gara con i grandi<br />

pittori del tempo, perché l'ideale classico della forma è universale; ora si avvicina<br />

a Braque, ora a Gris, ora a Picasso; Gropius non crede all'universalità dell'arte,<br />

ma convoca intorno a sé, nella Bauhaus di Weimar, gli artisti più avanzati<br />

(Kandinsky, Klee, Albers, Moholy-Nagy, Feininger, Itten), ottiene la loro<br />

collaborazione, li persuade che il luogo dell'artista è la scuola, il suo compito<br />

sociale l'insegnamento. Si capisce perché: lo scopo immediato è di riannodare<br />

tra l'arte e l'industria produttiva il legame che univa l'arte all'artigianato; l'arte è<br />

dunque uno dei due dati del problema e non è nulla di astratto, ma quella che<br />

fanno gli artisti più avanzati, della cui presenza e del cui impegno, dunque, la<br />

scuola non può fare a meno.<br />

La Bauhaus è stata una scuola democratica nel senso pieno del termine:<br />

appunto per questo il nazismo, appena arrivato al potere, l'ha soppressa (1933).<br />

Era fondata sul principio della collaborazione, della ricerca comune tra maestri e<br />

allievi, parecchi dei quali sono ben presto diventati docenti. Oltre che scuola<br />

democratica, era scuola di democrazia: il concetto era che una società<br />

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