You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
industriale o tecnologica, cioè ancora una rivoluzione borghese: nella nuova<br />
civiltà delle macchine, gli intellettuali-artisti dovranno rappresentare l'impulso<br />
spirituale del "genio". Sotto il gusto dello scandalo e il disprezzo per la borghesia<br />
si cela un inconsapevole e involontario opportunismo, e questa contraddizione<br />
spiega tutte le altre. I futuristi si dicono anti-romantici e predicano un'arte<br />
espressiva di "stati d'animo", fortemente emotiva; esaltano la scienza e la<br />
tecnica, ma le vogliono intimamente poetiche o "liriche"; si proclamano socialisti,<br />
ma non s'interessano di lotte operaie, anzi vedono negli intellettuali<br />
d'avanguardia l'aristocrazia del futuro. Sono internazionalisti, ma annunciano che<br />
il "genio italiano" salverà la cultura mondiale. Al momento della scelta politica<br />
prevale il nazionalismo: chiedono la guerra "igiene del mondo" e vi partecipano<br />
da volontari (Boccioni e Sant'Elia, due tra i più forti ingegni del gruppo, vi<br />
perdono la vita); dopo la guerra, tuttavia, il movimento si disintegra, alcuni dei<br />
suoi maggiori esponenti passano alla sponda opposta, a movimenti anti-futuristi,<br />
come la "metafisica".<br />
Ci sarà poi anche un equivoco rapporto tra Futurismo e fascismo: diventano<br />
fascisti, nonché membri dell'Accademia d'Italia, Marinetti e Soffici affiancandosi<br />
così a misoneisti come Ojetti, che avevano sempre combattuti.<br />
I protagonisti sono Balla, Boccioni, Carrà. Balla ha il gusto della sperimentazione<br />
e il dono dell'intuizione geniale: dallo studio delle vibrazioni luminose<br />
(divisionismo) passa a quello della rappresentazione sintetica del moto, di ritmi<br />
dinamici cosmici, indipendenti dall'oggetto in movimento. È una ricerca che lo<br />
porta per un momento molto vicino a Kandinsky. Boccioni si preoccupa invece di<br />
precisare la posizione del dinamismo plastico e sintetico del Futurismo in<br />
rapporto al Cubismo ed aisuoi precedenti storici. Anche Carrà considera il<br />
Futurismo come un rinnovamento del linguaggio formale, che muta tutto<br />
all'interno del "sistema delle arti", ma non ne scardina le premesse. L'uno e<br />
l'altro, in sostanza, mirano a "legittimare" o giustificare storicamente il Futurismo,<br />
a cui invece Balla vorrebbe conservare un carattere di avanguardia aperta a<br />
sempre nuovi problemi.<br />
Nei lucidi scritti teorici e critici di Boccioni si trova la spiegazione di questa<br />
contraddizione. Per uscire dal suo tradizionale provincialismo, la cultura italiana<br />
142