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L'Arte Moderna

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scuole, ospedali, fabbriche, stazioni, aeroporti, teatri, auditori, musei ecc. E<br />

poiché anche l'agricoltura viene presto industrializzata, non meno importante<br />

dell'attrezzatura urbana è l'attrezzatura del territorio (ponti, viadotti, ferrovie,<br />

autostrade ecc.). La città non è più che un nucleo di massima concentrazione in<br />

un territorio altamente urbanizzato.<br />

L'architettura americana dipende dall'europea fin dopo la metà del XIX secolo.<br />

L'occasione che determina l'impegno degli architetti, quasi tutti educati in Europa,<br />

su una problematica tipicamente americana è la necessità della ricostruzione di<br />

Chicago dopo il grande incendio del 1871. L'importanza del tema e l'urgenza di<br />

risolverlo impongono soluzioni tecniche nuove ed audaci, come per esempio la<br />

struttura metallica del primo grattacielo, realizzato da LE BARON Jenney.<br />

H. H. RICHARDSON (1838-1886) è il primo a rendersi conto che, nel tessuto<br />

della città americana, il fattore dimensionale ha un'importanza decisiva e che una<br />

grande massa esige un proprio tipo di struttura che non può essere soltanto<br />

l'ingrandimento delle strutture della prassi costruttiva europea. Il grande blocco<br />

dei magazzini Marshall, Field & Co. ricorda soltanto vagamente l'articolazione<br />

romanica delle masse a cui è indubbiamente ispirato: i grandi arconi che formano<br />

la fascia mediana dell'edificio fanno sentire in superficie la profondità degli spazi<br />

interni e mettono in valore la rude qualità della muratura e la sua forza di presa<br />

luminosa. Non più la maggior dimensione, ma la forte struttura d'immagine dà<br />

spicco al blocco di Richardson in un contesto di blocchi dimensionalmente simili,<br />

ma strutturalmente più deboli.<br />

L. SULLIVAN (1856-1924) è una figura complessa: legato fino all'ultimo alla<br />

ricerca di "stile" che l'ha appassionato negli anni di studio in Europa e tuttavia<br />

persuaso della necessità di una tecnica moderna, innovatrice. Nell'Auditorium di<br />

Chicago analizza, approfondisce, raffina il tema delle grandi arcate di<br />

Richardson; poi affronta decisamente il tema del grattacielo come protagonista<br />

della città degli affari. Fino a quel momento il grattacielo era, in pratica, una<br />

sovrapposizione di piani, un normale edificio moltiplicato in altezza per dieci o per<br />

venti, con la conseguente rottura di tutti i rapporti proporzionali. Sullivan sposta la<br />

funzione portante dalle pareti alle strutture interne; le facce del blocco diventano<br />

semplici diaframmi trasparenti, che la decorazione modula e qualifica in rapporto<br />

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