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Parola e linguaggio - Licitra Rosa Dr. Carmelo Medico Psichiatra ...

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PAROLA E LINGUAGGIO - Lezioni dr. <strong>Licitra</strong> riviste<br />

Al binomio tradizionale: NATURA/CULTURA,<br />

1. NATURA (cioè, l’ordine propriamente biologico dove situiamo ad esempio il corpo<br />

umano come organismo vivente);<br />

2. CULTURA (cioè, ciò che portava determinati esseri ad aggregarsi in forme collettive a<br />

darsi delle organizzazioni, quello che nel ‘700 veniva chiamata la cultura è quello che noi<br />

chiamiamo la società e questo piano è in comune tra animali e uomini. Anche gli animali<br />

sono in grado di organizzarsi in forme para-sociali, quello che cementa questo livello è<br />

l’immaginario. L’immaginario è una funzione comune all’animale e all’uomo);<br />

Lacan sostituisce il trinomio: NATURA/CULTURA/SOCIETÀ chiamando società quello che gli<br />

intellettuali nel 700 chiamavano cultura, e riservando il termine CULTURA, propriamente<br />

parlando, all’uomo in quanto derivante esclusivamente dal <strong>linguaggio</strong>.<br />

Lasciamo sospeso per ora il rapporto tra il soggetto e il grande Altro e concentriamoci su una<br />

frazione del discorso che sta a monte, ossia sul significante. Abbiamo visto che il <strong>linguaggio</strong><br />

viene tratto dalle brume delle scienze umane, grazie all’ invenzione saussuriana che inventa un<br />

algoritmo e fa diventare il <strong>linguaggio</strong> un oggetto scientifico. Lacan aggiunge che la linguistica<br />

moderna non ha niente a che fare con le questioni di cui fino a quel momento si era interessata la<br />

linguistica filosofica pre-saussuriana.<br />

La linguistica filosofica pre-saussuriana si caratterizzava fondamentalmente perché faceva<br />

sussistere l’unità all’interno di ciò che, noto fin dai tempi di Aristotele, si chiama segno<br />

(costituito da significante/significato). Cosa ha fatto De Saussure? Ha fatto passare una lama<br />

dentro il segno, tra significante e significato. È grazie a questa lama che la linguistica diventa<br />

moderna. Ma il segno, ad es. la parola ‘albero’, era già stata oggetto d’indagini dalla linguistica<br />

presaussuriana, in particolare si domandava il rapporto tra questo segno, che non può che essere<br />

di natura simbolica, e l’oggetto della realtà che chiamiamo ‘albero’. Quello che era indagato<br />

prima di De Saussure era il rapporto tra la realtà dell’albero – l’albero in concreto che vediamo<br />

nel parco – con il segno, ovvero la parola che noi utilizziamo per designarla che è come tale di<br />

natura simbolica. Questo rapporto che ci sembra di tutto riposo, al punto che i metodi cosiddetti<br />

moderni di apprendimento pretenderebbero di insegnare le lingue attraverso l’additamento dei<br />

singoli oggetti è contestato pesantemente non come efficacia del metodo, ma come principio dai<br />

linguisti presaussuriani, perché in fondo questo rapporto tra il termine e la realtà è estremamente<br />

controverso, non è affatto sicuro che il termine ‘albero’ sia in rapporto biunivoco con il reale<br />

dell’albero. E lì rinvio a tutta una copiosissima letteratura che invece devia questo asse e<br />

comincia a parlare di arbitrio, perché proprio per quel termine per indicare quella cosa lì?<br />

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