il sesto - IRRE Emilia Romagna
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guatezza delle conoscenze e delle<br />
capacità del soggetto nell’affrontare<br />
<strong>il</strong> problema o <strong>il</strong> compito nel<br />
contesto dato. Essa è una proprietà<br />
della situazione di apprendimento<br />
- cioè del sistema composto<br />
dal soggetto e dal contesto - piuttosto<br />
che una proprietà oggettiva del<br />
solo contesto (anche se ovviamente<br />
dipende da essa). L’inadeguatezza<br />
delle conoscenze potrebbe, per<br />
esempio, riferirsi al possesso di:<br />
- conoscenze (sia dichiarative sia<br />
procedurali) incomplete, inaccurate<br />
o non sufficientemente<br />
precise per <strong>il</strong> compito dato. Si<br />
pensi, per esempio, alla mancanza<br />
di schemi concettuali,<br />
regole o procedure specifiche o<br />
al possesso di modelli mentali<br />
troppo approssimati rispetto<br />
alle esigenze del compito da<br />
affrontare;<br />
- conoscenze irr<strong>il</strong>evanti o inadeguate<br />
(perchè troppo specifiche/generali,<br />
troppo astratte<br />
/concrete, troppo dettagliate<br />
/aggregate ecc.) rispetto a quelle<br />
richieste dal problema o dal<br />
compito dati;<br />
- conoscenze incerte, inconsistenti<br />
o dotate di un basso<br />
grado di credib<strong>il</strong>ità.<br />
A ciò va aggiunta l’eventuale incapacità<br />
di mettere in opera le conoscenze<br />
dichiarative e procedurali<br />
possedute e l’incapacità di collaborare<br />
con altri per risolvere <strong>il</strong> problema<br />
o acquisire le informazioni<br />
pertinenti per la sua soluzione.<br />
In questo quadro di riferimento, la<br />
competenza si esprime nel saper<br />
stab<strong>il</strong>ire legami tra conoscenze e<br />
capacità richieste e conoscenze e<br />
capacità possedute per far fronte a<br />
situazioni di apprendimento di<br />
complessità via via crescente. Essa<br />
caratterizza la relazione tra un soggetto<br />
e una situazione di apprendimento<br />
che cambia nel tempo (si<br />
complessifica). In questo senso<br />
essa non è ricavab<strong>il</strong>e da una esclusiva<br />
analisi della natura del proble-<br />
18<br />
Area pedagogico-culturale<br />
ma o del compito lavorativo da<br />
affrontare e neppure dalla definizione<br />
di una somma di conoscenze<br />
e capacità possedute dal soggetto.<br />
Essa scaturisce invece dall’analisi<br />
del soggetto in azione, dalla considerazione<br />
del tipo di risorse che<br />
mette in campo, dalla modalità con<br />
cui le combina per fronteggiare<br />
situazioni via via più complesse.<br />
In questo senso la definizione proposta<br />
si differenzia sia dalle definizioni<br />
che si focalizzano esclusivamente<br />
sui problemi/compiti (competenza<br />
come capacità di risolvere<br />
un più ampio ambito di problemi)<br />
sia dalle definizioni che si focalizzano<br />
sulle risorse (conoscenze,<br />
capacità e ab<strong>il</strong>ità) che un individuo<br />
deve disporre per affrontare efficacemente<br />
l’inserimento in un contesto<br />
lavorativo e, più in generale,<br />
per affrontare <strong>il</strong> proprio sv<strong>il</strong>uppo<br />
professionale e personale.<br />
Il concetto di competenza proposto<br />
implica queste definizioni, ma non<br />
vale <strong>il</strong> viceversa. Una limitazione<br />
delle definizioni che si focalizzano<br />
sull’uno o l’altro dei due poli che<br />
costituiscono una situazione di<br />
apprendimento è che non colgono<br />
<strong>il</strong> rapporto esistente tra competenza,<br />
cambiamento e complessità,<br />
esse fanno cioè riferimento a situazioni<br />
statiche.<br />
Se si adotta questa prospettiva<br />
allora le finalità dell’ educazione<br />
cambiano. L’attività didattica non<br />
si focalizza più sulle sole conoscenze<br />
(i contenuti disciplinari) nè<br />
sulle capacità o sulle ab<strong>il</strong>ità generali<br />
o specifiche da far acquisire<br />
(saper fare, saper fare efficiente)<br />
bensì sulla capacità generale di<br />
orientamento e di adattamento alla<br />
complessità di situazioni dinamiche.<br />
La competenza è allora strettamente<br />
correlata alla flessib<strong>il</strong>ità.<br />
La complessità delle situazioni di<br />
apprendimento va decisa dall’insegnante<br />
scegliendo opportunamente<br />
i valori di alcuni fattori che concorrono<br />
a determinare tale complessità.<br />
Per esempio, nel caso in<br />
cui <strong>il</strong> compito da affrontare riguardasse<br />
l’analisi di un artefatto -<br />
importante sia per lo sv<strong>il</strong>uppo di<br />
competenze tecnico valutative sia<br />
progettuali - alcuni fattori r<strong>il</strong>evanti<br />
potrebbero essere:<br />
- <strong>il</strong> tipo epistemologico delle<br />
conoscenze coinvolte (per<br />
esempio, strutturali, comportamentali,<br />
funzionali, teleologiche<br />
o empiriche) 3 ;<br />
- <strong>il</strong> livello di dettaglio con cui<br />
deve essere eseguita l’analisi;<br />
- <strong>il</strong> livello di accuratezza o precisione<br />
dell’analisi;<br />
- <strong>il</strong> livello di generalità dei concetti<br />
richiesti per l’analisi;<br />
- ecc.<br />
È possib<strong>il</strong>e allora prevedere una<br />
successione di situazioni di<br />
apprendimento di complessità via<br />
via crescente: da compiti di analisi<br />
di singoli artefatti che richiedono<br />
conoscenze di un solo tipo epistemologico<br />
(ad esempio strutturale o<br />
teleologico), basso dettaglio, bassa<br />
accuratezza e precisione a compiti<br />
che richiedono <strong>il</strong> confronto tra più<br />
artefatti e l’uso contemporaneo di<br />
più tipi di conoscenze, elevato dettaglio,<br />
accuratezza e precisione dei<br />
concetti usati nella descrizione<br />
degli artefatti considerati.<br />
■<br />
1 Newell A., The knowledge level, “AI<br />
Magazine”, Vol. 2, No. 2, (1981)<br />
2 Newell A., Steier D., Intelligent control<br />
of external software systems.<br />
Artificial Intelligence in Engineering,<br />
Vol. 8, pp 3-21, (1993).<br />
3 Toppano E., Ragionare sui sistemi<br />
tecnici mediante rappresentazioni multiprospettiche.<br />
In TECNE NOW: una<br />
nuova proposta per l’educazione tecnologica<br />
nella scuola della formazione<br />
generale. IRRSAE Sic<strong>il</strong>ia, IRRSAE<br />
Em<strong>il</strong>ia <strong>Romagna</strong>, pp. 143-163, (1999).