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il sesto - IRRE Emilia Romagna

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Area pedagogico-culturale<br />

di Maria Famiglietti<br />

IRRSAE Em<strong>il</strong>ia <strong>Romagna</strong><br />

Le recenti innovazioni<br />

tecnologiche e la fantasia<br />

di un editore hanno<br />

permesso al “vecchio”<br />

diario di trasformarsi in<br />

uno strumento nuovo,<br />

diventando vera e propria<br />

occasione di formazione,<br />

interazione e<br />

creatività anche per gli<br />

studenti più giovani.<br />

C’era una volta <strong>il</strong> diario: grigio,<br />

anonimo, buono per tutti gli anni<br />

e con <strong>il</strong> giorno della settimana da<br />

segnare, come fatica aggiuntiva a<br />

quella già improba di trascrivere<br />

la marea quotidiana di compiti e<br />

lezioni da studiare.<br />

Poi – si era negli anni Sessanta –<br />

arrivò <strong>il</strong> mitico diario Vitt, una<br />

costola colorata del “Vittorioso”,<br />

indimenticato giornalino per i<br />

ragazzi, con le vignette di Benito<br />

Jacovitti e i testi nientepopodimeno<br />

che di Indro Montanelli.<br />

Da allora in poi, <strong>il</strong> diario, sempre<br />

più bello, colorato, <strong>il</strong>lustrato,<br />

scritto, divenne uno dei… libri<br />

più letti ogni anno dagli studenti,<br />

quasi un compagno di banco fidato,<br />

un prezioso vademecum sul<br />

quale segnare, oltre ai compiti e<br />

agli impegni, le proprie riflessioni,<br />

i sogni, le speranze e sul quale<br />

incollare figurine, fotografie,<br />

bigliettini d’amore e chi più ne ha<br />

più ne metta, come ben sanno<br />

tutti gli insegnanti.<br />

Nell’era di Internet, poteva <strong>il</strong> diario<br />

scolastico rimanere uguale a<br />

se stesso? Ecco una tipica<br />

28<br />

domanda retorica, visto che la<br />

risposta è: no.<br />

Anche <strong>il</strong> buon vecchio diario è<br />

andato in rete o, per meglio dire,<br />

c’è un diario per bambine e bambini<br />

che ha realizzato un sito<br />

internet sul quale gli studenti possono<br />

navigare nel mondo dei personaggi<br />

del diario stesso, interagendo<br />

con gli autori dei testi e dei<br />

disegni e mettendosi in comunicazione<br />

con altri studenti.<br />

Stiamo parlando di “Birba &<br />

Sofia” e del suo sito, all’indirizzo:<br />

www.birbaesofia.com, un<br />

nuovo diario che risulta di notevole<br />

interesse sul piano formativo<br />

in quanto, oltre alla gradevolezza<br />

della grafica e alla originalità del<br />

progetto editoriale, offre alcune<br />

occasioni di riflessione sul piano<br />

educativo, culturale e cognitivo.<br />

Vediamole in sintesi.<br />

Intanto l’impostazione interattiva:<br />

bambine e bambine sono invitati<br />

a dialogare con Birba & Sofia<br />

(una ragazzina terrib<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> suo<br />

cane saggio) diventando collaboratori<br />

con disegni, testi, soluzioni<br />

di giochi da inviare per posta alla<br />

redazione o per e-ma<strong>il</strong> al sito<br />

Internet. Questa impostazione<br />

partecipativa fornisce spunti di<br />

ricerca nel campo linguistico,<br />

grafico, artistico, che sono poi<br />

sostenuti dalle rubriche settimanali<br />

che compaiono nel corso<br />

dell’anno scolastico: una è dedicata<br />

alla letteratura per ragazzi,<br />

con la proposta di numerosi testi<br />

fra i più recenti, curiosi e divertenti,<br />

dei quali <strong>il</strong> diario presenta<br />

un invito alla lettura e alcune <strong>il</strong>lu-<br />

Il diario in rete<br />

strazioni originali; la seconda<br />

contiene un vero e proprio minicorso<br />

elementare di lingua inglese<br />

a fumetti, con situazioni comunicative<br />

interpretate dai personaggi<br />

del diario; la terza racconta le<br />

vicende di alcuni grandi classici<br />

per la gioventù (libri, f<strong>il</strong>m, personaggi)<br />

con un tocco di ironia e un<br />

pizzico di follia.<br />

Inoltre, sul sito Internet, compare<br />

una rubrica particolarmente interessante,<br />

che si chiama “La tua<br />

storia su misura”. Chi naviga sul<br />

sito può comp<strong>il</strong>are una scheda,<br />

fornendo una serie di criteri di<br />

stesura (genere, epoca, carattere<br />

dei vari personaggi, abitudini,<br />

modi di dire ecc.), in base ai quali<br />

la redazione di birbaesofia.com<br />

stenderà un breve racconto e lo<br />

invierà per e-ma<strong>il</strong> all’ideatore,<br />

che – a sua volta – potrà modificare,<br />

correggere, aggiungere e<br />

“pubblicare” <strong>il</strong> risultato finale sul<br />

sito stesso.<br />

In pratica si offre ai piccoli navigatori<br />

l’accesso a una struttura<br />

generativa per la produzione di<br />

testi narrativi assai ut<strong>il</strong>e per<br />

l’incremento delle capacità linguistiche,<br />

senza abbandonare <strong>il</strong><br />

carattere ludico della navigazione<br />

interattiva.<br />

Non c’è che dire, <strong>il</strong> vecchio diario<br />

ne ha fatto di strada!<br />

Quasi quasi ci colleghiamo pure<br />

noi, anche per vedere se – nel<br />

frattempo – qualcuno ha “inventato”<br />

una struttura generativa per<br />

la produzione di professionalità<br />

docente…<br />

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