il sesto - IRRE Emilia Romagna
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gressione e l’integrazione delle esperienze<br />
di apprendimento.<br />
Nel nuovo contesto dell’autonomia e<br />
nella prospettiva di una riforma dei<br />
cicli, si colloca la nuova progettualità<br />
del gruppo docente come unità<br />
operativa flessib<strong>il</strong>e e corresponsab<strong>il</strong>e,<br />
garante di un apprendimento<br />
significativo, trasversale, capace di<br />
generare altri apprendimenti, di produrre<br />
atteggiamenti e disposizioni di<br />
fondo e di promuovere motivazioni<br />
personali negli alunni.<br />
L’offerta formativa proposta attraverso<br />
la revisione del curricolo trova i<br />
suoi cardini di orientamento<br />
all’interno del P.O.F. in una visione<br />
ampia e sistemica della scuola e dei<br />
propositi che si prefigge di attuare,<br />
dove le scelte operate riguardano la<br />
scuola tutta, assieme alle persone<br />
che le danno vita.<br />
Nella ridefinizione del curricolo i<br />
docenti pongono al centro dell’attenzione<br />
<strong>il</strong> concetto di competenza<br />
come insieme di conoscenze, capacità<br />
e atteggiamenti necessari per<br />
l’efficace svolgimento di un compito,<br />
che integra tre dimensioni che<br />
stanno alla base del curricolo prospettato:<br />
- <strong>il</strong> sapere (cosa) cioè le conoscenze<br />
dichiarative relative ai contenuti;<br />
- <strong>il</strong> sapere (come) cioè le conoscenze<br />
procedurali relative alle regole<br />
d’azione<br />
- <strong>il</strong> saper fare (ab<strong>il</strong>ità) cioè acquisizioni<br />
di regole e principi operativi<br />
che consentono di ottenere risultati,<br />
di risolvere problemi, di ut<strong>il</strong>izzare<br />
strumenti<br />
- <strong>il</strong> saper essere (atteggiamenti) cioè<br />
le disposizioni individuali nei confronti<br />
del compito da svolgere, nel<br />
modo di comportarsi e reagire<br />
rispetto agli eventi.<br />
Le competenze che intendono sv<strong>il</strong>uppare<br />
nell’arco della scuola elementare<br />
risultano essere:<br />
- competenze strumentali di baseriguardanti<br />
la padronanza dei linguaggi<br />
fondamentali<br />
- competenze sociali di base riferite<br />
al sapere relazionare positivamente<br />
con gli altri<br />
- competenze specifiche di un<br />
20<br />
Area pedagogico-culturale<br />
campo disciplinare pertinenti alla<br />
padronanza della struttura concettuale<br />
di ciascuna disciplina<br />
- competenze trasversali a più campi<br />
disciplinari inerenti alcune grandi<br />
aree di capacità comunicativa<br />
interpretativa risolutiva<br />
- competenze metacognitive concernenti<br />
<strong>il</strong> controllo e la regolazione<br />
dei processi cognitivi da parte del<br />
bambino<br />
La selezione degli obiettivi essenziali,<br />
per identificare i traguardi irrinunciab<strong>il</strong>i<br />
da assicurare a tutti gli alunni,<br />
avviene tramite <strong>il</strong> confronto collegiale<br />
sulla base dei criteri stab<strong>il</strong>iti di:<br />
- Significatività: obiettivi che hanno<br />
particolare r<strong>il</strong>evanza per la formazione<br />
personale dell’alunno.<br />
- Essenzialità: obiettivi che consentono<br />
la promozione di competenze<br />
trasversali.<br />
- Permanenza: obiettivi che favoriscono<br />
la permanenza e validità nel<br />
tempo degli apprendimenti.<br />
- Propedeuticità: obiettivi funzionali<br />
allo sv<strong>il</strong>uppo di competenze sempre<br />
più complesse e trasferib<strong>il</strong>i.<br />
- Fattib<strong>il</strong>ità: obiettivi individuati su<br />
ciò per cui si lavora effettivamente<br />
a livello didattico.<br />
- Efficacia: obiettivi individuati su<br />
quelli raggiunti solitamente dalla<br />
maggioranza degli alunni.<br />
Le proposte educative e formative,<br />
elaborate dai docenti per dare risalto<br />
agli aspetti interrelati del curricolo,<br />
si basano sulla aggregazione di<br />
ambiti disciplinari caratterizzati<br />
dalla presenza di comuni oggetti del<br />
sapere e da contributi formativi interagenti.<br />
Questa scelta consente di<br />
mettere a fuoco quelle acquisizioni<br />
ricorrenti e fondamentali costitutive<br />
del sapere disciplinare, ed anche<br />
potenzialmente trasversali e trasferib<strong>il</strong>i.<br />
Il modello curricolare ipotizzato prefigura<br />
un itinerario di transizione di<br />
conoscenze, ab<strong>il</strong>ità, competenze<br />
sempre più complesse, verso l’acquisizione<br />
di sistemi di padronanza intesi<br />
come capacità di generalizzare i<br />
contenuti e i processi di apprendimento.<br />
In una prospettiva longitudinale di<br />
raccordo tra gli ordini scolastici della<br />
formazione di base <strong>il</strong> curricolo in<br />
continuità si dispone secondo la<br />
logica di quattro assi formativi ,<br />
dove zone di specificità dei segmenti<br />
scolastici contigui sono tenuti insieme<br />
da uno spazio di raccordo con<br />
funzione di passaggio e di negoziazione<br />
pedagogica-didattica.<br />
Il curricolo in verticale si struttura<br />
secondo gli assi formativi linguistico-storico-scientifico-artistico<br />
procedendo dai campi di esperienza<br />
della scuola dell’infanzia, verso gli<br />
ambiti predisciplinare e disciplinare<br />
della scuola elementare, fino alle<br />
discipline della scuola media. Esso<br />
inoltre condivide le finalità educative<br />
trasversali da perseguire e riferite<br />
alla Autonomia, alla Identità e alla<br />
Competenza, quale coaugulo degli<br />
apprendimenti specialistici.<br />
Gli insegnanti degli ordini scolastici<br />
contigui, nel progettare curricoli<br />
disciplinari attorno ad assi portanti<br />
comuni, dovranno conferire priorità<br />
agli aspetti metodologici rispetto a<br />
quelli di contenuto delle discipline.<br />
Una diversa impostazione del lavoro<br />
scolastico si rende infatti necessaria<br />
per realizzare la flessib<strong>il</strong>ità curricolare<br />
funzionale alla interazione dei<br />
saperi<br />
- mediante l’individuazione di attività<br />
preordinate tratte da diverse<br />
discipline, per <strong>il</strong> conseguimento di<br />
obiettivi trasversali condivisi<br />
- mediante una programmazione<br />
didattica riguardante attività, tempi e<br />
metodi di lavoro concordati<br />
- attraverso intese circa la metodologia<br />
di lavoro da seguire riguardo <strong>il</strong><br />
perseguimento di ab<strong>il</strong>ità e capacità di<br />
studio<br />
- attuando modalità di articolazione<br />
“parallela” e “modulare” di azione<br />
didattica che vede gli alunni suddivisi<br />
in gruppi di apprendimento, di studio<br />
e di ricerca..<br />
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