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Mediterra_2008.qxp:Mediterra_2008 16-12-2008 ... - Mot de passe…

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<strong>Mediterra</strong>_<strong><strong>2008</strong>.qxp</strong>:<strong>Mediterra</strong>_<strong>2008</strong> <strong>16</strong>-<strong>12</strong>-<strong>2008</strong> 15:33 Pagina 360<br />

360<br />

Nel settore cruciale <strong>de</strong>ll’acqua, una risorsa scarsa, non equamente ripartita e troppo<br />

spesso di cattiva qualità, le evoluzioni possibili sono due: o la situazione continua a peggiorare<br />

per effetto soprattutto <strong>de</strong>lla crescita <strong>de</strong>mografica e si <strong>de</strong>termina il rischio di forti<br />

tensioni fra paesi o addirittura all’interno <strong>de</strong>gli stessi paesi; o si pren<strong>de</strong> coscienza <strong>de</strong>lla<br />

gravità <strong>de</strong>lla situazione e <strong>de</strong>lla necessità di invertire la rotta. In tal caso si potrebbero<br />

adottare diverse iniziative per evitare gli sprechi, anche nel settore agricolo, privilegiando<br />

progressivamente le colture a risparmio idrico e i sistemi di irrigazione più efficienti.<br />

Tali azioni contribuirebbero sicuramente a porre il <strong>Mediterra</strong>neo sulla via di<br />

uno sviluppo più sostenibile.<br />

Lo stile di vita e il mo<strong>de</strong>llo alimentare cretese, che risalgono all’antichità e sono incentrati<br />

su prodotti agricoli specificamente mediterranei, presentano proprietà eccezionali<br />

soprattutto dal punto di vista sanitario. La «dieta mediterranea» potrebbe ben presto<br />

essere riconosciuta come patrimonio culturale immateriale <strong>de</strong>ll’umanità. Tuttavia,<br />

i comportamenti alimentari nel <strong>Mediterra</strong>neo si discostano da questo mo<strong>de</strong>llo tradizionale.<br />

Questa ten<strong>de</strong>nza, che avrebbe <strong>de</strong>lle conseguenze sullo stato di salute <strong>de</strong>lle popolazioni,<br />

è per questo ineludibile? Forse no e sarebbe opportuno chie<strong>de</strong>rsi: come cambiarla,<br />

o addirittura invertirla, chi può avviare questi cambiamenti e con quali mezzi?<br />

Un ritorno puro e semplice ai mo<strong>de</strong>lli di vita di un tempo sarebbe illusorio per tanti<br />

fattori tra cui la crescita <strong>de</strong>mografica, l’urbanizzazione e l’emancipazione <strong>de</strong>lle donne.<br />

Sarebbe più ragionevole se mai «inventare» una nuova filosofia per conciliare meglio<br />

tradizione e mo<strong>de</strong>rnità e facendo in modo che questo non riguardi unicamente le fasce<br />

di popolazione ad alto reddito. È proprio questa la difficoltà: garantire una sicurezza<br />

alimentare sia quantitativa che qualitativa nel <strong>Mediterra</strong>neo.<br />

Porre la questione in questi termini significa trovare una soluzione per evitare che i<br />

prodotti mediterranei di qualità divengano eccessivamente cari, e ren<strong>de</strong>re possibili tutti<br />

gli sforzi per accrescere la produzione e migliorare la commercializzazione <strong>de</strong>gli stessi,<br />

anche tessendo alleanze con quegli attori – la gran<strong>de</strong> distribuzione ad esempio – più<br />

tentati oggi dal concetto di responsabilità sociale ed ambientale. Cercare una convergenza<br />

di interessi con questo settore non significa minimizzare il ruolo <strong>de</strong>terminante<br />

che possono avere i sistemi agricoli familiari tradizionali o i produttori eco-responsabili<br />

locali, ma puntare esclusivamente su questi ultimi non può essere sufficiente per<br />

sfamare l’intero Bacino <strong>Mediterra</strong>neo, viste le ten<strong>de</strong>nze socio<strong>de</strong>mografiche in atto.<br />

Da qualche anno, i prezzi di alcuni prodotti agricoli di base (cereali, latte, carne) hanno<br />

avuto un’impennata; questo ha inciso in maniera <strong>de</strong>terminante sui prezzi <strong>de</strong>i beni<br />

alimentari che cominciano a pesare sulle frange più vulnerabili <strong>de</strong>lle società, sia nelle<br />

regioni povere <strong>de</strong>l pianeta sia sulle popolazioni meno favorite <strong>de</strong>i paesi sviluppati. Gli<br />

effetti di questo aumento <strong>de</strong>i prezzi, <strong>de</strong>stabilizzante per tanti consumatori, si fanno già<br />

sentire in diverse zone <strong>de</strong>l <strong>Mediterra</strong>neo e meritano un’attenzione particolare.<br />

Nel 2005, la popolazione mondiale, stimata in 6,6 miliardi, è aumentata <strong>de</strong>l 25% rispetto<br />

al 1990. Essa dovrebbe raggiungere i 7,6 miliardi di persone nel 2020. La quota più

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