regina garda 04_2006.indd - Santuario della Madonna del Frassino ...

solubile dalla nostra vita concreta e che essa sfocia necessariamente
nelle opere (Gc 2,14-18) e che, come per S. Francesco, essa si indirizza
verso i fratelli che soffrono, ovunque essi siano.
Lo slancio iniziale, la gioia dell’incontro con il Signore ed il riconoscerlo,
come per Pietro (Mc 8,27-35) non deve venir meno nel momento in cui
il Signore stesso parlerà della sua sofferenza al nostro cuore.
Non tiratevi indietro, ha esortato padre Flavio Roberto, ma piegate le
vostra ginocchia per non allontanarvi dal Cristo crocifi sso. E’ un piegare
le ginocchia per supplicare aiuto, ma soprattutto
per lodare il Signore come fece S.
Francesco. Supplicare per aprirsi all’azione
dello Spirito Santo che ci modella a Cristo.
L’amore e il rispetto, infi ne, che Francesco
ebbe per i sacerdoti diocesani sia iscritto
nel cuore dei due nuovi presbiteri, perché
Imposizione delle mani
Familiari dei novelli sacerdoti
I novelli sacerdoti benedicono
il Vescovo
crescano nella
fratellanza e
nell’aiuto verso
di essi.
Forte e pieno
di speranza è
l’invito affi nché
frate Giorgio e
frate Massimo
mettano in pratica
ciò che il
vescovo ha indicato,
vivano
ciò che suggeriranno
agli altri
nel loro ministero
e condividano
in Cristo
la vita divina
della Trinità.
David Maria Turoldo,
descrivendo il suo presbiterato,
scrisse in
una poesia: “…il tuo
sacerdozio è un’oasi
ove essi hanno il diritto
d’approdare dalle loro
fatiche.”
Attraverso il sacerdozio di Giorgio e Massimo ogni uomo ed ogni donna
possano approdare all’oasi che è la comunione con il Signore, oasi che
non può avere confi ni.
frate Massimo
vita del Santuario
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