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Scarica il catalogo della mostra (pdf 3.006,32Kb) - Regione Lazio

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Fig. 15. Kantharos con <strong>il</strong> giudizio<br />

di Oreste. Roma, Galleria<br />

Nazionale d’Arte Antica di Palazzo<br />

Corsini. Incisione. G.<br />

Winckelmann, Monumenti<br />

Antichi Inediti, ed. 1830, tav. CIL.<br />

zione religiosa. Il carattere di domus residenziale<br />

dei resti antichi individuati nell’area<br />

di V<strong>il</strong>la Pamph<strong>il</strong>j indurrebbe a ricondurlo<br />

a una sfera privata, ma dal momento<br />

che la proprietà Pamph<strong>il</strong>j era molto vasta<br />

non si può escludere un legame con una<br />

diversa situazione acheologica, non più ricostruib<strong>il</strong>e,<br />

quale, ad esempio, un luogo di<br />

culto pubblico.<br />

Inoltre l’immagine di Anubi, con palma<br />

nella destra e caduceo nella sinistra, ricorre<br />

su un r<strong>il</strong>ievo trovato ad Anzio nel<br />

Settecento e trasferito nell’eremo tuscolano<br />

del cardinale Domenico Passionei.<br />

Considerato disperso per molto tempo,<br />

di recente <strong>il</strong> pezzo è stato rintracciato da<br />

Heikki Solin nel Museo del Louvre. Il<br />

testo epigrafico, che esprime un ringraziamento<br />

per un felice ritorno a casa –<br />

tra le prerogative <strong>della</strong> dea egizia vi era<br />

quella di patrona del mare e dei naviganti<br />

– potrebbe, infatti, far supporre un<br />

contesto religioso di carattere pubblico.<br />

Possediamo altre indicazioni che delineano<br />

la presenza di una dimensione egizia<br />

nel territorio di Anzio: la statua femmin<strong>il</strong>e,<br />

cui un restauro settecentesco ha<br />

unito una testa di Minerva e una mano<br />

con civetta, che per <strong>il</strong> modo di portare <strong>il</strong><br />

mantello di traverso sul busto trova confronti<br />

con le raffigurazioni delle seguaci<br />

di Iside, proveniente dagli scavi eseguiti<br />

nel 1734 per l’edificazione <strong>della</strong> V<strong>il</strong>la<br />

Corsini e attualmente conservata nella<br />

Galleria Nazionale di Arte Antica di<br />

Roma (inv. n. 708), già residenza settecentesca<br />

dei Principi Corsini; una testa<br />

con acconciatura a boccoli libici, ritagliata<br />

forse da un’erma, confluita tramite<br />

Luigi Ferdinando Mars<strong>il</strong>i nel Museo Civico<br />

Archeologico di Bologna (inv. Rom<br />

1959) e la statua in basalto di sacerdote<br />

isiaco comprata a Roma nel 1787 da Richard<br />

Worsley di ritorno dal suo viaggio<br />

in Grecia prima di continuare per l’Ingh<strong>il</strong>terra,<br />

dove condusse <strong>il</strong> reperto an-<br />

Anzio e Nerone.<br />

Tesori dal British Museum e dai Musei Capitolini<br />

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