Numero Aprile 2009 del 06.04.2009 - Provincia di San Michele ...
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Pianeta giovani<br />
la Chiesa nella rete<br />
<strong>di</strong> Renato Matteo Imbriani<br />
“Seguitemi, vi farò pescatori <strong>di</strong> uomini”,<br />
comincia così il ministero <strong>di</strong> Gesù,<br />
è la chiamata <strong>di</strong> Dio che apre prospettive<br />
immensamente più gran<strong>di</strong> <strong>di</strong> quelle dei<br />
nostri progetti umani. E’ la missione<br />
<strong>del</strong>la Chiesa ed oggi più che mai deve<br />
accogliere le sfide <strong>del</strong> nostro tempo ed<br />
“usare” gli strumenti adeguati per comunicare<br />
l’amore <strong>di</strong> Dio. La Chiesa nella<br />
rete, cioè in quello straor<strong>di</strong>nario mezzo<br />
<strong>di</strong> comunicazione che oggi è Internet,<br />
getta il suo “Amo” non per adescare, per<br />
mettere nel sacco, ma per in<strong>di</strong>care una<br />
strada nuova, quella <strong>del</strong> Risorto, <strong>del</strong>la<br />
salvezza donata ad ogni uomo. La Chiesa<br />
riserva da sempre una particolare attenzione<br />
ai mezzi <strong>di</strong> comunicazione sociale,<br />
leggiamo in La Chiesa e Internet, documento<br />
<strong>del</strong> Pontificio Consiglio per le comunicazioni<br />
sociali, li considera «meravigliose<br />
invenzioni tecniche». L’enciclica<br />
Miranda prorsus <strong>di</strong> Pio XII «riconosce<br />
in questi strumenti dei “doni <strong>di</strong> Dio”<br />
destinati, a unire gli uomini in vincoli<br />
fraterni, per renderli collaboratori dei<br />
Suoi <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> salvezza». Internet è un<br />
veicolo straor<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> evangelizzazione/ri-evangelizzazione<br />
e catechesi, offre<br />
importanti benefici e vantaggi dal punto<br />
<strong>di</strong> vista religioso, con la sua capacità <strong>di</strong><br />
superare le <strong>di</strong>stanze e l’isolamento, mettendo<br />
facilmente in contatto le persone.<br />
Dimostrazione che nell’era <strong>di</strong> Internet,<br />
la Chiesa sembra essersi adattata senza<br />
problemi a questa nuova tecnologia, è<br />
stato nelle scorse settimane, il convegno<br />
“Chiesa in rete 2.0”, promosso dall’Ufficio<br />
nazionale per le comunicazioni<br />
sociali e dal Servizio informatico <strong>del</strong>la<br />
Conferenza Episcopale Italiana. “Un vero<br />
dono per l’umanità” è stata definita Internet<br />
da Benedetto XVI nel messaggio<br />
per la 43esima Giornata <strong>del</strong>le Comunicazioni<br />
sociali ed è stato questo il leit motiv<br />
<strong>del</strong> Convegno dove si è analizzato il<br />
fenomeno <strong>di</strong> questo “reale universo virtuale”<br />
non necessariamente alternativo<br />
al mondo fisico reale. Sono stati messi a<br />
confronti gli “immigranti <strong>di</strong>gitali” ossia<br />
le ultime generazioni <strong>del</strong>l’era Gutenberg<br />
(inventore <strong>del</strong>la stampa a caratteri mobili)<br />
e la generazione dei “<strong>di</strong>gital native”<br />
ossia tutti quelli nati dopo la <strong>di</strong>ffusione<br />
<strong>di</strong> Internet e il risultato sorprendente è<br />
quello che può rappresentare uno svantaggio<br />
dei primi potrebbe rivelarsi un<br />
vantaggio per entrare in maniera più critica<br />
ed avvertita dentro un mondo decisivo.<br />
La Chiesa “nella rete vuole starci e<br />
non capitarci” è l’affermazione chiara <strong>di</strong><br />
don Domenico Pompili, <strong>di</strong>rettore <strong>del</strong>l’Ufficio<br />
CEI per le comunicazioni sociali, e<br />
“non c’è opposizione tra virtuale e reale<br />
e il virtuale può lievitare fino a stabilire<br />
un legame sociale”. Il tanto decantato<br />
“in<strong>di</strong>vidualismo networkizzato” può essere<br />
superato attraverso una trama <strong>di</strong> socialità<br />
che è propria dei social network.<br />
La Chiesa attualmente in rete con oltre<br />
12mila siti cattolici e, secondo un recente<br />
sondaggio, con il 70% <strong>del</strong>le parrocchie<br />
italiane “virtualizzate” nonostante l’età<br />
piuttosto avanzata <strong>del</strong>la maggior parte<br />
dei parroci, vuole sempre più abitare il<br />
nuovo territorio virtuale con un’identità<br />
chiara e con linguaggi adeguati. Da<br />
segnalare la nascita <strong>di</strong> Catholic Google;<br />
il più famoso motore <strong>di</strong> ricerca infatti<br />
ha deciso <strong>di</strong> “dare un’anima alla rete” e<br />
stando a quanto recita lo slogan, Chathoogle<br />
è il miglior modo <strong>di</strong> navigare per<br />
un buon cattolico, esso filtra le ricerche<br />
in chiave religiosa, offrendo facili risorse<br />
da usare per tutti coloro che vogliono<br />
approfon<strong>di</strong>re la propria fede. Anche Youtube<br />
con Vaticanit ha de<strong>di</strong>cato un canale<br />
alla cristianità che offre una copertura<br />
informativa <strong>del</strong>le principali attività <strong>del</strong><br />
<strong>San</strong>to Padre e degli avvenimenti vaticani<br />
più rilevanti.<br />
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