Prodromo della flora dei Monti della Laga (Appennino centrale ... - Cnr
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G. TONDI, P. PLINI<br />
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I nomi scientifici sono generalmente lunghi. Gli archivi NCC offrono codici standardizzati che possono convenientemente<br />
usati al posto <strong>dei</strong> nomi scientifici. I codici consistono in un mnemotecnico, unico all‘interno di ogni archivio, che, associato<br />
al designatore di archivio, lo rende unico nel thesaurus. Il mnemotecnico è costituito da una stringa di 8 caratteri che formano<br />
la prima parte del codice. Esso è ricavato dal nome scientifico secondo le seguenti regole di abbreviazione:<br />
Livelli più alti <strong>della</strong> famiglia: i primi 8 caratteri del nome.<br />
PTERIDOP Pteridophyta<br />
Famiglia: i primi sette caratteri del nome più una X in ottava posizione.<br />
RANUNCUX Ranunculaceae<br />
Genere: i primi sette caratteri del nome più una Z in ottava posizione.<br />
FRITILLZ Fritillaria<br />
BETULA Z Betula<br />
Specie: i primi quattro caratteri del nome del genere, uno spazio, i primi tre caratteri del nome <strong>della</strong> specie.<br />
GENT NIV Gentiana nivalis<br />
POA ANN Poa annua<br />
Sottospecie: i primi due caratteri del nome del genere, uno spazio, i primi due caratteri del nome <strong>della</strong> specie, un punto, i<br />
primi due caratteri del nome <strong>della</strong> sottospecie.<br />
PI NI.NI Pinus nigra subsp. nigra<br />
JU OX.OX Juniperus oxycedrus subsp. oxycedrus<br />
Sono previste ulteriori modalità di codifica per i gruppi, le varietà, gli ibridi e le forme (non utilizzati nel presente lavoro).<br />
La seconda parte del codice è costituita dal designatore di archivio, formato da una lettera e da un numero; esso fa parte<br />
integrante del codice e va sempre indicata quando si utilizzano i codici al di fuori dell‘archivio.<br />
I codici utilizzati in questo lavoro provengono dall‘archivio NCC B4 (ÖSTERDAHL, 1985).<br />
Quando due o più mnemonici standard sono identici tra loro, si interviene manualmente per disambiguarli. Questi mnemonici<br />
sono detti devianti e sono indicati da una freccia (>) che non fa parte del codice.<br />
Tutti i mnemotecnici identici sono esclusi dall‘archivio e sono detti banditi.<br />
Alla fine del presente lavoro sono elencati i codici devianti e quelli banditi.<br />
Naturalmente l‘aggiunta di nuove specie potrà creare ulteriori codici devianti e banditi.<br />
Dobbiamo rilevare che, a nostro giudizio, l‘applicazione <strong>dei</strong> codici RUBIN alle specie (vegetali e animali) di un paese non<br />
può prescindere dalla sua applicazione ad un contesto geografico più esteso (ad esempio all‘Europa). In caso contrario si<br />
andrà inevitabilmente incontro alla creazione di codici uguali per specie diverse in diversi paesi.<br />
Ribadiamo pertanto che i codici contenuti nel presente lavoro, pur coincidendo in larga misura con quelli attribuiti dal NCC,<br />
sono da considerarsi attribuiti in via sperimentale ed il loro utilizzo va inteso, oltre che come un primo tentativo di<br />
applicazione alla <strong>flora</strong> italiana di codici già in uso in parte dell‘Europa, come una proposta per l‘adozione di tali codici per<br />
tutta la <strong>flora</strong> italiana al fine di realizzare una standardizzazione quanto mai auspicabile alla luce del sempre crescente<br />
scambio di informazioni scientifiche fra i vari paesi europei. Riteniamo tuttavia che attualmente essi non possano essere<br />
utilizzati prima di aver stabilito regole comuni per la loro attribuzione nei vari paesi europei.