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Prodromo della flora dei Monti della Laga (Appennino centrale ... - Cnr

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44<br />

G. TONDI, P. PLINI<br />

________________________________________________________________________________________________<br />

Interessante entità alpino-pirenaica e S-Europea, diffusa dai Pirenei all‘Alta Slovenia. In Italia è comune su tutto<br />

l‘arco alpino, mentre diventa rarissima e localizzata sull‘<strong>Appennino</strong>, dove è presente solo nel Reggiano al M.<br />

Ventasso, nel Reatino al Terminillo (Rio Fuggio, 1000-1200 m, 30.VI/2.VII.1993, leg. Campo, Santangelo e<br />

Strumia [ANZALONE et al., 1994]) e alla Majella (pascoli <strong>della</strong> Majelletta, 2000 m, 20.VI.1972, leg. Tammaro,<br />

AQUI). Sui M.ti <strong>della</strong> <strong>Laga</strong> è specie rarissima <strong>dei</strong> pascoli asciutti del piano montano (Poo violaceae-Nardetum<br />

PEDROTTI 1981 e Brachypodio-Nardetum PIGNATTI 1976).<br />

M. L‘Inversaturo, 1500 m, 7.VI.1992, leg. Tondi (Herb. Tondi).<br />

1500 >ALCH SCR Alchemilla subcrenata Buser<br />

H ros ; Eurasiatica ; PM ; = ; -<br />

Ventaglina<br />

Entità N e C Europea, con areale che si estende a S fino all‘Italia e alla Bugaria sud-occidentale. Nella nostra<br />

penisola è comune in tutto l‘arco alpino, mentre diviene rarissima nell‘<strong>Appennino</strong> Centro-Settentrionale. E‘<br />

segnalata, infatti, solo per il Reggiano (M. Ventasso e Sega di Civago); tuttavia, raccolte personali e l‘analisi<br />

degli exsiccata in RO permettono di estendere l‘areale appenninico <strong>della</strong> specie alle Marche (M. Catria),<br />

all‘Abruzzo (P.N.A. e M. Sirente) e al Lazio. In questa regione, oltre alle stazioni <strong>della</strong> <strong>Laga</strong>, A. subcrenata è<br />

presente al Terminillo (Rio Fuggio, 1000-1200 m, 30.VI/2.VII.1993, leg. Campo, Santangelo e Strumia<br />

[ANZALONE et al., 1994]) e alla Valle di Canneto, nel P.N.A. (MINUTILLO, 1994). Sulla base di un‘antico<br />

reperto, la specie era presente fino ad un secolo fa anche sui M.ti Simbruini (M. Livata, 1000-1500 m,<br />

10.VIII.1897, leg. E.Chiovenda e A.Pappi, HR n. 17423), ma recenti ricerche non confermano questo dato.<br />

Pascoli montani e subalpini, ricchi di nitrati, e radure in faggeta; non rara.<br />

1505 ! ALCH COM Alchemilla cfr. compta Buser<br />

H ros ; Subendemica ; PM ; = ; -<br />

Ventaglina<br />

E‘ un endemismo sudalpino, diffuso dalla Svizzera meridionale al Tirolo <strong>centrale</strong>. In Italia la specie è indicata<br />

unicamente per l‘arco alpino, dal Cadore al Bormiese (PIGNATTI, Fl.It., 1: 596, 1982). Data l‘estrema<br />

disgiunzione <strong>della</strong> stazione appenninica rispetto all‘areale principale, ho preferito riportare il binomio specifico<br />

con dubbio; tuttavia non ho incontrato particolari difficoltà nella determinazione <strong>dei</strong> campioni (ROTHMALER,<br />

1962; WALTHER e PAWLOWSKI in TUTIN et al., 1964-80; HESS, LANDOLT e HIRZEL, 1970;<br />

PIGNATTI, l.c.; FRÖHNER, 1990) e anche le condizioni ecologiche <strong>della</strong> stazione rispecchiano le esigenze<br />

<strong>della</strong> specie, pascoli alpini da umidi a secchi, prati acquitrinosi, su suoli moderatamente secchi fino a impregnati<br />

d‘acqua, per lo più ricchi di calcare, humificati, più o meno ricchi di nitrati.<br />

1507 ALCH UND Alchemilla undulata Buser<br />

H ros ; Orofita S-Europea ; PM,PA ; = ; +<br />

E‘ entità a baricentro alpino, che in <strong>Appennino</strong> risulta piuttosto rara e localizzata. Oltre alle stazioni <strong>della</strong> <strong>Laga</strong><br />

(TONDI, 1992), per il Lazio non si hanno segnalazioni in bibliografia: tuttavia, dall‘esame degli specimina visa,<br />

la specie risulta presente anche al Terminillo (estate 1992, Herb. Picarella), sui M.ti <strong>della</strong> Duchessa (1976, leg.<br />

Anzalone, HA), e sui M.ti Simbruini (Filettino, 12.VIII.1856, leg. Rolli, Herb. Rolli in HR n. 17425 p.p.; sopra<br />

Vallepietra, leg. Anzalone, HA).<br />

Cima Lepri, 2250 m, 31.VIII.1991, leg. Tondi (Herb. Tondi).<br />

1516 >ALCH GAB Alchemilla glabra Neygenf<br />

H ros ; Eurasiatica ; PM ; = ; -<br />

Alchemilla alpestris Auct.<br />

Comune sulle Alpi e nell‘<strong>Appennino</strong> Settentrionale, questa specie è più rara e localizzata nell‘<strong>Appennino</strong><br />

Centrale. Fatta eccezione per le stazioni <strong>della</strong> <strong>Laga</strong>, per il Lazio non si hanno altre indicazioni bibliografiche;<br />

tuttavia, l‘analisi <strong>dei</strong> campioni in RO permette di ampliare la distribuzione al Terminillo (Sella di Leonessa,<br />

2000 m, 18.VII.1992, leg. Anzalone, HA), ai M.ti Simbruini (M. Autore, 1987, leg. Pignatti, HA) e ai M.ti <strong>della</strong><br />

Meta, al limite meridionale dell‘areale (M. Meta, VIII.1988, leg. Martelloni, HR n.17421).<br />

Radure fresche del piano montano, presso sorgenti o ruscelli: piuttosto comune.<br />

1518 ALCH COR Alchemilla coriacea Buser<br />

H ros ; Orofita C- e S-Europea ; PM,UP,US ; = ; +<br />

Alchemilla vulgaris L. subsp. coriacea (Buser) Sch. u. K.<br />

Entità ad areale frammentato (baricentro occidentale), diffusa dalla Spagna all‘Austria. In Italia è presente nelle<br />

Alpi Piemontesi, sulle Dolomiti e, molto rara, nell‘<strong>Appennino</strong> Centrale. Oltre alle località <strong>della</strong> <strong>Laga</strong> (Macchie<br />

Piane, Agro Nero, F.so di Selva Grande), la specie sarebbe presente nel Lazio solo sui M.ti Simbruini (VERI,<br />

1988, da bibliografia), dove però non è stata rinvenuta da quasi un secolo, e sulle Mainarde.

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