Rescritto di Adriano a Caio Minucio Fundano riportato da Eusebio di ...

Impero romano
e religioni
• Ai sacra publica si affiancavano dunque i sacra privata
– I primi affidati alla responsabilità dei vari collegi sacerdotali
– I secondi affidati alla responsabilità del pater familias
• Proprio perché ogni manifestazione della vita comunitaria era permeata dal
senso del divino, per mettere al riparo la società dalle conseguenze negative di
possibili manchevolezze verso la divinità vengono progressivamente precisati
– sotto il profilo della doverosità giuridica – i comportamenti da osservare nei
confronti della divinità
– Da ciò deriva l’articolazione dei sacerdozi, ciascuno con incarichi specifici
• La presenza di sacerdotia non comporta una completa laicizzazione del potere
(prima regio, poi passato ai pretori-consoli ed infine agli imperatori)
– Questo infatti conserverà sempre un forte collegamento con l’ambito religioso
• essendo le componenti religiose alla base stessa della possibilità
– di assumere il potere
– di esercitarlo a favore della res publica:
– Si ritiene infatti che solo coloro per i quali sia stato accertato il gradimento divino
• Saranno in grado di investigare la volontà degli dèi prima di ogni atto importante (gli auspici),
• Rivolgersi agli dèi con atti propiziatori, di voto, di ringraziamento, ecc.
• E’ questo complesso di idee a spiegare l’esistenza del crimen religionis