racconti vincitori - Horror Channel

Recommendations

Info

Milena Contini Milena Contini, nata a Milano nel 1981, è ricercatrice presso il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio dell’Università degli Studi di Torino e lavora a un progetto sulla creatività digitale; collabora con le Università di Santiago de Compostela e Verona. È lettrice onnivora, ma il suo palato viene stuzzicato soprattutto dall’horror, dal noir e dagli antichi poeti; quando vuole coccolarsi l’anima apre a caso un volume di Bukowski. Ama i concerti metal, la montagna, i krapfen alla crema, i film splatter, i fumetti e Marco. Nel 2011 è uscita la sua prima monografia (La felicità del savio, Edizioni dell’Orso); ha pubblicato Pianoforte e Ultime battute di un maleducato nei 365 <strong>racconti</strong> horror e Sulla fine del mondo (Delos Books), la novella “montanara” 1933 metri sul livello del mare nel periodico “La Gazza”, la short story Pasticcini su “<strong>Horror</strong> Magazine” e il racconto nero Quel profumo di fiori sulla rivista “Writers Magazine Italia”. 13
di incastrarmi per l’eternità, vero? Sei un povero illuso, Marco! Io non ti lascerò manovrare la mia esistenza come un burattinaio coi suoi pupazzi. Cosa pensavi? Sono stata ingenua: lo «Pensavi ammetto. Avevo notato che gli slip erano più bagnati del solito, ma non avevo sospettato che tu mi venissi dentro con l’inganno per legarmi a te. Qualche spruzzatina nei giorni centrali del mese ed è fatta. E invece no, bastardo!» Marco mi fissava impassibile; solo un impercettibile sorriso campeggiava sul suo viso arrogante e per nulla tur- bato dalle mie parole. Decisi di rincarare la dose per smuoverlo. Ero furibonda e cercavo lo scontro per sfogarmi. «Io non lascerò mio marito per te! Non voglio più vederti, hai capito?! Hai fallito, miserabile patetico coglione. Io non terrò questo bambino. Io mi libererò di lui come ora mi sto liberando di te.» «Staremo a vedere.» Questa fu la sua risposta. Poi si alzò dalla sedia con calma e, prima di sparire fuori dalla stanza del “nostro” mo- tel, mi salutò educatamente, senza voltarsi. La sua era una voce da vincente, non da amante abbandonato. La cosa mi turbò e mi affrettai a uscire da quel luogo, che mi aveva dato tanto piacere in passato e ora era teatro del mio dolore più profondo. A casa tentai di comportarmi come se nulla fosse. Mio marito Paolo scherzava con Giacomo e Sebastiano, i nostri figli, e io sorridevo, ma pensavo all’indomani, quando sarei stata sotto i ferri... mi sentivo colpevole, perduta, sporca. «Lula, tutto bene?» Paolo era sempre premuroso. Non si meritava i miei tradimenti, ma la virilità aggressiva di Marco non mi aveva lasciato scampo: ero stata io, dopo averlo conosciuto di sfuggita a un convegno, ad andarlo a cercare, acce- cata dal desiderio e lui aveva superato le mie fantasie. Paolo era un vincente, un vero signore, un professioni- sta stimato, un padre affettuoso, un marito appassionato, Marco invece era solo un maschio, il maschio che mi era mancato per tutta la vita. Sembrava l’incarnazione di un satiro: alto, possente, coi capelli lunghi fino alle spalle, gli occhi piccoli e allungati, il naso prepotente, la bocca cattiva contornata da un pizzetto incolto, la pelle rovinata, le mani enormi. Così erano passati tre anni di inganni, bugie, sotterfugi, amore folle, eccitazione estrema. Ed ora mi ritrovavo nei guai... Purtroppo il bambino non poteva essere di Paolo: mio marito era sempre attentissimo ad usare il profilattico da quando gli avevo comunicato che non volevo altri figli. Andai a letto presto per scacciare le ansie e mi addormentai subito. 14
Page 2 and 3: I VINCITORI DEL CONCORSO Categoria
Page 4: Il cinema italiano possiede una lun
Page 8 and 9: Mi trasferii in Francia con mia fig
Page 10: tranne me), come La Maison du diabl
Page 15 and 16: Scoppiai a piangere come una bambin
Page 18 and 19: Fernando Baratiri Sono Fernando Bar
Page 20 and 21: «Non scaldarti, non c’è nulla c
Page 22: magari la domestica li avesse chius

racconti vincitori - Horror Channel

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?