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Plectrum 3/2010 - Federazione Mandolinistica Italiana

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di Emanuele Cappellotto<br />

Il Mandolino, nell’immaginario collettivo,<br />

è uno strumento strettamente<br />

legato alla tradizione partenopea e<br />

sembra che abbia poco a che fare con<br />

il Veneto e con la città di Padova. La<br />

realtà dei fatti dimostra che tutto ciò è<br />

solo un’eccessiva semplificazione di<br />

quello che è stato il ruolo del nostro<br />

strumento nell’Italia intera.<br />

Le prime tracce del Mandolino risalgono<br />

alla fine della Signoria Carrarese.<br />

Nella tela Madonna con Bambino,<br />

sante e devoti della fraglia di Santa<br />

Maria dei Servi presente ai Musei<br />

Civici di Padova risalente al 1408,<br />

attribuita a Federico il Tedesco 1 e<br />

commissionata da Francesco da Carrara<br />

nel 1395, compaiono una serie di<br />

cherubini con diversi strumenti musicali<br />

tra cui diversi tipi di strumenti<br />

a pizzico.<br />

Padova e Venezia sono stati i principali<br />

centri di liuteria mandolinistica<br />

fino al 1700. Ancora adesso nei più<br />

importanti musei di strumenti musicali<br />

del mondo sono disseminati<br />

mandolini prodotti da tre grandi famiglie<br />

di liutai a Padova e a Venezia:<br />

i Tieffenbrucker, i Sellas, i Molinari<br />

2 . James Tyler 3 e Stefano Toffolo 4<br />

citano un mandolino di Magno Longo,<br />

probabilmente il più antico giunto<br />

fino a noi, costruito a Padova nel<br />

1599 e custodito a Vienna nel Kunsthistorisches<br />

Museum e un mandolino<br />

costruito da Wendelin Tieffenbrucker<br />

costruito a Padova nel 1600<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

Aa.Vv., La pittura nel Veneto – Il quattrocento vol.I, Electa, Milano, 1989<br />

e appartenente alla stessa collezione.<br />

La maggior parte degli strumenti veneti<br />

disseminati per i Musei di tutto il<br />

mondo provengono dalla Villa Contarini<br />

di Piazzola sul Brenta (PD)<br />

ove si trovava la collezione di strumenti<br />

musicali della nobile famiglia<br />

veneziana Contarini. Con la fine della<br />

Repubblica Serenissima la famiglia<br />

Contarini ha cominciato man mano<br />

a disfarsi del suo enorme patrimonio<br />

fino ad arrivare alle ultime cessioni<br />

del 1870 dell’intero fondo musicale<br />

Contarini alla Biblioteca Marciana e<br />

di tutti gli strumenti musicali ancora<br />

rimasti in Villa venduti in buona parte<br />

al Museo di Bruxelles e di Parigi<br />

(ora alla Cité de la Musique 5 ) .<br />

I mandolini costruiti in area veneta<br />

fino alla fine del 1700 sono molto diversi<br />

da quelli che si utilizzano oggi:<br />

Pag. 18<br />

IL MANDOLINO<br />

A PADOVA<br />

sono strumenti che assomigliano molto<br />

ad un liuto ma aventi registro sopranile<br />

e, a differenza del più grande<br />

parente, da suonarsi prevalentemente<br />

con il plettro. I Concerti per mandolino<br />

e archi di Antonio Vivaldi e di<br />

J.A. Hasse e le sonate per mandolino<br />

e basso di Girolamo Venier (padre di<br />

Maria Venier, moglie di Alvise Contarini)<br />

sono destinati a questo tipo di<br />

strumento.<br />

A partire dal 1750 circa, un altro tipo<br />

di mandolino radicalmente diverso in<br />

forma e diffusione prende il sopravvento:<br />

lo strumento passa da sei corde<br />

di budello a quattro di metallo e<br />

viene intonato come il violino. Queste<br />

modifiche avvengono in principio<br />

a Roma, ma nel giro di pochi anni le<br />

principali famiglie di liutai si trasferiscono<br />

a Napoli.<br />

Francesco Facchin, Costruttori di strumenti musicali a Padova tra quattordicesimo e diciasettesimo secolo, in a cura di Giovanna Baldissin Molli, Botteghe artigiane dal Medioevo<br />

all’età moderna, il Prato<br />

James Tyler, Paul Sparks The early mandolin, Oxfor Press 1989<br />

Stefano Toffolo, Antichi strumenti veneziani, Arsenale editrice, Venezia, 1987<br />

Paolo Camerini, Piazzola nella sua storia e nell’arte musicale del seicento, Società anonima stabilimento arti grafiche Alfieri & Lacroix, Milano 1925<br />

Villa Contarini - Piazzola sul Brenta (PD)

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