1° parte - Udine Cultura
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FIUME LUNGHEZZA (km) PORTATA (m 3/s)<br />
Po 652 1540<br />
Adige 410 235<br />
Tevere 405 267<br />
Adda S 313 187<br />
Oglio S 280 137<br />
Tanaro D 276 131<br />
Ticino S 248 350<br />
Arno 241 110<br />
Piave 220 135<br />
Reno 211 95<br />
Sarca-Mincio S 194 60<br />
Volturno 175 82<br />
Brenta 174 93<br />
Secchia D 172 42<br />
Tagliamento 170 92<br />
Ofanto 170 15<br />
Ombrone Grossetano 161 32<br />
Chiese S 160 36<br />
Dora Baltea 160 110<br />
Liri-Garigliano 158 120<br />
Bormida D 154 40<br />
Tirso 153 5<br />
Basento 149 12<br />
Panaro D 148 37<br />
Aterno-Pescara 145 57<br />
Imera Meridionale (Salso) 144 5<br />
Agogna S 140 16<br />
Sesia S 138 76<br />
Agri 136 20<br />
Isonzo 136 170<br />
Lambro S 130 40<br />
Flumendosa 127 22<br />
Savio 126 6<br />
Dora Riparia 125 26<br />
Taro D 125 30<br />
Serio 124 20<br />
Mannu-Coghinas 123 10<br />
Sangro 122 20<br />
Metauro 121 20<br />
Bradano 120 7<br />
Il valore di portata media è puramente indicativo in quanto non si riferisce sempre alla foce<br />
S = affluente di sinistra del Po<br />
D = affluente di destra del Po<br />
Lunghezza e portata dei maggiori fiumi italiani<br />
grandi laghi funge da regolatrice delle portate. La gran <strong>parte</strong> fa capo al Po, a<br />
eccezione dei fiumi veneti e friulani che sfociano nell’alto Adriatico: tutti i corsi<br />
d’acqua italiani fanno capo al Mediterraneo, esclusi alcuni torrenti alpini (in particolare<br />
lo Slizza nelle Alpi Giulie) che sono tributari, indirettamente, del Danubio<br />
e, quindi, versano le loro acque nel Mar Nero! I fiumi alpini nascono in aree<br />
montane dove dominano i litotipi resistenti (carbonatici, magmatici ecc.) e sono<br />
quelli che hanno costruito (e costruiscono ancora) la Pianura Padano-Veneta.<br />
I fiumi appenninici sono generalmente caratterizzati da piene primaverili ed<br />
autunnali, spesso improvvise, e da magre estive. In particolare, i fiumi dell’Italia<br />
meridionale (così come quelli delle grandi isole) hanno in estate magre quasi<br />
assolute, con brevi piene - a volte assai pericolose - in occasione di piogge<br />
particolarmente intense.<br />
I corsi d’acqua che sfociano direttamente in Adriatico e Jonio sono generalmente<br />
brevi, mentre sono relativamente più sviluppati quelli della sponda tirrenica,<br />
e ciò è dovuto alla diversa morfologia dei versanti appenninici, cui si<br />
aggiunge la particolarità della presenza di valli longitudinali, come quelle che<br />
caratterizzano il tratto più elevato del Tevere. La litologia è varia, ma sono molto<br />
diffuse anche le rocce più erodibili, come argille ed arenarie. La presenza di<br />
alcuni massicci carbonatici piuttosto elevati (Majella, Gran Sasso, Cervati,<br />
ecc.) permette l’esistenza di importanti sorgenti carsiche che possono alimentare<br />
fiumi, garantendo loro una portata relativamente più costante. Mancano<br />
invece lungo l’Appennino ghiacciai e nevai significativi.<br />
L’ampio alveo, quasi sempre asciutto, del Sinni (Basilicata)<br />
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