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121228-vicario - Udine Cultura

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Quaderni della Biblioteca Civica «V. Joppi»<br />

Fonti e Documenti<br />

15<br />

FEDERICO VICARIO<br />

RepeRtoRio del fRiulano antico<br />

DAI mAnOsCRIttI tARDOmEDIEVAlI<br />

DEllA BIBlIOtECA CIVICA DI UDInE<br />

✽ ✽<br />

COmUnE DI UDInE<br />

BIBlIOtECA CIVICA «V. JOPPI»<br />

2012


© 2012 Comune di <strong>Udine</strong> – Biblioteca Civica “V. Joppi”<br />

Piazza marconi 8 – 33100 <strong>Udine</strong><br />

tel. 0432-271583 Fax 0432-271580<br />

www.comune.udine.it/biblioteca.htm<br />

stampa: lithostampa - Pasian di Prato, <strong>Udine</strong><br />

IsBn


InDICE<br />

Premessa pag. 5<br />

sigle e abbreviazioni » 7<br />

Repertorio lessicale » 11<br />

Repertorio antroponimico » 427<br />

Repertorio toponimico » 571<br />

Bibliografia generale » 587


PREmEssA<br />

si presentano, in questa sede, i repertori lessicali e onomastici relativi ai<br />

manoscritti in volgare friulano delle origini pubblicati a partire dal 1999<br />

nella serie “Fonti e documenti” della Biblioteca Civica di <strong>Udine</strong>. Un’accurata<br />

ricognizione dei fondi manoscritti della Biblioteca ha portato in questi<br />

anni alla segnalazione, alla trascrizione e alla pubblicazione dei principali<br />

testimoni della scripta friulana delle origini custoditi presso la nostra istituzione,<br />

un impegnativo lavoro che giunge, con la pubblicazione di questi<br />

repertori, alla conclusione.<br />

In questa sede si presentano, quindi, i repertori riguardanti gli elementi<br />

lessicali, antroponimici e toponomastici – o quanto meno una loro ampia<br />

scelta – registrati nei volumi delle pubblicati fnora. Il Repertorio lessicale,<br />

ricco di centinaia di lemmi, segue all’elenco delle Sigle e abbreviazioni, che<br />

rubrica le fonti utilizzate per l’allestimento dello stesso; molte tra le voci<br />

registrate in questi documenti, come si vedrà, rappresentano testimonianze<br />

davvero importanti per lo studio del lessico antico del friulano e della sua<br />

storia linguistica, elementi che consentono di attestare forme e fenomeni<br />

che trovano precisi corrispondenti nelle varietà moderne, illustrandone usi<br />

e valori. nel Repertorio lessicale sono discusse brevemente le singole forme,<br />

con essenziali rimandi alla bibliografia specialistica e di consultazione, e sono<br />

presentati i principali contesti che contribuiscono a chiarirne il significato;<br />

alcuni confronti sono proposti anche con ulteriori documenti friulani<br />

antichi, appartenenti alle collezioni di enti diversi dalla Biblioteca Civica..<br />

Il Repertorio antroponimico offre una raccolta di migliaia di voci, con i<br />

rinvii ai documenti dove sono registrati i singoli tipi. molti appellativi personali,<br />

come di consueto, continuano elementi appartenenti al linguaggio<br />

comune, contribuendo anch’essi ad una migliore descrizione del patrimonio<br />

lessicale del friulano antico; tali appellativi potranno risultare preziosi<br />

riferimenti, per altro, in vista della redazione di quel dizionario storico dei<br />

nomi friulani che, da più parti sollecitato, pare pronto per essere avviato. Il<br />

Repertorio toponomastico, anch’esso di dimensioni piuttosto cospicue, rappresenta<br />

ulteriore prova dell’utilità della lettura delle carte tardomedievali<br />

per la descrizione del territorio e degli antecedenti dei tipi moderni.<br />

Rinnovo, a chiusura di questa breve Premessa, il mio sentito ringraziamento<br />

a Romano Vecchiet, direttore della Biblioteca Civica, e all’Amministrazione


6<br />

cittadina di <strong>Udine</strong>, per l’attenzione e il sostegno che hanno garantito, in<br />

tutti questi anni, al progetto di valorizzazione dei manoscritti in volgare<br />

friulano di epoca tardomedievale. si tratta, bisogna dirlo, di un’attenzione<br />

e un sostegno davvero non comuni, una perseveranza che speriamo sia stata<br />

ripagata dai risultati che sono stati conseguiti. Anche altri, e di prospettiva,<br />

sono i programmi di promozione e di studio della storia e delle tradizioni<br />

friulane nei quali la Biblioteca Civica di <strong>Udine</strong> è impegnata, un’istituzione,<br />

la nostra Biblioteca, che sa interpretare nel modo migliore, dalla fondazione,<br />

il suo ruolo di ente di riferimento per la cultura di tutta la regione.


sIGlE E ABBREVIAZIOnI<br />

I documenti friulani antichi pubblicati nella collezione “Fonti e documenti”<br />

della Biblioteca Civica di <strong>Udine</strong>, dei quali ci occupiamo, sono<br />

per la precisione ventitre, di diversa dimensione, datazione, provenienza<br />

geografica e varietà linguistica. Il riconoscimento del singolo documento è<br />

dato da una sigla: le prime tre lettere della sigla indicano la località di provenienza<br />

del documento, cui seguono tre lettere maiuscole con l’indicazione<br />

dell’ente conservatore dello stesso e il numero di inventario; tra le prime tre<br />

e le seconde tre lettere, possono essere inserite altre tre lettere nel caso sia<br />

necessario specificare, oltre all’ente conservatore, anche quello produttore.<br />

si elencano, a seguire, le fonti dei repertori in ordine alfabetico di sigla<br />

con l’indicazione degli anni di produzione del documento.<br />

CivBCU372 (1413-1420)<br />

CivBCU836/G (sec. XIII)<br />

CivmarBCU1223/176 (1284)<br />

CivPorBCU216 (sec. XIV)<br />

CivtriBCU1279 (1489)<br />

trimarBCU147 (1426-1436)<br />

UdiBatBCUospB (sec. XIV)<br />

UdiBCU373 (1533)<br />

UdiBCU435 (1431)<br />

UdiBCU518 (sec. XV)<br />

UdiCalBCU1348/III (1401-1416)<br />

UdiCalBCU1348/IV (1414-1429)<br />

UdiCalBCU1348/V (1416-1434)<br />

UdiCalBCU1348bis (1379-1384)<br />

UdiDuoBCU1200/VI (1440)<br />

UdiDuoBCU1200/VII (1500-1501)<br />

UdiFabBCUospl (1400 ca.)<br />

UdiGerBCU1324 (1464-1539)<br />

UdimisBCUospH (1356-1360)<br />

UdiOspBCU1337/III (1382-1385)<br />

UdischBCUospD (1479)


8<br />

VenCatBCU1231/IV (sec. XIV)<br />

VenmarBCU1275/II (sec. XV)<br />

Per quanto riguarda l’indicazione delle località, in particolare, troviamo:<br />

Civ = Cividale del Friuli; tri = tricesimo; Udi = <strong>Udine</strong>; Ven = Venzone.<br />

nel Repertorio lessicale sono presenti, inoltre, alcuni confronti, non sistematici,<br />

con altri consultati, di provenienza udinese:<br />

UdiCriAPU23 (1425-1426)<br />

UdiCriAPU25 (1428-1429)<br />

UdiPelAPG12 (1300 ex. 1400 in.)<br />

I primi due fanno parte delle raccolte della confraternita di san Cristoforo,<br />

vd. Vicario (2001), il terzo della confraternita cittadina dei pellicciai,<br />

vd. Vicario (2003).<br />

I riferimenti bibliografici per tutti questi documenti corrispondono alle<br />

seguenti pubblicazioni:<br />

Vicario 1999 = Vicario, F. (a cura di) 1999. Il quaderno dell’Ospedale<br />

di Santa Maria Maddalena. <strong>Udine</strong>, Biblioteca Civica.<br />

Vicario 2000 = Vicario, F. (a cura di) 2000. Il quaderno della Fraternita<br />

di Santa Maria di Tricesimo. <strong>Udine</strong>, Biblioteca Civica.<br />

Vicario 2001 = Vicario, F. (a cura di) 2001. Carte friulane del Quattrocento<br />

dall’archivio di San Cristoforo di <strong>Udine</strong>. <strong>Udine</strong>,<br />

società Filologica Friulana.<br />

Vicario 2001-05 = Vicario, F. (a cura di) 2001-05. I rotoli della Fraternita<br />

dei Calzolai di <strong>Udine</strong>. 5 voll., <strong>Udine</strong>, Biblioteca Civica.<br />

Vicario 2003 = Vicario, F. (a cura di) 2003. Il registro della Confraternita<br />

dei Pellicciai di <strong>Udine</strong>. <strong>Udine</strong>, Forum.<br />

Vicario 2006-09 = Vicario, F. (a cura di) 2006-09. Carte friulane antiche<br />

dalla Biblioteca Civica di <strong>Udine</strong>. 4 voll., <strong>Udine</strong>,<br />

Biblioteca Civica.<br />

Per la citazione di opere specialistiche, a commento di voci presenti nel<br />

Repertorio lessicale, si adoperano le seguenti sigle, per lo scioglimento delle<br />

quali si rimanda alla Bibliografia generale, che chiude il volume:<br />

Boerio = Boerio (1867)<br />

ClR = Pellegrini/Barbierato (1999)


DEI = Battisti/Alessio (1950-57)<br />

DElI = Cortelazzo/Zolli (1979-88)<br />

DEsF = Crevatin/Frau (1984-87)<br />

Doria = Doria (1993-94)<br />

Prati = Prati (1968)<br />

nP = Pirona/Carletti/Corgnali (1992)<br />

Piccini = Piccini (2006)<br />

REW = meyer-lübke (1968)<br />

stussi = stussi (1965)<br />

Zudini/Dorsi = Zudini/Dorsi (1981)<br />

si adoperano inoltre, sempre nel Repertorio lessicale, le seguenti abbreviazioni:<br />

® = vai a<br />

< = viene da<br />

> = va a<br />

§/§§ = paragrafo/-i<br />

a./aa. = anno/-i<br />

aat. = antico alto tedesco<br />

accr. = accrescitivo<br />

agg. = aggettivo<br />

all. = allegato<br />

ant. = antico<br />

art. = articolo / articolata<br />

avv. = avverbio<br />

bav. = bavarese<br />

biz. = bizantino<br />

c./cc. = carta/-e<br />

cfr. = confronta<br />

civ. = cividalese<br />

class. = classico<br />

denom. = denominale<br />

der. = derivato<br />

deverb. = deverbale<br />

dim. = diminutivo<br />

dis. = disusato<br />

dispr. = dispregiativo<br />

eccl. = ecclesiastico<br />

etc. = et cetera<br />

f. = femminile<br />

fr. = francese<br />

franc. = francone<br />

frl. = friulano<br />

gall. = gallico<br />

germ. = germanico<br />

got. = gotico<br />

gr. = greco<br />

ind. = indefinito<br />

it. = italiano<br />

lat. = latino<br />

loc. = locuzione<br />

long. = longobardo<br />

m. = maschile<br />

mat. = medio alto tedesco<br />

med. = medievale<br />

mugl. = muglisano<br />

mod. = moderno<br />

ms./mss. = manoscritto/-i<br />

n. = neutro<br />

n./nn. = numero /-i<br />

nom. = nominativo<br />

num. = numerale<br />

p.es. = per esempio<br />

9


10<br />

p.p. = participio passato<br />

part. = participio<br />

pers. = personale<br />

plu. = plurale<br />

poss. = possessivo<br />

prelat. = prelatino.<br />

prep. = preposizione<br />

pres. = presente<br />

pron. = pronome<br />

r = recto<br />

rel. = relativo<br />

rum. = rumeno<br />

s.f. = sostantivo femminile<br />

s.m. = sostantivo maschile<br />

s.v. = sub voce<br />

sett. = settentrionale<br />

sg./sgg. = seguente/-i<br />

slov. = sloveno<br />

sp. = spagnolo<br />

stor. = storico<br />

suff. = suffisso<br />

ted. = tedesco<br />

tosc. = toscano<br />

terg. = tergestino<br />

v = verso<br />

v. = verbo<br />

vd. = vedi<br />

ven. = veneto<br />

venez. = veneziano<br />

verb. = verbale.<br />

vol./voll. = volume /-i


lEssICO tOtAlE<br />

nel presente Repertorio lessicale si propone uno spoglio ampio, pur senza<br />

essere completo, dei tipi che si registrano nei manoscritti in volgare friulano<br />

conservati presso la Biblioteca Civica di <strong>Udine</strong>. si omettono, in genere, le<br />

voci di scarso interesse linguistico, in particolare le forme venezianeggianti<br />

o toscaneggianti. la rassegna dei lemmi osserva l’ordine alfabetico: la c e<br />

la ç sono trattate insieme. Alla citazione della singola voce, eventualmente<br />

preceduta da un asterisco, nel caso di forme non presenti nei documenti e<br />

ricostruite (p.es. le forme di singolare desunte da quelle di plurale, per i nomi<br />

e gli aggettivi; le forme di infinito ricavate da forme flesse, per i verbi), segue<br />

l’indicazione della categoria grammaticale, se necessario del numero (sing.<br />

o plu.), del significato, dei rimandi alle fonti documentarie e lessicografiche<br />

(vd. le Sigle e abbreviazioni). Chiude l’illustrazione della voce, se del caso,<br />

un essenziale commento linguistico.<br />

I contesti di interesse sono riportati in corpo minore: si segnala il documento<br />

con la sua sigla e si indica il numero della carta con il recto (r) o con il verso<br />

(v). la citazione di un secondo passo dallo stesso documento è separata dal<br />

punto e virgola, la citazione di un documento diverso è separata dal punto;<br />

la citazione di documenti che non fanno parte della raccolta è preceduta da<br />

un segno di rinvio (®) e dall’indicazione della sigla del documento e delle<br />

carte relative (vd. ancora le Sigle e abbreviazioni). la citazione dei passi dei<br />

documenti è in genere strigata, per i tipi più comuni, un po’ più estesa per<br />

i tipi meno comuni.<br />

a pè loc. prep. ‘sotto, ai piedi’, vd. nP 764-5 s.v. pît; con lo<br />

stesso significato, qui, anche dapìs (vd.).<br />

VenmarBCU1275/II c. 5r j o baiarz puest a pè dela mont ‘un podere<br />

posto ai piedi del monte’.<br />

à vd. avè.<br />

abaià v. ‘fare la balia, occuparsi, badare, curare’, vd. nP 32 bajâ,<br />

dal lat. *BAlIARE, DEsF 137 bae 1 , con prostesi di a-,<br />

forse pref. verb. AD-; vd. anche baie.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Iv espendey per pagà Çuana e Michel di Mar-


12<br />

tignà per lu abaià d-une pulçitine per lu mes d-avril frx. xxxvj ‘spesi<br />

trentasei frisachensi per pagare Giovanna e michele di martignacco<br />

per la cura di una bambina per il mese di aprile’; c. IIIr espendey per<br />

pagà Berte di Predeman per lu abaià d-un infant lu qual abaià a ÷ mes<br />

frx. xviij e-l-infant murì ‘spesi diciotto frisachensi per pagare Berta<br />

di Pradamano per la cura di un bambino, che curò per mezzo mese,<br />

e il bambino morì’.<br />

abat s.m. ‘abate, superiore di un’abbazia’, nP 2 abât.<br />

VenmarBCU1275/II c. 33r j o prat del abat di Muez ‘un prato dell’abate<br />

di moggio’.<br />

abitador s.m. ‘abitatore, abitante’, nP 1334 ant. abitadôr.<br />

VenmarBCU1275/II c. 23v confinant apreso lu det comperador e lu<br />

terein rizut per Matiùs chialiar di Farle e Mus di Pers abitador in Averla<br />

‘confinante vicino il suddetto compratore e il terreno ricevuto da<br />

mattiusso calzolaio di Farla e musso di Pers abitante in Averla’; c. 35r<br />

Burtulùs di Zuan de Chianal dela Tarvise abitador in Vençon ‘Bortolusso<br />

di Giovanni del Canale di tarvisio abitatore a Venzone’; c. 40v Vit<br />

det Hengilpret di Floramont di Sant Vit abitador in Sant Dinel ‘Vito<br />

detto Enghilpreto di Fioramonte di san Vito abitante a san Daniele’.<br />

aburatà vd. buratà.<br />

aburatador s.m. ‘abburattatore, addetto alla mansione di abburattare’,<br />

vd. buratà.<br />

trimarBCU147 c. 34v per dà bevi al aburatador s. iiij ‘quattro soldi<br />

per dar da bere all’abburattatore’.<br />

açar s.m. ‘acciaio’, nP 27 azzâr, DEsF 131; anche açaro, con<br />

restituzione della vocale finale.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 42r sol. xiiij or per ll. vij ÷ d-açar adì v in març<br />

‘quattordici soldi per sette libbre e mezza d’acciaio oggi cinque marzo’;<br />

c. 86v sol. vij per açar ferro et sol. xl per imprest adì xxj in setember<br />

‘sette soldi per acciaio e ferro e quaranta soldi in prestito oggi ventuno<br />

settembre’; c. 119r sol. xviij < d-açaro > per ll. xij d-açaro dat a Çan<br />

fari per soferar j par di ferri adì xxviiij or in seseledor ‘diciotto soldi <<br />

d’acciaio > per dodici libbre d’acciaio dato a Giovanni fabbro per<br />

ferrare un paio di ferri, oggi ventinove luglio’; c. 123r ll. c c d-açar per<br />

ll. viij et sol. ij pesat per l-Aroso ‘cento libbre d’acciaio per otto libbre<br />

e due soldi, pesato dal Rosso’.<br />

acest vd. achest.<br />

aceste vd. acheste.<br />

achel agg. pron. ‘quello’, nP 119 chel, qui con prostesi di vocale;


anche achell, aquel, cel e quel.<br />

trimarBCU147 c. 28r spendey per r. achell di Reana per vin s. iij<br />

‘spesi per ricevere quello di Reana tre soldi per vino’. UdiBCU518<br />

c. 2r benchè jo ebe vidut a mio timp ciosis asai nugledimens cel el qual<br />

jo ti scrif non apene in ceste etat une o dos al pluy s-è vignut ‘benché<br />

io abbia visto a mio tempo molte cose, nondimento quello che io ti<br />

scrivo solamente in questa età una o due (volte) al più è accaduto’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 85r achel chi coste acheste figniestre di very<br />

chun glu fery e chun lu aramo ‘quello che costa questa finestra di vestro<br />

con i ferri e con il rame’. UdiOspBCU1337/III c. VIv per fà buratà<br />

aquela midesima farina ‘per far abburattare quella stessa farina’; c. Xv<br />

Jachum lu qual mi scris aquel chi jo recevey ‘Giacomo il quale mi scrisse<br />

quello che io ricevetti’; c. 2v Quel chi amonta pluy lu vin arasonat la<br />

blava e dut l-avene jo li dey in dinari ‘quello che assomma più il vino<br />

calcolato, il grano e tutta l’avena io gli diedi in denari’; c. 8r recevey<br />

dal deto Lenardo pur sora aquel mas per l-an pasat di sora stars d-avene<br />

ij ‘ricevetti dal detto leonardo ancora per quel maso per due anni fa<br />

due stai d’avena’; c. 19r per quel star di sorch ch-el dè ‘per quello staio<br />

di grano che diede’.<br />

achès agg. pron. ‘quelle’.<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per pan ad achès chu remondar la fave sol.<br />

iiij ‘spesi quattro soldi per pane per quelle che rimondarono la fava’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 17v pur sore achès casis ‘sempre per quelle case’.<br />

achest agg. pron. ‘questo’, nP 120 chest; insieme alla forma con<br />

prostesi di vocale a-, tipica del friulano antico, vd. Vicario<br />

(1998: 72-3), si ha nelle carte anche la forma c(h)est, meno<br />

frequente, senza prostesi.<br />

CivBCU372 c. 2r soro achest ay r. quinç iiij or di vin vermegl per ss.<br />

lvj lu quinç ‘per questo ho ricevuto quattro conzi di vino rosso per<br />

cinquantasei soldi al conzo’. trimarBCU147 c. 22v achest fo scrit per<br />

man di Matye in la stuva di ser Host ‘questo fu scritto per mano di<br />

mattia nella camera di messer Osto’; c. 60r deba essere pagat chest oly<br />

‘deve essere pagato questo olio’. UdiBCU518 c. 1v nugledimens acest<br />

lu qual al prisint jo ti scrif è sofat che may denant dirrio no fo uldit ni<br />

cognusut ‘nondimeno questo che adesso io ti scrivo è siffatto che mai<br />

prima non fu udito né conosciuto’. UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

achest nivel la dete fradaglie si apaiave alla fabriche sore j e chiase chi fo di<br />

Domeni det Botry ‘questo livello la suddetta confraternita pagava alla<br />

fabbrica per una casa che fu di Domenico detto Botri’; c. 50r achest<br />

13


14<br />

per lu rest delli dinary chi el restava a dà de so chiamerarie ‘questo per<br />

il resto dei denari che lui doveva ancora dare della sua cameraria’; c.<br />

62v achest per spesis di bochie chi el avè fatis ‘questo per spese di vitto<br />

che egli ebbe fatto’. UdiOspBCU1337/III c. VIr per fà arà l-achest<br />

midiesim camp ‘per far arare questo stesso campo’.<br />

acheste agg. ‘questa’, vd. achest; anche achesta e ceste.<br />

UdiBCU518 c. 2r benchè jo ebe vidut a mio timp ciosis asai nugledimens<br />

cel el qual jo ti scrif non apene in ceste etat une o dos al pluy s-è<br />

vignut ‘benché io abbia visto a mio tempo molte cose, nondimento<br />

quello che io ti scrivo solamente in questa età una o due (volte) al più<br />

è accaduto’. UdiCalBCU1348/III c. 108r r. di vin in sent Çuan sora<br />

achesta deveda marcha ÷ di sol. ‘ricevetti di vino a san Giovanni, per<br />

questo debito, mezza marca di soldi’. UdiDuoBCU1200/VI c. 85r<br />

achel chi coste acheste figniestre di very chun glu fery e chun lu aramo<br />

‘quello che costa questa finestra di vestro con i ferri e con il rame’.<br />

achì avv. ‘qui, in questo posto’, nP 1335 achì, dal lat. ECCU<br />

HIC, DEsF 335; anche aquì.<br />

UdiBatBCUospB c. 11r achì me lassitu fiol dixeva ‘qui mi lasci, figliolo?<br />

Diceva’. UdiDuoBCU1200/VI c. 51v io ay riciut lu arest di chès l<br />

marchis punint glu x duchati in rason come apar in j e altre pueste achì<br />

denant ‘io ho ricevuto il resto di quelle cinquanta marche mettendo<br />

i dieci ducati sul conto, come appare in un’altra posta qui avanti’.<br />

UdiGerBCU1324 c. 1r aquì se comenca lu rotulo deli fiti e liveli ‘qui<br />

comincia il rotolo degli affitti e livelli’.<br />

*acopià v. ‘copiare, trascrivere’, nP 186 copiâ, copeâ, denom. dal<br />

lat. COPIAm ‘abbondanza, ricchezza’, qui con pref. AD- ><br />

a- ‘avvicinare’, quindi ‘rendere simile’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 74r Bortolamio di Manià chi mi acopià su lu<br />

codis de cuviarte ravoste lu testament di ser Antoni di Topo ‘Bartolomeo<br />

di maniago che mi copiò sul codice dalla coperta rossa il testamento<br />

di messer Antonio di toppo’.<br />

adì avv. ‘oggi’, dal lat. EA DIE, vd. qui anche dì 1 . Il termine<br />

viene usato non solo per indicare una registrazione ‘in data<br />

odierna’, ma anche per fissare la scadenza (termit ‘termine’)<br />

di un pagamento o di un riscatto. la frequente locuzione<br />

adì seri indica presumibilmente ‘stasera’, ma cfr. nP 460<br />

insèri ‘ultimo giorno di carnevale’; la comune locuzione adì<br />

viij ‘oggi otto’ designa inoltre, come in friulano moderno,<br />

‘tra otto giorni, tra una settimana’, nP 1233 s.v. ué.


trimarBCU147 c. 2r in m o iiij c xxvj adì xvij di novembri ‘oggi diciassette<br />

novembre del 1426’. UdiCalBCU1348/III c. 2r adì x in<br />

december ‘oggi dieci dicembre’; c. 22v termit adì seri e a Pascha e a sent<br />

Cancian e a sent Michel ‘termine stasera e a Pasqua e a san Canziano<br />

e a san michele’; c. 23r ll. ij di olio per sol. iiij or et ll. j di sanaf per sol.<br />

iij adì j in març termit infina adì viij ‘due libbre di olio per quattro<br />

soldi e una libbra di senape per tre soldi oggi primo marzo; termine<br />

fino a oggi otto (tra una settimana)’; c. 119r Matio del ospedal priul<br />

di s.ta Maria Madalena dè dar chari ij di bedechis per sol. x lu caro adì<br />

x in çenar per l-ospedal et ll. ij di olio per sent Niculau dat a Culusa per<br />

lu cesendeli dela chasa adì x in aprilis ‘matteo dell’ospedale priore di<br />

santa maria maddalena deve dare due carri di rametti per dieci soldi<br />

al carro oggi dieci gennaio per l’ospedale e due libbre di olio per san<br />

nicolò dato a nicolussa per la lampada della casa oggi dieci aprile’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 2r adì xxij in otom termit a sent Aremecor ‘oggi<br />

22 ottobre, termine a sant’Ermacora’. UdiOspBCU1337/III Adì xiiij<br />

di jugno IIr oggi 14 di giugno.<br />

adifichà v. ‘edificare, costruire’, nP 276 edificâ, dal lat. AEDIFI-<br />

CARE.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 62v mestry Cristoful di Milan lu qual vens<br />

di Vignesie a Udin per vedè là chu si debe adifichà lu tor ‘mastro Cristorofo<br />

di milano che venne da Venezia a <strong>Udine</strong> per vedere dove si<br />

deve edificare il campanile’; c. 63v lavorà dis ij a mudà piere là chu si<br />

debe adifichà lu tor ‘lavorò due giorni a trasportare pietra dove si deve<br />

edificare il campanile’.<br />

*àf s.f. ‘ape’, nP 5 âf, dal lat. APEm.<br />

CivPorBCU216 c. 1r po pagavo la desimo di çochul ed agnel e di purcel e<br />

da às ‘poi pagava la decima di capretto e di agnello e di maiale e di api’.<br />

*afità v. ‘affittare, dare in affitto’, nP 5 afitâ, con rimando a fitâ.<br />

trimarBCU147 c. 22v lu det Dunys sichu chiamerar afittà a fit semplis<br />

a Nichulau Pidrùs di Fregelà ‘il suddetto Dunisso in qualità di<br />

cameraro affittò ad affitto semplice a nicolao Pedrussio di Fraelacco’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 1r recevey di Çorço sora una stala di cavagli la<br />

qual jo gli afitay marcha di soldi j ‘ricevetti da Giorgio per una stalla<br />

di cavalli che io gli affittai una marca di soldi’.<br />

afitison s.f. ‘affittanza’, nP 321 ant. fitisòn.<br />

VenmarBCU1275/II c. 13r la afitison fatte per la fradagla a Iachum<br />

Vignut ‘l’affittanza fatta dalla confraternita a favore di Giacomo Venuto’;<br />

c. 33r afitison fate a Franziesch Paiùs di Tumiez ‘affittanza fatta<br />

15


16<br />

a Francesco Paiusso di tolmezzo’; c. 35r afitison fate a Pilirin mulinar<br />

d-une chiase pueste in lu borch cun j e vigne davour ‘affittanza fatta a<br />

Pellegrino mugnaio di una casa sita nel borgo con una vigna dietro’.<br />

agar s.m. ‘solco acquaio (del campo)’, nP 6 agâr, dal lat. AQUA-<br />

RIUm, DEsF 30-1, Pfister (1988: 233), Frau (1989: 594),<br />

Zudini/Dorsi 1 agàr.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 11r dnr. xlv per segar l-agar ‘quarantacinque<br />

soldi per falciare il solco (del campo)’; c. 27r dè dar Bonat masar sol.<br />

c c xx per lu feno del agar ‘il massaro Bonatto deve dare centoventi soldi<br />

per il fieno del solco’.<br />

aghe s.f. ‘acqua’, nP 6 àghe, dal lat. AQUAm, dal lat. AQUAm,<br />

DEsF 33-4, anche aqa, aqua.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 107r mestri Antoni fari del malg del aqa ‘mastro<br />

Antonio fabbro del maglio ad acqua’. UdiDuoBCU1200/VI c. 64r j o<br />

disbotedor chi io comperay di luy per poni l-aqua di fà impastà la malta e<br />

di bagnià glu modons ‘un tino che io comperai da lui per porre l’acqua<br />

per fare impasare la malta e per bagnare i mattoni’; c. 77v lavorà dis<br />

vj chun lu chiar per menà aqua di inpastà malte ‘lavorò sei giorni con<br />

il carro per portare acqua per impastare malta’. VenmarBCU1275/<br />

II c. 34v sovre la rason del-aghe che ven menade over tolete per la roie<br />

‘per il conto dell’acqua che viene portata ovvero tolta dalla roggia’.<br />

aglo vd. alg.<br />

agn vd. an.<br />

ang vd. an.<br />

agna s.f. ‘zia’, nP 7 àgne, dal lat. AmItAm.<br />

UdiBCU836/G c. 1r Agnisuta l-agna Çilbert piliçar ‘Agnesetta la zia<br />

di Gilberto pellicciaio’.<br />

agnel s.m. ‘agnello’, anche ‘generico dell’armento ovino’, nP 7<br />

agnèl, dal lat. AGnEllUm, DEsF 35-6.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 12r dnr. ij per carn d-agnel ‘due denari per<br />

carne d’agnello’. UdiOspBCU1337/III c. IXv un angelo a Pascha per<br />

glu povers ‘un agnello a Pasqua per i poveri’; c. XVIIIr espendey per<br />

agnelo a Pasca per gli povers frx. xiiij ‘spesi quattordici frisachensi per<br />

un agnello a Pasqua per i poveri’.<br />

agnela s.f. ‘agnella’, registrato in nP 7 solo al m. agnèl ‘agnello’,<br />

anche ‘generico dell’armento ovino’, vd. agnel.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 105v sol. x per vin e per carne d-agnela ‘dieci<br />

soldi per vino e per carne di agnella’.<br />

agnelo vd. agnel.


angelo vd. agnel.<br />

*agnilin agg. ‘di agnello, che riguarda l’agnello’, dal frl. agnèl, nP<br />

7, con suff. dim., vd. agnel.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 9v pele v agniline çuculine ij ‘cinque pelli di<br />

agnello, due di capretto’.<br />

agusto vd. avost.<br />

aiudà v. ‘aiutare, soccorrere’, nP 8 ajudâ con rimando a nP<br />

489-90 judâ, dal lat. ADIUtARE per ADIUVARE; vd.<br />

qui anche iudà.<br />

trimarBCU147 c. 39r per aiudà Michel dalis Corç s. xxj ‘ventidue<br />

soldi per aiutare michele delle Corti’. UdiDuoBCU1200/VI c. 59r<br />

sol. xij per dì chi aiudà a impastà la chialcine ‘dodici soldi al giorno<br />

che aiutò a impastare la calce’; c. 63v Zili muni chi aiudà lu Tanburlin<br />

a tirà sù gli copi per cruvì glu soredeti teti ‘Egidio sacrestano che aiutò<br />

tamburlino a portare su le tegole per coprire i suddetti tetti’.<br />

aitori vd. aiutori.<br />

aiutori s.m. ‘aiuto, assistenza, sussidio, soccorso’, nP 491 jutòri,<br />

1348 ajutòri e 8 aitòri escl. ‘aiuto!’, dal lat. ADIUtO-<br />

RIUm, REW 173, DEsF 44 ajutòri.<br />

trimarBCU147 c. 20r spendey al masar di Cortal in aiutori de chiase<br />

sol. xl ‘spesi quaranta soldi per il massaro di Cortale in aiuto per la<br />

casa’; c. 20r spendey in selear in aiutori de chiase di Cortal sol. xlviij<br />

‘spesi quarantotto soldi in tegole di paglia battuta per aiuto della casa<br />

di Cortale’; c. 39r diey iò Pieri a Pilin camerar dela glesie m. s. iiij per<br />

aitori del-ancona ‘diedi io Pietro a Pilino cameraro della chiesa quattro<br />

marche di soldi per aiuto per la cappelletta’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 47v el diè in aiutory del tor e per lu amor di Dio ‘egli diede in aiuto<br />

del campanile e per elemosina’.<br />

al pulit loc. avv. ‘al netto’, vd. nP 823-4 pulît.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 46v per ij cevris di chialcine chi io vendey al<br />

pulit ‘per due cestoni di calce che io vendetti al netto’.<br />

al vd. el.<br />

alà v. ‘andare’, forma antica per il mod. lâ, nP 493-6, vd. anche<br />

Benincà/Vanelli (1998: 89-90); presente anche andar,<br />

come il venez andar, Boerio 34-5, e l’it. andare.<br />

trimarBCU147 c. 13r spendey per alà ad Udin cul predi sol. xvij ‘spesi<br />

diciassette soldi per andare ad <strong>Udine</strong> con il prete’; c. 60r Candit alant<br />

ad Udin per ly codez ‘Candido che va a <strong>Udine</strong> per i codici’; c. 60r s. xij<br />

per le spesis alant ad Udin ‘dodici soldi per le spese andando a <strong>Udine</strong>’.<br />

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18<br />

UdiCalBCU1348/III c. 14r quando el andà a Glemona ‘quando andò<br />

a Gemona’; c. 111r Çuan Toni Picot sora scripto dè dar marchas ij di<br />

sol. per imprest per andar al merchat di sent Piligrin ‘Gian Antonio<br />

Picotti sopra scritto deve dare due marche di soldi in prestito per<br />

andare al mercato di san Pellegrino’; c. 142v quando eli andar a sent<br />

Niculau ‘quando essi andarono a san nicolò’; c. 180r sol. iiij or per<br />

imprest quando el andà ad Artigna ‘quattro soldi in prestito quando<br />

andò ad Artegna’. UdiOspBCU1337/III c. IIIr espendey per un brich<br />

lu qual alà a Blesan ‘spesi per un esattore il quale andò a Blessano’.<br />

alata vd. lata.<br />

alcider v. ‘uccidere, sgozzare i maiali’, non registrato in nP, ma<br />

con ampi riscontri nell’it. sett. ant., dal lat. *AUCIDERE,<br />

REW 6030.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 49r fata rason in dut inclùs charadure di congi<br />

viij d-arar e alcider porchi ‘fatto il conto in tutto, inclusi i carriaggi<br />

di otto conzi da arare e uccidere maiali’. UdiCalBCU1348/V c. 83v<br />

sol. xij adì xxvij in çenar quando andà a Cividat per alcider lu porcho<br />

‘dodici soldi oggi ventisette gennaio quando andò a Cividale per<br />

uccidere il maiale’.<br />

alg s.m. ‘aglio’, nP 7-8 ài, dal lat. AllIUm, REW 366, DEsF<br />

39 ài 1 ; la forma ant. alg presenta regolarmente la liquida<br />

palatale, che passa a semivocale anteriore nella forma moderna.<br />

Presente anche la forma aglo, con restituzione della<br />

vocale finale.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 87v ll. vj di formadi et sol. vj per pesonal j di<br />

sal et sol. v per centenar j d-alg in sent Laurinç ‘sei libbre di formaggio<br />

e soldi sei per un pesinale di sale e cinque soldi per un centinaio di<br />

aglio a san lorenzo’; c. 92r sol ij ÷ per alg ala moglir ‘due soldi e mezzo<br />

per aglio alla moglie’. UdiCalBCU1348bis c. 14r dnr. iiij or per alg in<br />

otom ‘quattro denari per aglio in ottobre’. UdiOspBCU1337/III c.<br />

XXIIIv iiij or livris d-aglo ‘quattro libbre di aglio’.<br />

alì avv. ‘lì’, nP 9 alì, aì con rimando a lì, nP 519.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 62r per la meytat de uno maso alì posto e per<br />

luy arizudo che fo de dona Gnese Muyulina per liè donato ala fradagla<br />

predeta ‘per la metà di un podere posto lì e da lui ricevuto che fu da<br />

donna Agnese muiulina, da lei donato alla confraternita predetta’.<br />

*alimosina s.f. ‘elemosina, donazione, offerta’, nP 9 dis. almuésino,<br />

anche nP 524 limuèsine, dal lat. *AlEmOsynAm, REW<br />

2839 2 , DEsF 50, cfr. DEI 1439 elemòsina; molte le variante


presenti. Per ‘carità, elemosina’ frequente anche la loc. per<br />

l-amor di Dio (vd. amor).<br />

trimarBCU147 c. 7v spendey in la elimosina lu dì di santa Maria<br />

frumenti st. xij ‘spesi in elemosina il giorno di santa maria dodici stai<br />

di frumento’; c. 8r item spendey per fà quey lu pan d-elmuesine sol. lvj<br />

‘ancora spesi cinquantacinque soldi per far cuocere il pane dell’elemosina’;<br />

c. 13v spendey per fà fà lu pan de almuesine e aremondà la fave<br />

sol. xx ‘spesi venti soldi per far fare il pane dell’elemosina e rimondare<br />

la fava’; c. 28v item spendey per l-almuesina di Stiefin Furtin a Domeni<br />

mulinar chamerar s. lj ‘ancora spesi per l’elemosina di stefano Fortino<br />

a Domenico mugnaio’; c. 39v per fà l-almuesina dela fradagla forment<br />

st. xviij ÷ ‘per fare l’elemosina della fraternita diciotto stai di frumento’;<br />

c. 46v per fà l-almusine cun xviij st. di forment ‘per fare l’elemosina con<br />

diciotto stai di frumento’. UdiDuoBCU1200/VI c. 90r aniversaris<br />

e mesis e alimosinis fatis per l-anime di chulor chi an lasat ala fabriche<br />

‘anniversari e messe e elemosine fatte per l’anima di quelli che hanno<br />

fatto donazioni alla fabbrica’.<br />

almuesine vd. *alimosina.<br />

almuesina vd. *alimosina.<br />

almusine vd. *alimosina.<br />

elmuesine vd. *alimosina.<br />

elimosina vd. *alimosina.<br />

altar s.m. ‘altare’, nP 10 altâr, dal lat. tardo AltARE; anche<br />

heltar, con innalzamento della a- in protonia.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 66r diey a Niculau marangon di borgo di<br />

Auleie per xij chiandelary chi el mi fes chi stan inant lu altar maior<br />

‘diedi a nicolò falegname di borgo Aquileia per dodici candelabri che<br />

egli mi fece che stanno davanti all’altare maggiore’; c. 88v j o heltar in<br />

glesie ‘un altare in chiesa’.<br />

altarsì avv. ‘altresì, inoltre’, ma anche ‘altrettanto’, cfr. nP 1355<br />

altarsì con rivio dubitativo a intòrsi. Da una base lat. volg.<br />

AltERUm Et sIC ‘altro e così’, quindi ‘altresì, inoltre’,<br />

cfr. it. altresì, DEI 146, DElI 44, fr. ant. autresi, prov.<br />

atresi, sp. otrosí etc., REW 382.<br />

UdiOspBCU1337/III c. VIr espendey per fà arà l-achest midiesim camp<br />

frx. xlij e per glu lavoradors altarsì ‘spesi per far arare quello stesso<br />

campo 42 frisachensi e per gli operai altrettanto’.<br />

altra vd. altre.<br />

altre agg. f. ‘altra’, nP 10 àltri, âtri, âti, dal lat. Alt(E)RAm,<br />

19


20<br />

vd. altri; anche altra.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 75r ij selis chi io comperay di luy j e inferade<br />

e l-altre no ‘due secchi che io comperai da lui, una ferrata e l’altra<br />

no’. UdiOspBCU1337/III c. 20r una altra quarta di megl per una<br />

di avene ‘un’altra quarta di miglio per (in cambio di) una di avena’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Xr altris pecis ‘altri stracci’.<br />

altri agg. ‘altro’, nP 10 àltri, âtri, âti, dal lat. Alt(E)RUm;<br />

anche atri, altro.<br />

trimarBCU147 c. 28r iò e Mulinaruç ed altris ‘io e molinaretti e<br />

altri’; c. 28v spendey per altri in bevi e mançar s. xxxvj ‘spesi trentasei<br />

soldi per altro, in bere e mangiare’; c. 29r per fà plubichà testemonis<br />

ser Raphael nodar e per altri s. xxviij ‘ventotto soldi per far pubblicare<br />

(come) testimoni messer Raffaele notaio e per altro’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 39r per ogna mot fin al dì prisint chi no avin ibut da fà un chul<br />

atri ‘in ogni modo fino al giorno presente che non abbiamo avuto<br />

a che fare uno con l’altro’. UdiOspBCU1337/III c. 12v recevey pur<br />

dal deto Domeni sore un altro camp lu qual è in vie di Predeman star<br />

di forment j ÷ ver è ch-el pagà lu meço in dinari per frx. xxvj ‘ricevetti<br />

sempre dal detto Domenico per un altro campo che si trova in via di<br />

Pradamano uno staio e mezzo di frumento, vero è che pagò il mezzo<br />

in denari per ventisei frisachensi’.<br />

altris vd. altre e altri.<br />

altritant agg. e avv. ‘altrettanto’, non registrato nel nP, è dal lat.<br />

AltERUm Et tAntUm, cfr. l’analoga formazione<br />

altarsì (vd.).<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 62r ij marchis di den. per an per part della<br />

fabriche e-l chiapitul gli da altritant ‘due marche di denari all’anno da<br />

parte della fabbrica e il capitolo gli dà altrettanto’.<br />

altro vd. altri.<br />

altrui agg. pron. ‘altrui, di altri’, non registrato nel nP.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 20r recevey dal deto Toni sore un altrui camp<br />

lu qual el ten star j di forment ‘ricevetti dal detto Antonio per un altrui<br />

campo che lui occupa uno staio di frumento’.<br />

aluminà v. ‘illuminare, fare luce, rischiarare’, dal lat. AD + lUmInARE,<br />

cfr. DEI 137 it. alluminare 1 , mentre in frl. mod.<br />

abbiamo iluminâ nP 418 iluminâ come l’it. illuminare,<br />

REW 5161; con lo stesso significato registriamo anche<br />

lumì (vd.).<br />

trimarBCU147 c. 29r spendey per xv ÷ libr. olio chi iò pagay a Do-


meni chamerar per fà aluminà lu cesendeli chi ordenà Stiefin Furtin s.<br />

lxvi ‘spesi sessantasei soldi per quindici libbre e mezza di olio che io<br />

pagai a Domenico cameraro per far illuminare la lampada che ordinò<br />

stefano Fortino’.<br />

amalat agg. ‘ammalato, affetto da malattia’, cfr. frl. mod. inmalâsi,<br />

nP 456, anche malâsi, malât, nP 553, dal lat. mAlE, con<br />

pref. AD- al posto di In-.<br />

trimarBCU147 c. 40r per fà ben ad un povir amalat di Cargna s. viij<br />

‘per fare del bene ad un povero ammalato della Carnia otto soldi’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 133v bocis iij di vino blancho dat ala moglir<br />

per lu filg amalat ‘tre mezzette di vino bianco dato alla moglie per il<br />

figlio ammalato’.<br />

amaridà v. ‘maritare, dare in moglie’, nP 570-1 maridâ, dal lat.<br />

mARItARE, qui con pref. AD- > a-.<br />

CivBCU372 c. 3v mar. j ss. per la figlo ch’el vos amaridà ‘una marca<br />

di soldi per la figlia che vuole maritare’.<br />

amberis vd. ambra.<br />

ambra s.f. ‘ambra’, nP 11 àmbre, dall’arabo ’anbar, REW 441,<br />

probabilmente di tramite venez. si registra anche la forma<br />

amberis, forse una grafia errata per ambris, quindi una<br />

forma di plu.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39r j quarda di Pater Nostris di choralg e d-amberis<br />

‘una collana di colchici di coralli e di ambra’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 82r r. j cento pesa oncis x e j corda di paternoster d-ambra ‘ricevetti<br />

una cintura del peso di dieci once e una collana di colchici di ambra’.<br />

*amì s.m. ‘amico’, nP 12 amì, dal lat. AmICUm.<br />

UdiBCU373 c. 1r certamentri soi di tal nature chu davant ch-io mueri,<br />

no mi jess di memorie fin ch-io non hebi a plen rindut et satisfat agl amis<br />

pagl sirvisis ricivuz ‘certamente sono di tale natura che prima che io<br />

muoia, non mi esce di memoria finché non abbia pienamente reso e<br />

soddisfatto gli amici per i servigi ricevuti’.<br />

amine vd. anime.<br />

amina vd. anime.<br />

amonta vd. montà.<br />

amontenà vd. montà.<br />

amor di Dio vd. amor.<br />

amor s.m. ‘amore’, nP 12 amôr, dal lat. AmOREm, REW 427;<br />

la frequente locuzione amor di Dio indica ‘carità, elemosina,<br />

offerta’.<br />

21


22<br />

trimarBCU147 c. 7v spendey ala moglì chu fo Scofolot per l-amor di<br />

Dio frumenti pis. ij ‘spesi per la moglie che fu di scofolotto per l’amor<br />

di Dio due pesinali di frumento’; c. 20r spendey per l-amor di Dio ala<br />

mari Furlan sol. xx ‘spesi per l’amor di Dio venti soldi per la madre di<br />

Furlan’. UdiBCU373 c. 1r parcè ch-io puarti tant amor al bon nevot<br />

‘perché io porto tanto amore per il buon nipote’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 109r r. sol. lxviiij or per l-amor di Dio ‘ricevetti sessantanove soldi<br />

per elemosina’; c. 169v r. marcha ÷ adì xxviij in november per l-amor di<br />

Dio e per l-anima mia ‘ricevetti mezza marca oggi ventotto novembre,<br />

per l’amor di Dio (carità) e per la mia anima’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 47v el diè in aiutory del tor e per lu amor di Dio ‘egli diede in aiuto<br />

del campanile e per elemosina’.<br />

amurà v. ‘murare’, nP 631 murâ, dal lat. AD + mURARE, vd.<br />

REW 5764.<br />

trimarBCU147 c. 35r per malta di fà amurà la iona s. xiiij ‘per malta<br />

per far murare la trave quattordici soldi’.<br />

an s.m. ‘anno’, nP 13 àn, dal lat. AnnUm, REW 487. la<br />

voce, oltre ad ‘anno’, indica frequentemente l’‘anno passato’,<br />

vd. Benincà/Vanelli (1998, § 36 an ‘anno scorso’, e<br />

commento a p. 98); nella frequente espressione an pasat<br />

di sora si indica ‘l’anno precedente a quello passato’ cioè<br />

‘due anni fa’, mentre an pasat è l’‘anno scorso’. Vd. anche<br />

uian.<br />

trimarBCU147 c. 3r per ij liris di vueli di doy agn sol. x ‘per due<br />

libbre di olio di due anni dieci soldi’; c. 50r r. da Pieri Chulùs pesenal<br />

iiij di forment dad-an e dad-uian ‘ricevetti da Pietro nicolussio<br />

quattro pesinali di frumento per l’anno passato e per il presente’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 1r per l-amina dal deto Mis per l-an presint<br />

‘per l’anima del detto missio per l’anno presente’; c. 8r per l-an pasat<br />

di sora stars d-avene ij ‘per due anni fa due stai d’avena’; c. 9r marcha<br />

di frx. j per l-an pasat ‘una marca di frisachensi per l’anno scorso’; c.<br />

12v quinc di vin v di doy ang ch-el in pagà ij ÷ per ano ‘cinque conzi<br />

di vino per due anni che ne pagò due e mezzo all’anno’; c. 23r frx.<br />

xxj per doy agn x ÷ per ano ‘ventuno frisachensi per due anni, dieci e<br />

mezzo all’anno’.<br />

ance cong. avv. ‘anche’, nP 13 ànc’, àncie, 278 èn, ènc’, èncie etc.<br />

trimarBCU147 c. 28r spendey ad Udin per bevi ença s. xiiij ‘spesi a<br />

<strong>Udine</strong> anche per bere quattordici soldi’. UdiOspBCU1337/III c. 12v<br />

ance ca roman a dà quinc di vin v di doy ang ch-el in pagà ij ÷ per ano


‘anche qua rimane a dare cinque conzi di vino per due anni che ne<br />

pagò due e mezzo per anno’.<br />

anchone s.f. ‘tabernacolo, cappella, edicola’, nP 13 ancòne, dal gr.<br />

ankon-a ‘angolo, rientranza’, REW 443a, cfr. anche REW<br />

2833, DEsF 68, DEI 189-90 ancona, Piccini 67.<br />

trimarBCU147 c. 39r diey iò Pieri a Pilin camerar dela glesie m.<br />

s. iiij per aitori del-ancona ‘diedi io Pietro a Pilino cameraro della<br />

chiesa quattro marche di soldi per aiuto per la cappelletta’. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 71v vj chiodi chi forin metudi in la ancona chi<br />

si puarte in procesion ‘sei chiodi che furono messi nel tabernacolo che<br />

si porta in processione’; c. 77v diey a Toni di Montegnià auresim per<br />

la anchone chi si puarte in procesion chi iare arote chi el la conçà ‘diedi<br />

ad Antonio di montegnacco orefice per il tabernacolo che si porta in<br />

processione che era rotta che egli la aggiustò’.<br />

ancona vd. anchone.<br />

andar vd. alà.<br />

andoy pron. ‘entrambi, ambedue’, nP 14 andoy, vd. REW 411<br />

s.v. AmBO, AmBI-AE.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 143r in prisinça Culau Çuanino e Culau<br />

sartor e andoy li figli adì viij in vendemis ‘alla presenza di nicolò,<br />

Giannino e nicolò sarto ed entrambi i figli, oggi otto settembre’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 7v in prisinça Vinir e Bertul filg Masaran di<br />

Predeman andoy ‘alla presenza di Venerio e Bertolo figli entrambi di<br />

masaran di Pradamano’.<br />

androna s.f. ‘vicolo angusto (senza uscita), strada secondaria’, nP 14<br />

andròne, dal gr. andròn ‘stanza da abitare’, DEsF 70, Prati<br />

3 androna, termine diffusissimo anche nella toponomastica<br />

urbana di <strong>Udine</strong>.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 3r Çuan Povolet di borgo di Glemona habitant<br />

l-androna di sent Cristoful ‘Giovanni (detto) Povoletto di borgo Gemona<br />

abitante nell’androna di san Cristoforo’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. 15r recevey di Francescho figlo chi fo di Cole sore une casa la qual<br />

el sta in Puschol là del teglo çu per una androna frx. viij ‘ricevetti otto<br />

frisachensi da Francesco del fu Cola per una casa nella quale abita in<br />

Poscolle vicino al tiglio giù per un vicolo’.<br />

anima vd. anime.<br />

anime s.f. ‘anima, spirito’, nP 14 ànime, dal lat. AnImAm; anche<br />

anima e amina, amine, con metatesi della nasale.<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per mesis per la anima Hendrì Puglulin<br />

23


24<br />

sol. xvj ‘spesi sedici soldi per messe per l’anima di Endrigo Pugliulino’;<br />

c. 12v spendey per la anima Stefin Furtin de Cortal lu dì de la sepultura<br />

marcha j a e sol. ij ‘spesi una marca e due soldi per l’anima di stefano<br />

Fortino di Cortale il giorno della sepoltura’. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

47v per l-anime de muglir ‘per l’anima della moglie’. UdiFabBCUospl<br />

c. di guardia vo farès priere per chestis animis ‘voi farete preghiera per<br />

queste anime’. UdiOspBCU1337/III c. XXVIIIr per l-amine so ‘per la<br />

sua anima’; c. 1r recevey di Yachomo nevot chi fo di Missio merchadant<br />

per l-amina dal deto Mis per l-an presint frx. xl ‘ricevetti quaranta<br />

frisachensi da Giacomo nipote del fu missio mercante per l’anima<br />

del detto missio per l’anno presente.<br />

aniversari s.m. ‘anniversario (della morte), celebrazione annuale in<br />

suffragio di un defunto’, nP 15 aniversàri, dal lat. AnnIVERsARIUm,<br />

REW 481a, DEsF 74; anche niversari,<br />

con aferesi della vocale atona iniziale, e inaversari.<br />

trimarBCU147 c. 19v spendey per lu aniversari Stefin di Cortal ‘spesi<br />

per l’anniversario di stefano di Cortale’; c. 30v Pieri Sclaf di Cortal<br />

chu fes fà l-aniversari Stiefin Furtin ‘Pietro schiavo di Cortale che fece<br />

fare l’anniversario di stefano Fortino’. UdiDuoBCU1200/VI c. 91r<br />

lu aniversary di ser Tadio ustir ‘l’anniversario di messer taddeo oste’.<br />

UdimisBCUospH c. 7v j car di legnis per far l’inaversari di Sibla ‘un<br />

carro di legna per fare l’anniversario di sibla’. VenmarBCU1275/II<br />

c. 5v cun la mitat lu so niversari ‘con la metà il suo anniversario’.<br />

*anomenà v. ‘nominare, citare’, cfr. nP 458 in’nomenâ, denom. dal<br />

lat. nOmEn, REW 5949, qui con pref. AD- al posto di<br />

In-.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 51r el diè per nom di j e persone chi non volè<br />

iesi anomenade ‘egli diede a nome di una persona che non volle essere<br />

nominata’.<br />

antidet agg. ‘predetto, nominato in precedenza, suddetto’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 70r sonçe di honçi lu chiar antidet ‘sugna per<br />

ungere il carro suddetto’.<br />

antigo agg. ‘antico, vecchio’, nP 15 antîc, dal lat. AntICUm,<br />

REW 504, forma venezianeggiante con restituzione della<br />

vocale finale.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 178v bocis xl xl per imprest debita antiga<br />

‘ottanta mezzette in prestito, debito vecchio’. UdiCalBCU1348/IV<br />

c. 9r Çorço ustir chi sta apreso sent Antonio dè dar dela debita antiga<br />

sol. x ‘Giorgio oste che sta vicino a sant’Antonio deve dare del debito


vecchio dieci soldi’; c. 56v sol. j per vin et vaselo j di congi x de tempo<br />

antigo vasello j di congi iij ‘un soldo per vino e una botte da dieci conzi<br />

del tempo vecchio, una botte da tre conzi’.<br />

anual s.m. ‘anniversario, ricorrenza di suffragio che si celebra<br />

ad un anno dalla morte’, presente su nP 1366 anuâl solo<br />

agg., dal lat. AnnUAlEm, REW 486 (per frl. innoval<br />

‘Jahrestag, Geburtstag’, vd. nP 458 inovâl), DEI 213<br />

annovale e annuale.<br />

trimarBCU147 c. 13v spendey a fà scrivi lu anual Stiefin Furtin v sol.<br />

‘spesi cinque soldi per far scrivere l’anniversario di stefano Fortino’.<br />

apagà vd. paià.<br />

*aparì v. ‘apparire, comparire’, nP 16 aparî.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 86r lu Tanburlin si à per tigniè la glesie cuviarte<br />

forment star ij seont chi si apar in chest quadern a chiartis 24 ‘il<br />

tamburino ha per tenere la chiesa coperta due stai di frumento come<br />

appare in questo quaderno alla carta 24’.<br />

apostol s.m. ‘apostolo’, nP 16 apuéstul.<br />

UdiBatBCUospB c. 25r ni apostol ni romita ni anima cuntrita ‘né<br />

apostolo, né eremita, né anima contrita’.<br />

april vd. avril.<br />

aq(u)a vd. aghe.<br />

aqual agg. ‘uguale, identico, medesimo’, ma nP 24 auâl, avuâl<br />

solo prep. e avv. l’elemento è regolare dal lat. AEQUAlIs,<br />

REW 238, cfr. DEI 375, DEsF 122 e mantiene, qui,<br />

funzione di aggettivo.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 9r Iacum Çot e Simon filg Gnisuta e-l çiner<br />

Gnisuta son fedesors e pagadors in part aqual di lor ‘Giacomo Zotto e<br />

simone figlio di Agnesina e il genero di Agnesina sono fideiussori e<br />

pagatori in parte uguale tra di loro’; c. 17v son fedesors e pagadors in<br />

part aqual di lor ‘sono fideiussori e pagatori in parte uguale tra di loro’.<br />

aquel vd. achel.<br />

aquì vd. achì.<br />

arà v. ‘arare, dissodare’, nP 17 arâ, dal lat. ARARE, REW<br />

598, DEsF 83, ClR 415, vd. anche Pellegrini G.B. (1984:<br />

99-100).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 62v sol. xxv per arar la bragida de roga ‘venticinque<br />

soldi per arare il podere della roggia’; c. 124r resta a dar lu<br />

det Çan a mi Niculau marchas iiij or et sol. xxj et deba arar la braida<br />

de roga ‘deve ancora dare il suddetto Gianni a me nicolao quattro<br />

25


26<br />

marche e ventun soldi e deve arare il podere della roggia’. UdiCal-<br />

BCU1348/IV c. 48v sol. c per arar lu campo dela coda ÷ cul Barbian<br />

‘cento solid per arare il campo della coda, alle mezze con il Barbiano’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. VIr per fà arà l-achest midiesim camp ‘per far<br />

arare questo stesso campo’; c. IXv per fà arà un camp lu qual fo dat su<br />

‘per far arare un campo che fu ceduto’.<br />

araclis s.m. plu. ‘frasche, rami secchi’, nP 840 ràcli, qui con<br />

prostesi di vocale, da accostare al ted. carinz. Rach’l ‘stabe<br />

woran sich die Bohnen (Faseolen) hinaufranken’, cfr. bav.<br />

rachen e anche slov. rakla, vd. Pellegrini G.B. (1982: 104-<br />

5), skubic (1988: 58).<br />

UdimisBCUospH c. 7r pagay per araclis in l’orto dnr. iiij or ‘pagai<br />

quattro denari per frasche nell’orto’.<br />

aradrà v. ‘rincalzare, ammonticchiare’, lavoro dei campi che consiste,<br />

nello specifico, nell’operazione di ‘ammontare colla<br />

zappa la terra intorno alle pianticelle di mais’, vd. nP<br />

513 s.v. ledrâ, con le varianti ladrâ, redrâ, radrâ. la voce<br />

rimanda ad un lat. REItERARE ‘ripetere’, REW 7188,<br />

cfr. sp. hedrar, trent. ledrar o può forse avere relazione con<br />

un lat. REtRO, REW 7269 o REtRORsUm, REW<br />

7272, da cui anche il frl. radrôs, ledrôs etc. nel nostro caso<br />

si tratterebbe comunque di una forma corrispondente al<br />

frl. mod. radrâ con prostesi vocalica di a-.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Xv item espendey per fà aradrà un camp di<br />

sorch frx. xxvij ‘ancora spesi ventisette frisachensi per far rincalzare<br />

un campo di grano’.<br />

araman vd. *ramanè.<br />

aramo vd. ramo.<br />

arancon vd. ronchono.<br />

arang s.m. ‘ragno’, nP 843-4, dal lat. ARAnEAm, REW 593.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 6r recevey di Çuanut l-arang sore une so casa la<br />

qual el sta frx. xvj ‘ricevetti sedici frisachensi da Giovannetto il ragno<br />

per una sua casa nella quale sta’.<br />

arar vd. arà.<br />

arasonat vd. rasonà<br />

arasons vd. rason.<br />

aratoria agg. ‘arativo’, derivato da nP 17 arâ, dal lat. ARARE, REW<br />

598, DEsF 83, ClR 415.<br />

UdiGerBCU1324 c. 5v uno suo campo de tera aratoria ‘un suo campo


di terreno arativo’.<br />

arçento vd. arigint.<br />

archa vd. archie.<br />

archie s.f. ‘arca, cofanetto’, ma anche ‘madia per il pane’, nP 18<br />

àrcie, dal lat. ARCAm, REW 611; anche archa.<br />

trimarBCU147 c. 9r r. per j archie vindude sol. xxviij ‘ricevetti ventotto<br />

soldi per un’arca venduta’; c. 9r r. per une archie e j cason sfonderat sol.<br />

xij ‘ricevetti dodici soldi per un’arca e un cassone sfondato’; c. 13r<br />

spendey di fit d-une archie e d-un banch sol. xj ‘spesi undici soldi per<br />

l’affitto di un’arca e di un banco’; c. 60r a mulìr Iohanuta ad Udin per<br />

arcis ‘a Giovannina, moglie, a <strong>Udine</strong>, per arche’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 1v sol. per lu fito dela archa per ij ani ‘venti soldi per l’affitto<br />

dell’arca per due anni’; c. 178r sol. xiiij or per lu fito del-archa ‘quattordici<br />

soldi per l’affitto dell’arca’. UdiCalBCU1348/V c. 21r ll. vij<br />

di sol. in m c iiij c xxiij iii per j archa di nogar ‘sette lire di soldi nel 1423<br />

per un’arca di noce’.<br />

aremondà vd. remondà.<br />

arente prep. avv. ven. ‘vicino’, dal lat. RADEntE < RADERE<br />

‘raschiare’, REW 6987, Prati 5.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 2r adesso tengono li dicti fradeli la loro butega<br />

de spiciaria arente la butega del Baldana ‘adesso i suddetti fratelli<br />

tengono il loro negozio di farmacia vicino al negozio del Baldana’.<br />

areson vd. reson.<br />

arest vd. rest.<br />

restelar vd. arestelà.<br />

arestelà v. ‘rastrellare (il fieno)’, nP 884 ristielâ, denom. dal lat.<br />

RAstEllUm, REW 7078.<br />

CivPorBCU216 c. 1r pagavo x dinà per arestelà a sent Iacum ‘pagava<br />

dieci denari per rastrellare a san Giacomo’. UdiCalBCU1348/IV c.<br />

56r segar e menar feno e restelar ‘tagliare, portare fieno e rastrellare’.<br />

aresto vd. rest.<br />

aret 1 s.m. ‘erede’, nP 280 erêt, dal lat. HEREDEm, DEsF 661,<br />

con abbassamento di e- davanti a vibrante in protonia<br />

– presente, però, anche la forma con aferesi della atona<br />

iniziale.<br />

trimarBCU147 c. 38r r. dalg hareç di Beltram forment st. ÷ ‘ricevetti<br />

dagli eredi di Beltrame mezzo staio di frumento’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 72r si toley j e chiase a fit di ser Niculau di Mels chi è aret di miser<br />

lu lutignint ‘presi una casa in affitto da messer nicolò di mels che è<br />

27


28<br />

erede di messer il luogotenente’. UdiDuoBCU1200/VII c. 2v heredi de<br />

m.o Ianzil selaro ‘eredi di mastro Giannino sellaio’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. 3v recevey dagl arec di Çuan chalderar ‘ricevetti dagli eredi di<br />

Giovanni calderaio’; c. 14v recevey dagl rec di ser Orlandin sore une lor<br />

casa la qual è donge Lenart di Brisin frx. viij ‘ricevetti otto frisachensi<br />

dagli eredi di messer Orlandino per una loro casa che si trova vicino<br />

a leonardo di Brisino’. VenmarBCU1275/II c. 5v Madalene Rizot<br />

so mari e so reit perpetualmentri ‘maddalena di Ricciotto sua madre<br />

e sua erede in perpetuo’.<br />

® UdiPelAPG12 c. 3v d-una part posset gl-areç di Denel rodar ‘da una<br />

parte possiedono gli eredi di Daniele ruotaio’.<br />

aret 2 s.f. ‘rete’, nP 868 rêt, con prostesi di vocale.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 83v per fà la aret inant glu veris ‘per fare la rete<br />

davanti ai vetri’; c. 84r per fà la aret di ramo ‘per fare la rete di rame’.<br />

areytor s.m. ‘rettore, amministratore, fiduciario’, nP 868 retôr, dal<br />

lat. RECtOREm, cfr. REW 7168, DEI 3228 rettóre; la<br />

forma si presenta qui con prostesi vocalica di a- e dittongazione<br />

E > ej in protonia, cfr. frl. ant. meitât.<br />

trimarBCU147 c. 9r r. dal areytor di Cortal ‘ricevetti dal rettore di<br />

Cortale’.<br />

arga vd. arie.<br />

argan s.m. ‘argano’, non registrato in nP; si tratta non del comune<br />

e generico frl. mod. argàgn ‘strumento, arnese’, nP 18, vd.<br />

anche marcato (1980: 83), ma del corrispondente dell’it.<br />

argano ‘macchina per la trazione di cavi o catene’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 52r sol. x per soga per j argano adì xv in december<br />

‘dieci soldi per fune per un argano oggi quindici dicembre’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 18v comato j cul argan valebat sol. xxx ‘un<br />

collare con l’argano valeva trenta soldi’; c. 18v dè dar lu comato del<br />

chavalo e l-argano et duchati iij ÷ per la chavala ‘deve dare il collare<br />

del cavallo e l’argano e tre ducati e mezzo per la cavalla’.<br />

aria vd. arie.<br />

ariceto vd. receto.<br />

aricevir vd. *ricevi.<br />

ariçivut vd. receto.<br />

arie s.f. ‘loggia, stanzone nelle case rustiche dove si ripongono<br />

temporaneamente i raccolti dei campi’, nP 19 àrie, dal<br />

lat. AREAm, DEsF 96 àrie 1 .<br />

trimarBCU147 c. 1v sore une arie ‘per una loggia’. UdiCalBCU1348/


III c. 12r r. sol. ij per aris ‘ricevetti due soldi per loggie’; c. 97v la<br />

moglir Drega in chasa di Drega in l-arga ‘la moglie di Andrea a casa<br />

di Andrea, nella loggia’; c. 115v : sol. ij per lis aris dela sosira ‘due soldi<br />

per le loggie della suocera’; c. 143v sol. xxiiij or per doy magistri per far<br />

la porta del-arga ‘ventiquattro soldi a due operai per fare la porta della<br />

loggia’; c. 143v sol. xlviij per iiij or magistri per legnar e crovir l-arga<br />

quarantotto soldi a quattro operai per rivestire di legno e coprire la<br />

loggia’. UdiCalBCU1348/IV c. 3v r. sol. iij per aris ‘ricevetti tre soldi<br />

per loggie’. UdiCalBCU1348/V c. 11r r. sol. iij per aris ‘ricevetti tre<br />

soldi per loggie’. UdiOspBCU1337/III c. 1r sora una aria la qual è<br />

in borgo d-Aulea ‘per una loggia che si trova in borgo Aquileia’; c. 14r<br />

recevey di Çuan Jori di borch d-Auleie sore une arie la qual è posta in<br />

borch d-Auleie livris di ueli ij ‘ricevetti due libbre di olio da Giovanni<br />

(figlio di) Gregorio di borgo Aquileia per una loggia che si trova in<br />

borgo Aquileia’. UdiOspBCU1337/III c. 1r una aria la qual è in borgo<br />

d-Aulea ‘una loggia che si trova in borgo Aquileia’; c. 14r recevey di<br />

Çuan Jori di borch d-Auleie sore une arie la qual è posta in borch d-Auleie<br />

livris di ueli ij ‘ricevetti due libbre di olio da Giovanni Iorio di borgo<br />

Aquileia per una loggia che si trova in borgo Aquileia’.<br />

® UdiCriAPU23 c. 3r r. di dona Fina di livelo sora una arga punuda<br />

in la androna di sent Cristoful dn. xxiiij or ‘ancora ricevetti ventiquattro<br />

denari da donna Giuseppina di affitto per una loggia posta nell’androna<br />

di san Cristoforo’.<br />

arigint s.m. ‘argento’, nP 19 arìnt, arzènt, dal lat. ARGEntUm,<br />

REW 640, DEsF 97; anche arçento.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 107v sora j cintura d-arçento ala moglir ‘per<br />

una cintura d’argento per la moglie’; c. 137v dedal j d-arçento ‘un<br />

anello d’argento’. UdiCalBCU1348/IV c. 39r botons lxxx d-arigint<br />

sora indoraç e son taronç dedalg ij d-oro e j d-arigint sora indorat ‘ottanta<br />

bottoni d’argento sopra dorati e sono rotondi due anelli d’oro e uno<br />

d’argento sopra dorato’; c. 39r j taça d-arigint ‘un bicchiere d’argento’.<br />

arindi v. ‘rendere, restituire’, nP 879 rìndi, qui con prostesi di<br />

vocale.<br />

trimarBCU147 c. 66v termin a sant Michel ad arindi ‘termine alla<br />

scadenza di san michele’.<br />

aris vd. arie.<br />

armadure s.f. ‘armatura, impalcatura, ponteggio, palco (dei muratori)’,<br />

nP 19 armadùre.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 58v sol. xij chi io diey a Zili muni e a Durlì<br />

29


30<br />

muni chi portarin glu lens de armadure de glesie chi iarin in lu simitiery<br />

‘dodici soldi che io diedi a Egidio sacrestano e a Odorlico sacrestano<br />

che portarono i legni dell’impalcatura della chiesa, che erano nel cimitero’;<br />

c. 73v per fà armadure al voli chi ven sore la sigristie ‘per fare<br />

impalcatura all’occhio che viene sopra la sacrestia’; c. 78r breis chi io<br />

comperay di luy per fà armadure xxxvj ‘trentasei tavole che io comperai<br />

da lui per fare un’impalcatura’.<br />

armar s.m. ‘cassettone, armadio’, nP 19 armâr.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 67v j e clave chi el mi fes su lu armar chi è in<br />

la sigristie chi si ten glu mesali e glu paramenti ‘una chiave che egli mi<br />

fece per il cassettone che è in sacrestia, nel quale si tengono i messali<br />

e i paramenti’.<br />

armentar s.m. ‘armentario, pastore d’armenti’, nP 20 armentâr, dal<br />

lat. ARmEntUm, REW 658 con suff. -ARIUm, DEsF<br />

99.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 103r in prisinça Todri e l-armentar di Clauglan<br />

‘alla presenza di todri e dell’armentario di Clauiano’; c. 140r r.<br />

sol. xij per l-armentar ‘ricevetti dodici soldi per l’armentario’; c. 167r<br />

in prisinça Çorço armentar di Predeman ‘alla presenza di Giorgio armentario<br />

di Pradamano’. UdiCalBCU1348/V c. 90r Urban armentar<br />

paga di fito dela chasa sol. lx ‘Urbano armentaio paga di affitto della<br />

casa sessanta soldi’. UdiCalBCU1348bis c. 51v dnr. viiij or per j par<br />

di scarpis per l-armentar ‘nove denari per un paio di scarpe per il<br />

pastore di armenti’. VenmarBCU1275/II c. 2r Bortolomio armentar<br />

‘Bartolomeo armentario’.<br />

*armente s.f. ‘vacca’, soprattutto ‘vacca che non ha figliato’, nP 20<br />

armènte, ormènte con rinvio a vàcie.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 49v fedesor e pagador in oblegant iiij or armentis<br />

‘fideiussore e pagatore dando in pegno quattro vacche’.<br />

aroda vd. arueda.<br />

arodar vd. rodar.<br />

arode vd. arueda.<br />

arodul s.m. ‘rotolo, documento di conto arrotolato attorno ad un<br />

cilindro’, nP 892-3 ròdul, dal lat. ROtUlUm, dim. di<br />

ROtA ‘ruota’, qui con prostesi di vocale.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 59v sol. xlvj per lu quadern di scrivi lu arodul<br />

de fabriche lu qual io comperay di ser Costantin ‘46 soldi per il quaderno<br />

per scrivere i conti della fabbrica, che comperai da messer Costantino’;<br />

c. 77v io diey a Van cortelar per j o mani di giavarine per fà aroduli ‘io


diedi a Gianni coltellinaio per un manico di cacciatoia per fare rotoli’.<br />

aroman(s) vd. *ramanè.<br />

areman(s) vd. *ramanè.<br />

arote vd. rot.<br />

artisani vd. artisano.<br />

artisano s.m. ven. ‘artigiano’, cfr. nP 21 artesàn, artisàn.<br />

CivtriBCU1279 c. 67r questo prior e cameraro siano artisani over<br />

contadini ‘questo priore e cameraro siano artigiani oppure contadini’;<br />

c. 67v si leçerà uno altro artisano o contadino ‘si eleggerà un altro<br />

artigiano o contadino’.<br />

*arovul vd. rovul.<br />

arù s.m. ‘rivo, ruscello, nP 886 rìu, dal lat. RIVUm, qui con<br />

prostesi di vocale.<br />

VenmarBCU1275/II c. 25r in loc det Quel Cort apreso pre Blas di<br />

Tarzient e Minisut di Segnà e l-arù Mustilut e la vie publiche ‘nel luogo<br />

detto Colle Corto vicino a don Biagio di tarcento e minisutti di<br />

segnacco e il rio mustilut e la via pubblica’.<br />

arueda s.f. ‘ruota’, nP 21 aruède con rimando a ruède, nP 904,<br />

regolare dal lat. ROtAm, REW 7389, con prostesi di<br />

vocale; anche roda, aroda.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 15v sora aruedis ij inferadis adì xviij in november<br />

‘per due ruote di ferro oggi diciotto novembre’; c. 31r deba<br />

dar marcha j ÷ di dinar per iiij or rodis inferadis ‘deve dare una marca<br />

e mezza di denaro per quattro ruote ferrate’; c. 61v sol. lij per imprest<br />

per pagar ij arodis ‘cinquatadue soldi in prestito per pagare due ruote’;<br />

c. 93r sol. xvj per far inferar j roda per j fliba e per clodi e al Aros<br />

‘sedici soldi per far ferrare una ruota, per una fibbia, per chiodi e al<br />

Rosso’. UdiCalBCU1348/III c. 15v sora aruedis ij inferadis adì xviij<br />

in november ‘per due ruote di ferro oggi diciotto novembre’; c. 61v<br />

sol. lij per imprest per pagar ij arodis ‘cinquatadue soldi in prestito per<br />

pagare due ruote’; c. 107v per clodi e per iij flibis e per iiij or bochuli<br />

per inferar ij arodis sol. xxxvj ‘per chiodi e per tre fibbie e per quattro<br />

anelli per ferrare due ruote trentasei soldi’. UdiCalBCU1348bis c. 1v<br />

per imprest sora dos aruedis inferadis ‘per prestito per due ruote ferrate’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63v Niculau marangon di borgo di Auleie<br />

chi fes j e arode in j e chariole chi iare arote ‘nicolò falegname di borgo<br />

Aquileia che fece una ruota per una carriola che era rotta’.<br />

arybola s.f. ‘ribolla, qualità d’uva e di vino’, nP 871 ribuèle, DEsF<br />

96 aribola, vd. DEI 3246 ribòla ‘sorta di vino rosso pre-<br />

31


32<br />

giato’, Benincà/Vanelli (1998, § n. 16 ribuelo).<br />

trimarBCU147 c. 29v per ij bocis d-arybola alg predis s. iiij ‘quattro<br />

soldi per due mezzette di ribolla per i preti’.<br />

asay avv. ‘abbastanza, alquanto, piuttosto’, nP 23 assài, dal lat.<br />

AD sAt(I)s.<br />

trimarBCU147 c. 29r per licofç di vachis d-in sueç ed asay altris chiossis<br />

s. xxij ‘per i termini (riscatti) di vacche in comproprietà e molte altre<br />

cose’; c. 66v asay boni homini ‘molti gentiluomini’. UdiBCU518 c.<br />

1v benchè asay oris jo ti ebe avisat di ciosis inusitadis ‘benché molte<br />

volte io ti abbia avvisato di cose inusitate’.<br />

aschuedi vd. scuedi.<br />

Asension s.f. ‘Ascensione (della madonna)’, cultismo, anche con<br />

restituzione di vocale, al posto di nP 1010 Sènse, dal lat.<br />

AsCEnsIOnEm ‘salita’, Prati 162 sensa; vd. Sensa.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 21v ll. iij di formadi per j gros la lira in l-<br />

Asensione ‘tre libbre di formaggio per un grosso la libbra all’Ascensione’.<br />

UdimisBCUospH c. Vv in lu dì dela Asension ‘nel giorno<br />

dell’Ascensione’.<br />

aset s.m. ‘aceto’, nP 22 asêt, dal lat. ACEtUm, REW 98.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 148r sol. j per aset boca j ‘un soldo per una<br />

boccia di aceto’; c. 155v sol. ij per aset dat ala mary ‘due soldi per aceto<br />

dato alla madre’; c. 184r sol. ij per aset e per vin adì xxvj in çulg ‘due<br />

soldi per aceto e per vino oggi ventisei luglio’. UdiCalBCU1348/IV<br />

c. 7r sol. iiij per vin e per aset in sent Iacum a Culau ‘quattro soldi per<br />

vino e aceto a san Giacomo a nicolò’.<br />

*asfadià v. ‘affaticare, stancare, sfiancare’, nP 1016 sfadïâ, dal lat.<br />

FAtIGARE, qui con doppio prefisso, allativo AD- (> a-)<br />

e intensivo EX- (> s-).<br />

UdiBCU373 c. 1r s-asfadie cum la so virtut et operis di illustrà cheste<br />

tierre ‘si affatica con la sua virtù e opere per illustrare questa terra’.<br />

assa s.f. in genere ‘nottola del palo nei mulini, che fa girare<br />

il coperchio della macina’, ma qui probabilmente ‘ascia<br />

da falegname’, nP 21 àsce, dal lat. AsCIAm, REW 696,<br />

DEsF 110 àsce 2 .<br />

UdiCalBCU1348/III c. 57r sol. xij per j assa et sol. iiij or per lu daci<br />

‘dodici soldi per un’ascia e quattro soldi per la tassa’; c. 121v sol. iiij or<br />

per j assa di ferro ‘quattro soldi per un’ascia di ferro’.<br />

astant agg. ‘astante, presente’, cfr. nP 23 stor. astànt ‘astante,<br />

nei tribunali’, ma qui con il significato di ‘sorvegliante,


controllore, sovrintendente’, dal lat. ADstAntEm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 76v ser Niculau di Melso chi stiè astant sore<br />

glu lavoradory chi lavorin alla glesie ‘messer nicolò di mels che restò<br />

presente per i lavoratori che lavorarono in chiesa’.<br />

ate agg. ‘atta, adatta, idonea, appropriata’, cultismo registrato<br />

anche nel nP 1395 at, dal lat. APtUs.<br />

UdiBCU518 c. 1r nugle ciose pluy ate e pluy siure che dalg studis di to<br />

figl ‘nessuna cosa più adatta e più sicura che gli studi di tuo figlio’.<br />

atestà v. ‘fare testamento’, nP 1185 testâ, DEI 354 attestare 1 .<br />

trimarBCU147 c. 39r per ser Bartolomio chu fo a scrivi lu testament<br />

chu atestà Chiandit dal chiamp s. x ‘soldi dieci per messer Bartolomeo<br />

che fu a scrivere il testamento che fece Candido per il campo’.<br />

atignut p.p. ‘tenuto, trattenuto’, nP 24 atignî, atègni.<br />

trimarBCU147 c. 2r Chulau filg Comon d-Are si è atignut ala fradagle<br />

di sente Marie di Trasesim sol. lxx per una vachia ‘nicolao figlio<br />

di Comone di Ara si è trattenuto dalla fraternita di santa maria di<br />

tricesimo settanta soldi per una vacca’.<br />

atom vd. otom.<br />

atri vd. altri.<br />

aucar vd. guçar.<br />

aur s.m. ‘oro’, nP 25 àur, dal lat. AURUm; anche auro, con<br />

restituzione della vocale finale.<br />

trimarBCU147 c. 24r iò Dunys chamerar per l-an prisint dela fradagla<br />

di sancte Maria di Trassesim r. di Chulau Pidrùs chamerar per l-an pasat<br />

duchaç v d-aur chu Pieri Mian mi diè per luy ‘io Dunisso cameraro per<br />

l’anno presente della fraternita di santa maria di tricesimo ricevetti<br />

da nicolao Pedrussio cameraro per l’anno scorso cinque ducati d’oro<br />

che Pietro miano mi diede al posto suo’; c. 30v resta a dà ducaç d-aur<br />

iij ‘resta a dare tre ducati d’oro’; c. 36r ducat d-aur j ‘un ducato d’oro’.<br />

auresin s.m. ‘orefice’, nP 672 orési, orésin, dal lat. AURIFICEm,<br />

REW 795, qui con conservazione del dittongo AU- in<br />

protonia, ma anche con monottongazione (horesin) e in<br />

forma venezianeggiante (horevise e oresse).<br />

trimarBCU147 c. 9r ducati di auro xv ‘quindici ducati d’oro’.<br />

UdiBCU435 c. 1r mestri Nicolau horesin chamerar del comun ‘mastro<br />

nicolò orefice cameraro del comune’. UdiCalBCU1348/IV c. 15r<br />

mestri Agustino auresin di borgo d-Aquilegia ‘mastro Agostino orefice di<br />

borgo Aquileia’. UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 23 charissimo et amado<br />

quanto fradelo ser maistro Nicholò oresse ‘carissimo e amato quanto (un)<br />

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34<br />

fratello messer maestro nicolò orefice’. UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Niculò auresim di Lionel ‘nicolò orefice figlio di lionello’; c. 77v diey<br />

a Toni di Montegnià auresim per la anchone chi si puarte in procesion<br />

chi iare arote chi el la conçà ‘diedi ad Antonio di montegnacco orefice<br />

per il tabernacolo che si porta in processione che era rotta che egli la<br />

aggiustò’. UdiDuoBCU1200/VII c. 13r maistro Iusto horevise ‘mastro<br />

Giusto orefice’.<br />

avanç s.m. ‘avanzo, resto’, nP 25 avànz, deverb. dal lat. *ABAntIARE,<br />

REW 5.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 152v in avanç resta a dar sol. xiij deli soldi<br />

canceladi ‘in avanzo deve dare ancora tredici soldi dei soldi cancellati’.<br />

avè v. ‘avere’, nP 1260 vê, dal lat. HABERE, con conservazione<br />

della a- in protonia.<br />

trimarBCU147 c. 35v vè forment vindut del an Dunys per iij st. et ÷<br />

forment ‘ebbe frumento venduto dell’anno di Dunisso’; c. 65v duti<br />

avir termin a sant Michel ‘tutti ebbero scadenza a san michele’; c.<br />

66v Çuan Capon resta a dà m. iiij ÷ et xv per den. chi all-à inprestaç<br />

‘Giovanni Cappone resta a dare quattro marche e mezza e quindici<br />

(soldi) per denaro che ha preso a prestito’. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

78r non si podè avè per rispiet de prese de vore ‘non si potè avere a causa<br />

della fretta del lavoro’. UdiOspBCU1337/III c. IXr lu qual aveve<br />

inpegnat un sclaf ‘che aveva impegnato uno slavo’; c. XVIv espendey<br />

per fà medeà un infantulin lu qual avè rot lu brac frx. xij ‘spesi dodici<br />

frisachensi per far medicare un bambino che ebbe rotto il braccio’; c.<br />

8v recevey d-Ana di Jasarnich sore un ben lu qual e à in Jesernich stars<br />

di forment viij in dinars per xlviij frx. lu star ch-ela in pagava iiij or per<br />

ano ‘ricevetti da Anna di Isernicco per un possedimento che ha a<br />

Isernicco otto stai di frumento in denari per quarantotto frisachensi<br />

lo staio, che ella ne pagava quattro per anno’; c. 19r recevey pur di luy<br />

frx. xl per doy ani lu qual el no avè pagat xx ti per an e sore xl frx. anchore<br />

che debeva pur dar recevey star di sorch j e-l aroman a dà di chegl xl<br />

frx. xvij per quel star di sorch ch-el dè ‘ricevetti sempre da lui quaranta<br />

frisachensi per due anni che non ebbe pagato venti all’anno e ancora<br />

per quaranta frisachensi che doveva sempre dare, ricevetti uno staio<br />

di grano e rimane a (deve ancora) dare di quei quaranta, diciassette<br />

frisachensi per quello staio di grano che diede’.<br />

avene s.f. ‘avena’, nP 1265 vène, dal lat. AVEnAm, REW 818;<br />

anche avena. Rispetto alla forma frl. mod. vène, si ha qui<br />

conservazione della a- atona iniziale.


trimarBCU147 c. 13r v pis. di avene ‘cinque pesinali di avena’. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 2r sol. iiij or per avena ‘quattro soldi per avena’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XVIr espendey stars d-avene iiij or mens un<br />

pesenal per semenà iiij or champs del ospedal ‘spesi quattro stai d’avena<br />

meno un pesinale per seminare quattro campi dell’ospedale’; c. XIXv<br />

espendey per fà seselà iiij or champs d-avene e per far la menà a chasa marcha<br />

di frx. ÷ ‘spesi mezza marca di frisachensi per far mietere quattro<br />

campi di avena e per farla portare a casa’.<br />

avent avv. ‘là, là intorno, dalle parti di’, nP 26 avénti, vénti, dal<br />

lat. ABInDE, REW 28, DEsF 128.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 80r sol. iiij per ll. j ÷ di imbor per dipenci<br />

avent chi lavorà mestry Niculau di Sent Vit ‘quattro soldi per una libbra e<br />

mezza di tintura per dipingere dove lavorò mastro nicolò di san Vito’.<br />

avisat p.p. ‘avvisato, avvertito’, nP 26 avisâ con rimando a visâ,<br />

dal lat. ADVIsARE, qui con conservazione della a- in<br />

protonia.<br />

UdiBCU518 c. 1v benchè asay oris jo ti ebe avisat di ciosis inusitadis<br />

‘benché molte volte io ti abbia avvisato di cose inusitate’.<br />

*avochat s.m. ‘avvocato, legale, giureconsulto’, nP 26 avocàt; anche<br />

vochaç ‘avvocati’, con aferesi della a- in protonia.<br />

trimarBCU147 c. 28r spendey cun avochaç e nodars e brix ed altris<br />

homini chontra di Pieri Vignut per la chustion dal mulin m. j a e s. xviij<br />

‘spesi una marca e diciotto soldi con avvocati e notai ed esattori e<br />

altri uomini contro Pietro Venuto per la controversia del mulino’;<br />

c. 28v spendey per ij horys chi iò soy stat ad Udin per brix e vochaç ed<br />

altris s. xl ‘spesi quaranta soldi per due volte che sono stato a <strong>Udine</strong>,<br />

per esattori e avvocati e altri’. UdiCalBCU1348/IV c. 19v sol. xxiiij<br />

per imprest e per le spese del bricho e la cedula dela convençione e per vin<br />

e al avochato ‘ventiquattro soldi in prestito per le spese dell’esattore,<br />

la cedola della convenzione, per vino e all’avvocato’; c. 49v item dè<br />

dar per la cedula e per scriver la convençion per far [n] la convencion al<br />

çudisi sol. x e per l-avochato ‘ancora deve dare dieci soldi per la cedola<br />

e per scrivere la convenzione (accordo) per fare [n] la convenzione<br />

(accordo) per il giudizio e per l’avvocato’.<br />

avoltà v. ‘rivestire, avvolgere, ammattonare all’interno, creare<br />

un rivestimento’, non registrato nel nP, da un lat. AD +<br />

VOl(U)tARE, nel senso di ‘creare una voluta, una volta’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 60v j o migliar di modon crut chi io comperay<br />

di mestry Corat furnisir per avoltà la fornàs di quey la chialcine del tor<br />

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36<br />

‘un migliaio di mattone crudo che io comperai da mastro Corrado<br />

fornaciaio per rivestire la fornace per cuocere la calce del campanile’.<br />

avost s.m. ‘agosto’, nP 27, regolare dal lat. AGUstUm per il<br />

class. AUGUstUm, con lenizione della velare intervocalica<br />

(g > v), REW 786.2, DEsF 130. Anche agusto.<br />

trimarBCU147 c. 10r r. dal mese di avosto sol. xxvij ‘ricevetti per il<br />

mese di agosto ventisette soldi (di offerta)’. UdiCalBCU1348/III c.<br />

1r adì xviij in avost ‘oggi diciotto agosto’. UdiCalBCU1348/V all.<br />

5r c. 60 adì xviiij or agusto vendè a pre Nicolò cantor vasel j stimat conci<br />

ij ‘oggi diciannove agosto vendette a don nicolò cantore una botte<br />

stimata due conzi’. UdiOspBCU1337/III c. XIIr la prime setemane<br />

di avost ‘la prima settimana di agosto’.<br />

avril s.m. ‘aprile’, nP 27 avrîl; molto frequente la forma colta<br />

aprilis o april.<br />

trimarBCU147 c. 4r iò Zuanel di Quel Mulan de avril r. di oferta sol.<br />

liiij ‘io Giovannello di Colmulano ricevetti per aprile cinquantatre<br />

soldi di offerta’; c. 48r r. ala messa del april s. iij ‘ricevetti per la messa<br />

di aprile tre soldi’; c. 49r dela mesa di avrill s. xxxvij ‘dalla messa di<br />

aprile trentasette soldi’. UdiCalBCU1348/V c. 56r in m o cccc o xxx adì<br />

v d-avril ‘oggi cinque aprile 1430’; c. 93v sol. viij per imprest daç al<br />

Aròs fari per soferar par j di ferri adì x in aprilis ‘otto soldi in prestito<br />

dati al Rosso fabbro per ferrare un paio di ferri, oggi dieci aprile’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Xr per lu mes d-avril ‘per il mese di aprile’.<br />

*baçin s.m. ‘bacile, catinella’, nP 30 bacìn, bassìn, dal lat. BAC-<br />

CInUm, REW 866.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 2r marchas iij per dispegnar li baçini ‘tre<br />

marche per riscattare i bacili’.<br />

badese s.f. ‘badessa, superiora di un monastero’, nP 30 badèsse,<br />

dal lat. ABBAtIssAm, femminile di ABBAtEm.<br />

VenmarBCU1275/II c. 2v la badese di Glemone ‘la badessa di Gemona’.<br />

bafa s.f. ‘mezzina di lardo, cotenna del porco’, nP 31 bàfe, voce<br />

considerata onomatopeica ad indicare qualcosa di gonfio,<br />

vd. REW 878 s.v. BAF(F)A, DEsF 137, cfr. Boerio 55<br />

bafa ‘prosciutto’, Zudini/Dorsi 8 bàfa ‘falda di lardo’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 86r marcha j per imprest sora le bafe ij ‘una<br />

marca in prestito per le due cotenne’. UdiCalBCU1348/V c. 46r sol.<br />

cxx per imprest sora bafe ij di porcho adì x in fevrar ‘centoventi soldi in<br />

prestito per due cotenne di maiale oggi dieci febbraio’; c. 61r r. porcho<br />

j pesa la bafa ll. lx spadule e li altri osi (?) ll. xxx sonça ll. v ‘ricevetti un


maiale, pesa la cotenna sessanta libbre, spalle e le altre osi (?) trenta<br />

libbre, la sugna cinque libbre’. UdiCalBCU1348bis c. 6r una bafa di<br />

porc ‘una cotenna di maiale’. UdiOspBCU1337/III c. XXVIIr espendey<br />

per doy pesonagl di salo per salà lis bafis frx. xij ‘spesi dodici frisachensi<br />

per due pesinali di sale per salare le cotenne del porco’.<br />

bag(i)a vd. baie.<br />

bagarz vd. baiarz.<br />

bagnià v. ‘bagnare’, nP 31 bagnâ, denom. dal lat. BAlnEUm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 64r j o disbotedor chi io comperay di luy per<br />

poni l-aqua di fà impastà la malta e di bagnià glu modons ‘un tino che<br />

io comperai da lui per porre l’acqua per fare impasare la malta e per<br />

bagnare i mattoni’; c. 76v menà vasieli di aqua x per impastà malta<br />

e bagnià modoni per lu voli ‘portò dieci barili d’acqua per impastare<br />

malta e bagnare mattoni per l’occhio’.<br />

baia vd. baie.<br />

baiarz s.m. ‘terreno erboso e chiuso attiguo alla casa; terreno<br />

cinto da siepe coltivato come orto’, nP 47 beàrz, bajàrz,<br />

dal. got./long. latinizzato *BIGARDIUm, DEsF 191, cfr.<br />

anche Godini (1981: 96); molto comune il tipo sia nella<br />

toponomastica che nell’antroponimia.<br />

CivBCU372 c. 2v pesonalg ij di forment glu qualg el vos semenà entel<br />

bagarz ‘due pesinali di frumento che lui vuole seminare nel podere’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 5r j o baiarz puest a pè dela mont ‘un podere<br />

posto ai piedi del monte’.<br />

baie s.f. ‘balia, nutrice’, nP 30-1 bàe, bàje, dal lat. volg. *BAlIAm,<br />

REW 886, DEI 414, DEsF 137 bàe 1 , con numerosi<br />

varianti.<br />

CivBCU372 c. 1r la nuestro baio di Butinijs ‘la nostra balia di Bottenicco’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 142r pesonal j di melg mandat per la baga<br />

per sol. v ‘un pesinale di miglio mandato con la balia per cinque soldi’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 61r marchas iij mandadis ala bagia per Francesc<br />

mio figlo ‘tre marche mandate alla balia da mio figlio Francesco’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XVIv espendey per pagà una baia di Predeman<br />

‘spesi per pagare una balia di Pradamano’; c. XVIIIv espendey per pagà<br />

une baie la qual sta in Gracan per lu abaià d-un infantulin per lu mes<br />

d-avril frx. xxxvj ‘spesi trentasei frisachensi per pagare una balia che<br />

sta in borgo Grazzano per la cura di un bambino per il mese di aprile’.<br />

VenCatBCU1231/IV c. 1r la baia Baldiçar ‘la balia di Baldassarre’.<br />

baio vd. baia.<br />

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38<br />

balchon s.m. ‘finestra’, nP 32, dal germ. balko, REW 907, DEI<br />

412, DEsF 143.<br />

CivBCU372 c. 1r si gl’imprestay su lu mio balchon mar. j a di ss. chi<br />

gli besognarin ‘gli imprestai sulla mia finestra una marca di soldi di<br />

cui ebbe bisogno’.<br />

balestra s.f. ‘balestra, arma’, nP 1409 balestre, dal lat. BAllIstAm,<br />

DEsF 145.<br />

UdiBCU435 c. 1r per certi centi di corame di balestra ‘per certi legacci<br />

di cuoio da balestra’.<br />

balistir s.m. ‘balestriere, colui che costruisce o vende le balestre’,<br />

nP 1410 balistir, dal lat. BAllIstAm con suff. -ERIUm<br />

indicante mestiere, REW 911, DEsF 146, cfr. it. balestriere,<br />

DEI 414, Boerio 58.<br />

trimarBCU147 c. 66v Pieri balistir ‘Pietro balestriere’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. 4r Sufie moglì chi fo di Pauli balistir ‘sofia moglie<br />

del fu Paolo balestriere’.<br />

bambaso s.m. ‘bambagia, cotone’, nP 64 bombâs, dal lat. med.<br />

BAmBACIUm, REW 923, DEsF 243; la forma antica,<br />

qui con restituzione di vocale finale, presenta la conservazione<br />

della a pretonica, a differenza del frl. mod. o del<br />

venez. bombàso, Boerio 89, dove a > o.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 106r Pieri Dina ll. j ÷ di bambaso et r. devorenti<br />

xvj ‘Pietro Dina una libbra e mezza di bambagia e ricevetti<br />

sedici travetti’.<br />

banch s.m. ‘panca, banco’, nP 35 banc, dal long. banka, REW<br />

933, DEsF 150-1, Battisti (1953: 34).<br />

trimarBCU147 c. 13r spendey di fit d-une archie e d-un banch sol.<br />

xj ‘spesi undici soldi per l’affitto di un’arca e di un banco’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. Xiv per fà choncà un bancho di glesia ‘per far aggiustare<br />

un banco di chiesa’.<br />

*bant s.m. ‘multa, imposta’, nP 36, dal got. bandwa ‘segno’<br />

attraverso il lat. med. BAnDUm, DEI 425, DEsF 155.<br />

UdimisBCUospH c. 9r recevey in lu dì di sant Çuan per banç e per<br />

messis dnr. xx ‘ricevetti venti denari nel giorno di san Giovanni per<br />

multe e per messe’; c. 10r recevey in lu dì di sant Thomat per banç e<br />

per messis dnr. x ‘ricevetti dieci denari nel giorno di san tommaso per<br />

multe e per messe’.<br />

barac s.m. plu. ‘rovi, cespugli, piante selvatiche spinose’, nP 37,<br />

dal lat. BARACIUm, DEsF 158, Alessio (1937: 91).


UdiOspBCU1337/III c. IXv espendey per un char di barac ‘spesi per<br />

un carro di rovi’.<br />

barataria s.f. ‘banco da gioco nelle piazze’, cfr. nP 37 baràt, baratâ,<br />

DEsF 158 baratâ, Piccini 94.<br />

UdischBCUospD c. 4r elo faza barataria o fraude ala confraternita<br />

‘egli faccia un banco da gioco o frode alla confraternita’.<br />

baratin s.m. ‘berettino, tela grossa e cruda, di scarso valore’, dall’arabo<br />

bārutī ‘del colore della polvere da sparo’, vd. DEI<br />

496, DEsF 205 s.v. beretìn. la voce non ha, naturalmente,<br />

alcuna parentela con il frl. mod. baratìn ‘sensale, sui mercati<br />

di animali’, nP 37, analogo al venez. baratìn, Boerio<br />

63, e presenta la frequente restituzione della vocale finale<br />

(baratino).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 66r sol. lv per j par di calcis et sol. xl per j<br />

chapuço di baratin adì xv in aprilis ‘cinquantacinque soldi per un<br />

paio di calze e quaranta soldi per un cappuccio di berettino, oggi<br />

quindici aprile’; c. 130v braça xv di baratin per sol. lxv lu braç adì xv in<br />

setember in prisinça di mestri Lenart ‘quindici braccia di berettino per<br />

sessantacinque soldi al braccio oggi quindici settembre alla presenza<br />

di mastro leonardo’.<br />

barba vd. barbe.<br />

barbe s.m. ‘zio’, termine adoperato anche come attributo di rispetto<br />

nei confronti di una persona anziana, nP 38 barbe,<br />

barbàn, dal long. barbas o dal lat. BARBAm ‘barba’, REW<br />

944, DEsF 161.<br />

CivBCU372 c. 3v so barbo masar di ser Nichullà ‘suo zio affittuario<br />

di messer nicolò’. trimarBCU147 c. 9r r. dal barbe Zenar per sen<br />

Stiefin Furtin sol. lxv ‘ricevetti sessantacinque soldi dallo zio Genero<br />

per conto del fu stefano Fortino’; c. 49 v r. da Miny ziner dal barba<br />

d-Adorgnan un star di forment une quarte di fave ‘ricevetti da Domenico<br />

genero dello zio di Adorgnano uno staio di frumento, una quarta di<br />

fava’; c. 50v r. da Mini çiner dal barbe Çenar s. v ‘ricevetti da Domenico<br />

genero dello zio Genero cinque soldi’. UdiCalBCU1348/III c.<br />

81r Çuan Michùs barba di Pieri e Tudor ‘Giovanni micussio, zio di<br />

Pietro e teodoro’.<br />

barber vd. barbir.<br />

barbì vd. barbir.<br />

barbir s.m. ‘barbiere’, anticamente anche ‘cerusico, chirurgo’, nP<br />

38 barbîr, dal lat. BARBA + suff. -ERIUm, DEsF 162,<br />

39


40<br />

DElI 114.<br />

CivBCU372 c. 2v Çuanut barbì di Triest ‘Giovannetto barbiere di<br />

trieste’. UdiBCU836/G c. 1r Gisla mari Priulius barber ‘Gisella madre<br />

di Priuliusso barbiere’. UdimisBCUospH c. 6r la casa cu sta Dinilut<br />

barbir ‘la casa nella quale sta Danelutto barbiere’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 63r in la stacon Francesc barbir ‘nella bottega di Francesco barbiere’;<br />

c. 137r duchati ij d-oro daç a Pieri barbir per porcho j ‘due ducati d’oro<br />

dati a Pietro barbiere per un maiale’.<br />

barbo vd. barbe.<br />

barcha s.f. ‘barca, imbarcazione’, nP 39 bàrcie, dal lat. BARCAm,<br />

DEsF 164-5 bàrcie, DEI 436 barca 1 .<br />

UdiCalBCU1348/III c. 118v clodi xxxij di barcha per sol. iij ‘trentadue<br />

chiodi da barca per tre soldi’.<br />

bareta s.f. ‘berretto, berretta’, nP 40 barète, dal gall. / lat. BIRRUs,<br />

REW 1117a, DEsF 167.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 35r sol. j per j bareta et sol. ij ‘un soldo per un<br />

berretto e due soldi’; c. 61r sol. x per j bareta comperada di Iacum piliçar<br />

et sol. ij per pan ‘dieci soldi per un berretto comperato da Giacomo<br />

pellicciaio e due soldi per pane’.<br />

bariglar s.m. ‘barrocciaio, carrettiere’, nP 1418 ant. bariglàr, dal<br />

lat. BIROt(U)lARIUm ‘conducente di barroccio’, DEsF<br />

168.<br />

VenmarBCU1275/II c. 6r legat fat per Iacum di Martin bariglar ala<br />

fradagle ‘legato fatto da Giacomo di martino barrocciaio alla confraternita’;<br />

c. 18v Lenart di Çuan bariglar di Puartis ‘leonardo figlio di<br />

Giovanni barrocciaio di Portis’.<br />

baril s.m. / s.f. ‘barile, bariglione’, nP 40 barîl, barìli, barìle,<br />

dal long. BARA con suff. -IlE, REW 1038, DEsF 168,<br />

ClR 390; anche barili e barila.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 59v bocis xvj in una baril e j botaç ‘sedici<br />

mezzette in un barile e in un bottaccino’; c. 65r barili j per imprest<br />

chi tene bocis l ‘un barile in prestito che tiene cinquanta mezzette’; c.<br />

81r congi viij et bocis lij in j vasello e in una barila chi tene bocis xxxv<br />

stimat sol. lxiij lu congi et sol. ij dat al misuridor adì viij in avost ‘otto<br />

conzi e cinquantadue mezzette in una botte e in un barile che tiene<br />

trentacinque mezzette, valutato sessantatre soldi al conzo e due soldi<br />

dati al misuratore, oggi otto agosto’; c. 161v bocis xj in una barila<br />

‘undici mezzette in un barile’. UdiCalBCU1348bis c. 37v j baril dont<br />

chi pesa ll. c o xxviiij or d-ont net ‘un barile di burro che pesa 129


libbre di burro netto’.<br />

bastia s.f. ‘bastia, costruzione bassa’, dal germ. bastjan ‘fabbricare,<br />

costruire’, REW 981, DEsF 176 bastion ‘opera di fortificazione’,<br />

cfr. it. bastia ‘fortificazione’, DEI 455.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XVIv espendey per fà cruì lu tet dela bastia<br />

chi dormin gl-infantulins frx. viij ‘spesi otto frisachensi per far coprire<br />

il tetto della bastia nella quale dormono i bambini’.<br />

batador s.m. ‘battitore, trebbiatore, persona che batte il grano’, nP<br />

43 batàli, batadôr, deverb. dal frl. bàti, dal lat. BAttUERE,<br />

REW 996, con suff. d’agente, vd. Pellegrini G.B. (1980a:<br />

98-100), ClR 424, DEsF 178, come DEI 466 battitore 1<br />

‘chi batte o trebbia’ (sec. XIII), DElI 123, Boerio 68 bataor.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 53v sol. xxiiij or per li batadori mandaç per la<br />

figla adì iiij in avost ‘ventiquattro soldi per i battitori mandati per la<br />

figlia oggi quattro agosto’. UdiCalBCU1348/V c. 38r ll. ij di formadi<br />

in vila palg batadors adì xx in avost ‘due libbre di formaggio in paese<br />

per i battitori oggi venti agosto’; c. 88v sol. xxxiiij or per pagar lu batador<br />

‘trentaquattro soldi per pagare il battitore’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. XIIIv espendey per pagà ij batadors glu qual batirin un camp di<br />

sorch frx. viij ‘spesi otto frisachensi per pagare due battitori i quali<br />

batterono un campo di grano’.<br />

*batador(g)a s.f. ‘piccola incudine su cui col martello si rinnova il taglio<br />

alla falce fienaia’, nP 43 batadòrie, anch’essa come batador<br />

(vd.) dal lat. BAttUERE, vd. ancora Pellegrini G.B.<br />

(1980a: 100-2).<br />

UdiCalBCU1348/V c. 2r sol. iiij or per lis batadorgis ‘quattro soldi<br />

per le incudini’.<br />

batafer s.m. ‘battiferro, fabbro’, nP 45 batifiâr, batifièr, vd. DEsF<br />

182.<br />

VenCatBCU1231/IV c. 2r Margareta de Andrea batafer ‘margherita<br />

di Andrea battiferro’.<br />

*batiçar v. ‘battezzare’, nP 45 batïâ, dal lat. volg. BAPtIDIARE<br />

per BAPtIZARE, REW 939, DEsF 181.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 32r quando el batiçà la figla ‘quando egli<br />

battezzò la figlia’.<br />

Batim s.m. ‘battesimo; fonte battesimale’, nP 1421 bàtim ‘battistero,<br />

acqua del battistero’, dal lat. BAPtIsmA per BAPtIsmUs,<br />

DEsF 180 bàtem, vd. anche Pellegrini G.B.<br />

(1980a: 103-5), (1982: 25), ClR 42 e cfr. nP 45 batìsim,<br />

41


42<br />

REW 937a.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 56r Domeni dè dar ll. ij di olio per dnr. iiij or<br />

la lira mens p. iiij in sabida di Batim ‘Domeni deve dare due libbre di<br />

olio per quattro denari la libbra meno quattro piccoli sabato santo’.<br />

® UdiCriAPU23 c. 11r spendey in la sabida di Batin e in lu dì di<br />

Pascha per la colaçion s. vj ‘spesi sei soldi nel sabato santo e nel giorno<br />

di Pasqua per la colazione’. UdiCriAPU38 c. 20r spese per la piera che<br />

è posta apresso lu Batimo l. de s. iiij ÷ ‘spese quattro lire di soldi per la<br />

pietra (lapide) che è posta vicino alla fonte battesimale’.<br />

*bati v. ‘battere, trebbiare’, nP 44-5, dal lat. BAttUERE, REW<br />

996, vd. Pellegrini G.B. (1980a: 105 bati).<br />

UdiOspBCU1337/III c. XIIIr espendey per pagà ij batadors glu qual<br />

batirin un camp di sorch frx. viij ‘spesi otto frisachensi per pagare due<br />

battitori che trebbiarono un campo di grano’.<br />

batuç p.p. plu. ‘battuti, flagellanti’, movimento religioso, nP<br />

44-5 bàti.<br />

trimarBCU147 c. 34r in prima spendey per lu fit dal mulin a Marchiol<br />

camerar dela fradagla dalg batuç d-Udin per fit vieri et nuf m. j a ÷ den.<br />

‘dapprima spesi una marca e mezza di denari per affitto del mulino<br />

a marchiol, cameraro della fraternita dei battuti di <strong>Udine</strong>, per affitto<br />

vecchio e nuovo’.<br />

beada agg. ‘beata’, ma soprattutto ‘povera, misera, meschina’, nP<br />

47.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 1v recevey dala gneca di Çuan di Cavriglis per<br />

l-amine so un facul e doy deidagli glu quale facul e deiedagli la beada<br />

Madalene glu portà ‘ricevetti dalla nipote di Giovanni di Chiavris per<br />

la sua anima un fazzoletto e due anelli i quali fazzoletto e anelli la<br />

povera maddalena li portò’.<br />

bechar s.m. ‘macellaio, beccaio’, nP 49 beciâr, dal lat. med. BEC-<br />

CHARIUm, DEsF 194, Prati 14.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 121r Lenart todescho bechar marido di Marghareta<br />

‘leonardo tedesco macellaio marito di margherita’. UdiCal-<br />

BCU1348/IV c. 50a r in prisinca di ser Bertulo cortelir et di ser Bolt<br />

bechar ‘alla presenza di messer Bertolo coltellinaio e di messer Bolt<br />

macellaio’.<br />

® UdiPelAPG12 c. 9v dogna Çuan bechiar e lla via publicha ‘vicino<br />

a Giovanni macellaio e la via pubblica’. CivBAndmc 11 Grigor di<br />

Holivùç bechiar ‘Gregorio (figlio) di Olivuccio macellaio’.<br />

becharia s.f. ‘macelleria’, nP 49 beciarìe, da bechar (vd.).


UdiCalBCU1348/III c. 148a r vindut lu vidello in becharia per Arman<br />

filg Teon ‘venduto il vitello in macelleria da Armano figlio di teon’.<br />

*bedec s.m. ‘stecco, pezzo di legno di piccole dimensioni, rametto,<br />

legnetto’, nP 49 bedèc, voce di origine incerta, sia al<br />

maschile (bedechi), che al femminile (bedechis), vd. DEsF<br />

196 bedèc, bedèca 1 .<br />

UdiCalBCU1348/III c. 119r Matio del ospedal ll. v iiij or iiij di olio per<br />

la fradagla di sent Niculau adì xxv in december et chari ij di legnis per<br />

sol. x bedechi ‘matteo dell’ospedale nove libbre di olio per la confraternita<br />

di san nicolò oggi venticinque dicembre e due carri di legna,<br />

rametti, per dieci soldi’; c. 119r Matio del ospedal priul di s.ta Maria<br />

Madalena dè dar chari ij di bedechis per sol. x lu caro adì x in çenar per<br />

l-ospedal ‘matteo dell’ospedale priore di santa maria maddalena deve<br />

dare due carri di rametti per dieci soldi al carro oggi dieci gennaio per<br />

l’ospedale’; c. 127r sol. x per bedechi ‘dieci soldi per rametti’.<br />

bein vd. ben 1 .<br />

belança s.f. ‘bilancia’, nP 50 belànze, dal lat. BIs + lAnX ‘piatto’,<br />

REW 1103, DEsF 199-200.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 31r pesa ll. j ÷ a stadera a belanca onçe xxiij<br />

÷ ‘pesa una libbra e mzza a stadera, a bilancia ventitre once e mezza’;<br />

c. 39v oncis lij a belança ‘once cinquantadue a bilancia’.<br />

ben 1 s.m. ‘bene, possesso, proprietà, avere’, nP 50 ben, dall’avv.<br />

lat. BEnE, DEsF 210; anche bein.<br />

trimarBCU147 c. 12v spendey lu dì chu fo partit ciarç bens mobilg di<br />

Stefin sol. xij ‘spesi dodici soldi il giorno che si ripartì (furono ripartiti)<br />

certi beni mobili di stefano’; c. 40r per fà ben ad un povir amalat di<br />

Cargna s. viij ‘per fare del bene ad un povero ammalato della Carnia<br />

otto soldi’. UdiOspBCU1337/III c. XVIIIr espendey per dispegnà<br />

iiij or chartis d-un ben da Reane lu qual lasà Bertul fusar lu qual sta Sot<br />

Mont frx. xxxviij ‘spesi trentotto frisachensi per togliere l’ipoteca a<br />

quattro carte di un bene di Reana che lasciò Bertolo fusaro che sta in<br />

sottomonte’; c. XXVIr espendey frx. xvj glu quagl jo pagay di fit d-un<br />

ben lu qual è in Reane chi-l fusar di Sot Mont lu donà agl povers ‘spesi<br />

sedici frisachensi i quali io pagai di affitto per un bene che è a Reana<br />

che il fusaro di sottomonte lo donò ai poveri’. VenmarBCU1275/II<br />

c. 17r lasà sore chel midiesim bein ala dete fradagle gros xij ‘lasciò per<br />

quello stesso bene alla suddetta confraternita dodici grossi’.<br />

ben 2 avv. ‘bene’, nP 50 ben, dal lat. BEnE, DEsF 210.<br />

trimarBCU147 c. 28r ben xij horys ad Udin ‘ben dodici volte a<br />

43


44<br />

<strong>Udine</strong>’. UdiDuoBCU1200/VI c. 82r çiè j e altre hore a cruvì lu tet des<br />

chiampanis chi non iare ben conçat ‘andò un’altra volta a coprire il tetto<br />

delle campane che non era ben aggiustato’.<br />

benedet agg. ‘benedetto’, nP 51 benedèt, dal lat. BEnEDICtUm,<br />

p.p. di BEnEDICERE, REW 1030, DEsF 202.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63v j o chiar di lens per fà lu fù benedet chi<br />

si fas la sabide sente ‘un carro di legni per fare il fuoco benedetto che<br />

si fa il sabato santo’.<br />

berc(h)ant s.m. ‘capo di biancheria o di vestiario (di lino o cotone)’,<br />

nP 1426 bercànti e bergàndo, dal lat. BERCAnDUm<br />

‘barracano’, un tessuto forte di lino o di cotone, latinizzazione<br />

dell’arabo barrakan, vd. DEsF 204 bercandus, cfr.<br />

it. barracano, DEI 445.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 5r r. in pegno patrembul j di femina et bercant<br />

j di femina ‘ricevetti in pegno un patrembul da donna e un vestito di<br />

lino da donna’; c. 34r marcha j ÷ sol. xij per imprest adì xxv in çenar<br />

sora j berchant e j çupa di femina ‘una marca e mezza e dodici soldi in<br />

prestito oggi venticinque gennaio per un vestito di lino e un farsetto<br />

da donna’; c. 61r sol. xxxij per imprest per berchant daç a dona Starga<br />

‘trentadue soldi in prestito per un vestito di lino dati a donna starga’.<br />

bercandaro s.m. ‘bercandaio’, colui che lavorava o vendeva il bercandum<br />

‘barracano’, vd. voce precedente, Piccini 109 bercandarius,<br />

qui con restituzione della vocale finale.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 19r maistro Zuan bercandaro ‘mastro Giovanni<br />

bercandaio’.<br />

® UdiCriAPU23 c. 13r spendey per lu eneversari di Iachumin berchandar<br />

‘spesi per l’anniversario di Giacomino bercandaio’.<br />

beste(g)am s.m. ‘bestiame’, nP 52 besteàm, collettivo dal lat. BEstIA,<br />

REW 1061; anche beste(g)an.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 17v dè dar per imprest e per comperar bestean<br />

‘deve dare in prestito e per comperare bestiame’; c. 38v dè dar per<br />

fiti e per bestegan ‘deve dare per affitti e per bestiame’; all. 5r c. 60<br />

marchas viij et sol. xxxij dadi a Francesç per lu bestegam del merchat<br />

dela Blancha ‘otto marche e trentadue soldi dati a Francesco per il<br />

bestiame del mercato della Bianca’.<br />

bevi v. ‘bere’, nP 53 bévi, dal lat. BIBERE, REW 1074, DEsF<br />

212.<br />

trimarBCU147 c. 28r spendey ad Udin per bevi ença s. xiiij ‘spesi a<br />

<strong>Udine</strong> anche per bere quattordici soldi’; c. 28v spendey per altri in bevi


e mançar s. xxxvj ‘spesi trentasei soldi per altro, in bere e mangiare’;<br />

c. 34v per dà bevi al aburatador s. iiij ‘quattro soldi per dare da bere<br />

all’abburattatore’. UdiDuoBCU1200/VI c. 59v io comperay di luy per<br />

dà bevi a di chulor chi menin la piere al tor ‘io comperai da lui per dare<br />

da bere a coloro che portano la pietra al campanile’.<br />

blaf agg. ‘biavo, azzurro chiaro’, nP 1432 blâf, dal franc. blao<br />

‘azzurro’, latinizzato in BlAVUs, BlAVIUs, vd. REW<br />

1153, DEsF 230-1, Prati 15; qui il termine indica un<br />

‘tessuto azzurro’ o una qualche ‘qualità di stoffa, tipo di<br />

tessuto’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 134r Denel d-Aribisin marcha j per imprest sora<br />

braç iiij or di blaf ‘Daniele Ribisini una marca in prestito per quattro<br />

braccia di biavo’; c. 149v r. braç xxviiij ÷ di blaf per sol. l amonta ll.<br />

lxxiij et sol. xv taglay sora braç viiij or ‘ricevetti ventinove braccia e mezzo<br />

di biavo per cinquanta soldi, somma settantatre lire e quindici soldi<br />

tagliai in più nove braccia’.<br />

blanch agg. ‘bianco’, nP blanc, dal germ. blank, REW 1152, che<br />

presto sostituisce in friulano, come nella generalità della<br />

Romània, il lat. AlBUs; presente anche la forma con<br />

restituzione della vocale finale.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 2r dnr. cxx per j vacha blancha ‘centoventi<br />

denari per una vacca bianca’; c. 7v vasello j di vin blancho ‘una botte<br />

di vino biancho’. UdiCalBCU1348/IV c. 37r sora mançino j concado<br />

blanch ‘per una piccolo manzo bianco conciato’.<br />

blancheta s.f. ‘casacca, camiciola bianca che portavano i contadini’,<br />

nP 58 blanchète, da blanch (vd.), con riferimento al colore<br />

dell’indumento; il termine indica, talora, anche il tipo di<br />

stoffa, grezza, con cui si confezionavano tali casacche.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 55v Tomat Dodul deba dar per j par di calcis<br />

di blancheta sol. lv ‘tommaso Dodul deve dare per un paio di calze<br />

da casacca cinquantacinque soldi’; c. 125r resta a dar lu det Çuan<br />

marchas ij et sol. xvj per imprest e per olio e per bregis e per clodi e per<br />

blancheta e per congi iij ÷ di vino e bocis xvj ‘deve ancora dare il suddetto<br />

Giovanni due marche e sedici soldi in prestito, per olio, per<br />

tavole, per chiodi, per casacca, per tre conzi e mezzo di vino e sedici<br />

mezzette’; c. 141r r. braç xviij di blancheta per sol. xl lu braç ‘ricevetti<br />

diciotto braccia di casacca per quaranta soldi al braccio’; c. 146r mar.<br />

j mens sol. iij per braça iiij or di blancheta ‘una marca meno tre soldi<br />

per quattro braccia di casacca’.<br />

45


46<br />

blave s.f. ‘granoturco, biada, granaglie in genere’, nP 59 blàve,<br />

dal lat. med. n. plu. BlADA, reinterpretato come f. sing.,<br />

DEsF 232; anche blava.<br />

trimarBCU147 c. 6r lo receto de la blava ‘l’entrata della biada’; c.<br />

9r r. per blave Stiefin Furtin vindude sol. xlviij ‘ricevetti quarantotto<br />

soldi per la biada venduta di stefano Fortino’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 17a r Denel marcha j per blava Martin e Simon e Iori son fedesors<br />

in prisinça Iacum fari e Pieri filg Masarin di Percut Iarvas filg Çuan<br />

Brati di Cerneglons ‘Daniele una marca per grano; martino e simone<br />

e Gregorio sono fideiussori, alla presenza di Giacomo fabbro e Pietro<br />

figlio di massarino di Percoto, Gervasio figlio di Giovanni Brati di<br />

Cerneglons’. UdiOspBCU1337/III c. XXVr espendey per fà choncà<br />

lu tet dela ospedal sore la blave frx. viiij ‘spesi nove frisachensi per far<br />

aggiustare il tetto dell’ospedale sopra il grano’; c. XXVIIIv espendej<br />

per fà buratà la deta blava di frx. iiij or ‘spesi per far abburattare il detto<br />

grano per quattro frisachensi’.<br />

blegon s.m. ‘lenzuolo’, nP 59 bleòn, dal long. *blahjô, REW 1143b,<br />

DEsF 232-3, vd. anche Pellegrini G.B. (1970a: 148-9),<br />

Frau (1999: 13); la voce presenta qui anche il significato<br />

di ‘lenzuolo da fieno’, tipo discusso in ClR 409, dove però<br />

manca il corrispondente frl. al romancio e al ladino.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 3r item dnr. xlv per dispegnar iij blegons<br />

‘ancora quarantacinque denari per disimpegnare tre lenzuoli’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 24v dè dar per j blegon di feno sol. xij ‘deve<br />

dare dodici soldi per un lenzuolo da fieno’. UdiOspBCU1337/III c.<br />

Xr espendey per pagà una femine la qual lavà glu bleons e altris pecis<br />

frx. iiij or ‘spesi quattro frisachensi per pagare una donna che lavò le<br />

lenzuola e altre pezzuole’.<br />

bo s.m. ‘bue’, nP 60 bo, dal lat. nom. BOs, REW 1225,<br />

DEsF 234 e vd. Pellegrini G.B. (1992: 376). Comune<br />

nelle carte UdiCalBCU1348 la variante boy, con -i finale<br />

non etimologica.<br />

trimarBCU147 c. 29v per chiarn di bo chi iò conperay di Pieri Mian<br />

m. j s. per sanaf per çefaran ed altri s. xx ‘per carne di bue che comperai<br />

da Pietro miano una marca di soldi; per senape, per zafferano ed altro<br />

venti soldi’. UdiCalBCU1348/III c. 43v marchas ij ÷ di sol. per j boy<br />

çimul ‘due marche e mezza di soldi per un bue pezzato’; c. 56r dè dar<br />

uno boy del pelo roso lu qual bo mi costà marchas ij ÷ adì xij in december<br />

‘deve dare un bue dal pelo rosso, il quale bue mi costò due marche e


mezza oggi dodici dicembre’; c. 62r per roba di staçon e per j bo roso<br />

e per j vistido ‘per cose di bottega (vivande) e per un bue rosso e per<br />

un vestito’; c. 63r marcha j ÷ per la carne del boy çimul ‘una marca e<br />

mezza per la carne del bue pezzato’; c. 94r duchati iiij or d-oro et sol.<br />

xlij per j boy del pel roso e al miseta adì v in setember ‘quattro ducati<br />

d’oro e quarantadue soldi per un bue dal pelo rosso e per il sensale,<br />

oggi cinque settembre’.<br />

boça s.f. ‘mezzetta, vecchia misura capacità corrispondente a<br />

mezzo boccale’, nP 70 bòze, bòce, dal lat. *BUttIAm,<br />

REW 1425, DEsF 257 bòzze.<br />

trimarBCU147 c. 29v per ij bocis d-arybola alg predis s. iiij ‘quattro<br />

soldi per due mezzette di ribolla per i preti’; c. 64v j pan e dues botzis<br />

de vin ‘un pane e due mezzette di vino’. UdiCalBCU1348/III c. 3r<br />

ll. j di olio per dnr. iiij or et boça ij di vin ‘una libbra di olio per quattro<br />

denari e due mezzette di vino’; c. 3v congi j et bocis xxv di vin per sol. lx<br />

lu congi ‘un conzo e venticinque mezzette di vino per sessanta soldi al<br />

conzo’; c. 133v bocis iij di vino blancho dat ala moglir per lu filg amalat<br />

‘tre mezzette di vino bianco dato alla moglie per il figlio ammalato’.<br />

bocha vd. bochie.<br />

bochal s.m. ‘boccale, vaso di terracotta’, ma anche ‘misura per<br />

liquidi o granaglie pari a 1/64 di conzo’, nP 60 bocâl, vd.<br />

anche Prati 18 bocale, ClR 316.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 2v p. xx per j bochal ‘venti piccoli per un<br />

boccale’; c. 15v dnr. iij per ij bochalg ‘tre denari per due boccali’;<br />

c. 6r p. xxx per vin e per j bochal ‘trenta piccoli per vino e per un<br />

boccale’; c. 8r dnr. xvij ÷ per soga e per j bochal ‘diciassette denari e<br />

mezzo per fune e per un boccale’; c. 36r sol. j per bochal e per mogol<br />

adì viiij in seseledor ‘un soldo per boccale e bicchiere oggi nove luglio’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 34v sol. viij per j gramula e per j bochal ‘otto<br />

soldi per una gramola e per un boccale’.<br />

bochalar s.m. ‘vasaio, colui che costruisce o vende i vasi di terra<br />

cotta’, dal frl. bocâl ‘vaso’, nP 60 bocâl ‘boccale, vaso di<br />

terra cotta’, DEsF 236 bocalâr.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 13r Culau Pividor di Percut dè dar vasello j di<br />

vino in j mio vaselo del bochalar stimat congi iiij or a clar per sol. xxxvj lu<br />

congi in sent Pieri et boca j di vin per implir lu vas ‘nicolao Pividore<br />

di Percoto deve dare una botte di vino in una mia botte misurato dal<br />

vasaio quattro conzi a san Pietro e una mezzetta di vino per riempire<br />

il vaso’; c. 52r dè dar j vasello di congi iij chi è dal bochalar ‘deve dare<br />

47


48<br />

una botte di tre conzi che è del vasai’.<br />

® UdiCriAPU29 c. 1r mestri Iachum siridurar lu bochalar ‘mastro<br />

Giacomo serraturaio il vasaio’. UdiCriAPU36 c. 28v maistro Stefano<br />

bochalar chamerar presente ‘mastro stefano vasaio cameraro presente<br />

(in carica)’.<br />

bochie s.f. ‘bocca’, nP 61-2 bòcie, dal lat. BUCCAm; comune la<br />

locuzione ‘spesa di bocca’ ad indicare il ‘vitto, desinare’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 103v le spese fate a Tomat di bocha dies xviij ‘le<br />

spese di vitto fatte per tommaso, diciotto giorni’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 103v le spese fate a Tomat di bocha dies xviij ‘le spese di vitto<br />

fatte per tommaso, diciotto giorni’. UdiDuoBCU1200/VI c. 62v<br />

achest per spesis di bochie chi el avè fatis ‘questo per spese di vitto che<br />

egli ebbe fatto’.<br />

boc(h)on s.m. ‘boccone, boccata; pezzo, porzione’, nP 62 bocòn, dal<br />

lat. BUCCAm, REW 1357, con suff. accr. -OnE, DEsF<br />

237. Dalla originaria indicazione della quantità di cibo<br />

contenuta in bocca, il termine va a designare genericamente<br />

‘parte (non grande), porzione’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 8r ll. j di olio per dnr. iiij or sora j bochon di carne<br />

di porco ‘una libbra di olio per quattro denari per un pezzo di carne<br />

di maiale’. UdiDuoBCU1200/VI c. 45r per ij bochons di len di laris<br />

chi io gli vendey ‘per due pezzi di legno di larice che io gli vendetti’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 16r un bochon di culture over terein pueste in<br />

Pluern ‘un pezzo di terreno coltivato cioè un terreno posto a Pioverno’;<br />

c. 22v un bocon di teren di trei pas puest dintri di Venzon ‘un pezzo di<br />

terreno di tre passi posto dentro Venzone’; c. 34r un bocon di terein<br />

puest apreso lu quel che fo di Pauli di Nichulau Pisdugle ‘un pezzo di<br />

terreno posto appesso il colle che fu di Paolo di nicolò Pisdugle’.<br />

bocul s.m. ‘anello, cilindro forato, mozzo (della ruota)’, nP 1434<br />

bòcul, dal lat. BUCCUlAm, REW 1364, con cambio di<br />

genere, nel senso di ‘piccola apertura’, cfr. DEsF 237-8,<br />

ClR 374.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 85v per far inferar j charo sol. lxxij per ll.<br />

xxij di flibis e per clodi et sol. xliiij or daç a Marchiol per bocul per vergis<br />

e per la so fadiga adì xx in setember e per vin licof ‘per far ferrare un<br />

carro settantadue soldi, per ventidue libbre di fibbie e per chiodi e<br />

quarantaquattro soldi dati a marchiol per un anello, per verghe e<br />

per la sua fatica e per brindisi conclusivo, oggi venti settembre’; c.<br />

107v per clodi e per iij flibis e per iiij or bochuli per inferar ij arodis sol.


xxxvj ‘per chiodi e per tre fibbie e per quattro anelli per ferrare due<br />

ruote trentasei soldi’. UdiCalBCU1348/V c. 57v sol. xviij dac al fari<br />

di Buri per boculg per inferar ‘diciotto soldi dati al fabbro di Buttrio<br />

per anelli per ferrare’.<br />

*bolà v. ‘bollare, munire di bolli’, nP 63 bolâ, dal lat. BUllARE,<br />

REW 1386.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 31v sol. xij per la cedula bolata a Trivignan<br />

‘dodici soldi per la cedola bollata a trivignano’.<br />

bon 1 s.m. ‘bene, possedimento, proprietà’, nP 65 bòn.<br />

UdiGerBCU1324 c. 2v Meni fiolo del q. Cristofulo rodar in borgo di<br />

Glemona posesor del bon sopra scrito ‘Domenico figlio del fu Cristoforo<br />

ruotaio in borgo Gemona, possessore del bene soprascritto’.<br />

bon 2 agg. ‘buono’, nP 64-5 bòn, vd. qui anche bune.<br />

trimarBCU147 c. 39r per conselg dalg bong humini dela fradagla<br />

‘su consiglio dei probiviri della fraternita’. UdiBCU373 c. 1r parcè<br />

ch-io puarti tant amor al bon nevot ‘perché io porto tanto amore per<br />

il buon nipote’.<br />

bontat s.f. ‘bontà, clemenza, indulgenza’, nP 66 bontât.<br />

UdiBCU373 c. 1r s-al nus par cha-gl meritin par vuestre bontat et curtisie<br />

‘se ci pare che se lo meritino per vostra bontà e cortesia’.<br />

borch s.m. ‘borgo, borgata, strada’, nP 66 bòrc, dal germ. burgs,<br />

REW 1407, incrociato con il lat. BURGUs ‘fortezza,<br />

cittadella’, a sua volta dal gr. pýrgos, DEsF 245-6; anche<br />

borg.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 1r in prisinça mestri Iacum fari di borg d-<br />

Aulega ‘alla presenza di mastro Giacomo fabbro di borgo Aquileia’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 1v recevey di Vecado caliar di borch d-Auleie<br />

sore une chasa la qual el sta in borch d-Auleie miero di oglo j ‘ricevetti<br />

un miero di olio da Vecado calzolaio di borgo Aquileia per una casa<br />

nella quale sta in borgo Aquileia’; c. 4r recevey di Chumine di borch<br />

di Glemone sore un forn lu qual è post in lu det borch marcha di frx. j<br />

‘ricevetti da Giacomina di borgo Gemona per un forno che è situato<br />

nel detto borgo una marca di frisachensi’; c. 12r recevey di Gnese di<br />

borch di Glemone sore un prat lu qual e ten frx. lx e galinis ij ‘ricevetti<br />

da Agnese di borgo Gemona per un prato che ha in affitto sessanta<br />

frisachensi e due galline’; c. 13r recevey di Chumine fornadrese sore<br />

un forn lu qual è post in borg di Glemone marcha di frx. j ‘ricevetti<br />

una marca di frisachensi da Giacomina fornaia per un forno che è<br />

situato in borgo Gemona’. VenmarBCU1275/II c. 35r afitison fate<br />

49


50<br />

a Pilirin mulinar d-une chiase pueste in lu borch cun j e vigne davour<br />

‘affittanza fatta a Pellegrino mugnaio di una casa sita nel borgo con<br />

una vigna dietro’.<br />

borg vd. borch.<br />

borsa s.f. ‘borsa’, nP 67 bòrse, dal lat. ByRsAm, REW 1432.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 5r tevagla ij e mantil j e borsa j ‘due tovaglie<br />

e una tovaglia d’altare e una borsa’; c. 127v luy paga lu daci et sol. vj<br />

per imprest per pagar lu daci adì ij in çugno sora j borsa d-oro e ij anelli<br />

‘lui paga la tassa e sei soldi in prestito per pagare la tassa, oggi due<br />

giugno, per una borsa d’oro e due anelli’.<br />

botaç s.m. ‘bottaccino, botticella, barletta’, nP 68 botàz, dal lat.<br />

BUttEm, REW 1427, DEsF 254, con suff. -ACEUs, ad<br />

esprimere, almeno in origine, somiglianza o appartenenza<br />

(nel nostro caso quindi ‘simile a una botte’) – vd. sul valore<br />

del suff. De leidi (1984: 23-6). Piuttosto frequente<br />

la forma butaç, con innalzamento della vocale pretonica;<br />

attestato anche botuçaç, probabile diminutivo dello stesso<br />

botaç.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 4v bocis liiij or di vin per p. viij la boça in lu<br />

mio vasilut et in j botaç adì v in avost ‘cinquantaquattro mezzette di<br />

vino per otto piccoli la mezzetta nella mia botte e in un bottaccino<br />

oggi cinque agosto’ c. 14r bocis xxv di vin per p. vj la boça in ij botaç<br />

adì xx in avost ‘venticinque mezzette di vino per sei piccoli la mezzetta<br />

in due bottaccini oggi venti agosto’; c. 76r dnr. xv in j butaç ‘quindici<br />

denari per un bottaccino’; c. 136v bocis viiij or in doy botuçaç ‘nove<br />

mezzette (di vino) in due botticelle’. UdiCalBCU1348/IV c. 20r sol.<br />

iiij per butaç ij pirduç ‘quattro soldi per due botticelle, due perse’.<br />

botis s.f. plu. ‘stivali, calzature’, vd. nP 69 botis ‘sorta di scarpe’.<br />

Voce da cfr. con il fr. ant. botte ‘calzatura imbottita’, DEsF<br />

255; cfr. anche REW 1239a2 BOtt- e fr. bottes ‘stivali’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XVIv espendey per fà solà e schapinà lis botis<br />

de mamule frx. viij ‘spesi otto frisachensi per far suolare e rimpedulare<br />

gli stivali dell’inserviente’; c. XXVv espendey per un par di botis ala<br />

mute la qual vedè dagl infantulins frx. xvj ‘spesi sedici frisanchensi<br />

per un paio di stivali per la muta la quale vide (badò) dei bambini’;<br />

c. XXVv espendey per un par di botis ala mamula frx. xvj ‘spesi sedici<br />

frisanchensi per un paio di stivali per l’inserviente’.<br />

boton s.m. ‘bottone’, nP 69 botòn, dal fr. bouton, DEsF 255.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 3r r. fiorini iij d-oro et sol. xl per botoni lxxx


e taça j ‘ricevetti tre fiorini d’oro e quaranta soldi per ottanta bottoni<br />

e un bicchiere’; c. 39r botons lxxx d-arigint sora indoraç e son taronç<br />

dedalg ij d-oro e j d-arigint sora indorat ‘ottanta bottoni d’argento sopra<br />

dorati e sono rotondi due anelli d’oro e uno d’argento sopra dorato’.<br />

botuçaç vd. botaç.<br />

botzis vd. boça.<br />

boy vd. bo.<br />

bra(g)ida vd. braide.<br />

braç s.m. ‘braccio, misura comune per i tessuti, corrispondente<br />

a cm. 64’, nP 72, dal lat. BRACHIUm; presente anche<br />

la forma di plurale braça, con terminazione -a alla latina.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 130v braça xv di baratin per sol. lxv lu braç<br />

adì xv in setember in prisinça di mestri Lenart ‘quindici braccia di<br />

berettino per sessantacinque soldi al braccio oggi quindici settembre<br />

alla presenza di mastro leonardo’; c. 149v braç xxviiij ÷ di blaf per<br />

sol. l ‘ventinove braccia e mezzo di biavo per cinquanta soldi’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. XVIv espendey per fà medeà un infantulin lu qual<br />

avè rot lu brac frx. xij ‘spesi dodici frisachensi per far medicare un<br />

bambino che ebbe rotto il braccio’.<br />

*bratadarga s.f. forse ‘bertesca, opera leggera di fortificazione difensiva’,<br />

voce dal lat. BRIttUm ‘bretone’, REW 1316, attestata<br />

con numerose varianti (bratanescha, bradanescha, beltrescha,<br />

bretonescha) in testi friulani antichi.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 79r sol. vj daç al Aròs fari per bratadargi ‘sei<br />

soldi dati al Rosso fabbro per bertesche’.<br />

braide s.f. ‘podere chiuso, braida’, nP 71 bràide, dal lat. long.<br />

braida, REW 1266, DEsF 260, DEI 587; presente anche<br />

il dim. bragiduca. la voce è molto diffusa nelle carte<br />

friulane antiche ed è discussa anche in Battisti (1953: 35)<br />

e in Godini (1981: 96).<br />

CivBCU372 c. 2r gl’ay dat star ÷ di forment delis nuestris braidis ‘gli ho<br />

dato mezzo staio di frumento dei nostri campi’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 37v per congi ij di vino mens sela j del vin de < mas > braida ‘per due<br />

conzi di vino meno una secchia del vino del < maso > podere’; c. 62v<br />

sol. xxv per arar la bragida de roga ‘venticinque soldi per arare il podere<br />

della roggia’; c. 124r resta a dar lu det Çan a mi Niculau marchas iiij or<br />

et sol. xxj et deba arar la braida de roga ‘deve ancora dare il suddetto<br />

Gianni a me nicolao quattro marche e ventun soldi e deve arare il<br />

podere della roggia’. UdiCalBCU1348/V c. 88v stars iiij or di forment<br />

51


52<br />

di fito de bragida de roga e de bragiduca ‘quattro stai di frumento di<br />

affitto del podere della roggia e del poderetto’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 40r la midiesime braide si iare part di chè del convent di sent Piery<br />

marter ‘la medesima braida era parte di quella del convento di san<br />

Pietro martire’. UdiOspBCU1337/III c. 1v recevey di Juste figle Masiglut<br />

sore une braide la qual è pueste in puarte dal bon stars di forment iiij or<br />

‘ricevetti quattro stai di frumento da Giusta figlia di masiglut per un<br />

podere che è posto in porta del Bon’; c. 8v recevey di maistro Stefano<br />

di borch di Glemone sore une braide la qual è in borch di Glemone stars<br />

di forment j ÷ ‘ricevetti uno staio e mezzo di frumento da mastro stefano<br />

di borgo Gemona per un podere che si trova in borgo Gemona’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 23v j e so braide pueste in la taviele de Puertis<br />

‘un suo podere posto nella campagna di Portis’.<br />

brega vd. breie.<br />

breie s.f. ‘asse, tavola in genere’, nP 73 brèe, dal got. BRIKAn<br />

‘rompere’, REW 1299, DEsF 264-5, discusso anche in<br />

ClR 160; anche brega.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 3r sol. xviij per ij bregis e per pesonal j di sal<br />

e per vin adì xx in aprilis ‘diciotto soldi per due tavole e per un pesinale<br />

di sale e per vino oggi venti aprile’; c. 7r dnr. viij per ij bregis e<br />

per vin adì xxvij in maço ‘otto denari per due tavole e per vino oggi<br />

ventisette maggio’; c. 22v ll. iij di formadi per sol. iij la lira et sol.<br />

vij per j brega ‘tre libbre di formaggio per tre soldi la libbra e sette<br />

soldi per una tavola’; c. 74v bregis iiij or in sent Cancian per conçar la<br />

chaniva ‘quattro tavole a san Canziano per aggiustare la cantina’; c.<br />

119r bregis iiij or grandis per sol. vj l-una in sent Cancian ‘quattro tavole<br />

grandi per sei soldi l’una a san Canziano’; c. 162v sol. xvj ij brega di<br />

peç adì xxvij in december ‘diciassette soldi (per) due tavole di abete<br />

rosso, oggi ventisette dicembre’. UdiCalBCU1348/V c. 16r defalchat<br />

le charadure e bregis vj di nogar per sol. xviij l-una dadis a ser Geroni<br />

di ser Hector chamerar dela glesia maçor ‘tolti i carriaggi e sei tavole di<br />

noce per diciotto soldi l’una date a messer Gerolamo (figlio) di messer<br />

Ettore cameraro della chiesa maggiore’. UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

per lx breis fraidis e rotis chi io gli vendey ‘per sessanta tavole marce e<br />

rotte che io gli vendetti’; c. 60r j e breie di povol per far ij chadarleti<br />

di portar morti j o di homeni e j o di puti ‘una tavola di pioppo per fare<br />

due cataletti per portare morti, uno da uomini e uno da bambini’;<br />

c. 78r breis chi io comperay di luy per fà armadure xxxvj ‘tavole che io<br />

comperai da lui per fare trentasei armature’.


® CivOdoAsUana689 c. 18v breis viij di nogà ‘otto tavole di noce’.<br />

UdiCriAPU25 c. 27r spendey per viij bregis di laris ch-io comperay per<br />

fà glu banchs là des chiampanis s. xxxvj ‘spesi trentasei soldi per otto<br />

tavole di larice che io comperai per fare i banchi vicino alle campane’.<br />

breviary s.m. ‘breviario’, nP 74 breviàri, cultismo dal lat. BREVIA-<br />

RIUm ‘sommario, compendio’, REW 1289, DEsF 266,<br />

DEI 597 breviario; anche breviar.<br />

trimarBCU147 c. 60v s. iiij per breviar ‘quattro soldi per un breviario’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 58v pre Vit chi scrivè j e homelie in<br />

lu breviary de sigristie ‘don Vito che scrisse un’omelia nel breviario<br />

della sacrestia’; c. 59v sol. viiij chi io diey a pre Vinture chi incodernà<br />

j o breviary di glesie ‘nove soldi che io diedi a don Ventura che rilegò<br />

un breviario da chiesa’; c. 85v pre Nadal chi mi inquadernà e cruvì lu<br />

manoal e chi sta in cur e lu breviary chi sta inchiadenat in la sigristie<br />

‘don natale che mi rilegò e mi coprì il manuale che sta nel coro e il<br />

breviario che sta incatenato nella sacrestia’.<br />

briade s.f. ‘brigata’, ma qui nella loc. di briade ‘insieme’, nP 74<br />

brïàde, der. di brïe ‘briga, lite, rissa’, nP 74, forse dal celt.<br />

*briga, vd. DEsF 267 brïe, Piccini 118 briga.<br />

UdiBCU373 c. 1r di briade cum m. Tyberio dotor prestantissimi ‘insieme<br />

con mastro tiberio dottore molto prestante’.<br />

bric s.m. ‘esattore, banditore, messo fiscale’, nP 74 bric, termine<br />

molto diffuso nel frl. ant. e qui presente anche con<br />

la restituzione della vocale finale. l’etimologia della parola<br />

potrebbe rinviare a un lat. *BRICCO(-OnIs) ‘brigante’ o<br />

essere una volgarizzazione della forma lat. PRECO ‘banditore,<br />

messo fiscale’, vd. DEsF 266, Cammarosano (1985:<br />

72) e Vicario (2009a).<br />

trimarBCU147 c. 20v spendey in brichs ad impegnà masars sol. viij<br />

‘spesi otto soldi in esattori per impegnare massari’; c. 28r spendey cun<br />

avochaç e nodars e brix ed altris homini chontra di Pieri Vignut per la<br />

chustion dal mulin m. j a e s. xviij ‘ancora spesi una marca e diciotto soldi<br />

con avvocati e notai ed esattori e altri uomini contro Pietro Venuto<br />

per la controversia del mulino’; c. 60r al brick per impatzà lo terren<br />

‘all’esattore per vincolare il terreno’. UdiCalBCU1348/III c. 8r dè dar<br />

sol. iij per le spese dela spanga e al bricho ‘deve dare tre soldi per le spese<br />

della stanga e all’esattore’; c. 110r sol. iij per spesis daç a Macor per la<br />

cedula e al bricho ‘tre soldi per spese, dati a Ermacora per la cedola e<br />

all’esattore’; c. 117r r. sol. viij per lu martel vindut per Birtuluç bricho<br />

53


54<br />

‘ricevetti otto soldi per il martello venduto all’esattore Bertoluccio’; c.<br />

129r sol. ij daç al bricho ‘due soldi dati all’esattore’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. IIIr espendey per un brich lu qual alà a Blesan ‘spesi per un esattore<br />

il quale andò a Blessano’; c. 2v recevey di Domeni brich sore un camp<br />

lu qual el ten stars di forment j ÷ in dinari per frx. l lu staro ‘ricevetti<br />

da Domenico esattore per un campo che occupa uno staio e mezzo di<br />

frumento in denari per cinquanta frisachensi lo staio’; c. 12v recevey<br />

di Domeni brich sore un camp lu qual è post là de Tomba quinc di vin j<br />

e star di forment j ‘ricevetti da Domenico esattore per un campo che<br />

si trova vicino a tomba un conzo di vino e uno staio di frumento’;<br />

c. 21v recevey di Domeni brich sore doy champs glu quagl el ten stars di<br />

forment ij ÷ in dinars in rason di lx frx. lu star ‘ricevetti da Domenico<br />

esattore per due campi che occupa due stai e mezzo di frumento in<br />

denari in ragione di sessanta frisanchensi lo staio’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 28r a Çuan lu brich chu fo a chomandà doy<br />

chiars a Butinis ‘a Giovanni l’esattore che fu a comandare due carri<br />

a Bottenicco’.<br />

*brocha s.f. ‘bulletta, chiodino’, nP 76 brùcie, bròcie, dal lat. BROC-<br />

CAm, vd. REW 1319, DEsF 272, cfr. it. ant. brocco.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 61v sol. xliiij per brochis chi van sù in uns<br />

codis chi inquaderne pre Nadal ‘44 soldi per chiodini che si mettono<br />

in alcuni codici che rilega don natale’.<br />

*brotula s.f. ‘garzuolo, manipolo di lino pettinato e netto’, nP 76<br />

bròtule, probabilmente dal got. *brut ‘germoglio’ con suff.<br />

dim., DEsF 271.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 176r r. ll. j ÷ di lino mens ij brotulis ‘ricevetti<br />

una libbra e mezza di lino meno due manipoli’.<br />

brume s.f. ‘dicembre’, vd. nP 77 brùme, dal lat. BRUmAm, REW<br />

1335, DEsF 273 brùme 2 .<br />

trimarBCU147 c. 24r. r. dal mes di bruma di ufiarte s. lj ‘ricevetti<br />

cinquantun soldi di offerta per il mese di dicembre’; c. 31r r. dal mes<br />

di bruma s. lvj ‘ricevetti cinquantasei soldi per il mese di dicembre’;<br />

c. 41r r. dal mes di brume s. xl ‘ricevetti quaranta soldi per il mese di<br />

dicembre’.<br />

brusà v. ‘bruciare’, nP 78 brusâ, dal lat. volg. *BRUsIARE, di<br />

origine non chiara, vd. DEI 614, DEsF 274.<br />

trimarBCU147 c. 24v r. di Cristoful filg Candit Grior per cerys chi al<br />

brusà s. viiij r ‘ricevetti nove soldi da Cristoforo figlio di Candido di<br />

Gregorio per ceri che (egli) bruciò’. UdiDuoBCU1200/VI c. 64v lens


per brusà alla fornàs ‘legna per bruciare per la fornace’.<br />

brut s.f. ‘nuora’, nP 79 brût, voce aquileiese dal germ. brutis,<br />

REW 1345, DEsF 276 brût 2 , vd. Pellegrini G.B. (1982:<br />

31), Frau (1989: 593) e (1999: 7), ClR 64.<br />

CivBCU372 c. 1r Vignudo brut chi fo di Menziz di Giaglan ‘Venuta<br />

nuora del fu menziz di Gagliano’. trimarBCU147 c. 46v per so<br />

fadie alla brut Culùs s. viij ‘per la sua fatica alla nuora di nicolussio<br />

otto soldi’. UdiBCU836/G c. 1r Çuliana Matiusa so brut ‘Giuliana<br />

mattiussa sua nuora’. UdiCalBCU1348/III c. 13v ll. ij di olio per<br />

dnr. iiijor dat ala brut adì xvj in setember per la glesia ‘due libbre di<br />

olio per quattro denari dato alla nuora oggi sedici settembre, per la<br />

chiesa’. UdiOspBCU1337/III c. XXVIv espendey un pesonal di forment<br />

lu qual jo pagay di fit ala brut di Matio Rovedan ‘spesi un pesinale di<br />

frumento che io pagai di affitto alla nuora di matteo Rovedan’; c. 16v<br />

recevey di Chuluse brut chi fo di Chuchat di Pagnà sore une part di mas<br />

lu qual e ten quartis iij di forment ‘ricevetti tre quarte di frumento da<br />

nicolussa nuora del fu Cuccatto di Pagnacco per una parte di podere<br />

che (lei) tiene’.<br />

buene vd. bune.<br />

bulir v. ‘bollire’, nP 82 bulî con rimando a bolî, dal lat. BUllIRE,<br />

REW 1389, DEsF 241.<br />

UdimisBCUospH c. 7v j car di legnis per far bulir lis peçis ‘un carro<br />

di legna per far bollire le pezzuole’.<br />

bune agg. ‘buona’, vd. qui anche bon 2 ; da notare la forma venzonese<br />

buene, con regolare sviluppo del dittongo (O > we)<br />

e mancato innalzamento della media prima della nasale,<br />

cfr. frl. mod. buine.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 46r per iij centenar di planelis chi iarin in bune<br />

par arotis ‘per tre centinaia di pianelle che erano in buona parte rotte’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 26r conpire fate per la fradagle da Melchior<br />

Baldizar di s. xlviij a buene monede ‘acquisto fatto per la confraternita<br />

da melchiorre di Baldassarre di quarantotto soldi di buona moneta’.<br />

bura s.f. ‘cantina, burella, segreta, corridoio stretto’, nP 83 bùre,<br />

dal lat. *BURIUm ‘rosso cupo’, REW 1410, DEsF 283,<br />

Prati 29, cfr. it. ant. burella ‘corridoio stretto’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 14r dè dar per vino fata roson in la bura dal<br />

det Eler in prisinça Toni Romanut e ser Çan e Culau filg chi fo Michel<br />

Fusut in s.ta Agata adì v in fevrar ‘deve dare per vino fatto il conto<br />

nella cantina del suddetto Ilario alla presenza di Antonio Romanutto<br />

55


56<br />

e messer Gianni e nicolò figlio del fu michele Fusutto a santa Agata<br />

oggi cinque febbraio’.<br />

buratà v. ‘abburattare, separare la farina dalla crusca’, nP 83 buratâ,<br />

denom. da burat ‘buratto’, vd. DEsF 282 burat, cfr.<br />

it. buratto 1 ‘staccio’, DEI 636; anche aburatà con prostesi<br />

di a-.<br />

trimarBCU147 c. 30r per fà quey lu pan ala moglì Mian s. lxxij per<br />

fàlu aburatà s. iiij ‘settantadue soldi per far cuocere il pane alla moglie<br />

di miano; quattro soldi per farlo abburattare’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 61r pesonalg ij di sal et ll. j di olio et sol. v per far cocer lu pan e per<br />

buratar ‘due pesinali di sale e una libbra di olio e cinque soldi per far<br />

cuocere il pane e per abburattarlo’; c. 63v sol. xviij per le spese de coçer<br />

e buratar star ij ÷ di pane ‘diciotto soldi per le spese per cuocere e<br />

abburattare due stai e mezzo di pane’. UdiOspBCU1337/III c. XIIIr<br />

espendey per fà buratà la dete farine frx. iij ‘spesi per far abburattare la<br />

detta farina’; c. XXIIr espendey per fà aburatà la deta farina frx. iiij or<br />

‘spesi per far abburattare la detta farina’.<br />

bus s.m. ‘bue’, cfr. frl. mod. bo, plu. bûs, nP 60, dal lat. BOs,<br />

REW 1225, DEsF 234.<br />

UdimisBCUospH c. Xr spendey per scortegiar lu bus e per lavar lu pançi<br />

dnr. v ‘spesi cinque denari per scorticare il bue e per lavare le interiora’.<br />

businelo s.m. ‘foro’, vd. nP 85 busignèl ‘luminello, nelle armi comuni<br />

da fuoco’, ma qui indicante propriamente il ‘cannello<br />

dell’imbuto’, come suggerito anche da DEsF 287 per i<br />

testi antichi; la voce è dal lat. *BUCInEllUm, dim. di<br />

BUCInA ‘tromba’, REW 1368.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 25r e j businelo di plera ‘e un cannello per<br />

l’imbuto’.<br />

butaç vd. botaç.<br />

butega s.f. ‘bottega, negozio’, nP 86-7 butéghe, dal lat. APOtHE-<br />

CAm ‘magazzino, ripostiglio’, a sua volta dal greco, REW<br />

531, DElI 576, DEsF 289.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 83r Zani chi sta in la butega chi fo di Rigo<br />

‘Zani che sta nel negozio che fu di Arrigo’. UdiDuoBCU1200/VII<br />

c. 2r adesso tengono li dicti fradeli la loro butega de spiciaria arente la<br />

butega del Baldana ‘adesso i suddetti fratelli tengono il loro negozio<br />

di farmacia vicino al negozio del Baldana’.<br />

ca avv. ‘qua (?)’, vd. nP 89.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 12v ance ca roman a dà quinc di vin v di doy


ang ch-el in pagà ij ÷ per ano ‘anche qua rimane a dare cinque conzi<br />

di vino per due anni che ne pagò due e mezzo per anno’.<br />

cabel s.m. ‘gabella, dazio, imposta, tassa’, non registrato in nP,<br />

forse da cfr. con l’it. gabella dall’arabo QABAlA, vd. DEI<br />

1744 gabella 1 , qui con assordimento della sonora in posizione<br />

iniziale e passaggio al maschile.<br />

trimarBCU147 c. 60r per cabel e per la note e iij per lycoff vij s. ‘sette<br />

soldi per gabella, per la nota e per la festa’.<br />

çachira s.f. ‘zucchero’, nP 1299 ant. zàchire con rimando a zùcar,<br />

dall’arabo sukkar, REW 8441a.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 42r sol. ij per çachira in sent Iust ‘due soldi per<br />

zucchero a san Giusto’. UdiCalBCU1348bis c. 15v per çachira e per<br />

pan ‘per zucchero e per pane’.<br />

c(h)adenaç s.m. ‘catena del camino, per appendervi il paiolo; catenaccio,<br />

chiavistello’, nP 121 ciadenàz, derivado dal frl.<br />

ciadène ‘catena’, a sua volta dal lat. CAtEnAm, REW<br />

1764, DEsF 339, ClR 299.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 63r sol. xxxvj per j chasela e per j chadenaç<br />

‘trentasei soldi per una cassetta e per un catenaccio’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 21v r. siridura j di cadenaç cum iiij or laç ‘ricevetti una serratura<br />

da catenaccio con quattro lacci’.<br />

cadin s.m. ‘catino, catinella’, nP 121-2 ciadìn, dal lat. CAtInUm,<br />

REW 1769, DEsF 339.<br />

UdimisBCUospH c. 7v pagay per j cadin dnr. iij ‘pagai tre denari<br />

per un catino’.<br />

çafaran s.m. ‘zafferano’, nP 1300 ’zafaràn, dall’arabo ZAFARAn,<br />

REW 9588, DEI 4104 zafferano; anche çefaran.<br />

trimarBCU147 c. 29v per chiarn di bo chi iò conperay di Pieri Mian<br />

m. j s. per sanaf per çefaran ed altri s. xx ‘per carne di bue che comperai<br />

da Pietro miano una marca di soldi; per senape, per zafferano ed altro<br />

venti soldi’; c. 35r per çafaran et per sanaf et per peverade s. viiij ‘per<br />

zafferano e per senape e per peverada nove soldi’.<br />

çaga s.f. ‘cesta di vimini’, nP 1300 ’zae.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 17r r. sol. xxviij per una çaga ‘ricevetti ventotto<br />

soldi per una cesta’. UdiCalBCU1348/V c. 24v r. çaga j di noli<br />

‘ricevetti una cesta di noci’.<br />

calçadura s.f. ‘calzatura, scarpa’, nP 125 cialzadùre, dal lat. CAl-<br />

CEAtURAm, vd. REW 1497 s.v. *CAlCEARE.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 127v r. di Matio per concar par iij di calçadura<br />

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58<br />

sol. x ‘ricevetti da matteo dieci soldi per aggiustare tre paia di calzature’;<br />

c. 127v r. sol. xliij ÷ per calçadura j ‘ricevetti quarantatre soldi<br />

e mezzo per una calzatura’; c. 141v r. di Çuan Predemanut sol. lij ÷<br />

per calçadura adì xxv in aprilis ‘ricevetti da Giovanni Pradamanutto<br />

cinquantadue soldi per calzature, oggi venticinque aprile’.<br />

*calçà v. ‘calzare’, ma qui ‘ricoprire’, nP 125 cialzâ, dal lat.<br />

*CAlCEARE, REW 1497.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 27v r. aroda j calçada ‘ricevetti una ruota<br />

ricoperta’.<br />

calcina vd. chialcine.<br />

calcis s.f. plu. ‘calze’, nP 125 ciàlze, dal lat. CAlCEAm, REW<br />

1495, DEsF 343<br />

UdiCalBCU1348/III c. 42v sol. lvj per j par di calcis adì v in fevrar<br />

‘cinquantasei soldi per un paio di calze oggi cinque febbraio’; c. 51r<br />

sol. lv per j par di calcis adì xviij in setember ‘cinquantacinque soldi<br />

per un paio di calze oggi diciotto settembre’; c. 51v sol. lij per j par di<br />

calçis ‘cinquantadue soldi per un paio di calze’.<br />

caldera s.f. ‘paiolo, pentola, caldaia’, nP 124 cialdèrie, dal lat.<br />

CAl(I)DARIAm, REW 1503, DEsF 342, Prati 32 caldiera;<br />

attestato anche il dim. calderuça, chialdiruzo ‘piccolo<br />

paiolo, piccola pentola’.<br />

CivBCU372 c. 1r ello dis chi ello volè chomperà j a chialdiruzo ‘lei disse<br />

che lei volle comperare una piccola secchia’. UdiCalBCU1348/III c.<br />

72r una caldera d-una sela ‘un paiolo (della capacità) di un secchio’;<br />

c. 145r sol. iiij per la calderuça ‘quattro soldi per la piccola pentola’; c.<br />

145v sol. ij per la caldera di lavar la lana adì x in maço ‘due soldi per la<br />

pentola per lavare la lana, oggi dieci maggio’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. XXVIv espendey per fà choncà dos chalderis lis qual jerin foradis frx.<br />

iij ‘spesi tre frisachensi per far aggiustare due paioli che erano forati’.<br />

® UdiCriAPU23 c. 8v spendey per far lu aneversari di Birtin chaliar<br />

lu qual lasà una chaldera e j chopo adì xxiiij setember s. vij ‘spesi sette<br />

soldi per fare l’anniversario di Birtino calzolaio che lasciò un paiolo<br />

e un ramaiolo, il giorno ventiquattro settembre’.<br />

caldir vd. chialdir.<br />

caliar vd. chialiar.<br />

calino vd. galine.<br />

calonigo vd. chialuni.<br />

camarar vd. chiamerar.<br />

camerà vd. chiamerar.


camesot s.m. ‘camiciotto’, nP 127 ciamesòt, der. accr. di nP 127<br />

ciamése, dal lat. CAmIsIAm, DEsF 344.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 7v sora j çupa e j camesot adì xiij in seseledor<br />

‘per una giubba e un camiciotto oggi 13 luglio’.<br />

camire s.f. ‘cameraria, camera, ufficio del cameraro’, nP 126<br />

ciàmare, DEsF 343 ciàmare, vd. anche chiamerarie.<br />

trimarBCU147 c. 34r spendey quant iò r. la camire s. iiij r ‘spesi quattro<br />

soldi quando ricevetti la cameraria’.<br />

camis vd. chiamis.<br />

campanaro s.m. ‘campanaio o fonditore di campane’, nP 128 ciampanâr,<br />

der. del lat. CAmPAnAm ‘originaria della Campania’,<br />

REW 1556.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 17r heredi del q. Ugelmo campanaro ‘eredi<br />

del fu Guglielmo campanaio’.<br />

canal s.m. ‘canale (di scolo), solco, scarico’, nP 96 canâl, dal lat.<br />

CAnAlEm, REW 1568.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 16r r. calcina ceris iij farinaço et copi x di<br />

canal ‘ricevetti tre cestoni di calce, farinaccio e dieci tegole da canale<br />

(di scolo)’.<br />

çanar vd. çenar.<br />

*cancher s.m. ‘cardine della porta, arpione’, nP 96 càncar, dal lat.<br />

CAnCERUm, REW 1574; anche cançir.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 117v sol. vj per canchers ‘sei soldi per cardini’;<br />

c. 127v Francesc dè dar marchas iij et sol. xlj ÷ per la so part del cançir<br />

del mulino ‘Francesco deve dare tre marche e quarantuno soldi e mezzo<br />

per la sua parte del cardine del mulino’. UdiCalBCU1348/IV c. 3r<br />

r. ll. iiij ÷ cancers e laç ‘ricevetti quattro lire e mezza (per) cardini e<br />

lacci’. UdiDuoBCU1200/VI c. 45v io gli vendey ll. di canchery xij ‘io<br />

gli vendetti dodici libbre di cardini’.<br />

cancilir s.m. ‘cancelliere, ufficiale giudiziario’, nP 96 cancelîr,<br />

canzelîr, dal lat. CAnCEllARIUm, REW 1573, con<br />

cambio di suffisso.<br />

trimarBCU147 c. 30r per la santencia contra di Pieri Vignut al cancilir<br />

s. lxxx ‘ottanta soldi al cancelliere per la sentenza contro Pietro Venuto’;<br />

c. 30r per payà ser Bartolomio e-l cancilir ed altris spesis per la custion<br />

di Pieri Vignut s. lx ‘sessanta soldi per pagare messer Bartolomeo e<br />

il cancelliere e altre spese per la contesa di Pietro Venuto’; c. 35r per<br />

÷ r. masarç et al cancilir s. xxiiij ‘per mezza ricevetti massari e soldi<br />

ventiquattro al cancelliere’.<br />

59


60<br />

candela vd. chiandele.<br />

candelotz vd. chiandele.<br />

caneva vd. c(h)aniva.<br />

caniparia s.f. ‘caniparia, ufficio del canipario’, der. del lat. CAnIPAm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 18r oblegada la caniparia dela deta glesia<br />

‘obbligata la caniparia della suddetta chiesa’.<br />

cantor s.m. ‘cantore del coro (di chiesa)’, nP 98 cantôr, dal lat.<br />

CAntOREm, REW 1619a.<br />

UdiCalBCU1348/V all. 5r c. 60 adì xviiij or agusto vendè a pre Nicolò<br />

cantor vasel j stimat conci ij ‘oggi diciannove agosto vendette a don<br />

nicolò cantore una botte stimata due conzi’.<br />

cantuça s.f. voce di significato oscuro, non registrata in nP.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 112r sol. xv per cantuça et sol. iiij ÷ ‘quindici<br />

soldi per una cantuccia e quattro soldi e mezzo’; c. 112r bocis vj per<br />

p. viij la boça et bocis viiij ÷ per cantuça ‘sei mezzette a otto piccoli la<br />

mezzetta e nove mezzette e mezza per una cantuccia’.<br />

capa s.f. ‘cappa, mantello’, nP 99 càpe, dal lat. med. CAPPAm,<br />

REW 1642, DEI 741, DEsF 307.<br />

UdimisBCUospH c. Vv recevey di Pauli di Fagagna per j capa dnr.<br />

xvij ‘ricevetti da Paolo di Fagagna per un mantello’.<br />

capel s.m. ‘cappello’, forse come misura di quantità, nP 133<br />

ciapièl, dal lat. CAPPEllUm, REW 1645, DEsF 355-6;<br />

anche chapelo.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 6r star j di forment mens j chapelo pleno ‘uno<br />

staio di frumento meno un cappello pieno’. UdiCalBCU1348bis c.<br />

11v per ueli e per formadi e per vin e per j capel ‘per olio e per formaggio<br />

e per vino e per un cappello’.<br />

c(h)aradi s.m. ‘carreggio, tributo di trasporto con il carro’, dal lat.<br />

med. CARRAtICUm, vd. DEI 780 s.v. carratico, vd.<br />

Vicario (2011). la voce fa parte dei termini indicanti forme<br />

di imposizione tributaria (cfr. gli it. capatico, erbatico,<br />

plateatico, pontatico, ripatico, testatico etc.).<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 11v r. sol. xlv per lu caradi del sal e del olio<br />

‘ricevetti quarantacinque soldi per il carreggio del sale e dell’olio’;<br />

c. 34v sol. lij per lu charadi di Sent Denel ‘cinquantadue soldi per il<br />

carreggio di san Daniele’.<br />

carador vd. chiarador.<br />

carbon s.m. ‘carbone’, nP 136-7 ciarbòn, ciarvòn, dal lat. CAR-<br />

BOnEm, REW 1674, DEsF 360.


UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 91 la glança e per lu carbon segnar cum<br />

tre crosi ‘la ghiandola e con il carbone segnare con tre croci’.<br />

caretat s.f. ‘carità, elemosina’, nP 105 caritât, cultismo dal lat.<br />

CARItAtEm, REW 1695, DEsF 313.<br />

UdimisBCUospH c. Xv in lu dì dela caretat ‘nel giorno della carità’.<br />

cariole vd. chiariole.<br />

carn vd. chiarn.<br />

cartar s.m. ‘cartaio’, nP 138 ciartâr, dal lat. CARtAm con suff.<br />

di mestiere.<br />

VenCatBCU1231/IV c. 1r Menia di Niculau cartar ‘Domenica figlia<br />

di nicolò cartaio’.<br />

çaschidun vd. chiaschadun.<br />

cason s.m. ‘cassone, grossa cassa’, nP 109 cassòn.<br />

trimarBCU147 c. 9r r. per une archie e j cason sfonderat sol. xij ‘ricevetti<br />

dodici soldi per un’arca e un cassone sfondato’.<br />

cassa s.f. it. ‘cassa (da morto)’, cfr. nP 108 càsse.<br />

trimarBCU147 c. 51r spendey per quatri bregi per fà la cassa al todesco<br />

s. xiiij ‘spesi per quattro tavole per fare la cassa (da morto) al tedesco<br />

quattordici soldi’.<br />

castron vd. chastron.<br />

cavagl(i) vd. chiaval.<br />

*c(h)avalgar v. ‘cavalcare, andare a cavallo’, nP 143 ciavalgiâ, denom.<br />

da chiaval (vd.).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 111r sol. xl per lu nolo del chavalo che cavalgà<br />

a Tulmeço ‘quaranta soldi per il noleggio del cavallo con cui cavalcò<br />

fino a tolmezzo’. UdiCalBCU1348/V c. 1v sol. xij per lu nauli del<br />

chavalo chi chavalgà Toni dal Crot ‘dodici soldi per il noleggio del<br />

cavallo che cavalcò toni figlio del Crot’.<br />

cavoça s.f. ‘zucca’, nP 1468 ciavòzze, vd. DEsF 423 còce, dal lat.<br />

*CUCUtIAm, REW 2369, DEI 992, DElI 248.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 9v j vasilut di vin e j cavoça ‘una botticella di<br />

vino e una zucca’.<br />

*ceche s.f. ‘federa (di cuscino)’, nP 112 ant. cèche, prestito germ.<br />

mat., cfr. ted. bav. Ziche ‘federa’, DEsF 323.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 137v çeche ij di lino e soga chavo j ‘due federe<br />

di lino e un capo di corda’. UdiDuoBCU1200/VI c. 72r ij cechis di<br />

cusineli ‘due federe per cuscinetti’.<br />

cedule s.f. ‘cedola, obbligazione, notificazione, dichiarazione scritta<br />

di valore giudiziario’, nP 112 cèdule, voce dotta dal lat.<br />

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62<br />

sCHEDUlAm, DEsF 324.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 110r sol. iij per spesis daç a Macor per la<br />

cedula e al bricho ‘tre soldi per spese, dati a Ermacora per la cedola e<br />

all’esattore’. UdiCalBCU1348/IV c. 19v sol. xxiiij per imprest e per<br />

le spese del bricho e la cedula dela convençione e per vin e al avochato<br />

‘ventiquattro soldi in prestito per le spese dell’esattore, la cedola della<br />

convenzione, per vino e all’avvocato’. UdiCalBCU1348/V c. 31v sol.<br />

xij per la cedula bolata a Trivignan ‘dodici soldi per la cedola bollata<br />

a trivignano’. UdiDuoBCU1200/VI c. 58r sol. viij per j e cedule chi<br />

io manday a Simon di Indriotis sichu curidor di Cristoful di Cigniot<br />

‘otto denari per una cedola che io mandai a simone Andriotti come<br />

curatore di Cristoforo Cignotto’; c. 61v sol. xliij per ij cedulis chi io<br />

manday a Cristoful e a Denel del Minutin a Spiglinberç per lu seont<br />

tiarmit chi eli si debesin constituisi mantignidory delli tereni chi io lur<br />

avevi fati vendi ‘quarantatre soldi per due cedole che io mandai a<br />

Cristoforo e a Daniele del minutino a spilimbergo per il secondo<br />

termine che essi si dovessero costituirsi mantenitori dei terreni che<br />

io avevo fatto vendere loro’.<br />

çefaran vd. çafaran.<br />

cel vd. achel.<br />

çenar s.m. ‘gennaio’, nP 1305 ’zenâr, regolare dal lat. JEnUA-<br />

RIUm, REW 4576; anche çanar.<br />

trimarBCU147 c. 22v adì viij di çanar ‘oggi otto gennaio’; c. 41r<br />

r. dal mes di çanar s. xlvj ‘ricevetti quarantasei soldi per il mese di<br />

gennaio’. UdiCalBCU1348/III c. 1r adì xx in çenar ‘oggi venti gennaio’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 4r adì viij çenar ‘oggi otto gennaio’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. VIIIv lu mes di çenar ‘il mese di gennaio’;<br />

c. XVv la seonde setemane di çenar ‘la seconda settimana di gennaio’;<br />

c. XXVIr la prime setemane di çenar ‘la prima settimana di gennaio’.<br />

® UdiCriAPU25 c. 2v adì xviij di çenaro r. di maistro Marcho pentor per<br />

la gisuda dal an pasado libris di solç x ‘oggi diciotto di gennaio ricevetti<br />

da mastro marco pittore per l’uscita (saldo) dell’anno scorso dieci lire<br />

di soldi’; c. 5r in m c iiij c ij o adì xvj in çenar ‘oggi sedici gennaio 1402’.<br />

cenguli s.m. plu. ‘cinghie di cuoio, cignoni’, cfr. nP 114 cèngle,<br />

dal lat. CInGUlAm, REW 1926.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 60v sol. lxxxviij per viij cenguli in rason<br />

di sol. xj l-un glu qualg fes la munie di sente Clare ‘88 soldi per otto<br />

cinghie per una somma di undici soldi l’uno, i quali fece la suora di<br />

santa Chiara’; c. 60v sol. lxxxviij per viij cenguli in rason di sol. xj l-un


glu qualg fes la munie di sente Clare ‘88 soldi per otto cinghie per una<br />

somma di undici soldi l’uno, i quali fece la suora di santa Chiara’.<br />

cent 1 s.m. ‘cinto, cintura’, nP 114 ant. cent, dal lat. CInCtUm,<br />

da CInGERE, REW 1924.<br />

UdiBCU435 c. 1r per certi centi di corame di balestra ‘per certi legacci<br />

di cuoio da balestra’. UdiCalBCU1348/IV c. 6r Culau marangon di<br />

Pascal chi fo di Pasiglan dè dar per imprest e per despegnar lu cento de<br />

moglir adì xxxj in maço sol. cxxxx sora lu dito cent ‘nicolò falegname<br />

(figlio) di Pasquale che fu di Pasiano deve dare per prestito e per riscattare<br />

la cintura della moglie, oggi trentuno maggio, centoquaranta<br />

soldi per la suddetta cintura’.<br />

cent 2 num. ‘cento’, nP 114 cent, dal lat. CEntUm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 51v ll. di sol. xl del chiapitul d-Udin sore<br />

ll. di sol. cent ‘40 lire di soldi del capitolo di <strong>Udine</strong> per cento lire di<br />

soldi’; c. 59r a procedi in causa de quistion des cent marchis chi lasà<br />

done Iachume di Cigniot ‘a procedere a causa della controversia delle<br />

cento marche che lasciò donna Giacoma di Cignotto’; c. 62r breis di<br />

laris cent ‘cento tavole di larice’; c. 64r mil e quatry cent modons ‘mille<br />

e quattrocento mattoni’; c. 78r ij mil e sis cent e cinquante ‘duemila<br />

e seicento e cinquanta’.<br />

çentenar s.m. ‘centinaio’, nP 114 centenâr, 1306 zentenâr, dal lat.<br />

CEntEnARIUm, REW 1810a.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 19v Domeni Vidan sora scripto sol. xx per<br />

çentenar j di clodi d-aroda adì iiij or in maço ‘Domenico Vidan sopra<br />

scritto venti soldi per un centinaio di chioda da ruota oggi quattro<br />

maggio’; c. 74v centenar iij c di selegar ‘tre centinaia di tegole’; c. 106:<br />

centenar j di clodi di palment per sol. vij ‘un centinaio di chiodi da<br />

pavimento per sette soldi’; c. 138v r. centenar iiij di copi vinduç per<br />

Culau fornesar a Macor piliçar ‘ricevetti quattrocento tegole vendute<br />

da nicolao mattonaio a Ermacora pellicciaio’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. VIIv un çentenar e meco di latis ‘un centinaio e mezzo di pertiche’;<br />

c. XIv espendey per une cevre di chalcine per meco centenar di chops e<br />

per mec di latis frx. xlvj ‘spesi quarantasei frisachensi per un cestone<br />

di calce, per mezzo centinaio di tegole e per mezzo di pertiche’. trimarBCU147<br />

c. 51r spendey per un centenar di clautz s. viij ‘ancora<br />

spesi per un centinaio di chiodi otto soldi’; c. 60r s. xxxij per j centenar<br />

de copis ‘trentadue soldi per un centinaio di tegole’.<br />

centul agg. ‘stretto in giro’, nP 114 cèntul, dal lat. CInCtUm,<br />

da CInGERE, REW 1924.<br />

63


64<br />

UdiCalBCU1348/V c. 89v io Niculau resto a dar per lu porcho vindut<br />

centul del-orela < teglata > negra a sent Martin ‘io nicolò devo ancora<br />

dare per il maiale venduto stretto dall’orecchia < tagliata > nera a san<br />

martino’.<br />

çentura vd. cintura.<br />

çep s.m. ‘ceppo, legno’, nP 1306 ant. zep ‘legno’, registrato<br />

come frl. tsep ‘albero’ o ‘stirpe’ dal REW 1935 s.v. CIPPUs<br />

‘cippo, colonnetta’, vd. anche DEsF 327 cep.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 170r sol. xxvj per la siridura di çep ‘ventisei<br />

soldi per la serratura di legno’. UdiCalBCU1348/IV c. 21v siridura<br />

j picula e clave ij di cep ‘una serratura piccola e due chiavi di legno’.<br />

cera vd. cere e cevre.<br />

cerchiar v. ‘cercare, rintracciare, procurare’, nP 115 cerciâ, zerciâ.<br />

trimarBCU147 c. 20r spendey per cerchiar j predi di fradagle in ser<br />

Bortolomio sol. x ‘spesi dieci soldi per procurare un prete della fraternita<br />

in messer Bartolomeo’.<br />

*cercli s.m. ‘cerchio (della botte o della ruota), arco della culla’,<br />

nP 115 cèrcli, dal lat. CIRC(U)lUm, DEsF 328.<br />

trimarBCU147 c. 30v per cerclis s. ij ‘due soldi per cerchi’. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 58r ll. iiij or di formadi mens oncis iij et sol. xxviij per<br />

cerclis adì xxiiij in setember ‘quattro libbre di formaggio meno tre once<br />

e ventotto soldi per cerchi, oggi ventiquattro settembre’; c. 134v p.<br />

xiiij or per cerclis ij gra[n]di ‘quattordici piccoli per due cerchi grandi’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 10r r. vaselo j di congi v spendey per far mudar<br />

dove iij e per cerclis sol. xvij ‘ricevetti una botticella da cinque consi,<br />

spesi per far mutare (sostituire) tre doghe e diciassette soldi per cerchi’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XXIr espendey per venx e per cerclis ‘spesi per<br />

legacci e cerchi’; c. XIIv espendey per cerclis e per venx per choncà glu<br />

vasegl frx. xxvj ‘spesi per cerchi e legacci per aggiustare le botti’.<br />

cere s.f. ‘cera’, nP 116 cère, zère, dal lat. CERAm, REW 1821.<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per cere e per fatura delg ceris marcha<br />

j di sol. ‘spesi per cera e per la fattura dei ceri una marca di soldi’; c.<br />

13r spendey per quatri e mieze liris di cere sol. xxxxxvij ‘spesi cinquantasette<br />

soldi per quattro libbre e mezza di cera’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 18r r. ll. vj et oncis iij di cera et r. citis ij di mile stimadis ll. xvj<br />

di mil ‘ricevetti sei libbre e tre once di cera e ricevetti due pentole di<br />

miele stimate sedici libbre di miele’; c. 106v ll. v di cera mens oncis iij<br />

‘cinque libbre di cera meno tre once’.<br />

® UdiCriAPU25 c. 30r spendey al det Chulau per iiij or duplirs faç di


nuestra çera e per lire ij mens iij onçis di çera gniova ch-io comperay e<br />

per lis faturis in dut solç xxxviij ‘ancora spesi per il suddetto nicolao<br />

per quattro doppieri fatti con cera nostra e per due libbre meno tre<br />

once di cera nuova, che io comperai, e per le fatture (la manodopera),<br />

in tutto trentotto soldi’.<br />

*ceri s.m. ‘cero, grossa candela’, nP 116 céri.<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per cere e per fatura delg ceris marcha<br />

j di sol. ‘spesi per cera e per la fattura dei ceri una marca di soldi’; c.<br />

20r spendey per zeris di fradagle marchas j ÷ di sol. ‘spesi una marca e<br />

mezza di soldi per ceri della fraternita’.<br />

çerman s.m. ‘cugino carnale, cugino di primo grado’, nP 1307<br />

’zerman con rimando a cusìn, ma anche con l’indicazione<br />

della loc. cusìn ’zerman, dal lat. GERmAnUm ‘fratello’,<br />

REW 3742, a sua volta da GERmEn ‘germe, seme’, quindi<br />

nato dai medesimi genitori.<br />

UdiBatBCUospB c. 34r eo ve lasso Çuane quel mio çerman cuxin ‘io<br />

vi lascio Giovanni, il mio cugino (di primo grado)’.<br />

certamentri avv. ‘certamente, di sicuro’, nP 149 ciertaméntri.<br />

UdiBCU373 c. 1r certamentri soi di tal nature chu davant ch-io mueri,<br />

no mi jess di memorie fin ch-io non hebi a plen rindut et satisfat agl amis<br />

pagl sirvisis ricivuz ‘certamente sono di tale natura che prima che io<br />

muoia, non mi esce di memoria finché non abbia pienamente reso e<br />

soddisfatto gli amici per i servigi ricevuti’.<br />

cesendeli s.m. ‘piccola lampada ad olio, soprattutto da chiesa o per<br />

i defunti’, nP 117 cesendèli, cisindèri, dal lat. CICInDElUm,<br />

REW 1904, DEsF 332, stussi 100 sgg. cesendelo,<br />

DEI 927 cicindello ‘luminello’.<br />

trimarBCU147 c. 28r spendey per j cesendeli s. xiiij ‘spesi quattordici<br />

soldi per una lampada’; c. 29r spendey per xv ÷ libr. olio chi iò pagay a<br />

Domeni chamerar per fà aluminà lu cesendeli chi ordenà Stiefin Furtin<br />

s. lxvi ‘spesi sessantasei soldi per quindici libbre e mezza di olio che io<br />

pagai a Domenico cameraro per far illuminare la lampada che ordinò<br />

stefano Fortino’. UdiDuoBCU1200/VI c. 64r iiij manis di uadule e<br />

j o mani di scoriadis e j o mani di meti sù la chiandele quant glu munis<br />

inpiglin glu cesendeglis ‘quattro manici da aspersorio e un manico da<br />

frusta e un manico per mettere sopra la candela, quando i sacrestani<br />

accendono le lampade ad olio’; c. 83r sol. viiij per j o cesendeli ‘nove<br />

soldi per una lampada ad olio’. UdiOspBCU1337/III c. Vv espendey<br />

per un cesendeli per metir in glesie ‘spesi per una lampada da mettere<br />

65


66<br />

in chiesa’; c. Vv espendey per dos livris di ueli per meti in lu cesendeli<br />

‘spesi per due libbre di olio da mettere nella lampada’.<br />

cesion s.f. ‘cessione, atto con il quale si trasferisce un bene ad altri’,<br />

cultismo non registrato nel nP, dal lat. CEssIOnEm;<br />

per l’uso di termini giuridici e amministrativi, vd. Vicario<br />

(2009a).<br />

VenmarBCU1275/II c. 34r instrument d-une cesion d-un çiert debit<br />

‘istrumento di una cessione di un certo debito’.<br />

cesire s.f. plu. ‘latiro, sorta di piselli’, nP 117 cesare, dal lat.<br />

CICERAm, REW 1901, DEsF 332.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XVIv espendey per un pesonal di cesire agl<br />

povers frx. xiiij ‘spesi per un pesinale di piselli per i poveri’.<br />

ceste vd. acheste.<br />

cevole s.f. ‘cipolla’, nP 118 cevòle, dal lat. *CEPUllAm, REW<br />

1820; anche zevole.<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per cevole sol. xvj ‘spesi sedici soldi per<br />

cipolla’; c. 13r spendey per zevole a fà la fave sol. xxxij ‘spesi trentadue<br />

solti per cipolla per fare la fava’; c. 20v spendey per cevole in la fave sol.<br />

xlv ‘spesi quarantacinque soldi per cipolla nella fava’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 103r sol. iij per cevola e per vin ‘tre soldi per cipolla e per vino’.<br />

UdimisBCUospH c. VIIr pagay per cevola dnr. ij ‘pagai due denari<br />

per cipolla’. UdiOspBCU1337/III c. VIIIr per un mach di cevole ‘per<br />

un mazzo di cipolla’.<br />

cevre s.f. ‘cestone, corba di vimini’, soprattutto ‘misura per la<br />

calce’, nP 118 cèura (= cevra) e nP 1016 sévre. Il termine è<br />

dall’aat. zwibar ‘tino, mastello’, REW 9635a, ed è registrato<br />

anche in Piccini 214-5 ceura e vd. DEsF 334. Anche cera.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 130v centenar x viij di copi chativi et cera iiij di<br />

calçina et copi lxx ‘diciotto centinaia di tegole cattive e quattro cestoni<br />

di calce e settanta tegole’; c. 138v r. calcina ceris xviij per sol. x la cera<br />

adì x in december ‘ricevetti diciotto cestoni di calce per dieci soldi al<br />

cestone oggi dieci dicembre’; c. 188v ceris viiij di calcina per conçar la<br />

glesia ‘otto cestoni di calce per aggiustare la chiesa’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 46v per ij cevris di chialcine chi io vendey al pulit ‘per due cestoni<br />

di calce che io vendetti al netto’. UdiOspBCU1337/III c. VIIv per<br />

une cevre di calcine per fà concà la glesie ‘per un cestone di calce per far<br />

sistemare la chiesa’; c. XIv espendey per une cevre di chalcine per meco<br />

centenar di chops e per mec di latis frx. xlvj ‘spesi quarantasei frisachensi<br />

per un cestone di calce, per mezzo centinaio di tegole e per mezzo di


pertiche’.<br />

chadarleti s.m. plu. ‘cataletti, barelle per trasportare a spalla i feretri<br />

al cimitero’, nP 89 cadarlèt, caderlèt, dal lat. CAtAlECtUm,<br />

probabile calco dal gr. katálikton ‘letto, divano’,<br />

REW 1759, DEI 805, DEsF 291-2.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 60r j e breie di povol per far ij chadarleti di<br />

portar morti j o di homeni e j o di puti ‘una tavola di pioppo per fare<br />

due cataletti per portare morti, uno da uomini e uno da bambini’; c.<br />

61r diey a mestry Niculau siridurar per viij seraglis lis qual el mi fes per<br />

li chadarleti ‘diedi a mastro nicolò serraturaio per otto chiusure, che<br />

egli mi fece per i cataletti’.<br />

chadrega s.f. ‘sedia, seggiola’, nP 122 ciadrèe, dal lat. CAtHEDRAm,<br />

REW 1768, anche con la grafia chatricha.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 181r sol. iiij or per clodi l daç a Vignut per<br />

la chadrega ‘quattro soldi dati a Venuto per cinquanta chiodi per la<br />

sedia’; c. 184v sol. iij per imprest in la chadrega di sent Pieri ‘tre soldi<br />

in prestito nella cattedra di san Pietro’. UdiCalBCU1348/IV c. 19v<br />

sol. xij in la chatricha di sent Pieri ‘dodici soldi nella cattedra di san<br />

Pietro’; c. 22r adì xxij in fevrar in la chadrega di sent Pieri ‘oggi ventidue<br />

febbraio nella cattedra di san Pietro’. UdiCalBCU1348/V c. 46v sol.<br />

vij per formadi in la drega di sent Pieri ‘sette soldi per formaggio nella<br />

cattedra di san Pietro’.<br />

chalcars s.m. plu. ‘calzari, sandali’, nP 125 ant. cialzâr, REW 1495,<br />

DEsF 343; anche al dim. chalcaruc ‘sandaletti, calzaretti,<br />

scarpette’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Vr per comperà vij par di chalcars agl infantulins<br />

‘per comperare sette paia di sandali per i bambini’; c. Vr per fà concà<br />

glu chalcars des mamulis ‘per far aggiustare i sandali delle inservienti’;<br />

c. XIVr espendey per un par di chalcaruc agl infantulins frx. xxiiij or ‘spesi<br />

ventiquattro frisachensi per un paio di sandaletti per i bambini’.<br />

chalderis vd. caldera.<br />

chaliar vd. chialiar.<br />

chamerot s.m. ‘camerone, grande camera’, vd. nP 126 ciàmare con<br />

suff. accr.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 75r mestry Niculau fary di Merchiat Viery chi<br />

fes j e clave su lu chamerot chi è in glesie ‘mastro nicolò fabbro di mercatovecchio<br />

che fece una chiave per la grande camera che è in chiesa’.<br />

chamese s.f. ‘camicia’, nP 127 ciamèse, dal lat. CAmIsIAm, REW<br />

1550, DEsF 344.<br />

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68<br />

UdiCalBCU1348/III c. 184r sol. xxviij per dispegnar tevagla j e camesa<br />

j ‘ventotto soldi per riscattare una tovaglia e una camicia’. UdiCal-<br />

BCU1348/IV c. 30r Durlì à finido per mamula per marchas ij et<br />

chamesa j e la chalçadura ‘Odorlico ha finito per la serva, per due<br />

marche, e una camicia e la calzatura’. UdiOspBCU1337/III c. XXr<br />

espendey per fà chusì une chamese dela mamule la qual fo visitade frx.<br />

xij ‘spesi per far cucire una camicia dell’inserviente che fu visitata’; c.<br />

XXr espendey per fà chusì xiij chamesis degl infantulins frx. xiij ‘spesi<br />

tredici frisachensi per far cucire tredici camice dei bambini’.<br />

chamoça s.f. ‘camoscia, femmina dal camoscio’, nP 128 ciamòzze,<br />

voce di origine alpina prelat., adattata in lat. CAmOX-CIs,<br />

REW 1555, vd. DEsF 345.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 90v çuperelo coverto di pelle di chamoça valebat<br />

ll. vij ‘giubbetto coperto di pelle di camoscia valeva sette lire’.<br />

chaniva s.f. ‘cantina, taverna, dispensa, magazzino’, nP 131 ciànive,<br />

dal lat. CAnIPAm per CAnABAm, REW 1566, DEsF<br />

350-1 ciànive 1 , Piccini 173 canipa, Prati 35 caneva; anche<br />

chanipa, caneva, chianivo.<br />

CivBCU372 c. 3v si gl’imprestay entello me chianivo ss. viij prisinz plusors<br />

di Godio ‘gli imprestai nella mia cantina otto soldi, presenti parecchie<br />

persone di Godia’; c. 4v si gl’ay imprestat ss. xxxij entello me chianivo<br />

‘gli ho imprestato 32 soldi nella mia cantina’. trimarBCU147 c. 34r<br />

spendey per fà conçà la caniva per mestris libr. iiij mens s. ij et selear<br />

centenar v monta s. c ‘spesi per far sistemare la cantina; per gli operai<br />

quattro libbre meno due soldi e cinque centinaia di tegole di paglia<br />

battuta in totale cento soldi’; c. 50v per lo fitto de la caneva s. xx ‘per<br />

l’affitto della cantina venti soldi’. UdiCalBCU1348/III c. 56v Çian<br />

dè dar marcha j per resto del vino vindut in la mia chanipa ‘Canziano<br />

deve dare una marca come resto del vino venduto nella mia cantina’;<br />

c. 74v bregis iiij or in sent Cancian per conçar la chaniva ‘quattro tavole<br />

a san Canziano per aggiustare la cantina’; c. 100r fata roson per man<br />

di Culau Casvenich in la chanipa del det Marchuç in prisinça Blasut<br />

inferedor e Çuan Predeman di borgo d-Aquilegia adì xvij in december<br />

‘fatto il conto da nicolao Casvenich nella cantina del suddetto marcuccio<br />

alla presenza di Biagetto ferratore e di Giovanni Pradamano<br />

di borgo Aquileia oggi diciassette dicembre’. UdiCalBCU1348/IV<br />

c. 51r sol. xl per lu fito dela chanipa di Cerneglons ‘quaranta soldi per<br />

l’affitto della cantina di Cerneglons’.<br />

chanovaç s.m. ‘canovaccio o filondente, tela rada da ricamo’, non


egistrato in nP, cfr. it. canovàccio.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 110v r. sol. x per tisiduris pareç ij di chanovaç<br />

a Martin di Lauçaç ‘ricevetti dieci soldi per tessiture di due pareti di<br />

canovaccio a martino di lauzacco’.<br />

chapele s.f. ‘cappella’, nP 100 capèle, dal lat. CAPPEllAm, REW<br />

1644; anche chapela.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 75v io diey a Tiador e a Iançil marangoni chi<br />

disfacerin glu banchi de chapele di sent Zuan ‘io diedi a teodoro e a<br />

Gianni falegnami che disfarono i banchi della cappella di san Giovanni’;<br />

c. 77r sore lu lavorir chi el tolè a fà de glesie çoè glu pironi chi van in la<br />

chapele di sent Zuan ‘per il lavoro che egli prese a fare in chiesa, cioè le<br />

forchette che vanno nella cappella di san Giovanni’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 1v sol. x per la chapela ‘dieci soldi per la cappella’.<br />

chapitani s.m. ‘capitano’, nP 134 ciapitàni, dal lat. *CAPItAnUm,<br />

REW 1634, DEsF 357, Zudini/Dorsi 69 kapetàni.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 45r resta a dar sol. lxv con queli del chapitani<br />

e del bricho ‘deve ancora dare sessantacinque soldi, con quelli<br />

del capitano e dell’esattore’; c. 75v Pieri resta a dar a ser Çuaniti<br />

chapitani marcha j et sol. c c xxiij ‘Pietro deve ancora dare una marca<br />

e centoventitre soldi a messer Giovannetto capitano’; c. 133r sol. xl<br />

dat al chapitani ‘quaranta soldi dati al capitano’; c. 134r sol. c c viij daç<br />

al chapitani ‘centotto soldi dati al capitano’; c. 161v sol. xxvij daç al<br />

chapitani ‘ventisette soldi dati al capitano’.<br />

chapitel s.m. ‘capitello, tabernacolo, cappella’, nP 100, cultismo<br />

dal lat. CAPItEllUm, REW 1636, DEsF 308.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 58r la cros chi va in cime del chapitel chi è<br />

in cime de glesie ‘la croce che va in cima al capitello che è in cima alla<br />

chiesa’; c. 58v per fà dipenci glu voltiseli chi son in cime de glesie e lu<br />

chapitel lu qual dipençè Niculau impintidor filg di Toni di Tomasin ‘per<br />

far dipingere le volticelle che sono in cima alla chiesa e il capitello che<br />

dipinse nicolò pittore figlio di Antonio di tommasino’.<br />

chara s.f. ‘capra’, nP 137 ciàre con rimando a ciàvre, nP 145,<br />

dal lat. CAPRAm, REW 1647, DEsF 383.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 40v sol. xvij per par vj di oculini defalchat<br />

sol. xxxj per soga di chara < e per par j di poleç > e per sol. x del prat<br />

‘diciassette soldi per sei paia di ochette sottratti trentun soldi per fune<br />

da capra < e per un paio di polli > e per dieci soldi del prato’.<br />

charadura s.f. ‘carreggio’ e quindi ‘trasporto’, nP 118 charadùra con<br />

rimando a caradùris, nP 102, dal gall. CARRUm, REW<br />

69


70<br />

1721, con suff. -tURA, molto comune in friulano per<br />

la formazione di sostantivi astratti, vd. De leidi (1984:<br />

139-41).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 3r sol. xvj per imprest per lis charaduris et ll.<br />

j ÷ di formadi per sol. iij la lira adì xj in otom ‘sedici soldi in prestito<br />

per i carreggi e una libbra e mezza di formaggio per tre soldi la libbra,<br />

oggi undici ottobre’. UdiCalBCU1348/IV c. 19r r. congi viij per sol.<br />

xx e la charadura ‘ricevetti otto conzi per venti soldi e il trasporto’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 8r lis charaduris di ceris di calcina xj in dos oris<br />

‘il trasporto di undici cestoni di calce in due volte’.<br />

charete s.f. ‘carretta’, nP 104 carète, dim. del lat. CARRUm, REW<br />

1718, vd. DEsF 312 carèt.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 62v sol. xxxij per j e charete chi menà mestry<br />

Cristoful a Puart lu qual chiarador fo Niculau di Vanut di borgo di<br />

Glemone ‘trentadue soldi per una carretta che portò mastro Cristoforo<br />

a Portogruaro, il conducente della quale fu nicolò di Giovannetto<br />

di borgo Gemona’.<br />

charucar s.m. ‘carrettiere, costruttore, manutentore o venditore di<br />

carretti’, da cjaruç, nP 139, dim. di cjar ‘carro’, con suff.<br />

-âr.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 143r in prisinça Culau charucar ‘alla presenza<br />

di nicolò carrettiere’.<br />

chasa vd. chiase.<br />

chasela s.f. ‘cassetta, cassapanca’, nP 108 cassèle, dim. del frl. càsse<br />

‘cassa’, DEsF 317.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 63r sol. xxxvj per j chasela e per j chadenaç ‘trentasei<br />

soldi per una cassetta e per un catenaccio’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 47r chasela j per imprest ‘una cassetta in prestito’.<br />

chastenar s.m. ‘castagno’, nP 141 ciastenâr con rinvio a ciastinâr, dal<br />

lat. CAstAnUm ‘castagna’, REW 1743, DEsF 374, con<br />

suff. -âr.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 17v : sol. lvij per lu chastenar ‘cinquantasette<br />

soldi per il castagno’; c. 17v sol. xiiij or per lu chastenar e per vin ‘quattordici<br />

soldi per il castagno e per vino’.<br />

® UdiCriAPU24 c. 2v per iij digorenty uno di pezzo e ij di chastenar sol.<br />

v ‘ancora cinque soldi per tre travetti, uno di abete e due di castagno’.<br />

c(h)astron s.m. ‘castrone, agnello castrato’, nP 142 ciastròn, dal v. lat.<br />

CAstRARE con suff. -OnE, DEsF 374-5, analogo nella<br />

formazione a molton (vd.).


UdiCalBCU1348/III c. 54v sol. iij ÷ per carne di castron dat al filg in<br />

s.ta Ursula ‘tre soldi e mezzo per carne di castrone a santa Orsola’; c.<br />

133r r. ll. ij et oncis iij di carne di chastron ‘ricevetti due libbre e tre once<br />

di carne di castrone’; c. 133v sol. vij ÷ per quarta j di carne di castron<br />

pesa ll. iiij or ÷ in sent Barnabe ‘sette soldi e mezzo per una quarta di<br />

carne di castrone pesa quattro libbre e mezza a san Barnaba’; c. 146r<br />

per ll. v et oncis iij di carne di chastron sol. viij ‘per cinque libbre e tre<br />

once di carne di castrone otto soldi’.<br />

chatricha vd. chadrega.<br />

chavaçulg s.m. probabilmente si tratterà di un ‘tipo di cavezza per<br />

legare il bestiame’ o altro genere di attrezzo, cfr. frl. ciavèc’,<br />

ciavèz e der. nP 143-5.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 87v sol. vij per j flancho e per j chavaçulg ‘sette<br />

soldi per un fianco e una cavezza’; c. 87v lu det Matio dè dar sol. xxxj<br />

per chavaçulg j ‘il suddetto matteo deve dare trentuno soldi per una<br />

cavezza’; c. 87v Cristoful filg chi fo Drigòs dè dar per j chavaçulg sol.<br />

xlij ‘Cristoforo figlio del fu Driosso deve dare quarantadue soldi per<br />

una cavezza’.<br />

chavala s.f. ‘cavalla’, nP 143 ciavàle, dal lat. CABAllAm, REW<br />

1437, DEsF 378.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 8v resta a dar marchas iiij or di dinars et dnr.<br />

xxxiiij et duchati viij d-oro per una chavala rosa ‘deve ancora dare<br />

quattro marche di denari e trentaquattro denari e otto ducati d’oro per<br />

una cavalla rossa’; c. 37v duchati iiij or d-oro per j chavala rosa ‘quattro<br />

ducati d’oro per una cavalla rossa’; c. 75v per una chavala rosa e per<br />

fiti di praç e per imprest ‘per una cavalla rossa, per gli affitti dei prati<br />

e in prestito’; c. 104: sol. iiij per imprest per inferar la chavala ‘quattro<br />

soldi in prestito per far ferrare la cavalla’; c. 172v duchati v et sol. xl<br />

per una chavala pagada al filg Cumuç dal Povul di borgo di Glemona<br />

‘cinque ducati e quaranta soldi per una cavalla pagata al figlio di<br />

Comuzzo (figlio) del Pioppo di borgo Gemona’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 4v r. feri iiij remes in m c iiij c xviiij or adì xx in avost ala chavala<br />

‘ricevetti quattro ferri rimessi oggi venti agosto 1419 per la cavalla’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 9r marchas iij di dinars per j cavala ‘tre marche<br />

di denari per una cavalla’.<br />

chaveli s.m. ‘tino’, nP 144 ciavêli, dal lat. CAVUm, REW 1796,<br />

con doppio suff. -ICUlUm, DEsF 381 ciavêli 2 .<br />

UdiCalBCU1348/III c. 67v r. marcha j restin a dar sol. xl sora lu chaveli<br />

‘ricevetti una marca, si devono ancora dare quaranta soldi per il<br />

71


72<br />

tino’; c. 72v sol. lxxx per imprest per comperar j chaveli ‘ottanta soldi<br />

in prestito per comperare un tino’.<br />

chavo s.m. venez. ‘capo (di vestiario); testa; cima’, nP ciâf, dal<br />

lat. nom. CAPUt.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 17a r Iori di Lauçà marcha ÷ sora vij cavi di<br />

façuli e mantili Martin è siuritat in prisinça me Simon e Denel ‘Gregorio<br />

di lauzacco mezza marca per sette capi di fazzoletti e tovaglie;<br />

martino è garante, alla presenza di me, di simone e di Daniele’; c.<br />

33v dè dar marcha j di sol. per imprest sora viij chavi di peçi ‘deve dare<br />

una marca di soldi in prestito per otto capi di pezze’; c. 137v çeche ij<br />

di lino e soga chavo j ‘due federe di lino e un capo di corda’.<br />

® UdiCriAPU27 c. 21v spendey per laç e per chlauç per fà uno usso<br />

in chavo dela schalla al preve s. xij ‘spesi dodici soldi per laccio e per<br />

chiodi per fare un uscio per il prete in cima alla scala’.<br />

chavridol s.m. ‘monaco, corto pezzo di trave verticale, preso in mezzo<br />

dalle estremità superiori dei puntoni che formano il cavalletto<br />

del tetto’, vd. nP 145 ciàvri, giàvri; il termine friulano,<br />

proprio del lessico dei muratori, è segnalato anche da REW<br />

1650 s.v. *CAPREUs, frl. k’abri ‘Dachbalken’ e da DEsF<br />

383 ciàvri, presentandosi nel nostro caso con doppio suff.<br />

dim. -ItUs + -EOlUs, quindi *CAPRItEOlUs.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 3r item per chavridol inferat ‘ancora per un<br />

travetto di ferro’.<br />

chè agg. pron. ‘quella’, nP 119 ché, dal lat. ECCU IllAm,<br />

plu. chès.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 38v blave vindude per me Pinçan di chè la<br />

qual io ay aschodude des entradis de fabriche ‘biava venduta da me<br />

Pinzano, di quella la quale io ho riscosse delle entrate della fabbrica’;<br />

c. 40r la midiesime braide si iare part di chè del convent di sent Piery<br />

marter ‘la medesima braida era parte di quella del convento di san<br />

Pietro martire’; c. 51v io ay riciut lu arest di chès l marchis punint<br />

glu x duchati in rason come apar in j e altre pueste achì denant ‘io ho<br />

ricevuto il resto di quelle cinquanta marche mettendo i dieci ducati<br />

sul conto, come appare in un’altra posta qui avanti’; c. 80r chary xx<br />

di piere di chè di Glemone ‘venti carri di pietra di quella di Gemona’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 4v une casa la qual è posta donge a chè dal<br />

fradi ‘una casa che è situata vicino a quella del fratello’.<br />

chegl agg. pron. ‘quelli’, vd. achel.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 19r e-l aroman a dà di chegl xl frx. xvij per quel


star di sorch ch-el dè ‘e deve ancora dare di quei quaranta, diciassette<br />

frisachensi per quello staio di grano che diede’.<br />

chel agg. pron. ‘quello’, vd. achel.<br />

trimarBCU147 c. 1v da chel midiesim ‘da quello medesimo’; cd.<br />

12v spendey lu dì del setal per mesis e per paià Michel des Corç di chel<br />

ch-el lu veglà sol. lxxvj ‘spesi settantasei soldi nel settimo giorno dalla<br />

morte per le messe e per pagare michele delle Corti per quel tempo<br />

che lo vegliò’.<br />

chès vd. chè.<br />

chest vd. achest.<br />

chi pron. rel. ‘che’, dal lat. QUID, vd. DEsF 334 s.v. che,<br />

Vicario (2003: 36-7). Questa forma risulta molto più<br />

frequente, in generale, della seconda forma dell’invariabile<br />

chu (vd.), DEsF 531 cu 2 , e della forma venezianeggiante,<br />

o toscaneggiante, che.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 25v in prisinça Drega chi sta in la chasa Pieri<br />

Nardòs ‘alla presenza di Andrea che sta nella casa di Pietro nardos’;<br />

c. 52r dè dar j vasello di congi iij chi è dal bochalar ‘deve dare una<br />

botte da tre conzi che è del vasaio’; c. 66r bregis xl et ll. xxviij di ferro<br />

menat per lu cugnat chi sta a Buri adì xviiij in març ‘quaranta tavole<br />

e ventotto libbre di ferro portato dal cognato che sta a Buttrio, oggi<br />

diciannove marzo’; c. 177v masango j chi lu det perdè ‘una roncola<br />

che il suddetto perse’. UdiOspBCU1337/III c. Xv Jachum lu qual<br />

mi scris aquel chi jo recevey ‘Giacomo il quale mi scrisse quello che<br />

io ricevetti’; c. XIVv une quarta di forment la qual el lasà agl povers<br />

chi-gl povers la pagarin a luj frx. iiij ‘una quarta di frumento che (egli)<br />

lasciò ai poveri che i poveri la pagarono a lui quattro frisachensi’; c.<br />

1r Yachomo nevot chi fo di Missio merchadant ‘Giacomo nipote del fu<br />

missio mercante’; c. 5v Chulau figl chi fo di Stefin di Blesan ‘nicolò<br />

del fu stefano di Blessano’; c. 6v une casa la qual è là chi era l-ospedal<br />

Bitulin in borch di Glemone ‘una casa che è là dove c’era l’ospedale di<br />

Bitulino in borgo Gemona’.<br />

chiadini s.m. plu. ‘catini, catinelle’, nP 121-2 ciadìn, dal lat. CAtInUm,<br />

REW 1769, DEsF 339.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 79r ij chiadini e ij scudielis per poni lu imbor<br />

distudat entry antedet ‘due catinelle e due scodelle per mettere la tintura<br />

spenta dentro il suddetto’.<br />

chialcine s.f. ‘calce, calcina’, nP 126 cialzìne, cialcìne, dal lat. CAl-<br />

CInAm, DEsF 341, ClR 187; anche calcina, calçina,<br />

73


74<br />

calcine.<br />

UdiBCU435 c. 1r polver di chialzino ‘polvere di calce’. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 188v ceris viiij di calcina per conçar la glesia ‘otto<br />

cestoni di calce per aggiustare la chiesa’. UdiOspBCU1337/III c. VIIv<br />

per une cevre di calcine per fà concà la glesie ‘per un cestone di calce per<br />

far sistemare la chiesa’; c. XIv espendey per une cevre di chalcine per meco<br />

centenar di chops e per mec di latis frx. xlvj ‘spesi quarantasei frisachensi<br />

per un cestone di calce, per mezzo centinaio di tegole e per mezzo di<br />

pertiche’. UdiDuoBCU1200/VI c. 46v per ij cevris di chialcine chi<br />

io vendey al pulit ‘per due cestoni di calce che io vendetti al netto’; c.<br />

58v sol. xxxvj chi io diey a Toni de Sclave chi lavorà dis iij in rason di<br />

sol. xij per dì chi el impastà la chialcine chi iare in glesie ‘36 soldi che<br />

io diedi ad Antonio della schiava che lavorò tre giorni per un totale<br />

di dodici soldi al giorno che egli impasto la calce che era in chiesa’;<br />

c. 60v j o migliar di modon crut chi io comperay di mestry Corat furnisir<br />

per avoltà la fornàs di quey la chialcine del tor ‘un migliaio di mattone<br />

crudo che io comperai da mastro Corrado fornaciaio per rivestire la<br />

fornace per cuocere la calce del campanile’. UdimisBCUospH c. 7v<br />

pagay per far menar la calçina ‘pagai per far portare la calce’.<br />

chialdamentri avv. ‘caldamente, vivamente, calorosamente’, non registrato<br />

nel nP.<br />

UdiBCU373 c. 1r no pues fà ch-io no vus al recommandi chialdamentri<br />

‘non posso fare che io non ve lo raccomandi caldamente’.<br />

chialderar s.m. ‘stagnaio, ramaio, calderaio’, nP 124 cialderâr.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 46v per viiij cevris di chialcine chi io vendey a<br />

Durlì chialderar ‘per nove cestoni di calce che io vendetti a Odorlico<br />

stagnaio’; c. 63r sol. vj imperçò chi io fes conçar lu chialdir de sigristie<br />

lu qual conçà Durlì chialderar ‘sei soldi perché io feci aggiustare la<br />

secchia di rame della sacrestia, che aggiustà Odorlico ramaio’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. 3v recevey dagl arec di Çuan chalderar ‘ricevetti<br />

dagli eredi di Giovanni calderaio’.<br />

chialdir s.m. ‘secchia di rame con manico, stagnata internamente,<br />

per conservare l’acqua’, termine usato anticamente anche<br />

come misura di quantità, nP 124 cialdîr, DEsF 342 cialdîr<br />

con rinvio a cialdèrie.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 64v defalchat congi vj et j caldir di vino per sol.<br />

xlij lu congi ‘tolto sei conzi e una secchia di vino per quarantadue soldi<br />

al conzo’; c. 94r item dè dar sol. viij ÷ per flibis e per clodi e per vin in<br />

sent Çuan Degolaci et caldirs ij di vino di bocis xlij per imprest ‘ancora


deve dare otto soldi e mezzo per fibbie e per chiodi e per vino a san<br />

Giovanni Decollato e due secchie di vino da quarantadue mezzette<br />

in prestito’; c. 100r caldirs ij di vino per imprest ‘due secchie di vino<br />

in prestito’; c. 167r r. congi v et caldir j per sol. lxxij ‘ricevetti cinque<br />

conzi e una secchia per settantadue soldi’. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

63r sol. vj imperçò chi io fes conçar lu chialdir de sigristie lu qual conçà<br />

Durlì chialderar ‘sei soldi perché io feci aggiustare la secchia di rame<br />

della sacrestia, che aggiustà Odorlico ramaio’.<br />

chialdiruzo vd. caldera.<br />

chialiar s.m. ‘calzolaio’, nP 124 cialiâr, dal lat. CAlIGARIUm,<br />

REW 1515, DEsF 342, ClR 154, cfr. Prati 32 calegaro,<br />

a sua volta da CAlIGA ‘scarpa da soldato’.<br />

trimarBCU147 c. 7r Zuanut chialiar di Trasesim ‘Giovannutto calzolaio<br />

di tricesimo’. UdiCalBCU1348/III c. 8v Grior chaliar di borgo<br />

d-Aquilegia ‘Gregorio calzolaio di borgo Aquileia’; c. 141r Blas chaliar<br />

chi sta in la mia chasa ‘Biagio calzolaio che sta nella mia casa’. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 80v Rafael chi mi tirà fur j e chiarte del nivel chi<br />

apain la fradaglie deli chialiary ‘Raffaele che mi trovò una carta del<br />

livello che paga la confraternita dei calzolai’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. 1v Vecado caliar di borch d-Auleie ‘Vecado calzolaio di borgo Aquileia’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 23v confinant apreso lu det comperador<br />

e lu terein rizut per Matiùs chialiar di Farle e Mus di Pers abitador in<br />

Averla ‘confinante vicino il suddetto compratore e il terreno ricevuto<br />

da mattiusso calzolaio di Farla e musso di Pers abitante in Averla’; c.<br />

3v Çuan chialiar di Rigugne ‘Giovanni calzolaio di Ragogna’.<br />

chialinis vd. galine.<br />

chialuni s.m. ‘canonico’, nP 125 cialùni, dal lat. CAnOnICUm,<br />

REW 1609, con dissimilazione della prima nasale (n + n<br />

> l + n); anche in forma venez. calonigo.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 187v per dispegnar a Cividat li deti boy e-l<br />

chavalo e-l charo daç al calonigo so signor ‘per riscattare, a Cividale, i<br />

suddetti buoi e il cavallo e il carro, dati al canonico suo signore’. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 47r di ser Iachum chialuni per nom di pre Nadal<br />

per j e condanason chi fes lu chiapitul ‘da messer Giovanni canonico a<br />

nome di don natale per una condanna che fece il capitolo’. Udi-<br />

DuoBCU1200/VII c. 19v miser Pollo calonigo ‘messer Paolo canonico’.<br />

chialzino vd. chialcine.<br />

chiamerar s.m. ‘cameraro, amministratore o cassiere dei beni di una<br />

comunità civile o religiosa’, nP 126-7 ciamerâr, dal lat.<br />

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76<br />

CAmERARIUm, DEsF 343 ciàmare, cfr. it. cameraio<br />

‘guardiano della camera, amministratore erariale’, DEI 700;<br />

numerose le varianti grafiche e fonetiche, come camerà,<br />

chamerar, camarar, camerari etc.<br />

trimarBCU147 c. 1r Zuanilo de Quell Mulan camerari de l-ano presente<br />

‘Giovannello di Colmulano cameraro dell’anno presente’; c. 3r<br />

r. da me Zuan chiamerar olio lira j a ‘ricevetti da me (stesso) Giovanni<br />

cameraro una libbra di olio’; c. 30v dal camerà vieri ‘dal cameraro<br />

vecchio’; c. 51r Pieri Mian camarar dela fradala di santa Maria ‘Pietro<br />

miano cameraro della fraternita di santa maria’; c. 58r iò Daniel camerà<br />

della fradallia ‘io Daniele cameraro della fraternita’. UdiBCU435 c.<br />

1r mestri Nicolau horesin chamerar del comun ‘mastro nicolò orefice<br />

cameraro del comune’. UdiCalBCU1348/III c. 36v Teon di Cerneglons<br />

chamerar dè dar adì vij in març per la glesia ll. ij di olio ‘teone di<br />

Cerneglons cameraro xdeve dare oggi sette marzo due libbre di olio<br />

alla chiesa’; c. 37r Iacum Dina di Cerneglons chamerar de fradagla di<br />

Cerneglons ‘Giacomo Dina di Cerneglons cameraro della confraternita<br />

di Cerneglons’; c. 138v r. centenar xj di copi mandac a Lenart di ser<br />

Hector chamerar dal cumuno ‘ricevetti mille e cento tegole mandate<br />

a leonardo (figlio) di messer Ettore cameraro del comune’; c. 140r<br />

mestri Pieri coraçar e mestri Antoni di Cramariis chamerars de fradagla di<br />

sent Niculau de glesia maçor ‘mastro Pietro corazzaio e mastro Antonio<br />

di Cramariis camerari della confraternita di san nicolò della chiesa<br />

maggiore’. UdiCalBCU1348/V c. 16r defalchat le charadure e bregis<br />

vj di nogar per sol. xviij l-una dadis a ser Geroni di ser Hector chamerar<br />

dela glesia maçor ‘tolti i carriaggi e sei tavole di note per diciotto soldi<br />

l’una date a messer Gerolamo (figlio) di messer Ettore cameraro della<br />

chiesa maggiore’. UdiDuoBCU1200/VI c. 40r Bertul Zanut di Plain<br />

sichu chiamerar de fradaglie di sente Marie ‘Bertolo Zanutto di Plaino<br />

in qualità di cameraro della confraternita di santa maria’; c. 60r sol.<br />

xvj chi io diey a mestry Benvigniut de scuele per mil e trisinte modons chi<br />

el avè imprestat a ser Niculau di Bonben sichu chiamerar pasat ‘sedici<br />

soldi che io diedi a mastro Benvenuto della scuola per mille e trecento<br />

mattoni che egli ebbe imprestato a messer nicolò di Bomben come<br />

cameraro scorso’. UdiOspBCU1337/III c. 22r recevey dal chamerar<br />

dela glesia ‘ricevetti dal cameraro della chiesa’.<br />

chiamerarie s.f. ‘cameraria, compito, ufficio del cameraro’, non registrato<br />

nel nP, vd. qui chiamerar e cfr. camire.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 50r achest per lu rest delli dinary chi el restava


a dà de so chiamerarie ‘questo per il resto dei denari che lui doveva<br />

ancora dare della sua cameraria’; c. 51r per arest de so chiamerarie chi el<br />

restave a dà ‘per resto della sua cameraria che lui doveva ancora dare’.<br />

chiamis s.m. ‘camice sacerdotale’, nP 127 eccl. ciàmis, ciàmiz,<br />

probabilmente dal lat. tardo CAmAsUm, a sua volta dal<br />

gr. biz. kámasos ‘tunica’, vd. Piccini 133-4 camisus, DEsF<br />

344.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63r sol. lx per xij chiamis chi io fes lavà e<br />

chusì sù lis tachis chi van dapìs ‘60 soldi per dodici camici che io feci<br />

lavare e cucire su le toppe che vanno sotto’; c. 79v done Chatarine di<br />

Raimont chi lavà chiamis v ‘donna Caterina di Raimondo che lavò<br />

cinque camici’. UdiOspBCU1337/III c. 9v recevey di done Flor di<br />

Pirchut un camis di predi lu qual lu marit lu lasà ala glesie di Santa<br />

Marie Madalene ‘ricevetti da donna Fiora di Percoto un camice da<br />

prete il quale il marito lo lasciò alla chiesa di santa maria maddalena’.<br />

chiamp s.m. ‘campo’, nP 128 ciàmp, dal lat. CAmPUm, REW<br />

1563; l’indicazione di ‘campo’ designa talora anche la<br />

misura di superficie del ‘campo friulano’, pari a circa un<br />

ettaro.<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per scuedi la chiarte dal chiamp sol.<br />

xvj ‘spesi sedici soldi per riscuotere la carta del campo’; c. 22v lu det<br />

Dunys sichu chiamerar afittà a fit semplis a Nichulau Pidrùs di Fregelà<br />

alla vita so j o lor chiamp franch propi ‘il suddetto Dunisso in qualità di<br />

cameraro affittò ad affitto semplice a nicolao Pedrussio di Fraelacco<br />

per la durata della sua vita un loro campo libero di proprietà’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. VIr espendey per fà semenà doy camps glu quagl son<br />

in Pratclùs stars di forment ij e pesonagl ij ‘spesi per far seminare due<br />

campi che sono in Pracchiuso; c. IXr espendey per fà choncà lis vic di<br />

tre camps glu quagl furin dac su ‘spesi per far potare le viti di tre campi<br />

che furono ceduti’; c. XIr espendey per fà seselà ij champs di forment<br />

degl povers ‘spesi per far mietere due campi di frumento dei poveri; c.<br />

XVv espendey per fà menar lu sorgal d-un champ di sorch frx. xij ‘spesi<br />

dodici frisachensi per far portare i fusti secchi del mais da un campo<br />

di grano’; c. XXVIIIv xvij choncedors glu quagl concarin iiij or camps di<br />

vic ‘diciassette potatori che potarono quattro campi di viti’; c. 21v<br />

recevey di Domeni brich sore doy champs glu quagl el ten ‘ricevetti da<br />

Domenico esattore per due campi che occupa’. VenmarBCU1275/<br />

II c. 13r sore j o chianp pastanat puest in la vile di Val di Corno ‘per un<br />

campo piantato nel paese di Valle di Corno’; c. 24v lu chiamp dela<br />

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78<br />

glesie di Chiavorià ‘il campo della chiesa di Caporiacco’.<br />

chiandelary s.m. plu. ‘candelabri’, non registrato nel nP, regolare dal<br />

lat. CAnDElABRUm, REW 1579, ma qui solo al plu.<br />

(vocalico).<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 66r diey a Niculau marangon di borgo di<br />

Auleie per xij chiandelary chi el mi fes chi stan inant lu altar maior<br />

‘diedi a nicolò falegname di borgo Aquileia per dodici candelabri<br />

che egli mi fece che stanno davanti all’altare maggiore’; c. 66r Zuan<br />

fary fradi di pre Michel chi fes glu fery chi van in glu chiandelary soredeti<br />

‘Giovanni fabbro fratello di don michele che fece i ferri che vanno<br />

sui candelabri suddetti’.<br />

chiandele s.f. ‘candela’, nP 130 ciandèle, dal lat. CAnDElAm, REW<br />

1578; anche candelotz ‘candelotti’, nP 130 ciandelòt.<br />

trimarBCU147 c. 20v spendey per j lira di chiandelis sol. iiij ‘spesi<br />

quattro soldi per una libbra di candele’; c. 46r per cevola e candelis s.<br />

iij ‘per cipolla e candele tre soldi’; c. 55r ex. per candelotz lb. xi. et s. j<br />

‘spesi per candelotti undici libbre e un soldo’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 3r sol. liiij or per j curtello e per j anello e per formadi e per candelis<br />

‘cinquantaquattro soldi per un coltello, per un anello, per formaggio<br />

e per candele’; c. 139v sol. iiij or ÷ dat al Carnel adì xxvj in avost e per j<br />

candela ‘quattro soldi e mezzo dati al Cargnello oggi ventisei agosto e<br />

per una candela’; c. 7r ll. ij ÷ di formadi per sol. iiij or et ll. j di candelis<br />

per dnr. iiij or adì xxv in setember ‘due libbre e mezza di formaggio per<br />

quattro soldi e una libbra di candele per quattro denari oggi venticinque<br />

settembre’.UdiDuoBCU1200/VI c. 64r iiij manis di uadule<br />

e j o mani di scoriadis e j o mani di meti sù la chiandele quant glu munis<br />

inpiglin glu cesendeglis ‘quattro manici da aspersorio e un manico da<br />

frusta e un manico per mettere sopra la candela, quando i sacrestani<br />

accendono le lampade ad olio’.<br />

chianivo vd. chaniva.<br />

chianton s.m. ‘angolo’, nP 131 ciantòn, dal lat. CAntHUm, a<br />

sua volta dal gr. kanthós ‘angolo dell’occhio’, REW 1616,<br />

Piccini 137-8.<br />

VenmarBCU1275/II c. 15r une chiase che fo Nichulau Disipul pueste<br />

sul chianton dela plaze ‘una casa che fu di nicolò Discepolo posta<br />

sull’angolo della piazza’.<br />

chiapitul s.m. ‘capitolo, collegio dei canonici’, nP 134 ciapìtul, dal<br />

lat. eccl. IRE AD CAPItUlUm ‘andare alla lettura di un<br />

capitolo delle scritture’.


UdiDuoBCU1200/VI c. 45r la chiase chi fo del chiapitul d-Auleie ‘la<br />

csa che fu del capitolo di Aquileia’; c. 47r di ser Iachum chialuni per<br />

nom di pre Nadal per j e condanason chi fes lu chiapitul ‘da messer Giovanni<br />

canonico a nome di don natale per una condanna che fece il<br />

capitolo’; c. 51v j e condanason di j o predi di Padiar chi fo condanat per<br />

lu chiapitul ‘una condanna di un prete di Paderno che tu condannato<br />

dal capitolo’; c. 51v ll. di sol. xl del chiapitul d-Udin sore ll. di sol. cent<br />

‘40 lire di soldi del capitolo di <strong>Udine</strong> per cento lire di soldi’; c. 67r io<br />

donay a miser Rasmilg j e lastre di seglar la qual fo de chiase del chiapitul<br />

di Auleie sore achel chi el à servit alla fabriche imperçò chi el è sindicho<br />

della fabriche ‘io donai a messer Rasmigli una lastra da acquaio che<br />

fu della casa del capitolo di Aquileia per quello che egli ha servito alla<br />

fabbrica, perché egli è responsabile della fabbrica’.<br />

chiar s.m. ‘carro’, nP 134-6 ciàr, dal lat. CARRUm, prestito<br />

dal gall. carros, analogo al lat. CURRUm ‘carro da guerra<br />

(a due ruote)’, REW 1721 e vd. Vicario (2011).<br />

trimarBCU147 c. 7v spendey a pre Nicolò e per j chiar sol. x sol. xl<br />

‘spesi per don nicolò ancora per un carro soldi dieci, soldi quaranta’;<br />

c. 7v vij chiars di lens ‘sette carri di legna’. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

59r lavorà dis iij chun lu chiar ‘lavoro tre giorni con il carro’; c. 59r<br />

lavorà dis iij chun lu chiar in rason di sol. xx per dì chi el menà fur la<br />

malte di glesie ‘lavoro tre giorni con il carro per la somma di venti soldi<br />

al giorno, che egli portò fuori la malta di chiesa’; c. 68v diey a Matiùs<br />

arodar chi lavorà lu chiarpint del chiar ‘diedi a matiusso ruotaio che<br />

lavorò all’asse delle ruote del carro’; c. 77v lavorà dis vj chun lu chiar<br />

per menà aqua di inpastà malte ‘lavorò sei giorni con il carro per portare<br />

acqua per impastare malta’; c. 79r el rompè lu so chiar menant j e piere<br />

grant di Faedis per plovi ‘egli ruppe il suo carro portando una pietra<br />

grande da Faedis per piovego’. UdiOspBCU1337/III c. IXv espendey<br />

per un char di barac ‘spesi per un carro di rovi’; c. Xr doy chars di lens<br />

agl povers ‘due carri di legna per i poveri’.<br />

chiarador s.m. ‘carrettiere, barrocciaio’, nP 136 ciaradôr, DEsF 359,<br />

it. ant. carradore, vd. anche Croatto (1991: 90) e ancora<br />

Vicario (2011).<br />

UdiBCU435 c. 1v Toni filg Mini di Ronchis chiarador ‘Antonio figlio<br />

di Domenico di Ronchis carrettiere’. UdiCalBCU1348/III c. 40r<br />

pesonal iij di forment et p. vij per vin dat al charador ‘tre pesinali di<br />

frumento e sette piccoli per vino dato al carrettiere’; c. 74r sol. ij dat<br />

al charador ‘due soldi dati al carrettiere’. UdiCalBCU1348/V c. 32r<br />

79


80<br />

sol. vij per imprest daç al charador di Glemona chi menà la masariga<br />

di Glemona ‘sette soldi in prestito dati dal carrettiere di Gemona<br />

che portò la domestica da Gemona’; c. 52v sol. vij per imprest daç al<br />

charador chi menà la masariga di Glemona adì v in çenar ‘soldi sette<br />

in prestito dati al carrettiere che portò la domestica da Gemona oggi<br />

cinque gennaio’. UdiDuoBCU1200/VI c. 62v sol. xxxij per j e charete<br />

chi menà mestry Cristoful a Puart lu qual chiarador fo Niculau di Vanut<br />

di borgo di Glemone ‘trentadue soldi per una carretta che portò<br />

mastro Cristoforo a Portogruaro, il conducente della quale fu nicolò<br />

di Giovannetto di borgo Gemona’.<br />

chiargià v. probabilmente nell’originario significato di ‘trasportare<br />

con il carro’, ma cfr. nP 137 solo ciarïâ ‘caricare il fucile (o<br />

altro)’ e nP 436 ant. inciarïâ, quindi dal lat. CARRICARE<br />

‘portare con il carro’, REW 1719, vd. DEsF 363 ciarïâ 1 .<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 81r stiè dis iij a Faedis a fà chiargià la piere<br />

‘stette tre giorni a Faedis a far trasportare la pietra’; c. 83r stiè dis ij per<br />

fà chiargià piere ‘stette due giorni per far trasportare pietra’.<br />

chiariole s.f. ‘carriola’, nP 104-5 cariòle; per l’avvenuta palatalizzazione<br />

della velare, testimoniata dalla grafia chia-, la voce<br />

non pare prestito dal tosc. carriola o dal venez. cariola,<br />

come sostenuto dal DEsF 313, vd. ancora Vicario (2011).<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 61r sol. xl chi io diey a Niculau marangon<br />

di borgo di Auleie per j e cariole chi el mi fes ‘40 soldi che io dieci a nicolò<br />

falegname di borgo Aquileia per una carriola che gli mi fece’; c.<br />

63v sol. xx per fà inferà la soredete cariole la qual inferà Culaut fary di<br />

Merchiat Viery ‘venti soldi per far ferrare la suddetta carriola la quale<br />

ferrò nicoletto di mercatovecchio’; c. 63v Niculau marangon di borgo<br />

di Auleie chi fes j e arode in j e chariole chi iare arote ‘nicolò falegname<br />

di borgo Aquileia che fece una ruota per una carriola che era rotta’;<br />

c. 63v diey a Chiavriglis chi mi fes j e chiariole di menà pieris e modons<br />

s. sol. xl ‘diedi a Chiavriglis (Chiavris) che mi fece una cariola per<br />

portare pietre e mattoni, somma soldi 40’<br />

chiarmat s.m. ‘ponte mobile’, nP 138 ciàr-màt; secondo il DEsF<br />

365 si tratta di una formazione dal lat. CARRUm + il frl.<br />

mat ‘falso, non vero’, nel senso di ‘carro che non serve per<br />

portare carico’, vd. ancora Vicario (2011).<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 76r per honçi lu chiarmat chi fo mandat a<br />

Faedis ‘per ungere il ponte mobile che fu mandato a Faedis’; c. 78v<br />

Durlì Asquin di Prat Clus chi menà lu chiarmat di glesie per fin a chia-


se di Bortolamio des Cistiarnis ‘Odorlico Asquini di Pracchiuso che<br />

portò il ponte mobile dalla chiesa fino alla casa di Bartolomeo delle<br />

Cisterne’; c. 81r fes j e schiale su lu chiarmat ‘fece una scala sopra il<br />

ponte mobile’; c. 83r ll. di sol. vj e sol. vj per fà conçà lu chiarmat ‘sei<br />

lire di soldi e sei soldi per far aggiustare il ponte mobile’.<br />

chiarn s.f. ‘carne’, nP 134 ciâr, ciàrn, dal lat. CARnEm, DEsF<br />

358; la voce presenta la conservazione della nasale scoperta<br />

(-n), regolare nelle carte antiche, ma anche il dileguo della<br />

stessa (chiar), come nel friulano moderno.<br />

CivBCU372 c. 2r chiar di purzel chi my chostà a my ss. iij la liro e ss.<br />

ij soro merchiat ‘carne di maiale che mi costò, a me, tre soldi la libbra<br />

e due soldi in più’; c. 2v chiar di purzel chi my chostà a my poch mens<br />

di dnr. iij la liro ‘carne di maiale che mi costò, a me, poco meno di<br />

tre denari la libbra’. trimarBCU147 c. 8r spendey per xxviij liris di<br />

chiarn di purciel sol. lxxxiij ‘spesi ottantotto soldi per ventotto libbre<br />

di carne di maiale’; c. 29v per chiarn alis feminis chi façir lu pan s. v<br />

‘cinque soldi per carne alle donne che fecero il pane’; c. 60v pro carn de<br />

purtzel ‘per carne di maiale’. UdiCalBCU1348/III c. 95r sol. lxxxiiij or<br />

adì xij in november daç ala figla Maguton per charn ‘ottantaquattro<br />

soldi, oggi dodici novembre, dati alla figlia di maguttone per carne’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Iv carn agl povers ‘carne per i poveri’.<br />

chiarpint s.m. ‘asse delle ruote, sala’, nP 138 ciarpìnt, dal gall.<br />

*CARPEntUm ‘carro, armatura’, DEsF 367, Piccini<br />

148 carpentum.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 68v diey a Matiùs arodar chi lavorà lu chiarpint<br />

del chiar ‘diedi a matiusso ruotaio che lavorò all’asse delle ruote<br />

del carro’.<br />

chiarte s.f. ‘carta’, anche ‘documento, contratto, convenzione’, nP<br />

138 ciàrte, dal lat. CHARtAm, REW 1866.<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per scuedi la chiarte dal chiamp sol. xvj<br />

‘spesi sedici soldi per riscuotere la carta del campo’; c. 39r per ij cartis<br />

a ser Bartolomio s. xl ‘per due carte quaranta soldi a messer Bartolomeo’;<br />

c. 60r s. iij per lezi una charta de Thomat ‘tre soldi per leggere<br />

una carta di tommaso’. UdiDuoBCU1200/VI c. 70r sol. ij per chiarte<br />

di disegnià ‘due soldi per carta da disegnare’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. XVIIIr espendey per dispegnà iiij or chartis d-un ben da Reane lu<br />

qual lasà Bertul fusar lu qual sta Sot Mont frx. xxxviij ‘spesi trentotto<br />

frisachensi per togliere l’ipoteca a quattro carte di un bene di Reana<br />

che lasciò Bertolo fusaro che sta in sottomonte’. VenmarBCU1275/<br />

81


82<br />

II c. 7r lu qual testament è trat four ed è in lis chiartis dela fradagle ‘il<br />

quale testamento è tolto fuori ed è tra le carte della confraternita’.<br />

chiascadun agg. pron. ‘ciascuno, ognuno’, dal lat. QUIsQUE-UnUs,<br />

anche chischidun e çaschidun (vd.).<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 57v chiapitul dellis spesis gienerali per chiascadun<br />

mot ‘capitolo delle spese generali ad ogni modo’; c. 65r sol. xxvj<br />

per dì per chischidun ‘ventisei soldi al giorno per ciascuno’; c. 65r sol.<br />

xiiij per dì per çaschidun per disfà la chiase ‘quattordici soldi al giorno<br />

per ciascuno per disfare la casa’.<br />

chiase s.f. ‘casa, abitazione’, nP 140 ciàse, dal lat. CAsAm, in<br />

origine ‘capanna’, REW 1728, come l’it. casa.<br />

CivBCU372 c. 2v denant chiaso me prisint mio chugnat ‘davanti a<br />

casa mia, presente mio cognato’. trimarBCU147 c. 13r spendey per<br />

fà conzà la siridure de chiase sol. iij ‘spesi tre soldi per far aggiustare<br />

la serratura della casa’; c. 20r spendey al masar di Cortal in aiutori de<br />

chiase sol. xl ‘spesi quaranta soldi per il massaro di Cortale in aiuto<br />

di casa’. UdiCalBCU1348/III c. 141r Blas chaliar chi sta in la mia<br />

chasa ‘Biagio calzolaio che sta nella mia casa’. UdiCalBCU1348/IV<br />

c. 39v dela chiasa ch-io gl-aveva vinduda ‘della casa che io gli avevo<br />

venduto’. UdiDuoBCU1200/VI c. 45r la chiase chi fo del chiapitul<br />

d-Auleie ‘la csa che fu del capitolo di Aquileia’; c. 57v la chiase di<br />

Laurinç di Lovarie la qual è dongie lu simitiery ‘la casa di lorenzo di<br />

lovaria che è vicino al cimitero’; c. 65r sol. xiiij per dì per çaschidun<br />

per disfà la chiase ‘quattordici soldi al giorno per ciascuno per disfare<br />

la casa’; c. 78r sore lis chiasis chi la cumunitat nuestre à fatis contà per<br />

tiare chi iarin del chiapitul di Auleie dongie lu simitiery ‘per le case che<br />

la nostra comunità ha fatto contare per terra, che erano del capitolo<br />

di Aquileia vicino al cimitero’. UdiOspBCU1337/III c. XIIv per<br />

dispegnà una chasa la qual fo di Çuan sclaf ‘per togliere il pegno ad<br />

una casa che fu di Giovanni slavo’; c. 4v recevey di done Lenardine di<br />

Palut sore une chasa la qual e sta donge Sant Piero marter livris di frx.<br />

viij ‘ricevetti otto libbre di frisachensi da donna leonardina di Paludo<br />

per una casa nella quale sta vicino a san Pietro martire’; c. 6r recevey<br />

di ser Orlandin sore une stala la qual è daur la casa frx. viij ‘ricevetti<br />

otto frisachensi da messer Orlandino per una stalla che è dietro la<br />

casa’. VenmarBCU1275/II c. 5r sora j e so chiase pueste in Puertis ‘per<br />

una sua casa posta in Portis’; c. 34v la chiase di Iacum Mian la qual è<br />

pueste apreso lu sumitieri di sant Andree ‘la casa di Giacomo miani la<br />

quale è situata vicino al cimitero di sant’Andrea’.


chiatà v. ‘trovare’, nP 142 ciatâ, dal lat. CAPtARE, REW 1661,<br />

DEsF 375.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 78r chi ziè a Faedis per chiatà chiary chi<br />

menasin in pieris ‘andò a Faedis per trovare carri che portassero pietre’.<br />

chiaval s.m. ‘cavallo’, nP 142-3 ciavàl, dal lat. CABAllUm, in<br />

origine ‘cavallo da tiro’, REW 1440; vd. anche chavala.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 128r clodi l per p. ij l-uno di chaval adì xx in<br />

december ‘cinquanta chiodi da cavallo per due piccoli l’uno, oggi venti<br />

dicembre’. UdiDuoBCU1200/VI c. 60r sol. x chi io diey a Niculau<br />

di Raimont per j o nauli di chiaval lu qual el tolè a nauli per çì chun<br />

Bortolamio des Cistiarnis a vedè la piere di Chistilir ‘dieci soldi che io<br />

diedi a nicolò di Raimondo per un nolo da cavallo il quale egli prese<br />

a nolo per andare con Bartolomeo delle Cisterne a vedere la pietra di<br />

Castellerio’. UdiOspBCU1337/III c. VIIr per lu nauli di doy cavagl<br />

‘per il noleggio di due cavalli’; c. 1r recevey di Çorço sora una stala di<br />

cavagli la qual jo gli afitay marcha di soldi j ‘ricevetti da Giorgio per<br />

una stalla di cavalli che io gli affittai una marca di soldi’.<br />

chiavalar s.m. ‘cavallaio, chi alleva o vende cavalli’, da chiaval (vd.)<br />

con suff. -âr indicante mestiere.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 39r Erart chiavalar ‘Everardo cavallaio’; c.<br />

82r Zuan Picinin chiavalar ‘Giovanni Piccinini cavallaio’. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 161v sol. v per vin dat a Ançilin chavalar adì x in<br />

fevrar ‘soldi cinque per vino dato ad Anzilino cavallaio, oggi dieci<br />

febbraio’. UdiCalBCU1348/V c. 64r per vin daç ali chavalary ‘per<br />

vino dato ai cavallai’.<br />

*chiampana s.f. ‘campana’, nP 128 ciampàne.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 54r pasi xiij ÷ di soie in rason di sol. iij per<br />

paso fo tolet per lis piçolis chiampanis ‘tredici e mezzo passi di corda<br />

per la somma di tre soldi al passo, fu preso per le campane piccole’;<br />

c. 82r conçà lu teto chi plove lì des chiampanis ‘aggiustò il tetto, che<br />

piove vicino alle campane’; c. 85r Toni de Maestre chi raconçà lu teto<br />

des chianpanis chi plove ‘Antonio della maestra che riparò il tetto delle<br />

campane che piove’.<br />

*chiavila s.f. ‘caviglia di ferro o di legno, cavicchio’, nP 145 ciavìle,<br />

ciadìle, dal lat. tardo CAVIClAm per ClAVICUlAm,<br />

REW 1979.2, DEsF 382, ClR 160, cfr. mugl. kavéja,<br />

Prati 31 caécia ‘cavicchia’, it. caviglia, DEI 830.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 132r r. chavilis ij pesa ll. j di ferro ‘ricevetti<br />

due caviglie pesano una libbra di ferro’. UdiCalBCU1348/V all. 2r c.<br />

83


84<br />

15 per ll. vj di chavilis e per centenar j ÷ di clodi p. ij sol. cxviij. item per<br />

chavile di ferro sol. viiij or ‘per sei libbre di caviglie e per un centinaio<br />

e mezzo di chiodi (da) due piccoli, centodiciotto soldi. Ancora per<br />

caviglie di ferro nove soldi’. UdiDuoBCU1200/VI c. 59v sol. xj per<br />

chiavilis di infichià lu tet ‘undici soldi per caviglie (di ferro) per fissare<br />

il tetto’. UdiOspBCU1337/III c. XVIIIv espendey per iiij or chavili di<br />

fero per claudi per far choncà un teto ‘ancora spesi sette frisachensi per<br />

quattro caviglie di ferro per chiodi per far aggiustare un tetto’.<br />

chiossa s.f. ‘cosa, roba’, nP 154 ciòsse, dal lat. CAUsAm, DEsF<br />

402; anche ciose.<br />

CivBCU372 c. 1v jo l’ay chontent e paiat di dut lu vin chi el m’à dat e<br />

d’ogno atro chioso ‘io l’ho fatto contento e pagato di tutto il vino che<br />

lui mi ha dato e di ogni altra cosa’. trimarBCU147 c. 29r per licofç<br />

di vachis d-in sueç ed asay altris chiossis s. xxij ‘per i termini (riscatti)<br />

di vacche in comproprietà e molte altre cose’; c. 29v per uç ed altra<br />

chiossa s. iiij ‘per uova e altra roba’. UdiBCU518 c. 1r nugle ciose pluy<br />

ate e pluy siure che dalg studis di to figl ‘nessuna cosa più adatta e più<br />

sicura che gli studi di tuo figlio’; c. 1v benchè asay oris jo ti ebe avisat<br />

di ciosis inusitadis ‘benché molte volte io ti abbia avvisato di cose inusitate’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 56r dute achestis chiosis io ay toletis di<br />

Piery di Tanburlin ‘tutte queste cose ho preso da Pietro tamburlini’.<br />

chischidun vd. chiascadun.<br />

chlar vd. clar.<br />

chodarie agg. f. ‘ultima’, cfr. nP 1475 codâr ‘ultimo figlio’, 1476<br />

codariùl ‘ultimo nato’, vd. Francescato (1964a: 20), dal<br />

lat. CAUDAm con suff. + ARIAm ad indicare cosa che<br />

sta “in coda” e quindi viene per ultima.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Vv la chodarie setemane d-otom ‘l’ultima<br />

settimana di ottobre’; c. XVr la chodarie setemane di decenbri ‘l’ultima<br />

settimana di dicembre’.<br />

choltri s.f. plu. ‘coltri, coperte da letto imbottite’, nP 172, dal<br />

lat. tardo *CUl(CI)tRAm, DEsF 442, cfr. DEI 1023.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XXIv espendey per iij choltri di let lis quals<br />

furin portadis in Chastelo marchi di frx. iiij or ÷ ‘spesi quattro marche<br />

di frisachensi e mezza per tre coltri da letto le quali furono portate<br />

in Castello’.<br />

chomandà v. ‘comandare, ordinare’, nel nostro caso ‘istigare, incitare’,<br />

nP 172 comandâ, dal lat. *COmmAnDARE ‘affidare,<br />

consegnare’, DEsF 443.


UdiDuoBCU1200/VI c. 67r sol. xiiij per j o nauli di chiaval per mandà<br />

Durlì di Savorgnan a chomandà ciartis vilis quintre Tresesin ‘quattordici<br />

soldi per il nolo di un cavallo per mandare Odorlico di savorgnano<br />

a ordinare certi paesi contro tricesimo’.<br />

c(h)omperà v. ‘comperare’, nP 176 comprâ, dal lat. COmPARARE;<br />

anche conparà.<br />

trimarBCU147 c. 8r chiarn di purciel conperade ‘carne di maiale<br />

comperata’; c. 8r per st. di fave conperade ‘per stai di fava comperata’;<br />

c. 29r per lichof dal chiamp chi no conperar di Chulau Pidrùs s. iiij<br />

‘quattro soldi per il riscatto del campo che noi comperammo da nicolao<br />

Pedrussio’; c. 29r per j lira e ÷ di cera chi iò conperay di Pilin s.<br />

xxj ‘ventun soldi per una libbra e mezza di cera che io comperari da<br />

Pilino’; c. 30r per lviij libr. di carn di purcel chi j conperà di Duminy<br />

Micon m. j e s. xiiij r ‘per cinquantotto libbre di carne di maiale che uno<br />

comperò da Domenico miconi una marca e quattordici soldi’; c. 60v<br />

a conparà lo oly lo qual ay lazzat ‘per comperare l’olio che ho lasciato’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. IIIr egl furin conperac lu dì di Santa Marie<br />

d-avost ‘furono comperati il giorno di santa maria di agosto’; c. IXr<br />

per chomperà lens agl povers ‘per comperare legna per i poveri’; c. XXIr<br />

espendey per chomperà una seridura la qual jo fes meti su la chasa chi fo<br />

di Çuan di Nat frx. xiiij ‘spesi quattordici frisachensi per comperare<br />

una serratura che io feci mettere sulla casa che fu di Giovanni figlio<br />

di naldo’; c. XXVIIIr espendej per ledan lu qual jo comperaj per meti<br />

in l-ort frx. vj ‘spesi sei frisachensi per del letame che io comperai per<br />

mettere nell’orto’.<br />

c(h)onçà v. ‘aggiustare, acconciare, preparare, sistemare; potare’, verbo<br />

di uso molto frequente, anche con il significato generico<br />

di ‘lavorare’, nP 208-9 cuinzâ ‘condire’ e ‘potare (le viti)’,<br />

dal lat. *COmPtIARE ‘adornare, aggiustare’, REW 2107,<br />

DEsF 547, vd. Francescato (1964a: 22 cuinzâ), Benincà/<br />

Vanelli (1998: 96), DEI 1046 conciare 1 , Prati 48; anche<br />

contzià, contzar e vd. anche disconçade e raconçà / reconçà,<br />

con pref. iterativo.<br />

trimarBCU147 c. 13r spendey per fà conzà la siridure de chiase sol. iij<br />

‘spesi tre soldi per far aggiustare la serratura della casa’; c. 29v spendey<br />

per ceris chi iò fes conçà s. xiiij ‘spesi quattordici soldi per ceri che feci<br />

preparare’; c. 34r spendey per fà conçà la caniva per mestris libr. iiij<br />

mens s. ij et selear centenar v monta s. c ‘spesi per far sistemare la cantina;<br />

per gli operai quattro libbre meno due soldi e cinque centinaia<br />

85


86<br />

di tegole di paglia battuta in totale cento soldi’; c. 46v per fà conçà<br />

glu ceris ser Cristoful di Faci s. xliiij ‘per far preparare i ceri a messer<br />

Cristoforo di Fazio quarantaquattro soldi’; c. 51r spendey per lu nolo<br />

de Lombardo a contzar un legno chu va de sopra l-uso e per lu legno s. xij<br />

‘spesi per il lavoro di lombardo per preparare un legno che va sopra<br />

l’uscio e per il legno dodici soldi’; c. 55v ex. s. vij per contzià frument<br />

‘ancora spesi sette soldi per preparare il frumento’; c. 60v ex. s. iiij a<br />

contzià lo frument ‘spesi quattro soldi per lavorare il frumento’. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 15v spendei per far conçar li fogli chi li predeti mi<br />

mandà ‘spesi per far preparare i fogli che i suddetti mi mandarono’;<br />

c. 61r sol. viij per conçar j par di calcis ‘otto soldi per aggiustare un<br />

paio di calze’; c. 74v bregis iiij or in sent Cancian per conçar la chaniva<br />

‘quattro tavole a san Canziano per aggiustare la cantina’; c. 188v ceris<br />

viiij di calcina per conçar la glesia ‘otto cestoni di calce per aggiustare la<br />

chiesa’. UdiCalBCU1348bis c. 15v dnr. vj per conçar viç e per menar<br />

sorgal ‘sei denari per potare le viti e per portare fusti secchi di mais’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 57v cerchis di conçar lu disbotedor della aqua<br />

chi si fas la malte ‘cerchi per aggiustare il tino dell’acqua nel quale si fa<br />

la malta’; c. 63r sol. vj imperçò chi io fes conçar lu chialdir de sigristie lu<br />

qual conçà Durlì chialderar ‘sei soldi perché io feci aggiustare la secchia<br />

di rame della sacrestia, che aggiustà Odorlico ramaio’; c. 82r conçà lu<br />

teto chi plove lì des chiampanis ‘aggiustò il tetto, che piove vicino alle<br />

campane’. UdiOspBCU1337/III c. IVr glu mestris glu quagl concarin<br />

glu vasegl ‘gli operai che aggiustarono le botti’; c. Vr per fà concà glu<br />

chalcars des mamulis ‘per far aggiustare i sandali delle inservienti’; c.<br />

VIIv per une cevre di calcine per fà concà la glesie ‘per un cestone di<br />

calce per far aggiustare la chiesa’; c. IXr espendey per fà choncà lis vic di<br />

tre camps ‘spesi per far potare le viti di tre campi’; c. IXr glu choncedors<br />

glu quagl concarin lis vic ‘i potatori che potarono le viti’; c. XXVIIIv<br />

espendej per pagà xvij choncedors glu quagl concarin iiij or camps di vic<br />

frx. lxviij ‘spesi sessantotto frisachensi per pagare diciassette potatori<br />

che potarono quattro campi di viti’.<br />

c(h)oncedor s.m. ‘conciatore, acconciatore; potatore, operaio addetto alla<br />

potatura’, anche generico per ‘operaio’, nP 209 cuinzadôr,<br />

deverb. da c(h)onçà (vd.); anche in questo caso, come per<br />

lavoredor (vd.), il termine, di largo uso, pare adoperato<br />

anche per indicare la ‘attività di aggiustare, di riparare’ in<br />

generale, oltre all’operaio che fisicamente svolge il lavoro.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 64r r. sol. lxxxiiij or per concedors xviiij or di


luy viiij e del fradi x ‘ricevetti ottantaquattro soldi per diciannove<br />

conciatori, nove da lui e dieci dal fratello’; c. 106: ll. j di olio adì<br />

xviiij or in març per sol. xxx per vj concedor ‘una libbra di olio oggi<br />

diciannove marzo per trenta soldi a sei operai’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 8v concedors v per sol. v lu concedor ‘cinque conciatori per cinque<br />

soldi al conciatore’. UdiOspBCU1337/III c. IX glu choncedors glu<br />

quagl concarin lis vic ‘i potatori che potarono le viti’; c. XXVIIIv<br />

espendej per pagà xvij choncedors glu quagl concarin iiij or camps di vic<br />

frx. lxviij ‘spesi sessantotto frisachensi per pagare diciassette potatori<br />

che potarono quattro campi di viti’.<br />

chonseladrìs s.f. ‘consolatrice’, non registrato nel nP, deverb. dal lat.<br />

COnsOlARI.<br />

UdiBatBCUospB c. 25v dolce ses chonseladrìs voy Virgine Maria ‘dolce<br />

siete consolatrice, voi Vergine maria’.<br />

chont s.m. ‘conto’, nP 181-2 cònt.<br />

UdiOspBCU1337/III c. VIIIr jo dey in chont di fit ‘io diedi per (in<br />

conto di) affitto’.<br />

chontent agg. ‘contento, accontentato’ ma anche ‘saldato (di conto)’,<br />

nP 182 contènt, dal lat. COntEntUm, REW 2182,<br />

DEI 1075, DEsF 473-4.<br />

CivBCU372 c. 1v jo l’ay chontent e paiat di dut lu vin chi el m’à dat e<br />

d’ogno atro chioso ‘io l’ho fatto contento e pagato di tutto il vino che<br />

lui mi ha dato e di ogni altra cosa’.<br />

chontra avv. prep. ‘contro’, nP 207 cuìntri, vd. quentre.<br />

trimarBCU147 c. 28r chontra di Pieri Vignut per la chustion dal mulin<br />

‘contro Pietro Venuto per la controversia del mulino’.<br />

*choral s.m. ‘corallo’, nP 186 coràl, dal lat. tardo CORAllUm,<br />

REW 2219 a sua volta dal gr. korállion.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39r j quarda di Pater Nostris di choralg e damberis<br />

‘una collana di colchici di coralli e di ambra’.<br />

chortès agg. ‘cortese’, ma qui ad indicare una certa qualità di segala,<br />

quindi ‘dolce, tenera’ o simile, nP 189 cortês.<br />

CivBCU372 c. 4r glu ij stars di siallo chortès ‘i due stai di segala dolce’.<br />

chu pron. rel. ‘che’, vd. chi.<br />

trimarBCU147 c. 13v lu dì chu fo fat gustà alg fradis ‘il giorno che fu<br />

fatto da mangiare per i confratelli’; c. 30r per pagà a ser Bartholomio<br />

chu fo ad Udin per la custion di Pieri Vignut s. xiiij ‘quattordici soldi<br />

per pagare messer Bartolomeo che fu a <strong>Udine</strong> per la contesa di Pietro<br />

Venuto’; c. 39v Pieri Sclaf di Cortal chu fes fà l-aniversari Stiefin Fur-<br />

87


88<br />

tin ‘Pietro schiavo di Cortale che fece fare l’anniversario di stefano<br />

Fortino’; c. 51r spendey per la spesa deli magistri chu faserino lu usu<br />

dela caniva dela fradala s. xxvj ‘spesi ventisei soldi per la spesa degli<br />

operai che fecero l’uscio della cantina della fraternita’.<br />

chuey v. ‘cuocere’, nP 205 cuéi, dal lat. COCERE, REW 2212,<br />

DEsF 542; anche cocer.<br />

CivBCU372 c. 4r el mis a quey pan ‘egli mise a cuocere pane’. trimarBCU147<br />

c. 8r spendey per fà quey lu pan d-elmuesine sol. lvj ‘spesi<br />

cinquantacinque soldi per far cuocere il pane dell’elemosina’; c. 20v<br />

spendey per fà quey lu pan sol. lxviij ‘spesi sessantotto soldi per far<br />

cuocere il pane’; c. 35r per fà chuey lu pan la moglì Mian s. lxxij ‘soldi<br />

settantadue per far cuocere il pane alla moglie di miano’. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 61r pesonalg ij di sal et ll. j di olio et sol. v per far cocer<br />

lu pan e per buratar ‘due pesinali di sale e una libbra di olio e cinque<br />

soldi per far cuocere il pane e per abburattarlo’; c. 63v sol. xviij per le<br />

spese de coçer e buratar star ij ÷ di pane ‘diciotto soldi per le spese per<br />

cuocere e abburattare due stai e mezzo di pane’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 60r in la qual si debe quey la chialcine del tor ‘nella quale si deve<br />

cuocere la calce del campanile’; c. 70r Iachopo Todescho chi stiè x dis<br />

alla fornàs a iudàle a quey seont chi patiçà mestry Bortolamio des Cistiarnis<br />

‘Jacopo tedesco che stesse dieci giorni alla fornace ad aiutarla<br />

a cuocere secondo quello che patteggiò mastro Bartolomeo delle<br />

Cisterne’. UdiOspBCU1337/III c. XIr espendey per fà chuey lu pan<br />

dagl povers frx. viij ‘spesi otto frisachensi per far cuocere il pane dei<br />

poveri’; c. XXr espendey per fà chuei lu pan dagl povers frx. viij ‘spesi<br />

otto frisachensi per far cuocere il pane dei poveri’.<br />

chugnat s.m. ‘cognato’, nP 207 cugnât, dal lat. COGnAtUm,<br />

REW 2029, DEsF 544.<br />

CivBCU372 c. 2v denant chiaso me prisint mio chugnat ‘davanti a casa<br />

mia, presente mio cognato’.<br />

chulor pron. ‘coloro’, nP 211 culôr, dal lat. *(EC)CUm IllO-<br />

RUm, DEsF 551.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 59v io comperay di luy per dà bevi a di chulor<br />

chi menin la piere al tor ‘io comperai da lui per dare da bere a coloro<br />

che portano la pietra al campanile’.<br />

chun prep. ‘con’, nP 212 cun.<br />

UdiOspBCU1337/III c. VIIv chun la calcine ‘con la calce’.<br />

chunsuvrine vd. consuvrin.<br />

churtisar s.m. ‘coltellinaio, costruttore o venditore di coltelli’, nP


127 curtissâr, da curtìs ‘coltello’ con suff. di mestiere, qui<br />

anche cortelar.<br />

VenmarBCU1275/II c. 2r Brindet churtisar ‘Brindetto coltellinaio’.<br />

chusì v. ‘cucire’, nP 218 cusî, dal lat. tardo *COsIRE per il class.<br />

COnsUERE, REW 2174, DEsF 564.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 9v r. di Iacum marcha ÷ di sol. per cusir peliçe<br />

e j pele e per peliça j ‘ricevetti da Giacomo mezza marca di soldi per<br />

cucire pellicce e una pelle e per una pelliccia’; c. 17r sol. xl per j piliçut<br />

e per cusir piliçe ij ‘quaranta soldi per una pelliccetta e per cucire due<br />

pellicce’; c. 17v r. sol. iij per cusir par ij di scarpulini ‘ricevetti tre soldi<br />

per cucire due paia di scarpettine’. UdiDuoBCU1200/VI c. 63r sol. lx<br />

per xij chiamis chi io fes lavà e chusì sù lis tachis chi van dapìs ‘60 soldi<br />

per dodici camici che io feci lavare e cucire su le toppe che vanno<br />

sotto’. UdiOspBCU1337/III c. XXr espendey per fà chusì xiij chamesis<br />

degl infantulins frx. xiij ‘spesi tredici frisachensi per far cucire tredici<br />

camice dei bambini’; c. XXr espendey per fà chusì une chamese dela<br />

mamule la qual fo visitade frx. xij ‘spesi per far cucire una camicia<br />

dell’inserviente che fu visitata’.<br />

chusine vd. cusin.<br />

chustion s.f. ‘controversia, questione, contesa’, nP 836-7 quistiòn,<br />

dal lat. QUAEstIOnEm, vd. DEI 3178 questióne, cfr.<br />

Boerio 215 custion, stussi 205 costion, 206 custion; anche<br />

question, quistion.<br />

trimarBCU147 c. 28r chontra di Pieri Vignut per la chustion dal mulin<br />

‘contro Pietro Venuto per la controversia del mulino’; c. 30r ser Bartholomio<br />

chu fo ad Udin per la custion di Pieri Vignut ‘messer Bartolomeo<br />

che fu a <strong>Udine</strong> per la contesa di Pietro Venuto’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 7v per le spese […] in la question dela soga duchati iij et sol. xxxv ‘per<br />

le spese per la contesa della corda, tre ducati e trentacinque soldi’; c.<br />

121v sol. iiij or per j assa di ferro et sol. x per le spese fate in la questione<br />

‘quattro soldi per un asse di ferro e dieci soldi per le spese fatte nella<br />

contesa’. UdiDuoBCU1200/VI c. 59r a procedi in causa de quistion<br />

des cent marchis chi lasà done Iachume di Cigniot ‘a procedere a causa<br />

della controversia delle cento marche che lasciò donna Giacoma di<br />

Cignotto’. VenmarBCU1275/II c. 34v sovre j e quistion ça menade per<br />

Simion Maurìs quentre lu det sidin al tienp ch-el iere za molin ‘per una<br />

contesa già sollevata da simeone maurisso contro la suddetta casa<br />

colonica al tempo in cui già era mulino’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 26v soro lu fat dello chustigon chu à ser Duraç<br />

89


90<br />

chun ser Albert ‘a proposito della questione che ha messer Durazzo<br />

con messer Alberto’. UdiCriAPU23 c. 10v spendey chi io dey al massar<br />

di Bratiul per j chustion chi à lu chumon di Bratiul chi tuti li signori<br />

chi àn masari in Bratiul s. xiiij or ‘spesi quattordici soldi che io diedi al<br />

massaro di Bertiolo per una controversia che ha il comune dei Bertiolo<br />

che tutti i signori che hanno massari in Bertiolo’.<br />

çì v. ‘andare, recarsi’, nP 1308 ’zî, dal lat. IRE, REW 4545.<br />

Come già rilevato, tra i caratteri che tradizionalmente si<br />

considerano opporre il friulano centro-orientale, a est del<br />

fiume tagliamento, da quello occidentale, a ovest dello<br />

stesso, vi è la continuazione di tipi latini diversi per il verbo<br />

‘andare’, vd. anche Francescato (1966: 89-90 con rimando<br />

alla tavola 18, p. 79). A est si ha, infatti, il verbo lâ (ant.<br />

alà) dal lat. *AllARE a sua volta da AmB(U)lARE, a<br />

ovest zî dal lat. IRE. nei documenti antichi questa isoglossa<br />

non risulta, in realtà, dal momento che si possono trovare<br />

entrambi i tipi nella stessa località; l’uso dei due elementi<br />

dipenderà, quindi, da una diversa sfumatura di significato<br />

degli stessi, legata alla modalità, ancora da chiarire, con<br />

cui si sviluppa l’azione.<br />

UdiBatBCUospB c. 32r chi questo farà se po salvare e çir al regno de<br />

verità ‘chi questo farà si può salvare e andare al regno di verità’; c.<br />

32v al fogo ternal te conven çire ‘al fuoco eterno ti conviene andare’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 59v per spesis chi el fes a zì a Dartigne a preaglu<br />

chi elli debesin menà piere al tor ‘per spese che egli fece ad andare<br />

ad Artegna a pregarli che essi dovessero portare pietra al campanile’;<br />

c. 60r sol. x chi io diey a Niculau di Raimont per j o nauli di chiaval lu<br />

qual el tolè a nauli per çì chun Bortolamio des Cistiarnis a vedè la piere<br />

di Chistilir ‘dieci soldi che io diedi a nicolò di Raimondo per un nolo<br />

da cavallo il quale egli prese a nolo per andare con Bartolomeo delle<br />

Cisterne a vedere la pietra di Castellerio’; c. 78r chi ziè a Faedis per<br />

chiatà chiary chi menasin in pieris ‘andò a Faedis per trovare carri che<br />

portassero pietre’; c. 82r çiè j e altre hore a cruvì lu tet des chiampanis chi<br />

non iare ben conçat ‘andò un’altra volta a coprire il tetto delle campane<br />

che non era ben aggiustato’.<br />

çiert agg. e avv. ‘certo’, nP 138 ciàrt, cièrt; anche ciart.<br />

trimarBCU147 c. 12v spendey lu dì chu fo partit ciarç bens mobilg di<br />

Stefin sol. xij ‘spesi dodici soldi il giorno che si ripartì (furono ripartiti)<br />

certi beni mobili di stefano’. UdiBCU373 c. 1r al crot ciert chu par me


ecommandation al debi ottignì lu so intent ‘crede certo che per la mia<br />

raccomandazione debba ottenere il suo scopo’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 45v per ciart legnian chi io gli vendey a voli ‘per certo legname che io<br />

gli vendetti a occhio’; c. 67r sol. xiiij per j o nauli di chiaval per mandà<br />

Durlì di Savorgnan a chomandà ciartis vilis quintre Tresesin ‘quattordici<br />

soldi per il nolo di un cavallo per mandare Odorlico di savorgnano<br />

a ordinare certi paesi contro tricesimo’. VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

instrument d-une cesion d-un çiert debit ‘istrumento di una cessione<br />

di un certo debito’.<br />

çil s.m. ‘cielo’, nP 150 cîl.<br />

UdiBatBCUospB c. 25v del çil Signor ‘signore del cielo’.<br />

*cimadura s.f. ‘cimatura, operazione di asportare o pareggiare il pelo alla<br />

superficie di un tessuto’, ma nel nostro caso ‘di un animale’,<br />

non registrato nel nP, dal frl. cimâ ‘cimare, spuntare’, nP<br />

150, denom. del sost. frl. cìme ‘cima’, nP 150, da un lat.<br />

volg. CIUmAm o QUIUmAm, a sua volta dal gr. kuma<br />

‘cresta dell’onda’, DEsF 394.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 47r defalchat ll. viiij ÷ per cimadure mançini<br />

vij ‘tolte nove lire e mezza per le cimature di sette manzi’.<br />

cime s.f. ‘cima, punta, sommità’, nP 150 cìme.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 57v per fà menà j e piere de puarte di Sent Laçer<br />

per fin a chiase me la qual va in cime de glesie ‘per far portare una pietra<br />

della porta di san lazzaro fino a casa mia, che va in cima alla chiesa’.<br />

cimidor s.m. ‘cimatore, operaio che compie l’operazione della<br />

cimatura delle piante’ ovvero ‘operaio tessile addetto alla<br />

cimatura dei tessuti’, nP 150 cimadôr, derivato del lat.<br />

CymARE a sua volta denom. da CymA ‘sommità, vertice’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 45r Philip di mestry Matie cimidor per j e<br />

lastre chi io gli vendey ‘Filippo figlio di mastro mattea cimatore per<br />

una lastra che io gli vendetti’. UdiDuoBCU1200/VII c. 10v Baldàs<br />

cimidor ‘Baldasso cimatore’. VenmarBCU1275/II c. 7v legat fat per<br />

Prandùs cimidor ala fradagla ‘legato fatto da Prandusso cimatore a<br />

favore della confraternita’.<br />

çimul agg. probabilmente ‘pezzato (del manto di un animale)’,<br />

cfr. nP 1311 zìmul ‘gemello’, dal lat. GEmInUm, REW<br />

3792.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 43v marchas ij ÷ di sol. per j boy çimul ‘due<br />

marche e mezza di soldi per un bue pezzato’; c. 63r marcha j ÷ per la<br />

carne del boy çimul ‘una marca e mezza per la carne del bue pezzato’;<br />

91


92<br />

c. 93r dè dar lu det Cristoful per una vacha çimula ‘deve dare il suddetto<br />

Cristoforo per una vacca pezzata’; c. 159r Culau Crauat sora<br />

scripto r. vacha j çimula in soço dè dar ll. vj per la contra in m c iiij c xxxij<br />

adì xiiij in avost ‘nicolao Croatto sopra scritto ricevette una vacca<br />

pezzata in soccida, deve dare sei lire per il riscatto oggi quattordici<br />

agosto del 1432’. UdiCalBCU1348/IV c. 13v vacha j rosa et vedela<br />

j çimula in soço ‘una vacca rossa e una vitella pezzata in soccida’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 46v j manço in soço del pel çimul ‘un manzo<br />

in soccida dal pelo pezzato’.<br />

çiner s.m. ‘genero, marito della figlia’, nP 1311 ’zinar, dal lat.<br />

GEnEREm, REW 3730; anche çinir e venez. çenere.<br />

trimarBCU147 c. 25v Danel çiner dal Blanch di Montegnà ‘Daniele<br />

genero del Bianco di montegnacco’; c. 32r Macor çinir Avustin ‘Ermacora<br />

genero di Augustino’. UdiBCU373 c. 1r lu nevot al uffici dal<br />

criminal, lu ziner al consegl par consiglir ‘il nipote all’ufficio penale,<br />

il genero al consiglio come consigliere’. UdiCalBCU1348/III c. 1r<br />

in prisinça Matio so çiner ‘alla presenza di matteo suo genero’; c. 8v<br />

in prisinça Iacum Ponton e Lenart Ros e lu çiner de Carnela ‘alla presenza<br />

di Giacomo Pontone e di leonardo Rosso e del genero della<br />

Carniella’; c. 11v Toni çiner chi fo Bargan rodar di Clauglan ‘Antonio<br />

genero del fu Bargan ruotaio di Clauiano’. UdiCalBCU1348/IV c.<br />

9r Toni dal Çorç so çenere ‘Antonio (figlio) di Giorgio suo genero’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 9r Iacum Çot e Simon filg Gnisuta e-l çiner<br />

Gnisuta son fedesors e pagadors in part aqual di lor ‘Giacomo Zotto e<br />

simone figlio di Agnesina e il genero di Agnesina sono fideiussori e<br />

pagatori in parte uguale tra di loro’. UdiOspBCU1337/III c. 5r Çuan<br />

taschar çiner Grandanec ‘Giovanni borsaio genero di Grandanetti’.<br />

cinquante num. ‘cinquanta’, nP 151 cinquànte.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 78r ij mil e sis cent e cinquante ‘duemila e<br />

seicento e cinquanta’.<br />

cintura s.f. ‘cintura, cintola’, nP 152 cintùre, cintùrie, dal lat.<br />

CInCtURAm, da CInGERE, DEsF 398; anche çentura,<br />

çintura.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 6v dnr. j ÷ per cintura j et per vin ‘un denaro<br />

e mezzo per una cintura e per vino’; c. 107v sora j cintura d-arçento<br />

ala moglir ‘per una cintura d’argento per la moglie’; c. 133v marchas<br />

ij per imprest sora la cintura adì xxviiij in avost ‘due marche in prestito<br />

per la cintura oggi ventinove agosto’; c. 134r marchas vij et sol. xl et<br />

duchati duchati v d-oro sora j cintura adì v in çenar ‘sette marche e


quaranta soldi e cinque ducati d’oro per una cintura oggi cinque gennaio’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39v duchati xij per dar al çudio in pegno<br />

per la çentura granda chi io reçevey ‘dodici ducati da dare al giudeo in<br />

pegno per la cintura grande che io ricevetti’; c. 41r imprestay a Geroni<br />

la çintura d-arcento di Martin di Maran chi lu det impegnà ali çudei<br />

adì xvj in otom ‘imprestai a Gerolamo la cintura d’argento di martino<br />

di marano che il suddetto impegnò agli ebrei oggi sedici ottobre’.<br />

ciose vd. chiossa.<br />

çir(e) vd. çì.<br />

ciridor s.m. ‘questuante (di una confraternita)’, lett. ‘cercatore’, cfr.<br />

nP 115 cercandul, DEsF 327-8 cercandul dall’it. cercante<br />

spesso nel senso di ‘questuante di una confraternita’, cfr.<br />

DEI 863 cercare 1 , DElI 225 cercante ‘frate che fa la cerca’;<br />

il termine è associato sempre al sostantivo pan ‘pane’, quindi<br />

‘procacciatore, colui che va a domandare il pane per conto<br />

dell’Ospedale’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Vr espendey per un par di stivagl al ciridor<br />

pan dagl povers ‘spesi per un paio di stivali per colui che domanda il<br />

pane per i poveri’; c. VIIr per fà solà glu stivagl dal ciridor pan ‘per far<br />

suolare gli stivali del cercatore di pane’; c. XIv espendey per un par di<br />

scarpis al ciridor pan frx. viiij ‘spesi nove frisachensi per un paio di<br />

scarpe per il cercatore di pane’; c. XIVr espendey per fà solà e schapinà<br />

glu stivagl dal ciridor pan frx. xvij ‘spesi diciassette frisachensi per far<br />

suolare e rimpedulare gli stivali del cercatore di pane’.<br />

ciroicho s.m. ‘chirurgo, cerusico’, nP 155 ciròi, ciròic, dal lat. med.<br />

CIROyCUm, forma semidotta per il class. CHIRURGI-<br />

CUs, REW 1875, DEsF 405, DEI 874.<br />

VenmarBCU1275/II c. 17v maistro Nicolò ciroicho ‘mastro nicolò<br />

chirurgo’.<br />

cita s.f. ‘pentola’, nP 157 cìte, dal lat. CyAtUm ‘coppa’, DEsF<br />

407-8 cit 2 , Frau (1989: 589).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 18r r. ll. vj et oncis iij di cera et r. citis ij di mile<br />

stimadis ll. xvj di mil ‘ricevetti sei libbre e tre once di cera e ricevetti<br />

due pentole di miele stimate sedici libbre di miele’; c. 71v sol. xij per<br />

una cita d-ont mandat per la brut Tomat Matigan ‘dodici soldi per una<br />

pentola di burro mandato con la nuora di tommaso matigan’; c. 89r<br />

sol. viiij or per cita j d-ont adì xx in çugno ‘nove soldi per una pentola<br />

di burro oggi venti giugno’.<br />

*clamà v. ‘chiamare, nominare’, nP 159 clamâ, dal lat. ClAmARE.<br />

93


94<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 62r sol. iiij per fà scrivi como Denel del Minutin<br />

si clamà convent per sè e per lu fradi sichu so prochuridor ‘quattro<br />

soldi per far scrivere come Daniele del minutino chiamò adunanza<br />

per sé e per il fratello come suo procuratore’. VenmarBCU1275/<br />

II c. 34r Dinel Barbeir clamat Chardiès ‘Daniele Barbiere chiamato<br />

(detto) Cardiesso’.<br />

clar agg. ‘chiaro, bianco; relativo al vino fatto, in confronto al<br />

mosto’, nP 160 clâr; anche chlar.<br />

trimarBCU147 c. 25r r. dal masar di Cortal vino congi j di most e<br />

di clar congi j ‘ricevetti dal massaro di Cortale, di vino, un conzo di<br />

mosto e un conzo di chiaro’; c. 26v r. dal masar di Chortal vin in most<br />

doy quinz un di vin ed un di chlar ‘ricevetti dal massaro di Cortale<br />

due conzi di vino in mosto (mosto di vino), uno di vino e uno di<br />

chiaro (bianco)’. UdiCalBCU1348/III c. 3v vasello j di vino stimat<br />

congi iiij or a misura di clar e di most per sol. l lu congi ‘una botte di vino<br />

stimato quattro conzi a misura di chiaro e di mosto per cinquanta<br />

soldi al conzo’. UdiCalBCU1348bis c. 2r vaseli iiij or di vin per dnr.<br />

xxiiij or lu congi vindut a clar e sta a so piricul ‘quattro botti di vino a<br />

ventiquattro denari al conzo venduto a chiaro e resta a suo pericolo’.<br />

*claut s.m. ‘chiodo’, sempre al plu., nP 160-1 claut, dal lat.<br />

ClAVUm ‘chiodo’, REW 1984, cfr. it. clavo, DEI 977,<br />

incrociato con ClAUDERE, DEsF 417; anche clavo e<br />

clodo.<br />

trimarBCU147 c. 51r spendey per un centenar di clautz s. viij ‘spesi<br />

per un centinaio di chiodi otto soldi’. UdiCalBCU1348/III c. 2r dnr.<br />

viiij ÷ per clodi adì xxx in december ‘nove denari e mezzo per chiodi<br />

oggi trenta dicembre’; c. 88r p. j per j clodo ‘un piccolo per un chiodo’.<br />

UdimisBCUospH c. 7v pagay per clauç di lata ‘pagai per chiodi da<br />

pertica’. UdiOspBCU1337/III c. VIIv per clauc di alata ‘per chiodi<br />

da pertica’; c. XIv per fà choncà un bancho di glesia frx. j in clavo ‘per<br />

far aggiustare un banco di chiesa un frisachense in chiodi’; c. XVIIIv<br />

espendey per iiij or chavili di fero per claudi per far choncà un teto ‘ancora<br />

spesi sette frisachensi per quattro caviglie di ferro per chiodi per far<br />

aggiustare un tetto’.<br />

claudar s.m. ‘chiodaio, chi fabbrica o vende chiodi’ quindi ‘fabbro’,<br />

dal frl. clàut, nP 160, con suff. -âr indicante mestiere.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 35v mestri Antoni claudar di Bilir ‘mastro<br />

Antonio chiodaio di Billerio’; c. 147r Culau claudar di Tarcint ll. xxiij<br />

di ferro ‘nicolò chiodaio di tarcento ventitre libbre di ferro’; c. 147r


Pauli claudar di Merchat vieri ll. c di fero ‘Paolo chiodaio di mercato<br />

vecchio cento libbre di ferro’.<br />

clave s.f. ‘chiave’, nP 159 clâf, dal lat. ClAVEm, qui con restituzione<br />

della vocale finale.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 57v j e clave chi io fes fà su l-us chi si va là sù<br />

des chianpanis ‘una chiave che io feci fare per l’uscio che si va lassù<br />

delle campane’; c. 62r sol. vj per j e clave del us de sigristie ‘sei soldi<br />

per una chiave per l’uscio della sacrestia’; c. 75r mestry Niculau fary<br />

di Merchiat Viery chi fes j e clave su lu chamerot chi è in glesie ‘mastro<br />

nicolò fabbro di mercatovecchio che fece una chiave per la grande<br />

camera che è in chiesa’.<br />

cleris s.m. plu. ‘chierici’, nP 161 clèric, dal lat. ClERICUm,<br />

REW 1987, con regolare caduta della velare scoperta in<br />

fine di parola (cfr. mièdi dal lat. mEDICUm, stòmi dal<br />

lat. stOmACHUm etc.)<br />

trimarBCU147 c. 47r per fà dì viiij mesis et al muynj et a cleris s. liiij<br />

‘per far dire nove messe e al sacrestano e ai chierici cinquantaquattro<br />

soldi’.<br />

clusa p.p. ‘chiusa’, nP 163 ant. clùdi, dal lat. ClUDERE, DEsF<br />

422.<br />

UdiBatBCUospB c. 10v no tegnir la bocca clusa ‘non tenere la bocca<br />

chiusa’.<br />

çobia s.f. ‘giovedì’, nP 1315 ’zòbie con rinvio a jóibe, nP 487-8,<br />

dal lat. *JOVIAm, REW 4591. Rispetto al frl. mod., la<br />

forma çobia presenta il consueto passaggio dalla semivocale<br />

anteriore all’affricata dentale sonora (j > ç), comune anche<br />

al venez. zioba, zoba Boerio 812.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 42r sol. x per resto di ij duchati in çobia santa<br />

‘dieci soldi per il resto di due ducati in giovedì santo’.<br />

cocer vd. chuey.<br />

çoc(h)ul s.m. ‘capretto che non ha compiuto l’anno’, nP 1316<br />

zòcul, dal lat. *(HAE)DIOCUlUm, dim. di HAEDUs<br />

‘capretto’, REW 3974, ClR 341; anche çuchul.<br />

CivPorBCU216 c. 1r po pagavo la desimo di çochul ed agnel e di purcel<br />

e da às ‘poi pagava la decima di capretto e di agnello e di maiale e di<br />

api’. UdiCalBCU1348/III c. 82r sol. iiij or per j quarta di çochul ‘quattro<br />

soldi per una quarta di capretto’; c. 82v sol. vj per ll. iij di carne di<br />

çochul adì xxvij in çugno ‘sei soldi per tre libbre di carte di capretto,<br />

oggi ventisette giugno’; c. 133v sol. vj ÷ per j quarta di carne di çochul<br />

95


96<br />

pesa ll. iij ‘sei soldi e mezo per una quarta di carne di capretto pesa tre<br />

libbre’; c. 170v sol. iij per quarta j di çocul ‘tre soldi per una quarta di<br />

capretto’. UdiCalBCU1348/IV c. 6r sol. x per meço lu çuchul ‘dieci<br />

soldi per mezzo capretto’.<br />

codis s.m. ‘codice, vecchio libro’, nP 167 còdiz, còdis, dal lat.<br />

CODICEm; anche codes, codetz, codez.<br />

trimarBCU147 c. 60r ex. s. viij per codes aciry de pre Iacom ‘spesi otto<br />

soldi per un codice ricevuto (?) da don Giacomo’; c. 60r per ly codetz<br />

‘per i codici’; c. 60r a Candit alant ad Udin per ly codez ‘a Candido<br />

che va a <strong>Udine</strong> per i codici’. UdiDuoBCU1200/VI c. 61v sol. xliiij<br />

per brochis chi van sù in uns codis chi inquaderne pre Nadal ‘44 soldi<br />

per chiodini che si mettono in alcuni codici che rilega don natale’; c.<br />

74r Bortolamio di Manià chi mi acopià su lu codis de cuviarte ravoste lu<br />

testament di ser Antoni di Topo ‘Bartolomeo di maniago che mi copiò sul<br />

codice dalla coperta rossa il testamento di messer Antonio di toppo’.<br />

çoè cong. ‘cioè, vale a dire’, nP 1316 zoè.<br />

trimarBCU147 c. 22v duchaç v glu qual son scriç sula mia rason çoè<br />

de la fradagla ‘cinque ducati, i quali sono ascritti sul mio conto, cioè<br />

(sul conto) della fraternita’. UdiOspBCU1337/III c. 16v aroman a dà<br />

star j pur di fit e pesonagl v dal an pasat di sore coè entel m o ccc o lxxxiij<br />

‘rimane a (deve) dare uno staio sempre di affitto e cinque pesinali di<br />

due anni fa, cioè nel 1383’; c. 21v el no aveva pagado per l-ano pasat<br />

çoè in lo m o ccc o lxxx iiij or ‘egli non aveva pagato per l’anno scorso cioè<br />

nel 1384’.<br />

cogler v. ‘cogliere, raccogliere’, come l’it. cogliere al posto del frl.<br />

cjòli, nP 153.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 131v r. per ij oris a cogler legnis sol. vij ‘ricevetti<br />

sette soldi per due volte a raccogliere legna’.<br />

cognusut p.p. ‘conosciuto’, nP 167 cognòsci, cognòssi, dal lat. CO-<br />

GnOsCERE.<br />

UdiBCU518 c. 1v nugledimens acest lu qual al prisint jo ti scrif è sofat<br />

che may denant dirrio no fo uldit ni cognusut ‘nondimeno questo che<br />

adesso io ti scrivo è siffatto che mai prima non fu udito né conosciuto’.<br />

cogoça s.f. ‘zucca’, forse come unità di misura per liquidi (p.es.<br />

vino), nP 163-4 côce, côzze, regolare dal lat. *CUCUtIAm,<br />

REW 2369, DEsF 423; presente anche la forma çucha,<br />

debitrice di modelli toscani o veneziani.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 10r sol. viij per vin e iij cogoça ‘otto soldi per<br />

vino e per tre zucche’. UdiCalBCU1348/IV c. 3r sol. iij per vin in


una çucha ‘tre soldi per vino in una zucca’; c. 22v bocis vj in j cogoça<br />

‘sei mezzette in una zucca’; c. 24r bocis viij in una cogoça a p. viij ‘otto<br />

mezzette (di vino) in una zucca a otto piccoli’.<br />

çoia s.f. ‘gioiello, gemma, gioia’ qui ‘collana’, nP 1317 ’zòe, dal<br />

lat. GAUDIUm, REW 3705.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39r una çoia di perlis ‘una collana di perle’.<br />

*colaç s.m. ‘ciambella, dolce tipico della Quaresima’, nP 169<br />

colàz, dallo slov. kolač ‘pane pasquale a forma di ruota’,<br />

DEsF 435.<br />

UdimisBCUospH c. IXv spendey per colaçi di sef chi forin brusaç in la<br />

not di Nadal frx. xliiij or ‘spesi 44 frisachensi per ciambelle di stoppa<br />

imbevute di sego che furono bruciate nella notte di natale’.<br />

colta s.f. ‘colletta, raccolta di denaro, imposta straordinaria’, voce<br />

non registrata nel nP ma ben attesata in friulano antico,<br />

dal lat. COllECtAm, vd. DEI 1022-3 s.v. colta, DEsF<br />

441 s.v. colt 3 .<br />

trimarBCU147 c. 34r spendey per colta dal mulin a Domeni mulinar s.<br />

xij ‘spesi dodici soldi per la tassa del mulino per Domenico mugnaio’.<br />

UdiBCU435 c. 1v una colta mituda per la comunitade ‘una colletta<br />

messa per la comunità’. UdiCalBCU1348/III c. 89v dè dar adì xxiij<br />

in maço sol. xxviiij or per la colta ‘deve dare ventinove soldi oggi ventitre<br />

maggio per la colletta’; c. 148v dè dar in lu dito dì per imprest per<br />

pagar la colta e per spender sol. lx ‘deve dare nel giorno suddetto in<br />

prestito, per pagare la colletta e per spendere sessanta soldi’; c. 173r<br />

sol. xxviiij or per la colta daç a Çuan lu Miculau ‘ventinove soldi per la<br />

colletta dati a Giovanni il (figlio di) nicolò’.<br />

comandador s.m. ‘comandante’, deverb. da comandâ ‘comandare’, nP<br />

172, dal lat. COmmAnDARE, REW 2084.2, con suff.<br />

-tOREm.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 3v Çane comandador del cumono di porta di<br />

Cividat ‘Giovanni comandante del comune di porta Cividale’; c. 40v<br />

Tomas Onger comandador del comuno ‘tommaso Ungaro comandante<br />

del comune’; c. 45v in prisinça del Onger comandador ‘alla presenza<br />

dell’Ungaro comandante’.<br />

comat s.m. ‘collare del cavallo’, nP 173 comàt, mat. / slov. komat,<br />

REW 4738, DEsF 444, vd. marcato (1980: 85), skubic<br />

(1988: 58), ClR 376.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 43r sol. xiiij or per imprest per comperar j comat<br />

adì xij in vendemis ‘quattrodici soldi in prestito per comperare<br />

97


98<br />

un collare oggi dodici settembre’; c. 161v duchati iiij per lu chavalo<br />

e per lu comato adì xxx in december ‘quattro ducati per il cavallo e il<br />

collare, oggi trenta dicembre’. UdiCalBCU1348/IV c. 34v sol. xl adì<br />

xvj in november inclùs la fatura del comat di par vj di scarpis ‘quaranta<br />

soldi, oggi sedici novembre, inclusa la fattura del collare e di sei paia<br />

di scarpe’. UdiCalBCU1348/V c. 18v comato j cul argan valebat sol.<br />

xxx ‘un collare con l’argano valeva trenta soldi’; c. 18v dè dar lu comato<br />

del chavalo e l-argano et duchati iij ÷ per la chavala ‘deve dare il collare<br />

del cavallo e l’argano e tre ducati e mezzo per la cavalla’; c. 29r sol. xij<br />

per lu comat daç a Drega ‘dodici soldi per il collare dati ad Andrea’.<br />

comatar s.m. ‘chi fa o vende i collari per il cavallo’, der. di comat<br />

(vd.) con suff. -âr, indicante mestiere, non registrato in<br />

nP.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 125v Pieri comatar filg chi fo Durlì Croto di<br />

borgo d-Aquilegia ‘Pietro costruttore di collari figlio del fu Odorlico<br />

Croto di borgo Aquileia’.<br />

compagnone s.m. ‘compagno’, nP 175 compàgn, ma nP 175 compagnòn<br />

come l’it. compagnone ‘allegrone, amicone’.<br />

UdiBatBCUospB c. 20r là me avrì per compagnone ‘là mi avrete per<br />

compagno’.<br />

compasion s.f. ‘compassione’, nP 175 compassiòn, cultismo dal lat.<br />

COmPAssIOnEm o dal tosc. compassione, DEsF 451-2.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 79r el convignie fà conçà lu chiar e di chè concidure<br />

io voley apaiàle io per compasion ‘egli si accordava di far aggiustare<br />

il carro e di quella riparazione la volli pagare io per compassione’.<br />

comperador s.m. ‘compratore’, non registrato nel nP, da comp(e)râ<br />

‘comprare’, nP 176, dal lat. COmPARARE con suff.<br />

d’agente.<br />

VenmarBCU1275/II c. 23v confinant apreso lu det comperador e<br />

lu terein rizut per Matiùs chialiar di Farle e Mus di Pers abitador in<br />

Averla ‘confinante vicino il suddetto compratore e il terreno ricevuto<br />

da mattiusso calzolaio di Farla e musso di Pers abitante in Averla’.<br />

compire s.f. ‘compera, atto del comprare, acquisto’, nP 176 còmpre,<br />

deverb. da comprâ ‘comprare’, cfr. stussi 202 conpra<br />

‘acquisto’, Prati 47 còmprita.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 57v chiarte di cheste compire per man di ser<br />

Antoni de Fornàs condam Birtulusi ‘carta di questo acquisto (è fatta)<br />

per mano di messer Antonio della Fornace del fu Bertolussio’.<br />

compliment vd. c(h)umpliment.


computat p.p. di *computà ‘calcolare, conteggiare, computare’, non<br />

registrato in nP, termine colto dal lat. COmPUtARE<br />

‘contare’, REW 2108; è di uso comune ad indicare l’operazione<br />

di sommare il dare e l’avere per ottenere la parte<br />

che il debitore deve ancora versare, analogo quindi all’it.<br />

computare. Di tramite popolare, per la sonorizzazione della<br />

dentale intervocalica, è invece il frl. ant. compedâ, nP 175,<br />

DEsF 452, cfr. stussi 202 conpedar ‘computare’, Prati 47<br />

bell. compedàr ‘numerare’, it. compitare DEI 1073, 1037,<br />

1041, DElI 261, 263, 273.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 1v computat la debita con l-ariceto e l-ariceto<br />

con la debita ‘calcolato il dato e l’avuto’.<br />

comun s.m. ‘comune, municipio amministrazione comunale’, nP<br />

212 cumòn con rinvio a comùn, nP 176, dal lat. COmmUnEm,<br />

REW 2091, DEsF 457 comùn 2 ; presente la<br />

forma cumun, con assimilazione, e molto frequente la<br />

forma cumon, con metatesi.<br />

UdiBCU435 c. 1r mestri Nicolau horesin chamerar del comun ‘mastro<br />

nicolò orefice cameraro del comune’. UdiCalBCU1348/III c. 15v<br />

Pauli filg Domeni Potoc podestat di Clauglan e Pider çurar di Clauglan<br />

debin dar a nome del cumon ll. c c di ferro per p. xvij la lira v adì xiij in<br />

otom per Indrega fari termit a sent Michel ‘Paolo figlio di Domenico<br />

Potocco podestà di Clauiano e Pider giurato di Clauiano devono<br />

dare per conto del comune cento libbre di ferro per sedici piccoli<br />

la libbra; termine a san michele’; c. 67v p. xvj per setemana di nolo<br />

tolto per lu cumuno di Sent Vit di Craulg ‘sedici piccoli alla settimana<br />

di noleggio preso dal comune di san Vito di Crauglio’; c. 138v r.<br />

centenar xj di copi mandac a Lenart di ser Hector chamerar dal cumuno<br />

‘ricevetti mille e cento tegole mandate a leonardo (figlio) di messer<br />

Ettore cameraro del comune’. UdiCalBCU1348/IV c. 27r sol. viiij or<br />

per vin e per pan portat a far la fonda del tor del comun ‘nove soldi per<br />

vino e per pane portato per fare il basamento della torre del comune’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 31v Francesc Lindri e Todri Lenart dal Carnel<br />

Culau Cristinan debin dar per lu comun duchati viij per l-imprest sora<br />

lu mesal fata rason adì iij in çugno mens sol. xx ‘Francesco lindri,<br />

todri, leonardo del Carniello e nicolao Cristinan devono dare al<br />

comune otto ducati meno venti soldi per il prestito per il messale,<br />

fatto il conto oggi tre giugno’.<br />

® UdiCriAPU23 c. 10v spendey chi io dey al massar di Bratiul per<br />

99


100<br />

j chustion chi à lu chumon di Bratiul chi tuti li signori chi àn masari<br />

in Bratiul s. xiiij or ‘spesi quattordici soldi che io diedi al massaro di<br />

Bertiolo per una controversia che ha il comune dei Bertiolo che tutti<br />

i signori che hanno massari in Bertiolo’.<br />

comunitat s.f. ‘comunità’, nP 177 comunitât, dal lat. COmmUnItAtEm,<br />

a sua volta da COmmUnE, REW 2091; presente<br />

anche la forma cumunitat, con assimilazione.<br />

UdiBCU373 c. 1r in cheste prime mude al offici dagl criminagl di cheste<br />

Magnifiche Comunitat ‘in questa prima veste all’ufficio dei criminali<br />

di questa magnifica comunità’. UdiDuoBCU1200/VI c. 64v lu det<br />

Luìs apaie alla fabriche e la cumunitat l-avè dat al Nevo di Greçan ‘il<br />

suddetto luigi paga alla fabbrica e la comunità l’ebbe dato al nevo di<br />

Grazzano’; c. 78r sore lis chiasis chi la cumunitat nuestre à fatis contà per<br />

tiare chi iarin del chiapitul di Auleie dongie lu simitiery ‘per le case che<br />

la nostra comunità ha fatto contare per terra, che erano del capitolo<br />

di Aquileia vicino al cimitero’.<br />

conç(o) vd. quinç.<br />

conçar s.m. ‘conciatore, acconciatore’, probabilmente con il significato<br />

più specifico di ‘conciapelli, conciaio’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 110v in prisinça Michel conçar e Çuan fari e<br />

Tomat chaliar e Iacum piliçar e Francesc chaliar e Laurinç so cugnat ‘alla<br />

presenza di michele conciaio e Giovanni fabbro e tommaso calzolaio<br />

e Giacomo pellicciaio e Francesco calzolaio e lorenzo suo cognato’.<br />

conçat p.p. ‘aggiustato, sistemato’, vd. c(h)onçà.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 82r çiè j e altre hore a cruvì lu tet des chiampanis<br />

chi non iare ben conçat ‘andò un’altra volta a coprire il tetto delle<br />

campane che non era ben aggiustato’.<br />

*concha s.f. ‘giornello, piccola conca’, nP 177 còncie, termine dei<br />

muratori, dal lat. COnCHAm ‘conciglia, vaso’, REW<br />

2112, DEI 1043, DEsF 459.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 44v sol. xij per iiij conchis di malte ‘dodici<br />

soldi per quattro giornelli di malta’.<br />

concidure s.f. ‘riparazione, sistemazione’, anche ‘conciatura, lavorazione<br />

(del pellame)’, deverb. da c(h)onçà (vd.), anche conçidura.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 79r el convignie fà conçà lu chiar e di chè<br />

concidure io voley apaiàle io per compasion ‘egli si accordava di far<br />

aggiustare il carro e di quella riparazione la volli pagare io per compassione’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 31r r. la conçidura d-una pelle<br />

‘ricevetti la conciatura di una pelle’; c. 39v sol. xxv per le cuncidure di


101<br />

mancini ij per par j di solis ‘venticinque soldi per la conciatura di due<br />

manzi piccoli e per un paio di suole’; c. 47r sol. lxxxx per cunciduris<br />

di corami iij e j vidilino ‘novanta soldi per le conciature di tre pezzi<br />

di cuoio e di un vitellino’.<br />

condanason s.f. ‘condanna’, nP 178 ant. condanesòn, DEsF 462, DEI<br />

1050.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 47r di ser Iachum chialuni per nom di pre<br />

Nadal per j e condanason chi fes lu chiapitul ‘da messer Giovanni canonico<br />

a nome di don natale per una condanna che fece il capitolo’; c. 51v<br />

j e condanason di j o predi di Padiar chi fo condanat per lu chiapitul ‘una<br />

condanna di un prete di Paderno che tu condannato dal capitolo’;<br />

c. 81v per j e condanason di j o predi di Padiar chi fo condanat ‘per una<br />

condanna di un prete di Paderno che fu condannato’.<br />

condanat p.p. ‘condannato’, nP 178 condanâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 81v per j e condanason di j o predi di Padiar<br />

chi fo condanat ‘per una condanna di un prete di Paderno che fu<br />

condannato’.<br />

conduture s.f. ‘trasporto’, non registrato nel nP, dal lat. COnDU-<br />

CERE.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 61v in rason di sol. xij lu centenar chun la<br />

conduture ‘per la somma di dodici soldi al centinaio con il trasporto’.<br />

confet s.m. ‘confetto, piccolo dolce di zucchero cotto, contenente<br />

mandorle, pistacchi e simili’, nP 179 confèt, dal lat. COn-<br />

FECtUm, forse per tramite dell’it. confetto o del fr. confit,<br />

vd. DEsF 465, cfr. Boerio 188 confetar.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 61r sol. vij per pan e per ont et sol. viiij per<br />

confet ‘sette soldi per pane e per burro e nove soldi per confetti’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 24r anis chonfeç ‘anici confettati’; c. 24r<br />

chochulis chonfetis ‘noci confettate’.<br />

confidentie s.f. ‘fiducia’, nP 179 confidènze ‘confidenza, familiarità’,<br />

cultismo.<br />

UdiBCU373 c. 1r par havè luy di me tante confidentie ‘avendo lui di<br />

me tanta fiducia’.<br />

*confin s.m. ‘confine (di proprietà), demarcazione’, nP 179 confìn,<br />

dal lat. COnFInEm, DEsF 465.<br />

VenmarBCU1275/II c. 14r sovre la so vigne cun glu siei confinis ‘per<br />

la sua vigna con i suoi confini’.<br />

confinant agg. ‘confinante, che confina’, nP 179 confinànt.<br />

VenmarBCU1275/II c. 23v confinant apreso lu det comperador e


102<br />

lu terein rizut per Matiùs chialiar di Farle e Mus di Pers abitador in<br />

Averla ‘confinante vicino il suddetto compratore e il terreno ricevuto<br />

da mattiusso calzolaio di Farla e musso di Pers abitante in Averla’.<br />

confortament s.m. ‘conforto, sostegno’, cultismo, cfr. nP 180 confuàrt.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63r Toni de Maestre chi avè fati parechi<br />

servisis alla fabriche chi el non avè abut niun paiament ed achest per<br />

confortament di Bortolamio des Cistiarnis ‘Antonio della maestra che<br />

ebbe fatto parecchi servizi per la fabbica, che egli non ebbe avuto<br />

nessun pagamento e questo per conforto di Bartolomeo delle Cisterne’.<br />

congi vd. quinç.<br />

congregar v. ‘riunire, adunare’, non registrato nel nP.<br />

UdischBCUospD c. 1v se die congregar tuta la universita deli fradeli<br />

‘si deve riunire tutta la corporazione dei confratelli’.<br />

conpire s.f. ‘acquisto, compera, acquisizione’, nP 176 còmpre,<br />

còmprite.<br />

VenmarBCU1275/II c. 22r Conpire fate per la fradagle ‘acquisto fatto<br />

per conto della confraternita’; c. 22v conpire fate per la fradagle da<br />

Durlì di Sclusa d-un ort ‘acquisto fatto per conto della confraternita<br />

da Odorlico di Chiusaforte di un orto’.<br />

conselg s.m. ‘consiglio (della fraternita), assemblea, adunanza; avviso,<br />

parere, benestare’, nP 180 consèi, dal lat. COnsIlIUm,<br />

REW 2164.<br />

trimarBCU147 c. 21r imprestay cun conselg de fradagle a Iacum Zorç<br />

di Lusurià sol. l ‘imprestai cinquanta soldi a Giacomo di Giorgio di<br />

luseriacco con il benestare della fraternita’; c. 39r per conselg dalg bong<br />

humini dela fradagla ‘su consiglio dei probiviri della fraternita’; c. 65v<br />

a Rigilin aresta a dà ducaç ij et j o termin dat per lu conselg a sant Michel<br />

‘Rigilino resta a dare due ducati e il termine fissato dal consiglio è<br />

per san michele’; c. 66v iò Fari cun conselg inprestay a Domenj filg<br />

chu fo Çan pividor ‘io Fabbro, con delibera del consiglio, imprestai a<br />

Domenico figlio del fu Gianni suonatore di cornamusa’. UdiBCU373<br />

c. 1r algl signors de Magnifiche convocation e di Consegl ‘ai signori della<br />

magnifica commissione e del consiglio’.<br />

consiglir s.m. ‘consigliere’, nP 180 conseîr.<br />

UdiBCU373 c. 1r lu nevot al uffici dal criminal, lu ziner al consegl<br />

par consiglir ‘il nipote all’ufficio penale, il genero al consiglio come<br />

consigliere’.<br />

consignaçon s.f. ‘consegna, deposito, custodia’, non regitrato nel nP,<br />

cultismo, vd. ancora Vicario (2009a).


103<br />

VenmarBCU1275/II c. 34r consignaçon d-unis iij liris che paiave<br />

Domenìs Preol e mo lis paie Matio Marchagno ‘consegna di tre libbre<br />

che pagava Domenisso Preolo e adesso le paga matteo marcagno’.<br />

consintiment s.m. ‘consenso, benestare’, cfr. nP 181 consentî, consintî,<br />

cultismo dal lat. med. COnsEntImEntUm da CUm<br />

+ sEntIRE, REW 7824, DEsF 470 consintî e consentî,<br />

vd. it. consentimento s.v. consentire DEI 1068.<br />

trimarBCU147 c. 22v Dunys d-Adorgnan chamerar dela fradagla di<br />

sancte Maria di Trasesim cun volè e consintiment di ser Bortolomio nodar<br />

e di ser Host di Trasesim e di Chiandit Grior di Corglà sichu sinix e<br />

prochuridors ‘Dunisso di Adorgnano, cameraro della fraternita di santa<br />

maria di tricesimo, con benestare e consenso di messer Bartolomeo<br />

notaio e di messer Osto di tricesimo e di Candido di Gregorio di<br />

Corglacco in qualità di sindaci e procuratori’.<br />

constituý v. ‘costituire’, cultismo non registrato nel nP.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 61r sol. xlv per ij cedulis chi io manday a<br />

Cristoful e a Denel del Minutin chi elli si debesin constituy mantignidory<br />

des posesioni chi io lur avevi fati vendi ‘quarantacinque soldi per due<br />

cedole che io mandai a Cristoforo e a Daniele del minutino che essi si<br />

dovessero costituire mantenitori dei possessi che io avevo fatto vendere<br />

loro’; c. 61v sol. xliij per ij cedulis chi io manday a Cristoful e a Denel<br />

del Minutin a Spiglinberç per lu seont tiarmit chi eli si debesin constituisi<br />

mantignidory delli tereni chi io lur avevi fati vendi ‘quarantatre soldi<br />

per due cedole che io mandai a Cristoforo e a Daniele del minutino<br />

a spilimbergo per il secondo termine che essi si dovessero costituirsi<br />

mantenitori dei terreni che io avevo fatto vendere loro’.<br />

consuvrin s.m. ‘cugino (di secondo grado)’, nP 181 consovrìn, dal lat.<br />

COnsOBRInUm, REW 2165, DEsF 564 cusin 1 , cfr.<br />

DEI 1071 consubrìno, in origine in opposizione a cusin,<br />

nP 218, che indicava il ‘cugino di primo grado’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 66r in prisinça Griveli so barba e-l consuvrin<br />

Francesc Piligrin di porta da Roncho ‘alla presenza di Griveli suo zio e il<br />

cugino Francesco di Pellegrini di porta di Ronchi’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. 6v recevey di Francescho di Gracan e di Vinirie so chunsuvrine<br />

sore une lor casa la qual è in Gracan frx. xlv ‘ricevetti quarantacinque<br />

frisachensi da Francesco di Grazzano e da Veniera sua cugina per una<br />

loro casa che è in Grazzano’.<br />

çonta s.f. ‘aggiunta, supplemento’, nP 1319 ’zonte, regolare dal<br />

lat. JUnCtAm, p.p. di JUnGERE, REW 4620.


104<br />

UdiCalBCU1348/III c. 175r per lis charaduris dela çonta defalchat<br />

stars ij d-avena adì xv in çenar ‘per i carreggi dell’aggiunta tolti due stai<br />

d’avena, oggi quindici gennaio’. UdiCalBCU1348/V c. 8r r. congi ij di<br />

çonta chativa ‘ricevetti due conzi di aggiunta cattiva (di scarsa qualità)’.<br />

contà v. ‘contare, numerare’, nP 182 contâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 78r sore lis chiasis chi la cumunitat nuestre à<br />

fatis contà per tiare chi iarin del chiapitul di Auleie dongie lu simitiery<br />

‘per le case che la nostra comunità ha fatto contare per terra, che erano<br />

del capitolo di Aquileia vicino al cimitero’.<br />

contra s.f. ‘riscatto, ritorno, restituzione’, non registrato come<br />

sostantivo in nP, dall’avv. e prep. lat. COntRA, adoperato<br />

ad indicare una “transazione di senso contrario” rispetto alla<br />

vendita, quindi la restituzione di un bene previo riscatto.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 64r marcha j et sol. xvj per la contra dela vacha<br />

in m c iiij c vij adì xx in seseledor termit per anni v a partir ‘una marca e<br />

sedici soldi per il riscatto della vacca, oggi venti luglio 1407, termine<br />

a cinque anni a partire (da adesso)’; c. 83r lu det Pieri dè dar per una<br />

vacha del pel palombo e j videlo roso per la contra dela so parte in soço<br />

marcha j di sol. adì xiij in fevrar termit a sent Aremecor ‘il suddetto<br />

Pietro deve dare una marca di soldi per una vacca dal pelo biondo e<br />

un vitello rosso, per il riscatto della sua parte, oggi tredici febbraio<br />

termine a sant’Ermacora’; c. 155v dè dar per la contra mar. j et sol. lxx<br />

in sabida di Batim ‘deve dare per il riscatto una marca e settanta soldi<br />

al sabato di Battesimo’; c. 159r Culau Crauat sora scripto r. vacha j<br />

çimula in soço dè dar ll. vj per la contra ‘nicolao Croatto sopra scritto<br />

ricevette una vacca pezzata in soccida, deve dare sei lire per il riscatto’.<br />

contrade s.f. ‘contrada, via’, nP 183 contràde.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 6v la contrade di sant Francesch ‘la contrada<br />

di san Francesco’; c. 13v sore une so casa la qual è in la contrade di santo<br />

Piero marter ‘per una sua casa che è nella contrada di san Pietro martire’.<br />

convençion s.f. ‘convenzione, accordo’, nP 184 convenziòn, voce dotta;<br />

anche convencion, convençione e convencione.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 150v scripta la convencione per Çuan filg chi<br />

fo Çilet ‘scritta la convenzione da Giovanni figlio del fu Egidietto’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 19v sol. xxiiij per imprest e per le spese del<br />

bricho e la cedula dela convençione e per vin e al avochato ‘ventiquattro<br />

soldi in prestito per le spese dell’esattore, la cedola della convenzione,<br />

per vino e all’avvocato’; c. 49v item dè dar per la cedula e per scriver<br />

la convençion per far [n] la convencion al çudisi sol. x e per l-avochato


105<br />

‘ancora deve dare dieci soldi per la cedola e per scrivere la convenzione<br />

(accordo) per fare [n] la convenzione (accordo) per il giudizio e per<br />

l’avvocato’. UdiCalBCU1348/IV c. 19v scripta la convencione per<br />

man di Fidrì di Çilet ‘scritta la convenzione per mano di Federico<br />

(figlio) di Egidietto’.<br />

convent s.m. ‘convento’, anche ‘adunanza, assemblea’, nP 184<br />

convènt, dal lat. COnVEntUm ‘radunanza, congregazione,<br />

corporazione’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 40r la midiesime braide si iare part di chè del<br />

convent di sent Piery marter ‘la medesima braida era parte di quella del<br />

convento di san Pietro martire’; c. 62r sol. iiij per fà scrivi como Denel<br />

del Minutin si clamà convent per sè e per lu fradi sichu so prochuridor<br />

‘quattro soldi per far scrivere come Daniele del minutino chiamò<br />

adunanza per sé e per il fratello come suo procuratore’.<br />

conversacion s.f. lett. ‘conversazione’, ma probabilmente ‘conversione’,<br />

nP 184 conversaziòn e conversiòn, vd. anche DEsF 479<br />

per le etimologie rispettivamente dal lat. COnVERsAtIOnEm<br />

e dal lat. COnVERsIOnEm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 18v ll. j di candelis per sol. iiij or in la conversacione<br />

di sent Pauli ‘una libbra di candere per quattro soldi, nella<br />

conversione di san Paolo’. UdiCalBCU1348/V c. 14r sol. viij per j<br />

varul per Domeni in la conversacion di sent Pauli ‘otto soldi per un<br />

rotolo di tela per Domenico, nella conversione di san Paolo’.<br />

*convignì v. ‘convenire, accordarsi, stabilire, fissare’, nP 184-5 convignî,<br />

cunvignî, dal lat. COnVEnIRE ‘radunarsi, riunirsi’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 79r el convignie fà conçà lu chiar e di chè<br />

concidure io voley apaiàle io per compasion ‘egli si accordava di far<br />

aggiustare il carro e di quella riparazione la volli pagare io per compassione’;<br />

c. 79v e convignie discusì lis tachis dapìs e cusilis sù e conçà e<br />

lavà j o umeral ‘lei si accordava di scucire le tacche sotto e cucirle sopra<br />

e aggiustare e lavare un omerale’.<br />

convocation s.f. ‘commissione, comitato’, cfr. nP 185 convocaziòn,<br />

cultismo.<br />

UdiBCU373 c. 1r algl signors de Magnifiche convocation e di Consegl<br />

‘ai signori della magnifica commissione e del consiglio’.<br />

c(h)ops s.m. plu. ‘tegole’, nP 185, dal lat. *CUPPUm, da CUPPA,<br />

incrociato con CAPUt, vd. REW 2409, DEsF 481-2,<br />

DEI 1097 coppo 1 ‘tegolo’.<br />

trimarBCU147 c. 60r ex. s. xxxij per j centenar de copis ‘spesi trentadue


106<br />

soldi per un centinaio di tegole’. UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 15 per<br />

ll. xviij ÷ di ferro conperat di Niculau fari per far far j chopo di ferro in<br />

la sagledra sol. xxvj ‘per diciotto libbre e mezza di ferro comperato da<br />

nicolao fabbro per far fare una tegola di ferro per la grondaia, ventisei<br />

soldi’. UdiOspBCU1337/III c. XIv espendey per une cevre di chalcine<br />

per meco centenar di chops e per mec di latis frx. xlvj ‘spesi quarantasei<br />

frisachensi per un cestone di calce, per mezzo centinaio di tegole e<br />

per mezzo di pertiche’.<br />

® UdiCriAPU25 c. 29v per chops ch-io comperay e fur ij m mens x<br />

chops in dut solç cxiiij or ‘in tutto centoquattordici soldi per tegole che<br />

io comperai e furono duemila tegole meno dieci’. UdiCriAPU27 c.<br />

24r spendey per j o zentenar di chopi per choverir la chaxa di dona Bilussa<br />

s. xxxiiij o ‘ancora spesi trentaquattro soldi per un centinaio di tegole<br />

per coprire la casa di donna Bilussa’.<br />

coraçar s.m. ‘corazzaio, artigiano che costruisce le armature’, non<br />

presente in nP, nome di mestiere con suff. -âr dal frl. corace,<br />

nP 186, a sua volta dal lat. *CORIACEAm ‘di cuoio’, da<br />

CORIUm ‘cuoio’, REW 2233, DEI 1102, DEsF 484 s.v.<br />

coràzze.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 140r mestri Pieri coraçar e mestri Antoni di<br />

Cramariis chamerars de fradagla di sent Niculau de glesia maçor debin<br />

dar per la dita fradagla marchas vij di sol. adì xxvj in avost ‘mastro Pietro<br />

corazzaio e mastro Antonio di Cramariis camerari della confraternita di<br />

san nicolò della chiesa maggiore devono dare alla detta confraternita<br />

sette marche di soldi oggi ventisei agosto’.<br />

coram s.m. ‘cuoio; cuoio lavorato’, nP 1480 coràn, 186 coramèle<br />

‘striscia di cuoio per rammorbidire il filo ai rasoi’, 187<br />

coreàn ‘cuoio, corame’, come l’it. coràme ‘cuoio lavorato o<br />

stampato’ ma anche ‘cuoio in genere’, dal lat. volg. *CO-<br />

RIAmEn, collettivo da CORIUm ‘cuoio’, REW 2231,<br />

DEsF 487; anche corame, con restituzione della vocale<br />

finale.<br />

UdiBCU435 c. 1r per certi centi di corame di balestra ‘per certi legacci<br />

di cuoio da balestra’. UdiCalBCU1348/III c. 27r Birtuluç filg chi fo<br />

Iacum Çot di Tiopris dè dar sol. xxxij per corami ij conçadi per Grior<br />

filg Michel ‘Bertoluccio figlio del fu Giacomo Zotto di Chiopris deve<br />

dare trentadue soldi per due pezzi di cuoio lavorati da Gregorio figlio<br />

di michele’; c. 118r Pieri Pesant filg chi fo Matio Çanon habitant in<br />

borgo d-Aquilegia chi fo di Predeman dè dar marchas x di sol. per imprest


107<br />

per comperar corame e animali e altra merchandaria a pro e a dam in<br />

prisinça Francesc mulinar det Farinuça e Culau det Crauat di Laucaç adì<br />

xxvij in setember ‘Pietro Pesante figlio del fu mattio Zanon abitante in<br />

borgo Aquileia, che fu di Pradamano, deve dare dieci marche di soldi<br />

in prestito per comperare cuoio e animali e altra mercanzia a vantaggio<br />

e a danno, alla presenza di Francesco mugnanio detto Farinuzza e<br />

nicolao detto Croatto di lauzacco, oggi ventisette settembre’; c. 122r<br />

r. sol. xxiiij or del uadagno delg corami di Grior ‘ricevetti trentaquattro<br />

soldi del guadagno dei cuoi di Gregorio’; c. 148r sol. lvj per imprest<br />

per pagar j coram ‘cinquantasei soldi in prestito per pagare un pezzo<br />

di cuoio’. UdiDuoBCU1200/VI c. 62r pre Nadal chi inquadernà j o<br />

mesal e cruvìlu di corame novo ‘don natale che rilegò un messale e lo<br />

coprì di cuoio nuovo’.<br />

corda vd. quarda.<br />

core(g)ar s.m. ‘stringaio, colui che fabbrica o vende le coreggie, le<br />

stringhe’, dal frl. corèe, corèje ‘coreggia, stringa, cintura’,<br />

nP 187, dal lat. CORRIGIAm, REW 2253, DEsF 487<br />

corèe 1 , con suff. -ARIUm, frl. -âr, indicante mestiere.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 120v Domeni det Bolpet chaliar fradi Michel<br />

corear di borgo d-Aquilegia ‘Domenico detto Volpacchiotto calzolaio<br />

fratello di michele stringaio di borgo Aquileia’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 3v : Michel coregar del borgo d-Aquilegia ‘michele stringaio di<br />

borgo Aquileia’; c. 47r in prisinça Michel corear e Çuan Picot adì j in<br />

november ‘alla presenza di michele stringaio e di Giovanni Ricotti<br />

oggi primo novembre’.<br />

® UdiPelAPG12 c. 24r Michel chorear filg chi fo di Pyeri di Chyasottis<br />

habitant in borgo di Aulegia ‘michele stringaio figlio del fu Pietro di<br />

Chiasottis abitante in borgo Aquileia’.<br />

cortelar s.m. ‘coltellinaio, colui che fabbrica o vende coltelli’, nome<br />

di mestiere der. da curtièl ‘coltello’, nP 216, anche cortelir,<br />

con suff. -ERIUm al posto di -ARIUm; vd. qui churtisar.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 115v Lenart dal Vit cortelar di som Merchat<br />

vieri sol. lvij adì xx in maço ‘leonardo figlio di Vito coltellinaio (che<br />

si trova) in fondo a mercatovecchio cinquantasette soldi oggi venti<br />

maggio’; c. 129v mestri Lenart cortelar e mestri Cristoful caliar di Blasuta<br />

chamerari de fradagla di sent Niculau ‘mastro leonardo coltellinaio<br />

e mastro Cristoforo calzolaio figlio di Biagetta cameraro della confraternita<br />

di san nicolò’. UdiCalBCU1348/IV c. 50a r in prisinca di<br />

ser Bertulo cortelir et di ser Bolt bechar ‘alla presenza di messer Bertolo


108<br />

coltellinaio e di messer Bolt macellaio’. UdiDuoBCU1200/VI c. 77v<br />

io diey a Van cortelar per j o mani di giavarine per fà aroduli ‘io diedi<br />

a Gianni coltellinaio per un manico di cacciatoia per fare rotoli’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. IVv un testament lu qual fes Francesch cortelar<br />

‘un testamento che fece Francesco coltellinaio’.<br />

® UdiPelAPG12 c. 3r Franceschia moglì chu fuo di Çuan cortelar<br />

habitant in lu det borto ‘Francesca moglie del fu Giovanni coltellinaio<br />

abitante nel suddetto borgo’.<br />

*costà v. ‘costare’, nP 191 costâ, dal lat. COnstARE, REW<br />

2170.<br />

trimarBCU147 c. 7v lu qual mi costà xl sol. lu quinc ‘il quale mi costò<br />

quaranta soldi al conzo’.<br />

cot s.f. ‘cote, pietra con cui si affila la falce’, nP 191 côt, dal<br />

lat. COtEm, REW 2275, DEsF 502 côt 1 .<br />

UdiCalBCU1348/III c. 89v sol. xvj per imprest dac a Pauli per comperar<br />

j cot in s.ta Maria d-avost ‘sedici soldi in prestito dati a Paolo per comperare<br />

una cote a santa maria d’agosto’; c. 184v sol. xvj per imprest per<br />

pagar j cot adì ij in maço ‘sedici soldi in prestito per pagare una cote’.<br />

çot agg. ‘zoppo’, nP 1323 zuèt.<br />

UdiBCU836/G c. 1r ser Iacu lu çot ‘messer Giacomo lo zoppo’.<br />

cotre s.f. ‘imbottita, trapunta, coltrone, coperta pesante da letto’,<br />

nP 172 còltre, qui con dileguo della l prima della dentale.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 72r io toley della fradaglie delli Batudi a<br />

imprest j o gliet e j e cotre e j o plumaço e ij cusineli ‘io presi dalla confraternita<br />

dei Battuti in prestito un letto e un’imbottita, un materasso<br />

e due cuscinetti’.<br />

cotri s.m. ‘coltellaccio dell’aratro; vomere’, nP 172 cóltri, dal lat.<br />

CUltREm, REW 2382, DEsF 442, vd. anche Pellegrini<br />

G.B. (1984), con il dileguo, non frequente, della liquida<br />

prima della dentale (coltri > cotri).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 64r sol. xvj per j cotri et sol. ij per vin in sent<br />

Matio ‘sedici soldi per un vomere e due soldi per vino a san matteo’;<br />

c. 98r sol. xvj per j cotri in s.ta Agata ‘sedici soldi per un vomere a<br />

sant’Agata’. UdiCalBCU1348/IV c. 25r e per j cotri ‘e per un vomere’.<br />

*cove s.f. ‘cupola’, nP 192 ant. còva, dal lat. CUPAm, REW<br />

2401, DEsF 504 còve 2 .<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 61v mestry Durlì chi lavore lis covis di glesie<br />

‘mastro Odorlico che lavora le cupole della chiesa’.<br />

covert s.m. ‘coperto, alloggio, occorrente preparato sulla tavola


109<br />

per ospitare a mensa’, nP 219 cuviàrt, dal participio del<br />

lat. COOPERIRE, DEsF 566 cuviàrt, cfr. DEI 1096<br />

coperto 2 .<br />

trimarBCU147 c. 60v s. iij per covert a nostre sor de fradella a Montenà<br />

‘spesi tre soldi per l’alloggio per la nostra sorella della fraternita<br />

a montegnacco’.<br />

çovin agg. ‘giovane’, nP 1321 ’zòvin, dal lat. JUVEnEm, REW<br />

4642.<br />

UdiCalBCU1348/V all. 2v c. 91 per Iacum e per Stiefin lu çovin ‘per<br />

Giacomo e per stefano il giovane’.<br />

cramaro s.m. ‘merciaiolo, ambulante’, noto germanesimo, anche<br />

cognome.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 10r Martin Todesco cramaro ‘martino tedesco<br />

merciaiolo’.<br />

Cresima s.f. ‘Quaresima’, nP 195 Crésime, dal lat. QUADRAGEsImAm,<br />

REW 6911, DEsF 514 crésime 3 .<br />

UdiCalBCU1348/III c. 123v termit a meça Cresima ‘termine a metà<br />

Quaresima’. UdimisBCUospH c. Vr recevey in la seonda domenicha<br />

di Cresima ‘ricevetti nella seconda domenica di Quaresima’.<br />

criminal s.m. ‘delitto, reato, crimine’, nP 197 criminâl.<br />

UdiBCU373 c. 1r lu nevot al uffici dal criminal, lu ziner al consegl par<br />

consiglir ‘il nipote all’ufficio del delitto, il genero al consiglio come<br />

consigliere’; c. 1r in cheste prime mude al offici dagl criminagl di cheste<br />

Magnifiche Comunitat ‘in questa prima veste all’ufficio dei delitti di<br />

questa magnifica comunità’.<br />

cristentade s.f. ‘cristianità, comunità dei cristiani’, cfr. nP 197 cristinitât.<br />

UdiBatBCUospB c. 20v manda paxe in cristentade ‘manda pace alla<br />

cristianità’.<br />

*crodi v. ‘credere’, nP 198 cródi.<br />

UdiBCU373 c. 1r al crot ciert chu par me recommandation al debi<br />

ottignì lu so intent ‘crede certo che per la mia raccomandazione debba<br />

ottenere il suo scopo’.<br />

cros s.f. ‘croce’, nP 199 crôs, dal lat. CRUCEm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 58r la piere chi ten sù la cros chi va in cime<br />

de glesie ‘la pietra che sorregge la croce che va in cima alla chiesa’;<br />

c. 71v io diey a Lenart di Chistilir chi portà la cros chun lis cros ‘io<br />

diedi a leonardo di Castellerio che portò la croce con le croci’. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 58r la stele la qual va in cime de cros ‘la stella


110<br />

che va in cima alla croce’. UdimisBCUospH c. Vv in lu dì di santa<br />

cros ‘nel giorno della santa croce’.<br />

® UdiCriAPU23 c. 12r spendey in la vilya dela Senssa per la cholaçion<br />

dela croxe s. ij ‘spesi due soldi alla vigilia dell’Ascensione per la colazione<br />

della croce’.<br />

crovir vd. cruvì.<br />

crucifixi s.m. ‘crocifisso, nP 200 crucifìs, voce dotta cristiana dal<br />

lat. CRUCIFIXUm.<br />

trimarBCU147 c. 20r spendey per v ÷ liris di vueli a lumì lu crucifixi<br />

di Cortal sol. xxvij ÷ ‘spesi ventisette soldi e mezzo per cinque libbre<br />

e mezza di olio per illuminare il crucifisso di Cortale’.<br />

crut agg. ‘crudo, non cotto’, nP 201 crût.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 60v j o migliar di modon crut chi io comperay<br />

di mestry Corat furnisir per avoltà la fornàs di quey la chialcine del tor<br />

‘un migliaio di mattone crudo che io comperai da mastro Corrado<br />

fornaciaio per rivestire la fornace per cuocere la calce del campanile’.<br />

cruvì v. ‘coprire, ricoprire, rivestire’, nP 201 cruvîr ant. per cuvrîr,<br />

dal lat. COOPERIRE (da CUm + OPERIRE ‘coprire’),<br />

DEsF 567 cuvrîr, con metatesi della vibrante; anche crovir<br />

e vd. *discruvì.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 143v sol. xlviij per iiij or magistri per legnar e<br />

crovir l-arga quarantotto soldi a quattro operai per rivestire di legno e<br />

coprire la loggia’; c. 148r li frari di sent Francesc debin dar per lataroli<br />

per latis per bregis per clodi per copi per far crovir la glesia ‘i frati di san<br />

Francesco devono dare per chiodi da pertica, per pertiche, per tavole,<br />

per chiodi e per tegole per far coprire la chiesa’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 4v Matio chaliar chi fo di Casteglons per far crovir la chasa chi fo<br />

di Niculau Bleda per centenar vj di lataroli e per clodi sol. x e per vin dè<br />

dar li deti soldi adì j in vendemis ‘matteo calzolaio che fu di Castions<br />

per far coprire la casa del fu nicolao Bleda per sei centinaia di chiodi<br />

da pertica e per chiodi (deve dare) dieci soldi e per vino deve dare i<br />

suddetti soldi oggi primo settembre’. UdiCalBCU1348/V all. 2 c.<br />

15 spese fate per far cruvì e concar l-ospedal ‘spese fatte per far coprire e<br />

aggiustare l’ospedale’. UdiCalBCU1348bis c. 31r la so part dela spesa<br />

per far cruvir la chasa ‘la sua parte della spesa per far coprire la casa’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 62r pre Nadal chi inquadernà j o mesal e cruvìlu<br />

di corame novo ‘don natale che rilegò un messale e lo coprì di cuoio<br />

nuovo’; c. 71r io diey a Toni de Maestre e al Tavagnut chi disborarin la<br />

fornàs e la discruvirin e cruvirin ‘io diedi ad Antonio della maestra e


111<br />

al tavagnut che ripulirono dalle braci la fornace, la scoprirono e la<br />

ricoprirono’; c. 85v pre Nadal chi mi inquadernà e cruvì lu manoal e<br />

chi sta in cur e lu breviary chi sta inchiadenat in la sigristie ‘don natale<br />

che mi rilegò e mi coprì il manuale che sta nel coro e il breviario che<br />

sta incatenato nella sacrestia’. UdimisBCUospH c. 7v pagay per far<br />

cruvir l’ospedal ‘pagai per far coprire l’ospedale’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. Vv espendey per fà cruý lu teto del ospedal ‘spesi per far coprire<br />

il tetto dell’ospedale’; c. XIIr espendey per pagà un mestri lu qual cruì<br />

lu teto a doy dis frx. xxxv ‘spesi trentacinque frisachensi per pagare<br />

un operaio che rinforzò il tetto in due giorni’; c. XVIv espendey per<br />

fà cruì lu tet dela bastia chi dormin gl-infantulins frx. viij ‘spesi otto<br />

frisachensi per far coprire il tetto della bastia nella quale dormono i<br />

bambini’.<br />

® UdiCriAPU25 c. 29v spendey ch-io diey alg mestris chu cruvir la<br />

chasa dal predi e per chops ch-io comperay e fur ij m mens x chops in<br />

dut solç cxiiij or ‘spesi in tutto centoquattordici soldi che io diedi agli<br />

operai che coprirono la casa del prete e per tegole che io comperai<br />

e furono duemila tegole meno dieci’. UdiCriAPU27 c. 24r spendey<br />

per j o zentenar di chopi per choverir la chaxa di dona Bilussa s. xxxiiij o<br />

‘ancora spesi trentaquattro soldi per un centinaio di tegole per coprire<br />

la casa di donna Bilussa’.<br />

çu avv. ‘giù’, cfr. nP 489 jù.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 15r recevey di Francescho figlo chi fo di Cole<br />

sore une casa la qual el sta in Puschol là del teglo çu per una androna<br />

frx. viij ‘ricevetti otto frisachensi da Francesco del fu Cola per una<br />

casa nella quale abita in Poscolle vicino al tiglio giù per un vicolo’.<br />

çucha vd. cogoça.<br />

çuchul vd. çoc(h)ul.<br />

*çuculin agg. ‘di capretto’, da çochul, çuchul (vd.), con riferimento<br />

alle pelli, cfr. CivOdoAsUana689 çuchulino ‘pergamena<br />

di agnello’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 9v pele v agniline çuculine ij ‘cinque pelli di<br />

agnello, due di capretto’.<br />

çudio s.m. e agg. ‘giudeo, ebreo’, forma del venez. zudìo, Boerio<br />

824, ma vd. anche nP 1324 ’zugiò; al f. çudiege.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39v duchati xij per dar al çudio in pegno per<br />

la çentura granda chi io reçevey ‘dodici ducati da dare al giudeo in<br />

pegno per la cintura grande che io ricevetti’. UdiCalBCU1348/IV<br />

c. 14v r. di done Çintil la çudiege ducaç in aur iij di fit ‘ricevetti da


112<br />

donna Gentile la giudea tre ducati in oro di affitto’; c. 41r imprestay<br />

a Geroni la çintura d-arcento di Martin di Maran chi lu det impegnà<br />

ali çudei adì xvj in otom ‘imprestai a Gerolamo la cintura d’argento<br />

di martino di marano che il suddetto impegnò agli ebrei oggi sedici<br />

ottobre’. UdiCalBCU1348/V c. 81v la chasa deli çudegi ‘la casa degli<br />

ebrei’; c. 82r sol. xlij per la usura daç al çudio ‘quarantadue soldi per<br />

l’usura dati all’ebreo’.<br />

çudisi s.m. ‘giudizio’, nP 490 judìzi, regolare dal lat. JUDICIUm,<br />

REW 4601, con il consueto passaggio dalla semivocale<br />

anteriore alla affricata (j > ç).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 2v item dnr. lxiiij or daç a Çuan nodar di Mels<br />

per scriver lu processi e per produr al çudisi adì xx in aprilis ‘ancora<br />

sessantaquattro denari dati a Giovanni notaio di mels per scrivere il<br />

processo e per presentar(lo) in giudizio, oggi venti aprile’. UdiCal-<br />

BCU1348/IV c. 49v item dè dar per la cedula e per scriver la convençion<br />

per far [n] la convencion al çudisi sol. x e per l-avochato ‘ancora deve<br />

dare dieci soldi per la cedola e per scrivere la convenzione (accordo)<br />

per fare [n] la convenzione (accordo) per il giudizio e per l’avvocato’.<br />

*çugà v. probabilmente ‘giocare’ o ‘scambiare, barattare’, nP<br />

1324-5 ’zujâ, dal lat. JOCARE, REW 4585; gli unici due<br />

contesti presenti in UdiCalBCU1348 non chiariscono con<br />

precisione il significato del termine.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 111v sol. xxj per imprest ch-el çugà ‘ventun<br />

soldi in prestito che (egli) giocò’; c. 111v bocis v et sol. vj per saladiç<br />

con la moglir e çugat con li mulinari ‘cinque mezzette e sei soldi per<br />

salumi con la moglie, e giocato (?) con i mugnai’.<br />

cugnada s.f. ‘cognata’, nP 207 cugnàde, dal lat. COGnAtAm.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 31r Meniga me cugnada ‘Domenica mia cognata’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 36r ll. ij et quartarola j di olio mandat<br />

per la cugnada adì j in març per dnr. iiij or ‘due libbre e un quartarolo<br />

di olio mandato con la cognata oggi primo marzo per quattro denari’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 15v sol. lxxx dat ala mari e ala cugnada ‘ottanta<br />

soldi dati alla madre e alla cognata’.<br />

cugnat s.m. ‘cognato’, nP 207 cugnât, dal lat. COGnAtUm,<br />

REW 2029, DEsF 544.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 4v mandat per Culau so cugnat ‘mandato<br />

per mezzo di nicolò suo cognato’; c. 66r bregis xl et ll. xxviij di ferro<br />

menat per lu cugnat chi sta a Buri adì xviiij in març ‘quaranta tavole<br />

e ventotto libbre di ferro portato dal cognato che sta a Buttrio, oggi


113<br />

diciannove marzo’; c. 107v marchas ij per imprest sora stuchi xij per<br />

far la sapultura al cugnat ‘due marche in prestito per dodici stucchi<br />

per fare la sepoltura al cognato’.<br />

çugno s.m. ‘giugno’, nP 490 jugn, dal lat. JUnIUm, REW 4625;<br />

vd. iung.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 2r adì iiij in çugno ‘oggi quattro giugno’; c.<br />

82v sol. vj per ll. iij di carne di çochul adì xxvij in çugno ‘sei soldi per tre<br />

libbre di carte di capretto, oggi ventisette giugno’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. Xv la seonde setemante di jugno ‘la seconda settimana di giugno’.<br />

c(h)ul prep. art. ‘con il, col’, vd. nP 202 s.v. cu.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 2r suma sumarum cul det Iuston sora scripto<br />

di Lauçac ‘somma totale con il suddetto Giustone sora scritto di<br />

lauzacco’. UdiCalBCU1348/IV c. 31r sol. v per vin per licof del vistit<br />

e cul arodar adì xij in fevrar ‘cinque soldi per vino per il brindisi del<br />

vestito e con il ruotaio, oggi dodici febbraio’; c. 39r per ogna mot fin<br />

al dì prisint chi no avin ibut da fà un chul atri ‘in ogni modo fino al<br />

giorno presente che non abbiamo avuto a che fare uno con l’altro’.<br />

trimarBCU147 c. 34r spendey per la carta chu fo fata a Simon Çanut<br />

cul licof s. viij ‘spesi otto soldi per la carta che fu fatta per simene<br />

Zanutto con il termine’.<br />

çulg s.m. ‘luglio’, corrispondente alla forma ’zui citata in nP<br />

1324 da Ascoli (1873: 508), regolare dal lat. JUlIUm,<br />

REW 4612; anche lullg.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 1v adì xv in çulg ‘oggi quindici luglio’. Udi-<br />

CalBCU1348/IV c. 39v adì xviij in lullg ‘oggi diciotto luglio’.<br />

® UdiCriAPU29 c. 1r in m° iiij° xxxvj adì xv di gul fat j consel ‘oggi<br />

15 luglio 1436 fatto un consiglio’.<br />

culture s.f. ‘coltura, terreno coltivato’, nP 211 cultùre.<br />

VenmarBCU1275/II c. 16r un bochon di culture over terein pueste in<br />

Pluern ‘un pezzo di terreno coltivato cioè un terreno posto a Pioverno’.<br />

culumielg s.m. plu. ‘monaco, corta travetta verticale, sostegno, puntello’,<br />

dal lat. med. COlUmEllUm ‘trave’, cfr. nP 171<br />

colonèl, DEsF 440 colonèl 1 e DEI 1019 colonnèllo 2 ‘trave<br />

verticale a sostegno delle travature del tetto’, colomèllo ‘monaco,<br />

colmello’, venez. colomelo in Boerio 108. Registrato<br />

anche culumielis, probabilmente una variante più piccola<br />

dello stesso elemento.<br />

trimarBCU147 c. 20r spendey per xj culumielg e dos culumielis sol. lx<br />

‘spesi sessanta soldi per undici travetti e due puntelli’.


114<br />

*çumela s.f. ‘giumella, misura di farina che si ottiene congiungendo<br />

il concavo delle due mani’, nP 1326 ’zumièle, dal lat.<br />

GEmEllAm, REW 3721, cfr. it. giumèlla.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 11r star j di sigela mens çumelis vij per dnr.<br />

xxxiiij or ‘uno staio di segala meno sette giumelle per trentaquattro<br />

denari’.<br />

cumon vd. comun.<br />

cumplì v. ‘completare, terminare’, anche nel senso di ‘pagare,<br />

saldare’, nP 1489 ant. cumplî ‘terminare, completare’,<br />

dal lat. COmPlERE, REW 2101, cfr. stussi 202 conplir,<br />

DEI 1038 it. ant. complire ‘adempiere, pagare’ e 1037 it.<br />

ant. compire, it. mod. compiere, sp. cumplir, fr. accomplir.<br />

CivBCU372 c. 2v io gli hay chumplidis mar. ij chulg xij ss. chi io era<br />

ingnanat ‘gli ho saldato due marche con i dodici soldi che io ero<br />

truffato’. trimarBCU147 c. 30r per cumplì la stima dal mulin s. viij<br />

‘otto soldi per completare la stima del mulino’. UdiBatBCUospB<br />

c. 18r a cumplir penitencia quando vegneremo ad oldir la sentencia ‘a<br />

completare la penitenza quando verremo ad udire la sentenza’. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 64r lavorarin dì j o lu qual non poderin chunplì<br />

per rispiet de ploie ‘lavorarono un giorno che non poterono completare<br />

per riguardo della pioggia’.<br />

c(h)umpliment s.m. ‘compimento, conclusione, fine, termine’, anche<br />

compliment; vd. cumplì.<br />

UdiBatBCUospB c. 25v lu cumpliment dela santa scritura ‘il compimento<br />

della santa scrittura’. UdiDuoBCU1200/VII c. 31v per compliment<br />

dela sua provision ‘per integrazione della sua provvigione’. CivBCU372<br />

c. 4r per chumpliment del an soro scrit ‘per la fine dell’anno soprascritto’.<br />

cumugna s.f. ‘pascolo comunale’, nP 176 comùgne, dal lat. n. COmmUnIA,<br />

plu. di COmmUnE, REW 2091, DEsF 456,<br />

anche it. ant. comunia, DEI 1042.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 115r sol. xvj per la parte de cumugna et pesonal<br />

j di sigela per sol. xj ‘sedici soldi per la parte del pascolo comunale e<br />

un pesinale di segala per undici soldi’.<br />

cumun vd. cumon.<br />

cumunitat vd. comunitat.<br />

*cundonar v. ‘condonare, abbuonare, dispensare’, nP 178 condonâ,<br />

voce dotta dal lat. COnDOnARE, DEsF 462 condonâ,<br />

vd. DEI 1052 condonare.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 58v sol ij per vin cundonat adì xxx in çenar


115<br />

‘due soldi per vino condonato, oggi trenta gennaio’.<br />

cuntz vd. quinç.<br />

çupa s.f. ‘farsetto’, nP 1326 ant. ’zùpa, dall’arabo g’ubba, REW<br />

3951, come l’it. ant. giuppa, mod. giubba, cfr. venez. zipòn<br />

‘giubbone’, Boerio 812.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 34r marcha j ÷ sol. xij per imprest adì xxv in<br />

çenar sora j berchant e j çupa di femina ‘una marca e mezza e dodici<br />

soldi in prestito oggi venticinque gennaio per un vestito di lino e un<br />

farsetto da donna’; c. 78r sol. lxx per una çupa sacheta in prisinça Carluç<br />

‘settanta soldi per un farsetto con tasca, alla presenza di Carluccio’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 7v sora j çupa e j camesot adì xiij in seseledor<br />

‘per una giubba e un camiciotto oggi 13 luglio’.<br />

çupirel s.m. ‘giubbetto, piccolo farsetto’, dim. di çupa (vd.) con<br />

cambio di genere.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 6r sol. xx per j çupirel in la festa delg Inocenc<br />

‘venti soldi per un giubbetto nella festa degli Innocenti’; c. 44r avena<br />

stars ij pesonal j et melg stars ij pesonal j et çupirel ij per m. j ÷ et j sponton<br />

‘due stai e un pesinale di avene, due stai e un pesinale di miglio, due<br />

giubbetti per una marca e mezza e uno spuntone’; c. 83v sol. lx per j<br />

çupirel la note di s.ta Luçia daç a Culau Cristinan ‘sessanta soldi per<br />

un giubbetto la notte di santa lucia dati a nicolò Cristinan’.<br />

cupuco s.m. ‘coppetta, vasetto, barattolo’, nP 214 cupùz, qui con<br />

restituzione di vocale finale.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 81v j o cupuco di fiar chi el mi fes chi va in<br />

lu tribul del incens ‘una coppetta di ferro che egli mi fece che va sul<br />

turibolo dell’incenso’.<br />

cur s.m. ‘coro, parte della chiesa dove canta il coro’, cfr. nP<br />

188 còro.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 85v pre Nadal chi mi inquadernà e cruvì lu<br />

manoal e chi sta in cur e lu breviary chi sta inchiadenat in la sigristie<br />

‘don natale che mi rilegò e mi coprì il manuale che sta nel coro e il<br />

breviario che sta incatenato nella sacrestia’.<br />

çurar s.m. ‘giurato, membro della rappresentanza e dell’amministrazione<br />

del comune rustico’, nP 1327 stor. ’zurâr con<br />

rinvio a giurât, nP 386.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 15v Pauli filg Domeni Potoc podestat di Clauglan<br />

e Pider çurar di Clauglan debin dar a nome del cumon ll. c c di ferro<br />

per p. xvij la lira v adì xiij in otom per Indrega fari termit a sent Michel<br />

‘Paolo figlio di Domenico Potocco podestà di Clauiano e Pider giurato


116<br />

di Clauiano devono dare per conto del comune cento libbre di ferro<br />

per sedici piccoli la libbra; termine a san michele’; c. 15v Pauli Pider<br />

Çuan Niculau podestat e çuras di Clauglan debin dar centenaro j et ll.<br />

xxviij ÷ di ferro per p. xvij la lira ‘Paolo Pider e Giovanni nicolao,<br />

podestà e giurati di Clauiano, devono dare un centinaio e ventotto<br />

libbre e mezza di ferro per diciassette piccoli la libbra’.<br />

curidor s.m. ‘curatore (degli interessi), amministratore, tutore’,<br />

non registrato nel nP, cultismo deverb. dal frl. curâ ‘curare,<br />

avere cura, badare’, nP 215 curâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 50v Simon di Indriotis sichu curidor di Cristoful<br />

di Cigniot ‘simone di Andriottis come curatore di Cristoforo di<br />

Cignotto’; c. 58r sol. viij per j e cedule chi io manday a Simon di Indriotis<br />

sichu curidor di Cristoful di Cigniot ‘otto denari per una cedola che io<br />

mandai a simone Andriotti come curatore di Cristoforo Cignotto’; c.<br />

82r a impegnià Simon di Indriotis sichu curidor di Cristoful di Cigniot ‘a<br />

impegnare simone Andriotti come curatore di Cristoforo di Cignotto’.<br />

çurniga s.f. voce di significato oscuro, probabilmente un indumento.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 5v sol. xvj per j çurniga vermegla ‘sedici soldi<br />

per una çurniga vermiglia’; c. 79v duchati vj per dispegnar la çurniga<br />

di vilut ‘sei ducati per riscattare la çurniga di velluto’.<br />

curtelo s.m. ‘coltello’, nP 216 curtièl, dal lat. CUltEllUm,<br />

REW 1831, con dissimilazione della liquida (l + l > r +<br />

l), vd. Piccini 267 curtellus e DEsF 562 curtièl, qui con<br />

mancata dittongazione e restituzione di vocale.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 1v sol. x per j curtello di formadi ‘dieci soldi<br />

per un coltello da formaggio’.<br />

curtìs s.m. ‘coltello’, nP 217 curtìs, secondo DEsF 562-3 der.<br />

del frl. curtièl con cambio di suffisso, vd. curtelo.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 25v sol. j per j curtìs et ll. j di carne ‘un soldo<br />

per un coltello e una libbra di carne’.<br />

curtisie s.f. ‘cortesia, gentilezza, buon cuore’, presente nel nP<br />

(curtisie 807 e cortesie 172, 384, 1277), ma non come voce<br />

autonoma.<br />

UdiBCU373 c. 1r s-al nus par cha-gl meritin par vuestre bontat et curtisie<br />

‘se ci pare che se lo meritino per vostra bontà e cortesia’.<br />

curtivo s.m. ‘cortile’, nP 216 curtîf con rinvio a curtîl.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 10v una casa con lo curtivo ‘una casa con<br />

il cortile’.<br />

curtuça s.f. ‘quarto, quarta parte (d’agnello)’, nP 835 quartùzze,


117<br />

dal lat. QUARtUm, REW 6936, con suff. -UCEAm; il<br />

dittongo della sillaba pretonica monottonga (wa > o) e in<br />

seguito la vocale atona si innalza (o > u).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 51v sol. iiij or per j curtuça d-agnello ‘quattro<br />

soldi per un quarto di agnello’; c. 177v sol. vj per una curtuça d-agnelo<br />

e per vin ‘sei soldi per un quarto d’agnello e per vino’.<br />

çus s.m. ‘civetta’, nP 1328 zùs.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 15v r. di Domeny sora scrit çus ij per sol. x a s.ta<br />

Catarina ‘ricevetti da Domenico sopra scritto due civette per dieci<br />

soldi a santa Caterina’.<br />

*cusidura s.f. ‘cucitura’, nP 218 cusidùre, der. dal lat. tardo *COsIRE<br />

per COnsUERE, REW 2174, DEsF 564 s.v. cusî, DEI<br />

1184.<br />

UdiCalBCU1348/III c.54v sol. iiij or per fil e per cusiduris ‘quattro<br />

soldi per filo e per cuciture’; c. 123v sol. lxxij per j piliça a mi e per lis<br />

cusiduris dela piliça di Lisabeta resta a dar Iacum sol. v ‘settantadue soldi<br />

per una pelliccia per me e per le cuciture della pelliccia di Elisabetta;<br />

deve ancora dare Giacomo cinque soldi’. UdiCalBCU1348/V c. 83v<br />

sol. xiiij daç a Toni sartor per cusiduris del vistit ‘quattordici soldi dati<br />

ad Antonio sarto per cuciture del vestito’.<br />

cusin s.m. ‘cugino (di primo grado)’, nP 218 cusìn, dal lat. COnsOBRInUm,<br />

REW 2165, DEsF 564 cusin 1 , vd. anche<br />

consuvrin. Qui anche con la grafia cuxin e la restituzione<br />

della vocale finale chusino; al f. è regolarmente c(h)usine.<br />

CivBCU372 c. 2r dono Zubet me chusino ‘donna Alzubetta mia cugina’.<br />

UdiBatBCUospB c. 34r eo ve lasso Çuane quel mio çerman cuxin ‘io vi<br />

lascio Giovanni, il mio cugino (di primo grado)’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 55r Filip di Chamino cusino dal det Domeni ‘Filippo di Camino<br />

cugino del suddetto Domenico’. UdiOspBCU1337/III c. 15r recevey<br />

di Francesch di Grecan e di Vinirie so chusine sore une lor casa la qual<br />

è in Grecan frx. xlv ‘ricevetti da Francesco di Grazzano e da Veniera<br />

sua cugina per una loro casa che si trova in Grazzano quarantacinque<br />

frisachensi’.<br />

*cusinel s.m. ‘cuscinetto, guancialetto’, nP 217-8 cuscignèl.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 72r ij cechis di cusineli ‘due federe per cuscinetti’;<br />

c. 72r io toley della fradaglie delli Batudi a imprest j o gliet e j e<br />

cotre e j o plumaço e ij cusineli ‘io presi dalla confraternita dei Battuti<br />

in prestito un letto e un’imbottita, un materasso e due cuscinetti’.<br />

cusir v. ‘cucire’, nP 218 cusî, dal lat. tardo *COsIRE per il class.


118<br />

COnsUERE, REW 2174, DEsF 564; vd. qui anche<br />

discusì.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 9v r. di Iacum marcha ÷ di sol. per cusir peliçe<br />

e j pele e per peliça j ‘ricevetti da Giacomo mezza marca di soldi per<br />

cucire pellicce e una pelle e per una pelliccia’; c. 17r sol. xl per j piliçut<br />

e per cusir piliçe ij ‘quaranta soldi per una pelliccetta e per cucire due<br />

pellicce’; c. 17v r. sol. iij per cusir par ij di scarpulini ‘ricevetti tre soldi<br />

per cucire due paia di scarpettine’.<br />

cuture s.f. plu. ‘cotture’, cfr. nP 206 cuète ‘cottura’, dal venez.<br />

cotùra, Boerio 205, come l’it. cottura.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 128r defalchat le cuture del pan per chasa resta<br />

a dar marcha j di soldi ‘tolto le cotture del pane per casa, deve anccora<br />

dare una marca di soldi’.<br />

cuviarte s.f. ‘coperta (di registro), copertina’, nP 219 cuviàrte.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 74r Bortolamio di Manià chi mi acopià su lu<br />

codis de cuviarte ravoste lu testament di ser Antoni di Topo ‘Bartolomeo<br />

di maniago che mi copiò sul codice dalla coperta rossa il testamento<br />

di messer Antonio di toppo’; c. 86r lu Tanburlin si à per tigniè la glesie<br />

cuviarte forment star ij seont chi si apar in chest quadern a chiartis 24<br />

‘il tamburino ha per tenere la chiesa coperta due stai di frumento<br />

come appare in questo quaderno alla carta 24’.<br />

dà v. ‘dare’, nP 221-2 dâ; compare anche come verbo analitico<br />

dà su con significato di ‘cedere, abbandonare’.<br />

trimarBCU147 c. 7v spendey ch-iò dey al predi vini congi j sora lu qual<br />

vin recevey j st. di forment dala fradagla ‘spesi un conzo di vino che<br />

diedi al prete, per il quale vino ricevetti uno staio di frumento dalla<br />

fraternita’; c. 28r per la santencia chi al diè s. xl ‘per la sentenza che<br />

diede quaranta soldi’; c. 28v spendey per j par di polecis dadis al vichari<br />

e j di poleç s. xvj ‘ancora spesi sedici soldi per un paio di galline date al<br />

<strong>vicario</strong> e un paio di polli’; c. 30v resta a dà ducaç d-aur iij ‘deve ancora<br />

dare tre ducati d’oro’. UdiCalBCU1348/III c. 22v ll. j di candelis dadis<br />

al nodar ‘una libbra di candele date al notaio’; c. 56r dè dar uno boy<br />

del pelo roso ‘deve dare un bue dal pelo rosso’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 50r achest per lu rest delli dinary chi el restava a dà de so chiamerarie<br />

‘questo per il resto dei denari che lui doveva ancora dare della sua<br />

cameraria’. UdiOspBCU1337/III c. VIr jo dey di fit ‘io diedi di affitto’;<br />

c. IXv per fà arà un camp lu qual fo dat su ‘per far arare un campo<br />

che fu ceduto’; c. IXr espendey per fà choncà lis vic di tre camps glu<br />

quagl furin dac su ‘spesi per far potare le viti di tre campi che furono


119<br />

ceduti’; c. XXXIIIr espendey per fà arà iiij or champs glu quagl furin dac<br />

su livris di frx. viij ‘spesi otto lire di frisachensi per far arare quattro<br />

campi che furono ceduti’; c. 2v v star di avene ch-el resta a dà ‘cinque<br />

stai di aveva che deve ancora dare’; c. 6r roman a dà stars di megl ij<br />

‘deve ancora dare due stai di miglio’; c. 10v stars di siale iiij or di meglo<br />

iij ÷ sore viiij star d-avene ch-egl debevin dà ‘quattro stai di segala e tre<br />

e mezzo di miglio per nove stai d’avena che dovevano dare’.<br />

daben agg. ‘dabbene, onesto, probo’, nP 222 dabèn.<br />

UdiBCU373 c. 1r daben et virtuos ‘dabbene e virtuoso’.<br />

daci s.m. ‘dazio, tassa, imposta’, nP 228 dàzi, dal lat. DAtIO(-<br />

OnIs) mantenuto al nominativo.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 3v dè dar congi iiij or mens bocis xxij di vino per<br />

sol. xlviij lu congi e lur paga lu daci et sol. xiij per imprest per lu daci e<br />

per lis misuriduris ‘deve dare quattro conzi meno ventidue mezzette<br />

di vino per quarantotto soldi al conzo e paga loro il dazio e tredici<br />

soldi per (il) prestito, per il dazio e per le misure’; c. 5r sol. vij per<br />

imprest pal daci adì xv in çulg ‘sette soldi in prestito per la tassa oggi<br />

quindici luglio’; c. 83a r pagay al misuridor sol. ij per lu daci ‘pagai al<br />

misuratore due soldi per la tassa’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 29r lu daçy del vin ‘il dazio del vino’.<br />

*daçiar s.m. ‘daziere, gabelliere’, nP 228 daziâr, da daci (vd.) con<br />

suff. d’agente.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 82r pagay a ser Adurlì e a Gotart daçiary sol.<br />

xxvj per lu daci in m c iiij c xxxij adì xvij in vendemis ‘pagai a messer<br />

Odorlico e a Gottardo daziere ventisei soldi per il dazio oggi diciassette<br />

settembre 1422’.<br />

dadis vd. dà.<br />

dam s.m. ‘danno, svantaggio’, nP 224 dan, dam, dal lat. DAmnUm,<br />

REW 2486, DEsF 572 dan.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 118r Pieri Pesant filg chi fo Matio Çanon<br />

habitant in borgo d-Aquilegia chi fo di Predeman dè dar marchas x di<br />

sol. per imprest per comperar corame e animali e altra merchandaria<br />

a pro e a dam in prisinça Francesc mulinar det Farinuça e Culau det<br />

Crauat di Laucaç adì xxvij in setember ‘Pietro Pesante figlio del fu<br />

mattio Zanon abitante in borgo Aquileia, che fu di Pradamano, deve<br />

dare dieci marche di soldi in prestito per comperare cuoio e animali<br />

e altra mercanzia a vantaggio e a danno, alla presenza di Francesco<br />

mugnanio detto Farinuzza e nicolao detto Croatto di lauzacco,<br />

oggi ventisette settembre’; c. 150r resta a dar lu det Çuan Predeman


120<br />

marchas lxiij mens sol. xiiij or a pro e a dam ‘deve ancora dare il suddetto<br />

Giovanni Pradamano sessantatre marche meno quattordici soldi a<br />

vantaggio e a danno’.<br />

dapìs avv. prep. ‘sotto, più in basso, giù’, nP 225 dapîs, dapît e<br />

nP 764-5 s.v. pît.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63r sol. lx per xij chiamis chi io fes lavà e<br />

chusì sù lis tachis chi van dapìs ‘60 soldi per dodici camici che io feci<br />

lavare e cucire su le toppe che vanno sotto’; c. 79v e convignie discusì<br />

lis tachis dapìs e cusilis sù e conçà e lavà j o umeral ‘lei si accordava di<br />

scucire le tacche sotto e cucirle sopra e aggiustare e lavare un omerale’.<br />

dapò avv. prep. ‘dopo’, nP 225 dapò con rinvio a daspò nP 226;<br />

anche dapoi e dapuò.<br />

UdiBatBCUospB c. 35v ne vol donar dapò ch’ello è rexusità ‘ci volle<br />

donare dopo che egli è resuscitato’. UdiDuoBCU1200/VI c. 88v<br />

dapò la muart so araman alla fabricha ‘dopo la sua morte rimane alla<br />

fabbrica’. UdiDuoBCU1200/VII c. 13r dapoi Tomat di Lenart caligaro<br />

‘dopo tommaso di leonardo calzolaio’. VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

dapuò la morte soa ‘dopo la sua morte’.<br />

dapoi vd. dapò.<br />

dapuò vd. dapò.<br />

dar v. ‘dare’, nP dâ‚ 221-2. In unione con su forma un verbo<br />

analitico con il significato di ‘alienare, cedere, vendere’,<br />

vd. Repertorio in Vicario (1999b: 38-9) dâ su.<br />

trimarBCU147 c. 30v per j o pesonal di forment dat al mulinar s. x ‘dieci<br />

soldi per un pesinale di frumento dato al mugnaio’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 22v ll. j di candelis dadis al nodar ‘una libbra di candele date al<br />

notaio’; c. 56r dè dar uno boy del pelo roso ‘deve dare un bue dal pelo<br />

rosso’. UdiOspBCU1337/III c. IXv per fà arà un camp lu qual fo dat<br />

su ‘per far arare un campo che fu ceduto’; c. 10r Matia di Clauglan<br />

sì mi dè sore v star di meglo conci di vin iij in rason di xl dinar lu conco<br />

‘mattia di Clauiano così mi diede tre conzi di vino per cinque stai<br />

di miglio in ragione di quaranta denari al conzo’; c. 10v recevey d-un<br />

camp lu qual jo fes semenà stars di sorch x lo qual fo dat su ‘ricevetti di<br />

un campo che io feci seminare dieci stai di grano che fu regalato’; c.<br />

19r e-l aroman a dà di chegl xl frx. xvij per quel star di sorch ch-el dè ‘e<br />

rimane a (deve ancora) dare di quei quaranta, diciassette frisachensi<br />

per quello staio di grano che diede’.<br />

daspe s.f. ‘aspo’, nP 226 dàspe.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 75v sol. ij per sonçe di onci la daspe chi si tire


121<br />

sù glu modoni ‘due soldi per sugna per ungere l’aspo con il quale si<br />

issano i mattoni’.<br />

daur avv. prep. ‘dietro’ e ‘dopo’, nP 226-7, dal lat. DE AVORsUm,<br />

DEsF 575-6, vd. anche Ascoli (1873: 516), Pellegrini<br />

G.B. (1982: 26), Pfister (1988: 232), ClR 26. la<br />

voce è presente con numerose varianti (daù, davour), anche<br />

venezianeggianti (drio, dredo, dirrio).<br />

CivBCU372 c. 2r in domenio daù sento Luzio ‘nella domenica dopo<br />

santa lucia’. UdiOspBCU1337/III c. 6r recevey di ser Orlandin sore une<br />

stala la qual è daur la casa frx. viij ‘ricevetti otto frisachensi da messer<br />

Orlandino per una stalla che è dietro la casa’. VenmarBCU1275/II<br />

c. 5r scrit di davour in lis compiris ‘scritto sul retro negli acquisti’; c.<br />

14v une vie dela part di davour ‘una via dalla parte di dietro’; c. 35r<br />

afitison fate a Pilirin mulinar d-une chiase pueste in lu borch cun j e vigne<br />

davour ‘affittanza fatta a Pellegrino mugnaio di una casa sita nel borgo<br />

con una vigna dietro’.<br />

davant vd. denant.<br />

de fora via loc. ven. ‘in più, inoltre, in eccedenza’.<br />

UdischBCUospD c. 2v se pur lo fosse amorbà la fradaia die farge del<br />

bene de fora via ‘se pure fosse contagiato la confraternita deve fargli<br />

del bene in più’.<br />

*deber v. ‘dovere’, nP 228 ant. debê con rinvio a dovê, nP 268.<br />

la forma antica presenta la conservazione della labiale<br />

intervocalica – forse derivata da -BJ- della prima persona<br />

del lat. *DEBJO, cfr. it. debbo al posto di devo, vd. Benincà/Vanelli<br />

(1998: 64), o forse da una forma di infinito<br />

*DEBJERE, con regolare dittongazione della vocale media<br />

anteriore, al posto di DEBERE.<br />

trimarBCU147 c. 34v nota chu Chulau Çinar dys chi al no si deba<br />

fà ‘nota che nicolao Genero dice che non si deve fare’; c. 60r lo qual<br />

deba dà Thomat ‘il quale tommaso deve dare’; c. 60r deba essere pagat<br />

chest oly ‘deve essere pagato questo olio’. UdiCalBCU1348/III c. 7r<br />

Denel filg Livon deba dar pasa ij ÷ di soga per dnr. iij lu pas ‘Daniele<br />

figlio di livone deve dare due passi di fune per tre denari al passo’; c.<br />

6v Livon di Cerneglons dè dar ‘livone di Cerneglons deve dare’; c. 13v<br />

Lenart Degano e Lenart Menegan chameras dela glesia di Cerneglons debin<br />

dar ll. ij di olio per la glesia ‘leonardo Degano e leonardo menegano<br />

camerari della chiesa di Cerneglons devono dare due libbre di olio per<br />

la chiesa’. UdiCalBCU1348/IV c. 6r io Niculau dè dar a s.ta Maria


122<br />

Madalena in m c iiij c xvij medri j di olio ‘io nicolò devo dare a santa<br />

maria maddalena, nel 1417, un miero di olio’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. 10v recevey dal dito Candit e Menis per l-an pasat di sore stars di<br />

siale iiij or di meglo iij ÷ sore viiij star d-avene ch-egl debevin dà ‘ricevetti<br />

dal detto Candido e Domenico per due anni fa quattro stai di segala<br />

e tre e mezzo di miglio per nove stai d’avena che dovevano dare’; c.<br />

13v marcha di frx. ÷ la qual el debeva pagar entel M° ccc° lxxxiij ‘mezza<br />

marca di frisachensi, la quale lui doveva pagare nel 1383’; c. 17v frx.<br />

lvj ch-el debeva pagar entel m o ccc o lxxxij ‘cinquantasei frisachensi che<br />

doveva pagare nel 1382’; c. 25r el debo pagà ‘lui deve pagare’; c. 25v<br />

el debo invistì ‘egli deve investire (nominare)’.<br />

debit s.m. ‘debito’, nP 228 dèbit, rispetto al più comune frl. ant.<br />

devide (vd.).<br />

VenmarBCU1275/II c. 34r instrument d-une cesion d-un çiert debit<br />

‘istrumento di una cessione di un certo debito’.<br />

debita vd. devide.<br />

december s.m. ‘dicembre’, nP 228 decèmbar; anche decembry, decenbri.<br />

trimarBCU147 c. 4r r. dal mes di decembri sol. xliiij or ‘ricevetti per il<br />

mese di dicembre quarantaquattro soldi (di offerta)’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 2v adì viij in december ‘oggi otto dicembre’; c. 82v marcha ÷ per<br />

imprest per pagar lu mony adì xx in december ‘mezza marca in prestito<br />

per pagare il sacrestano, oggi venti dicembre’. UdiCalBCU1348bis<br />

c. 4r adì vij in decenber ‘oggi sette dicembre’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 59r adì xx di decembry començe lu tiarmit ‘oggi venti dicembre<br />

comincia il termine’; c. 91v adì xxviiij di decembry ‘oggi 29 dicembre’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. VIv la prime setemane di decenbri ‘la prima<br />

settimana di dicembre’; c. XIVv la prime setemane di decenbri ‘la<br />

prima settimana di dicembre’; c. XVr la chodarie setemane di decenbri<br />

‘l’ultima settimana di dicembre’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 13v ady vultim di deçenbry ‘oggi ultimo<br />

di dicembre’.<br />

dedal s.m. ‘anello’, nP 260 dedâl, regolare dal lat. DIGItAlEm,<br />

REW 2637, DEsF 579; al plu. anche deidagli, deiedagli.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 137v dedal j d-arçento ‘un anello d’argento’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 7v r. marcha j ÷ sora lu vino e lu dedal ‘ricevetti<br />

una marca e mezza per il vino e l’anello’; c. 39r botons lxxx d-arigint<br />

sora indoraç e son taronç dedalg ij d-oro e j d-arigint sora indorat ‘ottanta<br />

bottoni d’argento sopra dorati e sono rotondi due anelli d’oro e uno


123<br />

d’argento sopra dorato’. UdiOspBCU1337/III c. 1v recevey dala gneca<br />

di Çuan di Cavriglis per l-amine so un facul e doy deidagli glu quale<br />

facul e deiedagli la beada Madalene glu portà ‘ricevetti dalla nipote<br />

di Giovanni di Chiavris per la sua anima un fazzoletto e due anelli i<br />

quali fazzoletto e anelli la beata maddalena li portò’.<br />

*defalchar v. ‘togliere, defalcare’, nP 229 defalcâ con rinvio a difalcâ,<br />

dal lat. *DAFAlCARE, REW 2516, soprattutto al p.p.<br />

defalchat ‘tolto’ anche con valore avverbiale ‘meno’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 64v defalchat congi vj et j caldir di vino per<br />

sol. xlij lu congi ‘tolto sei conzi e una secchia di vino per quarantadue<br />

soldi al conzo’; c. 128r defalchat le cuture del pan per chasa resta a dar<br />

marcha j di soldi ‘tolto le cotture del pane per casa, deve anccora dare<br />

una marca di soldi’; c. 175r per lis charaduris dela çonta defalchat stars<br />

ij d-avena adì xv in çenar ‘per i carreggi dell’aggiunta tolti due stai<br />

d’avena, oggi quindici gennaio’. UdiCalBCU1348/V c. 16r defalchat<br />

le charadure e bregis vj di nogar per sol. xviij l-una dadis a ser Geroni<br />

di ser Hector chamerar dela glesia maçor ‘tolti i carriaggi e sei tavole di<br />

noce per diciotto soldi l’una date a messer Gerolamo (figlio) di messer<br />

Ettore cameraro della chiesa maggiore’.<br />

degagna s.f. ‘degania, titolarità della carica di degano (nel comune<br />

rustico)’, regolare dal lat. DECAnIAm, REW 2495, anche<br />

frl. degàn, nP 229, deàn, nP 228, continuatore del lat.<br />

DECAnUm, REW 2496, da DECEm ‘dieci’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 118v sol. ij per imprest per la degagna ‘due<br />

soldi in prestito per la degania’.<br />

deliberacione s.f. ‘delibera, deliberazione, decisione’, nP 238 diliberaziòn,<br />

voce dotta, qui con restituzione della vocale finale.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 150v scripto per man di Quarin lu quaderno<br />

dele deliberacione ogni me requisicione ‘scritto per mano di Quirino il<br />

quaderno delle deliberazioni, ogni mia requisizione’.<br />

deman vd. in deman.<br />

denant avv. prep. ‘davanti; prima’, nP 231 denànt; qui anche<br />

dinant e vd. davant e devant.<br />

CivBCU372 c. 2v denant chiaso me prisint mio chugnat ‘davanti a<br />

casa mia, presente mio cognato’; c. 3r doy dis denant chi la figlo alàs a<br />

marit ‘due giorni prima che la figlia andasse a marito’. UdiBCU373<br />

c. 1r certamentri soi di tal nature chu davant ch-io mueri, no mi jess di<br />

memorie fin ch-io non hebi a plen rindut et satisfat agl amis pagl sirvisis<br />

ricivuz ‘certamente sono di tale natura che prima che io muoia, non


124<br />

mi esce di memoria finché non abbia pienamente reso e soddisfatto<br />

gli amici per i servigi ricevuti’. UdiDuoBCU1200/VI c. 51v io ay<br />

riciut lu arest di chès l marchis punint glu x duchati in rason come apar<br />

in j e altre pueste achì denant ‘io ho ricevuto il resto di quelle cinquanta<br />

marche mettendo i dieci ducati sul conto, come appare in un’altra<br />

posta qui avanti’. UdimisBCUospH c. 7v la domenia devant sent<br />

Çuan ‘la domenica prima di san Giovanni’. VenmarBCU1275/II c.<br />

24r scrit in li legaz di dinant ‘scritto nei legati di prima’.<br />

depenado p.p. ven. ‘depennato, cancellato, tolto’, nP 232 depenâ,<br />

qui con avverbio di direzione (çù ‘giù’).<br />

CivtriBCU1279 c. 67r ch-el sia depenado çù dela fradaglia ‘che egli<br />

sia depennato via dalla confraternita’.<br />

depentor s.m. ‘pittore; imbianchino, tinteggiatore’, cfr. nP 232<br />

depènzi con rinvio a dipènzi.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 4r ser Iacomo nodaro fiolo che fuo Lenardo<br />

depentor ‘messer Giacomo notaio figlio del fu leonardo pittore’; c.<br />

15v maistro Domenego depentor ‘mastro Domenico pittore’.<br />

descul s.m. ‘servo, servitore’, ma cfr. nP 1494 dèscul ‘uomo tardo,<br />

inetto’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 12v Çuan Calian è mantignidor in prisinça<br />

Çuan mio pari e Durlì filg Florganut di Caminet e-l so descul ‘Giovanni<br />

Caliano è mantenitore alla presenza di Giovanni mio padre e Odorlico<br />

figlio di Florianetto di Caminetto e il suo servo’.<br />

desimo vd. diesime.<br />

det p.p. ‘detto; suddetto, sunnominato’, vd. nP 234-5 dî.<br />

trimarBCU147 c. 1r r. dal det Toni Pertolt d-Are ‘ricevetti dal detto<br />

Antonio Pertoldi di Ara’; c. 7v spendey al det pre Iacum frumenti st. j<br />

‘spesi (diedi) al suddetto don Giacomo uno staio di frumento’; c. 8r<br />

spendey in spesis a gustà al dec predis sol. xviiij or ‘spesi diciannove soldi<br />

in spese per il mangiare per i suddetti preti’; c. 32v r. di Iacum det Piç<br />

Pieri forment st. ÷ ‘ricevetti da Giacomo detto Pizzapietro mezzo staio<br />

di frumento’; c. 35r per cerys chi iò conperay di Pieri det Pauli d-Udin<br />

libr. xv mens s. ij ‘per ceri che io comperai da Pietro detto Paolo di<br />

<strong>Udine</strong> quindici libbre meno due soldi’; c. 42r vendey la deta quarta<br />

di mel ‘vendetti la suddetta quarta di miglio’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. IXv espendey per fà lis inbaracà lis detis paladis ‘spesi per far(le)<br />

imprunare le dette palizzate’; c. XIIIr espendey per fà buratà la dete<br />

farine frx. iij ‘spesi tre frisachensi per far abburattare la detta farina;<br />

c. XVr espendey per fà ucidi glu deti purcegli solc viij ‘spesi otto soldi


125<br />

per far macellare i detti maiali’; c. XVIIv espendey per far la buratà la<br />

deta farina frx. ij ‘spesi dodici frisachensi per farla abburattare la detta<br />

farina’; c. 4r recevey di Chumine di borch di Glemone sore un forn lu<br />

qual è post in lu det borch marcha di frx. j ‘ricevetti da Giacomina di<br />

borgo Gemona per un forno che è situato nel detto borgo una marca<br />

di frisachensi’.<br />

devant vd. denant.<br />

deveda vd. debita.<br />

devide s.f. ‘debito’, nP 1495 ant. dèvide, continuatore regolare<br />

del lat. n. plu. DEBItA, interpretato come femminile, vd.<br />

REW 2493.2, DEsF 588. Il frl. f. dèvide è da confrontare<br />

con sp. deuda, port. divida, dove però il frl. mod. ha il<br />

m. dèbit, nP 228, dall’it. debito, DEsF 577-8 dèbit, DEI<br />

1219, senza lenizione della labiale intervocalica e con caduta<br />

della vocale atona finale; nel caso di debita si osserva<br />

il passaggio al femminile con la conservazione, però, della<br />

labiale intervocalica; qui anche debit (vd.).<br />

trimarBCU147 c. 1v sore lis sos devidis ‘per i suoi debiti’; c. 8r la soa<br />

debita ‘i suoi debiti’; c. 17r r. sessanta soldi da Herman di Vergnà per<br />

devida a Stiefin Furtin sol. lx ‘ricevetti sessanta soldi da Ermanno di<br />

Vergnacco per debito a stefano Fortino’. UdiCalBCU1348/III c. 1r<br />

computat la debita con l-ariceto e l-ariceto con la debita ‘calcolato il<br />

debito con il ricevuto e il ricevuto con il debito’; c. 2v in prisinça Drega<br />

di porta d-Aroncho e Culau sartor filg chi fo Dumini Manfia di porta<br />

d-Aroncho e Francesc Martin di Trivignan testemonis dela debita sora<br />

scripta ‘alla presenza di Andrea di porta di Ronco e nicolao sarto figlio<br />

del fu Domenico manfia di porta di Ronco e Francesco (e) martino di<br />

trivignano testimoni del debito sopra scritto’; c. 11v Toni çiner chi fo<br />

Bargan rodar di Clauglan dè dar fata roson in dut per roba di staçon per<br />

la debita di Bargan e per la so adì xxviij in aprilis resta a dar dnr. liiij or<br />

et dnr. j per vin e per formadi ‘Antonio genero del fu Bargan ruotaio<br />

di Clauiano deve dare tutto sommato per vivande, per il debito di<br />

Bargan e per il suo, oggi ventotto aprile, deve dare cinquantaquattro<br />

denari e un denaro per vino e per formaggio’; c. 108: r. di vin in<br />

sent Çuan sora achesta deveda marcha ÷ di sol. ‘ricevetti di vino a san<br />

Giovanni, per questo debito, mezza marca di soldi’; c. 152r dè dar<br />

per la debita vecha ‘deve dare per il debito vecchio’; c. 162v sol. xiiij or<br />

per resto di selegar e per resto dela debita del pari ‘quattordici soldi per<br />

resto di tegole e per resto del debito del padre’. UdimisBCUospH


126<br />

c. 6v la devida chi noi avevin cun Lenardo porcaro ‘il debito che noi<br />

avevamo con leonardo porcaio’.<br />

® UdiCriAPU23 c. 2r item r. di Çuan massar di Bratiul sora la devida<br />

chi debeva dar per inpresto marche di s. j s. xij ‘ancora ricevetti una<br />

marca di soldi e dodici soldi da Giovanni massaro di Bertiolo per il<br />

debito che doveva dare a prestito’.<br />

devorenti s.m. plu. ‘travetti (del tetto), correntini’, nP 260 dïurìnt,<br />

dal lat. DECURREntEm, REW 2509, DEsF 628.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 106r Pieri Dina ll. j ÷ di bambaso et r. devorenti<br />

xvj ‘Pietro Dina una libbra e mezza di bambagia e ricevetti sedici<br />

travetti’. UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 15 per iona di rovul lavorata<br />

per far la sagledra sol. lxiiij or e per devorenti ‘per una tavola di quercia<br />

lavorata per fare la grondaia sessantaquattro soldi e per travetti’.<br />

di som loc. avv., loc. prep. ‘in cima, alla estremità, in fondo’, cfr.<br />

nP 461 insòmp; nel frl. mod. l’elemento *som(p), dal lat.<br />

sUmmUm, REW 8454, non si trova più come forma<br />

autonoma, bensì univerbizzato con diversa preposizione<br />

(in al posto di di).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 115v Lenart dal Vit cortelar di som Merchat<br />

vieri sol. lvij adì xx in maço ‘leonardo figlio di Vito coltellinaio (che<br />

si trova) in fondo a mercatovecchio cinquantasette soldi oggi venti<br />

maggio’.<br />

dì 1 s.m. ‘giorno’, nP 234 dì, dal lat. DIEm, REW 2632; vd.<br />

qui anche adì.<br />

trimarBCU147 c. 7v lu dì di santa Maria ‘il giorno di santa maria’;<br />

c. 29r spendey in ij dys ad Udin s. xij ‘spesi dodici soldi in due giorni<br />

a <strong>Udine</strong>’. UdiCalBCU1348/III c. 4r sol. l per imprest per pagar feno<br />

in lu dito dì ‘cinquanta soldi in prestito per pagare fieno nel suddetto<br />

giorno’; c. 83a r r. sol. xxxv et sol. iij per v dis lavoredor resta a dar<br />

sol. xxx ÷ pagay al misuridor sol. ij ‘ricevetti trentacinque soldi e tre<br />

soldi per cinque giorni di lavoro, bisogna ancora dare trenta soldi e<br />

mezzo; pagai al misuratore due soldi’. UdiCalBCU1348/IV c. 29r<br />

Berton lavorat dis vj ‘Bertone (ha) lavorato sei giorni’; c. 39r per ogna<br />

mot fin al dì prisint chi no avin ibut da fà un chul atri ‘in ogni modo<br />

fino al giorno presente che non abbiamo avuto a che fare uno con<br />

l’altro’. UdiDuoBCU1200/VI c. 58v sol. xxxvj chi io diey a Toni de<br />

Sclave chi lavorà dis iij in rason di sol. xij per dì chi el impastà la chialcine<br />

chi iare in glesie ‘36 soldi che io diedi ad Antonio della schiava<br />

che lavorò tre giorni per un totale di dodici soldi al giorno che egli


127<br />

impasto la calce che era in chiesa’; c. 88r Zili muni chi à servit mes<br />

vj e dis xx ‘Egidio sacrestano che ha servito sei mesi e venti giorni’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. IIIr egl furin conperac lu dì di Santa Marie<br />

d-avost ‘furono comperati il giorno di santa maria di agosto’; c. XIIr<br />

espendey per pagà un mestri lu qual cruì lu teto a doy dis frx. xxxv ‘spesi<br />

trentacinque frisachensi per pagare un operaio che rinforzò il tetto<br />

in due giorni’; c. XVIr espendey per pagà un lavorador lo qual lavorà a<br />

iiij or dis agl povers e semenà l-avene frx. xij ‘spesi dodici frisachensi per<br />

pagare un operaio che lavorò per quattro giorni per i poveri e seminò<br />

l’avena’; c. 1r recevey lu dì di Santa Maria Madalene di uferta frx. lij<br />

‘ricevetti cinquantadue frisachensi il giorno di santa maria maddalena<br />

di offerta’; c. 11v recevey lu dì di Nadal e pes festis frx. xxvj ‘ricevetti il<br />

giorno di natale e per le feste ventisei frisachensi’.<br />

dì 2 v. ‘dire’, nP 234-5 dî.<br />

trimarBCU147 c. 28v spendey per fà dì ij mesis per l-anima Lenart<br />

Fari s. xij e s. j al muni ‘spesi dodici soldi per far dire due messe per<br />

l’anima di leonardo fabbro e un soldo al sacrestano’; c. 29v per fà dý<br />

vij mesis s. xlviij ‘quarantotto soldi per far dire sette messe’; c. 34v nota<br />

chu Chulau Çinar dys chi al no si deba fà ‘nota che nicolao Genero dice<br />

che non si deve fare’. UdiOspBCU1337/III c. XXVIIIv espendej per<br />

fà menà un om ad Auleie lu qual era gotos e diseva vilinis ala mamula<br />

frx. xvj ‘spesi sedici frisachensi per far portare un uomo ad Aquileia<br />

il quale era gottoso e diceva villanie all’inserviente’.<br />

dialtega s.f. ‘dialtea, altea’, più precisamente ‘pianta medicinale<br />

corrispondente all’unguentum alteae’, nP 235 dialtèe con<br />

rinvio a altèe, dal lat. AltHAEAm, a sua volta dal gr.<br />

althàia, vd. DEsF 53.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 103r sol. j per imprest cavala e dialtega ‘un<br />

soldo in prestito, una cavalla e altea’. UdiCalBCU1348/V c. 90v sol.<br />

ij per olio e per dialtega per uncion doy dis iij ÷ ‘due soldi per olio e per<br />

dialtea per unzione due giorni tre (soldi) e mezzo’.<br />

diesime s.f. ‘decima, tassa, imposta’, nP 237 ant. dièsime con rinvio<br />

a dècime.<br />

CivBCU372 c. 2v el vos paià j a diesimo al zuet da Ramanzàs ‘lui vuole<br />

pagare una decima allo zoppo di Remanzacco’. CivPorBCU216 c. 1r<br />

po pagavo la desimo di çochul ed agnel e di purcel e da às ‘poi pagava la<br />

decima di capretto e di agnello e di maiale e di api’. VenmarBCU1275/<br />

II c. 34v une diesime del mas di Çierseit ‘una decima del maso di


128<br />

Ceresetto’.<br />

diliverà v. ‘deliberare, disporre, decidere, stabilire’, nP 238 ant.<br />

dilivrâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 59r sol. x per lu inchiant e per fà inchiantà e<br />

diliverà lu inchiant ‘dieci soldi per l’incanto e per far mettere all’incanto<br />

e deliberare l’incanto’.<br />

dinant vd. denant.<br />

dinar s.m. ‘denario’, vd. nP 239 ant. dinà, dinàs con rinvio a nP<br />

231 denâr, dal lat. DEnARIUm, DEsF 594. Questa moneta<br />

aveva un valore leggermente più alto del soldo, come<br />

d’altra parte le rispettive marche, le quali comprendevano<br />

160 unità di denari o di soldi, vd. anche liruti (1749).<br />

CivmarBCU1223/176 c. 1r Laurencius de Ronchis xx dinàs ‘lorenzo di<br />

Ronchis venti denari’. trimarBCU147 c. 49r r. da Denel del Blanch di<br />

Montegnà quatri dinà ‘ricevetti da Daniele del Bianco di montegnacco<br />

quattro denari’. UdiCalBCU1348/III c. 1v marcha j ÷ di dinars et dnr.<br />

lxviij ÷ ‘una marca e mezza di denari e denari sessantotto’; c. 16v :<br />

marchas ij di dinars et dnr. xl ‘due marche di denari e quaranta denari’;<br />

c. 31r deba dar marcha j ÷ di dinar per iiij or rodis inferadis ‘deve dare<br />

una marca e mezza di denaro per quattro ruote ferrate’. UdiCalB-<br />

CU1348bis c. 1r marcha j di dinar per blava ‘una marca di denaro per<br />

biava’. UdiOspBCU1337/III c. 4r star di forment j in dinars per frx. liij<br />

‘uno staio di frumento in denari per cinquantatre frisachensi’; c. 10r<br />

in rason di xl dinar lu conco ‘in ragione di quaranta denari al conzo’;<br />

c. 21v recevey di Domeni brich sore doy champs glu quagl el ten stars di<br />

forment ij ÷ in dinars in rason di lx frx. lu star ‘ricevetti da Domenico<br />

esattore per due campi che occupa due stai e mezzo di frumento in<br />

denari in ragione di sessanta frisanchensi lo staio’.<br />

® UdiPelAPG12 c. 1r marchia di dinars mieça dinars lxiiij ‘mezza<br />

marca di denari e sessantaquattro denari’.<br />

dintri avv. prep. ‘dentro, all’interno’, nP 231 dèntri.<br />

VenmarBCU1275/II c. 22v un bocon di teren di trei pas puest dintri<br />

di Venzon ‘un pezzo di terreno di tre passi posto dentro Venzone’.<br />

Dio vd. amor.<br />

dipençi v. ‘dipingere’, nP 241 dipènzi, dal lat. DEPInGERE.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 58v per fà dipenci glu voltiseli chi son in cime<br />

de glesie e lu chapitel lu qual dipençè Niculau impintidor filg di Toni di<br />

Tomasin ‘per far dipingere le volticelle che sono in cima alla chiesa e<br />

il capitello che dipinse nicolò pittore figlio di Antonio di tomma-


129<br />

sino’; c. 78v per dipençi lu voli chi ven sore la sigristie ‘per dipingere<br />

l’occhio che viene sopra la sacrestia’; c. 80r sol. iiij per ll. j ÷ di imbor<br />

per dipenci avent chi lavorà mestry Niculau di Sent Vit ‘quattro soldi<br />

per una libbra e mezza di tintura per dipingere là che lavorò mastro<br />

nicolò di san Vito’.<br />

dipuesit s.m. ‘deposito’, nP 242 dipuèsit, dal lat. DEPOsItUm,<br />

REW 2573, a sua volta da DEPOnERE; data l’antichità<br />

dell’attestazione, nonché il trattamento della vocale tonica,<br />

con regolare dittongazione, non necessario il richiamo del<br />

DEsF 597 all’it. deposito; presente anche la forma diposit,<br />

senza dittongazione.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 84v r. sol. lx < iij > in diposit ‘ricevetti soldi<br />

sessanta < tre > in deposito’; c. 84v r. sol. xl < vj > in diposit ‘ricevetti<br />

quaranta < sei > soldi in deposito’. UdiDuoBCU1200/VI c. 50v lis<br />

qual dusinte ll. iarin in dipuesit dongie di ser Costantin ‘le quali duecento<br />

lire erano in deposito presso messer Costantino’.<br />

diputado p.p. ven. ‘addetto, incaricato’, nP 242 diputâ con rinvio<br />

a deputâ.<br />

UdiBCU435 c. 1r Jachuz di dona Zanulla diputado sora la municion<br />

‘Jacucio (figlio) di donna Gianola addetto al munizionamento’.<br />

*disborà v. ‘togliere le braci, ripulire’, non registrato nel nP, denom.<br />

dal frl. bòre ‘brace accesa, tizzone’, nP 66.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 71r io diey a Toni de Maestre e al Tavagnut<br />

chi disborarin la fornàs e la discruvirin e cruvirin ‘io diedi ad Antonio<br />

della maestra e al tavagnut che ripulirono dalle braci la fornace, la<br />

scoprirono e la ricoprirono’.<br />

disbotedor s.m. ‘tino che si mette sotto le botti per travasare il vino’,<br />

nP 243 disbotadôr, disbotedôr.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 57v cerchis di conçar lu disbotedor della aqua<br />

chi si fas la malte ‘cerchi per aggiustare il tino dell’acqua nel quale si fa<br />

la malta’; c. 64r j o disbotedor chi io comperay di luy per poni l-aqua di fà<br />

impastà la malta e di bagnià glu modons ‘un tino che io comperai da lui<br />

per porre l’acqua per fare impasare la malta e per bagnare i mattoni’.<br />

UdimisBCUospH c. VIIIr pagay per ij disbotedori chi forin comperadi<br />

dnr. lij ‘pagai cinquantadue denari per due tini che furono comprati’.<br />

disconçade p.p. ‘rotta’, non registrato nel nP, cfr. qui c(h)onçà.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 65r sol. iiij chi io diey al Tanburlin chi conçà<br />

j e breie in glesie chi iare disconçade ‘quattro soldi che io diedi al tamburlino<br />

che aggiustò una tavola in chiesa che era rotta’.


130<br />

discrecion s.f. ‘discrezione, arbitrio, volere’, nP 246 discreziòn, cultismo.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 72r achest nauli done Ligrançe si lasave in la me<br />

discrecion ‘questo nolo donna Allegranza lasciava alla mia discrezione’.<br />

*discruvì v. ‘scoprire, togliere la copertura’, non registrato nel nP,<br />

vd. qui cruvì.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 71r io diey a Toni de Maestre e al Tavagnut<br />

chi disborarin la fornàs e la discruvirin e cruvirin ‘io diedi ad Antonio<br />

della maestra e al tavagnut che ripulirono dalle braci la fornace, la<br />

scoprirono e la ricoprirono’.<br />

discusì v. ‘scucire’, nP 247 discusî.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 79v e convignie discusì lis tachis dapìs e cusilis<br />

sù e conçà e lavà j o umeral ‘lei si accordava di scucire le tacche sotto e<br />

cucirle sopra e aggiustare e lavare un omerale’.<br />

disegnià v. ‘disegnare’, nP 257 dissegnâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 70r sol. ij per chiarte di disegnià ‘due soldi<br />

per carta da disegnare’.<br />

disfà v. ‘disfare, distruggere, rompere’, nP 247-8 disfâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 65r sol. xiiij per dì per çaschidun per disfà<br />

la chiase ‘quattordici soldi al giorno per ciascuno per disfare la casa’;<br />

c. 75v io diey a Tiador e a Iançil marangoni chi disfacerin glu banchi<br />

de chapele di sent Zuan ‘io diedi a teodoro e a Gianni falegnami che<br />

disfarono i banchi della cappella di san Giovanni’.<br />

*dismentegar v. ‘dimenticare, scordare’, nP 251 dismenteâ, dal lat. DEmEntICARE,<br />

DEsF 613, come il ven. desmentegar, Prati<br />

56.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 17v sol. xxxiij per le charadure del vasello di<br />

vin menat per Pup di Cerneglons chi forino dismentegadi quando fo fata<br />

la rasone ‘trentatre soldi per il trasporto della botte di vino portata da<br />

Puppo di Cerneglons, che furono dimenticati quando fu fatto il conto’.<br />

dispegnà v. ‘levare il pegno, l’ipoteca, spegnare, riscattare’, nP 254,<br />

1363 dispegnâ, dal lat. DE + EX + PIGnUm / PIGnO-<br />

RARE, REW 6490, 6489, DEsF 617, cfr. Boerio 232<br />

despegnar ‘disimpegnare’, DEI 1346 dispegnare; anche<br />

spegnar e cfr. impegnà.<br />

CivBCU372 c. 3v el nos dispegnà j a chiavallo chi gl’avè fato tuelly lu<br />

frady Cristoful sartor ‘lui ci disimpegnò una cavalla che gli ebbe fatto<br />

prendere il fratello Cristoforo sarto’. UdiCalBCU1348/III c. 67v per<br />

spegnar li pegni di Quarin ‘per togliere l’ipoteca ai pegni di Quirino’;


131<br />

c. 100v Arman sora scripto sol. iij dat ali degani per dispegnar la stadera<br />

et ll. ÷ di olio adì xxj in otom ‘Armano sopra scritto tre soldi dati<br />

ai decani per levare il pegno alla stadera e mezza libbra di olio oggi<br />

ventuno ottobre’; c. 129r sol. v per dispegnar lis arodis ‘cinque soldi per<br />

disimpegnare le ruote’; c. 160r per dispegnar lu filg dela preson d-Argis<br />

‘per riscattare il figlio dalla prigione di Argis’; c. 184r sol. xxviij per<br />

dispegnar tevagla j e camesa j ‘ventotto soldi per riscattare una tovaglia<br />

e una camicia’. UdiCalBCU1348/IV c. 20r sol. xlviij per imprest daç<br />

a Blas per dispegnar lu vistido e le scarpe e la sapa e-l sapon ‘quarantotto<br />

soldi in prestito dati a Biagio per togliere il pegno al vestito, alle<br />

scarpe, alla zappa e alla zappa grande’. UdiCalBCU1348/V c. 25v per<br />

dispegnar lu det Francesc di preson ‘per riscattare il suddetto Francesco<br />

di prigione’; c. 81r dè dar duchati ij et marcha j et sol. ij per dispegnar<br />

la pelanda e plateli ij pesa ll. v e linçul j chativo ‘deve dare due ducati<br />

e una marca e due soldi per riscattare il giacchettone e due piattelli<br />

di cinque libbre di peso e un lenzuolo cattivo’. UdiCalBCU1348bis<br />

c. 3r dnr. xlv per dispegnar iij blegons ‘quarantacinque denari per disimpegnare<br />

tre lenzuoli’. UdiOspBCU1337/III c. IVv espendey per<br />

dispegnà un testament lu qual fes Francesch cortelar d-un star di forment<br />

agl povers da gesir pagat ogne ano sore un camp frx. viij ‘spesi per levare<br />

il pegno ad un testamento che fece Francesco coltellinaio su uno staio<br />

di frumento per i poveri da esser pagato ogni anno sopra un campo,<br />

otto frisachensi’; c. VIr per fà dispegnà un testament lu qual fes Çuan<br />

di Nat ch-el lasà une chasa ‘per far levare il pegno ad un testamento<br />

che fece Giovanni di naldo che lasciò una casa’; c. IXr per dispegnà<br />

un lincul lu qual aveve inpegnat un sclaf ‘per togliere il pegno ad un<br />

lenzuolo che aveva impegnato uno slavo’; c. XIIv per dispegnà una<br />

chasa la qual fo di Çuan sclaf ‘per togliere il pegno ad una casa che fu<br />

di Giovanni slavo’.<br />

® UdiCriAPU36 c. 24v spendey duchati x d-oro per dispegnà lu callis<br />

lu qual aveva la muglir di mestri Franzes della Burgullina glu qualg<br />

duchati fo imprestadi per pagar lu teren di Blessan adì xxvj di fevrar ‘spesi<br />

dieci ducati d’oro per togliere il pegno al calice che aveva la moglie di<br />

mastro Francesca della Borgolina, i quali ducati furono imprestati per<br />

pagare il terreno di Blessano, il giorno ventisei febbraio’.<br />

dispensar v. ‘dispensare, esentare, esimere’, nP 254 dispensâ, cultismo<br />

dal lat. DIsPEnsARE, REW 2678.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 136v marchas xl di soldi per dispensar lu filg<br />

‘quaranta marche di soldi per dispensare il figlio’.


132<br />

dissipador s.m. ‘dissipatore, sprecone, sciupone’, deverb. da nP 257<br />

dissipâ.<br />

UdischBCUospD c. 4r elo non sia zugador ne dissipador de beni ‘egli<br />

non sia giocatore o dissipatore di beni’.<br />

distudat p.p. ‘spento’, nP 259 distudâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 79r ij chiadini e ij scudielis per poni lu imbor<br />

distudat entry antedet ‘due catinelle e due scodelle per mettere la tintura<br />

spenta dentro il suddetto’.<br />

diterminazion s.f. ‘delibera, disposizione’, nP 233 determinaziòn, cultismo.<br />

VenmarBCU1275/II c. 7r diterminazion d-uno conseglo fato per Çuan<br />

nevot Iacum di Plazie ‘delibera di un consiglio fatto da Giovanni nipote<br />

di Giacomo di Piazza’.<br />

do vd. doy.<br />

dolçor s.m. ‘dolcezza’, cfr. nP 263 dòlz, dal lat. DUlCEm, REW<br />

2702, DEsF 633, qui con suff. -or (-ôr) formante sostantivi<br />

astratti – De leidi (1984: 121) sostiene che questo suff.<br />

forma solo deverbali, ma in questo caso si tratta di un<br />

deaggettivale.<br />

UdiBatBCUospB c. 28r la mare di dolçor ‘la madre di dolcezza’.<br />

dolia s.f. ‘dolore, male, sofferenza’, possibile deverb. dal v. dulî<br />

‘dolere’, nP 270, dal lat. DOlERE, o direttamente dal<br />

lat. DOlIUm, passato al f. *DOlIAm, REW 2723.<br />

UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 91 cusì mi possa abandonar questa dolia e<br />

questo dolor ‘così mi possa abbandonare questo male e questo dolore’.<br />

dolor s.m. ‘dolore’, nP 262-3 dolôr, dal lat. DOlOREm, REW<br />

2724.<br />

UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 91 cusì mi possa abandonar questa dolia e<br />

questo dolor ‘così mi possa abbandonare questo male e questo dolore’.<br />

domenia s.f. ‘domenica’, nP 264 domènie, dal lat. DOmInICAm<br />

‘giorno del signore’; anche domenio, domeniga, domenega.<br />

CivBCU372 c. 2r in domenio daù sento Luzio ‘nella domenica dopo<br />

santa lucia’. UdiCalBCU1348/IV c. 29r lavoredors iiiiij mens ore iij<br />

per la ploba et mens ore iij per la domenega ‘sei giorni lavorativi meno<br />

tre ore per la pioggia e meno tre ore per la domenica’; c. 31v domeniga<br />

adì xiij in fevrar ‘oggi domenica tredici febbraio’. UdiCalBCU1348bis<br />

c. 18v termit a domeniga di nonis ‘termine a domenica di none’.<br />

UdimisBCUospH c. 7v la domenia devant sent Çuan ‘la domenica<br />

prima di san Giovanni’.<br />

*donà v. ‘donare, regalare’, nP 264 donâ.


133<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 67r io donay a miser Rasmilg j e lastre di seglar<br />

la qual fo de chiase del chiapitul di Auleie sore achel chi el à servit alla<br />

fabriche imperçò chi el è sindicho della fabriche ‘io donai a messer Rasmigli<br />

una lastra da acquaio che fu della casa del capitolo di Aquileia<br />

per quello che egli ha servito alla fabbrica, perché egli è responsabile<br />

della fabbrica’. UdiOspBCU1337/III c. XXVIr espendey frx. xvj glu<br />

quagl jo pagay di fit d-un ben lu qual è in Reane chi-l fusar di Sot Mont<br />

lu donà agl povers ‘spesi sedici frisachensi i quali io pagai di affitto per<br />

un bene che è a Reana che il fusaro di sottomonte lo donò ai poveri’.<br />

donason s.f. ‘donazione, lascito’, nP 264 ant. donasòn; anche donacion,<br />

donation.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 50v seont la donacion chi fes Charubin alla<br />

fabriche seont chi si apar per man di ser Matio del Clapiç condam Iachobi<br />

‘secondo la donazione che fece Cherubino alla fabbrica, secondo<br />

come appare per mano di messer matteo figlio del Clapiz fu Jacopo’.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 18v paga de livel per una donation fese la<br />

pezera ‘paga di livello per una donazione, fece la straccivendola’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 13r donason fate ala fradagle per Iacum di<br />

Plazie ‘donazione fatta alla confraternita da Giacomo di Piazza’.<br />

done s.f. ‘donna, signora’, nP 265 dòne, regolare dal lat. DOmInAm,<br />

DEsF 635-6, è usato come titolo di cortesia e<br />

di rispetto; si trova anche con le varianti dona, dono.<br />

CivBCU372 c. 2r dono Zubet me chusino ‘donna Alzubetta mia cugina’.<br />

trimarBCU147 c. 8r in prima spendey per fà ley lu testament di dona<br />

Marie sol. v ‘dapprima spesi cinque soldi per far leggere il testamento<br />

di donna maria’. UdiCalBCU1348/IV c. 14v r. di done Çintil la<br />

çudiege ducaç in aur iij di fit ‘ricevetti da donna Gentile la giudea tre<br />

ducati in oro di affitto’; c. 138v r. centenar ij daç a dona Margareta<br />

di ser Margarit ‘ricevetti duecento (tegole) date a donna margherita<br />

(moglie) di messer margarit’. UdiOspBCU1337/III c. XXr espendey<br />

per fà choncà une chasa la qual sta done Lucine marcha di frx. j e frx.<br />

lxviij ‘spesi una marca di frisachensi e sessantotto frisachensi per far<br />

sistemare una casa nella quale abita donna lucina’; c. 4v recevey di<br />

done Lenardine di Palut sore une chasa la qual e sta donge Sant Piero<br />

marter livris di frx. viij ‘ricevetti otto libbre di frisachensi da donna<br />

leonardina di Paludo per una casa nella quale sta vicino a san Pietro<br />

martire’; c. 9v recevey di done Flor di Pirchut un camis di predi lu<br />

qual lu marit lu lasà ala glesie di Santa Marie Madalene ‘ricevetti da<br />

donna Fiora di Percoto un camice da prete il quale il marito lo lasciò


134<br />

alla chiesa di santa maria maddalena’; c. 13v recevey di Flurido sartor<br />

per dona Margareta di Strasot sore une so casa la qual è posta in borg<br />

d-Aulege marcha di frx. ÷ la qual el debeva pagar entel m° ccc° lxxxiij<br />

‘ricevetti da Fiorito sarto mezza marca di frisachensi per (conto di)<br />

donna margherita di strassoldo per una sua casa che è situata in borgo<br />

Aquileia, (marca) la quale lui doveva pagare nel 1383’.<br />

® UdiCriAPU23 c. 3r r. di dona Fina di livelo sora una arga punuda<br />

in la androna di sent Cristoful dn. xxiiij or ‘ancora ricevetti ventiquattro<br />

denari da donna Giuseppina di affitto per una loggia posta nell’androna<br />

di san Cristoforo’.<br />

dong(i)e avv. prep. ‘vicino, presso’, nP 265 dòngie, dal lat. lOn-<br />

GUm, nella forma DE lOnGA, vd. REW 5119, DEsF<br />

636, Benincà/Vanelli (1998: 92); anche dongia.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 50v lis qual dusinte ll. iarin in dipuesit dongie<br />

di ser Costantin ‘le quali duecento lire erano in deposito presso messer<br />

Costantino’; c. 57v la chiase di Laurinç di Lovarie la qual è dongie lu<br />

simitiery ‘la casa di lorenzo di lovaria che è vicino al cimitero’; c. 60r<br />

per fà giavà piere in lu Cormor dongie Chistilir ‘per far togliere pietra<br />

nel Cormor vicino Castellerio’. UdiGerBCU1324 c. 2r dongia un prat<br />

della glesia de Zerneglons ‘vicino a un prato della chiesa di Cerneglons’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 1v un camp lu qual è puest donge lis macilis<br />

‘un campo che è posto vicino alle paludi’; c. 4v une casa la qual è<br />

posta donge a chè dal fradi ‘una casa che è situata vicino a quella del<br />

fratello’; c. 15v donge la roie ‘vicino alla roggia’. VenmarBCU1275/<br />

II c. 14r paie Zuan Chiarnel dongie Chiandot di Pup ‘paga Giovanni<br />

Cargnello vicino a Candotto di Puppo’.<br />

® UdiPelAPG12 c. 22r uno orto posto dogna Çuanin e dogna Matiùs<br />

mulinar e dogna Idreya di Bayvars ‘un orto posto vicino a Giovannino<br />

e vicino a mattiusso mugnaio e vicino ad Andrea di Beivars’.<br />

dopli agg. ‘doppio’, nP 266 dòpli, dal lat. DUPlUm, REW2802.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 2v stars ij di forment per lu dopli ‘due stai di<br />

frumento per il doppio (del prezzo)’.<br />

dos num. f. ‘due’, nP 267 dôs con rinvio a doi (vd. qui doy);<br />

presente anche la curiosa forma dues.<br />

trimarBCU147 c. 20r spendey per l-anima de la moglì Zuan Chiandit<br />

per dos mesis sol. x ‘spesi dieci soldi per l’anima della moglie di Giovanni<br />

Candido per due messe’; c. 20r spendey per xj culumielg e dos<br />

culumielis sol. lx ‘spesi sessanta soldi per undici travetti e due puntelli’;<br />

c. 28r spendey ad Areane per vin in dos orys ‘spesi a Reana per vino in


135<br />

due volte’; c. 60r ex. per dues missis viiij a predis e j a monik ‘spesi per<br />

due messe nove soldi per i preti e uno per il sacrestano’; c. 60v ex. s.<br />

xij per dues lb. de oly ‘spesi dodici soldi per due libbre di olio’; c. 64v j<br />

pan e dues botzis de vin ‘un pane e due mezzette di vino’. UdiBCU518<br />

c. 2r benchè jo ebe vidut a mio timp ciosis asai nugledimens cel el qual<br />

jo ti scrif non apene in ceste etat une o dos al pluy s-è vignut ‘benché<br />

io abbia visto a mio tempo molte cose, nondimento quello che io ti<br />

scrivo solamente in questa età una o due (volte) al più è accaduto’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 8r lis charaduris di ceris di calcina xj in dos oris ‘il<br />

trasporto di undici cestoni di calce in due volte’. UdiCalBCU1348bis<br />

c. 1v per imprest sora dos aruedis inferadis ‘per prestito per due ruote<br />

ferrate’; c. 22v dos vachis e uno caro inferat ‘due vacche e un carro ferrato’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Vv per dos livris di ueli ‘per due libbre<br />

di olio’; c. IXv dos paladis ‘due palizzate’; c. XXVIv dos chalderis lis<br />

qual jerin foradis ‘due paioli che erano forati’.<br />

dotor s.m. ‘dottore’, nP 267 dotôr.<br />

UdiBCU373 c. 1r di briade cum m. Tyberio dotor prestantissimi ‘insieme<br />

con mastro tiberio dottore molto prestante’.<br />

*dova s.f. ‘doga, dei tini e delle botti’, nP 268 dòve, dal lat. med.<br />

DOGAm, REW 2714, DEsF 641, DElI 358.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 10r r. vaselo j di congi v spendey per far mudar<br />

dove iij e per cerclis sol. xvij ‘ricevetti una botticella da cinque consi,<br />

spesi per far mutare (sostituire) tre doghe e diciassette soldi per<br />

cerchi’. UdiOspBCU1337/III c. XIIv espendey per dovis di vasel lis<br />

qualis besognavin frx. xiij ‘spesi tredici frisachensi per doghe di botte<br />

che servivano’.<br />

doy num. m. ‘due’, nP 262 dòi; presente anche il femminile dos<br />

(vd.), nonché le forme venez. do e it. due, senza distinzione<br />

di genere.<br />

trimarBCU147 c. 27r pesenal doy di forment ‘due pesinali di frumento’;<br />

c. 51r spendey per do libr. d-olyo s. xij ‘spesi per due libbre di olio<br />

dodici soldi’; c. 58v due pesinal de frument ‘due pesinali di frumento’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 42v doy vendemedors ‘due vendemmiatori’; c.<br />

121v pagay queste do marche ‘pagai queste due marche’; c. 143v sol.<br />

xxiiij or per doy magistri ‘ventiquattro soldi a due operai’; c. 148r ll. j<br />

di formadi dat a do filere ‘una libbra di formaggio dato a due filatrici’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 8r lis charaduris di ceris di calcina xj in dos oris<br />

‘il trasporto di undici cestoni di calce in due volte’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. Iv doy chari di lens agl povers ‘due carri di legna per i poveri’; c.


136<br />

6v doy umign da Reane ‘due uomini di Reana’; c. 12v ance ca roman<br />

a dà quinc di vin v di doy ang ch-el in pagà ij ÷ per ano ‘anche qua<br />

rimane a dare cinque conzi di vino per due anni che ne pagò due e<br />

mezzo per anno’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 28r a Çuan lu brich chu fo a chomandà doy<br />

chiars a Butinis ‘a Giovanni l’esattore che fu a comandare due carri<br />

a Bottenicco’.<br />

draç s.m. ‘vaglio, staccio’, nP 268 draz, dal gall. *dragiu, REW<br />

2762a, DEsF 643 draz, ClR 47; anche draçut, con suff.<br />

dim.<br />

trimarBCU147 c. 9r r. per j draç vindut sol. xij ‘ricevetti dodici soldi<br />

per uno staccio venduto’. UdiDuoBCU1200/VI c. 78v sol. vj chi diey<br />

alla temesarie per j o draçut chi io comperay di gliè per temesà savalon ‘sei<br />

soldi che diedi alla stacciatrice che un piccolo setaccio che io comperai<br />

da lei per setacciare sabbia’.<br />

drap s.m. ‘tessuto, drappo, panno’, nP 268 ant. drap ‘tessuto,<br />

anche di lino’, dal lat. tardo DRAPPUm, REW 2765, probabile<br />

celtismo, vd. anche DEsF 642-3, Boerio 247 drapo<br />

‘tessuto di pura seta’; presente anche drapo, con restituzione<br />

della vocale finale, e drapi, sempre per il singolare.<br />

trimarBCU147 c. 51r drappo di linçuy ‘tessuto da lenzuola’. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 37r dnr. viij per imprest del drapo ‘otto denari in<br />

prestito del tessuto’; c. 148v sol. xl per imprest adì xviiij or in març lu dì<br />

ch-el tençè lu drapi ‘quaranta soldi in prestito oggi ventinove marzo, il<br />

giorno che tinse il tessuto’; c. 184v sol. xxxj per tisiduris drap ‘trentuno<br />

soldi per tessiture di tessuti’. UdiOspBCU1337/III c. XVIII per fà<br />

tesi xij parec di drap agl povers ‘per far tessere dodici pareti di panno<br />

per i poveri’.<br />

dredo avv. prep. ‘dietro’, vd. daur.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 5r una casa posta in Grazan oltra la roya<br />

cum certo teren dredo ‘una casa situata in Grazzano oltre la roggia con<br />

un po’ di terreno dietro’.<br />

drete agg. f. ‘dritta, diritta’, nP 269 dret.<br />

VenmarBCU1275/II c. 5v cun la drete strade ‘con la strada diritta’.<br />

drio avv. prep. ven. ‘dietro’ vd. davur.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 5v uno sedimo posto drio la chiesia de sant<br />

Zorzi ‘un cortile situato dietro la chiesa di san Giorgio’.<br />

duc(h)at s.m. ‘ducato, moneta’, nP 270 ducât, dal lat. DUCAtUm,<br />

REW 2783.


137<br />

trimarBCU147 c. 22v r. da pre Mian a non di Chulau duchaç v glu<br />

qual son scriç sula mia rason çoè de la fradagla ‘ricevetti da don miano<br />

a nome di nicolao cinque ducati, i quali sono ascritti sul mio conto,<br />

cioè (sul conto) della fraternita’; c. 24r r. di Chulau Pidrùs chamerar<br />

per l-an pasat duchaç v d-aur ‘ricevetti da nicolao Pedrussio cameraro<br />

per l’anno scorso cinque ducati d’oro’; c. 30v resta a dà ducaç d-aur iij<br />

‘resta a dare tre ducati d’oro’; c. 36r ducat d-aur j ‘un ducato d’oro’.<br />

UdiCalBCU1348/III, c. 8v duchat iiij or d-oro ‘quattro ducati d’oro’.<br />

dumlo s.f. ‘donna; ragazza’, nP 271 dùmlo con rinvio a dùmble.<br />

CivPorBCU216 c. 1r dumlo Lisobet ‘donna Elisabetta’.<br />

*durmì v. ‘dormire’, nP 272 durmî.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XVIv espendey per fà cruì lu tet dela bastia<br />

chi dormin gl-infantulins frx. viij ‘spesi otto frisachensi per far coprire<br />

il tetto della bastia nella quale dormono i bambini’.<br />

dusinte num. ‘duecento’, nP 273 dusìnte.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 50 sore duchati dusinte chi el debe dà ‘per<br />

duecento ducati che egli deve dare’.<br />

dut agg. ‘tutto’, nP 273 dut, DEsF 650, vd. anche ClR 74-5.<br />

CivBCU372 c. 2r oltro duto la voro chi el m’à fato per ogno mot ‘oltre<br />

a tutto il lavoro che lui mi ha fatto in ogni modo’. trimarBCU147 c.<br />

65v duti avir termin a sant Michel ‘tutti ebbero scadenza a san michele’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 13r Çuan sartor testemony predet è fedesor in<br />

part e in dut termit in sent Çuan di Pascha ‘Giovanni sarto testimone<br />

suddetto è fidesiussore in parte e in tutto; scadenza a san Giovanni<br />

di Pasqua’; c. 137v suma sumarum in dut chapit marchas xxij ÷ et sol.<br />

xj ‘la somma totale, in tutto, ammonta a ventidue marche e undici<br />

soldi’. UdiOspBCU1337/III c. Xr espendey per carn agl povers per dut<br />

lu mes di may ‘spesi per carne per i poveri per tutto il mese di maggio’.<br />

e cong. ‘e, ancora’, nP 275.<br />

trimarBCU147 c. 7v spendey a pre Nicolò e per j chiar sol. x sol. xl<br />

ancora spesi per don nicolò ancora per un carro soldi dieci, soldi<br />

quaranta’. UdiBCU518 c. 1v jesi cun maior e comun periul ‘essere con<br />

maggiore e comune pericolo’.<br />

è vd. iesi.<br />

egl pron. pers. m. plu. ‘essi, loro’; anche eli.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 142v quando eli andar a sent Niculau ‘quando<br />

essi andarono a san nicolò’. UdiOspBCU1337/III c. IIIr egl furin<br />

conperac lu dì di Santa Marie d-avost ‘furono comperati il giorno di<br />

santa maria di agosto’; c. XIXr espendey per iiij or ÷ di vin agl povers


138<br />

glu quagl egl no-n avevin marcha di frx. j e frx. lx ‘spesi una marca di<br />

frisachensi e sessanta frisachensi per quattro (conzi) e mezzo di vino<br />

per i poveri i quali non ne avevano’; c. 10r sore un mas lu qual egl<br />

tignin ‘per un maso che occupano’.<br />

el pron. pers. m. sing. ‘egli’; anche al.<br />

trimarBCU147 c. 1v lu qual el recevè ‘il quale egli ricevette’; c. 13r per<br />

ch-el fo ad Udin ‘perché egli fu a <strong>Udine</strong>’; c. 28r per la santecia chi al diè<br />

‘per la sentenza che egli diede’; c. 65v per den. chi all-à inprestaç ‘per<br />

denari che egli ha imprestato’. UdiCalBCU1348/III c. 148a r quando<br />

el la tolè in soço ‘quando egli la prese in soccida’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. XIVv une quarta di forment la qual el lasà agl povers ‘una quarta<br />

di frumento che (egli) lasciò ai poveri’.<br />

ela pron. pers. f. sing. ‘ella’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 1v per un staro di forment lu qual ela pagà<br />

‘per uno staio di frumento che ella pagò’.<br />

eli vd. egl.<br />

ença vd. ance.<br />

enplà v. ‘riempire, colmare’, nP 278 emplâ, vd. anche implir.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63r Zuan de Marchuline chi lavorà dis iij<br />

alla fornàs per enplàle ‘Giovanni della marcolina che lavorò tre giorni<br />

alla fornace per riempirla’.<br />

entel prep. art. ‘nel’, dal lat. IntUs, REW 4520, con l’aggiunta<br />

dell’art. determinativo, vd. Vicario (1998: 87); anche enteli<br />

e civ. f. entello ‘nella’.<br />

CivBCU372 c. 2v pesonalg ij di forment glu qualg el vos semenà entel<br />

bagarz ‘due pesinali di frumento che lui vuole seminare nel podere’;<br />

c. 3v si gl’imprestay entello me chianivo ss. viij prisinz plusors di Godio<br />

‘gli imprestai nella mia cantina otto soldi, presenti parecchie persone<br />

di Godia’; c. 4r in deman di sent Martin si gl’imprestay a Dreio ss. xx<br />

entello me stuvo ‘il giorno dopo san martino imprestai ad Andrea venti<br />

soldi nella mia camera’. UdiOspBCU1337/III c. 12v recevey di Michel<br />

di Pagnà sore un star di forment lu qual el aromans a dà di fit enteli m o<br />

ccc o lxxx e sore iiij star di megl e une quarte di forment ch-el aremans a<br />

dà entel m o ccc o lxxxiij marcha di frx. j ‘ricevetti da michele di Pagnacco<br />

per uno staio di frumento che lui rimase a dare di affitto nel 1380 e<br />

per quattro stai di miglio e una quarta di frumento che lui rimase a<br />

dare nel 1383, una marca di frisachensi’; c. 13v el debeva pagar entel<br />

m° ccc° lxxxiij ‘lui doveva pagare nel 1383’; c. 18v un purcel un entel<br />

m o ccc o lxxxij e-l-altro entel m° ccc° lxxxiiij ‘un maiale nel 1382 e l’altro


139<br />

nel 1383’; c. 19r quinc di vin ij lu qual el debeva dà entel m o ccc o lxxxij<br />

‘due convi di vino che lui doveva dare nel 1382’. VenmarBCU1275/<br />

II c. 24v j o bochon entel teren di Seterian ‘un appezzamento nel terreno<br />

di seteriano’.<br />

entrada s.f. ‘entrata; donazione, dazione’, nP 279 entràde.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 38v chapitulo de blave vindude per me Pinçan<br />

di chè la qual io ay aschodude des entradis de fabriche ‘capitolo della<br />

biava venduta da me Pinzano, di quella la quale io ho riscosse delle<br />

entrate della fabbrica’. UdimisBCUospH c. 10r per una entrada di<br />

Domeni dnr. viij ‘otto denari per un’entrata (donazione) di Domenico’.<br />

entri avv. prep. ‘entro, dentro’, nP 280 èntri con rinvio a ènfri,<br />

dal lat. IntER, REW 4485a, DEsF 659, vd. Vicario<br />

(1998: 70-1); anche entry.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39r chum un scliaraç di oreli d-arigint entri<br />

‘con dentro un orecchino da orecchie d’argento’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 79r ij chiadini e ij scudielis per poni lu imbor distudat entry antedet<br />

‘due catinelle e due scodelle per mettere la tintura spenta dentro<br />

il suddetto’. UdiOspBCU1337/III c. Xv espendey per fà aradrà un<br />

camp di sorch frx. xxvij lu qual furin vj lavoradors entri ‘spesi ventisette<br />

frisachensi per far rincalzare un campo di grano nel quale vi furono<br />

sei operai dentro’.<br />

era vd. iesi.<br />

espendey vd. *spindi.<br />

etat s.f. ‘età’, nP 285 etât.<br />

UdiBCU518 c. 2r benchè jo ebe vidut a mio timp ciosis asai nugledimens<br />

cel el qual jo ti scrif non apene in ceste etat une o dos al pluy s-è vignut<br />

‘benché io abbia visto a mio tempo molte cose, nondimento quello che<br />

io ti scrivo solamente in questa età una o due (volte) al più è accaduto’.<br />

examinà v. ‘esaminare, vagliare, giudicare’, cultismo, nP 281 esaminâ.<br />

trimarBCU147 c. 60v ex. s. ij examinà lo testament de la Normie ‘spesi<br />

due soldi per esaminare il testamento della normia’.<br />

exbursare v. ‘sborsare, pagare’, cultismo, vd. nP 943 sborsâ.<br />

CivtriBCU1279 c. 68v sia exbursata per colui che reffuterà exbursare<br />

‘sia sborsata da colui che rifiuterà di sborsare’.<br />

fà v. ‘fare, produrre’, nP 287-9 fâ; nella loc. fà rason indica<br />

‘prendere nota, tenere conto, annotare, computare’.<br />

trimarBCU147 c. 8r in prima spendey per fà ley lu testament di dona<br />

Marie sol. v ‘dapprima spesi cinque soldi per far leggere il testamento<br />

di donna maria’; c. 8r lis spesis fatis per me Zuanel di Quel Mulan ‘le


140<br />

spese fatte da me Giovannello di Colmulano’; c. 13r spendey per fà<br />

conzà la siridure de chiase sol. iij ‘spesi tre soldi per far aggiustare la<br />

serratura della casa’; c. 13v lu dì chu fo fat gustà alg fradis ‘il giorno<br />

che fu fatto da mangiare per i confratelli’; c. 20r spendey per fà lu<br />

aniversari Stefin di Cortal sol. lvij ‘spesi cinquasette soldi per fare<br />

l’anniversario di stefano di Cortale’; c. 29v per chiarn alis feminis<br />

chi façir lu pan s. v ‘cinque soldi per carne alle donne che fecero il<br />

pane’; c. 29v ceris chi iò fes conçà ‘ceri che feci preparare’; c. 39v Pieri<br />

Sclaf di Cortal chu fes fà l-aniversari Stiefin Furtin ‘Pietro schiavo di<br />

Cortale che fece fare l’anniversario di stefano Fortino’; c. 46r per lu<br />

testament chu fè lu Maçurnin a Fagagna s. xxiiij ‘per il testamento che<br />

fece il mazornino a Fagagna ventiquattro soldi’; c. 51r spendey per la<br />

spesa deli magistri chu faserino lu usu dela caniva dela fradala s. xxvj<br />

‘spesi ventisei soldi per la spesa degli operai che fecero l’uscio della<br />

cantina della fraternita’; c. 52v iò Pero de Miani fè razone cun y mei<br />

fradis de la fradallia de sancta Maria de Tricesimo ‘io Pietro dei miani<br />

feci la somma con i miei confratelli della fraternita di santa maria di<br />

tricesimo’; c. 55v ex. s. xiiij per spesis alis feminis fasent lo pan ‘spesi<br />

quattordici soldi per spese per le donne che fanno il pane’; c. 65v lu<br />

det Fari in fas rason su la so rason ‘il suddetto Fabbro ne prende nota<br />

sul suo conto’. UdiDuoBCU1200/VI c. 47r per fà lis hostis di j e persone<br />

chi non volè iesi nomenade ‘per fare le ostie di una persona che non<br />

volle essere nominata’. UdiOspBCU1337/III c. VIr un testament lu<br />

qual fes Çuan di Nat ‘un testamento che fece Giovanni di naldo’; c.<br />

XIIIr un camp di sorch lu qual jo fes semenà ‘un campo di grano che<br />

io feci seminare’; c. XIVr espendey un star di sorch per far lu masanà<br />

agl purcegl ‘spesi uno staio di grano per farlo macinare per i maiali’;<br />

c. XVIIv espendey per far la buratà la deta farina frx. ij ‘spesi per farla<br />

abburattare la detta farina’; c. XVIIv stars di forment ij glu quagl jo<br />

fes masanà agl povers ‘due stai di frumento che io feci macinare per<br />

i poveri’; c. XVr espendey per fà ucidi glu deti purcegli solc viij ‘spesi<br />

otto soldi per far macellare i detti maiali’; c. XXIr una seridura la qual<br />

jo fes meti su la chasa chi fo di Çuan di Nat ‘una serratura che io feci<br />

mettere sulla casa che fu di Giovanni figlio di naldo’.<br />

fabriche s.f. ‘fabbrica, edificio’, ma anche ‘complesso delle strutture<br />

o delle maestranze adibite alla costruzione, manutenzione e<br />

amministrazione dei grandi edifici sacri’, nP 289 fàbriche.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 38v chapitulo de blave vindude per me Pinçan<br />

di chè la qual io ay aschodude des entradis de fabriche ‘capitolo della


141<br />

biava venduta da me Pinzano, di quella la quale io ho riscosse delle<br />

entrate della fabbrica’; c. 40r achest nivel la dete fradaglie si apaiave<br />

alla fabriche sore j e chiase chi fo di Domeni det Botry ‘questo livello<br />

la suddetta confraternita pagava alla fabbrica per una casa che fu<br />

di Domenico detto Botri’; c. 59v sol. xlvj per lu quadern di scrivi lu<br />

arodul de fabriche lu qual io comperay di ser Costantin ‘46 soldi per il<br />

quaderno per scrivere i conti della fabbrica, che comperai da messer<br />

Costantino’; c. 62r ij marchis di den. per an per part della fabriche e-l<br />

chiapitul gli da altritant ‘due marche di denari all’anno da parte della<br />

fabbrica e il capitolo gli dà altrettanto’.<br />

faç s.m. plu. ‘fatti, affari, interessi’, p.p. di fà (vd.).<br />

trimarBCU147 c. 20v spendey a ser Bortholomio procurador e Pieri<br />

Mian per fà glu faç de fradagle ducato j o d-oro ‘spesi un ducato d’oro<br />

per messer Bartolomeo, procuratore, e Pietro miano per fare gli affari<br />

della fraternita’.<br />

façul s.m. ‘fazzoletto, pezzuola di tela bianca che le donne usavano<br />

portare in capo’, nP 303 fazzûl, dal lat. FACIOlUm,<br />

REW 3128a, Corgnali (1940), it. fazzuolo ‘fazzoletto’,<br />

DEI 1610.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 125v r. in pegno linçuli ij e façul j di seda<br />

‘ricevetti in pegno due lenzuoli e un fazzoletto di seta’; c. 125v per<br />

dispegnar li doy linculi e-l façul sora scripto quando la figla andà a marit<br />

‘per disimpegnare i due lenzuoli e il fazzoletto sopra scritto quando<br />

la figlia andò a marito (si sposò)’. UdiOspBCU1337/III c. 1v recevey<br />

dala gneca di Çuan di Cavriglis per l-anime so un facul e doy deidagli<br />

glu quale facul e deiedagli la beada Madalene glu portà ‘ricevetti dalla<br />

nipote di Giovanni di Chiavris per la sua anima un fazzoletto e due<br />

anelli, i quali fazzoletto e anelli la povera maddalena li portò’.<br />

® UdiCriAPU24 c. 31r r. per j o fazul di lino fo vindut a Franzesch de<br />

Burgulina per sol. xvj lu qual è sul lu aventary scritto ‘ancora ricevetti<br />

per una pezzuola di lino, fu venduta a Francesco della Burgolina per<br />

sedici soldi, che è scritto sull’inventario’.<br />

fadie s.f. ‘fatica, lavoro, opera’, nP 290 fadìe, dal lat. FAtIGAm,<br />

REW 3220; anche fadiga.<br />

trimarBCU147 c. 46v per so fadie alla brut Culùs s. viij ‘per la sua<br />

fatica alla nuora di nicolussio otto soldi’. UdiCalBCU1348/III c.<br />

85v per far inferar j charo sol. lxxij per ll. xxij di flibis e per clodi et sol.<br />

xliiij or daç a Marchiol per bocul per vergis e per la so fadiga adì xx in<br />

setember e per vin licof ‘per far ferrare un carro settantadue soldi, per


142<br />

ventidue libbre di fibbie e per chiodi e quarantaquattro soldi dati a<br />

marchiol per un anello, per verghe e per la sua fatica e per brindisi<br />

conclusivo, oggi venti settembre’; c. 107v per la so fadiga per inferar<br />

j charo ‘per la sua fatica per ferrare un carro’.<br />

falança s.f. ‘sbaglio’, ma qui più precisamente ‘peccato’, cfr. nP<br />

291 falâ ‘fallare, fallire, sbagliare’.<br />

UdiBatBCUospB c. 16v çença tardança per quelli che à fatto falança<br />

‘senza ritardo per quelli che hanno fatto peccato’; c. 40r faça penitença<br />

di mie peccati e d’ogni mia falança ‘faccia penitenza dei miei peccati<br />

e di ogni mio errore’.<br />

falç s.f. ‘falce, da segare il fieno nei prati’, nP 293, dal lat.<br />

FAlCEm, REW 3175.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 47v sol. vj per vin e per et sol. xlvj per j falç e<br />

per vin ‘sei soldi per vino e quarantasei soldi per una falce e per vino’;<br />

c. 52r per j falç comperada di Marchiol sol. xxxvj ‘una falce comperata<br />

da marchiol’; c. 61r dnr. xl per Varnir et sol. xxxvj per j falç ‘quaranta<br />

denari a Guarnerio e trentasei soldi per una falce’; c. 71r sol. xl per<br />

j falç comprada di Marchiol dada al filg ‘quaranta soldi per una falce<br />

comperata da marchiol e data al figlio’; c. 101v sol. viij per la falç<br />

conçada ‘otto soldi per la falce aggiustata (= ‘per aggiustare la falce’)’;<br />

c. 133r r. falç ij dadis al filg Toni di Lauçaç e a Culau Cristinan di<br />

Clauglan ‘ricevetti due falci date al figlio di toni di lauzacco e a<br />

nicolao Cristinan di Clauiano’.<br />

falgli s.f. plu. lett. ‘fiaccole, torce’, nP 290 ant. fàgla con rinvio<br />

a fàle, nP 292, regolare dal lat. FAC(U)lAm, REW 3137.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 117v sol. xiij et p. iiij or per lu nauli deli falgli<br />

e del inquino di Quarin adì xij in november ‘tredici soldi e quattro<br />

piccoli per il noleggio delle torce e dell’incudine di Quirino, oggi<br />

dodici novembre’.<br />

fançela s.f. forse ‘falcetto’, dim. di falç (vd.) con dissimilazione<br />

della liquida (falçela > fançela) come nel gor. fanzilut per<br />

falzilut, vd. nP 296.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 13v sol. x per imprest per j fançela ‘dieci soldi<br />

in prestito per un falcetto’.<br />

fanela s.f. ‘flanella; camiciola di flanella’, nP 294 fanèle, dall’ingl.<br />

flannel, REW 3354.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 60v resta a dar lu det Culau Cristinan a mi<br />

Niculau marchas x et sol. xx ÷ mens sol. x per la fanela ‘deve ancora dare<br />

il suddetto nicolò Cristinan a me nicolò dieci marche e venti soldi


143<br />

e mezzo meno dieci soldi per la camiciola di flanella’.<br />

fant s.m. ‘famiglio, garzone, aiutante’, nP 295 fant, come il frl.<br />

infànt dal lat. InFAntEm, REW 4396, in origine composto<br />

dal pref. negativo In- con il part. pres. FAntEm<br />

del v. FARI ‘parlare’, quindi ‘colui che non parla (perché<br />

molto piccolo)’, vd. Francescato (1964: 6-8), Pellegrini<br />

G.B. (1972: 345), cfr. Zudini/Dorsi 40 fant, stussi 216<br />

fante. Battisti (1953: 35) ipotizza, a fianco dell’origine dal<br />

latino, che resta la più probabile, la possibile convergenza<br />

(o il sostegno) del long. FAntHIO, con rinvio a REW<br />

3185a e a DEI 1595. Vd. qui anche infant.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 62r ll. ij ÷ di formadi per dnr. iij la lira mandat<br />

per li mey fanti ‘due libbre e mezza di formaggio per tre denari<br />

la libbra mandato con i miei famigli’; c. 131r ll. liij di ferro per p.<br />

xvij la lira mandat per lu fant adì xxv in otom ‘cinquantatre libbre di<br />

ferro per diciassette piccoli la libbra mandato con il garzone, oggi<br />

venticinque ottobre’.<br />

fari s.m. ‘fabbro’, nP 296 fàri, regolare dal lat. FABRUm, REW<br />

3120; presente la forma ant. favri (anche venez. favro).<br />

UdiBCU836/G c. 1r Miculau favri ‘nicolò fabbro’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 17a r in prisinça Iacum fari e Pieri filg Masarin di Percut Iarvas<br />

filg Çuan Brati di Cerneglons ‘alla presenza di Giacomo fabbro e<br />

Pietro figlio di massarino di Percoto, Gervasio figlio di Giovanni<br />

Brati di Cerneglons’. UdiCalBCU1348/V c. 93v sol. viij per imprest<br />

daç al Aròs fari per soferar par j di ferri adì x in aprilis ‘otto soldi in<br />

prestito dati al Rosso fabbro per ferrare un paio di ferri, oggi dieci<br />

aprile’. UdiCalBCU1348bis c. 1r in prisinça mestri Iacum fari di borg<br />

d-Aulega ‘alla presenza di mastro Giacomo fabbro di borgo Aquileia’.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 5r Pauli favro ‘Paolo fabbro’. UdiFabBCUospl<br />

c. 16r Çuan di Driùs fari di puarte di Chusignà ‘Giovanni figlio di<br />

Indriusso fabbro di porta Cussignacco’. UdiOspBCU1337/III c. 5v<br />

recevey di Durlì fari di Merchat Veri sore une so casa la qual è in mercat<br />

veri livris di frx. viij ‘ricevetti otto frisachensi da Odorico fabbro di<br />

mercatovecchio per una casa che si trova in mercatovecchio’.<br />

faria s.f. ‘fucina, bottega del fabbro’, nP 296 fàrie, regolare dal<br />

lat. FABRICAm, REW 3121.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 115r dnr. ij per vin per lichof dele charadure del<br />

vino e ala faria di Çan ‘due denari per vino per brindisi del trasporto<br />

del vino e alla fucina di Gianni’.


144<br />

farinaç s.m. ‘farina povera, scarti della farina’, cfr. it. farinaccio,<br />

mentre non pare plausibile nP 296 farinàz che propone,<br />

però in forma dubitativa, ‘cera grossolana’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 5v r. ceris iij di farinaç ‘ricevetti tre cestoni di<br />

farinaccio’; c. 16r r. calcina ceris iij farinaço et copi x di canal ‘ricevetti<br />

tre cestoni di calce, farinaccio e dieci tegole da canale (di scolo)’.<br />

farine s.f. ‘farina’, nP 297 farìne, dal lat. FARInAm, REW 3197.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 78v stars ij ÷ di farina di tramesta ‘due stai e<br />

mezzo di farina di mistura’. UdiOspBCU1337/III c. VIv per fà buratà<br />

aquela midesima farina ‘per far abburattare quella stessa farina’; c. XIIIr<br />

espendey per fà buratà la dete farine frx. iij ‘spesi per far abburattare<br />

la detta farina’.<br />

fasi s.m. plu. ‘fasci, fastelli’, nP 297 fàs, dal lat. FAsCEm,<br />

REW 3214.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 40v Geroni chaliar fasi iij di latis et terçeroli cc<br />

‘Gerolamo calzolaio tre fasci di pertiche e duecento chiodi da zoccoli’.<br />

fasselar vd. vaselar.<br />

fator s.m. ‘fattore, agente di campagna, amministratore patrimoniale’,<br />

nP 300 fatôr, dal lat. FACtOREm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 134: Domenigo de Moneta fator di Çanobri dè<br />

dar marchas xl di soldi adì j in çugno in prisinça Toni del Auro aresin e<br />

Marino nodaro ‘Domenico di moneta fattore di Zanobrio deve dare<br />

quaranta marche di soldi oggi primo giugno alla presenza di Antonio<br />

dell’Oro orefice e marino notaio’.<br />

fatura s.f. ‘fattura, opera, realizzazione, costruzione; prezzo, mercede<br />

dell’opera eseguita, conto, manodopera’, nP 300 fatùre,<br />

dal lat. FACtURAm, REW 3136, DEI 1606 fattura 2 .<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per cere e per fatura delg ceris marcha j<br />

di sol. ‘spesi per cera e per la fattura dei ceri una marca di soldi’. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 69v sol. xxiij per la fatura dela staderga ‘ventitre<br />

soldi per la fattura della stadera’; c. 136: r. per le fature di par di scarpis<br />

e stivali vij ‘ricevetti per le fatture di sette paia di scarpe e stivali’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 34v sol. xl adì xvj in november inclùs la fatura<br />

del comat di par vj di scarpis ‘quaranta soldi, oggi sedici novembre,<br />

inclusa la fattura del collare e di sei paia di scarpe’.<br />

® UdiCriAPU25 c. 30r spendey al det Chulau per iiij or duplirs faç di<br />

nuestra çera e per lire ij mens iij onçis di çera gniova ch-io comperay e<br />

per lis faturis in dut solç xxxviij ‘ancora spesi per il suddetto nicolao<br />

per quattro doppieri fatti con cera nostra e per due libbre meno tre


145<br />

once di cera nuova, che io comperai, e per le fatture (la manodopera),<br />

in tutto trentotto soldi’.<br />

fave s.f. ‘fava’, nP 300-1 fàve, dal lat. FABAm, REW 3117.<br />

trimarBCU147 c. 1v per j pis. di fave sol. xiiij or ‘per un pesinale di<br />

fava quattordici soldi’. UdiOspBCU1337/III c. XVr espendey per un<br />

pesonal e ÷ di sal per salà lis favis frx. xij ‘spesi dodici frisachensi per<br />

un pesinale e mezzo di sale per salare le fave’; c. 2v la quarta de fave<br />

fo rasonade frx. xvj ‘la quarta di fava fu calcolata sedici frisachensi’.<br />

favri vd. fari.<br />

favro vd. fari.<br />

fedesor s.m. ‘fideiussore, garante, mallevadore’, nP 303 ant. fedesor,<br />

forma popolare contratta dal lat. tardo FIDEIUssOREm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 7v carta per man di Quarin nodar filg chi fo<br />

Merli Pieri Çuanut è fedesor ‘carta per mano di Quirino notaio figlio<br />

del fu merlo; Pietro Giovannetto è fideiussore’; c. 11v Çuan Romanut<br />

è fedesor e principal pagador ‘Giovanni Romanutto è fideiussore<br />

e principale pagatore’; c. 13r Çuan sartor testemony predet è fedesor in<br />

part e in dut termit in sent Çuan di Pascha ‘Giovanni sarto testimone<br />

suddetto è fidesiussore in parte e in tutto; scadenza a san Giovanni<br />

di Pasqua’; c. 17a r Denel marcha j per blava Martin e Simon e Iori son<br />

fedesors in prisinça Iacum fari e Pieri filg Masarin di Percut Iarvas filg<br />

Çuan Brati di Cerneglons ‘Daniele una marca per grano; martino e<br />

simone e Gregorio sono fideiussori, alla presenza di Giacomo fabbro<br />

e Pietro figlio di massarino di Percoto, Gervasio figlio di Giovanni<br />

Brati di Cerneglons’; c. 33v Aulif fradi Tomat Matigan è fedesor ‘Olivo<br />

fratello di tommaso mattian è fideiussore’. UdiCalBCU1348/V c.<br />

10v Çuanut det Chatabriga è fedesor e prinicipal pagador ‘Giovannetto<br />

ditto Attaccabriga è fideiussore e principale pagatore’. UdiCalBCU-<br />

1348bis c. 1r Simon Sabadin e Martin e Griori tuti habitant in Lauçac<br />

son fedesors e pagadors ‘simone sabbadino e marino e Gregorio tutti<br />

abitanti a lauzacco sono fideiussori e pagatori’.<br />

fegnestris vd. figniestre.<br />

felon agg. ‘fellone, furfante, canaglia’, non registrato nel nP.<br />

UdiBatBCUospB c. 34v Juda traditor e felon de vu fe gran tradixon<br />

‘Giuda traditore e fellone fece di voi gran tradimento’.<br />

femine s.f. ‘donna’, nP 304-5 fèmine, dal lat. FOEmInAm; anche<br />

femina.<br />

trimarBCU147 c. 26r r. d-una femina per j lira olio s. iiij ‘ricevetti<br />

da una donna quattro soldi per una libbra di olio’; c. 29v per chiarn


146<br />

alis feminis chi façir lu pan s. v ‘cinque soldi per carne alle donne<br />

che fecero il pane’; c. 46v per spesis alis feminis et noy s. xx ‘per spese<br />

per le donne e (per) noi venti soldi’. UdiCalBCU1348/III c. 16r ll.<br />

ij di formadi adì xxij in setember mandat per j femina ‘due libbre di<br />

formaggio oggi ventidue settembre mandato con una donna’; c. 103v<br />

ll. j di olio mandat per j femina adì iiij in aprilis ‘una libbra di olio<br />

mandato con una donna oggi quattro aprile’. UdiCalBCU1348bis<br />

c. 2r j piliça di femina ‘una pelliccia da donna’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. Xx: espendey per pagà una femine la qual lavà glu bleons e altris<br />

pecis ‘spesi per pagare una donna che lavò le lenzuola e altre pezze’.<br />

fen s.m. ‘fieno’, nP 305 fen, dal lat. FEnUm; anche feno, con<br />

restituzione della vocale atona finale.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 4r sol. l per imprest per pagar feno in lu dito<br />

dì ‘cinquanta soldi in prestito per pagare fieno nel suddetto giorno’;<br />

c. 157v charro j di fen ‘un carro di fieno’.<br />

ferament s.m. ‘ferramenta, oggetti o attrezzi di ferro’, dal lat. FER-<br />

RAmEntUm, REW 3255, DEI 1622 ferraménto ‘qualsiasi<br />

pezzo di ferro, comunque forgiato’, ma cfr. nP 306<br />

feramènte dall’it. ferramenta.<br />

trimarBCU147 c. 9r r. per ferament e per masaris vindudis sol. xxxv<br />

‘ricevetti trentacinque soldi per ferramenta e per masserizie vendute’.<br />

fero vd. fiar.<br />

fery vd. fiar.<br />

fes vd. fà.<br />

festa vd. fieste.<br />

fevrar s.m. ‘febbraio’, nP 308 fevrâr, dal lat. FEBRUARIUm,<br />

REW 3231; anche fevraro, frebrare.<br />

trimarBCU147 c. 4r r. dal mes di fevrar marchi di sol. iiij or e sol. xij<br />

‘ricevetti per il mese di febbraio quattro marche di soldi e dodici<br />

soldi (di offerta)’; c. 49r r. del messa de frebrare marche v liris iiij e s.<br />

xvj ‘ricevetti dalla messa di febbraio cinque marche, quattro libbre e<br />

sedici soldi’. UdiCalBCU1348/III c. 1v adì xj in fevrar ‘oggi undici<br />

febbraio’; c. 74r sol. lij per imprest per pagar arodis ij adì xxv in fevrar<br />

‘cinquantadue soldi in prestito per pagare due ruote, oggi venticinque<br />

febbraio’. UdiOspBCU1337/III c. IXr lu mes di fevraro ‘il mese di<br />

febbraio’; c. IXv lu mes di fevrar ‘il mese di febbraio’.<br />

fiar s.m. ‘ferro’, anche come ‘oggetto di ferro, strumento’, nP<br />

309-10; anche fiergis ‘ferri’, citato in nP 312, e fero con<br />

plu. fery.


147<br />

UdiCalBCU1348bis c. 15v par j di fiergis dela cavala per imprest ‘un<br />

paio di ferri della cavalla in prestito’. UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

per ij fegnestris di fiar chi io gli vendey ‘per due finestre di ferro che io<br />

gli vendetti’; c. 66r Zuan fary fradi di pre Michel chi fes glu fery chi van<br />

in glu chiandelary soredeti ‘Giovanni fabbro fratello di don michele<br />

che fece i ferri che vanno sui candelabri suddetti’; c. 68v lu qual fiar<br />

pesà ll. l ‘il quale ferro pesò cinquanta libbre’; c. 79r metè j o fiar a<br />

j e chariole chi iare arote ‘mise un ferro a una carriola che era rotta’;<br />

c. 81v j o cupuco di fiar chi el mi fes chi va in lu tribul del incens ‘una<br />

coppetta di ferro che egli mi fece che va sul turibolo dell’incenso’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XVIIIv espendey per iiij or chavili di fero per<br />

claudi per far choncà un teto lu qual ven sot a la glesie frx. vij ‘spesi sette<br />

frisachensi per quattro caviglie di ferro per chiodi per far aggiustare<br />

un tetto che viene sotto alla chiesa’.<br />

fide s.f. ‘fede, fiducia’, cultismo dal lat. FIDEm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 117r Çuan fari di borgo d-Aquilegia soto scripto<br />

è pagador ala fide ‘Giovanni fabbro di borgo Aquileia sotto scritto è<br />

pagatore in fiducia’.<br />

fieste s.f. ‘festa’, nP 312 fiéste; anche festa.<br />

trimarBCU147 c. 31r in lu dì dela festa di sant Gotart ‘nel giorno<br />

della festa di san Gottardo’. UdiOspBCU1337/III c. 3v recevey lu dì<br />

di Nadal e pes festis frx. xlj ‘ricevetti quarantuno frisachensi il giorno<br />

di natale e per le feste; c. 11v recevey lu dì di Nadal e pes festis frx.<br />

xxvj ‘ricevetti il giorno di natale e per le feste ventisei frisachensi’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 35r in la fieste di sant Michel ‘nella festa di<br />

san michele’.<br />

figl(o) vd. filg.<br />

figlastra s.f. ‘figliastra’, f. di figlastri (vd.).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 117r ll. j di candelis adì xj in november mandat<br />

per la figlastra Nardon ‘una libbra di candele, oggi undici novembre,<br />

mandata con la figliastra di nardone’.<br />

figl(i)astri s.m. ‘figliastro’, nP 310 fïàstri, dal lat. FIlIAstRUm,<br />

REW 3297.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 9r ll. iiij or di formadi mens oncis iij per sol. iij<br />

dat al figlastri ‘quattro libbre di formaggio meno tre once per tre soldi<br />

dato al figliastro’; c. 16v Pieri Cuminan di Pavia e Drega figlastri dal<br />

det Pieri ‘Pietro Cuminan di Pavia e Andrea figliastro del suddetto<br />

Pietro’ c. 16v Drega figlastri Pieri Cuminan sora scripto di Pavia ‘Andrea<br />

figliastro di Pietro Cuminan sopra scritto di Pavia’; c. 161r e-l


148<br />

figlastri Drega fornedor dè pagar ‘e il figliastro di Andrea fornaio deve<br />

pagare’. UdiCalBCU1348/V c. 55r Lenart d-Orçan dè dar stars ij di<br />

forment per imprest mandat per lu figlastri adì xxv in çugno ‘leonardo<br />

di Orzano deve dare due stai di frumento in prestito mandato con<br />

il figliastro oggi venticinque giugno’. VenmarBCU1275/II c. 2v lu<br />

figliastri Ghianber ‘il figliastro di Gambero’.<br />

® UdiPelAPG12 c. 11v Iachum pilicar figlastri chu fo dal Tos ‘Giacomo<br />

pellicciaio figliastro del fu tos’.<br />

figle s.f. ‘figlia’, nP 311 fìe, regolare dal lat. FIlIAm, vd. filg;<br />

anche figlo, figla, filga.<br />

CivBCU372 c. 3r doy dis denant chi la figlo alàs a marit ‘due giorni<br />

prima che la figlia andasse a marito’. trimarBCU147 c. 36v r. di<br />

Benvignude figle Cupin forment st. j ‘ricevetti da Benvenuta figlia di<br />

Coppino uno staio di frumento’. UdiBCU836/G c. 1r dona Francesca<br />

filga di ser Musat ‘donna Francesca figlia di messer mussatto’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 4v ll. j di olio per dnr. iiij or mandat per la figla<br />

adì xxj in setember ‘una libbra di olio per quattro denari mandato per<br />

mezzo della figlia oggi ventuno settembre’. UdiOspBCU1337/III c.<br />

13v recevey dela figla chi fo di dona Çoie ‘ricevetti dalla figlia della fu<br />

donna Gioia’.<br />

figniestre s.f. ‘finestra’, nP 313 fignéstre con rinvio a balcòn.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 45r per j o telar di j e figniestre chi io gli vendey<br />

‘per un telaio di una finestra che io gli vendetti’; c. 45v per ij fegnestris<br />

di fiar chi io gli vendey ‘per due finestre di ferro che io gli vendetti’;<br />

c. 82v Climent chi fas la figniestre di veris ‘Clemente che fa la finestra<br />

di vetri’; c. 85r achel chi coste acheste figniestre di very chun glu fery e<br />

chun lu aramo ‘quello che costa questa finestra di vestro con i ferri e<br />

con il rame’.<br />

fil s.m. ‘filo’, nP 314-5 fîl, dal lat. FIlUm, REW 3306.<br />

UdiCalBCU1348/III c.54v sol. iiij or per fil e per cusiduris ‘quattro<br />

soldi per filo e per cuciture’. UdiDuoBCU1200/VI c. 83v iiij ll. di<br />

fil d-aramo ‘quattro libbre di filo di rame’.<br />

fil(y) vd. filg.<br />

filà v. ‘filare’, nP 315 filâ, dal lat. FIlARE, REW 3293.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 89r sol. xxviiij or per far filar ll. vj di lino<br />

‘ventinove soldi per far filare sei libbre di lino’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. XIXv espendey per fà filà xx livris di lin agl pover frx. xl ‘spesi<br />

quaranta frisachensi per far filare venti libbre di lino per i poveri’; c.<br />

XXIIv espendey per fà filà stopa agl povers frx. xij ‘spesi dodici frisa-


149<br />

chensi per far filare della stoppa per i poveri’; c. XXIVr espendey per fà<br />

filà vij livris di stope frx. xiiij ‘spesi per far filare sette libbre di stoppa<br />

quattordici frisachensi’.<br />

filat s.m. ‘filato, prodotto della filatura, tessuto’, p.p. di filà<br />

(vd.).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 94r r. di Foscha per lu filat marcha ÷ ‘ricevetti<br />

da Fosca per il filato mezza marca’; c. 110r ll. j di formadi et ll. xxiij<br />

di filat con lu sacho adì xviiij or in maço et sol. ij per vin ‘una libbra di<br />

formaggio e ventitre libbre di filano con il sacco oggi diciannove<br />

maggio e due soldi per vino’. UdiCalBCU1348/IV c. 41r r. la moglir<br />

ll. xxvij di filat per teser ‘ricevette la moglie ventisette libbre di filato da<br />

tessere’. UdiOspBCU1337/III c. XIIr espendey per une cevre di metir<br />

filat frx. xx ‘spesi venti frisachensi per un cestone per mettere del filato’.<br />

*filera s.f. ‘filatrice’, nP 316 filère, deverb. da filà (vd.).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 148r ll. j di formadi dat a do filere adì xxij<br />

in fevrar ‘una libbra di formaggio dato a due filatrici oggi ventidue<br />

febbraio’.<br />

filg s.m. ‘figlio’, nP 309 fi, regolare dal lat. FIlIUm, vd. anche<br />

Francescato (1964: 24-5), ClR 27; la frequente espressione<br />

filg chi fo equivale a ‘figlio del fu, figlio del defunto’; anche<br />

figlo, fil, fily e ven. fiol.<br />

trimarBCU147 c. 1v Iacum filg Stiefin Mos di Palut ‘Giacomo figlio<br />

di stefano mossa di Paludo’; c. 6r r. dal filg chu fo Marquart de Liunà<br />

frumenti pis. v ‘ricevetti dal figlio del fu marquardo di leonacco cinque<br />

pesinali di frumento’; c. 48r r. de Pieri fill Meynard pes. ij frumenti<br />

‘ricevetti due pesinali di frumento da Pietro figlio di mainardo’; c.<br />

58r da fils Philip Livis ‘dai figli di Filippo Olivis’; c. 58r Zuan fily de<br />

Nicolay ‘Giovanni figlio di nicolao’; c. 59r Domeni fiol Tomat Maliçie<br />

‘Domenico figlio di tommaso malizia’; c. 59r Frances fil de Baltram de<br />

Fregelà ‘Francesco figlio di Beltrame di Fraelacco’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 2v Grior filg chi fo Suton di Clauglan ‘Gregorio figlio del fu<br />

suttone di Clauiano’; c. 18r lu Toso e Culùs e Domeni filgs dal det Tos<br />

di Paupergà ‘il toso e nicolussio e Domenico figli del suddetto tos di<br />

Popereacco’; c. 118v Toni e-l fradi filgs Durlì Maguton tesedor chi fo di<br />

Predeman ‘Antonio e il fratello, figli di Odorlico maguttone tessitore<br />

che fu di Pradamano’; c. 138v Lucia moglir chi fo Çuan Dumini e Toni<br />

e Francesc sie filgs debin dar ‘lucia moglie del fu Giovanni Domenico<br />

e Antonio e Francesco suoi figli devono dare’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. XVv jo dey di fit al figl Mathio Rovedan ‘io diedi di affitto al figlio


150<br />

di matteo Rovedan’; c. 5v Chulau figl chi fo di Stefin di Blesan ‘nicolò<br />

del fu stefano di Blessano’; c. 19r Chulà figl chi fo di Stefin ‘nicolò<br />

figlio del fu stefano’. VenmarBCU1275/II c. 7v legat fat per Nichulau<br />

marangon filg de Çuan di Buia ‘legato fatto da nicolò falegname figlio<br />

di Giovanni di Buja’.<br />

filga vd. figle.<br />

fin avv. prep. ‘fino’, nP 317 fin.<br />

trimarBCU147 c. 14r per fin al dì presente pagado spendey liris di<br />

sol. x ÷ ‘pagato fino al giorno presente, spesi dieci libbre e mezza<br />

di soldi’. UdiBCU373 c. 1r no mi jess di memorie fin ch-io non hebi<br />

a plen rindut et satisfat agl amis pagl sirvisis ricivuz ‘non mi esce di<br />

memoria finché non abbia pienamente reso e soddisfatto gli amici<br />

per i servigi ricevuti’. UdiCalBCU1348/IV c. 39r per ogna mot fin<br />

al dì prisint chi no avin ibut da fà un chul atri ‘in ogni modo fino al<br />

giorno presente che non abbiamo avuto a che fare uno con l’altro’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 57v per fà menà j e piere de puarte di Sent<br />

Laçer per fin a chiase me ‘per far portare una pietra della porta di san<br />

lazzaro fino a casa mia’.<br />

fiol vd. filg.<br />

firida s.f. ‘ferita’, nP 307 ferìde, dal lat. FERItAm, p.p. di FE-<br />

RIRE, REW 3253.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 55v sol. vj per j curtello grando di firida in lu<br />

dito dì ‘sei soldi per un coltello grande da taglio nel giorno suddetto’.<br />

*firì v. ‘ferire’, nP 307 ferî, dal lat. FERIRE, REW 3253.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 114v Martino mamul soto scripto fo firido adì<br />

xxiij in setember et dè lavorar dì v c-el fo a solaço di março e di aprile<br />

‘martino domestico sotto scritto fu ferito oggi ventitre settembre e deve<br />

lavorare cinque giorni, che (perché) fu a riposo in marzo e in aprile’.<br />

fit s.m. ‘affitto, canone’, nP 321 fit, dal lat. FICtUm, REW<br />

3280.<br />

CivPorBCU216 c. 1r achest è-l fit vedri e vj dinà del prat de clesio ‘questo<br />

è il fitto vecchio e sei denari del prato della chiesa’. trimarBCU147<br />

c. 10v r. da Zuan vaselar di Fraelà per j quarta di forment di fit sol.<br />

xxv ‘ricevetti da Giovanni bottaio di Fraelacco per una quarta di<br />

frumento di affitto venticinque soldi’; c. 13r spendey di fit d-une<br />

archie e d-un banch sol. xj ‘spesi undici soldi per l’affitto di un’arca e<br />

di un banco’; c. 48v r. per liu fiz no paiaz ‘ricevetti per gli affitti non<br />

pagati’. UdiCalBCU1348/III c. 146r suma resta a dar mestri Primo<br />

ll. x ÷ di sol. e-l fit dela chasa in prisinça Francesc ‘in totale resta a


151<br />

dare mastro Primo dieci lire e mezza di soldi e l’affitto della casa alla<br />

presenza di Franscesco’; c. 171v star j di forment del fit del campo del<br />

ano pasado ‘uno staio di frumento dell’affitto del campo per l’anno<br />

scorso’. UdiCalBCU1348/IV c. 14v r. di Darpuç di Pratclùs dinars<br />

xl di fit nivel ‘ricevetti da Darpuccio di Pracchiuso quaranta denari<br />

di canone d’affitto’. UdiDuoBCU1200/VI c. 72r si toley j e chiase a<br />

fit di ser Niculau di Mels chi è aret di miser lu lutignint ‘presi una casa<br />

in affitto da messer nicolò di mels che è erede di messer il luogotenente’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. VIIIr jo dey in chont di fit ‘io diedi<br />

per (in conto di) affitto’; c. VIIIv espendey stars di forment ij glu quagl<br />

jo dey di fit ‘spesi due stai di frumento che io diedi di affitto’; c. 10r<br />

roman a dà un star ÷ pur di fit ‘rimane a (deve ancora) dare uno staio<br />

e mezzo sempre di affitto’. VenmarBCU1275/II c. 5v j e marchie di<br />

fit perpetual ‘una marca di affitto perpetuo’.<br />

fitison s.f. ‘affitto, canone, affittanza’, nP 321 ant. fitisòn, come<br />

fit (vd.).<br />

trimarBCU147 c. 34r per la fitison dal mulin s. viij ‘otto soldi per<br />

l’affittanza del mulino’. VenmarBCU1275/II c. 33v fitison fate a det<br />

Zuan ‘affittanza fatta al suddetto Giovanni’.<br />

fliba s.f. ‘fibbia (di ferro)’, nP 324 ant. flìba con rinvio a fiùbe,<br />

nP 321, dal lat. *FIlUBAm o *FIlIBAm, forma con<br />

metatesi per FIBUlAm, REW 284, ClR 453; la forma<br />

mod. fiùbe è un prestito dal venez. fiuba, Boerio 275,<br />

anch’essa comunque da *FIlUBAm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 15r Çuan filg Vicenç di Predeman dè dar ll.<br />

xxxviiij or di flibis per sol. ij la lira in m c iiij c vj adì x in çugno ‘Giovanni<br />

figliodi Vincenzo di Pradamano deve dare trentanove libbre di fibbie<br />

per due soldi la libbra oggi dieci giugno 1406’; c. 85v per far inferar<br />

j charo sol. lxxij per ll. xxij di flibis e per clodi et sol. xliiij or daç a Marchiol<br />

per bocul per vergis e per la so fadiga adì xx in setember e per vin<br />

licof ‘per far ferrare un carro settantadue soldi, per ventidue libbre di<br />

fibbie e per chiodi e quarantaquattro soldi dati a marchiol per un<br />

anello, per verghe e per la sua fatica e per brindisi conclusivo, oggi<br />

venti settembre’; c. 93r sol. xvj per far inferar j roda per j fliba e per<br />

clodi e al Aros ‘sedici soldi per far ferrare una ruota, per una fibbia,<br />

per chiodi e al Rosso’; c. 107v per clodi e per iij flibis e per iiij or bochuli<br />

per inferar ij arodis sol. xxxvj ‘per chiodi e per tre fibbie e per quattro<br />

anelli per ferrare due ruote trentasei soldi’.<br />

flor agg. probabilmente ‘pezzato (di manto di animale)’, cfr.


152<br />

nP 325 flôr, sost. sia m. che f., dal lat. FlOREm. nP 60<br />

s.v. bo presenta una serie di nomi attribuiti ai bovini, più<br />

che altro con riferimento ai loro colori, tra i quali anche<br />

Flôr, che potrebbe voler dire ‘pezzato’ o qualcosa di simile.<br />

si può pensare, ma restiamo nel campo delle ipotesi, che<br />

il flor si riferisca alla qualità molto buona del manto (dal<br />

momento che flôr indica talvolta ‘il fiore, il meglio’, vd.<br />

ancora nP 325 flôr).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 153r boy j del pel flor e duchati iij ÷ et boy j<br />

dela ongla malata e mançuto j per duchati ij ‘un bue di manto pezzato<br />

e tre ducati e mezzo e un bue con l’unghia ammalata e un piccolo<br />

manzo per due ducati’. UdiCalBCU1348/V c. 41r manço j de pel flor<br />

del presio di marcha j et sol. xxxx ‘un manzo dal manto pezzato del<br />

prezzo di una marca e quaranta soldi’.<br />

flurin s.m. ‘fiorino (moneta)’, 326 flurìn con rinvio a florìn, DEI<br />

1651 fiorino.<br />

CivBCU372 si hay r. soro lu det chiaval d’un flurin ch’el mi diè sol. xl<br />

‘ho ricevuto per il suddetto cavallo da un fiorino, che lui mi diede<br />

quaranta soldi’. trimarBCU147 c. 66v recevej di Çuan filg Culau<br />

Chiapon di Luseryà marchis xiij ÷ et lxiiij et ducaç xj o et flurin j o et di<br />

monede per s. cxj ‘rcevetti da Giovanni figlio di nicolao Cappone di<br />

luseriacco tredici marche e mezza e undici ducati e un fiorino e di<br />

moneta per (il corrispettivo di) centoundici soldi’.<br />

fo vd. iesi.<br />

folar v. ‘pigiare, calcare’, nP folâ, dal lat. *FUllARE ‘pigiare<br />

con i piedi’, REW 3560, anche it. follare, fr. fouler, prov.<br />

folar.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 137r per folar pecis iij di drapo s. xxx et la lana<br />

chi fo di Tomat Matigan ‘per pigiare tre pezze di tessuto trenta soldi, e la<br />

lana che tu di tommaso matigan’; c. 138r per folar peçe iij di drapo sol.<br />

xxx ‘per pigiare tre pezze di tessuto trenta soldi’. UdiCalBCU1348/V.<br />

c. 3v per far vendemar in spesis sol. xlvij < concedors > vendemedors e<br />

folar ‘per far vendemmiare soldi quarantasette in spese < operai ><br />

vendemmiatori e pigiare’.<br />

fonda s.f. ‘base, fondamenta’, nP 331 fònde, deverb. dal lat.<br />

FUnDARE, REW 3580.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 27r sol. viiij or per vin e per pan portat a far la<br />

fonda del tor del comun ‘nove soldi per vino e per pane portato a fare<br />

la base della torre del comune’.


153<br />

fondamente s.f. ‘fondamento, fondazione, base, basamento’, nP 331<br />

fondamènte.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 68v elli menin lis pieris grandis in la fondamente<br />

del tor ‘essi portano le pietre grandi nella fondamenta del<br />

campanile’.<br />

foradis p.p. ‘forate, bucate’, nP 333 forâ, dal lat. FORARE, REW<br />

3430.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XXVIv espendey per fà choncà dos chalderis<br />

lis qual jerin foradis frx. iij ‘spesi tre frisachensi per far aggiustare due<br />

paioli che erano forati’.<br />

forfese s.f. plu. ven. ‘forbici’, cfr. nP 352 fuàrfis, vd. Boerio 281<br />

forfe.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 77r sol. xviij per j fresorga e per par j di forfese<br />

e per vin dat a Foschon ‘diciotto soldi per una padella e per un paio di<br />

forbici e per vino dato a Foscone’.<br />

formadi s.m. ‘formaggio’ e anche ‘forma, pezzo di formaggio’, nP<br />

335-6 formàdi, dal lat. *FORmAtICUm, REW 3441,<br />

DEI 1689.<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per formadi lu dì de la fava<br />

sol. iiij or ‘spesi quattro soldi per formaggio il giorno della<br />

fava’; c. 29v per ij libr. di formadi s. vj ‘sei soldi per due<br />

libbre di formaggio’; c. 46v per formadi den. iij ‘tre denari<br />

per formaggio’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 1r formadi di Buri ‘formaggio di Buttrio’; c. 4v<br />

formadi di Pleç ‘formaggio di Plezzo (Bovec)’. UdiCalBCU1348bis c.<br />

11v per ueli e per formadi e per vin e per j capel ‘per olio e per formaggio<br />

e per vino e per un cappello’. UdimisBCUospH c. 7r pagay per doy<br />

formadis a Pasca dnr. iiij or ‘pagai quattro denari per due formaggi a<br />

Pasqua’. UdiOspBCU1337/III c. VIIIr per une livre di formadi ‘per<br />

una libbra di formaggio’; c. XXVIIr espendey per una livra di formadi<br />

per gli purcegl frx. iij ‘spesi per una libbra di formaggio per i maiali’.<br />

forme s.f. ‘forma, conformazione, formato’, nP 336 fòrme.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 70v mestry Corat lavore glu modoni chi son<br />

di stranie forme ‘mastro Corrado lavora i mattoni che sono di forma<br />

strana’.<br />

forment s.m. ‘frumento, grano’, nP 336 formènt, forma con metatesi<br />

dal lat. FRUmEntUm, REW 3540; anche frument.<br />

trimarBCU147 c. 1v j mizina di forment vindut ‘una mezzina di frumento<br />

venduto’; c. 18v questi son li ricieti del frument di Culau Pidrùs


154<br />

‘queste sono le ricevute del frumento di nicolao Pedrussio’; c. 55v ex.<br />

s. vij per contzià frument ‘spesi sette soldi per preparare il frumento’; c.<br />

58v iij quartas de frument ‘tre quarte di frumento’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 2v r. pesonalg xj di forment sora la deta debita sora scripta ‘ricevetti<br />

undici pesinali di frumento per il suddetto debito sopra scritto’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 5r star j di sigela e pesonalg iij di forment ‘uno<br />

staio di segala e tre pesinali di frumento’. UdiOspBCU1337/III c. VIr<br />

per un pesonal di forment ‘per un pesinale di frumento’; c. Xv spendey<br />

per fà masanà agl povers stars di forment ij ‘spesi per far macinare per<br />

i poveri due stai di frumento’; c. XIr espendey per fà seselà ij champs<br />

di forment degl povers ‘spesi per far mietere due campi di frumento<br />

dei poveri’; c. XIIIr stars di forment iij e pesonagl di siale vij ‘tre stai di<br />

frumento e sette pesinali di segala’; c. 6r recevey di Stefin marangon<br />

sore un camp lu qual è post in borch di Glemone quartis di forment iij<br />

‘ricevetti tre quarte di frumento da stefano falegname per un campo<br />

che è situato in borgo Gemona’; c. 8v recevey di maistro Stefano di<br />

borch di Glemone sore une braide la qual è in borch di Glemone stars di<br />

forment j ÷ ‘ricevetti uno staio e mezzo di frumento da mastro stefano<br />

di borgo Gemona per un podere che si trova in borgo Gemona’.<br />

forn s.m. ‘forno’, nP fòr, fôr, qui con conservazione della nasale<br />

scoperta in fine di parola, regolare in friulano antico, dal<br />

lat. FURnUm, REW 3602.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 4r recevey di Chumine di borch di Glemone<br />

sore un forn lu qual è post in lu det borch marcha di frx. j ‘ricevetti da<br />

Giacomina di borgo Gemona per un forno che è situato nel detto<br />

borgo una marca di frisachensi’; c. 13r recevey di Chumine fornadrese<br />

sore un forn lu qual è post in borg di Glemone marcha di frx. j ‘ricevetti<br />

una marca di frisachensi da Giacomina fornaia per un forno che è<br />

situato in borgo Gemona’; c. 20r recevey di Chumine fornadrese di<br />

borch di Glemone sore un forn marcha di frx. j ‘ricevetti una marca di<br />

frisachensi da Giacomina fornaia di borgo Gemona per un forno’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 13r lu forn Çuan di Resie ‘il forno di Giovanni<br />

di Resia’.<br />

fornadrese s.f. ‘fornaia’, nP 336, dal lat. FURnUm con suff. -tRIssAm,<br />

vd. REW 3602; per il tipo derivazionale vd. Benincà/<br />

Vanelli (1998: 94 s.v. madreso ‘amante’). Vd. anche fornedor.<br />

trimarBCU147 c. 13v spendey ala fornadrese per quey lu pan sol. lxxij<br />

‘spesi settantadue soldi per la fornaia per cuocere il pane’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. 13r recevey di Chumine fornadrese sore un forn lu


155<br />

qual è post in borg di Glemone marcha di frx. j ‘ricevetti una marca di<br />

frisachensi da Giacomina fornaia per un forno che è situato in borgo<br />

Gemona’.<br />

fornàs s.f. ‘fornace’, nP 336 fornâs, dal lat. FORnACEm, REW<br />

3451.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 60v j o migliar di modon crut chi io comperay<br />

di mestry Corat furnisir per avoltà la fornàs di quey la chialcine del tor<br />

‘un migliaio di mattone crudo che io comperai da mastro Corrado<br />

fornaciaio per rivestire la fornace per cuocere la calce del campanile’;<br />

c. 70r Iachopo Todescho chi stiè x dis alla fornàs a iudàle a quey seont chi<br />

patiçà mestry Bortolamio des Cistiarnis ‘Jacopo tedesco che stesse dieci<br />

giorni alla fornace ad aiutarla a cuocere secondo quello che patteggiò<br />

mastro Bartolomeo delle Cisterne’.<br />

fornedor s.m. ‘fornaio, panettiere’, registrato da nP 336 solo per il f.<br />

fornadrèsse ‘fornaia’ (vd. qui fornadrese), dal lat. FURnUm,<br />

REW 3602, con suff. d’agente -tOREm; anche fornidor.<br />

nelle carte friulane antiche il tipo si trova in concorrenza<br />

con fornar e pistor.<br />

trimarBCU147 c. 55v ex. s. lxxij per fornidor ‘ancora spesi settantadue<br />

soldi per il fornaio’. UdiCalBCU1348/III c. 48v sol. xlvj p. viij per<br />

man di Culau fornedor ‘quarantasei soldi e otto piccoli per mano di<br />

nicolao fornaio’.<br />

® UdiPelAPG12 c. 3r dogna Çuan pilliçar det Charnilut e dogna Beynat<br />

fornedor ‘vicino a Giovanni pellicciaio detto Cargnelutto e vicino a<br />

Bennato fornaio’. UdiCriAPU23 c. 19r r. ser Iacum di Fabrian di mestri<br />

Toni fornador adì primo di may duc. d-oro j in prisinçe di Baldasar<br />

‘ricevetti da messer Giacomo di Fabriano da mastro Antonio fornaio<br />

un ducato d’oro, il giorno primo maggio, alla presenza di Baldassarre’.<br />

fornesar s.m. ‘fornaciaio, mattonaio, addetto alla fornace’, nP 336<br />

fornasâr, der. del frl. fornâs ‘fornace’, dal lat. FORnACEm,<br />

REW 3451, con suff. -ARIUm, indicante mestiere; anche<br />

furnisir.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 33r sol. xvj per Çuan fornesar e per copi l<br />

‘sedici soldi per Giovanni fornaciaio e per cinquanta tegole’; c. 87v<br />

la moglir chi fo Laçer fornesar ‘la moglie del fu lazzaro mattonaio’; c.<br />

138v r. centenar iiij di copi vinduç per Culau fornesar a Macor piliçar<br />

‘ricevetti quattrocento tegole vendute da nicolao mattonaio a Ermacora<br />

pellicciaio’. UdiCalBCU1348bis c. 36v r. di Laçer fornesar cevra<br />

ij ÷ di calcina ‘ricevetti da lazzaro mattonaio due cestoni e mezza


156<br />

di calce’. UdiDuoBCU1200/VI c. 58r mestry Corat furnisir ‘mastro<br />

Corrado fornaciaio’; c. 60v j o migliar di modon crut chi io comperay<br />

di mestry Corat furnisir per avoltà la fornàs di quey la chialcine del tor<br />

‘un migliaio di mattone crudo che io comperai da mastro Corrado<br />

fornaciaio per rivestire la fornace per cuocere la calce del campanile’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 23v mestry Antony fornesà ‘mastro Antonio<br />

fornaciaio’.<br />

fornidor vd. fornedor.<br />

fornir v. ‘ornare, parare, addobbare, fornire’, nP 360 furnî, dal<br />

franc. *frumjan ‘eseguire’, REW 3541, DEI 1693 s.v. fornire.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 91v Çuan spadar dè dar ll. viij per corami e dè<br />

fornir una spada adì xxv in çenar ‘Giovanni spadaio deve dare otto lire<br />

per pezzi di cuoio e deve ornare una spada, oggi venticinque gennaio’.<br />

fortons s.m. plu. ‘fortoni’ o ‘fertoni’, dal ted. Viertel ‘quarto’, era la<br />

‘quarta parte della marca aquileiese’, nP 1512 ant. fortòns,<br />

REW 9323.<br />

CivBCU372 c. 3v mi resto a dà a mi Çan fortons iij ‘deve ancora dare<br />

a me Gianni tre fortoni’. UdiCalBCU1348/III c. 110v r. fortons iij<br />

resta a dar marcha j di sol. r. marcha j ‘ricevetti tre fortoni, resta a dare<br />

una marca di soldi, ricevetti una marca’. UdiOspBCU1337/III c. 5r<br />

recevey di Guron toscan sore une casa la qual è in Gracan fortons iij di frx.<br />

‘ricevetti tre fortoni di frisachensi da Gurone toscano per una casa che<br />

si trova in Grazzano; c. 16r recevey di Guron di Grecan sore une so casa<br />

la qual è in Gracan fortons iij di frx. ‘ricevetti tre fortoni di frisachensi<br />

da Gurone di Grazzano per una sua casa che si trova in Grazzano’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 21v monto fortons iij di solç ‘ammonta a 3<br />

fortoni di soldi’.<br />

fosal s.m. ‘fosso, fossato’, nP 337 fossâl, dal lat. FOssAm,<br />

REW 3460 con suff. -AlE; anche fosalo, con restituzione<br />

di vocale (non etimologica).<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 16r sol. viiij or per vin e per pan dal fosal ‘nove<br />

soldi per vino e per pane del fosso’. UdiGerBCU1324 c. 7r apreso<br />

lo fosalo dela tera de Udene ‘vicino al fossato della terra di <strong>Udine</strong>’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 34r une vigne pueste sul fosal la qual tein<br />

Iacum Barlet e Ostach ‘una vigna posta sul fossato, la quale possiede<br />

Giacomo Barletto e Ostach’.<br />

four vd. fur.<br />

foy vd. iesi.


157<br />

fra vd. frari.<br />

fradagle s.f. ‘fraternita, confraternita’, nP 339 fradàe e fràe, regolare<br />

dal lat. FRAtAlIAm ‘riunione di confratelli’ der. di FRAtER<br />

‘fratello’, REW 3485, Piccini 345 fradalia, fratalia,<br />

Prati 67-8 fràgia ‘brigata’; anche fradaglye, fradagla, fradala.<br />

nel significato di ‘baldoria, bisboccia’, proprio anche del<br />

friulano moderno, è passato allo slov. frà(j)e, vd. Godini<br />

(1981: 102-3).<br />

trimarBCU147 c. 1r per la fradagla de sancta Maria ‘per la fraternita<br />

di santa maria’; c. 1v inte chyase de fradaglye ‘nella casa della confraternita’;<br />

c. 13r Culà del Fari chyamerar de fradagle di senta Marye e di<br />

sent Fabyan e sent Sebastian di Tresesim ‘nicolao del Fabbro cameraro<br />

della fraternita di santa maria e di san Fabiano e san sebastiano di<br />

tricesimo’; c. 49r r. del mess di martz dela messa de fradala s. liij ‘ancora<br />

ricevetti per il mese di marzo dalle messe della fraternita cinquantatre<br />

soldi’. UdiCalBCU1348/III c. 5v ll. j di olio per la fradagla adì v in<br />

març portat per Vinir ‘una libbra di olio per la confraternita oggi cinque<br />

marzo portato da Venerio’; c. 21r ll. ij di olio per la fradagla mandat per<br />

lu filg Iacum adì iiij or in çugno ‘due libbre di olio per la confraternita<br />

mandato per mezzo del figlio di Giacomo oggi quattro giugno’ c. 37r<br />

Iacum Dina di Cerneglons chamerar de fradagla di Cerneglons ‘Giacomo<br />

Dina di Cerneglons cameraro della confraternita di Cerneglons’.<br />

UdiFabBCUospl c. 1v mestri Antonius dal Aur che steva a Cividat lu<br />

qual si lasà ala fradagla per l’an prisint ‘mastro Antonio dell’Oro che<br />

stava a Cividale, il quale lasciò alla confraternita’. VenmarBCU1275/<br />

II c. 6r legat fat per Iacum di Martin bariglar ala fradagle ‘legato fatto<br />

da Giacomo di martino barrocciaio alla confraternita’.<br />

® UdiCriAPU25 c. 25v lu mulin da Risan dala fragla ‘il mulino di<br />

Risano della confraternita’. UdiPelAPG12 c. 2r una casa mituda in<br />

l-androna di sot di sant Christoful la qual lasà la Gundulina ala fradagla<br />

di sant Iacum ‘una casa posta nell’androna di sotto di san Crisfoforo,<br />

la quale lasciò la Gondolina alla confraternita di san Giacomo’.<br />

fradelo vd. fradi.<br />

fradi s.m. ‘fratello’, nP 339 fràdi, dal lat. nom. FRAtER, REW<br />

3485, ClR 27; al plu. soprattutto con il significato di<br />

‘confratelli’. si registra anche la forma venez. fradelo.<br />

CivBCU372 c. 3v lu frady Cristoful sartor ‘il fratello Cristoforo sarto’.<br />

trimarBCU147 c. 8r chiarn freschie a gustà alg fradis ‘carne fresca<br />

per mangiare ai confratelli’; c. 13v lu dì chu fo fat gustà alg fradis ‘il


158<br />

giorno che fu fatto da mangiare per i confratelli’; c. 20v spendey a fà<br />

gustà alg fradis et alis saros ‘spesi per far desinare i fratelli e le sorelle’;<br />

c. 33r Matio fradi Beltram di Montegnà ‘matteo fratello di Beltrame<br />

di montegnacco’; c. 43v Dunys fradi Matio Privan ‘Dunisso fratello<br />

di matteo Privano’; c. 59r Michel frady de Paltram ‘michele fratello di<br />

Beltrame’. UdiCalBCU1348/III c. 1v Foscho fradi Denel sora scripto di<br />

Lauçacho ‘Fosco fratello del sopra scritto Daniele di lauzacco’; c. 33v<br />

Aulif fradi Tomat Matigan è fedesor ‘Olivo fratello di tommaso mattian<br />

è fideiussore’; c. 118v Toni e-l fradi filgs Durlì Maguton tesedor chi fo di<br />

Predeman ‘Antonio e il fratello, figli di Odorlico maguttone tessitore<br />

che fu di Pradamano’; c. 133r Toni e Candit fradis filg Durlì tesedor di<br />

borgo d-Aquilegia ‘Antonio e Candito fratelli, figli di Odorlico tessitore<br />

di borgo Aquileia’. UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 23 charissimo et amado<br />

quanto fradelo ser maistro Nicholò oresse ‘carissimo e amato quanto<br />

(un) fratello messer maestro nicolò orefice’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 66r Zuan fary fradi di pre Michel ‘Giovanni fabbro fratello di don<br />

michele’. UdiOspBCU1337/III c. 4v une casa la qual è posta donge<br />

a chè dal fradi ‘una casa che è situata vicino a quella del fratello’; c.<br />

15v recevey di Candit e di Menis di Blesan fradis ‘ricevetti da Candido<br />

e da Domenico di Blessano fratelli’.<br />

franch agg. ‘franco, libero, non occupato’, nP 340 franc, vd. REW<br />

3483 FRAnK.<br />

trimarBCU147 c. 22v j o lor chiamp franch propi ‘un loro campo<br />

libero di proprietà’.<br />

*fraida agg. f. ‘marcia, putrida, fradicia’, nP 340 frait, dal lat.<br />

FRACIDUm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 45v per lx breis fraidis e rotis chi io gli vendey<br />

‘per sessanta tavole marce e rotte che io gli vendetti’.<br />

frari s.m. ‘frate, monaco’, nP 342 fràri, dal lat. FRAtREm,<br />

REW 3485, cfr. stussi 218 frar, ClR 27; anche fra.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 61r pesonalg vij di forment dat al frari di Sent<br />

Gotart adì v in çenar ‘sette pesinali di frumento dato al frate di san<br />

Gottardo oggi cinque gennaio’. UdiCalBCU1348/IV c. 36r duchati<br />

xx per man di fra Denel adì iij in març ‘venti ducati per mano di fra<br />

Daniele oggi tre marzo’; c. 48v fra Tomas e fra Denel di sent Pieri marter<br />

‘fra tommaso e fra Daniele di san Pietro martire’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 88v fra Stiefin uardian di sent Francescho ‘fra stefano guardiano<br />

di san Francesco’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 10v frà Çuan di Lonch ‘fra’ Giovanni da


159<br />

loch’. UdiCriAPU23 c. 10v spendey chi io dey a glu fraris di sent Pieri<br />

Martir sora la chassa di dona Bilussa dn. xl ‘ancora spesi quaranta denari<br />

che io diedi ai frati di san Pietro martire per la casa di donna Bilussa’.<br />

fraude s.f. ‘frode, imbroglio’, nP 454 fràude, cultismo.<br />

UdischBCUospD c. 4r elo faza barataria o fraude ala confraternita<br />

‘egli faccia un banco da gioco o frode alla confraternita’.<br />

frebrare vd. fevrar.<br />

freschie agg. f. ‘fresca’, nP 344-5 fresc, dal germ. FRIsK, REW<br />

3521.<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per chiarn freschie a gustà alg fradis sol.<br />

l ‘spesi cinquanta soldi per carne fresca per mangiare ai confratelli’.<br />

fresorga s.f. ‘padella, recipiente di ferro largo e poco fondo’, nP 307<br />

fersòre, fersòrie, anche frissòrie o fressòrie, dal lat. *FRIXO-<br />

RIAm, REW 3524, cfr. Boerio 266 fersòra.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 9r al det Pauli sol. xvj per j fresorga ‘al suddetto<br />

Paolo sedici soldi per una padella’; c. 77r sol. xviij per j fresorga e per<br />

par j di forfese e per vin dat a Foschon ‘diciotto soldi per una padella e<br />

per un paio di forbici e per vino dato a Foscone’; c. 111r r. fresorgis<br />

viij ‘ricevetti otto padelle’.<br />

frua s.f. ‘prodotto dei campi, raccolto’, dal lat. FRUGEm, REW<br />

3546, cfr. trent., venez. ant. frua.<br />

UdiOspBCU1337/III c. IIIr un brich lu qual alà a Blesan ad intrometi<br />

la frua d-un masar ‘un esattore il quale andò a Blessano a riscuotere<br />

il raccolto di un massaro’.<br />

frument vd. forment.<br />

fù s.m. ‘fuoco’, nP 353 fûc, fuc, dal lat. FOCUm, con dileguo,<br />

non infrequente, della velare scoperta in fine di parola<br />

anche nei monosillabi.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63v j o chiar di lens per fà lu fù benedet chi<br />

si fas la sabide sente ‘un carro di legni per fare il fuoco benedetto che<br />

si fa il sabato santo’.<br />

fuese s.f. ‘fossa, fossato, buca’, nP 354 fuèsse.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 67r sol. xiiij chi io diey a Denel di Sent Tomat<br />

chi lavorà dì j o a fà la fuese chi si debe fà lu tor ‘quattordici soldi che<br />

io diedi a Daniele di san tommaso che lavorò un giorno per fare la<br />

fosse nella quale si deve fare il campanile’; c. 68r sol. xiiij per dì per fà<br />

la fuese chi si debe fà lu tor ‘quattordici soldi al giorno per fare la fossa<br />

che si deve fare il campanile’.<br />

fugaça s.f. ‘focaccia’, nP 355 fujàzze, dal lat. pop. FOCACEAm,


160<br />

REW 3396, vd. anche Prati 70 fugazza.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 64r sol. viiij or < per fugaça > e per vin e per<br />

imprest ‘nove soldi < per focaccia > e per vino e in prestito’.<br />

fur avv. prep. ‘fuori’, nP 358-9 fûr; anche four.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 59r elli ingrenarin la glesie e menarin fur lis<br />

scovacis ‘essi pulirono la chiesa e portarono fuori le immondizie’; c.<br />

59r lavorà dis iij chun lu chiar in rason di sol. xx per dì chi el menà fur<br />

la malte di glesie ‘lavoro tre giorni con il carro per la somma di venti<br />

soldi al giorno, che egli portò fuori la malta di chiesa’; c. 80v Rafael<br />

chi mi tirà fur j e chiarte del nivel chi apain la fradaglie deli chialiary<br />

‘Raffaele che mi trovò una carta del livello che paga la confraternita<br />

dei calzolai’. VenmarBCU1275/II c. 7r lu qual testament è trat four<br />

ed è in lis chiartis dela fradagle ‘il quale testamento è tolto fuori ed è<br />

tra le carte della confraternita’.<br />

furin vd. iesi.<br />

furnisir vd. fornesar.<br />

fusar s.m. ‘fusaro, chi costruisce e vende fusi’, nP 361, dal lat.<br />

FUsUm con suff. -ARIUm, REW 3620.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XVIIIr espendey per dispegnà iiij or chartis d-un<br />

ben da Reane lu qual lasà Bertul fusar lu qual sta Sot Mont frx. xxxviij<br />

‘spesi trentotto frisachensi per togliere l’ipoteca a quattro carte di un<br />

bene di Reana che lasciò Bertolo fusaro che sta in sottomonte’; c.<br />

XXVIr espendey frx. xvj glu quagl jo pagay di fit d-un ben lu qual è in<br />

Reane chi-l fusar di Sot Mont lu donà agl povers ‘spesi sedici frisachensi<br />

i quali io pagai di affitto per un bene che è a Reana che il fusaro di<br />

sottomonte lo donò ai poveri’.<br />

galine s.f. ‘gallina’, nP 377 gialìne; anche galina, calino, chialinis.<br />

CivPorBCU216 c. 1r uno calino chu gl-ùs ‘una gallina con le uova’.<br />

trimarBCU147 c. 51v solz xij per un par di chialinis ‘dodici soldi per<br />

un paio di galline’. UdiCalBCU1348/III c. 46r sol. viij et galina j per<br />

j par di stivali in sent Michel ‘otto soldi e una gallina per un paio di<br />

stivali’; c. 47v galina j et ovi x di fito del ano passado ‘una gallina e venti<br />

uova di affitto per l’anno scorso’; c. 96v galinis iiij or ovi xl spadula j<br />

‘quattro galline, quaranta uova, un prosciutto di spalla’; c. 129v sol.<br />

xiij per j par di galinis dadis a quelo chi imprestà li duchati ‘tredici soldi<br />

per un paio di galline date a quello che imprestò i ducati’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. 3r galine j chugl us ‘una gallina con le uova’; c. 10r<br />

galinis iiij or chugl us ‘quattro galline con le uova’. VenmarBCU1275/II<br />

c. 24r quarte v di forment e par j o de galine ‘cinque quarte di frumento


161<br />

e un paio di galline’.<br />

garit s.m. ‘garitto, tipo di imposta’, DEI 1766 it. garitto stor.<br />

(Friuli) ‘giurisdizione piena su di un castello; diritto di giudicare’<br />

dal ted. Gericht ‘giudizio’ o ‘giurisdizione semplice’,<br />

anche lat. med. GARICtUm.<br />

trimarBCU147 c. 42v r. di garit per j lira oli s. vj ‘ricevetti di garitto<br />

per una libbra di olio sei soldi’.<br />

gavelg s.m. ‘quarto della ruota, uno sei segmenti del cerchio di<br />

legno della ruota, che sono stretti insieme dal cerchione<br />

di ferro’, nP 383 giavéi, forse da un *CAVIClUm per<br />

CAVIClAm, cfr. ancora REW 1979.2 e vd. *chavila, con<br />

sonorizzazione della velare iniziale e successiva palatalizzazione.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 27v r. aroda j calçada [n] gavelg ‘ricevetti una<br />

ruota ricoperta [n] quarto della ruota’; c. 46v sol. xiij per calcar j roda<br />

et j gavelg ‘tredici soldi per infilare una ruota e un quarto di ruota’.<br />

gesir vd. iesi.<br />

giavà v. ‘togliere, cavare, tirare fuori’, nP 382 giavâ, dal lat.<br />

*GAVARE per CAVARE.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 60r per fà giavà piere in lu Cormor dongie<br />

Chistilir ‘per far togliere pietra nel Cormor vicino Castellerio’.<br />

giavarine s.f. ‘cacciatoia, attrezzo da falegname in metallo per togliere<br />

i chiodi, cacciachiodi’, non registrato nel nP, derivato da<br />

gjavâ ‘togliere, cavare’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 77v io diey a Van cortelar per j o mani di<br />

giavarine per fà aroduli ‘io diedi a Gianni coltellinaio per un manico<br />

di cacciatoia per fare rotoli’.<br />

giesia vd. glesie.<br />

glança s.f. ‘ghiandola’, nP 386 glànze con rimando a glanzàte, dal<br />

lat. *GlAnDIAm per GlAnDUlAm, REW 3777.<br />

UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 91 la glança e per lu carbon segnar cum<br />

tre crosi ‘la ghiandola e con il carbone segnare con tre croci’.<br />

glei vd. gliè.<br />

glesie s.f. ‘chiesa’, nP 388 glèsie, dal lat. EC(C)lEsIAm, REW<br />

2822, ClR 272, vd. Doria (1995: 100); anche giesia.<br />

trimarBCU147 c. 31r in la glesia di sancte Maria ‘nella chiesa di<br />

santa maria’; c. 39r diey iò Pieri a Pilin camerar dela glesie m. s. iiij per<br />

aitori del-ancona ‘diedi io Pietro a Pilino cameraro della chiesa quattro<br />

marche di soldi per aiuto per la cappelletta’. UdiCalBCU1348/III c.


162<br />

7v Bertul det Gardisin di Percut dè dar per la glesia di sent Mauro adì<br />

x in fevrar ll. ij di olio per dnr. iiij or la lira ‘Bertolo detto Gardisino di<br />

Percoto deve dare per la chiesa di san mauro oggi dieci febbraio due<br />

libbre di olio per quattro denari la libbra’; c. 108v Niculau moni dela<br />

glesia maçor ‘nicolao sacrestano della chiesa maggiore’; c. 140r mestri<br />

Pieri coraçar e mestri Antoni di Cramariis chamerars de fradagla di sent<br />

Niculau de glesia maçor ‘mastro Pietro corazzaio e mastro Antonio<br />

di Cramariis camerari della confraternita di san nicolò della chiesa<br />

maggiore’. UdiDuoBCU1200/VI c. 57v per fà menà j e piere de puarte<br />

di Sent Laçer per fin a chiase me la qual va in cime de glesie ‘per far<br />

portare una pietra della porta di san lazzaro fino a casa mia, che va<br />

in cima alla chiesa’; c. 75r mestry Niculau fary di Merchiat Viery chi<br />

fes j e clave su lu chamerot chi è in glesie ‘mastro nicolò fabbro di mercatovecchio<br />

che fece una chiave per la grande camera che è in chiesa’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Vv per un cesendeli per metir in glesie ‘per una<br />

lampada da mettere in chiesa’; c. XVIIIv un teto lu qual ven sot a la<br />

glesie ‘un tetto che viene sotto alla chiesa’; c. 9v ala glesie di Santa Marie<br />

Madalene ‘alla chiesa di santa maria maddalena’. UdischBCUospD<br />

c. 1r celebrata in giesia mazore ‘celebrata nella chiesa maggiore’.<br />

gli pron. pers. ‘gli, a lui’, nP 417 ’i.<br />

trimarBCU147 c. 2r una vachia la qual gli fo insoçada ‘una vacca,<br />

la quale gli fu data a soccida’; c. 8v per la fradagla gli fo lasat ‘gli fu<br />

lasciato dalla fraternita’; c. 26v j manç chi iò gli vendey ‘un manzo che<br />

io gli vendetti’.<br />

gliè pron. pers. ‘lei’, nP 483 jé.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 78v sol. vj chi diey alla temesarie per j o draçut<br />

chi io comperay di gliè per temesà savalon ‘sei soldi che diedi alla stacciatrice<br />

che un piccolo setaccio che io comperai da lei per setacciare<br />

sabbia’. VenmarBCU1275/II c. 24v secont che si conten in un so las<br />

over legat e per glei lasade la dete marche ala dete fradagle ‘come è contenuto<br />

in suo lascito ovvero legato e da lei lasciata la suddetta marca<br />

alla suddetta confraternita’.<br />

gliet s.m. ‘letto’, nP 485-6 jèt.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 67v per so selary debe avè duchati xv per<br />

mes e la chiase e uno leto furnido ed achest per tanto chi el lavorerà ‘per<br />

suo salario deve avere 15 ducati al mese e la casa e un letto fornito e<br />

questo per tutto il tempo che lavorerà’; c. 72r io toley della fradaglie<br />

delli Batudi a imprest j o gliet e j e cotre e j o plumaço e ij cusineli ‘io presi<br />

dalla confraternita dei Battuti in prestito un letto e un’imbottita, un


163<br />

materasso e due cuscinetti’.<br />

gneca vd. neça.<br />

gona vd. iona.<br />

gorg(h)o s.m. ‘gorgo’, ma probabilmente anche ‘avvolgimento,<br />

spirale, molla’, nP 395 gòrc, dal lat. *GURGUm, REW<br />

3923, DEI 1847 gorgo ‘vortice, mulinello’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 15v dè dar ll. xiiij or ÷ di fero per sol. iij la lira<br />

gorgo j di mola da guçare in adì j in çenar ‘deve dare quattordici libbre<br />

e mezza di ferro per tre soldi la libbra, un gorgo per mola da arrotare,<br />

oggi primo gennaio’; all. 1r c. 58 per j gorgo di mola de aucar pesa libr.<br />

xiiij ÷ per sol. iij per libra ‘per un gorgo per mola da arrotare pesa<br />

quattordici libbre e mezza per tre soldi la libbra’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. 4v un tereng lu qual è donge lu gorgho ‘un terreno che si trova<br />

vicino al gorgo’.<br />

gotos agg. ‘gottoso, malato di gotta’, dal frl. gote ‘gotta’, nP 397,<br />

DEI 1849 gotta 1 , DElI 512 dal lat. GUttAm ‘goccia<br />

che, scesa dal cervello, si riteneva responsabile dell’artrite’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XXVIIIv espendej per fà menà un om ad<br />

Auleie lu qual era gotos e diseva vilinis ala mamula frx. xvj ‘spesi sedici<br />

frisachensi per far portare un uomo ad Aquileia il quale era gottoso<br />

e diceva villanie all’inserviente’.<br />

governal s.m. ‘governante (dei maiali), addetto al governo (delle bestie)’,<br />

non registrato in nP, deverb. dal lat. GUBERnARE,<br />

REW 3903, con suff. -AlE.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 61v sol. xxxvij per imprest per pagar ij porc<br />

al governal adì xxviij in cenar ‘trentasette soldi in prestito per pagare<br />

due maiali al governante, oggi ventotto gennaio’; c. 73v sol. xxxvij<br />

per imprest dac al governal per porc ij ‘trentasette soldi in prestito dati<br />

al governante per due maiali’.<br />

*governedor s.m. ‘mallevadore, garante’, ma cfr. nP 397 governadôr solo<br />

nell’accezione mod. ‘governatore’ e vd. voce precedente.<br />

UdiGerBCU1324 c. 6r Iacomo Gualtiero et Danele sartore duti duo<br />

di Prat Cluso sicuradori e governedori dela ditta dona Beta ‘Giacomo<br />

Gualtiero e Daniele sarto tutti e due di Pracchiuso, garanti e mallevadori<br />

della suddetta donna Betta’.<br />

gramola s.f. ‘gramola, per dirompere la canapa o il lino’, nP 399<br />

gràmule, probabilmente da una base prelat. *GRAmUlA,<br />

REW 3838a, vd. anche Prati 78, ClR 430-1.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 34v sol. viij per j gramula e per j bochal ‘otto


164<br />

soldi per una gramola e per un boccale’.<br />

gramolar v. ‘gramolare, maciullare, detto del lino e della canapa’, nP<br />

399 gramolâ, denom. da gramola (vd.), cfr. ClR 429-30.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 23r r. sol. iiij or per gramolar ‘ricevetti quattro<br />

soldi per gramolare’. UdiCalBCU1348/V all. 5r c. 60 per far gramolar<br />

dì iij sol. xxx con le spese ‘per far gramolare tre giorni soldi trenta con<br />

le spese’.<br />

grandamentri avv. ‘grandemente, molto, parecchio’, non registrato nel<br />

nP.<br />

UdiBCU373 c. 1r si degnès di havèglu grandamentri par recommandaz<br />

al so luch et a timp ‘se vi degnate di averli grandemente raccomandati<br />

al suo luogo e a tempo’.<br />

*grant agg. ‘grande’, nP 400 grant, anche al f. grande, granda<br />

(pl. grandis); analogamente al veneto, si nota il passaggio<br />

dell’aggettivo dalla seconda alla prima classe degli aggettivi.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 15r pesonalg iij d-avena per imprest in lu so<br />

pesonal grando ‘tre pesinali d’avena in prestito nel suo pesinale grande’;<br />

c. 119r bregis iiij or grandis per sol. vj l-una in sent Cancian ‘quattro<br />

tavole grandi per sei soldi l’una a san Canziano’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 39v duchati xij per dar al çudio in pegno per la çentura granda<br />

chi io reçevey ‘dodici ducati da dare al giudeo in pegno per la cintura<br />

grande che io ricevetti’. UdiDuoBCU1200/VI c. 63v cruvì lu teto chi<br />

è sore la puarte grande chi ven quintre Greçan ‘coprì il tetto che è sopra<br />

la porta grande che è davanti a Grazzano’.<br />

grapar v. ‘erpicare’, nP 400 grapâ, denom. da gràpe ‘erpice’, nP<br />

400-1, dal prelat. krapp- ‘roccia, pietra’, REW 4759, forse<br />

da una primitiva operazione di rimozione dei sassi dai<br />

campi da coltivare.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 48v sol. v per grapar j campo ‘cinque soldi<br />

per erpicare un campo’.<br />

greton s.m. ‘cassa di carro o di carretta a forma di grata’, nP 402<br />

gratòn.<br />

CalBCU1348bis c. 20r dnr. iiij or per imprest sora j greton adì vij in<br />

iung ‘quattro denari in prestito per cassa del carro oggi sette giugno’.<br />

grop s.m. ‘nodo’, nP 408 gròp, di etimo incerto, forse dal germ.<br />

kruppa ‘massa tondeggiante’, REW 4787.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39r j grop d-aur e j taça d-arigint ‘un nodo<br />

d’oro e un bicchiere d’argento’.<br />

gropa s.f. ‘groppa, delle bestie da soma’, qui probabilmente ‘sella’,


165<br />

nP 409 gròpe, dal germ. kruppa, REW 4787.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 87v ll. vj per mançin j e per gropa vinduda ‘sei<br />

lire per un piccolo manzo e per una sella venduta’.<br />

gros s.m. ‘grosso’, nP 409 stor. gros con rinvio a gruès, nP<br />

409-10, dal lat. GROssUm. Come moneta, il grosso<br />

corrispondeva a dieci denari; a Venezia, a cavallo del trecento,<br />

corrispondeva più o meno a trentadue piccoli, vd.<br />

stussi 220 groso.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 2v oncis iij di formadi per j gros la lira ‘tre<br />

once di formaggio per un grosso alla libbra’; c. 146v ll. viij ÷ di formadi<br />

per j gros la lira ‘otto libbre e mezza di formaggio per un grosso<br />

la libbra’. VenmarBCU1275/II c. 17r lasà sore chel midiesim bein<br />

ala dete fradagle gros xij ‘lasciò per quello stesso bene alla suddetta<br />

confraternita dodici grossi’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 18v per j grues la liro ‘per un grosso alla<br />

libbra’; c. 18v liris di ligiduris xvij per grues j la liro ‘diciassette libbre<br />

di legature per un grosso alla libbra’.<br />

guçar v. ‘arrotare, affilare una lama o aguzzare una punta di ferro’,<br />

nP 1251 uzzâ, dal lat. ACUtIARE, REW 134; con lo<br />

stesso significato e della stessa origine anche aucar.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 15v dè dar ll. xiiij or ÷ di fero per sol. iij la lira<br />

gorgo j di mola da guçare in adì j in çenar ‘deve dare quattordici libbre<br />

e mezza di ferro per tre soldi la libbra, un gorgo per mola da arrotare,<br />

oggi primo gennaio’; all. 1r c. 58 per j gorgo di mola de aucar pesa libr.<br />

xiiij ÷ per sol. iij per libra ‘per un gorgo per mola da arrotare pesa<br />

quattordici libbre e mezza per tre soldi la libbra’.<br />

gustà v. ‘mangiare, desinare, pranzare’, soprattutto sostantivato,<br />

nP 414 gustâ, dal lat. GUstARE, REW 3926.<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey in spesis a gustà al dec predis sol. xviiij or<br />

‘spesi diciannove soldi in spese per il mangiare per i suddetti preti’; c.<br />

8r per chiarn freschie a gustà alg fradis ‘per carne fresca per mangiare<br />

ai confratelli’; c. 13v lu dì chu fo fat gustà alg fradis ‘il giorno che fu<br />

fatto da mangiare per i confratelli’; c. 35r per chiarn di fà lu gustà ‘per<br />

carne per fare il pranzo’. UdimisBCUospH c. 7v lu vin chi fo in lu<br />

sanaf del gustar ‘il vino che fu nella senape del pranzo’.<br />

habitant s.m. ‘abitante, residente’, nP abitànt, in origine un participio<br />

presente dal lat. HABItARE, REW 3962.<br />

trimarBCU147 c. 6v Zuan di Coloret habitant in Frelà ‘Giovanni di<br />

Colloredo, abitante a Fraelacco’. UdiCalBCU1348/III c. 4v Marin


166<br />

filg chi fo Tos di Sent Laurinç di Sotselva habitant in Clauglan ‘marino<br />

figlio del fu tos di san lorenzo di sottoselva abitante a Clauiano’; c.<br />

118r Pieri Pesant filg chi fo Matio Çanon habitant in borgo d-Aquilegia<br />

chi fo di Predeman ‘Pietro Pesante figlio del fu mattio Zanon abitante<br />

in borgo Aquileia, che fu di Pradamano’; c. 131v Tomat tesedor chi<br />

fo da Risano habitant in Rauset ‘tommaso tessitore che fu di Risano<br />

abitante a Rauscedo’.<br />

hareç vd. aret.<br />

heltar vd. altar.<br />

hereditat s.f. ‘eredità’, nP 280 ereditât, cultismo; vd. aret.<br />

trimarBCU147 c. 9r r. de la hereditat Stefin Furtin ducati di auro xv<br />

e sol. lij e marchis ij e sol. xxvj ‘ricevetti quindici ducati d’oro e cinquantadue<br />

soldi e due marche e ventisei soldi dell’eredità di stefano<br />

Fortino’; c. 20r spendey a Lenart Sclaf per la hereditat Stefin Furtin<br />

sol. xxij ‘spesi ventidue soldi per leonardo schiavo per l’eredità di<br />

stefano Fortino’.<br />

hocha vd. ocha.<br />

*hoculini vd. ochulino.<br />

holio vd. ueli.<br />

homelie s.f. ‘omelia, predica, sermone’, cultismo, non registrato nel<br />

nP.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 58v pre Vit chi scrivè j e homelie in lu breviary<br />

de sigristie ‘don Vito che scrisse un’omelia nel breviario della sacrestia’.<br />

homeni vd. umign.<br />

homo vd. om.<br />

honçi vd. onci.<br />

honcis vd. onça.<br />

hore s.f. plu. ‘volta’, ma anche ‘ora (del giorno)’, nP 671 òre,<br />

dal lat. HORAm, REW 4176 e vd. anche DEI 2665 óra<br />

(avv. di tempo); per il significato di ‘volta’, cfr. it. talora<br />

‘talvolta’, ognora ‘ogni volta’ cioè ‘sempre’, rum. oară ‘volta’<br />

(rum. prima oară ‘la prima volta’), vd. anche Benincà/<br />

Vanelli (1998: 95 e § 2 ogno oro ‘ogni volta’, § 4 talis oris<br />

‘talvolta’, § 45 la prim-oro ‘la prima volta’).<br />

trimarBCU147 c. 13r spendey per iij oris chu noy semo stadi a Udin<br />

‘spesi per tre volte che noi siamo stati a <strong>Udine</strong>’; c. 28r in prima spendey<br />

ad Areane per vin in dos orys ‘dapprima spesi a Reana per vino in<br />

due volte’; c. 28v spendey per ij horys chi iò soy stat ad Udin per brix<br />

e vochaç ed altris s. xl ‘spesi quaranta soldi per due volte che sono


167<br />

stato a <strong>Udine</strong>, per esattori e avvocati e altri’; trimarBCU147 c. 60r<br />

ex. per ly codetz xiiij e un-altre hora xx ‘spesi per i codici quattordici<br />

(soldi) e un’altra volta venti’. UdiBCU518 c. 1v benchè asay oris jo ti<br />

ebe avisat di ciosis inusitadis ‘benché molte volte io ti abbia avvisato<br />

di cose inusitate’. UdiCalBCU1348/III c. 119r lavoredors j in vila e<br />

j a far palada e j a taglar legnis mens oris iij ‘giorni lavorativi: uno in<br />

paese, uno a fare la palizzata, uno a tagliare legna, meno tre ore’; c.<br />

131v r. per ij oris a cogler legnis sol. vij ‘ricevetti sette soldi per due<br />

volte a raccogliere legna’. UdiCalBCU1348/V c. 8r lis charaduris di<br />

ceris di calcina xj in dos oris ‘il trasporto di undici cestoni di calce in<br />

due volte’. UdiDuoBCU1200/VI c. 82r mandà ij oris lu so fameglio<br />

a Rosacis ‘mandò due volte il suo servo a Rosazzo’; c. 82r çiè j e altre<br />

hore a cruvì lu tet des chiampanis chi non iare ben conçat ‘andò un’altra<br />

volta a coprire il tetto delle campane che non era ben aggiustato’.<br />

horesin vd. auresim.<br />

horevise vd. auresim.<br />

horna vd. orna.<br />

hospedal vd. ospedal.<br />

*hostia s.f. ‘ostia, particola’, nP 676 òstie.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 47r per fà lis hostis di j e persone chi non volè<br />

iesi nomenade ‘per fare le ostie di una persona che non volle essere<br />

nominata’; c. 88r marchie di sol. j e chi io diey a Dorotea chi fas lis hostiis<br />

per lu arest del so selary ‘una marca di soldi che io dieci a Dorotea che<br />

fa le ostie per resto del suo salario’.<br />

iare vd. iesi.<br />

*iasi v. ‘giacere’, non presente nel nP, possibile regolare continuatore<br />

di un lat. JACERE, REW 372.<br />

trimarBCU147 c. 51r spendey far proveder lu tadesco chu iaseva in la<br />

casa di ser Hosto e in la sua sepultura s. lij ‘spesi per prendersi cura del<br />

tedesco che giaceva nella casa di messer osto e per la sua sepoltura<br />

cinquantadue soldi’.<br />

iesi v. ‘essere’, nP 484-5 jéssi, dal lat. *EssERE, REW 2917.2;<br />

anche con la grafia jesi e nella forma gesir, con restituzione<br />

della -r.<br />

trimarBCU147 c. 29v spendey per lu tiarmin chontra Pieri Vignut in<br />

iij horys chi iò foy laçù s. xxj ‘spesi ventun soldi per il termine contro<br />

Pietro Venuto nelle tre volte che io fui laggiù’. UdiBCU518 c. 1v jesi<br />

cun maior e comun periul ‘essere con maggiore e comune pericolo’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 40r la midiesime braide si iare part di chè del


168<br />

convent di sent Piery marter ‘la medesima braida era parte di quella del<br />

convento di san Pietro martire’; c. 47r per fà lis hostis di j e persone chi<br />

non volè iesi nomenade ‘per fare le ostie di una persona che non volle<br />

essere nominata’; c. 63v Niculau marangon di borgo di Auleie chi fes j e<br />

arode in j e chariole chi iare arote ‘nicolò falegname di borgo Aquileia<br />

che fece una ruota per una carriola che era rotta’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. IVv da gesir pagat ogne ano ‘da esser pagato ogni anno’; c. Vv<br />

ch-el fo un maistro e un infant ‘che ci fu (impegnato) un operaio e un<br />

garzone’; c. VIv per fà ordenà un om lu qual era malat ‘per far dare i<br />

conforti della fede ad un uomo che era ammalato’; c. IXv fo dat su ‘fu<br />

ceduto’; c. IXr tre camps glu quagl furin dac su ‘tre campi che furono<br />

ceduti’; c. Xv espendey per fà aradrà un camp di sorch frx. xxvij lu qual<br />

furin vj lavoradors entri ‘spesi ventisette frisachensi per far rincalzare<br />

un campo di grano nel quale vi furono sei operai dentro’; c. 6v une<br />

casa la qual è là chi era l-ospedal Bitulin in borch di Glemone ‘una casa<br />

che è là dove c’era l’ospedale di Bitulino in borgo Gemona’; c. 10r ver<br />

è ch-el in pagarin un in dinars per frx. xxviij e galinis iiij or chugl us ‘vero<br />

è che ne pagarono uno in denari per ventotto frisachensi e quattro<br />

galline con le uova’; c. 15r donge l-ospedal chi fo di Bitulin ‘vicino<br />

all’ospedale che fu di Bitulino’; c. 17v lis casis chi furin di Gaudiol ‘le<br />

case che furono di Gaudiolo’; c. 18r ver è ch-el in pagà un staro e una<br />

quarta in dinari per frx. xxiij lu star ‘vero è che ne pagò uno staio e<br />

una quarta in denari per ventitre frisachensi lo staio’.<br />

illustrà v. ‘illustrare, dare lustro’, nP 418 ilustrâ.<br />

UdiBCU373 c. 1r s-asfadie cum la so virtut et operis di illustrà cheste<br />

tierre ‘si affatica con la sua virtù e opere per illustrare questa terra’.<br />

imagiene s.f. ‘immagine (sacra), ritratto’, nP 418 imàgine, dal lat.<br />

ImAGInEm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 83v sol. xvij per fà dipençi la imagiene della<br />

Virgine Marie ‘diciassette soldi per far dipingere l’immagine della<br />

Vergine maria’.<br />

imbor s.m. ‘tintura spenta’, termine dei tintori, nP 421 imbòr<br />

‘soluzione di materia colorante per tingere’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 79r ij chiadini e ij scudielis per poni lu imbor<br />

distudat entry antedet ‘due catinelle e due scodelle per mettere la<br />

tintura spenta dentro il suddetto’; c. 80r sol. iiij per ll. j ÷ di imbor<br />

per dipenci avent chi lavorà mestry Niculau di Sent Vit ‘quattro soldi<br />

per una libbra e mezza di tintura per dipingere là che lavorò mastro<br />

nicolò di san Vito’.


169<br />

impastà v. ‘impastare’, nP 425 impastâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 58v sol. xxxvj chi io diey a Toni de Sclave chi<br />

lavorà dis iij in rason di sol. xij per dì chi el impastà la chialcine chi iare<br />

in glesie ‘36 soldi che io diedi ad Antonio della schiava che lavorò<br />

tre giorni per un totale di dodici soldi al giorno che egli impasto la<br />

calce che era in chiesa’; c. 64r j o disbotedor chi io comperay di luy per<br />

poni l-aqua di fà impastà la malta e di bagnià glu modons ‘un tino che<br />

io comperai da lui per porre l’acqua per fare impasare la malta e per<br />

bagnare i mattoni’; c. 76v menà vasieli di aqua x per impastà malta e<br />

bagnià modoni per lu voli ‘portò dieci barili d’acqua per impastare malta<br />

e bagnare mattoni per l’occhio’; c. 77v lavorà dis vj chun lu chiar per<br />

menà aqua di inpastà malte ‘lavorò sei giorni con il carro per portare<br />

acqua per impastare malta’.<br />

impatzà v. ‘vincolare, legare, impegnare’, nP 426 impazzâ, dal lat.<br />

ImPEDICARE, REW 4296, cfr. it. impacciare.<br />

trimarBCU147 c. 60r al brick per impatzà lo terren ‘all’esattore per<br />

vincolare il terreno’.<br />

impegnà v. ‘impegnare, mettere l’ipoteca, prenotare, fissare’, nP 426<br />

impegnâ, dal lat. In + PIGnUm / PIGnORARE, vd.<br />

REW 6489, 6490, anche nella variante grafica impegnià;<br />

cfr. dispegnà.<br />

trimarBCU147 c. 20v spendey in brichs ad impegnà masars sol. viij<br />

‘spesi otto soldi in esattori per impegnare massari’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 82r a impegnià Simon di Indriotis sichu curidor di Cristoful di<br />

Cigniot ‘a impegnare simone Andriotti come curatore di Cristoforo<br />

di Cignotto’.<br />

imperçò cong. ‘dal momento che, poiché’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63r sol. vj imperçò chi io fes conçar lu chialdir<br />

de sigristie lu qual conçà Durlì chialderar ‘sei soldi perché io feci aggiustare<br />

la secchia di rame della sacrestia, che aggiustà Odorlico ramaio’.<br />

*impiglià v. ‘accendere’, nP 427-8 impïâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 64r iiij manis di uadule e j o mani di scoriadis<br />

e j o mani di meti sù la chiandele quant glu munis inpiglin glu cesendeglis<br />

‘quattro manici da aspersorio e un manico da frusta e un manico per<br />

mettere sopra la candela, quando i sacrestani accendono le lampade<br />

ad olio’.<br />

impintidor s.m. ‘pittore, imbianchino’, nP 428 impintî, impintidôr<br />

con rinvio a piturâ, pitôr, deverb. dal lat. In + PInGERE,<br />

REW 6512 con suff. d’agente -tOREm.


170<br />

UdiCalBCU1348/III c. 48r sol. xl per Çuan impintidor adì xv in<br />

fevrar ‘quaranta soldi per Giovanni pittore oggi quindici febbraio’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 5r Iacum del impintidor ‘Giacomo (figlio) del<br />

pittore’. UdiDuoBCU1200/VI c. 58v per fà dipenci glu voltiseli chi<br />

son in cime de glesie e lu chapitel lu qual dipençè Niculau impintidor<br />

filg di Toni di Tomasin ‘per far dipingere le volticelle che sono in cima<br />

alla chiesa e il capitello che dipinse nicolò pittore figlio di Antonio<br />

di tommasino’.<br />

® UdiCriAPU24 c. 27r mestri March impintidor ‘mastro marco<br />

pittore’.<br />

implir v. ‘riempire, colmare’, nP 278 emplâ, regolare dal lat.<br />

ImPlERE, REW 4310, con passaggio dalla II alla IV<br />

coniugazione, cfr. Zudini/Dorsi 62 inplìr con rimando a<br />

jenplìr; vd. anche enplà.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 13r boca j di vin per implir lu vas ‘una mezzetta<br />

di vino per riempire il vaso’; c. 27r sol. xxj per bocis lij di vin per implir<br />

lu so vasello adì ij in çugno ‘ventuno soldi per cinquantadue mezzette<br />

di vino per riempire la sua botte oggi due giugno’; c. 41v dat al det<br />

Çuan j mio vasello di congi v chi lu det Çuan mal deba implir di vino la<br />

vilia di s.ta Maria di Mont ‘dato al suddetto Giovanni una mia botte<br />

da cinque conzi, che il suddetto Giovanni me la deve riempire di<br />

vino la vigilia di santa maria di monte’; c. 175v dè dar congi j di vino<br />

a misura di most per implir lu so vaselo ‘deve dare un conzo di vino a<br />

misura di mosto per riempire la sua botte’. UdiCalBCU1348/V c.<br />

60r vaselo j di congi v in Sent Denel per implir ‘una botte da cinque<br />

consi a san Daniele da riempire’.<br />

implombà v. ‘piombare, impiombare’, nP 429 implombâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 58r per plonbo di implonbà la soredete cros<br />

‘per piombo per piombare la suddetta croce’.<br />

imprest s.m. ‘prestito’, nP 430 imprèst, cfr. Zudini/Dorsi 62 inprièst,<br />

DEI 1968 imprestito 1 .<br />

trimarBCU147 c. 66v r. dal Tusulin per inprest s. c mens iiij ‘ricevetti<br />

dal tosolino cento soldi meno quattro in prestito’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 1r duchati ij d-oro per imprest ‘due ducati d’oro a prestito’; c.<br />

10r sol. x per imprest per pagar lu daci adì v in seseledor ‘dieci soldi in<br />

prestito per pagare il dazio oggi cinque luglio’. UdiCalBCU1348bis<br />

c. 1v per imprest sora dos aruedis inferadis ‘per prestito per due ruote<br />

ferrate’. UdiDuoBCU1200/VI c. 72r io toley della fradaglie delli<br />

Batudi a imprest j o gliet e j e cotre e j o plumaço e ij cusineli ‘io presi


171<br />

dalla confraternita dei Battuti in prestito un letto e un’imbottita, un<br />

materasso e due cuscinetti’.<br />

imprestar v. ‘prestare, imprestare, dare in prestito’, nP 430-1 imprestâ,<br />

denom. da imprest (vd.).<br />

trimarBCU147 c. 21r imprestay cun conselg de fradagle a Iacum Zorç<br />

di Lusurià sol. l ‘imprestai cinquanta soldi a Giacomo di Giorgio di<br />

luseriacco con il benestare della fraternita’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 55r sol. iiij or daç a Toni per la nota imprestaç ‘quattro soldi dati ad<br />

Antonio per la nota, imprestati’.<br />

in deman loc. avv. ‘domani, all’indomani, il giorno dopo’, cfr. nP<br />

263 domàn, dal lat. In + DE mAnE, REW 2548, con<br />

conservazione della e pretonica.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 148v boça j in deman di sent Vito ‘una mezzetta<br />

all’indomani di san Vito’; c. 181v sol. v per formadi e per olio<br />

ala moglir in deman di sent Lucha ‘cinque soldi per formaggio e per<br />

olio alla moglie, il giorno dopo san luca’. UdiCalBCU1348/IV c.<br />

7r sol. v ala figla in deman di sent Aremecor ‘cinque soldi alla figlia il<br />

giorno dopo sant’Ermacora’; c. 31v sol. j in deman lunidì ‘un soldo<br />

domani lunedì’.<br />

in quentre loc. prep. ‘di fronte’, vd. quentre.<br />

VenmarBCU1275/II c. 22v in quentre la chiase Culau Pilot ‘di fronte<br />

alla casa di nicolò Pilotto’.<br />

in pron., avv. ‘ne’, dal lat. InDE.<br />

trimarBCU147 c. 65v lu det Fari in fas rason su la so rason ‘il suddetto<br />

Fabbro ne prende nota sul suo conto’. UdiDuoBCU1200/VI c. 50r<br />

marchis cent zoè l in debe paià Piery e l Cristoful filg chi fo di Toni ‘cento<br />

marche, cioè cinquanta ne deve pagare Pietro e cinquanta Cristoforo<br />

figlio del fu Antonio’. UdiOspBCU1337/III c. XIXr espendey per iiij or ÷<br />

di vin agl povers glu quagl egl no-n avevin marcha di frx. j e frx. lx ‘spesi<br />

una marca di frisachensi e sessanta frisachensi per quattro (conzi) e<br />

mezzo di vino per i poveri i quali non ne avevano’; c. 8v recevey d-Ana<br />

di Jasarnich sore un ben lu qual e à in Jesernich stars di forment viij in<br />

dinars per xlviij frx. lu star ch-ela in pagava iiij or per ano ‘ricevetti da<br />

Anna di Isernicco per un possedimento che ha a Isernicco otto stai<br />

di frumento in denari per quarantotto frisachensi lo staio, che ella ne<br />

pagava quattro per anno; c. 10r recevey di Candit e di Menis di Blesan<br />

sore un mas lu qual egl tignin stars d-avene viiij e di meglo vij ver è ch-el<br />

in pagarin un in dinars per frx. xxviij e galinis iiij or chugl us ‘ricevetti da<br />

Candido e da Domenico di Blessano per un maso che occupano otto


172<br />

stai d’avena e sette di miglio, vero è che ne pagarono uno in denari<br />

per ventotto frisachensi e quattro galline con le uova; c. 12v ance ca<br />

roman a dà quinc di vin v di doy ang ch-el in pagà ij ÷ per ano ‘anche<br />

qua rimane a dare cinque conzi di vino per due anni che ne pagò due<br />

e mezzo per anno’; c. 19v recevey di Arthicuc di Pagnà sore une part<br />

di mas lu qual el ten frx. xxij per un star di meglo anchora roman a dà<br />

stars ij di megl ch-el in pagà iij ‘ricevetti da Articucco di Pagnacco per<br />

una parte di podere che occupa ventidue frisachensi per uno staio<br />

di miglio ancora rimane a (deve) dare due stai di miglio che (lui) ne<br />

pagò tre’; c. 21v recevey di Flurido sartor sore une chasa la qual è di la<br />

moglì di ser Ancilot di Strasot marcha di frx. j la qual el in pagà may<br />

÷ per an el no aveva pagado per l-ano pasat çoè in lo m o ccc o lxxx iiij or<br />

‘ricevetti da Fiorito sarto per una casa che è della moglie di messer<br />

Ancillotto di strassoldo una marca di frisachensi che egli ne pagò mai<br />

mezza all’anno, egli non aveva pagato per l’anno scorso cioè nel 1384’.<br />

inant avv. prep. ‘davanti, innanzi’, 432-3 inànt, inànz con rinvio<br />

a denànt, dal lat. In AntE.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 66r diey a Niculau marangon di borgo di<br />

Auleie per xij chiandelary chi el mi fes chi stan inant lu altar maior ‘diedi<br />

a nicolò falegname di borgo Aquileia per dodici candelabri che egli<br />

mi fece che stanno davanti all’altare maggiore’; c. 83v per fà la aret<br />

inant glu veris ‘per fare la rete davanti ai vetri’.<br />

inaversari vd. aniversary.<br />

inbaracà v. ‘imprunare, mettere i rovi intorno a piante, muri, aperture<br />

dei campi’, nP 37 barazzâ, 419 imbarazzâ.<br />

UdiOspBCU1337/III c. IXv espendey per un char di barac per fà<br />

inbaracà dos paladis ‘spesi per un carro di rovi per far imprunare due<br />

palizzate; c. IXv espendey per fà lis inbaracà lis detis paladis ‘spesi per<br />

far(le) imprunare le dette palizzate’.<br />

*inbocolar v. ‘cerchiare (il mozzo delle ruote)’, nP 421 imbocolâ, da<br />

bòcule ‘bronzina, anello di ferro che si salda al margine<br />

esterno del mozzo delle ruote’, nP 80, dal lat. BUCCUlAm,<br />

dim. di BUCCA, DEsF 277-8.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 10v sol. iiij inferar arode iiij or non inbocolade<br />

ni invergade ‘quattro soldi per ferrare quattro ruote non cerchiate né<br />

vergate’.<br />

incens s.m. ‘incenso’, nP 435 incèns, dal lat. InCEnsUm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 81v j o cupuco di fiar chi el mi fes chi va in<br />

lu tribul del incens ‘una coppetta di ferro che egli mi fece che va sul


173<br />

turibolo dell’incenso’.<br />

inchiadenat p.p. ‘incatenato, legato con la catena’, nP 435 inciadenâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 85v pre Nadal chi mi inquadernà e cruvì lu<br />

manoal e chi sta in cur e lu breviary chi sta inchiadenat in la sigristie<br />

‘don natale che mi rilegò e mi coprì il manuale che sta nel coro e il<br />

breviario che sta incatenato nella sacrestia’.<br />

inchiant s.m. ‘incanto, asta’, nP 436 inciànt, dal lat. med. In-<br />

QUAntUm, REW 6933, DEI 1981.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 59r sol. x per lu inchiant e per fà inchiantà e<br />

diliverà lu inchiant ‘dieci soldi per l’incanto e per far mettere all’incanto<br />

e deliberare l’incanto’.<br />

inchiantà v. ‘mettere all’incanto, all’asta’, nP 436 inciantâ, denom.<br />

dalla voce precedente.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 59r sol. x per lu inchiant e per fà inchiantà e<br />

diliverà lu inchiant ‘dieci soldi per l’incanto e per far mettere all’incanto<br />

e deliberare l’incanto’.<br />

inçila s.f. ‘anguilla’, nP 472 inzìle con rimando a bisàt, nP<br />

67, dal lat. AnGUIllAm, REW 461; la sostituzione di<br />

An- con in- potrebbe essere dovuta dall’attrazione del<br />

termine nella classe dei nomi frl. con pref. In-, che il frl.<br />

generalmente preferisce al pref. AD-. si registra anche la<br />

forma plu. inguile, in parte debitrice di modelli it. o venez.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 79v r. inçila j ‘ricevetti una anguilla’; c. 79v<br />

r. di Piery e di Domeny di Carlins inguile ij pasire iij e ronp j pesa ll.<br />

v ÷ in çobia s.ta ‘ricevetti da Pietro e da Domenico di Carlino due<br />

anguille, tre platesse e un rombo per peso di cinque libbre e mezza<br />

in giovedì santo’.<br />

inclùs agg. e s.m. ‘incluso, compreso’, non registrato da nP, è<br />

dal lat. InClUsUm, da In- + ClAUsUm, REW 1973;<br />

presente anche la forma del f. inclusa.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 104v dè dar fata roson in dut inclùs congi iij di<br />

vin ‘deve dare fatto il conto, in tutto, inclusi tre conzi di vino’; c. 149v<br />

Çuan Predeman resta a dar inclusa la lana ‘Giovanni Pradamano deve<br />

ancora dare, inclusa la lana’; c. 167r dè dar fata rason in dut inclùs lu fito<br />

dela chasa ‘deve dare fatto il conto in tutto, incluso l’affitto della casa’.<br />

incodernà v. inquadernà.<br />

infant s.m. ‘servitore, garzone, aiutante, ragazzo (di bottega); bambino’,<br />

come fant (vd.); anche al dim. infantulin ‘bambino’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 146r ll. iij di olio per sol. vj la lira adì xv in


174<br />

seseledor dat al so infant ‘tre libbre di olio per sei soldi la libbra, oggi<br />

quindici luglio, dato al suo servitore’. UdiOspBCU1337/III c. Vr per<br />

comperà vij par di chalcars agl infantulins ‘per comperare sette paia di<br />

sandali per i bambini’; c. Vv ch-el fo un maistro e un infant ‘che ci fu<br />

(fu impegnato) un operaio e un garzone’; c. VIIv per lu abaià d-un<br />

infant ‘per il cura di un bambino’; c. XVIv espendey per fà cruì lu tet<br />

dela bastia chi dormin gl-infantulins frx. viij ‘spesi otto frisachensi<br />

per far coprire il tetto della bastia nella quale dormono i bambini’; c.<br />

XVIv espendey per fà medeà un infantulin lu qual avè rot lu brac frx.<br />

xij ‘spesi dodici frisachensi per far medicare un bambino che ebbe<br />

rotto il braccio’; c. XXIVr espendey per un par di stivelis ala mamule<br />

e per nuf par di chalcaruc agl infantulis frx. lxiij ‘spesi sessantatre frisachensi<br />

per un paio di stivaletti per l’inserviente e per nove paia di<br />

sandaletti per i bambini’.<br />

*infarinar v. ‘infarinare, cospargere di farina’, nP 447 infarinâ, denom.<br />

da farina (vd.).<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 16r r. ceris viij di calçina infarinaç ‘ricevetti<br />

otto cestoni di calce infarinati’.<br />

Fatto fin qui<br />

inferar v. ‘ferrare’, nP 447 inferâ, dal pref. In- + *FERRARE,<br />

REW 3256.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 31r deba dar marcha j ÷ di dinar<br />

per iiij or rodis inferadis ‘deve dare una marca e mezza di<br />

denaro per quattro ruote ferrate’; c. 42v marchas v di sol. per<br />

roba di staçon e per j charo inferat e per vin ‘cinque marche<br />

di soldi per vettovaglie, per un carro ferrato e per vino’; c.<br />

104: sol. iiij per imprest per inferar la chavala ‘quattro soldi<br />

in prestito per far ferrare la cavalla’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 1v per imprest sora dos aruedis inferadis<br />

‘per prestito per due ruote ferrate’; c. 9r dnr. iiij or<br />

per far inferar la cavala ‘quattro denari per far ferrare la<br />

cavalla’; c. 15v dnr. iij per far inferar la cavala ‘tre denari


175<br />

per far ferrare la cavalla’. UdiDuoBCU1200/VI c. 63v sol.<br />

xx per fà inferà la soredete cariole la qual inferà Culaut fary<br />

di Merchiat Viery ‘venti soldi per far ferrare la suddetta<br />

carriola la quale ferrò nicoletto di mercatovecchio’; c.<br />

63v Zuan fradi di pre Michel chi mi inferà la soredete arode<br />

e chariole ‘Giovanni fratello di don michele che mi ferrò<br />

la suddetta ruota e carriola’; c. 75r ij selis chi io comperay<br />

di luy j e inferade e l-altre no ‘due secchi che io comperai da<br />

lui, una ferrata e l’altra no’.<br />

inferar v. ‘ferrare’, nP 447 inferâ, dal pref. In- + *FERRARE,<br />

REW 3256. UdiCalBCU1348/III c. 3r item per chavridol<br />

inferat ‘ancora per un travetto di ferro’; c. 31r deba dar<br />

marcha j ÷ di dinar per iiij or rodis inferadis ‘deve dare una<br />

marca e mezza di denaro per quattro ruote ferrate’; c. 42v<br />

marchas v di sol. per roba di staçon e per j charo inferat e per<br />

vin ‘cinque marche di soldi per vettovaglie, per un carro<br />

ferrato e per vino’; c. 93r sol. xvj per far inferar j roda per<br />

j fliba e per clodi e al Aros ‘sedici soldi per far ferrare una<br />

ruota, per una fibbia, per chiodi e al Rosso’; c. 104: sol. iiij<br />

per imprest per inferar la chavala ‘quattro soldi in prestito<br />

per far ferrare la cavalla’; c. 150v sol. x per inferar rodis ij<br />

‘dieci soldi per ferrare due ruote’.<br />

*inferedura s.f. ‘ferratura, operazione di ferrare (il cavallo)’, nP 447<br />

inferadùre, anch’esso, come il precedente (vd.) dal lat. In +<br />

*FERRARE. UdiCalBCU1348/IV c. 4v Domeni inferedor<br />

del borgo del Feno dè dar per fero defalchat inferedure del<br />

chavalo ‘Domenico maniscalco di borgo del Fieno deve<br />

dare per ferro, tolte le in ferrature del cavallo’.<br />

inferedor s.m. ‘ferratore, maniscalco’, deverb. da inferâ, nP 447, dal<br />

lat. In + *FERRARE, REW 3256, con suff. d’agente, anche<br />

in Piccini 397 inferrator, ferator, cfr. CivBAndmc inferedor.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 66r Blasut inferedor di Cividat filg<br />

Culùs Ambròs di Buri ‘Biagetto ferratore di Cividale figlio<br />

di nicolussio Ambrogio di Buttrio’; c. 108r Domeny inferedor<br />

di borgo d-Aquilegia ‘Domenico ferratore di borgo<br />

Aquileia’. UdiCalBCU1348/IV c. 1r in prisinça Domini<br />

inferedor so soser ‘alla presenza di Domenico maniscalco<br />

suo suocero’; c. 4v Domeni inferedor del borgo del Feno<br />

dè dar per fero defalchat inferedure del chavalo ‘Domenico


176<br />

maniscalco di borgo del Fieno deve dare per ferro, tolte le<br />

in ferrature del cavallo’. ® GEm-FOn c. 11v r. de Marcho<br />

fari inferedor per desima ss. iiij or ‘ricevetti da marco fabbro<br />

ferratore quattro soldi per la decima’. UdiPelAPG12 c. 38r<br />

Culau inferedor filg chu fo Çuan spadar ‘nicolao ferratore<br />

figlio del fu Giovanni spadaio’. UdiCriAPU25 c. 5v r. di<br />

Domeni dal Sent fari ch-el paià di nivel sora la chasa chu fo di<br />

Chulau inferedor d-oltra roia solç xxxvij ‘ricevetti trentasette<br />

soldi da Domenico del santo fabbro che pagò di affitto<br />

per la casa che fu di nicolao ferratore di oltre roggia (che<br />

abita oltre la roggia)’.<br />

infichià v. ‘fissare, saldare, bloccare’, vd. nP 311 ficiâ ‘ficcare,<br />

inserire, piantare’, con pref. in-. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

59v sol. xj per chiavilis di infichià lu tet ‘undici soldi per<br />

caviglie (di ferro) per fissare il tetto’.<br />

infina avv. ‘fino’, nP 448 infìn, come l’it. mod. infine, ma vd.<br />

REW 3315 s.v. FInIs, dove sono riportate anche forme<br />

dell’it. fina, infina. Il vocalismo finale dell’avverbio frl. ant.<br />

infina, non registrato in nP, potrebbe essere attratto nella<br />

categoria morfologica di elementi come contra, oltra, sora<br />

e simili, dove però la -a è etimologica. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 23r ll. ij di olio per sol. iiij or et ll. j di sanaf per sol. iij<br />

adì j in març termit infina adì viij ‘due libbre di olio per<br />

quattro soldi e una libbra di senape per tre soldi oggi primo<br />

marzo; termine fino a oggi otto (tra una settimana)’; c. 75r<br />

infina la suma di marcha j ÷ ‘fino alla somma di una marca<br />

e mezza’; c. 167r infina in m c iiij c xvij ‘fino al 1417’.<br />

ingnanat p.p. ‘truffato, imbrogliato, frodato’, nP 451 ingianâ.<br />

CivBCU372 c. 2v di chest iaro ingnanat di ss. xij chun luy<br />

‘di questo ero truffato per dodici soldi con lui’; c. 2v io gli<br />

hay chumplidis mar. ij chulg xij ss. chi io era ingnanat ‘gli ho<br />

saldato due marche con i dodici soldi che io ero truffato’.<br />

ingranarie s.f. ‘scopa, ramazza’, nP 1534 ant. ingrenàrie con rinvio<br />

a inghernarie. UdiDuoBCU1200/VI c. 72v sol. iij per j e<br />

ingranarie di palme per ingrenà là chu lavorin glu mestris ‘tre<br />

soldi per una scopa da mano per scopare dove lavorano gli<br />

operai’.<br />

ingrenà v. ‘scopare, ramazzare’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 59r elli ingrenarin la glesie e menarin fur lis


177<br />

scovacis ‘essi pulirono la chiesa e portarono fuori le immondizie’; c.<br />

63v el ingrenà lis travi chi son sopra li cory chi iarin plenis di pieris e di<br />

modoni ‘egli pulì le travi che sono sopra i cori che eran piene di pietre<br />

e mattoni’; c. 72v sol. iij per j e ingranarie di palme per ingrenà là chu<br />

lavorin glu mestris ‘tre soldi per una scopa da mano per scopare dove<br />

lavorano gli operai’.<br />

inguile vd. inçila.<br />

inolegar v. ‘dare l’olio santo, dare l’estrema unzione’, nP 458 inolejâ.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 15v dnr. viiij or per far inolegar ‘nove<br />

denari per far dare l’olio santo’.<br />

inpastà vd. impastà.<br />

inpintidor ‘pittore’, dal lat. PInGERE, vd. REW 6512, Frau/marcato<br />

(1997: 77 impenzitore), cfr. fr. ant. empeint, it. ant. impinto<br />

‘dipinto’, DEI 1963. Forma più volte registrata in Joppi<br />

(1878: 188 inpentidor, 191 inpintidor etc.).<br />

inpintidor pittore, vd. § 3.1. UdiOspBCU1337/III item recevey di Lenart<br />

inpintidor sore une so casa la qual el sta in borch di Cividat<br />

frx. lx 5v ancora ricevetti sessanta frisachensi da leonardo<br />

pittore per una casa che abita in borgo Cividale. item recevey<br />

di maistro Lenardo inpintidor sore une so casa la qual el<br />

sta in borch di Cividat frx. lx 14v ancora ricevetti sessanta<br />

frisachensi da mastro leonardo pittore per una sua casa<br />

nella quale abita in borgo Cividale.<br />

*inpola s.f. ‘ampollla’, soprattutto ad uso liturgico, nP 429 impòle<br />

con rinvio ad ampòle. UdiDuoBCU1200/VI c. 58v sol. vj<br />

per viij inpolis chi io comperay per la sigristie ‘sei soldi per<br />

otto ampolle che io comperai per la sacrestia’.<br />

inprest vd. imprest.<br />

inprestaç: imprestati, presi o dati in prestito (m. plu.), nP 430-1 imprestâ.<br />

trimarBCU147 Çuan Capon resta a dà al Fari m. iiij<br />

÷ per den. chi all-à inprestaç ‘Giovanni Cappone resta a<br />

dare a Fabbro quattro marche e mezza per denari che ha<br />

imprestato’ 65 v . Çuan Capon resta a dà m. iiij ÷ et xv per<br />

den. chi all-à inprestaç ‘Giovanni Cappone resta a dare<br />

quattro marche e mezza e quindici (soldi) per denaro che<br />

ha preso a prestito’ 66 v .<br />

inpresto: prestito, cfr. DEI 1968 imprestito 1 . UdiOspBCU1337/III Oltra lu<br />

fito quinc di vin viij sore una quarta di fava e sore doy star<br />

di meglo d-inpresto e un staro di siala 2v oltre l’affitto otto


178<br />

conzi di vino per una quarta di fava e per due stai di miglio<br />

a prestito e uno staio di segala.<br />

inprimamentri avv. ‘dapprima, da principio, prima’, non registrato nel nP.<br />

UdimisBCUospH c. 6r inprimamentri dirin a pre Nicolao<br />

‘dapprima demmo a don nicolò’.<br />

inquadernà v. ‘rilegare, legare’, denom. da nP 831 ant. quader, come<br />

incodernà, denom. da coder ‘quaderno’, con monottongazione,<br />

nP 166-7, dal lat. QUAtERnUm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 59v sol. viiij chi io diey a pre Vinture chi<br />

incodernà j o breviary di glesie ‘nove soldi che io diedi a don Ventura<br />

che rilegò un breviario da chiesa’; c. 61v sol. xliiij per brochis chi van<br />

sù in uns codis chi inquaderne pre Nadal ‘44 soldi per chiodini che si<br />

mettono in alcuni codici che rilega don natale’; c. 62r pre Nadal chi<br />

inquadernà j o mesal e cruvìlu di corame novo ‘don natale che rilegò un<br />

messale e lo coprì di cuoio nuovo’; c. 85v pre Nadal chi mi inquadernà<br />

e cruvì lu manoal e chi sta in cur e lu breviary chi sta inchiadenat in la<br />

sigristie ‘don natale che mi rilegò e mi coprì il manuale che sta nel<br />

coro e il breviario che sta incatenato nella sacrestia’.<br />

inquinela s.f. ‘incudine piccola, incudinetta con le due corna lunghe<br />

e sottili, adoperata più comunemente da ottonai e argentieri’,<br />

nP 441 incuinèle, con suff. dim. e cambio di genere<br />

rispetto a inquino (vd.). UdiCalBCU1348/III c. 143v mar.<br />

ij et sol. lv daç ala moglir Çan in pegno inquini ij inquinela<br />

j forfese par vij malg iij in sent Lucha in prisinça Avostino<br />

fari e Geroni chaliar e Laurinç mulinar ‘due marche e cinquantacinque<br />

soldi dati alla moglie di Gianni; in pegno due<br />

incudini, una incudinetta, sette paia di forbici, tre magli<br />

a san luca, alla presenza di Agostino fabbro, Girolamo<br />

calzolario e lorenzo mugnaio’.<br />

inquino s.m. ‘incudine’. nP 441 incuìn, dal lat. *InCUGInEm<br />

per InCUDInEm, REW 4367, ClR 155; la voce si<br />

presenta, nei Rotoli, sempre con la restituzione della vocale<br />

finale. UdiCalBCU1348/III c. 15v inquino j chi pesa ll. lx<br />

‘una incudine che pesa sessanta libbre’; c. 67v r. sol. xl sora<br />

lu nauli deli predeti sora scripti Iacum Degan e Salvin e si lu<br />

dito inquino si perdese o ronpese Iacum Degano e Salvin sora<br />

scripti debin dar per lu dito inquino per lu cumuno di Sent<br />

Vit di Craulg dnr. iij per lira del dito inquino chi pesa ll. lxxiij<br />

‘ricevetti quaranta soldi per il noleggio dai suddetti sopra


179<br />

scritti Giacomo Degano e salvino e, se la suddetta incudine<br />

si perdesse o si rompesse, Giacomo Degano e salvino sopra<br />

scritti devono dare per la suddetta incudine al comune di<br />

san Vito di Crauglio tre denari ogni libbra della suddetta<br />

incudine, che pesa settantatre libbre’; c. 117v sol. xiij et p.<br />

iiij or per lu nauli deli falgli e del inquino di Quarin adì xij<br />

in november ‘tredici soldi e quattro piccoli per il noleggio<br />

delle torce e dell’incudine di Quirino, oggi dodici novembre’;<br />

c. 143v mar. ij et sol. lv daç ala moglir Çan in pegno<br />

inquini ij inquinela j forfese par vij malg iij in sent Lucha<br />

in prisinça Avostino fari e Geroni chaliar e Laurinç mulinar<br />

‘due marche e cinquantacinque soldi dati alla moglie di<br />

Gianni; in pegno due incudini, una incudinetta, sette paia<br />

di forbici, tre magli a san luca, alla presenza di Agostino<br />

fabbro, Girolamo calzolario e lorenzo mugnaio’.<br />

insenpli s.m. forse ‘esempio’. la voce non è registrata nel nP e non<br />

pare proprio avere relazione con cempli, anche sempli, ‘manico<br />

ad archetto dei panieri, secchi, calderotti e simili’, nP<br />

113; potrebbe trattarsi, piuttosto, di una forma popolare<br />

per ‘esempio’, cfr. nP 282 esèmpli, con rianalisi e sostituzione<br />

del primo elemento. UdiDuoBCU1200/VI c. 83v<br />

in une chiarte la qual fes dipençi miser Zuan di Moises per lu<br />

insenpli di Climent ‘in una carte che fece dipingere messer<br />

Giovanni di moises seguendo l’esempio di Clemente’.<br />

insoçada: data a soccida, in comproprietà, vd. sueç. trimarBCU147 Chulau<br />

filg Comon d-Are si è atignut ala fradagle di sente Marie di<br />

Trasesim sol. lxx per una vachia la qual gli fo insoçada per<br />

Zuan di Quel Mulan in m o iiij c xxvj adì xvij di novembri<br />

‘nicolao figlio di Comone di Ara si è trattenuto dalla<br />

fraternita di santa maria di tricesimo settanta soldi per<br />

una vacca, la quale gli fu data a soccida da Giovanni di<br />

Colmulano oggi diciassette novembre del 1426’ 2 r .<br />

insomp: alla fine, in cima, all’estremità, nP 461, dal lat. In + sUmmUm,<br />

REW 8454, Benincà/Vanelli (1998: 99), qui con epitesi<br />

consonantica -p. UdiOspBCU1337/III Sore une so casa<br />

la qual e sta insomp mercat veri 13v per una sua casa nella<br />

quale sta alla fine di mercatovecchio.<br />

instancia s.f. ‘istanza, richiesta’, nP 462 instànze, instànzie, voce<br />

dotta dal lat. InstAntIAm, deverb. da In + stARE.


180<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 9r carta per man di Çanitel a nome e a instancia<br />

di Çulian mulinar ‘carna di mano di Giannittello a nome e richiesta<br />

di Giuliano mugnaio’.<br />

instrument s.m. ‘istrumento, registrazione, atto (notarile)’, nP 462<br />

instrumènt con rinvio a strumènt, cultismo, dal lat. InstRUmEntUm<br />

‘documento’, Piccini 274 s.v. instrumentum<br />

locationis.<br />

VenmarBCU1275/II c. 34r instrument d-une cesion d-un çiert debit<br />

‘istrumento di una cessione di un certo debito’; c. 34v instrument<br />

fat per man di mestri Durì di Spignimberch ‘istrumento fatto per<br />

mano di mastro Odorlico di spilimbergo’; c. 35r instrument d-une<br />

renunçiaçon d-un prat puest in Puertis ‘istrumento di una rinuncia di<br />

un prato sito a Portis’.<br />

intaglià v. ‘intagliare, sagomare, conformare’, nP 463 intajâ, dal<br />

lat. tardo In + tAlIARE, REW 8542.2, Piccini 274.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 76v sol. xxviij per dì a intaglià pieris del tor<br />

‘28 soldi al giorno a intagliare pietre per il campanile’; c. 77v Beltramo<br />

di Como chi lavorà dis ij per intaglià piere al tor ‘Bertrando di Como<br />

che lavorò due giorni per intagliare piere per il campanile’.<br />

intent s.m. ‘intento, fine, scopo, obiettivo’, cultismo, non registrato<br />

nel nP.<br />

UdiBCU373 c. 1r al crot ciert chu par me recommandation al debi<br />

ottignì lu so intent ‘crede certo che per la mia raccomandazione debba<br />

ottenere il suo scopo’.<br />

intorn 1 avv. prep. ‘in giro, attorno’, nP 466 intòr con rinvio ad<br />

atòr.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 74r el lavorà intor glu pirons chi va in lu tor<br />

‘egli lavorò sulle forchette che vanno sul campanile’. VenmarBCU1275/<br />

II c. 23r j o baiarz puest in Chiarandis d-intorn intorn lis viis publichis<br />

‘un podere posto in Chiarandis e attorno attorno le vie pubbliche’.<br />

intorn 2 s.m. ‘giro, girocollo, collana’, nP 466 intòr.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39v mantiel j di vert di femina chun doplo<br />

intorn ‘un mantello verde da donna con doppio giro’.<br />

intrometi v. ‘sequestrare, incamerare, pignorare’, nP 468, dal lat.<br />

IntROmIttERE, DEI 2076 intromettere, DElI 617.<br />

UdiOspBCU1337/III c. IIIr un brich lu qual alà a Blesan ad intrometi<br />

la frua d-un masar ‘un esattore il quale andò a Blessano a riscuotere<br />

il raccolto di un massaro’.<br />

inusitadis agg. f. plu. ‘inusitate, strane, fuori dal comune’, cultismo,


181<br />

non registrato nel nP.<br />

UdiBCU518 c. 1v benchè asay oris jo ti ebe avisat di ciosis inusitadis<br />

‘benché molte volte io ti abbia avvisato di cose inusitate’.<br />

*invergar v. ‘munire di verghe’, non registrato in nP, derivato dal frl.<br />

*verga (vd.).<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 10v sol. iiij inferar arode iiij or non inbocolade<br />

ni invergade ‘quattro soldi per ferrare quattro ruote non cerchiate né<br />

vergate’.<br />

invignat agg. ‘piantato a vigne’, nP vignât, qui con pref. in-.<br />

VenmarBCU1275/II c. 26v un ort invignat puest in loch det Quel di<br />

Selve ‘un orto piantato a vigne posto nel luogo detto Colle di selva’.<br />

invistison s.f. ‘passaggio di proprietà, assegnazione, concessione’, nP<br />

ant. invistisòn con rinvio a investidùre.<br />

VenmarBCU1275/II c. 34r invistison fate per la fradagle a Dinel<br />

Barbeir clamat Chardiès ‘passaggio di proprietà fatto da parte della<br />

confraternita a favore di Daniele Barbiere chiamato Cardiesso’; c. 34r<br />

invistison fate per Margarete figle che fo di Martin di Venzon ‘passaggio<br />

di proprietà fatto da margherita figlia del fu martino di Venzone’.<br />

iona s.f. ‘trave maestra del tetto, trave orizzontale che forma la<br />

base del cavalletto del tetto e il sostegno dei puntoni’, nP<br />

488 jòne, cfr. nP 121 ciadène. la voce pare continuare un<br />

lat. volg. *JUGOnEm, al femminile, accr. di JUGUm,<br />

come ‘sommità, parte superiore’, vd. REW 4610, Cortelazzo<br />

(1983: 232-4); presente anche la grafia gona.<br />

trimarBCU147 c. 35r per malta di fà amurà la iona s. xiiij ‘per<br />

malta per far murare la trave quattordici soldi’. UdiCalBCU1348/V<br />

all. 2r c. 15 per iona di rovul lavorata per far la sagledra sol. lxiiij or e<br />

per devorenti ‘per una tavola di quercia lavorata per fare la grondaia<br />

sessantaquattro soldi e per travetti’. c. 42r sol. xlv per imprest la vilia<br />

di sent Martin per pagar j gona ‘quarantacinque soldi in prestito alla<br />

vigilia di san martino per pagare una trave’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 45v per ij ionis chi io gli vendey ‘per due travi che io gli vendetti’.<br />

ità v. ‘gettare; abbattere’, nP 486 ant. jetâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 88v io fes ità per tiare ‘io feci gettare a terra<br />

(abbattere)’.<br />

iudà v. ‘aiutare’, nP 489-90 judâ; vd. aiudà.<br />

trimarBCU147 c. 61r per les feminis a iudà far lo pan ‘per le donne<br />

per aiutare a fare il pane’. UdiDuoBCU1200/VI c. 70r Iachopo Todescho<br />

chi stiè x dis alla fornàs a iudàle a quey seont chi patiçà mestry


182<br />

Bortolamio des Cistiarnis ‘Iacopo tedesco che stesse dieci giorni alla<br />

fornace ad aiutarla a cuocere secondo quello che patteggiò mastro<br />

Bartolomeo delle Cisterne’.<br />

iulio: (it.) luglio, vd. seselador. trimarBCU147 R. dal mese di iulio sol. xxxiij<br />

‘ricevetti per il mese di luglio trentatre soldi (di offerta)’ 10 r .<br />

iulio: luglio, vd. seselador. trimarBCU147 item dela messa di iulio s. l et v<br />

‘ancora dalla messa di luglio cinquanta e cinque soldi’ 49 r .<br />

iung s.m. ‘giugno’, nP 490 jugn, dal lat. JUnIUm, REW 4625;<br />

anche con la grafia iun e iugn, vd. anche çugno.<br />

trimarBCU147 c. 4r r. dal mes di iugn sol. l ‘ricevetti per il mese di<br />

giugno cinquanta soldi (di offerta)’; c. 49r dela messa di iun s. xlvij<br />

‘dalla messa di giugno quarantasette soldi’. UdiCalBCU1348bis c. 3v<br />

adì iij in iung in prisinca Tomat mulinar ‘oggi tre giugno alla presenza<br />

di tommaso mugnaio’; c. 20r dnr. iiij or per imprest sora j greton adì<br />

vij in iung ‘quattro denari in prestito per una cassa del carro oggi<br />

sette giugno’.<br />

iusta agg. ‘giusta, reale, veritiera’, nP 490 just.<br />

CivtriBCU1279 c. 67r salvo ch-el non avesse qualche iusta schusa ‘salvo<br />

che egli non avesse qualche giusta scusa’.<br />

iustiçà: regolare, ridurre a norma legale gli strumenti che servono a pesare<br />

o a misurare, nP 491 justisïâ, vd. lat. JUstUm, REW<br />

4635. Registrato anche da Joppi (1878: 214) e da Costantini<br />

(1978, c. 14 r par fàlu justiçà a Culau Waiere ‘per farlo<br />

regolare da nicolao Vaiera’). trimarBCU147 Per fà iustiçà<br />

Dumini Norbie lu pesonal s. j ‘per far regolare il pesinale (la<br />

misura del pesinale) da Domenico norbia un soldo’ 46 r .<br />

jerin: erano. UdiOspBCU1337/III item espendey per fà choncà dos chalderis lis<br />

qual jerin foradis frx. iij XXVIv ancora spesi tre frisachensi<br />

per far aggiustare due paioli che erano forati.<br />

jesi vd. iesi.<br />

jo: io, pron. personale. UdiOspBCU1337/III Jo dey di fit VIr io diedi di affitto.<br />

item espendey per chomperà una seridura la qual jo fes meti<br />

su la chasa chi fo di Çuan di Nat frx. xiiij XXIr ancora spesi<br />

quattordici frisachensi per comperare una serratura che io<br />

feci mettere sulla casa che fu di Giovanni figlio di naldo.<br />

juglo ‘luglio’, forma direttamente dal lat. JUlIUm, REW 4612,<br />

forse sostenuta o modellata su jugno (frl. mod. jugn), ma<br />

cfr. frl. mod. lui nP 534, Boerio 377 lugio e vd. Vicario


183<br />

(1998: 127-8). tale tipo lessicale è presente anche in altri<br />

testi friulani antichi, p.es. nell’Elenco dei Confratelli dell’anno<br />

1436, inedito presso l’Archivio di san Cristoforo (serie<br />

Cameraria n. 29, carta 1r in m° iiij° xxxvj adì xv di gul fat<br />

j consel ‘oggi 15 luglio 1436 fatto un consiglio’). Il termine<br />

si trova qui in concorrenza con seselador ‘luglio, il mese in<br />

cui si miete’, vd. Glossario.<br />

juglo: luglio, vd. § 3.1.1. UdiOspBCU1337/III La prime setemane di juglo<br />

XIr la prima settimana di luglio.<br />

jugno: giugno. UdiOspBCU1337/III La seonde setemante di jugno Xv la seconda<br />

settimana di giugno. Per la prime setemane di jugno<br />

XIXr per la prima settimana di giugno.<br />

là avv. ‘dove’, nP 270 dulà. UdiDuoBCU1200/VI c. 62v<br />

mestry Cristoful di Milan lu qual vens di Vignesie a Udin<br />

per vedè là chu si debe adifichà lu tor ‘mastro Cristorofo di<br />

milano che venne da Venezia a <strong>Udine</strong> per vedere dove si<br />

deve edificare il campanile’.<br />

là: là, nelle vicinanze, vicino, presso, dove, cfr. Belloni 1991. UdiOspBCU1337/III<br />

item recevey di doy umign da Reane sore une<br />

casa la qual è là chi era l-ospedal Bitulin in borch di Glemone<br />

marcha di frx. j e frx. viij 6v ancora ricevetti una marca<br />

di frisachensi e otto frisachensi da due uomini di Reana<br />

per una casa che è là dove c’era l’ospedale di Bitulino in<br />

borgo Gemona. item recevey di Domeni brich sore un camp<br />

lu qual è post là de Tomba quinc di vin j e star di forment j<br />

12v ancora ricevetti da Domenico esattore per un campo<br />

che si trova vicino a tomba un conzo di vino e uno staio<br />

di frumento. item recevey di Nichulau di Palut sore une so<br />

casa la qual è là di santo Piero marter frx. lxiiij or 23r ancora<br />

ricevetti 64 frisachensi da nicolò di Paludo per una sua<br />

casa che si trova vicino san Pietro martire.<br />

la: la, pron. personale, oggetto diretto. UdiOspBCU1337/III Une quarta di<br />

forment la qual el lasà agl povers chi-gl povers la pagarin a<br />

luj frx. iiij XIVv una quarta di frumento che (egli) lasciò<br />

ai poveri che i poveri la pagarono a lui quattro frisachensi.<br />

item espendey per fà seselà iiij or champs d-avene e per far la<br />

menà a chasa marcha di frx. ÷ XIXv ancora spesi mezza<br />

marca di frisachensi per far mietere quattro campi di avena<br />

e per farla portare a casa.


184<br />

laç s.m. ‘laccio’, ma soprattutto ‘stringa da allacciare (per le<br />

scarpe)’, nP 511 laz, dal lat. lAQUEUm, REW 4909.<br />

Fasc.III c. 46v sol. iiij or ÷ per clodi e per laç ‘quattro soldi e<br />

mezzo per chiodi e per laccio’; c. 123r sol. xxv per imprest e<br />

per clodi e per laç ‘venticinque soldi in prestito, per chiodi<br />

e per laccio’. UdiCalBCU1348/IV c. 3r r. ll. iiij ÷ cancers<br />

e laç ‘ricevetti quattro lire e mezza (per) cardini e lacci’. ®<br />

UdiCriAPU27 c. 21v spendey per laç e per chlauç per fà uno<br />

usso in chavo dela schalla al preve s. xij ‘spesi dodici soldi<br />

per lacci e per chiodi per fare un uscio per il prete in cima<br />

alla scala’.<br />

laçù: laggiù, colà (avv.); cfr. con çu ‘giù’ in Vicario (1999a, c. 15 r là del teglo<br />

çu per una androna ‘vicino al tiglio giù per un vicolo’), avv.<br />

privo dell’elemento deittico. trimarBCU147 item spendey<br />

per lu tiarmin chontra Pieri Vignut in iij horys chi iò foy laçù<br />

s. xxj ‘ancora spesi ventun soldi per il termine contro Pietro<br />

Venuto nelle tre volte che io fui laggiù’ 29 v .<br />

lago ‘lascito’, dal lat. lAXARE, REW 4955, diffuso in tutta<br />

l’Italia settentrionale, cfr. venez. ant. lagar ‘lasciare’ Boerio<br />

358 (anche tosc. ant. laggare), vd. ClR 28. nel nostro testo<br />

si tratta probabilmente di un cultismo.<br />

lago: lascito, § 3.1.1. UdiOspBCU1337/III item espendey per pagà Aulive la<br />

qual sta Sot Mont per lu abaià d-une pulçitine per lu mes<br />

di çenar ch-egl gli fasevin lago frx. xl XXVIv ancora spesi<br />

quaranta frisachensi per pagare Oliva che sta in sottomonte<br />

per il far da balia ad una bambina per il mese di gennaio<br />

che gli facevano lascito.<br />

laldare v. ‘approvare, stimare, ammirare, lodare’, cultismo. Udi-<br />

BatBCUospB c. 16v dolce Rayna ben sì da laldare tutta la<br />

çente che se vol salvare ‘dolce Regina ben sia da approvare<br />

tutta la gente che si vuole salvare’.<br />

laldo s.m. ‘stima, ammirazione, lode’. UdiBatBCUospB c. 36r<br />

sia a l’onor laldo e reverentia del misericordiosissimo piissimo<br />

e inmaculato Signor nostro miser Domenedio ‘sia all’onore,<br />

approvazione e riverenza del misericordiosissimo, piissimo<br />

e immacolato signore nostro Dio’.<br />

lama s.f. ‘lama’, nP 498 làme, dal lat. lAmAm, REW 4862.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 43v sora la lama d-arcento ‘per la<br />

lama d’argento’.


185<br />

lana s.f. ‘lana, tessuto’, nP 500 làne, dal lat. lAnAm, REW<br />

4875. UdiCalBCU1348/III c. 136r r. ll. xxxvij di lana la<br />

vilia di Nadal ‘ricevetti trentasette libbre di lana la vigilia<br />

di natale’; c. 145v sol. ij per la caldera di lavar la lana adì<br />

x in maço ‘due soldi per la pentola per lavare la lana, oggi<br />

dieci maggio’; c. 148r r. sol. lxxx per lu uadagno dela lana<br />

‘ricevetti ottanta soldi per il guadagno della lana’.<br />

lanar s.m. ‘lanaiolo’, nP 500 ant. lanâr con rinvio a lanarûl, dal<br />

lat. lAnARIUm, REW 4876. UdiBCU435 c. 1r comperay<br />

di Domeni lanar ‘comperai da Domenico lanaiolo’. ®<br />

UdiCalBCU1348/III c. 149v in prisinça Drega e Marc e<br />

Iacum lanar ‘alla presenza di Andrea, marco e Giacomo<br />

lanaiolo’.<br />

lanar s.m. ‘lanaiolo’, nP 500 ant. lanâr con rinvio a lanarûl, dal<br />

lat. lAnARIUm, REW 4876. UdiCalBCU1348/III c.<br />

149v in prisinça Drega e Marc e Iacum lanar ‘alla presenza<br />

di Andrea, marco e Giacomo lanaiolo’.<br />

laris s.m. ‘larice’, nP 502 làris, regolare dal lat. lARICEm,<br />

REW 4916, Piccini 407-8 larisus. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 44v per j o len di laris chi io gli vendey ‘per un legno di<br />

larice che io gli vendetti’; c. 62r breis di laris cent ‘cento<br />

tavole di larice’. ® UdiCalBCU1348/III c. 78v Marchuç<br />

fari di porta Brasana di Cividat bregis xxx di peç et bregis x di<br />

laris adì xviij in çugno mandat per j di Mugimàs ‘marcuccio<br />

fabbro di porta Brossana di Cividale trenta tavole di abete<br />

e dieci di larice, obbi diciotto giugno, mandato con uno<br />

di moimacco’. UdiCalBCU1348/IV c. 7v sol. xiiij per<br />

brega j di laris ‘quattordici soldi per una tavola di larice’.<br />

UdiCriAPU25 c. 27r spendey per viij bregis di laris ch-io<br />

comperay per fà glu banchs là des chiampanis s. xxxvj ‘spesi<br />

trentasei soldi per otto tavole di larice che io comperai per<br />

fare i banchi vicino alle campane’.<br />

laris s.m. ‘larice’, nP 502 làris, regolare dal lat. lARICEm,<br />

REW 4916, Piccini 407-8 larisus, Zudini/Dorsi 83 làris.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 78v Marchuç fari di porta Brasana<br />

di Cividat bregis xxx di peç et bregis x di laris adì xviij<br />

in çugno mandat per j di Mugimàs ‘marcuccio fabbro di<br />

porta Brossana di Cividale trenta tavole di abete e dieci<br />

di larice, obbi diciotto giugno, mandato con uno di moi-


186<br />

macco’; c. 78v Marchuç bregis xxxvij di laris et bregis iij di<br />

peç ‘marcuccio trentasette tavole di larice e tre tavole di<br />

abete’. UdiCalBCU1348/IV c. 7v sol. xiiij per brega j di<br />

laris ‘quattordici soldi per una tavola di larice’; c. 15v sol.<br />

v per meça brega di laris ‘cinque soldi per mezza tavola di<br />

larice’. ® UdiCriAPU25 c. 27r spendey per viij bregis di<br />

laris ch-io comperay per fà glu banchs là des chiampanis s.<br />

xxxvj ‘spesi trentasei soldi per otto tavole di larice che io<br />

comperai per fare i banchi vicino alle campane’.<br />

larone s.m. ‘ladro’, nP 502 làri. UdiBatBCUospB c. 19v quando<br />

lo so fiol vedeva çudegar com un larone ‘quando vedere<br />

gudicare il suo figlio come un ladro’.<br />

las s.m. plu. ‘lati’, nP ant. lâs ‘lato’. VenmarBCU1275/II c.<br />

26v di doi las lis viis publichis ‘da due lati le vie pubbliche’.<br />

làs: lascito, nP 502 làs, dal lat. lAXARE, REW 4955, vd. DEI 2173 it. ant.<br />

lassare 2 , cfr. il tipo lago in Vicario (1999a: 160) e ancora<br />

ClR 28. trimarBCU147 Al prisint làs di Quals ‘al presente<br />

lascito di Qualso’ 66 v .<br />

lasà: lasciò. UdiOspBCU1337/III item espendey per dispegnà iiij or chartis d-un<br />

ben da Reane lu qual lasà Bertul fusar lu qual sta Sot Mont<br />

frx. xxxviij XVIIIr ancora spesi trentotto frisachensi per<br />

togliere l’ipoteca a quattro carte di un bene di Reana che<br />

lasciò Bertolo fusaro che sta in sottomonte. Per fà dispegnà<br />

un testament lu qual fes Çuan di Nat ch-el lasà une chasa VIr<br />

per far levare il pegno ad un testamento che fece Giovanni<br />

di naldo che lasciò una casa. item recevey di done Flor di<br />

Pirchut un camis di predi lu qual lu marit lu lasà ala glesie di<br />

Santa Marie Madalene 9v ancora ricevetti da donna Fiora<br />

di Percoto un camice da prete il quale il marito lo lasciò<br />

alla chiesa di santa maria maddalena.<br />

lasat: lasciato, nP 503 lassâ. trimarBCU147 R. da Zuanel di Quel Mulan<br />

frumenti st. iiij or chu per la fradagla gli fo lasat frumenti<br />

st. j ‘ricevetti quattro stai di frumento da Giovannello di<br />

Colmulano, che gli fu lasciato uno staio di frumento dalla<br />

fraternita’ 8 v .<br />

lastre s.f. ‘lastra (di pietra)’, nP 503 làstre, vd. Piccini 282. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 45r Philip di mestry Matie cimidor<br />

per j e lastre chi io gli vendey ‘Filippo figlio di mastro mattea<br />

cimatore per una lastra che io gli vendetti’; c. 45v per j e lastre


187<br />

di seglar ‘per una lastra da acquaio’; c. 67r io donay a miser<br />

Rasmilg j e lastre di seglar la qual fo de chiase del chiapitul<br />

di Auleie sore achel chi el à servit alla fabriche imperçò chi<br />

el è sindicho della fabriche ‘io donai a messer Rasmigli una<br />

lastra da acquaio che fu della casa del capitolo di Aquileia<br />

per quello che egli ha servito alla fabbrica, perché egli è<br />

responsabile della fabbrica’; c. 70v el mi fe per menà lis lastry<br />

grandis in la fondamente del tor ‘egli mi fece per portare le<br />

lastre grandi nella fondamenta del campanile’.<br />

lastry vd. lastre.<br />

lata s.f. ‘pertica, steccone’, nP 505 làte, dal germ. / gall. lAttA,<br />

REW 4933, vd. Prati 87, Piccini 408 lata, Boerio 362 lata<br />

‘pezzi di legname che incatenavano gli alberi ed altre parti<br />

delle navi’, DEI 2178 latta 2 ‘travicello, pertica’, 2174 lata<br />

‘traversa di ferro’, DElI 655; anche alata.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 7v centenar ij ÷ di latis per dnr. xij lu centenar<br />

‘due centinaia e mezza di periche per dodici denari al centinaio’; c.<br />

23v sol. xlvij per latis e lataroli mitudi in la roson di Crauat ‘quarantasette<br />

soldi per pertiche e chiodi da pertica messi sul conto di Crauat’.<br />

UdimisBCUospH c. 7v pagay per latis ‘pagai per pertiche’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. VIIv per clauc di alata ‘per chiodi da pertica’; c.<br />

VIIv un çentenar e meco di latis ‘un centinaio e mezzo di pertiche’; c.<br />

XIv espendey per une cevre di chalcine per meco centenar di chops e per<br />

mec di latis frx. xlvj ‘spesi quarantasei frisachensi per un cestone di<br />

calce, per mezzo centinaio di tegole e per mezzo di pertiche’.<br />

lataroli s.m. plu. ‘chiodi da pertica’, nP 504 ant. latarûl, der. da lata<br />

(vd.). UdiCalBCU1348/III c. 148r li frari di sent Francesc<br />

debin dar per lataroli per latis per bregis per clodi per copi<br />

per far crovir la glesia ‘i frati di san Francesco devono dare<br />

per chiodi da pertica, per pertiche, per tavole, per chiodi<br />

e per tegole per far coprire la chiesa’. ® UdiCriAPU38 c.<br />

17r per tre centenar de terceroli e uno centenar de lataroli<br />

spese s. xj ‘spese undici soldi per tre centinaia di chiodi per<br />

zoccoli e un centinaio di chiodi per pertiche’.<br />

latis vd. lata.<br />

laudevol agg. ‘lodevole, ammirevole, esemplare’, cultismo.<br />

UdischBCUospD c. 4r de bona fama et laudevol opinione ‘di buona<br />

fama e lodevole giudizio’.<br />

lavà v. ‘lavare’, nP 506-7 lavâ, dal lat. lAVARE, REW 4951.


188<br />

UdiCalBCU1348/III c. 145v sol. ij per la caldera di lavar la lana adì<br />

x in maço ‘due soldi per la pentola per lavare la lana, oggi dieci maggio’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63r sol. lx per xij chiamis chi io fes lavà<br />

e chusì sù lis tachis chi van dapìs ‘60 soldi per dodici camici che io feci<br />

lavare e cucire su le toppe che vanno sotto’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. Xr espendey per pagà una femine la qual lavà glu bleons e altris pecis<br />

‘spesi per pagare una donna che lavò le lenzuola e altri stracci’; c. XXr<br />

espendey per fà lavà glu lincugl dela ospedal e altris pecis frx. vij ‘spesi<br />

sette frisachensi per far lavare le lenzuola dell’ospedale e altri stracci’.<br />

*lavorà v. ‘lavorare’, nP 510, dal lat. lABORARE, REW 4810.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XIIr espendey per pagà un lavorador lu qual<br />

lavorà in l-ort dagl povers frx. iij ‘spesi tre frisachensi per pagare un<br />

operaio che lavorò nell’orto dei poveri’; c. XVIr espendey per pagà un<br />

lavorador lo qual lavorà a iiij or dis agl povers e semenà l-avene frx. xij<br />

‘spesi dodici frisachensi per pagare un operaio che lavorò per quattro<br />

giorni per i poveri e seminò l’avena’.<br />

lavorar v. ‘lavorare’, nP 510 lavorâ, dal lat. lABORARE. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 114v Martino mamul soto scripto fo firido<br />

adì xxiij in setember et dè lavorar dì v c-el fo a solaço di março<br />

e di aprile ‘martino domestico sotto scritto fu ferito oggi<br />

ventitre settembre e deve lavorare cinque giorni, che (perché)<br />

fu a riposo in marzo e in aprile’; c. 115v Lindri fari chi<br />

lavora con l-Aròs fari ll. x ÷ di ferro adì xviiij in çugno ‘lindri<br />

fabbro che lavoro con il Rosso fabbro dieci libbre e mezza<br />

di ferro, oggi diciannove giugno’. UdiCalBCU1348/IV c.<br />

29r Berton lavorat dis vj ‘Bertone (ha) lavorato sei giorni’.<br />

UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 15 per iona di rovul lavorata<br />

per far la sagledra sol. lxiiij or e per devorenti ‘per una tavola di<br />

quercia lavorata per fare la grondaia sessantaquattro soldi<br />

e per travetti’.<br />

lavorarin: lavorarono. UdiOspBCU1337/III item espendey per pagà doy<br />

lavoradors glu quagl lavorarin in l-ort frx. vj XXv ancora<br />

spesi sei frisachensi per pagare due operai che lavorarono<br />

nell’orto. item espendey per pagà iij lavoradors glu quagl<br />

lavorarin e saparin IXv ancora spesi per pagare tre operai<br />

che lavorarono e zapparono.<br />

lavorador operario, lavorante, lavoratore, nP 510. UdiOspBCU1337/III<br />

item espendey per pagà un lavorador che lavorà in l-ort Xr


189<br />

ancora spesi per pagare un operaio che lavorò nell’orto. item<br />

espendey per pagà un lavorador lu qual lavorà in l-ort dagl<br />

povers frx. iij XIIr ancora spesi tre frisachensi per pagare<br />

un operaio che lavorò nell’orto dei poveri. item espendey<br />

per pagà un lavorador lo qual lavorà a iiij or dis agl povers e<br />

semenà l-avene frx. xij XVIr ancora spesi dodici frisachensi<br />

per pagare un operaio che lavorò per quattro giorni per i<br />

poveri e seminò l’avena.<br />

lavoradors: operai, lavoranti, lavoratori. UdiOspBCU1337/III Ij lavoradors<br />

chi lavorarin in l-ort IIv due operai che lavorarono nell’orto.<br />

E per glu lavoradors altarsì VIr e inoltre per gli operai. item<br />

espendey per pagà iij lavoradors glu quagl lavorarin e saparin<br />

IXv ancora spesi per pagare tre operai che lavorarono e<br />

zapparono. item espendey per pagà viiij lavoradors glu qual<br />

saparin un camp di sorch Xr ancora spesi per pagare nove<br />

operai che zapparono un campo di grano. item espendey<br />

per fà aradrà un camp di sorch frx. xxvij lu qual furin vj<br />

lavoradors entri Xv ancora spesi ventisette frisachensi per<br />

far rincalzare un campo di grano nel quale vi furono sei<br />

operai dentro. item espendey per pagà doy lavoradors glu quagl<br />

lavorarin in l-ort frx. vj XXv ancora spesi sei frisachensi per<br />

pagare due operai che lavorarono nell’orto.<br />

lavoredor s.m. dal primitivo significato di ‘lavoratore (di campagna),<br />

bracciante’, nP 510 lavoradôr, dal lat. lABORARE, con<br />

suff. d’agente -tOREm, il termine va regolarmente a indicare,<br />

nei Rotoli, il ‘giorno lavorativo’, non il ‘prestatore<br />

d’opera’. UdiCalBCU1348/III c. 11r sol. iiij or per lavoredor<br />

j taglar legnis ‘quattro soldi per un giorno lavorativo per<br />

tagliare legna’; c. 58v sol. xxj per lavoredors v per la figla e-l<br />

filg ‘ventun soldi per cinque giorni lavorativi per la figlia e<br />

il figlio’; c. 83a r r. sol. xxxv et sol. iij per v dis lavoredor resta<br />

a dar sol. xxx ÷ ‘ricevetti trentacinque soldi e tre soldi per<br />

cinque giorni lavorativi, resta a dare trenta soldi e mezzo’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 25v lu det Paschul stete dies vij di<br />

feste e doy di ploba e dies vij lavoredors ‘il suddetto Pascolo<br />

stette sette giorni di festa e due di pioggia e sette giorni<br />

lavorativi’; c. 33r lavoredors iiij luni mercori çobia venere<br />

‘giorni lavorativi quattro: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì’;<br />

c. 35r lavoredors viij per sol. iiij or lu lavoredor ‘otto


190<br />

giorni lavorativi per quattro soldi al giorno lavorativo’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 24v sol. lv ÷ per v dis lavoredors<br />

‘cinquantacinque soldi e mezzo per cinque giorni lavorativi’;<br />

c. 81v Denel mio lavoredor di Tisan ‘Daniele mio lavoratore<br />

di tissano’; Denel di porta di Cusignà mio lavoredor ‘Daniele<br />

di porta Cussignacco mio lavoratore’.<br />

lavorent s.m. ‘lavorante, operaio’, nP 510-1 lavorènt, dal part.<br />

pres. lat. lABORAntEm del v. lABORARE, con il<br />

non frequente innalzamento della vocale tonica seguita da<br />

nasale complicata (a > e), cfr. sent. UdiCalBCU1348/III c.<br />

116r Çuan fari lavorent dal det Quarin ‘Giovanni fabbro<br />

lavorante del suddetto Quirino’.<br />

lavorir s.m. ‘lavoro, opera’, nP 511 lavorîr, dal lat. lABOREm,<br />

REW 4809 con suff. -ERIUm. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

58v lu lavorir chi el lavore in glesie chi va sore glu troni di<br />

mur ‘il lavoro al quale lavora in chiesa che va sopra i troni<br />

di muro (di pietra)’; c. 65r sore lu lavorir chi el lavore sore<br />

glu troni di mur ‘per il lavoro sul quale egli lavoro sui troni<br />

di muro (di pietra)’; c. 77r sore lu lavorir chi el tolè a fà de<br />

glesie çoè glu pironi chi van in la chapele di sent Zuan ‘per il<br />

lavoro che egli prese a fare in chiesa, cioè le forchette che<br />

vanno nella cappella di san Giovanni’; c. 82r achest sore lu<br />

det lavorir ‘questo per il detto lavoro’. ® UdiCalBCU1348/<br />

III c. 95v sol. xiij daç al Aròs fari per lavorirs adì xx in maço<br />

‘tredici soldi dati al Rosso fabbro per lavori, oggi venti<br />

maggio’; c. 126r Çuan Veçat e Iacum dal Suelg debin dar<br />

per lu lavorir chi fo Grior ‘Giovanni Vezzato e Giacomo<br />

dallo stagno devono dare per il lavoro che fu di Gregorio’.<br />

lavorir s.m. ‘lavoro, opera’, nP 511 lavorîr, dal lat. lABOREm,<br />

REW 4809 con suff. -ERIUm. UdiCalBCU1348/III c.<br />

95v sol. xiij daç al Aròs fari per lavorirs adì xx in maço ‘tredici<br />

soldi dati al Rosso fabbro per lavori, oggi venti maggio’; c.<br />

118v r. sol. lxiiij or per lavorir resta a dar marchas iij et sol. lxx<br />

‘ricevetti sessantaquattro soldi per lavoro, dove dare ancora<br />

tre marche e settanta soldi’; c. 126r Çuan Veçat e Iacum dal<br />

Suelg debin dar per lu lavorir chi fo Grior ‘Giovanni Vezzato<br />

e Giacomo dallo stagno devono dare per il lavoro che fu<br />

di Gregorio’.<br />

lazzat: lasciato, vd. lasat. trimarBCU147 A conparà lo oly lo qual ay lazzat


191<br />

‘per comperare l’olio che ho lasciato’ 60 v .<br />

leçer v. ‘eleggere, nominare’, cfr. nP 277 elèi. CivtriBCU1279<br />

c. 67r se debia leçer uno priore e uno cameraro ‘si debba<br />

eleggere un priore e un cameraro’.<br />

ledame s.m. ‘letame’, nP 513 ledàn, dal lat. lAEtAmEn, REW<br />

4845, Zudini/Dorsi 87 ludàn, ClR 359. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 44r r. chari di ledame xv ‘ricevetti quindici carri di<br />

letame’; c. 54r r. sol. c per lu ledame dela so corte ‘ricevetti<br />

cento soldi per il letame della su corte’.<br />

ledan: letame, strame, nP 513, dal lat. lAEtAmEn, REW 4845, Piccini<br />

(1969-70: 412) ledamen, DEI 2210 letame. UdiOspBCU1337/III<br />

item espendey per una pala di ledan per la<br />

chasa dagl povers frx. vj XXIVv ancora spesi per una pala<br />

di letame per la casa dei poveri. item espendej per ledan lu<br />

qual jo comperaj per meti in l-ort frx. vj XXVIIIr ancora<br />

spesi sei frisachensi per del letame che io comperai per<br />

mettere nell’orto.<br />

legat s.m. ‘legato, lascito’, nP 513 legât, cultismo.<br />

VenmarBCU1275/II c. 5r legat fat per Fortunàs Çambel<br />

di Puertis ‘legato fatto da Fortunato Zambelli di Portis’;<br />

c. 7v legat fat per Nichulau marangon filg de Çuan di Buia<br />

‘legato fatto da nicolò falegname figlio di Giovanni di<br />

Buja’.<br />

legi, lezi: leggere, vd. ley. trimarBCU147 Ex. s. iij per lezi una charta de Thomat<br />

‘spesi tre soldi per leggere una carta di tommaso’ 60 r .<br />

j s. lo legi testament ‘un soldo per leggere il testamento’ 60 v .<br />

legnar v. ‘rivestire o pavimentare con legno’, non attestato in nP e<br />

registrato una sola volta nei Rotoli; si tratta di un denom. dal<br />

frl. len, legn ‘legno’, nP 514, e descrive l’azione di utilizzare<br />

il legno per lavori di falegnameria. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 143v sol. xlviij per iiij or magistri per legnar e crovir l-arga<br />

quarantotto soldi a quattro operai per rivestire di legno e<br />

coprire la loggia’.<br />

legniam s.m. ‘legname da lavoro’, nP 513 legnàm. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 45v per ciart legnian chi io gli vendey<br />

a voli ‘per certo legname che io gli vendetti a occhio’; c.<br />

68v el fes lu timon e metè parechis breis di povol e chiodi e<br />

per legniam del det chiar ‘egli fece il timone (del carro) e<br />

mise parecchie tavole di pioppo e chiodi e per legname del


192<br />

suddetto carro’.<br />

legnian vd. legniam.<br />

legnis s.f. plu. ‘legna da ardere’, nP 513 lègnis. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 11r sol. iiij or per lavoredor j taglar legnis ‘quattro soldi<br />

per un giorno lavorativo per tagliare legna’; c. 119r lavoredors<br />

j in vila e j a far palada e j a taglar legnis ‘giorni lavorativi:<br />

uno in paese, uno a fare la palizzata, uno a tagliare<br />

legna’.<br />

legnis: legna, nP 513 legnis ‘legna da ardere’. trimarBCU147 Spendey per<br />

legnis al predi sol. xlv ‘spesi quaratacinque soldi per legna<br />

per il prete’ 8 r .<br />

legurs s.m. plu. non registrato in nP, attestato una sola volta e di<br />

significato oscuro. UdiCalBCU1348/III c. 100v cari viiij or<br />

di legurs ‘nove carri di legurs’.<br />

lens, legni: legna, legni, nP 514 len, 513 legnis ‘legna da ardere’. UdiOspBCU1337/III<br />

Per chomperà lens agl povers IXr per comperare<br />

legna per i poveri. Per fà taglà glu midiesims lens IXr<br />

per far tagliare la medesima legna. item espendey per fà taglà<br />

glu deti legni frx. vj XXVIr ancora spesi sei frisachensi per<br />

far tagliare la detta legna.<br />

lens: legna, legni, nP 514 len. trimarBCU147 item spendey a pre Nicolò vij<br />

chiars di lens per quatri di lens sol. xxviij ‘ancora spesi per<br />

don nicolò ventotto soldi per sette carri di legna per quattro<br />

di legna’ 7 v . item spendey per glu lens a fà quey la fave sol.<br />

xxiiij or ‘ancora spesi ventiquattro soldi per i legni per far<br />

cuocere la fava’ 8 r . Spendey per lens a quey la fave sol. xxxij<br />

‘spesi trentadue soldi per legna per cuocere la fava’ 20 v .<br />

let: letto, nP 485-6 jet. UdiOspBCU1337/III item espendey per iij choltri di<br />

let lis quals furin portadis in Chastelo marchi di frx. iiij or ÷<br />

XXIv ancora spesi quattro marche di frisachensi e mezza<br />

per tre coltri da letto le quali furono portate in Castello.<br />

leti: letti. UdiOspBCU1337/III Stran per poni in glu leti del ospedal VIIIv<br />

strame da mettere nei letti dell’ospedale.<br />

leto vd. gliet.<br />

letto: (it.) letto. trimarBCU147 Per un letto conperado ‘per un letto comperato’<br />

51 r .<br />

ley: leggere, nP 514 lei, dal lat. lEGERE, REW 4970. In riferimento a<br />

carte di uso contabile o ufficiale, come p.es. un testamento,<br />

si tratta probabilmente di un’operazione connessa con


193<br />

‘approvare, verificare, certificare’ o simile, altrimenti non<br />

avrebbe ragione il pagamento di una somma di denaro<br />

per la semplice ‘lettura’. trimarBCU147 In prima spendey<br />

per fà ley lu testament di dona Marie sol. v ‘dapprima spesi<br />

cinque soldi per far leggere il testamento di donna maria’<br />

8 r . Spendey per fà ley e scrivi lis rosons sol. xxxiij ‘spesi ventitre<br />

soldi per far leggere e scrivere i conti’ 8 r .<br />

lì avv. ‘lì, là’, nP 519 lì. UdiDuoBCU1200/VI c. 82r conçà<br />

lu teto chi plove lì des chiampanis ‘aggiustò il tetto, che piove<br />

vicino alle campane’.<br />

li: gli, a lui, pron. personale. UdiOspBCU1337/III Quel chi amonta pluy<br />

lu vin arasonat la blava e dut l-avene jo li dey in dinari 2v<br />

quello che assomma più il vino calcolato, il grano e tutta<br />

l’avena io gli diedi in denari.<br />

lic(h)of s.m. ‘piccolo rinfresco al compimento di lavoro o di attività’,<br />

vd. nP 521-2 licôf, dal ted. med. lItKAUF, presente<br />

anche nel latino tardo, vd. anche della Porta 431 locofius,<br />

Pellegrini G.B. (1954: 57), (1992: 215-38), Frau (1989:<br />

594), Piccini 414 licofius, locofius. Come già segnalato, il<br />

termine assume significati più estesi che non in friulano<br />

moderno, andando ad indicare, soprattutto nella loc. vin<br />

licof, il brindisi per la conclusione di un affare, di un’attività<br />

o di un contratto in genere (‘termine, riscatto’), non<br />

solo il rinfresco per il completamento di un’opera edile.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 31r sol. v per vin per licof del vistit<br />

e cul arodar adì xij in fevrar ‘cinque soldi per vino per il<br />

brindisi del vestito e con il ruotaio, oggi dodici febbraio’;<br />

c. 85v per far inferar j charo sol. lxxij per ll. xxij di flibis e<br />

per clodi et sol. xliiij or daç a Marchiol per bocul per vergis<br />

e per la so fadiga adì xx in setember e per vin licof ‘per far<br />

ferrare un carro settantadue soldi, per ventidue libbre di<br />

fibbie e per chiodi e quarantaquattro soldi dati a marchiol<br />

per un anello, per verghe e per la sua fatica e per brindisi<br />

conclusivo, oggi venti settembre’; c. 115r dnr. ij per vin per<br />

lichof dele charadure del vino e ala faria di Çan ‘due denari<br />

per vino per brindisi del trasporto del vino e alla fucina di<br />

Gianni’. ® UdiCriAPU23 c. 19r spendey per licof quando<br />

lu masar di Bratiul pagà lu fito s. ij ‘spesi due soldi per la<br />

merenda quando il massaro di Bertiolo pagò il fitto’.


194<br />

lichof, licof piccolo rinfresco al compimento di lavoro o attività, vd.<br />

nP 521-2 licôf, della Porta 431 locofius, Piccini (1969-70:<br />

414) licofius, locofius, Frau (1989: 594). Qui licof pare avere<br />

significato più esteso che non in frl. mod., dove indica<br />

la festa o la merenda per il completamento di un’opera<br />

in muratura o di una costruzione, indicando in molte<br />

occasioni anche la semplice conclusione di un affare, di<br />

una certa attività o di un contratto (‘termine, riscatto’).<br />

trimarBCU147 item spendey sol. vij di licof a pre Nicolò e<br />

a pre Iacum ‘ancora spesi sette soldi di rinfresco per don<br />

nicolò e don Giacomo’ 7 v . item per lichof dal chiamp chi<br />

no conperar di Chulau Pidrùs s. iiij ‘ancora quattro soldi<br />

per il riscatto del campo che noi comperammo da nicolao<br />

Pedrussio’ 29 r . item spendey per la carta chu fo fata a Simon<br />

Çanut cul licof s. viij ‘ancora spesi otto soldi per la carta<br />

che fu fatta per simene Zanutto con il termine’ 34 r .<br />

lichof, licof: piccolo rinfresco al compimento di lavoro o attività, vd. § 3.1.<br />

licofç: termini (m. plu.), nel senso di ‘termine del riscatto, conclusione del<br />

pagamento’. trimarBCU147 item per licofç di vachis d-in<br />

sueç ed asay altris chiossis s. xxij ‘ancora per i termini (riscatti)<br />

di vacche in comproprietà e molte altre cose’ 29 r .<br />

liè pron. pers. ‘lei’, da cui si ha regolarmente il frl. mod. jê,<br />

nP 483, con palatalizzazione di l + j. UdiCalBCU1348/IV<br />

c. 62r per la meytat de uno maso alì posto e per luy arizudo<br />

che fo de dona Gnese Muyulina per liè donato ala fradagla<br />

predeta ‘per la metà di un podere posto lì e da lui ricevuto<br />

che fu da donna Agnese muiulina, da lei donato alla confraternita<br />

predetta’.<br />

lin s.m. ‘lino’, nP 524 lin, dal lat. lInUm. UdiCalBCU-<br />

1348bis c. 12r dnr. v per imprest sora j par di pietin di lin<br />

‘cinque denari in prestito per un paio di pettini da lino’.<br />

lin: lino, nP 524. UdiOspBCU1337/III item espendey per fà choncà lin lu<br />

qual vens di uferta frx. vj XVIIIv ancora spesi sei frisachensi<br />

per far conciare lino che venne da offerta. Per fà filà v livris<br />

di lin agl povers VIv per far filare cinque libbre di lino per<br />

i poveri. item espendey per fà filà xx livris di lin agl pover<br />

frx. xl XIXv ancora spesi quaranta frisachensi per far filare<br />

venti libbre di lino per i poveri. item espendej per fà tesi<br />

xij parec di tele di lin agl povers frx. lij XXIXr ancora spesi


195<br />

cinquantadue frisachensi per far tessere dodici pareti di<br />

tela di lino per i poveri.<br />

lincugl: lenzuola, lenzuoli. UdiOspBCU1337/III item espendey per fà lavà<br />

glu lincugl dela ospedal e altris pecis frx. vij XXr ancora spesi<br />

sette frisachensi per far lavare le lenzuola dell’ospedale e<br />

altri stracci.<br />

lincul: lenzuolo, nP 526, dal lat. lIntEOlUm, REW 5070, DEI 2203<br />

lenzuolo. UdiOspBCU1337/III Per dispegnà un lincul lu<br />

qual aveve inpegnat un sclaf IXr per togliere il pegno ad un<br />

lenzuolo che aveva impegnato uno slavo.<br />

linçuy: lenzuola (m. plu.), nP 526 linzûl, vd. Vicario (1999a: 214 lincul e<br />

154 bleons). trimarBCU147 item spendey per drappo di<br />

linçuy libr. vij s. ‘ancora spesi per tessuto da lenzuola sette<br />

libbre di soldi’ 51 r .<br />

lira s.f. ‘libbra, unità di peso corrispondente a circa mezzo<br />

chilo e moneta di conto’, nP 526 lìre, regolare dal lat.<br />

lIBRAm, cfr. stussi 224 libra e livra. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 1r formadi di Buri per sol. iij la lira ‘formaggio di<br />

Buttrio per tre soldi la libbra’; c. 2v ll. ij di olio per dnr.<br />

iiij or la lira ‘due libbre di olio per quattro denari la libbra’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 22r grues j la liro ‘un grosso la<br />

libbra’. UdiOspBCU1337/III c. XXVIIr una livra di formadi<br />

‘una libbra diformaggio’. UdiPelAPG12 c. 2v livras<br />

d-olio iiij ‘quattro libbre di olio’.<br />

lira: libbra, unità di peso e moneta di conto, nP 526 lire, Vicario (1999a:<br />

214 livra). trimarBCU147 R. da Bertul Boriat olio lira j a<br />

‘ricevetti da Bertolo Boriatto una libbra di olio’ 3 r .<br />

liris: libbre (f. plu.). trimarBCU147 Per iij liris di vueli sol. xv ‘per tre libbre<br />

di olio quindici soldi’ 3 r .<br />

liro s.f. ‘libbra, unità di peso corrispondente a circa mezzo chilo<br />

e moneta di conto’, nP 526 lìre, regolare dal lat. lIBRAm,<br />

cfr. stussi 224 libra e livra. CivBCU372 c. 2r chiar di purzel<br />

chi my chostà a my ss. iij la liro e ss. ij soro merchiat ‘carne di<br />

maiale che mi costò, a me, tre soldi la libbra e due soldi in<br />

più’; CivmarBCU1223/176 c. 1r Galuç de Canùs vj dinàs<br />

di livris de oli ‘Galluzzo di Canussio sei denari di libbre<br />

di olio’. ® UdiCalBCU1348/III c. 1r formadi di Buri per<br />

sol. iij la lira ‘formaggio di Buttrio per tre soldi la libbra’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XXVIIr una livra di formadi ‘una


196<br />

libbra di formaggio’. trimarBCU147 c. 50v j livre di ueli<br />

‘una libbra di olio’.<br />

livelo: canone, vd. nivel. UdiOspBCU1337/III item recevey di ser Lenardo di<br />

Santo Danel sore lis casis chi furin di Gaudiol di livelo frx. lvj<br />

ch-el debeva pagar entel m o ccc o lxxxij 17v ancora ricevetti<br />

da messer leonardo di san Daniele per le case che furono<br />

di Gaudiolo di canone cinquantasei frisachensi che doveva<br />

pagare nel 1382.<br />

*livello vd. nivel.<br />

livra: libbra, unità di peso e moneta di conto, nP 526 lire. UdiOspBCU1337/<br />

III item espendey per una livra di formadi per gli purcegl frx.<br />

iij XXVIIr ancora spesi per una libbra di formaggio per<br />

i maiali.<br />

livre: libbra, vd. lira; qui con conservazione di -v- tra vocale e sonorante, vd.<br />

Vicario (1998: 78-80). trimarBCU147 Per j livre di ueli<br />

e ÷ ‘per una libbra e mezza di olio’ 50 v .<br />

livris vd. liro.<br />

livris: libbre. UdiOspBCU1337/III Per dos livris di ueli Vv per due libbre<br />

di olio. Per fà filà v livris di lin agl povers VIv per far filare<br />

cinque libbre di lino per i poveri. Livris di frx. xvj XVr sedici<br />

libbre di frisachensi. item espendey per fà arà iiij or champs<br />

glu quagl furin dac su livris di frx. viij XXIIIr ancora spesi<br />

per far arare quattro campi che furono ceduti. item recevey<br />

di done Lenardine di Palut sore une chasa la qual e sta donge<br />

Sant Piero marter livris di frx. viij 4v ancora ricevetti otto<br />

libbre di frisachensi da donna leonardina di Paludo per<br />

una casa nella quale sta vicino a san Pietro martire.<br />

loc vd. luch.<br />

loco: luogo. trimarBCU147 In loco nominato Lucignà ‘in un luogo chiamato<br />

lucignacco’ 16 r .<br />

logar v. ‘allogare, collocare, mettere a posto’, nP 531 logâ, dal<br />

lat. lOCARE, REW 5094. UdiCalBCU1348/IV c. 25r<br />

e logar j barila ‘e allogare un barile’.<br />

logo vd. luch.<br />

logotenent vd. lutignint.<br />

lor agg. poss. ‘loro’, nP 532 lôr; anche lour, con dittongazione.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 6v. sore une lor casa la qual è in Gracan ‘per<br />

una loro casa che è in Grazzano’; c. 7r sore une lor casa la qual è in<br />

borch di Cividat ‘per una loro casa che si trova in borgo Cividale’.


197<br />

VenmarBCU1275/II c. 35r s. xv ch-eli paiave ala fradagle per la lour<br />

luminarie ‘quindici soldi che essi pagavano alla confraternita per la<br />

loro luminaria’.<br />

lot s.f. ‘lode, elogio, encomio’, nP 506 eccl. làut con rinvio a<br />

làude, qui con monottongazione (au > o).<br />

UdiBCU518 c. 1r cun gran so lot ‘con grande sua lode’.<br />

lu: lo, oggetto diretto. UdiOspBCU1337/III item recevey di done Flor di<br />

Pirchut un camis di predi lu qual lu marit lu lasà ala glesie di<br />

Santa Marie Madalene 9v ancora ricevetti da donna Fiora<br />

di Percoto un camice da prete il quale il marito lo lasciò<br />

alla chiesa di santa maria maddalena.<br />

lù: luogo, posto, località nP 534 lûc, dal lat. lOCUm, REW 5097, con<br />

caduta di -k finale (qui anche cleris, formadi, muini). trimarBCU147<br />

In lu lù chu si clama Piera Rota ‘nel luogo<br />

che si chiama Pietra Rotta’ 22 v . In lù di Pieri Faci miò pari<br />

‘al posto di Pietro Fazio mio padre’ 36 r . La spesa fata per<br />

Valantin in lù dal pari ‘la spesa fatta da Valentino al posto<br />

del padre’ 39 r .<br />

luch s.m. ‘luogo, località’, nP 534 lûc. UdiBCU373 c. 1r si<br />

degnès di havèglu grandamentri par recommandaz al so luch<br />

et a timp ‘se vi degnate di averli grandemente raccomandati<br />

al suo luogo e a tempo’. UdiDuoBCU1200/VII c. 12v<br />

maistro Denel caligaro fo di Piero Pizul paga de livel per<br />

uno teren posto in Torian in logo di Zuan muridor ‘mastro<br />

Daniele calzolaio del fu Pietro Piccolo paga di livello per un<br />

terreno situato a torreano al posto di Giovanni muratore’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 5r in loc det Quel Ziralt ‘nel luogo<br />

detto Col Ziraldo’; c. 15v sovre j o ort puest in Vich in louch<br />

det Archie ‘per un orto posto in Vico nel luogo detto Arca’;<br />

c. 24r un bochon di tiere pueste in Maian in louch che ven<br />

det Sot Cort ‘un pezzo di terra posta a majano nel luogo<br />

che viene detto sotto Corte’.<br />

luchuna s.f. ‘laguna’, nP 497 lagùne, dal lat. lACUnAm, REW<br />

4835, a sua volta da lACUm, REW 4836; probabile un<br />

errore di scrittura del cameraro per lachuna.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 79v imprestagi la cintura a ser Iacum di luchuna<br />

di Maran ‘imprestai la cintura a messer Giacomo della laguna<br />

di marano’.<br />

lum s.f. ‘lume, lucerna ad olio, lanterna’, anche nel generico


198<br />

significato di ‘luce’, nP 535 lum, dal lat. lUmEn, REW<br />

5161, DEI 2282 lume.<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per lum e per sal sol. xv ‘ancora spesi<br />

quindici soldi per lume e per sale’; c. 46v per lum s. iiij ‘quattro soldi<br />

per lanterna’.<br />

lumì v. ‘illuminare, far luce, rischiarare’, cfr. nP 535 lum ‘lume,<br />

lucerna; luce’ e vd. qui aluminà, con lo stesso significato.<br />

trimarBCU147 c. 20r spendey per v ÷ liris di vueli a lumì lu crucifixi<br />

di Cortal sol. xxvij ÷ ‘spesi ventisette soldi e mezzo per cinque libbre<br />

e mezza di olio per illuminare il crucifisso di Cortale’.<br />

lumignar s.m. ‘luminaio, addetto alla luminaria’, non registrato nel<br />

nP.<br />

VenmarBCU1275/II c. 15v Çuanut filgl che fo di Antoni lumignar di<br />

Vich ‘Giovannetto figlio del fu Antonio luminaio di Vico’.<br />

luminarga vd. luminarie.<br />

luminarie s.f. ‘luminaria, illuminazione’, nP 536 luminàrie; anche<br />

luminarga.<br />

UdiFabBCUospl c. 5r dona Ursula moglir chi fo de Flumigian la<br />

qual glie diè per la luminarga ‘donna Orsola che fu di Flumignano,<br />

la quale gli diede per la luminaria’. VenmarBCU1275/II c. 35r s. xv<br />

ch-eli paiave ala fradagle per la lour luminarie ‘quindici soldi che essi<br />

pagavano alla confraternita per la loro luminaria’.<br />

lunidì s.m. ‘lunedì, primo giorno della settimana’, cfr. nP 538<br />

lùnis, qui debitore del tosco-veneto, vd. anche Vanelli<br />

(1995); vd. anche lunis.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 31v sol. j in deman lunidì ‘un soldo domani<br />

lunedì’. UdischBCUospD c. 1v ogni lunidì da poy le quatro tempore<br />

‘ogni lunedì dopo i quattro tempi’.<br />

lunis s.m. ‘lunedì’, nP 538 lùnis, vd. anche Vanelli (1995: 679<br />

sgg.); anche lunidì (vd.).<br />

trimarBCU147 c. 13r spendey lu primo lunis dal mes di otubris per<br />

mesis sol. lxxxiiij or ‘spesi ottantaquattro soldi il primo lunedì del mese<br />

di ottobre per messe’; c. 13r lu primo luni di novembri ‘il primo lunedì<br />

di novembre’; c. 13v spendey lu dì chu fo fat gustà alg fradis e in glu<br />

lunis del mes di fevrar ducati d-oro ij e sol. lx ‘spesi due ducati d’oro e<br />

sessanta soldi il giorno che fu fatto da mangiare per i confratelli e nei<br />

lunedì del mese di febbraio’.<br />

lur pron. pers. ‘loro, a loro’, nP 1247 ur.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 4r lur paga lu daci et sol. xiij per imprest per


199<br />

lu daci e per lis misuriduris ‘paga loro il dazio e tredici soldi per il prestito<br />

sul dazio e per le misure’. UdiDuoBCU1200/VI c. 61r sol. xlv<br />

per ij cedulis chi io manday a Cristoful e a Denel del Minutin chi elli si<br />

debesin constituy mantignidory des posesioni chi io lur avevi fati vendi<br />

‘quarantacinque soldi per due cedole che io mandai a Cristoforo e a<br />

Daniele del minutino che essi si dovessero costituire mantenitori dei<br />

possessi che io avevo fatto vendere loro’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 21v lur pagay in lu dì midiesim dinas viij<br />

‘pagai loro nello stesso giorno otto denarii; c. 22v lur pagay in chello<br />

gnot ‘pagai loro in quella notte’.<br />

lutignint s.m. ‘luogotenente generale della Patria, magistrato’, nP<br />

540 lutignit.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 39r miser lu logotenent ‘il signor luogotenente’;<br />

c. 72r si toley j e chiase a fit di ser Niculau di Mels chi è aret di<br />

miser lu lutignint ‘presi una casa in affitto da messer nicolò di mels<br />

che è erede di messer il luogotenente’.<br />

luy pron. pers. ‘egli, lui’, nP 535 lui, anche el (vd.).<br />

trimarBCU147 c. 24r Pieri Mian mi diè per luy ‘Pietro miano mi diede<br />

al posto suo’; c. 25r r. di luy midiesim forment pesonal viij ÷ ‘ricevetti da<br />

lui medesimo otto pesinali e mezzo di frumento’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 16r congi ij ÷ di vino per sol. xliiij or lu congi luy paga lu daci del<br />

vin del Tugulin ‘due conzi e mezzo di vino per quarantaquattro soldi al<br />

conzo, lui paga la tassa del vino del tugulino’; c. 127v luy paga lu daci<br />

et sol. vj per imprest per pagar lu daci adì ij in çugno sora j borsa d-oro e<br />

ij anelli ‘lui paga la tassa e sei soldi in prestito per pagare la tassa, oggi<br />

due giugno, per una borsa d’oro e due anelli’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 59v io comperay di luy per dà bevi a di chulor chi menin la piere<br />

al tor ‘io comperai da lui per dare da bere a coloro che portano la<br />

pietra al campanile’. UdiOspBCU1337/III c. une quarta di forment la<br />

qual el lasà agl povers chi-gl povers la pagarin a luj frx. iiij ‘una quarta<br />

di frumento che (egli) lasciò ai poveri che i poveri la pagarono a lui<br />

quattro frisachensi’; c. 19r recevey pur di luy frx. xl per doy ani lu qual<br />

el no avè pagat xx ti per an ‘ricevetti sempre da lui quaranta frisachensi<br />

per due anni che non ebbe pagato venti all’anno’.<br />

maça s.f. ‘massa, misura lineare corrispondente a due piedi ’, nP<br />

584 ant. màzze; la presenza dell’affricata potrebbe indicare<br />

un’entrata diretta dal gr. màza, REW 5396, piuttosto che<br />

la mediazione del lat. mAssAm, che dà l’it. màssa, vd.<br />

anche Prati 99 massa. UdiCalBCU1348/III c. 18v dè dar


200<br />

maçis iiij or ÷ di panno per sol. xv la maça adì xj in març ‘deve<br />

dare quattro masse e mezza di panno per quindici soldi<br />

alla massa, oggi undici marzo’; c. 52r sol. xxv per maça j<br />

et quartis ij di panno in sent Simon ‘venticinque soldi per<br />

una massa e due quarte di panno a san simone’; c. 56r sol.<br />

lxvj per j vistido di macis iij adì xv in çenar mandat pal filg<br />

Macor di Tiopris ‘sessantasei soldi per un vestito di tre masse<br />

oggi quindici gennaio mandato con il figlio di Ermacora<br />

di Chiopris’.<br />

*maça s.f. ‘massa, misura lineare corrispondente a due piedi ‘, nP<br />

584 ant. màzze; come già segnalato, la presenza dell’affricata<br />

potrebbe indicare un’entrata diretta dal gr. màza, REW<br />

5396, piuttosto che la mediazione del lat. mAssAm,<br />

che dà l’it. màssa, cfr. anche Prati 99 massa. CivBCU372<br />

c. 3v macis ij ÷ di pan ‘due braccia e mezzo di panno’. ®<br />

UdiCalBCU1348/III c. 18v dè dar maçis iiij or ÷ di panno<br />

per sol. xv la maça adì xj in març ‘deve dare quattro masse<br />

e mezza di panno per quindici soldi alla massa, oggi undici<br />

marzo’; c. 52r sol. xxv per maça j et quartis ij di panno in<br />

sent Simon ‘venticinque soldi per una massa e due quarte<br />

di panno a san simone’.<br />

*maçalete s.f. ‘bastone, piccola mazza, asta’, cfr. nP 584 màzze.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 77r io diey a Niculau marangon<br />

di borgo di Auleie per ij maçaletis chi el mi fes ‘io diedi a<br />

nicolò falegname di borgo Aquileia per due bastoni che<br />

egli mi fece’.<br />

mach: mazzo, treccia, dal lat. mACEUm, Della Porta (II: 438) maceus, nP<br />

543 e Piccini (1969-70: 427) macus. UdiOspBCU1337/<br />

III Per un mach di cevole VIIIr per un mazzo di cipolla.<br />

macilis: paludi (anche toponimo), nP 544; in Della Porta (II: 439) macilla<br />

‘maceratoio’, anche in Piccini (1969-70: 426). UdiOspBCU1337/III<br />

item recevey de Menia moglì di Martin di<br />

Gracan sore un camp lu qual è puest donge lis macilis star<br />

di forment j ÷ 1v ancora ricevetti da Domenica moglie di<br />

martino di Grazzano uno staio e mezzo di frumento per<br />

un campo che è posto vicino alle paludi.<br />

maço s.m. ‘maggio’, cfr. nP 549-50 mài; il termine, decisamente<br />

più diffuso nei Rotoli del più tipico frl. may (vd.), è evidentemente<br />

preso dal toscano o dal veneziano. UdiCal-


201<br />

BCU1348/III c. 2v adì j in maço ‘oggi primo maggio’.<br />

maçor agg. ‘maggiore’, nP 551 majôr, dal lat. mAJOREm, REW<br />

5247. la voce si presenta, nei Rotoli, sempre nella forma<br />

venez. maçor, vd. Boerio 406 mazòr. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 90v lu filg Çanda lu maçor ll. j di olio adì ij in november<br />

e la moger ‘il figlio di Zanda il maggiore una libbra di olio<br />

oggi due novembre e la moglie’; c. 108v Niculau moni dela<br />

glesia maçor ‘nicolao sacrestano della chiesa maggiore’; c.<br />

140r mestri Pieri coraçar e mestri Antoni di Cramariis chamerars<br />

de fradagla di sent Niculau de glesia maçor ‘mastro<br />

Pietro corazzaio e mastro Antonio di Cramariis camerari<br />

della confraternita di san nicolò della chiesa maggiore’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 16r defalchat le charadure e bregis vj<br />

di nogar per sol. xviij l-una dadis a ser Geroni di ser Hector<br />

chamerar dela glesia maçor ‘tolti i carriaggi e sei tavole di<br />

note per diciotto soldi l’una date a messer Gerolamo (figlio)<br />

di messer Ettore cameraro della chiesa maggiore’. ®<br />

CivOdoAsUana689 c. 19r glesio maiò ‘chiesa maggiore’;<br />

c. 20v puint maiò ‘ponte maggiore’. UdiCriAPU24 c. 4v<br />

spendey ala fradagla di sent Michulau di glesia mayor star<br />

di forment ij ‘spesi due stai di frumento alla confraternita<br />

di san nicolò di chiesa maggiore’.<br />

madoni: ven. mattoni, cfr. frl. modòn nP 608. trimarBCU147 item per<br />

madoni e per calzina s. lxx et vj soldi ‘ancora per mattoni e<br />

per calce soldi settanta e sei’ 51 r .<br />

madrigna s.f. ‘matrigna’, nP 546 madrìgne. UdimisBCUospH c. Vr<br />

recevey di Comina madrigna di Çanda ‘ricevetti da Giacomina<br />

matrigna di Zanda’.<br />

magerli s.m. ‘secchiello’, nei Rotoli soprattutto ad indicare una<br />

misura di capacità; nello specifico designa un ‘piccolo<br />

recipiente per l’acqua santa’, nP 547 ant. magèrli con<br />

rinvio a magàrli. la forma, abbastanza frequente nei Rotoli,<br />

risulta povera di ulteriori riscontri in testi friulani antichi.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 4r ll. ij di olio per dnr. iiij or et sol.<br />

iiij ÷ per vin adì xxv in març e per j magerly ‘due libbre di<br />

olio per quattro denari e quattro soldi e mezzo per vino<br />

oggiventicinque marzo e per un secchiello’; c. 6r ll. j di olio<br />

per sol. v et p. xvj per j magerli adì xxiij in çulg ‘una libbra<br />

di olio per cinque soldi e sedici piccoli per un secchiello


202<br />

oggi ventitre luglio’.<br />

magistri: mastri, operai (m. plu.). trimarBCU147 item spendey per la spesa<br />

deli magistri chu faserino lu usu dela caniva dela fradala s.<br />

xxvj ‘ancora spesi ventisei soldi per la spesa degli operai che<br />

fecero l’uscio della cantina della fraternita’ 51 r .<br />

magnifiche agg. ‘magnifica’, nP 548 magnìfic. UdiBCU373 c. 1r in<br />

cheste prime mude al offici dagl criminagl di cheste Magnifiche<br />

Comunitat ‘in questa prima veste all’ufficio dei criminali<br />

di questa magnifica comunità’.<br />

mai, may: maggio. UdiOspBCU1337/III La seonde setemane di may Iv la<br />

seconda settimana di maggio. Per dut lu mes di may Xr per<br />

tutto il mese di maggio.<br />

maior agg. ‘maggiore’, nP 551 majôr. UdiBCU373 c. 1r si farà<br />

tant maior la me obligation ‘si farà tanto maggiore il mio<br />

obbligo’. UdiDuoBCU1200/VI c. 66r diey a Niculau marangon<br />

di borgo di Auleie per xij chiandelary chi el mi fes<br />

chi stan inant lu altar maior ‘diedi a nicolò falegname di<br />

borgo Aquileia per dodici candelabri che egli mi fece che<br />

stanno davanti all’altare maggiore’. UdischBCUospD c. 1r<br />

celebrata in giesia mazore ‘celebrata nella chiesa maggiore’.<br />

maistro: mastro, operario. UdiOspBCU1337/III item espendey per pagà lu<br />

maistro lo qual choncà lu tet frx. xvj XVIIIv ancora spesi<br />

sedici frisachensi per pagare l’operaio che aggiustò il tetto.<br />

item recevey di maistro Stefano di borch di Glemone sore une<br />

braide la qual è in borch di Glemone stars di forment j ÷ 8v<br />

ancora ricevetti uno staio e mezzo di frumento da mastro<br />

stefano di borgo Gemona per un podere che si trova in<br />

borgo Gemona.<br />

mal vd. mi.<br />

malat: ammalato. UdiOspBCU1337/III Per fà ordenà un om lu qual era<br />

malat VIv per far dare i conforti della fede ad un uomo<br />

che era ammalato.<br />

malathia: malattia, nP 553 malatìe. trimarBCU147 Spendey per lu chialiar<br />

di Val per la soa malathia e per la soa sepultura e ala madre<br />

del Furlan in la soa malatia e ala soa sepultura sol. lxvij<br />

‘spesi sessantasette soldi per il calzolaio di Valle, per la sua<br />

malattia e per la sua sepoltura, e per la madre di Furlan,<br />

nella sua malattia e per la sua sepoltura’ 20 r .<br />

malg s.m. ‘maglio, delle ferriere o simili, mosso un tempo a forza


203<br />

d’acqua’, nP 550 mài, dal lat. mAllEUm, REW 5268.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 107r mestri Antoni fari del malg<br />

del aqa ‘mastro Antonio fabbro del maglio ad acqua’; c.<br />

133r r. mallgs iiij or di Maliuç ‘ricevetti quattro magli da<br />

maliuccio’. UdiCalBCU1348/IV c. 8v Geroni chaliar dè<br />

dar ll. cxxxv di inquino j malg j moletis par j ‘Gerolamo<br />

calzolaio deve dare centotrentacinque libbre di incudine,<br />

un maglio e un paio di molle’.<br />

malta: calce, malta, nP 556 màlte. trimarBCU147 Per malta di fà amurà la<br />

iona s. xiiij ‘per malta per far murare la trave quattordici<br />

soldi’ 35 r .<br />

malte s.f. ‘malta, calcina, calce spenta’, nP 556 màlte. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 44v sol. xij per iiij conchis di malte<br />

‘dodici soldi per quattro giornelli di malta’; c. 59r lavorà dis<br />

iij chun lu chiar in rason di sol. xx per dì chi el menà fur la<br />

malte di glesie ‘lavoro tre giorni con il carro per la somma<br />

di venti soldi al giorno, che egli portò fuori la malta di<br />

chiesa’.<br />

malvasia s.f. ‘malvasia, qualità di vino’, nP 556 malvasìe, dalla città<br />

monobasia, a Creta, produttrice o distributrice del vino.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 182r sol. vj per imprest per malvasia<br />

‘sei soldi in prestito per malvasia’.<br />

mamelg s.m. ‘famiglio, servo, servitore, garzone’, forma incrociata<br />

tra famegl, nP 294, e mamul, 556. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 84r Chiargniel di Greçan chi fo mamelg di miser Tristan<br />

‘Cargnello di Grazzano che fu servo di messer tristano’.<br />

mamul s.m. ‘domestico, ragazzo di servizio, servo, garzone’, nP<br />

556 màmul, dal lat. mAmmA + suff. dim. -UlUm, REW<br />

5277, della Porta 445 mamul ‘servitore’, Piccini 428 mamolus,<br />

Zudini/Dorsi 91 màmul e vd. Francescato (1964:<br />

29). Frequente la voce al femminile mamula ‘domestica,<br />

inserviente, donna di servizio’. UdiCalBCU1348/III c.<br />

11v ll. j di olio per dnr. iiij or mandat pal mamul in s.ta<br />

Lucia ‘una libbra di olio per quattro denari mandato con<br />

il domestico a santa lucia’; c. 55r ll. ij di olio per dnr. iiij<br />

la lira mandat per lu mamul Arman adì viij in aprilis ‘due<br />

libbre di olio per quattro denari la libbra, mandato con<br />

il domestico di Armano, oggi otto aprile’; c. 130v ll. iij<br />

di olio per dnr. iiij or mandat per la mamula la vilia di sent


204<br />

Michel ‘tre libbre di olio per quattro denari mandato con<br />

la domestica la vigilia di san michele’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 10v in prisinça del mamul dal det mulinar e Francesc<br />

di Pavia tavernar adì iiij or in març ‘alla presenza del garzone<br />

del suddetto mugnaio e Francesca di Pavia taverniere,<br />

oggi quattro marzo’. ® UdiOspBCU1337/III c. XXIVr<br />

espendey per un par di stivelis ala mamule e per nuf par di<br />

chalcaruc agl infantulis frx. lxiij ‘spesi sessantatre frisachensi<br />

per un paio di stivaletti per l’inserviente e per nove paia di<br />

sandaletti per i bambini’.<br />

mamula s.f. ‘domestica, serva, donna di servizio’, f. di nP 556 mamul,<br />

vd. anche Francescato (1964: 29). UdimisBCUospH<br />

c. Xr per far solar li calzari ala mamula del hospedal dnr. v<br />

‘cinque denari per far risuolare le calzature all’inserviente<br />

dell’ospedale’. ® UdiCalBCU1348/III c. 130v ll. iij di<br />

olio per dnr. iiij or mandat per la mamula la vilia di sent<br />

Michel ‘tre libbre di olio per quattro denari mandato con<br />

la domestica la vigilia di san michele’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. XXIVr espendey per un par di stivelis ala mamule e per<br />

nuf par di chalcaruc agl infantulis frx. lxiij ‘spesi sessantatre<br />

frisachensi per un paio di stivaletti per l’inserviente e per<br />

nove paia di sandaletti per i bambini’.<br />

mamula vd. mamul.<br />

mamule ‘fanciulla, ragazza, giovane’, anche ‘domestica, ragazza di<br />

servizio’, nP 557, dal lat. mAmmA + -UlUm, REW<br />

5277. la voce è presente anche in Corgnali (1933, § 2<br />

mamul ‘bambino’), della Porta (II: 445) mamul ‘servitore’,<br />

Piccini (1969-70: 428) mamolus e viene discussa da<br />

Francescato (1964a: 29) e Iliescu (1983: 276). nel nostro<br />

testo il significato prevalente del termine pare quello di<br />

‘inserviente, collaboratrice dell’Ospedale’.<br />

mamule, mamula: fanciulla, giovane, domestica, qui ‘inserviente’, vd. § 3.1.<br />

UdiOspBCU1337/III item espendey per fà chusì une chamese<br />

dela mamule la qual fo visitade frx. xij XXr ancora spesi per<br />

far cucire una camicia dell’inserviente che fu visitata. item<br />

espendey per un par di stivelis ala mamule e per nuf par di<br />

chalcaruc agl infantulis frx. lxiij XXIVr ancora spesi sessantatre<br />

frisachensi per un paio di stivaletti per l’inserviente<br />

e per nove paia di sandaletti per i bambini. item espendey


205<br />

per un par di botis ala mamula frx. xvj XXVv ancora spesi<br />

sedici frisanchensi per un paio di stivali per l’inserviente.<br />

item espendej per fà menà un om ad Auleie lu qual era gotos<br />

e diseva vilinis ala mamula frx. xvj XXVIIIv ancora spesi<br />

sedici frisachensi per far portare un uomo ad Aquileia il<br />

quale era gottoso e diceva villanie all’inserviente.<br />

mamulis: fanciulle, inservienti. UdiOspBCU1337/III Per fà concà glu chalcars<br />

des mamulis Vr per far aggiustare i sandali delle inservienti.<br />

man s.f. ‘mano’, nP 557-8 man. VenmarBCU1275/II c. 34v<br />

instrument fat per man di mestri Durì di Spignimberch ‘istrumento<br />

fatto per mano di mastro Odorlico di spilimbergo’.<br />

man: mano, nP 557-9 man. trimarBCU147 Achest fo scrit per man di Matye<br />

in la stuva di ser Host ‘questo fu scritto per mano di mattia<br />

nella camera di messer Osto’ 22 v .<br />

manara vd. manarga.<br />

manarga s.f. ‘accetta, scure’, nP 559 manàrie, dal lat. mAn(U)<br />

ARIAm, REW 5332, a sua volta da mAnUs, REW 5339,<br />

Piccini 430 manaria; la forma manarga, regolare con la<br />

semivocale (g = j), alterna con manara. Presente è anche la<br />

forma di dim. manaruta ‘piccola accetta’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 6v sol. iij per resto d-una manarga ‘tre soldi per il resto<br />

di un’accetta’; c. 6v sol. x per j manarga e per vin ‘dieci soldi<br />

per un’accetta e per vino’; c. 113v Quarin fari di borgo<br />

d-Aquilegia dè dar per centenar vij di ferro et ll. xxv per vij<br />

manargis e per imprest ‘Quirino fabbro di borgo Aquileia<br />

deve dare per settecento e venticinque libbre di ferro, per<br />

sette accette e per il prestito’; c. 117r sol. iij per j manarga<br />

vinduda per Birtuluç ‘tre soldi per una mannaia venduta<br />

a Bertoluccio’; c. 142r et manaruta j per imprest ‘e una<br />

piccola accetta in prestito’. UdiCalBCU1348/IV c. 44v<br />

manara j pirduda andando a Clauglan ‘una mannaia perduta<br />

andando a Clauiano’. UdiCalBCU1348/V c. 34: sol.<br />

xij per j manarga in s.ta Agita ‘dodici soldi per un’accetta a<br />

sant’Agata’; c. 49r dè dar manara j costa sol. xx et pal j di fero<br />

‘deve dare un’accetta, costa venti soldi, e un palo di ferro’.<br />

® UdiOspBCU1337/III c. XXIIr espendey per fà choncà<br />

une manarie e une pestedorie e un masanch frx. vj ‘spesi sei<br />

frisachensi per far aggiustare una scure, un tagliere e una<br />

accetta’.


206<br />

manarie: scure, accetta, nP 559, dal lat. mAn(U)ARIAm, REW 5332,<br />

Piccini (1969-70: 430) manaria. UdiOspBCU1337/III<br />

item espendey per fà choncà une manarie e une pestedorie e<br />

un masanch frx. vj XXIIr ancora spesi sei frisachensi per<br />

far aggiustare una scure, un tagliere e una accetta.<br />

manarola s.f. ‘veccia’, nP 559 manaròla, manaruèle con rinvio a vèce<br />

‘veccia’, nP 1260, der. dal lat. mAnUs, forse nel senso<br />

di ‘erba che si taglia raccogliendola a manate’ o simile.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 27v sol. iiij or per pesonal j di manarola<br />

ch-el dè portar la vilia di sent Remecor ‘quattro soldi<br />

per un pesinale di veccia che lui deve portare la vigilia di<br />

sant’Ermacora’.<br />

manaruele: veccia, nP 559. UdiOspBCU1337/III item espendey per un pesonal<br />

di manaruele agl povers frx. x XVIIv ancora spesi per<br />

un pesinale di veccia per i poveri.<br />

manç: manzo, nP 566 manz, dal lat. *mAnDIUm, REW 5289, Piccini<br />

(1969-70: 437-8) manzus. trimarBCU147 R. di Chulau<br />

Ruvel di Feletan per j manç chi iò gli vendey duchaç ij mens s.<br />

iiij r ‘ricevetti da nicolao Rovello di Felettano per un manzo<br />

che io gli vendetti due ducati meno quattro soldi’ 26 v .<br />

mança vd. manço.<br />

mançà, mançar mangiare, nP 562-3 mangiâ. trimarBCU147 In prima<br />

spendey ad Areane per vin in dos orys e per mançà chu noy r.<br />

glu stimidors dal mulin s. xiiij r ‘dapprima spesi quattordici<br />

soldi a Reana per vino in due volte e per mangiare, che noi<br />

ricevemmo gli stimatori del mulino’ 28 r . item spendey per<br />

altri in bevi e mançar s. xxxvj ‘ancora spesi trentasei soldi<br />

per altro, in bere e mangiare’ 28 v .<br />

*manchar v. ‘mancare’, nP 559 manciâ, dal lat. mAnCARE, da<br />

mAnCUs, REW 5285, in origine ‘privo di una mano’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 120r sol. vj per pesonal j di melg<br />

chi mancha dela misura ‘sei soldi per un pesinale di miglio<br />

che manca dalla misura’. UdiCalBCU1348/V c. 55r r.<br />

sol. lxxx mens sol. j chi mancha adì xviiij in otom ‘ricevetti<br />

ottanta soldi meno un soldo che manca, oggi diciannove<br />

ottobre’.<br />

manço s.m. ‘manzo, bue giovane’, nP 566 manz, dal prelat.<br />

*mAnDIUm ‘bestia sterile’, REW 5289, DElI s.v. manzo,<br />

ClR 333. Elemento discretamente frequente, è presente


207<br />

nei Rotoli anche con la forma del plu. mançi, il femminile<br />

mança con il plu. mançis, e inoltre i dim. mançin,<br />

mançino e mancino, con i plu. mançini e mancini, l’altro<br />

dim. mançuto, la forma con doppio dim. e plu. mançinuti.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 46v j manço in soço del pel çimul<br />

‘un manzo in soccida dal pelo pezzato’.<br />

mandà: mandare, nP 560 mandâ. trimarBCU147 Spendey per mandà a<br />

Vignesia lu Michul ‘spesi per mandare a Venezia micoli’ 13 v .<br />

mandar v. ‘mandare, inviare’, nP 560 mandâ. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 3v ll. iij et oncis iij di formadi per sol. iij mandat per<br />

Durlì Maguton e per Piligrin in sent Laurinç ‘tre libbre e<br />

tre once di formaggio per tre soldi mandato per mezzo di<br />

Odorico maguton e per mezzo di Pellegrino a san lorenzo’;<br />

c. 19v sol. xl per imprest mandaç per Marin adì xv in<br />

avost ‘quaranta soldi in prestito mandati con marino, oggi<br />

quindici agosto’; c. 59v : in m c iiij c viij adì iiij or in maço<br />

mandagi per Lando a ser Pieri marchas ij di sol. et stars ij di<br />

forment ‘oggi quattro maggio 1408 mandai per mezzo di<br />

lando a messer Pietro due marche di soldi e due stai di<br />

frumento’.<br />

manday: mandai. trimarBCU147 Spendey per iij liris di vueli ch-iò manday<br />

a Cortal sol. xviij ‘spesi diciotto soldi per tre libbre di olio<br />

che io mandai a Cortale’ 13 v .<br />

manecis s.f. plu. ‘guanti’, al sing. ‘manicotto’, nP 562 manèzze con<br />

rinvio a guant, der. del lat. *mAnICIAm da mAnUs,<br />

REW 5339.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 17v resta a dar Denel marcha j e sol. iij ÷ et<br />

par j di manecis di fero ‘deve dare ancora Daniele una marca e tre soldi<br />

e mezzo e un paio di guanti di ferro’.<br />

mani s.m. ‘manico’, nP 563-4 màni.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 64r iiij manis di uadule e j o mani<br />

di scoriadis e j o mani di meti sù la chiandele quant glu munis<br />

inpiglin glu cesendeglis ‘quattro manici da aspersorio e un<br />

manico da frusta e un manico per mettere sopra la candela,<br />

quando i sacrestani accendono le lampade ad olio’; c. 71r<br />

sol. vj per fà fà glu manis deli soredeti saponi ‘sei soldi per<br />

far fare i manici dei suddetti zapponi’; c. 77v io diey a Van<br />

cortelar per j o mani di giavarine per fà aroduli ‘io diedi a<br />

Gianni coltellinaio per un manico di cacciatoia per fare


208<br />

rotoli’.<br />

manichuli s.m. plu. ‘manichette’, nP 561 manècul.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 71v io diey a Michel sartor di Greçan chi mi<br />

lavorà stalis viij e manichuli viij ‘io diedi a michele sarto di Grazzano<br />

che mi lavorò otto casacche e otto manichette’.<br />

manoal s.m. ‘manuale, prontuario, guida’, non registrato nel nP,<br />

dal lat. mAnUAlE, da mAnUs.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 85v pre Nadal chi mi inquadernà e cruvì lu<br />

manoal e chi sta in cur e lu breviary chi sta inchiadenat in la sigristie<br />

‘don natale che mi rilegò e mi coprì il manuale che sta nel coro e il<br />

breviario che sta incatenato nella sacrestia’.<br />

mansionar s.m. ‘mansionario’, in origine carica ecclesiastica attribuita<br />

al ‘sacerdote custode del tesoro di una chiesa’, ma qui<br />

‘amministratore, fattore’, vd. nP 565 mansionàri, dal lat.<br />

tardo mAnsIOnARIUm, REW 5312, da mAnsIOnEm<br />

‘dimora’, REW 5311.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 140r Culau sartor filg chi fo Dumini mansionar<br />

ll. j ÷ di formadi ‘nicolò sarto figlio del fu Domenico mansionario<br />

una libbra e mezza di formaggio’.<br />

mant(i)el s.m. ‘mantello (indumento)’, piuttosto che ‘pelame degli<br />

animali’, nP 565 mantèl, mantièl, dal lat. mAntEllUm,<br />

REW 5326.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 34r marcha j ÷ sol. xij per imprest adì xxv in<br />

çenar sora j berchant e j çupa di femina e tevagla j e j mantel ‘una marca<br />

e mezza e dodici soldi in prestito oggi venticinque gennaio per un<br />

vestito di lino, un farsetto da donna, una tovaglia e un mantello’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39r mantiel j di vert di femina ‘un mantello<br />

verde da donna’. UdiCalBCU1348bis c. 5v per j vistit e per j mantel<br />

‘per un vestito e per un mantello’.<br />

mantignidor s.m. ‘mantenitore, colui che mantiene; custode, conservatore’,<br />

vd. nP 565 mantignî, dal lat. mAnUtEnERE,<br />

REW 5340, con suff. d’agente -tOREm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 48v Francesc filg chi fo Iori di Percut è mantignidor<br />

dela chasa e fedesor dela debita ‘Francesco figlio del fu Iorio<br />

di Percoto è mantenitore della casa e fidesiussore del debito’; c. 118r<br />

Lenart caliar filg Pichignon di Pavia è fedesor e mantignidor ‘leonardo<br />

calzolaio figlio di Pichignone di Pavia è fideiussore e mantenitore’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 12v Çuan Calian è mantignidor in prisinça<br />

Çuan mio pari e Durlì filg Florganut di Caminet e-l so descul ‘Giovanni


209<br />

Caliano è mantenitore alla presenza di Giovanni mio padre e Odorlico<br />

figlio di Florianetto di Caminetto e il suo servo’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 61v sol. xliij per ij cedulis chi io manday a Cristoful e a Denel del<br />

Minutin a Spiglinberç per lu seont tiarmit chi eli si debesin constituisi<br />

mantignidory delli tereni chi io lur avevi fati vendi ‘quarantatre soldi<br />

per due cedole che io mandai a Cristoforo e a Daniele del minutino<br />

a spilimbergo per il secondo termine che essi si dovessero costituirsi<br />

mantenitori dei terreni che io avevo fatto vendere loro’.<br />

mantil s.m. ‘tovaglia dell’altare, paramento sacro di uso liturgico’,<br />

nP 566 mantîl, dal lat. tardo mAntIlEm ‘salvietta, tovaglia’<br />

per il class. mAntElEm, composto di mAnUs<br />

e tERGERE; con lo stesso significato si segnala anche<br />

tavuagli d-altar ‘tovaglie d’altare’ in CIV-OsP 63 sgg.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 5r tevagla ij e mantil j e borsa j ‘due tovaglie<br />

e una tovaglia d’altare e una borsa’; c. 134v termit in sabida sora ij<br />

mantilg ‘termine sabato per due tovaglie d’altare’. UdiCalBCU1348bis<br />

c. 17r marcha ÷ per imprest sora j mantil e j slucha ‘mezza marca in<br />

prestito per una tovaglia d’altare e una veste’. UdiFabBCUospl c.<br />

5r Domenie figla Vignut Pieri Brie di porta di Vilalta la qual si dè un<br />

mantil in vice soe su l’altar ‘Domenica figlia di Venuto di Pietro Briga<br />

di porta Villalta, la quale diede una tovaglia al suo posto sull’altare’.<br />

® UdiCriAPU25 c. 28v spendey per fà lavà glu mantilg a Viners Senç<br />

alis feminis s. vj ‘spesi sei soldi per le donne, per far lavare le tovaglie<br />

il Venerdì santo’. UdiCriAPU36 c. 25v spendey s. xvj per far lavar<br />

glu mantilg delg oltari ‘spesi sedici soldi per far lavare le tovaglie degli<br />

altari’; c. 25v spendey s. iiij or per fà segrà uno mantil e una tovaia adì<br />

xx di luglo ‘ancora spesi quattro soldi per far consacrare una tovaglia<br />

per l’altare e una tovaglia, il giorno venti luglio’.<br />

mantisi s.m. plu. ‘mantici’, non registrato nel nP.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 76v Niculau marangon di borgo di Auleie chi<br />

conçà glu mantisi degli horgani ‘nicolò falegname di borgo Aquileia<br />

che aggiustò i mantici degli organi’.<br />

marangon s.m. ‘falegname’, nP 566 marangòn, vd. REW 5528, ClR<br />

156, anche venez. marangon, Boerio 396.<br />

trimarBCU147 c. 66v mestri Matiùs marangon ‘mastro mattiusso<br />

falegname’. UdiCalBCU1348/III c. 113r Liviso marangon e vaselar<br />

di borgo d-Aquilegia ‘liviso falegname e vasaio di borgo Aquileia’; c.<br />

177v Iacum marangon chi sta apreso la glesia di s.ta Maria Madalena<br />

‘Giacomo falegname che sta vicino alla chiesa di santa maria madda-


210<br />

lena’. UdiCalBCU1348bis c. 38v lu mestri marangon ‘il mastro falegname’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 38v Gasparin marangon di Vigniesie<br />

‘Gasparino falegname di Venezia’; c. 61r sol. xl chi io diey a Niculau<br />

marangon di borgo di Auleie per j e cariole chi el mi fes ‘40 soldi che io<br />

dieci a nicolò falegname di borgo Aquileia per una carriola che gli<br />

mi fece’; c. 63v Niculau marangon di borgo di Auleie chi fes j e arode in<br />

j e chariole chi iare arote ‘nicolò falegname di borgo Aquileia che fece<br />

una ruota per una carriola che era rotta’. VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

legat fat per Nichulau marangon filg de Çuan di Buia ‘legato fatto da<br />

nicolò falegname figlio di Giovanni di Buja’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. 1r recevey di Michulau marangon di Merchat Veri sora una sua chasa<br />

la qual el sta di nivelo marcha di frx. ÷ e frx. xvj ‘ricevetti da nicolò<br />

falegname di mercatovecchio, per una sua casa nella quale sta, di<br />

canone mezza marca di frisachensi e sedici frisachensi’; c. 6r recevey di<br />

Stefin marangon sore un camp lu qual è post in borch di Glemone quartis<br />

di forment iij ‘ricevetti tre quarte di frumento da stefano falegname<br />

per un campo che è situato in borgo Gemona’.<br />

març s.m. ‘marzo’, nP 575 marz, dal lat. mARtIUm, REW<br />

5383.<br />

trimarBCU147 c. 10r r. dal mes di març di oferta sol. xxxviiij ‘ricevetti<br />

per il mese di marzo trentanove soldi di offerta’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 1v adì iiij in març ‘oggi quattro marzo’; c. 9r adì x in març<br />

‘oggi dieci marzo’; c. 129v adì xiij in març resta a dar lu det Çan a mi<br />

Niculau marchas iiij or di sol. et sol. c c xxv ‘oggi tredici marzo mi deve<br />

ancora dare il suddetto Gianni a me nicolao quattro marche di soldi<br />

e centoventicinque soldi’.<br />

marcha s.f. ‘marca aquileiese (moneta)’, nP 568 ant. marche, anche<br />

in CIV-EsE 36 marcha. la marca di denari equivaleva a<br />

160 denari e valeva un po’ più della marca di soldi, che<br />

corrispondeva invece a 160 soldi. UdiCalBCU1348/III c.<br />

7r resta a dar marcha j ÷ di dinars | et dnr. xiiij or ‘deve dare<br />

ancora una marca e mezza di denari e quattrodici denari’.<br />

® UdiOspBCU1337/III c. XIIIr espendey per iiij or chonci di<br />

vin agl povers marcha di frx. j ‘spesi una marca di frisachensi<br />

per quattro conzi di vino per i poveri’; c. XVIr marcha ÷<br />

di solc mens iiij or soldi ‘mezza marca di soldi meno quattro<br />

soldi’.<br />

marcha vd. marchie.<br />

marcha: marca, unità di denaro in uso al tempo del Patriarcato di Aquileia,


211<br />

nP 568. UdiOspBCU1337/III item espendey per iiij or<br />

chonci di vin agl povers marcha di frx. j XIIIr ancora spesi<br />

una marca di frisachensi per quattro conzi di vino per i<br />

poveri. Marcha ÷ di solc mens iiij or soldi XVIr mezza marca<br />

di soldi meno quattro soldi.<br />

marcha: marca, unità di denaro in uso al tempo del Patriarcato di Aquileia, nP<br />

568 màrche, Vicario (1999a: 216 marcha). trimarBCU147<br />

Spendey al det predi marcha di sol. j a ‘spesi per il suddetto<br />

prete una marca di soldi’ 7 v .<br />

marchie s.f. ‘marca aquileiese (moneta)’, nP 568 ant. màrche. Udi-<br />

CalBCU1348bis c. 6r marcha ÷ di dinars per imprest ‘mezza<br />

marca di denari in prestito’. UdiDuoBCU1200/VI c. 86r<br />

diey a Urban muni sore lu so selary s. marchie di den. j e ‘diedi<br />

a Urbano sacrestano per il suo salario somma marca una di<br />

denari’. VenmarBCU1275/II c. 5v j e marchie di fit perpetual<br />

‘una marca di affitto perpetuo’. ® UdiCalBCU1348/III c.<br />

7r resta a dar marcha j ÷ di dinars et dnr. xiiij or ‘deve dare<br />

ancora una marca e mezza di denari e quattrodici denari’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XIIIr espendey per iiij or chonci di<br />

vin agl povers marcha di frx. j ‘spesi una marca di frisachensi<br />

per quattro conzi di vino per i poveri’; c. XVIr marcha ÷<br />

di solc mens iiij or soldi ‘mezza marca di soldi meno quattro<br />

soldi’.<br />

marchie: marca, vd. marcha. trimarBCU147 item r. dal masar di Chortal<br />

une marchie di solz ‘ancora ricevetti dal massaro di Cortale<br />

una marca di soldi’ 50 r .<br />

marchis, marchi: marche (f. plu.). trimarBCU147 R. dal mes di fevrar<br />

marchi di sol. iiij or e sol. xij ‘ricevetti per il mese di febbraio<br />

quattro marche di soldi e dodici soldi (di offerta)’ 4 r .<br />

trimarBCU147 R. de la hereditat Stefin Furtin ducati di<br />

auro xv e sol. lij e marchis ij e sol. xxvj ‘ricevetti quindici<br />

ducati d’oro e cinquantadue soldi e due marche e ventisei<br />

soldi dell’eredità di stefano Fortino’ 9 r . Spendey per c e<br />

xliij liris di chiarn di purciel marchis ij e liris vij ‘spesi per<br />

cento e quarantatre libbre di carne di maiale due marche<br />

e libbre sette’ 13 r .<br />

marchis, marchi: marche. UdiOspBCU1337/III Marchis di frx. ij IXr due<br />

marche di frisachensi. Marchis di frx. iij e frx. xij XIIv tre<br />

marche di frisachensi e dodici frisachensi.


212<br />

marco: marzo. UdiOspBCU1337/III Lu mes di marco IXv il mese di marzo.<br />

mari s.f. ‘madre’, nP 570 màri, regolare dal lat. mAtREm.<br />

UdiBCU836/G c. 1r Gisla mari Priulius barber ‘Gisella<br />

madre di Priuliusso barbiere’. ® trimarBCU147 c. 26v<br />

r. dela mari Bertul Boriat di Fregelà olio lira j a ‘ricevetti<br />

dalla madre di Bertolo Boriatto di Fraelacco una libbra<br />

di olio’. UdiCalBCU1348/III c. 3v dè dar star j di sigela<br />

per dnr. lij et star ÷ di forment per dnr. xxxvj mandat per<br />

la mari adì xx in març ‘deve dare uno staio di segala per<br />

cinquantadue denari e mezzo staio di frumento per trentasette<br />

denari mandato per mezzo della madre oggi venti<br />

marzo’. UdiCalBCU1348/IV c. 15v sol. lxxx dat ala mari<br />

e ala cugnada ‘ottanta soldi dati alla madre e alla cognata’.<br />

mari s.f. ‘madre’, nP 570 màri, regolare dal lat. mAtREm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 3v dè dar star j di sigela per dnr.<br />

lij et star ÷ di forment per dnr. xxxvj mandat per la mari adì<br />

xx in març ‘deve dare uno staio di segala per cinquantadue<br />

denari e mezzo staio di frumento per trentasette denari<br />

mandato per mezzo della madre oggi venti marzo’. Udi-<br />

CalBCU1348/IV c. 15v sol. lxxx dat ala mari e ala cugnada<br />

‘ottanta soldi dati alla madre e alla cognata’. ® GEm-BAl<br />

c. 13v per l’inegual di me mare ‘per l’anniversario di mia<br />

madre’.<br />

mari: madre, nP 570 màri. trimarBCU147 Spendey per l-amor di Dio ala<br />

mari Furlan sol. xx ‘spesi per l’amor di Dio venti soldi per<br />

la madre di Furlan’ 20 r . R. dela mari Bertul Boriat di Fregelà<br />

olio lira j a ‘ricevetti dalla madre di Bertolo Boriatto di<br />

Fraelacco una libbra di olio’ 26 v .<br />

marit s.m. ‘marito, sposo’, nP 572 marît, dal lat. mARItUm,<br />

REW 5363. CivBCU372 c. 3r doy dis denant chi la figlo<br />

alàs a marit ‘due giorni prima che la figlia andasse a marito’.<br />

® UdiCalBCU1348/III c. 125v per dispegnar li doy<br />

linculi e-l façul sora scripto quando la figla andà a marit ‘per<br />

disimpegnare i due lenzuoli e il fazzoletto sopra scritto<br />

quando la figlia andò a marito (si sposò)’; c. 135r lu marit<br />

dela neça Toneat ‘il marito della nipote di toneatto’.<br />

marit s.m. ‘marito, sposo’, nP 572 marît, dal lat. mARItUm,<br />

REW 5363; presente è anche la forma venezianeggiante<br />

marido. UdiCalBCU1348/III c. 121r Lenart todescho bechar


213<br />

marido di Marghareta ‘leonardo tedesco macellaio marito<br />

di margherita’; c. 125v per dispegnar li doy linculi e-l façul<br />

sora scripto quando la figla andà a marit ‘per disimpegnare<br />

i due lenzuoli e il fazzoletto sopra scritto quando la figlia<br />

andò a marito (si sposò)’; c. 135r lu marit dela neça Toneat<br />

‘il marito della nipote di toneatto’.<br />

marit, marito: marito. UdiOspBCU1337/III So marit XVIIIr suo marito.<br />

Çuane e Lenart so marit de Deglà XXIv Giovanna e leonardo<br />

suo marito di Adegliacco. item recevey di done Flor di<br />

Pirchut un camis di predi lu qual lu marit lu lasà ala glesie di<br />

Santa Marie Madalene 9v ancora ricevetti da donna Fiora<br />

di Percoto un camice da prete il quale il marito lo lasciò<br />

alla chiesa di santa maria maddalena.<br />

martel s.m. ‘martello’, nP 574 martièl, dal lat. mARtEllUm,<br />

REW 5379, qui con la consueta mancata dittongazione<br />

della vocale media in posizione debole. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 117r r. sol. viij per lu martel vindut per Birtuluç bricho<br />

‘ricevetti otto soldi per il martello venduto all’esattore<br />

Bertoluccio’.<br />

marter s.m. ‘martire’, nP 573 màrtar, dal lat. mARtyREm,<br />

REW 5385. UdiCalBCU1348/IV c. 48v fra Tomas e fra<br />

Denel di sent Pieri marter ‘fra tommaso e fra Daniele di<br />

san Pietro martire’.<br />

marter martire, nP 573 martar. UdiOspBCU1337/III item recevey di done<br />

Lenardine di Palut sore une chasa la qual e sta donge Sant<br />

Piero marter livris di frx. viij 4v ancora ricevetti otto libbre<br />

di frisachensi da donna leonardina di Paludo per una casa<br />

nella quale sta vicino a san Pietro martire. Sore une so casa<br />

la qual è in la contrade di santo Piero marter 13v per una<br />

sua casa che è nella contrada di san Pietro martire.<br />

martz: marzo, vd. març. trimarBCU147 item r. del mess di martz dela messa<br />

de fradala s. liij ‘ancora ricevetti per il mese di marzo dalle<br />

messe della fraternita cinquantatre soldi’ 49 r .<br />

mas s.f. ‘maso, poderetto con abitazione’, nP 576 mâs, dal lat.<br />

mAnsUm, REW 5322. UdiCalBCU1348/IV c. 9r oblegay<br />

lu mas di Cerneglons riçut per Iacum ‘obbligai il podere di<br />

Cerneglons ricevuto da Giacomo’. ® UdiOspBCU1337/<br />

III c. 16v recevey di Chuluse brut chi fo di Chuchat di Pagnà<br />

sore une part di mas lu qual e ten quartis iij di forment


214<br />

‘ricevetti tre quarte di frumento da nicolussa nuora del<br />

fu Cuccatto di Pagnacco per una parte di podere che (lei)<br />

tiene’.<br />

mas s.m. ‘maso, poderetto con abitazione’, nP 576 mâs, dal<br />

lat. mAnsUm, REW 5322. VenmarBCU1275/II c. 34v<br />

une diesime del mas di Çierseit ‘una decima del maso di<br />

Ceresetto’. ® UdiCalBCU1348/IV c. 9r oblegay lu mas<br />

di Cerneglons riçut per Iacum ‘obbligai il podere di Cerneglons<br />

ricevuto da Giacomo’. UdiOspBCU1337/III c. 16v<br />

recevey di Chuluse brut chi fo di Chuchat di Pagnà sore une<br />

part di mas lu qual e ten quartis iij di forment ‘ricevetti tre<br />

quarte di frumento da nicolussa nuora del fu Cuccatto di<br />

Pagnacco per una parte di podere che (lei) tiene’.<br />

mas: maso, poderetto con abitazione, nP 576, dal lat. mAnsUm, REW<br />

5322, Piccini (1969-70: 434-5) mansus. UdiOspBCU1337/<br />

III Sore un mas lu qual el ten 1r per un maso che occupa.<br />

item recevey di Candit e di Menis sore un mas lu qual egl<br />

tignin in Blesan stars di meglo vij 2r ancora ricevetti da<br />

Candido e da Domenico per un maso che occupano a<br />

Blessano sette stai di miglio. item recevey di Lenart di Nogeret<br />

sore une part di mas lu qual el ten stars di sorch ij e di<br />

megl j e spadula j e roman a dà stars di megl ij 6r ancora<br />

ricevetti due stai di grano, uno di miglio e un prosciutto<br />

da leonardo di nogaredo per una parte di maso che tiene<br />

e resta a (deve ancora) dare due stai di miglio. item recevey<br />

di Candit e di Menis di Blesan sore un mas lu qual egl tignin<br />

stars d-avene viiij e di meglo vij ver è ch-el in pagarin un<br />

in dinars per frx. xxviij e galinis iiij or chugl us 10r ancora<br />

ricevetti da Candido e da Domenico di Blessano per un<br />

maso che occupano otto stai d’avena e sette di miglio, vero<br />

è che ne pagarono uno in denari per ventotto frisachensi<br />

e quattro galline con le uova. item recevey di Candit e di<br />

Menis di Blesan fradis sore un mas lu qual è in Blesan stars<br />

di forment v 15v ancora ricevetti cinque stai di frumento<br />

da Candido e da Domenico di Blessano fratelli per un<br />

maso che si trova a Blessano. item recevey di Arthicuc di<br />

Pagnà sore une part di mas lu qual el ten frx. xxij per un<br />

star di meglo anchora roman a dà stars ij di megl ch-el in<br />

pagà iij 19v ancora ricevetti da Articucco di Pagnacco per


215<br />

una parte di podere che occupa ventidue frisachensi per<br />

uno staio di miglio ancora rimane a (deve) dare due stai<br />

di miglio che (lui) ne pagò tre.<br />

masà s.m. ‘massaro, fittaiolo, colono’, nP 579 massâr, dal frl.<br />

mâs ‘maso, poderetto con abitazione’, nP 576, dal lat.<br />

mAnsUm, REW 5322. CivPorBCU216 c. 1r si aro masà<br />

Vancho ‘era massaio Vanco’. ® trimarBCU147 c. 10v r. dal<br />

masar di Segnà per una quarta di forment sol. xxvij ‘ricevetti<br />

dal massaro di segnacco per una quarta di frumento’. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 27r dè dar Bonat masar sol. c c xx per<br />

lu feno del agar ‘il massaro Bonatto deve dare centoventi<br />

soldi per il fieno del solco’. UdiOspBCU1337/III c. VIIr<br />

per fà vignì glu masars ala paga ‘per far venire i massari al<br />

pagamento’.<br />

masanà, massanà: macinare, nP 576, dal lat. mACHInARE, REW 5206,<br />

Piccini (1969-70: 446) masinare. UdiOspBCU1337/III<br />

Per fà masanà agl povers stars di forment iij e di siale j VIv<br />

per far macinare per i poveri tre stai di frumento e uno di<br />

segala. item spendey per fà masanà agl povers stars di forment<br />

ij Xv ancora spesi per far macinare per i poveri due stai di<br />

frumento. item espendey stars di forment ij glu quagl jo fes<br />

masanà agl povers XVIIv ancora spesi due stai di frumento<br />

che io feci macinare per i poveri.<br />

masanà: macinare, nP 576 masanâ, dal lat. mACHInARE, REW 5206,<br />

Vicario (1999a: 217). trimarBCU147 Spendey per masanà<br />

lu forment ‘spesi per macinare il frumento’ 20 v .<br />

masanaduris s.f. plu. ‘macinature’, nP 576 masanadùre, registrato nei<br />

Rotoli solo al plurale, vd. voce seguente. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 127v r. marchas ij per masanaduris ‘ricevetti due<br />

marche per macinature’; c. 132r r. marchas ij di sol. per<br />

masanaduris stars lxxx di forment ‘ricevetti due marche di<br />

soldi per le macinature di ottanta stai di frumento’.<br />

masanar v. ‘macinare’, nP 576 masanâ, dal lat. mACHInARE, REW<br />

5206, Piccini 446 masinare, ClR 165. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 87v Martin dè dar star j ÷ di sigela valebat sol. xlviij<br />

lu star adì xx in iugno masanat per Çulian ‘martino deve<br />

dare uno staio e mezzo di segala del valore di quarantotto<br />

soldi lo staio oggi venti giugno, macinato da Giuliano’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 46v star j di sigela per sol. lij la vilia


216<br />

di s.ta Maria di marc dat a Grior a masanar ‘uno staio di<br />

segala per cinquantadue soldi la vigilia di santa maria di<br />

marzo dato a Gregorio per macinare’. ® UdiOspBCU1337/<br />

III c. VIv per fà masanà agl povers stars di forment iij e di<br />

siale j ‘per far macinare per i poveri tre stai di frumento e<br />

uno di segala’; c. XVIIv espendey stars di forment ij glu quagl<br />

jo fes masanà agl povers ‘spesi due stai di frumento che io<br />

feci macinare per i poveri’.<br />

masanch: accetta, pennato, strumento con una lama larga e manico corto,<br />

nP 579. UdiOspBCU1337/III item espendey per fà choncà<br />

une manarie e une pestedorie e un masanch frx. vj XXIIr<br />

ancora spesi sei frisachensi per far aggiustare una mannaia,<br />

un tagliere e una accetta.<br />

masango s.m. ‘roncola, pennato, scura a lama larga e manico corto,<br />

nP 579 massànc, probabilmente dal ted. dial. Masshacke,<br />

Mâsshàcke ‘ascia da boscaiolo’, cfr. slov. máseka ‘coltello da<br />

lardo’, vd. Zamboni (1991: 131). UdiCalBCU1348/III c.<br />

177v masango j chi lu det perdè ‘una roncola che il suddetto<br />

perse’. UdiCalBCU1348/IV c. 25v : sol. vj per j masango<br />

‘sei soldi per una roncola’.<br />

masar s.m. ‘massaro, fittaiolo, colono’, nP 579 massâr, Piccini<br />

450-1 massarius, dal frl. mâs ‘maso, poderetto con abitazione’,<br />

nP 576, dal lat. mAnsUm, REW 5322. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 27r dè dar Bonat masar sol. c c xx per lu<br />

feno del agar ‘il massaro Bonatto deve dare centoventi soldi<br />

per il fieno del solco’; c. 61v Meni det Charisa di Lauçaç<br />

masar dè dar fata roson in dut ‘Domenico detto Carissa di<br />

lauzacco massaro deve dare fatto il conto in tutto’; c. 62v<br />

Arman filg Teon de Cerneglons mio masar sol. x per pesonalg<br />

ij di melg di sem et sol. iij ÷ per vin in sent Çuan di cugno<br />

‘Armano figlio di teone di Cerneglons mio massaro dieci<br />

soldi per due pesinali di seme e tre soldi e mezzo per vino a<br />

san Giovanni di giugno’. ® UdiOspBCU1337/III c. VIIr<br />

per fà vignì glu masars ala paga ‘per far venire i massari al<br />

pagamento’.<br />

® UdiCriAPU25 c. 25v spendey a ser Toni nodar dal Fari<br />

ed a Zuan di Fontana Buina chu furin a Chistiel di Porpet<br />

per lu masar di Pantianins chu iara in preson per lu chiaval<br />

di ser Iachum di Fabrian s. vxj ‘spesi sedici soldi per messer


217<br />

Antonio notaio del Fabbro e a Giovanni di Fontanabona<br />

che furono a Castello di Porpetto per il massaro di Pantianins<br />

che era in prigione per il cavallo di messer Giacomo<br />

di Fabriano’.<br />

masar(i)ga s.f. ‘domestica, serva, fantesca’, nP 579 massàrie, vd. REW<br />

5396 s.v. mAssA, con suff. -ARIAm. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 103r sol. viiij or per formadi mandat per la masarga di<br />

ser Niculùs di ser Çan adì j in avost ‘nove soldi di formaggio<br />

mandato con la domestica di messer nicolussio figlio di<br />

messer Gianni, oggi primo di agosto’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 12r la mari Benat me masarga di Persergan ‘la madre di<br />

Bennato mia domestica di Persereano’; c. 32r sol. vij per<br />

imprest daç al charador di Glemona chi menà la masariga<br />

di Glemona ‘sette soldi in prestito dati dal carrettiere di<br />

Gemona che portò la domestica da Gemona’; c. 52v sol. vij<br />

per imprest daç al charador chi menà la masariga di Glemona<br />

adì v in çenar ‘soldi sette in prestito dati al carrettiere che<br />

portò la domestica da Gemona oggi cinque gennaio’.<br />

masar massaro, colono, fittaiolo, nP 579 massâr, Piccini (1969-70: 450-1)<br />

massarius, cfr. frl. mâs ‘maso, poderetto con abitazione,<br />

nP 576, dal lat. mAnsUm, REW 5322, Vicario (1999a:<br />

216-7 mas). trimarBCU147 R. ventisette soldi dal masar<br />

di Segnà per una quarta di forment sol. xxvij ‘ricevetti dal<br />

massaro di segnacco per una quarta di frumento’ 10 v .<br />

Spendey al masar di Cortal in aiutori de chiase sol. xl ‘spesi<br />

quaranta soldi per il massaro di Cortale in aiuto di casa’ 20 r .<br />

masarç, masarc: massari (m. plu.). trimarBCU147 item per r. masarç s. iiij<br />

‘per ricevere (accogliere) i massari’ 29 v . Per ÷ r. masarç et<br />

al cancilir s. xxiiij ‘per mezza ricevetti massari e soldi ventiquattro<br />

al cancelliere’ 35 r . Glu masarc di Coloret di Prat resta<br />

a pagà salf Toni Magri chu apagà ‘i massari di Colloredo di<br />

Prato devono pagare, salvo Antonio magro che pagò’ 68 v .<br />

masaris: masserizie, nP 579 massarìe, vd. REW 5396 mAssA e Piccini<br />

(1969-70: 452) masseritia. trimarBCU147 R. per ferament<br />

e per masaris vindudis sol. xxxv ‘ricevetti trentacinque soldi<br />

per ferramenta e per masserizie vendute’ 9 r .<br />

masars: massari, fittavoli, coloni, nP 579, Piccini (1969-70: 450-1). UdiOspBCU1337/III<br />

Per fà vignì glu masars ala paga VIIr per<br />

far venire i massari al pagamento.


218<br />

may s.m. ‘maggio’, nP 549-50, regolare dal lat. mAJUm,<br />

REW 5250, è meno diffuso, nei Rotoli, del corrispondente<br />

termine maço (vd.), di impronta tosco-veneta. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 107v adì j in may ‘oggi primo maggio’.<br />

UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 15 adì xvj may in lla so butiga<br />

‘oggi sedici maggio nella sua bottega’.<br />

may: maggio, nP 549-50 mài, Vicario (1999a: 217 may). trimarBCU147<br />

R. dal mes di may di oferta sol. xlij ‘ricevetti per il mese di<br />

maggio quarantadue soldi di offerta’ 4 r .<br />

may: mai, nP 549. UdiOspBCU1337/III item recevey di Flurido sartor sore<br />

une chasa la qual è di la moglì di ser Ancilot di Strasot marcha<br />

di frx. j la qual el in pagà may ÷ per an el no aveva pagado<br />

per l-ano pasat çoè in lo m o ccc o lxxx iiij or 21v ancora ricevetti<br />

da Fiorito sarto per una casa che è della moglie di messer<br />

Ancillotto di strassoldo una marca di frisachensi che egli<br />

ne pagò mai mezza all’anno, egli non aveva pagato per<br />

l’anno scorso cioè nel 1384.<br />

mazore vd. maior.<br />

me agg. e pron. poss. ‘mia (f.)’, nP 585-6 mé, dal lat. mEAm.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 12r la mari Benat me masarga di<br />

Persergan ‘la madre di Bennato mia domestica di Persereano’.<br />

me agg. e pron. poss. ‘mia’, nP 585-6 mé, dal lat. mEAm.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 31r Meniga me cugnada ‘Domenica<br />

mia cognata’. UdiDuoBCU1200/VI c. 57v per fà menà j e<br />

piere de puarte di Sent Laçer per fin a chiase me la qual va<br />

in cime de glesie ‘per far portare una pietra della porta di<br />

san lazzaro fino a casa mia, che va in cima alla chiesa’. ®<br />

UdiCalBCU1348/V c. 12r la mari Benat me masarga di<br />

Persergan ‘la madre di Bennato mia domestica di Persereano’.<br />

me: me (pron. pers.), vd. § 2.3. trimarBCU147 R. da me midiesim vini<br />

congi ÷ ‘ricevetti da me medesimo mezzo conzo di vino’<br />

5 v . R. da me Zuan chiamerar olio lira j a ‘ricevetti da me<br />

(stesso) Giovanni cameraro una libbra di olio’ 3 r . R. da<br />

me midiesim vini congi ÷ ‘ricevetti da me medesimo mezzo<br />

conzo di vino’ 5 v .<br />

mec, meço, meco: mezzo, nP 599 miez. UdiOspBCU1337/III Per meço lu<br />

mes di may e per meco lu mes di avrily IIr per mezzo mese


219<br />

di maggio e per mezzo mese di aprile. Per un çentenar e<br />

meco di latis VIIv per un centinaio e mezzo di pertiche.<br />

item espendey per une cevre di chalcine per meco centenar di<br />

chops e per mec di latis frx. xlvj XIv ancora spesi quarantasei<br />

frisachensi per un cestone di calce, per mezzo centinaio<br />

di tegole e per mezzo di pertiche. item recevey pur dal deto<br />

Domeni sore un altro camp lu qual è in vie di Predeman<br />

star di forment j ÷ ver è ch-el pagà lu meço in dinari per frx.<br />

xxvj 12v ancora ricevetti sempre dal detto Domenico per<br />

un altro campo che si trova in via di Pradamano uno staio<br />

e mezzo di frumento, vero è che pagò il mezzo in denari<br />

per ventisei frisachensi. Mens iiij or dinar per lu star e mec<br />

di forment 15v meno quattro denari per lo staio e mezzo<br />

di frumento.<br />

meço agg. ‘mezzo’, nP 599 mièz, dal lat. mEDIUm, REW 5462.<br />

Il cameraro adopera di solito il segno “÷” per indicare ‘mezzo’;<br />

quando verga la parola per esteso scrive meço e meça,<br />

con fonologia venezianeggiante. UdiCalBCU1348/III c.<br />

123v termit a meça Cresima ‘termine a metà Quaresima’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 6r sol. x per meço lu çuchul ‘dieci<br />

soldi per mezzo capretto’; c. 15v sol. v per meça brega di<br />

laris ‘cinque soldi per mezza tavola di larice’.<br />

meda s.f. ‘pagliaio, cumulo di fieno’, nP 585 mède, dal lat. mEtAm,<br />

vd. REW 5548, ClR 406. UdiCalBCU1348/V c.<br />

27r sol. cxx per j meda di feno resta a dar sol. x adì xviij in<br />

maço ‘centoventi soldi per un cumulo di fieno, deve ancora<br />

dare dieci soldi oggi diciotto maggio’.<br />

medal s.m. forse ‘midollo, midolla’, dato il contesto, come medòle,<br />

nP 587. UdiDuoBCU1200/VI c. 46v per j o len chi io gli<br />

vendey di medal di pin ‘per un legno di midollo di pino<br />

che io gli vendetti’.<br />

medeà: medicare, nP 585, dal lat. mEDICARE, REW 5457. UdiOspBCU1337/III<br />

item espendey per fà medeà un infantulin<br />

lu qual avè rot lu brac frx. xij XVIv ancora spesi dodici<br />

frisachensi per far medicare un bambino che ebbe rotto<br />

il braccio.<br />

medigar v. ‘medicare, curare’, nP 586 medeâ. VenmarBCU1275/<br />

II c. 34r li deti son tignudi a medigar i poveri dela casa dela<br />

fradagla ‘i suddetti sono tenuti a medicare i poveri della


220<br />

casa della confraternita’.<br />

medigo s.m. ‘medico’, nP 598 mièdi, dal lat. mEDICUm, REW<br />

5459, qui nella forma venez. UdiCalBCU1348/V c. 59v<br />

carta per man di Pieri nodar filg di mestri Çuan medigo<br />

‘carta per mano di Pietro notaio figlio di mastro Giovanni<br />

medico’.<br />

medri vd. mieri.<br />

megl(o) vd. melg.<br />

mel vd. melg.<br />

melg s.m. ‘miglio’, nP 587 mei, dal lat. mIlIUm, REW 5572,<br />

anche mel, megl, meglo.<br />

trimarBCU147 c. 1v j st. di melg sol. xxiiij ‘uno staio di miglio ventiquattro<br />

soldi’; c. 32r melg st. ÷ ‘mezzo staio di miglio’; c. 42r vendey<br />

la deta quarta di mel s. xxv ‘vendetti a venticinque soldi la suddetta<br />

quarta di miglio’. UdiCalBCU1348/III c. 2v sol. x per pesonal j di melg<br />

adì xxvj in çugno ‘dieci soldi per un pesinale di miglio oggi ventisei<br />

giugno’; c. 85v pesonalg ij di melg per semenar ‘due pesinali di miglio<br />

da seminare’. UdiCalBCU1348bis c. 5r star j ÷ di melg ‘uno staio di<br />

miglio’. UdiOspBCU1337/III c. 3r recevey di Domeni di Basalgapenta<br />

sore une part di mas quarta di forment j e di megl j e di sorch j e d-avene<br />

j ‘ricevetti da Domenico di Basagliapenta per una parte di maso una<br />

quarta di frumento e una di miglio e una di grano e una di avena’; c.<br />

3r une spadule e une quarta di meglo e lu vin ‘un prosciutto, una quarta<br />

di miglio e il vino’; c. 6r stars di sorch ij e di megl j e spadula j e roman<br />

a dà stars di megl ij ‘due stai di grano, uno di miglio e un prosciutto<br />

e resta a dare due stai di miglio’; c. 10v stars di siale iiij or di meglo iij<br />

÷ ‘quattro stai di segala e tre e mezzo di miglio’.<br />

memorie s.f. ‘memoria’, nP 588 memòrie.<br />

UdiBCU373 c. 1r certamentri soi di tal nature chu davant ch-io mueri,<br />

no mi jess di memorie fin ch-io non hebi a plen rindut et satisfat agl amis<br />

pagl sirvisis ricivuz ‘certamente sono di tale natura che prima che io<br />

muoia, non mi esce di memoria finché non abbia pienamente reso e<br />

soddisfatto gli amici per i servigi ricevuti’.<br />

menà v. ‘portare, trasportare’, nP 588-9 menâ, dal lat. mInARE,<br />

REW 5585. UdiDuoBCU1200/VI c. 59r elli ingrenarin<br />

la glesie e menarin fur lis scovacis ‘essi pulirono la chiesa e<br />

portarono fuori le immondizie’; c. 70v el mi fe per menà<br />

lis lastry grandis in la fondamente del tor ‘egli mi fece per<br />

portare le lastre grandi nella fondamenta del campanile’.


221<br />

VenmarBCU1275/II c. 34v sovre la rason del-aghe che ven<br />

menade over tolete per la roie ‘per il conto dell’acqua che<br />

viene portata ovvero tolta dalla roggia’. ® trimarBCU147<br />

c. 40r per menà iò Pieri lu forment ad Udin s. lx ‘per portare<br />

io Pietro il frumento a <strong>Udine</strong> sessanta soldi’. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 7v vasello j di vin stimat congi vj per bocis<br />

iiij or per sol. lxvj lu congi a misura di most menat a man<br />

‘una botte di vino stimata sei conzi, per quattro mezzette<br />

per sessantasei solgi al conzo a misura di mosto, portato a<br />

mano’; c. 138v r. modoni centenar ij c xx menaç al mulino<br />

‘ricevetti duecentoventi mattoni portati al mulino’. UdiOspBCU1337/III<br />

c.IXv espendey per fà menà glu lens des vic<br />

di tre camps ‘spesi per far portare la legna delle viti di tre<br />

campi’; c. XIIIv espendey per fà menà lu det sorch frx. iiij<br />

‘spesi quattro frisachensi per far portare il sufdetto grano’.<br />

menà, menar portare, nP 588-9, dal lat. mInARE, REW 5585. UdiOspBCU1337/III<br />

item espendey per fà menà glu lens des vic<br />

di tre camps IXv ancora spesi per far portare la legna delle<br />

viti di tre campi. item espendey per fà menà lu det sorch frx.<br />

iiij XIIIv ancora spesi quattro frisachensi per far portare il<br />

detto grano. item espendey per fà menà glu lens des detis vic<br />

frx. xiiij XVIIv ancora spesi per far portare la legna delle<br />

dette viti. item espendey per fà menar lu sorgal d-un champ<br />

di sorch frx. xij XVv ancora spesi dodici frisachensi per far<br />

portare i fusti secchi del mais da un campo di grano. item<br />

espendey per fà menar l-ua di doy campi frx. iiij or XXIIIr<br />

ancora spesi quattro frisachensi per far portare l’uva di<br />

due campi.<br />

menà: portare, trasportare, nP 588-9 menâ. trimarBCU147 Per menà iò Pieri<br />

lu forment ad Udin s. lx ‘per portare io Pietro il frumento<br />

a <strong>Udine</strong> sessanta soldi’ 40 r .<br />

menade vd. menà.<br />

menar v. ‘portare, trasportare’, nP 588-9 menâ, dal lat. mInARE,<br />

REW 5585. UdiCalBCU1348/III c. 7v vasello j<br />

di vin stimat congi vj per bocis iiij or per sol. lxvj lu congi a<br />

misura di most menat a man ‘una botte di vino stimata sei<br />

conzi, per quattro mezzette per sessantasei solgi al conzo<br />

a misura di mosto, portato a mano’; c. 66r bregis xl et ll.<br />

xxviij di ferro menat per lu cugnat chi sta a Buri adì xviiij


222<br />

in març ‘quaranta tavole e ventotto libbre di ferro portato<br />

dal cognato che sta a Buttrio, oggi diciannove marzo’; c.<br />

138v r. modoni centenar ij c xx menaç al mulino ‘ricevetti<br />

duecentoventi mattoni portati al mulino’. ® GEm-BAl c.<br />

6r per menà lo dito savolon ‘per portare la suddetta sabbia’.<br />

UdiOspBCU1337/III c.IXv espendey per fà menà glu lens<br />

des vic di tre camps ‘spesi per far portare la legna delle viti<br />

di tre campi’; c. XIIIv espendey per fà menà lu det sorch<br />

frx. iiij ‘spesi quattro frisachensi per far portare il sufdetto<br />

grano’.<br />

menarin vd. menà.<br />

mens avv. ‘meno’, nP 590 ant. mens, dal lat. mInUs, forma<br />

già segnalata da Ascoli (1878: 351) per l’uscita “neutrale”<br />

di -s, vd. anche REW 5594, Benincà/Vanelli (1998: 94).<br />

CivBCU372 c. 2r mar. di ss. ij mens piçulg iiij or chun glu qualg el nos<br />

paià purçielg ij ‘due marche di soldi meno quattro piccoli con i quali<br />

lui ci pagò due maiali’; c. 2v chiar di purzel chi my chostà a my poch<br />

mens di dnr. iij la liro ‘carne di maiale che mi costò, a me, poco meno<br />

di tre denari la libbra’. trimarBCU147 c. 20v spendey per cere conperade<br />

marcha di sol. j mens sol. v ‘spesi una marca di soldi meno cinque soldi<br />

per cera comperata’; c. 66v r. s. c mens iiij ‘ricevetti cento soldi meno<br />

quattro’. UdiCalBCU1348/III c. 2r sol. vij per imprest et ll. iiij or ÷ di<br />

formadi adì xij in seseledor mens oncis iij et boça iiij di vin ‘sette soldi in<br />

prestito e quattro libbre e mezza di formaggio oggi dodici luglio meno<br />

tre once e quattro mezzette di vino’. UdiCalBCU1348bis c. 11r congi<br />

xj mens sela j ‘undici conzi meno una secchia’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. XVIr espendey stars d-avene iiij or mens un pesenal per semenà iiij or<br />

champs del ospedal ‘spesi quattro stai d’avena meno un pesinale per<br />

seminare quattro campi dell’ospedale’; c. XVIr marcha ÷ di solc mens<br />

iiij or soldi ‘mezza marca di soldi meno quattro soldi’; c. 15v mens iiij or<br />

dinar per lu star e mec di forment ‘meno quattro denari per lo staio e<br />

mezzo di frumento’.<br />

mercandandia vd. merchandaria.<br />

merchadant: mercante, nP 568 marciadant, vd. REW 5516, Benincà/Vanelli<br />

(1998: 95 merchadada ‘commerciata’ dal lat. mERCAtA-<br />

RE). UdiOspBCU1337/III item recevey di Yachomo nevot<br />

chi fo di Missio merchadant per l-amina dal deto Mis per<br />

l-an presint frx. xl 1r ancora ricevetti quaranta frisachensi<br />

da Giacomo nipote del fu missio mercante per l’anima del


223<br />

detto missio per l’anno presente.<br />

merchandaria s.f. ‘mercanzia, merce, prodotto’, da un *mercha(ta)ndaria,<br />

da cfr. con il frl. marciadànt, nP 568, dal part. pres. del lat.<br />

volg. *mERCAtARE ‘dedicarsi alla mercatura’, anche in<br />

CIV-EsE 72 merchedada ‘commerciata’, cfr. it. mercatante<br />

‘colui che si dedica alla mercatura’, vd. REW 5516 s.v.<br />

mERCAtUs. si registra anche la forma mercandandia,<br />

forse un errore dello scrivano. UdiCalBCU1348/III c.<br />

118r Pieri Pesant filg chi fo Matio Çanon habitant in borgo<br />

d-Aquilegia chi fo di Predeman dè dar marchas x di sol. per<br />

imprest per comperar corame e animali e altra merchandaria<br />

a pro e a dam in prisinça Francesc mulinar det Farinuça e<br />

Culau det Crauat di Laucaç adì xxvij in setember ‘Pietro Pesante<br />

figlio del fu mattio Zanon abitante in borgo Aquileia,<br />

che fu di Pradamano, deve dare dieci marche di soldi in<br />

prestito per comperare cuoio e animali e altra mercanzia a<br />

vantaggio e a danno, alla presenza di Francesco mugnanio<br />

detto Farinuzza e nicolao detto Croatto di lauzacco, oggi<br />

ventisette settembre’. UdiCalBCU1348/IV c. 9r duchati l<br />

d-oro in mercandandia ‘cinquanta ducati d’oro in mercanzia’.<br />

merchat s.m. ‘mercato’, anche ‘vendita’, nP 568 marciât, dal lat.<br />

mERCAtUm, REW 5516, anche nella forma venezianeggiante<br />

merchado. UdiCalBCU1348/III c. 111r Çuan Toni<br />

Picot sora scripto dè dar marchas ij di sol. per imprest per andar<br />

al merchat di sent Piligrin ‘Giovanni Antonio Picotti sopra<br />

scritto deve dare due marche di soldi in prestito per andare<br />

al mercato di san Pellegrino’; c. 159v j chavalo valebat ll. vj<br />

a bon merchado ‘un cavallo valeva sei lire a buon mercato (a<br />

buon prezzo)’; c. 188r star ij d-avena a misura di merchat<br />

‘due stai d’avena a misura di mercato’. UdiCalBCU1348/V<br />

all. 5r c. 60 sol. xx per andar al merchat di Codroip ‘venti<br />

soldi per andare al mercato di Codroipo’. ® CivOdoAsUana689<br />

c. 21v façirin lu merchiat ‘fecero la vendita’; c.<br />

22r dinas ij soro merchiat ‘due denari soprammercato’.<br />

merchat, mercat: mercato, nP 568 marciât. UdiOspBCU1337/III item<br />

recevey di Michulau marangon di Merchat Veri sora una sua<br />

chasa la qual el sta di nivelo marcha di frx. ÷ e frx. xvj 1r<br />

ancora ricevetti da nicolò falegname di mercatovecchio,


224<br />

per una sua casa nella quale sta, di canone mezza marca<br />

di frisachensi e sedici frisachensi.<br />

merchiat s.m. ‘mercato’, anche ‘campravendita’, nP 568 marciât,<br />

dal lat. mERCAtUm, REW 5516. CivBCU372 c. 2r<br />

chiar di purzel chi my chostà a my ss. iij la liro e ss. ij soro<br />

merchiat ‘carne di maiale che mi costò, a me, tre soldi la<br />

libbra e due soldi in più’. UdiDuoBCU1200/VI c. 81r si<br />

mi lasà del merchiat sol. xiij ‘mi lasciò tredici soldi per la<br />

compravendita’. ® UdiCalBCU1348/III c. 111r Çuan<br />

Toni Picot sora scripto dè dar marchas ij di sol. per imprest per<br />

andar al merchat di sent Piligrin ‘Giovanni Antonio Picotti<br />

sopra scritto deve dare due marche di soldi in prestito per<br />

andare al mercato di san Pellegrino’. UdiCalBCU1348/V<br />

all. 5r c. 60 sol. xx per andar al merchat di Codroip ‘venti<br />

soldi per andare al mercato di Codroipo’.<br />

meri vd. mieri.<br />

merinda s.f. ‘merenda, pasto leggero tra il pranzo e la cena’, nP 604<br />

mirìnde, dal lat. mEREnDAm, REW 5521, a sua volta<br />

da mERERE, REW 5522, ClR 330. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 55v per la merinda sol. iij per vin per pan per formadi<br />

‘per la merenda tre soldi per vino, pane e formaggio’.<br />

meritin vd. *merità.<br />

*merità v. ‘meritare, essere degno’, nP 592 meretâ. UdiBCU373<br />

c. 1r s-al nus par cha-gl meritin par vuestre bontat et curtisie<br />

‘se ci pare che se lo meritino per vostra bontà e cortesia’.<br />

merkatant: mercante, nP 568 marciadànt, vd. REW 5516, Benincà/Vanelli<br />

(1998: 95 merchadada ‘commerciata’ dal lat. mERCAtA-<br />

RE), Vicario (1999a: 218 merchadant). trimarBCU147<br />

R. de Kolau merkantant s. xxxxiiij per iiij pesinal de frument<br />

‘ricevetti da nicolao mercante quarantaquattro soldi per<br />

quattro pesinali di frumento’ 64 r .<br />

merli s.m. ‘merlo’, nP 599 mièrli. UdiBCU435 c. 1r lu qual fas<br />

li merli del mur di sent Stiefin ‘il quale fa i merli del muro<br />

di santo stefano’.<br />

mes s.m. ‘mese’, nP 593 mês, dal lat. mE(n)sEm. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 67v per so selary debe avè duchati xv<br />

per mes e la chiase e uno leto furnido ed achest per tanto chi<br />

el lavorerà ‘per suo salario deve avere 15 ducati al mese e<br />

la casa e un letto fornito e questo per tutto il tempo che


225<br />

lavorerà’; c. 88r Zili muni chi à servit mes vj e dis xx ‘Egidio<br />

sacrestano che ha servito sei mesi e venti giorni’. UdimisBCUospH<br />

c. Vv recevey per lin in lu mes in april ‘ricevetti<br />

per lino nel mese di aprile’.<br />

mes: mese (e ‘mesi’, plu.), nP 593 mês. trimarBCU147 R. dal mes di may di<br />

oferta sol. xlij ‘ricevetti per il mese di maggio quarantadue<br />

soldi di offerta’ 4 r . item r. dal mes di bruma s. lvj ‘ancora<br />

ricevetti cinquantasei soldi per il mese di dicembre’ 31 r .<br />

Per x mesis fatis in x mes al predi s. xl ‘soldi quaranta per<br />

dieci messe fatte in dieci mesi al prete’ 35 r .<br />

mes: mese. UdiOspBCU1337/III Mes d-avril Iv mese di aprile.<br />

mesa: messa, nP 593-4 mèsse. trimarBCU147 Per j a mesa s. vij ‘per una<br />

messa sette soldi’ 46 r .<br />

mesal s.m. ‘messale, libro della messa, libro delle funzioni’, nP<br />

593 messâl, dal lat. mIssAlEm, da mIssA, REW 5610.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 188v debin dar duchati viij d-oro<br />

sora lu mesal ‘devono dare otto ducati d’oro per il messale’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 1v lu comuno di Clauglan dè dar per<br />

imprest duchati viij sora lu mesal ‘il comune di Clauiano deve<br />

dare in prestito otto ducati per il messale’; c. 31v duchati<br />

viij per l-imprest sora lu mesal ‘otto ducati in prestito per il<br />

messale’.<br />

*mesal s.m. ‘messale, libro della messa, libro delle funzioni’, nP<br />

593 messâl, dal lat. mIssAlEm, da mIssA, REW 5610.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 67v j e clave chi el mi fes su lu<br />

armar chi è in la sigristie chi si ten glu mesali e glu paramenti<br />

‘una chiave che egli mi fece per l’armadio che è in<br />

sacrestia nel quale si tengono i messali e i paramenti’. ®<br />

UdiCalBCU1348/III c. 188v debin dar duchati viij d-oro<br />

sora lu mesal ‘devono dare otto ducati d’oro per il messale’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 1v lu comuno di Clauglan dè dar per<br />

imprest duchati viij sora lu mesal ‘il comune di Clauiano deve<br />

dare in prestito otto ducati per il messale’; c. 31v duchati<br />

viij per l-imprest sora lu mesal ‘otto ducati in prestito per il<br />

messale’.<br />

*mesedar v. ‘mescolare’, nP 594 messedâ, dal lat. *mIsCItARE,<br />

REW 5605. UdiCalBCU1348/III c. 179r stars iij di sigela<br />

mesedata ‘tre stai di segala mescolata’.<br />

mesis: messe (f. plu.). trimarBCU147 item spendey per vij mesis lu dì di sen


226<br />

Blas sol. lviij ‘ancora spesi cinquantotto soldi per sette messe<br />

il giorno di san Biagio’ 8 r . Spendey per mesis per la anima<br />

Hendrì Puglulin sol. xvj ‘spesi sedici soldi per messe per<br />

l’anima di Endrigo Pugliulino’ 8 r . Spendey lu dì del setal per<br />

mesis e per paià Michel des Corç di chel ch-el lu veglà sol. lxxvj<br />

‘spesi settantasei soldi nel settimo giorno dalla morte per<br />

le messe e per pagare michele delle Corti per quel tempo<br />

che lo vegliò’ 12 v . item spendey per fà dì ij mesis per l-anima<br />

Lenart Fari s. xij e s. j al muni ‘ancora spesi dodici soldi<br />

per far dire due messe per l’anima di leonardo fabbro e<br />

un soldo al sacrestano’ 28 v .<br />

mess: mese, vd. mes. trimarBCU147 item r. del mess di martz dela messa de<br />

fradala s. liij ‘ancora ricevetti per il mese di marzo dalle<br />

messe della fraternita cinquantatre soldi’ 49 r .<br />

mestri s.m. ‘mastro, operaio’, nP 595 mèstri, dal lat. mAGIstRUm.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 38v lu mestri marangon<br />

‘il mastro falegname’; c. 53v dnr. xxvij per salari del mestri<br />

dela scola ‘27 denari per lo stipendio del maestro della<br />

scuola’. UdiDuoBCU1200/VI c. 58r mestry Corat furnisir<br />

‘mastro Corrado fornaciaio’; c. 72v sol. iij per j e ingranarie<br />

di palme per ingrenà là chu lavorin glu mestris ‘tre soldi per<br />

una scopa da mano per scopare dove lavorano gli operai’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 34v instrument fat per man di<br />

mestri Durì di Spignimberch ‘istrumento fatto per mano<br />

di mastro Odorlico di spilimbergo’. ® trimarBCU147 c.<br />

26r mestri Çuan vaselar di Fregelà ‘mastro Giovanni bottaio<br />

di Fraelacco’. UdiCalBCU1348/III c. 31r in prisinça<br />

mestri mestri Çuan fari di Spignimbergo di Merchat vieri<br />

‘alla presenza di mastro Giovanni fabbro di spilimbergo<br />

di mercatovecchio’.<br />

mestri s.m. ‘mastro, operaio’, nP 595 mèstri, dal lat. mAGIstRUm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 31r in prisinça mestri<br />

mestri Çuan fari di Spignimbergo di Merchat vieri ‘alla<br />

presenza di mastro Giovanni fabbro di spilimbergo di<br />

mercatovecchio’.<br />

mestri: mastro, operaio, nP 595 mèstri, dal lat. mAGIstRUm. trimarBCU147<br />

R. di mestri Çuan vaselar di Fregelà per j quarta<br />

di forment s. xxx ‘ricevetti da mastro Giovanni bottaio di<br />

Fraelacco per una quarta di frumento trenta soldi’ 26 r .


227<br />

Mestri Matiùs marangon ‘mastro mattiusso falegname’ 66 v .<br />

mestris: mastri, operai (m. plu.). trimarBCU147 item spendey per fà conçà<br />

la caniva per mestris libr. iiij mens s. ij et selear centenar v<br />

monta s. c ‘ancora spesi per far sistemare la cantina; per gli<br />

operai quattro libbre meno due soldi e cinque centinaia di<br />

tegole di paglia battuta in totale cento soldi’ 34 r .<br />

mestris: mastri, operai, nP 595. UdiOspBCU1337/III Espendey per pagà<br />

glu mestris glu quagl concarin glu vasegl IVr spesi per pagare<br />

gli operai i quali aggiustarono le botti. Per pagà glu mestris<br />

VIIv per pagare gli operai.<br />

mestry vd. mestri.<br />

meti v. ‘mettere’, nP 595-6 mèti. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

64r iiij manis di uadule e j o mani di scoriadis e j o mani di<br />

meti sù la chiandele quant glu munis inpiglin glu cesendeglis<br />

‘quattro manici da aspersorio e un manico da frusta e un<br />

manico per mettere sopra la candela, quando i sacrestani<br />

accendono le lampade ad olio’.<br />

meti, metir mettere; seminare, nP 595-6. UdiOspBCU1337/III item espendey<br />

per dos livris di ueli per meti in lu cesendeli Vv ancora spesi<br />

per due libbre di olio da mettere nella lampada. Per un<br />

cesendeli per metir in glesie Vv per una lampada da mettere<br />

in chiesa. Per dos livris di ueli per metir in lu cesendeli VIr<br />

per due libbre di olio da mettere nella lampada. Per un caro<br />

di savolon per metir chun la calcine VIIv per un carro di<br />

sabbia da mescolare con la calce. Per far metir lu ort IXr per<br />

far seminare l’orto. item espendey per une cevre di metir filat<br />

frx. xx XIIr ancora spesi venti frisachensi per un cestone<br />

per mettere del filato. item espendey per fà meti lu ort dagl<br />

povers frx. iiij or XVIv ancora spesi per far seminare l’orto dei<br />

poveri. item espendey per chomperà una seridura la qual jo fes<br />

meti su la chasa chi fo di Çuan di Nat frx. xiiij XXIr ancora<br />

spesi quattordici frisachensi per comperare una serratura<br />

che io feci mettere sulla casa che fu di Giovanni figlio di<br />

naldo. item espendej per ledan lu qual jo comperaj per meti<br />

in l-ort frx. vj XXVIIIr ancora spesi sei frisachensi per del<br />

letame che io comperai per mettere nell’orto.<br />

metz: mezzo, vd. miez. trimarBCU147 j pesinal e metz de frument ‘un pesinale<br />

e mezzo di frumento’ 59 v .<br />

metza: mezza. trimarBCU147 Marcha metza mens s. iij ‘mezza marca meno


228<br />

tre soldi’ 55 r .<br />

metze: mezza, vd. mieze. trimarBCU147 S. iij per metze lb. de oly ‘tre soldi<br />

per mezza libbra di olio’ 59 v . S. iij per metze lb. de oly ‘tre<br />

soldi per mezza libbra di olio’ 64 r .<br />

meytat s.f. ‘metà’, nP 587 ant. meitât, frl. mod. metât, nP 595,<br />

dal lat. mEDIEtAtEm. CivBCU372 c. 2v prisint Denel<br />

Miliana e Ponteleon so visin e la vachio raman pur in<br />

sueç per meytat ‘presente Daniele miliana e Pantaleone<br />

suo vicino e la vacca rimane pure in soccida per la metà’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 5v cun la mitat lu so niversari ‘con<br />

la metà il suo anniversario’. ® UdiCalBCU1348/III c. 62r<br />

per la meytat de uno maso alì posto e per luy arizudo che fo<br />

de dona Gnese Muyulina per liè donato ala fradagla predeta<br />

‘per la metà di un podere posto lì e da lui ricevuto che fu<br />

da donna Agnese muiulina, da lei donato alla confraternita<br />

predetta’. UdiCalBCU1348/IV c. 62r paga de fito semplice<br />

per la meytat de uno maso alì posto ‘paga di affitto semplice<br />

per la metà di un maso lì situato’.<br />

meytat s.f. ‘metà’, nP 587 ant. meitât, frl. mod. metât, nP 595,<br />

dal lat. mEDIEtAtEm, forma molto comune nelle carte<br />

friulane antiche con dittongo ej in protonia, forse originario,<br />

cfr. prov. meitat, fr. moitié e it. ant. meità, DEI 2440 metà 1 .<br />

Presente nei Rotoli anche con le forme megità e megitade,<br />

dove g ha regolarmente valore di j. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 62r per la meytat de uno maso alì posto e per luy arizudo<br />

che fo de dona Gnese Muyulina per liè donato ala fradagla<br />

predeta ‘per la metà di un podere posto lì e da lui ricevuto<br />

che fu da donna Agnese muiulina, da lei donato alla confraternita<br />

predetta’; c. 152r la vacha rosa in soco per megità<br />

‘la vacca rossa in soccida per metà’. UdiCalBCU1348/IV<br />

c. 37r r. ll. vj per lu lavorir cancelado per la megitade e a<br />

Toni l-altra megitade ‘ricevetti sei lire per il lavoro svolto<br />

per la metà e ad Antonio l’altra metà’; c. 62r paga de fito<br />

semplice per la meytat de uno maso alì posto ‘paga di affitto<br />

semplice per la metà di un maso lì situato’. ® GEm-BAl<br />

c. 21v r. d’Orseta per la meitade d’una braida ‘ricevetti da<br />

Orsetta per la metà di un podere’.<br />

meze: mese, vd. mes. trimarBCU147 item r. de offerte del meze de frebare s.<br />

xij ‘ancora ricevetti di offerta del mese di febbraio dodici


229<br />

soldi’ 49 r .<br />

mi pron. pers. ‘mi, a me’. Regolare nei Rotoli la forma di<br />

dativo (a) mi ‘a me, per me’; con l’enclisi del pronome<br />

oggetto di III persona si ha la forma mal ‘me lo’, come in<br />

friulano moderno. UdiCalBCU1348/III c. 3v r. di Çuan<br />

Stols marcha ÷ di sol. dada a mi per Çuan Dumini ‘ricevetti<br />

da Giovanni stols mezza marca di soldi data a me per<br />

mezzo di Giovanni (di) Domenico’; c. 23r resta a dar lu<br />

det Candit a mi Niculau marchas ij di sol. et sol. xxv ‘deve<br />

ancora dare il suddetto Candido a me nicolao due marche<br />

di soldi e venticinque soldi’; c. 41v dat al det Çuan j mio<br />

vasello di congi v chi lu det Çuan mal deba implir di vino la<br />

vilia di s.ta Maria di Mont ‘dato al suddetto Giovanni una<br />

mia botte da cinque conzi, che il suddetto Giovanni me la<br />

deve riempire di vino la vigilia di santa maria di monte’;<br />

c. 119v r. par j di scarpis a mi adì viij in otom ‘ricevetti un<br />

paio di scarpe per me, oggi otto ottobre’.<br />

mi: a me, mi (pron. pers.), vd. § 2.3. trimarBCU147 Lu qual mi costà xl<br />

sol. lu quinc ‘il quale mi costò quaranta soldi al conzo’ 7 v .<br />

mi: mi, a me, pronome personale dativo. UdiOspBCU1337/III Jachum lu<br />

qual mi scris Xv Giacomo il quale mi scrisse. item Matia<br />

di Clauglan sì mi dè sore v star di meglo conci di vin iij in<br />

rason di xl dinar lu conco e jo gli rasonay lu star dal meglo<br />

frx. xxiiij or 10r ancora mattia di Clauiano così mi diede<br />

tre conzi di vino per cinque stai di miglio in ragione di<br />

quaranta denari al conzo e io gli contai lo staio del miglio<br />

ventiquattro frisachensi.<br />

miçina, mizina: mezzina, misura per il grano corrispondente prima a mezzo<br />

staio, più tardi a un quarto di staio, nP 597 mezìne 1 , DEI<br />

2448 mezzina, Piccini (1969-70: 464) mezina, medina.<br />

trimarBCU147 R. da Culau di Reana per j mizina di<br />

forment vindut sol. xvj ‘ricevetti da nicolao di Reana per<br />

una mezzina di frumento venduto sedici soldi’ 1 v . R. di<br />

March Çuet di Fregelà per j a miçina di forment s. xiij ‘ricevetti<br />

tredici soldi da marco Zotto di Fraelacco per una mezzina<br />

di frumento’ 33 r .<br />

1 nP 607 s.v. mizìne riporta l’inciso di c. 33 r con omissione di vindut.


230<br />

midesima: medesima, stessa. UdiOspBCU1337/III Per fà buratà aquela midesima<br />

farina VIv per far abburattare quella stessa farina.<br />

midiesim agg. ‘medesimo’, nP 598 midiésim. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 40r la midiesime braide si iare part di chè del convent<br />

di sent Piery marter ‘la medesima braida era parte di quella<br />

del convento di san Pietro martire’. VenmarBCU1275/II<br />

c. 17r lasà sore chel midiesim bein ala dete fradagle gros xij<br />

‘lasciò per quello stesso bene alla suddetta confraternita<br />

dodici grossi’.<br />

midiesim: medesimo, stesso, nP 598 midièsim, Vicario (1999a: 219 midiesim).<br />

trimarBCU147 Da chel midiesim ‘da quello medesimo’ 1 v .<br />

item r. di luy midiesim forment pesonal viij ÷ ‘ancora ricevetti<br />

da lui medesimo otto pesinali e mezzo di frumento’ 25 r .<br />

midiesim: stesso, medesimo. UdiOspBCU1337/III Per fà arà l-achest midiesim<br />

camp VIr per far arare questo stesso campo.<br />

midiesime vd. midiesim.<br />

midiesims: medesimi. UdiOspBCU1337/III Per fà taglà glu midiesims lens<br />

IXr per far tagliare la medesima legna.<br />

mieç agg. ‘mezzo’, nP 599 miéz. UdiDuoBCU1200/VI c. 61r<br />

Toni de Maestre chi lavorà dis iij e quasi mieç ‘toni della<br />

maestra che lavorò tre giorni e quasi mezzo’.<br />

*miedri vd. mieri.<br />

miegl avv. ‘meglio’, nP 598 miéi. UdiBCU373 c. 1r quant miegl<br />

algl saran da vo stat trataz ‘quanto meglio essi saranno stati<br />

trattati da voi’.<br />

miere s.m. ‘miero, misura di olio da venticinque libbre’, nP<br />

598 ant. miedri, regolare dal lat. mEtRUm, REW 5553.<br />

UdischBCUospD c. 3v pena de mezo miere de olio ‘pena<br />

di dodici libbre e mezza di olio’. ® UdiCalBCU1348/III<br />

c. 119r miedris ij di olio per sent Niculau per ll. v ÷ di sol.<br />

lu mieri adì xv in fevrar ‘due mieri di olio per san nicolò,<br />

per cinque lire e mezza di soldi al miero, oggi quindici<br />

febbraio’. UdiCalBCU1348/IV c. 6r io Niculau dè dar<br />

a s.ta Maria Madalena in m c iiij c xvij medri j di olio ‘io<br />

nicolò devo dare a santa maria maddalena, nel 1417, un<br />

miero di olio’; c. 6r item io dè dar ala predeta glesia in m c<br />

iiij xviij medri j di olio ‘ancora io devo dare alla suddetta<br />

chiesa, nel 1418, un miero di olio’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. Iv recevey di Vecado caliar di borch d-Auleie sore une chasa


231<br />

la qual el sta in borch d-Auleie miero di oglo j ‘ricevetti un<br />

miero di olio da Vecado calzolaio di borgo Aquileia per<br />

una casa nella quale sta in borgo Aquileia’.<br />

mieri s.m. ‘miero, misura di olio da venticinque libbre’, nP<br />

598 ant. miedri, regolare dal lat. mEtRUm, REW 5553,<br />

Piccini 412 mierum, miedrum, medium, anche in della<br />

Porta 484 miedro, mierus ‘misura di capacità pari ad un<br />

quarto di urna’. Presenti nei Rotoli risultano anche la forma<br />

miedris, al plurale, con conservazione della dentale tra<br />

vocale e sonorante, la forma medri, senza dittongo, e la<br />

forma meri, senza dittongo e con dileguo della dentale.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 21r r. le charadure del olio menat<br />

di Trivignan ornis vj e j meri ‘ricevetti il trasporto dell’olio<br />

portato da trivignano, sei orne e un miero’; c. 119r<br />

miedris ij di olio per sent Niculau per ll. v ÷ di sol. lu mieri<br />

adì xv in fevrar ‘due mieri di olio per san nicolò, per cinque<br />

lire e mezza di soldi al miero, oggi quindici febbraio’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 6r io Niculau dè dar a s.ta Maria<br />

Madalena in m c iiij c xvij medri j di olio ‘io nicolò devo dare<br />

a santa maria maddalena, nel 1417, un miero di olio’; c.<br />

6r item io dè dar ala predeta glesia in m c iiij xviij medri j<br />

di olio ‘ancora io devo dare alla suddetta chiesa, nel 1418,<br />

un miero di olio’. ® UdiOspBCU1337/III c. Iv recevey di<br />

Vecado caliar di borch d-Auleie sore une chasa la qual el sta<br />

in borch d-Auleie miero di oglo j ‘ricevetti un miero di olio<br />

da Vecado calzolaio di borgo Aquileia per una casa nella<br />

quale sta in borgo Aquileia’. UdiCriAPU23 c. 15r r. di<br />

ser Domeni Tamburlin per lu laso di pre Vitor di Chodroip<br />

mieri di olio j ‘ricevetti da messer Domenico tamburlino<br />

per il lascito di don Vittorio di Codroipo un miero di<br />

olio’. UdiCriAPU25 c. 3r r. dal Tanburlin mieri j di vueli<br />

‘ricevetti da tamburlino un miero di olio’.<br />

miero ‘misura di olio da venticinque libbre’, cfr. nP 598 miedri,<br />

dal lat. mEtRUm, REW 5553, cfr. della Porta (II: 484)<br />

miedro e mierus ‘misura di capacità pari ad un quarto di<br />

urna’ e Piccini (1969-70: 412) mierum, miedrum, medium.<br />

nella forma mieri anche in Frau (1971, c. 27).<br />

miero: misura di olio da venticinque libbre, nP 598 miedri, dal lat. mEtRUm,<br />

REW 5553, Piccini (1969-70: 412) mierum,


232<br />

miedrum, medium, cfr. Della Porta (II: 484) miedro e mierus<br />

‘misura di capacità pari ad un quarto di urna’. Cfr. anche<br />

mieri in Frau (1971, c. 27). UdiOspBCU1337/III item<br />

recevey di Vecado caliar di borch d-Auleie sore une chasa la<br />

qual el sta in borch d-Auleie miero di oglo j 1v ancora ricevetti<br />

un miero di olio da Vecado calzolaio di borgo Aquileia per<br />

una casa nella quale sta in borgo Aquileia. Miero di ueli j<br />

7r un miero di olio.<br />

miez, mez: mezzo, nP 599 mièz, Vicario (1999a: 217 mec). trimarBCU147<br />

item r. da Danel Virili un star e mez di forment ed une quarte<br />

di melg ‘ancora ricevetti da Daniele Virili uno staio e mezzo<br />

di frumento e una quarta di miglio’ 48 v . item r. da Zuanel<br />

miez quynz di vin ‘ancora ricevetti da Giovannello mezzo<br />

conzo di vino’ 48 v .<br />

mieze: mezza (f. sing.). trimarBCU147 Spendey per quatri e mieze liris di cere<br />

sol. xxxxxvij ‘spesi cinquantasette soldi per quattro libbre<br />

e mezza di cera’ 13 r .<br />

miglar s.m. ‘migliaio’, nP 597 mïâr, dal lat. mIllIARIUm,<br />

REW 5577. UdiBCU435 c. 1r sopra x miglar di veretoni<br />

‘per dieci migliaia di verrettoni’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 60v j o migliar di modon crut chi io comperay di mestry<br />

Corat furnisir per avoltà la fornàs di quey la chialcine del tor<br />

‘un migliaio di mattone crudo che io comperai da mastro<br />

Corrado fornaciaio per rivestire la fornace per cuocere la<br />

calce del campanile’. ® UdiCalBCU1348/III c. 66r Blasut<br />

inferedor di Cividat filg Culùs Ambròs di Buri dè dar miglar<br />

j di clodi di chavallo ‘Biagetto ferratore di Cividale figlio<br />

di nicolussio Ambrogio di Buttrio deve dare un migliaio<br />

di chiodi da cavallo’.<br />

miglar s.m. ‘migliaio’, nP 597 mïâr, dal lat. mIllIARIUm,<br />

REW 5577. UdiCalBCU1348/III c. 66r Blasut inferedor di<br />

Cividat filg Culùs Ambròs di Buri dè dar miglar j di clodi di<br />

chavallo ‘Biagetto ferratore di Cividale figlio di nicolussio<br />

Ambrogio di Buttrio deve dare un migliaio di chiodi da<br />

cavallo’.<br />

mil agg. ‘mille’, nP 601 mil. UdiDuoBCU1200/VI c. 60r<br />

sol. xvj chi io diey a mestry Benvigniut de scuele per mil e<br />

trisinte modons chi el avè imprestat a ser Niculau di Bonben


233<br />

sichu chiamerar pasat ‘sedici soldi che io diedi a mastro<br />

Benvenuto della scuola per mille e trecento mattoni che<br />

egli ebbe imprestato a messer nicolò di Bomben come<br />

cameraro scorso’; c. 64r mil e quatry cent modons ‘mille e<br />

quattrocento mattoni’; c. 78r ij mil e sis cent e cinquante<br />

‘duemila e seicento e cinquanta’.<br />

mil s.f. ‘miele’, nP 600-1 mîl, dal lat. mEllEm, REW 5469;<br />

anche mile, con restituzione di vocale. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 18r sol. v dat al filg chi portà la mile ‘cinque soldi al<br />

figlio che portò il miele’; c. 18r r. ll. vj et oncis iij di cera<br />

et r. citis ij di mile stimadis ll. xvj di mil ‘ricevetti sei libbre<br />

e tre once di cera e ricevetti due pentole di miele stimate<br />

sedici libbre di miele’; c. 118v Pieri Pesant ll. ij di mil per<br />

dnr. iiij or la lira ‘Pietro Pesante due libbre di miele per<br />

quattro denari la libbra’.<br />

mile vd. mil.<br />

miò: mio (m. sing.). trimarBCU147 R. dal det Zuan Mian dal miò an sol.<br />

xij ‘ricevetti dal suddetto Giovanni miano dodici soldi<br />

del mio anno’ 17 r . In lù di Pieri Faci miò pari ‘al posto di<br />

Pietro Fazio mio padre’ 36 r .<br />

miser s.m. ‘messere, signore’, nP 605 missâr, missêr. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 72r si toley j e chiase a fit di ser Niculau<br />

di Mels chi è aret di miser lu lutignint ‘presi una casa in<br />

affitto da messer nicolò di mels che è erede di messer il<br />

luogotenente’.<br />

miser messere, signore, nP 605 missâr, missêr, vd. anche ser. trimarBCU147<br />

item spendey a miser pre Nicolò predi de fradagla ducato<br />

uno d-oro e sol. x ‘ancora spesi per messere don nicolò,<br />

prete della fraternita, un ducato d’oro e dieci soldi’ 7 v .<br />

item spendey a miser Culian di Florença par ij di poleç s. xij<br />

‘ancora spesi dodici soldi per due paia di polli per messer<br />

Giuliano di Firenze’ 28 v .<br />

misericorie s.f. ‘misericordia’, nP 604 misericòrdie. UdiFabBCUospl<br />

c. di guardia Dio per la so misericordie si lis conduye alg bens<br />

di vite eterne ‘Dio per la sua misericordia le conduce ai beni<br />

della vita eterna’.<br />

miseta s.m. ‘sensale, mediatore, intermediario’, nP 605 missète,<br />

dal gr. mEsItEs, REW 5538. UdiCalBCU1348/III c.<br />

94r duchati iiij or d-oro et sol. xlij per j boy del pel roso e al


234<br />

miseta adì v in setember ‘quattro ducati d’oro e quarantadue<br />

soldi per un bue dal pelo rosso e per il sensale, oggi cinque<br />

settembre’. UdiCalBCU1348/V c. 25v duchati iij per sol.<br />

cxij et sol. lxx et sol. xij al miseta et sol. iiij or per vin et sol. viiij<br />

‘tre ducati per centododici soldi e settanta soldi e dodici<br />

soldi al sensale e quattro soldi per vino e soldi nove’.<br />

misura s.f. ‘misura, quantità, dose’, nP 606, dal lat. mEnsURAm,<br />

REW 5502. UdiCalBCU1348/III c. 3v vasello j di vino<br />

stimat congi iiij or a misura di clar e di most per sol. l lu congi<br />

‘una botte di vino stimato quattro conzi a misura di chiaro<br />

e di mosto per cinquanta soldi al conzo’; c. 120r sol. vj per<br />

pesonal j di melg chi mancha dela misura ‘sei soldi per un<br />

pesinale di miglio che manca dalla misura’; c. 188r star ij<br />

d-avena a misura di merchat ‘due stai d’avena a misura di<br />

mercato’.<br />

misurà: misurare, nP 606 misurâ, dal lat. mE(n)sURARE, REW 5503.<br />

trimarBCU147 item spendey a Dumini Schiau per misurà<br />

ij vaselg s. iiij ‘ancora spesi quattro soldi per Domenico<br />

schiavo per misurare (la capacità) di due botti’ 34 r .<br />

*misurar v. ‘misurare’, nP 606 misurâ, dal lat. mE(n)sURARE,<br />

REW 5502. UdiCalBCU1348/V c. 32r star ÷ di melg misurat<br />

per Grior mulinar a misura granda di Çividat ‘mezzo<br />

staio di miglio misurato da Gregorio mugnaio alla misura<br />

grande di Cividale’.<br />

misuridor s.m. ‘misuratore, sui mercati di granaglie’, nP 606 misuradôr,<br />

da *misurar (vd.) o dal lat. mE(n)sURARE, REW 5502,<br />

con suff. d’agente -tOREm. UdiCalBCU1348/III c. 81r<br />

congi viij et bocis lij in j vasello e in una barila chi tene bocis<br />

xxxv stimat sol. lxiij lu congi et sol. ij dat al misuridor adì viij<br />

in avost ‘otto conzi e cinquantadue mezzette in una botte<br />

e in un barile che tiene trentacinque mezzette, valutato<br />

sessantatre soldi al conzo e due soldi dati al misuratore,<br />

oggi otto agosto’; c. 83a r pagay al misuridor sol. ij ‘pagai<br />

al misuratore due soldi’.<br />

misuriduris s.f. plu. ‘misure, misurazione, stima’, nP 606 misuridùris.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 3r item p. xviij per lis misuriduris<br />

‘ancora diciotto piccoli per le misure’; c. 11v p. xviij per lis<br />

misuriduris del vin ‘diciotto piccoli per le misure del vino’.<br />

® UdiCalBCU1348/III 2r sol. vij per imprest per pagar lu


235<br />

daci del vaselo del vino dado lì per Dio adì xx in avost et sol. j<br />

per lis misuriduris ‘sette soldi in prestito per pagare il dazio<br />

della botte del vino dato lì in elemosina oggi venti agosto<br />

e un soldo per le misure’; c. 38r p. xiiij or per lis misuriduris<br />

‘quattordici piccoli per le misure’.<br />

misuriduris s.f. plu. ‘misure, misurazione, stima’, nP 606 misuridùris,<br />

vd. misuridor. UdiCalBCU1348/III 2r sol. vij per imprest<br />

per pagar lu daci del vaselo del vino dado lì per Dio adì xx<br />

in avost et sol. j per lis misuriduris ‘sette soldi in prestito<br />

per pagare il dazio della botte del vino dato lì in elemosina<br />

oggi venti agosto e un soldo per le misure’; c. 38r p. xiiij or<br />

per lis misuriduris ‘quattordici piccoli per le misure’.<br />

mitat vd. meytat.<br />

mitìr seminarono. UdiOspBCU1337/III item espendej per ij lavoradors glu<br />

quagl mitìr lu ort frx. vj XXVIIIr ancora spesi sei frisachensi<br />

per due operai che seminarono l’orto.<br />

mitut: messo, nP 595-6 mèti, dal lat. mIttERE, REW 5616. trimarBCU147<br />

Lu dì ch-el fo mitut soto terra ‘il giorno che<br />

fu messo sotto terra’ 12 v .<br />

mo avv. ‘adesso, ora’, nP 607 mo.<br />

CivPorBCU216 c. 1r mo Crisman pago vj dinà ‘ora Crismano paga<br />

sei denari’. VenmarBCU1275/II c. 34r mo lis paie Matio Marchagno<br />

‘adesso le paga matteo marcagno’.<br />

*mobil agg. ‘mobile’, nP 607 mòbil.<br />

trimarBCU147 c. 12v spendey lu dì chu fo partit ciarç bens mobilg di<br />

Stefin sol. xij ‘spesi dodici soldi il giorno che si ripartirono (furono<br />

ripartiti) certi beni mobili di stefano’.<br />

modon s.m. ‘mattone’, nP 608 modòn, vd. REW 5271 s.v. mAltHA,<br />

da una base prelat. *mat(t)a ‘zolla d’argilla’, DEI<br />

2394.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 112r r. di Çuan modoni centenar xij iij ‘ricevetti<br />

da Giovanni mille e cinquecento mattoni’; c. 138v r. modoni<br />

centenar ij c xx menaç al mulino ‘ricevetti duecentoventi mattoni portati<br />

al mulino’; c. 140v r. modoni centenar iiij calcina ceris iiij ‘ricevetti<br />

quattrocento mattoni e quattro cestoni di calce’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 46v per viiij centenar di modons ‘per nove centinaia di mattoni’;<br />

c. 60r sol. xvj chi io diey a mestry Benvigniut de scuele per mil e trisinte<br />

modons chi el avè imprestat a ser Niculau di Bonben sichu chiamerar pasat<br />

‘sedici soldi che io diedi a mastro Benvenuto della scuola per mille e


236<br />

trecento mattoni che egli ebbe imprestato a messer nicolò di Bomben<br />

come cameraro scorso’; c. 60v j o migliar di modon crut chi io comperay<br />

di mestry Corat furnisir per avoltà la fornàs di quey la chialcine del tor<br />

‘un migliaio di mattone crudo che io comperai da mastro Corrado<br />

fornaciaio per rivestire la fornace per cuocere la calce del campanile’;<br />

c. 64r mil e quatry cent modons ‘mille e quattrocento mattoni’.<br />

moger vd. muglir.<br />

moglì: moglie, nP 627 muglir, dal lat. mUlIEREm, REW 5730, Vicario<br />

(1999a: 219-20 moglì); cfr. frl. mod. muîr. trimarBCU147<br />

R. da la moglì Pers di Reana ‘ricevetti dalla moglie di Pers<br />

di Reana’ 5 v . item per fà quey lu pan ala moglì Mian s. lxxij<br />

per fàlu aburatà s. iiij ‘ancora settantadue soldi per far<br />

cuocere il pane alla moglie di miano; quattro soldi per<br />

farlo abburattare’ 30 r .<br />

moglì: moglie, nP 627 muglir, vd. Corgnali (1945, §§ 11 e 12 molgi), Frau<br />

(1971 c. 15 mogli), Joppi (1878: 194), dal lat. mUlIE-<br />

REm, REW 5730; cfr. frl. mod. muîr. UdiOspBCU1337/<br />

III item recevey de Menia moglì di Martin di Gracan sore<br />

un camp lu qual è puest donge lis macilis star di forment j<br />

÷ 1v ancora ricevetti da Domenica moglie di martino di<br />

Grazzano uno staio e mezzo di frumento per un campo<br />

che è posto vicino alle paludi. item recevey di Sufie moglì<br />

chi fo di Pauli balistir sore una so casa la qual e sta frx. viiij ÷<br />

4r ancora ricevetti da sofia moglie del fu Paolo balestriere<br />

nove frisachensi e mezzo per una casa nella quale abita.<br />

item recevey di Sufie moglì chi fo di Pauli balistir sore une so<br />

chasa frx. x ÷ 20v ancora ricevetti dieci frisachensi e mezzo<br />

da sofia moglie del fu Paolo balestriere per una sua casa.<br />

item recevey di Flurido sartor sore une chasa la qual è di la<br />

moglì di ser Ancilot di Strasot marcha di frx. j 21v ancora<br />

ricevetti da Fiorito sarto per una casa che è della moglie di<br />

messer Ancillotto di strassoldo una marca di frisachensi.<br />

moglir vd. muglir.<br />

mogol s.m. ‘bicchiere, bicchierino’, nP 638 muzûl, regolare dal<br />

lat. mODIOlUm, REW 5628. UdiCalBCU1348/III c.<br />

6v sol. j per mogoli ‘un soldo per bicchieri’; c. 36r sol. j per<br />

bochal e per mogol adì viiij in seseledor ‘un soldo per boccale<br />

e bicchiere oggi nove luglio’; c. 82v sol. j per carne di cochul<br />

et p. iiij per j mogol ‘un soldo per carne di capretto e quattro


237<br />

piccoli per un bicchierino’. ® CivOdoAsUana689 c. 24r<br />

muçul xj chu furin roç ‘undici bicchieri che furono rotti’.<br />

mola s.f. ‘mola, arrotare’, nP 625 muèle, dal lat. mOlAm,<br />

REW 5641. UdiCalBCU1348/V c. 15v dè dar ll. xiiij or ÷<br />

di fero per sol. iij la lira gorgo j di mola da guçare in adì j in<br />

çenar ‘deve dare quattordici libbre e mezza di ferro per tre<br />

soldi la libbra, un gorgo per mola da arrotare, oggi primo<br />

gennaio’; all. 1r c. 58 per j gorgo di mola de aucar pesa libr.<br />

xiiij ÷ per sol. iij per libra ‘per un gorgo per mola da arrotare<br />

pesa quattordici libbre e mezza per tre soldi la libbra’.<br />

moletis s.f. plu. ‘molle, attrezzo da cucine, pinze’, nP 620 molètis,<br />

vd. REW 5649 s.v. mOllIs. UdiCalBCU1348/IV c. 8v<br />

Geroni chaliar dè dar ll. cxxxv di inquino j malg j moletis par<br />

j ‘Gerolamo calzolaio deve dare centotrentacinque libbre<br />

di incudine, un maglio e un paio di molle’.<br />

molgì s.f. ‘moglie’, nP 627 ant. muglir, regolare dal lat. mUlIEREm,<br />

REW 5730. UdiBCU836/G c. 1r Francescha<br />

molgì Iacu sutil ‘Francesca moglie di Giacomo sottile’. ®<br />

UdiCalBCU1348/III c. 125v Roman chaliar di borgo d-<br />

Aquilegia e Paschuta so muglir ‘Romano calzolaio di borgo<br />

Aquileia e Pascutta sua moglie’.<br />

molin s.m. ‘mulino, macinatoio’, nP 628-9 mulìn.<br />

VenmarBCU1275/II c. 34v sovre j e quistion ça menade<br />

per Simion Maurìs quentre lu det sidin al tienp ch-el iere za<br />

molin ‘per una contesa già sollevata da simeone maurisso<br />

contro la suddetta casa colonica al tempo in cui già era<br />

mulino’.<br />

molton s.m. ‘montone, ariete’, nP 610 moltòn con rinvio a montòn,<br />

nP 614, dal v. lat. mOntARE con suff. -OnE, quindi<br />

‘animale da monta, da riproduzione’, vd. anche Pellegrini<br />

G.B. (1992: 383); la forma ant. molton presenta, rispetto<br />

a quella mod. montòn, la dissimilazione a distanza della<br />

nasale (n + n > l + n). UdiCalBCU1348/III c. 133r sol.<br />

xiiij or adì xxviiij or in març per j pelle di molton ‘quattordici<br />

soldi oggi ventinove marzo per una pelle di montone’;<br />

c. 146v sol. viij per ll. v di carne di molton ‘otto soldi per<br />

cinque libbre di carne di montone’.<br />

mondedor s.m. ‘ralla, paletta per raschiare la terra che si attacca alle<br />

ali dell’aratro’, nP 611 mondedôr con rinvio a mondadôr;


238<br />

sulla denominazione delle parti dell’aratro, in friulano, vd.<br />

Pellegrini G.B. (1984). UdiCalBCU1348bis c. 7v dnr. xj<br />

per imprest e per j mondedor ‘undici denari in prestito e per<br />

una ralla’.<br />

monede s.f. ‘moneta, soldo’, nP 611 monède. VenmarBCU1275/<br />

II c. 26r conpire fate per la fradagle da Melchior Baldizar di<br />

s. xlviij a buene monede ‘acquisto fatto per la confraternita<br />

da melchiorre di Baldassarre di quarantotto soldi di buona<br />

moneta’.<br />

monede: moneta, nP 611 monède, dal lat. mOnEtAm, REW 5659. trimarBCU147<br />

Recevej di Çuan filg Culau Chiapon di Luseryà<br />

marchis xiij ÷ et lxiiij et ducaç xj o et flurin j o et di monede<br />

per s. cxj ‘rcevetti da Giovanni figlio di nicolao Cappone<br />

di luseriacco tredici marche e mezza e undici ducati e un<br />

fiorino e di moneta per (il corrispettivo di) centoundici<br />

soldi’ 66 v .<br />

moni s.m. ‘sacrestano, scaccino’, nP 626 muìni, regolare dal<br />

lat. mOnACHUm, Frau (1989: 594), ClR 276-7; nei<br />

Rotoli la voce presenta la restituzione della media tonica<br />

al posto del dittongo. UdiCalBCU1348/III c. 49v Todri<br />

filg Laurincut moni di Clauglan sol. viiij per vin adì viij in<br />

avost ‘todri figlio di lorenzetto sacrestano di Clauiano<br />

nove soldi per vino oggi otto agosto’; c. 51v in prisinça<br />

Todri filg Laurinç moni e Çuan Virùs e Tomat dal Gor tuti di<br />

Clauglan ‘alla presenza di todri figlio di lorenzo sacrestano<br />

e Giovanni Virusso e tommaso figlio di Gregorio tutti di<br />

Clauiano’; c. 82v marcha ÷ per imprest per pagar lu mony<br />

adì xx in december ‘mezza marca in prestito per pagare il<br />

sacrestano, oggi venti dicembre’; c. 108v Niculau moni dela<br />

glesia maçor ‘nicolao sacrestano della chiesa maggiore’.<br />

monia vd. munie.<br />

monich: sacrestano, vd. muini. trimarBCU147 Per predis e monich ‘per i<br />

preti e per il sacrestano’ 60 r .<br />

monigo: ven. sacrestano, vd. muini. trimarBCU147 Al monigo per ufici s.<br />

j ‘al sacrestano un soldo per il servizio (della messa)’ 34 v .<br />

monigo: ven. sacrestano. trimarBCU147 Ex. s. xij per ij missis e j s. pro<br />

monigo ‘spesi dodici soldi per due messe e un soldo per il<br />

sacrestano’ 60 v .<br />

mont s.f. ‘monte, montagna’, nP 612 mònt. CivPorBCU216 c.


239<br />

1r su la mont di soro Cosiço ‘sul monte sopra la Cosizza’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 5r j o baiarz puest a pè dela mont<br />

‘un podere posto ai piedi del monte’.<br />

*montà v. ‘ammontare, sommare’, nP 612-3 montâ; anche amonta.<br />

la forma amontenà ‘contò’, potrebbe essere un errore di<br />

scrittura.<br />

trimarBCU147 c. 22r iò Culau Pidrùs spendey frumenti st. j a pre<br />

Mathio e legne charo j lu qual montà sol. x ‘io nicolao Pedrussio spesi<br />

uno staio di frumento per don matteo e un carro di legna, il quale<br />

ammontò a dieci soldi’; c. 35v forment monte libr. x s. mens s. iiij<br />

‘frumento ammonta a dieci libbre di soldi meno quattro soldi’; c.<br />

59v r. de Daniel lo qual amontenà denari iiij ‘ricevetti da Daniele, il<br />

quale accumulò quattro denari’; c. 60r montarin vj lb. ‘ammontarono<br />

a sei libbre’. UdiOspBCU1337/III c. 2v quel chi amonta pluy lu vin<br />

arasonat la blava e dut l-avene jo li dey in dinari ‘quello che assomma<br />

più il vino calcolato, il grano e tutta l’avena io gli diedi in denari’.<br />

mony: sacrestano, vd. muini. trimarBCU147 item ex. s. xvij per predis e per<br />

mony e per missis de fradella ‘ancora spesi diciassette soldi per<br />

i preti e per il sacrdstano e per le messe della fraternita’ 55 v .<br />

mort: morto. UdiOspBCU1337/III Per fà sapulì un mort per la muria Vv<br />

per far seppellire un morto per l’epidemia.<br />

moschat agg. e s.m. ‘moscato’, nP 618 moscât, dal lat. mUsCAtUm,<br />

vd. REW 5766 s.v. mUsCA. UdiCalBCU1348/III c. 176v<br />

sol. j per j nos moschat mandat per Culau Cristinan ‘un soldi<br />

per una noce moscata mandata da nicolò Cristinan’.<br />

most s.m. ‘mosto, vino che non ha ancora completato il processo<br />

di vinificazione’, nP 620 mòst, dal lat. mUstUm, REW<br />

5783. UdiCalBCU1348/III c. 3v vasello j di vino stimat<br />

congi iiij or a misura di clar e di most per sol. l lu congi ‘una<br />

botte di vino stimato quattro conzi a misura di chiaro e<br />

di mosto per cinquanta soldi al conzo’.<br />

most: mosto, vino che non ha ancora completato il processo di vinificazione,<br />

nP 620 most, dal lat. mUstUm, REW 5783; vd. anche<br />

Persici (1969: 331) most. trimarBCU147 item r. dal masar<br />

di Cortal vino congi j di most e di clar congi j ‘ancora ricevetti<br />

dal massaro di Cortale, di vino, un conzo di mosto e un<br />

conzo di chiaro’ 25 r . R. dal masar di Chortal vin in most<br />

doy quinz un di vin ed un di chlar ‘ricevetti dal massaro di<br />

Cortale due conzi di vino in mosto (mosto di vino), uno


240<br />

di vino e uno di chiaro (bianco)’ 26 v .<br />

mot avv. ‘modo’, nP 638 mût, dal lat. mODO, REW 5633.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39r per ogna mot io Merchiol resti a dà al det<br />

Chulau ‘ad ogni modo io melchiorre resto a dare al suddetto nicolao’;<br />

c. 39r per ogna mot fin al dì prisint chi no avin ibut da fà un chul atri<br />

‘in ogni modo fino al giorno presente che non abbiamo avuto a che<br />

fare uno con l’altro’.<br />

mot s.m. ‘modo’, nP 638 mût. CivBCU372 c. 2r oltro duto la<br />

voro chi el m’à fato per ogno mot ‘oltre a tutto il lavoro che<br />

lui mi ha fatto in ogni modo’. UdiDuoBCU1200/VI c. 57v<br />

chiapitul dellis spesis gienerali per chiascadun mot ‘capitolo<br />

delle spese generali ad ogni modo’. ® UdiCalBCU1348/IV<br />

c. 39r per ogna mot io Merchiol resti a dà al det Chulau ‘ad<br />

ogni modo io melchiorre resto a dare al suddetto nicolao’.<br />

muarto p.p. ‘morta’, nP 632 murî. CivBCU372 c. 2r la runzino<br />

è muarto ‘la ronzina è morta’.<br />

mudà v. ‘trasportare’, come tramudà (vd.). UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 63v lavorà dis ij a mudà piere là chu si debe adifichà<br />

lu tor ‘lavorò due giorni a trasportare pietra dove si deve<br />

edificare il campanile’; c. 65v Chiandit di Noieret chi lavorà<br />

dì j o per mudà piere ‘Candido di nogaredo che lavorò un<br />

giorno per trasportare pietra’.<br />

mudar v. ‘mutare, cambiare, sostituire’, nP 624 mudâ, dal lat.<br />

mUtARE, REW 5785. UdiCalBCU1348/IV c. 10r r.<br />

vaselo j di congi v spendey per far mudar dove iij e per cerclis<br />

sol. xvij ‘ricevetti una botticella da cinque consi, spesi per<br />

far mutare (sostituire) tre doghe e diciassette soldi per<br />

cerchi’.<br />

mude s.f. ‘veste, incarico, funzione’, nP 625 mùde.<br />

UdiBCU373 c. 1r in cheste prime mude al offici dagl criminagl di cheste<br />

Magnifiche Comunitat ‘in questa prima veste all’ufficio dei criminali<br />

di questa magnifica comunità’.<br />

*muedul s.m. ‘cerro, quercia’, nP 625 muédul.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 70v io diey a Chiavriglis per viij mueduli chi<br />

el fes per glu butaçi del tor ‘io diedi a Chiavris per otto cerri che egli<br />

fece per le botticelle del campanile’; c. 73r io diey a Culaut fary di<br />

Merchiat Viery chi inferà vij mueduli ‘io diedi a nicoletto fabbro di<br />

mercatovecchio che ferrò sette cerri’.<br />

muele s.f. ‘mola da arrotare’, nP 625 muèle.


241<br />

VenmarBCU1275/II c. 33v unis puestis di muele ‘alcune postazioni<br />

da mola’.<br />

muglir s.f. ‘moglie’, nP 627 ant. muglir, è regolare dal lat. mUlIEREm,<br />

REW 5730, che dà il frl. mod. muîr, cfr. Prati<br />

109 mugère, stussi 231 muier. Più frequente di muglir, nei<br />

Rotoli, la variante moglir; attestata anche la forma moger.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 125v Roman chaliar di borgo d-<br />

Aquilegia e Paschuta so muglir ‘Romano calzolaio di borgo<br />

Aquileia e Pascutta sua moglie’. ® UdiPelAPG12 c. 1r<br />

Margaretta moglì chu fuo di Indrì chaligar ‘margherita<br />

moglie del fu Enrico calzolaio’.<br />

muini, muyni, muni: sacrestano, scaccino, nP 626 muìni, Frau (1989: 594).<br />

trimarBCU147 item spendey per fà dì ij mesis per l-anima<br />

Lenart Fari s. xij e s. j al muni ‘ancora spesi dodici soldi<br />

per far dire due messe per l’anima di leonardo fabbro<br />

e un soldo al sacrestano’ 28 v . Iij mesis s. xv et j al muini<br />

‘soldi quindici per tre messe e un soldo al sacrestano’ 35 r .<br />

Per fà dì viiij mesis et al muynj et a cleris s. liiij ‘per far dire<br />

nove messe e al sacrestano e ai chierici cinquantaquattro<br />

soldi’ 47 r .<br />

muldura s.f. ‘molenda, prezzo della macinazione’, nP 627 muldùre,<br />

dal lat. *mOlItURAm, REW 5645.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 7v scate xiij per muldura ‘tredici scatte per la<br />

molenda’. UdiCalBCU1348/V c. 2r sol. iiij or per la muldura ‘quattro<br />

soldi per la molenda’.<br />

*muliment s.m. ‘monumento, tomba, sepolcro’, nP 628 mulimènt<br />

con rinvio a monumènt.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 90r sol. xviij per fà unis vilis su lu mulimenç<br />

di chelli di done Salvaçe ‘diciotto soldi per fare alcune veglie sui monumenti<br />

di quelli di donna selvaggia’. UdiDuoBCU1200/VII c. 39v<br />

per parte de doy de lastry de mulimenty ‘per parte di due delle lastre<br />

delle tombe’.<br />

mulin s.m. ‘mulino’, nP 628-9 mulìn.<br />

trimarBCU147 c. 28r spendey cun avochaç e nodars e brix ed altris<br />

homini chontra di Pieri Vignut per la chustion dal mulin m. j a e s. xviij<br />

‘spesi una marca e diciotto soldi con avvocati e notai ed esattori e<br />

altri uomini contro Pietro Venuto per la controversia del mulino’.<br />

mulinar s.m. ‘mugnaio, addetto al mulino’, nP 629 mulinâr, cfr.<br />

Prati 109 munaro.


242<br />

trimarBCU147 c. 19r r. dal mulinar di Rimugnan frumenti st. j<br />

‘ricevetti uno staio di frumento dal mugnaio di Remugnano’; c. 28v<br />

spendey per l-almuesina di Stiefin Furtin a Domeni mulinar ‘ancora<br />

spesi per l’elemosina di stefano Fortino a Domenico mugnaio’; c.<br />

37v r. di Çuan da Rinculin sichu mulinar et principal pagador forment<br />

st. ij ‘ricevetti da Giovanni da Rincolino come mugnaio e principale<br />

contributore due stai di frumento’. UdiCalBCU1348/III c. 79r in<br />

prisinça Simon mulinar ‘alla presenza di simone mugnaio’; c. 118r in<br />

prisinça Francesc mulinar det Farinuça e Culau det Crauat di Laucaç adì<br />

xxvij in setember ‘alla presenza di Francesco mugnanio detto Farinuzza<br />

e nicolao detto Croatto di lauzacco, oggi ventisette settembre’; c.<br />

143v in prisinça Avostino fari e Geroni chaliar e Laurinç mulinar ‘alla<br />

presenza di Agostino fabbro, Girolamo calzolario e lorenzo mugnaio’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 3v adì iij in iung in prisinca Tomat mulinar ‘oggi<br />

tre giugno alla presenza di tommaso mugnaio’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 70v Iançil mulinar di Vigliacho ‘Giovanni mugnaio di Villaco’.<br />

® UdiPelAPG12 c. 22r uno orto posto dogna Çuanin e dogna Matiùs<br />

mulinar e dogna Idreya di Bayvars ‘un orto posto vicino a Giovannino<br />

e vicino a mattiusso mugnaio e vicino ad Andrea di Beivars’.<br />

mulir moglie, vd. moglì. trimarBCU147 De mulìr Mathie de Are ‘dalla moglie<br />

di matteo di Ara’ 59 r .<br />

muni s.m. ‘sacrestano, scaccino’, nP 626 muìni, regolare dal<br />

lat. mOnACHUm. UdiDuoBCU1200/VI c. 58v sol.<br />

xij chi io diey a Zili muni e a Durlì muni chi portarin glu<br />

lens de armadure de glesie chi iarin in lu simitiery ‘dodici<br />

soldi che io diedi a Egidio sacrestano e a Odorlico sacrestano<br />

che portarono i legni dell’armatura della chiesa, che<br />

erano nel cimitero’. ® UdiCalBCU1348/III c. 49v Todri<br />

filg Laurincut moni di Clauglan sol. viiij per vin adì viij in<br />

avost ‘todri figlio di lorenzetto sacrestano di Clauiano<br />

nove soldi per vino oggi otto agosto’; c. 82v marcha ÷ per<br />

imprest per pagar lu mony adì xx in december ‘mezza marca<br />

in prestito per pagare il sacrestano, oggi venti dicembre’;<br />

trimarBCU147 c. 28v spendey per fà dì ij mesis per l-anima<br />

Lenart fari s. xij e s. j al muni ‘ancora spesi dodici soldi per<br />

far dire due messe per l’anima di leonardo fabbro e un<br />

soldo al sacrestano’.<br />

municion s.f. ‘munizionamento, munizioni’, nP 630 muniziòn.<br />

UdiBCU435 c. 1r Jachuz di dona Zanulla diputado sora la municion


243<br />

‘Jacucio (figlio) di donna Gianola addetto al munizionamento’; c.<br />

1v uno miglar di veretoni in municion ‘un migliaio di verrettoni per<br />

munizionamento’.<br />

munie s.f. ‘suora, monaca’, nP 626 muìnie; anche monia.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 60v sol. lxxxviij per viij cenguli in rason di sol.<br />

xj l-un glu qualg fes la munie di sente Clare ‘88 soldi per otto cinghie<br />

per una somma di undici soldi l’uno, i quali fece la suora di santa<br />

Chiara’. VenCatBCU1231/IV c. 1r Lena la monia ‘Elena la suora’.<br />

mur s.m. ‘muro’, nP 631 mûr.<br />

UdiBCU435 c. 1r lu qual fas li merli del mur di sent Stiefin ‘il quale<br />

fa i merli del muro di santo stefano’. UdiDuoBCU1200/VI c. 58v<br />

lu lavorir chi el lavore in glesie chi va sore glu troni di mur ‘il lavoro al<br />

quale lavora in chiesa che va sopra i troni di muro (di pietra)’; c. 65r<br />

sore lu lavorir chi el lavore sore glu troni di mur ‘per il lavoro sul quale<br />

egli lavoro sui troni di muro (di pietra)’.<br />

murador vd. muridor.<br />

*murì v. ‘morire’, nP 632 murî ‘morire’.<br />

trimarBCU147 c. 20r spendey lu dì chu murì Drea di Fane a fà la so<br />

sepultura sol. xlviij ‘spesi quarantotto soldi il giorno che morì Andrea di<br />

Fanna per fare la sua sepoltura’. UdiOspBCU1337/III c. IIIv espendey<br />

per fà sapulì un mort lu qual murì in l-ospedal frx. iiij or ‘spesi per far<br />

seppellire un morto il quale morì all’ospedale quattro frisachensi’.<br />

muria s.f. ‘moria, epidemia’, nP 632 murìe.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Vv per fà sapulì un mort per la muria ‘per far<br />

seppellire un morto per l’epidemia’.<br />

muridor s.m. ‘muratore’, nP 631 muradôr, dal lat. mURARE con<br />

suff. -tOREm, vd. REW 5764 s.v. mURUs, con innalzamento,<br />

frequente, della a in protonia; presente anche la<br />

forma murador.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 97v Michel murador chi sta in le chase Cherubino<br />

‘michele muratore che sta nelle case di Cherubino’; c. 153v<br />

in prisinça Geroni muridor ‘alla presenza di Gerolamo muratore’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 38v Lenart muridor di puarte di Cusignià<br />

‘leonardo muratore di porta di Cussignacco’; c. 60r mestry Lenart<br />

muridor ‘mastro leonardo muratore’. UdiDuoBCU1200/VII c. 12v<br />

maistro Denel caligaro fo di Piero Pizul paga de livel per uno teren<br />

posto in Torian in logo di Zuan muridor ‘mastro Daniele calzolaio del<br />

fu Pietro Piccolo paga di livello per un terreno situato a torreano al<br />

posto di Giovanni muratore’; c. 13v maistro Olivo murador ‘mastro


244<br />

Olivo muratore’.<br />

mus s.m. ‘asino’, nP 633 mùs, etimo non del tutto sicuro, forse<br />

dal prelat. / ill. mUssU o piuttosto dal lat. tardo mUsCEllA<br />

‘giovane mulo’, dim. di mUlUs, REW 5767,<br />

DEI 2537, Prati 110 musso 1 . si registra anche la forma<br />

muso, con restituzione della vocale finale.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 134r r. feri iiiiiiiij remes fero iiiij lu muso<br />

feri ij ‘ricevetti nove ferri rimessi cinque ferri due ferri per l’asino’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 25r duchati iiij per j mus dat al Musutin in<br />

prisinça Çuan fari Matiga mulinar Francesc di Durlì ‘quattro ducati per<br />

un asino dati al mussuttino alla presena di Giovanni fabbro, mattia<br />

mugnaio e Francesco (figlio) di Odorlico’.<br />

musa s.f. ‘asina’, nP 636 mùsse, f. di mus (vd.).<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 4v r. feri iiij iiij ala musa adì iij in aprilis e<br />

al chavalo ‘ricevetti quattro e quattro ferri per l’asina oggi tre aprile<br />

e per il cavallo’.<br />

mute agg. f. ‘muta’, nP 638, dal lat. mUtUm, REW 5798.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XXVv espendey per un par di botis ala mute<br />

la qual vedè dagl infantulins frx. xvj ‘spesi sedici frisanchensi per un<br />

paio di stivali per la muta la quale vide dei bambini’.<br />

nadal s.m. ‘natale, natività del signore’, nP 641 Nadâl, dal lat.<br />

(DIEs) nAtAlIs ‘giorno natale (del signore)’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 112v Çuan impintidor di plaça sol. viiij or per<br />

sal e per formadi in sent Stiefin di Nadal ‘Giovanni pittore di piazza<br />

nove soldi per sale e per formaggio a santo stefano di natale’; c. 136r<br />

r. ll. xxxvij di lana la vilia di Nadal ‘ricevetti trentasette libbre di lana<br />

la vigilia di natale’. UdiCalBCU1348bis c. 15r dnr. xxv per imprest in<br />

Ognasent termit a Nadal ‘venticinque denari in prestito a Ognissanti,<br />

termine a natale’. UdiOspBCU1337/III c. 3v recevey lu dì di Nadal e<br />

pes festis frx. xlj ‘ricevetti quarantuno frisachensi il giorno di natale e<br />

per le feste’; c. 11v recevey lu dì di Nadal e pes festis frx. xxvj ‘ricevetti<br />

il giorno di natale e per le feste ventisei frisachensi’.<br />

nature s.f. ‘natura, carattere, indole’, nP 646 natùre.<br />

UdiBCU373 c. 1r certamentri soi di tal nature chu davant ch-io mueri,<br />

no mi jess di memorie fin ch-io non hebi a plen rindut et satisfat agl amis<br />

pagl sirvisis ricivuz ‘certamente sono di tale natura che prima che io<br />

muoia, non mi esce di memoria finché non abbia pienamente reso e<br />

soddisfatto gli amici per i servigi ricevuti’.<br />

nauli s.m. ‘nolo, noleggio’, nP 646-7 nàuli, dal lat. nAUlUm,


245<br />

REW 5855, Rizzolatti (1994: 193).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 67v sol. xl sora lu nauli deli predeti sora scripti<br />

Iacum Degan e Salvin ‘quaranta soldi per il noleggio dei suddetti sopra<br />

scirtti Giacomo Degano e salvino’; c. 119v r. sol. xxiiij or per lu nauli<br />

del chavallo ‘ricevetti ventiquattro soldi per il noleggio del cavallo’;<br />

c. 121v : per lu nauli de xiiij or setemanis xij pasadis ‘per il noleggio di<br />

quattordici settimane, (di cui) dodici passate’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 60r sol. x chi io diey a Niculau di Raimont per j o nauli di chiaval lu<br />

qual el tolè a nauli per çì chun Bortolamio des Cistiarnis a vedè la piere<br />

di Chistilir ‘dieci soldi che io diedi a nicolò di Raimondo per un nolo<br />

da cavallo il quale egli prese a nolo per andare con Bartolomeo delle<br />

Cisterne a vedere la pietra di Castellerio’. UdiOspBCU1337/III c.<br />

VIIr per lu nauli di doy cavagl ‘per il noleggio di due cavalli’.<br />

neça s.f. ‘nipote femmina’, nP 391 gnèzze, regolare dal lat.<br />

nEPtIAm, REW 5893, Battisti (1959: 23), in opposizione<br />

a nevot ‘nipote maschio’ (vd.); anche gneca, con<br />

palatalizzazione della nasale in posizione iniziale, come in<br />

frl. mod.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 85r sol. iij per vin in sent Pieri con la neça e<br />

con lu nevot ‘tre soldi per vino a san Pietro con la nipote e il nipote’;<br />

c. 135r lu marit dela neça Toneat ‘il marito della nipote di toneatto’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Iv recevey dala gneca di Çuan di Cavriglis per<br />

l-amine so un facul e doy deidagli ‘ricevetti dalla nipote di Giovanni di<br />

Chiavris per la sua anima un fazzoletto e due anelli’. VenCatBCU1231/<br />

IV c. 1r Catarina neca Canduc ‘Caterina nipote di Canduccio’.<br />

necesari s.m. ‘gabinetto, latrina’, cfr. nP 647 necessàri, è voce dotta<br />

dal lat. nECEssARIUm a sua volta da nECEssE (Est)<br />

‘essere necessario’, ClR 294.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 15r faciando lu necesari ‘facendo il gabinetto’.<br />

® UdiCriAPU23 c. 10v item spendey per far conçar lu neçesari dela<br />

chassa sora la sigristia s. vj ‘ancora spesi sei soldi per fare aggiustare il<br />

gabinetto della casa sopra la sacrestia’.<br />

negro agg. f. ‘nera’, nP 649 néri, dal lat. nIGRUm, REW 5917.<br />

CivBCU372 c. 2r ay dado jo Zan a Bachin da Risan masar<br />

di Blas runzino j a negro uarbo d’un volly ‘ho dato io Gianni<br />

a Bachino di Risano, massaio, figlio di Biagio, una ronzina<br />

nera orba da un occhio’. ® UdiCalBCU1348/V c. 89v io<br />

Niculau resto a dar per lu porcho vindut centul del-orela <<br />

teglata > negra a sent Martin ‘io nicolò devo ancora dare


246<br />

per il maiale venduto stretto dall’orecchia < tagliata > nera<br />

a san martino’.<br />

neri agg. ‘nero’, nP 649 néri, dal lat. nIGRUm, REW 5917;<br />

anche negra per il f. UdiCalBCU1348/III c. 9v ll. ij ÷ di<br />

formadi in sent Aremecor p. vij per j neri ‘due libbre e mezza<br />

di formaggio a sant’Ermacora e sette piccoli per un nero’; c.<br />

10r sol. iiij per vin e per j neri e per formadi ‘quattro soldi per<br />

vino e per un nero e per formaggio’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 89v io Niculau resto a dar per lu porcho vindut centul<br />

del-orela < teglata > negra a sent Martin ‘io nicolò devo<br />

ancora dare per il maiale venduto stretto dall’orecchia <<br />

tagliata > nera a san martino’.<br />

*net agg. ‘netto, pulito’, nP 649 nèt, dal lat. nItIDUm, REW<br />

5929. UdiCalBCU1348/IV c. 46v ll. xxxiiij di sonça neta<br />

‘trentaquattro libbre di sugna netta’.<br />

nete agg. f. plu. ‘pulite, nette’, nP 649 nèt, dal lat. nItIDUm,<br />

REW 5929. UdiDuoBCU1200/VII c. 28v Pangrazo monacho<br />

ha de provision al anno per suo servir in chiesia et<br />

per tignir nete le piere de aqua sancta soldi l. xx ‘Pancrazio<br />

sacrestano ha di provvicione al anno per il suo servizio<br />

in chiesa e per tenere pulite le pietre dell’acqua santa’. ®<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 46v ll. xxxiiij di sonça neta ‘trentaquattro<br />

libbre di sugna netta (al netto)’.<br />

nevoc: nipoti. UdiOspBCU1337/III item recevey dagl nevoc di Toni di Blesan<br />

sore un mas lu qual è in Blesan stars di forment v 1v ancora<br />

ricevetti cinque stai di frumento dai nipoti di Antonio di<br />

Blessano per un maso che si trova a Blessano.<br />

nevodo vd. nevot.<br />

nevot s.m. ‘nipote maschio’, nP 650 nevôt, dal lat. nEPOtEm,<br />

REW 486. CivBCU372 c. 1r prisint Juri nevot chi fo di Tristan<br />

Barbota ‘presente Juri nipote del fu tristano Barbotta’.<br />

UdiBCU373 c. 1r lu nevot al uffici dal criminal, lu ziner<br />

al consegl par consiglir ‘il nipote all’ufficio penale, il genero<br />

al consiglio come consigliere’. ® UdiCalBCU1348/III c.<br />

1r Çian so nevot ‘Canziano suo nipote’; c. 26v Çuan nevot<br />

Valantin e Foscha so moglir di Buri ‘Giovanni nipote di Valentino<br />

e Fosca sua moglie di Buttrio’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. VIr al nevot di Çuan Rovedan ‘al nipote di Giovanni<br />

Rovedan’.


247<br />

nevot s.m. ‘nipote maschio’, nP 650 nevôt, dal lat. nEPOtEm,<br />

REW 486, in opposizione a neça ‘nipote femmina’ (vd.); si<br />

registrano anche le forme in tutto o in parte venez. nevodo<br />

e nepoto, vd. Boerio 441 nevòdo con rinvio a neòdo, Boerio<br />

440. UdiCalBCU1348/III c. 1r Çian so nevot ‘Canziano suo<br />

nipote’; c. 8r Foscha moglir Çuan di Buri nevodo Valantino<br />

di Buri ‘Fosca moglie di Giovanni di Buttrio nipote di<br />

Valentino di Buttrio’; c. 26v Çuan nevot Valantin e Foscha<br />

so moglir di Buri ‘Giovanni nipote di Valentino e Fosca sua<br />

moglie di Buttrio’; c. 163r Martin nepoto Çuan Martin di<br />

Chamino ‘martino nipote di Giovanni martino di Camino’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 1v : Çechon nepoto Toneat di<br />

porta da Roncho ‘Francescone nipote di toneatto di porta<br />

Ronchi’. ® UdiOspBCU1337/III c. VIr al nevot di Çuan<br />

Rovedan ‘al nipote di Giovanni Rovedan’.<br />

nevot: nipote, nP 650 nevôt, dal lat. nEPOtEm, REW 486. trimarBCU147<br />

item r. dal nevot dal Negri di Montegnà forment quarta j a<br />

‘ancora ricevetti una quarta di frumento dal nipote del<br />

negro di montegnacco’ 25 r .<br />

nevot: nipote, nP 650, dal lat. nEPOtEm, REW 486, anche nivot in Wolf<br />

(1874, § 26). UdiOspBCU1337/III Al nevot di Çuan Rovedan<br />

VIr al nipote di Giovanni Rovedan. item recevey di<br />

Yachomo nevot chi fo di Missio merchadant per l-amina dal<br />

deto Mis per l-an presint frx. xl 1r ancora ricevetti quaranta<br />

frisachensi da Giacomo nipote del fu missio mercante per<br />

l’anima del detto missio per l’anno presente.<br />

nevot: nipote, vd. nevot. trimarBCU147 Ex. metz marche per una waye per<br />

nevot Durlý de Cucitin de Luzirià ‘spesi mezza marca per<br />

una balia per il nipote di Odorlico di Cucitino di luseriacco’<br />

60 r .<br />

ni cong. neg. ‘né’, nP 650 ni con rinvio a ne, dal lat. nEC.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 10v sol. iiij inferar arode iiij or non<br />

inbocolade ni invergade ‘quattro soldi per ferrare quattro<br />

ruote non cerchiate né vergate’.<br />

niun agg. pron. ‘nessuno’, nP 652 nissùn. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 63r Toni de Maestre chi avè fati parechi servisis alla<br />

fabriche chi el non avè abut niun paiament ed achest per<br />

confortament di Bortolamio des Cistiarnis ‘Antonio della<br />

maestra che ebbe fatto parecchi servizi per la fabbica,


248<br />

che egli non ebbe avuto nessun pagamento e questo per<br />

conforto di Bartolomeo delle Cisterne’.<br />

nivel ‘canone, onere continuativo, mutuo’, nP 652, 529 livel,<br />

dal lat. lIBEllUm, Piccini (1969-70: 418-9) livellus,<br />

nivellus, DEI 2255 livello2 ‘forma di contratto agrario<br />

per l’usufrutto temporaneo d’un fondo’. Vd. nivel anche<br />

in Frau (1971, c. XIIIIv) e Glossario s.v. livel.<br />

nivel s.m. ‘canone, onere continuativo, mutuo’, nP 652 nivèl<br />

con rinvio a livèl, nP 529, dal lat. lIBEllUm, dim.<br />

di lIBER ‘libro (dei contratti)’, con dissimilazione di<br />

l- iniziale. UdiDuoBCU1200/VI c. 40r achest nivel la<br />

dete fradaglie si apaiave alla fabriche sore j e chiase chi fo di<br />

Domeni det Botry ‘questo livello la suddetta confraternita<br />

pagava alla fabbrica per una casa che fu di Domenico<br />

detto Botri’; c. 80v Rafael chi mi tirà fur j e chiarte del nivel<br />

chi apain la fradaglie deli chialiary ‘Raffaele che mi trovò<br />

una carta del livello che paga la confraternita dei calzolai’.<br />

® UdiCalBCU1348/IV c. 14v r. di Darpuç di Pratclùs<br />

dinars xl di fit nivel ‘ricevetti da Darpuccio di Pracchiuso<br />

quaranta denari di canone d’affitto’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. Ir recevey di Michulau marangon di Merchat Veri sora<br />

una sua chasa la qual el sta di nivelo marcha di frx. ÷ e frx.<br />

xvj ‘ricevetti da nicolò falegname di mercatovecchio, per<br />

una sua casa nella quale sta, di canone mezza marca di<br />

frisachensi e sedici frisachensi’.<br />

nivel s.m. ‘canone, onere continuativo, mutuo’, nP 652 nivèl<br />

con rinvio a livèl, nP 529, dal lat. lIBEllUm, dim. di<br />

lIBER ‘libro (dei contratti)’, con dissimilazione di l- iniziale,<br />

vd. anche Piccini 418-9 livellus, nivellus. Presente una<br />

sola volta, nei Rotoli, la forma livelli ‘affitti, canoni’ senza<br />

dissimilazione. Rispetto all’accezione del termine di DEI<br />

2255 livello 2 , che designa una ‘forma di contratto agrario<br />

per l’usufrutto temporaneo d’un fondo’, nei testi friulani<br />

il significato prevalente riguarda la stipula di contratti di<br />

locazione per le case. UdiCalBCU1348/III c. 8v dnr. c<br />

per lu nivello di doy anni passadi ‘cento denari per il livello<br />

di due anni fa’. UdiCalBCU1348/IV c. 14v r. di Darpuç<br />

di Pratclùs dinars xl di fit nivel ‘ricevetti da Darpuccio di<br />

Pracchiuso quaranta denari di canone d’affitto’. UdiCal-


249<br />

BCU1348/IV c. 77r tuti li livelli che lo restava a dar per fin<br />

alo dì presente ‘tutti gli affitti che doveva ancora dare fino<br />

al giorno presente’. ® UdiOspBCU1337/III c. Ir recevey<br />

di Michulau marangon di Merchat Veri sora una sua chasa<br />

la qual el sta di nivelo marcha di frx. ÷ e frx. xvj ‘ricevetti<br />

da nicolò falegname di mercatovecchio, per una sua casa<br />

nella quale sta, di canone mezza marca di frisachensi e<br />

sedici frisachensi’. UdiCriAPU25 c. 5v r. di Domeni dal<br />

Sent fari ch-el paià di nivel sora la chasa chu fo di Chulau<br />

inferedor d-oltra roia solç xxxvij ‘ricevetti trentasette soldi da<br />

Domenico del santo fabbro che pagò di affitto per la casa<br />

che fu di nicolao ferratore di oltre roggia’. UdiCriAPU36<br />

c. 4r prima posta del dinari delli fitti delle case e delg nivelg<br />

di sent Christoful ‘prima posta del denaro degli affitti delle<br />

case e dei livelli di san Cristoforo’.<br />

nivel: canone, onere continuativo, mutuo, vd. § 3.1. UdiOspBCU1337/III<br />

item recevey di Michulau marangon di Merchat Veri sora una<br />

sua chasa la qual el sta di nivelo marcha di frx. ÷ e frx. xvj 1r<br />

ancora ricevetti da nicolò falegname di mercatovecchio,<br />

per una sua casa nella quale sta, di canone mezza marca<br />

di frisachensi e sedici frisachensi.<br />

niversari vd. aniversari.<br />

no: noi (pron. pers.), nP 653 nó, dal lat. nOs, REW 5960, vd. § 2.3. trimarBCU147<br />

item per lichof dal chiamp chi no conperar di<br />

Chulau Pidrùs s. iiij ‘ancora quattro soldi per il riscatto del<br />

campo che noi comperammo da nicolao Pedrussio’ 29 r .<br />

no: non, nP 653 no. trimarBCU147 Per l-aniversari fat per l-anima Catarùs<br />

di Luserià chi iò no say si al è areson cun ij mesis et al muni<br />

s. viiij ‘per l’anniversario fatto per l’anima di Catarussa di<br />

luseriacco, che io non so se ci sia motivo, soldi nove per<br />

due messe e per il sacrestano’ 39 r .<br />

no: non, vd. no. trimarBCU147 item r. per liu fiz no paiaz ‘ancora ricevetti<br />

per gli affitti non pagati’ 48 v .<br />

no: non. UdiOspBCU1337/III item espendey per iiij or ÷ di vin agl povers glu<br />

quagl egl no-n avevin marcha di frx. j e frx. lx XIXr ancora<br />

spesi una marca di frisachensi e sessanta frisachensi per<br />

quattro (conzi) e mezzo di vino per i poveri i quali non ne<br />

avevano. item recevey di Durlì di Predeman sore une part di<br />

mas la qual el ten stars di meglo ij ÷ per l-an pasat lu qual el


250<br />

no pagà 18r ancora ricevetti da Odorico di Pradamano per<br />

una parte di podere che occupa due stai e mezzo di miglio<br />

per l’anno scorso, il quale (egli) non pagò.<br />

nodar s.m. ‘notaio, scrivano’, nP 653 nodâr, dal lat. nOtARIUm,<br />

REW 5964. UdiDuoBCU1200/VI c. 64v Denel nodar chi<br />

sta a Tarcint chi à lis notis di Zuan di Clauglian ‘Daniele<br />

notaio che sta a tarcento che ha le note di Giovanni di<br />

Clauiano’. ® trimarBCU147 c. 22v cun volè e consintiment<br />

di ser Bortolomio nodar e di ser Host di Trasesim ‘con benestare<br />

e consenso di messer Bartolomeo notaio e di messer<br />

Osto di tricesimo’. UdiCalBCU1348/III c. 2r adì xxviiij or<br />

in çenar carta per man di Quarin nodar ‘oggi ventinove gennaio<br />

carta per mano di Quirino notaio’; c. 22v sol. iiij or pal<br />

nodar ‘quattro soldi per il notaio’. UdiCalBCU1348/V c.<br />

59v carta per man di Pieri nodar filg di mestri Çuan medigo<br />

‘carta per mano di Pietro notaio figlio di mastro Giovanni<br />

medico’.<br />

nodar s.m. ‘notaio, scrivano’, nP 653 nodâr, dal lat. nOtA-<br />

RIUm, REW 5964, molto comune nelle carte friulane<br />

antiche. UdiCalBCU1348/III c. 2r adì xxviiij or in çenar<br />

carta per man di Quarin nodar ‘oggi ventinove gennaio<br />

carta per mano di Quirino notaio’ c. 15v lu dito duchato<br />

dat per Alesandri nodar ‘il suddetto ducato dato grazie ad<br />

Alessandro notaio’; c. 22v sol. iiij or pal nodar ‘quattro soldi<br />

per il notaio’. UdiCalBCU1348/V c. 59v carta per man di<br />

Pieri nodar filg di mestri Çuan medigo ‘carta per mano di<br />

Pietro notaio figlio di mastro Giovanni medico’.<br />

nodar notaio, nP 653 nodâr, dal lat. nOtARIUm, REW 5964. trimarBCU147<br />

Dunys d-Adorgnan chamerar dela fradagla<br />

di sancte Maria di Trasesim cun volè e consintiment di ser<br />

Bortolomio nodar e di ser Host di Trasesim e di Chiandit Grior<br />

di Corglà sichu sinix e prochuridors ‘Dunisso di Adorgnano,<br />

cameraro della fraternita di santa maria di tricesimo,<br />

con benestare e consenso di messer Bartolomeo notaio e<br />

di messer Osto di tricesimo e di Candido di Gregorio di<br />

Corglacco in qualità di sindaci e procuratori’ 22 v .<br />

nodars: notai (m. plu.). trimarBCU147 item spendey cun avochaç e nodars e<br />

brix ed altris homini chontra di Pieri Vignut per la chustion<br />

dal mulin m. j a e s. xviij ‘ancora spesi una marca e diciotto


251<br />

soldi con avvocati e notai ed esattori e altri uomini contro<br />

Pietro Venuto per la controversia del mulino’ 28 r .<br />

nogar s.m. ‘noce (albero)’, nP 654 nojâr, dal lat. nUCARIUm,<br />

REW 5978; anche nogaro, con restituzione della vocale<br />

finale. UdiCalBCU1348/III c. 108v sol. viij per j legno di<br />

nogar ‘otto soldi per un legno di noce’; c. 113r sol. xv per j<br />

nogaro ‘quindici soldi per un noce’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 16r defalchat le charadure e bregis vj di nogar per sol. xviij<br />

l-una dadis a ser Geroni di ser Hector chamerar dela glesia<br />

maçor ‘tolti i carriaggi e sei tavole di noce per diciotto soldi<br />

l’una date a messer Gerolamo (figlio) di messer Ettore<br />

cameraro della chiesa maggiore’; c. 21r ll. vij di sol. in m c<br />

iiij c xxiij iii per j archa di nogar ‘sette lire di soldi nel 1423<br />

per un’arca di noce’. ® CivOdoAsUana689 c. 18v breis<br />

viij di nogà ‘otto tavole di noce’.<br />

*nola s.f. ‘noce’, nP 654 nôle, dal lat. *nUC(U)lAm, REW<br />

5984. UdiCalBCU1348/V c. 24v r. çaga j di noli ‘ricevetti<br />

una cesta di noci’.<br />

nomenade p.p. ‘nominata, citata, menzionata’, nP 564-5 nomenâ.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 47r per fà lis hostis di j e persone<br />

chi non volè iesi nomenade ‘per fare le ostie di una persona<br />

che non volle essere nominata’.<br />

non, nom: nome; a non ‘per conto, da parte’. trimarBCU147 R. da pre Mian<br />

a non di Chulau duchaç v glu qual son scriç sula mia rason çoè<br />

de la fradagla ‘ricevetti da don miano a nome di nicolao<br />

cinque ducati, i quali sono ascritti sul mio conto, cioè (sul<br />

conto) della fraternita’ 22 v . R. di Michuris di Montegnà a<br />

nom di Çuanut caliar forment pesonal ij ricevetti da micorisso<br />

di montegnacco a nome di Giovannetto calzolaio<br />

due pesinali di frumento’ 41 v .<br />

nos s.m. ‘noce’, al maschile, non attestato in nP, regolare dal<br />

lat. nUCEm, REW 6009, al posto del frl. mod. còcule, nP<br />

165. UdiCalBCU1348/III c. 176v sol. j per j nos moschat<br />

mandat per Culau Cristinan ‘un soldi per una noce moscata<br />

mandata da nicolò Cristinan’.<br />

nostre: nostra, cfr. nP 649 nèstri. trimarBCU147 Ex. s. iij per covert a nostre<br />

sor de fradella a Montenà ‘spesi tre soldi per l’alloggio per<br />

la nostra sorella della fraternita a montegnacco’ 60 v .<br />

nota: nota, avviso, nP 656 nòte. trimarBCU147 Nota chu Chulau Çinar


252<br />

dys chi al no si deba fà ‘nota che nicolao Genero dice che<br />

non si deve fare’ 34 v .<br />

note: nota, annotazione, lista; conto, fattura, vd. nP 656 nòte. trimarBCU147<br />

Per cabel e per la note e iij per lycoff vij s. ‘sette soldi per<br />

gabella, per la nota e per la festa’ 60 r .<br />

notis s.f. plu. ‘note, liste, conti’, nP 656 nòte. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 64v Denel nodar chi sta a Tarcint chi à lis notis di Zuan<br />

di Clauglian ‘Daniele notaio che sta a tarcento che ha le<br />

note di Giovanni di Clauiano’. VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

trat four delis notis mestri Durì di Spigninberch ‘tolto fuori<br />

dalle note di mastro Odorlico di spilimbergo’.<br />

november s.m. ‘novembre’, nP 657 novèmbar. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 1r adì xj in november ‘oggi undici novembre’; c. 31r<br />

adì xxx in november ‘oggi trenta novembre’.<br />

novembri: novembre, nP 657 novèmbar, dal lat. nOVEmBER, REW 5969.<br />

trimarBCU147 In m o iiij c xxvj adì xvij di novembri ‘oggi<br />

diciassette novembre del 1426’ 2 r . R. dal mes di novembri<br />

sol. xxxj ‘ricevetti per il mese di novembre trentun soldi<br />

(di offerta)’ 4 r .<br />

novembris: novembre, vd. novembri. trimarBCU147 item r. dela messa di<br />

novembris s. lxv ‘ancora ricevetti dalla messa di novembre<br />

sessantacinque soldi’ 49 r .<br />

novenbri, novenbro: novembre. UdiOspBCU1337/III Lu mes di novenbri<br />

VIv il mese di novembre.<br />

noy: (it./ven.) noi (pron. pers.), vd. no. trimarBCU147 Noy semo stadi a<br />

Udin ‘noi siamo stati a <strong>Udine</strong>’ 13 r . Noy r. glu stimidors dal<br />

mulin ‘noi ricevemmo gli stimatori del mulino’ 28 r . Per<br />

spesis alis feminis et noy s. xx ‘venti soldi per le spese per le<br />

donne e per noi’ 46 v .<br />

nuestre agg. ‘nostra’, nP 649 néstri, qui con conservazione del<br />

dittongo (lat. O > frl. we). UdiDuoBCU1200/VI c. 78r<br />

sore lis chiasis chi la cumunitat nuestre à fatis contà per tiare<br />

chi iarin del chiapitul di Auleie dongie lu simitiery ‘per le<br />

case che la nostra comunità ha fatto contare per terra, che<br />

erano del capitolo di Aquileia vicino al cimitero’.<br />

nuf: nove, nP 658. UdiOspBCU1337/III item espendey per un par di stivelis<br />

ala mamule e per nuf par di chalcaruc agl infantulis frx. lxiij<br />

XXIVr ancora spesi sessantatre frisachensi per un paio di<br />

stivaletti per l’inserviente e per nove paia di sandaletti per


253<br />

i bambini.<br />

nuf: nuovo, nP 392 gnûf, Vicario (1998, c. 18 v di nuf ‘di nuovo’). trimarBCU147<br />

In prima spendey per lu fit dal mulin a Marchiol<br />

camerar dela fradagla dalg batuç d-Udin per fit vieri et<br />

nuf m. j a ÷ den. ‘dapprima spesi una marca e mezza di denari<br />

per affitto del mulino a marchiol, cameraro della fraternita<br />

dei battuti di <strong>Udine</strong>, per affitto vecchio e nuovo’ 34 r .<br />

nugle agg. avv. ‘nulla, nessuna cosa’, nP 658 nùje. CivBCU372 c.<br />

2r jo crot chi lu bon om no my s’è atignut di nugllo ‘io credo<br />

che il buon uomo non mi si è tenuto nulla’. UdiBCU518<br />

c. 1r nugle ciose pluy ate e pluy siure che dalg studis di to figl<br />

‘nessuna cosa più adatta e più sicura che gli studi di tuo<br />

figlio’.<br />

nugledimens avv. ‘nondimeno, ciò nonostante, tuttavia’, composto di<br />

nugle (vd. sopra), la prep. di e mens (vd.). UdiBCU518 c. 1v<br />

nugledimens acest lu qual al prisint jo ti scrif è sofat che may<br />

denant dirrio no fo uldit ni cognusut ‘nondimeno questo che<br />

adesso io ti scrivo è siffatto che mai prima non fu udito né<br />

conosciuto’; c. 2r benchè jo ebe vidut a mio timp ciosis asai<br />

nugledimens cel el qual jo ti scrif non apene in ceste etat une<br />

o dos al pluy s-è vignut ‘benché io abbia visto a mio tempo<br />

molte cose, nondimento quello che io ti scrivo solamente<br />

in questa età una o due (volte) al più è accaduto’.<br />

nugllo vd. nugle.<br />

nunziazion s.f. ‘Annunciazione’, cultismo. VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

lu dì de Nunziazion di sancte Marie ‘il giorno dell’Annunciazione<br />

di santa maria’.<br />

oblacion s.f. ‘oblazione, offerta’, cultismo, non registrato nel nP.<br />

UdimisBCUospH c. 9v recevey per la oblacion di altar<br />

‘ricevetti per l’oblazione dell’altare’.<br />

oblegant v. ‘obbligare, dare in pegno, impegnare, vincolare’, nP<br />

661 oblejâ con rinvio a obleâ, dal lat. OBlIGARE, REW<br />

6012a. UdiCalBCU1348bis c. 8v Eler e Martin di Lauçac<br />

son pagadors in oblegant la vacha e j boy ‘Ellero e martino<br />

di lauzacco sono pagatori con l’obbligare la vacca e un<br />

bue’.<br />

*oblegar v. ‘obbligare, impegnare, vincolare’, nP 661 obleâ, dal lat.<br />

OBlIGARE, REW 6012a. UdiCalBCU1348/III c. 18r<br />

oblegada la caniparia dela deta glesia ‘obbligata la caniparia


254<br />

della detta chiesa’; c. 118r oblegay j mio manso in Cerneglons<br />

reçudo per Iarvàs termit a sent Michel ‘obbligai un<br />

mio podere a Corneglons ricevuto da Gervasio, termine a<br />

san michele’. UdiCalBCU1348/IV c. 9r oblegay lu mas di<br />

Cerneglons riçut per Iacum ‘obbligai il podere di Cerneglons<br />

ricevuto da Giacomo’.<br />

obligacion s.f. ‘obbligo, gratitudine; condizione, clausola’, cultismo,<br />

nP 661 obligaziòn con rinvio a obleaziòn.<br />

UdiBCU373 c. 1r si farà tant maior la me obligation ‘si farà tanto<br />

maggiore il mio obbligo’. VenmarBCU1275/II c. 18r obligacion del<br />

ditto livello di do marce di soldi ‘obbligazione del suddetto livello da<br />

due marche di soldi’.<br />

obligation vd. obligacion.<br />

ocha s.f. ‘oca’, nP 662 ôcie, dal lat. *AUCAm per AVICAm,<br />

REW 826; presente anche la forma grafica con h- iniziale<br />

e il dim. ochulino (vd.).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 88r resta a dar marcha j et sol. xxxviij ovi xx ocha<br />

j avena pesonal iij ‘deve ancora dare una marca e trentotto soli, un’oca<br />

e tre pesinali di avena’; c. 176v dnr. xiiij hocha ÷ spadula ÷ ‘quattordici<br />

denari, mezza oca, mezzo prosciutto di spalla’; c. 177r j spadula ocha<br />

iij et dnr. lvj ‘una spalla (prosciutto), tre oche e cinquantasei denari’.<br />

ochulino s.m. ‘piccola oca, ochetta, paperottolo’, dim. di ocha (vd.)<br />

con passaggio al maschile e restituzione della vocale atona<br />

finale, anche con h- iniziale.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 19r ochulino j per sol. iiij or et bocis iiiij di vin<br />

‘una ochetta per quattro soldi e cinque mezzette di vino’; c. 40v r. hoculini<br />

xiij per sol. vij l-uno ‘ricevetti tredici ochette per sette soldi l’una’.<br />

octuber ottobre, nP 677 otùbar, vd. Vicario (1998: 167 otober), Vicario<br />

(1999c: 130 otuber); anche otubri, otubris e vd. atom. trimarBCU147<br />

R. dal mes di octuber di oferta sol. liij ‘ricevetti<br />

cinquantatre soldi per offerta del mese di ottobre’ 17 v .<br />

oferta: vd. ufiarte.<br />

offici s.m. ‘ufficio, incarico, impiego’, nP 663 ofìzzi con rinvio<br />

a ufìzzi. UdiBCU373 c. 1r in cheste prime mude al offici<br />

dagl criminagl di cheste Magnifiche Comunitat ‘in questa<br />

prima veste all’ufficio dei criminali di questa magnifica<br />

comunità’.<br />

ogna agg. ind. ‘ogni’, nP 663 ògni, direttamente dal n. plu. lat.<br />

OmnIA, REW 6064, con conservazione della -a finale,


255<br />

forma ampiamente attestata nei testi friulani antichi. Udi-<br />

CalBCU1348/IV c. 39r per ogna mot io Merchiol resti a<br />

dà al det Chulau ‘ad ogni modo io melchiorre resto a dare<br />

al suddetto nicolao’; c. 39r ogna raxon fata dal dat e dal<br />

ariçivut ‘fatto ogni conto del dato e dell’avuto’.<br />

ogna: ogni, nP 663 ògni; agg. ind. dal neutro plu. lat. OmnIA, vd. Vicario<br />

(1999a: 159 ogne). trimarBCU147 Per ogna st. s. liiij ‘per<br />

ogni staio cinquantaquattro soldi’ 30 v .<br />

Ognasent s.m. ‘Ognissanti, festività cristiana’, non registrato nel nP.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 15r dnr. xxv per imprest in Ognasent<br />

termit a Nadal ‘25 denari in prestito a Ognissanti, termine<br />

a natale’. UdimisBCUospH c. VIIIv lu dì d’Ognasent ‘il<br />

giorno di Ognissanti’.<br />

ogne ‘ogni’, nP 663, aggettivo indefinito dal neutro plu. lat.<br />

OmnIA, cfr. DEI 2634 ogni, ogne; forma registrata anche<br />

in Joppi 191 ogno, Benincà/Vanelli (1998: 21) ogno oro<br />

‘ogni volta’, vd. Vicario (1998: 71).<br />

ogne, ogna: ogni, vd. § 3.1. UdiOspBCU1337/III item espendey per dispegnà<br />

un testament lu qual fes Francesch cortelar d-un star di forment<br />

agl povers da gesir pagat ogne ano sore un camp frx. viij IVv<br />

ancora spesi per levare il pegno ad un testamento che fece<br />

Francesco coltellaio su uno staio di frumento per i poveri<br />

da esser pagato ogni anno sopra un campo 8 frisachensi.<br />

Ognisent: Ognissanti, festività del primo novembre. segnala la forma anche<br />

Ascoli (1878: 354) a proposito dell’esito sent ‘santo’.<br />

trimarBCU147 Spendey per la anima di un pover todesch<br />

la vilia d-Ognisent per la so sepultura sol. xxviij ‘spesi ventotto<br />

soldi per l’anima di un povero tedesco la vigilia di<br />

Ognissanti per la sua sepoltura 13 r .<br />

ogno agg. ind. ‘ogni’, nP 663 ògni, direttamente dal n. plu. lat.<br />

OmnIA, REW 6064. CivBCU372 c. 1v jo l’ay chontent<br />

e paiat di dut lu vin chi el m’à dat e d’ogno atro chioso ‘io<br />

l’ho fatto contento e pagato di tutto il vino che lui mi ha<br />

dato e di ogni altra cosa’. ® UdiCalBCU1348/IV c. 39r<br />

per ogna mot io Merchiol resti a dà al det Chulau ‘ad ogni<br />

modo io melchiorre resto a dare al suddetto nicolao’; c.<br />

39r ogna raxon fata dal dat e dal ariçivut ‘fatto ogni conto<br />

del dato e dell’avuto’.<br />

oldir v. ‘udire, sentire, ascoltare’. UdiBatBCUospB c. 18r a


256<br />

cumplir penitencia quando vegneremo ad oldir la sentencia<br />

‘a completare la penitenza quando verremo ad udire la<br />

sentenza’.<br />

oli vd. ueli.<br />

oltra prep. ‘oltre, in più, ancora’, nP 665 óltre, óltri, regolare<br />

dal lat. UltRA. CivBCU372 c. 2r oltro duto la voro chi<br />

el m’à fato per ogno mot ‘oltre a tutto il lavoro che lui mi<br />

ha fatto in ogni modo’; c. 4r chest è oltro la rason ch’el hà<br />

cun me in sueç ‘questo è oltre il conto che lui ha con me<br />

in soccida’. UdiDuoBCU1200/VII c. 5r una casa posta in<br />

Grazan oltra la roya cum certo teren dredo ‘una casa situata<br />

in Grazzano oltre la roggia con un po’ di terreno dietro’. ®<br />

UdiCalBCU1348/III c. 17a v lu deto Lenart dè vender lu<br />

dito vino oltra le marche iij e lu uadagno per metade ‘il detto<br />

leonardo deve vendere il detto vino oltre le tre marche e il<br />

guadagno per metà’; c. 138r resta a dar Lorenç duchati x e<br />

oltra ‘deve ancora dare lorenzo dieci ducati e oltre (più)’.<br />

oltra prep. ‘oltre, in più, ancora’, nP 665 óltre, óltri, regolare dal<br />

lat. UltRA. UdiCalBCU1348/III c. 17a v lu deto Lenart<br />

dè vender lu dito vino oltra le marche iij e lu uadagno per<br />

metade ‘il detto leonardo deve vendere il detto vino oltre<br />

le tre marche e il guadagno per metà’; c. 138r resta a dar<br />

Lorenç duchati x e oltra ‘deve ancora dare lorenzo dieci<br />

ducati e oltre (più)’; c. 177v lu det Simon dè dar per tuto<br />

lu meso di çugno e oltra ‘il suddetto simone deve dare per<br />

tutto il mese di giugno e oltre’.<br />

oltre, oltra: oltre, in più. Per i pagamenti che venivano corrisposti in aggiunta<br />

alla somma dovuta per l’affitto o altro, si può pensare che<br />

ciò costituisse un interesse e sanasse un debito non saldato<br />

in precedenza, anche se la pratica dell’usura non era mai<br />

nominata, vd. Gianesini (1991). UdiOspBCU1337/III<br />

Oltra lu fito 2v oltre l’affitto. item recevey di Vignut di Caminet<br />

sore une part di mas lu qual el ten in Caminet quinc di<br />

vin ij e une sele oltre lu fit 9v ancora ricevetti da Venuto di<br />

Caminetto per una parte di maso che possiede a Caminetto<br />

due conzi di vino e una secchia oltre l’affitto. item recevey<br />

di Vignut di Chaminet sore une part di mas la qual el ten in<br />

Chaminet quinc di vin ij e ij oltre lu fit 17r ancora ricevetti<br />

da Venuto di Caminetto per una parte di podere che oc-


257<br />

cupa a Caminetto due conzi di vino e due oltre l’affitto.<br />

item recevey di Chumùs figlo di Mathie di Clauglan sore un<br />

mas lu qual el ten in Clauglan quinc di vin iiij or e oltre lu fit<br />

iij ÷ 17v ancora ricevetti da Giacomino figlio di mattia<br />

di Clauiano per un podere che occupa a Clauiano quattro<br />

conzi di vino e tre e mezzo oltre l’affitto. item recevey di<br />

Chulà figl chi fo di Stefin sore un mas lu qual el ten stars<br />

di megl iij e un pesonal oltre lu fit 19r ancora ricevetti da<br />

nicolò figlio del fu stefano per un podere che occupa tre<br />

stai di miglio e un pesinale oltre l’affitto.<br />

oltro vd. oltra.<br />

om s.m. ‘uomo’, nP 665 òm, òmp, dal lat. HOmO, REW<br />

4170, vd. Battisti (1959: 26); anche homo.<br />

CivBCU372 c. 2r jo crot chi lu bon om no my s’è atignut di nugllo ‘io<br />

credo che il buon uomo non mi si è tenuto nulla’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 60r j e breie di povol per far ij chadarleti di portar morti j o di homeni<br />

e j o di puti ‘una tavola di pioppo per fare due cataletti per portare<br />

morti, uno da uomini e uno da bambini’; c. 86r prime ij munis an<br />

marchis di den. ij per homo ‘dapprima due sacrestani hanno due marche<br />

di denari a testa’. UdiOspBCU1337/III c. VIv per fà ordenà un<br />

om lu qual era malat ‘per far dare i conforti della fede ad un uomo<br />

che era ammalato’; c. XXVIIIv espendej per fà menà un om ad Auleie<br />

‘spesi per far portare un uomo ad Aquileia’; c. 14v recevey d-un om<br />

di Chusignà sore une casa la qual è posta in porta di Chusignà livris di<br />

ueli ij ‘ricevetti due libbre di olio da un uomo di Cussignacco per una<br />

casa che si trova in porta Cussignacco’.<br />

onça s.f. ‘oncia, dodicesima parte della libbra’, nP 667-8 ònze,<br />

dal lat. UnCIAm ‘la dodicesima parte di un tutto’, REW<br />

9052, a sua volta da UnUs ‘uno’.<br />

trimarBCU147 c. 47r xij libr. mens iij honcis di carn di purcel ‘dodici<br />

libbre meno tre once di carne di maiale’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 19r ll. ij di formadi mens onça j ÷ ‘due libbre di formaggio meno<br />

un’oncia e mezza’; c. 19r ll. iiij or et oncis iij di formadi ‘quattro libbre<br />

e tre once di formaggio’; c. 146r per ll. v et oncis iij di carne di chastron<br />

sol. viij ‘otto soldi per cinque libbre e tre once di carne di castrato’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 79v varul j ll. ij mens oncis iij ‘un rotolo di<br />

tela da due libbre meno tre once’. UdiOspBCU1337/III c. XXVIIr<br />

espendey per una onca di peverade frx. ij ‘spesi due frisachensi per<br />

un’oncia di peverada’.


258<br />

onci v. ‘ungere’, nP 668 ònzi, dal lat. UnGERE, REW 9069;<br />

anche oncer e honçi.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 70r sonçe di honçi lu chiar antidet ‘sugna per<br />

ungere il carro suddetto’; c. 75v sol. ij per sonçe di onci la daspe chi si<br />

tire sù glu modoni ‘due soldi per sugna per ungere l’aspo con il quale si<br />

issano i mattoni’; c. 76r per honçi lu chiarmat chi fo mandat a Faedis ‘per<br />

ungere il ponte mobile che fu mandato a Faedis’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 61r sol. iij per sonça per oncer lu pit ala chavala adì x in maço ‘tre<br />

soldi di sugna per ungere il piede alla cavalla oggi dieci maggio’.<br />

*onger s.m. ‘ungaro, ungherese’, nP 1568 òngiar ‘rozzo, selvaticone’,<br />

dal lat. tardo HUnGARUm, REW 4239, diffuso<br />

soprattutto come appellativo personale etnico (Onger).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 175r sol. iiij per vin quando el fo despegnado<br />

deli ongeri ‘quattro soldi per vino quando fu disimpegnato (riscattato)<br />

dagli ungari’.<br />

ongla s.f. ‘unghia’, qui ‘zoccolo (di animale)’, nP 667 òngle,<br />

òngule, dal lat. UnGUlAm, REW 9071, Zudini/Dorsi<br />

110 òngla, ClR 138.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 153r boy j del pel flor e duchati iij ÷ et boy j<br />

dela ongla malata e mançuto j per duchati ij ‘un bue di manto pezzato<br />

e tre ducati e mezzo e un bue con l’unghia ammalata e un piccolo<br />

manzo per due ducati’.<br />

onguento s.m. ‘unguento, pomata’, forma interferita tra il frl. onzìnt,<br />

nP 668, dal frl. ònzi ‘ungere’, e il venez. unguento, Boerio<br />

774, it. unguento.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 96r sol. viij per onguento dat a mestri Marcho<br />

‘otto soldi per unguento dato a mastro marco’.<br />

ont s.m. ‘burro cotto’, nP 667 ònt, dal lat. UnCtUm, cfr.<br />

rum. unt ‘burro’, dove l’it. unto, solo aggettivo, indica<br />

‘grasso, sporco’, vd. anche Rizzolatti (1995: 653).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 1v item sol. iij per ont ‘ancora tre soldi per<br />

burro cotto’; c. 89r sol. viiij or per cita j d-ont adì xx in çugno ‘nove soldi<br />

per una pentola di burro oggi venti giugno’.<br />

orata s.f. ‘orata, tipo di pesce’, nP 669 oràde, dal lat. AURAtAm,<br />

REW 789.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 79v item r. pasira j e orata j in sabida d-olivo<br />

‘ancora ricevetti una platessa e una orata nel sabato d’ulivo’.<br />

ordenà v. ‘ordinare, comandare, disporre’, ma anche ‘dare i conforti<br />

della fede’, nP 670, dal lat. ORDInARE, REW 6090,


259<br />

DElI 841.<br />

trimarBCU147 c. 29r per fà aluminà lu cesendeli chi ordenà Stiefin<br />

Furtin ‘per far illuminare la lampada che ordinò stefano Fortino’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. VIv per fà ordenà un om lu qual era malat<br />

‘per far dare i conforti della fede ad un uomo che era ammalato’.<br />

orela s.f. ‘orecchio, orecchia’, nP 672 orêle, dal lat. ORIC(U)<br />

lAm per AURICUlAm, REW 793, ClR 123.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39r chum un scliaraç di oreli d-arigint entri<br />

‘con dentro un orecchino da orecchie d’argento’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 89v io Niculau resto a dar per lu porcho vindut centul del-orela <<br />

teglata > negra a sent Martin ‘io nicolò devo ancora dare per il maiale<br />

venduto stretto dall’orecchia < tagliata > nera a san martino’.<br />

oresse vd. auresin.<br />

oris vd. hore.<br />

orna s.f. ‘orna, antica misura di capacità, principalmente per il<br />

vino e per l’olio, corrispondente a sei secchie (selis)’, nP<br />

673-4 òrne, dal lat. URnAm, REW 9086, Prati 115 orna,<br />

DEI 2679 orna; anche con la grafia horna.<br />

trimarBCU147 c. 34v j a horna di holio ‘un’orna di olio’; c. 39r per j a<br />

horna di holio chi iò conperay ad Udin marchis ij et s. cxij ‘per un’orna<br />

di olio che comperai a <strong>Udine</strong> due marche e centododici soldi’. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 21r r. le charadure del olio menat di Trivignan<br />

ornis vj e j meri ‘ricevetti il trasporto dell’olio portato da trivignano,<br />

sei orne e un miero’; c. 40v r. le charadure d-uno vasello di olio ornis vij<br />

mens ll. xj per sol. xij l-orna menat di Latisana ‘ricevetti il trasporto di<br />

una botte di olio (di) sette orne meno undici libbre per dodici soldi<br />

l’orna, portato da latisana’.<br />

ort s.m. ‘orto’, nP 674 òrt.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XIIr espendey per pagà un lavorador lu qual<br />

lavorà in l-ort dagl povers frx. iij ‘spesi tre frisachensi per pagare un<br />

operaio che lavorò nell’orto dei poveri’; c. 5r sore un ort lu qual è<br />

in Graçan ‘per un orto è in Grazzano’. VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

conpire fate per la fradagle da Durlì di Sclusa d-un ort ‘acquisto fatto<br />

per conto della confraternita da Odorlico di Chiusaforte di un orto’.<br />

ospedal s.m. ‘ospedale’, nP 675 ospedâl, dal lat. *HOsPItAlE,<br />

REW 4198; anche con la grafia hospedal.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 64r in prisinça Matio del ospedal ‘alla presenza<br />

di matteo dell’ospedale’; c. 119r Matio del ospedal priul di s.ta Maria<br />

Madalena dè dar chari ij di bedechis per sol. x lu caro adì x in çenar per


260<br />

l-ospedal ‘matteo dell’ospedale priore di santa maria maddalena deve<br />

dare due carri di rametti per dieci soldi al carro oggi dieci gennaio per<br />

l’ospedale’. UdiDuoBCU1200/VI c. 88v Lorenço Scusoy chi sta in lu<br />

hospedal delli batudi ‘lorenzo scusoy che sta nell’ospedale dei battuti’.<br />

UdimisBCUospH c. 6r pagay per hospedal dnr. xxv ‘pagai venticinque<br />

denari all’ospedale’. UdiOspBCU1337/III c. XVIr espendey stars davene<br />

iiij or mens un pesenal per semenà iiij or champs del ospedal ‘ancora<br />

spesi quattro stai d’avena meno un pesinale per seminare quattro<br />

campi dell’ospedale’; c. XXVr espendey per fà choncà lu tet dela ospedal<br />

sore la blave frx. viiij ‘spesi nove frisachensi per far aggiustare il tetto<br />

dell’ospedale sopra il grano’.<br />

ostera vd. ustera.<br />

ostir vd. ustir.<br />

otobrio: ottobre, vd. atom. trimarBCU147 item dela mesa di otobrio s. xxxvij<br />

‘ancora dalla messa di ottobre trentasette soldi’ 49 r .<br />

otom s.m. ‘ottobre’, nP 677, continuatore regolare del lat.<br />

AUtUmnUm, quindi per ‘il mese dell’autunno, il mese<br />

in cui comincia l’autunno’, cfr. Boerio 775 utuno con il<br />

significato però, comune all’italiano, di ‘autunno’; anche<br />

atom.<br />

CivBCU372 c. 2r adý viiij or d’otom ‘oggi nove ottobre’. trimarBCU147<br />

c. 4r r. dal mes d-atom sol. xxviiij or ‘ricevetti per il mese di ottobre<br />

ventinove soldi (di offerta)’; c. 20r spendey per lis vj mesis del mes di<br />

atom sol. xlv ‘spesi quarantacinque soldi per le sei messe del mese di<br />

ottobre’. UdiCalBCU1348/III c. 1r adì xj in otom ‘oggi undici ottobre’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 83v sol. xiij dac a Çuan Davent per lis stivelis in<br />

otom ‘tredici soldi dati a Giovanni Davent per gli stivaletti in ottobre’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 2r adì xxij in otom termit a sent Aremecor ‘oggi<br />

22 ottobre, termine a sant’Ermacora’. UdiOspBCU1337/III c. Vv la<br />

chodarie setemane d-otom ‘l’ultima settimana di ottobre’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 29v ady j d-otom ‘oggi primo ottobre’.<br />

ottignì v. ‘ottenere’, nP 677 otignî.<br />

UdiBCU373 c. 1r al crot ciert chu par me recommandation al debi<br />

ottignì lu so intent ‘crede certo che per la mia raccomandazione debba<br />

ottenere il suo scopo’.<br />

otubri, otubris: ottobre, vd. octuber. trimarBCU147 R. dal mes di otubri<br />

sol. xxxvj ‘ricevetti per il mese di ottobre trentasei soldi<br />

(di offerta)’ 10 r . Lu primo lunis dal mes di otubris ‘il primo<br />

lunedì del mese di ottobre’ 13 r .


261<br />

ovra s.f. ‘opera, lavoro’, nP 1293 vóre.<br />

UdimisBCUospH c. IXv per pera menada ala detta ovra ‘per pietra<br />

portata per la suddetta opera’.<br />

paga s.f. ‘paga, pagamento, stipendio’, nP 681 pàe, sost. deverb.<br />

dal lat. PACARE, REW 6132.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 55v sol. xij per pagis in s.ta Cros ‘dodici soldi<br />

per paghe a santa Croce’. UdiOspBCU1337/III c. VIIr per fà vignì<br />

glu masars ala paga ‘per far venire i massari al pagamento’.<br />

pagà vd. paià.<br />

pagado vd. paià.<br />

pagador s.m. ‘pagatore, colui che paga’, talvolta anche con il significato<br />

di ‘debitore’, nP 684 pajadôr, deverb. da paiâ ‘pagare’,<br />

lat. PACARE, REW 6132, con suff. d’agente -tOREm,<br />

cfr. it. pagatore DEI 2720 s.v. pagare.<br />

trimarBCU147 c. 37v r. di Çuan da Rinculin sichu mulinar et principal<br />

pagador forment st. ij ‘ricevetti da Giovanni da Rincolino come mugnaio<br />

e principale contributore due stai di frumento’; c. 66v Çuan Capon sta<br />

principal pagador per luy di libr. iiij di s. ‘Giovanni Cappone risulta il<br />

suo principale debitore, di quattro libbre di soldi’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 10v Blas Pidùs è pagador in prisinça Francesc chi fo di Pavia ‘Biagio<br />

Pidusso è pagatore alla presenza di Francesco che fu di Pavia’; c. 11v<br />

Çuan Romanut è fedesor e principal pagador ‘Giovanni Romanutto è<br />

fideiussore e principale pagatore’; c. 41r Dumini di Cerneglons è pagador<br />

‘Domenico di Cerneglons è pagatore’. UdiCalBCU1348/V c.<br />

10v Çuanut det Chatabriga è fedesor e prinicipal pagador ‘Giovannetto<br />

ditto Attaccabriga è fideiussore e principale pagatore’. UdiCalBCU-<br />

1348bis c. 1r Simon Sabadin e Martin e Griori tuti habitant in Lauçac<br />

son fedesors e pagadors ‘simone sabbadino e marino e Gregorio tutti<br />

abitanti a lauzacco sono fideiussori e pagatori’.<br />

pagament vd. paiament.<br />

pagar vd. paià.<br />

pagat vd. paià.<br />

paià v. ‘pagare, saldare, dare, liquidare’, nP pajâ, dal lat. PA-<br />

CARE, anche con prostesi di a- e grafia payà, paga(r) etc.<br />

CivBCU372 c. 2r el vos paià j setò in Malbeargio ‘lui vuole pagare un<br />

settore (di campo) a malbearzo’; c. 2v el vos paià j a diesimo al zuet da<br />

Ramanzàs ‘lui vuole pagare una decima allo zoppo di Remanzacco’.<br />

trimarBCU147 c. 12v spendey lu dì del setal per mesis e per paià Michel<br />

des Corç di chel ch-el lu veglà sol. lxxvj ‘spesi settantasei soldi nel


262<br />

settimo giorno dalla morte per le messe e per pagare michele delle<br />

Corti per quel tempo che lo vegliò’; c. 30r per payà ser Bartolomio<br />

e-l cancilir ed altris spesis per la custion di Pieri Vignut s. lx ‘sessanta<br />

soldi per pagare messer Bartolomeo e il cancelliere e altre spese per la<br />

contesa di Pietro Venuto’; c. 48v r. per liu fiz no paiaz ‘ricevetti per<br />

gli affitti non pagati’; c. 68v glu masarc di Coloret di Prat resta a pagà<br />

salf Toni Magri chu apagà ‘i massari di Colloredo di Prato devono<br />

pagare, salvo Antonio magro che pagò’. UdiCalBCU1348/III c. 9v<br />

amonta marchas xvj mens sol. viij ÷ pagat a Çuan di Tribil ‘ammonta<br />

a sedici marche meno otto soldi e mezzo pagato a Giovanni di tribil’;<br />

c. 10r sol. x per imprest per pagar lu daci adì v in seseledor ‘dieci soldi<br />

in prestito per pagare il dazio oggi cinque luglio’; c. 172v duchati v et<br />

sol. xl per una chavala pagada al filg Cumuç dal Povul di borgo di Glemona<br />

‘cinque ducati e quaranta soldi per una cavalla pagata al figlio di<br />

Comuzzo (figlio) del Pioppo di borgo Gemona’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 88v sol. xxxiiij or per pagar lu batador ‘trentaquattro soldi per pagare<br />

il battitore’. UdiDuoBCU1200/VI c. 50v achestis marchis di sol. l si<br />

tochiarin a paià per la so part al det Cristoful ‘il suddetto Cristoforo<br />

dovette pagare queste cinquanta marche di soldi per la sua parte’; c.<br />

64v lu det Luìs apaie alla fabriche e la cumunitat l-avè dat al Nevo di<br />

Greçan ‘il suddetto luigi paga alla fabbrica e la comunità l’ebbe dato<br />

al nevo di Grazzano’. UdiOspBCU1337/III c. Iv espendey per pagà<br />

Çuana e Michel di Martignà ‘spesi per pagare Giovanna e michele di<br />

martignacco’; c. VIIIv espendey stars di forment ij glu qual jo dey di fit<br />

al figl di ser Mis ch-egl sì pagin sore un camp ‘spesi due stai di frumento<br />

che io diedi di affitto al figlio di messer missio che essi così pagano<br />

per un campo’; c. 18r recevey di Durlì di Predeman sore une part di<br />

mas la qual el ten stars di meglo ij ÷ per l-an pasat lu qual el no pagà<br />

‘ricevetti da Odorico di Pradamano per una parte di podere che occupa<br />

due stai e mezzo di miglio per l’anno scorso, il quale (egli) non pagò.<br />

paiament s.m. ‘pagamento, saldo, conto’, nP 684 pajamènt; anche<br />

con la grafia pagament e pagamento, con restituzione della<br />

vocale finale.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 21r sol. xxvij per lu pagament di ll. vj di<br />

olio ‘ventisette soldi per il pagamento di sei libbre di olio’. UdiCal-<br />

BCU1348/IV c. 49r marchas vij ÷ per lu pagament per lu nivello<br />

‘sette marche per il pagamento, per l’affitto’; c. 120r r. lu pagamento<br />

dela chasa vinduda al Farinuça in dut in prisinça Vido mio masar e-l<br />

fradi Çuan Pes di Lauçaç e Francesc Lastan adì xxviij in avost ‘ricevetti


263<br />

il pagamento della casa venduta a Farinuccia in totale alla presenza<br />

di Vito, mio massaro, e il fratello di Giovanni Pesce di lauzacco e<br />

di Francesco lastan, oggi ventotto agosto’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 63r Toni de Maestre chi avè fati parechi servisis alla fabriche chi el<br />

non avè abut niun paiament ed achest per confortament di Bortolamio<br />

des Cistiarnis ‘Antonio della maestra che ebbe fatto parecchi servizi<br />

per la fabbica, che egli non ebbe avuto nessun pagamento e questo<br />

per conforto di Bartolomeo delle Cisterne’; c. 84v achest per rest di<br />

paiament ‘questo per resto di pagamento’.<br />

pal 1 s.m. ‘palo, asta’, nP 684 pâl, dal lat. PAlUm, REW 6182.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 49r dè dar manara j costa sol. xx et<br />

pal j di fero ‘deve dare un’accetta, costa venti soldi, e un<br />

palo di ferro’.<br />

pal 2 prep. art. ‘per il’. UdiCalBCU1348/III c. 3v ll. iij di formadi<br />

per sol. iij portat pal filg adì xviij in avost ‘tre libbre<br />

di formaggio per tre soldi portato dal figlio oggi diciotto<br />

agosto’; c. 5r sol. vij per imprest pal daci adì xv in çulg ‘sette<br />

soldi in prestito per la tassa oggi quindici luglio’; c. 22v<br />

sol. iiij or pal nodar ‘quattro soldi per il notaio’.<br />

pala: pala, palata, nP 686, REW 6154. UdiOspBCU1337/III item espendey<br />

per una pala di ledan per la chasa dagl povers frx. vj XXIVv<br />

ancora spesi per una pala di letame per la casa dei poveri.<br />

palada s.f. ‘palizzata’, nP 685 palàde, dal lat. PAlUm con suff.<br />

-AtAm, REW 6183, cfr. Boerio 463 palada ‘riparo fatto<br />

sui fiumi o simili con pali piantati’, DEI 2727 palata 1 .<br />

UdiCalBCU1348/III c. 119r lavoredors j in vila e j a far<br />

palada e j a taglar legnis mens oris iij ‘giorni lavorativi: uno<br />

in paese, uno a fare la palizzata, uno a tagliare legna, meno<br />

tre ore’. ® UdiOspBCU1337/III c. IXv espendey per un<br />

char di barac per fà inbaracà dos paladis ‘spesi per un carro<br />

di rovi per far imprunare due palizzate’; c. IXv espendey per<br />

fà lis inbaracà lis detis paladis ‘spesi per far(le) imprunare<br />

le dette palizzate’.<br />

paladis: palizzate, nP 685, dal lat. PAlUm con suff. -AtUm, REW 6182,<br />

cfr. Boerio 463 palada ‘riparo fatto sui fiumi o simili con<br />

pali piantati’, DEI 2727 palata 1 . UdiOspBCU1337/III<br />

item espendey per un char di barac per fà inbaracà dos paladis<br />

IXv ancora spesi per un carro di rovi per far imprunare due<br />

palizzate. item espendey per fà lis inbaracà lis detis paladis


264<br />

IXv ancora spesi per far(le) imprunare le dette palizzate.<br />

palme s.f. ‘palmo della mano, mano’, nP 687 pàlme. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 72v sol. iij per j e ingranarie di palme<br />

per ingrenà là chu lavorin glu mestris ‘tre soldi per una scopa<br />

da mano per scopare dove lavorano gli operai’.<br />

palment s.m. non attestato in nP, ma presente però a Forni Avoltri<br />

palmènt, vd. ClR 295-6, sarà probabilmente da un lat.<br />

PAVImEntUm, REW 6312, ad indicare quindi ‘pavimento’.<br />

Analogo, per derivazione, è l’it. palmènto, che<br />

però indica la ‘macina mediante la quale si riducono in<br />

frammenti più o meno fini i chicchi di grano’. Il termine,<br />

qui attestato più volte, si trova sempre in relazione a clodi,<br />

ad indicare evidentemente una particolare qualità di chiodi<br />

da costruzione. UdiCalBCU1348/III c. 28v centenar ÷ di<br />

clodi di palment ‘mezzo centinaio di chiodi da pavimento’;<br />

c. 106: centenar j di clodi di palment per sol. vij ‘un centinaio<br />

di chiodi da pavimento per sette soldi’; c. 130r dè<br />

dar Çuan chaliar Toni Pichot per j c di clodi di palment s. vij<br />

‘deve dare Giovanni calzolaio (ad) Antonio Picotti sette<br />

soldi per cento chiodi da pavimento’.<br />

palombo agg. ‘colore del frumento prossimo a maturare, giallo intento,<br />

biondo scuro’, nP 687 palòmp, dal lat. PAlUmBUm,<br />

REW 6181. UdiCalBCU1348/III c. 83r lu det Pieri dè dar<br />

per una vacha del pel palombo e j videlo roso per la contra<br />

dela so parte in soço marcha j di sol. adì xiij in fevrar termit<br />

a sent Aremecor ‘il suddetto Pietro deve dare una marca di<br />

soldi per una vacca dal pelo biondo e un vitello rosso, per<br />

il riscatto della sua parte, oggi tredici febbraio termine a<br />

sant’Ermacora’.<br />

palota s.f. ‘mestolo di legno’ o ‘scarpa di legno’, nP 688 palòte<br />

‘mestolo di legno’ o nP 687 palòta ‘specie di scarpa di<br />

legno’, dal lat. PAlAm, REW 6154, con suff. -OttUs,<br />

qui con funzione diminutiva, vd. De leidi (1984: 124-9).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 31r sol. iiij or ÷ per j palota in sent<br />

Remecor ‘quattro soldi e mezzo per un mestolo a sant’Ermacora’.<br />

palotar s.m. ‘chi costruisce o vende le palote (mestoli di legno o<br />

scarpe di legno), mestolaio’, da palota (vd.), con suff. -ar,<br />

dal lat. -ARIUm indicante mestiere. UdiCalBCU1348/


265<br />

III c. 107r in prisinça Grior chaliar e Çuan dal palotar adì<br />

xj in març ‘alla presenza di Gregorio calzolaio e Giovanni<br />

figlio del mestolaio, oggi undici marzo’; c. 108v sol. xx per j<br />

bancho chi fo di Çuan dal palotar ‘venti soldi per un banco<br />

che fu di Giovanni figlio del mestolaio’; c. 113r : Michel<br />

palotar sol. xv ‘michele mestolaio quindici soldi’.<br />

pan s.m. ‘pane’, nP 690-1 pan, dal lat. PAnEm. CivBCU372<br />

c. 2r el si vos chomperà pan per j vistit ‘lui si vuole comperare<br />

panno per un vestito’; c. 4r el mis a quey pan ‘egli mise a<br />

cuocere pane’. UdiDuoBCU1200/VI c. 60v mi avè dat lu<br />

pan ‘mi ebbe dato il pane’; c. 81r mi avè dat pan ‘mi ebbe<br />

dato pane’. ® UdiCalBCU1348/III c. 51r sol. j per pan<br />

in sent Cancian ‘un soldo per pane a san Canziano’; c. 61r<br />

sol. x per j bareta comperada di Iacum piliçar et sol. ij per<br />

pan ‘dieci soldi per un berretto comperato da Giacomo<br />

pellicciaio e due soldi per pane’.<br />

pan s.m. ‘pane’, nP 690-1 pan, dal lat. PAnEm. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 51r sol. j per pan in sent Cancian ‘un soldo<br />

per pane a san Canziano’; c. 61r sol. x per j bareta comperada<br />

di Iacum piliçar et sol. ij per pan ‘dieci soldi per un berretto<br />

comperato da Giacomo pellicciaio e due soldi per pane’.<br />

pan: pane, nP 690-1 pan. trimarBCU147 item spendey per pan ad achès chu<br />

remondar la fave sol. iiij ‘ancora spesi quattro soldi per pane<br />

per quelle che rimondarono la fava’ 8 r . item spendey per fà<br />

quey lu pan d-elmuesine sol. lvj ‘ancora spesi cinquantacinque<br />

soldi per far cuocere il pane dell’elemosina’ 8 r . Spendey per fà<br />

fà lu pan de almuesine e aremondà la fave sol. xx ‘spesi venti<br />

soldi per far fare il pane dell’elemosina e rimondare la fava’<br />

13 v . Spendey per fà quey lu pan sol. lxviij ‘spesi sessantotto<br />

soldi per far cuocere il pane’ 20 v .<br />

pan: pane, nP 690-1. UdiOspBCU1337/III Al ciridor pan dagl povers Vr per<br />

il cercatore di pane per i poveri. item espendey per fà chuey<br />

lu pan dagl povers frx. viij XIr ancora spesi otto frisachensi<br />

per far cuocere il pane dei poveri. item espendey per fà chuei<br />

lu pan dagl povers frx. viij XXr ancora spesi otto frisachensi<br />

per far cuocere il pane dei poveri.<br />

pan: pane, vd. pan. trimarBCU147 Ex. s. xxiiij per sal a far pan ‘spesi ventiquattro<br />

soldi per sale per fare il pane’ 61 r .<br />

pancera s.f. ‘pancera, ventriera’, nP 696 panzère, da frl. pànze ‘pancia’,


266<br />

nP 6955-6; la pancera di ferro sarà, naturalmente, una sorta<br />

di armatura, di corazza per l’addome. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 39v Birtuç filg Durlì d-Arisano deba dar per j vacha rosa<br />

e per j pancera di ferro e per congi xij di vino e per formadi<br />

e per roba di staçon ‘Bertuccio figlio di Odorico di Risano<br />

deve dare per una vacca rossa, per una pancera di ferro,<br />

per dodici conzi di vino, per formaggio e per vettovaglie’.<br />

pançi s.m. ‘interiora (del bue)’, cfr. nP 695-6 pànze. UdimisBCUospH<br />

c. Xr spendey per scortegiar lu bus e per lavar<br />

lu pançi dnr. v ‘spesi cinque denari per scorticare il bue e<br />

per lavare le interiora’.<br />

papal agg. ‘papale, proprio del Papa’, nP 696 papâl, dal lat.<br />

tardo PAPAlEm, a sua volta dal gr. pàpas ‘vescovo’, REW<br />

6209b. UdiCalBCU1348/III c. 142r r. duchati v doy scarsi<br />

uno papal doy boni adì vj in çugno ‘ricevetti cinque ducati:<br />

due scarsi, uno papale e due buoni, oggi sei giugno’.<br />

par s.m. ‘paio’, nP 698 pâr, dal lat. PARUm, REW 6219.<br />

Fasc.III c. 42v sol. iiij or per j par di scarpis ‘quattro soldi per<br />

un paio di scarpe’; c. 42v sol. lvj per j par di calcis adì v in<br />

fevrar ‘cinquantasei soldi per un paio di calze oggi cinque<br />

febbraio’; c. 129v sol. xiij per j par di galinis dadis a quelo<br />

chi imprestà li duchati ‘tredici soldi per un paio di galline<br />

date a quello che imprestò i ducati’. ® UdiOspBCU1337/<br />

III c. Vr per comperà vij par di chalcars agl infantulins ‘per<br />

comperare sette paia di sandali per i bambini’.<br />

par s.m. ‘paio’, nP 698 pâr, dal lat. PARUm, REW 6219.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 15v par j di fiergis dela cavala per<br />

imprest ‘un paio di ferri della cavalla in prestito’. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 72r io toley di done Ligrançe j o par di<br />

linculi di tre teli ‘io presi da donna Allegranza un paio di<br />

lenzuoli da tre teli’. UdimisBCUospH c. VIIv pagay per j<br />

par di stivagli al scarpator dnr. xxij ‘pagai ventidue denari<br />

per un paio di stivali al calzolaio’. ® UdiOspBCU1337/<br />

III c. Vr per comperà vij par di chalcars agl infantulins ‘per<br />

comperare sette paia di sandali per i bambini’.<br />

par paio, nP 698 pâr, REW 6219. trimarBCU147 Per j par di poleç s. vij<br />

‘per un paio di polli sette soldi’ 28 r .<br />

par paio, nP 698, REW 6219. UdiOspBCU1337/III Per comperà vij par<br />

di chalcars agl infantulins Vr per comperare sette paia di


267<br />

sandali per i bambini. item espendey per un par di scarpis al<br />

ciridor pan frx. viiij XIv ancora spesi nove frisachensi per<br />

un paio di scarpe per il cercatore di pane. item espendey per<br />

un par di chalcaruc agl infantulins frx. xxiiij or XIVr ancora<br />

spesi ventiquattro frisachensi per un paio di sandaletti per<br />

i bambini. Un par di scarpis XVIIIr un paio di scarpe. item<br />

espendey per un par di stivelis ala mamule e per nuf par di<br />

chalcaruc agl infantulis frx. lxiij XXIVr ancora spesi sessantatre<br />

frisachensi per un paio di stivaletti per l’inserviente e<br />

per nove paia di sandaletti per i bambini.<br />

Paradìs vd. Paravìs.<br />

paramenti s.m. plu. ‘paramenti sacri’, nP 699 paramènt. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 67v j e clave chi el mi fes su lu armar<br />

chi è in la sigristie chi si ten glu mesali e glu paramenti ‘una<br />

chiave che egli mi fece per l’armadio che è in sacrestia nel<br />

quale si tengono i messali e i paramenti’.<br />

Paravìs s.m. ‘Paradiso, regno di Dio’, nP 700 paravîs con rimando<br />

a paradîs. UdiBatBCUospB c. 25r fontana clara e bela che<br />

ven del Paradìs ‘fontana chiara e bella che viene dal Paradiso’;<br />

c. 25v voy porta del Paravìs ‘voi porta del Paradiso’.<br />

parec ‘pareti, misura di lunghezza o di superficie per tessuti’, dal<br />

lat. PAR(I)EtEm, REW 6242, DElI 880-1, ma cfr. nP<br />

701 pareç ‘apparecchio da letto, cioè lenzuola, federe’ e<br />

Boerio 472 parechio ‘nelle manifatture, consistenza che si<br />

dà alle stoffe’. l’interpretazione di nP, proposta in forma<br />

di ipotesi, non convince: preferibile della Porta (II: 546-7)<br />

paret per ‘misura di lunghezza’, ripreso da Piccini (1969-70:<br />

412) s.v. paries anche ‘altezza del tessuto’.<br />

parec: pareti, misura di lunghezza o di superficie per tessuti, vd. § 3.1.<br />

UdiOspBCU1337/III item espendey per fà tesi xij parec di<br />

drap agl povers frx. lij XVIIIr ancora spesi cinquantadue<br />

frisachensi per far tessere dodici pareti di panno per i poveri.<br />

item espendej per fà tesi xij parec di tele di lin agl povers frx.<br />

lij XXIXr ancora spesi cinquantadue frisachensi per far<br />

tessere dodici pareti di tela di lino per i poveri.<br />

parechis agg. f. plu. ‘parecchie, molte’, non registrato nel nP. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 68v el fes lu timon e metè parechis<br />

breis di povol e chiodi e per legniam del det chiar ‘egli fece<br />

il timone (del carro) e mise parecchie tavole di pioppo e


268<br />

chiodi e per legname del suddetto carro’.<br />

paret s.m. ‘parete, misura di lunghezza o di superficie per tessuti’,<br />

dal lat. PARIEtEm, REW 6242, DElI 880-1, della Porta<br />

546-7 paret ‘misura di lunghezza’, Piccini 412 paries ‘altezza<br />

del tessuto’. senz’altro da scartare è l’interpretazione di nP<br />

701 ant. pareç ‘apparecchio da letto’, cioè ‘lenzuola e federe’;<br />

da segnalare il fatto che il sostantivo passa dal femminile al<br />

maschile – si trova, infatti, non solo preceduto dall’articolo<br />

lu, ma anche al plurale pareç e in forma venezianeggiante<br />

paredi. UdiCalBCU1348/III c. 110v r. sol. xviij per tisiduris<br />

di pareç iiij or a Martin di Lauçac ‘ricevetti diciotto soldi<br />

per tessiture di quattro pareti a martino di lauzacco’; c.<br />

110v r. sol. x per tisiduris pareç ij di chanovaç a Martin di<br />

Lauçaç ‘ricevetti dieci soldi per tessiture di due pareti di<br />

canovaccio a martino di lauzacco’; c. 124r r. tesidure pareç<br />

xij di drapo di stupulin per sol. vj lu paret ‘ricevetti dodici<br />

pareti di tessiture di tessuto di stoppolino per sei soldi la<br />

parete’; c. 124r r. tesiduris pareç viij di stupulin per sol. iiij or<br />

lu paret ‘ricevetti otto pareti di tessiture di stoppolino per<br />

quattro soldi la parete’; c. 174v sol. xxv per tisiduris pareç<br />

v ‘venticinque soldi per le tessiture di cinque pareti’. ®<br />

UdiOspBCU1337/III c. XVIIIr espendey per fà tesi xij parec<br />

di drap agl povers frx. lij ‘spesi cinquantadue frisachensi per<br />

far tessere dodici pareti di panno per i poveri’; c. XXIXr<br />

espendej per fà tesi xij parec di tele di lin agl povers frx. lij<br />

‘spesi cinquantadue frisachensi per far tessere dodici pareti<br />

di tela di lino per i poveri’.<br />

pari s.m. ‘padre’, nP 702 pàri, dal lat. PAtREm.<br />

CivPorBCU216 c. 1r ser Philip pari di Marcon ‘messer Filippo padre di<br />

marcone’. trimarBCU147 c. 36r in lù di Pieri Faci miò pari ‘al posto<br />

di Pietro Fazio mio padre’; c. 39r la spesa fata per Valantin in lù dal<br />

pari ‘la spesa fatta da Valentino al posto del padre’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 14r Michel filg chi fo Çuan Matio di Percut dè dar per la debita<br />

chi fo del pari e per ll. j di olio dnr. xij adì vj in seseledor ‘michele figlio<br />

del fu Giovanni matteo di Percoto deve dare per il debito che fu del<br />

padre e per una libbra di olio dodici denari, oggi sei luglio’; c. 23v<br />

mandat per Romanut so pari in sent Remecor ‘mandato con Romanutto<br />

suo padre in sant’Ermacora’; c. 162v sol. xiiij or per resto di selegar e<br />

per resto dela debita del pari ‘quattordici soldi per resto di tegole e per


269<br />

resto del debito del padre’.<br />

part s.f. ‘parte; porzione’, nP 704-5 part, dal lat. PARtEm,<br />

REW 6254.<br />

CivBCU372 c. 2v la me part del util di xl marchis ‘la mia parte dell’utile<br />

di quaranta marche’. trimarBCU147 c. 1v per part d-una vidiela ‘per<br />

una parte di una vitella’; c. 3r sore une part di mas ‘per una parte di<br />

maso’; c. 24v per la part di j vidiel ‘per la parte di un vitello’; c. 37v in<br />

Feletan r. di Mochin per la part di j a vaca s. lx ‘a Felettano ricevetti sessanta<br />

soldi da mocchino per la parte di una vacca’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 13r Çuan sartor testemony predet è fedesor in part e in dut termit<br />

in sent Çuan di Pascha ‘Giovanni sarto testimone suddetto è fidesiussore<br />

in parte e in tutto; scadenza a san Giovanni di Pasqua’; c. 138v<br />

r. copi c c menadi in la chasa in part cun Vinent ‘ricevetti cento tegole<br />

portate nella casa in parte con Avvenente’. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

65v Denel di Susans chi lavorà j e part del dì e non podè lavorà pluy per<br />

tramudà piere ‘Daniele di susans che lavorò una parte del giorno e<br />

non potè lavorare più per trasportare pietra’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. 3r recevey di Domeni di Basalgapenta sore une part di mas quarta di<br />

forment j e di megl j e di sorch j e d-avene j ‘ricevetti da Domenico di<br />

Basagliapenta per una parte di maso una quarta di frumento e una<br />

di miglio e una di grano e una di avena’; c. 6r sore une part di mas lu<br />

qual el ten ‘per una parte di maso che tiene’; c. 16v recevey di Chuluse<br />

brut chi fo di Chuchat di Pagnà sore une part di mas lu qual e ten<br />

quartis iij di forment ‘ricevetti tre quarte di frumento da nicolussa<br />

nuora del fu Cuccatto di Pagnacco per una parte di podere che (lei)<br />

tiene’. VenmarBCU1275/II c. 14v une vie dela part di davour ‘una<br />

via dalla parte di dietro’.<br />

particula s.f. ‘particella, piccola parte (di terreno)’, vd. part.<br />

UdimisBCUospH c. 7v pagay per j particula chi fo despegnada ‘pagai<br />

per una parte di terreno al quale fu tolta l’ipoteca’. VenmarBCU1275/<br />

II c. 8r una particula de prato ‘una particella di prato’.<br />

partit: diviso, ripartito, nP 705 partî e 1083 spartî, dal lat. PARtIRE,<br />

REW 6259. si noti, qui, la mancanza di accordo tra fo<br />

partit (sing.) e i ciarç bens mobilg che seguono (plu.). trimarBCU147<br />

Spendey lu dì chu fo partit ciarç bens mobilg<br />

di Stefin sol. xij ‘spesi dodici soldi il giorno che si ripartì<br />

(furono ripartiti) certi beni mobili di stefano’ 12 v .<br />

pas s.m. ‘passo, misura lineare di cinque piedi’, nP 707 pas,<br />

dal lat. PAssUm; al plurale si incontra generalmente la


270<br />

forma pas(s)a, alla latina. UdiCalBCU1348/III c. 7r Denel<br />

filg Livon deba dar pasa ij ÷ di soga per dnr. iij lu pas<br />

‘Daniele figlio di livone deve dare due passi di fune per<br />

tre denari al passo’ c. 16r passa ij ÷ di soga per dnr. iij lu<br />

pas adì x in çugno ‘due passi e mezzo di fune per tre denari<br />

al passo oggi dieci giugno’; c. 53v : sol. xiij per soga pas ÷<br />

‘tredici soldi per mezzo passo di fune’. ® GEm-BAl c. 1r<br />

spendei per pas xj de soya ‘spesi per undici passi di corda’.<br />

CivOdoAsUana689 c. 24r pas x di sogo ‘dieci passi di fune’.<br />

pasaç: trapassati, defunti (m. plu.). trimarBCU147 Per l-aniversari fat per<br />

l-anima dalg pasaç ‘per l’anniversario fatto per l’anima dei<br />

defunti’ 35 r .<br />

*pasar v. ‘passare, trascorrere’, nP 708-9 passâ, dal lat. PAssARE,<br />

REW 6267; al maschile si registrano solo le forme venezianeggianti<br />

pasado, pasadi. UdiCalBCU1348/III c. 121v :<br />

per lu nauli de xiiij or setemanis xij pasadis ‘per il noleggio<br />

di quattordici settimane, (di cui) dodici passate’; c. 171v<br />

star j di forment del fit del campo del ano pasado ‘uno staio<br />

di frumento dell’affitto del campo per l’anno scorso’.<br />

pasat p.p. ‘passato, scorso’, nP 708-9 passâ. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 60r sol. xvj chi io diey a mestry Benvigniut de scuele<br />

per mil e trisinte modons chi el avè imprestat a ser Niculau<br />

di Bonben sichu chiamerar pasat ‘sedici soldi che io diedi a<br />

mastro Benvenuto della scuola per mille e trecento mattoni<br />

che egli ebbe imprestato a messer nicolò di Bomben come<br />

cameraro scorso’.<br />

pasat, pasado: passato. UdiOspBCU1337/III item recevey dal deto Lenardo<br />

pur sora aquel mas per l-an pasat di sora stars d-avene ij 8r<br />

ancora ricevetti dal detto leonardo ancora per quel maso<br />

per due anni fa due stai d’avena. item recevey di Suat di<br />

Tresesim sore une so casa la qual è posta in borch di Glemone<br />

marcha di frx. j per l-an pasat 9r ancora ricevetti una marca<br />

di frisachensi da Osvaldo di tricesimo per una sua casa che<br />

si trova in borgo Gemona per l’anno scorso. item recevey di<br />

Durlì di Predeman sore une part di mas la qual el ten stars<br />

di meglo ij ÷ per l-an pasat lu qual el no pagà 18r ancora<br />

ricevetti da Odorico di Pradamano per una parte di podere<br />

che occupa due stai e mezzo di miglio per l’anno scorso,<br />

il quale (egli) non pagò. Galinis ij chugl us per l-an pasado


271<br />

21r due galline con le uova per l’anno scorso.<br />

pasat: passato, scorso, trascorso, nP 706-7 passâ. trimarBCU147 Summa<br />

frumenti xxiij st. e j pis. e ÷ e del an pasat st. iiij or ‘somma<br />

del frumento ventitre stai e un pesinale e mezzo e quattro<br />

stai dell’anno scorso’ 12 r . Iò Dunys chamerar per l-an prisint<br />

dela fradagla di sancte Maria di Trassesim r. di Chulau Pidrùs<br />

chamerar per l-an pasat duchaç v d-aur chu Pieri Mian mi<br />

diè per luy ‘io Dunisso cameraro per l’anno presente della<br />

fraternita di santa maria di tricesimo ricevetti da nicolao<br />

Pedrussio cameraro per l’anno scorso cinque ducati d’oro<br />

che Pietro miano mi diede al posto suo’ 24 r .<br />

Pascha s.f. ‘Pasqua, festa della resurrezione del signore’, nP 707-<br />

8 Pàsche, dal lat. PAsCHAm, REW 6264. Presente più<br />

volte anche la festività della Pascha Tefania ‘Epifania del<br />

signore’, vd. ancora nP 707-8 Pàsche tafànie s.v. Pàsche,<br />

e Pascha deli ovi quindi ‘Pasquetta’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 7r star j di sigela per sol. xliiij or adì v in aprilis termit a<br />

Pascha ‘uno staio di segala per quarantaquattro soldi, oggi<br />

cinque aprile, scadenza a Pasqua’; c. 7v ll. ij di olio in Pascha<br />

Tefania dat al Gardisin ‘due libbre di olio all’Epifania dato<br />

al Gardisino’; c. 13r Çuan sartor testemony predet è fedesor<br />

in part e in dut termit in sent Çuan di Pascha ‘Giovanni<br />

sarto testimone suddetto è fidesiussore in parte e in tutto;<br />

scadenza a san Giovanni di Pasqua’; c. 123v termit a Pascha<br />

deli ovi ‘scadenza a Pasquetta’. ® UdiOspBCU1337/III c.<br />

IXv un agnelo a Pascha per glu povers ‘un agnello a Pasqua<br />

per i poveri’.<br />

Pascha, Pasca: Pasqua, nP 707-8. UdiOspBCU1337/III Per un angelo a<br />

Pascha per glu povers IXv per un agnello a Pasqua per i poveri.<br />

item espendey per agnelo a Pasca per gli povers frx. xiiij<br />

XVIIIr ancora spesi per un agnello a Pasqua per i poveri.<br />

item recevey lu dì di viners Santi e pes festis di Pasca livris di<br />

frx. xvj 14v ancora ricevetti il giorno di venerdì santo e per<br />

le feste di Pasqua sedici libbre di frisachensi.<br />

pascho s.m. ‘pascolo’, nP 707, dal lat. PAsCUUm, REW 6265.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 188v sol. c per imprest per le spese<br />

del pascho adì xxx in çugno ‘cento soldi in prestito per le<br />

spese del pascolo’.<br />

pasira s.f. ‘passera di mare, platessa’, nP 710 pàssare, dal lat. PAs-


272<br />

sERAm, REW 6268, cfr. ClR 205-6. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 79v r. di Piery e di Domeny di Carlins inguile ij pasire<br />

iij e ronp j pesa ll. v ÷ in çobia s.ta ‘ricevetti da Pietro e da<br />

Domenico di Carlino due anguille, tre platesse e un rombo<br />

per peso di cinque libbre e mezza in giovedì santo’; c. 79v<br />

r. pasire iij in sent Grior ‘ricevetti tre platesse a san Gregorio’;<br />

c. 79v item r. pasira j e orata j in sabida d-olivo ‘ancora<br />

ricevetti una platessa e una orata nel sabato d’ulivo’.<br />

passà: ven. passato. trimarBCU147 Per lu fitto passà e per lo anno presente<br />

‘per l’affitto passato e per l’anno presente’ 50 v .<br />

past s.m. ‘pasto, pranzo’, nP 713 past, dal lat. PAstUm, REW<br />

6283. UdiCalBCU1348/V c. 1v : sol. c per imprest per le<br />

spese del past ‘cento soldi in prestito per le spese del pasto’.<br />

pastanat p.p. ‘piantato, impiantato, piantumato’, nP 713 pastanâ<br />

con rinvio a impastanâ. VenmarBCU1275/II c. 13r sore<br />

j o chianp pastanat puest in la vile di Val di Corno ‘per un<br />

campo piantato nel paese di Valle di Corno’.<br />

paternoster s.m. ‘colchico, zafferano selvatico’, nP 717 paternòster, paternòstri<br />

con rinvio a cidivòc, nP 147-8, vd. anche Battisti<br />

(1924); nei Rotoli è presente anche la forma patri nostri.<br />

negli unici due contesti in cui è presente la voce si parla<br />

di corda di paternoster, probabilmente una ‘collana di perle’<br />

o un altro gioiello. UdiCalBCU1348/IV c. 9r r. in pegno<br />

corda j di patri nostri ‘ricevetti in pegno una collana di<br />

colchici’. UdiCalBCU1348/V c. 82r r. j cento pesa oncis x<br />

e j corda di paternoster d-ambra ‘ricevetti una cintura del<br />

peso di dieci once e una collana di colchici di ambra’.<br />

patiçà v. ‘pattuire, stabilire, stipulare’, non registrato nel nP.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 70r Iachopo Todescho chi stiè x dis<br />

alla fornàs a iudàle a quey seont chi patiçà mestry Bortolamio<br />

des Cistiarnis ‘Jacopo tedesco che stesse dieci giorni alla<br />

fornace ad aiutarla a cuocere secondo quello che patteggiò<br />

mastro Bartolomeo delle Cisterne’.<br />

patrembul s.m. ‘indumento, capo di vestiario (?)’; nP 718 s.v. patrembul<br />

rinvia al nostro passo dei Rotoli, c. 5r, ipotizzando che<br />

si tratti, appunto, di un ‘capo di vestiario’, senza tuttavia<br />

fornire ulteriori riscontri (r. in pegno patrembul j di femina<br />

‘ricevetti in pegno un “patrembul” da donna’). l’ipotesi<br />

che si tratti di un capo di vestiario, o eventualmente di un


273<br />

tipo di tessuto per la confezione di vestiti, come il seguente<br />

bercant ‘bercando’, pare condivisibile, pur mancando, al<br />

momento, attestazioni del termine in altri testi antichi o<br />

nei repetori di della Porta e di Piccini; la forma, sempre<br />

che non si tratti di un errore di scrittura del cameraro,<br />

potrebbe denunciare l’entrata di una corrispondente voce<br />

latina adattata però solo in parte alla fonetica del friulano –<br />

non è presente la lenizione tr > dr > r del friulano (cfr. lat.<br />

PAtREm > frl. pàri.), mentre pare rispettato l’esito di un<br />

possibile suff. lat. -OlUs > frl. -ul (-ûl). UdiCalBCU1348/<br />

III c. 5r r. in pegno patrembul j di femina et bercant j di<br />

femina ‘ricevetti in pegno un “patrembul” da donna e un<br />

vestito di lino da donna’.<br />

payà: vd. paià.<br />

payant: pagante, che paga (participio presente), vd. § 2.3. trimarBCU147<br />

Lu det Dunys sichu chiamerar afittà a fit semplis a Nichulau<br />

Pidrùs di Fregelà alla vita so jo lor chiamp franch propi payant<br />

alla deta fradagla forment quarta ja ogn-an a sante Maria<br />

d-avost ‘il suddetto Dunisso in qualità di cameraro affittò<br />

ad affitto semplice a nicolao Pedrussio di Fraelacco per<br />

la durata della sua vita un loro campo libero di proprietà,<br />

(nicolao) che paga alla detta fraternita una quarta di frumento<br />

ogni anno a santa maria di agosto’ 22v .<br />

peç s.m. ‘abete rosso’, nP 743 pez, dal lat. PICEUm per PI-<br />

CEAm, REW 6479, Prati 127 pezzo. UdiCalBCU1348bis<br />

c. 8r dnr. xij < viij > per ij bregis di peç ‘dodici denari per<br />

due tavole di abete’. UdiDuoBCU1200/VI c. 45r per iiij<br />

bochons di len di peço chi io gli vendey ‘per quattro pezzi di<br />

legno di abete che io gli vendetti’; c. 73v xliij breis di peço<br />

chi io comperay ‘quarantatre tavole di abete che io comperai’.<br />

® UdiCalBCU1348/III c. 71v bregis iij di peç per<br />

sol. vij l-una et p. iiijor in sent Cancian ‘due tavole di abete<br />

per sette soldi l’una e piccoli quattro, a san Canziano’; c.<br />

78v Marchuç fari di porta Brasana di Cividat bregis xxx<br />

di peç et bregis x di laris adì xviij in çugno mandat per j di<br />

Mugimàs ‘marcuccio fabbro di porta Brossana di Cividale<br />

trenta tavole di abete e dieci di larice, obbi diciotto giugno,<br />

mandato con uno di moimacco’.<br />

peç s.m. ‘abete rosso’, nP 743 pez, dal lat. PICEUm per PI-


274<br />

CEAm, REW 6479, Prati 127 pezzo. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 71v bregis iij di peç per sol. vij l-una et p. iiij or in sent<br />

Cancian ‘due tavole di abete per sette soldi l’una e piccoli<br />

quattro, a san Canziano’; c. 78v Marchuç fari di porta<br />

Brasana di Cividat bregis xxx di peç et bregis x di laris adì<br />

xviij in çugno mandat per j di Mugimàs ‘marcuccio fabbro<br />

di porta Brossana di Cividale trenta tavole di abete e dieci<br />

di larice, obbi diciotto giugno, mandato con uno di moimacco’;<br />

c. 78v Marchuç bregis xxxvij di laris et bregis iij di<br />

peç ‘marcuccio trentasette tavole di larice e tre tavole di<br />

abete’; c. 162v sol. xvj ij brega di peç adì xxvij in december<br />

‘diciassette soldi (per) due tavole di abete rosso, oggi ventisette<br />

dicembre’. ® UdiCriAPU24 c. 2v per iij digorenty<br />

uno di pezzo e ij di chastenar sol. v ‘ancora cinque soldi per<br />

tre travetti, uno di abete e due di castagno’.<br />

peça s.f. ‘pezza; fazzoletto da donna’, ma anche ‘forma di formaggio’,<br />

nP 752 pièzze, dal gall. *PEttIA, REW 6450.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 33v dè dar marcha j di sol. per<br />

imprest sora viij chavi di peçi ‘deve dare una marca di soldi<br />

in prestito per otto capi di pezze’; c. 81r ll. lxxxiiij or pece ij<br />

rota j di formadi menat per Iacum ‘ottantaquattro libbre di<br />

formaggio in due forme, una rotta, portato da Giacomo’;<br />

c. 81r ll. c c lxxxx di formadi peçe viiij or ‘centottanta libbre<br />

di formaggio in nove forme’. ® UdiOspBCU1337/III c.<br />

Xx: espendey per pagà una femine la qual lavà glu bleons e<br />

altris pecis ‘spesi per pagare una donna che lavò le lenzuola<br />

e altre pezze’.<br />

*peça s.f. ‘pezza, pezzuola; fazzoletto da donna’, nP 752 pièzze,<br />

dal gall. *PEttIA, REW 6450. UdimisBCUospH c. 7v<br />

j car di legnis per far bulir lis peçis ‘un carro di legna per<br />

far bollire le pezzuole’. ® UdiCalBCU1348/III c. 33v dè<br />

dar marcha j di sol. per imprest sora viij chavi di peçi ‘deve<br />

dare una marca di soldi in prestito per otto capi di pezze’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Xx: espendey per pagà una femine<br />

la qual lavà glu bleons e altris pecis ‘spesi per pagare una<br />

donna che lavò le lenzuola e altre pezze’.<br />

peçar s.m. ‘pezzaio, venditore di pezze’ o anche ‘sarto’ in genere,<br />

dal frl. pièzze ‘pezza; fazzoletto da donna’ e anche ‘misura<br />

di tela o panno o nastro o gallone quali escono dalle ma-


275<br />

nifatture per la vendita’, nP 752, con suff. -âr indicante<br />

mestiere; vd. peça. Varianti dello stesso tipo peçar possono<br />

essere anche peçer e pecer, con suff. venezianeggiante. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 33r Iacum filg chi fo Calant di Percut<br />

Eliùs peçar di Pavia ‘Giacomo figlio del fu Calant di Percoto<br />

e Eliusso pezzaio di Pavia’; c. 126r adì j in vendemis<br />

in prisinça Çuan di Vidon e-l Carnilut e-l pecer ‘oggi primo<br />

settembre alla presenza di Giovanni figlio di Vidone, del<br />

Carnilutto e del pezzaio’; c. 137v Francesc dal peçer termit a<br />

sent Çuan di çugno ‘Francesco (figlio) del pezzaio, termine<br />

a san Giovanni di giugno’.<br />

pechiar macellai, ma qui al m. sing. con errato accordo con il numerale dos f.<br />

plu. e assordimento della sonora in inizio di parola, nP 49<br />

beciâr, Vicario (1999c, testo n. 11 Grigor di Holivùç bechiar<br />

‘Gregorio (figlio) di Olivuccio macellaio’). trimarBCU147<br />

item spendey liris xx di soldi in chiarn di purziel chonperay<br />

da dos pechiar ‘ancora spesi venti libbre di soldi per carne<br />

di maiale, comperai da due macellai’ 51 v .<br />

pecis: pezze, stracci, nP 752 piezze, REW 6450 *PEttIA, Piccini (1969-<br />

70: 516-7) petia, DEI 2888 pezza 1 . UdiOspBCU1337/III<br />

item espendey per pagà una femine la qual lavà glu bleons e<br />

altris pecis Xr ancora spesi per pagare una donna che lavò le<br />

lenzuola e altri stracci. item espendey per fà lavà glu lincugl<br />

dela ospedal e altris pecis frx. vij xxr ancora spesi sette frisachensi<br />

per far lavare le lenzuola dell’ospedale e altri stracci.<br />

peço vd. peç.<br />

pediga s.f. ‘gombina, striscia di cuoio che, ravvolta su se stessa a<br />

rotella e munita di legacci, serve a congiungere la vetta (vèrgule)<br />

al manfano (freulîr) del coreggiato (batali)’, nP 723<br />

pèdie, dal lat. PEDICAm, REW 6347. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 178v sol. iiij per j pediga e iij strileris ‘quattro soldi<br />

per una gombina e tre striglie’; c. 179r sol. iij per j pediga<br />

‘tre soldi per una gombina’.<br />

pegorar s.m. ‘pecoraio, pastore di pecore’, nP 758 piorâr, forma<br />

venezianeggiante (vd. pegore) con suff. friulano -âr. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 138r r. pegorar di me Niculau ll. xlviij<br />

di sol. adì ij in maço in prisinça Drega Lenar ‘ricevette […]<br />

pecoraio da me nicolao quarantotto lire di soldi oggi due<br />

maggio alla presenza di Andrea (figlio di) leonardo’.


276<br />

pegore s.f. plu. ‘pecore’, cfr. nP 758 piòre e Boerio 508 piègora;<br />

nei Rotoli si trova solo la voce al plurale e nel tipo venezianeggiante.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 6r Domeni filg chi fo<br />

Marquart di Buri dè dar per la parte dele pegore ‘Domenico<br />

figlio del fu marquardo di Buttrio deve dare per la parte<br />

delle pecore’; c. 8r per la so parte dele pegore per la lana e per<br />

roba di staçon ‘per la sua parte (del guadagno) delle pecore,<br />

per la lana e per le vivande’; c. 179v : marchas x pegore xxx<br />

‘dieci marche per trenta pecore’.<br />

pel s.m. ‘pelo, manto, pelame (delle bestie)’, nP 725 pêl, dal<br />

lat. PIlUm. numerosi, nei Rotoli, i riferimenti ai colori<br />

del manto dei bovini, per distinguere le singole bestie.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 83r lu det Pieri dè dar per una vacha<br />

del pel palombo ‘il suddetto Pietro deve dare per una vacca<br />

dal pelo biondo’; c. 94r duchati iiij or d-oro et sol. xlij per j<br />

boy del pel roso e al miseta adì v in setember ‘quattro ducati<br />

d’oro e quarantadue soldi per un bue dal pelo rosso e per<br />

il sensale, oggi cinque settembre’; c. 160v vacha j del pel<br />

blancho in soço ‘una vacca con il manto bianco in soccida’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 46v j manço in soço del pel çimul<br />

‘un manzo in soccida con il manto pezzato’.<br />

pelanda s.f. ‘giacchettone, casacca da contadino alquanto lunga e<br />

comoda’, nP 725 pelànde, dal lat. PIlAnDAm, da PIlARE,<br />

REW 6502. UdiCalBCU1348/V all. 2v c. 60 ll. vj<br />

deli deti dinary per dispegnar la pelanda e plateli ij del linçul<br />

del çudio Iacop ‘sei lire dei suddetti denari per riscattare il<br />

giacchettone e due piattelli del lenzuolo dall’ebreo Jacopo’;<br />

c. 81r dè dar duchati ij et marcha j et sol. ij per dispegnar la<br />

pelanda e plateli ij pesa ll. v e linçul j chativo ‘deve dare due<br />

ducati e una marca e due soldi per riscattare il giacchettone<br />

e due piattelli di cinque libbre di peso e un lenzuolo<br />

cattivo’.<br />

pellicar pellicciaio, vd. piliçar. trimarBCU147 item r. de Bel Host per un pellicar<br />

straria ij frumenti de Udin ‘ancora ricevetti da Bel Oste per<br />

conto di un pellicciaio di <strong>Udine</strong> due stai di frumento’ 58 r .<br />

pene s.f. ‘pena, pensiero, dispiacere’, nP 728-9 pène. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 64v lu Nevo non lu volè io gli fes dà<br />

di pene s. sol. xvj ‘il nevo non lo volle, io gli feci dare di<br />

pena somma sedici soldi’.


277<br />

per fin loc. prep. ‘sino, fino’, nP 317 fin. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

88v forment star j o per fin alla vite so ‘uno staio di frumento<br />

fino alla fine della sua vita’.<br />

perchurador s.m. ‘procuratore, amministratore’, nP 812 procuradôr.<br />

VenmarBCU1275/II c. 7r quentre di Sualt de Glemone<br />

perchurador dela mogler ‘contro Osvaldo di Gemona procuratore<br />

della moglie’.<br />

perder v. ‘perdere’, nP 745 piàrdi, dal lat. PERDERE, nei Rotoli<br />

mai con dittongazione. UdiCalBCU1348/III c. 67v si lu<br />

dito inquino si perdese o ronpese ‘se la suddetta incudine si<br />

perdesso o rompesse’; c. 177v masango j chi lu det perdè<br />

‘una roncola che il suddetto perse’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 20r sol. iiij per butaç ij pirduç ‘quattro soldi per due<br />

botticelle, due perse’.<br />

periul s.m. ‘pericolo’, nP 732 perìcul, dal lat. PERICUlUm, qui<br />

con regolare lenizione e dileguo della velare intervocalica<br />

(k > j > Ø). UdiBCU518 c. 1v in ce timp e in ce periul no<br />

sin tu-l pus vedè ‘in quale tempo e in quale pericolo noi<br />

siamo tu lo puoi vedere’. UdiCalBCU1348bis c. 2r vaseli<br />

iiij or di vin per dnr. xxiiij or lu congi vindut a clar e sta a so<br />

piricul ‘quattro botti di vino a ventiquattro denari al conzo<br />

venduto in chiaro (al netto?) e resta a suo pericolo’.<br />

*perla s.f. ‘perla’, nP 733 pèrle, dal lat. PERnAm, REW 6418.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39r una çoia di perlis ‘una collana<br />

di perle’.<br />

permutacion s.f. ‘permuta, cambio’, cultismo, cfr. nP 733 pèrmute.<br />

UdiDuoBCU1200/VII per una permutation fata con ser<br />

Rizardo de Sbrogliavaca ‘per una permuta fatta con messer<br />

Rizzardo di sbrogliavacca’. VenmarBCU1275/II c. 34v une<br />

permutacion di Batiste dela Nere di s. lvij ch-el paiave ‘una<br />

permuta di Battista della nera di 57 soldi che pagava’.<br />

permutation vd. permutation.<br />

perpetual agg. e avv. ‘perpetuo; in perpetuo’, cfr. nP 733 perpètuo.<br />

UdiFabBCUospl c. 6r lasà ogna ano perpetual de nivel ‘lasciò<br />

ogni anno perpetuamente di livello’. UdiGerBCU1324<br />

c. 5v j o livelo vel responsion perpetual de j o staro de formento<br />

a mesura de Udene ‘un livello o riscossione perpetua di uno<br />

staio di frumento a misura di <strong>Udine</strong>’. VenmarBCU1275/<br />

II c. 5v j e marchie di fit perpetual ‘una marca di affitto


278<br />

perpetuo’.<br />

persone s.f. ‘persona, individuo’, nP 734 persòne. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 47r per fà lis hostis di j e persone chi non volè iesi nomenade<br />

‘per fare le ostie di una persona che non volle essere<br />

nominata’.<br />

pervide: valutò, giudicò, fece un sopralluogo; si tratta probabilmente di<br />

una volgarizzazione per un lat. sUPER + VIDERE. trimarBCU147<br />

Yosser pervide lo terenis ‘yosser valutò i terreni’<br />

60 r .<br />

pes s.m. ‘pesce’, nP 735 pès, dal lat. PIsCEm. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 52v ll. iiij or di olio adì xxvj in març et sol.<br />

ij per pes ‘quattro libbre di olio oggi ventisei marzo e due<br />

soldi per pesce’; c. 105v sol. xvij per ll. j di olio e per ll. iij<br />

÷ di carne di vidello e per pes e per vin ‘diciassette soldi per<br />

una libbra di olio e per tre libbre e mezza di carne di vitello<br />

e per pesce e per vino’; c. 157v charro j di fen per ll. vj di<br />

sol. iiij per vin e per pes in sent Grior ‘un carro di fieno per<br />

sei lire di soldi, per vino e per pesce a san Gregorio’. Udi-<br />

CalBCU1348/IV c. 17v sol. viiij or per ll. ij e oncis iij di pes<br />

et guni iij ‘nove soldi per due libbre e tre once di pesce e<br />

tre guni’. UdiCalBCU1348/V c. 14v podina j di pes in m c<br />

iiij c xxiij adì xx in fevrar ‘un mastello di pesce oggi venti<br />

febbraio del 1423’.<br />

*pesar v. ‘pesare, misurare il peso’, nP 735 pesâ, dal lat. PE(n)<br />

sARE, REW 6391. UdiCalBCU1348/III c. 123r ll. c c<br />

d-açar per ll. viij et sol. ij pesat per l-Aroso ‘cento libbre<br />

d’acciaio per otto libbre e due soldi, pesato dal Rosso’.<br />

pescedor s.m. ‘pescatore’, nP 737 pes’ciadôr, dal lat. PIsCAtOREm,<br />

REW 6528. UdiCalBCU1348/V c. 61r in prisinça Domeni<br />

pescedor di Maran ‘alla presenza di Domenico pescatore di<br />

marano (lagunare)’.<br />

peschedor s.m. ‘pescatore’, nP 737 pes’ciadôr, dal lat. PIsCAtO-<br />

REm, REW 6528. UdiCalBCU1348bis c. 37v in prisinça<br />

Pauli peschedor ‘alla presenza di Paolo pescatore’. ®<br />

UdiCalBCU1348/V c. 61r in prisinça Domeni pescedor di<br />

Maran ‘alla presenza di Domenico pescatore di marano<br />

(lagunare)’.<br />

pesenal vd. pesonal.<br />

pesenal, pesonal: pesinale, antica unità di misura corrispondente a circa 12


279<br />

litri e mezzo (un sesto dello staio), nP 736 pesenâl, Piccini<br />

(1969-70: 525) pisinale, pisonale. trimarBCU147 item r.<br />

di Tomat Iachum Malicie forment pesonal ij ‘ancora ricevetti<br />

da tommaso di Giacomo malizia due pesinali di frumento’<br />

24 v . R. da sore scriti pesenal di forment viij ÷ ‘ricevetti dai<br />

sopra scritti otto pesinali e mezzo di frumento’ 26 v .<br />

pesenal: pesinale, vd. pesenal. trimarBCU147 item r. da Ieroni de Leipà un<br />

pesenal di forment e mez ‘ancora ricevetti da Girolamo di<br />

laipacco un pesinale e mezzo di frumento’ 48 v .<br />

pesenalg: pesinali (m. plu.). trimarBCU147 item spendey per v pesenalg di<br />

fave sol. lxviij ‘ancora spesi cinquantotto soldi per cinque<br />

pesinali di fava’ 8 r .<br />

pesinal: pesinale, vd. pesenal. trimarBCU147 Pesinal v de frumento ‘cinque<br />

pesinali di frumento’ 58 r .<br />

pesonagl: pesinali. UdiOspBCU1337/III Stars di forment ij e pesonagl ij<br />

VIr due stai di frumento e due pesinali. Stars di forment<br />

iij e pesonagl di siale vij XIIIr tre stai di frumento e sette<br />

pesinali di segala. item espendey per doy pesonagl di pest agl<br />

povers frx. xv XXVIr ancora spesi quindici frisachensi per<br />

due pesinali di pesto per i poveri. item recevey di Francescho<br />

pividor sore uns terengs chi furin di Beltramin pesonagl di<br />

forment ij 5r ancora ricevetti due pesinali di frumento da<br />

Francesco suonatore di cornamusa per alcuni terreni che<br />

furono di Beltramino.<br />

pesonal s.m. ‘pesinale, antica unità di misura corrispondente a<br />

circa 12 litri e mezzo, quindi un sesto dello staio’, nP<br />

736 stor. pesenâl, dal lat. PE(n)sUm ‘peso’ (REW 6394)<br />

e sEnAlE, in quanto il pesinale era, come detto, la sesta<br />

parte dello staio. la voce, tipica della latinità aquileiese,<br />

è attestata anche nella variante pesenal, con assimilazione<br />

delle vocali medie. UdiCalBCU1348/III c. 1v ll. j di olio et<br />

pesonal ÷ di sal ‘due libbre di olio e mezzo pesinale di sale’;<br />

c. 2r pesonalg iij di fava per sol. viij lu pesonal et pesonalg ij<br />

d-avena per sol. vij lu pesonal ‘tre pesinali di fava per otto<br />

soldi al pesinale e due pesinali di avena per sette soldi al<br />

pesinale’; c. 6r sol. xxiij per pesonalg iij di forment adì j in<br />

setember ‘ventitre soldi per tre pesinali di frumento’; c. 85v<br />

pesonalg xiiij or di sigela per semenar ‘quattordici pesinali<br />

di segala da seminare’. ® UdiOspBCU1337/III c. XVr


280<br />

espendey per un pesonal e ÷ di sal per salà lis favis frx. xij<br />

‘spesi dodici frisachensi per un pesinale e mezzo di sale per<br />

salare le fave’.<br />

pesonal, pesenal: pesinale, antica unità di misura corrispondente a circa 12 litri<br />

e mezzo (un sesto dello staio), nP 736. UdiOspBCU1337/<br />

III Per un pesonal di forment VIr per un pesinale di frumento.<br />

Per un pesonal di sal agl povers XIIIr per un pesinale di<br />

sale per i poveri. item espendey per un pesonal e ÷ di sal per<br />

salà lis favis frx. xij XVr ancora spesi dodici frisachensi per<br />

un pesinale e mezzo di sale per salare le fave. item espendey<br />

stars d-avene iiij or mens un pesenal per semenà iiij or champs<br />

del ospedal XVIr ancora spesi quattro stai d’avena meno un<br />

pesinale per seminare quattro campi dell’ospedale.<br />

*pesonal s.m. ‘pesinale, antica unità di misura corrispondente a circa<br />

12 litri e mezzo, quindi un sesto dello staio’, nP 736 stor.<br />

pesenâl, dal lat. PE(n)sUm ‘peso’, REW 6394, e sEnAlE.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 5r star j di sigela e pesonalg iij di<br />

forment ‘uno staio di segala e tre pesinali di frumento’. ®<br />

UdiCalBCU1348/III c. 1v ll. j di olio et pesonal ÷ di sal<br />

‘due libbre di olio e mezzo pesinale di sale’; c. 6r sol. xxiij<br />

per pesonalg iij di forment adì j in setember ‘ventitre soldi<br />

per tre pesinali di frumento’. UdiOspBCU1337/III c.<br />

XVr espendey per un pesonal e ÷ di sal per salà lis favis frx.<br />

xij ‘spesi dodici frisachensi per un pesinale e mezzo di sale<br />

per salare le fave’.<br />

pest s.m. ‘pesto, sorta di condimento’, dal lat. PIstARE, REW<br />

6536, Prati 126, vd. DEI 2877 pesto 2 , cfr. nP 737 pestât<br />

‘lardo tritato con cipolla, salvia, prezzemolo, ecc. che si<br />

adopera per condimento’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XVIr espendey per un pesonal di pest agl povers<br />

frx. vij ÷ ‘spesi sette frisachensi e mezzo per un pesinale di pesto per<br />

i poveri’; c. XXVIr espendey per doy pesonagl di pest agl povers frx. xv<br />

‘spesi quindici frisachensi per due pesinali di pesto per i poveri’.<br />

pestà v. ‘pestare, battere, tritare’, nP 737 pestâ.<br />

UdiOspBCU1337/III c. VIIIr per fà lu pestà agl povers ‘per farlo<br />

pestare per i poveri’.<br />

pestedorie s.f. ‘pestarola, mannaia’, nP 737 pestedòre con rinvio a<br />

pestedòrie, deverb. di lat. PIstARE con suff. -AtORIAm,<br />

REW 6536; anche pestedora.


281<br />

UdimisBCUospH c. IXv per una pestedora di ferro ‘per una mannaia<br />

di ferro’. UdiOspBCU1337/III c. XXIIr espendey per fà choncà une<br />

manarie e une pestedorie e un masanch frx. vj ‘spesi sei frisachensi per<br />

far aggiustare una mannaia, un tagliere e una accetta’.<br />

pever s.m. ‘pepe’, nP 742 pèvar, dal lat. PIPEREm, REW 6521.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 55v ll. j di pever pagata per lu det Çuan a<br />

Maçul ‘una libbra di pepe pagata dal suddetto Giovanni a mazzolo’.<br />

peverade s.f. ‘peverada, salsa di vari ingredienti’, nP 743 peveràda,<br />

vd. REW 6521, DEI 2887 peverata ‘sorta di salsa’.<br />

trimarBCU147 c. 35r per çafaran et per sanaf et per peverade s. viiij<br />

‘per zafferano e per senape e per peverada nove soldi’; c. 55v ex. s. xi per<br />

tzevole e peverade ‘ancora spesi undici soldi per cipolla e peverada’; c.<br />

61r ex. s. v per pocal e s. iij per peverade ‘spesi cinque soldi per un vaso<br />

e tre soldi per peverada’. UdiOspBCU1337/III c. XXVIIr espendey<br />

per una onca di peverade frx. ij ‘spesi due frisachensi per un’oncia di<br />

peverada’.<br />

pezera s.f. ‘straccivendola, rigattiera, cenciaiola’, non registrato<br />

nel nP.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 18v paga de livel per una donation fese la<br />

pezera ‘paga di livello per una donazione, fece la straccivendola’.<br />

phisico s.m. ‘medico’, non registrato, con questo significato, nel<br />

nP.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 19r maistro Nicolò phisico ‘mastro nicolò<br />

medico’.<br />

piçal s.m. ‘pianello, striscia di terreno arabile compresa tra due<br />

filari di gelsi o di viti’, nP 743 pezzâl con rinvio a mitât,<br />

dal gall. *PEttIAm, come peça (vd.), con suff. -al.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 54r feri xxv con la mucha et al piçal adì xx<br />

in març per imprest ‘venticinque ferri con la mucca e per il pianello,<br />

oggi venti marzo, in prestito’.<br />

piçoli vd. piçuli.<br />

piçolis vd. piçulg.<br />

piçul agg. f. ‘piccolo’, nP 772 pìzzul, dalla radice lat. PIt, REW<br />

6544a, voce infantile; nei Rotoli la forma del maschile compare<br />

solo come appellativo personale. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 55v sol. iiij or per comperar pan dat ala figla piçula adì<br />

xxiij in çugno ‘quattro soldi per comperare pane dati alla<br />

figlia piccola, oggi ventitre giugno’.<br />

piçul, picul: piccolo, nP 772. UdiOspBCU1337/III Recevey di Michulau lu


282<br />

piçul 4v ricevetti da nicolò il piccolo.<br />

*piçul agg. f. ‘piccolo’, nP 772 pìzzul, dalla radice lat. PIt, REW<br />

6544a. CivBCU372 c. 2r mar. di ss. ij mens piçulg iiij or<br />

chun glu qualg el nos paià purçielg ij ‘due marche di soldi<br />

meno quattro piccoli con i quali lui ci pagò due maiali’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 54r pasi xiij ÷ di soie in rason di<br />

sol. iij per paso fo tolet per lis piçolis chiampanis ‘tredici e<br />

mezzo passi di corda per la somma di tre soldi al passo, fu<br />

preso per le campane piccole’. ® UdiCalBCU1348/IV c.<br />

55v sol. iiij or per comperar pan dat ala figla piçula adì xxiij<br />

in çugno ‘quattro soldi per comperare pane dati alla figlia<br />

piccola, oggi ventitre giugno’.<br />

piçuli s.m. plu. ‘piccoli, moneta di modesto valore’; la voce, per<br />

la quale si rimanda al precedente piçul (vd.), si incontra<br />

nei Rotoli solo al plurale, anche nella variante piçoli, con<br />

vocalismo venezianeggiante. UdiCalBCU1348/III c. 128v<br />

mestri Primo Lenar chi sta in chasa di Çuanut det Ragno<br />

dè dar sol. lx per imprest di piçoli adì xxxj in çenar ‘mastro<br />

Primo leonardo che sta nella casa di Giovannino detto<br />

Ragno deve dare sessanta soldi per prestito di piccoli, oggi<br />

trentuno gennaio’. UdiCalBCU1348/V c. 82r r. sol. xxx in<br />

sol. e in piçuli adì xvij in vendemis ‘ricevetti trenta soldi, in<br />

soldi e in piccoli, oggi diciassette settembre’. ® CivOdo-<br />

AsUana689 c. 21v clauç c di piçulg iiij r l-un monto dinas<br />

xxviij ‘cento chiodi per quattro piccoli l’uno ammonta a<br />

denari ventotto’.<br />

piera s.f. ‘pietra’, nP 750-1 pière, regolare dal lat. PEtRAm,<br />

REW 6445. In alcuni contesti, il termine pare indicare la<br />

‘lapide, stele, pietra tombale’. UdiCalBCU1348/III c. 119v<br />

r. la piera di Domeni per taglar per sol. c c viij ‘ricevetti la<br />

pietra (lapide) di Domenico da tagliare per centotto soldi’.<br />

® GEm-BAl c. 3v per far fà l’ala del agnulo di piera ‘per far<br />

fare l’ala dell’angelo di pietra’. UdiCriAPU23 c. 11v spendey<br />

per la cholta s. xx chi fes menà v chari di piera ‘ancora spesi<br />

venti soldi per la raccolta, che feci portare cinque carri di<br />

pietra’. UdiCriAPU38 c. 20r spese per la piera che è posta<br />

apresso lu Batimo l. de s. iiij ÷ ‘ancora spese quattro lire<br />

di soldi per la pietra (lapide) che è posta vicino alla fonte<br />

battesimale’.


283<br />

piere s.f. ‘pietra’, nP 750-1 pière, regolare dal lat. PEtRAm,<br />

REW 6445. UdiDuoBCU1200/VI c. 57v per fà menà j e<br />

piere de puarte di Sent Laçer per fin a chiase me la qual va<br />

in cime de glesie ‘per far portare una pietra della porta di<br />

san lazzaro fino a casa mia, che va in cima alla chiesa’.<br />

® UdiCalBCU1348/III c. 119v r. la piera di Domeni per<br />

taglar per sol. c c viij ‘ricevetti la pietra di Domenico da<br />

tagliare per centotto soldi’.<br />

pietin s.m. ‘pettine’, nP 751-2 piètin, dal lat. PECtInEm.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 12r dnr. v per imprest sora j par di<br />

pietin di lin ‘cinque denari in prestito per un paio di pettini<br />

da lino’.<br />

piliça s.f. ‘pelliccia, indumento’, nP 755 pilìzze con rinvio a pelìzze,<br />

nP 726, dal lat. PEllICEAm, REW 6375; presente<br />

anche i dim. piliçut, con passaggio al maschile, e piliçuta.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 63r sol. xxiiij or per imprest per comperar una<br />

piliçuta ‘ventiquattro soldi in prestito per comperare una pelliccetta’;<br />

c. 106v marcha j di soldi et sol. xlv per j piliça di Minigùs ‘una marca<br />

di soldi e quarantacinque soldi per una pelliccia di minigusso’; c.<br />

123v sol. lxxij per j piliça a mi e per lis cusiduris dela piliça di Lisabeta<br />

resta a dar Iacum sol. v ‘settantadue soldi per una pelliccia per me e<br />

per le cuciture della pelliccia di Elisabetta; deve ancora dare Giacomo<br />

cinque soldi’; c. 144v r. sol. xij per fature di doy piliçuti ‘ricevetti dodici<br />

soldi per la fattura di due pelliccette’. UdiCalBCU1348/IV c. 17r sol.<br />

xl per j piliçut e per cusir piliçe ij ‘quaranta soldi per una pelliccetta e<br />

per cucire due pellicce’. UdiCalBCU1348bis c. 2r j piliça di femina<br />

‘una pelliccia da donna’. UdimisBCUospH c. 7r pagay per una piliça<br />

‘pagai per una pelliccia’.<br />

piliçar s.m. ‘pellicciaio, conciapelli’, nP 726 pelizzâr, dal lat.<br />

PEllICEAm, REW 6375, con suff. -ARIUm indicante<br />

mestiere.<br />

UdiBCU836/G c. 1r Agnisuta l-agna Çilbert piliçar ‘Agnesetta la<br />

zia di Gilberto pellicciaio’. UdiCalBCU1348/III c. 48v in prisinça<br />

Iacum piliçar e Flumian chaliar di borgo d-Aquilegia ‘alla presenza<br />

di Giacomo pellicciaio e Flumiano calzolaio di borgo Aquileia’; c.<br />

138v r. centenar iiij di copi vinduç per Culau fornesar a Macor piliçar<br />

‘ricevetti quattrocento tegole vendute da nicolao mattonaio a Ermacora<br />

pellicciaio’. UdiOspBCU1337/III c. 26v Lenart piliçar d-Udin<br />

‘leonardo pellicciaio di <strong>Udine</strong>’.


284<br />

® UdiPelAPG12 c. 3r dogna Çuan pilliçar det Charnilut e dogna<br />

Beynat fornedor ‘vicino a Giovanni pellicciaio detto Cargnelutto e<br />

vicino a Bennato fornaio’.<br />

piliçut vd. piliça.<br />

piliçuta vd. piliça.<br />

pin s.m. ‘pino’, nP 756 pin.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 46v per j o len chi io gli vendey di medal di<br />

pin ‘per un legno di midollo di pino che io gli vendetti’.<br />

pindulg s.m. propriamente ‘ugola’, ma qui ‘pezzo, taglio di carne’,<br />

vd. nP 756 pindùi, dal lat. PEnDERE, REW 6383, con<br />

suff. dim. -UlUm, con palatalizzazione, non consueta,<br />

della liquida finale. Il significato del frl. mod. pindùi ‘ugola’<br />

deriva, evidentemente, dal carattere “pendente” dell’organo<br />

all’interno della bocca; più frequente, ora, il significato di<br />

‘taglio di carne’. la forma pindùi del frl. mod. costituisce<br />

la regolare continuazione della forma ant. pindulg, qui<br />

registrata anche con il regolare plu. pindulgs (frl. mod.<br />

pindùis).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 94r sol. iiij or per lu pindulg ‘quattro soldi per<br />

un pezzo di carne’; c. 104v sol. viiij or per imprest per lu daci et sol. iiij or<br />

per j pindulg in sent Laurinç ‘nove soldi in prestito per il dazio e quattro<br />

soldi per un pezzo di carne a san lorenzo’; c. 148a r r. Pieri Çurcel ll.<br />

vj di carne e-l vintri e-l pindulg ‘ricevette Pietro Zurcel sei libbre di<br />

carne e il ventre e l’ugola (pendente)’. UdiCalBCU1348/IV c. 56r<br />

sol. iiij per carne dat a Laçer di Cerneglons sol. ij per un pindulg adì x<br />

in vendemis ‘quattro soldi per carne dati a lazzaro di Cerneglons, due<br />

soldi per un pezzo di carne oggi dieci settembre’; c. 56r sol. iiij per j<br />

pindulg daç ala moglir Pup di Cerneglons ‘quattro soldi per un pezzo di<br />

carne dati alla moglie di Puppo di Cerneglons’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 83v sol. iiiiij per vin dat a lor e per j pindulg adì xxvij in avost ‘sei<br />

soldi per vino dato a loro e per un pendente oggi ventisette agosto’.<br />

pira s.f. ‘farro piccolo’, nP 760 pire.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 46v pesonal j di pira et cumelis iiij or di melg<br />

‘un pesinale di farro e quattro giumelle di miglio’; c. 154r star ÷ di<br />

pira per sol. xxvij ‘mezzo staio di farro per ventisette soldi’.<br />

pirduç vd. perder.<br />

piricul vd. periul.<br />

*piron s.m. in genere ‘forchetta’, ma qui più precisamente ‘pirone,<br />

caviglia’, nP 760 piròn. UdiDuoBCU1200/VI c. 74r el


285<br />

lavorà intor glu pirons chi va in lu tor ‘egli lavorò sulle forchette<br />

che vanno sul campanile’. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

77r sore lu lavorir chi el tolè a fà de glesie çoè glu pironi chi<br />

van in la chapele di sent Zuan ‘per il lavoro che egli prese<br />

a fare in chiesa, cioè le forchette che vanno nella cappella<br />

di san Giovanni’.<br />

pironi vd. *piron.<br />

pit s.m. ‘piede’, anche ‘zampa, zoccolo’, nP 764-5 pît, dal lat.<br />

PEDEm, REW 6439.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 61r sol. iij per sonça per oncer lu pit ala chavala<br />

adì x in maço ‘tre soldi di sugna per ungere il piede alla cavalla oggi<br />

dieci maggio’.<br />

pividor suonatore di cornamusa, nP 770 pividôr, dal lat. *PIPAm + suff.<br />

-AtOREm, REW 6520, Vicario (1999a: 225); voce piuttosto<br />

diffusa, al giorno d’oggi, come cognome (Pividor,<br />

Pividore, Pividori).<br />

trimarBCU147 c. 65v Domeni filg Çan pividor ‘Domenico figlio di<br />

Gianni suonatore di cornamusa’. UdiCalBCU1348bis c. 12r Beltram e<br />

Laurinc pividor di Lauçac ‘Bertrando e lorenzo suonatore di cornamusa<br />

di lauzacco’. UdiOspBCU1337/III c. 5r recevey di Francescho pividor<br />

sore uns terengs chi furin di Beltramin pesonagl di forment ij ‘ricevetti due<br />

pesinali di frumento da Francesco suonatore di cornamusa per alcuni<br />

terreni che furono di Beltramino’; c. 21r recevey di Franchescho pividor<br />

sore un camp lu qual el ten frx. xviiij ‘ricevetti da Francesco suonatore<br />

di cornamusa per un campo che occupa diciannove frisachensi’.<br />

plaça vd. plaçe.<br />

plaçe s.f. ‘piazza’, anche ‘mercato’, nP 778-9 plàzze, dal lat.<br />

PlAtEAm, REW 6583; anche plaça.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 112v Niculò sartor di plaça ‘nicolo sarto di<br />

piazza’; c. 112v Çuan impintidor di plaça sol. viiij or per sal e per formadi<br />

in sent Stiefin di Nadal ‘Giovanni pittore di piazza nove soldi per<br />

sale e per formaggio a santo stefano di natale’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 63v la puarte grande chi ven quintre plaçe ‘la porta grande che<br />

è davanti alla piazza’. VenmarBCU1275/II c. 15r une chiase che fo<br />

Nichulau Disipul pueste sul chianton dela plaze ‘una casa che fu di<br />

nicolò Discepolo posta sull’angolo della piazza’.<br />

planà v. ‘piallare, levigare, spianare’, nP 774 planâ, dal lat. PlAnARE,<br />

REW 6568, ClR 157-8.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 16r brege xxiij planade e sfiglade ‘ventitre tavole


286<br />

piallate e arrotandate’. UdiDuoBCU1200/VI c. 83r avè achuluy chi<br />

planà lis breis ‘ebbe colui che piallò le tavole’.<br />

planelis s.f. plu. ‘pianelle, tavelle, mattoni’, nP 775 planèle con<br />

rinvio a tavèle.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 46r per j o centenar di planelis chi io gli vendey<br />

‘per un centinaio di pianelle che io gli vendetti’.<br />

planete s.f. ‘pianeta, paramento sacerdotale’, nP 775 planète, DEI<br />

2893 pianéta 2 .<br />

trimarBCU147 c. 9r r. per une planete vindude sol. xij ‘ricevetti dodici<br />

soldi per una pianeta venduta’.<br />

*planton s.m. ‘piantone, ramo tagliato da certi alberi per piantarlo<br />

in terra affinché metta radici’, nP 776 plantòn, accr. del<br />

frl. plànte, nP 776, dal lat. PlAntAm, REW 6575.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 46v plantoni c chativi per sol. xxv ‘cento piantoni<br />

cattivi per venticinque soldi’.<br />

plantor s.m. ‘pianto’, termine colto, cfr. nP 777 plànzi con rinvio<br />

a vaî.<br />

UdiBatBCUospB c. 11v grando lamento e gran plantor io faxea cun<br />

tutti lor ‘gran lamento e gran pianto io facevo con tutti loro’.<br />

*platel s.m. ‘piattello’, forse tipo o parte di ‘indumento (piatto)’,<br />

termine accostato a linçul o pelanda (vd.), cfr. nP platèl<br />

dim. di plat, etimologicamente dal lat. PlAttUm, REW<br />

6586.<br />

UdiCalBCU1348/V all. 2v c. 60 ll. vj deli deti dinary per dispegnar la<br />

pelanda e plateli ij del linçul del çudio Iacop ‘sei lire dei suddetti denari<br />

per riscattare il giacchettone e due piattelli del lenzuolo dall’ebreo<br />

Jacopo’; c. 81r dè dar duchati ij et marcha j et sol. ij per dispegnar la<br />

pelanda e plateli ij pesa ll. v e linçul j chativo ‘deve dare due ducati e<br />

una marca e due soldi per riscattare il giacchettone e due piattelli di<br />

cinque libbre di peso e un lenzuolo cattivo’.<br />

plaze vd. plaçe.<br />

plef s.f. ‘pieve, chiesa matrice che ha giurisdizione sopra altre<br />

chiese minori’, nP 779 plêf, dal lat. PlEBEm, REW 6591.<br />

trimarBCU147 c. 66v iò Durlì fari di Corglà camerar dela fradagla<br />

dela glesia di sancte Marie dela plef di Trassesim ‘io Odorlico fabbro di<br />

Corglacco cameraro della fraternita della chiesa di santa maria della<br />

pieve di tricesimo’.<br />

plen agg. ‘pieno’, nP 779-80 plèn, dal lat. PlEnUm, anche<br />

pleno con la restituzione della vocale finale.


287<br />

UdiBatBCUospB c. 25r fontana graciosa plena d’ogna vertù ‘fontana<br />

graziosa piena di ongi virtù’. UdiBCU373 c. 1r certamentri soi di tal<br />

nature chu davant ch-io mueri, no mi jess di memorie fin ch-io non hebi<br />

a plen rindut et satisfat agl amis pagl sirvisis ricivuz ‘certamente sono di<br />

tale natura che prima che io muoia, non mi esce di memoria finché<br />

non abbia pienamente reso e soddisfatto gli amici per i servigi ricevuti’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 6r star j di forment mens j chapelo pleno ‘uno<br />

staio di frumento meno un cappello pieno’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 63v el ingrenà lis travi chi son sopra li cory chi iarin plenis di pieris<br />

e di modoni ‘egli pulì le travi che sono sopra i cori che eran piene di<br />

pietre e mattoni’.<br />

plena vd. plen.<br />

plenis vd. plen.<br />

pleno vd. plen<br />

plera s.f. ‘imbuto’, nP 780 plére, dal lat. *PlEtRIAm, REW<br />

6597, Prati 132 piria, Zudini/Dorsi 121 pìria, pìlria, ClR<br />

392, di origine ignota.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 25r e j businelo di plera ‘e un cannello per<br />

l’imbuto’.<br />

plevan s.m. ‘pievano, parroco’, nP 780 plevàn, dal lat. PlEBAnUm,<br />

vd. anche plef.<br />

trimarBCU147 c. 32v pre Niculau d-Alemagna plevan di Fane ‘don<br />

nicolao d’Alemagna, pievano di Fanna’.<br />

ploba vd. ploie.<br />

ploie s.f. ‘pioggia’, vd. nP 781 plóe, dal lat. tardo *PlOVIAm,<br />

REW 6620, Zudini/Dorsi 123 ploua; presente anche la<br />

forma ploba, da confrontare con simili forme antiche della<br />

Cisalpina, p.es. il venez. ant. plobba e altre citate in REW<br />

6620, che saranno da un lat. *PlOB(I)Am.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 25v lu det Paschul stete dies vij di feste e doy<br />

di ploba e dies vij lavoredors ‘il suddetto Pascolo stette sette giorni di<br />

festa e due di pioggia e sette giorni lavorativi’; c. 27v mens ore iij ij per<br />

la ploba e per la vilia di s.ta Maria ‘meno cinque ore per la pioggia e<br />

per la vigilia di santa maria’; c. 29r lavoredors iiiiij mens ore iij per la<br />

ploba et mens ore iij per la domenega ‘sei giorni lavorativi meno tre ore<br />

per la pioggia e meno tre ore per la domenica’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 64r lavorarin dì j o lu qual non poderin chunplì per rispiet de ploie<br />

‘lavorarono un giorno che non poterono completare per riguardo<br />

della pioggia’.


288<br />

plonbo s.m. ‘piombo’, nP 782 plòmp, dal lat. PlUmBUm di<br />

presunta origine preindoeuropea. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 58r per plonbo di implonbà la soredete cros ‘per piombo<br />

per piombare la suddetta croce’.<br />

*plovi 1 v. ‘piovere’, nP 782 plóvi. UdiDuoBCU1200/VI c. 82r<br />

conçà lu teto chi plove lì des chiampanis ‘aggiustò il tetto,<br />

che piove vicino alle campane’; c. 85r Toni de Maestre chi<br />

raconçà lu teto des chianpanis chi plove ‘Antonio della maestra<br />

che riparò il tetto delle campane che piove’.<br />

plovi 2 s.m. ‘comandata, prestazione di opera gratuita, piovego’,<br />

nP 783 stor. plóvi. UdiDuoBCU1200/VI c. 51v per viij<br />

cary chi elli debevin fà di plovi per menà piere di Faedis ‘per<br />

otto carri che essi dovevano fare di piovego per portare<br />

pietra da Faedis’; c. 79r el rompè lu so chiar menant j e piere<br />

grant di Faedis per plovi ‘egli ruppe il suo carro portando<br />

una pietra grande da Faedis per piovego’.<br />

plubichà: pubblicare, rendere pubblico; convocare come testimone, nP 820<br />

publicâ, 783 plubicâ, dal lat. PUBlICARE, REW 6804,<br />

cfr. Cuna/Vicario (1995, § 3.0 testo n. 1, a. 1329, ad la<br />

terça part si he la via plubica ‘dalla terza parte vi è la strada<br />

pubblica’; de l-altra part si he la via plubica ‘dall’altra parte<br />

vi è la strada pubblica’). trimarBCU147 item per fà plubichà<br />

testemonis ser Raphael nodar e per altri s. xxviij ‘ancora<br />

ventotto soldi per far pubblicare (come) testimoni messer<br />

Raffaele notaio e per altro’ 29 r .<br />

plui vd. pluy.<br />

pluma s.f. ‘piuma, piumaggio’, nP 784 plùme, dal lat. PlUmAm,<br />

REW 6610a. UdiCalBCU1348/V c. 14v ll. v di pluma<br />

per sol. viij la lira ‘cinque libbre di piuma per otto soldi la<br />

libbra’.<br />

plumaço s.m. ‘materasso di piume’, nP 783 plumàz. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 72r io toley della fradaglie delli Batudi<br />

a imprest j o gliet e j e cotre e j o plumaço e ij cusineli ‘io<br />

presi dalla confraternita dei Battuti in prestito un letto e<br />

un’imbottita, un materasso e due cuscinetti’.<br />

plusors agg. plu. ‘molti, parecchi, numerosi’, nP 784 ant. plusôrs.<br />

CivBCU372 c. 3v si gl’imprestay entello me chianivo ss. viij<br />

prisinz plusors di Godio ‘gli imprestai nella mia cantina otto<br />

soldi, presenti parecchie persone di Godia’.


289<br />

pluy avv. ‘più’, nP 783 plùi. UdiBCU518 c. 1r nugle ciose pluy<br />

ate e pluy siure che dalg studis di to figl ‘nessuna cosa più<br />

adatta e più sicura che gli studi di tuo figlio’. UdiCal-<br />

BCU1348bis c. 35r congi ÷ di plui ‘mezzo conzo di più’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 65v Denel di Susans chi lavorà j e<br />

part del dì e non podè lavorà pluy per tramudà piere ‘Daniele<br />

di susans che lavorò una parte del giorno e non potè<br />

lavorare più per trasportare pietra’.<br />

pluy: più, nP 783 plùi, Vicario (1999a: 225). trimarBCU147 item spendey<br />

al dito pre Nicolò un vasiel di vin di tignude di congi iiij or<br />

salvo e-l pluy e-l mes lu qual mi costà xl sol. lu quinc ‘ancora<br />

spesi per il suddetto don nicolò una botte di vino di<br />

capienza di quattro conzi tranne il di più e il mese che mi<br />

costò quaranta soldi al conzo’ 7 v .<br />

pluy: più, nP 783. UdiOspBCU1337/III Quel chi amonta pluy lu vin arasonat<br />

la blava e dut l-avene jo li dey in dinari 2v quello che<br />

assomma più il vino calcolato, il grano e tutta l’avena io<br />

gli diedi in denari.<br />

po avv. ‘poi, dopo, in seguito’, nP 784 pò. CivPorBCU216 c.<br />

1r po pagavo la desimo di çochul ed agnel e di purcel e da às<br />

‘poi pagava la decima di capretto e di agnello e di maiale<br />

e di api’.<br />

pocal: boccale, vaso di terra cotta, nP 60 bocâl, qui con assordimento della<br />

sonora iniziale. trimarBCU147 Ex. s. v per pocal e s. iij<br />

per peverade ‘spesi cinque soldi per un vaso e tre soldi per<br />

peverada’ 61 r .<br />

pocalis: boccali, vasi di terra cotta. Qui, come nel precedente caso di copis<br />

‘tegole’ per *cops (vd.), della stessa c. 60 v , il plurale del<br />

maschile è irregolare – in questo caso, sigmatico invece<br />

che vocalico (*pocai). trimarBCU147 E ij s. per vin e ij<br />

s. per scrivi e vj s. per pocalis ‘e due soldi per il vino e due<br />

soldi per scrivere e sei soldi per i vasi’ 60 v .<br />

poch avv. ‘poco’, nP 785 pôc. CivBCU372 c. 2v chiar di purzel<br />

chi my chostà a my poch mens di dnr. iij la liro ‘carne di<br />

maiale che mi costò, a me, poco meno di tre denari la<br />

libbra’.<br />

poch: poco, nP 785, dal lat. PAUCUm, vd. Rizzolatti (1994: 193). UdiOspBCU1337/III<br />

item recevey di Fradùs di Puscholo sore un ort<br />

e un poch di chasa la qual è in Gracan frx. xiiij 21r ancora


290<br />

ricevetti quattordici frisachensi da Fratelluccio di Poscolle<br />

per un orto e un poco di casa che si trova in Grazzano.<br />

*podè v. ‘potere’, nP 786-7 podê. UdiDuoBCU1200/VI c. 78r<br />

non si podè avè per rispiet de prese de vore ‘non si potè avere<br />

a causa della fretta del lavoro’.<br />

podestat s.m. ‘podestà, sindaco, amministratore’, nP 787 podestât,<br />

dal lat. POtEstAtEm, REW 6697. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 15v Pauli filg Domeni Potoc podestat di Clauglan e<br />

Pider çurar di Clauglan debin dar a nome del cumon ll. c c di<br />

ferro per p. xvij la lira v adì xiij in otom per Indrega fari termit<br />

a sent Michel ‘Paolo figlio di Domenico Potocco podestà<br />

di Clauiano e Pider giurato di Clauiano devono dare per<br />

conto del comune cento libbre di ferro per sedici piccoli<br />

la libbra; termine a san michele’; c. 15v Pauli Pider Çuan<br />

Niculau podestat e çuras di Clauglan debin dar centenaro j et<br />

ll. xxviij ÷ di ferro per p. xvij la lira ‘Paolo Pider e Giovanni<br />

nicolao, podestà e giurati di Clauiano, devono dare un<br />

centinaio e ventotto libbre e mezza di ferro per diciassette<br />

piccoli la libbra’.<br />

podina s.f. ‘mastello, vaso tondo di legno a doghe’, nP 787-8<br />

pòdine, dal gr.-lat. PUtInAm, REW 6878a, Pellegrini<br />

G.B. (1954: 57), ClR 439. UdiCalBCU1348/III c. 18v<br />

podina j di saladiç in m c iiij c xxiij adì xx in fevrar ‘un mastello<br />

di salumi oggi venti febbraio 1423’; c. 52v sol. iiij or per j<br />

podina et sol. j per vin adì xxvj in seseledor ‘quattro soldi<br />

per un mastello e un soldo per vino oggi ventisei luglio’; c.<br />

176v sol. vj per podina j e per vin ‘sei soldi per un mastello<br />

e per vino’. UdiCalBCU1348/V c. 14v podina j di pes in<br />

m c iiij c xxiij adì xx in fevrar ‘un mastello di pesce oggi venti<br />

febbraio del 1423’.<br />

podri voce di significato oscuro. UdiCalBCU1348/IV c. 23v r.<br />

podri ij ‘ricevetti due podri’.<br />

polçeta s.f. ‘fanciulla, ragazza’, nP 793-4 polzète con rinvio a<br />

fantàte. UdiCalBCU1348/III c. 184v par j di calcari ala<br />

polçeta soladi e scapinadi ‘un paio di calzari per la fanciulla,<br />

suolati e rimpedulati’. UdiCalBCU1348/IV c. 24r sol. iiij or<br />

et barila j di vin di bocis xj ala polceta adì xv in seseledor<br />

‘quattro soldi e un barile di vino da undici mezzette alla<br />

ragazza oggi quindici luglio’.


291<br />

poleç s.m. ‘pollo’, nP polèz, dal lat. PUllUm, REW 6828 con<br />

suff. -ICIUs; nei Rotoli non si distingue, nella grafia, la<br />

forma del singolare e del plurale. UdiCalBCU1348/III c.<br />

40v sol. xvij per par vj di oculini defalchat sol. xxxj per soga di<br />

chara < e per par j di poleç > e per sol. x del prat ‘diciassette<br />

soldi per sei paia di ochette sottratti trentun soldi per fune<br />

da capra < e per un paio di polli > e per dieci soldi del<br />

prato’; c. 53r sol. xij per poleç iij ‘dodici soldi per tre polli’.<br />

poleç: polli (m. plu.), nP polèz ‘pollo’, vd. REW 6828 PUllUs. trimarBCU147<br />

Per j par di poleç s. vij ‘per un paio di polli<br />

sette soldi’ 28 r . item spendey per j par di polecis dadis al<br />

vichari e j di poleç s. xvj ‘ancora spesi sedici soldi per un<br />

paio di galline date al <strong>vicario</strong> e un paio di polli’ 28 v .<br />

poleça s.f. ‘pollastra, gallina giovane’, nP 791 polèzze, f. di poleç<br />

(vd.). UdiCalBCU1348/IV c. 50r sol. lxxx per la poleça<br />

‘ottanta soldi per la gallina’.<br />

polecis: galline, pollastre (f. plu.), nP 791 polèzze. trimarBCU147 item<br />

spendey per j par di polecis dadis al vichari e j di poleç s.<br />

xvj ‘ancora spesi sedici soldi per un paio di galline date al<br />

<strong>vicario</strong> e un paio di polli’ 28 v .<br />

polenta s.f. ‘polenta’, nP 790-1 polènte, dal lat. POlEntAm,<br />

REW 6634, Zudini/Dorsi 128 pulènta, polènta. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 170r sela j per la polenta adì vj in çugno ‘un<br />

secchio per la polenta oggi sei giugno’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 47v dè dar vasello j di vino di congi iij et congi j per la<br />

polenta ‘deve dare una botte di vino da tre conzi e un conzo<br />

per la polenta’.<br />

polver s.m. ‘polvere’, nP 791 pòlvar. UdiBCU435 c. 1r polver di<br />

chialzino ‘polvere di calce’.<br />

poni v. ‘porre, mettere’, nP 794 pòni con rinvio a pògni. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 51v io ay riciut lu arest di chès l marchis<br />

punint glu x duchati in rason come apar in j e altre pueste achì<br />

denant ‘io ho ricevuto il resto di quelle cinquanta marche<br />

mettendo i dieci ducati sul conto, come appare in un’altra<br />

posta qui avanti’; c. 64r j o disbotedor chi io comperay di luy<br />

per poni l-aqua di fà impastà la malta e di bagnià glu modons<br />

‘un tino che io comperai da lui per porre l’acqua per<br />

fare impasare la malta e per bagnare i mattoni’; c. 79r ij<br />

chiadini e ij scudielis per poni lu imbor distudat entry antedet


292<br />

‘due catinelle e due scodelle per mettere la tintura spenta<br />

dentro il suddetto’.<br />

poni: mettere, porre, nP 788 pogni. UdiOspBCU1337/III Per dos livris di<br />

ueli per poni in lu cesendeli VIIr per due libbre di olio da<br />

mettere nella lampada.<br />

porc s.m. ‘porco, maiale’, nP 797 pòrc, dal lat. PORCUm,<br />

REW 6666. UdiCalBCU1348bis c. 6r una bafa di porc<br />

‘una cotenna di maiale’. UdiCalBCU1348/III c. 7r sol. xvij<br />

÷ per carne di porc adì x in otom dat a Denel ‘diciassette<br />

soldi e mezzo per carne di maiale oggi dieci ottobre dato a<br />

Daniele’; c. 86r sol. xl per imprest per pagar lu porc adì viij<br />

in december ‘quaranta soldi in prestito per pagare il maiale<br />

oggi otto dicembre’.<br />

porc s.m. ‘porco, maiale’, nP 797 pòrc, dal lat. PORCUm, REW<br />

6666. Frequente è la forma porcho, con restituzione della<br />

vocale finale; in frl. mod. la forma più comune è purcìt<br />

(qui porcito), nP 826-7, con suff. dim. -IttUm, mentre<br />

nelle carte antiche si trova anche la forma purcel, purciel,<br />

dal lat. PORCEllUm, REW 6660. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 7r sol. xvij ÷ per carne di porc adì x in otom dat a<br />

Denel ‘diciassette soldi e mezzo per carne di maiale oggi<br />

dieci ottobre dato a Daniele’; c. 75r duchato j e sol. xx per<br />

imprest per lu porcito ‘un ducato e venti soldi in prestito<br />

per il maiale’; c. 86r sol. xl per imprest per pagar lu porc adì<br />

viij in december ‘quaranta soldi in prestito per pagare il<br />

maiale oggi otto dicembre’. ® UdiOspBCU1337/III c.<br />

XVr espendey per un altro purcel livris di frx. xvj ‘spesi sedici<br />

libbre di frisachensi per un altro maiale’.<br />

porcha s.f. ‘scrofa, femmina del maiale’, vd. porc; anche scrova (vd.).<br />

Anche con la forma di dim. *porchita, sempre ‘scrofa’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 94v sol. lv per j porcha adì xxj in seseledor<br />

‘cinquantacinque soldi per una scrofa, oggi ventuno luglio’; c. 162r<br />

porcha j valebat sol. lxiiij or ‘una scrofa valeva sessantaquattro soldi’; c.<br />

183: sol. xxxviij per imprest per pagar doy porchite ‘trentotto soldi in<br />

prestito per pagare due scrofe’.<br />

*porchita vd. porcha.<br />

porcito vd. porc.<br />

portadis: portate. UdiOspBCU1337/III item espendey per iij choltri di let lis<br />

quals furin portadis in Chastelo marchi di frx. iiij or ÷ XXIv


293<br />

ancora spesi quattro marche di frisachensi e mezza per tre<br />

coltri da letto le quali furono portate in Castello.<br />

portaniro s.m. ‘portinaio, addetto alla porta’, cfr. nP 798 portinâr.<br />

UdiGerBCU1324 c. 4r maistro Piero tesedor portaniro dela<br />

porta de Cividade ‘mastro Pietro tessitore portinaio di porta<br />

Cividale’.<br />

portar v. ‘portare’, nP 818 puartâ, dal lat. tardo PORtARE, REW<br />

6672, per il class. FERRE; nei Rotoli il termine compare<br />

sempre senza dittongazione della vocale tonica. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 3v ll. iij di formadi per sol. iij portat per<br />

Piligrin in sent Iacum ‘tre libbre di formaggio per tre soldi<br />

portato da Pellegrino a san Giacomo’; c. 115r Beltram di<br />

Mels centenar x di lataroli portaç per Lenart Nos adì ij in<br />

maço ‘Bertrando di mels dieci centinaia di chiodi da pertica<br />

portati da leonardo nos oggi due maggio’.<br />

portzel: maiale, porco, vd. purcel. trimarBCU147 Per carn de portzel ‘per<br />

carne di maiale’ 55 v .<br />

posesion s.f. ‘possesso, proprietà, possedimento’, nP 799 possessiòn.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 61r sol. xlv per ij cedulis chi io<br />

manday a Cristoful e a Denel del Minutin chi elli si debesin<br />

constituy mantignidory des posesioni chi io lur avevi fati<br />

vendi ‘quarantacinque soldi per due cedole che io mandai<br />

a Cristoforo e a Daniele del minutino che essi si dovessero<br />

costituire mantenitori dei possessi che io avevo fatto vendere<br />

loro’. VenmarBCU1275/II c. 35r la fradagle fo mituda in<br />

posesion ‘la confraternita fu messa in possesso’.<br />

posesioni vd. posesion.<br />

posesor s.m. ‘possessore, proprietario’, nP 799 possessôr. Udi-<br />

GerBCU1324 c. 2v Meni fiolo del q. Cristofulo rodar in<br />

borgo di Glemona posesor del bon sopra scrito ‘Domenico<br />

figlio del fu Cristoforo ruotaio in borgo Gemona, possessore<br />

del bene soprascritto’.<br />

post: posto, situato. UdiOspBCU1337/III Sore un camp lu qual è post in porta<br />

di Ronch 4r per un campo che è situato in porta di Ronchi.<br />

poul s.m. ‘pioppo’, nP 801 póul con rinvio a pôl, dal lat. POPUlUm,<br />

REW 6655. Il dittongo òu di poul non rappresenta<br />

l’esito della ò tonica del latino, che si registra nelle varietà<br />

occidentali e carniche, quanto piuttosto la conservazione<br />

della u post-tonica originaria (lat. POPUlUm > *pobulu


294<br />

> *povul > frl. poul); attestato, nell’antroponimia, il tipo<br />

Povul, con conservazione della fricativa labiodentale intervocalica.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 170r lu det dè dar che son<br />

in legno di poul ‘il suddetto deve dare, che sono in legno<br />

di pioppo’.<br />

pover, povir povero, nP 819 pùar, dal lat. PAUPERUm con lenizione di<br />

-P- intervocalica > -v-, vd. Vicario (1999a: 226 povers).<br />

trimarBCU147 Spendey per la anima di un pover todesch<br />

la vilia d-Ognisent per la so sepultura sol. xxviij ‘spesi ventotto<br />

soldi per l’anima di un povero tedesco la vigilia di<br />

Ognissanti per la sua sepoltura 13 r . Per fà ben ad un povir<br />

amalat di Cargna s. viij ‘per fare del bene ad un povero<br />

ammalato della Carnia otto soldi’ 40 r .<br />

povers: poveri, dal lat. PAUPERUm con conservazione di v intervocalica,<br />

vd. Benincà/Vanelli (1998: 63-4), cfr. frl. mod. pùar, nP<br />

817, vd. ClR 29. UdiOspBCU1337/III Per fà filà v livris<br />

di lin agl povers VIv per far filare cinque libbre di lino per<br />

i poveri. Per fà ucidi glu purcegl degl povers VIIIr per far<br />

macellare i maiali dei poveri. item spendey per fà masanà agl<br />

povers stars di forment ij Xv ancora spesi per far macinare<br />

per i poveri due stai di frumento.<br />

povol s.m. ‘pioppo’, nP 801 póul con rinvio a pôl, dal lat. PO-<br />

PUlUm, REW 6655. UdiDuoBCU1200/VI c. 60r j e breie<br />

di povol per far ij chadarleti di portar morti j o di homeni e<br />

j o di puti ‘una tavola di pioppo per fare due cataletti per<br />

portare morti, uno da uomini e uno da bambini’; c. 68v<br />

el fes lu timon e metè parechis breis di povol e chiodi e per<br />

legniam del det chiar ‘egli fece il timone (del carro) e mise<br />

parecchie tavole di pioppo e chiodi e per legname del<br />

suddetto carro’. UdiCalBCU1348/III c. 170r lu det dè dar<br />

che son in legno di poul ‘il suddetto deve dare, che sono in<br />

legno di pioppo’.<br />

prat s.m. ‘prato’, nP 803 prât, dal lat. PRAtUm. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 5r marcha j di dinars per setors viij del prat<br />

di Plaçoletis ‘una marca di deanri per otto settori del prato<br />

di Plazzolette’; c. 20r dè dar lu det Çuan per la erba del prat<br />

di Gravis di setors viij ‘deve dare il suddetto Giovanni per<br />

l’erba del prato di Grave di otto settori’; c. 75v per una<br />

chavala rosa e per fiti di praç e per imprest ‘per una cavalla


295<br />

rossa, per gli affitti dei prati e in prestito’.<br />

prat s.m. ‘prato’, nP 803 prât, dal lat. PRAtUm.<br />

VenmarBCU1275/II c. 23r lu prat di Iacum Micòs e-l<br />

terein di Salon ‘il prato di Giacomo micosso e il terreno<br />

di salon’; c. 35r instrument d-une renunçiaçon d-un prat<br />

puest in Puertis ‘istrumento di una rinuncia di un prato<br />

sito a Portis’. UdiCalBCU1348/III c. 5r marcha j di dinars<br />

per setors viij del prat di Plaçoletis ‘una marca di deanri per<br />

otto settori del prato di Plazzolette’; c. 20r dè dar lu det<br />

Çuan per la erba del prat di Gravis di setors viij ‘deve dare<br />

il suddetto Giovanni per l’erba del prato di Grave di otto<br />

settori’; c. 75v per una chavala rosa e per fiti di praç e per<br />

imprest ‘per una cavalla rossa, per gli affitti dei prati e in<br />

prestito’.<br />

prat: prato, nP 803 prât, Vicario (1999a: 226). trimarBCU147 item r. di<br />

Tomat di Cortal forment st. ij et vin congi ij et per fit di prat<br />

m. j s. ‘ancora ricevetti due stai di vino e due conzi di vino<br />

per l’affitto di un prato da tommaso di Cortale’ 31 v .<br />

prat: prato, nP 803. UdiOspBCU1337/III Sore un prat 4v per un prato.<br />

item recevey di Gnese di borch di Glemone sore un prat lu<br />

qual e ten frx. lx e galinis ij 12r ancora ricevetti da Agnese<br />

di borgo Gemona per un prato che ha in affitto sessanta<br />

frisachensi e due galline.<br />

pre s.m. ‘don, prete, sacerdote’, nP 803 pré, forma apocopata<br />

per prédi (vd. qui predi). UdiDuoBCU1200/VI c. 58v pre<br />

Vit chi scrivè j e homelie in lu breviary de sigristie ‘don Vito<br />

che scrisse un’omelia nel breviario della sacrestia’; c. 59v<br />

sol. viiij chi io diey a pre Vinture chi incodernà j o breviary<br />

di glesie ‘nove soldi che io diedi a don Ventura che rilegò<br />

un breviario da chiesa’; c. 85r pre Luìs di Manin chi me<br />

avè dat vin quinç j o per dì lis mesis ‘don luigi manin che<br />

mi ebbe dato un conzo di vino per dire le messe’. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 80v pre Simon di Trivignan ‘don simone<br />

di trivignano’. UdiOspBCU1337/III c. 9v recevey di done<br />

Flor di Pirchut un camis di predi lu qual lu marit lu lasà ala<br />

glesie di Santa Marie Madalene ‘ricevetti da donna Fiora di<br />

Percoto un camice da prete il quale il marito lo lasciò alla<br />

chiesa di santa maria maddalena’.<br />

pre s.m. ‘don, prete, sacerdote’, nP 803 pré, forma apocopata


296<br />

per prédi, nP 804, dal lat. PREsBytERUm, REW 6740.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 80v pre Simon di Trivignan ‘don<br />

simone di trivignano’. ® UdiOspBCU1337/III c. 9v<br />

recevey di done Flor di Pirchut un camis di predi lu qual lu<br />

marit lu lasà ala glesie di Santa Marie Madalene ‘ricevetti<br />

da donna Fiora di Percoto un camice da prete il quale il<br />

marito lo lasciò alla chiesa di santa maria maddalena’.<br />

pre, predi: prete, don, sacerdote, nP 803 prèdi, REW 6740, Vicario (1999a:<br />

226). trimarBCU147 Spendey ch-iò dey al predi vini congi<br />

j sora lu qual vin recevey j st. di forment dala fradagla ‘spesi<br />

un conzo di vino che diedi al prete, per il quale vino ricevetti<br />

uno staio di frumento dalla fraternita’ 7 v . Spendey al<br />

det pre Iacum frumenti st. j ‘spesi (diedi) al suddetto don<br />

Giacomo uno staio di frumento’ 7 v . item spendey a miser<br />

pre Nicolò predi de fradagla ducato uno d-oro e sol. x ‘ancora<br />

spesi per messere don nicolò, prete della fraternita, un<br />

ducato d’oro e dieci soldi’ 7 v .<br />

pre: don, prete, sacerdote, nP 803, < predi ‘prete’. UdiOspBCU1337/III Pre<br />

Nichulùs di Malacunpicha 3v don nicolussio di malazompicchia.<br />

Pre Grior di Puschol 5r don Gregorio di Poscolle.<br />

preà v. ‘pregare’, nP 803 preâ. UdiDuoBCU1200/VI c. 59v per<br />

spesis chi el fes a zì a Dartigne a preaglu chi elli debesin menà<br />

piere al tor ‘per spese che egli fece ad andare ad Artegna a<br />

pregarli che essi dovessero portare pietra al campanile’.<br />

predi s.m. ‘don, prete, sacerdote’, nP 803 prédi, dal lat. PREsBytERUm,<br />

REW 6740; vd. qui anche pre. UdiCal-<br />

BCU1348bis c. 49v lu predi d-Agel ‘il prete di Aiello’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 51v j e condanason di j o predi di<br />

Padiar chi fo condanat per lu chiapitul ‘una condanna di un<br />

prete di Paderno che tu condannato dal capitolo’; c. 81v<br />

per j e condanason di j o predi di Padiar chi fo condanat ‘per<br />

una condanna di un prete di Paderno che fu condannato’.<br />

predi: prete, nP 804, REW 6740. UdiOspBCU1337/III item recevey di done<br />

Flor di Pirchut un camis di predi lu qual lu marit lu lasà ala<br />

glesie di Santa Marie Madalene 9v ancora ricevetti da donna<br />

Fiora di Percoto un camice da prete il quale il marito lo<br />

lasciò alla chiesa di santa maria maddalena.<br />

predis: preti (m. plu.). trimarBCU147 item spendey in spesis a gustà al dec<br />

predis sol. xviiij or ‘ancora spesi diciannove soldi in spese


297<br />

per il mangiare per i suddetti preti’ 8 r . Per fà gustà alg<br />

predis per carn s. xviiij ‘per far mangiare i preti, per carne<br />

diciannove soldi’ 46 v .<br />

prega: (it.) preghiera, prece, vd. prege. trimarBCU147 Iiij s. per una prega<br />

‘quattro soldi per una preghiera’ 60 r .<br />

prege: (it.) preghiera. trimarBCU147 item ex. s. vij a remundà lo frument<br />

et per una prege ‘ancora spesi sette soldi per rimondare il<br />

frumento e per una preghiera’ 55 v .<br />

presa s.f. ‘presa’, nP 806 prése; non è chiaro il significato preciso<br />

del termine nell’unico contesto presente nei Rotoli.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 45v ll. iij di formadi mandat per la<br />

presa adì vj in çullg ‘tre libbre di formaggio mandato per<br />

la presa oggi sei luglio’.<br />

prese s.f. ‘fretta, urgenza, premura’, nP 806 présse con rinvio a<br />

premùre. UdiDuoBCU1200/VI c. 78r non si podè avè per<br />

rispiet de prese de vore ‘non si potè avere a causa della fretta<br />

del lavoro’.<br />

presi s.m. ‘prezzo’, ma anche ‘conto, pagamento’, nP 807 prési,<br />

dal lat. PREtIUm, REW 6746; anche presio, con restituzione<br />

della vocale finale. UdiCalBCU1348/III c. 85r r.<br />

lu det Martin sora lu dito presio fata roson adì xij in çugno<br />

sol. lvij ‘ricevette il suddetto martino cinquantasette soldi<br />

oggi dodici giugno, fatto il conto, sul suddetto conto’.<br />

UdiCalBCU1348/V all. 2v c. 15 m. vj et sol. xliij sora lu<br />

so presy d-uno anno e meço ‘sei marche e quarantatre soldi<br />

per il suo prezzo di un anno e mezzo’.<br />

presint: presente. UdiOspBCU1337/III item recevey di Yachomo nevot chi<br />

fo di Missio merchadant per l-amina dal deto Mis per l-an<br />

presint frx. xl 1r ancora ricevetti quaranta frisachensi da<br />

Giacomo nipote del fu missio mercante per l’anima del<br />

detto missio per l’anno presente.<br />

presio vd. presi.<br />

preson s.f. ‘prigione’, nP 807 presòn, dal lat. PREHEnsIOnEm,<br />

REW 6737; anche presone, con restituzione della<br />

vocale finale. UdiCalBCU1348/V c. 25v resta a dar lu<br />

det Francesc marchas xij ÷ et sol. xxiiij or et duchati xxj per<br />

imprest per dispegnar lu det Francesc di preson ‘deve ancora<br />

dare il suddetto Francesco dodici marche e mezza e solti<br />

ventiquattro e ventuno ducati in prestito per riscattare il


298<br />

suddetto Francesco di prigione’; c. 160r per dispegnar lu<br />

filg dela preson d-Argis ‘per riscattare il figlio dalla prigione<br />

di Argis’. ® UdiCriAPU25 c. 25v spendey a ser Toni nodar<br />

dal Fari ed a Zuan di Fontana Buina chu furin a Chistiel di<br />

Porpet per lu masar di Pantianins chu iara in preson per lu<br />

chiaval di ser Iachum di Fabrian s. vxj ‘spesi sedici soldi per<br />

messer Antonio notaio del Fabbro e a Giovanni di Fontanabona<br />

che furono a Castello di Porpetto per il massaro<br />

di Pantianins che era in prigione per il cavallo di messer<br />

Giacomo di Fabriano’.<br />

priere s.f. ‘preghiera’, nP 805 prejère, dal lat. *PRECARIAm,<br />

REW 6734. UdiFabBCUospl c. di guardia vo farès priere<br />

per chestis animis ‘voi farete preghiera per queste anime’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 118r li deti duchati cento io Niculau<br />

li tolsi a prigera e a nome del dito Çulian ‘i suddetti<br />

cento ducati io nicolao li presi su preghiera e a nome del<br />

suddetto Giuliano’.<br />

prigera s.f. ‘preghiera’, nP 805 prejère, dal lat. *PRECARIAm,<br />

REW 6734. UdiCalBCU1348/III c. 118r li deti duchati<br />

cento io Niculau li tolsi a prigera e a nome del dito Çulian<br />

‘i suddetti cento ducati io nicolao li presi su preghiera e<br />

a nome del suddetto Giuliano’.<br />

prigul vd. priul.<br />

priul s.m. ‘priore’, nP 811 ant. priûl con rimando a priôr, nP<br />

811, dal lat. PRIOREm con sostituzione di suffisso, vd.<br />

De leidi (1984: 71); anche prigul, dove g rende j.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 116: dnr. j per j bochal di bocis ij per lu prigul<br />

di sent Antoni ‘un denaro per un vaso da due mezzette per il priore di<br />

sant’Antonio’; c. 119r Matio del ospedal priul di s.ta Maria Madalena<br />

dè dar chari ij di bedechis per sol. x lu caro adì x in çenar per l-ospedal<br />

‘matteo dell’ospedale priore di santa maria maddalena deve dare<br />

due carri di rametti per dieci soldi al carro oggi dieci gennaio per<br />

l’ospedale’; c. 138r in prisinça Pieri Piçul priul ‘alla presenza di Pietro<br />

Piccolo priore’. UdiCalBCU1348/IV c. 6r pre Lenart Çonder prigul<br />

del ospedal di s.ta Mariga Madalena ‘don leonardo Ciondaro priore<br />

dell’ospedale di santa maria maddalena’.<br />

® UdiCriAPU25 c. 27r spendey per fà lu pat del saltieri chun lu priul<br />

di senta Luçia in lichof s. iiij or ‘spesi quattro soldi per fare il rialzo per<br />

il salterio con il priore di santa lucia per la merenda’.


299<br />

prima (in): dapprima, in un primo tempo, anche primamentri (vd.). trimarBCU147<br />

In prima r. da Pieri chu fo Meynart di Adorgnan<br />

vini congi ÷ ‘dapprima ricevetti da Pietro figlio del<br />

fu mainardo di Adorgano mezzo conzo di vino’ 5 v . In<br />

prima spendey per fà ley lu testament di dona Marie sol. v<br />

‘dapprima spesi cinque soldi per far leggere il testamento<br />

di donna maria’ 8 r . In prima spendey per lu testament di<br />

Stiefin di Cortal sol. xj ‘dapprima spesi undici soldi per il<br />

testamento di stefano di Cortale’ 13 r .<br />

primamentri: dapprima, in primo luogo (avv.). trimarBCU147 La spesa<br />

fata per me Pieri Mian camarar dela fradala di santa Maria<br />

primamentri spendey ‘la spesa fatta da me Pietro miano cameraro<br />

della fraternita di santa maria dapprima spesi’ 51 r .<br />

prime avv. ‘prima, dapprima’, nP 809 prìme. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 86r prime ij munis an marchis di den. ij per homo<br />

‘dapprima due sacrestani hanno due marche di denari a<br />

testa’.<br />

prime, prima: prima. UdiOspBCU1337/III La prime setemane di juglo XIr<br />

la prima settimana di luglio.<br />

principal agg. ‘principale, maggiore’, nP 810 principâl.<br />

trimarBCU147 c. 37v r. di Çuan da Rinculin sichu mulinar et<br />

principal pagador forment st. ij ‘ricevetti da Giovanni da Rincolino<br />

come mugnaio e principale contributore due stai di frumento’; c. 66v<br />

Çuan Capon sta principal pagador per luy di libr. iiij di s. ‘Giovanni<br />

Cappone risulta il suo principale debitore, di quattro libbre di soldi’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 11v Çuan Romanut è fedesor e principal<br />

pagador ‘Giovanni Romanutto è fideiussore e principale pagatore’.<br />

prior s.m. ‘priore di una confraternita o di un convento, superiore,<br />

abate’, nP 811 priôr; vd. anche priul.<br />

UdischBCUospD c. 1v. se die elezer uno cameraro e uno prior ‘si deve<br />

eleggere un cameraro e un priore’.<br />

prisinça s.f. ‘presenza’, nP 807 presìnze, regolare dal lat. PRAEsEntIAm.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 1r in prisinça mestri<br />

Iacum fari di borg d-Aulega ‘alla presenza di mastro Giacomo<br />

fabbro di borgo Aquileia’. UdiCalBCU1348/III c.<br />

1r in prisinça Matio so çiner et Çian so nevot ‘alla presenza<br />

di matteo suo genero e di Canziano suo nipote’; c. 177r<br />

ll. xxj d-açar mandat per lu so Descul in prisinça Pieri filg<br />

Tomat ‘ventuno libbre di acciaio mandato con il suo Descul


300<br />

alla presenza di Pietro figlio di tommaso’.<br />

prisinça s.f. ‘presenza’, nP 807 presìnze, regolare dal lat. PRAEsEntIAm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 1r in prisinça Matio so çiner<br />

et Çian so nevot ‘alla presenza di matteo suo genero e di<br />

Canziano suo nipote’; c. 51v in prisinça Todri filg Laurinç<br />

moni e Çuan Virùs e Tomat dal Gor tuti di Clauglan ‘alla<br />

presenza di todri figlio di lorenzo sacrestano e Giovanni<br />

Virusso e tommaso figlio di Gregorio tutti di Clauiano’;<br />

c. 177r ll. xxj d-açar mandat per lu so Descul in prisinça<br />

Pieri filg Tomat ‘ventuno libbre di acciaio mandato con il<br />

suo Descul alla presenza di Pietro figlio di tommaso’. ®<br />

CivOdoAsUana689 c. 10r in prisinço di ser Çuan nodà<br />

‘alla presenza di messer Giovanni notaio’. UdiCriAPU23<br />

c. 19r in prisinçe di Baldasar ‘alla presenza di Baldassarre’.<br />

prisint agg. ‘presente’, nP 811 prisìnt con rimanto a presìnt, dal lat.<br />

PRAEsEntEm. CivBCU372 c. 2v prisint Denel Miliana<br />

e Ponteleon so visin e la vachio raman pur in sueç per meytat<br />

‘presente Daniele miliana e Pantaleone suo vicino e la vacca<br />

rimane pure in soccida per la metà’. UdiCalBCU1348/IV<br />

c. 39r per ogna mot fin al dì prisint chi no avin ibut da fà<br />

un chul atri ‘in ogni modo fino al giorno presente che non<br />

abbiamo avuto a che fare uno con l’altro’.<br />

prisint agg. ‘presente’, nP 811 prisìnt con rimanto a presìnt, dal<br />

lat. PRAEsEntEm, da PRAEsUm. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 39r per ogna mot fin al dì prisint chi no avin ibut da<br />

fà un chul atri ‘in ogni modo fino al giorno presente che<br />

non abbiamo avuto a che fare uno con l’altro’.<br />

prisint: presente, in corso (di anno), nP 811 prisìnt, Vicario (1999a: 226<br />

presint). trimarBCU147 Adì viij di çanar prisint fo sent<br />

Pauli di Trasesim e Lenar chi fo di Nichulus Machor di Laypà<br />

‘oggi otto gennaio fu presente san Paolo di tricesimo<br />

e leonardo (figlio) che fu di nicolussio Ermacora di laipacco’<br />

22 v . Iò Dunys chamerar per l-an prisint dela fradagla<br />

di sancte Maria di Trassesim r. di Chulau Pidrùs chamerar<br />

per l-an pasat duchaç v d-aur chu Pieri Mian mi diè per luy<br />

‘io Dunisso cameraro per l’anno presente della fraternita<br />

di santa maria di tricesimo ricevetti da nicolao Pedrussio<br />

cameraro per l’anno scorso cinque ducati d’oro che Pietro<br />

miano mi diede al posto suo’ 24 r . Al prisint làs di Quals ‘al


301<br />

presente lascito di Qualso’ 66 v .<br />

pritz: prezzo (?), cfr. nP 807 prési, dal lat. PREtIUm, REW 6746. trimarBCU147<br />

Ex. s. lj per terren Coloret in Prat per pritz et<br />

per nodar et per spesis ‘spesi cinquantun soldi per un terreno<br />

a Colloredo di Prato, per il prezzo, per il notaio e per le<br />

spese’ 61 r . R. de Stephin del pritz s. l de la canniva ‘ricevetti<br />

da stefano cinquanta soldi del prezzo della cantina’ 64 r .<br />

privat p.p. ‘privato, espropriato, escluso’, nP 811 privâ. UdimisBCUospH<br />

c. IXv yo diey a Toni Carnello chi fo privat dala<br />

fradagla ‘io diedi ad Antonio Cargnello che fu espropriato<br />

dalla confraternita’.<br />

pro s.m. ‘favore, beneficio, vantaggio, profitto’, nP 811 prò,<br />

dall’avv. prep. lat. PRO, REW 6762; nella locuzione a pro<br />

e a dam ‘a vantaggio e a danno’ potrebbe anche significare<br />

‘ad avere e a dare’. UdiCalBCU1348/III c. 118r Pieri Pesant<br />

filg chi fo Matio Çanon habitant in borgo d-Aquilegia<br />

chi fo di Predeman dè dar marchas x di sol. per imprest per<br />

comperar corame e animali e altra merchandaria a pro e<br />

a dam in prisinça Francesc mulinar det Farinuça e Culau<br />

det Crauat di Laucaç adì xxvij in setember ‘Pietro Pesante<br />

figlio del fu mattio Zanon abitante in borgo Aquileia,<br />

che fu di Pradamano, deve dare dieci marche di soldi in<br />

prestito per comperare cuoio e animali e altra mercanzia<br />

a vantaggio e a danno, alla presenza di Francesco mugnanio<br />

detto Farinuzza e nicolao detto Croatto di lauzacco,<br />

oggi ventisette settembre’; c. 150r resta a dar lu det Çuan<br />

Predeman marchas lxiij mens sol. xiiij or a pro e a dam ‘deve<br />

ancora dare il suddetto Giovanni Pradamano sessantatre<br />

marche meno quattordici soldi a vantaggio e a danno’.<br />

procedi v. ‘procedere, proseguire, andare avanti’, termine legale,<br />

nP 811 procédi. UdiDuoBCU1200/VI c. 59r a procedi in<br />

causa de quistion des cent marchis chi lasà done Iachume di<br />

Cigniot ‘a procedere a causa della controversia delle cento<br />

marche che lasciò donna Giacoma di Cignotto’.<br />

procesion s.f. ‘processione (religiosa)’, nP 812 processiòn. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 71v vj chiodi chi forin metudi in la<br />

ancona chi si puarte in procesion ‘sei chiodi che furono messi<br />

nel tabernacolo che si porta in processione’; c. 77v diey a<br />

Toni di Montegnià auresim per la anchone chi si puarte in


302<br />

procesion chi iare arote chi el la conçà ‘diedi ad Antonio<br />

di montegnacco orefice per il tabernacolo che si porta<br />

in processione che era rotta che egli la aggiustò’. UdimisBCUospH<br />

c. 7v per far conçar li ceri dela prosesion ‘per far<br />

aggiustare i ceri della processione’.<br />

processi s.m. ‘processo, procedimento giudiziario’, nP 811-2 procès,<br />

voce dotta dal lat. PROCEssUm, da PROCEDERE. la<br />

forma processi, attestata nei Rotoli, è sicuramente al singolare,<br />

per la presenza dell’articolo lu; la vocale finale non<br />

etimologica -i si può considerare d’appoggio – pur non<br />

rientrando questo caso tra quelli tipici dei sostantivi uscenti<br />

in consonante + vibrante / liquida (p.es. fàri ‘fabbro’ dal lat.<br />

FAB(B)RUm, màri ‘madre’ dal lat. mAtREm, sorèli ‘sole’<br />

dal lat. sOlIC(U)lUm, vièli ‘vecchio’ dal lat. VEt(U)<br />

lUm etc.) – o aggiunta, forse solo nella grafia, per evitare<br />

l’uscita della parola in consonante, tratto generalmente<br />

considerato rustico. UdiCalBCU1348/III c. 2v item dnr.<br />

lxiiij or daç a Çuan nodar di Mels per scriver lu processi e per<br />

produr al çudisi adì xx in aprilis ‘ancora sessantaquattro<br />

denari dati a Giovanni notaio di mels per scrivere il processo<br />

e per presentar(lo) in giudizio, oggi venti aprile’. ®<br />

UdiCriAPU27 c. 20r spendey che avè ser Antonio dal Fari<br />

per uno prozesso ch-el deti a miser Zuvan per la chustion di<br />

ser Grior l. xiiij di soldi e soldi xiiij o ‘spesi quattordici lire<br />

di soldi e quattordici soldi che ebbe messer Antonio del<br />

Fabbro per un processo che (egli) intentò a messer Giovanni<br />

per la questione di messer Gregorio’. UdiCriAPU36 c. 22r<br />

spendey l. di ssoldi v l. ij per glu prozessi di Matia Bolpertu<br />

di Plain ‘spesi cinque lire di soldi e due lire per i processi<br />

di mattia Bolperto di Plaino’.<br />

prochuridor s.m. ‘procuratore, rappresentante legale’, nP 812 procuradôr.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 62r sol. iiij per fà scrivi como Denel<br />

del Minutin si clamà convent per sè e per lu fradi sichu so<br />

prochuridor ‘quattro soldi per far scrivere come Daniele del<br />

minutino chiamò adunanza per sé e per il fratello come<br />

suo procuratore’.<br />

prochuridors: procuratori, curatori degli interessi (m. plu.). trimarBCU147<br />

Dunys d-Adorgnan chamerar dela fradagla di sancte Maria<br />

di Trasesim cun volè e consintiment di ser Bortolomio nodar


303<br />

e di ser Host di Trasesim e di Chiandit Grior di Corglà sichu<br />

sinix e prochuridors ‘Dunisso di Adorgnano, cameraro<br />

della fraternita di santa maria di tricesimo, con benestare<br />

e consenso di messer Bartolomeo notaio e di messer Osto<br />

di tricesimo e di Candido di Gregorio di Corglacco in<br />

qualità di sindaci e procuratori’ 22 v .<br />

procurador procuratore, provveditore, curatore degli interessi, nP 812 procuradôr,<br />

dal lat. PROCURAtOREm, vd. REW 6765b<br />

PROCURARE, DEI 3091-2 procuratóre. trimarBCU147<br />

Spendey a ser Bortholomio procurador e Pieri Mian per fà<br />

glu faç de fradagle ducato j o d-oro ‘spesi un ducato d’oro per<br />

messer Bartolomeo, procuratore, e Pietro miano per fare<br />

gli affari della fraternita’ 20 v .<br />

produr v. ‘produrre’, ma nel nostro contesto piuttosto ‘presentare,<br />

esibire’, cfr. nP 812 prodùsi, voce dotta dal lat. PRO-<br />

DUCERE, probabilmente di tramite tosco-veneto, vd.<br />

Boerio 536 prodùr con richiamo proprio all’uso forense.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 2v item dnr. lxiiij or daç a Çuan<br />

nodar di Mels per scriver lu processi e per produr al çudisi adì<br />

xx in aprilis ‘ancora sessantaquattro denari dati a Giovanni<br />

notaio di mels per scrivere il processo e per presentar(lo)<br />

in giudizio, oggi venti aprile’.<br />

profiartis s.f. plu. ‘offerte, donazioni’, nP 813 profiàrte, profièrte con<br />

rinvio a ofiàrte. UdiDuoBCU1200/VI c. 58v per ij profiartis<br />

chi io manday a Denel e a Cristoful ‘per due offerte che io<br />

mandai a Daniele e a Cristoforo’.<br />

propi: proprio, di proprietà (agg.), nP 814 propri. trimarBCU147 J o lor<br />

chiamp franch propi ‘un loro campo libero di proprietà’ 22 v .<br />

proprietat s.f. ‘proprietà, possedimento’, nP 814 proprietât.<br />

VenmarBCU1275/II c. 13r lo det Iacum donà lu fit e la<br />

propietat ‘il suddetto Giacomo donò l’affitto e la proprietà’.<br />

prosesion vd. procesion.<br />

protecion: protezione, difesa, tutela, nP 815 proteziòn. trimarBCU147 item<br />

la protecion contra di Pieri Vignut cun brix cun avocaç e cun<br />

altris libr. vj et s. viij ‘ancora la protezione contro Pietro<br />

Venuto con esattori, con avvocati e con altri, sei libbre e<br />

otto soldi’ 30 r .<br />

protector s.m. ‘protettore’, nP 815 protetôr. UdischBCUospD c. 1r<br />

miser sancto Jheronimo padre et protector nostro ‘san Girolamo


304<br />

padre e protettore nostro’.<br />

provededor s.m. ‘provveditore, carica amministrativa locale’, nP 815<br />

ant. provededôr. UdiBCU435 c. 1r ser Vuorlì di Pret provededor<br />

‘messer Odorlico di Preto provveditore’.<br />

proveder ven. provvedere, occuparsi, prendersi cura, cfr. frl. proviòdi, nP 816.<br />

trimarBCU147 item spendey far proveder lu tadesco chu<br />

iaseva in la casa di ser Hosto e in la sua sepultura s. lij ‘ancora<br />

spesi per prendersi cura del tedesco che giaceva nella casa di<br />

messer osto e per la sua sepoltura cinquantadue soldi’ 51 r .<br />

provision s.m. ‘provvigione, compenso, pagamento’, nP 816 provisiòn.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 25r per parte dela sua provision<br />

‘per parte della sua provvigione’; c. 28v Pangrazo monacho<br />

ha de provision al anno per suo servir in chiesia et per tignir<br />

nete le piere de aqua sancta soldi l. xx ‘Pancrazio sacrestano<br />

ha di provvicione al anno per il suo servizio in chiesa e per<br />

tenere pulite le pietre dell’acqua santa’.<br />

puarte s.f. ‘porta, uscio’, nP 818-9 puàrte. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 57v per fà menà j e piere de puarte di Sent Laçer per fin<br />

a chiase me la qual va in cime de glesie ‘per far portare una<br />

pietra della porta di san lazzaro fino a casa mia, che va<br />

in cima alla chiesa’; c. 63v cruvì lu teto chi è sore la puarte<br />

grande chi ven quintre Greçan ‘coprì il tetto che è sopra la<br />

porta grande che è davanti a Grazzano’.<br />

puarte, porta: porta. UdiOspBCU1337/III item recevey di Juste figle Masiglut<br />

sore une braide la qual è pueste in puarte dal bon stars di<br />

forment iiij or 1v ancora ricevetti quattro stai di frumento<br />

da Giusta figlia di masiglut per un podere che è posto in<br />

porta del Bon. Sore un camp lu qual è post in porta di Ronch<br />

4r per un campo che è situato in porta di Ronchi.<br />

publiche agg. f. ‘pubblica’, nP 820 pùblic. VenmarBCU1275/II c.<br />

5r confine cun la vigne Iacum Micòs e la vie publiche ‘confina<br />

con la vigna di Giacomo micossi e la via pubblica’.<br />

Puc: Pozzo, nP 801-2, REW 6877; qui usato come cognome. UdiOspBCU1337/III<br />

Laurinc dal Puc 6v lorenzo dal Pozzo.<br />

*puçà v. ‘puzzare’, nP 830 puzzâ con rinvio a spuzzâ. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 67v corpo chi puçave ‘corpo che puzzava’.<br />

puest: posto. UdiOspBCU1337/III item recevey de Menia moglì di Martin<br />

di Gracan sore un camp lu qual è puest donge lis macilis star


305<br />

di forment j ÷ 1v ancora ricevetti da Domenica moglie di<br />

martino di Grazzano uno staio e mezzo di frumento per<br />

un campo che è posto vicino alle paludi.<br />

pueste p.p. f. ‘posta, messa’, vd. qui poni. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 51v io ay riciut lu arest di chès l marchis punint glu x<br />

duchati in rason come apar in j e altre pueste achì denant ‘io<br />

ho ricevuto il resto di quelle cinquanta marche mettendo<br />

i dieci ducati sul conto, come appare in un’altra posta qui<br />

avanti’. VenmarBCU1275/II c. 33v unis puestis di muele<br />

‘alcune postazioni da mola’.<br />

pueste: posta. UdiOspBCU1337/III item recevey di Juste figle Masiglut sore<br />

une braide la qual è pueste in puarte dal bon stars di forment<br />

iiij or 1v ancora ricevetti quattro stai di frumento da Giusta<br />

figlia di masiglut per un podere che è posto in porta del<br />

Bon. item recevey di Domeni di Pavie sore una chasa la qual<br />

è pueste in Vile frx. viiij or 3v ancora ricevetti nove frisachensi<br />

da Domenico di Pavia per una casa che è posta (si trova)<br />

in Villa.<br />

puestis vd. pueste.<br />

pugera s.f. ‘puledra’, f. del frl. pujèri, nP 822, dal lat. *PUllEtRAm,<br />

REW 6825.2; nei Rotoli anche pugebera, forse un<br />

errore del cameraro. UdiCalBCU1348/IV c. 10v r. feri iiij c<br />

iij iiij or ala pugebera remes iij ‘ricevetti undici ferri per la<br />

puledra, rimessi (usati) tre’. UdiCalBCU1348/V c. 25v ll.<br />

xxij per una pugera rosa adì xviij in çulg ‘ventidue lire per<br />

una puledra rossa’.<br />

pugledrio vd. pugleri.<br />

pugleri s.m. ‘puledro’, nP 822 pujèri, dal lat. *PUllEtRUm,<br />

REW 6825.2; anche pugledrio. UdiCalBCU1348/IV c.<br />

40v feri iiij or al pugleri adì xxvij in març ‘quattro ferri al<br />

puledro oggi ventisette marzo’. UdiCalBCU1348/V c.<br />

14v ll. iiij or per lu feno del pugleri ‘quattro lire per il fieno<br />

del puledro’; all. 5r c. 60 pugledrio j sol. ij ‘un puledro due<br />

soldi’.<br />

pulçitine, pulcitine: bambina, nP 824 pulzetine, DEI 3008 polzella, vd.<br />

Francescato (1964a: 10-1), Francescato (1970: 128). UdiOspBCU1337/III<br />

item espendey per pagà Cuane e Lenart de<br />

Deglà per lu abaià d-une pulçitine per lu mes di otom frx.<br />

xxxvj XIIIv ancora spesi trentasei frisachensi per pagare


306<br />

Giovanna e leonardo di Adegliacco per il far da balia ad<br />

una bambina per il mese di ottobre.<br />

punint vd. poni.<br />

pur agg. ‘puro’, nP 826 pûr. CivBCU372 c. 1r di pur imprest<br />

ss. xl ‘20 soldi di puro prestito’.<br />

pur pure, ancora, anche, nP 826 pûr, Vicario (1999a: 227). trimarBCU147<br />

Spendey per vueli sol. xviij e pur per vueli sol. xxx e pur per<br />

vueli sol. v ‘spesi diciotto soldi per olio e ancora trenta soldi<br />

per olio e ancora cinque soldi per olio’ 8 r .<br />

pur pure, sempre, ancora, nP 826. UdiOspBCU1337/III Per fà filà vij livris<br />

di lin pur agl povers VIIr per far filare sette libre di lino<br />

ancora per i poveri. item espendey per doy star di semule pur<br />

agl purcegl frx. xx ti iiij XXIVv ancora spesi ventiquattro<br />

frisachensi per due stai di crusca ai maiali. item recevey dal<br />

deto Lenardo pur sora aquel mas per l-an pasat di sora stars<br />

d-avene ij 8r ancora ricevetti dal detto leonardo ancora<br />

per quel maso per due anni fa due stai d’avena. Roman a<br />

dà un star ÷ pur di fit 10r rimane a (deve ancora) dare uno<br />

staio e mezzo sempre di affitto. Aroman a dà star j pur di<br />

fit 16v rimane a (deve) dare uno staio sempre di affitto.<br />

purcegl, purcegli: maiali, porcelli, in Joppi (1878: 198) purcielg. UdiOspBCU1337/III<br />

item espendey per un star di semule agl<br />

purcegl frx. viiij IVv ancora spesi per uno staio di crusca<br />

per i maiali 9 frisachensi. Per fà ucidi glu purcegl degl povers<br />

VIIIr per far macellare i maiali dei poveri. Per une quarte<br />

di sal per salà glu purcegl VIIIr per una quarta di sale per<br />

salare i maiali. item recevey di Artichuc di Pagnà ij doy purcegl<br />

d-una marcha l-un 18v ancora ricevetti da Articucco<br />

di Pagnacco due maiali di una marca l’uno.<br />

purcel, purcelo: maiale, nP 826, dal lat. PORCEllUm, REW 6660, dal<br />

PORCUm con suff. dim. -EllUm, anche in Costantini<br />

(1978, c. 16r etc.), al posto del più diffuso PORCUm<br />

+ -IttUm, > frl. mod. purcìt, nP 826-7, REW 6666.<br />

UdiOspBCU1337/III item espendey per un purcelo agl povers<br />

marcha di frx. j XVr ancora spesi una marca di frisachensi<br />

per un maiale per i poveri. item espendey per un altro purcel<br />

livris di frx. xvj XVr ancora spesi sedici libbre di frisachensi<br />

per un altro maiale.<br />

purcel, purciel: maiale, nP 826 purciel, Vicario (1999a: 227). trimarBCU147


307<br />

item spendey per xxviij liris di chiarn di purciel sol. lxxxiij<br />

‘ancora spesi ottantotto soldi per ventotto libbre di carne di<br />

maiale’ 8 r . item per lviij libr. di carn di purcel chi j conperà<br />

di Duminy Micon m. j e s. xiiij r ‘ancora per cinquantotto<br />

libbre di carne di maiale che uno comperò da Domenico<br />

miconi una marca e quattordici soldi’ 30 r .<br />

purcele: scrofa. trimarBCU147 Libr. xlij di purcele libr. vj di s. ‘quarantadue<br />

libbre di scrofa, sei libbre di soldi’ 46 v .<br />

purçielg vd. purzel.<br />

Purgitori s.m. ‘Purgatorio’, nP 828 Purgatòri. UdiFabBCUospl c.<br />

di guardia in algune pene di Purgitori ‘in alcuna pena del<br />

Purgatorio’.<br />

Purifichazon s.f. ‘Purificazione’, nP 829 purificaziòn. VenmarBCU1275/<br />

II c. 23v lu dì dela Purifichazon de sancte Marie de febrar<br />

‘il giorno della Purificazione di santa maria di febbraio’.<br />

puritat s.f. ‘purezza, innocenza’, cultismo; voce non registrata<br />

nel nP. UdiBatBCUospB c. 25v fontana di puritat vo ses<br />

‘fontana di purezza voi siete’.<br />

purtzel: maiale, vd. purcel. trimarBCU147 Pro carn de purtzel ‘per carne di<br />

maiale’ 60 v .<br />

purzel s.m. ‘porco, maiale’, nP 826 purcièl con rinvio a purcìt.<br />

CivBCU372 c. 2r chiar di purzel chi my chostà a my ss. iij<br />

la liro e ss. ij soro merchiat ‘carne di maiale che mi costò,<br />

a me, tre soldi la libbra e due soldi in più’; c. 2r mar. di<br />

ss. ij mens piçulg iiij or chun glu qualg el nos paià purçielg ij<br />

‘due marche di soldi meno quattro piccoli con i quali lui<br />

ci pagò due maiali’.<br />

pustote ‘terreno non coltivato, abbandonato, sterile’, nP 829.<br />

tipo lessicale diffuso soprattutto nella toponomastica, vd.<br />

anche Pt 225, Dt 99. Il termine è registrato anche nel<br />

della Porta (III: 634) pustota ‘colonìa incolta’ e in Piccini<br />

(1969-70: 550-1), dallo slov. pusta, cfr. rum. pustà, pustiu<br />

‘deserto, steppa, luogo incolto’, ungh. puszta, vd. Pellegrini<br />

G.B. (1992a: 257 pustot ‘maggese, manzina; sodaglia’).<br />

pustote: terreno non coltivato, abbandonato, sterile, vd. § 3.1. UdiOspBCU1337/III<br />

item recevey di Chulau figlo chi fo di Stefin<br />

di Blesan sore une pustote la qual el ten in Blesan stars di<br />

forment iij e aroman a dà star j pur di fit e pesonagl v dal an<br />

pasat di sore coè entel m o ccc o lxxxiij 16v ancora ricevetti da


308<br />

nicolò figlio del fu stefano di Blessano per un terreno non<br />

coltivato che (egli) occupa a Blessano tre stai di frumento<br />

e rimane a (deve) dare uno staio sempre di affitto e cinque<br />

pesinali di due anni fa, cioè nel 1383.<br />

puti s.m. plu. ‘bambini’, non registrato nel nP. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 60r j e breie di povol per far ij chadarleti<br />

di portar morti j o di homeni e j o di puti ‘una tavola<br />

di pioppo per fare due cataletti per portare morti, uno da<br />

uomini e uno da bambini’.<br />

quadern s.m. ‘quaderno, registro per i conti’, nP 166-7 codèr e 831<br />

quadèr, DEsF 428; qui la voce presenta la conservazione<br />

della -n finale scoperta. UdiDuoBCU1200/VI c. 86r lu<br />

Tanburlin si à per tigniè la glesie cuviarte forment star ij seont<br />

chi si apar in chest quadern a chiartis 24 ‘il tamburino<br />

ha per tenere la chiesa coperta due stai di frumento come<br />

appare in questo quaderno alla carta 24’.<br />

quant: quando, nel momento che, nP 833 quànd, quànt. trimarBCU147<br />

item spendey quant iò r. la camire s. iiij r ‘ancora spesi quattro<br />

soldi quando ricevetti la cameraria’ 34 r .<br />

quarda s.f. ‘corda, spago, collana’, nP 202 cuàrde, dal lat. CHOR-<br />

DAm, REW 1881, DEsF 533; nei Rotoli anche corda.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 9r r. in pegno corda j di patri nostri<br />

‘ricevetti in pegno una collana di colchici’; c. 39r j quarda di<br />

Pater Nostris di choralg e d-amberis ‘una collana di colchici<br />

di coralli e di ambra’. UdiCalBCU1348/V c. 82r r. j cento<br />

pesa oncis x e j corda di paternoster d-ambra ‘ricevetti una<br />

cintura del peso di dieci once e una collana di colchici di<br />

ambra’.<br />

quarno s.m. ‘corno’, nP 202 cuàr, dal lat. CORnUm, REW<br />

2240, DEsF 533. la voce presenta la conservazione della<br />

nasale in fine di parola (qui anche charn, vd.), regolare<br />

nelle antiche carte udinesi e gemonesi; la vocale finale è<br />

sempre restituita (quarno e non *quarn). UdiCalBCU1348/<br />

III c. 67v inquino j chi pesa ll. lxxiij di quarno ferado in lu<br />

quarno ‘un’incudine che pesa settantatre libbre con il corno<br />

(dell’incudine) di ferro, nel corno’.<br />

quarta s.f. ‘quarta, misura di capacità per grani, quarta parte dello<br />

staio o sacco; quarto, quarta parte in genere’, nP 834<br />

quàrte, dal lat. QUARtAm. UdiCalBCU1348/III c. 48v


309<br />

lu det Michilut confesa chi non à dado si no sol. xxxij e non<br />

dè dar la quarta del melg ‘il suddetto micheletto confessa<br />

che non ha dato se non soldi trentadue e non deve dare<br />

la quarta del miglio’; c. 82r sol. iiij or per j quarta di çochul<br />

‘quattro soldi per una quarta di capretto’; c. 133v sol. vj ÷<br />

per j quarta di carne di çochul pesa ll. iij ‘sei soldi e mezo<br />

per una quarta di carne di capretto pesa tre libbre’.<br />

quarta: quarta parte dello staio, misura per le granaglie, vd. nP 834 quàrte,<br />

Vicario (1999a: 227-8). trimarBCU147 Per j a quarta di<br />

forment vinduda ‘per una quarta di frumento venduta’ 1 v .<br />

quartarola s.f. ‘quartarolo, misura di capacità per grani, quarta parte<br />

della quarta, sedicesimo dello staio o del sacco’, nP 834<br />

quartarûl, al maschile, come DEI 3173 quartaròlo, ma Piccini<br />

552 quartarola. nelle nostre carte la quartarola, sempre<br />

al femminile, è adoperata anche per misurare i liquidi, per<br />

esempio l’olio. UdiCalBCU1348/III c. 4v quartarolis iij di<br />

olio adì xxviij in fevrar ‘tre quartaroli di olio oggi ventotto<br />

febbraio’; c. 19v ll. iiij or di olio mens quartarola j per dnr.<br />

iiij or la lira ‘quattro libbre di olio meno un quartarolo per<br />

quattro denari’.<br />

quartarola: quartarolo, nP 834 quartarûl ‘misura di capacità per grani, quarta<br />

parte della quarta, sedicesimo dello staio o del sacco’,<br />

DEI 3173 quartaròlo, Piccini (1969-70: 552) quartarola.<br />

trimarBCU147 Spendey a sent Thomat di Vergnà per j<br />

quartarola di vueli sol. xxviij ‘spesi ventotto soldi a san<br />

tommaso di Vergnacco per un quartarolo di olio’ 20 v .<br />

quarte s.f. ‘quarta, misura di capacità per grani, quarta parte<br />

dello staio o sacco; quarto, quarta parte in genere’, nP<br />

834 quàrte, dal lat. QUARtAm. VenmarBCU1275/II<br />

c. 24r quarte v di forment e par j o de galine ‘cinque quarte<br />

di frumento e un paio di galline’. UdiCalBCU1348/III c.<br />

82r sol. iiij or per j quarta di çochul ‘quattro soldi per una<br />

quarta di capretto’; c. 133v sol. vj ÷ per j quarta di carne di<br />

çochul pesa ll. iij ‘sei soldi e mezo per una quarta di carne<br />

di capretto pesa tre libbre’.<br />

quarte, quarta: quarta, misura di capacità per grani, quarta parte dello staio,<br />

nP 834. UdiOspBCU1337/III Per une quarte di sal per salà<br />

glu purcegl VIIIr per una quarta di sale per salare i maiali.<br />

Une quarta di forment la qual el lasà agl povers XIVv una


310<br />

quarta di frumento che (egli) lasciò ai poveri. Una altra<br />

quarta di megl per una di avene 20r un’altra quarta di miglio<br />

per (in cambio di) una di avena.<br />

quartès s.m. ‘quartese, decima che si paga al parroco’, nP 834-5<br />

stor. quartês, der. del lat. QUARtUs, REW 6936, come<br />

‘quarta parte’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 82r sol. lxxx del vino del quartes ‘ottanta soldi<br />

del vino del quartese’.<br />

quartis: quarte. UdiOspBCU1337/III item recevey di Stefin marangon sore un<br />

camp lu qual è post in borch di Glemone quartis di forment<br />

iij 6r ancora ricevetti tre quarte di frumento da stefano<br />

falegname per un campo che è situato in borgo Gemona.<br />

item recevey di Chuluse brut chi fo di Chuchat di Pagnà<br />

sore une part di mas lu qual e ten quartis iij di forment 16v<br />

ancora ricevetti tre quarte di frumento da nicolussa nuora<br />

del fu Cuccatto di Pagnacco per una parte di podere che<br />

(lei) tiene.<br />

quatri tinpuro loc. ‘quattro tempora’, pratica religiosa del digiuno nel<br />

mercoledì di Avvento.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 34v li mercori de quatri tinpuro ‘il mercoledì<br />

della quattro tempora’.<br />

quatri agg. num. ‘quattro’, nP 835 quàtri, anche quatry.<br />

trimarBCU147 c. 13r spendey per quatri e mieze liris di cere sol. xxxxxvij<br />

‘spesi cinquantasette soldi per quattro libbre e mezza di cera’; c. 51r r.<br />

da Denel del Blanch di Montegnà quatri dinà ‘ancora ricevetti da Daniele<br />

del Bianco di montegnacco quattro denari’; c. 51r spendey per quatri<br />

bregi per fà la cassa al todesco s. xiiij ‘spesi per quattro tavole per fare la<br />

cassa (da morto) al tedesco quattordici soldi’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 64r mil e quatry cent modons ‘mille e quattrocento mattoni’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. VIIr quatri livris di ueli per poni in lu cedesendeli<br />

‘quattro libbre di olio da mettere nella lampada’; c. XVIIr espendey per<br />

fà choncà lis vic di quatri camps marcha di frx. ÷ ‘spesi mezza marca<br />

di frisachensi per far potare le viti di quattro campi’.<br />

quel s.m. ‘colle, collina’, nP 206 cuèl, dal lat. COllEm, DEsF<br />

542 cuèl 2 .<br />

VenmarBCU1275/II c. 34r un bocon di terein puest apreso lu quel che<br />

fo di Pauli di Nichulau Pisdugle ‘un pezzo di terreno posto appesso il<br />

colle che fu di Paolo di nicolò Pisdugle’.<br />

quentre avv. prep. ‘contro’, regolare dal lat. COntRA, con con-


311<br />

servazione del dittongo we, vd. anche in quentre; anche<br />

quintre, con innalzamento we > wi.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63v cruvì lu teto chi è sore la puarte grande<br />

chi ven quintre Greçan ‘coprì il tetto che è sopra la porta grande che è<br />

davanti a Grazzano’; c. 67r sol. xiiij per j o nauli di chiaval per mandà<br />

Durlì di Savorgnan a chomandà ciartis vilis quintre Tresesin ‘quattordici<br />

soldi per il nolo di un cavallo per mandare Odorlico di savorgnano<br />

a ordinare certi paesi contro tricesimo’. VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

quentre di Sualt de Glemone perchurador dela mogler ‘contro Osvaldo<br />

di Gemona procuratore della moglie’; c. 34v sovre j e quistion ça menade<br />

per Simion Maurìs quentre lu det sidin al tienp ch-el iere za molin ‘per<br />

una contesa già sollevata da simeone maurisso contro la suddetta<br />

casa colonica al tempo in cui già era mulino’.<br />

question vd. chustion.<br />

quey vd. chuey.<br />

quinç s.m. ‘conzo, vaso di legno fatto a doghe’, ma in generale<br />

‘misura di capacità corrisponente a quattro secchie da sedici<br />

boccali’, nP 208 cuìnz, dal lat. COnGIUm, DEsF 547;<br />

anche con grafia quinc, quinz. le forme congi, conç(o) non<br />

presentano dittongazione della media (o > wi).<br />

CivBCU372 c. 2r soro achest ay r. quinç iiij or di vin vermegl per ss.<br />

lvj lu quinç ‘per questo ho ricevuti quattro conzi di vino rosso per<br />

cinquantasei soldi al conzo’. trimarBCU147 c. 63v r. de massar de<br />

Cortal ij cuntz de vin ‘ricevetti dal massaro di Cortale due conzi di<br />

vino’; c. 63v r. de Augustin metz cuntz de vin ‘ricevetti da Augustino<br />

mezzo conzo di vino’. trimarBCU147 c. 7v lu qual mi costà xl sol. lu<br />

quinc ‘il quale mi costò quaranta soldi al conzo’; c. 14r spendey a pre<br />

Antoni per j conço de vin sol. lxx ‘spesi settanta soldi per don Antonio<br />

per un conzo di vino’; c. 26v r. dal masar di Chortal vin in most doy<br />

quinz un di vin ed un di chlar ‘ricevetti dal massaro di Cortale due<br />

conzi di vino in mosto (mosto di vino), uno di vino e uno di chiaro<br />

(bianco)’; c. 27r r. da Simon Livet un quinz di vin ‘ricevetti da simone<br />

Olivetto un conzo di vino’. UdiCalBCU1348/III c. 3v vasello j di<br />

vino stimat congi iiij or a misura di clar e di most per sol. l lu congi ‘una<br />

botte di vino stimato quattro conzi a misura di chiaro e di mosto<br />

per cinquanta soldi al conzo’; c. 167r r. congi v et caldir j per sol. lxxij<br />

‘ricevetti cinque conzi e una secchia per settantadue soldi’. UdiCal-<br />

BCU1348bis c. 2r vaseli iiij or di vin per dnr. xxiiij or lu congi vindut<br />

a clar e sta a so piricul ‘quattro botti di vino a ventiquattro denari al


312<br />

conzo venduto a chiaro e resta a suo pericolo’; c. 9r dnr. xliij lu conç<br />

‘44 denari al conzo’. UdiDuoBCU1200/VI c. 85r pre Luìs di Manin<br />

chi me avè dat vin quinç j o per dì lis mesis ‘don luigi manin che mi<br />

ebbe dato un conzo di vino per dire le messe’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. 9v recevey di Vignut di Caminet sore une part di mas lu qual el<br />

ten in Caminet quinc di vin ij e une sele oltre lu fit ‘ricevetti da Venuto<br />

di Caminetto per una parte di maso che possiede a Caminetto due<br />

conzi di vino e una secchia oltre l’affitto’.<br />

® CivBAndmc 9 di chest io Zan debo avè fur chuinç j e selis iiij di<br />

teran ‘di questo (ammontare) io Gianni devo avere a parte un conzo<br />

e quattro secchie di terrano’.<br />

quintir s.m. ‘quintiere’, cioè ‘quinta parte della città’, registrato in<br />

nP 836 quintîr con il diverso significato di ‘quinterno (di<br />

carta)’, analogo nella formazione all’it. mod. quartiere o al<br />

venez. sestrier.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 6v Quarin nodar filg chi fo Merli chaliar del<br />

quintir de Merchat novo sol. xx per imprest adì xxvij in maço ‘Quirino<br />

notaio figlio del fu merlo calzolaio del quintiere di mercato nuovo,<br />

venti soldi in prestito, oggi ventisette maggio’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 47v per lo quintir di Merchiat Viery in aiutory del tor ‘per il<br />

quintiere di mercatovecchio in aiuto del campanile’; c. 47v per lu<br />

quintir di Greçan in aiutory del tor ‘per il quintiere di Grazzano in<br />

aiuto del campanile’.<br />

quintre vd. quentre.<br />

quistion vd. chustion.<br />

*raça s.f. ‘anatra’, nP 856 ràzze, ClR 353, anche in CIV-EsE<br />

17 razo; la voce, presente anche in rumeno e albanese, è di<br />

origine discussa, ma considerata, in genere, uno slavismo,<br />

vd. anche skubic (1988: 57). UdiCalBCU1348/V c. 14v<br />

sol. xx per racis ij e per j varul pesa ll. iij in s.ta Chatarina<br />

‘venti soldi per due anatre e un rotolo di tela che pesa tre<br />

libbre a santa Caterina’.<br />

racamador s.m. ‘ricamatore’, nP 840 racàm, racamâ con rivio a ricàm,<br />

ricamâ; anche rechamador. UdiDuoBCU1200/VI c. 44v<br />

Zuan rechamador di Greçan ‘Giovanni ricamatore di Grazzano’.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 16v in logo de Francesco del<br />

racamador ‘al posto di Francesco (figlio) del ricamatore’.<br />

*raconçà v. ‘riparare, aggiustare, sistemare’, come c(h)onçà (vd.), con<br />

pref. re-; anche reconçà.


313<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 78v per ij chariolis chi el reconçà chi iarin<br />

arotis ‘per due carriole che lui riaggiustò che erano rotte’; c. 85r Toni<br />

de Maestre chi raconçà lu teto des chianpanis chi plove ‘Antonio della<br />

maestra che riparò il tetto delle campane che piove’.<br />

*ramanè v. ‘rimanere, restare’, nP 877 ant. rimagnê, talora con<br />

prostesi di vocale.<br />

CivBCU372 c. 2v prisint Denel Miliana e Ponteleon so visin e la vachio<br />

raman pur in sueç per meytat ‘presente Daniele miliana e Pantaleone suo<br />

vicino e la vacca rimane pure in soccida per la metà’. trimarBCU147<br />

c. 30v l-arest chu raman a scuedi Dunys ‘il resto che rimane a riscuotere<br />

Dunisso’; c. 40v l-arest chu araman a schuedi del an di Pieri Faci ‘il<br />

resto che rimane da riscuotere dell’anno di Pietro Fazio’; c. 65v l-arest<br />

chu araman a schuedi di Çuan Chiapon per la fradagla ‘il resto che<br />

rimane da riscuotere da Giovanni Cappone per conto della fraternita’;<br />

c. 66v r. di Çuan Capon sora m. iiij ÷ et s. xv chi al ramans a dà<br />

per resto ‘ricevetti da Giovanni Cappone su quattro marche e mezza<br />

e quindici soldi che rimase a dare per il resto’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 88v dapò la muart so araman alla fabricha ‘dopo la sua morte<br />

rimane alla fabbrica’. UdiOspBCU1337/III c. 5v areman a dà stars<br />

d-avene ij ÷ e quinc di vin ij ‘rimane a dare due stai e mezzo d’avena<br />

e due conzi di vino’; c. 12v recevey di Michel di Pagnà sore un star di<br />

forment lu qual el aromans a dà di fit enteli m o ccc o lxxx e sore iiij star<br />

di megl e une quarte di forment ch-el aremans a dà entel m o ccc o lxxxiij<br />

marcha di frx. j ‘ricevetti da michele di Pagnacco per uno staio di<br />

frumento che lui rimase a dare di affitto nel 1380 e per quattro stai<br />

di miglio e una quarta di frumento che lui rimase a dare nel 1383,<br />

una marca di frisachensi’.<br />

ramo s.m. ‘rame’, nP 845 ram, con restituzione di vocale finale<br />

non etimologica (o al posto di e), dal lat. AERAmEn;<br />

anche aramo.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 83v iiij ll. di fil d-aramo ‘quattro libbre di<br />

filo di rame’; c. 85r achel chi coste acheste figniestre di very chun glu fery<br />

e chun lu aramo ‘quello che costa questa finestra di vestro con i ferri e<br />

con il rame’. UdiDuoBCU1200/VI c. 84r per fà la aret di ramo ‘per<br />

fare la rete di rame’.<br />

rasina s.f. ‘fondo di botte, greppola’, nP 850-1 rasìne, con rinvio<br />

a grìpule, nP 406-7, dal lat. RAsInAm, REW 7244.2,<br />

come il rum. răşină.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 141r adì xvij in çulg per rasina di vaseli sol.


314<br />

iiij or ‘oggi diciassette luglio per fondo di botte quattro soldi’.<br />

rason s.f. ‘conto, conteggio, somma, calcolo’, nP 900 ant. rosòn<br />

con rinvio a rasòn, dal lat. RAtIOnEm, REW 7086, Boerio<br />

553-4, stussi 246 rason ‘ragione, diritto’, DEI 3198<br />

ragione ‘conto, lista (dei conti), affari, interesse’, DElI<br />

1025-6, cfr. slov. racun ‘conto, calcolo’, probabile prestito<br />

antico dal friulano. Anche rasson, roson, reson, areson etc.<br />

e vd. *rasonà.<br />

CivBCU372 c. 3r no gl’ay mitut in rason selis iiij or di teran ‘non gli<br />

ho messo in conto quattro secchie di terrano’; c. 4r chest è oltro la<br />

rason ch’el hà cun me in sueç ‘questo è oltre il conto che lui ha con me<br />

in soccida’. trimarBCU147 c. 8r spendey per fà ley e scrivi lis rosons<br />

sol. xxxiij ‘spesi ventitre soldi per far leggere e scrivere i conti’; c. 20r<br />

spendey lu dì chu fo fata la reson sol. xxiij ‘spesi ventitre soldi il giorno<br />

che fu fatto il conto’; c. 39r per l-aniversari fat per l-anima Catarùs<br />

di Luserià chi iò no say si al è areson cun ij mesis et al muni s. viiij ‘per<br />

l’anniversario fatto per l’anima di Catarussa di luseriacco, che io non<br />

so se ci sia motivo, soldi nove per due messe e per il sacrestano’; c. 51r<br />

spendey per fà scrivi lis arasons s. x ‘spesi per far scrivere i conti dieci<br />

soldi’; c. 52v iò Pero de Miani fè razone cun y mei fradis de la fradallia<br />

de sancta Maria de Tricesimo ‘io Pietro dei miani feci la somma con i<br />

miei confratelli della fraternita di santa maria di tricesimo’; c. 65v lu<br />

det Fari in fas rason su la so rason ‘il suddetto Fabbro ne prende nota<br />

sul suo conto’. UdiCalBCU1348/III c. 1r fata roson in dut ‘fatta la<br />

somma in tutto’; c. 23v sol. xlvij per latis e lataroli mitudi in la roson<br />

di Crauat ‘quarantasette soldi per pertiche e chiodi da pertica messi<br />

sul conto di Crauat’. UdiOspBCU1337/III c. 21v recevey di Domeni<br />

brich sore doy champs glu quagl el ten stars di forment ij ÷ in dinars in<br />

rason di lx frx. lu star ‘ricevetti da Domenico esattore per due campi<br />

che occupa due stai e mezzo di frumento in denari in ragione di sessanta<br />

frisanchensi lo staio. VenmarBCU1275/II c. 34v sovre la rason<br />

del-aghe che ven menade over tolete per la roie ‘per il conto dell’acqua<br />

che viene portata ovvero tolta dalla roggia’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 26r soro la roson ‘per il conto’.<br />

*rasonà v. ‘calcolare, computare, valutare’, nP 851 rasonâ ‘ragionare’,<br />

dal lat. *RAtIOnARE, REW 7087, anche con prostesi<br />

di a-.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 2v quel chi amonta pluy lu vin arasonat<br />

la blava e dut l-avene jo li dey in dinari ‘quello che assomma più il


315<br />

vino calcolato, il grano e tutta l’avena io gli diedi in denari’; c. 2v la<br />

quarta de fave fo rasonade frx. xvj ‘la quarta di fava fu calcolata sedici<br />

frisachensi’; c. 2v lu star di siale fo rasonat frx. xxxvj ‘lo staio di segala<br />

fu calcolato trentasei frisachensi’; c. 2v doy star di forment lu star gli<br />

fo arasonat frx. l ‘(per i) due stai di frumento, lo staio gli fu calcolato<br />

cinquanta frisachensi’.<br />

rata s.f. ‘rata, quota’, nP 853 ràte.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 21r son fedesors e pagadors per rata ‘sono fideiussori<br />

e pagatori per quota’.<br />

*rava s.f. ‘verza’, nP 855 ràve, dal lat. RAPAm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 5r dnr. x per ij bregis in sent Iacum et sol. ij<br />

per ravis ‘dieci denari per due tavole a san Giacomo e due soldi per<br />

verze’ c. 27v sol. vij per formadi per vin per ravis adì xxviij in seseledor<br />

‘sette soldi per formaggio, per vino e per rape, oggi ventotto luglio’.<br />

ravi s.m. plu. ‘rape’, nP 842 râf, dal lat. RAPUm, REW 7065,<br />

qui con plurale vocalico.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XXIIIr espendey per un charo di ravi agl purcegl<br />

frx. xvj ‘spesi sedici frisachensi per un carro di rape per i maiali’.<br />

ravoste agg. f. ‘rossa, vermiglia, color sangue’, nP 855 ravòst.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 74r Bortolamio di Manià chi mi acopià su lu<br />

codis de cuviarte ravoste lu testament di ser Antoni di Topo ‘Bartolomeo<br />

di maniago che mi copiò sul codice dalla coperta rossa il testamento<br />

di messer Antonio di toppo’.<br />

razone vd. rason.<br />

rec vd. aret.<br />

receto s.m. ‘entrata, ricevuta, avere’, cfr. nP 858 recèto, anche<br />

ariceto, nP 1378 ant. ariçetto, ariçivut, dal lat. RECIPERE,<br />

REW 7120.<br />

trimarBCU147 c. 3r receto del olio ‘entrata dell’olio’; c. 5v lo receto<br />

del vin per me Zuanel di Quel Mulan ‘l’entrata del vino (fatta) da me<br />

Giovannello di Colmulano’. UdiCalBCU1348/III c. 1r computat la<br />

debita con l-ariceto e l-ariceto con la debita ‘calcolato il debito con il<br />

ricevuto e il ricevuto con il debito’. UdiCalBCU1348/IV c. 39r dal<br />

dat e dal ariçivut ‘del dato e dell’avuto’; c. 39r ogna raxon fata dal dat<br />

e dal ariçivut ‘fatto ogni conto del dato e dell’avuto’.<br />

*ricevi v. ‘ricevere, ritirare, riscuotere’, ma anche ‘accogliere, dare<br />

accoglienza’, nP 872, dal lat. RECIPERE, REW 7120.<br />

trimarBCU147 c. 1v el recevè da Pers di Reana ‘ricevette da Pers di<br />

Reana’; c. 7v sora lu qual vin recevey j st. di forment dala fradagla ‘per


316<br />

il quale vino ricevetti uno staio di frumento dalla fraternita’. UdimisBCUospH<br />

c. 6v pagay per aricevir lu fraris ‘pagai per accogliere<br />

i frati’. UdiOspBCU1337/III c. Xv mi scris aquel chi jo recevey ‘mi<br />

scrisse quello che io ricevetti’; c. 1r recevey di Michulau marangon di<br />

Merchat Veri ‘ricevetti da nicolò falegname di mercatovecchio’.<br />

rechamador vd. racamador.<br />

*recommandà v. ‘raccomandare’, nP 840 racomandâ. UdiBCU373 c. 1r<br />

no pues fà ch-io no vus al recommandi chialdamentri ‘non<br />

posso fare che io non ve lo raccomandi caldamente’.<br />

recommandation s.f. ‘raccomandazione, appoggio, favore’, nP 840 racomandaziòn.<br />

UdiBCU373 c. 1r al crot ciert chu par me<br />

recommandation al debi ottignì lu so intent ‘crede certo che<br />

per la mia raccomandazione debba ottenere il suo scopo’.<br />

reconçà v. raconçà.<br />

redreçata p.p. ‘ristabilita, istituita’, vd. nP 289 drezzâ, con pref. re-.<br />

CivtriBCU1279 c. 66v fo redreçata questa fradaglia in el<br />

anno 1489 adì 2 de novembro ‘fu ristabilita questa confraternita<br />

nell’anno 1489 oggi due novembre’.<br />

reit vd. aret.<br />

relacion s.f. ‘relazione, rapporto, verbale’, nP 861 relaziòn, cultismo.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 60r sol. xvj per fà la relacion<br />

de vendide ‘sedici soldi per fare la relazione della vendita’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 148a v scripta la sentencia e la<br />

relacione per man di Çuan di Fragisut ‘scritta la sentenza e<br />

la relazione per mano di Giovanni di Fragisutto’; c. 149r<br />

sol. vj per le spese dela spanga e per la relacione ‘sei soldi per<br />

le spese della stanga e del rapporto’.<br />

relacione s.f. ‘relazione, rapporto, verbale’, nP 861 relaziòn, voce<br />

dotta. UdiCalBCU1348/III c. 148a v scripta la sentencia e<br />

la relacione per man di Çuan di Fragisut ‘scritta la sentenza<br />

e la relazione per mano di Giovanni di Fragisutto’; c. 149r<br />

sol. vj per le spese dela spanga e per la relacione ‘sei soldi per<br />

le spese della stanga e del rapporto’.<br />

remès s.m. ‘ferro (soprattutto da cavallo) rimesso, riutilizzato,<br />

recuperato’, abbastanza frequente nei Rotoli con questo<br />

specifico significato, dal lat. REmIssUm, p.p. di REmIttERE;<br />

non si tratta, evidentemente, del frl. rimès<br />

‘impiallacciatura, rivestimento di legno’ dato da nP 877<br />

e registrato anche dal REW 7197 con lo stesso significato


317<br />

di ‘Fournierplatte’. Come forma di plurale oltre a remes,<br />

regolare, si segnala anche remesi, con morfologia venezianeggiante.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 125r r. feri iiiiiiij<br />

e remes iiij adì viij in çenar ‘ricevetti otto ferri e quattro<br />

ferri rimessi oggi otto gennaio’. UdiCalBCU1348/IV c.<br />

4v r. feri iiij novi remes ij per Culau Cristinan et feri iiiij<br />

‘ricevetti quattro ferri nuovi, ferri rimessi due da nicolao<br />

Cristinan e ferri quattro’; c. 4v r. feri iiij iiij ala musa adì<br />

iij in aprilis e al chavalo ‘ricevetti quattro e quattro ferri<br />

per l’asina oggi tre aprile e per il cavallo’; c. 4v r. feri iiij<br />

remes in m c iiij c xviiij or adì xx in avost ala chavala ‘ricevetti<br />

quattro ferri rimessi oggi venti agosto 1419 per la cavalla’;<br />

c. 4v r. feri vij remesi iij ‘ricevetti sette ferri e ferri rimessi<br />

tre’.<br />

remìs s.m. ‘ferro (da cavallo) rimesso, usato, recuperato’, dal lat.<br />

REmIssUm, p.p. di REmIttERE. UdiDuoBCU1200/<br />

VII c. 23r per uno campo et per uno remis ‘per un campo<br />

e per un ferro’. UdiCalBCU1348/IV c. 4v r. feri iiij novi<br />

remes ij per Culau Cristinan et feri iiiij ‘ricevetti quattro<br />

ferri nuovi, ferri rimessi due da nicolao Cristinan e ferri<br />

quattro’; c. 4v r. feri iiij remes in m c iiij c xviiij or adì xx in<br />

avost ala chavala ‘ricevetti quattro ferri rimessi oggi venti<br />

agosto 1419 per la cavalla’; c. 4v r. feri vij remesi iij ‘ricevetti<br />

sette ferri e ferri rimessi tre’.<br />

remondà v. ‘rimondare, pulire’, nP 846 ramondâ, dal lat. REmUn-<br />

DARE, REW 7203. Anche aremondà e remundà.<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per pan ad achès chu remondar la fave sol.<br />

iiij ‘ancora spesi quattro soldi per pane per quelle che rimondarono<br />

la fava’; c. 13v spendey per fà fà lu pan de almuesine e aremondà la fave<br />

sol. xx ‘spesi venti soldi per far fare il pane dell’elemosina e rimondare<br />

la fava’; c. 55v ex. s. vij a remundà lo frument et per una prege ‘ancora<br />

spesi sette soldi per rimondare il frumento e per una preghiera’.<br />

renunçiaçon s.f. ‘rinuncia’, cultismo, non registrato nel nP.<br />

VenmarBCU1275/II c. 35r instrument d-une renunçiaçon d-un<br />

prat puest in Puertis ‘istrumento di una rinuncia di un prato<br />

sito a Portis’.<br />

reonçi v. ‘allungare’, nP 864 reònzi.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 54v per reonçi la soie del cery grant ‘per<br />

allungare la corda del cero grande’.


318<br />

requisicione s.f. ‘requisizione’, nP 866 requisiziòn, voce dotta.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 150v scripto per man di Quarin lu quaderno<br />

dele deliberacione ogni me requisicione ‘scritto per mano di Quirino il<br />

quaderno delle deliberazioni, ogni mia requisizione’.<br />

reson vd. rason.<br />

responsion s.f. ‘riscossione, incasso, esazione’, cultismo, non registrato<br />

nel nP.<br />

UdiGerBCU1324 c. 5v j o livelo vel responsion perpetual de j o staro de<br />

formento a mesura de Udene ‘un livello o riscossione perpetua di uno<br />

staio di frumento a misura di <strong>Udine</strong>’.<br />

rest s.m. ‘resto, avanzo’, nP 867 rèst, deverb. dal frl. o direttamente<br />

dal lat. REstARE, REW 7248; si incontra<br />

frequentemente anche la forma arest(o), con prostesi di<br />

a- davanti alla vibrante.<br />

trimarBCU147 c. 40v l-arest chu araman a schuedi del an di Pieri<br />

Faci ‘il resto che rimane da riscuotere dell’anno di Pietro Fazio’; c.<br />

65v l-arest chu araman a schuedi di Çuan Chiapon per la fradagla ‘il<br />

resto che rimane da riscuotere da Giovanni Cappone per conto della<br />

fraternita’. UdiCalBCU1348/III c. 22v sol. j per rest di pan ala moglir<br />

adì viij in març ‘un soldo per il resto del pane (dato) alla moglie, oggi<br />

otto marzo’. UdiDuoBCU1200/VI c. 51v io ay riciut lu arest di chès<br />

l marchis punint glu x duchati in rason come apar in j e altre pueste achì<br />

denant ‘io ho ricevuto il resto di quelle cinquanta marche mettendo<br />

i dieci ducati sul conto, come appare in un’altra posta qui avanti’; c.<br />

84v achest per rest di paiament ‘questo per resto di pagamento’; c. 88r<br />

marchie di sol. j e chi io diey a Dorotea chi fas lis hostiis per lu arest del<br />

so selary ‘una marca di soldi che io dieci a Dorotea che fa le ostie per<br />

resto del suo salario’.<br />

® UdiCriAPU25 c. 2r in prima r. io mestri Denel fari di mestri Iachum<br />

filg chu fo di Denel sartor per lu rest dal chumpliment dala megnistracion<br />

dela chemeraria di miser sent Cristoful ch-el romans a dà ala fradagla<br />

solç cxx ‘dapprima ricevetti, io mastro Daniele fabbro (figlio) di mastro<br />

Giacomo figlio del fu Daniele sarto, per il resto del rendiconto<br />

dell’amministrazione della cameraria di san Cristoforo, che rimase a<br />

dare alla confraternita centoventi soldi’.<br />

resta: resta, avanza, rimane. trimarBCU147 Zuanel di Quel mulan resta a<br />

dar ala fradagla frumenti st. v ‘Giovannello di Colmulano<br />

resta a dare alla fraternita cinque stai di frumento’ 8 v . Resta<br />

a dà ducaç d-aur iij ‘resta a dare tre ducati d’oro’ 30 v . Çuan


319<br />

Capon resta a dà al Fari m. iiij ÷ per den. chi all-à inprestaç<br />

‘Giovanni Cappone resta a dare a Fabbro quattro marche<br />

e mezza per denari che ha imprestato’ 65 v .<br />

resta: resta. UdiOspBCU1337/III V star di avene ch-el resta a dà 2v cinque<br />

stai di aveva che resta a (deve ancora) dare.<br />

restar v. ‘restare, rimanere’, nP 867 restâ, dal lat. REstARE,<br />

REW 7248; nella frequente locuzione resta a dar indica<br />

‘deve ancora dare, deve ancora’. UdiCalBCU1348/III c.<br />

55v adì vj in març restin a dar marcha j et sol. lij ‘devono<br />

ancora dare una marca e cinquantadue soldi’; c. 124r resta<br />

a dar lu det Çan a mi Niculau marchas iiij or et sol. xxj et deba<br />

arar la braida de roga ‘deve ancora dare il suddetto Gianni<br />

a me nicolao quattro marche e ventun soldi e deve arare<br />

il podere della roggia’.<br />

aresta: resta, rimane, nP 867 restâ. trimarBCU147 Lenart di Laypà aresta a<br />

dà m. ij s. ‘leonardo di laipacco resta a dare due marche<br />

di soldi’ 65 v . A Rigilin aresta a dà ducaç ij et j o termin dat<br />

per lu conselg a sant Michel ‘Rigilino resta a dare due ducati<br />

e il termine fissato dal consiglio è per san michele’ 65 v .<br />

arestan: restano, rimangono. trimarBCU147 Iò Pieri e Valantin miò filg arestan<br />

a dà ala fradagla m. v mens s. xx ‘io Pietro e Valentino mio<br />

figlio restano a dare alla fraternita cinque marche meno<br />

venti soldi’ 40 v .<br />

restelar v. ‘rastrellare (il fieno)’, nP 884 ristielâ, denom. dal lat.<br />

RAstEllUm, REW 7078. UdiCalBCU1348/IV c. 56r<br />

segar e menar feno e restelar ‘tagliare, portare fieno e rastrellare’.<br />

*resteledor s.m. ‘rastrellatore, operaio incaricato di rastrellare (il fieno),<br />

deverb. da restelar (vd.). UdiCalBCU1348/V c. 82v resteledors<br />

vij per sol. vj per dì resta a dar sol. j ‘sette rastrellatori<br />

per sei soldi al giorno, bisogna dare un soldo’.<br />

retor s.m. ‘rettore, direttore, responsabile’, nP 868 retôr, dal lat.<br />

RECtOREm, cfr. REW 7168, vd. anche stussi 248 retor<br />

‘governatore’ e DEI 3228 rettóre. VenmarBCU1275/II c.


320<br />

8v maistro Antonio de Portogruaro retor de scola in Venzon<br />

‘mastro Antonio di Portogruaro rettore della scuola a Venzone’.<br />

retzeta: ricevuta, vd. receto. trimarBCU147 item la retzeta del an di Pieri<br />

Mian in prima ‘ancora la ricevuta dell’anno di Pietro miano<br />

dapprima’ 49 r .<br />

retzevè: ricevette. trimarBCU147 Domeni camerar retzevè ‘il cameraro Domenico<br />

ricevette’ 60 v .<br />

retzevi: ricevere, vd. recevey. trimarBCU147 Ex. s. ij a retzevi ly massars lo<br />

qual portarin lo fit ‘spesi due soldi per ricevere i massari<br />

che portarono l’affitto’ 60 v .<br />

revendide s.f. ‘rivendita, nuova vendita’, cfr. nP 887 rivèndi, ant.<br />

revèndi, ma rivèndite ‘negozio, bottega, spaccio’; qui anche<br />

vendide. VenmarBCU1275/II c. 34v revendide fate ala<br />

fradagle per Ioanot di Baldizar ‘rivendita fatta alla confraternita<br />

da Giovannotto di Baldassarre’.<br />

ricever v. ‘ricevere; accogliere’, nP 872 ricévi, dal lat. RECIPERE,<br />

REW 7120, vd. anche ariceto, ariçivut. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 47v sol. iiiiij ala moglir adì xv in çugno e a luy per<br />

ricever Laurinç di Aquilegia per imprest in sent Vit ‘sei soldi<br />

alla moglie oggi quindici giugno e a lui per accogliere<br />

lorenzo di Aquileia in prestito a san Vito’.<br />

riciut p.p. ‘ricevuto, preso’, nP 872 ricévi, dal lat. RECIPERE,<br />

REW 7120. UdiDuoBCU1200/VI c. 51v io ay riciut lu<br />

arest di chès l marchis punint glu x duchati in rason come<br />

apar in j e altre pueste achì denant ‘io ho ricevuto il resto di<br />

quelle cinquanta marche mettendo i dieci ducati sul conto,<br />

come appare in un’altra posta qui avanti’.<br />

riezeti: ricevute (f. plu.), con omissione. trimarBCU147 Questi son li riezeti<br />

dela blava per Chiandit Grior ‘queste sono le ricevute della<br />

biada da parte di Candido Gregorio’ 11 v .<br />

rimita s.f. ‘eremita, asceta, anacoreta’, nP 878 rimìt con rinvio a<br />

remìt. UdiBatBCUospB c. 25r ni apostol ni romita ni anima<br />

cuntrita ‘né apostolo, né eremita, né anima contrita’.<br />

VenCatBCU1231/IV c. 1r la rimita di sant Iacum ‘l’eremita<br />

di san Giacomo’.<br />

rimito s.m. ‘eremita, asceta, anacoreta’, nP 878 rimìt con rinvio a<br />

remìt. UdiBatBCUospB c. 37r voi tornasti tosto dal rimito<br />

‘voi tornaste subito dall’eremita’.


321<br />

rindut p.p. ‘reso, restituito’, nP 879 rìndi. UdiBCU373 c. 1r<br />

certamentri soi di tal nature chu davant ch-io mueri, no mi<br />

jess di memorie fin ch-io non hebi a plen rindut et satisfat agl<br />

amis pagl sirvisis ricivuz ‘certamente sono di tale natura che<br />

prima che io muoia, non mi esce di memoria finché non<br />

abbia pienamente reso e soddisfatto gli amici per i servigi<br />

ricevuti’.<br />

rispiet s.m. ‘rispetto’, nP 883 rispièt. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

64r lavorarin dì j o lu qual non poderin chunplì per rispiet de<br />

ploie ‘lavorarono un giorno che non poterono completare<br />

per riguardo della pioggia’; c. 78r non si podè avè per rispiet<br />

de prese de vore ‘non si potè avere a causa della fretta del<br />

lavoro’.<br />

riva s.f. ‘riva’, anche ‘salita’, nP 887 rìve. UdiDuoBCU1200/<br />

VII c. 10r una casa da riva de fosal ‘una casa sulla riva del<br />

fossato’.<br />

roba s.f. ‘cosa, roba’, nP 890-1 róbe, dal germ. RAUBA, REW<br />

7090. Il sost. roba costituisce di solito un termine generico,<br />

che viene meglio specificato dal contesto (p.es. roba di staçon<br />

‘vivande, generi di consumo’). UdiCalBCU1348/III c. 10v<br />

sol. liiij or per la roba di setors ij di prato ‘cinquantaquattro<br />

soldi per la roba (il fieno) di due settori di prato’; c. 62r<br />

per roba di staçon e per j bo roso e per j vistido ‘per cose di<br />

bottega (vivande) e per un bue rosso e per un vestito’.<br />

roda vd. arueda.<br />

rodar s.m. ‘ruotaio, colui che fa o vende le ruote’, cfr. frl. ruède<br />

nP 940, regolare dal lat. ROtAm, con suff. -ARIUm<br />

indicante mestiere o professione, vd. REW 7387, Piccini<br />

573 rodarius, rotarius ‘rotarum artifex’. Il nome, che è<br />

regolarmente registrato in Frau/marcato (1997: 81, 83),<br />

dà origine a cognomi moderni come Rodaro, Rodari etc.,<br />

vd. DCF 466; presente anche la forma con prestesi di a-,<br />

comune in friulano antico. UdiCalBCU1348/III c. 1v<br />

Denel rodar di Lauçacho ‘Daniele ruotaio di lauzacco’; c.<br />

11v Toni çiner chi fo Bargan rodar di Clauglan ‘Antonio<br />

genero del fu Bargan ruotaio di Clauiano’; c. 36v Denel<br />

rodar di Lauçaç ‘Daniele ruotaio di lauzacco’; c. 136r Francesc<br />

di Durlì dal Degan e Pauli arodar ‘Fracesco di Odolico<br />

(figlio) del Degano e Paolo ruotaio’. UdiCalBCU1348/


322<br />

IV c. 31r sol. v per vin per licof del vistit e cul arodar adì xij<br />

in fevrar ‘cinque soldi per vino per il brindisi del vestito e<br />

con il ruotaio, oggi dodici febbraio’; c. 54r Matio arodar<br />

e Çani sogomedor ‘matteo ruotaio e Gianni sagomatore’.<br />

® UdiPelAPG12 c. 3v d-una part posset gl-areç di Denel<br />

rodar ‘da una parte possiedono gli eredi di Daniele ruotaio’.<br />

UDI-GIO c. 22v Domeni Girùs aruedat ‘Domenico<br />

Gerussi ruotaio’.<br />

rodar rodaro, colui che fa o vende le ruote, dal lat. ROtAm con suff.<br />

-ARIUm, vd. REW 7387, Piccini (1969-70: 573) rodarius,<br />

rotarius ‘rotarum artifex’, Frau/marcato (1997: 81,<br />

83). UdiOspBCU1337/III item recevey di Sone rodar di<br />

borch di Glemone sore une so casa la qual è in Merchat Veri<br />

frx. xxiiij or 7r ancora ricevetti ventiquattro frisachensi da<br />

sone rodaro di borgo Gemona per una sua casa che si trova<br />

in mercatovecchio.<br />

roga s.f. ‘roggia, canale di acqua corrente’, nP 893 ròe, dal lat.<br />

ARRUGIAm, REW 678, Piccini 573-4 rogia, roia, vd.<br />

anche DEI 3276. UdiCalBCU1348/III c. 124r resta a dar<br />

lu det Çan a mi Niculau marchas iiij or et sol. xxj et deba arar<br />

la braida de roga ‘deve ancora dare il suddetto Gianni a<br />

me nicolao quattro marche e ventun soldi e deve arare il<br />

podere della roggia’. UdiCalBCU1348/V c. 88v stars iiij or<br />

di forment di fito de bragida de roga e de bragiduca ‘quattro<br />

stai di frumento di affitto del podere della roggia e del<br />

poderetto’. ® UdiOspBCU1337/III c. 15v donge la roie<br />

‘vicino alla roggia’. UdiCriAPU27 c. 22r spendey per far<br />

conzar la roie tanto che pertigneva la chaxa di driedo s. iiij o<br />

‘spesi quattro soldi per far aggiustare la roggia, per quanto<br />

riguardava la casa di dietro’.<br />

roie s.f. ‘roggia, canale di acqua corrente’, nP 893 ròe, dal lat.<br />

ARRUGIAm, REW 678. UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

una casa posta in Grazan oltra la roya cum certo teren dredo<br />

‘una casa situata in Grazzano oltre la roggia con un po’ di<br />

terreno dietro’. VenmarBCU1275/II c. 34v sovre la rason<br />

del-aghe che ven menade over tolete per la roie ‘per il conto<br />

dell’acqua che viene portata ovvero tolta dalla roggia’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 124r resta a dar lu det Çan a mi<br />

Niculau marchas iiij or et sol. xxj et deba arar la braida de roga


323<br />

‘deve ancora dare il suddetto Gianni a me nicolao quattro<br />

marche e ventun soldi e deve arare il podere della roggia’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 88v stars iiij or di forment di fito de<br />

bragida de roga e de bragiduca ‘quattro stai di frumento<br />

di affitto del podere della roggia e del poderetto’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. 15v donge la roie ‘vicino alla roggia’.<br />

roie: roggia, canale di acqua corrente, nP 893, dal lat. ARRUGIAm,<br />

Piccini (1969-70: 573-4) rogia, roia, DEI 3276. UdiOspBCU1337/III<br />

Donge la roie 15v vicino alla roggia.<br />

roman: rimane, resta. UdiOspBCU1337/III item recevey di Lenart di Nogeret<br />

sore une part di mas lu qual el ten stars di sorch ij e di megl j<br />

e spadula j e roman a dà stars di megl ij 6r ancora ricevetti<br />

due stai di grano, uno di miglio e un prosciutto da leonardo<br />

di nogaredo per una parte di maso che tiene e resta<br />

a (deve ancora) dare due stai di miglio. Roman a dà un star<br />

÷ pur di fit 10r rimane a (deve ancora) dare uno staio e<br />

mezzo sempre di affitto. Ance ca roman a dà quinc di vin v<br />

di doy ang ch-el in pagà ij ÷ per ano 12v anche qua rimane<br />

a dare cinque conzi di vino per due anni che ne pagò due<br />

e mezzo per anno. Roman a dà un star di forment entel m o<br />

ccc o lxxxiiij 19r rimane a (deve ancora) dare uno staio di<br />

frumento nel 1384.<br />

romita vd. rimita.<br />

*rompi v. ‘rompere, spaccare, fracassare’, nP 895 ròmpi. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 79r el rompè lu so chiar menant j e piere<br />

grant di Faedis per plovi ‘egli ruppe il suo carro portando<br />

una pietra grande da Faedis per piovego’.<br />

ronchono s.m. ‘roncola, roncone, coltello curvo per tagliare rovi o rami<br />

di varie piante’, nP 896 roncòn, dal lat. RUnCOnEm,<br />

REW 7446; anche arancon, rancon(o).<br />

UdiCalBCU1348bis c. 7v dnr. iij sora la carn e-l arancon ‘tre denari<br />

per la carne e la roncola’. UdiCalBCU1348/III c. 5r sol. vj per j ronchono<br />

‘sei soldi per una roncola’; c. 93v sol. xij per j roncone e per vin<br />

dat al Aroso fari adì xx in aprilis ‘dodici soldi per una roncola e per<br />

vino dato al Rosso fabbro oggi venti aprile’; c. 96r sol. vj per imprest<br />

adì viij in s.ta Lucia et j roncono ‘sei soldi in prestito oggi otto (tra<br />

una settimana) a santa lucia e (per) una roncola’; c. 185v sol. viij per<br />

j rancon ‘otto soldi per una roncola’.<br />

ronp s.m. ‘rombo chiodato (pesce), nP 894 ròmb, dal lat. / gr.


324<br />

RHOmBUm, REW 7291.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 79v r. di Piery e di Domeny di Carlins inguile<br />

ij pasire iij e ronp j pesa ll. v ÷ in çobia s.ta ‘ricevetti da Pietro e da<br />

Domenico di Carlino due anguille, tre platesse e un rombo per peso<br />

di cinque libbre e mezza in giovedì santo’; c. 79v sporcela j e j ronp<br />

‘una sporcela e un rombo’.<br />

ros agg. ‘rosso’, nP 898 ròs, dal lat. RUssUm, REW 7466.<br />

Frequente, nei Rotoli, anche come soprannome (Ros e Aròs,<br />

con prostesi di vocale). UdiCalBCU1348/III c. 8v resta a<br />

dar marchas iiij or di dinars et dnr. xxxiiij et duchati viij d-oro<br />

per una chavala rosa ‘deve ancora dare quattro marche di<br />

denari e trentaquattro denari e otto ducati d’oro per una<br />

cavalla rossa’; c. 37v duchati iiij or d-oro per j chavala rosa<br />

‘quattro ducati d’oro per una cavalla rossa’; c. 56r dè dar uno<br />

boy del pelo roso lu qual bo mi costà marchas ij ÷ adì xij in<br />

december ‘deve dare un bue dal pelo rosso, il quale bue mi<br />

costò due marche e mezza oggi dodici dicembre’; c. 152r<br />

la vacha rosa in soco per megità ‘la vacca rossa in soccida per<br />

metà’. UdiCalBCU1348/V c. 25v ll. xxij per una pugera<br />

rosa adì xviij in çulg ‘ventidue lire per una puledra rossa,<br />

oggi diciotto luglio’.<br />

rosa vd. ros.<br />

roson vd. rason.<br />

rosta s.f. ‘diga, costruita nei torrenti o lungo i torrenti per sviare<br />

le acque e difendere le sponde’, nP 901 ròste, dal long.<br />

*rosta, REW 7385.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 135v marcha j di soldi per la corte dela rosta<br />

‘una marca di soldi per la corte della diga’. UdiCalBCU1348/V c. 62r<br />

dè pagar lu fit dela chasa dela rosta sol. lxxx per ano ‘deve pagare l’affitto<br />

della casa della diga ottanta soldi all’anno’. UdiDuoBCU1200/VII<br />

c. 10r una casa posta oltra la rosta ‘una casa situata al di là della diga’.<br />

rot p.p. ‘rotto’, vd. *rompi, anche con prostesi di vocale.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XVIv espendey per fà medeà un infantulin lu<br />

qual avè rot lu brac frx. xij ‘spesi dodici frisachensi per far medicare<br />

un bambino che ebbe rotto il braccio’. UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

per lx breis fraidis e rotis chi io gli vendey ‘per sessanta tavole marce e<br />

rotte che io gli vendetti’; c. 46r per iij centenar di planelis chi iarin in<br />

bune par arotis ‘per tre centinaia di pianelle che erano in buona parte<br />

rotte’; c. 63v Niculau marangon di borgo di Auleie chi fes j e arode in j e


325<br />

chariole chi iare arote ‘nicolò falegname di borgo Aquileia che fece una<br />

ruota per una carriola che era rotta’; c. 77v diey a Toni di Montegnià<br />

auresim per la anchone chi si puarte in procesion chi iare arote chi el la<br />

conçà ‘diedi ad Antonio di montegnacco orefice per il tabernacolo<br />

che si porta in processione che era rotta che egli la aggiustò’; c. 78v<br />

per ij chariolis chi el reconçà chi iarin arotis ‘per due carriole che lui<br />

riaggiustò che erano rotte’.<br />

rovol(o) vd. rovul.<br />

rovul s.m. ‘quercia, rovere’, nP 902 róvul con rinvio a rôl, nP<br />

894, e ant. arovul nP 1604, dal lat. ROBUREm, REW<br />

7354; anche rovol(o) e al plu. arovulg, con prostesi di vocale.<br />

trimarBCU147 c. 60r ex. s. lxiiij per rovol lo qual dè a pre Nicolau ad<br />

Udin ‘spesi sessantaquattro soldi per quercia, che diedi a don nicolao<br />

a <strong>Udine</strong>’. UdiCalBCU1348/III c. 18r sol. xiiij or per j rovolo fragido<br />

‘quattordici soldi per una quercia marcia’. UdiCalBCU1348/IV c.<br />

23v sol. iij sora j brega da rovol ‘tre soldi per una tavola di quercia’.<br />

UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 15 per iona di rovul lavorata per far la<br />

sagledra sol. lxiiij or e per devorenti ‘per una tavola di quercia lavorata<br />

per fare la grondaia sessantaquattro soldi e per travetti’. UdiCalBCU-<br />

1348bis c. 36v dnr. x per ij arovulg ‘dieci denari per due querce’.<br />

roya vd. roie.<br />

ruchine agg. plu. ‘di montone’, riferito a pelle ‘pelli’, der. dal frl.<br />

roc ‘montone’, nP 891, con suff. diminutivo; si trova registrato<br />

una sola volta nei Rotoli. UdiCalBCU1348/III c.<br />

128r sol. lxxx per imprest sora pelle ruchine xxxij in j sacho<br />

adì viiij in aprilis ‘ottanta soldi in prestito per trentadue<br />

pelli di montone in un sacco, oggi nove aprile’.<br />

runzin s.m. ‘ronzino’, non registrato nel nP. CivBCU372 c. 3v<br />

vun runzin ros lu qual jo avè vindut a Filip d’Albano ‘un<br />

ronzino rosso che io ebbi venduto a Filippo di Albana’.<br />

runzino s.f. ‘ronzina, cavalla di scarso pregio’, non registrato nel<br />

nP. CivBCU372 c. 2r ay dado jo Zan a Bachin da Risan<br />

masar di Blas runzino j a negro uarbo d’un volly ‘ho dato io<br />

Gianni a Bachino di Risano, massaio, figlio di Biagio, una<br />

ronzina nera orba da un occhio’.<br />

sabida vd. sabide.<br />

sabide s.f. ‘sabato, sesto giorno della settimana’, nP 909 sàbide.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 19r termit la prima sabida chi<br />

vene s-el no l-an dispegnat lu vasel è mio ‘termine sabato


326<br />

prossimo, se non l’hanno disimpegnata la botte è mia’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63v j o chiar di lens per fà lu fù<br />

benedet chi si fas la sabide sente ‘un carro di legni per fare<br />

il fuoco benedetto che si fa il sabato santo’.<br />

saborà v. ‘attizzare, accendere, sfruconare’, nP 910 saborâ. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 70v Toni de Maestre chi comperà stangis<br />

di saborà la fornàs ‘Antonio della maestra che comperò<br />

stanghe per attizzare la fornace’.<br />

sac(h)uço s.m. ‘sacchetto’, vd. nP 910 sac e nP 913 sacùt, dal lat.<br />

sACCUm, REW 7489, con suffisso diminutivo. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 118r dè dar lu sachuço per meter li sol. deti<br />

denari ‘deve dare il sacchetto per mettere i suddetti denari’;<br />

c. 138r r. marchas xij et sol. xvj in lu sacuço adì xx in maço<br />

‘ricevetti dodici marche e sedici soldi nel sacchetto oggi<br />

venti maggio’.<br />

sacha s.f. ‘sacca (da viaggio)’, nP 910 sàche, dal lat. sACCA per<br />

sACCUs, REW 7489. UdiCalBCU1348/III c. 35v sol.<br />

iiij or sora j sacha di Domeni filg dal Tos ‘quattro soldi per<br />

una sacca di Domenico figlio del tos’.<br />

sachar s.m. ‘saccaio, chi fa o vende sacchi’, non attestato in nP,<br />

dal frl. sac ‘sacco’, nP 910, dal lat. sACCUm, REW 7489,<br />

con suff. d’agente -ar. UdiCalBCU1348/IV c. 3v Marcho<br />

sartor sachar di borgo d-Aquilegia ‘marco sarto vaccaio di<br />

borgo Aquileia’.<br />

sacheta s.f. ‘tasca, saccoccia’, nP 911 sachète, dim. del lat. sAC-<br />

CUm, REW 7489. UdiCalBCU1348/III c. 78r sol. lxx<br />

per una çupa sacheta in prisinça Carluç ‘settanta soldi per<br />

un farsetto con tasca, alla presenza di Carluccio’.<br />

sagledra s.f. ‘grondaia, doccia del tetto’, nP 1608 ant. sagledra con<br />

rinvio a frl. sédre ‘canale di scolo sotterraneo, chiavicotto<br />

spec. per le grondaie’, nP 1004. l’interpretazione di nP per<br />

questa voce, antica e rara, è proposta in forma dubitativa,<br />

ma è corretta; la voce deriva dal lat. sAlIRE, vd. REW<br />

7540, dove sono proposti precisi confronti con forme ladine<br />

e sett. come saledra, salyära, salera. UdiCalBCU1348/V<br />

all. 2r c. 15 per iona di rovul lavorata per far la sagledra sol.<br />

lxiiij or e per devorenti ‘per una tavola di quercia lavorata per<br />

fare la grondaia sessantaquattro soldi e per travetti’; all. 2r<br />

c. 15 per ll. xviij ÷ di ferro conperat di Niculau fari per far


327<br />

far j chopo di ferro in la sagledra sol. xxvj ‘per diciotto libbre<br />

e mezza di ferro comperato da nicolao fabbro per far fare<br />

una tegola di ferro per la grondaia, ventisei soldi’.<br />

sagomador s.m. ‘misuratore, saggiatore pubblico’, nP 913 sagomadôr<br />

con rinvio a sacomadôr. UdiDuoBCU1200/VI c. 76v io<br />

diey a Iachum lu sagomador di Pusquel ‘io diedi a Giacomo<br />

il misuratore di Poscolle’; c. 77v diey a Iachum di Pusquel<br />

lu sagomador ‘diedi a Giacomo di Poscolle il misuratore’.<br />

sal s.m. ‘sale’, nP 915 sâl, dal lat. sAlE, REW 7521. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 3r pesonal j di sal per sol. vj adì iij in<br />

setember ‘un pesinale di sale per sei soldi oggi tre settembre’;<br />

c. 178v sol. x per pesonal ÷ di sal la vilia di s.ta Chatarina<br />

‘dieci soldi per mezzo pesinale di sale la vigilia di santa<br />

Caterina’.<br />

sal, salo: sale, nP 915. UdiOspBCU1337/III Per une quarte di sal per salà<br />

glu purcegl VIIIr per una quarta di sale per salare i maiali.<br />

Per un pesonal di sal agl povers XIIIr per un pesinale di sale<br />

per i poveri. item espendey per un pesonal e ÷ di sal per salà<br />

lis favis frx. xij XVr ancora spesi dodici frisachensi per un<br />

pesinale e mezzo di sale per salare le fave.<br />

sal: sale, nP 915 sâl, vd. Vicario (1999a: 229 sal, salo). trimarBCU147 item<br />

spendey per lum e per sal sol. xv ‘ancora spesi quindici soldi<br />

per lume e per sale’ 8 r . Per v pis. di sal ‘per cinque pesinali<br />

di sale’ 13 r .<br />

sal: sale, vd. sal. trimarBCU147 Ego r. sal de lu iiij pesinal ‘io ricevetti quattro<br />

pesinali di sale’ 59 v . Ex. s. xxiiij per sal a far pan ‘spesi<br />

ventiquattro soldi per sale per fare il pane’ 61 r .<br />

salà: salare, nP 915. UdiOspBCU1337/III Per une quarte di sal per salà glu<br />

purcegl VIIIr per una quarta di sale per salare i maiali. item<br />

espendey per un pesonal e ÷ di sal per salà lis favis frx. xij XVr<br />

ancora spesi dodici frisachensi per un pesinale e mezzo di<br />

sale per salare le fave.<br />

*salar v. ‘salare’, nP 915 salâ, denom. da sal (vd.). UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 113r sol. iiij per pesse salat ‘quattro soldi<br />

per pesce salato’.<br />

saladiç s.m. ‘salumi, carne salata’, nP 916 ant. saladic (sic) con<br />

rinvio a Joppi 194, der. dal lat. sAlEm, REW 7521 o<br />

direttamente dal frl. sal (vd.); la voce, analoga nella formazione<br />

all’agg. it. salaticcio, si riferisce evidentemente al


328<br />

processo di lavorazione delle carni, con sale, o alla loro<br />

conservazione. UdiCalBCU1348/III c. 18v podina j di<br />

saladiç in m c iiij c xxiij adì xx in fevrar ‘un mastello di salumi<br />

oggi venti febbraio 1423’.<br />

saladic s.m. ‘salumi, carne salata’, nP 916 ant. saladic (sic). Udi-<br />

CalBCU1348bis c. 6v dnr. j per saladic ‘un denaro per<br />

salumi’. UdiCalBCU1348/III c. 18v podina j di saladiç<br />

in m c iiij c xxiij adì xx in fevrar ‘un mastello di salumi oggi<br />

venti febbraio 1423’.<br />

salari s.m. ‘salario’, nP 916 salàri. UdiCalBCU1348bis c. 53v<br />

dnr. xxvij per salari del mestri dela scola ‘27 denari per lo<br />

stipendio del maestro della scuola’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 67v per so selary debe avè duchati xv per mes e la chiase e<br />

uno leto furnido ed achest per tanto chi el lavorerà ‘per suo<br />

salario deve avere 15 ducati al mese e la casa e un letto<br />

fornito e questo per tutto il tempo che lavorerà’; c. 86r diey<br />

a Urban muni sore lu so selary s. marchie di den. j e ‘diedi a<br />

Urbano sacrestano per il suo salario somma marca una di<br />

denari’.<br />

salf: salvo, tranne, vd. Vicario (1998: 170 salf). trimarBCU147 Glu masarc<br />

di Coloret di Prat resta a pagà salf Toni Magri chu apagà ‘i<br />

massari di Colloredo di Prato devono pagare, salvo Antonio<br />

magro che pagò’ 68 v .<br />

*san agg. ‘sano, in buona salute’, nP 923 san.<br />

UdiBCU373 c. 1r stayt sans ‘state sani’.<br />

sanaf s.f. ‘senape’, nP 923 ant. sànaf, 1043 sìnaf e 1009 sènape,<br />

vd. REW 7933 s.v. sInAPI. UdimisBCUospH c. 7v lu<br />

vin chi fo in lu sanaf del gustar ‘il vino che fu nella senape<br />

del pranzo’. trimarBCU147 c. 29v per chiarn di bo chi iò<br />

conperay di Pieri Mian m. j s. per sanaf per çefaran ed altri s.<br />

xx ‘ancora per carne di bue che comperai da Pietro miano<br />

una marca di soldi; per senape, per zafferano ed altro venti<br />

soldi’; c. 35r per çafaran et per sanaf et per peverade s. viiij<br />

‘per zafferano e per senape e per peverada nove soldi’ .<br />

UdiCalBCU1348/III c. 23r ll. ij di olio per sol. iiij or et ll. j<br />

di sanaf per sol. iij adì j in març termit infina adì viij ‘due<br />

libbre di olio per quattro soldi e una libbra di senape per<br />

tre soldi oggi primo marzo; termine fino a oggi otto (tra<br />

una settimana)’; c. 37v per ll. j di sanaf et ll. ij di olio et sol.


329<br />

j per vin termit a Pascha ‘per una libbra di senape e due<br />

libbre di olio e un soldo per vino, temine a Pasqua’.<br />

sanaf s.f. ‘senape’, nP 923 ant. sànaf, 1043 sìnaf e 1009 sènape,<br />

vd. REW 7933 s.v. sInAPI, della Porta 702-3 sanaf, DEI<br />

3452 sènape. UdiCalBCU1348/III c. 23r ll. ij di olio per<br />

sol. iiij or et ll. j di sanaf per sol. iij adì j in març termit infina<br />

adì viij ‘due libbre di olio per quattro soldi e una libbra<br />

di senape per tre soldi oggi primo marzo; termine fino a<br />

oggi otto (tra una settimana)’; c. 37v per ll. j di sanaf et ll.<br />

ij di olio et sol. j per vin termit a Pascha ‘per una libbra di<br />

senape e due libbre di olio e un soldo per vino, temine a<br />

Pasqua’.<br />

sanaf senape, vd. nP 923 sànaf, 1043 sìnaf e 1009 sènape, REW<br />

7933 sInAPI, della Porta 702-3 sanaf e 772-3 sinapo (dove<br />

però le forme riportate nelle fonti sono, oltre a sinapo, anche<br />

sonavo e sonaff), DEI 3452 sènape. Ascoli (1878: 343)<br />

commenta la forma ‘senape’ nella erronea lettura di Joppi<br />

sinaf, a proposito dell’esito di é + nasale (che innalzerebbe<br />

a -i, se la forma fosse effettivamente sinaf, ma così non<br />

è). lo stesso elemento sanaf, sempre con abbassamento<br />

della vocale tonica, si trova anche in Costantini (1978, c.<br />

16 v ). Vd. anche il Glossario s.v. sonaff e § 2.5, forma che<br />

denota comunque l’innalzamento di una à di partenza.<br />

trimarBCU147 item per chiarn di bo chi iò conperay di<br />

Pieri Mian m. j s. per sanaf per çefaran ed altri s. xx ‘ancora<br />

per carne di bue che comperai da Pietro miano una marca<br />

di soldi; per senape, per zafferano ed altro venti soldi’ 29 v .<br />

Per çafaran et per sanaf et per peverade s. viiij ‘per zafferano<br />

e per senape e per peverada nove soldi’ 35 r .<br />

sanlasar v. ‘salassare’, nP 916 salassâ, dal lat. sAnGUInEm lAXA-<br />

RE ‘lasciar (scorrere) il sangue’, vd. anche REW 7574.2<br />

s.v. sAnGUEn-InE. la -n- potrebbe conservare la nasale<br />

del sostantivo (sAnGUInEm) o costituire un tentativo<br />

paretimologico di spiegazione della parola, che sarebbe<br />

quindi un san + lasar ‘sano lasciare, lasciare sano, guarire’,<br />

con riferimento al beneficio medico della pratica del salasso.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 83r sol. v per far si sanlasar adì xij in maço<br />

‘cinque soldi per farsi salassare oggi dodici maggio’; sol. v per far si<br />

sanlasar adì vj in çugno ‘cinque soldi per farsi salassare oggi sei giugno’.


330<br />

sant: san, santo, vd. sent. trimarBCU147 In lu dì dela festa di sant Gotart ‘nel<br />

giorno della festa di san Gottardo’ 31 r . A Rigilin aresta a dà<br />

ducaç ij et j o termin dat per lu conselg a sant Michel ‘Rigilino<br />

resta a dare due ducati e il termine fissato dal consiglio è<br />

per san michele’ 65 v .<br />

santencia: sentenza, nP 1010 sentènze, sentènzie. trimarBCU147 Per la<br />

santencia chi al diè s. xl ‘per la sentenza che diede, quaranta<br />

soldi’ 28 r .<br />

sapa s.f. ‘zappa, usata specialmente per scalzare e rincalzare le<br />

piante, o per lavorare il terreno in forte pendio’, nP 927<br />

sàpe, dall’ill. ZAPP-, REW 9599, vd. anche Pellegrini<br />

G.B. (1984: 110). UdiCalBCU1348/IV c. 20r sol. xlviij<br />

per imprest daç a Blas per dispegnar lu vistido e le scarpe e la<br />

sapa e-l sapon ‘quarantotto soldi in prestito dati a Biagio<br />

per togliere il pegno al vestito, alle scarpe, alla zappa e<br />

alla zappa grande’. UdiCalBCU1348/V c. 9r resta a dar<br />

marchas ij < mens sol. > e per sapis ij et sol. x per formadi e<br />

per vin ‘deve dare ancora due marche < meno soldi > e per<br />

due zappe e dieci soldi per formaggio e per vino’.<br />

sapà: zappare, sarchiare, nP 927, vd. REW 9599, Piccini (1969-70: 596) sapa<br />

‘zappa’, Pellegrini G.B. (1969: 58), Pellegrini G.B. (1984:<br />

110), Pellegrini G.B. (1992a: 207). UdiOspBCU1337/III<br />

item espendey per fà sapà gli deti campi frx. lx ch-egl furin xv<br />

lavoradors XXIIIr ancora spesi sessanta frisachensi per far<br />

zappare i detti campi, nei quali ci furono quindici operai.<br />

sapador s.m. ‘zappatore, sarchiatore, contadino’, non registrato<br />

in nP, ma presenta p.es. in Zudini/Dorsi 142 sapadòur<br />

‘contadino’, derivato dal v. sapar ‘zappare’ (vd.) con suff.<br />

d’agente -tOREm. UdiCalBCU1348/III c. 145r Laurinç<br />

mulinar Tomaduço e Matigusut sapador ‘lorenzo mugnaio,<br />

tommasuccio e mattiussino zappatore’.<br />

sapar v. ‘zappare, sarchiare’, nP 927, denom. da sapa (vd.), quindi<br />

‘lavorare con la zappa’, vd. ClR 403, CivOdoAsUana689<br />

sapà. UdiCalBCU1348/III c. 155v sol. xx per far sapar lu<br />

champo di Chamino ‘venti soldi per far zappare il campo<br />

di Camino’.<br />

saparin: zapparono. UdiOspBCU1337/III item espendey per pagà iij lavoradors<br />

glu quagl lavorarin e saparin IXv ancora spesi per pagare<br />

tre operai che lavorarono e zapparono. item espendey per


331<br />

pagà viiij lavoradors glu qual saparin un camp di sorch Xr<br />

ancora spesi per pagare nove operai che zapparono un<br />

campo di grano.<br />

sapon s.m. ‘zappone, grossa zappa per lavori di sterro’, nP 927<br />

sapòn, da sapa (vd.) con suff. accrescitivo. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 37r sol. viij dat al Aros fari per j sapon ‘otto soldi dati<br />

a Rosso fabbro per una zappa grande’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 20r sol. xlviij per imprest daç a Blas per dispegnar lu<br />

vistido e le scarpe e la sapa e-l sapon ‘quarantotto soldi in<br />

prestito dati a Biagio per togliere il pegno al vestito, alle<br />

scarpe, alla zappa e alla zappa grande’.<br />

*sapon s.m. ‘zappone, grossa zappa per lavori di sterro’, nP 927<br />

sapòn. UdiDuoBCU1200/VI c. 71r per tre saponi chi el mi<br />

fes ‘per tre zapponi che lui mi fece’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 37r sol. viij dat al Aros fari per j sapon ‘otto soldi dati a<br />

Rosso fabbro per una zappa grande’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 20r sol. xlviij per imprest daç a Blas per dispegnar lu<br />

vistido e le scarpe e la sapa e-l sapon ‘quarantotto soldi in<br />

prestito dati a Biagio per togliere il pegno al vestito, alle<br />

scarpe, alla zappa e alla zappa grande’.<br />

sapulì: seppellire, nP 1011 sepulî. UdiOspBCU1337/III item espendey per fà<br />

sapulì un mort lu qual murì in l-ospedal frx. iiij or IIIv ancora<br />

spesi per far seppellire un morto il quale morì all’ospedale<br />

quattro frisachensi. Per fà sapulì un mort per la muria Vv<br />

per far seppellire un morto per l’epidemia.<br />

sapultura s.f. ‘sepoltura, tumulazione, funerale’, nP 1011 sepultùre,<br />

deverb. dal lat. sEPElIRE, REW 7827. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 106v sol. l per la sapultura ‘cinquanta soldi per la sepoltura’;<br />

c. 107v marchas ij per imprest sora stuchi xij per far la<br />

sapultura al cugnat ‘due marche in prestito per dodici stucchi<br />

per fare la sepoltura al cognato’. UdiCalBCU1348/V c. 1r :<br />

per la sapultura dela surela ‘per la sepoltura della sorella’. ®<br />

GEm-BAl c. 13r per la sepultura Catina mogler Amadùs<br />

‘per la sepoltura di Caterina moglie di Amadusso’.<br />

sapultura: sepoltura, vd. sepultura. trimarBCU147 Per la sapultura di Michel<br />

dalis Corç s. xxxj ‘per la sepoltura di michele delle Corti’ 39 r .<br />

saros: sorelle, consorelle, nP 1151 sûr, dal lat. sOROR, REW 8102. la forma<br />

è discussa anche da Ascoli (1878: 348) per il dileguo di -r<br />

finale (sarós < serór + s ‘suore’). trimarBCU147 Spendey a fà


332<br />

gustà alg fradis et alis saros liris vij ÷ di sol. ‘spesi sette libbre<br />

e mezza di soldi per far desinare i fratelli e le sorelle’ 20 v .<br />

sartor s.m. ‘sarto’, nP 929 sartôr. CivBCU372 c. 3v el nos dispegnà<br />

j a chiavallo chi gl’avè fato tuelly lu frady Cristoful sartor ‘lui<br />

ci disimpegnò una cavalla che gli ebbe fatto prendere il<br />

fratello Cristoforo sarto’. UdiCalBCU1348/III c. 1r Toni<br />

sartor di Lauçac ‘Antonio sarto di lauzacco’; c. 13r Çuan<br />

sartor testemony predet è fedesor in part e in dut termit in<br />

sent Çuan di Pascha ‘Giovanni sarto testimone suddetto è<br />

fidesiussore in parte e in tutto; scadenza a san Giovanni<br />

di Pasqua’. UdiCalBCU1348/V c. 83v sol. xiiij daç a Toni<br />

sartor per cusiduris del vistit ‘quattordici soldi dati ad Antonio<br />

sarto per cuciture del vestito’.<br />

sartor s.m. ‘sarto’, nP 929 sartôr, dal lat. sARtOREm, REW<br />

7614, vd. anche Frau/marcato (1997: 80).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 1r Toni sartor di Lauçac ‘Antonio<br />

sarto di lauzacco’; c. 13r Çuan sartor testemony predet è fedesor<br />

in part e in dut termit in sent Çuan di Pascha ‘Giovanni<br />

sarto testimone suddetto è fidesiussore in parte e in tutto;<br />

scadenza a san Giovanni di Pasqua’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 83v sol. xiiij daç a Toni sartor per cusiduris del vistit ‘quattordici<br />

soldi dati ad Antonio sarto per cuciture del vestito’.<br />

UdiOspBCU1337/III item espendej per dispegnà un testament<br />

lu qual fes Chonc sartor di xx ti marchis lis qualis el lasà<br />

agl povers a comperà un fit per l-amine so frx. xliij XXVIIIr<br />

ancora spesi quarantatre frisachensi per togliere il pegno<br />

ad un testamento che fece il sarto Chonc di venti marche<br />

le quali egli lasciò ai poveri per comperare un affitto per<br />

la sua anima. item recevey di Subitin moglì chi fo di Francescho<br />

sartor sore un tereng lu qual è donge lu gorgho frx. iiij or<br />

4v ancora ricevetti quattro frisachensi da subitina moglie<br />

del fu Francesco sarto per un terreno che si trova vicino al<br />

gorgo. item recevey di Flurido sartor per dona Margareta di<br />

Strasot sore une so casa la qual è posta in borg d-Aulege marcha<br />

di frx. ÷ la qual el debeva pagar entel M° ccc° lxxxiij 13v<br />

ancora ricevetti da Fiorito sarto mezza marca di frisachensi<br />

per (conto di) donna margherita di strassoldo per una sua<br />

casa che è situata in borgo Aquileia, (marca) la quale lui<br />

doveva pagare nel 1383.


333<br />

savalon s.m. ‘sabbia’, nP 930-1 savalòn, dal lat. sABUlOnEm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 75r Toni mulinar di Prat Clus chi<br />

menà savalon ‘Antonio mugnaio che portò sabbia’.<br />

*saver v. ‘sapere’, nP 931 savê, dal lat. sAPERE. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 6v et oncis iij di formadi de le tre onçe non say ‘e tre<br />

once di formaggio: delle tre once non so’.<br />

savolon ‘sabbia’, nP 931 savalon, dal lat. sABUlOnEm ‘ghiaia’,<br />

REW 7484, Piccini (1969-70: 583) sabulonum; termine<br />

registrato anche in Joppi (1878: 188 savolono, 211 savolon).<br />

savolon: sabbia, vd. § 3.1. UdiOspBCU1337/III Per un caro di savolon per<br />

metir chun la calcine VIIv per un carro di sabbia da mescolare<br />

con la calce.<br />

say: so, nP 931 savê. trimarBCU147 Per l-aniversari fat per l-anima Catarùs<br />

di Luserià chi iò no say si al è areson cun ij mesis et al muni<br />

s. viiij ‘per l’anniversario fatto per l’anima di Catarussa di<br />

luseriacco, che io non so se ci sia motivo, soldi nove per<br />

due messe e per il sacrestano’ 39 r . Per l-aniversari fat per<br />

l-anima Catarùs di Luserià cun ij mesis chi iò say si al è rason<br />

den. x ‘per l’anniversario fatto per l’anima di Catarussa di<br />

luseriacco dieci denari per due messe, che io so se vi è<br />

ragione’ 46 r .<br />

sc(h)apinar v. ‘rimpedulare, rimettere o riparare il tomaio’, nP 967<br />

s’ciapinâ, Piccini 604 scapinare, Boerio 619 scapinar. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 112v par iiij or di scarpis e solaç e schapinaç<br />

a Simion ‘quattro paia di scarpe, suolate e rimpedulate<br />

a simeone’; c. 123r r. di Matio sol. xliij per par iiij or di<br />

scarpis a Simion e j a mi solat e scapinat ‘ricevetti quarantatre<br />

soldi per quattro paia di scarpe per simeone e per<br />

uno a me, suolato e rimpedulato’. UdiCalBCU1348/IV<br />

c. 35v defalchat scarpe e stivele e solar e scapinar a Cuanut<br />

mamul resta a dar sol. xv ‘tolte scarpe e stivaletti, suolare e<br />

rimpedulare, Giovannetto servo deve ancora dare quindici<br />

soldi’. ® UdiOspBCU1337/III c. XIVr espendey per fà solà<br />

e schapinà glu stivagl dal ciridor pan frx. xvij ‘spesi diciassette<br />

frisachensi per far suolare e rimpedulare gli stivali del<br />

cercatore di pane’.<br />

*scalir s.m. probabilmente ‘ripiano, appoggio, mensola’, der. del<br />

frl. s’ciàle ‘scala’, nP 965. UdiCalBCU1348/III c. 95r sol.<br />

xij per iij scalirs ‘dodici soldi per tre ripiani’.


334<br />

scarnar v. ‘scarnare, levare la carne alle pelli, ripulire’, nP 967<br />

s’ciarnâ con rimando a dis’ciarnâ, dal lat. *EXCARnARE,<br />

REW 2960, come l’it. scarnare. UdiCalBCU1348/III c.<br />

128r sol. iiij or per j ferro di scarnar ‘quattro soldi per un<br />

ferro per scarnare’.<br />

*scarpa s.f. ‘scarpa’, nP 957 scàrpe, dal germ. sKARPA, REW<br />

7981c; nei Rotoli si incontra il termine solo al plurale. si<br />

registra anche il doppio dim. scarpulini, ancora al plurale.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 112v par iiij or di scarpis e solaç e<br />

schapinaç a Simion ‘quattro paia di scarpe, suolate e rimpedulate<br />

a simeone’; c. 119v r. par j di scarpis a mi adì<br />

viij in otom ‘ricevetti un paio di scarpe per me, oggi otto<br />

ottobre’. UdiCalBCU1348/IV c. 17v r. sol. iij per cusir<br />

par ij di scarpulini ‘ricevetti tre soldi per cucire due paia<br />

di scarpettine’.<br />

scarpar s.m. ‘scarpaio, calzolaio’, nP 957 scarpâr con rinvio a cialiâr,<br />

da scarpa (vd.) con suff. -âr indicante nome di mestiere.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 69r marcha j di sol. per lu filg chi<br />

fo di Filip scarpar adì xxv in november ‘una marca di soldi<br />

al figlio del fu Filippo scarpaio, oggi venticinque novembre’;<br />

c. 113r mestri Bertolomeu scarpar ‘mastro Bartolomeo<br />

scarpaio’; c. 129v Bertolomeu scarpar pesonal ij di sal per<br />

sol. vj et ll. iiij di olio ‘Bartolomeo scarpaio due pesinali di<br />

sale per sei soldi e quattro libbre di olio’.<br />

scarpator s.m. ‘calzolaio, colui che fa le scarpe’, deverb. da scarpâ, nP<br />

956. UdimisBCUospH c. 7v j par di scarpis al scarpator<br />

‘un paio di scarpe al calzolaio’; c. VIIv pagay per j par di<br />

stivagli al scarpator dnr. xxij ‘pagai ventidue denari per un<br />

paio di stivali al calzolaio’.<br />

scarpis vd. scharpis.<br />

scarpis: scarpe. UdiOspBCU1337/III item espendey per un par di scarpis al<br />

ciridor pan frx. viiij XIv ancora spesi nove frisachensi per<br />

un paio di scarpe per il cercatore di pane. Un par di scarpis<br />

XVIIIr un paio di scarpe.<br />

scarpulini vd. scarpa.<br />

scata s.f. ‘misura frumentaria che serviva a calcolare la molenda<br />

(il macinato), analoga allo schiffo’, nP 969 s’ciàte con rinvio<br />

a nP 971 s’cìf, registrata anche in Piccini 607-8 scata. la<br />

voce potrebbe discendere dal lat. tardo *sCAttA ‘scaglia,


335<br />

squama’ e anche ‘crosta’, REW 7664a, cfr. log. iscatta, cat.<br />

e prov. escata ‘scaglia’, con generico riferimento alla piccola<br />

quantità del prodotto misurato o forse, più facilmente, al<br />

fatto che il grano (o il miglio) macinato ha l’apparenza,<br />

ma anche la consistenza tattile, delle schegge, delle scaglie;<br />

dal ‘grano macinato’ il termine sarebbe quindi passato a<br />

indicare la misura dello stesso. sempre REW 7664a discute<br />

poi l’origine del sost. frl. s’ciatòn ‘bordone delle penne<br />

nascenti degli uccelli’, nP 969, escludendo una sua derivazione<br />

dal got. skaithi ‘fodero, guaina’, incompatibile dal<br />

punto di vista fonetico e semantico; il frl. s’ciatòn sarebbe<br />

quindi un altro der. di *sCAttA, con suff. accrescitivo.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 29v pesonalg v di forment et scata j<br />

per sol. xliiij or ‘cinque pesinali di frumento e una scatta per<br />

quarantaquattro soldi’; c. 53r pesonal ÷ d-avena et scatis ij<br />

di melg del aresto deli fiti adì iij in fevrar ‘mezzo pesinale di<br />

avena e due scatte di miglio del resto degli affitti, oggi tre<br />

febbraio’. UdiCalBCU1348/IV c. 7v scate xiij per muldura<br />

‘tredici scatte per la molenda’; c. 41r par j di scatis ‘un paio<br />

di scatte’.<br />

schapinà: rimpedulare, rimettere o riparare il tomaio, nP 967 s’ciapinâ, Piccini<br />

(1969-70: 604) scapinare e (1969-70: 567) repeduliare,<br />

Boerio 649. UdiOspBCU1337/III item espendey per fà solà<br />

e schapinà glu stivagl dal ciridor pan frx. xvij XIVr ancora<br />

spesi diciassette frisachensi per far suolare e rimpedulare<br />

gli stivali del cercatore di pane.<br />

scharpis s.f. plu. ‘scarpe’, nP 957 scàrpe, dal germ. skarpa, REW<br />

7981c. CivBCU372 c. 4v el si vos chomperà vunis scharpis<br />

‘egli vuole comprarsi alcune scarpe’. UdiCalBCU1348bis<br />

c. 51v dnr. viiij or per j par di scarpis per l-armentar ‘nove<br />

denari per un paio di scarpe per il pastore di armenti’.<br />

UdimisBCUospH c. 7v j par di scarpis al scarpator ‘un paio<br />

di scarpe al calzolaio’. UdiCalBCU1348/III c. 112v par<br />

iiij or di scarpis e solaç e schapinaç a Simion ‘quattro paia di<br />

scarpe, suolate e rimpedulate a simeone’; c. 119v r. par j<br />

di scarpis a mi adì viij in otom ‘ricevetti un paio di scarpe<br />

per me, oggi otto ottobre’. UdiCalBCU1348/IV c. 17v r.<br />

sol. iij per cusir par ij di scarpulini ‘ricevetti tre soldi per<br />

cucire due paia di scarpettine’.


336<br />

schiale s.f. ‘scala’, nP 965 s’ciàle. UdiDuoBCU1200/VI c. 81r fes j e<br />

schiale su lu chiarmat ‘fece una scala sopra il ponte mobile’.<br />

schuedi vd. scuedi.<br />

scif s.m. ‘schiffo, misura frumentaria pari a 0,68 libbre’, nP<br />

971 s’cif, dal lat. tardo sCyPHUm ‘bicchiere, tazza, coppa’,<br />

REW 7760, a sua volta dal gr. skyphos.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 16v item melgs iij e j scif ‘ancora tre (pesinali<br />

di) miglio e uno schiffo’.<br />

sclaf agg. ‘slavo’ e in particolare ‘sloveno’, nP 972 sclâf, dal lat.<br />

med. / gr. biz. sklavenos, REW 8003a; elemento comune<br />

anche come antroponimo.<br />

trimarBCU147 c. 17r r. da un sclaf Chiançian di Fayplan sol. xxxj<br />

‘ricevetti trentun soldi da uno slavo, Canziano di Flaibano’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. IXr per dispegnà un lincul lu qual aveve inpegnat<br />

un sclaf ‘per togliere il pegno ad un lenzuolo che aveva impegnato<br />

uno slavo’.<br />

sclavina s.f. ‘schiavina, coperta da letto tessuta di lana grossa, tipica<br />

dei pellegrini’, nP 974 sclavìne, der. dal lat. med. / gr. biz.<br />

sklavenos, REW 8003a ‘grober Pilgerrock, wie ihn die<br />

nach Rom und santiago pilgernden slaven trugen’, cfr.<br />

sp. esclavina, it. schiavina DEI 3387 etc.<br />

trimarBCU147 c. 13v per j a sclavina ducato d-oro j o ‘per una schiavina<br />

un ducato d’oro’. UdiCalBCU1348/V c. 39r sol. cl per j sclavina<br />

‘centocinquanta soldi per una schiavina’.<br />

scliaraç s.m. dal contesto ‘orecchino, pendente, gioiello’; forma<br />

dubbia, non registrata in nP.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39r chum un scliaraç di oreli d-arigint entri<br />

‘con dentro un orecchino da orecchie d’argento’.<br />

*scoder v. ‘riscuotere, ritirare, incassare’, nP 992 scuèdi, dal lat.<br />

EXCUtERE, REW 2998. UdiCalBCU1348/IIII c. 119v<br />

resta a dar per ferro e per dnr. xlviij chi luy scodè dela fradagla<br />

di sent Niculau ‘deve ancora dare per ferro e per quarantotto<br />

denari che lui riscosse dalla confraternita di san nicolò’.<br />

scola vd. scuele.<br />

scortegiar v. ‘scorticare, spellare, scuoiare’, nP 984 scorteâ.<br />

UdimisBCUospH c. Xr spendey per scortegiar lu bus e per lavar lu pançi<br />

dnr. v ‘spesi cinque denari per scorticare il bue e per lavare le interiora’.<br />

scovacis s.f. plu. ‘immondizie, rifiuti’, nP 985 scovàzze.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 59r elli ingrenarin la glesie e menarin fur


337<br />

lis scovacis ‘essi pulirono la chiesa e portarono fuori le immondizie’.<br />

scriptore s.m. lat. ‘scrivano’.<br />

trimarBCU147 c. 14r spendey al scriptore frumenti st. ÷ ‘spesi per lo<br />

scrivano mezzo staio di frumento’.<br />

scrivi v. ‘scrivere’, anche ‘ascritti, conteggiati’, nP 988 scrìvi, dal<br />

lat. sCRIBERE.<br />

trimarBCU147 c. 13v spendey per fà ley e scrivi lis rosons sol. xxxiij<br />

‘spesi ventitre soldi per far leggere e scrivere i conti’; c. 13v spendey a<br />

fà scrivi lu anual Stiefin Furtin v sol. ‘spesi cinque soldi per far scrivere<br />

l’anniversario di stefano Fortino’; c. 39r ser Bartolomio chu fo a scrivi<br />

lu testament chu atestà Chiandit dal chiamp ‘per messer Bartolomeo<br />

che fu a scrivere il testamento che fece Candido per il campo’; c. 22v<br />

achest fo scrit per man di Matye in la stuva di ser Host ‘questo fu scritto<br />

per mano di mattia nella camera di messer Osto’; c. 22v r. da pre Mian<br />

a non di Chulau duchaç v glu qual son scriç sula mia rason çoè de la<br />

fradagla ‘ricevetti da don miano a nome di nicolao cinque ducati, i<br />

quali sono ascritti sul mio conto, cioè (sul conto) della fraternita’; c. 65v<br />

Çuan Capon resta a dà al Fari m. iiij ÷ per den. chi all-à inprestaç et s.<br />

xv scrit su lu quader dal so an ‘Giovanni Cappone resta a dare a Fabbro<br />

quattro marche e mezza per denari che ha imprestato e quindici soldi,<br />

scritto sul quaderno del suo anno’. UdiDuoBCU1200/VI c. 58v pre<br />

Vit chi scrivè j e homelie in lu breviary de sigristie ‘don Vito che scrisse<br />

un’omelia nel breviario della sacrestia’; c. 59v sol. xlvj per lu quadern<br />

di scrivi lu arodul de fabriche lu qual io comperay di ser Costantin ‘46<br />

soldi per il quaderno per scrivere i conti della fabbrica, che comperai da<br />

messer Costantino’; c. 62r sol. iiij per fà scrivi como Denel del Minutin<br />

si clamà convent per sè e per lu fradi sichu so prochuridor ‘quattro soldi<br />

per far scrivere come Daniele del minutino chiamò adunanza per sé<br />

e per il fratello come suo procuratore’. UdiOspBCU1337/III c. Xv<br />

Jachum lu qual mi scris ‘Giacomo il quale mi scrisse’.<br />

scrova s.f. ‘scrofa, femmina del maiale’, nP 990 scròve, dal lat.<br />

sCROFAm, REW 7748; anche porcha (vd.).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 78r scrova j in soço per iij anni ‘una scrofa<br />

in soccida per tre anni’; c. 180v sol. iij per sal e per vin et una scrova<br />

in soço adì vj in vendemis ‘tre soldi per sale e per vino e una scrofa in<br />

soccida oggi sei settembre’. UdiCalBCU1348bis c. 13r dnr. xvj per j<br />

scrova ‘sedici denari per una scrofa’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 24r scrovo dinas iiij r ‘(una) scrofa quattro<br />

denari’.


338<br />

scuarça s.f. ‘scorza, corteccia’, nP 991 scuàrze, dal lat. EX + *CORtICEAm,<br />

REW 2265.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 55v sol. lxxviij per stars iiij or di scuarça ‘settantotto<br />

soldi per quattro stai di scorza’.<br />

scuarcar s.m. ‘conciapelli, in quanto nella concia delle pelli spec.<br />

bovine si adoperava un tempo la corteccia macinanta d’alcune<br />

specie di quercia’, nP 991 scuarzâr, dal lat. EXCORtICARE,<br />

REW 2988 con suff. d’agente -ar.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39v per j scuarcar ‘per un conciapelli’.<br />

*scudiele s.f. ‘scodella, tazza’, nP 992 scudièle, dal lat. sCUtEllAm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 79r ij chiadini e ij scudielis per poni lu imbor<br />

distudat entry antedet ‘due catinelle e due scodelle per mettere la tintura<br />

spenta dentro il suddetto’.<br />

scuedi v. ‘riscuotere, ricevere, incassare’, nP 992 scuèdi, dal lat.<br />

EXCUtERE, REW 2998, anche con prostesi di vocale<br />

(pref. AD- > a-).<br />

trimarBCU147 c. 8r spendey per scuedi la chiarte dal chiamp sol. xvj<br />

‘spesi sedici soldi per riscuotere la carta del campo’; c. 12v spendey per<br />

squedi lu testament Stefin Furtin sol. lxxxiij ‘spesi ottantotto soldi per<br />

riscuotere il testamento di stefano Fortino’; c. 40v l-arest chu araman a<br />

schuedi del an di Pieri Faci ‘il resto che rimane da riscuotere dell’anno<br />

di Pietro Fazio’; c. 51v spendey per aschuedi lu testement di Chulau<br />

Zenar s. xj ‘spesi undici soldi per riscuotere il testamento di nicolao<br />

Genero’. UdiCalBCU1348/IIII c. 119v resta a dar per ferro e per dnr.<br />

xlviij chi luy scodè dela fradagla di sent Niculau ‘deve ancora dare per<br />

ferro e per quarantotto denari che lui riscosse dalla confraternita di<br />

san nicolò’. UdiDuoBCU1200/VI c. 38v chapitulo de blave vindude<br />

per me Pinçan di chè la qual io ay aschodude des entradis de fabriche<br />

‘capitolo della biava venduta da me Pinzano, di quella la quale io ho<br />

riscosse delle entrate della fabbrica’.<br />

scuele s.f. ‘scuola’, nP 992 scuèle, dal lat. sCHOlAm; anche<br />

scola, senza dittongazione.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 53v dnr. xxvij per salari del mestri dela scola ‘27<br />

denari per lo stipendio del maestro della scuola’. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 60r sol. xvj chi io diey a mestry Benvigniut de scuele per mil e trisinte<br />

modons chi el avè imprestat a ser Niculau di Bonben sichu chiamerar<br />

pasat ‘sedici soldi che io diedi a mastro Benvenuto della scuola per<br />

mille e trecento mattoni che egli ebbe imprestato a messer nicolò di<br />

Bomben come cameraro scorso’. VenmarBCU1275/II c. 8v maistro


339<br />

Antonio de Portogruaro retor de scola in Venzon ‘mastro Antonio di<br />

Portogruaro rettore della scuola a Venzone’.<br />

scuna s.f. ‘culla’, nP 995 scùne, dal lat. CUnAm, REW 2391,<br />

con pref. s- intensivo o da EX-.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 32r sol. iiij per imprest per comperar j scuna<br />

‘quattro (quattrocento?) soldi in prestito per comperare una culla’;<br />

c. 52v sol. iiij c per imprest per comperar j scuna ‘quattrocento soldi in<br />

prestito per comperare una culla’.<br />

scuriçada s.f. ‘frustata, sferzata’, nP 982 scoreàde.<br />

UdiBatBCUospB c. 12r cun la scuriçada la carne nudata bateremo per<br />

la via ‘con la frustata batteremo la carne denudata per la via’.<br />

seda s.f. ‘seta’, nP 1003-4 sède, dal lat. sAEtAm, REW 7498.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 125v r. in pegno linçuli ij e façul j di seda<br />

‘ricevetti in pegno due lenzuoli e un fazzoletto di seta’.<br />

sedim s.m. ‘abitazione rurale, fondo rustico annesso alla casa’,<br />

nP 1004 sedìm, sidìm, dal lat. sEDImEn, da sEDERE<br />

‘stare seduto’, REW 7784; anche sedimo, con restituzione<br />

di vocale non etimologica.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 5v uno sedimo posto drio la chiesia de sant<br />

Zorzi ‘un cortile situato dietro la chiesa di san Giorgio’; c. 7r per uno<br />

sedim et bayarzo ‘per un cortile e podere’. VenmarBCU1275/II c.<br />

33v afitison fate a Stiefin di Simon di Mene del sidin dela Siega ‘affittanza<br />

fatta a stefano di simone di Domenica della casa rurale della<br />

siega’; c. 34v sovre j e quistion ça menade per Simion Maurìs quentre lu<br />

det sidin al tienp ch-el iere za molin ‘per una contesa già sollevata da<br />

simeone maurisso contro la suddetta casa colonica al tempo in cui<br />

già era mulino’.<br />

sedis num. ‘sedici’, nP 1004 sèdis.<br />

trimarBCU147 c. 48v sore sedis liris di vuely sol. setante un ‘per sedici<br />

libbre di olio settantun soldi’.<br />

sef s.m. ‘sego’, nP 1004 sêf, dal lat. sEBUm, REW 7762.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 6v sol. iiiij per vin e per sef ‘cinque<br />

soldi per vino e per sego’; c. 12v sol. iij per sef adì iij in<br />

november ‘tre soldi per sego oggi tre novembre’. ® CivOdoAsUana689<br />

c. 30v per sef dinas lx ‘per sego sessanta<br />

denari’; c. 31v anchimò per peullo e per sef e per spaly dinas<br />

x ‘ancora per pece e per sego e per spago dieci denari’.<br />

segar v. ‘segare, falciare (l’erba)’, nP 1001 seâ, regolare dal lat.<br />

sECARE. UdiCalBCU1348/III c. 11r dnr. xlv per segar


340<br />

l-agar ‘quarantacinque soldi per falciare il solco (del campo)’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 18r sol. xxxv per segar dies iij<br />

÷ ‘trentacinque soldi per falciare tre giorni e mezzo’.<br />

seglar s.m. ‘acquaio’, nP 1005 seglâr, dal lat. sItUlA ‘secchia’<br />

con suff. -ARIUm, REW 7962. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 45v per j e lastre di seglar ‘per una lastra da acquaio’; c.<br />

67r io donay a miser Rasmilg j e lastre di seglar la qual fo de<br />

chiase del chiapitul di Auleie sore achel chi el à servit alla<br />

fabriche imperçò chi el è sindicho della fabriche ‘io donai<br />

a messer Rasmigli una lastra da acquaio che fu della casa<br />

del capitolo di Aquileia per quello che egli ha servito alla<br />

fabbrica, perché egli è responsabile della fabbrica’.<br />

seguritade vd. siuritat.<br />

sela s.f. ‘secchia a doghe di legno’, nP 1007 sèle, dal lat. sItUlAm,<br />

REW 7962. CivBCU372 c. 3r no gl’ay mitut in<br />

rason selis iiij or di teran ‘non gli ho messo in conto quattro<br />

secchie di terrano’. UdiCalBCU1348bis c. 11r congi xj mens<br />

sela j ‘undici conzi meno una secchia’. trimarBCU147 c.<br />

42v vin conçi ij mens sela j a ‘due conzi di vino meno una<br />

secchia’. UdiCalBCU1348/III c. 23v sela j per imprest adì<br />

vij in avost ‘una secchia in prestito oggi sette agosto’; c.<br />

27r resta a dar del fito del vino congi j et sela j ‘resta a dare<br />

dell’affitto del vino, un conzo e una secchia’; c. 40v per<br />

congi ij et selis ij per imprest ‘per due consi e per due secchie<br />

in prestito’; c. 72r una caldera d-una sela ‘un paiolo (della<br />

capacità) di un secchio’. UdiOspBCU1337/III c. 9v quinc<br />

di vin ij e une sele oltre lu fit ‘due conzi di vino e una secchia<br />

oltre l’affitto’.<br />

sela s.f. ‘secchia a doghe di legno’, nP 1007 sèle, dal lat. sItUlAm,<br />

REW 7962, Piccini 637 situlla; il termine è<br />

adoperato prevalentemente come misura di capacità. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 23v sela j per imprest adì vij in avost<br />

‘una secchia in prestito oggi sette agosto’; c. 27r resta a dar<br />

del fito del vino congi j et sela j ‘resta a dare dell’affitto del<br />

vino, un conzo e una secchia’; c. 40v per congi ij et selis ij<br />

per imprest ‘per due consi e per due secchie in prestito’; c.<br />

72r una caldera d-una sela ‘un paiolo (della capacità) di<br />

un secchio’. ® UdiOspBCU1337/III c. 9v quinc di vin ij<br />

e une sele oltre lu fit ‘due conzi di vino e una secchia oltre


341<br />

l’affitto’.<br />

sela: secchia a doghe, nP 1007 sèle, dal lat. sItUlAm, REW 7962, Piccini<br />

(1969-70: 637) situlla. trimarBCU147 Per sela j a di vin et<br />

per fava s. xvj ‘per una secchia di vino e per fava soldi sedici’<br />

39 v . R. dal masar vin conçi ij mens sela j a et per fit di prat<br />

m. j a s. ‘ricevetti dal massaro due conzi di vino meno una<br />

secchia e per l’affitto di un prato una marca di soldi’ 42 v .<br />

selano s.m. forse ‘sedano’, vd. nP 1007 sèlino e sèlar, REW 7794<br />

sElInUm, cfr. Boerio 642 sèleno. Per il vocalismo atono,<br />

la forma potrebbe presentare, sempre che non si tratti di<br />

un errore di scrittura, un incrocio tra la forma friulana e<br />

quella toscana. UdiCalBCU1348/III c. 2r lu vasello del<br />

selano ‘la botte del sedano’.<br />

selaro s.m. ‘sellaio, costruttore di selle’, nP 1038 sielâr. Udi-<br />

DuoBCU1200/VII c. 2v heredi de m.o Ianzil selaro ‘eredi<br />

di mastro Giannino sellaio’.<br />

selary vd. salari.<br />

sele: secchia a doghe di legno, nP 1007, dal lat. sItUlAm, REW 7962,<br />

Piccini (1969-70: 637) situlla. UdiOspBCU1337/III item<br />

recevey di Vignut di Caminet sore une part di mas lu qual<br />

el ten in Caminet quinc di vin ij e une sele oltre lu fit 9v<br />

ancora ricevetti da Venuto di Caminetto per una parte di<br />

maso che possiede a Caminetto due conzi di vino e una<br />

secchia oltre l’affitto.<br />

selear tegola di paglia battuta, nP 1007 seleâr, cfr. REW 7763 sECAlE,<br />

della Porta 847 s.v. tabacus («item expendidit pro centenariis<br />

III selegarii ad faciendos tabachos predictos den. xxviij»).<br />

trimarBCU147 Spendey in selear in aiutori de chiase di<br />

Cortal sol. xlviij ‘spesi quarantotto soldi in tegole per aiuto<br />

della casa di Cortale’ 20 r .<br />

selegar s.m. ‘tegola di paglia battuta’, nP 1007 seleâr, dal lat. sECAlEm,<br />

REW 7763, con metatesi e suff. -ARIUm, registrato<br />

anche in della Porta 847 s.v. tabacus (item expendidit pro<br />

centenariis III selegarii ad faciendos tabachos predictos den.<br />

xxviij). UdiCalBCU1348/III c. 63r centenar ij di selegar<br />

per sol. xiiij or lu centenar ‘due centinaia di tegole per quattordici<br />

soldi il centinaio’; c. 74v centenar iij c di selegar ‘tre<br />

centinaia di tegole’; c. 76r centenar ij ÷ di selegar per sol.<br />

xiij lu centenar ‘due centinaia e mezzo di tegole per tredici


342<br />

soldi al centinaio’; c. 162v sol. xiiij or per resto di selegar e<br />

per resto dela debita del pari ‘quattordici soldi per resto di<br />

tegole e per resto del debito del padre’.<br />

selis vd. sela.<br />

sem s.m. ‘seme, semenza’, nP 1007 ant. sèm, dal lat. nom.<br />

sEmEn, REW 7802. UdiCalBCU1348/III c. 62v Arman<br />

filg Teon de Cerneglons mio masar sol. x per pesonalg<br />

ij di melg di sem et sol. iij ÷ per vin in sent Çuan di cugno<br />

‘Armano figlio di teone di Cerneglons mio massaro dieci<br />

soldi per due pesinali di seme e tre soldi e mezzo per vino<br />

a san Giovanni di giugno’.<br />

semenà v. ‘seminare’, nP 1008 semenâ, dal lat. sEmInARE, REW<br />

7807. CivBCU372 c. 2v pesonalg ij di forment glu qualg el<br />

vos semenà entel bagarz ‘due pesinali di frumento che lui<br />

vuole seminare nel podere’. UdiCalBCU1348/III c. 76v<br />

star j di forment per semenar ‘uno staio di frumento da<br />

seminare’.<br />

semenà, semenar seminare. UdiOspBCU1337/III Per fà semenà doy camps<br />

VIr per far seminare due campi. item espendey per fà tueli<br />

un camp di sorch lu qual jo fes semenà frx. xvj XIIIr ancora<br />

spesi sedici frisachensi per far mietere un campo di grano<br />

che io feci seminare. item espendey stars d-avene iiij or mens<br />

un pesenal per semenà iiij or champs del ospedal XVIr ancora<br />

spesi quattro stai d’avena meno un pesinale per seminare<br />

quattro campi dell’ospedale. item espendey per pagà un lavorador<br />

lo qual lavorà a iiij or dis agl povers e semenà l-avene<br />

frx. xij XVIr ancora spesi dodici frisachensi per pagare un<br />

operaio che lavorò per quattro giorni per i poveri e seminò<br />

l’avena. item recevey d-un camp lu qual jo fes semenà stars di<br />

sorch x lo qual fo dat su 10v ancora ricevetti di un campo<br />

che io feci seminare dieci stai di grano che fu regalato.<br />

semenar v. ‘seminare’, nP 1008 semenâ, dal lat. sEmInARE, REW<br />

7807. UdiCalBCU1348/III c. 76v star j di forment per<br />

semenar ‘uno staio di frumento da seminare’.<br />

semenay: seminai. UdiOspBCU1337/III Gli deti champi glu quagl jo semenay<br />

XVIr i detti campi che io seminai.<br />

semo: ven. siamo. trimarBCU147 Noy semo stadi a Udin ‘noi siamo stati a<br />

<strong>Udine</strong>’ 13 r .<br />

semplis: semplice, nP 1008 sèmpliz. trimarBCU147 Lu det Dunys sichu


343<br />

chiamerar afittà a fit semplis a Nichulau Pidrùs di Fregelà ‘il<br />

suddetto Dunisso in qualità di cameraro affittò ad affitto<br />

semplice a nicolao Pedrussio di Fraelacco’ 22 v .<br />

semule, semula: crusca, nP 1008, vd. REW 7806, Piccini (1969-70: 630)<br />

semula. UdiOspBCU1337/III Espendey per un star di semule<br />

agl purcegl IVv spesi per uno staio di crusca per i maiali.<br />

Per un star di semule agl purcegl dagl povers Vv per uno staio<br />

di crusca per i maiali dei poveri. item espendey per doy star<br />

di semule pur agl purcegl frx. xx ti iiij XXIVv ancora spesi<br />

ventiquattro frisachensi per due stai di crusca ai maiali.<br />

sensa s.f. ‘Ascensione (della madonna)’, nP 1010 Sènse, dal lat.<br />

AsCEnsIOnEm ‘salita’, Prati 162 sensa, ClR 271; molto<br />

frequente il cultismo Asension(e). UdiCalBCU1348/III<br />

c. 21v ll. iij di formadi per j gros la lira in l-Asensione ‘tre<br />

libbre di formaggio per un grosso la libbra all’Ascensione’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 58r sol. iij per siulino adì xxiiij la<br />

vilia dela Sensa ‘tre soldi per cordicella oggi ventiquattro,<br />

la vigilia dell’Ascensione’. ® UdiCriAPU23 c. 12r spendey<br />

in la vilya dela Senssa per la cholaçion dela croxe s. ij ‘spesi<br />

due soldi alla vigilia dell’Ascensione per la colazione della<br />

croce’.<br />

sent agg. ‘santo’, nP 1010 ant. sènt, dal lat. sAnCtUm,<br />

con l’innalzamento della vocale tonica seguita da nasale<br />

complicata (a > e), vd. anche Pellegrini G.B. (1980b).<br />

UdiCalBCU1348bis c. 2r adì xxij in otom termit a sent<br />

Aremecor ‘oggi 22 ottobre, termine a sant’Ermacora’. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 1v ll. ij ÷ di formadi per sol. iij la lira<br />

in sent Iarvas ‘due libbre e mezza di formaggio per tre soldi<br />

la libbra in san Gervasio’; c. 1v in m c iiij c vj in sent Iacum<br />

‘nel 1406 a san Giacomo’.<br />

sent agg. ‘santo’, nP 1010 ant. sènt, dal lat. sAnCtUm, con<br />

l’innalzamento della vocale tonica seguita da nasale complicata<br />

(a > e). la forma è comune al friulano e al veneto<br />

antico, vd. anche Pellegrini G.B. (1980b), Vicario (1998:<br />

67); per altri casi di passaggio à > è del friulano, vd. anche<br />

Ascoli (1878: 343) e Francescato (1966: 195). la forma<br />

del femminile è senta, ma il più delle volte si trova con<br />

l’abbreviazione s.ta. UdiCalBCU1348/III c. 1v ll. ij ÷ di<br />

formadi per sol. iij la lira in sent Iarvas ‘due libbre e mezza


344<br />

di formaggio per tre soldi la libbra in san Gervasio’; c. 1v<br />

in m c iiij c vj in sent Iacum ‘nel 1406 a san Giacomo’.<br />

sent, sen: santo, san, vd. nP 1010 sènt, Vicario (1998: 171 sent). Qui anche<br />

nel possibile significato di ‘confratello’ o ‘gentiluomo’.<br />

trimarBCU147 Roson fate cun sen Pieri di Adorgnan de<br />

la soa debita e del vin lu qual el mi vendè spendey al det sen<br />

Pieri sol. xij ‘conto fatto con confratello Pietro di Adorgnano<br />

dei suoi debiti e del vino che mi vendette; spesi per<br />

il suddetto san Pietro dodici soldi’ 8 r . item spendey per vij<br />

mesis lu dì di sen Blas sol. lviij ‘ancora spesi cinquantotto<br />

soldi per sette messe il giorno di san Biagio’ 8 r . R. dal barbe<br />

Zenar per sen Stiefin Furtin sol. lxv ‘ricevetti sessantacinque<br />

soldi dallo zio di Genero per conto del confratello stefano<br />

Fortino’ 9 r . Spendey per mesis lu dì di sen Blas sol. lvj ‘spesi<br />

cinquantasei soldi per messe il giorno di san Biagio’ 13 v .<br />

Spendey a sent Thomat di Vergnà per j quartarola di vueli<br />

sol. xxviij ‘spesi ventotto soldi a san tommaso di Vergnacco<br />

per un quartarolo di olio’ 20 v .<br />

sente agg. f. ‘santa’, vd. sent. UdiDuoBCU1200/VI c. 63v j o<br />

chiar di lens per fà lu fù benedet chi si fas la sabide sente ‘un<br />

carro di legni per fare il fuoco benedetto che si fa il sabato<br />

santo’.<br />

sente: santa (f. sing.). trimarBCU147 Ala fradagle di sente Marie di Trasesim<br />

‘dalla fraternita di santa maria di tricesimo’ 2 r .<br />

sentencia s.f. ‘sentenza, giudizio’, nP 1010 sentènze, sentènzie, voce<br />

dotta. UdiCalBCU1348/III c. 9v Teon di Cerneglons dè<br />

dar sol. l adì v in març per la sentencia data per ser Niculau<br />

di Candit ‘teone di Cerneglons deve dare cinquanta soldi<br />

oggi cinque marzo per il giudizio dato da messer nicolò di<br />

Candido’; c. 55r sol. xx per lu dano dele chavale ij chi pasin<br />

l-agar dada sentencia ‘venti soldi per il danno delle cavalle<br />

che passano il solco; emessa la sentenza’; c. 148a v scripta la<br />

sentencia e la relacione per man di Çuan di Fragisut ‘scritta la<br />

sentenza e la relazione per mano di Giovanni di Fragisutto’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 27v per la sentençio chu fo dado<br />

‘per la sentenza che fu data (emessa)’. UdiCriAPU36 c. 27r<br />

spendey s. viij glu qualg op Rafaiel per schriver la sentenzie<br />

da dà per miser lu abat di Siesto vichari di spiritual contra lu<br />

capitul de <strong>Udine</strong> ‘spesi otto soldi per Raffaele per scrivere


345<br />

la sentenza da dare a messere l’abate di sesto, <strong>vicario</strong> in<br />

spiritualibus, contro il capitolo di <strong>Udine</strong>’.<br />

sentencia: sentenza, giudizio, vd. santencia. trimarBCU147 A ser Bartholomio<br />

per la sentencia ‘a messer Bartolomeo per la sentenza’ 60 r .<br />

seonda agg. f. ‘seconda’, nP 1011 seònt. UdimisBCUospH c. Vr<br />

recevey in la seonda domenicha di Cresima ‘ricevetti nella<br />

seconda domenica di Quaresima’.<br />

seonde: seconda, dal lat. sECUnDAm, nP 1011. UdiOspBCU1337/III La<br />

seonde setemane di may Iv la seconda settimana di maggio.<br />

seont agg. m. ‘secondo’, nP 1011 seònt, con regolare lenizione<br />

e dileguo della velare intervocalica. UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 50v seont la donacion chi fes Charubin alla fabriche seont<br />

chi si apar per man di ser Matio del Clapiç condam Iachobi<br />

‘secondo la donazione che fece Cherubino alla fabbrica,<br />

secondo come appare per mano di messer matteo figlio<br />

del Clapiz fu Jacopo’; c. 61v sol. xliij per ij cedulis chi io<br />

manday a Cristoful e a Denel del Minutin a Spiglinberç per<br />

lu seont tiarmit chi eli si debesin constituisi mantignidory<br />

delli tereni chi io lur avevi fati vendi ‘quarantatre soldi per<br />

due cedole che io mandai a Cristoforo e a Daniele del<br />

minutino a spilimbergo per il secondo termine che essi si<br />

dovessero costituirsi mantenitori dei terreni che io avevo<br />

fatto vendere loro’; c. 70r Iachopo Todescho chi stiè x dis alla<br />

fornàs a iudàle a quey seont chi patiçà mestry Bortolamio<br />

des Cistiarnis ‘Jacopo tedesco che stesse dieci giorni alla<br />

fornace ad aiutarla a cuocere secondo quello che patteggiò<br />

mastro Bartolomeo delle Cisterne’; c. 86r lu Tanburlin si à<br />

per tigniè la glesie cuviarte forment star ij seont chi si apar in<br />

chest quadern a chiartis 24 ‘il tamburino ha per tenere la<br />

chiesa coperta due stai di frumento come appare in questo<br />

quaderno alla carta 24’.<br />

*sepa s.f. ‘seppia’, nP 1011 sèpe, dal lat. sEPIAm, REW 7828,<br />

probabilmente per tramite del venez. sepa, Boerio 645.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 79v : r. sol. ij per sepis ‘ricevetti due<br />

soldi per seppie’.<br />

septembro: settembre, vd. setembri. trimarBCU147 item r. dela messa de<br />

septembro s. xxxv ‘ancora ricevetti trentacinque soldi dalla<br />

messa di settembre’ 49 r .<br />

sepultura: sepoltura, nP 1011 sepultùre. trimarBCU147 Spendey per la ani-


346<br />

ma Stefin Furtin de Cortal lu dì de la sepultura marcha j a e<br />

sol. ij ‘spesi una marca e due soldi per l’anima di stefano<br />

Fortino di Cortale il giorno della sepoltura’ 12 v . Spendey<br />

per la anima di un pover todesch la vilia d-Ognisent per<br />

la so sepultura sol. xxviij ‘spesi ventotto soldi per l’anima<br />

di un povero tedesco la vigilia di Ognissanti per la sua<br />

sepoltura 13 r .<br />

ser messere, signore, vd. miser. trimarBCU147 Achest fo scrit per man di<br />

Matye in la stuva di ser Host ‘questo fu scritto per mano di<br />

mattia nella camera di messer Osto’ 22 v .<br />

ser messere, signore. UdiOspBCU1337/III item espendey stars di forment ij<br />

glu qual jo dey di fit al figl di ser Mis VIIIv ancora spesi due<br />

stai di frumento che io diedi di affitto al figlio di messer<br />

missio. Ser Nichulùs lu caute 4v messer nicolussio il cauto.<br />

item recevey di ser Orlandin sore une stala la qual è daur la<br />

casa frx. viij 6r ancora ricevetti otto frisachensi da messer<br />

Orlandino per una stalla che è dietro la casa. item recevey<br />

di Flurido sartor sore une chasa la qual è di la moglì di ser<br />

Ancilot di Strasot marcha di frx. j 21v ancora ricevetti da<br />

Fiorito sarto per una casa che è della moglie di messer<br />

Ancillotto di strassoldo una marca di frisachensi.<br />

*seragla s.f. ‘chiusura, chiudenda’, nP 1039 sieràe, dal lat. *sERRA-<br />

CUlAm, vd. REW 7862 s.v. sERRACUlUm, anche in<br />

CivOdoAsUana689 saraglis ‘serrature’. UdiCalBCU1348/<br />

IV r. seragle ij ‘ricevetti due chiusure’.<br />

seraglis s.f. plu. ‘chiusure, chiudende’, nP 1039 sieràe, dal lat.<br />

*sERRACUlAm, vd. REW 7862 s.v. sERRACUlUm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 61r diey a mestry Niculau siridurar<br />

per viij seraglis lis qual el mi fes per li chadarleti ‘diedi a mastro<br />

nicolò serraturaio per otto chiusure, che egli mi fece<br />

per i cataletti’. UdiCalBCU1348/IV r. seragle ij ‘ricevetti<br />

due chiusure’.<br />

seri vd. adì.<br />

seridura: serratura, toppa, nP 1039 sieradure. UdiOspBCU1337/III item<br />

espendey per chomperà una seridura la qual jo fes meti su<br />

la chasa chi fo di Çuan di Nat frx. xiiij XXIr ancora spesi<br />

quattordici frisachensi per comperare una serratura che io<br />

feci mettere sulla casa che fu di Giovanni figlio di naldo.<br />

servisi s.m. ‘servizio; favore, piacere, cortesia’, nP 1013 servìzi.


347<br />

UdiBCU373 c. 1r certamentri soi di tal nature chu davant<br />

ch-io mueri, no mi jess di memorie fin ch-io non hebi a plen<br />

rindut et satisfat agl amis pagl sirvisis ricivuz ‘certamente<br />

sono di tale natura che prima che io muoia, non mi esce di<br />

memoria finché non abbia pienamente reso e soddisfatto gli<br />

amici per i servigi ricevuti’. UdiDuoBCU1200/VI c. 63r<br />

Toni de Maestre chi avè fati parechi servisis alla fabriche chi<br />

el non avè abut niun paiament ed achest per confortament di<br />

Bortolamio des Cistiarnis ‘Antonio della maestra che ebbe<br />

fatto parecchi servizi per la fabbica, che egli non ebbe avuto<br />

nessun pagamento e questo per conforto di Bartolomeo<br />

delle Cisterne’; c. 75v ziè a chomandà a Faedis cary in sirvisi<br />

de fabriche ‘andò a comandare a Faedis carri al servizio della<br />

fabbrica’; c. 80r çiè a Buie in servisi de fabriche ‘andò a Buja<br />

per servizio della fabbrica’.<br />

servisi: servizio, nP 1013 servìzi, dal lat. sERVItIUm, REW 7875, DEI<br />

3465. trimarBCU147 Spendey a Culau Zenar per ch-el<br />

fo ad-Udin in servisi de fradagle sol. x ‘spesi dieci soldi per<br />

nicolao Genero perché fu a <strong>Udine</strong> al servizio della fraternita’<br />

13 r .<br />

servisis vd. servisi.<br />

servit p.p. ‘servito’, nP 1013 servî. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

67r io donay a miser Rasmilg j e lastre di seglar la qual fo de<br />

chiase del chiapitul di Auleie sore achel chi el à servit alla<br />

fabriche imperçò chi el è sindicho della fabriche ‘io donai<br />

a messer Rasmigli una lastra da acquaio che fu della casa<br />

del capitolo di Aquileia per quello che egli ha servito alla<br />

fabbrica, perché egli è responsabile della fabbrica’; c. 88r<br />

Zili muni chi à servit mes vj e dis xx ‘Egidio sacrestano che<br />

ha servito sei mesi e venti giorni’.<br />

seselà: mietere, nP 1013. UdiOspBCU1337/III item espendey per fà seselà<br />

ij champs di forment degl povers XIr ancora spesi per far<br />

mietere due campi di frumento dei poveri. item espendey<br />

per fà seselà iiij or champs d-avene e per far la menà a chasa<br />

marcha di frx. ÷ XIXv ancora spesi mezza marca di frisachensi<br />

per far mietere quattro campi di avena e per farla<br />

portare a casa.<br />

seselador vd. seseledor.<br />

seselador luglio, il mese in cui si miete, nP 1013 seselâ, vd. Piccini (1969-70:


348<br />

632) seselator, Pellegrini G.B. (1969: 65-6), Vicario (1998:<br />

127-8). UdiOspBCU1337/III Per lu mes di seselador frx.<br />

xl IIv per il mese di luglio quaranta frisachensi.<br />

seselador luglio, il mese in cui si miete, nP 1013 seselâ, Vicario (1998: 127-<br />

8), in concorrenza al tipo ‘luglio’, qui rappresentato da<br />

iulio, REW 4612, vd. anche Vicario (1999a: 160 juglo).<br />

trimarBCU147 R. dal mes di seselador sol. xlvij ‘ricevetti<br />

per il mese di luglio quarantasette soldi (di offerta)’ 4 r .<br />

seselar v. ‘mietere il grano’, nP 1013-4 sesolâ, denom. da sesila<br />

(vd.). UdiCalBCU1348/IV c. 16r sol. l per seselar la bragida<br />

dal orto di campi ij ‘cinquanta soldi per mietere il podere<br />

dell’orto di due campi’; c. 49v per seselar la bragida del ort<br />

‘per mietere il podere dell’orto’.<br />

seseledor s.m. ‘luglio’, nP 1014 seseledôr, seseladôr, è regolare dal lat.<br />

*sICIlIAtORIUm a sua volta da sICIlIs ‘falce messoria’,<br />

quindi ‘il mese in cui si miete’, vd. Piccini 632 seselator,<br />

Pellegrini G.B. (1969: 65-6), ClR 172. Il termine, caratteristico<br />

del friulano antico e molto frequente nei Rotoli – vd.<br />

però qui anche çulg – superava l’estensione temporale del<br />

mese di luglio, come nota anche nP 1014, dove ad esempio<br />

in Joppi 204 troviamo sent Pieri di seseledor, cioè ‘san<br />

Pietro di luglio’, che in realtà è la festività di san Pietro e<br />

Paolo, il 29 giugno. Il friulano moderno, con l’innovazione<br />

lui ‘luglio’, nP 534, ha perso tale elemento, conservando<br />

tuttavia il verbo seselâ ‘mietere’, nP 1013, e il sostantivo<br />

sèsule ‘piccola falce’. UdiCalBCU1348/III c. 2r adì ij in<br />

seseledor ‘oggi due luglio’; c. 172v adì xxviij in seseledor ‘oggi<br />

ventotto luglio’. ® UdiOspBCU1337/III c. IIv per lu mes<br />

di seselador frx. xl ‘per il mese di luglio quaranta frisachensi’.<br />

seseledor s.m. ‘luglio’, nP 1014 seseledôr, seseladôr, regolare dal lat.<br />

*sICIlIAtORIUm a sua volta da sICIlIs ‘falce messoria’,<br />

quindi il ‘mese in cui si miete’. UdiCalBCU1348bis<br />

c. 7r dnr. vij ÷ per formadi e per vin adì x in seseledor ‘sette<br />

denari e mezzo per formaggio e per vino oggi dieci luglio’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 2r adì ij in seseledor ‘oggi due luglio’;<br />

c. 172v adì xxviij in seseledor ‘oggi ventotto luglio’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. IIv per lu mes di seselador frx. xl<br />

‘per il mese di luglio quaranta frisachensi’.<br />

sesila s.f. ‘falciuola, piccola falce molto arcuata, a corto mani-


349<br />

co di legno, per mietere il frumento ed altri cereali’, nP<br />

1014-5 sésule, dal lat. sICIlEm, REW 7900, ClR 408;<br />

rispetto alla forma mod. sésule, quella ant. sesila conserva<br />

la -i post-tonica del latino. UdiCalBCU1348/III c. 71v<br />

sol. iiij or per far taglar sesilis iiij ‘quattro soldi per far affilare<br />

quattro falci’; c. 152r dè dar sol. ij per j sesila ‘deve dare due<br />

soldi per una falce’. UdiCalBCU1348/IV c. 3r r. sesilis ij<br />

‘ricevetti due falci’.<br />

setal cerimonia funebre per il settimo giorno dalla morte, dal<br />

lat. sEPtEm + suff. -AlEm. la voce è segnalata da Joppi<br />

(1878: 340 “setàl e setimina ‘settimo dì dalla morte’),<br />

ripresa da nP 1015 setâl, setàvo, con citazione del brano<br />

del quaderno di tricesimo, registrata dal REW 7830 s.v.<br />

sEPtEm (friaul. setal ‘der siebente tag nach dem tode’) e<br />

da della Porta 760 setal ‘settenario’. trimarBCU147 Spendey<br />

lu dì del setal per mesis e per paià Michel des Corç di chel ch-el<br />

lu veglà sol. lxxvj ‘spesi settantasei soldi nel settimo giorno<br />

dalla morte per le messe e per pagare michele delle Corti<br />

per quel tempo che lo vegliò’ 12 v .<br />

setal: cerimonia funebre per il settimo giorno dalla morte, vd. § 3.1.<br />

setante: settanta. trimarBCU147 Sore sedis liris di vuely sol. setante un ‘per<br />

sedici libbre di olio settantun soldi’ 48 v .<br />

setemana s.f. ‘settimana’, nP 1015 setemàne, dal lat. sEPtImAnAm,<br />

REW 7834. UdiCalBCU1348/III c. 121v Quarin fari paga<br />

dnr. ij per setemana per par j de fols (?) e per j inquino di<br />

quarno chi pesa ll. lxxiij ‘Quirino fabbro paga due denari<br />

alla settimana per un paio di fols (?) e per un’incudine di<br />

corno che pesa settantatre libbre’; c. 121v : per lu nauli de<br />

xiiij or setemanis xij pasadis ‘per il noleggio di quattordici<br />

settimane, (di cui) dodici passate’; c. 150r adì iiij or in fevrar<br />

termit per setemanis iij ‘oggi quattro febbraio, termine fra<br />

tre settimane’. ® UdiOspBCU1337/III c. Vv la chodarie<br />

setemane d-otom ‘l’ultima settimana di ottobre’; c. XIIr la<br />

prima setemane di avost ‘la prima settimana di agosto’.<br />

setemane: settimana. UdiOspBCU1337/III La chodarie setemane d-otom Vv<br />

l’ultima settimana di ottobre.<br />

setember s.m. ‘settembre’, nP 1015 setèmbar. Il tipo si trova in<br />

concorrenza, per l’indicazione del mese di ‘settembre’, con<br />

la forma popolare vendemis (vd.). UdiCalBCU1348/IIIc.


350<br />

1r adì xj in setember ‘oggi undici settembre’; c. 86v sol. vij<br />

per açar ferro et sol. xl per imprest adì xxj in setember ‘sette<br />

soldi per acciaio e ferro e quaranta soldi in prestito oggi<br />

ventuno settembre’; c. 94r duchati iiij or d-oro et sol. xlij per<br />

j boy del pel roso e al miseta adì v in setember ‘quattro ducati<br />

d’oro e quarantadue soldi per un bue dal pelo rosso e per<br />

il sensale, oggi cinque settembre’.<br />

setember s.m. ‘settembre’, nP 1015 setèmbar. VenmarBCU1275/<br />

II c. 6r lu dì di sancte Marie di setember ‘il giorno di santa<br />

maria di settembre’. trimarBCU147 c. 10r r. dal mes di<br />

setembri di oferta sol. xxxv ‘ricevetti per il mese di settembre<br />

trentacinque soldi di offerta’. UdiCalBCU1348/IIIc.<br />

1r adì xj in setember ‘oggi undici settembre’; c. 86v sol. vij<br />

per açar ferro et sol. xl per imprest adì xxj in setember ‘sette<br />

soldi per acciaio e ferro e quaranta soldi in prestito oggi<br />

ventuno settembre’; c. 94r duchati iiij or d-oro et sol. xlij per<br />

j boy del pel roso e al miseta adì v in setember ‘quattro ducati<br />

d’oro e quarantadue soldi per un bue dal pelo rosso e per<br />

il sensale, oggi cinque settembre’.<br />

setembri: settembre, nP 1015 setèmbar. trimarBCU147 R. dal mes di setembri<br />

di oferta sol. xxxv ‘ricevetti per il mese di settembre trentacinque<br />

soldi di offerta’ 10 r . item r. dal mes di setenbri s. lx<br />

‘ancora ricevetti quaranta soldi per il mese di settembre’ 31 r .<br />

setenbri, setenbro: settembre. UdiOspBCU1337/III La prima setemane di<br />

setenbri XIIr la prima settimana di settembre.<br />

setò s.m. ‘misura per i prati di mq. 2418 o di 800 passi q.<br />

veneti’, vd. nP 1016 setôr. CivBCU372 c. 2r el vos paià j<br />

setò in Malbeargio ‘lui vuole pagare un settore (di campo) a<br />

malbearzo’. UdiCalBCU1348/III c. 5r marcha j di dinars<br />

per setors viij del prat di Plaçoletis ‘una marca di deanri per<br />

otto settori del prato di Plazzolette’; c. 25v sol. c c xxviiij<br />

per l-erba di setors iij in Gravis ‘cento ventinove soldi per<br />

l’erba di tre settori in Grave’. UdiCalBCU1348/IV c. 4r<br />

r. setors iij ÷ per sol. x lu setor ‘ricevetti tre settori e mezzo<br />

per dieci soldi il settore’.<br />

setor s.m. ‘misura per i prati di mq. 2418 o di 800 passi q. veneti’,<br />

vd. nP 1016 setôr, ben attestato nei testi antichi. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 5r marcha j di dinars per setors viij del prat<br />

di Plaçoletis ‘una marca di deanri per otto settori del prato


351<br />

di Plazzolette’; c. 20r dè dar lu det Çuan per la erba del prat<br />

di Gravis di setors viij ‘deve dare il suddetto Giovanni per<br />

l’erba del prato di Grave di otto settori’; c. 25v sol. c c xxviiij<br />

per l-erba di setors iij in Gravis ‘cento ventinove soldi per<br />

l’erba di tre settori in Grave’. UdiCalBCU1348/IV c. 4r r.<br />

setors iij ÷ per sol. x lu setor ‘ricevetti tre settori e mezzo per<br />

dieci soldi il settore’. ® UdiPelAPG12 c. 42r Crupa moglì<br />

chu fuo Vinir di Rivis pagya sora uno prato d-uno setor mitut<br />

in la detta villa ‘Crupa moglie del fu Venerio di Rivis paga<br />

per un prato di un settore messo nella suddetta villa’.<br />

*sfiglar v. ‘arrotondare, ripassare, affinare’, nP 1018 sfilïâ, dal<br />

lat. EX + *FIlIARE per FIlARE, REW 3293. UdiCal-<br />

BCU1348/IV c. 16r brege xxiij planade e sfiglade ‘ventitre<br />

tavole piallate e arrotandate’.<br />

sfonderat: sfondato, senza fondo, scassato, nP 1020 sfonderât, dal lat.<br />

*EXFUnDERARE, REW 3009. trimarBCU147 R. per<br />

une archie e j cason sfonderat sol. xij ‘ricevetti dodici soldi<br />

per un’arca e un cassone sfondato’ 9 r .<br />

si cong. ‘se’, nP 1001 se, 1037 si, dal lat. sI, REW 7889.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 48v lu det Michilut confesa chi<br />

non à dado si no sol. xxxij e non dè dar la quarta del melg ‘il<br />

suddetto micheletto confessa che non ha dato se non soldi<br />

trentadue e non deve dare la quarta del miglio’; r. sol. xl<br />

sora lu nauli deli predeti sora scripti Iacum Degan e Salvin e<br />

si lu dito inquino si perdese o ronpese Iacum Degano e Salvin<br />

sora scripti debin dar per lu dito inquino per lu cumuno di<br />

Sent Vit di Craulg dnr. iij per lira del dito inquino chi pesa<br />

ll. lxxiij ‘ricevetti quaranta soldi per il noleggio dai suddetti<br />

sopra scritti Giacomo Degano e salvino e, se la suddetta<br />

incudine si perdesse o si rompesse, Giacomo Degano e<br />

salvino sopra scritti devono dare per la suddetta incudine<br />

al comune di san Vito di Crauglio tre denari ogni libbra<br />

della suddetta incudine, che pesa settantatre libbre’.<br />

si(g)ulin(o) vd. soga.<br />

sì, s: così. UdiOspBCU1337/III Ch-egl s-apagin di fit sore ij campi XVIv che<br />

così pagano di affitto per due campi. item Matia di Clauglan<br />

sì mi dè sore v star di meglo conci di vin iij in rason di<br />

xl dinar lu conco e jo gli rasonay lu star dal meglo frx. xxiiij or<br />

10r ancora mattia di Clauiano così mi diede tre conzi di


352<br />

vino per cinque stai di miglio in ragione di quaranta denari<br />

al conzo e io gli contai lo staio del miglio ventiquattro<br />

frisachensi. item espendey stars di forment ij glu qual jo dey<br />

di fit al figl di ser Mis ch-egl sì pagin sore un camp VIIIv<br />

ancora spesi due stai di frumento che io diedi di affitto al<br />

figlio di messer missio che essi così pagano per un campo.<br />

si: se (cong.), nP 1001 se. trimarBCU147 Per l-aniversari fat per l-anima<br />

Catarùs di Luserià chi iò no say si al è areson cun ij mesis et<br />

al muni s. viiij ‘per l’anniversario fatto per l’anima di Catarussa<br />

di luseriacco, che io non so se ci sia motivo, soldi<br />

nove per due messe e per il sacrestano’ 39 r . Per l-aniversari<br />

fat per l-anima Catarùs di Luserià cun ij mesis chi iò say si<br />

al è rason den. x ‘per l’anniversario fatto per l’anima di<br />

Catarussa di luseriacco dieci denari per due messe, che<br />

io so se vi è ragione’ 46 r .<br />

si: si (pron. impersonale), vd. § 2.3. trimarBCU147 Lu det chiamp si è in lu<br />

lù chu si clama Piera Rota ‘il suddetto campo è nel luogo<br />

che si chiama Pietra Rotta’ 22 v .<br />

siala vd. sigela.<br />

siale: segala, nP 1037, dal lat. sECAlEm, REW 7763, vd. Zamboni (1988:<br />

207). UdiOspBCU1337/III Per fà masanà agl povers stars<br />

di forment iij e di siale j VIv per far macinare per i poveri<br />

tre stai di frumento e uno di segala. Stars di forment iij e<br />

pesonagl di siale vij XIIIr tre stai di frumento e sette pesinali<br />

di segala. item recevey dal dito Candit e Menis per l-an pasat<br />

di sore stars di siale iiij or di meglo iij ÷ sore viiij star d-avene<br />

ch-egl debevin dà 10v ancora ricevetti dal detto Candido<br />

e Domenico per due anni fa quattro stai di segala e tre e<br />

mezzo di miglio per nove stai d’avena che dovevano dare.<br />

siallo vd. sigela.<br />

sichu avv. ‘in qualità di, come, quale’, nP 1038 sìcu, dal lat. sI-<br />

CUt. UdiDuoBCU1200/VI c. 40r Bertul Zanut di Plain<br />

sichu chiamerar de fradaglie di sente Marie ‘Bertolo Zanutto<br />

di Plaino in qualità di cameraro della confraternita di santa<br />

maria’; c. 50v Simon di Indriotis sichu curidor di Cristoful di<br />

Cigniot ‘simone di Andriottis come curatore di Cristoforo<br />

di Cignotto’; c. 58r sol. viij per j e cedule chi io manday a<br />

Simon di Indriotis sichu curidor di Cristoful di Cigniot ‘otto<br />

denari per una cedola che io mandai a simone Andriotti


353<br />

come curatore di Cristoforo Cignotto’; c. 60r sol. xvj chi io<br />

diey a mestry Benvigniut de scuele per mil e trisinte modons<br />

chi el avè imprestat a ser Niculau di Bonben sichu chiamerar<br />

pasat ‘sedici soldi che io diedi a mastro Benvenuto della<br />

scuola per mille e trecento mattoni che egli ebbe imprestato<br />

a messer nicolò di Bomben come cameraro scorso’;<br />

c. 62r sol. iiij per fà scrivi como Denel del Minutin si clamà<br />

convent per sè e per lu fradi sichu so prochuridor ‘quattro<br />

soldi per far scrivere come Daniele del minutino chiamò<br />

adunanza per sé e per il fratello come suo procuratore’; c.<br />

82r a impegnià Simon di Indriotis sichu curidor di Cristoful<br />

di Cigniot ‘a impegnare simone Andriotti come curatore<br />

di Cristoforo di Cignotto’.<br />

sichu: come, in qualità di, quale, nP 1038 sìcu, dal lat. sICUt. trimarBCU147<br />

Sichu camerari de lu suo anno ‘come cameraro<br />

del suo anno’ 1 r . Sichu sinix e prochuridors ‘in qualità di<br />

sindaci e procuratori’ 22 v . Lu det Dunys sichu chiamerar ‘il<br />

suddetto Dunisso in qualità di cameraro’ 22 v .<br />

*sicurador s.m. ‘garante, fideiussore, mallevadore’, deverb. da nP 1042<br />

sigurâ. UdiGerBCU1324 c. 6r Iacomo Gualtiero et Danele<br />

sartore duti duo di Prat Cluso sicuradori e governedori dela<br />

ditta dona Beta ‘Giacomo Gualtiero e Daniele sarto tutti<br />

e due di Pracchiuso, garanti e mallevadori della suddetta<br />

donna Betta’.<br />

sidin vd. sedim.<br />

sie agg. e pron. poss. plu. ‘suoi’, nP 1038 siéi; la forma presenta,<br />

regolarmente, l’esito senza dittongo. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 138v Lucia moglir chi fo Çuan Dumini e Toni e Francesc<br />

sie filgs debin dar ‘lucia moglie del fu Giovanni Domenico<br />

e Antonio e Francesco suoi figli devono dare’.<br />

siela s.f. ‘sella, basto’, nP 1038-9 sièle. UdiCalBCU1348bis c.<br />

26r marchas iij di dinars e ll. xij di dinars per j cavala e per<br />

j siela ‘tre marche di denari e dodici lire di denari per una<br />

cavalla e per una sella’.<br />

siest s.m. ‘incastro della botte, del tino’, nP 1040 sieste, ma qui<br />

chiaramente maschile anche per la presenza del numerale j o<br />

con l’apice. UdiDuoBCU1200/VI c. 70v j o siest chi el mi fes<br />

delli butaci di piere chi lavorin glu spicepiere ‘un incastro che<br />

egli mi fece delle botticelle di pietra con le quali lavorano


354<br />

gli scalpellini’.<br />

sigala vd. sigela.<br />

sigela s.f. ‘segala’, nP 1037 sïàle, dal lat. sECAlEm, REW 7763,<br />

vd. anche Zamboni (1988: 207). CivBCU372 c. 4r glu<br />

ij stars di siallo chortès ‘i due stai di segala dolce’. UdiCal-<br />

BCU1348bis c. 5r star j di sigela e pesonalg iij di forment<br />

‘uno staio di segala e tre pesinali di frumento’. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 3r stars ij di sigala per sol. l lu star ‘due stai<br />

di segala per cinquanta soldi lo staio’; c. 169r r. pesonalg<br />

vj di siala mitut in l-altro quaderno ‘ricevetti sei pesinali di<br />

segala messo nell’altro quaderno’; c. 179r stars iij di sigela<br />

mesedata ‘tre stai di segala mescolata’. UdiOspBCU1337/<br />

III c. VIv per fà masanà agl povers stars di forment iij e di<br />

siale j ‘per far macinare per i poveri tre stai di frumento e<br />

uno di segala’.<br />

sigela s.f. ‘segala’, nP 1037 sïàle, dal lat. sECAlEm, REW 7763,<br />

vd. anche Zamboni (1988: 207); piuttosto frequente anche<br />

la forma siala. UdiCalBCU1348/III c. 3r stars ij di sigala<br />

per sol. l lu star ‘due stai di segala per cinquanta soldi lo<br />

staio’; c. 3v dè dar star j di sigela per dnr. lij ‘deve dare uno<br />

staio di segala per cinquantadue denari’; c. 85v pesonalg<br />

xiiij or di sigela per semenar ‘quattordici pesinali di segala<br />

da seminare’; c. 169r r. pesonalg vj di siala mitut in l-altro<br />

quaderno ‘ricevetti sei pesinali di segala messo nell’altro<br />

quaderno’; c. 179r stars iij di sigela mesedata ‘tre stai di<br />

segala mescolata’. ® UdiOspBCU1337/III c. VIv per fà<br />

masanà agl povers stars di forment iij e di siale j ‘per far<br />

macinare per i poveri tre stai di frumento e uno di segala’;<br />

c. XIIIr stars di forment iij e pesonagl di siale vij ‘tre stai di<br />

frumento e sette pesinali di segala’.<br />

sigill vd. siglel.<br />

siglel s.m. ‘sigillo’, nP 1038 ant. sièl con rimando a sigîl, dal lat.<br />

sIGIllUm, REW 7904; ; anche sigill. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 39r sol. viij per imprest per pagar j sigill ‘otto soldi in<br />

prestito per pagare un sigillo’; c. 61r sol. xvj per siglel j dat<br />

ala moglir adì iij in avost ‘sedici soldi per un sigillo dato<br />

alla moglie oggi tre agosto’.<br />

signor s.m. ‘signore, padrone’, nP 1041-2 signôr, cultismo dal<br />

lat. sEnIOREm, REW 7821, attribuito generalmente a


355<br />

Dio, cfr. frl. siôr ‘signore’, nP 1045-6. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 187v per dispegnar a Cividat li deti boy e-l chavalo e-l<br />

charo daç al calonigo so signor ‘per riscattare, a Cividale, i<br />

suddetti buoi e il cavallo e il carro, dati al canonico suo<br />

signore’. UdiCalBCU1348/V all. 4v c. 60 mandat per<br />

Laurinc signor di Caniva ‘mandato da lorenzo signore di<br />

Caneva’.<br />

*signor s.m. ‘signore, padrone’, nP 1041-2 signôr, cultismo dal<br />

lat. sEnIOREm, REW 7821, attribuito generalmente a<br />

Dio, cfr. frl. siôr ‘signore’, nP 1045-6. UdiBCU373 c. 1r<br />

algl signors de Magnifiche convocation e di Consegl ‘ai signori<br />

della magnifica commissione e del consiglio’.<br />

sigristie s.f. ‘sagrestia’, nP 915 sagristìe. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

54r lis stangis de sigristie ‘le sbarre della sacrestia’; c. 58v pre<br />

Vit chi scrivè j e homelie in lu breviary de sigristie ‘don Vito<br />

che scrisse un’omelia nel breviario della sacrestia’.<br />

siguritat vd. siuritat.<br />

siligins s.f. ‘varietà di frumento, fior di farina, grano di prima<br />

scelta’, non registrato da nP, dal lat. sIlIGInEm, REW<br />

7917; presente nei Rotoli solo nella forma latina. UdiCal-<br />

BCU1348/IV c. 59r formenti star tria siligins star tria avena<br />

star duo ‘tre stai di frumento, tre stai di fior di farina, due<br />

stai di avena’; c. 59v frumenti star j ÷ siligins star j ÷ avena<br />

star unum ‘uno staio e mezzo di frumento, uno staio e<br />

mezzo di fior di farina, uno staio di avena’; c. 59v milei<br />

star duo siligins quatuor ‘due stai di miglio, quattro di fior<br />

di farina’.<br />

simitiery s.m. ‘cimitero, camposanto’, nP 1043 simitério, simitiéri.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 57v la chiase di Laurinç di Lovarie<br />

la qual è dongie lu simitiery ‘la casa di lorenzo di lovaria<br />

che è vicino al cimitero’; c. 58v sol. xij chi io diey a Zili<br />

muni e a Durlì muni chi portarin glu lens de armadure de<br />

glesie chi iarin in lu simitiery ‘dodici soldi che io diedi a<br />

Egidio sacrestano e a Odorlico sacrestano che portarono<br />

i legni dell’armatura della chiesa, che erano nel cimitero’;<br />

c. 78r sore lis chiasis chi la cumunitat nuestre à fatis contà<br />

per tiare chi iarin del chiapitul di Auleie dongie lu simitiery<br />

‘per le case che la nostra comunità ha fatto contare per<br />

terra, che erano del capitolo di Aquileia vicino al cimite-


356<br />

ro’. VenmarBCU1275/II c. 34v la chiase di Iacum Mian<br />

la qual è pueste apreso lu sumitieri di sant Andree ‘la casa<br />

di Giacomo miani la quale è situata vicino al cimitero di<br />

sant’Andrea’.<br />

sindicho s.m. ‘responsabile, capo, direttore’, nP 1044 sìndic. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 67r io donay a miser Rasmilg j e lastre<br />

di seglar la qual fo de chiase del chiapitul di Auleie sore achel<br />

chi el à servit alla fabriche imperçò chi el è sindicho della<br />

fabriche ‘io donai a messer Rasmigli una lastra da acquaio<br />

che fu della casa del capitolo di Aquileia per quello che<br />

egli ha servito alla fabbrica, perché egli è responsabile della<br />

fabbrica’.<br />

sinix: sindaci (m. plu.), nP 1044 sìndic e sìnic, dal lat. synDICUm, REW<br />

8499. la forma, segnalata da Joppi (1878: 340), è discussa<br />

da Ascoli (1878: 353) a proposito dell’esito lat. -nD- ><br />

frl. -n- 2 . trimarBCU147 Dunys d-Adorgnan chamerar dela<br />

fradagla di sancte Maria di Trasesim cun volè e consintiment<br />

di ser Bortolomio nodar e di ser Host di Trasesim e di Chiandit<br />

Grior di Corglà sichu sinix e prochuridors ‘Dunisso di<br />

Adorgnano, cameraro della fraternita di santa maria di<br />

tricesimo, con benestare e consenso di messer Bartolomeo<br />

notaio e di messer Osto di tricesimo e di Candido di Gregorio<br />

di Corglacco in qualità di sindaci e procuratori’ 22 v .<br />

sipulture s.f. ‘sepoltura, inumazione, tumulazione’, nP 1011 sepultùre,<br />

qui con innalzamento della e > i pretonica, dal<br />

lat. sEPUltURAm, deverb. da sEPElIRE, REW 7827.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 44v el tolè per la sipulture de muglir<br />

‘egli prese per la sepoltura della moglie’.<br />

siradura s.f. ‘serratura, toppa’, nP 1047 siridùre con rinvio a sieradùre,<br />

nP 1039, dal lat. *sERRARE ‘chiudere’, REW<br />

7867. UdiDuoBCU1200/VII c. 31r per far una chiave et<br />

conzare una siradura ‘per fare una chiave e aggiustare una<br />

serratura’. UdiCalBCU1348/III c. 46v sol. xvj per imprest<br />

per comperar j siridura adì xij in vendemis ‘sedici soldi in<br />

prestito per comperare una serratura oggi dodici settembre’.<br />

2 la forma sìnic, che Ascoli segnala per il tergestino, non è registrata nel lessico del mainati,<br />

vd. Doria (1993-1994); la stessa è presente in alcuni moderni dialetti della Carnia – p.es.<br />

a Rigolato sìnic, anche con s- palatalizzata, vd. Vicario (2000b).


357<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 21v r. siridura j in la stuva ‘ricevetti<br />

una serratura nella camera’; c. 21v siridura j picula e<br />

clave ij di cep ‘una serratura piccola e due chiavi di legno’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XXIr espendey per chomperà una<br />

seridura la qual jo fes meti su la chasa chi fo di Çuan di Nat<br />

frx. xiiij ‘spesi quattordici frisachensi per comperare una<br />

serratura che io feci mettere sulla casa che fu di Giovanni<br />

figlio di naldo’.<br />

siridura s.f. ‘serratura, toppa’, nP 1047 siridùre con rinvio a sieradùre,<br />

nP 1039, dal lat. *sERRARE ‘chiudere’, REW<br />

7867. UdiCalBCU1348/III c. 46v sol. xvj per imprest per<br />

comperar j siridura adì xij in vendemis ‘sedici soldi in prestito<br />

per comperare una serratura oggi dodici settembre’;<br />

c. 170r sol. xxvj per la siridura di çep ‘ventisei soldi per la<br />

serratura di legno’. UdiCalBCU1348/IV c. 21v r. siridura<br />

j in la stuva ‘ricevetti una serratura nella camera’; c. 21v r.<br />

siridura j di cadenaç cum iiij or laç ‘ricevetti una serratura<br />

da catenaccio con quattro lacci’; c. 21v siridura j picula e<br />

clave ij di cep ‘una serratura piccola e due chiavi di legno’.<br />

® UdiOspBCU1337/III c. XXIr espendey per chomperà una<br />

seridura la qual jo fes meti su la chasa chi fo di Çuan di Nat<br />

frx. xiiij ‘spesi quattordici frisachensi per comperare una<br />

serratura che io feci mettere sulla casa che fu di Giovanni<br />

figlio di naldo’.<br />

siridurar s.m. ‘serraturaio, magnano, fabbro che fa serrature o esegue<br />

minuti lavori in ferro’, nP 1039 sieradurâr, derivato<br />

dal sost. siridura, ben attestato nei testi antichi (nP 1047<br />

siridùre), a sua volta dal lat. *sERRARE ‘chiudere’, REW<br />

7867. UdiDuoBCU1200/VI c. 57v mestry Iachum siridurar<br />

‘mastro Giacomo serraturaio’; c. 61r diey a mestry Niculau<br />

siridurar per viij seraglis lis qual el mi fes per li chadarleti<br />

‘diedi a mastro nicolò serraturaio per otto chiusure, che egli<br />

mi fece per i cataletti’. VenCatBCU1231/IV c. 2r Ursule<br />

mogler Uliff syridurar ‘Ursula moglie di Olivo serraturaio’.<br />

siridurarie s.f. ‘serraturaia’, vd. sopra. VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Ganberùs e la siridurarie ‘Gamberusso e la serraturaia’.<br />

siridure: serrratura, toppa, nP 1039 sieradùre, Vicario (1999a: 251 seridura).<br />

trimarBCU147 Spendey per fà conzà la siridure de chiase<br />

sol. iij ‘spesi tre soldi per far aggiustare la serratura della


358<br />

casa’ 13 r .<br />

sirvisi vd. servisi.<br />

sis agg. ‘sei’, nP 1047 sîs. UdiDuoBCU1200/VI c. 78r ij mil<br />

e sis cent e cinquante ‘duemila e seicento e cinquanta’.<br />

sitimina: settimina, funzione religiosa di suffragio in occasione del settimo<br />

giorno dalla morte, nP 1015 setimìne; vd. anche skubic<br />

(1988: 59) setimìne ‘convito funebre’, cfr. DEI 3470 sèttima<br />

‘ufficio funebre sette giorni dopo la morte’. trimarBCU147<br />

item per fà la sitimina forment st. xviij ‘ancora diciotto stai<br />

di frumento per fare le settimina’ 34 v .<br />

sitimine: settimina, settimo giorno dalla morte, vd. sitimina. trimarBCU147<br />

item spendey per la sitimine di Stiefin Furtin s. lij ‘ancora spesi<br />

per la settimina di stefano Fortino cinquantadue soldi’ 51 r .<br />

siulin: cordicella, nP 1048 siulìn, della Porta 771 sigulinus. la voce è segnalata<br />

anche da Joppi (1878: 340) e cfr. sogo ‘corda’ dal lat.<br />

sOCAm in Vicario (1998: 129). trimarBCU147 Per j<br />

cesendeli et per lu siulin s. xviiij ‘per una lampada e per la<br />

cordicella diciannove soldi’ 46 v .<br />

siure agg. f. ‘sicura’, nP 1048 sïûr. UdiBCU518 c. 1r nugle ciose<br />

pluy ate e pluy siure che dalg studis di to figl ‘nessuna cosa<br />

più adatta e più sicura che gli studi di tuo figlio’.<br />

siuritade vd. siuritat.<br />

siuritat s.f. ‘assicurazione, promessa, garanzia, malleveria’, nP<br />

1636 ant. siuritât, dal lat. sECURItAtEm, con regolare<br />

lenizione della velare intervocalica (k > g > j > Ø).<br />

UdiCalBCU1348bis c. 3r Martin di Laucac è siuritat in<br />

prisinca Lenart di Laucac ‘martino di lauzacco è garanzia<br />

alla presenza di leonardo di lauzacco’; c. 8r Martin è<br />

siuritat in prisinça Lenart ‘martino è garante alla presenza<br />

di leonardo’. UdiCalBCU1348/III c. 17a r Martin è<br />

siuritat in prisinça me Simon e Denel ‘martino è garante<br />

alla presenza di me, simone e Daniele’; c. 122r Culau fari<br />

fradi di Çuan sora scripto dè dar sol. xxxvj per centenar vj<br />

di clodi di chavallo Garç è siguritat adì xv in avost ‘nicolao<br />

fabbro fratello di Giovanni sopra scritto deve dare trentasei<br />

soldi per sei centinaia di chiodi da cavallo; Garç è garante,<br />

oggi quindici agosto’; c. 123r lu det Michel è seguritade ‘il<br />

suddetto michele è garante’.<br />

siuritat s.f. ‘assicurazione, promessa, garanzia, malleveria’, nP


359<br />

1636 ant. siuritât, dal lat. sECURItAtEm, con regolare<br />

lenizione della velare intervocalica (k > g > j > Ø). la forma<br />

mod. sigûr ‘sicuro’, sigurece ‘sicurezza’ etc. presentano<br />

la restituzione della consonante velare g, analogamente al<br />

frl. mod. secònt ‘secondo’, ma frl. ant. seònt e seiont, dal lat.<br />

sECUnDUm. le forme siguritat e siguritade / seguritade<br />

presentano, rispetto a siuritat, la g (= j) intervocalica. Da<br />

‘assicurazione’, il sost. passa ad indicare nei Rotoli, di solito,<br />

colui che la dà, l’assicurazione, quindi il ‘mallevadore,<br />

garante, fideiussore’. UdiCalBCU1348/III c. 12r Domeni<br />

Oton di Pavia dè dare Çian di Pavia e siuritade dal det<br />

Domeny in prisinça Lenart Degan di Cerneglons e Durlì<br />

Salvestri di Lauçaç e Toni sartor di Lauçaç ‘Domenico Ottone<br />

di Pavia deve dare a Canziano di Pavia a garanzia del<br />

suddetto Domenico alla presenza di leonardo Degano di<br />

Cerneglons e Odorico silvestro di lauzacco e toni sarto di<br />

lauzacco’; c. 17a r Martin è siuritat in prisinça me Simon<br />

e Denel ‘martino è garante alla presenza di me, simone e<br />

Daniele’; c. 122r Culau fari fradi di Çuan sora scripto dè dar<br />

sol. xxxvj per centenar vj di clodi di chavallo Garç è siguritat<br />

adì xv in avost ‘nicolao fabbro fratello di Giovanni sopra<br />

scritto deve dare trentasei soldi per sei centinaia di chiodi<br />

da cavallo; Garç è garante, oggi quindici agosto’; c. 123r<br />

lu det Michel è seguritade ‘il suddetto michele è garante’.<br />

UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 91 siguritat Machor di Puçul<br />

per v duchati ‘mallevadore Ermacora di Pozzuolo per cinque<br />

ducati’.<br />

slucha s.f. ‘veste che soleva darsi alle spose novelle’, Piccini 440<br />

slucha, probabile slovenismo. UdiCalBCU1348bis c. 17r<br />

marcha ÷ per imprest sora j mantil e j slucha ‘mezza marca<br />

in prestito per una tovaglia d’altare e una veste’.<br />

so agg. e pron. poss. ‘suo (m. e f.)’, nP 1062 so, dal lat. sU-<br />

Um. UdiDuoBCU1200/VI c. 62r sol. iiij per fà scrivi como<br />

Denel del Minutin si clamà convent per sè e per lu fradi sichu<br />

so prochuridor ‘quattro soldi per far scrivere come Daniele<br />

del minutino chiamò adunanza per sé e per il fratello<br />

come suo procuratore’. UdiCalBCU1348/III c. 3r ll. vj<br />

di formadi per sol. iij la lira mandat per Tomat so fradi adì<br />

j in seseledor ‘sei libbre di formaggio per tre soldi la libbra


360<br />

mandato da tommaso suo fratello oggi primo luglio’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XXIv Çuane e Lenart so marit de<br />

Deglà ‘Giovanna e leonardo suo marito di Adegliacco’.<br />

so agg. e pron. poss. ‘suo (m. e f.)’, nP 1062 so, dal lat. sU-<br />

Um. UdiCalBCU1348/III c. 3r ll. vj di formadi per sol. iij<br />

la lira mandat per Tomat so fradi adì j in seseledor ‘sei libbre<br />

di formaggio per tre soldi la libbra mandato da tommaso<br />

suo fratello oggi primo luglio’; c. 11v Toni çiner chi fo Bargan<br />

rodar di Clauglan dè dar fata roson in dut per roba di<br />

staçon per la debita di Bargan e per la so adì xxviij in aprilis<br />

resta a dar dnr. liiij or et dnr. j per vin e per formadi ‘Antonio<br />

genero del fu Bargan ruotaio di Clauiano deve dare tutto<br />

sommato per vivande, per il debito di Bargan e per il suo,<br />

oggi ventotto aprile, deve dare cinquantaquattro denari e un<br />

denaro per vino e per formaggio’. ® CivOdoAsUana689<br />

c. 13v Bernart so frady ‘Bernardo suo fratello’; c. 20v lu so<br />

salary ‘il suo salario’. UdiOspBCU1337/III c. XXIv Çuane<br />

e Lenart so marit de Deglà ‘Giovanna e leonardo suo marito<br />

di Adegliacco’.<br />

so: sua (f. sing.). trimarBCU147 Spendey per la anima di un pover todesch<br />

la vilia d-Ognisent per la so sepultura sol. xxviij ‘spesi ventotto<br />

soldi per l’anima di un povero tedesco la vigilia di<br />

Ognissanti per la sua sepoltura 13 r . Spendey lu dì chu murì<br />

Drea di Fane a fà la so sepultura sol. xlviij ‘spesi quarantotto<br />

soldi il giorno che morì Andrea di Fanna per fare la sua<br />

sepoltura’ 20 r . Per so fadie alla brut Culùs s. viij ‘per la sua<br />

fatica alla nuora di nicolussio otto soldi’ 46 v .<br />

so: sua, possessivo f. UdiOspBCU1337/III Per l-amine so XXVIIIr per la sua<br />

anima. item recevey di Francescho di Gracan e di Vinirie so<br />

chunsuvrine sore une lor casa la qual è in Gracan frx. xlv 6v<br />

ancora ricevetti quarantacinque frisachensi da Francesco di<br />

Grazzano e da Veniera sua cugina per una loro casa che è<br />

in Grazzano. item recevey di Francesch di Grecan e di Vinirie<br />

so chusine sore une lor casa la qual è in Grecan frx. xlv 15r<br />

ancora ricevetti da Francesco di Grazzano e da Veniera sua<br />

cugina per una loro casa che si trova in Grazzano quarantacinque<br />

frisachensi. item recevey di Lenart sartor sora una so<br />

casa la qual el sta frx. xxj per doy agn x ÷ per ano 23r ancora


361<br />

ricevetti da leonardo sarto per una sua casa nella quale<br />

sta 21 frisachensi per due anni, dieci e mezzo per anno.<br />

so: suo (m. sing.). trimarBCU147 Dal so an sol. xxiij ‘del suo anno ventitre<br />

soldi’ 1 r .<br />

so: suo, possessivo m. UdiOspBCU1337/III So marit XVIIIr suo marito.<br />

Çuane e Lenart so marit de Deglà XXIv Giovanna e leonardo<br />

suo marito di Adegliacco. item recevey di Lenart di<br />

Nogeret sore une part di mas sore lu so fit stars di forment<br />

iij 7r ancora ricevetti tre stai di frumento da leonardo di<br />

nogaredo per una parte di maso per il suo affitto.<br />

soa: (it.) sua, suoi. trimarBCU147 La soa debita ‘i suoi debiti’ 8 r . Spendey<br />

per lu chialiar di Val per la soa malathia e per la soa sepultura<br />

e ala madre del Furlan in la soa malatia e ala soa sepultura<br />

sol. lxvij ‘spesi sessantasette soldi per il calzolaio di Valle,<br />

per la sua malattia e per la sua sepoltura, e per la madre di<br />

Furlan, nella sua malattia e per la sua sepoltura’ 20 r .<br />

socheça s.f. ‘sciocchezza, scemenza’, non registrato nel nP. Udi-<br />

BatBCUospB c. 16v l’è granda socheça a perdere sì bella<br />

alteça ‘è una grande sciocchezza perdere una così bella<br />

altezza’.<br />

soço s.m. ‘soccio, soccida, forma di contratto agricolo’, nP<br />

1148 ant. suèz, dal lat. sOCIUm, REW 8056, DEI 3522<br />

sòccio ‘soccida’ e sòccida ‘accomandita di bestiame a metà<br />

guadagno e metà perdita’; per la loc. in sueç ‘a soccida, in<br />

società, in comproprietà’, cfr. DEI 2050 it. ant. insocciare<br />

‘assocciare, porre il bestiame a soccio’. nei Rotoli si trova<br />

solo la forma venezianeggiante soço, con restituzione della<br />

vocale finale. UdiCalBCU1348/III c. 83r lu det Pieri dè<br />

dar per una vacha del pel palombo e j videlo roso per la contra<br />

dela so parte in soço marcha j di sol. adì xiij in fevrar termit<br />

a sent Aremecor ‘il suddetto Pietro deve dare una marca di<br />

soldi per una vacca dal pelo biondo e un vitello rosso, per<br />

il riscatto della sua parte, oggi tredici febbraio termine a<br />

sant’Ermacora’; c. 152r la vacha rosa in soco per megità ‘la<br />

vacca rossa in soccida per metà’. UdiCalBCU1348/V c.<br />

46v j manço in soço del pel çimul ‘un manzo in soccida dal<br />

pelo pezzato’.<br />

soferar v. ‘ferrare (un cavallo)’, nP 1063 soferâ, come inferar (vd.);<br />

l’uso del prefisso diverso, quindi sUB- al posto di In-,


362<br />

potrebbe riferirsi al fatto che i ferri da cavallo vanno posti<br />

“sotto” gli zoccoli dei cavalli. UdiCalBCU1348/III c. 93v<br />

sol. viij per imprest daç al Aròs fari per soferar par j di ferri<br />

adì x in aprilis ‘otto soldi in prestito dati al Rosso fabbro<br />

per ferrare un paio di ferri, oggi dieci aprile’; c. 119r sol.<br />

xviij < d-açaro > per ll. xij d-açaro dat a Çan fari per soferar j<br />

par di ferri adì xxviiij or in seseledor ‘diciotto soldi < d’acciaio<br />

> per dodici libbre d’acciaio dato a Giovanni fabbro per<br />

ferrare un paio di ferri, oggi ventinove luglio’.<br />

soga s.f. ‘corda, fune’, nP 1063 sòe, molto comune in friulano<br />

antico e regolare dal lat. sOCAm, REW 8051, cfr. CivOdoAsUana689<br />

sogo, Boerio 670 soga e Prati 171 soga.<br />

Frequente nelle carte è anche siulin (o si(g)ulino) ‘cordicella’,<br />

con suff. dim. -InUs e passaggio di genere dal femminile<br />

al maschile. UdiCalBCU1348/III c. 1v sol. v per soga ‘cinque<br />

soldi per fune’; c. 7r Denel filg Livon deba dar pasa ij<br />

÷ di soga per dnr. iij lu pas ‘Daniele figlio di livone deve<br />

dare due passi di fune per tre denari al passo’; c. 7r sol. j<br />

per siulin ‘un soldo per cordicella’; c. 8r dnr. xvij ÷ per soga<br />

e per j bochal ‘diciassette denari e mezzo per fune e per<br />

un boccale’; c. 42r sol. xv per soga e per sigulino adì xv in<br />

seseledor ‘quindici soldi per fune e cordicella oggi quindici<br />

luglio’. ® GEm-BAl c. 1r spendei per pas xj de soya ‘spesi<br />

per undici passi di corda’. CivOdoAsUana689 c. 24r pas<br />

x di sogo ‘dieci passi di fune’.<br />

sogomar v. ‘misurare, saggiare un recipiente’, nP 912 sacomâ, denom.<br />

dal gr. sacoma, REW 7491; nei Rotoli il termine presenta<br />

l’assimilazione delle due vocali pretoniche (sago- > sogo-).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 17a v item si dè sogomar lu vasello<br />

menat a Maran a stimar ‘ancora si deve misurare la botte<br />

portata a marano a stimare’; c. 173v vasello j sogomat congi<br />

ij di clar et bocis xl di vino per most ‘una botte misurata due<br />

conzi di (vino) bianco e quaranta mezzette di vino per<br />

mosto’. ® UdiCriAPU36 c. 9r r. di Domeni det Mirlin<br />

di Pagnà vasigl j di vino stimat conzi iij debisi sagomar s-el<br />

sarà o pluy o mancho noy sì debemo rasar adì xiij di otuber<br />

‘ricevetti da Domenico detto merlino di Pagnacco una<br />

botte di vino stimato da tre conzi, si deve misurare se sarà<br />

di più o di meno, noi così dobbiamo radere, il giorno


363<br />

tredici ottobre’; c. 19r vendey a pre Zuan vasigl j di vino<br />

stimat conzi iij debisi sagomar non n-è fato presi del vino adì<br />

xiij di otuber per presi lu conzu s. lvj ‘ancora vendetti a don<br />

Giovanni una botte di vino stimato di tre conzi, si deve<br />

misurare, non ne è fatto prezzo del vino, il giorno tredici<br />

ottobre per prezzo di cinquantasei soldi al conzo’.<br />

sogomedor s.m. ‘sagomatore, colui che misura o saggia un recipiente’,<br />

nP 913 sagomadôr con rinvio a sacomadôr, deverb. da<br />

sogomar (vd.) con suffisso d’agente. UdiCalBCU1348/IV<br />

c. 54r Matio arodar e Çani sogomedor ‘matteo ruotaio e<br />

Gianni sagomatore’.<br />

soie s.f. ‘corda, fune’, nP 1063 sòe, molto comune in friulano<br />

antico e regolare dal lat. sOCAm, REW 8051. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 54v reonçi la soie del cery grant ‘per<br />

allungare la corda del cero grande’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 1v sol. v per soga ‘cinque soldi per fune’; c. 7r Denel filg<br />

Livon deba dar pasa ij ÷ di soga per dnr. iij lu pas ‘Daniele<br />

figlio di livone deve dare due passi di fune per tre denari al<br />

passo’; c. 42r sol. xv per soga e per sigulino adì xv in seseledor<br />

‘quindici soldi per fune e cordicella oggi quindici luglio’.<br />

sola s.f. ‘suola, da scarpa’, nP 1147-8 suèle, dal lat. *sOlAm,<br />

REW 8064.3, qui senza dittongo. UdimisBCUospH c.<br />

7r pagay per una sola e scapina a Michel dnr. ix ‘pagai nove<br />

denari a michele per una suola e soletta’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 146v sol. vj per par j di solis mandadis a Tomat Matigan<br />

di Clauglan ‘sei soldi per un paio di suole mandate a<br />

tommaso matigan di Clauiano’.<br />

*sola s.f. ‘suola, di scarpa’, nP 1147-8 suèle, dal lat. *sOlAm,<br />

REW 8064.3; il termine si presenta nei Rotoli solo al plu.<br />

solis e senza la dittongazione della media regolare in friulano<br />

(o > we). UdiCalBCU1348/III c. 146v sol. vj per par j di<br />

solis mandadis a Tomat Matigan di Clauglan ‘sei soldi per un<br />

paio di suole mandate a tommaso matigan di Clauiano’.<br />

solà: suolare, nP 1147, cfr. REW 8064. UdiOspBCU1337/III Per fà solà<br />

glu stivagl dal ciridor pan VIIr per far suolare gli stivali del<br />

cercatore di pane. item espendey per fà solà e schapinà glu<br />

stivagl dal ciridor pan frx. xvij XIVr ancora spesi diciassette<br />

frisachensi per far suolare e rimpedulare gli stivali del<br />

cercatore di pane.


364<br />

solaç s.m. forse ‘suola grezza, non lavorata o di cattiva qualità’,<br />

possibile der. del sost. *sola (vd.), con suff. dispr. -aç da<br />

-ACEUs, o p.p. di solar (vd.); l’ipotesi che si tratti di un<br />

sostantivo, piuttosto che del già registrato p.p. di solar<br />

(che darebbe solaç come ‘risuolati’), discende dal contesto<br />

di c. 134v. UdiCalBCU1348/III c. 134v r. sol. xxiiij or per<br />

par j [di] scarpis a Simon e solaç per scarpis a Çuan par j di<br />

stivali ‘ricevetti ventiquattro soldi per un paio di scarpe da<br />

simone e suola grezza per scarpe da Giovanni, un paio di<br />

stivali’.<br />

solaço s.m. ‘sollazzo, piacere, svago’, ma qui ‘riposo’, nP 1065 ant.<br />

solàz, dal lat. sOlACIUm, REW 8060. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 114v Martino mamul soto scripto fo firido adì xxiij in<br />

setember et dè lavorar dì v c-el fo a solaço di março e di aprile<br />

‘martino domestico sotto scritto fu ferito oggi ventitre<br />

settembre e deve lavorare cinque giorni, che (perché) fu a<br />

riposo in marzo e in aprile’.<br />

soladura s.f. ‘suolatura, risuolatura’, nP 1147 sueladùre. UdimisBCUospH<br />

c. Xv una soladura ala moglir di Michel servidor<br />

de li poveri dal hospedal ‘una risuolatura per la moglie di<br />

michele servitore dei poveri dell’ospedale’.<br />

solar v. ‘suolare, mettere o riparare la suola (delle scarpe)’, nP<br />

1147 suelâ, denom. dal frl. suèle ‘suola’, nP 1147-8. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 112v par iiij or di scarpis e solaç e schapinaç<br />

a Simion ‘quattro paia di scarpe, suolate e rimpedulate<br />

a simeone’; c. 123r r. di Matio sol. xliij per par iiij or di<br />

scarpis a Simion e j a mi solat e scapinat ‘ricevetti quarantatre<br />

soldi per quattro paia di scarpe per simeone e per uno a<br />

me, suolato e rimpedulato’. UdiCalBCU1348/IV c. 35v<br />

defalchat scarpe e stivele e solar e scapinar a Cuanut mamul<br />

resta a dar sol. xv ‘tolte scarpe e stivaletti, suolare e rimpedulare,<br />

Giovannetto servo deve ancora dare quindici soldi’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 84r sol. viij daç a Çuan Çoto per<br />

solar li stivali adì x in vendemis ‘otto soldi dati a Giovanni<br />

Zotto per suolare gli stivali oggi dieci settembre’.<br />

solc, soldi: soldi. UdiOspBCU1337/III item espendey per fà choncà v star di<br />

forment solc iiij or XIIr ancora spesi quattro soldi per far<br />

preparare cinque stai di frumento. item espendey per fà ucidi<br />

glu deti purcegli solc viij XVr ancora spesi otto soldi per far


365<br />

macellare i detti maiali. Marcha ÷ di solc mens iiij or soldi<br />

XVIr mezza marca di soldi meno quattro soldi.<br />

soldat s.m. ‘soldato, uomo d’armi’, nP 1065 soldât, vd. REW<br />

8069 s.v. sOlIDUs. UdiCalBCU1348/III c. 148r ser<br />

Polo di Trani soldat ‘messer Paolo di trani soldato’; c. 149r<br />

Costantino spiciar dè dar per Pidruço soldat per vino ‘Costantino<br />

speziale deve dare per Pietruccio soldato per vino’;<br />

c. 149r resta a dar per li deti soldadi ‘deve ancora dare per<br />

i suddetti soldati’. UdiCalBCU1348/V c. 79v ser Livìs di<br />

Cordivat soldat dè dar ll. xxij ÷ et sol. iiij or imprestaç per<br />

Francesc mio figlo ‘messero Olivisso di Cordovado soldato<br />

deve dare trentadue lire e mezza e quattro soldi imprestati<br />

da Francesco mio figlio’.<br />

solz: soldi (m. plu.), nP 1066 sólt. trimarBCU147 item r. dal masar di<br />

Chortal une marchie di solz ‘ancora ricevetti dal massaro<br />

di Cortale una marca di soldi’ 50 r .<br />

som vd. di som.<br />

son: sono. UdiOspBCU1337/III item espendey per fà semenà doy camps glu<br />

quagl son in Pratclùs stars di forment ij e pesonagl ij VIr ancora<br />

spesi per far seminare due campi che sono in Pracchiuso.<br />

sonaff: senape, cfr. sanaf, qui con innalzamento della tonica (a > o), vd. §<br />

2.5. trimarBCU147 Ex. s. vij a fare sonaff ‘spesi sette soldi<br />

per fare la senape’ 61 r .<br />

sonça s.f. ‘sugna, grasso di maiale’, nP 1068 sònze, dal lat. AXUn-<br />

GIAm, REW 67. UdiCalBCU1348/III c. 12v ll. j di sonça<br />

per sol. iiij or ‘una libbra di sugna per quattro soldi’.<br />

sonçe s.f. ‘sugna, grasso di maiale’, nP 1068 sònze, dal lat. AXUn-<br />

GIAm, REW 67. UdiDuoBCU1200/VI c. 70r sonçe di<br />

honçi lu chiar antidet ‘sugna per ungere il carro suddetto’; c.<br />

75v sol. ij per sonçe di onci la daspe chi si tire sù glu modoni<br />

‘due soldi per sugna per ungere l’aspo con il quale si issano<br />

i mattoni’. UdiCalBCU1348/III c. 12v ll. j di sonça per<br />

sol. iiij or ‘una libbra di sugna per quattro soldi’.<br />

sor sorella, vd. saros. trimarBCU147 Ex. s. iij per covert a nostre sor de fradella<br />

a Montenà ‘spesi tre soldi per l’alloggio per la nostra sorella<br />

della fraternita a montegnacco’ 60 v .<br />

sora avv., prep. ‘sopra’, anche ‘in più’, nP 1070 sòre, regolare<br />

dal lat. sUPRA; molto frequente, se non addirittura prevalente,<br />

il significato ‘per’, a descrivere solitamente la ragione


366<br />

dell’avvenuta operazione di pagamento descritta nelle carte.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 1v Denel sora scripto ‘Daniele<br />

sopra scritto’; c. 2v in prisinça Drega di porta d-Aroncho e<br />

Culau sartor filg chi fo Dumini Manfia di porta d-Aroncho<br />

e Francesc Martin di Trivignan testemonis dela debita sora<br />

scripta ‘alla presenza di Andrea di porta di Ronco e nicolao<br />

sarto figlio del fu Domenico manfia di porta di Ronco e<br />

Francesco (e) martino di trivignano testimoni del debito<br />

sopra scritto’; c. 8r ll. j di olio per dnr. iiij or sora j bochon<br />

di carne di porco ‘una libbra di olio per quattro denari per<br />

un pezzo di carne di maiale’; c. 149v r. braç xxviiij ÷ di<br />

blaf per sol. l amonta ll. lxxiij et sol. xv taglay sora braç viiij or<br />

‘ricevetti ventinove braccia e mezzo di biavo per cinquanta<br />

soldi, somma settantatre lire e quindici soldi tagliai in più<br />

nove braccia’. ® CivOdoAsUana689 c. 13v duch glu dinas<br />

soro scriç ‘tutti i denari sopra scritti’.<br />

sorapluy s.m. ‘soprappiù, eccedenza, avanzo’, nP 1072 soreplùi,<br />

composto di sore ‘sopra’ e plui ‘più’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 133v r. di pre Lenart sol. v et p. iiij or per lu sorapluy<br />

deli doy duchati ‘ricevetti da don leonardo cinque soldi e<br />

quattro piccoli per il soprappiù dei due ducati’; c. 178r sol.<br />

xxiiij or per lu sorapluy dele charadure del vino daç a Çulian<br />

‘ventiquattro soldi per il soprappiù del trasporto del vino<br />

dati a Giuliano’.<br />

sorc s.m. ‘granoturco’, nP 1069 sorc con rinvio a sortùrc. Udi-<br />

CalBCU1348bis c. 5r star j di sorc ‘uno staio di sorgo’.<br />

sorcento s.m. di significato oscuro, non registrato in nP; dall’unico<br />

contesto dei Rotoli (fasc. III c. 125v) si desume trattarsi di<br />

un capo di abbigliamento femminile. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 125v la predeta Paschuta dè dar in m c iiij c v adì xxx<br />

in çugno per imprest sorcento j di femina e marcha j di sol. et<br />

sol. xxxj ‘la predetta Pascutta deve dare oggi trenta giugno<br />

1405 in prestito un “sorgento” da donna, una marca di<br />

soldi e trentun soldi’.<br />

sorch: grano, nP 1069, dal lat. syRICUm, REW 8503, vd. Zamboni (1970:<br />

123-5). UdiOspBCU1337/III item espendey per pagà viiij<br />

lavoradors glu qual saparin un camp di sorch Xr ancora<br />

spesi per pagare nove operai che zapparono un campo di<br />

grano. item espendey per fà tueli un camp di sorch lu qual


367<br />

jo fes semenà frx. xvj XIIIr ancora spesi sedici frisachensi<br />

per far mietere un campo di grano che io feci seminare.<br />

item espendey per fà menà lu det sorch frx. iiij XIIIv ancora<br />

spesi quattro frisachensi per far portare il detto grano. item<br />

espendey per fà menar lu sorgal d-un champ di sorch frx. xij<br />

XVv ancora spesi dodici frisachensi per far portare i fusti<br />

secchi del mais da un campo di grano.<br />

sore avv. prep. ‘sopra, su’, ma anche ‘per’, nP 1070 sòre, regolare<br />

dal lat. sUPRA. CivBCU372 c. 2r chiar di purzel chi my<br />

chostà a my ss. iij la liro e ss. ij soro merchiat ‘carne di maiale<br />

che mi costò, a me, tre soldi la libbra e due soldi in più’.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63v cruvì lu teto chi è sore la puarte<br />

grande chi ven quintre Greçan ‘coprì il tetto che è sopra la<br />

porta grande che è davanti a Grazzano’. VenmarBCU1275/<br />

II c. 34v sovre la rason del-aghe che ven menade over tolete<br />

per la roie ‘per il conto dell’acqua che viene portata ovvero<br />

tolta dalla roggia’.<br />

sore, sora: sopra, per, dal lat. sUPRA attraverso sovre attestato in Wolf (1874,<br />

§ 12), nP 1070, REW 8456. UdiOspBCU1337/III Ch-egl<br />

s-apagin di fit sore ij campi XVIv che così pagano di affitto<br />

per due campi. item espendey per fà choncà lu tet dela ospedal<br />

sore la blave frx. viiij XXVr ancora spesi nove frisachensi<br />

per far aggiustare il tetto dell’ospedale sopra il grano. item<br />

recevey di Chumine di borch di Glemone sore un forn lu qual<br />

è post in lu det borch marcha di frx. j 4r ancora ricevetti da<br />

Giacomina di borgo Gemona per un forno che è situato<br />

nel detto borgo una marca di frisachensi. item recevey di<br />

Çuanut l-arang sore une so casa la qual el sta frx. xvj 6r<br />

ancora ricevetti sedici frisachensi da Giovannetto il ragno<br />

per una sua casa nella quale sta. item recevey dal deto Durlì<br />

di Predeman pur sora aquel mas per l-an pasat di sora stars<br />

d-avene ij ÷ 8r ancora ricevetti due stai e mezzo di avena<br />

dal detto Odorico di Pradamano ancora per quel maso<br />

per due anni fa. item Matia di Clauglan sì mi dè sore v star<br />

di meglo conci di vin iij in rason di xl dinar lu conco e jo gli<br />

rasonay lu star dal meglo frx. xxiiij or 10r ancora mattia di<br />

Clauiano così mi diede tre conzi di vino per cinque stai<br />

di miglio in ragione di quaranta denari al conzo e io gli<br />

contai lo staio del miglio ventiquattro frisachensi.


368<br />

sore, sora: sopra, per, di interesse (su un debito), in cambio, nP 1070 sòre,<br />

dal lat. sUPRA, Vicario (1999a: 233). trimarBCU147<br />

Sore lis sos devidis ‘per i suoi debiti’ 1 v . Spendey ch-iò dey al<br />

predi vini congi j sora lu qual vin recevey j st. di forment dala<br />

fradagla ‘spesi un conzo di vino che diedi al prete, per il<br />

quale vino ricevetti uno staio di frumento dalla fraternita’<br />

7 v . Sol. xlvij sore lu resto ‘quarantasette soldi sopra il resto’<br />

17 r . R. di Dunys marcha j a mens s. ij sora iij ducaç chi al<br />

stiè di adà per mestri Piçul ‘ricevetti da Dunisso una marca<br />

meno due soldi sopra tre ducati che dovette dare a mastro<br />

Piccolo’ 36 v .<br />

sorgal s.m. ‘fusto secco del mais’, nP 1070 soreâl, dal lat. syRI-<br />

CUm con suff. -AlIs, REW 8503, vd. Piccini 641-2<br />

sorgale, Zamboni (1970: 123-5). si trova, nei Rotoli, anche<br />

la forma di plurale sorgalg. UdiCalBCU1348/III c. 127v<br />

per ij chari di sorgalg adì xij in november resta a dar marcha<br />

j di sol. ‘per due carri di fusti secchi del mais, oggi dodici<br />

novembre, deve ancora dare una marca di soldi’; c. 129v<br />

sol. xij per lu sorgal del campo de bragida ‘dodici soldi per<br />

i fusti secchi del mais del campo del podere’. ® UdiOspBCU1337/III<br />

c. XVv espendey per fà menar lu sorgal<br />

d-un champ di sorch frx. xij ‘spesi dodici frisachensi per far<br />

portare i fusti secchi del mais da un campo di grano’.<br />

sorgal: fusti secchi del mais, nP 1070 soreâl, dal lat. syRICUm con suff.<br />

-AlIs, REW 8503, vd. Piccini (1969-70: 641-2) sorgale,<br />

Zamboni (1970: 123-5). UdiOspBCU1337/III item<br />

espendey per fà menar lu sorgal d-un champ di sorch frx. xij<br />

XVv ancora spesi dodici frisachensi per far portare i fusti<br />

secchi del mais da un campo di grano.<br />

soro vd. sore.<br />

sos: sue (f. plu.). trimarBCU147 Sore lis sos devidis ‘per i suoi debiti’ 1 v .<br />

soser s.m. ‘suocero’, nP 1148 suèzar, dal lat. tardo sOCE-<br />

RUm per il class. sOCRUm, REW 8054, ClR 108, cfr.<br />

CivOdoAsUana689 sueser, stussi 254 sosero; il termine,<br />

ristretto nell’uso moderno alla Carnia, è in genere sostituito<br />

dal frl. missêr, nP 605. UdiCalBCU1348/III c. 34v<br />

sol. xxxvj per imprest defalchat sora li fiti di Vicinç soser dal<br />

det Vit ‘trentasei soldi in prestito, detratto per gli affitti di<br />

Vincenzo, suocero del suddetto Vito’. UdiCalBCU1348/


369<br />

IV c. 1r in prisinça Domini inferedor so soser ‘alla presenza<br />

di Domenico maniscalco suo suocero’. ® GEm-BAl c.<br />

14v per l’inegual del sioser ‘per l’anniversario del suocero’.<br />

CivOdoAsUana689 c. 13v Çuan miò sueser ‘Giovanni mio<br />

suocero’<br />

soser, sozer suocero, nP 1148 suèzar, REW 8054, vd. Vicario (1998: 173<br />

sueser). trimarBCU147 Augustin soser de Marchor ‘Augustino<br />

suocero di Ermacora’ 63 v . Domyni sozer de Gener<br />

‘Domenico suocero di Genero’ 63 v .<br />

sosira s.f. ‘suocera’, nP 1148 suésira, 1074 sòsira, dal lat. tardo<br />

sOCERAm per il class. sOCRAm, REW 8054. UdiCal-<br />

BCU1348bis c. 10r dnr. xlij per me sosira in sent Iust ‘42<br />

denari per mia suocere a san Giusto’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 115v : sol. ij per lis aris dela sosira ‘due soldi per le<br />

loggie della suocera’. UdiCalBCU1348/IV c. 19v : sol. j<br />

ala sosira ‘un soldo alla suocera’.<br />

sosira s.f. ‘suocera’, nP 1148 suésira, 1074 sòsira, dal lat. tardo<br />

sOCERAm per il class. sOCRAm, REW 8054, femminile<br />

si soser (vd.); nei Rotoli si trova solo nella forma sosira,<br />

sempre con l’innalzamento e > i della vocale post-tonica e<br />

mai con la dittongazione della media tonica in posizione<br />

debole. UdiCalBCU1348/III c. 115v : sol. ij per lis aris<br />

dela sosira ‘due soldi per le loggie della suocera’. UdiCal-<br />

BCU1348/IV c. 19v : sol. j ala sosira ‘un soldo alla suocera’.<br />

® UdiCriAPU23 c. 3v r. de sosire di Rigo per lu fito dela<br />

chassa chi si fas la fava marche ¸ di s. ‘ricevetti mezza marca<br />

di soldi dalla suocera di Arrigo per l’affitto della casa nella<br />

quale si fa la fava’. UdiCriAPU25 c. 4v r. dala suesira di<br />

Rigo fornedor di fit s. xl ‘ancora ricevetti dalla suocera di<br />

Arrigo fornaio quaranta soldi di affitto’.<br />

sot: sotto. UdiOspBCU1337/III Lu qual ven sot a la glesie frx. vij XVIIIv<br />

che viene sotto alla chiesa.<br />

sotil agg. ‘sottile, fine’, nP 1153 sutîl, dal lat. sUBtIlEm,<br />

REW 8399. UdiCalBCU1348/III c. 78v macis x di tela<br />

sotil per sol. xvj la maça ‘dieci masse di tela sottile per sedici<br />

soldi la massa’.<br />

soto: (it.) sotto. trimarBCU147 Lu dì ch-el fo mitut soto terra ‘il giorno che<br />

fu messo sotto terra’ 12 v .<br />

sovegnir vd. suvignir.


370<br />

sovre vd. sore.<br />

sozan s.m. ‘socio’, cfr. nP 1149 suèz ‘soccio, soccida’, vd. qui sueç.<br />

CivBCU372 c. 2r star j di forment chi gli portà Zuanut so<br />

sozan ‘uno staio di frumento che gli portò Giovannetto<br />

suo socio’.<br />

spada s.f. ‘spada’, nP 1079 spàde, dal lat. sPAtHAm, REW 8128.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 124r sol. xx per imprest sora la spada<br />

‘venti soldi in prestito per la spada’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 30r Aropret dè dar spadis ij una per sè e una per Madùs<br />

filg Pauli ‘Aropreto deve dare due spade, una per sé e una<br />

per Amadusso figlio di Paolo’.<br />

spadar s.f. ‘spadaio, chi costruisce o vende le spade’, è da nP 1079<br />

spàde, con suff. -âr, indicante mestiere; non registrato<br />

nel nP, è segnalato da Frau/marcato (1997: 79). Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 46v io vendey a Cristoful spadar ‘io<br />

vendetti a Cristoforo spadaio’; c. 70v mestry Niculau spadar<br />

‘mastro nicolò spadaio’; c. 71r Domeni marangon filg chi fo<br />

di mestry Niculau spadar ‘Domenico falegname figlio del fu<br />

mastro nicolò spadaio’. UdiCalBCU1348/III c. 160r in<br />

prisinça Çuan spadar e Çuan Picot ‘alla presenza di Giovanni<br />

spadaio e Giovanni Picotti’. UdiCalBCU1348/V c. 91v<br />

Çuan spadar dè dar ll. viij per corami e dè fornir una spada<br />

adì xxv in çenar ‘Giovanni spadaio deve dare otto lire per<br />

pezzi di cuoio e deve ornare una spada, oggi venticinque<br />

gennaio’.<br />

spadar s.f. ‘spadaio, chi costruisce o vende le spade’, è da nP 1079<br />

spàde, con suff. -âr, indicante mestiere; non registrato in nP,<br />

è segnalato da Frau/marcato (1997: 79). UdiCalBCU1348/<br />

III c. 160r in prisinça Çuan spadar e Çuan Picot ‘alla presenza<br />

di Giovanni spadaio e Giovanni Picotti’. UdiCal-<br />

BCU1348/IV c. 31v sol. xl dat a Culau spadar ‘quaranta<br />

soldi dati a nicolò spadaio’. UdiCalBCU1348/V c. 91v<br />

Çuan spadar dè dar ll. viij per corami e dè fornir una spada<br />

adì xxv in çenar ‘Giovanni spadaio deve dare otto lire per<br />

pezzi di cuoio e deve ornare una spada, oggi venticinque<br />

gennaio’.<br />

spadula s.f. ‘prosciutto (di spalla)’, ma lett. ‘spalla’, nP 1079 spàdule<br />

con rinvio a spàle, nP 1080 e nP 1642 spàdule ‘prosciutto’,<br />

dal lat. sPAtUlAm, REW 8130. UdiCalBCU1348/III c.


371<br />

96v galinis iiij or ovi xl spadula j ‘quattro galline, quaranta<br />

uova, un prosciutto di spalla’; c. 156v star iij di melg di fito<br />

et spadula j ‘tre stai di miglio in affitto e un prosciutto di<br />

spalla’.<br />

spadule ‘prosciutto’, ma lett. ‘spalla’, nP 1079, 1642, dal lat. sPAtUlAm,<br />

REW 8130, anche in Wolf (1874, § 116 spadule<br />

con lo stesso significato di § 117 spala), Corgnali (1937,<br />

testo 2 spadula, spadulis). Il significato di ‘prosciutto’, il<br />

più probabile, è suggerito da nP 1642. Vd. anche ClR<br />

34-5.<br />

spadule, spadula: prosciutto, lett. ‘spalla’, vd. § 3.1. UdiOspBCU1337/III<br />

item recevey de brut chi fo di Chucat di Pagnà sore une part di<br />

mas galine j chugl us e resta a dà une spadule e une quarta di<br />

meglo e lu vin 3r ancora ricevetti dalla nuora del fu Cuccatto<br />

di Pagnacco per una parte di maso una gallina con le uova<br />

e resta a (deve ancora) dare un prosciutto, una quarta di<br />

miglio e il vino. item recevey di Lenart di Nogeret sore une<br />

part di mas lu qual el ten stars di sorch ij e di megl j e spadula<br />

j e roman a dà stars di megl ij 6r ancora ricevetti due stai<br />

di grano, uno di miglio e un prosciutto da leonardo di<br />

nogaredo per una parte di maso che tiene e resta a (deve<br />

ancora) dare due stai di miglio. item recevey une spadula di<br />

luy 19v ancora ricevetti da lui un prosciutto.<br />

*spadula s.f. ‘prosciutto (di spalla)’, ma lett. ‘spalla’, nP 1079 spàdule<br />

con rinvio a spàle, nP 1080 e nP 1642 spàdule ‘prosciutto’,<br />

dal lat. sPAtUlAm, REW 8130. UdimisBCUospH c. 7r<br />

pagay per dos spadulis a Pasca dnr. xiiij ‘pagai 14 denari per<br />

due prosciutti a Pasqua’. trimarBCU147 c. 19vr recevey<br />

une spadula di luy ‘ricevetti da lui un prosciutto’. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 96v galinis iiij or ovi xl spadula j ‘quattro<br />

galline, quaranta uova, un prosciutto di spalla’.<br />

spanga s.f. ‘stanga’, nP 1081-2 ant. spànga ‘stanga, legno lungo,<br />

ma non molto grosso’, dal long. sPAnGA, REW 8116, cfr.<br />

it. spranga. Il termine pare usato anche, se non soprattutto,<br />

con il significato di ‘sequestro, confisca, pignoramento’,<br />

quindi portando la spanga ad indicare l’azione giudiziaria<br />

richiamata dall’uso della stessa; interessante è anche il<br />

significato che si desume da c. 125v, dove si hanno una<br />

serie di tre interventi del notaio, a cadenza annuale, per


372<br />

un affitto non pagato, una sorta di sequestro a vari livelli,<br />

sempre più definitivo. UdiCalBCU1348/III c. 8r dè dar<br />

sol. iij per le spese dela spanga e al bricho ‘deve dare tre soldi<br />

per le spese del sequestro e all’esattore’; c. 75v sol. x per<br />

la spesa dela spanga ‘dieci soldi per la spesa del sequestro’;<br />

c. 125v Roman e Paschuta debin dar del nivelo in m c iiij c<br />

v marcha di dinars spangat per la prima spanga scripto per<br />

Çuan nodar di Clauglan ‘Romano e Pascutta devono dare<br />

dell’affito, nel 1405, cinque marche di denari; sequestrato<br />

con il primo sequestro, (atto) scritto dal notaio Giovanni<br />

di Clauiano’; c. 125v Roman predet dè dar marcha j del<br />

nivello in m c iiij c vj spangat per la segonda spanga scripto<br />

per man di Çuan filg di Fragilut ‘Romano predetto deve<br />

dare una marca dell’affitto, nel 1406; sequestrato con il<br />

secondo sequestro, (atto) scritto per mano di Giovanni<br />

figlio di Fragilutto’; c. 125v per la terça spanga in m c iiij c<br />

vij ‘per il terzo sequestro, nel 1407’; c. 148a v spangat la<br />

chasa di Pieri Çurcel per la prima spanga ‘sequestrata la casa<br />

di Pietro Çurcel con la prima stanga’. ® GEm-BAl c. 3v<br />

per far fà le spange et lo fero di legar la ala del agnulo ‘per<br />

far fare le stanghe e il ferro per legare l’ala dell’angelo’.<br />

spangar v. ‘mettere le stanghe’, quindi ‘sequestrare giudizialmente<br />

un immobile’, nP 1082 ant. spangâ, denom. da spanga<br />

(vd.). Dal contesto di c. 148a v, del III fasc., l’operazione<br />

di sequestro risulta condotta in tre momenti successivi,<br />

dove il terzo e ultimo momento sarà stato, probabilmente,<br />

quello della confisca definitiva del bene. In altri documenti<br />

friulani antichi abbiamo, con lo stesso significato, intrometi,<br />

vd. Vicario (1999a: 157-8). UdiCalBCU1348/III c. 55r<br />

sol. xxj per le spese di far spangar ‘ventun soldi per le spese<br />

per far sequestrare’; c. 125v Roman e Paschuta debin dar<br />

del nivelo in m c iiij c v marcha di dinars spangat per la prima<br />

spanga scripto per Çuan nodar di Clauglan ‘Romano e<br />

Pascutta devono dare dell’affito, nel 1405, cinque marche<br />

di denari; sequestrato con il primo sequestro, (atto) scritto<br />

dal notaio Giovanni di Clauiano’; c. 148a v spangat la chasa<br />

di Pieri Çurcel per la prima spanga ‘sequestrata la casa di<br />

Pietro Çurcel con la prima stanga’.<br />

spegnar vd. dispegnà.


373<br />

spelta s.f. ‘spelta, specie di frumento’, nP 1087 spèlte, dal lat.<br />

tardo sPEltAm, REW 8139. UdiCalBCU1348/IV c.<br />

43v star viij di spelta per sol. xxvj lu star ‘otto stai di spelta<br />

per ventisei soldi lo staio’.<br />

spendey vd. *spindi.<br />

speron s.m. ‘sperone, sprone’, nP 1094 spiròn, dal franc. sporo,<br />

REW 8130a.2. UdiCalBCU1348/V all. 1r c. 60 sol. xvj<br />

per par j di speron ‘sedici soldi per un paio di speroni’.<br />

spesa: spesa, nP 1088 spèse. trimarBCU147 La spesa fate per Dunys d-<br />

Adorgnan camerar ‘la spesa fatta da Dunisso di Adorgnano<br />

cameraro’ 28 r .<br />

spesis, spesi: spese (f. plu.). trimarBCU147 item spendey in spesis a gustà al<br />

dec predis sol. xviiij or ‘ancora spesi diciannove soldi in spese<br />

per il mangiare per i suddetti preti’ 8 r . Lis spesis fatis per me<br />

Zuanel di Quel Mulan ‘le spese fatte da me Giovannello di<br />

Colmulano’ 8 r . Spesi fatis per Culau Pidrùs chiamerar ‘spese<br />

fatte dal cameraro nicolao Pedrussio’ 20 r . item spendey cun<br />

Chiandit Grior chi fo cun me in spesis s. xij ‘ancora spesi<br />

dodici soldi con Candido di Gregorio che fu con me alle<br />

spese’ 28 v .<br />

spicepiere s.m. ‘scalpellino’, nP 747 pichepiére. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 70v j o siest chi el mi fes delli butaci di piere chi lavorin<br />

glu spicepiere ‘un incastro che egli mi fece delle botticelle<br />

di pietra con le quali lavorano gli scalpellini’; c. 75v mestry<br />

Iachum spicepiere ‘mastro Giacomo scalpellino’.<br />

spiciar s.m. ‘speziale, farmacista, venditore di spezie’, nP 1089<br />

speziâr, dal lat. sPECIEm, REW 8131, con suff. -ARIUm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 78v Cristoful spiciar di Merchiat<br />

Nuovo ‘Cristoforo speziale di mercatonuovo’. Udi-<br />

DuoBCU1200/VII c. 1v ser Mathio spiciar sta in cavo<br />

Merchà Vechio ‘messer matteo speziale sta all’inizio di mercatovecchio’.<br />

UdiGerBCU1324 c. 8r Iacomo Fachin spiziaro<br />

paga di livello ‘Giacomo Fachin speziale paga di livello’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 123v Rigo spiçiar sol. lxxxv per ll.<br />

lvij di ferro per p. xviij la lira ‘Arrigo speziale ottantacinque<br />

soldi per cinquantasette libbre di ferro per diciotto piccoli<br />

la libbra’. UdiCalBCU1348/IV c. 29v Pauli spiciar dal<br />

Degan ‘Paolo speziale (figlio) del Degano’.<br />

spiçiar s.m. ‘speziale, farmacista, venditore di spezie’, nP 1089


374<br />

speziâr, dal lat. sPECIEm, REW 8131, con suff. -ARIUm,<br />

Piccini 648-9 speciarius. UdiCalBCU1348/III c. 123v Rigo<br />

spiçiar sol. lxxxv per ll. lvij di ferro per p. xviij la lira ‘Arrigo<br />

speziale ottantacinque soldi per cinquantasette libbre di<br />

ferro per diciotto piccoli la libbra’; c. 149r Costantino spiciar<br />

dè dar per Pidruço soldat per vino ‘Costantino speziale deve<br />

dare per Pietruccio soldato per vino’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 29v Pauli spiciar dal Degan ‘Paolo speziale (figlio) del<br />

Degano’. ® UdiCriAPU24 c. 6r la ditta cera cum altra cera<br />

viera fo data a Rigo speciar a lavorar ‘la suddetta cera con<br />

altra cera vecchia fu data ad Arrigo speziale da lavorare’.<br />

UdiCriAPU24 c. 6r spendey per li ceri grossi di glova a Rigo<br />

spiçiar ‘spesi per i ceri grossi da candelabro per Arrigo speziale’.<br />

UdiCriAPU38 c. 8v r. di Iacomo spiciar s. xl li quali<br />

luy disse aver ricivudi dela moglir di maistro Dorigo pentor<br />

per fiti passadi ‘ricevetti da Giacomo speziale quaranta<br />

soldi i quali lui disse aver ricevuto dalla moglie di mastro<br />

Odorlico pittore per affitti passati’.<br />

spiciaria s.f. ‘spezieria, farmacia’, nP 1089 speziarìe. Udi-<br />

DuoBCU1200/VII c. 2r adesso tengono li dicti fradeli la<br />

loro butega de spiciaria arente la butega del Baldana ‘adesso i<br />

suddetti fratelli tengono il loro negozio di farmacia vicino<br />

al negozio del Baldana’.<br />

spicut s.m. ‘punta, punteruolo’, dal lat. sPICUm, REW 8148,<br />

con suff. dim. -UttUm; il termine passa dal significato<br />

primario di ‘spiga’, nP 1090 spi, spic, a quello di ‘attrezzo<br />

a punta’, cfr. nP 1644 spiciâl ‘punta’, con altro suffisso.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 90r spicut j valebat sol. xxxij in lu<br />

fito dele arche ‘un punteruolo valeva trentadue soldi sul fitto<br />

delle arche’; c. 96r : per j spicut sol. xj ‘undici soldi per un<br />

punteruolo’; c. 174r spicut j per imprest ‘un punteruolo in<br />

prestito’.<br />

*spindi v. ‘spendere, pagare, sborsare’, nP 1092 spìndi.<br />

trimarBCU147 c. 7v spendey ch-iò dey al predi vini congi j sora lu qual vin<br />

recevey j st. di forment dala fradagla ‘spesi un conzo di vino<br />

che diedi al prete, per il quale vino ricevetti uno staio di<br />

frumento dalla fraternita’; c. 28r spendey cun glu stimidors<br />

s. xviij ‘spesi diciotto soldi con gli stimatori’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Xv Jachum lu qual mi scris aquel chi jo recevey e


375<br />

spendeve ‘Giacomo il quale mi scrisse quello che io ricevetti<br />

e (lui) spendeva’.<br />

UdiOspBCU1337/III item espendey per carn agl povers Iv ancora spesi per<br />

carne per i poveri. item spendey per fà masanà agl povers<br />

stars di forment ij Xv ancora spesi per far macinare per i<br />

poveri due stai di frumento. item espendey per fà ucidi glu<br />

deti purcegli solc viij XVr ancora spesi otto soldi per far<br />

macellare i detti maiali.<br />

spiziaro vd. spiciar.<br />

sponton s.m. ‘spuntone (arma)’ o ‘bastone, asta’, nP 1098-9<br />

spontòn, dal lat. PUnCtUm, REW 6847, con s- intensivo.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 121v : sol. xij per imprest<br />

sora lu sponton ‘dodici soldi in prestito per lo spuntone’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 44r avena stars ij pesonal j et melg<br />

stars ij pesonal j et çupirel ij per m. j ÷ et j sponton ‘due stai<br />

e un pesinale di avene, due stai e un pesinale di miglio,<br />

due giubbetti per una marca e mezza e uno spuntone’.<br />

sporcela s.f. probabilmente un ‘tipo di pesce’ ; la voce non è registrata<br />

in nP, ma il significato lo si desume dall’argomento<br />

generale della c. 79v (V fasc.). UdiCalBCU1348/V c. 79v<br />

sporcela j e j ronp ‘una sporcela e un rombo’.<br />

spose s.f. ‘sposa, moglie’, vd. nP 1100 spôs con rinvio a nuvìz.<br />

UdiBCU373 c. 1r ancg di me spose voluntat ‘anche per<br />

volontà della mia sposa’.<br />

squedi: vd. scuedi.<br />

squedir v. ‘riscuotere, ricevere’, nP 992 scuédi. UdimisBCUospH<br />

c. IXr dey a Bonàs dnr. xxxvj per squedir la devida di mas<br />

‘diedi trentasei denari a Bonasso per riscuotere il debito<br />

del podere’.<br />

sta: sta, costituisce, risulta, nP 1105 stâ ‘stare’. trimarBCU147 Çuan Capon<br />

sta principal pagador per luy di libr. iiij di s. ‘Giovanni<br />

Cappone risulta il suo principale debitore, di quattro libbre<br />

di soldi’ 66 v .<br />

sta: sta, risiede, abita. UdiOspBCU1337/III item recevey di Sufie moglì chi<br />

fo di Pauli balistir sore una so casa la qual e sta frx. viiij ÷<br />

4r ancora ricevetti da sofia moglie del fu Paolo balestriere<br />

nove frisachensi e mezzo per una casa nella quale abita. item<br />

recevey di done Lenardine di Palut sore une chasa la qual e sta<br />

donge Sant Piero marter livris di frx. viij 4v ancora ricevetti


376<br />

otto libbre di frisachensi da donna leonardina di Paludo<br />

per una casa nella quale sta vicino a san Pietro martire.<br />

staçon s.f. ‘bottega, negozio, magazzino’, nP 1112 ant. stazon.<br />

si tratta del continuatore regolare del lat. stAtIOnEm,<br />

deverb. dal frequentativo di stARE, REW 8234, presente<br />

nella generalità dei testi friulani antichi, vd. Joppi 196,<br />

Corgnali (1933, § 17 stazon), CIV-OsP § 89 stazonar e §<br />

142 staçona ‘bottegaio’, cfr. stussi 256 staçon ‘magazzino,<br />

bottega’, CivBAnscc4 staçon. molto frequente nei Rotoli<br />

la locuzione roba di staçon probabilmente nel senso di<br />

‘vivande, roba da mangiare’. UdiCalBCU1348/III c. 1r<br />

per roba di staçon ‘per cose di bottega (vivande)’; c. 62r<br />

per roba di staçon e per j bo roso e per j vistido ‘per cose di<br />

bottega (vivande) e per un bue rosso e per un vestito’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 35r carta per man di Niculau Filition<br />

fata in la staçon di Costantino ‘carta per mano di nicolò<br />

Filition fatta nella bottega di Costantino’. ® CivOdoAsUana689<br />

c. 13v entello staçon di Martin di Siury ‘nella<br />

bottega di martino di siury’.<br />

stadera s.f. ‘stadera, bilancia’, nP 1106 stadère, stadérie, dal lat.<br />

stAtERAm, REW 8233, ClR 169, cfr. stussi 256 stadiera,<br />

stadera. UdiCalBCU1348/III c. 62v sol. xiiij or per<br />

far conçar la stadera ‘quattordici soldi per aggiustare la<br />

stadera’. UdiCalBCU1348/IV c. 24v suma pesa tuto oncis<br />

xiij a stadera ‘la somma pesa in tutto tredici once a stadera’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 22v chomperay in lu dì midiesim<br />

del mestry delis stadieris ‘comperai nello stesso giorno dal<br />

mastro delle stadere’.<br />

stadi: ven. stati. trimarBCU147 Noy semo stadi a Udin ‘noi siamo stati a<br />

<strong>Udine</strong>’ 13 r .<br />

*stafa s.f. ‘staffa’, nP 1106 stàfe, dal long. staffa, REW 8213.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 78v r. par j di stafis ‘ricevetti un<br />

paio di staffe’.<br />

stala: stalla, ricovero di animali, soprattutto bovini ed equini, nP 1108.<br />

UdiOspBCU1337/III item recevey di Çorço sora una stala<br />

di cavagli la qual jo gli afitay marcha di soldi j 1r ancora<br />

ricevetti da Giorgio per una stalla di cavalli che io gli affittai<br />

una marca di soldi. item recevey di ser Orlandin sore<br />

une stala la qual è daur la casa frx. viij 6r ancora ricevetti


377<br />

otto frisachensi da messer Orlandino per una stalla che è<br />

dietro la casa.<br />

stalis s.f. plu. forse ‘casacche, abiti da lavoro per le stalle’, non<br />

registrato con questo significato nel nP. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 71v io diey a Michel sartor di Greçan chi mi lavorà stalis<br />

viij e manichuli viij ‘io diedi a michele sarto di Grazzano<br />

che mi lavorò otto casacche e otto manichette’.<br />

stan: stanno. UdiOspBCU1337/III Aulive e-l marito lu qual stan Sot Mont<br />

XVIv Oliva e il marito che stanno in sottomonte.<br />

*stanga s.f. ‘stanga, pertica’, nP 1109-10 stàngie. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 54r lis stangis de sigristie ‘le sbarre della sacrestia’; c.<br />

65r sol. x per ij stangis chi forin mitudis in la sigristie ‘dieci<br />

soldi per due sbarre che furono messe nella sacrestia’; c.<br />

70v Toni de Maestre chi comperà stangis di saborà la fornàs<br />

‘Antonio della maestra che comperò stanghe per attizzare<br />

la fornace’.<br />

star staio, antica unità di misura per le granaglie corrispondente, a <strong>Udine</strong>, a<br />

circa 73 litri (6 pesinali), nP 1111, dal lat. sEXtARIUm,<br />

REW 7887, Piccini (1969-70: 634-5 sextarium, 658-9<br />

starium). UdiOspBCU1337/III Roman a dà un star ÷ pur<br />

di fit 10r rimane a (deve ancora) dare uno staio e mezzo<br />

sempre di affitto.<br />

star staio, antica unità di misura per le granaglie, nP 1111, dal lat. sEXtA-<br />

RIUm, REW 7887, Vicario (1999a: 234). trimarBCU147<br />

item r. da Danel Virili un star e mez di forment ed une quarte<br />

di melg ‘ancora ricevetti da Daniele Virili uno staio e mezzo<br />

di frumento e una quarta di miglio’ 48 v .<br />

stars, stari: stai, plu. di star. UdiOspBCU1337/III Stars di forment ij e pesonagl<br />

ij VIr due stai di frumento e due pesinali. item spendey<br />

per fà masanà agl povers stars di forment ij Xv ancora spesi<br />

per far macinare per i poveri due stai di frumento. item<br />

recevey di Juste figle Masiglut sore une braide la qual è pueste<br />

in puarte dal bon stars di forment iiij or 1v ancora ricevetti<br />

quattro stai di frumento da Giusta figlia di masiglut per<br />

un podere che è posto in porta del Bon. item recevey dal<br />

deto Durlì di Predeman pur sora aquel mas per l-an pasat di<br />

sora stars d-avene ij ÷ 8r ancora ricevetti due stai e mezzo<br />

di avena dal detto Odorico di Pradamano ancora per quel<br />

maso per due anni fa.


378<br />

stars: stai (m. plu.). trimarBCU147 item ex. per ij stars de fabe s. lij ‘ancora<br />

spesi per due stai di fava cinquantadue soldi’ 55 v .<br />

stele s.f. ‘stella’, nP 1113-4 stèle. UdiDuoBCU1200/VI c. 58r<br />

la stele la qual va in cime de cros ‘la stella che va in cima<br />

alla croce’.<br />

stiè: stette. trimarBCU147 R. di Dunys marcha j a mens s. ij sora iij ducaç<br />

chi al stiè di adà per mestri Piçul ‘ricevetti da Dunisso una<br />

marca meno due soldi sopra tre ducati che dovette dare a<br />

mastro Piccolo’ 36 v .<br />

stima: stima, valutazione, nP 1117 stìme, DEI 3635 stima ‘prezzo dato<br />

colla stimatura; azione dell’estimo’. trimarBCU147 item<br />

per cumplì la stima dal mulin s. viij ‘ancora otto soldi per<br />

completare la stima del mulino’ 30 r .<br />

stimar v. ‘stimare, valutare, misurare’, nP 1118 stimâ. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 3v vasello j di vino stimat congi iiij or a<br />

misura di clar e di most per sol. l lu congi ‘una botte di vino<br />

stimato quattro conzi a misura di chiaro e di mosto per<br />

cinquanta soldi al conzo’; c. 13r Culau Pividor di Percut dè<br />

dar vasello j di vino in j mio vaselo del bochalar stimat congi<br />

iiij or a clar per sol. xxxvj lu congi in sent Pieri et boca j di vin<br />

per implir lu vas ‘nicolao Pividore di Percoto deve dare una<br />

botte di vino in una mia botte misurato dal vasaio quattro<br />

conzi a san Pietro e una mezzetta di vino per riempire il<br />

vaso’; c. 17a v item si dè sogomar lu vasello menat a Maran<br />

a stimar ‘ancora si deve misurare la botte portata a marano<br />

a stimare’. ® UdiCriAPU36 c. 19r vendey a pre Zuan vasigl<br />

j di vino stimat conzi iij debisi sagomar non n-è fato presi<br />

del vino adì xiij di otuber per presi lu conzu s. lvj ‘ancora<br />

vendetti a don Giovanni una botte di vino stimato di tre<br />

conzi, si deve misurare, non ne è fatto prezzo del vino, il<br />

giorno tredici ottobre per prezzo di cinquantasei soldi al<br />

conzo’.<br />

stimidors: stimatori, valutatori, nP 1117 stimidôr, dal lat. AEstImARE +<br />

suff. -tOREm. trimarBCU147 In prima spendey ad Areane<br />

per vin in dos orys e per mançà chu noy r. glu stimidors dal<br />

mulin s. xiiij r ‘dapprima spesi quattordici soldi a Reana<br />

per vino in due volte e per mangiare, che noi ricevemmo<br />

gli stimatori del mulino’ 28 r . item spendey ad Udin per r.<br />

glu stimidors s. v ‘ancora spesi cinque soldi a <strong>Udine</strong> per gli


379<br />

stimatori’ 28 r .<br />

stirnum: sternitura, strame, foglie secche con le quali si fa il letto per le bestie,<br />

nP 1117 stiernidùre, dal lat. stERnERE ‘distendere per<br />

terra’, REW 8248, vd. DEI 3631 stèrnere. trimarBCU147<br />

item r. dal Pape per stirnum s. viij ‘ancora ricevetti otto soldi<br />

da Papa per strame’ 31 v .<br />

stivagl: stivali, nP 1118, REW 8264. UdiOspBCU1337/III Per un par di<br />

stivagl Vr per un paio di stivali. Per fà solà glu stivagl dal<br />

ciridor pan VIIr per far suolare gli stivali del cercatore di<br />

pane. item espendey per fà solà e schapinà glu stivagl dal ciridor<br />

pan frx. xvij XIVr ancora spesi diciassette frisachensi per<br />

far suolare e rimpedulare gli stivali del cercatore di pane.<br />

stival s.m. ‘stivale’, nP 1118 stivâl, dal lat. *stIVAlEm, vd.<br />

REW 8264 s.v. stIPs, stIPE. Al plu. si trova solo la<br />

forma con morfologia venez. stivali. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 46r sol. viij et galina j per j par di stivali in sent Michel<br />

‘otto soldi e una gallina per un paio di stivali’; c. 69v sol.<br />

xxiij per la fatura dela staderga ‘ventitre soldi per la fattura<br />

della stadera’; c. 136: r. per le fature di par di scarpis e stivali<br />

vij ‘ricevetti per le fatture di sette paia di scarpe e stivali’.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 45r Gabriel à finido marchas v et<br />

sol. xx per j stival ‘Gabriele ha finito cinque marche e venti<br />

soldi per uno stivale’.<br />

stivelis: stivaletti, scarpe nP 1118, vd. REW 8264. UdiOspBCU1337/III<br />

item espendey per un par di stivelis ala mamule e per nuf par<br />

di chalcaruc agl infantulis frx. lxiij XXIVr ancora spesi sessantatre<br />

frisachensi per un paio di stivaletti per l’inserviente<br />

e per nove paia di sandaletti per i bambini.<br />

*stivela s.f. ‘stivaletto’, nP 1118 stivèle, vd. REW 8264 s.v. stIPs,<br />

stIPE; nei Rotoli il termine si incontra solo al plurale. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 86r sol. xiiij or per j par di stivelis ‘quattordici<br />

soldi per un paio di stivaletti’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 82v sol. xij per imprest per stivelis de muglir ‘dodici soldi<br />

in prestito per gli stivaletti della moglie’; c. 83v sol. xiij dac<br />

a Çuan Davent per lis stivelis in otom ‘tredici soldi dati a<br />

Giovanni Davent per gli stivaletti in ottobre’; c. 179r per<br />

j par di stivelis ala moglir ‘per un paio di stivaletti per la<br />

moglie’. ® UdiOspBCU1337/III c. XXIVr espendey per<br />

un par di stivelis ala mamule e per nuf par di chalcaruc agl


380<br />

infantulis frx. lxiij ‘spesi sessantatre frisachensi per un paio<br />

di stivaletti per l’inserviente e per nove paia di sandaletti<br />

per i bambini’.<br />

stopa s.f. ‘stoppa, la parte meno fina del lino’, nP 1121 stòpe,<br />

dal lat. stUPPAm, REW 8332. UdiCalBCU1348/III c.<br />

89r ll. vj di lino et ll. xij ÷ di stopa per filar ‘sei libbre di lino<br />

e dodici libre di stoppa da filare’; c. 149r sol. xlv per teser<br />

paredi x di stopa adì xv in december ‘quarantacinque soldi<br />

per tessere dieci pareti di stoppa oggi quindici dicembre’.<br />

® UdiOspBCU1337/III c. XXIIv espendey per fà filà stopa<br />

agl povers frx. xij ‘spesi dodici frisachensi per far filare della<br />

stoppa per i poveri’; c. XXIVr espendey per fà filà vij livris<br />

di stope frx. xiiij ‘spesi per far filare sette libbre di stoppa’.<br />

stope, stopa: stoppa, la parte meno fina del lino, nP 1121, dal lat. stUPPAm,<br />

REW 8332. UdiOspBCU1337/III item espendey per fà filà<br />

stopa agl povers frx. xij XXIIv ancora spesi dodici frisachensi<br />

per far filare della stoppa per i poveri. item espendey per fà<br />

filà vij livris di stope frx. xiiij XXIVr ancora spesi per far<br />

filare sette libbre di stoppa.<br />

stran: strame, paglia, erbe secche, nP 1127, dal lat. stRAmEn, REW<br />

8287, vd. ClR 32-3. UdiOspBCU1337/III Stran per<br />

poni in glu leti del ospedal VIIIv strame da mettere nei letti<br />

dell’ospedale.<br />

stranie agg. f. ‘strana’, nP 1128 stràni. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

70v mestry Corat lavore glu modoni chi son di stranie forme<br />

‘mastro Corrado lavora i mattoni che sono di forma strana’.<br />

strazaro s.m. ‘straccivendolo’, cfr. nP 1131 strazzarûl con rinvio<br />

a pezzotâr. UdiDuoBCU1200/VII c. 4v maistro Francesco<br />

strazaro ‘mastro Francesco straccivendolo’.<br />

strileris vd. striliga.<br />

striliga s.f. ‘striglia, spazzola (da animale)’, nP 1134 strìghie, dal<br />

lat. stRIGIlEm, REW 8312. Potrebbe stare qui anche la<br />

forma di plu. strileris, non molto chiara. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 178v sol. iiij per j pediga e iij strileris ‘quattro soldi<br />

per una gombina e tre striglie’. UdiCalBCU1348/V all.<br />

1r c. 60 striliga j per sol. iij ‘una striglia per tre soldi’.<br />

stringaro s.m. ‘stringaio’, ma nP 1134 strìnghe ‘percossa’. Udi-<br />

DuoBCU1200/VII c. 13v maistro Agnulo stringaro ‘mastro<br />

Angelo stringaio’.


381<br />

stuc s.m. ‘stucco’, nP 1141 stuc, dal long. stuhhi, REW 8327;<br />

anche stucho. UdiCalBCU1348/IV c. 41r stucho j di sole<br />

adì vij in avost ‘uno stucco da suole oggi sette agosto’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 78v par ij di sole di stuc adì xxiiij<br />

in novembre ‘due paia di stucco da suole oggi ventiquattro<br />

novembre’.<br />

*studi s.m. ‘studio’, nP 1141 stùdi. UdiBCU518 c. 1r nugle ciose<br />

pluy ate e pluy siure che dalg studis di to figl ‘nessuna cosa<br />

più adatta e più sicura che gli studi di tuo figlio’.<br />

stupulin s.m. ‘stoppolino, parte meno fina del lino e della canapa’, di<br />

pregio ancora inferiore alla stopa (vd.); la voce, che presenta<br />

rispetto a stopa un doppio suffisso diminutivo, non è registrata<br />

nel nP. UdiCalBCU1348/III c. 124r r. tesidure pareç<br />

xij di drapo di stupulin per sol. vj lu paret ‘ricevetti dodici<br />

pareti di tessiture di tessuto di stoppolino per sei soldi la<br />

parete’; c. 124r r. tesiduris pareç viij di stupulin per sol. iiij or<br />

lu paret ‘ricevetti otto pareti di tessiture di stoppolino per<br />

quattro soldi la parete’.<br />

stuva s.f. ‘stufa’, ma anche ‘camera, stanza di abitazione riscaldata<br />

da una stufa’ o ancora ‘costruzione, opera idraulica’, nP<br />

1141-2 stùe, vd. REW 3108 s.v. *EXtUFARE, anche in<br />

CivBAnscc4 stuva. UdiCalBCU1348/IV c. 21v r. siridura<br />

j in la stuva ‘ricevetti una serratura nella camera’.<br />

stuva: camera, stanza di abitazione riscaldata da una stufa, nP 1141-2 stùe,<br />

cfr. REW 3108, Corgnali (1933, § 21 entello me stuvo ‘nella<br />

mia camera’), della Porta 836 stufa ‘stufa; salotto, tinello’,<br />

Piccini (1969-70: 666) stupa. trimarBCU147 Achest fo scrit<br />

per man di Matye in la stuva di ser Host ‘questo fu scritto<br />

per mano di mattia nella camera di messer Osto’ 22 v .<br />

stuvar s.m. ‘costruttore o venditore di stufe’ o anche ‘operaio<br />

addetto alla costruzione delle stùas, opere idrauliche’, nP<br />

1143 ant. stuvâr con rinvio a stuâr, da stuva (vd.) con suff.<br />

-ar indicante mestiere. UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 15<br />

Anderlì stuvar concy viij sel. j a ‘Anderlico costruttore di stufe<br />

sette conzi e un secchio’.<br />

stuvo s.f. ‘stufa’, ma anche ‘camera, stanza di abitazione riscaldata<br />

da una stufa’ o ancora ‘costruzione, opera idraulica’,<br />

nP 1141-2 stùe, vd. REW 3108 s.v. *EXtUFARE.<br />

CivBCU372 c. 4r in deman di sent Martin si gl’imprestay


382<br />

a Dreio ss. xx entello me stuvo ‘il giorno dopo san martino<br />

imprestai ad Andrea venti soldi nella mia camera’. Udi-<br />

CalBCU1348/IV c. 21v r. siridura j in la stuva ‘ricevetti<br />

una serratura nella camera’.<br />

su: su, vd. dat e dac per la formazione di verbo analitico con significato di<br />

‘alienare, cedere, vendere’. UdiOspBCU1337/III item<br />

recevey d-un camp lu qual jo fes semenà stars di sorch x lo<br />

qual fo dat su 10v ancora ricevetti di un campo che io feci<br />

seminare dieci stai di grano che fu regalato.<br />

sueç s.m. ‘soccio, soccida, forma di contratto agricolo’, nP<br />

1148 ant. suèz, dal lat. sOCIUm, REW 8056, DEI 3522<br />

sòccio ‘soccida’ e sòccida ‘accomandita di bestiame a metà<br />

guadagno e metà perdita’; per la loc. in sueç ‘a soccida, in<br />

società, in comproprietà’, cfr. DEI 2050 it. ant. insocciare<br />

‘assocciare, porre il bestiame a soccio’. CivBCU372 c. 2v<br />

prisint Denel Miliana e Ponteleon so visin e la vachio raman<br />

pur in sueç per meytat ‘presente Daniele miliana e Pantaleone<br />

suo vicino e la vacca rimane pure in soccida per la metà’;<br />

c. 4r chest è oltro la rason ch’el hà cun me in sueç ‘questo è<br />

oltre il conto che lui ha con me in soccida’. trimarBCU147<br />

c. 29r per licofç di vachis d-in sueç ed asay altris chiossis s.<br />

xxij ‘per i termini (riscatti) di vacche in comproprietà e<br />

molte altre cose’. UdiCalBCU1348/III c. 152r la vacha<br />

rosa in soco per megità ‘la vacca rossa in soccida per metà’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 46v j manço in soço del pel çimul<br />

‘un manzo in soccida dal pelo pezzato’.<br />

sueç soccio, soccida, forma di contratto agricolo, dal lat. sO-<br />

CIUm, REW 8056, vd. nP 1148 e DEI 3522 sòccio ‘soccida’<br />

e sòccida ‘accomandita di bestiame a metà guadagno<br />

e metà perdita’; nella loc. in sueç ‘a soccida, in società, in<br />

comproprietà’, cfr. DEI 2050 it. ant. insocciare ‘assocciare,<br />

porre il bestiame a soccio’. la voce, segnalata da Joppi<br />

(1878: 340), è commentata a pie’ di pagina dallo stesso<br />

Ascoli, che osserva come si tratti della “notevole e regolare<br />

elaborazione vernacola del lat. ‘socio-’ non meno notevole<br />

e regolare di quel che sia il tosc. soccio”. Il termine ricorre<br />

anche nel Frammento di rotolo cividalese, presentato una<br />

prima volta da Joppi (1878: 205, “la vachio raman pur in<br />

suez par meytat”) e ripreso da Corgnali (1933: 136, “ela


383<br />

vachio raman pur in sueç p(er) meytat” ‘e la vacca rimane<br />

pure a soccida per metà’). Attestati anche il participio<br />

passato del verbo *insoçà ‘dare a soccida, in comproprietà’<br />

(cfr. qui insoçada a c. 2 r ) e il sost. sozan ‘mezzadro’, ancora<br />

in Corgnali (1933: 134, “chi gli porta zuanut so sozan”<br />

‘che gli portò Giovannino suo mezzadro’), vd. della Porta<br />

794 sozan, Piccini (1969-70: 643) sozanus e ancora DEI<br />

3522 sòccio ‘chi costudisce il bestiame dato a soccida’.<br />

trimarBCU147 item per licofç di vachis d-in sueç ed asay<br />

altris chiossis s. xxij ‘ancora per i termini (riscatti) di vacche<br />

in comproprietà e molte altre cose’ 29 r . R. di Danel Tius<br />

per d-in sueç per j vaca s. xxviij ‘ricevetti ventotto soldi da<br />

Daniele tiusso per la comproprietà di una vacca’ 42 r .<br />

sueç: soccio, soccida, forma di contratto agricolo, vd. § 3.1.<br />

suese s.m. ‘suocero’, nP 1148 suèzar, dal lat. tardo sOCE-<br />

RUm per il class. sOCRUm, REW 8054, ClR 108,<br />

qui con dileguo della vibrante scoperta in fine di parola.<br />

CivPorBCU216 c. 1r Martin pago mo per lu fit per Crissman<br />

chu fo so suese ‘martino paga adesso per l’affitto di<br />

Crismano che fu suo suocero’. UdiCalBCU1348/III c. 34v<br />

sol. xxxvj per imprest defalchat sora li fiti di Vicinç soser dal<br />

det Vit ‘trentasei soldi in prestito, detratto per gli affitti di<br />

Vincenzo, suocero del suddetto Vito’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 1r in prisinça Domini inferedor so soser ‘alla presenza<br />

di Domenico maniscalco suo suocero’.<br />

suma s.f. ‘somma’, nP 1149 sùme, dal lat. sUmmAm, REW<br />

8454. UdiCalBCU1348/III c. 75r infina la suma di marcha<br />

j ÷ ‘fino alla somma di una marca e mezza’; c. 185v suma<br />

fata cum Pieri e cum Çuan fradis filg Tomat masars restin<br />

a dar marchas lxiij mens sol. xl ‘somma fatta con Pietro e<br />

con Giovanni fratelli, figli di tommaso, massari, devono<br />

ancora dare sessantatre marche meno quaranta soldi’.<br />

*sumar v. ‘sommare’, nP 1149 sumâ, denom. dal lat. sUmmUs,<br />

REW 8454. UdiCalBCU1348/III c. 155r sumada rasone<br />

in duto ‘sommato il conto in tutto’.<br />

sumitieri vd. simitiery.<br />

sumo s.f. ‘somma’, nP 1149 sùme, dal lat. sUmmAm, REW<br />

8454. CivBCU372 c. 4r sumo fatto rason io Zan chun Domenìs<br />

pistò ‘somma fatto il conto io Gianni con Domenisso


384<br />

panettiere’. UdiCalBCU1348/III c. 75r infina la suma di<br />

marcha j ÷ ‘fino alla somma di una marca e mezza’; c. 185v<br />

suma fata cum Pieri e cum Çuan fradis filg Tomat masars<br />

restin a dar marchas lxiij mens sol. xl ‘somma fatta con Pietro<br />

e con Giovanni fratelli, figli di tommaso, massari, devono<br />

ancora dare sessantatre marche meno quaranta soldi’.<br />

sur s.f. ‘sorella’, ma qui anche ‘suora’, nP 1151 sûr, dal lat.<br />

nom. sOROR, REW 8102. UdiBCU836/G c. 1r sur<br />

Chaterina di Santa Clara ‘suor Caterina di santa Clara’.<br />

trimarBCU147 c. 60v s. iij per covert a nostre sor de fradella<br />

a Montenà ‘tre soldi per l’alloggio per le nostre (con)sorelle<br />

della confraternita a montegnacco’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 22v ll. iij et oncis iij di formadi per sol. iij la lira mandat<br />

per la sur adì xvij in seseledor ‘tre libbre e tre once di<br />

formaggio per tre soldi la libbra mandato per mezzo della<br />

sorella oggi diciassette luglio’. UdiCalBCU1348/IV c. 5v<br />

vasiluto j stimat selis ij dat ala sur ‘una botticella stimata<br />

due secchi data alla sorella’.<br />

sur s.f. ‘sorella’, nP 1151 sûr, dal lat. nom. sOROR, REW<br />

8102. Con il medesimo significato, a fianco della forma<br />

frl. sur (e anche sura), è presente, ma decisamente meno<br />

frequente, anche la forma con suff. dim. surela, che nP<br />

1151 ant. surèla registra però limitatamente al significato<br />

religioso. UdiCalBCU1348/III c. 3v ll. j ÷ di olio dat ala<br />

surela adì iij in març per dnr. iiij or la lira ‘una libbra e mezza<br />

di olio dato alla sorella oggi tre marzo per quattro denari<br />

la libbra’; c. 21r mandat per so sura ‘mandato tramite sua<br />

sorella’; c. 22v ll. iij et oncis iij di formadi per sol. iij la lira<br />

mandat per la sur adì xvij in seseledor ‘tre libbre e tre once di<br />

formaggio per tre soldi la libbra mandato per mezzo della<br />

sorella oggi diciassette luglio’; c. 22v ll. v di formadi mens<br />

oncis iij per sol. iij la lira mandat pal fradi e per la sur adì j<br />

in avost ‘cinque libbre di formaggio meno tre once per tre<br />

soldi la libbra mandato per mezzo del fratello e della sorella<br />

oggi primo agosto’; c. 51v pesonalg v di sigela et pesonal j di<br />

forment per sol. xviij lu pesonal mandat per la sur adì vij in<br />

maço in prisinça Pauli ‘cinque pesinali di segala e un pesinale<br />

di frumento per diciotto soldi al pesinale mandato con la<br />

sorella oggi sette in maggio alla presenza di Paolo’; c. 52v


385<br />

Galiana moglir chi fo Marin surela di Culau Cristinan di<br />

Clauglan ‘Galliana moglie del defunto marino, sorella di<br />

nicolao Cristinan di Clauiano’. UdiCalBCU1348/IV c.<br />

5v vasiluto j stimat selis ij dat ala sur ‘una botticella stimata<br />

due secchi data alla sorella’. UdiCalBCU1348/V c. 1r :<br />

per la sapultura dela surela ‘per la sepoltura della sorella’.<br />

® GEm-BAl c. 10v la sor Scopul ‘la sorella di scopul’.<br />

surela vd. sur.<br />

suscitaxon s.f. ‘resurrezione’, cultismo, non registrato nel nP. Udi-<br />

BatBCUospB c. 31v al terço çorno averàs festa ch’io faray<br />

suscitaxon ‘al terzo giorno ci sarà festa, che io farò la resurrezione’.<br />

sutil agg. ‘sottile, magro, affilato’, nP 1153 sutîl. UdiBCU836/G<br />

c. 1r Francescha molgì Iacu sutil ‘Francesca moglie di Giacomo<br />

sottile’.<br />

suvignir v. ‘aiutare, venire in soccorso’, nP 1134 suvignî con rinvio<br />

a sovignî. CivtriBCU1279 c. 67v una coleta infra li fradelli<br />

per suvignir el povero fradello ‘una colletta tra i confratelli<br />

per aiutare il povero confratello’. UdischBCUospD c. 2r<br />

la ditta fraternitade sia obligada de sovegnir a ogni fradello<br />

e sorella in la sua necessità ‘la suddetta confraternita sia<br />

obbligata a soccorrere ogni confratello e consorella nel suo<br />

bisogno’.<br />

syridurar vd. siridurar.<br />

taça s.f. ‘bicchiere’, anche unità di misura per liquidi, nP 1179<br />

tàzze, dall’arabo tassa, REW 8594. UdiCalBCU1348/IV c.<br />

3r r. fiorini iij d-oro et sol. xl per botoni lxxx e taça j ‘ricevetti<br />

tre fiorini d’oro e quaranta soldi per ottanta bottoni e un<br />

bicchiere’; c. 39r j taça d-arigint ‘un bicchiere d’argento’.<br />

tachis s.f. plu. ‘toppe, pezze, rattoppi’, vd. nP 1164 tacòn, con<br />

suffisso accrescitivo. UdiDuoBCU1200/VI c. 63r sol. lx<br />

per xij chiamis chi io fes lavà e chusì sù lis tachis chi van dapìs<br />

‘60 soldi per dodici camici che io feci lavare e cucire su le<br />

toppe che vanno sotto’; c. 79v e convignie discusì lis tachis<br />

dapìs e cusilis sù e conçà e lavà j o umeral ‘lei si accordava di<br />

scucire le tacche sotto e cucirle sopra e aggiustare e lavare<br />

un omerale’.<br />

taconedor s.m. ‘rappezzatore, rattoppatore’, deverb. da nP 1164<br />

taconâ. CivtriBCU1279 c. 66v maistro Iacobo taconedor


386<br />

‘mastro Jacopo rappezzatore’.<br />

tadesco, todesco: (it./ven.) tedesco, vd. todesch. trimarBCU147 item spendey<br />

far proveder lu tadesco chu iaseva in la casa di ser Hosto e in<br />

la sua sepultura s. lij ‘ancora spesi per prendersi cura del<br />

tedesco che giaceva nella casa di messer osto e per la sua<br />

sepoltura cinquantadue soldi’ 51 r . item spendey per quatri<br />

bregi per fà la cassa al todesco s. xiiij ‘ancora spesi per quattro<br />

tavole per fare la cassa (da morto) al tedesco quattordici<br />

soldi’ 51 r .<br />

taglà: tagliare. UdiOspBCU1337/III Per fà taglà glu midiesims lens IXr per<br />

far tagliare la medesima legna. item espendey per fà taglà<br />

glu deti legni frx. vj XXVIr ancora spesi sei frisachensi per<br />

far tagliare la detta legna.<br />

taglar v. ‘tagliare’, nP 1166 tajâ, dal lat. tAlIARE, REW 8542.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 11r sol. iiij or per lavoredor j taglar<br />

legnis ‘quattro soldi per un giorno lavorativo per tagliare<br />

legna’; c. 149v r. braç xxviiij ÷ di blaf per sol. l amonta ll.<br />

lxxiij et sol. xv taglay sora braç viiij or ‘ricevetti ventinove<br />

braccia e mezzo di biavo per cinquanta soldi, somma settantatre<br />

lire e quindici soldi tagliai in più nove braccia’.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 89v io Niculau resto a dar per lu<br />

porcho vindut centul del-orela < teglata > negra a sent Martin<br />

‘io nicolò devo ancora dare per il maiale venduto stretto<br />

dall’orecchia < tagliata > nera a san martino’.<br />

tal agg. ‘tale’, nP 1166 tâl. UdiBCU373 c. 1r certamentri soi<br />

di tal nature chu davant ch-io mueri, no mi jess di memorie<br />

fin ch-io non hebi a plen rindut et satisfat agl amis pagl sirvisis<br />

ricivuz ‘certamente sono di tale natura che prima che io<br />

muoia, non mi esce di memoria finché non abbia pienamente<br />

reso e soddisfatto gli amici per i servigi ricevuti’.<br />

taponedor s.m. ‘tappo, chiusura’, deverb. dal frl. taponâ, nP 1172,<br />

quindi ‘strumento che serve per chiudere’, dal franc. tappo,<br />

REW 8565.2. UdiCalBCU1348/IV c. 33r sol. xlij per legar<br />

selis ij e per taponedor j di stuva ‘quarantadue soldi per legare<br />

due secchi e per un tappo da stufa’.<br />

tardança s.f. ‘ritardo’, non registrato nel nP. UdiBatBCUospB c. 16v<br />

çença tardança per quelli che à fatta falança ‘senza ritardo<br />

per quelli che hanno fatto peccato’.<br />

tarmat p.p. del v. *tarmar ‘tarmare, essere roso dalle tarme’, nP


387<br />

1173 tarmâsi, vd. REW 8586 s.v. tARmEs-ItE. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 137v façul j di seda chativo tarmat ‘uno<br />

fazzoletto di seta cattivo tarmato’.<br />

taschar borsaio, valigiaio, artigiano che fa tasche o borse, nP 1658, REW<br />

8592, vd. Piccini (1969-70: 677) tasca ‘borsa’. UdiOspBCU1337/III<br />

item recevey di Çuan taschar çiner Grandanec<br />

sore une casa la qual è posta in borch di Chusignà livris<br />

di ueli ij 5r ancora ricevetti due libbre di olio da Giovanni<br />

borsaio genero di Grandanetti per una casa che si trova in<br />

borgo Cussignacco.<br />

tase s.f. ‘catasta’, nP 1176 tàsse, dal franc. tas ‘Haufe’, REW<br />

8591. UdiDuoBCU1200/VI c. 65v j e tase di lens chi comperà<br />

Bortolamio des Cistiarnis ‘una catasta di legna che comperò<br />

Bertolomeo delle Cisterne’; c. 67v per ij tasis di lens chi<br />

comperà ‘per due cataste di legna che comperò’. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 127v marcha j et sol. lxiiij or per j tassa di<br />

legnis adì x in december ‘una marca e sessantaquattro soldi<br />

per una catasta di legna, oggi dieci dicembre’.<br />

tasis vd. tase.<br />

tassa s.f. ‘catasta’, nP 1176 tàsse. la voce proviene dal franc. tas<br />

‘Haufe’, REW 8591, come il fr. e il prov. tas, di analogo<br />

significato; il frl. tassa presenta il passaggio dal maschile<br />

al femminile. l’attestazione del termine, nei Rotoli, costituisce<br />

la più antica per ora registrata. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 127v marcha j et sol. lxiiij or per j tassa di legnis adì x<br />

in december ‘una marcxa e sessantaquattro soldi per una<br />

catasta di legna, oggi dieci dicembre’.<br />

taulina s.f. ‘quota, contributo’, cfr. nP 1177 taulìne solo come<br />

dim. di tàule ‘tavola’, ma qui con il significato di ‘quota’<br />

da versare alla confraternita. UdischBCUospD c. 5r non<br />

è obligado de pagar la taulina ‘non è obbligato a pagare la<br />

(sua) quota’.<br />

taverna s.f. ‘taverna, osteria’, nP 1658 ant. tavèrna, dal lat. tABERnAm,<br />

REW 8510. UdiCalBCU1348/IV c. 55v sol. j per<br />

vin in la taverna Çian ‘un soldi per vino nella taverna di<br />

Canziano’. UdiCalBCU1348/V c. 54v sol. x in la taverna<br />

del Ciulidin la vilia di sent Bertolomeu ‘dieci soldi nella<br />

taverna del Ciulidino la vigilia di san Bartolomeo’.<br />

tavernar s.m. ‘taverniere, oste’, nP 1658 ant. tavernâr, regolare dal


388<br />

lat. tABERnARIUm, REW 8510a, anche in CivBAndmc<br />

14 Culau tavernar ‘nicolò taverniere’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 138r in prisinça Pieri Pesant e Blas chaliar e Francesc<br />

Carniluto tavernar tuti di borgo d-Aquilegia ‘alla presenza<br />

di Pietro Pesante e Biagio calzolaio e Francesco Carnelutto<br />

taverniere, tutti di borgo Aquileia’; c. 145v in prisinça<br />

Denel d-Aribisin tavernar di borgo d-Aquilegia ‘alla presenza<br />

di Daniele Ribisini taverniere di borgo Aquileia’. UdiCal-<br />

BCU1348/IV c. 10v in prisinça del mamul dal det mulinar<br />

e Francesc di Pavia tavernar adì iiij or in març ‘alla presenza<br />

del garzone del suddetto mugnaio e Francesca di Pavia<br />

taverniere, oggi quattro marzo’.<br />

taviele s.f. ‘campagna coltivata’, nP 1178 tavièle, dal lat.<br />

tABEllAm, vd. anche Piccini 465 tavella, tab-.<br />

VenmarBCU1275/II c. 23v j e so braide pueste in la taviele<br />

de Puertis ‘un suo podere posto nella campagna di Portis’.<br />

tavolar s.m. ‘tavolato, piano di tavole’, non registrato in nP, dal frl.<br />

tàule ‘tavola’, nP 1177, dal lat. tABUlAm, REW 8514<br />

con suff. -ar. UdiCalBCU1348/IV c. 46r Matio arodar<br />

sol. xx per bregis per clodi per far j tavolar ‘matteo ruotaio<br />

venti soldi per tavole e per chiodi per fare un tavolato’.<br />

tefania vd. Pascha.<br />

teglo: tiglio, nP 1180 tei. UdiOspBCU1337/III item recevey di Francescho<br />

figlo chi fo di Cole sore une casa la qual el sta in Puschol là<br />

del teglo çu per una androna frx. viij 15r ancora ricevetti<br />

otto frisachensi da Francesco del fu Cola per una casa nella<br />

quale abita in Poscolle vicino al tiglio giù per un vicolo.<br />

telar s.m. ‘telaio, armatura’, nP 1180 telâr, vd. REW 8620<br />

s.v. tElA. UdiDuoBCU1200/VI c. 45r per j o telar di j e<br />

figniestre chi io gli vendey ‘per un telaio di una finestra che<br />

io gli vendetti’.<br />

tele: tela, nP 1181, REW 8620. UdiOspBCU1337/III item espendej per fà<br />

tesi xij parec di tele di lin agl povers frx. lij XXIXr ancora<br />

spesi cinquantadue frisachensi per far tessere dodici pareti<br />

di tela di lino per i poveri.<br />

telg s.m. ‘tiglio’, nP 1180 tèi, vd. REW 8735 s.v. tIlIA, ClR<br />

228. nei Rotoli accompagna di frequente il sostantivo soga<br />

‘fune, corda’. UdiCalBCU1348/III c. 3r p. xxxij per soga di<br />

telg e per vin adì v in avost ‘trentadue piccoli per corda di


389<br />

tiglio e per vino oggi cinque agosto’. ® UdiOspBCU1337/<br />

III c. 15r recevey di Francescho figlo chi fo di Cole sore une<br />

casa la qual el sta in Puschol là del teglo çu per una androna<br />

frx. viij ‘ancora ricevetti otto frisachensi da Francesco del<br />

fu Cola per una casa nella quale abita in Poscolle vicino al<br />

tiglio giù per un vicolo’.<br />

temesà v. ‘setacciare, passare al setaccio, vagliare’, nP 1169 tamesâ;<br />

la voce è dal gall. tAmIsIUm, REW 8551, cfr. it. ant.<br />

tamigio, DEI 3708-9. UdiDuoBCU1200/VI c. 78v sol.<br />

vj chi diey alla temesarie per j o draçut chi io comperay di gliè<br />

per temesà savalon ‘sei soldi che diedi alla stacciatrice che<br />

un piccolo setaccio che io comperai da lei per setacciare<br />

sabbia’.<br />

temesar s.m. ‘stacciaio, chi fa o vende stacci e crivelli’, nP 1169<br />

tamesâr, dallo stesso frl. tamês ‘staccio’, nP 1169; la voce è<br />

dal gall. tAmIsIUm, REW 8551 e si trova regolarmente<br />

nel terg. e mugl. tamìs, Doria 432, Zudini/Dorsi 167, cfr.<br />

prov. tamis, it. ant. tamigio, DEI 3708-9 UdiCalBCU1348/<br />

III c. 113v bocis vij di vin dat a Pauli temesar per p. vij<br />

la boça ‘sette mezzette di vino dato a Paolo stacciaio per<br />

sette piccoli la mezzetta’. ® UdiPelAPG12 c. 28v dogna<br />

lu Guerço Çillin e dogna Pauli temesar ‘vicino a Egidietto<br />

il guercio e vicino a Paolo stacciaio’<br />

temesarie s.f. ‘stacciatrice’, vd. nP 1169 tamesadôr. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 78v sol. vj chi diey alla temesarie per j o draçut chi io<br />

comperay di gliè per temesà savalon ‘sei soldi che diedi alla<br />

stacciatrice che un piccolo setaccio che io comperai da lei<br />

per setacciare sabbia’.<br />

temesaro s.m. ‘stacciaio, chi fa o vende setacci’, nP 1169 tamesadôr.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 7v Pasculin temesaro ‘Pascolino<br />

stacciaio’. UdiCalBCU1348/III c. 113v bocis vij di vin dat<br />

a Pauli temesar per p. vij la boça ‘sette mezzette di vino dato<br />

a Paolo stacciaio per sette piccoli la mezzetta’.<br />

ten: tiene, occupa, ha in affitto. UdiOspBCU1337/III Sore un mas lu qual<br />

el ten 1r per un maso che occupa. item recevey di Gnese di<br />

borch di Glemone sore un prat lu qual e ten frx. lx e galinis<br />

ij 12r ancora ricevetti da Agnese di borgo Gemona per un<br />

prato che ha in affitto sessanta frisachensi e due galline.<br />

item recevey di Chuluse brut chi fo di Chuchat di Pagnà


390<br />

sore une part di mas lu qual e ten quartis iij di forment 16v<br />

ancora ricevetti tre quarte di frumento da nicolussa nuora<br />

del fu Cuccatto di Pagnacco per una parte di podere che<br />

(lei) tiene.<br />

*tençer v. ‘tingere’, nP 1183 tènzi, dal lat. tInGERE, REW 8750.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 148v sol. xl per imprest adì xviiij or<br />

in març lu dì ch-el tençè lu drapi ‘quaranta soldi in prestito<br />

oggi ventinove marzo, il giorno che tinse il tessuto’.<br />

tentor s.m. ‘tintore’, nP 1183 tentôr, deverb. dal lat. tInGERE,<br />

REW 8750. CivtriBCU1279 c. 66v maistro Stephano tentor<br />

‘mastro stefano tintore’. UdiCalBCU1348/III c. 107r<br />

Lorenço tentor Lenar chi sta in borgo di Glemona apreso lu<br />

ponte ‘lorenzo tintore figlio di leonardo che sta in borgo<br />

Gemona vicino al ponte’.<br />

tentor s.m. ‘tintore’, nP 1183 tentôr, deverb. dal lat. tInGERE,<br />

REW 8750. UdiCalBCU1348/III c. 107r Lorenço tentor<br />

Lenar chi sta in borgo di Glemona apreso lu ponte ‘lorenzo<br />

tintore figlio di leonardo che sta in borgo Gemona vicino<br />

al ponte’.<br />

teran s.m. ‘terrano, qualità di vino nero dell’Istria’, nP 1183 teràn.<br />

CivBCU372 c. 3r no gl’ay mitut in rason selis iiij or di teran<br />

‘non gli ho messo in conto quattro secchie di terrano’.<br />

terca: terza. UdiOspBCU1337/III Per la terca setemane di decenbri VIIr per<br />

la terza settimana di dicembre.<br />

*tercerolo s.m. ‘chiodo per zoccoli’, nP 1187 tiarzarûl, cfr. stussi 258<br />

terçarol ‘vela minore della nave’. UdiCalBCU1348/III c.<br />

145r sol. xij per clodi terceroli e j caro di legnis ‘dodici soldi<br />

per chiodi da zoccoli e un carro di legna’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 24v centenar ccc di terceroli al nevot e al filg ‘trecento<br />

chiodi da zoccoli al nipote e al figlio’. ® UdiCriAPU38<br />

c. 17r per tre centenar de terceroli e uno centenar de lataroli<br />

spese s. xj ‘spese undici soldi per tre centinaia di chiodi per<br />

zoccoli e un centinaio di chiodi per pertiche’.<br />

terein vd. teren.<br />

teren s.m. ‘terreno, appezzamento di terra, area’, nP 1184 terèn;<br />

anche nella forma dittongata terein. UdiDuoBCU1200/<br />

VII c. 5r una casa posta in Grazan oltra la roya cum certo<br />

teren dredo ‘una casa situata in Grazzano oltre la roggia<br />

con un po’ di terreno dietro’. VenmarBCU1275/II c. 15v


391<br />

lasà ala fradagle un terein lu qual fo di Piligrin di Venzon<br />

‘lasciò alla confraternita un terreno che fu di Pellegrino di<br />

Venzone’; c. 16r un bochon di culture over terein pueste in<br />

Pluern ‘un pezzo di terreno coltivato cioè un terreno posto<br />

a Pioverno’; c. 23r lu prat di Iacum Micòs e-l terein di<br />

Salon ‘il prato di Giacomo micosso e il terreno di salon’;<br />

c. 34r un bocon di terein puest apreso lu quel che fo di Pauli<br />

di Nichulau Pisdugle ‘un pezzo di terreno posto appesso il<br />

colle che fu di Paolo di nicolò Pisdugle’.<br />

tereng: terreno, nP 1184, dal lat. tERREnUm, REW 8672. UdiOspBCU1337/III<br />

item recevey di Subitin moglì chi fo di<br />

Francescho sartor sore un tereng lu qual è donge lu gorgho<br />

frx. iiij or 4v ancora ricevetti quattro frisachensi da subitina<br />

moglie del fu Francesco sarto per un terreno che si trova<br />

vicino al gorgo.<br />

terengs: terreni. UdiOspBCU1337/III item recevey di Francescho pividor sore uns<br />

terengs chi furin di Beltramin pesonagl di forment ij 5r ancora<br />

ricevetti due pesinali di frumento da Francesco suonatore<br />

di cornamusa per dei terreni che furono di Beltramino.<br />

termenà: dare il “termine”, la scadenza, citare in giudizio, nP 1184 termenâ,<br />

DEI 3759 terminare, anche in Benincà/Vanelli (1998, §<br />

66 l-intint di termenarlu ‘intende citarlo in giudizio’). trimarBCU147<br />

Spendey per termenà cun Tomat di Primulà<br />

sol. xxxiij ‘spesi trentatre soldi per citare in giudizio con<br />

tommaso di Primulacco’ 13 v . Spendey per termenà cun<br />

Blas di Val sol. xxiiij or ‘spesi ventiquattro soldi per citare<br />

Biagio di Valle’ 20 r .<br />

termeno vd. tiarmit.<br />

termin: vd. tiarmin.<br />

termit s.m. ‘termine, scadenza’, nP 1186-7 tiàrmin, tiàrmit, dal<br />

lat. *tERmItEm, REW 8666, nei Rotoli senza dittongazione<br />

della media tonica; la forma friulana con la nasale<br />

finale è dal lat. tERmInEm. UdiCalBCU1348/III c. 7r<br />

star j di sigela per sol. xliiij or adì v in aprilis termit a Pascha<br />

‘uno staio di segala per quarantaquattro soldi oggi cinque<br />

aprile, scadenza a Pasqua’; c. 10v Blas Pidùs è pagador in<br />

prisinça Francesc chi fo di Pavia chi sta in la mia chasa e<br />

Hostasi è fedesor adì x in aprilis termit a s.ta Maria ‘Biagio<br />

Pidusso è pagatore alla presenza di Francesco che fu di


392<br />

Pavia, che sta nella mia casa, e Ostasi è fideiussore oggi<br />

dieci aprile, scadenza a santa maria’; c. 13r Çuan sartor<br />

testemony predet è fedesor in part e in dut termit in sent Çuan<br />

di Pascha ‘Giovanni sarto testimone suddetto è fidesiussore<br />

in parte e in tutto; scadenza a san Giovanni di Pasqua’. ®<br />

UdiCriAPU25 c. 2v e-l tiarmit si chomença in november ‘e<br />

la scadenza comincia in novembre’.<br />

termit vd. tiarmit.<br />

ternal agg. ‘eterno’, non registrato nel nP, corrispondente all’it.<br />

ant. eternale, con aferesi della vocale iniziale.<br />

UdiBatBCUospB c. 32v al fogo ternal te conven çire ‘al fuoco eterno<br />

ti conviene andare’.<br />

terra: (it.) terra. trimarBCU147 Lu dì ch-el fo mitut soto terra ‘il giorno che<br />

fu messo sotto terra’ 12 v .<br />

terren: terreno, nP 1184 terèn, dal lat. tERREnUm, Vicario (1999a:<br />

235 tereng). trimarBCU147 Al brick per impatzà lo terren<br />

‘all’esattore per vincolare il terreno’ 60 r .<br />

tesedor s.m. ‘tessitore’, nP 1183 ant. tesedor con rinvio a tiessidôr,<br />

nP 1188, dal lat. tEXERE con suff. d’agente -tOREm.<br />

UdiBCU836/G c. 1r Valtir tesedor ‘Gualtiero territore’.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 5r dnr. xxxxvj per vin in un vasilut<br />

dal tesedor ‘46 denari per vino in una botticella del tessitore’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 2r Toni tesedor di borgo d-Aquilegia<br />

‘Antonio tessitore di borgo Aquileia’; c. 3v Çuan filg chi fo<br />

Vignut tesedor di Chaminet ‘Giovanni figlio del fu Venuto<br />

tessitore di Caminetto’; c. 131v Tomat tesedor chi fo da<br />

Risano habitant in Rauset ‘tommaso tessitore che fu di<br />

Risano abitante a Rauscedo’; c. 133r Toni e Candit fradis<br />

filg Durlì tesedor di borgo d-Aquilegia ‘Antonio e Candito<br />

fratelli, figli di Odorlico tessitore di borgo Aquileia’.<br />

tesedor s.m. ‘tessitore’, nP 1183 ant. tesedor con rinvio a tiessidôr,<br />

nP 1188, dal lat. tEXERE con suff. d’agente -tOREm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 2r Toni tesedor di borgo d-Aquilegia<br />

‘Antonio tessitore di borgo Aquileia’; c. 3v Çuan filg chi fo<br />

Vignut tesedor di Chaminet ‘Giovanni figlio del fu Venuto<br />

tessitore di Caminetto’; c. 131v Tomat tesedor chi fo da Risano<br />

habitant in Rauset ‘tommaso tessitore che fu di Risano<br />

abitante a Rauscedo’; c. 133r Toni e Candit fradis filg Durlì<br />

tesedor di borgo d-Aquilegia ‘Antonio e Candito fratelli, figli


393<br />

di Odorlico tessitore di borgo Aquileia’. ® UdiCriAPU27<br />

c. 64r Flurit tesedor ‘Floritto tessitore’. UdiCriAPU36 c. 5v<br />

Zuan tesador ‘Giovanni tessitore’. UDI-GIO c. 22v Van<br />

tesedor di Lene di Marc ‘Gianni tessitore (figlio) di Elena<br />

di marco’.<br />

teser v. ‘tessere’, nP 1188 tièssi, dal lat. tEXERE. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 149r per teser drapo pareç xxxij ‘per tessere<br />

trentadue pareti di tessuto’; c. 149r sol. xlv per teser paredi x<br />

di stopa adì xv in december ‘quarantacinque soldi per tessere<br />

dieci pareti di stoppa oggi quindici dicembre’. UdiCal-<br />

BCU1348/IV c. 41r r. la moglir ll. xxvij di filat per teser<br />

‘ricevette la moglie ventisette libbre di filato da tessere’. ®<br />

UdiOspBCU1337/III c. XVIIIr espendey per fà tesi xij parec<br />

di drap agl povers frx. lij ‘spesi cinquantadue frisachensi per<br />

far tessere dodici pareti di panno per i poveri’.<br />

tesera s.f. voce non registrata in nP, né in altri testi friulani antichi.<br />

Dai contesti dei Rotoli pare trattarsi di un contenitore per<br />

liquidi (vd. c. 148v) o di una misura per gli stessi; il plu. è<br />

tesere. UdiCalBCU1348/III c. 148v dè dar Primo per vino<br />

mitudo in doy tesere per Marcho ‘Primo deve dare per vino<br />

messo in due tessere a marco’; c. 149v per marcha per tesere<br />

ij fata rason in sent Çuan ‘per (una?) marca per due tessere,<br />

fatto il conto a san Giovanni’; c. 149v r. tesera j per mestri<br />

Primo sol. lxxxij mens p. ij adì xj in çulg ‘ricevetti una tessera<br />

da mastro Primo, soldi ottantadue meno due piccoli, oggi<br />

undici luglio’.<br />

tesi: tessere, nP 1188 tiessi, REW 8693, cfr. tesedor in Corgnali (1945, § 16).<br />

UdiOspBCU1337/III item espendey per fà tesi xij parec di<br />

drap agl povers frx. lij XVIIIr ancora spesi cinquantadue<br />

frisachensi per far tessere dodici pareti di panno per i poveri.<br />

item espendej per fà tesi xij parec di tele di lin agl povers frx.<br />

lij XXIXr ancora spesi cinquantadue frisachensi per far<br />

tessere dodici pareti di tela di lino per i poveri.<br />

tesiduris vd. tisiduris.<br />

tesira s.f. forse ‘tessitura’, voce non registrata in nP ma molto<br />

frequente nelle nostre carte, forse dal frl. tièssi ‘tessere’, nP<br />

1188. UdiCalBCU1348/III c. 128v marchas ij p. ij tesire<br />

‘due marche e due piccolo (di) tessiture’; c. 142r fata rosone<br />

dela tesira adì x in maço ‘fatto il conto della tessitura, oggi


394<br />

dieci marzo’.<br />

testadrìs s.f. ‘testatrice, (donna) che fa testamento’, voce non registrata<br />

nel nP. VenmarBCU1275/II c. 6v Stele so figle dela<br />

dete testadrìs ‘stella sua figlia della suddetta testatrice’.<br />

testament s.m. ‘testamento, ultime volontà’, nP 1183 testamènt.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 74r Bortolamio di Manià chi<br />

mi acopià su lu codis de cuviarte ravoste lu testament di ser<br />

Antoni di Topo ‘Bartolomeo di maniago che mi copiò sul<br />

codice dalla coperta rossa il testamento di messer Antonio<br />

di toppo’. UdimisBCUospH c. 7v pagay per lu testament<br />

di Çulian di Pocech ‘pagai per il testamento di Giuliano di<br />

Pozzecco’. VenmarBCU1275/II c. 7r lu qual testament è<br />

trat four ed è in lis chiartis dela fradagle ‘il quale testamento<br />

è tolto fuori ed è tra le carte della confraternita’.<br />

testament: testamento, nP 1185 testamènt. trimarBCU147 In prima spendey<br />

per fà ley lu testament di dona Marie sol. v ‘dapprima spesi<br />

cinque soldi per far leggere il testamento di donna maria’<br />

8 r . Spendey per fà ley lu testament Stefin Furtin sol. xij ‘spesi<br />

dodici soldi per far leggere il testamento di stefano Fortino’<br />

12 v . In prima spendey per lu testament di Stiefin di Cortal<br />

sol. xj ‘dapprima spesi undici soldi per il testamento di<br />

stefano di Cortale’ 13 r .<br />

testament: testamento, nP1185. UdiOspBCU1337/III Per dispegnà un<br />

testament IVv per levare il pegno ad un testamento. Per<br />

fà dispegnà un testament lu qual fes Çuan di Nat ch-el lasà<br />

une chasa VIr per far levare il pegno ad un testamento che<br />

fece Giovanni di naldo che lasciò una casa.<br />

testement: testamento, vd. testament. trimarBCU147 item spendey per aschuedi<br />

lu testement di Chulau Zenar s. xj ‘ancora spesi undici soldi<br />

per riscuotere il testamento di nicolao Genero’ 51 v .<br />

testemonegança vd. testemoniança.<br />

testemoni s.m. ‘testimone, teste’, nP 1185 testemòni, voce dotta dal<br />

lat. tEstImOnIUm ‘deposizione del teste (tEstIs)’,<br />

REW 8684. UdiCalBCU1348/III c. 2v in prisinça Drega<br />

di porta d-Aroncho e Culau sartor filg chi fo Dumini Manfia<br />

di porta d-Aroncho e Francesc Martin di Trivignan testemonis<br />

dela debita sora scripta ‘alla presenza di Andrea di porta<br />

di Ronco e nicolao sarto figlio del fu Domenico manfia<br />

di porta di Ronco e Francesco (e) martino di trivignano


395<br />

testimoni del debito sopra scritto’; c. 13r Çuan sartor testemony<br />

predet è fedesor in part e in dut termit in sent Çuan di<br />

Pascha ‘Giovanni sarto testimone suddetto è fidesiussore<br />

in parte e in tutto; scadenza a san Giovanni di Pasqua’; c.<br />

63r in prisinça deli deti testemonis ‘alla presenza dei suddetti<br />

testimoni’. ® UdiCriAPU36 c. 22r item spendey s. vij glu<br />

qualg op ser Matio del Schapizu per siminà uno testemoni<br />

in la chustion di ser Grior adì v di novenber ‘ancora spesi<br />

sette soldi a messer matteo del scapizzo per citare un testimone<br />

nella controversia di messer Gregorio oggi cinque<br />

novembre’.<br />

testemoniança s.f. ‘testimonianza’, non registrato in nP, voce dotta, come<br />

il frl. testemòni ‘testimone’, nP 1183; anche testemonegança.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 110r testemoniança in sent Lucha<br />

‘testimonianza a san luca’. UdiCalBCU1348/V c. 19v adì<br />

xv in december fata questa testemonegança dela debita ‘oggi<br />

quindici dicembre fatta questa testimonianza sul debito’.<br />

testemonis: testimoni (m. plu.), nP 1185 testemòni. trimarBCU147 item per<br />

fà plubichà testemonis ser Raphael nodar e per altri s. xxviij<br />

‘ancora ventotto soldi per far pubblicare (come) testimoni<br />

messer Raffaele notaio e per altro’ 29 r .<br />

tet s.m. ‘tetto’, nP 1183 tet. UdiDuoBCU1200/VI c. 82r çiè<br />

j e altre hore a cruvì lu tet des chiampanis chi non iare ben<br />

conçat ‘andò un’altra volta a coprire il tetto delle campane<br />

che non era ben aggiustato’.<br />

tet, teto: tetto. UdiOspBCU1337/III item espendey per pagà un mestri lu qual<br />

cruì lu teto a doy dis frx. xxxv XIIr ancora spesi trentacinque<br />

frisachensi per pagare un operaio che rinforzò il tetto in due<br />

giorni. item espendey per fà cruì lu tet dela bastia chi dormin<br />

gl-infantulins frx. viij XVIv ancora spesi otto frisachensi<br />

per far coprire il tetto della bastia nella quale dormono i<br />

bambini. item espendey per pagà lu maistro lo qual choncà lu<br />

tet frx. xvj XVIIIv ancora spesi sedici frisachensi per pagare<br />

l’operaio che aggiustò il tetto. item espendey per fà choncà<br />

lu tet dela ospedal sore la blave frx. viiij XXVr ancora spesi<br />

nove frisachensi per far aggiustare il tetto dell’ospedale<br />

sopra il grano.<br />

teusa s.f. voce di significato oscuro, forse errore di scrittura del<br />

cameraro. UdiCalBCU1348/III c. 185v sol. xl per imprest


396<br />

per la teusa ‘quaranta soldi in prestito per la teusa’.<br />

tevagla s.f. ‘tovaglia’, nP 1177 tavàe, 1203 tovàe. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 5r tevagla ij e mantil j e borsa j ‘due tovaglie e una<br />

tovaglia d’altare e una borsa’; c. 34r marcha j ÷ sol. xij per<br />

imprest adì xxv in çenar sora j berchant e j çupa di femina<br />

e tevagla j e j mantel ‘una marca e mezza e dodici soldi in<br />

prestito oggi venticinque gennaio per un vestito di lino, un<br />

farsetto da donna, una tovaglia e un mantello’; c. 184r sol.<br />

xxviij per dispegnar tevagla j e camesa j ‘ventotto soldi per<br />

riscattare una tovaglia e una camicia’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 50v sol. x sora la tevagla in s.ta Agata ‘soldi dieci per<br />

la tovaglia a sant’Agata’.<br />

tiarmiç, tiarmis: termini, scadenze (m. plu.). trimarBCU147 Spendey per<br />

tiarmiç sol. xxvij ‘spesi ventisette soldi per termini’ 13 v .<br />

item per tiarmis per lu mulin contra Pieri Vignut libr. viij<br />

et s. viiij ‘ancora per termini per il mulino contro Pietro<br />

Venuto otto libbre e otto soldi’ 30 v .<br />

tiarmin, termin: termine, scadenza, nP 1186-7 tiàrmin, tiàrmit, DEI 3759-60<br />

tèrmine. REW 8666 fa discendere tiarmit dal lat. *tERmItEm,<br />

ma resta possibile anche l’inserimento di consonante<br />

epitetica -t a partire da una forma *tiarmi, cfr. frl.<br />

dubit ‘dubbio’, frl. palit ‘palio’, frl. stomit ‘stomaco’, frl.<br />

presit ‘prezzo’ etc., vd. Benincà/Vanelli (1998: 65-6). Per<br />

la forma di plu. tiarmiç del lemma precedente, vd. § 2.2.<br />

trimarBCU147 item spendey per lu tiarmin chontra Pieri<br />

Vignut in iij horys chi iò foy laçù s. xxj ‘ancora spesi ventun<br />

soldi per il termine contro Pietro Venuto nelle tre volte<br />

che io fui laggiù’ 29 v . Duti avir termin a sant Michel ‘tutti<br />

ebbero scadenza a san michele’ 65 v . A Rigilin aresta a dà<br />

ducaç ij et j o termin dat per lu conselg a sant Michel ‘Rigilino<br />

resta a dare due ducati e il termine fissato dal consiglio è<br />

per san michele’ 65 v .<br />

tiarmit s.m. ‘termine, scadenza’, nP 1186-7 tiàrmin, tiàrmit, dal<br />

lat. *tERmItEm, REW 8666. UdiCalBCU1348bis c.<br />

2r adì xxij in otom termit a sent Aremecor ‘oggi 22 ottobre,<br />

termine a sant’Ermacora’; c. 15r dnr. xxv per imprest in<br />

Ognasent termit a Nadal ‘25 denari in prestito a Ognissanti,<br />

termine a natale’. UdiDuoBCU1200/VI c. 61v sol. xliij<br />

per ij cedulis chi io manday a Cristoful e a Denel del Minutin


397<br />

a Spiglinberç per lu seont tiarmit chi eli si debesin constituisi<br />

mantignidory delli tereni chi io lur avevi fati vendi ‘quarantatre<br />

soldi per due cedole che io mandai a Cristoforo e a<br />

Daniele del minutino a spilimbergo per il secondo termine<br />

che essi si dovessero costituirsi mantenitori dei terreni che<br />

io avevo fatto vendere loro’. UdimisBCUospH c. 6v uno<br />

termeno chi noy avir cu Niculusio di Percut ‘una citazione<br />

(in giudizio) che noi avemmo con nicolussio di Percoto’.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 7r star j di sigela per sol. xliiij or adì<br />

v in aprilis termit a Pascha ‘uno staio di segala per quarantaquattro<br />

soldi oggi cinque aprile, scadenza a Pasqua’; c.<br />

13r Çuan sartor testemony predet è fedesor in part e in dut<br />

termit in sent Çuan di Pascha ‘Giovanni sarto testimone<br />

suddetto è fidesiussore in parte e in tutto; scadenza a san<br />

Giovanni di Pasqua’.<br />

tienp vd. timp.<br />

tiere s.f. ‘terra’, nP 1188 tière con rinvio a tiàre. UdiBCU373 c.<br />

1r s-asfadie cum la so virtut et operis di illustrà cheste tierre ‘si<br />

affatica con la sua virtù e opere per illustrare questa terra’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 24r un bochon di tiere pueste in<br />

Maian in louch che ven det Sot Cort ‘un pezzo di terra posta<br />

a majano nel luogo che viene detto sotto Corte’.<br />

tierre vd. tiere.<br />

tiesi v. ‘tessere’, nP 1188 tièssi. UdiDuoBCU1200/VI c. 85r<br />

sol. iiij avè Climent per tiesi lu ramo ‘quattro soldi ebbe<br />

Clemente per tessere il rame’.<br />

tignin: tengono, possiedono, occupano. UdiOspBCU1337/III item recevey<br />

di Candit e di Menis sore un mas lu qual egl tignin in Blesan<br />

stars di meglo vij 2r ancora ricevetti da Candido e da Domenico<br />

per un maso che occupano a Blessano sette stai di<br />

miglio. item recevey di Candit e di Menis di Blesan sore un<br />

mas lu qual egl tignin stars d-avene viiij e di meglo vij ver<br />

è ch-el in pagarin un in dinars per frx. xxviij e galinis iiij or<br />

chugl us 10r ancora ricevetti da Candido e da Domenico<br />

di Blessano per un maso che occupano otto stai d’avena e<br />

sette di miglio, vero è che ne pagarono uno in denari per<br />

ventotto frisachensi e quattro galline con le uova.<br />

tignude: capacità, tenuta, nP 1189 tignùde, DEI 3753 tenuta 1 . trimarBCU147<br />

item spendey al dito pre Nicolò un vasiel di


398<br />

vin di tignude di congi iiij or ‘ancora spesi per il suddetto don<br />

nicolò una botte di vino di capacità di quattro conzi’ 7 v .<br />

timon s.m. ‘timone’, nP 1189 timòn con rinvio a tamòn. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 68v el fes lu timon e metè parechis<br />

breis di povol e chiodi e per legniam del det chiar ‘egli fece<br />

il timone (del carro) e mise parecchie tavole di pioppo e<br />

chiodi e per legname del suddetto carro’.<br />

timp s.m. ‘tempo’, nP 1190 timp. UdiBCU373 c. 1r si degnès di<br />

havèglu grandamentri par recommandaz al so luch et a timp<br />

‘se vi degnate di averli grandemente raccomandati al suo<br />

luogo e a tempo’. UdiBCU518 c. 1v in ce timp e in ce periul<br />

no sin tu-l pus vedè ‘in quale tempo e in quale pericolo noi<br />

siamo tu lo puoi vedere’. VenmarBCU1275/II c. 34v sovre<br />

j e quistion ça menade per Simion Maurìs quentre lu det sidin<br />

al tienp ch-el iere za molin ‘per una contesa già sollevata<br />

da simeone maurisso contro la suddetta casa colonica al<br />

tempo in cui già era mulino’.<br />

tinpuro vd. quatri tinpuro.<br />

tinuta s.f. ‘tenuta’, nP 1189 tignùde, p.p. del v. tignî ‘tenere’, nP<br />

1188-9, dal lat. tEnERE, REW 8646, voce dotta con<br />

il significato di ‘proprietà, appezzamento di terra’. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 148a v tolta la tinuta dela chasa Pieri<br />

‘tolta la proprietà della casa di Pietro’; c. 148a v per scriver<br />

la tinuta ‘per scrivere la proprietà’. UdiCalBCU1348/IV<br />

c. 19r dela tinuta dela chasa ‘della proprietà della casa’.<br />

tirà v. ‘tirare’, nP 1191 tirâ. UdiDuoBCU1200/VI c. 63v<br />

Zili muni chi aiudà lu Tanburlin a tirà sù gli copi per cruvì<br />

glu soredeti teti ‘Egidio sacrestano che aiutò tamburlino a<br />

portare su le tegole per coprire i suddetti tetti’.<br />

tisidor s.m. ‘tessitore’, nP 1188 tiessidôr. VenmarBCU1275/II c.<br />

26r conpire fate da Çuan tisidor ‘acquisto fatto da Giovanni<br />

tessitore’.<br />

tisiduris s.f. plu. ‘tessiture’, nP 1188 tiessidùre, deverb. dal lat.<br />

tEXERE, REW 8693; anche tesiduris e tesidure, quest’ultimo<br />

con morfologia venezianeggiante. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 110v r. sol. xviij per tisiduris di pareç iiij or a Martin di<br />

Lauçac ‘ricevetti diciotto soldi per tessiture di quattro pareti<br />

a martino di lauzacco’; c. 110v r. sol. x per tisiduris pareç<br />

ij di chanovaç a Martin di Lauçaç ‘ricevetti dieci soldi per


399<br />

tessiture di due pareti di canovaccio a martino di lauzacco’;<br />

c. 124r r. tesidure pareç xij di drapo di stupulin per sol.<br />

vj lu paret ‘ricevetti dodici pareti di tessiture di tessuto di<br />

stoppolino per sei soldi la parete’; c. 124r r. tesiduris pareç<br />

viij di stupulin per sol. iiij or lu paret ‘ricevetti otto pareti di<br />

tessiture di stoppolino per quattro soldi la parete’; c. 174v<br />

sol. xxv per tisiduris pareç v ‘venticinque soldi per le tessiture<br />

di cinque pareti’.<br />

*tochià v. ‘toccare’, nP 1194 tociâ. UdiDuoBCU1200/VI c. 50v<br />

achestis marchis di sol. l si tochiarin a paià per la so part al<br />

det Cristoful ‘il suddetto Cristoforo dovette pagare queste<br />

cinquanta marche di soldi per la sua parte’.<br />

todesc agg. ‘tedesco’, nP 1195 todèsc. UdiCalBCU1348bis c. 41v<br />

libr. vj di formadi todesc non fino ‘sei libbre di formaggio<br />

tedesco non fino’.<br />

todesch: tedesco, nP 1195 todèsc, Vicario (1998, c. 11 v Chorade todesch<br />

‘Corrado (il) tedesco’), Vicario (1999c: 132 todesch, todeschu).<br />

trimarBCU147 Spendey per la anima di un pover<br />

todesch la vilia d-Ognisent per la so sepultura sol. xxviij ‘spesi<br />

ventotto soldi per l’anima di un povero tedesco la vigilia<br />

di Ognissanti per la sua sepoltura 13 r .<br />

tolete p.p. ‘presa’, nP 1196 tòli con rinvio a ciòli; vd. qui anche<br />

tuelly. VenmarBCU1275/II c. 34v sovre la rason del-aghe<br />

che ven menade over tolete per la roie ‘per il conto dell’acqua<br />

che viene portata ovvero tolta dalla roggia’.<br />

tollè: presi, nP 1196 toli, Vicario (1999a: 236 tueli). trimarBCU147 Lo<br />

qual tollè de Lambortuthe de Moneste ‘il quale presi da<br />

lambertuccia di monastetto’ 60 v .<br />

*tomerga s.f. ‘tomaio, parte superiore della scarpa’, nP 1197 tomère,<br />

dal gr. tomari, REW 8772. UdiCalBCU1348/IV c. 5r r.<br />

par iiij or di scarpis ali fanti Frances e Catarùs me tomarge par<br />

j ‘ricevetti quattro paia di scarte per i ragazzi di Francesco<br />

e Catarussa, per me un paio di tomai’.<br />

tor s.m. ‘torre (della chiesa), campanile’, nP 1199 tòr con<br />

rinvio a ciampanîl. UdiDuoBCU1200/VI c. 47v el diè in<br />

aiutory del tor e per lu amor di Dio ‘egli diede in aiuto del<br />

campanile e per elemosina’; c. 67r sol. xiiij chi io diey a<br />

Denel di Sent Tomat chi lavorà dì j o a fà la fuese chi si debe<br />

fà lu tor ‘quattordici soldi che io diedi a Daniele di san


400<br />

tommaso che lavorò un giorno per fare la fosse nella quale<br />

si deve fare il campanile’.<br />

toscan: toscano, nP 1202. UdiOspBCU1337/III Recevey di Guron toscan 5r<br />

ricevetti da Gurone toscano.<br />

traditor s.m. ‘traditore’, nP 1205 traditôr. UdiBatBCUospB c. 34v<br />

Juda traditor e felon de vu fe gran tradixon ‘Giuda traditore<br />

e fellone fece di voi gran tradimento’.<br />

tradixon s.f. ‘tradimento’, cfr. nP 1205 tradimènt. UdiBatBCUospB<br />

c. 34v Juda traditor e felon de vu fe gran tradixon ‘Giuda<br />

traditore e fellone fece di voi gran tradimento’.<br />

tramesta s.f. ‘mistura di grani di varie specie’, nP 1207 tramèste<br />

con rinvio a trabàcie, dal lat. mIXtAm, REW 5621, con<br />

pref. tRA(n)s-. UdiCalBCU1348bis c. 15v pesonalg v di<br />

tramesta ‘cinque pesinali di mistura’. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 20r star j di tramesta per sol. xlviiij ‘uno staio di mistura’;<br />

c. 78v stars ij ÷ di farina di tramesta ‘due stai e mezzo di<br />

farina di mistura’.<br />

tramesta s.f. ‘mistura di grani di varie specie’, nP 1207 tramèste<br />

con rinvio a trabàcie, nP 1203. Il frl. tramesta è dal lat.<br />

mIXtAm, REW 5621, con pref. tRA(n)s-. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 20r star j di tramesta per sol. xlviiij ‘uno<br />

staio di mistura’; c. 78v stars ij ÷ di farina di tramesta ‘due<br />

stai e mezzo di farina di mistura’.<br />

tramudà v. ‘trasportare’, anche mudà (vd.). UdiDuoBCU1200/VI<br />

c. 65v Denel di Susans chi lavorà j e part del dì e non podè<br />

lavorà pluy per tramudà piere ‘Daniele di susans che lavorò<br />

una parte del giorno e non potè lavorare più per trasportare<br />

pietra’.<br />

trat s.m. ‘momento’, nP 1210 trat. CivBCU372 si gly diè in<br />

chel trat star ÷ di forment ‘gli diede in quel momento mezzo<br />

staio di frumento’. VenmarBCU1275/II c. 7r lu qual<br />

testament è trat four ed è in lis chiartis dela fradagle ‘il quale<br />

testamento è tolto fuori ed è tra le carte della confraternita’.<br />

trat: volta, tempo, tratto, nP 1210 trat, DEI 3873 tratto 2 , Vicario (1998: 174<br />

trat ‘momento, occasione’). trimarBCU147 item spendey<br />

iò chamerar j o altri trat s. xij ‘ancora spesi dodici soldi io<br />

cameraro un’altra volta’ 29 r .<br />

travolins s.m. plu. ‘travetti’, vd. nP 1205 trâf. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 77r io diey a Michel del Blancho per iiij travolins chi io


401<br />

comperay di luy ‘io diedi a michele del Bianco per quattro<br />

travetti che io comperai da lui’.<br />

tre: tre, nP 1213, cfr. trej in Wolf (1874, § 70). UdiOspBCU1337/III Tre<br />

camps glu quagl furin dac su IXr tre campi che furono ceduti.<br />

trei agg. ‘tre’, nP 1213 tré. VenmarBCU1275/II c. 22v un<br />

bocon di teren di trei pas puest dintri di Venzon ‘un pezzo<br />

di terreno di tre passi posto dentro Venzone’.<br />

trentesim: trigesimo, funzione religiosa in occasione del trentesimo giorno<br />

dalla morte, nP 1214 trentèsim. trimarBCU147 Spendey<br />

per la anima Stefin Furtin per lis mesis di sen Grior e per<br />

lu trentesim marcha di sol. j e sol. xxx ‘spesi per l’anima di<br />

stefano Fortino per le messe di confratello Gregorio e per<br />

il trigesimo una marca di soldi e trenta soldi’ 12 v .<br />

tribul s.m. ‘turibolo, incensiere’, nP 1225 turìbul, trìbul. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 81v j o cupuco di fiar chi el mi fes chi<br />

va in lu tribul del incens ‘una coppetta di ferro che egli mi<br />

fece che va sul turibolo dell’incenso’.<br />

trisinte agg. ‘trecento’, nP 1214 tresìnte. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

60r sol. xvj chi io diey a mestry Benvigniut de scuele per mil e<br />

trisinte modons chi el avè imprestat a ser Niculau di Bonben<br />

sichu chiamerar pasat ‘sedici soldi che io diedi a mastro<br />

Benvenuto della scuola per mille e trecento mattoni che<br />

egli ebbe imprestato a messer nicolò di Bomben come<br />

cameraro scorso’.<br />

troni s.m. plu. ‘troni, seggi, piedistalli’, non registrato nel nP.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 58v lu lavorir chi el lavore in glesie<br />

chi va sore glu troni di mur ‘il lavoro al quale lavora in<br />

chiesa che va sopra i troni di muro (di pietra)’; c. 65r sore<br />

lu lavorir chi el lavore sore glu troni di mur ‘per il lavoro sul<br />

quale egli lavoro sui troni di muro (di pietra)’.<br />

tudor s.m. ‘tutore, responsabile, protettore’, non registrato nel<br />

nP, regolare dal lat. tUtOREm, REW 9019. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 59r j e cedule chi io manday a Toni di<br />

Indriotis sichu tudor del filg di ser Zuan di Topalicho ‘una<br />

cedola che io mandai ad Antonio Andriotti come tutore<br />

del figlio di messer Giovanni di topaligo’.<br />

tueli: mietere, raccogliere, nP 1196 toli, 153 cioli, REW 8769, cfr. Corgnali<br />

(1933, § tuelly ‘prendere’). UdiOspBCU1337/III item<br />

espendey per fà tueli un camp di sorch lu qual jo fes semenà


402<br />

frx. xvj XIIIr ancora spesi sedici frisachensi per far mietere<br />

un campo di grano che io feci seminare.<br />

tuelly v. ‘prendere’, nP 1222 tuèli con rinvio a tòli, dal lat. tOllERE,<br />

REW 8769. CivBCU372 c. 3v el nos dispegnà j a<br />

chiavallo chi gl’avè fato tuelly lu frady Cristoful sartor ‘lui<br />

ci disimpegnò una cavalla che gli ebbe fatto prendere il<br />

fratello Cristoforo sarto’.<br />

tuto: (it.) tutto. trimarBCU147 In tuto ducati x d-oro ‘in tutto dieci ducati<br />

d’oro’ 1 r .<br />

tzesendeli: lampada, vd. cesendeli. trimarBCU147 Wna lb. de oly in tzesendeli<br />

‘una libbra di olio nella lampada’ 55 v .<br />

tzevole, tzevolo: cipolla, vd. cevole. trimarBCU147 Ex. s. xxx per tzevole ‘spesi<br />

trenta soldi per cipolla’ 60 v . Ex. s. ij per sal e j per candelis<br />

e j per tzevolo ‘spesi due soldi per sale, uno per candere e<br />

uno per cipolla’ 60 v .<br />

tzevole: cipolla, vd. cevole. trimarBCU147 item ex. per tzevole s. xix ‘ancora<br />

spesi diciannove soldi per cipolla’ 55 v .<br />

ua: uva, nP 1233-40, REW 9104. UdiOspBCU1337/III item espendey per<br />

fà menar l-ua di doy campi frx. iiij or XXIIIr ancora spesi<br />

quattro frisachensi per far portare l’uva di due campi.<br />

uadagno s.m. ‘guadagno, profitto, utile’, nP 1227 uadàgn, dal long. /<br />

franc. *waidanjan, REW 9483; nei Rotoli la forma presenta<br />

sempre l’uscita venezianeggiante in -o. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 17a v lu deto Lenart dè vender lu dito vino oltra le marche<br />

iij e lu uadagno per metade ‘il detto leonardo deve vendere<br />

il detto vino oltre le tre marche e il guadagno per metà’; c.<br />

122r r. sol. xxiiij or del uadagno delg corami di Grior ‘ricevetti<br />

trentaquattro soldi del guadagno dei cuoi di Gregorio’; c.<br />

123v dè dar sol. liij per imprest con lu uadagno ‘deve dare<br />

cinquantatre soldi in prestito con il guadagno’; c. 148r r.<br />

sol. lxxx per lu uadagno dela lana ‘ricevetti ottanta soldi per<br />

il guadagno della lana’.<br />

uadang s.m. ‘guadagno, profitto, utile’, nP 1227 uadàgn, dal long.<br />

/ franc. *waidanjan, REW 9483. CivBCU372 c. 2r si el my<br />

vorà dà qualchi chioso di uadang ‘se mi vorrà dare qualcosa<br />

di guadagno’. UdiCalBCU1348/III c. 17a v lu deto Lenart<br />

dè vender lu dito vino oltra le marche iij e lu uadagno per<br />

metade ‘il detto leonardo deve vendere il detto vino oltre<br />

le tre marche e il guadagno per metà’; c. 123v dè dar sol. liij


403<br />

per imprest con lu uadagno ‘deve dare cinquantatre soldi in<br />

prestito con il guadagno’; c. 148r r. sol. lxxx per lu uadagno<br />

dela lana ‘ricevetti ottanta soldi per il guadagno della lana’.<br />

uadia s.f. ‘pegno, cauzione giudiziaria, multa’, nP 1254 ant.<br />

vàdia, ma anche ‘anello, fede matrimoniale ed altri doni<br />

o simboli di conclusi sponsali’, nP 1227 ant. uàdie, dal<br />

long. wadium, wadi ‘simbolo di garanzia, pegno’, come il<br />

got. wadi ‘scommessa, pegno’, vd. REW 9479 s.v. wahten,<br />

DEI 1745 it. gaggio, 1879 it. guadio, Prati 81 guadiàr,<br />

Pellegrini G.B. (1972: 347), (1992: 340, 348).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 141v sol. lx per imprest per la uadia ‘sessanta<br />

soldi in prestito per la multa’.<br />

uadule s.f. ‘aspersorio’, nP 1227-8 uàdule.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 64r iiij manis di uadule e j o mani di scoriadis<br />

e j o mani di meti sù la chiandele quant glu munis inpiglin glu cesendeglis<br />

‘quattro manici da aspersorio e un manico da frusta e un manico per<br />

mettere sopra la candela, quando i sacrestani accendono le lampade<br />

ad olio’.<br />

uarbo agg. f. ‘orba, cieca’, nP 1230-1 uàrp.<br />

CivBCU372 c. 2r ay dado jo Zan a Bachin da Risan masar di Blas<br />

runzino j a negro uarbo d’un volly ‘ho dato io Gianni a Bachino di Risano,<br />

massaio, figlio di Biagio, una ronzina nera orba da un occhio’.<br />

*uarçina s.f. ‘aratro’, nP 1231-2 uàrzine, dal lat. ORGAnUm,<br />

REW 6097, ClR 416, vd. Pellegrini G.B. (1969: 50-3),<br />

(1984), marcato (1980: 83).<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 2r sol. viij per lavorar uarçinis ij ‘otto soldi<br />

per lavorare, due aratri’.<br />

uarde s.f. plu. ven. ‘guardia, custodia; posto di guardia’, nP 1230<br />

uàrdie, dal franc. *wardon ‘osservare, stare in guardia’, REW<br />

9502.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 2v per lu comuno per le uarde in castelo ‘per<br />

il comune, per le guardie in castello’.<br />

uardi s.m. ‘orzo’, nP 1230 uàrdi, dal lat. HORDEUm, REW<br />

4180, Pellegrini G.B. (1976: 83-5).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 63v r. pesonalg iij di uardi per sol. iiij or lu<br />

pesonal ‘ricevetti tre pesinali di orzo per quattro soldi il pesinale’;<br />

c. 72v star ÷ di uardi ‘mezzo staio di orzo’. UdiCalBCU1348/IV c.<br />

13r pesonalg iij di uardi per sol. xj lu pesonal ‘tre pesinali di orzo per<br />

undici soldi il pesinale’.


404<br />

uardian s.m. ‘guardiano, custode’, nP 1230 uardiàn, dal germ.<br />

wardon, REW 9502.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 123r Francesc Lastan chaliar uardian dela<br />

porta d-Aquilegia ‘Francesco lastan calzolaio guardiano della porta<br />

di Aquileia’. UdiCalBCU1348/IV c. 37v Francesc Lastan uardian<br />

di porta d-Aquilegia in Udene ‘Francesco lastan guardiano di porta<br />

Aquileia a <strong>Udine</strong>’. UdiDuoBCU1200/VI c. 88v fra Stiefin uardian<br />

di sent Francescho ‘fra stefano guardiano di san Francesco’.<br />

uç vd. ùs.<br />

ucidi v. ‘uccidere, sgozzare’, nel particolare senso di ‘macellare<br />

(il maiale)’, nP 1666 ucìdi, dal lat. OCCIDERE, REW<br />

6030, DEI 3942, DElI 1390, ma per questo significato<br />

cfr. nP 827 purcitâ.<br />

UdiOspBCU1337/III c. VIIIr per fà ucidi glu purcegl degl povers ‘per far<br />

macellare i maiali dei poveri’; c. XVr item espendey per fà ucidi glu deti<br />

purcegli solc viij ‘ancora spesi otto soldi per far macellare i detti maiali’.<br />

uè avv. ‘oggi’, nP 1233-4 ué.<br />

UdiBCU518 c. 2r cel el qual jo soy per scriviti uè ‘quello che io sto<br />

per scriverti oggi’.<br />

ueli s.m. ‘olio’, nP 1240-1 uèli, dal lat. OlEUm, REW 6054.<br />

Frequente è la forma vueli, con consonantizzazione della<br />

w- iniziale, vd. Vicario (1999c); presente anche oli e oly,<br />

con mancata dittongazione della media tonica, olio e holio.<br />

CivmarBCU1223/176 c. 1r Galuç de Canùs vj dinàs di livris de oli<br />

‘Galluzzo di Canussio sei denari di libbre di olio’. trimarBCU147 c.<br />

3r per ij liris di vueli di doy agn sol. x ‘per due libbre di olio di due anni<br />

dieci soldi’; c. 3r r. da Bertul d-Are per una lira di vuely sol. v ‘ricevetti<br />

da Bertolo di Ara per una libbra di olio cinque soldi’; c. 34v per j a<br />

horna di holio chi iò conperay di Fantus libr. xv s. ‘per un’orna di olio<br />

che comperai da Fantusso quindici libbre di soldi’; c. 50v per j livre<br />

di ueli e ÷ ‘per una libbra e mezza di olio’; c. 59v s. iij per metze lb.<br />

de oly ‘tre soldi per mezza libbra di olio’. UdiCalBCU1348bis c. 11v<br />

per ueli e per formadi e per vin e per j capel ‘per olio e per formaggio e<br />

per vino e per un cappello’. UdiOspBCU1337/III c. Vv espendey per<br />

dos livris di ueli per meti in lu cesendeli ‘spesi per due libbre di olio da<br />

mettere nella lampada’; c. 1r livris di olio ij ‘due libbre di olio’; c. 14r<br />

recevey di Çuan Jori di borch d-Auleie sore une arie la qual è posta in<br />

borch d-Auleie livris di ueli ij ‘ricevetti due libbre di olio da Giovanni<br />

(figlio di) Gregorio di borgo Aquileia per una loggia che si trova in


405<br />

borgo Aquileia’.<br />

® UdiCriAPU25 c. 3r r. dal Tanburlin mieri j di vueli ‘ricevetti da<br />

tamburlino un miero di olio’.<br />

ufiarte s.f. ‘offerta’, nP 663 ofiàrte, anche uferta, ufiarta, oferta.<br />

trimarBCU147 c. 4r r. dal mes di may di oferta sol. xlij ‘ricevetti per il<br />

mese di maggio quarantadue soldi di offerta’; c. 24r r. dal mes di may<br />

di ufiarta s. lviij ‘ricevetti cinquantotto soldi di offerta per il mese di<br />

maggio’; c. 24r r. dal mes di vendemis di ufiarte s. xliij ‘ricevetti quarantatre<br />

soldi di offerta per il mese di settembre’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. XVIIIv espendey per fà choncà lin lu qual vens di uferta frx. vj ‘spesi<br />

sei frisachensi per far conciare lino che venne da offerta’; c. 1r recevey<br />

lu dì di Santa Maria Madalene di uferta frx. lij ‘ricevetti cinquantadue<br />

frisachensi il giorno di santa maria maddalena di offerta’.<br />

ufici s.m. ‘ufficio; servizio (della messa)’, nP 1243 ufìzzi, cultismo,<br />

DEI 3943 uffìcio.<br />

trimarBCU147 c. 34v al monigo per ufici s. j ‘al sacrestano un soldo<br />

per il servizio (della messa)’.<br />

uian avv. ‘quest’anno, l’anno in corso’, non registrato in nP, dal<br />

lat. HOC AnnO ‘quest’anno’, con regolare lenizione della<br />

velare intervocalica (k > Ø), e innalzamento della vocale<br />

atona (o > u); anche in Frau (1971: 182) e Benincà/Vanelli<br />

(1998, § 17 e commento a p. 98).<br />

trimarBCU147 c. 50r r. da Pieri Chulùs pesenal iiij di forment dad-an<br />

e dad-uian ‘ricevetti da Pietro nicolussio quattro pesinali di frumento<br />

per l’anno passato e per il presente’.<br />

uldit p.p. ‘udito, sentito’, nP 1244 ant. uldî.<br />

UdiBCU518 c. 1v nugledimens acest lu qual al prisint jo ti scrif è sofat<br />

che may denant dirrio no fo uldit ni cognusut ‘nondimeno questo che<br />

adesso io ti scrivo è siffatto che mai prima non fu udito né conosciuto’.<br />

ultime agg. f. ‘ultima’, nP 1245 ùltim.<br />

UdiOspBCU1337/III c. XXIIIV espendey per carn la ultime setemane<br />

di otom frx. vj ‘spesi sei frisachensi per della carne l’ultima settimana<br />

di ottobre’.<br />

umeral s.m. ‘omerale, veste, indumento sacerdotale’, cultismo, dal<br />

lat. HUmERAlEm, Piccini 266 humerale.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 63r xij umerali in rason di sol. j o per umeral<br />

‘dodici omerali per una somma di un soldo per omerale’; c. 79v e<br />

convignie discusì lis tachis dapìs e cusilis sù e conçà e lavà j o umeral ‘lei<br />

si accordava di scucire le tacche sotto e cucirle sopra e aggiustare e


406<br />

lavare un omerale’.<br />

umign s.m. plu. ‘uomini’, plu. di om ‘uomo’, nP 1245 ùmign, vd.<br />

REW 4170, anche homini, humini; nella loc. bong humini<br />

‘probiviri’.<br />

trimarBCU147 c. 28r ed altris homini ‘e altri uomini’; c. 39r per<br />

conselg dalg bong humini dela fradagla ‘su consiglio dei probiviri della<br />

fraternita’; c. 66v et asay boni homini ‘e molti gentiluomini’. UdiOspBCU1337/III<br />

c. 6v recevey di doy umign da Reane sore une casa la<br />

qual è là chi era l-ospedal Bitulin in borch di Glemone marcha di frx. j<br />

e frx. viij ‘ricevetti una marca di frisachensi e otto frisachensi da due<br />

uomini di Reana per una casa che è là dove c’era l’ospedale di Bitulino<br />

in borgo Gemona’.<br />

un 1 pron. ind. ‘uno’, nP 1245-6 un.<br />

trimarBCU147 c. 1v da un di Paxiglan da Prat ‘da uno di Pasian<br />

di Prato’.<br />

un 2 num. ‘uno’, nP 1245-6 un.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 10r recevey di Candit e di Menis di Blesan sore<br />

un mas lu qual egl tignin stars d-avene viiij e di meglo vij ver è ch-el in<br />

pagarin un in dinars per frx. xxviij e galinis iiij or chugl us ‘ricevetti da<br />

Candido e da Domenico di Blessano per un maso che occupano otto<br />

stai d’avena e sette di miglio, vero è che ne pagarono uno in denari<br />

per ventotto frisachensi e quattro galline con le uova’.<br />

uncion s.f. ‘unzione’, nP 1246 unziòn, dal lat. UnCtIOnEm,<br />

deverb. da UnGERE, REW 9069.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 90v sol. ij per olio e per dialtega per uncion doy<br />

dis iij ÷ ‘due soldi per olio e per dialtea per unzione due giorni tre<br />

(soldi) e mezzo’.<br />

undis num. ‘undici’, nP 1246 ùndis.<br />

trimarBCU147 c. 51v spendey solz xxxiiij per liris undis di chiarn di<br />

purziel ‘spesi trentaquattro soldi per undici libbre di carne di maiale’.<br />

unis agg. f. plu. ‘alcune’, nP 1245-6 un, vd. qui anche uns.<br />

CivBCU372 c. 4v el si vos chomperà vunis scharpis ‘egli<br />

vuole comprarsi alcune scarpe’. VenmarBCU1275/II c.<br />

33v unis puestis di muele ‘alcune postazioni da mola’.<br />

universita s.f. ‘totalità, globalità, universalità’, cultismo, cfr. nP 1246<br />

universitât.<br />

UdischBCUospD c. 1v se die congregar tuta la universita deli fradeli<br />

‘si deve riunire tutta la corporazione dei confratelli’.<br />

uns agg. m. plu. ‘alcuni’, nP 1245-6 un, vd. qui anche unis.


407<br />

CivBCU372 c. 1v ze chi no avin aybut da fà vuns chulg<br />

atris ‘quello che abbiamo avuto a che fare gli uni con gli<br />

altri’. UdiDuoBCU1200/VI c. 61v sol. xliiij per brochis<br />

chi van sù in uns codis chi inquaderne pre Nadal ‘44 soldi<br />

per chiodini che si mettono in alcuni codici che rilega don<br />

natale’.<br />

uns: alcuni, vd. Vicario (1998: 86). UdiOspBCU1337/III item recevey di<br />

Francescho pividor sore uns terengs chi furin di Beltramin<br />

pesonagl di forment ij 5r ancora ricevetti due pesinali di<br />

frumento da Francesco suonatore di cornamusa per dei<br />

terreni che furono di Beltramino.<br />

us s.m. ‘uscio’, nP 1249 ùs; anche usso, usu.<br />

trimarBCU147 c. 51r spendey per la spesa deli magistri chu faserino<br />

lu usu dela caniva dela fradala s. xxvj ‘ancora spesi ventisei soldi per<br />

la spesa degli operai che fecero l’uscio della cantina della fraternita’;<br />

c. 52r spendei al magistro de fare lo usso s. viij ‘ancora spesi otto soldi<br />

all’operaio per fare l’uscio’. UdiDuoBCU1200/VI c. 57v j e clave chi<br />

io fes fà su l-us chi si va là sù des chianpanis ‘una chiave che io feci fare<br />

per l’uscio che si va lassù delle campane’; c. 62r sol. vj per j e clave del<br />

us de sigristie ‘sei soldi per una chiave per l’uscio della sacrestia’.<br />

ùs s.m. plu. ‘uova’, nP 1242 ùf (recte ûf); anche uç.<br />

CivPorBCU216 c. 1r uno calino chu gl-ùs ‘una gallina con le uova’.<br />

trimarBCU147 c. 29v per uç ed altra chiossa s. iiij ‘quattro soldi per<br />

uova ed altra cosa’. UdiOspBCU1337/III c. 3r recevey di Nichulau di<br />

Blesan sore un mas galinis ij chugl us ‘ricevetti da nicolò di Blessano per<br />

un maso due galline con le uova’; c. 10r recevey di Candit e di Menis<br />

di Blesan sore un mas lu qual egl tignin stars d-avene viiij e di meglo vij<br />

ver è ch-el in pagarin un in dinars per frx. xxviij e galinis iiij or chugl us<br />

‘ricevetti da Candido e da Domenico di Blessano per un maso che<br />

occupano otto stai d’avena e sette di miglio, vero è che ne pagarono<br />

uno in denari per ventotto frisachensi e quattro galline con le uova’;<br />

c. 21r galinis ij chugl us per l-an pasado ‘due galline con le uova per<br />

l’anno scorso’.<br />

ustera s.f. ‘ostessa, moglie dell’oste’, nP 676 ostère, f. di ustir (vd.);<br />

anche ostera.<br />

UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 15 Catarina ostera vasel j st. vij ‘Caterina<br />

ostessa una botte e sette stai’; c. 81r dona Chatarina ustera ‘donna<br />

Caterina ostessa’.<br />

ustir s.m. ‘oste, taverniere’, nP 676 ostîr, 1250 ustîr, dal lat.


408<br />

*HOsPItARIUm, vd. REW 4197 s.v. HOsPEs e REW<br />

4201 HOstIs, come l’it. ostiere; presente anche la forma<br />

ostir.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 9r Çorço ustir chi sta apreso sent Antonio dè<br />

dar dela debita antiga sol. x ‘Giorgio oste che sta vicino a sant’Antonio<br />

deve dare del debito vecchio dieci soldi’. UdiCalBCU1348/V c. 49v<br />

sogomado vasello j fo congi vj sela j vindut al ustir per sol. lxxviiij ‘una<br />

botte misurata di conzi sei e una secchia venduta all’oste per settantanove<br />

soldi’; all. 1v c. 15 adì iij aprile vende a Marcho ostir vasel j st.<br />

concy vij ‘oggi tre aprile vende a marco oste una botte e tre conzi’; c.<br />

49v sogomado vasello j fo congi vj sela j vindut al ustir per sol. lxxviiij<br />

‘una botte misurata di conzi sei e una secchia venduta all’oste per<br />

settantanove soldi’. UdiDuoBCU1200/VI c. 91r lu aniversary di ser<br />

Tadio ustir ‘l’anniversario di messer taddeo oste’.<br />

usura s.f. ‘interesse sul prestito, usura’, nP 1250 usùre, dal lat.<br />

UsURAm, REW 9098.<br />

UdiCalBCU1348/V c. 15v pagay al dito çudio per la usura sol. cx<br />

‘pagai al suddetto ebreo centodieci soldi per l’usura’; c. 19v sol. lxvj<br />

per la usura dat al çudio adì iij in marc ‘sessantasei soldi per l’usura<br />

dati all’ebreo oggi tre marzo’; c. 82r sol. xlij per la usura daç al çudio<br />

‘quarantadue soldi per l’usura dati all’ebreo’.<br />

util s.m. ‘utile, guadagno, profitto’, nP 1230 ùtil.<br />

CivBCU372 c. 2v la me part del util di xl marchis ‘la mia parte dell’utile<br />

di quaranta marche’.<br />

vacha s.f. ‘vacca, mucca’, nP 1253-4 vàcie. UdiCalBCU1348/III<br />

c. 2r dnr. cxx per j vacha blancha ‘centoventi denari per una<br />

vacca bianca’; c. 39v sol. xxij per imprest per pagar la vacha<br />

adì xxj in fevrar et sol. j per vin ‘ventidue soldi in prestito per<br />

pagare la vacca oggi ventun febbraio e un soldo di vino’; c.<br />

89v marchas iiij or per ij vachis in s.ta Foscha ‘quattro marche<br />

per due vacche a santa Fosca’; c. 93r dè dar lu det Cristoful<br />

per una vacha çimula ‘deve dare il suddetto Cristoforo per<br />

una vacca pezzata’; c. 160v vacha j del pel blancho in soço<br />

‘una vacca con il manto bianco in soccida’.<br />

vachia: vacca, mucca, nP 1253-4 vàcie. trimarBCU147 Chulau filg Comon<br />

d-Are si è atignut ala fradagle di sente Marie di Trasesim sol.<br />

lxx per una vachia la qual gli fo insoçada per Zuan di Quel<br />

Mulan in m o iiij c xxvj adì xvij di novembri ‘nicolao figlio<br />

di Comone di Ara si è trattenuto dalla fraternita di santa


409<br />

maria di tricesimo settanta soldi per una vacca, la quale gli<br />

fu data a soccida da Giovanni di Colmulano oggi diciassette<br />

novembre del 1426’ 2 r .<br />

vachio s.f. ‘vacca, mucca’, nP 1253-4 vàcie. CivBCU372 c. 2v<br />

prisint Denel Miliana e Ponteleon so visin e la vachio raman<br />

pur in sueç per meytat ‘presente Daniele miliana e Pantaleone<br />

suo vicino e la vacca rimane pure in soccida per la metà’;<br />

c. 4v vachio roman in sueç ‘la vacca rimane in soccida’.<br />

trimarBCU147 c. 2r sol. lxx per una vachia la qual gli fo<br />

insoçada per Zuan di Quel Mulan ‘settanta soldi per una<br />

vacca, la quale gli fu data a soccida da Giovanni di Colmulano’;<br />

c. 26r per ij vachis marchis ij mens s. xij ‘per due<br />

vacche, due marche meno dodici soldi’. UdiCalBCU1348/<br />

III c. 2r dnr. cxx per j vacha blancha ‘centoventi denari per<br />

una vacca bianca’; c. 89v marchas iiij or per ij vachis in s.ta<br />

Foscha ‘quattro marche per due vacche a santa Fosca’; c.<br />

93r dè dar lu det Cristoful per una vacha çimula ‘deve dare<br />

il suddetto Cristoforo per una vacca pezzata’.<br />

vachis: vacche, mucche. trimarBCU147 R. di Fidrý çiner di Chulau Çan per<br />

ij vachis marchis ij mens s. xij ‘ricevetti da Federico genero<br />

di nicolao di Gianni per due vacche, due marche meno<br />

dodici soldi’ 26 r .<br />

vareli vd. varul.<br />

varul s.m. probabilmente ‘rotolo di tela casalinga, pezza di stoffa<br />

arrotolata’, registrato per alcune varietà della Carnia come<br />

varòli da nP 1258. nei Rotoli si registra anche vareli, forse<br />

una variante. UdiCalBCU1348/V c. 14r sol. viij per j varul<br />

per Domeni in la conversacion di sent Pauli ‘otto soldi per<br />

un rotolo di tela per Domenico, nella conversione di san<br />

Paolo’. UdiCalBCU1348/V c. 15v vareli ij pesa ll. vij per<br />

sol. xviij adì xxvj in fevrar ‘due rotoli pesano sette libbre<br />

per diciotto soldi oggi ventisei febbraio’; c. 79v varul j ll.<br />

ij mens oncis iij ‘un rotolo di tela da due libbre meno tre<br />

once’; c. 79v varul j di ll. j ‘un rotolo di tela da una libbra’.<br />

vas s.m. ‘vaso’, nP 1258 vâs, dal lat. VAsUm, REW 9161.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 13r Culau Pividor di Percut dè dar vasello<br />

j di vino in j mio vaselo del bochalar stimat congi iiij or a clar per sol.<br />

xxxvj lu congi in sent Pieri et boca j di vin per implir lu vas ‘nicolao<br />

Pividore di Percoto deve dare una botte di vino in una mia botte


410<br />

misurato dal vasaio quattro conzi a san Pietro e una mezzetta di vino<br />

per riempire il vaso’<br />

vasel s.m. ‘botte, della capacità ordinaria da sette a dieci ettolitri’,<br />

nP 1259 vascièl. la voce, molto diffusa nei testi antichi,<br />

continua il lat. VAsCEllUm, REW 9163. Presente è<br />

anche la forma di dim. vasilut o vasiluto ‘botticella’, con<br />

innalzamento della vocale divenuta atona (e > i).<br />

trimarBCU147 c. 7v spendey al dito pre Nicolò un vasiel di vin di<br />

tignude di congi iiij or ‘spesi per il suddetto don nicolò una botte di<br />

vino di capacità di quattro conzi’; c. 34r spendey a Dumini Schiau<br />

per misurà ij vaselg s. iiij ‘spesi quattro soldi per Domenico schiavo<br />

per misurare (la capacità) di due botti’; c. 60v ex. s. xlviij a conparà<br />

j vasschel ‘spesi quarantotto soldi per comperare una botte’. UdiCal-<br />

BCU1348/III c. 4v bocis liiij or di vin per p. viij la boça in lu mio vasilut<br />

et in j botaç adì v in avost ‘cinquantaquattro mezzette di vino per otto<br />

piccoli la mezzetta nella mia botticella e in un bottaccino oggi cinque<br />

agosto’; c. 26r sol. lxxx per congi iij di vin in j mio vasilut ‘ottanta soldi<br />

per tre conzi di vino in una mia botticella’. UdiCalBCU1348/V c.<br />

15v Domeni dè dar vasel j di vin stimat congi vij ‘Domenico deve<br />

dare una botte di vino stimata sette conzi’. UdiCalBCU1348bis c.<br />

5r dnr. xxxxvj per vin in un vasilut dal tesedor ‘46 denari per vino in<br />

una botticella del tessitore’. UdiOspBCU1337/III c. IVr espendey per<br />

pagà glu mestris glu quagl concarin glu vasegl ‘spesi per pagare gli operai<br />

i quali aggiustarono le botti’; c. XIIv espendey per cerclis e per venx per<br />

choncà glu vasegl frx. xxvj ‘spesi per cerchi e legacci per aggiustare le<br />

botti’; c. XIIv espendey per dovis di vasel lis qualis besognavin frx. xiij<br />

‘spesi tredici frisachensi per doghe da botte che servivano’.<br />

vaselar s.m. ‘bottaio, chi fa o vende le botti’, nP 1259 vascielâr,<br />

da vasel (vd.) con suff. di mestiere -ar, ClR 151-2; anche<br />

fasselar, con assordimento della sonora in posizione iniziale<br />

e vasalaro.<br />

trimarBCU147 c. 10v r. da Zuan vaselar di Fraelà per j quarta di<br />

forment di fit sol. xxv ‘ricevetti da Giovanni bottaio di Fraelacco per<br />

una quarta di frumento di affitto venticinque soldi’; c. 26r r. di mestri<br />

Çuan vaselar di Fregelà per j quarta di forment s. xxx ‘ricevetti da<br />

mastro Giovanni bottaio di Fraelacco per una quarta di frumento<br />

trenta soldi’; c. 64r r. de Zoan fasselar de Fregelà s. xxxiij per j quarta<br />

de frument ‘ricevetti da Giovanni bottaio di Fraelacco trentatre soldi<br />

per una quarta di frumento’. UdiCalBCU1348/V c. 9v Çuanut nevot


411<br />

Tomat vaselar di Tiopris ‘Giovannetto nipote di tommaso bottaio’.<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 11r maistro Antonio vasalaro ‘mastro Antonio<br />

bottaio’.<br />

vè vd. avè.<br />

vecho agg. e s.m. ‘vecchio’, nP 1261 vècio, di origine veneziana o<br />

toscana; il termine frl. vieri ‘vecchio (di cosa)’, più schietto,<br />

è attestato nella toponomastica udinese con Merchat vieri<br />

‘mercatovecchio’. UdiCalBCU1348/III c. 152r dè dar per<br />

la debita vecha ‘deve dare per il debito vecchio’. UdiCal-<br />

BCU1348/IV c. 23v r. vaselo j vecho di congi vj ‘ricevetti<br />

una botte vecchia di sei conzi’.<br />

vedè v. ‘vedere’, nP 1261 vedê con rinvio a viódi, dal lat. VI-<br />

DERE. UdiBCU518 c. 1v in ce timp e in ce periul no sin<br />

tu-l pus vedè ‘in quale tempo e in quale pericolo noi siamo<br />

tu lo puoi vedere’. UdiDuoBCU1200/VI c. 62v mestry<br />

Cristoful di Milan lu qual vens di Vignesie a Udin per vedè là<br />

chu si debe adifichà lu tor ‘mastro Cristorofo di milano che<br />

venne da Venezia a <strong>Udine</strong> per vedere dove si deve edificare<br />

il campanile’.<br />

vedè: vide, badò. UdiOspBCU1337/III item espendey per un par di botis ala<br />

mute la qual vedè dagl infantulins frx. xvj XXVv ancora<br />

spesi sedici frisanchensi per un paio di stivali per la muta<br />

la quale vide dei bambini.<br />

vedela s.f. ‘vitella’, nP 1272 vidièl, dal lat. VItEllAm, REW<br />

9387. UdiCalBCU1348/IV c. 13v vacha j rosa et vedela<br />

j çimula in soço ‘una vacca rossa e una vitella pezzata in<br />

soccida’.<br />

vedri agg. ‘vecchio’, nP 1274 ant. viédri, dal lat. VEt(E)RUm.<br />

CivPorBCU216 c. 1r achest è-l fit vedri e vj dinà del prat de<br />

clesio ‘questo è il fitto vecchio e sei denari del prato della<br />

chiesa’.<br />

veglà: vegliò, fece la veglia funebre, nP 1262 veglâ, dal lat. VIGIlARE,<br />

REW 9326. trimarBCU147 Spendey lu dì del setal per<br />

mesis e per paià Michel des Corç di chel ch-el lu veglà sol. lxxvj<br />

‘spesi settantasei soldi nel settimo giorno dalla morte per<br />

le messe e per pagare michele delle Corti per quel tempo<br />

che lo vegliò’ 12 v .<br />

ven: viene. UdiOspBCU1337/III Lu qual ven sot a la glesie frx. vij XVIIIv<br />

che viene sotto alla chiesa.


412<br />

vendè: vendette. trimarBCU147 Del vin lu qual el mi vendè ‘del vino che mi<br />

vendette’ 8 r . item lu det Pieri resta a dà per vin chi al vendè<br />

s. lxviij ‘ancora il suddetto Pietro resta a dare sessantotto<br />

soldi per vino che vendette’ 40 v .<br />

vendedor vd. vendidor.<br />

vendemar v. ‘vendemmiare’, nP 1264 vendemâ, dal lat. VInDEmIARE,<br />

REW 9344. UdiCalBCU1348/V. c. 3v per far<br />

vendemar in spesis sol. xlvij < concedors > vendemedors e folar<br />

‘per far vendemmiare soldi quarantasette in spese < operai<br />

> vendemmiatori e pigiare’.<br />

vendemedor s.m. ‘vendemmiatore’, nP 1264 vendemadôr, dal frl. vendemâ<br />

‘vendemmiare’ (vd. sopra), con suff. d’agente -tOREm.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 42v ll. iij ÷ di formadi per sol. iij et ll. j di<br />

candelis mandat per doy vendemedors ‘tre libbre e mezza di formaggio<br />

per tre soldi e una libbra di candele mandato con due vendemmiatori’;<br />

c. 70v Iacum di Chavalì so vendemedor ‘Giacomo di Cavalicco suo<br />

vendemmiatore’; c. 73v ll. iij di formadi mandat per lu so vendemedor<br />

adì xxij in setember ‘tre libbre di formaggio mandate con il suo vendemmiatore,<br />

oggi ventidue settembre’. UdiCalBCU1348bis c. 25r<br />

dnr. xviij per imprest daç alg sie vendemedors ‘diciotto denari in prestito<br />

dati ai suoi vendemmiatori’.<br />

vendemis s.f. plu. ‘(mese di) vendemmie, settembre’, nP 1264-5<br />

vendème, regolare dal lat. VInDEmIAm, REW 9343.<br />

UdiCalBCU1348bis c. 10r dnr. xxxvj per imprest adì xx in<br />

vendemis ‘36 denari in prestito oggi venti settembre’. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 15v adì xxvj in vendemis ‘oggi ventisei<br />

di settembre’; c. 43r sol. xiiij or per imprest per comperar j<br />

comat adì xij in vendemis ‘quattrodici soldi in prestito per<br />

comperare un collare oggi dodici settembre’; c. 180v sol.<br />

iij per sal e per vin et una scrova in soço adì vj in vendemis<br />

‘tre soldi per sale e per vino e una scrofa in soccida oggi sei<br />

settembre’. trimarBCU147 c. 24r r. dal mes di vendemis di<br />

ufiarte s. xliij ‘ancora ricevetti quarantatre soldi di offerta<br />

per il mese di settembre’.<br />

vendemis s.f. plu. ‘(mese di) vendemmie, settembre’, nP 1264-5<br />

vendème, regolare dal lat. VInDEmIAm, REW 9343. Per<br />

l’indicazione del mese di ‘settembre’, la voce si trova nei<br />

Rotoli in concorrenza con setember (vd.). UdiCalBCU1348/<br />

III c. 15v adì xxvj in vendemis ‘oggi ventisei di settembre’;


413<br />

c. 43r sol. xiiij or per imprest per comperar j comat adì xij in<br />

vendemis ‘quattrodici soldi in prestito per comperare un<br />

collare oggi dodici settembre’; c. 126r adì j in vendemis in<br />

prisinça Çuan di Vidon e-l Carnilut e-l pecer ‘oggi primo<br />

settembre alla presenza di Giovanni figlio di Vidone, del<br />

Carnilutto e del pezzaio’; c. 180v sol. iij per sal e per vin<br />

et una scrova in soço adì vj in vendemis ‘tre soldi per sale<br />

e per vino e una scrofa in soccida oggi sei settembre’. ®<br />

GEm-FOn c. 13r adie xviij de vendemis ‘oggi diciotto<br />

settembre’.<br />

vendemis: (mese di) vendemmie, settembre, nP 1264-5 vendème, dal lat.<br />

VInDEmIAm, REW 9343, voce qui in concorrenza con<br />

setembri (vd.). trimarBCU147 R. dal mes di vendemis sol.<br />

lxiiij or ‘ricevetti per il mese di settembre cinquantotto soldi<br />

(di offerta)’ 4 r . item r. dal mes di vendemis di ufiarte s. xliij<br />

‘ancora ricevetti quarantatre soldi di offerta per il mese di<br />

settembre’ 24 r .<br />

vender v. ‘vendere’, nP 1265 vèndi, dal lat. VEnDERE, REW<br />

9190; i p.p. vindut e vinduda presentano, con regolarità,<br />

l’innalzamento della vocale atona pretonica (e > i). Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 17a v lu deto Lenart dè vender lu dito<br />

vino oltra le marche iij e lu uadagno per metade ‘il detto<br />

leonardo deve vendere il detto vino oltre le tre marche<br />

e il guadagno per metà’; c. 22r bocis lxviij di vin per p. vj<br />

la boça di quello chi si vendè p. vij ‘sessantotto mezzette di<br />

vino per sei piccoli la mezzetta: di quello che si vendette,<br />

sette piccoli’; c. 56v Çian dè dar marcha j per resto del vino<br />

vindut in la mia chanipa ‘Canziano deve dare una marca<br />

come resto del vino venduto nella mia cantina’; c. 100r sol.<br />

xxviij per una borsa vinduda adì viij in març ‘ventotto soldi<br />

per una borsa venduta oggi otto marzo’; c. 117r sol. iij per<br />

j manarga vinduda per Birtuluç ‘tre soldi per una mannaia<br />

venduta a Bertoluccio’; c. 120r r. lu pagamento dela chasa<br />

vinduda al Farinuça in dut in prisinça Vido mio masar e-l<br />

fradi Çuan Pes di Lauçaç e Francesc Lastan adì xxviij in avost<br />

‘ricevetti il pagamento della casa venduta a Farinuccia in<br />

totale alla presenza di Vito, mio massaro, e il fratello di<br />

Giovanni Pesce di lauzacco e di Francesco lastan, oggi<br />

ventotto agosto’; c. 138v r. centenar iiij di copi vinduç per


414<br />

Culau fornesar a Macor piliçar ‘ricevetti quattrocento tegole<br />

vendute da nicolao mattonaio a Ermacora pellicciaio’. Udi-<br />

CalBCU1348/IV c. 39v dela chiasa ch-io gl-aveva vinduda<br />

‘della casa che io gli avevo venduto’. UdiCalBCU1348/V<br />

c. 89v io Niculau resto a dar per lu porcho vindut centul delorela<br />

< teglata > negra a sent Martin ‘io nicolò devo ancora<br />

dare per il maiale venduto stretto dall’orecchia < tagliata ><br />

nera a san martino’. ® CivOdoAsUana689 c. 30v chu-l<br />

signò lu volè vendy ‘che il signore lo volle vendere’.<br />

vendey: vendetti, nP 1265 vèndi. trimarBCU147 Vendey a Barbir forment st.<br />

j ÷ ‘vendetti a Barbiere uno staio e mezzo di frumento’ 30 v .<br />

vendi v. ‘vendere’, nP 1265 vèndi, dal lat. VEnDERE, REW<br />

9190. UdiDuoBCU1200/VI c. 38v chapitulo de blave vindude<br />

per me Pinçan di chè la qual io ay aschodude des entradis<br />

de fabriche ‘capitolo della biava venduta da me Pinzano, di<br />

quella la quale io ho riscosse delle entrate della fabbrica’; c.<br />

61r sol. xlv per ij cedulis chi io manday a Cristoful e a Denel<br />

del Minutin chi elli si debesin constituy mantignidory des<br />

posesioni chi io lur avevi fati vendi ‘quarantacinque soldi<br />

per due cedole che io mandai a Cristoforo e a Daniele del<br />

minutino che essi si dovessero costituire mantenitori dei<br />

possessi che io avevo fatto vendere loro’; c. 61v sol. xliij per<br />

ij cedulis chi io manday a Cristoful e a Denel del Minutin a<br />

Spiglinberç per lu seont tiarmit chi eli si debesin constituisi<br />

mantignidory delli tereni chi io lur avevi fati vendi ‘quarantatre<br />

soldi per due cedole che io mandai a Cristoforo e a<br />

Daniele del minutino a spilimbergo per il secondo termine<br />

che essi si dovessero costituirsi mantenitori dei terreni che<br />

io avevo fatto vendere loro’. UdiCalBCU1348/III c. 22r<br />

bocis lxviij di vin per p. vj la boça di quello chi si vendè p. vij<br />

‘sessantotto mezzette di vino per sei piccoli la mezzetta: di<br />

quello che si vendette, sette piccoli’; c. 56v Çian dè dar marcha<br />

j per resto del vino vindut in la mia chanipa ‘Canziano<br />

deve dare una marca come resto del vino venduto nella mia<br />

cantina’; c. 117r sol. iij per j manarga vinduda per Birtuluç<br />

‘tre soldi per una mannaia venduta a Bertoluccio’; c. 138v<br />

r. centenar iiij di copi vinduç per Culau fornesar a Macor<br />

piliçar ‘ricevetti quattrocento tegole vendute da nicolao<br />

mattonaio a Ermacora pellicciaio’. UdiCalBCU1348/IV


415<br />

c. 39v dela chiasa ch-io gl-aveva vinduda ‘della casa che io<br />

gli avevo venduto’.<br />

vendide s.f. ‘vendita’, nP 1265 vèndite, dal lat. VEnDItAm, con<br />

regolare lenizione della dentale intervocalica (t > d); qui<br />

anche revendide. UdiDuoBCU1200/VI c. 60r sol. xvj per<br />

fà la relacion de vendide ‘sedici soldi per fare la relazione<br />

della vendita’.<br />

vendidor s.m. ‘venditore’, non registrato nel nP. UdiGerBCU1324<br />

c. 2r pagava el dito vendedor alla dita fradaglia ‘pagava<br />

il suddetto venditore alla suddetta confraternita’.<br />

VenmarBCU1275/II c. 24v trei chianpi rizudi per lu det<br />

vendidor ‘tre campi ricevuti tramite il suddetto venditore’.<br />

venx: vermene di salcio, legacci flessibili e resistenti, nP 1263. UdiOspBCU1337/III<br />

Espendey per venx e per cerclis XXIr spesi<br />

per legacci e cerchi. item espendey per cerclis e per venx per<br />

choncà glu vasegl frx. xxvj XIIv ancora spesi per cerchi e<br />

legacci per aggiustare le botti.<br />

ver vero, nP 1266. UdiOspBCU1337/III item recevey di Candit e di Menis<br />

di Blesan sore un mas lu qual egl tignin stars d-avene viiij e<br />

di meglo vij ver è ch-el in pagarin un in dinars per frx. xxviij<br />

e galinis iiij or chugl us 10r ancora ricevetti da Candido e<br />

da Domenico di Blessano per un maso che occupano otto<br />

stai d’avena e sette di miglio, vero è che ne pagarono uno<br />

in denari per ventotto frisachensi e quattro galline con le<br />

uova. item recevey pur dal deto Domeni sore un altro camp<br />

lu qual è in vie di Predeman star di forment j ÷ ver è ch-el<br />

pagà lu meço in dinari per frx. xxvj 12v ancora ricevetti<br />

sempre dal detto Domenico per un altro campo che si<br />

trova in via di Pradamano uno staio e mezzo di frumento,<br />

vero è che pagò il mezzo in denari per ventisei frisachensi.<br />

item recevey pur dal deto Durlì pur sora aquel mas stars di<br />

meglo ij ÷ di fito ver è ch-el in pagà un staro e una quarta in<br />

dinari per frx. xxiij lu star 18r ancora ricevetti sempre dal<br />

detto Odorico sempre per quel podere due stai e mezzo di<br />

miglio di affitto, vero è che ne pagò uno staio e una quarta<br />

in denari per ventitre frisachensi lo staio.<br />

veretoni s.m. plu. ‘verrettoni, grossi dardi’, nP 1267 veretòn.<br />

UdiBCU435 c. 1r sopra x miglar di veretoni ‘per dieci migliaia di<br />

verrettoni’.


416<br />

*verga s.f. ‘ghiera, anello’, nP 1267 vèrge con rinvio a vère, nP<br />

1266-7, dal lat. VIRGAm, REW 9361, nei Rotoli solo al<br />

plurale; la grafia non fornisce indicazioni sullo stadio di<br />

lenizione della velare sorda (ant. g > j > mod. Ø).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 16r ll. xiiij or ÷ di flibis et vergis iij ‘quattordici<br />

libbre di fibbie e tre verghe’; c. 85v per far inferar j charo sol. lxxij per<br />

ll. xxij di flibis e per clodi et sol. xliiij or daç a Marchiol per bocul per<br />

vergis e per la so fadiga adì xx in setember e per vin licof ‘per far ferrare<br />

un carro settantadue soldi, per ventidue libbre di fibbie e per chiodi e<br />

quarantaquattro soldi dati a marchiol per un anello, per verghe e per<br />

la sua fatica e per brindisi conclusivo, oggi venti settembre’.<br />

veri s.m. ‘vetro’, nP 1268 véri, dal lat. VItRUm.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 81r glu veris chi pesarin ll. j c e xviij ‘i vetri<br />

che pesarono 118 libbre’; c. 85r achel chi coste acheste figniestre di very<br />

chun glu fery e chun lu aramo ‘quello che costa questa finestra di vestro<br />

con i ferri e con il rame’.<br />

vermegl agg. ‘vermiglio, rosso’, non registrato nel nP, dal lat. VERmIllIUm.<br />

CivBCU372 c. 2r soro achest ay r. quinç iiij or di vin vermegl per ss.<br />

lvj lu quinç ‘per questo ho ricevuti quattro conzi di vino rosso per<br />

cinquantasei soldi al conzo’.<br />

versor s.m. ‘aratro a un’ala, vomere’, nP 1269 versôr, dal lat.<br />

VERsORIUm, REW 9245, vd. anche Pellegrini G.B.<br />

(1969: 54) e (1984: 99).<br />

UdiCalBCU1348/III c. 61v : sol. xxxij per j versor chi pesa ll. x ‘trentadue<br />

soldi per un aratro che pesa dieci libbre’; c. 140r Lenar Barbian<br />

sol. xxviij per j versor ‘leonardo Barbiano ventotto soldi per un aratro’;<br />

c. 181r sol. v per resto d-uno versor adì ij in avost ‘cinque soldi per il<br />

resto di un aratro oggi due agosto’. UdiCalBCU1348/V c. 67r versor<br />

j d-arar valebat sol. xij ‘un aratro per arare valeva dodici soldi’.<br />

vert agg. ‘verde’, nP 1269 vèrt, dal lat. VIRIDEm.<br />

UdiCalBCU1348/IV c. 39r mantiel j di vert di femina ‘un mantello<br />

verde da donna’.<br />

vic s.f. plu. ‘viti’, nP 1285 vît.<br />

UdiOspBCU1337/III c. IXr espendey per fà choncà lis vic di tre camps<br />

‘spesi per far potare le viti di tre campi’; c. IXr per glu choncedors glu<br />

quagl concarin lis vic ‘per i potatori che potarono le viti’.<br />

vichari s.m. ‘<strong>vicario</strong>, vice; prete’, nP 1272 viciàri, dal lat. eccl.<br />

VICARIUm, REW 9303.


417<br />

trimarBCU147 c. 28v spendey per j par di polecis dadis al vichari e j<br />

di poleç s. xvj ‘spesi sedici soldi per un paio di galline date al <strong>vicario</strong><br />

e un paio di polli’. UdiCalBCU1348/IV c. 6r sol. xviij per spese del<br />

testemone fato inançi lu vichario ‘diciotto soldi per spese del testimone<br />

fatto davanti al <strong>vicario</strong>’. VenCatBCU1231/IV c. 2r Margareta de Toni<br />

vichary ‘margherita di Antonio <strong>vicario</strong>’.<br />

® CivOdoAsUana689 c. 27v Iachum d-Arpiny vichiary del nuestry signò<br />

ad Oleo ‘Giacomo d’Arpino <strong>vicario</strong> del nostro signore ad Aquileia’.<br />

videla s.f. ‘vitella’, nP 1272 vidièl, dal lat. VItEllAm, REW<br />

9387. UdiCalBCU1348bis c. 15v marcha ÷ e dnr. v p. x<br />

per la videla ‘mezza marca, cinque denari e dieci piccoli<br />

per la vitella’. UdiCalBCU1348/III c. 184v : sol. xvj per<br />

imprest et bocis iiij di vino et videla j negra ‘sedici soldi in<br />

prestito e quattro mezzette di vino e una vitella nera’.<br />

videla s.f. ‘vitella’, nP 1272 vidièl, dal lat. VItEllAm, REW<br />

9387. UdiCalBCU1348/III c. 184v : sol. xvj per imprest<br />

et bocis iiij di vino et videla j negra ‘sedici soldi in prestito<br />

e quattro mezzette di vino e una vitella nera’.<br />

videlo s.m. ‘vitello’, nP 1272 vidièl, dal lat. VItEllUm, REW<br />

9387, nei Rotoli solo con restituzione della vocale finale; si<br />

registra anche il dim. vidilino. UdiCalBCU1348/III c. 83r<br />

lu det Pieri dè dar per una vacha del pel palombo e j videlo<br />

roso per la contra dela so parte in soço marcha j di sol. adì<br />

xiij in fevrar termit a sent Aremecor ‘il suddetto Pietro deve<br />

dare una marca di soldi per una vacca dal pelo biondo e<br />

un vitello rosso, per il riscatto della sua parte, oggi tredici<br />

febbraio termine a sant’Ermacora’; c. 148a r vindut lu vidello<br />

in becharia per Arman filg Teon ‘venduto il vitello in<br />

macelleria da Armano figlio di teon’. UdiCalBCU1348/<br />

IV c. 47r sol. lxxxx per cunciduris di corami iij e j vidilino<br />

‘novanta soldi per le conciature di tre pezzi di cuoio e di<br />

un vitellino’.<br />

vidiel: vitello, nP 1272 vidièl, dal lat. VItEllUm, REW 9387. trimarBCU147<br />

item r. di Danel Tius di Adorgnan per la part<br />

di j vidiel s. xliiij r ‘ancora ricevetti quarantaquattro soldi da<br />

Daniele tiusso di Adorgnano per la parte di un vitello’ 24 v .<br />

vidiela: vitella (f. sing.). trimarBCU147 Per part d-una vidiela sol. xxxvij ‘per<br />

una parte di una vitella trentasette soldi’ 1 v .<br />

vidilino vd. videlo.


418<br />

vie s.f. ‘via, strada’, nP 1273-4 vìe.<br />

UdiOspBCU1337/III c. 12v un altro camp lu qual è in vie di Predeman<br />

‘un altro campo che si trova sulla via di Pradamano’. VenmarBCU1275/<br />

II c. 5r confine cun la vigne Iacum Micòs e la vie publiche ‘confina con<br />

la vigna di Giacomo micossi e la via pubblica’.<br />

vieri agg. ‘vecchio, passato’, nP 1274 vièri, dal lat. VEtUs,<br />

REW 9292; anche al f. viera.<br />

trimarBCU147 c. 17r r. da Culùs dal Cleri de devida viera sol. lxiiij or<br />

‘ricevetti cinquantanove soldi da nicolussio del Chirico per debito<br />

vecchio’; c. 30v dal camerà vieri ‘dal cameraro vecchio’; c. 34r per<br />

fit vieri et nuf m. j a ÷ den. ‘per affitto vecchio e nuovo una marca e<br />

mezza di denari’.<br />

vigne s.f. ‘vigna, vigneto’, nP 1275 vìgne con rinvio a vignâl.<br />

VenmarBCU1275/II c. 5r confine cun la vigne Iacum Micòs e la vie<br />

publiche ‘confina con la vigna di Giacomo micossi e la via pubblica’;<br />

c. 35r afitison fate a Pilirin mulinar d-une chiase pueste in lu borch cun<br />

j e vigne davour ‘affittanza fatta a Pellegrino mugnaio di una casa sita<br />

nel borgo con una vigna dietro’.<br />

vignì v. ‘venire’, nP 1275-6 vignî, dal lat. VEnIRE.<br />

UdiOspBCU1337/III c. VIIr per fà vignì glu masars ala paga ‘per far<br />

venire i massari al pagamento’; c. XVIIIv espendey per fà choncà lin<br />

lu qual vens di uferta frx. vj ‘spesi sei frisachensi per far conciare lino<br />

che venne da offerta’. UdiDuoBCU1200/VI c. 62v mestry Cristoful<br />

di Milan lu qual vens di Vignesie a Udin per vedè là chu si debe adifichà<br />

lu tor ‘mastro Cristorofo di milano che venne da Venezia a <strong>Udine</strong> per<br />

vedere dove si deve edificare il campanile’.<br />

vile s.f. ‘paese, villaggio, gruppo di case’, nP 1276-7 vìle, dal<br />

lat. VIllAm, REW 9330.<br />

CivPorBCU216 c. 1r chesto midessimo vilo ‘questo stesso paese’. Udi-<br />

CalBCU1348/III c. 119r lavoredors j in vila e j a far palada e j a taglar<br />

legnis mens oris iij ‘giorni lavorativi: uno in paese, uno a fare la palizzata,<br />

uno a tagliare legna, meno tre ore’. UdiCalBCU1348/V c. 38r ll. ij di<br />

formadi in vila palg batadors adì xx in avost ‘due libbre di formaggio<br />

in paese per i battitori oggi venti agosto’. UdiDuoBCU1200/VI c.<br />

67r sol. xiiij per j o nauli di chiaval per mandà Durlì di Savorgnan a<br />

chomandà ciartis vilis quintre Tresesin ‘quattordici soldi per il nolo di<br />

un cavallo per mandare Odorlico di savorgnano a ordinare certi paesi<br />

contro tricesimo’. VenmarBCU1275/II c. 13r sore j o chianp pastanat<br />

puest in la vile di Val di Corno ‘per un campo piantato nel paese di


419<br />

Valle di Corno’.<br />

vilia s.f. ‘vigilia’, nP 1277 vìlie, dal lat. VIGIlIAm, da VIGIlARE,<br />

REW 9326. UdiCalBCU1348bis c. 9v marcha ÷<br />

di dinars per imprest in vilia di sent Martin ‘mezza marca<br />

di denari in prestito alla vigilia di san martino’. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 91v sol. xlvj per fà dì lis mesis e lis vilis<br />

di ser Iachum Iust ‘46 soldi per far dire le messe e le vigilie<br />

di messer Giacomo Giusto’. UdiCalBCU1348/III c. 16r<br />

ll. j di olio la vilia di sent Martin mandat per j in prisinça<br />

Viçenç ‘una libbra di olio alla vigilia di san martino mandato<br />

per mezzo di un tizio alla presenza di Vincenzo’; c. 136r<br />

r. ll. xxxvij di lana la vilia di Nadal ‘ricevetti trentasette<br />

libbre di lana la vigilia di natale’. UdiCalBCU1348/V c.<br />

58r sol. iij per siulino adì xxiiij la vilia dela Sensa ‘tre soldi<br />

per cordicella oggi ventiquattro, la vigilia dell’Ascensione’.<br />

UdiOspBCU1337/III c. Iv espendey per doy chari di lens<br />

agl povers frx. xl la vilie di Santo Çuani ‘spesi quaranta frisachensi<br />

per due carri di legna per i poveri la vigilia di san<br />

Giovanni’. trimarBCU147 c. 13r spendey per la anima di<br />

un pover todesch la vilia d-Ognisent per la so sepultura sol.<br />

xxviij ‘spesi ventotto soldi per l’anima di un povero tedesco<br />

la vigilia di Ognissanti per la sua sepoltura’.<br />

vilia s.f. ‘vigilia’, nP 1277 vìlie, dal lat. VIGIlIAm, da VI-<br />

GIlARE, REW 9326. UdiCalBCU1348/III c. 6v ll. j di<br />

olio la vilia s.ta Maria di Candelis ‘una libbra di olio alla<br />

vigilia della Candelora’; c. 16r ll. j di olio la vilia di sent<br />

Martin mandat per j in prisinça Viçenç ‘una libbra di olio<br />

alla vigilia di san martino mandato per mezzo di un tizio<br />

alla presenza di Vincenzo’; c. 136r r. ll. xxxvij di lana la<br />

vilia di Nadal ‘ricevetti trentasette libbre di lana la vigilia<br />

di natale’. UdiCalBCU1348/V c. 58r sol. iij per siulino adì<br />

xxiiij la vilia dela Sensa ‘tre soldi per cordicella oggi ventiquattro,<br />

la vigilia dell’Ascensione’. ® UdiOspBCU1337/<br />

III c. Iv espendey per doy chari di lens agl povers frx. xl la vilie<br />

di Santo Çuani ‘spesi quaranta frisachensi per due carri di<br />

legna per i poveri la vigilia di san Giovanni’.<br />

vilia: vigilia, nP 1277 vìlie, sost. dal lat. VIGIlARE, REW 9326, Vicario<br />

(1999a: 238 vilia). trimarBCU147 Spendey per la anima<br />

di un pover todesch la vilia d-Ognisent per la so sepultura sol.


420<br />

xxviij ‘spesi ventotto soldi per l’anima di un povero tedesco<br />

la vigilia di Ognissanti per la sua sepoltura 13 r .<br />

vilie: vigilia, nP 1277, dal lat. VIGIlARE, REW 9326. UdiOspBCU1337/<br />

III item espendey per doy chari di lens agl povers frx. xl la<br />

vilie di Santo Çuani Iv ancora spesi quaranta frisachensi per<br />

due carri di legna per i poveri la vigilia di san Giovanni.<br />

vilinis ‘villanie’, nP 1672 vilinie, derivato da lat. VIllAnUm,<br />

REW 9331 DElI 14381439, e cfr. anche vilans ‘contadini,<br />

abitanti della villa’ in schiaffini (1922, §§ 30, 53), nP<br />

1276.<br />

vilinis: villanie, vd. § 3.1. UdiOspBCU1337/III item espendej per fà menà un<br />

om ad Auleie lu qual era gotos e diseva vilinis ala mamula<br />

frx. xvj XXVIIIv ancora spesi sedici frisachensi per far<br />

portare un uomo ad Aquileia il quale era gottoso e diceva<br />

villanie all’inserviente.<br />

vilis vd. vile.<br />

vilo vd. vile.<br />

vilut s.m. ‘velluto, tipo di tessuto’, nP 1263 velût, vd. REW<br />

9335 s.v. VEllUs. UdiCalBCU1348/V c. 79v duchati<br />

vj per dispegnar la çurniga di vilut ‘sei ducati per riscattare<br />

la çurniga di velluto’.<br />

vin s.m. ‘vino’, nP 1278 vin, dal lat. VInUm. UdiCalBCU-<br />

1348bis c. 11v per ueli e per formadi e per vin e per j capel<br />

‘per olio e per formaggio e per vino e per un cappello’.<br />

vin: vino, nP 1278 vin, dal lat. VInUm, REW 9356. Alla designazione del<br />

vino in generale (vin), per lo più misurato in conzi (quinc),<br />

ma anche in mezzette (bocis) o botti (vaselg), nel quaderno<br />

sono riportate anche le qualità di vino della ribolla (arybola),<br />

del bianco (clar) e del mosto (most). trimarBCU147 Lo<br />

receto del vin per me Zuanel di Quel Mulan ‘l’entrata del<br />

vino (fatta) da me Giovannello di Colmulano’ 5 v . Spendey<br />

ch-iò dey al predi vini congi j sora lu qual vin recevey j st. di<br />

forment dala fradagla ‘spesi un conzo di vino che diedi al<br />

prete, per il quale vino ricevetti uno staio di frumento dalla<br />

fraternita’ 7 v . R. dal masar di Chortal vin in most doy quinz<br />

un di vin ed un di chlar ‘ricevetti dal massaro di Cortale<br />

due conzi di vino in mosto (mosto di vino), uno di vino<br />

e uno di chiaro (bianco)’ 26 v .<br />

vin: vino, nP 1278. UdiOspBCU1337/III item espendey per iiij or chonci di


421<br />

vin agl povers marcha di frx. j XIIIr ancora spesi una marca<br />

si frisachensi per quattro conzi di vino per i poveri. item<br />

espendey per iiij or ÷ di vin agl povers glu quagl egl no-n avevin<br />

marcha di frx. j e frx. lx XIXr ancora spesi una marca di<br />

frisachensi e sessanta frisachensi per quattro (conzi) e mezzo<br />

di vino per i poveri i quali non ne avevano. item recevey de<br />

brut chi fo di Chucat di Pagnà sore une part di mas galine<br />

j chugl us e resta a dà une spadule e une quarta di meglo e<br />

lu vin 3r ancora ricevetti dalla nuora del fu Cuccatto di<br />

Pagnacco per una parte di maso una gallina con le uova<br />

e resta a (deve ancora) dare un prosciutto, una quarta di<br />

miglio e il vino.<br />

vindemis: settembre, vd. vendemis. trimarBCU147 item r. de offerta dal mess<br />

de vindemis s. xlviij ‘ancora ricevetti quarantotto soldi di<br />

offerta per il mese di settembre’ 58 v .<br />

vinduda vd. vender.<br />

vindude vd. vendi.<br />

vindude, vinduda: venduta. trimarBCU147 Per j a quarta di forment vinduda<br />

‘per una quarta di frumento venduta’ 1 v . R. per blave Stiefin<br />

Furtin vindude sol. xlviij ‘ricevetti quarantotto soldi per la<br />

biada venduta di stefano Fortino’ 9 r .<br />

vindudis: vendute (f. plu.). trimarBCU147 R. per ferament e per masaris vindudis<br />

sol. xxxv ‘ricevetti trentacinque soldi per ferramenta<br />

e per masserizie vendute’ 9 r .<br />

vindut vd. vender.<br />

vindut: venduto. trimarBCU147 j mizina di forment vindut ‘una mezzina<br />

di frumento venduto’ 1 v . Vè forment vindut del an Dunys<br />

per iij st. et ÷ forment ‘ebbe frumento venduto dell’anno<br />

di Dunisso’ 35 v .<br />

viners: venerdì, nP vinars. UdiOspBCU1337/III item recevey lu dì di viners<br />

Santi e pes festis di Pasca livris di frx. xvj 14v ancora ricevetti<br />

il giorno di venerdì santo e per le feste di Pasqua sedici<br />

libbre di frisachensi.<br />

vintri s.m. ‘ventre’, nP 1279-80 vìntri, dal lat. VEntREm, REW<br />

9205, qui probabilmente con il significato di ‘interiora (di<br />

animale)’. UdiCalBCU1348/III c. 148a r r. Pieri Çurcel<br />

ll. vj di carne e-l vintri e-l pindulg ‘ricevette Pietro Zurcel<br />

sei libbre di carne e il ventre e l’ugola (pendente)’.<br />

vintula s.f. ‘madia’, nP 1280 vìntule, con rinvio a panàrie, dal


422<br />

lat. *VEntUlAm, ClR 162, vd. REW 9207 s.v. VEntIlARE,<br />

dove è riportata anche la nostra voce vìntule.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 178v per scarpis e per imprest e per<br />

formadi e per olio e per j vintula ‘per scarpe, in prestito, per<br />

formaggio, per olio e per una madia’.<br />

virtuòs agg. ‘virtuoso, onesto, retto’, nP 1282 virtuôs. UdiBCU373<br />

c. 1r daben et virtuos ‘dabbene e virtuoso’.<br />

virtut s.f. ‘virtù, onestà, moralità’, nP 1282 virtût. UdiBCU373<br />

c. 1r s-asfadie cum la so virtut et operis di illustrà cheste tierre<br />

‘si affatica con la sua virtù e opere per illustrare questa terra’.<br />

visin s.m. ‘vicino’, nP 1283 visìn con rinvio a vizzìn. CivBCU372<br />

c. 2v prisint Denel Miliana e Ponteleon so visin e la vachio<br />

raman pur in sueç per meytat ‘presente Daniele miliana e<br />

Pantaleone suo vicino e la vacca rimane pure in soccida<br />

per la metà’.<br />

visinançe s.f. ‘vicinanza; terreno o comunità dei dintorni’, nP 1283 visinànze,<br />

visinât con rinvio a vizzinànze. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 80r sol. iiij per fà comandà la visinançe ‘quattro soldi<br />

per far comandare la vicinanza’. UdiDuoBCU1200/VII c.<br />

13r Nicolò Bunel paga de livello sopra una casa posta sopra<br />

la visinanza ‘nicolò Bonello paga di livello per una casa<br />

sita sopra la vicinanza’.<br />

visinanza vd. visinançe.<br />

visitade: visitata, nP 1283. UdiOspBCU1337/III item espendey per fà chusì<br />

une chamese dela mamule la qual fo visitade frx. xij XXr<br />

ancora spesi per far cucire una camicia dell’inserviente<br />

che fu visitata.<br />

vistido vd. vistit.<br />

vistit s.m. ‘vestito, abito’, nP 1284-5 vistît, dal lat. VEstItUm,<br />

REW 9285. CivBCU372 c. 2r el si vos chomperà pan per j<br />

vistit ‘lui si vuole comperare panno per un vestito’. UdiCal-<br />

BCU1348bis c. 5v per j vistit e per j mantel ‘per un vestito<br />

e per un mantello’. UdiCalBCU1348/IV c. 31r sol. v per<br />

vin per licof del vistit e cul arodar adì xij in fevrar ‘cinque<br />

soldi per vino per il brindisi del vestito e con il ruotaio,<br />

oggi dodici febbraio’. UdiCalBCU1348/V c. 83v sol. xiiij<br />

daç a Toni sartor per cusiduris del vistit ‘quattordici soldi<br />

dati ad Antonio sarto per cuciture del vestito’.<br />

vistit s.m. ‘vestito, abito’, nP 1284-5 vistît, dal lat. VEstItUm,


423<br />

REW 9285; frequente la forma vistido, venezianeggiante,<br />

con restituzione della vocale finale. UdiCalBCU1348/III c.<br />

18r sol. xxiiij per pan e per vin adì x in çugno sora lu vistido<br />

‘trentaquattro soldi per pane e per vino oggi dieci giugno,<br />

per il vestito’; c. 62r per roba di staçon e per j bo roso e per j<br />

vistido ‘per cose di bottega (vivande) e per un bue rosso e<br />

per un vestito’. UdiCalBCU1348/IV c. 31r sol. v per vin<br />

per licof del vistit e cul arodar adì xij in fevrar ‘cinque soldi<br />

per vino per il brindisi del vestito e con il ruotaio, oggi<br />

dodici febbraio’. UdiCalBCU1348/V c. 83v sol. xiiij daç<br />

a Toni sartor per cusiduris del vistit ‘quattordici soldi dati<br />

ad Antonio sarto per cuciture del vestito’.<br />

vite s.f. ‘vita, esistenza’, nP 1285-6 vìte. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 88v forment star j o per fin alla vite so ‘uno staio di<br />

frumento fino alla fine della sua vita’. UdiFabBCUospl<br />

c. di guardia lis quals son passadis di cheste vite a l’altre ‘le<br />

quali (anime) sono passate da questa vita all’altra’.<br />

vitt: affitto, vd. fit. trimarBCU147 R. de Steffin frady de Cristofful s. xxv de<br />

vitt de la canniva ‘ricevetti venticinque soldi per l’affitto<br />

della cantina da stefano fratello di Cristoforo’ 62 r .<br />

vochaç vd. *avocat.<br />

volè: volere, benestare, nP 1289-90 volê. trimarBCU147 Dunys d-Adorgnan<br />

chamerar dela fradagla di sancte Maria di Trasesim cun volè<br />

e consintiment di ser Bortolomio nodar e di ser Host di Trasesim<br />

e di Chiandit Grior di Corglà sichu sinix e prochuridors<br />

‘Dunisso di Adorgnano, cameraro della fraternita di santa<br />

maria di tricesimo, con benestare e consenso di messer<br />

Bartolomeo notaio e di messer Osto di tricesimo e di<br />

Candido di Gregorio di Corglacco in qualità di sindaci e<br />

procuratori’ 22 v .<br />

voli s.m. ‘occhio’, nP 1290 vóli. CivBCU372 c. 2r ay dado jo<br />

Zan a Bachin da Risan masar di Blas runzino j a negro uarbo<br />

d’un volly ‘ho dato io Gianni a Bachino di Risano, massaio,<br />

figlio di Biagio, una ronzina nera orba da un occhio’. Udi-<br />

DuoBCU1200/VI c. 45v per ciart legnian chi io gli vendey a<br />

voli ‘per certo legname che io gli vendetti a occhio’; c. 76v<br />

Beltramo di Como chi lavorà al voli dis xxiiij ‘Bertrando di<br />

Como che lavorà all’occhio ventiquattro giorni’.<br />

volly vd. voli.


424<br />

volt s.m. ‘volta, arcata, cupola’, nP 1291 vólt. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 58v per fà dipenci glu voltiseli chi son in cime de glesie<br />

e lu chapitel lu qual dipençè Niculau impintidor filg di Toni<br />

di Tomasin ‘per far dipingere le volticelle che sono in cima<br />

alla chiesa e il capitello che dipinse nicolò pittore figlio<br />

di Antonio di tommasino’; c. 62r mestry Durì chi lavore<br />

glu volti in glesie ‘mastro Odorico che lavora alle volte in<br />

chiesa’; c. 83r io diey a Bortolamio des Cistiarnis sore lu<br />

volt chi el fas fà sore glu troni ‘io diedi a Bartolomeo delle<br />

Cisterne per la volta che egli fa fare sopra i troni’.<br />

volti vd. volt.<br />

voltiseli vd. volt.<br />

voluntat s.f. ‘volontà, volere, desiderio’, nP 1291 volontât.<br />

UdiBCU373 c. 1r ancg di me spose voluntat ‘anche per<br />

volontà della mia sposa’.<br />

*vomer s.m. ‘vomere, lama d’acciaio, parte dell’aratro’, dal lat.<br />

VOmEREm, REW 9448, ClR 417, vd. Pellegrini G.B.<br />

(1984), come l’it. vomere o vomero; il termine non è registrato<br />

in nP.<br />

UdiCalBCU1348/III c. 130r ll. c c vij di ferro per far vomers ‘centosette<br />

libbre di ferro per fare vomeri’; c. 130r ll. c c ij di vomers per p. vj la<br />

lira del dito fero ‘centodue libbre di vomeri per sei piccoli la libbra<br />

del suddetto ferro’.<br />

vore s.f. ‘opera, lavoro’, nP 1293 vóre.<br />

CivBCU372 c. 2r oltro duto la voro chi el m’à fato per ogno mot ‘oltre a<br />

tutto il lavoro che lui mi ha fatto in ogni modo’. UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 78r non si podè avè per rispiet de prese de vore ‘non si potè avere<br />

a causa della fretta del lavoro’.<br />

vornès s.m. ‘piccolo veronese, moneta patriarcale’, nP 1294 vornéis,<br />

vornês.<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 73v chiodi di ij vornès ‘chiodi da due veronesi’.<br />

vos s.f. ‘voce’, nP 1294 vôs.<br />

UdiBatBCUospB c. 30v cun dolça vos e an chun canto ‘con dolce voce<br />

e anche con canto’.<br />

vueli vd. ueli.<br />

vunis vd. unis.<br />

vuns vd. uns.<br />

vuoris: lavori, opere (f. plu.), qui per ‘lavoratrici’, nP 1293-4 vóre, dal lat.<br />

OPERAm, REW 6070, vd. § 2.2 e Vicario (c.s.). tri-


425<br />

marBCU147 item spendey per spesis alis vuoris chu fazerin lu<br />

pan s. x ‘ancora spesi dieci soldi per spese per le lavoratrici<br />

che fecero il pane’ 51 v .<br />

waye balia, nutrice bambinaia. Voce da collegare probabilmente<br />

con il verbo frl. vaî ‘piangere’ dal lat. VAGIRE, nP 1254-<br />

5, in relazione al pianto dei neonati; cfr. però frl. baie dal<br />

lat. volg. *BAlIAm, più volte presente in Vicario (1999a),<br />

DEsF bae 1 , it. balia 1 , DEI 414, etc. trimarBCU147 Ex.<br />

metz marche per una waye per nevot Durlý de Cucitin de<br />

Luzirià ‘spesi mezza marca per una balia per il nipote di<br />

Odorlico di Cucitino di luseriacco’ 60 r .<br />

waye: balia, nutrice bambinaia, vd. § 3.1.<br />

zachete: giacchetta, giacca, vd. nP 1298 ’zachète, della Porta 979 zachetus.<br />

trimarBCU147 R. per j zachete vindude sol. xxv ‘ricevetti<br />

venticinque soldi per una giacchetta venduta’ 9 r .<br />

zenar gennaio, nP 1305 ’zenâr. trimarBCU147 R. dal mes di zenar sol. xxvj<br />

‘ricevetti per il mese di gennaio ventisei soldi (di offerta)’<br />

4 r . R. dal oferta dal mes di zenar sol. xxxvj ‘ricevetti trentasei<br />

soldi per offerta per il mese di gennaio’ 10 r .<br />

zener, zegner, zenir genero, vd. çenir. trimarBCU147 Domeni zener de<br />

Nicolau ‘Domenico genero di nicolao’ 59 r . Domini zenir<br />

de Nycolau de Orgnian ‘Domenico genero di nicolao di<br />

Orgnano’ 59 v . Domini zegner de Nycolau Zenar ‘Domenico<br />

genero di nicolao Genero’ 64 r .<br />

zerdon s.m. ‘cuoiaio, calzolaio, pellicciaio’ anche ‘ciabattino’, nP<br />

1456-7 cerdòn, dal lat. CERDOnEm ‘operaio, artigiano’,<br />

DEsF 328-9. VenmarBCU1275/II c. 40v Chumuz di<br />

Matiùs zerdon dela dete ville di Maian ‘Giacomuccio di<br />

mattiusso calzolaio del suddetto paese di majano’.<br />

zeris: vd. ceris.<br />

zevole: cipolla, vd. cevole. trimarBCU147 item spendey solz x per zevole ‘ancora<br />

spesi dieci soldi per cipolla’ 51 v .<br />

zevole: vd. cevole.<br />

zì vd. çì.<br />

ziè vd. çì.<br />

ziner vd. çiner.<br />

ziner genero, vd. çiner. trimarBCU147 item r. da Francesch ziner Chonvalis<br />

quarte une di forment ‘ancora ricevetti una quarta di frumento<br />

da Francesco genero di Convalle’ 48 v . item r. da Miny


426<br />

ziner dal barba d-Adorgnan un star di forment une quarte<br />

di fave ‘ancora ricevetti da Domenico genero dello zio di<br />

Adorgnano uno staio di frumento, una quarta di fava’ 49 v .<br />

zinir genero, nP 1311 ’zìnar. trimarBCU147 R. dal zinir dal Blanc di<br />

Montegnà dn. ij ‘ricevetti dal genero del Bianco di montegnacco<br />

due denari’ 1 v . R. da Lenart zinir Chupin di Trasesim<br />

frumenti st. j ‘ricevetti da leonardo genero di Coppino di<br />

tricesimo uno staio di frumento’ 6 v .<br />

zugador s.m. ‘giocatore’, nP 1325 ’zujadôr. UdischBCUospD c.<br />

4r elo non sia zugador ne dissipador de beni ‘egli non sia<br />

giocatore o dissipatore di beni’.<br />

zugar v. ‘giocare’, nP 1324-5 ’zujâ. UdischBCUospD c. 3r nissun<br />

fradello non die zugar uno con l’altro per danari ‘nessun<br />

confratello deve giocare l’uno con l’altro a soldi’.<br />

zugno: (it.) giugno, vd. iugn. trimarBCU147 R. dal mese di zugno sol. xlviij<br />

‘ricevetti per il mese di giugno quarantotto soldi (di<br />

offerta)’ 10 r .


REPERtORIO AntROPOnImICO<br />

l’estrema varietà dei tipi antroponimici presenti nei documenti antichi<br />

di area friulana si conferma senza dubbio anche per i documenti conservati<br />

presso la Biblioteca Civica di <strong>Udine</strong>. Un numero vicino ai … è quello delle<br />

voci qui presentate, voci che rappresentano continuatori di appellativi di<br />

tradizione diversa (latina, germanica, greca), ma che entrano di frequente<br />

anche dal lessico comune come soprannomi e nomi aggiunti, costituendo<br />

preziosi materiali per la descrizione del vocabolario del friulano antico.<br />

tutti questi elementi risulteranno senza dubbio molto preziosi al momento<br />

dell’avvio della redazione di un repertorio generale dei nomi friulani, personali<br />

e familiari, rinforzando e completando altri strumenti già a disposizione<br />

di studiosi e ricercatori, primo tra i quali strumenti vi è lo straordinario<br />

Schedario onomastico di Giovanni Battista Corgnali. non posso non accennare<br />

almeno, a questo proposito, al progetto di digitalizzazione integrale<br />

dello Schedario, fonte primaria per gli studi in questo settore, un progetto<br />

sostenuto ancora dalla nostra Biblioteca Civica e avviato già alla fine del<br />

2009. All’indirizzo www.bibliografiafriulana.it/corgnali è possibile seguire<br />

lo stato di avanzamento del progetto, che prevede l’immissione nel repertorio<br />

in linea delle schedine e dei riferimenti ai documenti e alla bibliografia<br />

utilizzata dal Corgnali.<br />

tra le varianti degli antroponimi presenti nei nostri documenti friulani<br />

delle origini si sono scelte, ove possibile, le forme più aderenti allo schietto<br />

uso popolare. Ad ogni forma segue l’indicazione della fonte, delle fonti<br />

o il rimando ad altra voce del repertorio; si conservano solo alcune tra le<br />

numerose varianti grafiche.<br />

Abith frater Talfays, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Abram, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Adalper filius Piruçi, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Adalper gastaldio, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Adam, UdiBatBCUospB c. 15r; UdiCalBCU1348bis c. 30v; UdiDuoBCU1200/VII c. 12r<br />

Adam, vd. Culau Adam<br />

Adeleyta uxor Belem, UdiBatBCUospl c. 17r<br />

Adon, CivBCU372 c. 2r


428<br />

Adurlion, UdiCalBCU1348bis c. 31v<br />

Agathe, UdiBatBCUospl c. 3r<br />

Agina, vd. Stiefin d-Agina<br />

Agite di Iachum Zunchunin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Agnes, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Agnesa, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Agnisina, UdiBatBCUospl c. 10v<br />

Agnisuta l-agna Çilbert piliçar, CivBCU836/G<br />

Agniul di Cavalchant, UdiDuoBCU1200/VI c. 46v<br />

Agostinus cortelarius, UdiBatBCUospl c. 1r<br />

Aguilini capelarii, UdiBatBCUospl c. 12r<br />

Agustin figlo di Bidezin di Artigna, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Agustin filg Niculau Piruç, UdiDuoBCU1200/VI c. 64r<br />

Agustin, CivtriBCU1279 c. 66v; UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Agustino auresin di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/IV c. 15r<br />

Agustino sereduraro, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Aite, UdiDuoBCU1200/VI c. 66r<br />

Aitor d-Udin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Alberti, UdiBatBCUospl c. 7r<br />

Alegreza, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Alesandri nodar, UdiCalBCU1348/III c. 15v<br />

Alesi chi fo di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 121v<br />

Alesi di Sancta Maria, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Alesi di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 14v<br />

Alesi figl di Radolf di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 33r<br />

Alesius, UdiBatBCUospl c. 1r<br />

Aleta mater magistri Machoris muritoris, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Alexi de Bilçinins, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Alexio de Orgnan, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Alia Spizapira, UdiDuoBCU1200/VII c. 39r<br />

Alif, vd. Fant del Alif<br />

Aligranza Laurinzut de Amar, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Aligranze mogler Andrea Candin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Aloi, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Alovise dela Fornase, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Alovixo, UdiDuoBCU1200/VII c. 12v<br />

Aloyse del Aròs caligar, UdiDuoBCU1200/VII c. 14r<br />

Alzato,, vd. Niculò Alzato<br />

Amadio, UdiDuoBCU1200/VII c. 22v


Ambròs di Feletis, UdiCalBCU1348/V c. 31r<br />

Ambròs di Lovarga, UdiCalBCU1348bis c. 45r<br />

Ambròs di Samerdencha, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Ambròs filgs di mestri Iacum fari, UdiCalBCU1348bis c. 12v<br />

Ambròs, vd. Culùs Ambròs<br />

Ambròs, vd. Michel Ambròs di Buri<br />

Ambroso rodaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r<br />

Amor chaliar filg Michel Ambròs di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 11v<br />

Ana moglir di Avostino chi fo di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 142r<br />

Anbròs chialiar de Pusquel, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Anbròs Marcho, UdiCalBCU1348/IV c. 15r<br />

Andin di Laucac, UdiCalBCU1348bis c. 19v<br />

Andrea Aloy, VenmarBCU1275/II c. 28r<br />

Andrea Basso, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Andrea batafer, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Andrea Candin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Andrea comatar, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

Andrea de Dobra, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r<br />

Andrea de Misitins, VenmarBCU1275/II c. 38r<br />

Andrea de Montichollo, UdiDuoBCU1200/VII c. 30v<br />

Andrea de Spilembergo, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Andrea de Tisan, UdiCalBCU1348/IV c. 63r<br />

Andrea del Sclaulin, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v<br />

Andrea di Peglonis, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Andrea Gat, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Andrea Leon de Lumignà, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v<br />

Andrea Marcuç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Andrea Martin da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 17v<br />

Andrea Martin fari, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Andrea Maurìs, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Andrea Minot, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Andrea Muniti, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Andrea Olivero, VenmarBCU1275/II c. 43r<br />

Andrea Pilot, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Andrea Pitachul, VenmarBCU1275/II c. 42r<br />

Andrea Preol, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Andrea sartor, CivtriBCU1279 c. 66v<br />

Andrea Valantin, UdiDuoBCU1200/VII c. 20r<br />

Andrea Zangarlin, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

429


430<br />

Andreas, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Andree di Chuglinys, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Andree di ser Simon Vignut, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Andreota, UdiBatBCUospl c. 24r<br />

Andriotis de Udene, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Anduz,, vd. Joannis Anduz<br />

Anichin, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Anna, UdiBatBCUospB c. 24r<br />

Anne figle de Domeny Minigin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Anthonin Pieri Crux, VenmarBCU1275/II c. 36v<br />

Antoni Cavalchant, UdiDuoBCU1200/VI c. 44v<br />

Antoni Chunisy, UdiGerBCU1324 c. 2v<br />

Antoni claudar di Bilir, UdiCalBCU1348/III c. 35v<br />

Antoni d-Arusis, UdiCalBCU1348/III c. 128r<br />

Antoni de Castello, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Antoni de Fornàs condam Birtulusi, UdiDuoBCU1200/VI c. 57v<br />

Antoni di Cramariis, UdiCalBCU1348/III c. 140r<br />

Antoni di Lonbart, UdiDuoBCU1200/VI c. 46v<br />

Antoni di Matio di Mels, VenmarBCU1275/II c. 40r<br />

Antoni di sente Lucie, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Antoni di Topo, UdiDuoBCU1200/VI c. 62v<br />

Antoni Fornazo, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Antoni Lucafort, VenmarBCU1275/II c. 9v<br />

Antoni lumignar di Vich, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Antoni Mora, VenmarBCU1275/II c. 38r<br />

Antoni Pizul, VenmarBCU1275/II c. 40v<br />

Antoni Pussan, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Antoni tesedor, UdiBatBCUospH c. 10r<br />

Antonia uxor magistri Andree pistoris, UdiBatBCUospl c. 7v<br />

Antonia, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Antonij Misture de Utino, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Antonio Aulif fiolo de Marco, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Antonio Barbiero, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v<br />

Antonio Charubin, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r<br />

Antonio dal Tiès lanaro, UdiGerBCU1324 c. 2v<br />

Antonio de Castello, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Antonio de Grezano exactore, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

Antonio de Latisana, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v<br />

Antonio de Pasiglian caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v


Antonio de Rasmo, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Antonio de San Zorço, UdiCalBCU1348/V all. 5v c. 60<br />

Antonio de Topo, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Antonio del Degan, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Antonio del Fusaro, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Antonio dela Rogliana, UdiDuoBCU1200/VII c. 18r<br />

Antonio della Mamula, UdiDuoBCU1200/VII c. 22v<br />

Antonio di Birtul, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r<br />

Antonio di Pascul, UdiDuoBCU1200/VII c. 9r<br />

Antonio di Portogruar nodar, VenmarBCU1275/II c. 10v<br />

Antonio Drea de Lauzacho, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r<br />

Antonio Fachin padre de ser Simonin, UdiDuoBCU1200/VII c. 28r<br />

Antonio fiolo che fuo maistro Lorenço favro, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Antonio Gallo di Percut, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v<br />

Antonio Grior, UdiCalBCU1348/V all. 5r c. 60<br />

Antonio Gruveli de Preserian, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r<br />

Antonio padre de ser Simonin Fachin, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Antonio Pichin nodaro, UdiGerBCU1324 c. 10v<br />

Antonio Pusan, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Antonio q. maistro Cin caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v<br />

Antonio Ragataria, UdiDuoBCU1200/VII c. 22v<br />

Antonio Sbruglio, UdiDuoBCU1200/VII c. 24r<br />

Antonio, UdiBCU518 c. 8v<br />

Antonius dal Aur, UdiBatBCUospl c. 1v<br />

Antonius filius Chucini, UdiBatBCUospl c. 2v<br />

Antonius Ranei, UdiCalBCU1348/IV c. 59v<br />

Antonius, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Antony Poç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Antony tesedor, UdiCalBCU1348bis c. 22v<br />

Anussa mogler Benedet, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Apulea, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Aragno, vd. Çuan dal Aragno<br />

Arang di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 53v<br />

Arango, vd. Toni dal Arango<br />

Archolonian, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v<br />

Aribisin, vd. Denel d-Aribisin di borgo d-Aquilegia<br />

Aricafina, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Aridiùs, VenmarBCU1275/II c. 26v e Aridivùs, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Ariugnant di Merdargul, UdiCalBCU1348/V c. 40r<br />

431


432<br />

Ariugnant vd. Durlì det Ariugnant<br />

Ariz,, vd. Durlý Ariz<br />

Arman Burbat, UdiCalBCU1348/V c. 8r<br />

Arman di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 13r<br />

Arman di borgo di Auleie, UdiDuoBCU1200/VI c. 61v<br />

Arman di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 4r<br />

Arman di Lazer, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Arman di Merdargul, UdiCalBCU1348bis c. 29r<br />

Arman di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Arman filg di Chiavriglis, UdiDuoBCU1200/VI c. 67r<br />

Arman filg Teon di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 179v<br />

Arman Filipan, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Arman Martiruç, VenmarBCU1275/II c. 36r<br />

Arman nodar, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Armaninus de Cremona, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Armano de Martino, VenmarBCU1275/II c. 1v<br />

Armanuç, UdiCalBCU1348/V c. 2r<br />

Armanut chi fo di Cerneglons, UdiCalBCU1348/V c. 12v<br />

Armanuz de Venzon, VenmarBCU1275/II c. 25v<br />

Armilina, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

Arnoldo caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 14v<br />

Arnoldus barberius, UdiBatBCUospl c. 24r<br />

Arnolt, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v<br />

Arnot çiner Geroni caliar, UdiCalBCU1348/IV c. 37v<br />

Arnust di Iansicho, UdiCalBCU1348/III c. 12v<br />

Aroman di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 106v<br />

Aropret di Clauglan, UdiCalBCU1348/V c. 30r<br />

Aròs caligar, UdiDuoBCU1200/VII c. 14r<br />

Aròs fari, UdiCalBCU1348/III c. 4r<br />

Arost, vd. Marghareta figla d-Arost<br />

Arpuç di Cusignà, UdiCalBCU1348/III c. 124v<br />

Artich de Çuchunins, VenmarBCU1275/II c. 43v<br />

Articho di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 111r<br />

Articonus faber, UdiBatBCUospl c. 14r<br />

Artuicus, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Aruntussa, UdiBatBCUospl c. 17r<br />

Arusis, vd. Antoni d-Arusis<br />

Arusit Avilin, UdiCalBCU1348/III c. 120v<br />

Asiut, UdiCalBCU1348/III c. 25v


Asquin di Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 70v<br />

Augustin Bertolot, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Augustin de Bayvars, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r<br />

Augustin de Partistagno, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v<br />

Augustin di Lauzach, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Aulif bric di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 10v<br />

Aulif det Fantasiron di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/IV c. 23r<br />

Aulif fari di Postcolo, UdiCalBCU1348/III c. 119v<br />

Aulif fiolo de Marco, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Aulif fradi Tomat Matigan di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 3r<br />

Aulif, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Aulina, UdiBatBCUospH c. 6r<br />

Aulino, UdiBatBCUospH c. 7r<br />

Aulinus mollendinarius, UdiBatBCUospl c. 24r<br />

Aur, vd. Antonius dal Aur<br />

Auregan di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 46r<br />

Aurelia vidua, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Aurificus, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Austin di Pieri barbir, UdiCalBCU1348/IV c. 30v<br />

Avent, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Averardus speronator, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

Avilin di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 30r<br />

Avilin di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 106v<br />

Avilin filg Menegon di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 55v<br />

Avost di Buie, VenmarBCU1275/II c. 22r<br />

Avostin filg Niculau de Piruço, UdiDuoBCU1200/VI c. 60v<br />

Avostino det Aròs fari, UdiCalBCU1348/III c. 142v<br />

Ayta, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Aytussa de Pyon, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Babòs, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Baçeit, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Bacheras, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Bachin masar, CivBCU372 c. 2r<br />

Bachino, UdiBatBCUospH c. 9r<br />

Badin di Tumiez, VenmarBCU1275/II c. 25v<br />

Badins di Vilin, UdiCalBCU1348/III c. 81r<br />

Baduer, UdiDuoBCU1200/VII c. 18v<br />

Baduscule, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Baffe, VenCatBCU1231/IV c. 1v; VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

433


434<br />

Bagatin, vd. Çuan dal Bagatin di Cerneglons<br />

Bagidil vd. Iacum di Bagidil<br />

Baiarç, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Baiet, UdiDuoBCU1200/VI c. 83v<br />

Baldana, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Baldane, vd. Nicolaus Baldane<br />

Baldàs cimidor, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Baldasar dy Valvason, UdiCalBCU1348/V all. 8r c. 91<br />

Baldesar, UdiBatBCUospB c. 28v<br />

Baldiçar, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Baldisar filgl che fo di Domenìs Ioanot, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Baltrama, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Baptista de Maniacho spiciar, UdiDuoBCU1200/VII c. 20r<br />

Baraçut di Pavia, UdiBatBCUospH c. Vr<br />

Baratau de Prestent, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Barba, vd. Nicolaus dela Barba, Nicolay della Barba<br />

Barbas, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Barbe di Sofumberç, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v<br />

Barbeir clamat Chardiès, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Barbeirùs, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Barbian, vd. Lenar Barbian<br />

Barbire figle Simion Vignut, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Bardòs, UdiCalBCU1348bis c. 48v<br />

Bareit, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Baret, UdiBatBCUospl c. 11v<br />

Bargan di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 48v<br />

Bargan rodar di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 11v<br />

Barlet, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Barnabo di ser Valantin, UdiDuoBCU1200/VI c. 59v<br />

Baron de Venzon, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Baron, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Bartholisi, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Bartholomeus not. de Guastay Lotti, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Bartholomio de Lorenzis de Fagagna, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

Bartholomio de Toppo, UdiDuoBCU1200/VII c. 8r<br />

Bartholomio de Vicença, CivtriBCU1279 c. 66v<br />

Bartholomio, UdiBatBCUospH c. 9r<br />

Bartolomey, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Bartolot Blasut de Portis, VenmarBCU1275/II c. 36r


Bas di Nogaret, UdiCalBCU1348/III c. 21v<br />

Baschera, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Base, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Basta, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Bastian de Chatarina, UdiDuoBCU1200/VII c. 24r<br />

Bastian de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Bastian det Diès, UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Bastian Dezio, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Bastian di Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Batilana, UdiDuoBCU1200/VII c. 30r<br />

Batista da Como, UdiDuoBCU1200/VI c. 76v<br />

Batiste dela Nere, VenmarBCU1275/II c. 34v<br />

Batistin caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 13v<br />

Bay fabris, UdiBatBCUospl c. 22r<br />

Bazeit, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Bederla, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Belem, UdiBatBCUospl c. 11r<br />

Belen, vd. Leonardus Belen<br />

Belinfant, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

Bella Testa, vd. Leonardus Bella Testa<br />

Belon, UdiDuoBCU1200/VI c. 50r; UdiDuoBCU1200/VI c. 83v<br />

Beltram d-Agel, UdiCalBCU1348bis c. 49v<br />

Beltram dela Stella nodaro, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Beltram di Besalgapenta, UdiCalBCU1348/V c. 11r<br />

Beltram di Foiognia, UdiDuoBCU1200/VI c. 65v<br />

Beltram di Jury di Fagedis, UdiBatBCUospl c. 22v<br />

Beltram di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 4r<br />

Beltram di Mels, UdiCalBCU1348/III c. 115r<br />

Beltram di Pers, VenmarBCU1275/II c. 43v<br />

Beltram di Sent Vit, UdiCalBCU1348bis c. 51v<br />

Beltram di ser Candido notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

Beltram nevot Martin di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 29v<br />

Beltram nodaro, VenmarBCU1275/II c. 36v<br />

Beltram, vd. Çuan Beltram di Nogaret<br />

Beltram, vd. Iacum Beltram<br />

Beltramo fiolo che fuo ser Franzesco notaro de Pintinis de Udene, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Beltramo Tamburlin marzar, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v<br />

Beltramo, UdiDuoBCU1200/VI c. 45r<br />

Benat di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 66r<br />

435


436<br />

Benat, UdiCalBCU1348bis c. 29v<br />

Benat, vd. Çuan Benat di Percut<br />

Benedet armentar, UdiCalBCU1348/V c. 26v<br />

Benedet curtissaro, VenmarBCU1275/II c. 38v<br />

Benedet de Inpeç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Benedet di Iacum Tus de Faogna, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Benedet filg Maria di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 1r<br />

Benedet filg Matigùs di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 26v<br />

Benedet, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Benedeto da Ramanzaso, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Benedeto sartor fiolo che fuo Nicolò Carli de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Benedeto vendedor, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Bennato de Mels, VenmarBCU1275/II c. 38r<br />

Benvegne, VenmarBCU1275/II c. 5v<br />

Benvegnuda mogler de ser Durì de Candit, VenmarBCU1275/II c. 11v<br />

Benvegnuda, UdiGerBCU1324 c. 12r<br />

Benvenuta uxor Gramule, UdiBatBCUospl c. 11v<br />

Benvenutus gener Bay fabris, UdiBatBCUospl c. 22r<br />

Benvigniude muglir di ser Niculau di Coloret, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Benvigniut, UdiDuoBCU1200/VI c. 60r<br />

Benvignuda che fo mogler di ser Simon Paculin, VenmarBCU1275/II c. 10v<br />

Benvignude de Simon Paculin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Benzivegne, VenmarBCU1275/II c. 35v<br />

Berchamin de Udene, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Berghine, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Bergine, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Bernarda de Terençano, UdiBatBCUospl c. 12r<br />

Bernardin de Lovaria, UdiGerBCU1324 c. 12r<br />

Bernardin de Montegnacho, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r<br />

Bernardin de Pramper, UdiDuoBCU1200/VII c. 26v<br />

Bernardin organista, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Bernart di Cumin, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Bernart habitador in Sant Dinel, VenmarBCU1275/II c. 40r<br />

Bernòs di borgo di Auleie, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Bert Tesar di Graçan, UdiCalBCU1348/III c. 136r<br />

Bertat di Graçan, UdiCalBCU1348/III c. 139r<br />

Berto di Mançignel, UdiCalBCU1348/V c. 68r<br />

Berto fornador, UdiBatBCUospl c. 19v<br />

Bertoga, vd. Pieri Bertoga


Bertogna, vd. Petrus dictus Bertogna<br />

Bertol, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Bertolisso fiolo che fuo Franzesco de Vignudo de Udene, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Bertolla, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v<br />

Bertollo de Grilions, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Bertollo fiolo che fuo Pascollo de Baivars, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Bertolo marangon, UdiCalBCU1348/III c. 143v<br />

Bertolomeu Botaç di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 28r<br />

Bertolomeu det Botaç chi fo di Claugnan habitant in Vischon, UdiCalBCU1348/III c. 75v<br />

Bertolomeu di Merdargul, UdiCalBCU1348/III c. 2v<br />

Bertolomeu di Merdargul, UdiCalBCU1348bis c. 25r<br />

Bertolomeu di Tapalic, UdiCalBCU1348/III c. 56v<br />

Bertolomeu scarpar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 126r<br />

Bertolomeu Sclavo, UdiCalBCU1348/IV c. 36r<br />

Bertolomio barbiro, UdiGerBCU1324 c. 8r<br />

Bertolomio de Valantin de Udene, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Bertolot da Ramançàs, UdiCalBCU1348bis c. 33v<br />

Bertolot, CivmarBCU1223/176 c. 1v; UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Bertolota di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 39v<br />

Bertolotto fradi di Pizulpani, UdiBatBCUospH c. IXv<br />

Berton de Zuan Blanda de porta Chaschanan, UdiGerBCU1324 c. 12r<br />

Bertòs filg Vigeti di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 27r<br />

Bertòs, vd. Çuan di Bertòs<br />

Bertul chi fo Tomat di Camfuarmit, UdiCalBCU1348/IV c. 42a v<br />

Bertul da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Bertul det Gardisin di Percut, c. 7v<br />

Bertul di Adeglà, UdiCalBCU1348/IV c. 40a v<br />

Bertul di Cargnà, UdiCalBCU1348/III c. 55v<br />

Bertul di Chiarpà, VenmarBCU1275/II c. 27r<br />

Bertul di Culugnie, UdiDuoBCU1200/VI c. 72r<br />

Bertul di Val, UdiDuoBCU1200/VI c. 65v<br />

Bertul di Vignut de Mala Zumpicha, UdiDuoBCU1200/VII c. 26r<br />

Bertul filg Masaran di Predeman, UdiCalBCU1348bis c. 7v<br />

Bertul Gardisin di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 24r<br />

Bertul Rix, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Bertul Zanut di Plain, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Bertuli a Rubeo de Utino, UdiBatBCUospl c. 9v<br />

Bertulinus, UdiBatBCUospl c. 2v<br />

Bertulo cortelir, UdiCalBCU1348/IV c. 50a r<br />

437


438<br />

Bertulusso, VenmarBCU1275/II c. 18r<br />

Beta mogler Toni Chiapilin de Cavaç, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Beta moiere che fuo di Iusto de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Bete de Fantùs, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Betta che hè mogler di Fantusso, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Betta Claboch, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Betta Lenardin, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Bevilaqua, UdiGerBCU1324 c. 1r; Bivilaqua, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Bian di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 47v<br />

Bian fradi Gor, UdiCalBCU1348bis c. 14r<br />

Bian, vd. Iacum Bian di Lauçaç<br />

Bianchin da Feltre, UdiCalBCU1348/V all. 5r c. 60<br />

Biancho, vd. Michel del Biancho<br />

Biasio de Olivo dito Pelìs, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Biasio di Blesan, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Biasio Favot, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r<br />

Biasyo di Zupel de Lovaria, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v<br />

Biata, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Biatrìs di Pertistan, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Biatrìs, UdiBatBCUospl c. 18r<br />

Biçuita, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Bidernuç, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Bidezin di Artigna, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Bidinir, UdiCalBCU1348bis c. 6r<br />

Bidot, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Biliosa filia Nigrisini de burgo Glemone, UdiBatBCUospl c. 14r<br />

Billusina fiolla che fuo Blaso de Brazà de Sora, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Bilùs di Percut masar del ospedal, UdiCalBCU1348/III c. 124v<br />

Binùs di Pavia, UdiCalBCU1348/V c. 41v<br />

Binùs filg Candùs, UdiCalBCU1348/III c. 29v<br />

Binuso, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Bireyeso da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 9r<br />

Birtìs di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 14v<br />

Birtuç filg Durlì d-Arisano, UdiCalBCU1348/III c. 39v<br />

Birtul, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r; VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Birtulina di mestri March, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Birtulina di Pluorn, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Birtulina mogler ser Durì de ser Aitor d-Udin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Birtulina Pieri Iaculg, VenCatBCU1231/IV c. 1v


Birtuline che fo di Muez, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Birtuline de Mazoll de Mozo, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Birtuline mogler di Chiandit Murlachin, VenmarBCU1275/II c. 33v<br />

Birtulìs, UdiCalBCU1348/III c. 6v<br />

Birtuluç filg chi fo Iacum Çot di Tiopris, UdiCalBCU1348/III c. 27r<br />

Birtulusius, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Birtuse di Pertold, VenmarBCU1275/II c. 6v<br />

Bisulin, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Bitempur, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Bitin di Foran, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Bitte, vd. Johannes Bitte<br />

Bitulinus faber, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Bitussa, UdiBatBCUospl c. 7r<br />

Blanc chaligaro chamerar, UdiBatBCUospH c. Vr<br />

Blanc murator, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Blançe, UdiDuoBCU1200/VI c. 66v<br />

Blanch d-Artigne, VenmarBCU1275/II c. 24r<br />

Blanch, vd. Chulùs Blanch<br />

Blanch, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Blancho di Flumignian, UdiDuoBCU1200/VI c. 74r<br />

Blancho, UdiDuoBCU1200/VI c. 60v<br />

Blancholino, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Blanchulin, UdiDuoBCU1200/VII c. 12r<br />

Blancuç, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Blancuço camerar, UdiBatBCUospH c. 6r<br />

Blanda de porta Chaschanan, UdiGerBCU1324 c. 12r<br />

Blandine, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Blas chaliar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/V c. 11r<br />

Blas Çoto di Foran fari di Merchat vieri, UdiCalBCU1348/III c. 114r<br />

Blas da Risan, CivBCU372 c. 2r<br />

Blas dela Porta, UdiCalBCU1348/III c. 56v<br />

Blas di Chavaç, UdiCalBCU1348/V all. 2v c. 91<br />

Blas di Fagagno, CivBCU372 c. 1v<br />

Blas di Morsan, UdiCalBCU1348bis c. 40v<br />

Blas di Puarte, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Blas di Tarzient, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Blas Dirlì, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Blas filg de Sclava, UdiCalBCU1348/V c. 1r<br />

Blas Flor, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

439


440<br />

Blas Flour, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Blas Ghovet, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Blas Pidùs di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 27v<br />

Blasin, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Blasiola Baçeit, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Blasius preco, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Blaso de Brazà de Sora, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Blasottus ferator, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Blasut de Portis, VenmarBCU1275/II c. 36r<br />

Blasut de Sancto Stephano, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Blasut de Sevul, UdiCalBCU1348bis c. 18r<br />

Blasut di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 35r<br />

Blasut inferedor di Cividat filg Culùs Ambròs di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 66r<br />

Blasut meso dela corte del Patriarchiado, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Blasut, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Blasuta, vd. Cristoful caliar di Blasuta<br />

Blondeilis figle che fo di Zuan Riston di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Bo, vd. Çuan Bo di Percut<br />

Bochavile, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Bochomost, CivBCU372 c. 2r<br />

Boçiç filius Briçilan, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Bolet, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Bolpet, UdiCalBCU1348/V c. 53r<br />

Bolpet, vd. Domeni chaliar det Bolpet<br />

Bolso, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Bolt bechar, UdiCalBCU1348/IV c. 50a r<br />

Bom Tusa, UdiBatBCUospl c. 4r<br />

Bomben, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Bombene, vd. Cristoful di Bombene<br />

Bon, UdiDuoBCU1200/VI c. 76r; UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Bona, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Bonàs, UdiBatBCUospH c. IXr<br />

Bonat di Visinal, UdiCalBCU1348/III c. 11v<br />

Bonben, UdiDuoBCU1200/VI c. 40v<br />

Bone d-Amar, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Bonifacis, vd. Franciscus Bonifacis<br />

Bonifaçius faber de burgo Glemone, UdiBatBCUospl c. 11v<br />

Boninfant, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Bonisant, VenmarBCU1275/II c. 6r


Bono, UdiGerBCU1324 c. 2v<br />

Bonomon, UdiCalBCU1348/V c. 30r<br />

Bonvin di Graçan, UdiCalBCU1348bis c. 44v<br />

Bortholomee Iacum Pugnet, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Bortholomio del porcaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 8r<br />

Bortholot Radif, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Bortolamea monia de sancta Maria, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Bortolamio des Cistarnis, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v<br />

Bortolamio di Manià, UdiDuoBCU1200/VI c. 59v<br />

Bortolamio di Morteglian filg Blasut, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Bortolamio di Topo, UdiDuoBCU1200/VI c. 90r<br />

Bortolamio Girardin, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

Bortolomio armentar, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Bortolomio Lombrena, UdiBatBCUospH c. VIIIv<br />

Bortolomio Poç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Bortolomio Pogo, VenmarBCU1275/II c. 37r<br />

Bortolomio siridurar, VenmarBCU1275/II c. 34v<br />

Bortolot Bareit, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Bortolot Baschera, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Bortolot Bazeit, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Bortolot Blasut di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 33r<br />

Bortolot di Michul Gnisuta, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Bortolot l-Ugulin, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Bortolot Marabez, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Bortolot Musitin, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Bortolot Pighurin, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Bortolot Radiff, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Bortolot sartor di Santo Danel, VenmarBCU1275/II c. 38r<br />

Bortolot Sigart, VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Bortolot Vignudan, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Bortolot Zamul di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Bortolot, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Bos, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Boson, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Botaç di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 66v<br />

Botaç, vd. Bertolomeu (det) Botaç di Clauglan<br />

Botry, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Botto, VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Bottus faber, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

441


442<br />

Braçulin, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Branchaleon di Clauglan, UdiCalBCU1348/IV c. 50v<br />

Branchaleon, vd. Lenart det Branchaleon<br />

Brati di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 10v<br />

Brati, vd. Çuan Brati di Cerneglons<br />

Braybando, UdiBatBCUospH c. VIIIr<br />

Breda, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Breda, vd. Çuane Breda<br />

Breda, vd. Matigùs di Breda<br />

Brichon di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 10r<br />

Briçilan, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Brida mogler Culau Tomadot, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Brie, vd. Vignut Pieri Brie<br />

Brindet churtisar, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Brisin, UdiDuoBCU1200/VI c. 57v<br />

Broilet, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Bronçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 51v<br />

Bronzanuto, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Brunet, VenmarBCU1275/II c. 33r<br />

Brunetta uxor Morassy, UdiBatBCUospl c. 19r<br />

Brus, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Budiel, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r<br />

Budrio abitador in Udene, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Buffus de porta Villalte, UdiBatBCUospl c. 13r<br />

Buiat caligaro, UdiDuoBCU1200/VII all. 2<br />

Buin, UdiCalBCU1348bis c. 44v<br />

Bullitta, UdiBatBCUospl c. 3v<br />

Bunel, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r<br />

Bunela di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 34r<br />

Bunichin qui stat in Foro, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Bunilli, UdiBatBCUospl c. 3v<br />

Bunìs de Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v<br />

Bunisin, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Bunusin, UdiDuoBCU1200/VI c. 66r<br />

Burbant, vd. Culùs det Burbant filg dal Tos di Paupergà<br />

Burbat, vd. Arman Burbat<br />

Burber, vd. Martin dal Burber di Cerneglons<br />

Burel di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 25r<br />

Burel, CivmarBCU1223/176 c. 1v


Burgulina, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Burgulina, vd. Martiny dela Burgulina<br />

Burguline, UdiDuoBCU1200/VI c. 61v<br />

Burlaç, vd. Chulùs Burlaç<br />

Burt filij Ditrusi, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Burtulùs de Chianal, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Burtulùs de Quall, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Buruly, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Bus, UdiCalBCU1348/IV c. 40r<br />

Busingut, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Busyng, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Butusin, vd. Indrì Butusin<br />

Bututin, vd. Francesc Bututin di Pavia<br />

Buyat, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

Byartha, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Çaçarel, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Çaçarùs di Manzan, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 91<br />

Çacharin, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Çachario, CivBCU372 c. 2r<br />

Cacùs da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 17v<br />

Çalandin, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Calant di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 33r<br />

Calderinus, vd. Leonardinus dictus Calderinus<br />

Caldiruça, vd. Domeni det Caldiruça di Percut<br />

Calian, UdiCalBCU1348bis c. 57v<br />

Çamarot, vd. Odorici Çamarot<br />

Çambaglin vd. Çuan Çambaglin<br />

Çambel di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Çameron di Lovarga, UdiCalBCU1348bis c. 11v<br />

Campanili, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Çampar, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Çamparin di Segnà, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Çamparin, vd. Pieri Çamparin<br />

Çamparut, UdiCalBCU1348/IV c. 6r<br />

Çamparut, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Çamul di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Çan Degan di Piligrin di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/IV c. 32r<br />

Çan di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 9r<br />

Çan di Piligrin, UdiCalBCU1348/III c. 39v<br />

443


444<br />

Çan fari, UdiCalBCU1348/III c. 15r<br />

Çan filg Martin scarpar, UdiCalBCU1348/III c. 159v<br />

Cancian, UdiCalBCU1348bis c. 2v<br />

Cançianus, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Çanda di Chamino (padre di Culau), UdiCalBCU1348/III c. 29r<br />

Çanda, UdiBatBCUospH c. Vr<br />

Candido favro, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Candido nodaro fiolo che fuo ser Geronimo, UdiGerBCU1324 c. 4v<br />

Candido notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

Candido tesedor, CivtriBCU1279 c. 66v<br />

Candido, UdiDuoBCU1200/VI c. 40v<br />

Candin Pitilin, VenCatBCU1231/IV c. 1r; VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Candit de Pedròs de Guina del Chanal de Resia, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Candit di Martignà, UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 15<br />

Candit di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 13v<br />

Candit di Verçegnis, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Candit Duliana di Merchat vieri, UdiCalBCU1348/III c. 115v<br />

Candit filg chi fo Francesc det Verçelat di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 121r<br />

Candit filg Marc di Cavaç, UdiCalBCU1348bis c. 28r<br />

Candit Let di Chavaç, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Candon, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Candòs, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Candot filg Picot di Calsclans, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Canduç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Candul di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 16r<br />

Candùs di Tulmeço, UdiCalBCU1348/V all. 4v c. 60<br />

Candùs filg chi fo Menìs di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 118v<br />

Candùs, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Canduz Rozar, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Çane comandador del cumono di porta di Cividat, UdiCalBCU1348/IV c. 3v<br />

Çanfugnin, UdiBatBCUospl c. 18r<br />

Çangel, UdiCalBCU1348/V c. 5v<br />

Çani di Puran, UdiCalBCU1348/III c. 73r<br />

Çani sogomedor, UdiCalBCU1348/IV c. 54r<br />

Çanin chi fo di Percut arodar, UdiCalBCU1348/IV c. 34v<br />

Çanino det Padevan fornedor, UdiCalBCU1348/IV c. 23r<br />

Çaninus filius de Cani, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Çaninus peliparius, UdiBatBCUospl c. 21v<br />

Çanitel filg chi fo Cordivat, UdiCalBCU1348/III c. 75v


Çanon, vd. Matio Çanon<br />

Çanparut, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Cantiani, UdiBatBCUospl c. 10v<br />

Cantianille, UdiBatBCUospl c. 10v<br />

Cantij, UdiBatBCUospl c. 10v<br />

Cantin de Terenzan, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Cantula, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Capo, UdiCalBCU1348bis c. 56v<br />

Cargnel, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Cargnello tesador, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Caristia de Tarnep, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Carli de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Carluç, UdiCalBCU1348/III c. 48v<br />

Carlucius faber, UdiBatBCUospl c. 10r<br />

Carnaria vd. Domeni Carnaria<br />

Carnel, UdiCalBCU1348bis c. 45v<br />

Carnel, vd. Culau dal Carnel, Domeni Carnel, Lenart dal Carnel<br />

Carnela, UdiCalBCU1348/III c. 8v<br />

Carnello, vd. Culau dal Carnello<br />

Carniluto, vd. Francesc Carniluto<br />

Carubin, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Ças, vd. Lenart dal Ças<br />

Ças, vd. Toni dal Ças<br />

Caserma, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Casvenich, vd. Culau Casvenich<br />

Catarin di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 21v<br />

Catarin filg Florganut di Caminet, UdiCalBCU1348bis c. 14v<br />

Catarina Candin Pitilin, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Catarina che fo mogler de Bireyeso da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 9r<br />

Catarina cho fo fiola di ser Stiefin Cacùs da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 17v<br />

Catarina de Domeni Silimon, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Catarina di Simon Mian, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Catarina figle Zorç Canduç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Catarina filia Johannis de Cerneglono, UdiBatBCUospl c. 12r<br />

Catarina la Bergine, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Catarina Laçarin, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Catarina mogler Çorç di Samonç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Catarina mogler Culau Monet, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Catarina mogler Niculau Maurìs, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

445


446<br />

Catarina mogler Zuan Daç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Catarina moier de Zuan Franzon de Porta de san Lazer, UdiDuoBCU1200/VII c. 30v<br />

Catarina neca Canduc, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Catarina Pacet, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Catarina Pançeir, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Catarina Trapan, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Catarina Uargent, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Catarina uxor Minoe, UdiBatBCUospl c. 10v<br />

Catarine che fo de Martin Gat, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Catarine de Domeni de Alnit, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Catarine de Lenart Tertin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Catarine de Simon de Andrea, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Catarine mogler che fo di Simon Vignut, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Catarine mogler Iacum Pugnet, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Catarine mogler Tomat de Mozo, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Cataruç Çaçarel, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Cataruç di Iacum Coç, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Cataruç Prinel, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Cataruç Stolf, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Catarùs di Benedet, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Catero, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Catin, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Catùs, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Cavalchant, UdiDuoBCU1200/VI c. 46v<br />

Cavalutti, UdiBatBCUospl c. 14v<br />

Çazire, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Çebion, UdiCalBCU1348/V c. 49v<br />

Çechon nepoto Toneat di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/IV c. 1v<br />

Çef di Chavaç, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Çef vd. Domeni Çef<br />

Çelot di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 55r<br />

Çelot filg chi fo Marcho di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 11r<br />

Çelot, vd. Martin Çelot<br />

Çenar, vd. Çuan Çenar di Clauglan<br />

Çender, vd. Lenart Çender<br />

Çenon, vd. Çuan Çenon<br />

Çerat, UdiBatBCUospH c. IXr<br />

Çergnaç vd. Çulian det Çergnaç<br />

Cergnac, vd. Pieri Cergnac


Çerseit, VenmarBCU1275/II c. 42v<br />

Çes di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 43r<br />

Cesar, vd. Indrega Cesar<br />

Çesc di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 21r<br />

Çescho di Morteglan, UdiCalBCU1348/IV c. 3v<br />

Chacùs, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Chalian, vd. Çuan Chalian di Lauçaç<br />

Chaligaro in Prachlùs, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Chaligutti, vd. Lenart Chaligutti<br />

Chamesot, vd. Domeni Chamesot<br />

Chamoc, UdiCalBCU1348bis c. 1v<br />

Chamoç, vd. Francesc Chamoç di Cerneglons<br />

Chancian di Clauglan (padre di Çulian), UdiCalBCU1348/III c. 10v<br />

Chandido favro, UdiGerBCU1324 c. 11r<br />

Chapilin, vd. Iacum Chapilin<br />

Charas, vd. Matio det Charas di Lauçaç<br />

Chardiès, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Chargnelo, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Charisa, vd. Domeni Charisa e Meni det Charisa<br />

Charubin, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r<br />

Chatabriga vd. Çuanut det Chatabriga<br />

Chataldin, UdiDuoBCU1200/VI c. 90r<br />

Chatapan, vd. Çuan Chatapan<br />

Chatarin di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 12v<br />

Chatarina de Cergneu, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v<br />

Chatarina de Christofulo de Daritùs, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v<br />

Chatarina de Zuan de Flumignan, UdiDuoBCU1200/VII c. 14v<br />

Chatarina del Mus, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v<br />

Chatarina la baga, UdiCalBCU1348/V c. 83r<br />

Chatarina la Gambera, VenmarBCU1275/II c. 10r<br />

Chatarina la Moltesa de Mozo, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Chatarina moglier che fo di Tomat di Beglian, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Chatarina moglir chi fo Çuan Vicenc, UdiCalBCU1348/V c. 23r<br />

Chatarina ustera, UdiCalBCU1348/V c. 81r<br />

Chatarina, UdiBatBCUospB c. 39v<br />

Chatarinan, vd. Çuan Chatarinan di Nogaret<br />

Chatarinan, vd. Culùs Chatarinan<br />

Chatarine di Indree det Çintilin di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 35r<br />

Chatarine di Raimont, UdiDuoBCU1200/VI c. 79v<br />

447


448<br />

Chatarine di ser Mis, UdiDuoBCU1200/VI c. 46v<br />

Chatarine figle che fo di Ulrich Çazire, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Chatarine, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Chater de Cerset, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Chaterina Bisulin, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Chaterina di Santa Clara, CivBCU836/G<br />

Chaterinan, vd. Martin Chaterinan<br />

Chaterino, CivBCU372 c. 1r<br />

Chatin, VenmarBCU1275/II c. 26r<br />

Chavaçut, vd. Çuan Chavuçut fari<br />

Chavalchant, vd. Raginir Chavalcant<br />

Cherubino, UdiCalBCU1348/IV c. 2r<br />

Chiaides, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Chiampanili, VenmarBCU1275/II c. 26r<br />

Chiandin, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Chiandit Catin, VenmarBCU1275/II c. 35r<br />

Chiandit che fo fiolo de Catero, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Chiandit det Tusold sartor quondam Spelette de Venzon, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Chiandit di Liula abitador in Udin, VenmarBCU1275/II c. 42r<br />

Chiandit di Noieret, UdiDuoBCU1200/VI c. 65v<br />

Chiandit di Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 73v<br />

Chiandit di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Chiandit di ser Iaroni, UdiDuoBCU1200/VI c. 59v<br />

Chiandit muridor di Greçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 40v<br />

Chiandit Murlachin, VenmarBCU1275/II c. 33v<br />

Chiandit Quarin, UdiDuoBCU1200/VI c. 51r<br />

Chiandot di Pup di Muglese, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Chiandoz di Resiute abitant in Venzon, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Chianduso de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Chiapilin de Cavaç, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Chiapiluto, UdiGerBCU1324 c. 3r<br />

Chiargnel di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Chiargniel di Greçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 84r<br />

Chichian, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Chiliana, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Chilut chi fo di Tisan, UdiCalBCU1348/V c. 15r<br />

Chocul bricho, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

Choffe in Purgesino, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Choga, vd. Iacum Choga di Chaminet


Chomoç, vd. Francesc filg Chomoç<br />

Choncius sartor, UdiBatBCUospl c. 14v<br />

Chorat, vd. Iuri Chorat<br />

Chorosez, CivBCU372 c. 4v<br />

Chosan, CivPorBCU216<br />

Chostanza muglir Nichulau mestry Zuan, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Chotian di Çerò di Iudri, CivBCU372 c. 4v<br />

Choz di Samonz, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Chozian di Zero, CivBCU372 c. 1v<br />

Chraiger da Ramanzaso, UdiGerBCU1324 c. 9v<br />

Christant, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Christofano Bronzanuto, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Christofano de Grilions, UdiGerBCU1324 c. 11r<br />

Christoforo Bastian, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Christoforo calligaro, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Christoforo de Grilions fiolo che fuo Bertollo de Grilions, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Christoforus tamquam prior ecclesie santi Gervasy, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Christoforus, UdiBatBCUospl c. 4v<br />

Christoful de Prestent, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Christoful de Zuglian caligaro in Grazan, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r<br />

Christoful di Bastian, UdiDuoBCU1200/VII c. 18r<br />

Christoful di Daritùs, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Christoful tesedor çiner Iacum Furtin, UdiCalBCU1348/IV c. 34v<br />

Christofulo de Brathiul caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 9r<br />

Christofulo de Daritùs, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v<br />

Chuchin di Buie, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Chuchuluç Scorset, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Chuchuluz, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Chucini, UdiBatBCUospl c. 2v<br />

Chuculissa uxor Mathei, UdiBatBCUospl c. 1r<br />

Chulà di Duminy Morandyn, CivBCU372 c. 2r<br />

Chulau di Marcho chameraro, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Chulau marangon, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Chulau Norant, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Chulaut di Buie, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Chullà di Zuanin di Premergàs, CivBCU372 c. 2r<br />

Chulùs Blanch de Riclùs, UdiCalBCU1348/IV c. 63r<br />

Chulùs Burlaç di Premergàs, CivBCU372 c. 2v<br />

Chulùs di Faiedis, CivBCU372 c. 2v<br />

449


450<br />

Chulùs di ser Franzesch, CivBCU372 c. 1v<br />

Chulùs Micòs, VenmarBCU1275/II c. 22r<br />

Chumina la Schusarie, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Chumuç de Maria, VenmarBCU1275/II c. 27v<br />

Chumusius, UdiBatBCUospl c. 17v<br />

Chumuz di Matiùs zerdon, VenmarBCU1275/II c. 40v<br />

Chunin, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Chunisy, UdiGerBCU1324 c. 2v<br />

Chuonz, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Chusurin, UdiBatBCUospH c. VIIIv<br />

Chutites, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Chuyutti, vd. Nicolussio de Chuyutti<br />

Chyrardinus filius Covis, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Çian di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 12r<br />

Çian di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 66r<br />

Çian filg Pieri fradi Michel Pelay di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 25v<br />

Çian tavernar, UdiCalBCU1348/III c. 161r<br />

Çianut, UdiCalBCU1348bis c. 2v<br />

Çichin Limirut Andrea, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Cichut de Muruzo, UdiDuoBCU1200/VII c. 25v<br />

Çichut, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Çicirel, vd. Iuri Çicirel<br />

Çicut di Iarvas di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/IV c. 49r<br />

Çicut di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 22v<br />

Cicut fo di Iervàs, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Cicut, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Çilbert piliçar, CivBCU836/G<br />

Çilet di borgo di Glemona, UdiCalBCU1348/III c. 83r<br />

Çili di Buri, UdiCalBCU1348bis c. 19r<br />

Çili di Tiopris, UdiCalBCU1348bis c. 11r<br />

Çili di Vischon, UdiCalBCU1348/III c. 21v<br />

Çili filg Arnust di Iansicho, UdiCalBCU1348/III c. 12v<br />

Çili sartor, UdiDuoBCU1200/VI c. 62r<br />

Çili, UdiDuoBCU1200/VI c. 68r<br />

Cilia sosira Pieri Domino di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 107v<br />

Çilia, UdiBatBCUospH c. VIIIr<br />

Cillaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v<br />

Cimard, vd. Nicolaus Cimard<br />

Cin caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v


Çinelusio, UdiBatBCUospH c. 7r<br />

Çinirot, vd. Çuan Çinirot<br />

Çintilin di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 35r<br />

Cinturarga vd. Culau de Cinturarga<br />

Ciot, VenmarBCU1275/II c. 9v<br />

Çiralt di Raviei, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Cirincina, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Cischin caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 9r<br />

Çischo, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Cividin, UdiCalBCU1348/V c. 65r<br />

Civota, UdiCalBCU1348bis c. 58v<br />

Claboch, VenCatBCU1231/IV c. 1r; VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Clapiç condam Iachobi, UdiDuoBCU1200/VI c. 50v<br />

Clapiç, UdiCalBCU1348/V c. 53r<br />

Clapiz canziliero, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Clapiz notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Clar di borc d-Aquilegia, UdiCalBCU1348bis c. 36r<br />

Clara di Archan, UdiBatBCUospH c. 10r<br />

Clara la Çuanella, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Clare mogler Zuan Munyti de Portis, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Clarisa, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Claro, vd. Jaçigl di Claro<br />

Claruç mogler Çorç Toschan, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Claruz mogler che fo di Çuanele, VenmarBCU1275/II c. 23v<br />

Claudius, vd. Nicholaus sartor<br />

Cleri de Tricesimo, UdiDuoBCU1200/VII c. 16v<br />

Clericus, vd. Domenicus dictus Clericus<br />

Cliçoy, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Climent di Sofumberç, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v<br />

Climent di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 4v<br />

Clodio, UdiBCU518 c. 7v<br />

Coç di Bolçan, UdiCalBCU1348/V c. 66r<br />

Coç, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Cocoròs o Cogoròs, vd. Marcho Cocoròs o Marcho Cogoròs<br />

Cocota, vd. Çuan Cocota di Buri<br />

Coculla mari Silimant, CivBCU836/G<br />

Çogla, vd. Culau Çogla<br />

Cogoçar, vd. Toni det Cogoçar<br />

Cole, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

451


452<br />

Comari di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 40r<br />

Comin de dona Lenarda, UdiDuoBCU1200/VII c. 18v<br />

Comina madrigna di Çanda, UdiBatBCUospH c. Vr<br />

Comon habitant in borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 24v<br />

Comuz de Soschians, UdiDuoBCU1200/VII c. 24v<br />

Comuzo dicto Ros de Torsa, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v<br />

Comuzo porchiaro, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Con de Nichulau Birtul, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Conratho, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Constantin di Chastel, VenmarBCU1275/II c. 40r<br />

Cont di Merlana, UdiCalBCU1348/III c. 187r<br />

Cont, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Conzetum notarius, UdiBatBCUospl c. 10r<br />

Copule, UdiBatBCUospl c. 21r<br />

Çor di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 19r<br />

Corad di Brazà, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Coradinus, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Coramina, UdiCalBCU1348bis c. 42r<br />

Corat di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 117r<br />

Corat furnisir, UdiDuoBCU1200/VI c. 58r<br />

Corat, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Çorç di Iacum Francesch, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çorç di Samonç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Çorç mulinar, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Çorç Toschan, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Çorç, UdiCalBCU1348/III c. 100r<br />

Çorçe murador, UdiDuoBCU1200/VI c. 57v<br />

Çorço armentar di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 167r<br />

Çorço chamerar dela fradagla deli Batudi, UdiCalBCU1348/III c. 150v<br />

Çorço di Godia, UdiCalBCU1348/V c. 72r<br />

Çorço fiolo che fo di ser Iacum Francesch da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 18r<br />

Çorço marido di Foscha di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 68r<br />

Çorço ustir, UdiCalBCU1348/IV c. 9r<br />

Çordan de Sant Dinel, VenmarBCU1275/II c. 40r<br />

Cordivat di porta di Cusignà, UdiCalBCU1348/V c. 3r<br />

Cordivat, UdiCalBCU1348bis c. 3v<br />

Coreany, vd. Gancili Coreany<br />

Coredor, vd. Laurinç Coredor<br />

Çorra de Utini, UdiBatBCUospl c. 12v


Corradi dictus Bederla, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Cors, UdiCalBCU1348/III c. 93v<br />

Cortelet, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Çorz Aridivùs, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çorz cameraro, VenmarBCU1275/II c. 36v<br />

Çorz di Samonz, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çorz Ghialuz, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çorz Toschan, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Çorzo Pitacul, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Çorzo sartor de Laiboch, VenmarBCU1275/II c. 38v<br />

Coseglan, UdiCalBCU1348/III c. 116r<br />

Coset, VenCatBCU1231/IV c. 1r; VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Cosol in Udene in Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Costanç fari del batafer, UdiCalBCU1348/III c. 111r<br />

Costantin, UdiDuoBCU1200/VI c. 40v<br />

Costantino spiciar, UdiCalBCU1348/III c. 91v<br />

Cosul Zudia, UdiGerBCU1324 c. 10v<br />

Cosulo fio che fuo Lenart Zanni, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Çot di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 4v<br />

Çot di Tiopris, UdiCalBCU1348bis c. 4r<br />

Çot Miglio di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 38r<br />

Çot, vd. Iacum Çot di Tiopris<br />

Çot, vd. Pieri Çot<br />

Çot, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Çota, vd. Foscha la Çota<br />

Çotta Minot, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Çovanina, UdiBatBCUospl c. 19v<br />

Covatini, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Covis, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Coy caliar di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 17r<br />

Coz, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Craçe, vd. Johannes Craçe<br />

Cragnolin de Panthianìs, UdiDuoBCU1200/VII c. 9r<br />

Craimer, vd. Toni del Craimer<br />

Crauat, vd. Culau det Crauat di Lauçaç<br />

Cremons, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Crisman masà, CivPorBCU216<br />

Cristan hosto, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v<br />

Cristant de Clauglian, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

453


454<br />

Cristinan, vd. Culau Cristinan di Clauglan<br />

Cristo, UdiBatBCUospB c. 10r<br />

Cristofano priore de sant Gervasio, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Cristofol de lis Chiasis, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Cristofol de Susana, UdiDuoBCU1200/VII c. 31v<br />

Cristofolo Tessar, VenmarBCU1275/II c. 38v<br />

Cristoforo Bastian di Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Cristoful caliar di Blasuta, UdiCalBCU1348/III c. 129v<br />

Cristoful di Bombene, UdiCalBCU1348/III c. 121v<br />

Cristoful di Chaprilis, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Cristoful di Chavalchant, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Cristoful di Cigniot, UdiDuoBCU1200/VI c. 50v<br />

Cristoful di Milan, UdiDuoBCU1200/VI c. 62v<br />

Cristoful di ser Constantin di Chastel, VenmarBCU1275/II c. 40r<br />

Cristoful di ser Valantin, UdiDuoBCU1200/VI c. 74r<br />

cristoful fari di borgo di Glemona filg del domine impintidor, UdiCalBCU1348/V c. 89r<br />

Cristoful filg chi fo di Toni, UdiDuoBCU1200/VI c. 50r<br />

Cristoful filg chi fo Drigòs, UdiCalBCU1348/V c. 87v<br />

Cristoful filg chi fo ser Raginir Chavalchant, UdiCalBCU1348/V c. 90v<br />

Cristoful filg Machor di Culugnie, UdiDuoBCU1200/VI c. 74v<br />

Cristoful Lazeran, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Cristoful lu Bronçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 51v<br />

Cristoful piliçar di Graçan, UdiCalBCU1348/V c. 90v<br />

Cristoful Pividor filg chi fo Çuan Calion di Lauçacho, UdiCalBCU1348/III c. 152v<br />

Cristoful Pividor filg Çuan Chalian di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 82v<br />

Cristoful rodar in borgo di Glemona, UdiGerBCU1324 c. 2v<br />

Cristoful sartor, CivBCU372 c. 3v; VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Cristoful spadar, UdiDuoBCU1200/VI c. 46v<br />

Cristoful spiciar di Merchiat Nuovo, UdiDuoBCU1200/VI c. 78v<br />

Cristoful tesedor, UdiCalBCU1348/V c. 6r<br />

Cristofulo de Lazarin, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Crof chiarador da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Crofessa, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Crot, vd. Pauli Crot<br />

Crot, vd. Toni dal Crot<br />

Croti, vd. Dumini dalg Croti di Rauset<br />

Croti, vd. Lenart dalg Croti<br />

Crovat, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v


Cruso, vd. Jachop di Cruso<br />

Crux, VenmarBCU1275/II c. 35v<br />

Çuan Asint chi fo di Persergan di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/IV c. 2r<br />

Çuan bariglar di Puartis, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Çuan Beltram di Nogaret, UdiCalBCU1348/III c. 95v<br />

Çuan Benat di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 49v<br />

Çuan Benat, UdiCalBCU1348bis c. 29v<br />

Çuan Bidernuç, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çuan Bo di Percut (padre di Culau), UdiCalBCU1348/III c. 49r<br />

Çuan bochalar di porta di Cividat, UdiCalBCU1348/III c. 121r<br />

Çuan Bonisant, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Çuan Bonvin di Graçan, UdiCalBCU1348bis c. 44v<br />

Çuan Botaç di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 74r<br />

Çuan Brati di Cerneglons (padre di Iarvas), UdiCalBCU1348/III c. 17ar<br />

Çuan Brati di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 10v<br />

Çuan Çalandin, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Çuan Calian di Lauçà, UdiCalBCU1348bis c. 20v<br />

Çuan Çambaglin, UdiCalBCU1348/V all. 2v c. 91<br />

Çuan Çenar di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 130r<br />

Çuan Çenon, UdiCalBCU1348/III c. 38r<br />

Çuan Chalian di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 24r<br />

Çuan chaliar det Predemanut di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 95r<br />

Çuan Chamoc, UdiCalBCU1348bis c. 1v<br />

Çuan Charas, UdiCalBCU1348/III c. 26r<br />

Çuan Chatapan, UdiCalBCU1348/III c. 112r<br />

Çuan Chatarinan di Nogaret, UdiCalBCU1348/III c. 21v<br />

Çuan Chavuçut fari, UdiCalBCU1348/III c. 50r<br />

Çuan chialiar di Rigugne, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çuan Chiargnel di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çuan Çian, UdiCalBCU1348/V c. 1v<br />

Çuan Çili di Buri, UdiCalBCU1348bis c. 19r<br />

Çuan çiner Denel di Muris habitant in Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 23r<br />

Çuan çiner Tomat Monterosa di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 70r<br />

Çuan çiner Toni Picot di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 111r<br />

Çuan Çinirot chi fo di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 124v<br />

Çuan Cocota di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 34r<br />

Çuan Çuanel sartor di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 141v<br />

Çuan Çuf di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Çuan Çulianuto mulinar di porta da Cusignà, UdiCalBCU1348/III c. 132v<br />

455


456<br />

Çuan curtisar, VenmarBCU1275/II c. 5v<br />

Çuan dal Aragno, UdiCalBCU1348/III c. 79r<br />

Çuan dal Bagatin di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 17r<br />

Çuan dal Degan di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Çuan dal palotar, UdiCalBCU1348/III c. 107r<br />

Çuan dal Sclaf det Matalia di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 29r<br />

Çuan d-Arman, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Çuan d-Asint det Çauf di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/IV c. 48r<br />

Çuan Davent, UdiCalBCU1348/V all. 2v c. 15<br />

Çuan de Marton de Planchata, UdiCalBCU1348/IV c. 72r<br />

Çuan de Montgranar, UdiCalBCU1348/IV c. 43v<br />

Çuan de Rasmi, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Çuan de Riva, UdiCalBCU1348bis c. 50v<br />

Çuan de ser Andrea Martin da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 17v<br />

Çuan Degan di Mançignello, UdiCalBCU1348/III c. 6v<br />

Çuan det Dusi, UdiCalBCU1348bis c. 3v<br />

Çuan det Scraç di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 26r<br />

Çuan det Tesidor, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Çuan di Arman nodar, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Çuan di Bertòs, UdiBatBCUospl c. 5r<br />

Çuan di Buia marit che fo di Cliçoy, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Çuan di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 8r<br />

Çuan di Candit, UdiCalBCU1348/III c. 62r<br />

Çuan di Chiandit di Liula abitador in Udin, VenmarBCU1275/II c. 42r<br />

Çuan di Chuinys in Chiargne, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Çuan di Com, UdiCalBCU1348bis c. 41v<br />

Çuan di Cumuço, UdiDuoBCU1200/VI c. 64v<br />

Çuan di Çunpicha, UdiCalBCU1348/IV c. 33r<br />

Çuan di Dogne, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çuan di dona Luchart, UdiCalBCU1348/III c. 41r<br />

Çuan di Driùs fari di puarte di Chusignà, UdiBatBCUospl c. 16r<br />

Çuan di Durlý Ariz di Giaglan, CivBCU372 c. 2r<br />

Çuan di Feletis habitant in Udin, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Çuan di Fontanabona, UdiCalBCU1348/V c. 81v<br />

Çuan di Fragilut, UdiCalBCU1348/III c. 83av<br />

Çuan di Liula di borc di Glemona, UdiCalBCU1348bis c. 47r<br />

Çuan di Lovarga habitant in Buri, UdiCalBCU1348/III c. 40r<br />

Çuan di Macilis habitant in borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 24v<br />

Çuan di Mantue, VenmarBCU1275/II c. 3v


Çuan di Maran, UdiCalBCU1348bis c. 37v<br />

Çuan di Matio Ursut di Pratclùs, UdiCalBCU1348/IV c. 14v<br />

Çuan di Mençiç di Gieglan, CivBCU372 c. 2v<br />

Çuan di mestri Arman, VenmarBCU1275/II c. 42r<br />

Çuan di Midigea, UdiCalBCU1348bis c. 33r<br />

Çuan di Muntichul, UdiDuoBCU1200/VI c. 51r<br />

Çuan di Muris, UdiCalBCU1348bis c. 22r<br />

Çuan di Nogaret, UdiCalBCU1348/III c. 61r<br />

Çuan di Nogaret, UdiCalBCU1348bis c. 35r<br />

Çuan di Percut çiner Pre di Predeman, UdiCalBCU1348bis c. 10r<br />

Çuan di Pers, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çuan di Pluern, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çuan di Povolet, UdiCalBCU1348/III c. 68v<br />

Çuan di Praclùs, UdiCalBCU1348/III c. 29v<br />

Çuan di Rasmi, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Çuan di Resie, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Çuan di Sarafina di borgo di Glemona, UdiCalBCU1348/III c. 108v<br />

Çuan di Seragi nodar di borgo di Glemona, UdiCalBCU1348/V c. 61v<br />

Çuan di Sofunberç, UdiCalBCU1348/IV c. 23v<br />

Çuan di Solaschan, UdiCalBCU1348/V c. 37r<br />

Çuan di Toni Grior, UdiCalBCU1348/V c. 8v<br />

Çuan di Tribil, UdiCalBCU1348/III c. 9v<br />

Çuan di Vat, UdiCalBCU1348/V c. 9r<br />

Çuan di Vignut di Çerseit, VenmarBCU1275/II c. 42v<br />

Çuan Donat di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 48v<br />

Çuan Dumini Manfieu di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 142v<br />

Çuan Dumini Mini di porta d-Aronc, UdiCalBCU1348/III c. 17r<br />

Çuan fari di Graçano filg Culut di Campformit, UdiCalBCU1348/III c. 107v<br />

Çuan fari di Spignimbergo di Merchat vieri, UdiCalBCU1348/III c. 31r<br />

Çuan filg Avilin, UdiCalBCU1348bis c. 18r<br />

Çuan filg chi fo Asiut, UdiCalBCU1348/III c. 25v<br />

Çuan filg chi fo Çilet, UdiCalBCU1348/III c. 150v<br />

Çuan filg chi fo Durlì Stols di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 22v<br />

Çuan filg chi fo Florganut di Chaminet fradi Chatarin, UdiCalBCU1348/III c. 57r<br />

Çuan filg chi fo Florganut di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 170r<br />

Çuan filg chi fo Iust di Campolongo, UdiCalBCU1348/V c. 13r<br />

Çuan filg chi fo Matio det Charas di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 26r<br />

Çuan filg chi fo Matio di Lovarga habitant in Buri, UdiCalBCU1348/III c. 69v<br />

Çuan filg chi fo Menìs di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 126v<br />

457


458<br />

Çuan filg chi fo Michel Pelay di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 25v<br />

Çuan filg chi fo Michel Pelay di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 97r<br />

Çuan filg chi fo Vignut tesedor di Chaminet, UdiCalBCU1348/III c. 3v<br />

Çuan filg dal Bas di Nogaret, UdiCalBCU1348/III c. 21v<br />

Çuan filg dal Bernòs, UdiCalBCU1348/IV c. 34v<br />

Çuan filg de Sclava, UdiCalBCU1348/V c. 60r<br />

Çuan filg Iacum di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 8r<br />

Çuan filg Lenart di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 6r<br />

Çuan filg Lucha di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 17r<br />

Çuan filg Maçul, UdiCalBCU1348/IV c. 21v<br />

Çuan filg Matigùs Galuç di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 8r<br />

Çuan filg Mingarda di Chaminet, UdiCalBCU1348/III c. 63v<br />

Çuan filg Niculau Çameron di Lovarga, UdiCalBCU1348bis c. 11v<br />

Çuan filg Pieri Martinuç, UdiCalBCU1348/IV c. 26r<br />

Çuan filg Romanut di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 2r<br />

Çuan filg Tomat Pilot di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 21r<br />

Çuan filg Tomat vaselar di Tiopris, UdiCalBCU1348/III c. 62r<br />

Çuan filg Toni di Domeni Grior, UdiCalBCU1348/IV c. 51v<br />

Çuan filg Vicenç di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 15r<br />

Çuan filg Vicenç di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 16r<br />

Çuan filgl Burtulùs di Chianal, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çuan fiol de maistro Stephano tentor, CivtriBCU1279 c. 66v<br />

Çuan Florit, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çuan fornesar filg chi fo Dumini Mansio di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 130v<br />

Çuan fornesar, UdiCalBCU1348/III c. 33r<br />

Çuan fradi Bertolomeu Botaç di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 28r<br />

Çuan fradi Botaç di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 66v<br />

Çuan fradi Varnir di Clauglan, UdiCalBCU1348/V c. 2v<br />

Çuan Franzesch di Franzesch Michul di Muglese, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Çuan Frustagle di Villenove, VenmarBCU1275/II c. 40v<br />

Çuan Galuç di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 172v<br />

Çuan Galuç di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 2v<br />

Çuan impintidor, UdiCalBCU1348/III c. 48r<br />

Çuan Iori di Cerneglons habitant in Udene, UdiCalBCU1348/V all. 4r c. 60<br />

Çuan Iori di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 53r<br />

Çuan Lenar chi fo di Pordineon, UdiCalBCU1348/III c. 135r<br />

Çuan Lenar filg Piçul Pari, UdiCalBCU1348/III c. 145r<br />

Çuan Libri che fo di Pazut, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Çuan lu çiner Tomat Monterosa di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 49v


Çuan lu Degan, UdiCalBCU1348bis c. 37r<br />

Çuan Magro di Padua, UdiCalBCU1348/IV c. 43v<br />

Çuan Maguton di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 4r<br />

Çuan Maiuç, UdiCalBCU1348bis c. 9v<br />

Çuan Marchisina di borc di Graçan, UdiCalBCU1348bis c. 38r<br />

Çuan Maria de Vicença, CivtriBCU1279 c. 66v<br />

Çuan Maria det Charas di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 96v<br />

Çuan Marian di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 88v<br />

Çuan marido Meniga Vinent di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 17av<br />

Çuan martin di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 75r<br />

Çuan Martin di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 163r<br />

Çuan Matalia, UdiCalBCU1348/III c. 16v<br />

Çuan Matio di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 9r<br />

Çuan Mengardan, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Çuan Menie di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çuan Michel di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 15r<br />

Çuan Michùs barba di Pieri e Tudor, UdiCalBCU1348/III c. 81r<br />

Çuan Michùs di Tulmeç, UdiCalBCU1348/V c. 31r<br />

Çuan Mingarda di Chaminet, UdiCalBCU1348/III c. 162v<br />

Çuan More, UdiBatBCUospl c. 8v<br />

Çuan Mui, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çuan Mulinar di Chavaç, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Çuan Neri di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 22v<br />

Çuan Neri, UdiCalBCU1348bis c. 29v<br />

Çuan nevot Iacum di Plazie, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Çuan nevot Pers di Lovarga, UdiCalBCU1348bis c. 24v<br />

Çuan nodar di Mels, UdiCalBCU1348/III c. 2v<br />

Çuan Nuf, UdiCalBCU1348/III c. 156r<br />

Çuan Pagot, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çuan Paviot di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 14r<br />

Çuan Pazet, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Çuan Pes di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 71r<br />

Çuan Picot di Lovarga, UdiCalBCU1348/V c. 67r<br />

Çuan Piçul di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 26v<br />

Çuan Piçul mestri, UdiCalBCU1348/V c. 8v<br />

Çuan pillizaro de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 2v<br />

Çuan Povolet di borgo di Glemona, UdiCalBCU1348/III c. 179v<br />

Çuan Rasmi, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Çuan Romanut di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 76v<br />

459


460<br />

Çuan Rusit filg Avilin di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 30r<br />

Çuan Rusit filg chi fo Avilin di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 106v<br />

Çuan Saberlach, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çuan Salandin, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Çuan sartor di porta d-Aroncho, UdiCalBCU1348/III c. 13r<br />

Çuan Secont, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Çuan Sigela mulinar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 114v<br />

Çuan Siliboy di porta di Cusignà, UdiCalBCU1348/III c. 139r<br />

Çuan spadar, UdiCalBCU1348/III c. 160r<br />

Çuan Stols di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 21r<br />

Çuan Subetan di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 28v<br />

Çuan Subetan, UdiCalBCU1348/III c. 161r<br />

Cuan Tamburin, UdiCalBCU1348/V all. 4v c. 60<br />

Cuan Tanbalin, UdiCalBCU1348/V all. 4v c. 60<br />

Çuan Testa, UdiCalBCU1348/III c. 106v<br />

Çuan Tiridot, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Çuan tisidor, VenmarBCU1275/II c. 26r<br />

Çuan Uariela, UdiCalBCU1348/IV c. 5r<br />

Çuan Vaglot, UdiCalBCU1348/IV c. 12r<br />

Çuan Vanela filg di Fragisut, UdiCalBCU1348/V c. 4r<br />

Çuan Veçat di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 19r<br />

Çuan Veçat, UdiCalBCU1348/III c. 72v<br />

Çuan Virùs di Clauglan, UdiCalBCU1348/V c. 4r<br />

Çuan Zonte quondam Iacum Sgubit, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Çuana che fo mogler Culau Milene, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Çuana di Bortolomio Poç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Çuana uxor Cavalutti, UdiBatBCUospl c. 14v<br />

Çuana uxor Nicolai de Cerneglono, UdiBatBCUospl c. 12v<br />

Çuanantoni de Monteregali, VenmarBCU1275/II c. 38v<br />

Çuanati di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 16r<br />

Çuane Breda, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Çuane di Napuli, UdiCalBCU1348/IV c. 56r<br />

Çuane fiolo Diès de Plaino, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Çuane, UdiBatBCUospB c. 11r<br />

Çuanel di Midega chi fo di Muris, UdiCalBCU1348/III c. 78r<br />

Çuanel di Muris habitant in Midiga, UdiCalBCU1348bis c. 31v<br />

Çuanele, VenmarBCU1275/II c. 23v<br />

Çuanin di Predeman, UdiCalBCU1348bis c. 37r<br />

Çuanina Pilirin mulinar, VenCatBCU1231/IV c. 2r


Çuaniti chapitani, UdiCalBCU1348/III c. 75v<br />

Çuanut barbì di Triest, CivBCU372 c. 2v<br />

Çuanut det alg Arang di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 53v<br />

Çuanut det Chatabriga, UdiCalBCU1348/V c. 3r<br />

Çuanut di Midega filg Toni Gris, UdiCalBCU1348/V c. 9v<br />

Çuanut di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 64r<br />

Çuanut di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 38v<br />

Çuanut di Solaschan, UdiCalBCU1348bis c. 53v<br />

Çuanut di Tiopris, UdiCalBCU1348/III c. 162v<br />

Çuanut di Vischon, UdiCalBCU1348/III c. 86r<br />

Çuanut filgl che fo di Antoni lumignar di Vich, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Çuanut nevot Tomat vaselar di Tiopris, UdiCalBCU1348/V c. 9v<br />

Çuanut Pacot, UdiCalBCU1348bis c. 10v<br />

Çuanuti rodaro de Orgnan, VenmarBCU1275/II c. 43r<br />

Cuchuluç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Cuçinus, UdiBatBCUospl c. 10r<br />

Cucuc, UdiCalBCU1348bis c. 6r<br />

Cucuc, vd. Jacumina Cucuc<br />

Cucul, UdiBatBCUospH c. VIIr<br />

Cuculino de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Cuçut, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Çudeo, UdiCalBCU1348/III c. 137v<br />

Çuf di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Çufet, vd. Tomat Çufet<br />

Çuffony, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Cuffuli, vd. Jacobi Cuffuli<br />

Cugulino di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 120v<br />

Culau Adam di Cerneglons , UdiCalBCU1348/III c. 7v<br />

Culau Casvenich di porta Brasana, UdiCalBCU1348/III c. 100r<br />

Culau charucar, UdiCalBCU1348/III c. 143r<br />

Culau Chianduso, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Culau çiner Çuan Stols di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 21r<br />

Culau çiner Culùs di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 83r<br />

Culau çiner Toneat di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 115v<br />

Culau Çinirin fradi Simon di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 162v<br />

Culau claudar di Tarcint, UdiCalBCU1348/III c. 147r<br />

Culau Çogla, UdiCalBCU1348/III c. 16r<br />

Culau Cristinan di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 3r<br />

Culau Cristuda, UdiCalBCU1348/IV c. 46v<br />

461


462<br />

Culau cugnat Birtuluç, UdiCalBCU1348/V c. 9v<br />

Culau Curban di Cusignà, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r<br />

Culau da Vendàs, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Culau dal Degan, UdiCalBCU1348/V c. 8v<br />

Culau dal Poç, UdiCalBCU1348/III c. 120r<br />

Culau de Bragida, UdiCalBCU1348/III c. 62r<br />

Culau de Cinturarga di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/V c. 38v<br />

Culau de Palinucha marangon, UdiCalBCU1348/V c. 51v<br />

Culau del Carnel di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 68v<br />

Culau det Crauat di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 16r<br />

Culau det Fiminil di Tiopris, UdiCalBCU1348/V c. 10r<br />

Culau det Maceglan, UdiCalBCU1348/III c. 111r<br />

Culau det Malnevot, UdiCalBCU1348/V c. 51v<br />

Culau Detalin di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 149v<br />

Culau di Bresa, UdiCalBCU1348/V c. 11r<br />

Culau di Castilut, UdiCalBCU1348/IV c. 5r<br />

Culau di Maçul, UdiCalBCU1348/III c. 160v<br />

Culau di Marcho, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Culau di Midiga, UdiCalBCU1348bis c. 33r<br />

Culau di Pasiglan marangon di via di Viola, UdiCalBCU1348/IV c. 16r<br />

Culau di Prat di Tarcint, UdiCalBCU1348/IV c. 54r<br />

Culau Duminigùs di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 9v<br />

Culau figlastri del Aragno, UdiCalBCU1348/III c. 73v<br />

Culau filg Adam, UdiCalBCU1348bis c. 30v<br />

Culau filg Çanda, UdiCalBCU1348/III c. 29r<br />

Culau filg chi fo Çuan Bo di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 49r<br />

Culau filg chi fo Martin Scarpon di Laucaç, UdiCalBCU1348/III c. 157v<br />

Culau filg chi fo Minùs, UdiCalBCU1348/III c. 81v<br />

Culau filg dal Miglurin, UdiCalBCU1348/V c. 55r<br />

Culau filg dal Rusit, UdiCalBCU1348/V c. 57r<br />

Culau filg de Cinturarg, UdiCalBCU1348/IV c. 46v<br />

Culau filg di Lenarda me mamula, UdiCalBCU1348/V c. 54v<br />

Culau filg Durlì Maguton chi fo di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 109v<br />

Culau filg Felet, UdiCalBCU1348/III c. 63r<br />

Culau filg Martin scarpar di Lauçac, UdiCalBCU1348/V c. 35r<br />

Culau filg Munichin di porta di Cusignà, UdiCalBCU1348/III c. 109v<br />

Culau Filip di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 41r<br />

Culau fiolo che fuo de Agustino sereduraro, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Culau fiolo de Zuan di Bunìs, UdiGerBCU1324 c. 1r


Culau fornedor, UdiCalBCU1348/III c. 48v<br />

Culau Laurençan di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 41v<br />

Culau Maçorana, UdiCalBCU1348/V c. 52r<br />

Culau Macutan, UdiCalBCU1348/V all. 4v c. 60<br />

Culau marangon di Pascal chi fo di Pasiglan, UdiCalBCU1348/IV c. 6r<br />

Culau marangon di porta di Viola, UdiCalBCU1348/IV c. 7r<br />

Culau Margirùs di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 5v<br />

Culau Masana di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 20v<br />

Culau Milene, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Culau Minigùs Laurinç filg chi fo Salvestri di Solaschano, UdiCalBCU1348/III c. 79r<br />

Culau Monet, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Culau Morandin, UdiCalBCU1348/V all. 4v c. 60<br />

Culau Moret, UdiCalBCU1348/III c. 19v<br />

Culau Morot di Clauglan, UdiCalBCU1348/IV c. 17v<br />

Culau nevot Gerony, UdiCalBCU1348/IV c. 35v<br />

Culau Paschan di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 6v<br />

Culau Petrìs di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 78v<br />

Culau Pilot, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Culau Pividor di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 13r<br />

Culau Preoles, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Culau Stangilin di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 41v<br />

Culau Tomadot, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Culau Tos, UdiCalBCU1348/IV c. 13v<br />

Culau Tosan di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 176v<br />

Culau Tringul di Sancta Maria la Longa, UdiCalBCU1348/V c. 36r<br />

Culau, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Culaut Adurlion, UdiCalBCU1348bis c. 58v<br />

Culaut det Crauat di Lauçac, UdiCalBCU1348/III c. 88r<br />

Culaut fary di Merchiat Viery, UdiDuoBCU1200/VI c. 63v<br />

Culaut filg Iarvàs, UdiCalBCU1348/III c. 130v<br />

Çulian Calian, UdiCalBCU1348bis c. 57v<br />

Çulian Denel di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 68v<br />

Çulian det Çergnaç, UdiCalBCU1348/V c. 63r<br />

Çulian di Nello di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 104v<br />

Çulian di Nogaret, UdiCalBCU1348/III c. 82r<br />

Çulian di Pocech, UdiBatBCUospH c. 7v<br />

Çulian Dinel di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 17r<br />

Çulian filg chi fo Chancian di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 10v<br />

Çulian filg Çuan Mulinar, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

463


464<br />

Culian filg Dors di Somlat, UdiCalBCU1348bis c. 28r<br />

Çulian filg Masel, UdiCalBCU1348/III c. 165r<br />

Çulian Mulinar di Cusignà, UdiCalBCU1348/III c. 44r<br />

Çulian pilizar de Sant Danel, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Çulian Rustont, UdiCalBCU1348/III c. 19v<br />

Çuliana Matiusa so brut, CivBCU836/G<br />

Çulianus cortelarius, UdiBatBCUospl c. 24v<br />

Çulianuto, vd. Çuan Çulianuto<br />

Culotta, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Culugnat de Culugna, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r<br />

Culùs Ambròs di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 66r<br />

Culùs Bois di borgo di Glemona, UdiCalBCU1348/IV c. 16v<br />

Culùs Chatarinan di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 14r<br />

Culùs del Cleri de Tricesimo, UdiDuoBCU1200/VII c. 16v<br />

Culùs det Burbant filg dal Tos di Paupergà, UdiCalBCU1348/III c. 35v<br />

Culùs di Godiga, UdiCalBCU1348/III c. 94r<br />

Culùs di Mels, VenmarBCU1275/II c. 41r<br />

Culùs di Nevot fornedor di Graçan, UdiCalBCU1348bis c. 41r<br />

Culùs di Prodolon, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v<br />

Culùs di Trivignan, UdiCalBCU1348/V c. 7r<br />

Culùs Laçeran di borc d-Aquilegia, UdiCalBCU1348bis c. 35v<br />

Culùs Laçeran, UdiCalBCU1348/III c. 108v<br />

Culùs Martin di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 18r<br />

Culùs mulinar de Cusignà, UdiDuoBCU1200/VII c. 14r<br />

Culùs Nardùs di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 42r<br />

Culùs Piut, VenmarBCU1275/II c. 33r<br />

Culusa de Vurguline, UdiBatBCUospl c. 15v<br />

Culusa moglir Domeni di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 117v<br />

Culusin di Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 73v<br />

Culusino, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Culussa Iacum Scriç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Culusse mogler Toni Simot d-Amar, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Culut di Campformit, UdiCalBCU1348/III c. 107v<br />

Cum de Aulif, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Cumin, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Cumina, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Cumine di Greçan muglir chi fo di Chiandit Quarin, UdiDuoBCU1200/VI c. 51r<br />

Cuminuç Mulaiç, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Cumiti di Buie, VenmarBCU1275/II c. 13r


Cumuç dal Povul di borgo di Glemona, UdiCalBCU1348/III c. 172v<br />

Cumuç de Maian, VenmarBCU1275/II c. 27v<br />

Cumuç di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 25v<br />

Cumuç filg Catarin di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 21v<br />

Cumuço des Formis, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Cumuço, UdiDuoBCU1200/VI c. 64v<br />

Cumùs dal Carnel, UdiCalBCU1348/III c. 11r<br />

Cumùs, vd. Stiefin Cumùs<br />

Çunc di Nogaret, UdiCalBCU1348/III c. 59r<br />

Cuniont, UdiBatBCUospH c. VIIIr<br />

Çupan, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Cur di Leon, UdiBatBCUospl c. 22r<br />

Curban di Cusignà, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r<br />

Curbel, UdiDuoBCU1200/VI c. 64v<br />

Çurcel di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 8v<br />

Curvina, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Cus, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Çuset, UdiCalBCU1348bis c. 4r<br />

Çusey et Detamarus frater suus, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Cusian, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Çusti, vd. Pieri Çusti<br />

Cuza de Zuan Razulin de Cavaç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Daç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Dainès di Buri, UdiCalBCU1348bis c. 50r<br />

Daivars nodaro in Udene, UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Daleta, UdiBatBCUospH c. VIIIr<br />

Dalie, UdiDuoBCU1200/VI c. 78r<br />

Damùs, vd. Hadamùs<br />

Danel filg di Iacum Cicut, VenmarBCU1275/II c. 36v<br />

Danel fiol che fo de ser Stiephin Chacùs, VenmarBCU1275/II c. 10r<br />

Danele sartore, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Danelùs Cicut, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Daniel de Christant, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Daniel de Ursula de Bayvars, UdiDuoBCU1200/VII all. 1<br />

Daniel de Vida in Grazan, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Daniel filius Paçoni, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Daniel, UdiBatBCUospB c. 25v<br />

Daniele de Cerçeto, UdiBatBCUospl c. 13r<br />

Danit filg chi fo Bertolomeu di Merdargul, UdiCalBCU1348/III c. 2v<br />

465


466<br />

Dardòs di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 6r<br />

Darpuç di Pratclùs, UdiCalBCU1348/IV c. 14v<br />

Davent vd. Çuan Davent<br />

David, UdiBatBCUospB c. 42v<br />

Davit filg chi fo Bertolomeu di Merdargul, UdiCalBCU1348/III c. 68v<br />

Dean condam ser Hodorici, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Decanellus, UdiBatBCUospl c. 21v<br />

Degan di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 9v<br />

Degan di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Degan di porta da Ronc, UdiCalBCU1348bis c. 37v<br />

Degan di Sent Vit di Craulg, UdiCalBCU1348/III c. 67v<br />

Degan vd. Culau dal Degan, Francesc Degan, Pieri Degan<br />

Deius de Padiar, UdiBatBCUospl c. 5r<br />

dela Stella nodaro, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

dela Tor, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Denel bricho, UdiCalBCU1348/III c. 107r<br />

Denel çiner Çuan Veçat, UdiCalBCU1348/III c. 72v<br />

Denel çiner Fosc di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 159v<br />

Denel çiner Simon di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 15r<br />

Denel Çuan di Tiopris, UdiCalBCU1348/III c. 62r<br />

Denel d-Aribisin tavernar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 1445v<br />

Denel de Baldana, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Denel de Ursula, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v<br />

Denel del Minutin, UdiDuoBCU1200/VI c. 50v<br />

Denel det Stiçòs di porta di Cusignà, UdiCalBCU1348/III c. 139r<br />

Denel di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 11r<br />

Denel di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 4r<br />

Denel di Laucaç, UdiCalBCU1348bis c. 1r<br />

Denel di Muris habitant in Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 23r<br />

Denel di Niga di Cusignà, UdiCalBCU1348/V c. 14v<br />

Denel di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 16v<br />

Denel di Sent Tomat, UdiDuoBCU1200/VI c. 67r<br />

Denel di Susans, UdiDuoBCU1200/VI c. 65v<br />

Denel di Tiopris, UdiCalBCU1348bis c. 7v<br />

Denel di Tisan, UdiCalBCU1348/V c. 78r<br />

Denel fari dele Gavarme di Merchat vieri, UdiCalBCU1348/IV c. 17v<br />

Denel filg Çan Degan, UdiCalBCU1348/III c. 160v<br />

Denel filg Iacum Dina, UdiCalBCU1348/V c. 63v<br />

Denel filg Livon di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 40v


Denel filg Pertot di Tisan, UdiCalBCU1348/III c. 29r<br />

Denel filg Tomat Potoc, UdiCalBCU1348bis c. 56v<br />

Denel fiol che fo de Antoni de Palazul, UdiCalBCU1348/IV c. 67r<br />

Denel fo di miser Chaligaro in Prachlùs, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Denel Marçut, UdiCalBCU1348bis c. 11v<br />

Denel Miliana, CivBCU372 c. 2v<br />

Denel nodar chi sta a Tarcint, UdiDuoBCU1200/VI c. 64v<br />

Denel Pasut di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 49r<br />

Denel Picot, UdiCalBCU1348/V c. 8v<br />

Denel Pividor di Caminet, UdiCalBCU1348bis c. 18r<br />

Denel rodar di Lauçac, UdiCalBCU1348/III c. 20v<br />

Denel rodar, UdiCalBCU1348bis c. 6r<br />

Denel Stizòs, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Denel Tambarut di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 73r<br />

Denel tesaro de Mels, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Denel Urtiço di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 45v<br />

Denel Vaçaglan, UdiCalBCU1348/III c. 70r<br />

Denele de collo de Pramper, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Deredaut, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Descul, UdiCalBCU1348/III c. 120r<br />

Descul, UdiCalBCU1348bis c. 9v<br />

Desiderati, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Detalm, UdiCalBCU1348bis c. 45v<br />

Detamarus frater suus, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Deulagut di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 70v<br />

Devol, UdiCalBCU1348bis c. 1r<br />

Devort vd. Indrì Devort<br />

Dezio, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Dierich det Tirel, VenmarBCU1275/II c. 42r<br />

Diès de Plaino, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Diès, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Dietrich di Blasin, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Dina di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 8v<br />

Dina, vd. Iacum Dina di Cerneglons<br />

Dine, vd. Petrus Dine<br />

Dinel Barbeir clamat Chardiès, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Dinel che fo di Forghiarie e abitador in Righugne, VenmarBCU1275/II c. 40r<br />

Dinel del Mueni, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Dinel dela Nere, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

467


468<br />

Dinel di Manià, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Dinel di Pauli, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Dinel Marabeç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Dinel Varagnut, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Dinel, vd. Çulian Dinel<br />

Dinilut barbir, UdiBatBCUospH c. 6r<br />

Dinilut di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 7v<br />

Dirlì, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Disidrade muglir di Çuan More, UdiBatBCUospl c. 8v<br />

Disipul, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Ditrusi, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Dodri filg Laurincut moni di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 49v<br />

Dodul di Nogaret, UdiCalBCU1348/III c. 1r<br />

Dodul, vd. Tomat Dodul<br />

Doimo di Chistiel di Porpet, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Dolçebono, UdiBatBCUospH c. IXv<br />

Domenaçi di Merchat vieri, UdiCalBCU1348/III c. 118r<br />

Domeneca, UdiBatBCUospl c. 7r<br />

Domenego de Paderno, UdiDuoBCU1200/VII c. 14v<br />

Domenego depentor, UdiDuoBCU1200/VII c. 15v<br />

Domenego nodaro fio che fuo Pelay de Udene, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Domenego Quarnar di Bayvars, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v<br />

Domenego Sverzelat, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r<br />

Domeni barbir, UdiDuoBCU1200/VI c. 57v<br />

Domeni Bortolot, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Domeni Carnaria, UdiCalBCU1348/V c. 91r<br />

Domeni Carnel, UdiCalBCU1348/V c. 1r<br />

Domeni Çef di Chamino, UdiCalBCU1348/V c. 40r<br />

Domeni chaliar det Bolpet di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 124v<br />

Domeni Chamesot di Praclùs, UdiCalBCU1348/III c. 124v<br />

Domeni Charisa di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 66v<br />

Domeni Chiarnel di Greçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 80r<br />

Domeni çiner Carnaria di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/IV c. 48v<br />

Domeni çiner chi fo Francesc Flumon di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 50r<br />

Domeni çiner Gnesa di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 30v<br />

Domeni Crovat, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Domeni dal Degan di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 44r<br />

Domeni dal Degano di Terençan, UdiCalBCU1348/III c. 54av<br />

Domeni dal Uerç di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 97v


Domeni de Alnit, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Domeni de Moçe di borgo di Auleie, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Domeni de Simon de Filipo de Ciarpenet, UdiDuoBCU1200/VII all. 2<br />

Domeni del Sieser de Lavarian, UdiDuoBCU1200/VII c. 25r<br />

Domeni det Bolpet chaliar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 146r<br />

Domeni det Botry, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Domeni det Caldiruça di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 10v<br />

Domeni det Charisa di Lauçac, UdiCalBCU1348/III c. 16r<br />

Domeni det Frandul di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 25v<br />

Domeni det Martin, UdiCalBCU1348bis c. 24v<br />

Domeni det Negri, UdiCalBCU1348/IV c. 68r<br />

Domeni det Penç filg Culau Petrìs di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 93v<br />

Domeni di Bertol, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Domeni di Bertul di Chiarpà, VenmarBCU1275/II c. 27r<br />

Domeni di Besalgapenta, UdiCalBCU1348/V c. 11r<br />

Domeni di Blesan, UdiDuoBCU1200/VI c. 83r<br />

Domeni di Cargnà, UdiCalBCU1348/III c. 129v<br />

Domeni di Cerneglons çiner de Carnela, UdiCalBCU1348/III c. 47r<br />

Domeni di Culusa, UdiCalBCU1348/III c. 116r<br />

Domeni di Dri chiamado del Sent de Lavarian, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Domeni di Martignà, UdiDuoBCU1200/VI c. 65r<br />

Domeni di Mas, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Domeni di Meret di Tomba, UdiCalBCU1348/IV c. 15r<br />

Domeni di Persergan di Centa, UdiCalBCU1348bis c. 2v<br />

Domeni di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 10v<br />

Domeni dito del Chargnelo in Praclùs, UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Domeni fari di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 17r<br />

Domeni filg Andin di Laucac, UdiCalBCU1348bis c. 19v<br />

Domeni filg chi fo Iori di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 30r<br />

Domeni filg chi fo Marquart di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 6r<br />

Domeni filg chi fo Milan, UdiCalBCU1348/V c. 91r<br />

Domeni filg chi fo Simon Mongul di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348/III c. 30r<br />

Domeni filg chi fo Tigùs di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 54r<br />

Domeni filg chi fo Tiguson sartor di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 28v<br />

Domeni filg Cordivat, UdiCalBCU1348bis c. 3v<br />

Domeni filg Çuan di Nogaret, UdiCalBCU1348bis c. 35r<br />

Domeni filg dal Çot di Solaschano, UdiCalBCU1348/IV c. 14r<br />

Domeni filg dal Dri di Carlins, UdiCalBCU1348/V c. 14v<br />

Domeni filg Denel Livon di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 167v<br />

469


470<br />

Domeni filg Fantùs, UdiCalBCU1348/III c. 21v<br />

Domeni filg Filipa di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 24v<br />

Domeni filg Macor di Tiopris, UdiCalBCU1348/III c. 27r<br />

Domeni filg Milan, UdiCalBCU1348/III c. 131r<br />

Domeni filg Moret di Chaminet, UdiCalBCU1348/III c. 14v<br />

Domeni filg Pieri di Nogaret Scurtigat, UdiCalBCU1348/IV c. 24r<br />

Domeni filg Simon Mongul di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Domeni filg Tomat di Cargnà, UdiCalBCU1348bis c. 56r<br />

Domeni filg Tomat Potoc, UdiCalBCU1348bis c. 55v<br />

Domeni Filipa di Chamino, UdiCalBCU1348/V c. 10v<br />

Domeni fiolo che fuo Durì di Grandens, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Domeni fiolo de maistro Piero tesedor portaniro dela porta de Cividade, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Domeni fradi di Midiguça, UdiCalBCU1348bis c. 1v<br />

Domeni fradi di Miduguça, UdiCalBCU1348/III c. 113r<br />

Domeni Franchan di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 16v<br />

Domeni Gnapuz, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Domeni Iacum di Persergan, UdiCalBCU1348bis c. 34v<br />

Domeni inferedor chi fo di Bresa habitant in lu borgo del Feno, UdiCalBCU1348/III c. 145v<br />

Domeni lanar, UdiBCU435 c. 1r<br />

Domeni Liùs di Cerneglons, UdiCalBCU1348/IV c. 14r<br />

Domeni lu Penç di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 48v<br />

Domeni Madùs filg Pauli di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 158v<br />

Domeni Mangon di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 17r<br />

Domeni marangon filg chi fo di mestry Niculau spadar, UdiDuoBCU1200/VI c. 70v<br />

Domeni Martin di Torian, UdiDuoBCU1200/VI c. 65v<br />

Domeni Matio di Pauli, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Domeni mio cugnat filg Pasculut, UdiCalBCU1348bis c. 44r<br />

Domeni Morat, UdiCalBCU1348/III c. 33v<br />

Domeni Moroy di Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 73v<br />

Domeni Mulisit di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 64r<br />

Domeni Nasut, UdiCalBCU1348bis c. 1v<br />

Domeni oresin di Udin, VenmarBCU1275/II c. 42v<br />

Domeni Oton di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 12r<br />

Domeni Oton di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 49r<br />

Domeni Papuz di Tarzient, VenmarBCU1275/II c. 36r<br />

Domeni Paschulut, UdiCalBCU1348/III c. 106v<br />

Domeni pescedor di Maran, UdiCalBCU1348/V c. 61r<br />

Domeni Potoc di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 7r<br />

Domeni Potoc di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 9v


Domeni purtunir, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Domeni Roman, UdiCalBCU1348/III c. 152v<br />

Domeni Silimon, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Domeni siridurar di Graçan, UdiCalBCU1348/IV c. 20v<br />

Domeni Tamburlin, UdiCalBCU1348/IV c. 10r<br />

Domeni Todri di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 14r<br />

Domeni Verteglar, UdiCalBCU1348/III c. 119v<br />

Domeni Vidan di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348/III c. 19v<br />

Domeni Vidan di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348bis c. 17r<br />

Domeni ziner Tician bricho, UdiDuoBCU1200/VI c. 72v<br />

Domeni Zoto dicto Pupilo, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Domeni Zulian, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Domenia Cusian, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Domenia molgì Sublet, CivBCU836/G<br />

Domenia Pilot, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Domenia uxor Piçani sartoris, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Domenich det Mas, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Domenico Grivelli, UdiCalBCU1348/IV c. 67r<br />

Domenicus dictus Clericus de Argis, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Domenie figla Vignut Pieri Brie, UdiBatBCUospl c. 5r<br />

Domenigo abitante in Precluso fiol de q. maistro Panthaleon barbier, UdiGerBCU1324 c. 12r<br />

Domenigo barbiro ditto Salsa, UdiGerBCU1324 c. 11r<br />

Domenigo Berchamin de Udene, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Domenigo caligaro fo de Ronchis, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

Domenigo de Andrea Leon de Lumignà, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v<br />

Domenigo de Bona, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Domenigo de Centa de Talmasons, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Domenigo de Moneta fator di Çanobri, UdiCalBCU1348/III c. 134r<br />

Domenigo di Charlins, UdiCalBCU1348/V all. 1r c. 58<br />

Domenigut Pividor di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 87r<br />

Domenìs Benzivegne, VenmarBCU1275/II c. 35v<br />

Domenìs che fo de March Preol de Vençon, VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Domenìs de Purgesino, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Domenìs Ioanot, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Domenìs Malagnin, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Domenìs Marabeç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Domenìs Marabez, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Domenìs Marcuç, VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Domenìs pistò, CivBCU372 c. 4r<br />

471


472<br />

Domenìs Salon, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Domeny det Caldiruça di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 81v<br />

Domeny fary di Moràs, UdiBatBCUospl c. 6r<br />

Domeny filg Çuanut di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 64r<br />

Domeny filg Milan, UdiCalBCU1348/IV c. 4r<br />

Domeny Franchan di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 82r<br />

Domeny inferedor di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 108r<br />

Domeny Minigin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Domeny Ses, UdiCalBCU1348/III c. 81v<br />

Domine impintidor, UdiCalBCU1348/V c. 89r<br />

Dominica Pagana, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Dominicha olim Francissi, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Dominicha, UdiBatBCUospl c. 4r<br />

Dominico de la Purisina, UdiCalBCU1348/IV c. 75v<br />

Dominicus cerdo, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Dominicus filius Duoni, UdiBatBCUospl c. 15v<br />

Dominicus Mas, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Dominicus Morassiais de Puscolo, UdiBatBCUospl c. 3r<br />

Dominicus Pauline, UdiBatBCUospl c. 18v<br />

Dominicus Pelarius, UdiBatBCUospl c. 13r<br />

Dominicus Zibini, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Dominìs di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 25v<br />

Donada moglier che fo di Vignut, UdiDuoBCU1200/VII c. 27v<br />

Donat chi sta in Puarte di sent Laçer, UdiDuoBCU1200/VI c. 62v<br />

Donat di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 29v<br />

Donat, vd. Çuan Donat di Percut<br />

Donatus filius Wana, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Donino nodaro fio che fuo Agustin, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Doratea de Dobra, UdiDuoBCU1200/VII c. 30r<br />

Dordel, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Dordul notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r<br />

Dorì favro de Tersessimo, UdiGerBCU1324 c. 4v<br />

Dorigo Batilana, UdiDuoBCU1200/VII c. 30r<br />

Dorigo de Castello, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Dorigo de ser Ector, UdiDuoBCU1200/VII c. 30r<br />

Dorigo di Quarin notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v<br />

Dorigo sartor Zotto, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Dorotea di Moç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Dorotea, UdiDuoBCU1200/VI c. 86r


Dorothea mogler Lebisorch, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Dors di Somlat, UdiCalBCU1348bis c. 28r<br />

Dos becharo, UdiDuoBCU1200/VII c. 16v<br />

Dot Mauri, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Dot, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Doulavanz, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Doymo de Castel di Porpet, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Dramso, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Drea de Lauzacho, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r<br />

Drea Oliver, VenmarBCU1275/II c. 43r<br />

Drega chaliar çiner Veçat di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/IV c. 1r<br />

Drega chaliar di Buri, UdiCalBCU1348/IV c. 32v<br />

Drega çiner Çuan Botaç di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 184r<br />

Drega de Sclava di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/IV c. 21r<br />

Drega di porta d-Aroncho, UdiCalBCU1348/III c. 2v<br />

Drega fari, UdiCalBCU1348/III c. 15v<br />

Drega figlastri dal det Pieri (di Pavia), UdiCalBCU1348/III c. 16v<br />

Drega fornador, UdiCalBCU1348/III c. 14r<br />

Drege de Copule, UdiBatBCUospl c. 21r<br />

Dreie chiavalar, UdiDuoBCU1200/VI c. 78v<br />

Dreie di Diecil, UdiDuoBCU1200/VI c. 51r<br />

Dreie di Sedeglan, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 91<br />

Dreie fornador, UdiDuoBCU1200/VI c. 59r<br />

Dreo mio masar di Tavagnà, CivBCU372 c. 3v<br />

Dri chiamado del Sent de Lavarian, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Dri di Carlins, UdiCalBCU1348/V c. 14v<br />

Dri di Flumignan, UdiCalBCU1348/IV c. 55v<br />

Drigòs, UdiCalBCU1348/V c. 87v<br />

Driòs filg chi fo Culùs Laçeran, UdiCalBCU1348/III c. 123v<br />

Driòs filg Culùs Laceran, UdiCalBCU1348bis c. 24r<br />

Driùs chaliar filg Marcho sartor di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 117r<br />

Driùs de Godia, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v<br />

Driùs de Mena carnello, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 15<br />

Driùs fari di puarte di Chusignà, UdiBatBCUospl c. 16r<br />

Driùs favro, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Driussius faber, UdiBatBCUospl c. 7r<br />

Driussius filius Johannes, UdiBatBCUospl c. 12v<br />

Duliana, vd. Candit Duliana di Merchat vieri<br />

Dumini dalg Croti di Rauset, UdiCalBCU1348/III c. 39r<br />

473


474<br />

Dumini de fornàs, UdiCalBCU1348/III c. 150v<br />

Dumini de Porta, UdiCalBCU1348/III c. 39r<br />

Dumini dela Bergine, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Dumini Denel, UdiCalBCU1348/III c. 80r<br />

Dumini di Chavaç di Carnega det Scraçulin, UdiCalBCU1348/V all. 2v c. 91<br />

Dumini di Cole, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Dumini di Grigor dela Barzane di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Dumini di Midieis, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Dumini di Persergan, UdiCalBCU1348bis c. 6v<br />

Dumini di Pieri Piçul di porta da Ronco, UdiCalBCU1348/IV c. 15v<br />

Dumini di Pluern, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Dumini di Vençon, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Dumini filg chi fo Candit Let di Chavaç, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Dumini Galiane, VenmarBCU1275/II c. 6v<br />

Dumini Malagnin fari, VenmarBCU1275/II c. 23v<br />

Dumini Manfia di porta d-Aroncho, UdiCalBCU1348/III c. 2v<br />

Dumini Papuz di Tarzient, VenmarBCU1275/II c. 41r<br />

Dumini Pintan, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Dumini Ruful di Chaminet, UdiCalBCU1348/III c. 14v<br />

Dumini, vd. Çuan Dumini Mini di porta d-Aronc<br />

Duminigut bricho, UdiCalBCU1348/III c. 55r<br />

Duminigut, UdiCalBCU1348bis c. 8r<br />

Duminy Morandyn, CivBCU372 c. 2r<br />

Duonus faber, UdiBatBCUospl c. 1r<br />

Durì de ser Aitor d-Udin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Durì del Ciot, VenmarBCU1275/II c. 9v<br />

Durì di Chiandit, VenmarBCU1275/II c. 37r<br />

Durì di Coloreit, VenmarBCU1275/II c. 41v<br />

Durì di Grandens, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Durì di Martin di Spignimberch, VenmarBCU1275/II c. 40r<br />

Durì di Raviei, VenmarBCU1275/II c. 33r<br />

Durì di Vivar, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Durì Pilot, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Durì Squin, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Durì, UdiDuoBCU1200/VI c. 62r<br />

Durich Todesch, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Durigo Pichat, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Duringùs, vd. Culau Duringùs<br />

Durlì Adurlion, UdiCalBCU1348bis c. 31v


Durlì Asquin di Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 70v<br />

Durlì caliar filg Florganut di Caminet abitant in Udin, UdiCalBCU1348bis c. 11v<br />

Durlì chialderar, UdiDuoBCU1200/VI c. 46v<br />

Durlì dal Degan di porta da Ronc, UdiCalBCU1348bis c. 37v<br />

Durlì delis Montz, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Durlì det Ariugnant di Merdargul, UdiCalBCU1348/V c. 40r<br />

Durlì di Buri Misturan, UdiCalBCU1348bis c. 47r<br />

Durlì di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 31r<br />

Durlì di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 75r<br />

Durlì di Girardin, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Durlì di Lovarga, UdiCalBCU1348/III c. 28v<br />

Durlì di Quadern, UdiDuoBCU1200/VI c. 51v<br />

Durlì di Savorgnan, UdiDuoBCU1200/VI c. 67r<br />

Durlì di Sclusa, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Durlì di ser Aitor, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Durlì di ser Doimo di Chistiel di Porpet, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Durlì fari di Pavia filg Stolf di Praclùs, UdiCalBCU1348/III c. 40r<br />

Durlì filg Brati, UdiCalBCU1348/III c. 4v<br />

Durlì filg Çan di Piligrin, UdiCalBCU1348/III c. 165v<br />

Durlì Maguton tesedor chi fo di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 118v<br />

Durlì Marigùs di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 71r<br />

Durlì Mian di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 38r<br />

Durlì Mian, UdiCalBCU1348/V all. 12r c. 91<br />

Durlì Mingardan, UdiCalBCU1348/III c. 7r<br />

Durlì muni, UdiDuoBCU1200/VI c. 58v<br />

Durlì Munìs, UdiDuoBCU1200/VI c. 85v<br />

Durlì nodar di Cargnà, UdiCalBCU1348/III c. 63r<br />

Durlì pari Birtuç d-Arisan, UdiCalBCU1348/III c. 41r<br />

Durlì Pichat, UdiDuoBCU1200/VI c. 73r<br />

Durlì Salvestri di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 12r<br />

Durlì Salvestri, UdiCalBCU1348bis c. 5v<br />

Durlì Stols di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 22v<br />

Durlì Troto di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 125v<br />

Durlì Violan di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 4v<br />

Durlì, UdiBatBCUospH c. Vv<br />

Durlia moglir Marcuç, UdiCalBCU1348/III c. 100r<br />

Durlý Ariz di Giaglan, CivBCU372 c. 2r<br />

Dus di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 3v<br />

Duziat d-Impeç, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 15<br />

475


476<br />

Ector, UdiDuoBCU1200/VII c. 30r<br />

Elena de burgo Superiori, UdiBatBCUospl c. 12r<br />

Eler di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 30v<br />

Eler di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 2r<br />

Eler fradi chi fo Dri di Carlins, UdiCalBCU1348/V c. 14r<br />

Eler, UdiDuoBCU1200/VI c. 62r<br />

Eliùs peçar di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 33r<br />

Endree, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Endrigo de Incaroy, VenmarBCU1275/II c. 43r<br />

Enricus domini Hendriotis, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

Enrigo de Concordia, VenmarBCU1275/II c. 1v<br />

Erart chiavalar, UdiDuoBCU1200/VI c. 39r<br />

Erchules di borgo di Glemone, UdiDuoBCU1200/VI c. 50r<br />

Eva, UdiBatBCUospB c. 16r<br />

Fabe, UdiBatBCUospl c. 14r<br />

Fachin padre de ser Simonin, UdiDuoBCU1200/VII c. 28r<br />

Fachin spiziaro, UdiGerBCU1324 c. 8r<br />

Fachina, UdiDuoBCU1200/VII c. 31v<br />

Façi filg dal Tos di Mançignelg, UdiCalBCU1348/V c. 68r<br />

Falos, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Fancela, UdiCalBCU1348/III c. 104v<br />

Fant de Porta de Cisis, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r<br />

Fant det Alif chi fo di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 116v<br />

Fant di Chasotis, UdiCalBCU1348bis c. 57v<br />

Fant di Faedis, UdiDuoBCU1200/VI c. 83v<br />

Fantin molinaro abitant in Udene, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Fantulina, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Fantùs di Percut filg Tì di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 63r<br />

Fantùs Dinel di Manià, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Fantùs, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Farinuça, vd. Francesc mulinar det Farinuça<br />

Fava, UdiBatBCUospl c. 11v<br />

Favina, UdiCalBCU1348bis c. 56r<br />

Favot, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r<br />

Fazi di Preon di Chiargne, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Fazinus de Padua, UdiBatBCUospl c. 14r<br />

Fedel di Chavaç, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Federicus filius Iohannis, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Fedrì nodaro, UdiGerBCU1324 c. 4r


Fedrigo de Milliduso de Andriotis de Udene, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Felet, vd. Culau filg Felet<br />

Feltrinus, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Fer de Morteglian, UdiDuoBCU1200/VII all. 1<br />

Ferarin, UdiCalBCU1348/IV c. 43v<br />

Fiçot, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Fidel de Palazol habitant in Planchata, UdiCalBCU1348/IV c. 68r<br />

Fidiùs, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Fidrì di Castel, UdiBatBCUospH c. VIr<br />

Fidrì di Çilet, UdiCalBCU1348/IV c. 5r<br />

Fidrì di Savorgnan, UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 25<br />

Fidrì d-Indrigotis, UdiCalBCU1348/V c. 81v<br />

Fidrì filg di ser Çuan di Fagagna, UdiCalBCU1348/III c. 121v<br />

Fidrì Todescho, UdiDuoBCU1200/VI c. 82r<br />

Fidrich, VenCatBCU1231/IV c. 1r; VenmarBCU1275/II c. 42r<br />

Fidrigo de Savorgnan, UdiDuoBCU1200/VII c. 17r<br />

Fidrigo Ottacin, UdiDuoBCU1200/VII c. 39r<br />

Fidrý de borch del Fen, UdiBatBCUospl c. 7v<br />

Filip bechiaro, VenmarBCU1275/II c. 24r<br />

Filip chi fo di Strasolt, UdiCalBCU1348/III c. 119v<br />

Filip d-Albano, CivBCU372 c. 3v<br />

Filip di Chamino cusino dal det Domeni, UdiCalBCU1348/III c. 55r<br />

Filip filg chi fo Tigùs di Chaminet, UdiCalBCU1348/III c. 62v<br />

Filip filg Pieri Domeni, UdiCalBCU1348/IV c. 6v<br />

Filip Tomat fradi Lif, UdiCalBCU1348bis c. 10v<br />

Filip, vd. Culau Filip di Trivignan<br />

Filipa di Chamino mari Domeni, UdiCalBCU1348/III c. 12r<br />

Filipa mogler Bortolot Bareit, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Filipa vd. Domeni Filipa<br />

Filipa, UdiBatBCUospl c. 3r<br />

Filipan, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Filipo de Ciarpenet, UdiDuoBCU1200/VII all. 2<br />

Filipo molinaro, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Filipo morador, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Filipo Taiapiera, UdiDuoBCU1200/VII c. 39r<br />

Filipùs di borc d-Aquilegia, UdiCalBCU1348bis c. 44v<br />

Filipùs, UdiCalBCU1348/III c. 49r<br />

Filit, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Filition, vd. Niculau Filition<br />

477


478<br />

Fiminil vd. Culau det Fiminil<br />

Fine, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Finuso, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Fiunum condam de Ramanzacho, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Flaibulut, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Flandina di Pilirin de Cavaç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Flavit, VenmarBCU1275/II c. 5v<br />

Flor Tomat Coç, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Flor, UdiCalBCU1348bis c. 59v<br />

Floramont di Sant Vit abitador in Sant Dinel, VenmarBCU1275/II c. 40v<br />

Floramont, vd. Macor di Floramont<br />

Florgan, UdiCalBCU1348bis c. 57r<br />

Florganut di Caminet abitant in Udin, UdiCalBCU1348bis c. 11v<br />

Florganut di Chaminet fradi Chatarin, UdiCalBCU1348/III c. 57r<br />

Florian di Cravoret, CivBCU372 c. 3r<br />

Florio de Lionello, UdiDuoBCU1200/VII c. 31v<br />

Flour, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Flumian chaliar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 48v<br />

Flumon, vd. Francesc Flumon di Trivignan<br />

Flumus, UdiBatBCUospl c. 3r<br />

Flurida uxor Danielis, UdiBatBCUospl c. 3r<br />

Flurit de Venzon, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Fona, UdiBatBCUospl c. 24v<br />

Foran, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Fornazo, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Fornesan, vd. Franciscus Fornesan<br />

Fornesane, UdiDuoBCU1200/VI c. 50r<br />

Fortis, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Fortunàs Çambel di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Fortunellus, vd. Johannes Fortunellus<br />

Fosc fradi Denel, UdiCalBCU1348bis c. 14r<br />

Foscha di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 68r<br />

Foscha la Çota, UdiCalBCU1348/III c. 107v<br />

Foscha moglir chi fo Çuan Cocota di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 34r<br />

Foschie, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Foscho (o Foschon) fradi Denel di Lauçacho, UdiCalBCU1348/III c. 1v<br />

Foscho merschalchus, UdiBatBCUospl c. 17v<br />

Foschon fradi Denel rodar di Lauçac, UdiCalBCU1348/III c. 83r<br />

Foscus de Buliis, CivBCU836/G


Fracescha de Bone d-Amar, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Fradon di Iansic, UdiCalBCU1348/III c. 107r<br />

Fradonus de Yplis, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Fradulgla, vd. Johannea Fradulgla<br />

Fragilut, vd. Çuan di Fragilut<br />

Fragisut, UdiCalBCU1348/V c. 4r<br />

Fraisingar, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Francesc barbir, UdiCalBCU1348/III c. 63r<br />

Francesc Bututin di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 19v<br />

Francesc caliar di Caliareçis, UdiCalBCU1348bis c. 41v<br />

Francesc Carnel, UdiCalBCU1348bis c. 45v<br />

Francesc Carniluto tavernar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 67v<br />

Francesc çiner dal Maç, UdiCalBCU1348/IV c. 43v<br />

Francesc da Rosa, UdiCalBCU1348/III c. 111v<br />

Francesc de Fornàs, UdiCalBCU1348/III c. 75v<br />

Francesc de Marcosota di Pavia, UdiCalBCU1348/IV c. 10r<br />

Francesc Degan di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 22v<br />

Francesc Degan filg chi fo Piligrin di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 116r<br />

Francesc det Bututino chaliar, UdiCalBCU1348/III c. 82r<br />

Francesc det Verçelat di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 121r<br />

Francesc di Buin, UdiCalBCU1348bis c. 44v<br />

Francesc di Merlana habitant in Sent Stiefin, UdiCalBCU1348/III c. 56r<br />

Francesc di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 10v<br />

Francesc di Piligrin di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 94r<br />

Francesc di Purìs di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/IV c. 41v<br />

Francesc di Solar, UdiCalBCU1348/III c. 135v<br />

Francesc di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 2v<br />

Francesc di Trivignan, UdiCalBCU1348bis c. 48r<br />

Françesc Eler, UdiCalBCU1348/IV c. 23v<br />

Francesc filg chi fo Iori di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 48v<br />

Francesç filg chi fo Lenarduç di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 49v<br />

Francesc filg chi fo Tos di Percut habitant in Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 14r<br />

Francesc filg Chomoç di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 106v<br />

Francesc filg Çuan Botaç, UdiCalBCU1348/V c. 25v<br />

Francesc filg Durlì dal Degan di Porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 112v<br />

Francesc filg Pauli di Glemona, UdiCalBCU1348/V c. 32r<br />

Francesc Flumon di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 50r<br />

Francesc Lastan chaliar uardian dela porta d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 123v<br />

Francesc Lindri di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 4v<br />

479


480<br />

Francesc Martin di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 7r<br />

Francesc mulinar det Farinuça, UdiCalBCU1348/III c. 117v<br />

Francesc Mulinar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 28v<br />

Francesc pecer di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 124v<br />

Francesc Peveron di Lovarga habitant in Percut, UdiCalBCU1348/III c. 13r<br />

Francesca di Iacum Baffa, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Francesca filga di ser Musat, CivBCU836/G<br />

Francesch che fo fiolo di Philìs, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Francesch da Raspan, CivBCU372 c. 3v<br />

Francesch da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 18r<br />

Francesch de Sequals, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Francesch dela Mulaiçe, VenmarBCU1275/II c. 27v<br />

Francesch, CivPorBCU216<br />

Francescha Fiçot, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Francescha mogler Lenart Saladin, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Francescha mogler Stefin, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Francescha molgì Iacu sutil, CivBCU836/G<br />

Francescha Sant, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Franceschino çiner Cugulino di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 120v<br />

Francescho de Luvisini camararo, UdiDuoBCU1200/VII c. 14r<br />

Francescho de Udene nodaro fiolo che fo Machon da Volveson, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Francescho di Coloret, UdiDuoBCU1200/VI c. 46v<br />

Francescho di Fornesane, UdiDuoBCU1200/VI c. 50r<br />

Francescho di Nimis, UdiDuoBCU1200/VI c. 90r<br />

Francescho di Rainot, UdiDuoBCU1200/VI c. 74r<br />

Francescho di Sent Denel, UdiDuoBCU1200/VI c. 65r<br />

Francescho piliçar di Piliçariis, UdiCalBCU1348/III c. 107r<br />

Francescho Triacha spiciaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 31r<br />

Francesco Bertolla, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v<br />

Francesco che fo di Hierusalem de Canformido, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Francesco de Ambròs, UdiDuoBCU1200/VII c. 9r<br />

Francesco de Belgrado nodaro cancellaro dela fraternita, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Francesco de Brazà, UdiDuoBCU1200/VII c. 24v<br />

Francesco de Curvina, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Francesco de Grior dela Porta, UdiDuoBCU1200/VII c. 22v<br />

Francesco de Maniacho notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 15v<br />

Francesco de Miniùs, UdiDuoBCU1200/VII c. 15r<br />

Francesco de Vagliot, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Francesco del Nieno, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r


Francesco di Culùs di Prodolon, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v<br />

Francesco di Pasquin spiciar, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Francesco di ser Virgilli, UdiBCU435 c. 1r<br />

Francesco di Stephano di Blesan q. Cantin, UdiDuoBCU1200/VII c. 9r<br />

Francesco Flumignan, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r<br />

Francesco fornasier, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Francesco Heler, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Francesco Lapi, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Francesco nodaro de Montegnacho, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Francesco Papiro, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Francesco pezer de Udene, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Francesco pillizaro fio che fuo Zuanuti pilizaro de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Francesco Priade, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Francesco Quaglin, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v<br />

Francesco Stayner, UdiCalBCU1348/IV c. 67r<br />

Francesco Stayner, UdiDuoBCU1200/VII c. 22v<br />

Francesco strazaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v<br />

Francesco Sverzelat, UdiDuoBCU1200/VII c. 22v<br />

Francesco Tarin, UdiBCU435 c. 1r<br />

Francesco Tintin, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Francesco Vidian, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Francescuto, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Francha, UdiGerBCU1324 c. 2v<br />

Franchan, vd. Domeni Franchan di Pavia<br />

Franchin, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Franciesch Osovan, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Françiesch Squaran, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Francisca q. Iacobi Baffa, VenmarBCU1275/II c. 37r<br />

Francischino chaliar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/V c. 15r<br />

Francischino çiner Tugullon, UdiCalBCU1348/III c. 179r<br />

Francisci Pastiel, UdiCalBCU1348/IV c. 75r<br />

Francisco camerar, UdiBatBCUospH c. VIIr<br />

Francisco dito Furza fiol che fo de Vegnudo de Savorgnan, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Franciscus Bonifacis, UdiBatBCUospl c. 7v<br />

Franciscus de Kastilico, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Franciscus filius Sclaviçe, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Franciscus Fornesan a Georgio, UdiCalBCU1348/IV c. 59v<br />

Francuta, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Frandul, vd. Domeni det Frandul di Cerneglons<br />

481


482<br />

Franzesch Boninfant, VenmarBCU1275/II c. 23v<br />

Franzesch det Çiralt di Raviei, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Franzesch Gnesan, VenmarBCU1275/II c. 35r<br />

Franzesch Michul di Muglese, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Franzesch Mizinbrout, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Franzesch Squaran, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Franzeschie Rizot, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Franzescho becharo in Romanzàs, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Franzescho de Grasulinis nodaro, UdiGerBCU1324 c. 8r<br />

Franzescho nodaro de Montegnà, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Franzescho Zelloto sartor, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Franzesco Capiluto, UdiGerBCU1324 c. 10v<br />

Franzesco de Vignudo de Udene, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Franzesco notaro de Pintinis de Udene, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Franziesch di Muglese, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Franziesch di Tonut Flavit, VenmarBCU1275/II c. 5v<br />

Franziesch filgl che fo de Meinart di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 33v<br />

Franziesch Indrigon, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Franziesch Mulaiz, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Franziesch Paiùs di Tumiez, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Franziesch Pipiz di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Franziesch Riçot, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Franziesch Zamul, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Franzieschie Rizot, VenmarBCU1275/II c. 23v<br />

Franzischina del Diès, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Franzischo Tonazo de Romanzaso, UdiGerBCU1324 c. 8r<br />

Franzischut Squaran, VenmarBCU1275/II c. 40v<br />

Frustagle di Villenove, VenmarBCU1275/II c. 40v<br />

Fuarça, vd. Nicholaus par Fuarça<br />

Fuçùs, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Fucusso Ucholin, VenmarBCU1275/II c. 11v<br />

Fuiuttus faber, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Fuman, UdiCalBCU1348/V all. 5v c. 60<br />

Fumia, UdiBatBCUospl c. 15v<br />

Furlan, UdiCalBCU1348/IV c. 42v<br />

Furlani, vd. Viglelmi Furlani<br />

Furtin, vd. Iacum Furtin<br />

Furtumelum, vd. Johannem Furtumelum<br />

Furza fiol che fo de Vegnudo de Savorgnan, UdiGerBCU1324 c. 12v


Fusaro, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Fuscha, UdiBatBCUospl c. 1r<br />

Fusut, vd. Michel Fusut<br />

Fuzùs condam Murlachin, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Fuzùs Nichulin, VenmarBCU1275/II c. 24r<br />

Gabriel de Parma, UdiDuoBCU1200/VII c. 14v<br />

Gabriel di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348bis c. 9v<br />

Gabriel Lenar, UdiCalBCU1348/III c. 136r<br />

Gabriel rodar, UdiBatBCUospl c. 8v<br />

Gabriel, UdiBatBCUospB c. 12v<br />

Gabrinus, UdiBatBCUospl c. 10v<br />

Gadubrinus canonicus, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Gal di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 48v<br />

Galdrut di Pontaleon, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Galdrut dicta Pirlùs, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Galiana moglir chi fo Marin sur dal det Culau di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 95v<br />

Galiana vd. Lenart çiner Galiana<br />

Galiana, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Galiane, VenmarBCU1275/II c. 6v<br />

Gallo di Percut, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v<br />

Galombus, UdiBatBCUospl c. 13r<br />

Galuç de Canùs, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Galuç di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 39r<br />

Galuç, vd. Çuan Galuç di Clauglan<br />

Galuç, vd. Matigùs Galuç di Clauglan<br />

Galuç, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Gambad, VenmarBCU1275/II c. 10r<br />

Gambera, VenmarBCU1275/II c. 10r<br />

Ganberùs Pirtiz, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Ganbùs, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Gancili Coreany, UdiBatBCUospl c. 18v<br />

Garç, vd. Salvestri det Garç<br />

Garçat di Tanbarut, UdiCalBCU1348bis c. 51r<br />

Garçit, UdiCalBCU1348bis c. 1r<br />

Garçon di Puçulg, UdiCalBCU1348bis c. 33v<br />

Garda, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Gardin filg chi fo Culùs Chatarinan di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 18v<br />

Gardina, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Gardisin di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 24r<br />

483


484<br />

Gardisin, vd. Bertul det Gardisin di Percut<br />

Gaspar di Baldisar, VenmarBCU1275/II c. 26r<br />

Gaspar, UdiBatBCUospB c. 28v; UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Gasparin marangon di Vigniesie, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v<br />

Gasparino Zironco de Udene, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Gasparo de Cergneo, VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Gasparùs di Buya, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Gasper de Piasenza, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Gasper Schiavo, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v<br />

Gat di Segnà, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Gatta, vd. Marquardus Gatta<br />

Gayus, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

Geldrut moglì chi fo di Chotian di Çerò di Iudri, CivBCU372 c. 4v<br />

Georgius de Modot, UdiBatBCUospl c. 14r<br />

Georgius Theoniais, UdiBatBCUospl c. 24r<br />

Gerardus balistarius, UdiBatBCUospl c. 12r<br />

Gerardus monacus ecclesie maioris Utini, UdiBatBCUospl c. 11v<br />

Geroni chaliar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/V c. 78v<br />

Geroni di mestri Domeni oresin di Udin, VenmarBCU1275/II c. 42v<br />

Geroni di ser Hector chamerar dela glesia maçor, UdiCalBCU1348/V c. 16r<br />

Geroni filg chi fo Niculau Rudel di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 9v<br />

Geroni muridor, UdiCalBCU1348/III c. 153v<br />

Geroni nodar filg di Domenaçi di Merchat vieri, UdiCalBCU1348/III c. 118r<br />

Geronimo nodaro, UdiGerBCU1324 c. 4v<br />

Gervasij pediferatoris, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Gervasius cortelarius, UdiBatBCUospl c. 11r<br />

Ghaie, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Ghialuz, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Ghianber, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Ghovet, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Giarvàs filg Çuan Brati di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 10v<br />

Gibert filg chi fo di Michel di Griglions, UdiDuoBCU1200/VI c. 46v<br />

Gilli di Udin, VenmarBCU1275/II c. 42r<br />

Ginelda, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Giraldo monigo, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

Giran, UdiCalBCU1348bis c. 58v<br />

Girardin, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v; UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

Girardina cu fo di Pup, CivBCU836/G<br />

Girardino, UdiBatBCUospH c. VIIr


Girardinus Feltrinus, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Girardo, UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Girardus, UdiBatBCUospl c. 1v<br />

Gisla madrigna Iohannis de Fagania, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Gisla mari Priulius barber, CivBCU836/G<br />

Gisloni de Chiaschianan, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Gislutin, VenmarBCU1275/II c. 36v<br />

Gitùs monica di santa Maria, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Gitùs Uischang, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Glemonasut di Glemone, VenmarBCU1275/II c. 27r<br />

Glimucius tabernarius, UdiBatBCUospl c. 10r<br />

Gnapuz, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Gnes Taragnot, VenmarBCU1275/II c. 33v<br />

Gnes, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Gnesa Dot, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Gnesa muglir chu fo Lenart di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 8v<br />

Gnesan, VenCatBCU1231/IV c. 1v ; VenmarBCU1275/II c. 35r<br />

Gnese Michisot, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Gnese mogler di Arman Filipan, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Gnese Muyulina, UdiCalBCU1348/IV c. 62r<br />

Gnese Pedròs de Resia, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Gnessam, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Gnisùs Galuç, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Gnisuta, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Gor, UdiCalBCU1348bis c. 1r<br />

Gor, vd. Tomat dal Gor<br />

Gor, vd. Toni det Gor sartor di Lauçacho<br />

Gorc di burgo Glemone, UdiBatBCUospl c. 24v<br />

Gori di Percut, UdiCalBCU1348/V c. 40r<br />

Gosparin Buiat caligaro, UdiDuoBCU1200/VII all. 2<br />

Gotart daçiary, UdiCalBCU1348/V c. 82r<br />

Gottavogli fo de Zuan fornaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v<br />

Graçia di borcho d-Agolea, UdiBatBCUospl c. 15v<br />

Grampa faber, UdiBatBCUospl c. 17r<br />

Gramule, UdiBatBCUospl c. 11v<br />

Graston, UdiBatBCUospH c. VIIIv<br />

Grasulinis nodaro, UdiGerBCU1324 c. 8r<br />

Gregorius, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Grigor dela Barzane di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

485


486<br />

Grigor di Sant Dinel, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Grigoro de ser Zuan Guberto, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Griogoro de Arcolonenio, UdiGerBCU1324 c. 3r<br />

Grior Bunusin, UdiDuoBCU1200/VI c. 66r<br />

Grior caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 15r<br />

Grior chaliar di borgo d-Aquilegia filg Michel di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 22v<br />

Grior de Adam, UdiDuoBCU1200/VII c. 12r<br />

Grior dela Porta, UdiCalBCU1348/V c. 79r<br />

Grior dela Porta, UdiDuoBCU1200/VII c. 22v<br />

Grior det Baducel filg chi fo Laurinç Mion, UdiCalBCU1348/III c. 159v<br />

Grior det Mus di Sent Laurinc di Sot, UdiCalBCU1348bis c. 56r<br />

Grior filg chi fo Suton di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 2v<br />

Grior Lasuton, UdiCalBCU1348/III c. 182v<br />

Grior Sclavo chi sta in Greçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 59r<br />

Grior Sclavo chi sta in Puarte di Cusignià, UdiDuoBCU1200/VI c. 70r<br />

Griori, UdiCalBCU1348bis c. 1r<br />

Grioro molinaro de Prat Cluso de Udene, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Gris vd. Toni Gris<br />

Griùs moglir chi fo Matio di Chasteglons, UdiCalBCU1348/V c. 84v<br />

Grivelli vd. Domenico Grivelli<br />

Grivor Bunisin, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Gruveli de Preserian, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r<br />

Gualterij, UdiBatBCUospl c. 1v<br />

Gualtiero, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Gualtiro, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Guam di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 31r<br />

Guam, vd. Matio Guam di Cerneglons<br />

Guam, vd. Stiefin Guam<br />

Guardin spiciaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 25v<br />

Guastay Lotti, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Gubertini, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Guberto notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v<br />

Guberto, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Guerço, UdiBatBCUospH c. IXv<br />

Guerzo de Garliam, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Guerzo, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v<br />

Guido speciarius, UdiBatBCUospH c. 11r<br />

Guiruço priolo, UdiBatBCUospH c. 6r<br />

Gulian, UdiGerBCU1324 c. 7v


Gus di Praclùs, UdiCalBCU1348/III c. 113v<br />

Gus filg Mation, UdiCalBCU1348/V c. 44v<br />

Gusef filg Matigon di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/IV c. 34v<br />

Guset di Tulmeç, UdiCalBCU1348/V all. 2v c. 91<br />

Guset di Tulmieç, UdiCalBCU1348bis c. 2r<br />

Gusin filg dal Coç di Bolçan, UdiCalBCU1348/V c. 66r<br />

Hadamùs masar di Clauglan, UdiCalBCU1348/V c. 2v<br />

Hector chamerar dela glesia maçor, UdiCalBCU1348/V c. 16r<br />

Hector, UdiDuoBCU1200/VII c. 12v<br />

Helare, UdiDuoBCU1200/VI c. 70r<br />

Heler, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Helia, UdiBatBCUospB c. 42v<br />

Hendriina, UdiBatBCUospl c. 15v<br />

Hengilpret di Floramont di Sant Vit abitador in Sant Dinel, VenmarBCU1275/II c. 40v<br />

Henricus faber, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Hermanus faber, UdiBatBCUospl c. 4v<br />

Hieremia, UdiDuoBCU1200/VII c. 19v<br />

Hieronymo caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 24v<br />

Hieronymo de Fontana Bona, UdiDuoBCU1200/VII c. 15v<br />

Hieronymo di ser Hector, UdiDuoBCU1200/VII c. 12v<br />

Hierusalem de Canformido, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Hindrigo de Inplano de Cargna, VenmarBCU1275/II c. 8v<br />

Hobat, UdiDuoBCU1200/VI c. 81v<br />

Hodinus, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Holmo, UdiDuoBCU1200/VI c. 73r<br />

Honesta, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Honger, UdiDuoBCU1200/VI c. 63r<br />

Hostasi di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 7v<br />

Hostasi di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 4v<br />

Hostasi di Salvestri, UdiCalBCU1348bis c. 24r<br />

Iachoma moier de Bastian, UdiDuoBCU1200/VII c. 31r<br />

Iachopo Todescho, UdiDuoBCU1200/VI c. 70r<br />

Iachum chialuni, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Iachum Chiargniel di Chiargnie, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v<br />

Iachum del Barbe di Sofumberç, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v<br />

Iachum di Cigniot, UdiDuoBCU1200/VI c. 50r<br />

Iachum di Como, UdiDuoBCU1200/VI c. 74r<br />

Iachum di Michul, UdiDuoBCU1200/VI c. 62v<br />

Iachum di Pasons, UdiDuoBCU1200/VI c. 59v<br />

487


488<br />

Iachum di Ponton di Puarte di Roncho, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Iachum di Pusquel, UdiDuoBCU1200/VI c. 75r<br />

Iachum di Torian, UdiDuoBCU1200/VI c. 66v<br />

Iachum filg chi fo di ser Preto di Çucho, UdiDuoBCU1200/VI c. 84r<br />

Iachum Iust, UdiDuoBCU1200/VI c. 91r<br />

Iachum lu sagomador di Pusquel, UdiDuoBCU1200/VI c. 76v<br />

Iachum muridor di Pusquel, UdiDuoBCU1200/VI c. 44v<br />

Iachum siridurar chi sta in Speronaris, UdiDuoBCU1200/VI c. 57v<br />

Iachum spicepiere, UdiDuoBCU1200/VI c. 75v<br />

Iachum Zunchunin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Iachume di Cigniot, UdiDuoBCU1200/VI c. 50v<br />

Iachumuço di Cergnio, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Iacobi Baffa, VenmarBCU1275/II c. 37r<br />

Iacobi de stadergis, UdiBatBCUospl c. 14v<br />

Iacobo Pitacolo, VenmarBCU1275/II c. 36v<br />

Iacobo taconedor, CivtriBCU1279 c. 66v<br />

Iacobus dictus Moç, UdiBatBCUospl c. 19r<br />

Iacobus presbiter filius Paçoni, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Iacobus, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Iacoma, VenmarBCU1275/II c. 17v<br />

Iacomaz di Pieri Menìs, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Iacomo aurevisi fio che fuo ser Franzescho nodaro de Montegnà, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Iacomo Beltramo fiolo che fuo ser Franzesco notaro de Pintinis de Udene, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Iacomo calderaro in Mercà Novo, UdiDuoBCU1200/VII c. 8r<br />

Iacomo Cuculino de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Iacomo Culugnat de Culugna, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r<br />

Iacomo de Brugnara sartor, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Iacomo de Luca pilizar, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r<br />

Iacomo de Montegnà, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Iacomo de Quarin nodaro, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Iacomo de Risano, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Iacomo de Rizo, UdiDuoBCU1200/VII all. 3<br />

Iacomo de Tor de Predoman, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Iacomo de Udene, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Iacomo de Zuan Sobetan, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r<br />

Iacomo de Zulian di Coloret di Prat, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Iacomo del Clapiz notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Iacomo del Ocha, UdiDuoBCU1200/VII c. 12v<br />

Iacomo del Orgnan marangon, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v


Iacomo del Poul, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Iacomo deto Cosol in Udene in Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Iacomo di Cischin caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 9r<br />

Iacomo di Guariento, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r<br />

Iacomo Fachin spiziaro, UdiGerBCU1324 c. 8r<br />

Iacomo favro de Varian, UdiDuoBCU1200/VII c. 26v<br />

Iacomo Finuso, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Iacomo fiol de Valent de Provisan, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Iacomo Gualtiero, UdiGerBCU1324 c. 6r; Iacomo Gualtiro, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Iacomo Iusto di Pramper, UdiDuoBCU1200/VII c. 27r<br />

Iacomo marzar, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r<br />

Iacomo morador de Malazompichia, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Iacomo mulinaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Iacomo pillizaro, UdiGerBCU1324 c. 3r<br />

Iacomo Pup de S. Maria de Sclaunico, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Iacomo Schariot, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Iacomo Sef de Godia, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v<br />

Iacomo sereduraro, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Iacomo Spicapiera, UdiDuoBCU1200/VII c. 39v<br />

Iacomo tesaro fiolo che fuo Sudriano de Cargna, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Iacomo Vagliot, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Iacop, UdiCalBCU1348/V all. 2v c. 60<br />

Iacopo Lem, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Iacu di Gelian, CivBCU836/G<br />

Iacu lu çot, CivBCU836/G<br />

Iacu sutil, CivBCU836/G<br />

Iaculg Macluten Valent di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Iaculg, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Iacum Aridiùs, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Iacum Baffe, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Iacum Barbeirùs, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Iacum Barlet, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Iacum Base, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Iacum Beltram filg Frances, UdiCalBCU1348/IV c. 3v<br />

Iacum Bertul da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Iacum Bian di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 57r<br />

Iacum Blas Dirlì, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Iacum Çelot di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 55r<br />

Iacum Chapilin di Chavaç, UdiCalBCU1348/III c. 81r<br />

489


490<br />

Iacum chi fo di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 159v<br />

Iacum Choga di Chaminet, UdiCalBCU1348/III c. 11v<br />

Iacum Cicut, VenmarBCU1275/II c. 36v<br />

Iacum Coç, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Iacum Çor, UdiCalBCU1348/V c. 18v<br />

Iacum cortelar, UdiBatBCUospl c. 14r<br />

Iacum Çot di Tiopris, UdiCalBCU1348/III c. 27r<br />

Iacum Çot di Tiopris, UdiCalBCU1348bis c. 4r<br />

Iacum Coz, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Iacum da Ridolf, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Iacum dal Suelg, UdiCalBCU1348/III c. 126r<br />

Iacum de Mugulina, UdiCalBCU1348/V c. 28v<br />

Iacum de Zulian de Coloret de Prat, UdiDuoBCU1200/VII all. 1<br />

Iacum Degano di Sent Vit di Craulg, UdiCalBCU1348/III c. 67v<br />

Iacum del Chiampanili, VenmarBCU1275/II c. 26r<br />

Iacum dela Plaze, VenmarBCU1275/II c. 35v<br />

Iacum dela Stella, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Iacum det Conpanin, UdiCalBCU1348/IV c. 43v<br />

Iacum det Madrusa filg Benedet, UdiCalBCU1348/V c. 39r<br />

Iacum det Parusin di Preon di Chiargne, VenmarBCU1275/II c. 27r<br />

Iacum det Tricart di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 164v<br />

Iacum di Bagidil, UdiCalBCU1348/V all. 1r c. 60<br />

Iacum di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 21v<br />

Iacum di Cerneglons di Cusignà, UdiCalBCU1348bis c. 54r<br />

Iacum di Chamino filg Durlì, UdiCalBCU1348/III c. 75v<br />

Iacum di Chavaç, UdiCalBCU1348/III c. 81r<br />

Iacum di Chavalì, UdiCalBCU1348/III c. 70v<br />

Iacum di Dominìs di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 25v<br />

Iacum di Dumini di Vençon, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Iacum di Flaiban di borgo di Glemona, UdiCalBCU1348/V c. 81v<br />

Iacum di Flumisel habitant in Tiopris, UdiCalBCU1348/V c. 9v<br />

Iacum di Laucaç, UdiCalBCU1348/III c. 8r<br />

Iacum di Martin baliglar, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Iacum di Mene, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Iacum di mestri Gilli di Udin, VenmarBCU1275/II c. 42r<br />

Iacum di Michul, UdiCalBCU1348/V c. 8v<br />

Iacum di Montenars, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Iacum di Persergan, UdiCalBCU1348bis c. 34v<br />

Iacum di Place, VenmarBCU1275/II c. 38r


Iacum di Quel Alt, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Iacum di Sale di Buie, VenmarBCU1275/II c. 27v<br />

Iacum di Trasesin, UdiCalBCU1348/V c. 80v<br />

Iacum di Vendoi, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Iacum di Viniriga, UdiCalBCU1348bis c. 14v<br />

Iacum di Vischon, UdiCalBCU1348bis c. 46v<br />

Iacum di Zeglan, VenmarBCU1275/II c. 33r<br />

Iacum Dina di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 21r<br />

Iacum Dusan, UdiCalBCU1348bis c. 21r<br />

Iacum Faganei, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Iacum fari di borg d-Aulega filg Garçit, UdiCalBCU1348bis c. 1r<br />

Iacum fari di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 17ar<br />

Iacum Fidiùs, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Iacum filg Benedet armentar, UdiCalBCU1348/V c. 26v<br />

Iacum filg Bian di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 47v<br />

Iacum filg chi fo Calant di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 33r<br />

Iacum filg chi fo Michelut di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 5r<br />

Iacum filg chi fo Stiefin di Vinent, UdiCalBCU1348/IV c. 17r<br />

Iacum filg Culusin di Buri, UdiCalBCU1348/IV c. 30r<br />

Iacum filg Durlì di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 75r<br />

Iacum filg Indrì Butusin da Rivalp di Cargna, UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 91<br />

Iacum filg Marulg di Postcollo, UdiCalBCU1348/III c. 139v<br />

Iacum filg Mian di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348bis c. 48r<br />

Iacum filg Stiefin dal Predi, UdiCalBCU1348/III c. 106v<br />

Iacum filgl che fo di Mian di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Iacum filgl che fo di Varner Segont di Maian, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Iacum filgl chi fo di Pieri Iaculg, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Iacum Francesch da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 18r<br />

Iacum Franchin, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Iacum Furtin piliçar, UdiCalBCU1348/V c. 36r<br />

Iacum Ius, UdiDuoBCU1200/VII c. 17r<br />

Iacum Margin, VenmarBCU1275/II c. 10r<br />

Iacum marit Viniriga di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 28v<br />

Iacum masar di Cerneglons, UdiCalBCU1348/V c. 4r<br />

Iacum Mation, UdiCalBCU1348/III c. 37r<br />

Iacum Mian, VenmarBCU1275/II c. 34v<br />

Iacum Micòs, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Iacum nevot Bertat di Graçan, UdiCalBCU1348/III c. 139r<br />

Iacum Paparian, VenmarBCU1275/II c. 26r<br />

491


492<br />

Iacum Patulin di Buri, UdiCalBCU1348/V c. 52r<br />

Iacum Philipan, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Iacum Piero Branchalion, UdiCalBCU1348/IV c. 48r<br />

Iacum piliçar filg chi fo Stefin del Predi di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 144v<br />

Iacum piliçar, UdiCalBCU1348/III c. 48v<br />

Iacum Pisignan, VenmarBCU1275/II c. 36r<br />

Iacum Pitut di Clauglan, UdiCalBCU1348/V c. 12v<br />

Iacum Ponton, UdiCalBCU1348/III c. 8v<br />

Iacum Privignin, VenmarBCU1275/II c. 41v<br />

Iacum Pugnet, VenCatBCU1231/IV c. 2r ; VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Iacum Pusin di Verçegnis, UdiCalBCU1348/V c. 31r<br />

Iacum Ridiùs, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Iacum Scriç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Iacum Seban, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Iacum Sgubit, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Iacum Tarneban, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Iacum Trombeta, UdiCalBCU1348bis c. 48r<br />

Iacum Tus de Faogna, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Iacum Varagnut, VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Iacum Vinirùs, UdiCalBCU1348/III c. 160r<br />

Iacum Zus, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Iacum, UdiBatBCUospH c. Vv<br />

Iacume figla Stiefin Cacùs, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Iacumin de Çulg, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Iacumin filg chi fo di Luìs Sesule, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Iacumo Cosul Zudia, UdiGerBCU1324 c. 10v<br />

Iacumo de Domenigo de Andrea Leon de Lumignà, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v<br />

Iacumo del vasellar, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Iacumo nevodo di Zuan Buyat, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

Iacumuc Degan di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 51v<br />

Iacumuc di Vischon, UdiCalBCU1348bis c. 35r<br />

Iacumuca d-Atims habitant in borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 30r<br />

Iacus filius Barbas, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Iançil del Lion, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Iançil di Salcispurgo, UdiDuoBCU1200/VI c. 70v<br />

Iançil mulinar di Vigliacho, UdiDuoBCU1200/VI c. 70v<br />

Iançilg di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 109r<br />

Ianis di Midega, UdiCalBCU1348/V c. 13r<br />

Ianìs, CivmarBCU1223/176 c. 1v


Ianzil Schiavo de Ronchis, UdiDuoBCU1200/VII c. 26r<br />

Ianzil selaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Iaroni, UdiDuoBCU1200/VI c. 59v<br />

Iarony chaliar, UdiCalBCU1348/V all. 5r c. 91<br />

Iart, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Iarvàs da Risan, UdiCalBCU1348bis c. 40v<br />

Iarvàs di Merdargul, UdiCalBCU1348bis c. 25r<br />

Iarvas filg chi fo Marcho di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 3v<br />

Iarvas filg chi fo Niculau Margirùs di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 3v<br />

Iarvas filg Çuan Brati di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 17ar<br />

Iarvàs filg Çuan Brati di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 1r<br />

Iarvàs fradi di Viniriga di porta da Ronc, UdiCalBCU1348bis c. 28v<br />

Ierolim Simon Vignut, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Ieroni del impintidor nodar in <strong>Udine</strong>, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Ieroni di Montenars, VenmarBCU1275/II c. 33v<br />

Ieronimo de Pictonibus, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Ieronimo fiol de ser Rizardo, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Ieronimo marangon, CivtriBCU1279 c. 66v<br />

Ierononimo de Rialdo, UdiDuoBCU1200/VII c. 31v<br />

Ierusalem de Chianfuarmit, UdiDuoBCU1200/VII all. 2<br />

Iervàs, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Iesò, UdiBatBCUospB c. 25r<br />

Iexò, UdiBatBCUospB c. 11v<br />

Indrea Paurin, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Indree det Çintilin di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 35r<br />

Indrega Cesar, UdiCalBCU1348/III c. 140r<br />

Indrega chaliar çiner Veçat, UdiCalBCU1348/III c. 147r<br />

Indrega di Mena, UdiCalBCU1348/V c. 31r<br />

Indrega di Munticul, UdiCalBCU1348/IV c. 8r<br />

Indrega Sclaf chi fo di Çara, UdiCalBCU1348/III c. 109r<br />

Indrega Tesar di Graçano, UdiCalBCU1348/III c. 147v<br />

Indrì Butusin da Rivalp di Cargna, UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 91<br />

Indrì Chargnelo, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Indrì det Parusin di Preon di Chiargne, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Indrì Devort di Cividat, UdiCalBCU1348/V c. 50r<br />

Indrì di Inplan, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Indrì di Pertistang, UdiCalBCU1348/IV c. 55r<br />

Indrì fari di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 145v<br />

Indrì filg chi fo Culùs laçeran, UdiCalBCU1348/III c. 123v<br />

493


494<br />

Indrì filg Culùs Laçeran di borc d-Aquilegia, UdiCalBCU1348bis c. 35v<br />

Indrì l-Indriga fari, UdiCalBCU1348/III c. 97r<br />

Indrì texedor, UdiBatBCUospH c. Vv<br />

Indrich, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Indriga, vd. Indrì l-Indriga<br />

Indrigon, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Indrigotis, vd. Fidrì d-Indrigotis<br />

Indriotis, UdiDuoBCU1200/VI c. 50v<br />

Indriùs curtisar, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Indriùs di Pluern, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Indriùs Piçul, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Indrý di Fulchirin, CivBCU372 c. 2r<br />

Ingistalt, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Ioanot Baldisar, VenmarBCU1275/II c. 23v<br />

Iob camerar, VenmarBCU1275/II c. 27v<br />

Iob Musitin, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Iochin di Casinis, UdiDuoBCU1200/VI c. 44v<br />

Iohannes Breda, UdiBatBCUospH c. 10v<br />

Iohannes de Faganya, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Iohannes de Montina, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Iohannes de Toriano, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Iohannes dictus Baratau de Prestent, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Iohannes dictus Deredaut, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Iohannes dictus Fortis, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Iohannes filius domini Ottonelli, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Iohannes filius Donati, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Iohannis de Felletto, UdiCalBCU1348/IV c. 59v<br />

Iohannis dictus Butra, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Iohanot Nichulau, VenmarBCU1275/II c. 36r<br />

Iorçilg de Yplis, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Iori di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 53r<br />

Iori di Lauçac, UdiCalBCU1348/III c. 2r<br />

Iori di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 16r<br />

Iori di Percut (padre di Domeni), UdiCalBCU1348/III c. 30r<br />

Iory di Puarte di Cisis, UdiDuoBCU1200/VI c. 64r<br />

Iosef çudio, UdiCalBCU1348/V c. 15v<br />

Iosef fari, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Iosefo fiolo che fuo Matio dal Guerzo de Garliam, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Iosep ab Aramatia, UdiBatBCUospB c. 11v


Iostanella, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Iuan de Prestent, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Iuri Chorat, CivBCU372 c. 4v<br />

Iuri Çicirel di Prapot, CivBCU372 c. 4v<br />

Iuri di Cisis, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r<br />

Iuri di Terenzan, UdiDuoBCU1200/VII c. 24v<br />

Ius, UdiDuoBCU1200/VII c. 17r<br />

Iust de Bressa, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Iust di Bresa, UdiCalBCU1348/III c. 11r<br />

Iust di Campolongo, UdiCalBCU1348/V c. 13r<br />

Iust di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 3r<br />

Iust di Trepo, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v<br />

Iust filg chi fo Vinir, UdiCalBCU1348/III c. 153r<br />

Iust filg Çuan Michel di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 15r<br />

Iust, UdiDuoBCU1200/VI c. 91r<br />

Iusta, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v<br />

Iustina di Samonç, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Iusto de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Iusto di Pramper, UdiDuoBCU1200/VII c. 27r<br />

Iusto horevise, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r<br />

Iuston filg chi fo Paulìs di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 21v<br />

Jachobi del Uerç, UdiBatBCUospl c. 18v<br />

Jachomo de Loch, UdiBatBCUospD c. 5r<br />

Jachop di Cruso, CivBCU372 c. 1v<br />

Jachuz di dona Zanulla, UdiBCU435 c. 1r<br />

Jachuze, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Jacobi Cuffuli, UdiBatBCUospH c. VIIv<br />

Jacobus carnellus, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

Jacobus faber, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Jacobus gener Fabe, UdiBatBCUospl c. 14r<br />

Jacobus textor, UdiBatBCUospl c. 5r<br />

Jacomin inferator, UdiBatBCUospl c. 17r<br />

Jacuma dicta Palarina, UdiBatBCUospl c. 24v<br />

Jacumina Cucuc, UdiBatBCUospl c. 22r<br />

Jacumina de Carnea, UdiBatBCUospl c. 15v<br />

Jacuminus filius Race, UdiBatBCUospl c. 1r<br />

Jagroni barbir, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Jançigl di Claro, CivBCU372 c. 3r<br />

Jancil di Claro, CivBCU372 c. 3v<br />

495


496<br />

Jeronimi notarii, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Jesù, UdiBatBCUospB c. 10r<br />

Joannis Anduz de Faganea, UdiBatBCUospB c. 43r<br />

Joanutus spadar, UdiBatBCUospl c. 12r<br />

Johanetus, UdiBatBCUospl c. 6v<br />

Johannea Fradulgla, UdiBatBCUospl c. 11r<br />

Johannem Furtumelum, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Johannes Bitte, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Johannes Craçe, UdiBatBCUospl c. 4v<br />

Johannes de Spignimbergo, UdiBatBCUospl c. 3r<br />

Johannes faber de Roçolio, UdiBatBCUospl c. 11v<br />

Johannes Fortunellus massarius, UdiBatBCUospl c. 16r<br />

Johannes Jori, UdiBatBCUospl c. 21v<br />

Johannini Tardini de Predeman, UdiBatBCUospl c. 14v<br />

Johannis Pelegrinan de Utino, UdiBatBCUospH c. VIIv<br />

Johanoli de Lisono, UdiBatBCUospl c. 7v<br />

Jori, vd. Johannes Jori<br />

Juda, UdiBatBCUospB c. 10r<br />

Julianus, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Juri, CivBCU372 c. 1r<br />

Jury di Fagedis, UdiBatBCUospl c. 22v<br />

Jut, vd. Leonardus dictus Jut<br />

Katarina Cuchuluç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Katarina, UdiBatBCUospB c. 38v<br />

Katarine, VenmarBCU1275/II c. 6v<br />

Katarino, CivBCU372 c. 4r<br />

Kataruç del Michìs, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Kataruç relicta Remondon, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Katerina del Mulin, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Katerina la mogler di Simon Vignut, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Katerina, UdiBatBCUospB c. 37r<br />

Katharina, UdiBatBCUospB c. 36v<br />

Laçarin, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Laçarus, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Laçer Curnine, UdiDuoBCU1200/VI c. 66r<br />

Laçer di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 13v<br />

Laçer filg Pauli di Tisan, UdiCalBCU1348/V c. 12r<br />

Laçer fornesar, UdiCalBCU1348/III c. 87v<br />

Laçer fornesar, UdiCalBCU1348bis c. 37r


Laçeran di borc d-Aquilegia, UdiCalBCU1348bis c. 35v<br />

Laçeran, vd. Culùs Laçeran<br />

Laçero, UdiBatBCUospH c. Vv<br />

Laçirus faber, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Laçirut di porta d-Aroncho, UdiCalBCU1348/III c. 56v<br />

Ladar, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Lando, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Landùs di Lovarga, UdiCalBCU1348/III c. 60r<br />

Lanzilot di Nichulau, VenmarBCU1275/II c. 27r<br />

Lapi, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Larii, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Lastan, vd. Francesc Lastan chaliar di borgo d-Aquilegia<br />

Lauçacut, UdiCalBCU1348bis c. 57v<br />

Lauda, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Laurença, UdiBatBCUospl c. 18v<br />

Laurençan, vd. Culau Laurençan di Predeman<br />

Laurencius de Ronchis, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Laurenço, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Laurentius faber dictus Sigala, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Laurinç chaliar d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 69v<br />

Laurinç Coredor di Ramançàs, UdiCalBCU1348/III c. 61v<br />

Laurinc da Regana, UdiCalBCU1348bis c. 21v<br />

Laurinç de Chiampfuarmit, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Laurinc det Vit, UdiCalBCU1348bis c. 56r<br />

Laurinç di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 17r<br />

Laurinç di Lovarie, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Laurinç di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 25r<br />

Laurinç fari di Praclùs, UdiCalBCU1348/III c. 117r<br />

Laurinç filg chi fo Salvestri di Solaschano, UdiCalBCU1348/III c. 79r<br />

Laurinc Lauçacut, UdiCalBCU1348bis c. 57v<br />

Laurinç Mion di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 8r<br />

Laurinç Mion di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 17r<br />

Laurinc pividor di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 12r<br />

Laurinç Sclaf, UdiCalBCU1348/III c. 7v<br />

Laurinc signor di Caniva, UdiCalBCU1348/V all. 4v c. 60<br />

Laurinç Tion, UdiDuoBCU1200/VI c. 67r<br />

Laurinçut di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 45v<br />

Laurinçut moni di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 28v<br />

Laurinzat, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r<br />

497


498<br />

Laurinzut de Amar, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Lazarin, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Lazer de Moço, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Lazer, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Lazeran, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Lazero de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 2v<br />

Lazero fiollo che fuo Stefano cusinaro dela porta de Cusignà, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Lebisorch, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Leita uxor quondam Traiani, UdiBatBCUospl c. 21v<br />

Lelio de Bomben, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Lem, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Lena del Pan, UdiDuoBCU1200/VII c. 27v<br />

Lena la monia, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Lena mogler che fo Niculau Catùs, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Lena mogler de ser Nicolò Paculin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Lena mogler di Nicolò Paculin, VenmarBCU1275/II c. 10v<br />

Lena mogler Dinel Marabeç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Lena moglir Blas chaliar, UdiCalBCU1348/III c. 139r<br />

Lena moier che fo Cullau Martinuzo, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Lena Tarvisan, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Lena uxor Antonij Misture de Utino, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Lena, UdiBatBCUospH c. 6r<br />

Lenar Barbian, UdiCalBCU1348/III c. 140r<br />

Lenar de Bitempur, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Lenar di borc di Graçan, UdiCalBCU1348bis c. 37v<br />

Lenar lu Savi di Mançan, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 91<br />

Lenarda di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 107v<br />

Lenarda, UdiDuoBCU1200/VII c. 18v<br />

Lenardin, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Lenardo Cargnello tesador, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Lenardo de Blauzo, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Lenardo de Iusta, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v<br />

Lenardo de Tarcento sartor, UdiGerBCU1324 c. 12r<br />

Lenardo de Vegnuda de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Lenardo de Zuan Maria de Risan, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v<br />

Lenardo del Medi cameraro, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Lenardo depentor, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Lenardo di Philippo di Coloret di Prat, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Lenardo Fant de Porta de Cisis, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r


Lenardo fiollo che fuo Zanin dal ditto Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Lenardo Panza, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Lenardo pilizaro che sta in Merchado Novo, UdiGerBCU1324 c. 11r<br />

Lenardo porcaro, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Lenarduç di Predeman Degano, UdiCalBCU1348/IV c. 6r<br />

Lenarduc, UdiCalBCU1348bis c. 44r<br />

Lenart Bidernuç, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Lenart Breda, UdiCalBCU1348bis c. 33r<br />

Lenart caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r<br />

Lenart carador, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Lenart Chaligutti, UdiBatBCUospH c. VIIv<br />

Lenart çiner Galiana, UdiCalBCU1348/V c. 37r<br />

Lenart Çischo, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Lenart Comari di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 40r<br />

Lenart Çonder di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 115r<br />

Lenart dal Carnel di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 176r<br />

Lenart dal Ças, UdiCalBCU1348/III c. 135r<br />

Lenart dal Degan di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 9v<br />

Lenart dal Maç chaliar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 118v<br />

Lenart dal Mechelau de borgo de Praclùs, UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Lenart dal Vit cortelar di som Merchat vieri, UdiCalBCU1348/III c. 115v<br />

Lenart de Çorç mulinar, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Lenart de Martignà, UdiBatBCUospl c. 11r<br />

Lenart Degan di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 12r<br />

Lenart del Zas, UdiDuoBCU1200/VII c. 20r<br />

Lenart det Branchaleon di Clauglan, UdiCalBCU1348/V c. 47v<br />

Lenart di Archian, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Lenart di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 113r<br />

Lenart di Çanet fari di Martignà, VenmarBCU1275/II c. 42r<br />

Lenart di Cerneglons, UdiCalBCU1348/V c. 2v<br />

Lenart di Chistilir, UdiDuoBCU1200/VI c. 71v<br />

Lenart di Çuan bariglar di Puartis, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Lenart di Cusian, UdiDuoBCU1200/VII c. 8r<br />

Lenart di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 2r<br />

Lenart di Mert, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Lenart di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 6r<br />

Lenart di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 43v<br />

Lenart di Sabadin di Leonart di Martignà, VenmarBCU1275/II c. 42v<br />

Lenart di Villalta, UdiCalBCU1348/III c. 150v<br />

499


500<br />

Lenart di Vischon, UdiCalBCU1348bis c. 35r<br />

Lenart di Zorç de Sant Denel mulinar che sta in Venzon, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Lenart d-Orçan, UdiCalBCU1348/V c. 55r<br />

Lenart figlastri Dumini dalg Croti di Rauset, UdiCalBCU1348/III c. 39r<br />

Lenart filg chi fo Culau Adam di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 7v<br />

Lenart filg dal Carnello di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 9r<br />

Lenart filg Florgan, UdiCalBCU1348bis c. 57r<br />

Lenart filg Gor, UdiCalBCU1348bis c. 1r<br />

Lenart filg Pichignon di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 123r<br />

Lenart fradi di Pauli, CivBCU372 c. 3v<br />

Lenart furnisir di Basaldiele, UdiDuoBCU1200/VI c. 64r<br />

Lenart Ladar, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Lenart masà, CivPorBCU216<br />

Lenart Menegan di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 17r<br />

Lenart Mison di Muruço, UdiDuoBCU1200/VI c. 79r<br />

Lenart muridor di Puarte di Cusignià, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v<br />

Lenart Muzan de Varian, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r<br />

Lenart nevot Culùs di Trivignan, UdiCalBCU1348/V c. 7r<br />

Lenart Nos di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 35v<br />

Lenart Nos, UdiCalBCU1348/III c. 115r<br />

Lenart Paschulina di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 8r<br />

Lenart Ros di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 29r<br />

Lenart Saladin, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Lenart sartor chi fo di Vilalta, UdiCalBCU1348/III c. 37v<br />

Lenart Sbop, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Lenart Sclapafer, UdiCalBCU1348/V c. 6v<br />

Lenart Scros di borc d-Aquilegia, UdiCalBCU1348bis c. 35r<br />

Lenart tavernar todescho, UdiCalBCU1348/V c. 82r<br />

Lenart Tertin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Lenart Tomasin, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Lenart Varnel di Buri, UdiCalBCU1348/V c. 53r<br />

Lenart Zan, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Lenart Zanni, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Lenart Zuan de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Lenart Zui filgl che fo di Indrì, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Lene Michul Chichian, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Lene mogler che fo Francesch de Sequals, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Lenès Chunin, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Leon de Lumignà, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v


Leon notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Leon, vd. Cur di Leon<br />

Leonarde muglir Martin de Sant Denel, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Leonardi Bitusi, UdiBatBCUospH c. Xr<br />

Leonardi cortelary, UdiBatBCUospH c. Xr<br />

Leonardi Pachos, UdiBatBCUospl c. 3v<br />

Leonardinus dictus Calderinus, UdiBatBCUospl c. 16r<br />

Leonardo nodaro, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Leonardo sertor, UdiBatBCUospB c. 35v<br />

Leonardus arotarius dictus Fona, UdiBatBCUospl c. 24v<br />

Leonardus Belen, UdiBatBCUospl c. 10r<br />

Leonardus Bella Testa, UdiBatBCUospl c. 17v<br />

Leonardus dictus Jut, UdiBatBCUospl c. 11v<br />

Leonardus dictus Pocha Lena, UdiBatBCUospl c. 23v<br />

Leonardus filius Endree, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Leonardus filius Stanoch, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Leonardus Rudigluta, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Leonart di Martignà, VenmarBCU1275/II c. 42v<br />

Lerganut, UdiCalBCU1348bis c. 7r<br />

Leron Denel di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 87v<br />

Leron di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 95v<br />

Let, vd. Candit Let di Chavaç<br />

Lian de Buya, VenmarBCU1275/II c. 43r<br />

Libertosa, UdiDuoBCU1200/VII c. 19v<br />

Libri che fo di Pazut, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Lif di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 7r<br />

Lif, vd. Aulif fradi Tomat Matigan di Clauglan<br />

Ligrançe, UdiDuoBCU1200/VI c. 72r<br />

Ligranz mogler che fo Nichulau Bochavile, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Limirut Andrea, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Linç di Vischon, UdiCalBCU1348/III c. 88v<br />

Lindri, vd. Francesc Lindri di Clauglan<br />

Linz che fo de Nicolùs de Pita, UdiCalBCU1348/IV c. 67r<br />

Lion, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Lionel, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Lionello, UdiDuoBCU1200/VII c. 31v<br />

Lirùs de Ponton, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Lirùs det Morot di Persergan, UdiCalBCU1348/V c. 12r<br />

Lisabeta, UdiCalBCU1348/III c. 153v<br />

501


502<br />

Lisobet, CivPorBCU216<br />

Lisobeta fo de ser Francesco de Pavia, UdiDuoBCU1200/VII c. 27v<br />

Liutus faber, UdiBatBCUospl c. 7r<br />

Livìs di Cordivat soldat, UdiCalBCU1348/V c. 79v<br />

Livìs marangon di Rauset, UdiCalBCU1348/V c. 81v<br />

Livon di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 7r<br />

Livon di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 38r<br />

Livon di sent Laurinç, UdiCalBCU1348/III c. 150v<br />

Livon Pup, UdiCalBCU1348/III c. 80r<br />

Livon vd. Denel Livon<br />

Livot, UdiDuoBCU1200/VII c. 18r<br />

Lodoich di Fidrich, VenmarBCU1275/II c. 42r<br />

Lodovichus pischopy, UdiBatBCUospl c. 16r<br />

Lombrena, vd. Bortolomio Lombrena<br />

Lonardo de Nardin, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Lonardo del Mut, UdiDuoBCU1200/VII c. 24r<br />

Lonardo di ser Avostin, UdiDuoBCU1200/VI c. 40v<br />

Lonardo Muzan, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Lonbart, UdiDuoBCU1200/VI c. 46v<br />

Longin, UdiBatBCUospB c. 15v<br />

Longo, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r<br />

Lora Sclavo, UdiCalBCU1348/III c. 85v<br />

Lorenç Lenar, UdiCalBCU1348/III c. 138r<br />

Lorenç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Lorença Candòs, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Lorenço favro, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Lorenço Scusoy, UdiDuoBCU1200/VI c. 88v<br />

Lorenço spicepiere, UdiDuoBCU1200/VI c. 84r<br />

Lorenzo de Biziria, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Lorenzo de Papiris, UdiDuoBCU1200/VII c. 24v<br />

Lorenzo de Zuan Cristant de Clauglian, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

Lorenzo dela Tasche, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Lorenzo di Cusian, UdiDuoBCU1200/VII c. 8r<br />

Lorenzo Longo, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r<br />

Lorenzo mansionario, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Lorenzo nodaro de Lovaria, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Lorenzo nodaro fiolo che fuo Marzuto de Cusignà, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Lorenzo q. maistro Hieremia, UdiDuoBCU1200/VII c. 19v<br />

Lotti, vd. Guastay Lotti


Loviso nodaro de ser Iacomo aurevisi fio che fuo ser Franzescho nodaro de Montegnà, Udi-<br />

GerBCU1324 c. 5v<br />

Luca Bidot, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Luca pilizar, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r<br />

Luch (o Luç) fari di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 69r<br />

Lucha de Bressa, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Lucha di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 17r<br />

Lucha di Cusignà, UdiCalBCU1348/IV c. 20r<br />

Lucha filg Çuset, UdiCalBCU1348bis c. 4r<br />

Luchart, UdiCalBCU1348/III c. 41r<br />

Luche de Rapignan, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Luchefort, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Lucia Burgulina, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Lucia de Antonio di Pascul, UdiDuoBCU1200/VII c. 9r<br />

Lucia dicta Zinturaria, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Lucia figla Virùs di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/IV c. 15v<br />

Lucia mogler che fo Siart Tunin, VenmarBCU1275/II c. 9r<br />

Lucia mogler Michel Cargnel, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Lucia moglir chi fo Çuan Dumini di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 135v<br />

Lucia moglir chi fo Tefani di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 25r<br />

Lucia muglì Toni, UdiCalBCU1348bis c. 57v<br />

Lucia sorella Lazer de Moço, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Luciana, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Lucie muglir chi fo di Lenart Tomasin, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Lucifer, UdiBatBCUospB c. 16r<br />

Luduycus de Çompika, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Luìs de Bugnìs, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Luìs dei Zerys, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Luìs di Manin, UdiDuoBCU1200/VI c. 85r<br />

Luìs el orevise, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Luìs marangon, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Luìs Sesule, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Luisa de Abram, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Luisuto caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Lunardo de Iust de Bressa, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Lunardo Mistruz, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Luri chaliar di Graçan, UdiCalBCU1348/III c. 129v<br />

Lurinç di Lovarie, UdiDuoBCU1200/VI c. 88v<br />

Lurinç di Pradelis, UdiCalBCU1348/V all. 3r c. 60<br />

503


504<br />

Lurinz Sinigot di Chiavaz, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Lurinz Taglin, VenmarBCU1275/II c. 23v<br />

Lutia tosendaria, UdiBatBCUospl c. 7v<br />

Lutio, vd. Marchuç di Lutio<br />

Luvisini camararo, UdiDuoBCU1200/VII c. 14r<br />

Luzia moiere de Dorigo Batilana, UdiDuoBCU1200/VII c. 30r<br />

Maç, vd. Lenart dal Maç<br />

Maçachan, vd. Michel Maçachan<br />

Maçalors, vd. Toni Maçalors<br />

Maceglan, vd. Culau det Maceglan<br />

Machafave, UdiDuoBCU1200/VI c. 65r<br />

Machalus, UdiBatBCUospl c. 21r<br />

Machor Archolonian, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v<br />

Machor da Volveson, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Machor de Miniuza de Porta da Villalta, UdiDuoBCU1200/VII c. 30v<br />

Machor de Sbrogliavacha, UdiDuoBCU1200/VII c. 27v<br />

Machor di Culugnie, UdiDuoBCU1200/VI c. 74v<br />

Machor di Martignià, UdiDuoBCU1200/VI c. 65v<br />

Machor di Matia falzar, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Machor di Puçul, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 91<br />

Machor Tinpurin, UdiDuoBCU1200/VI c. 73r<br />

Machoris muritoris, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Macluten Valent di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Macor Burbat, UdiCalBCU1348/III c. 161v<br />

Macor de Montegnà, UdiDuoBCU1200/VII c. 16v<br />

Macor de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Macor di Buri, UdiCalBCU1348bis c. 18r<br />

Macor di Filipùs, UdiCalBCU1348/III c. 49r<br />

Macor di Tiopris, UdiCalBCU1348/III c. 27r<br />

Macor filg chi fo Floramont, UdiCalBCU1348/III c. 2v<br />

Macor filg Laçirut di porta d-Aroncho, UdiCalBCU1348/III c. 56v<br />

Macor, vd. Toni det Macor<br />

Maçorana, vd. Culau Maçorana<br />

Maçuela, vd. Pieri Maçuela<br />

Maçul vd. Çuan filg Maçul<br />

Maçulet, UdiDuoBCU1200/VI c. 59r<br />

Macutan vd. Culau Macutan<br />

Madalena Çichut, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Madalena Coset, VenCatBCU1231/IV c. 1r


Madalena de Madùs de Resia, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Madalena di borc d-Aquilegia, UdiCalBCU1348bis c. 41v<br />

Madalena di Lenart carador, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Madalena di Sant Çorç, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Madalena Fiçot, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Madalena la Masila, VenmarBCU1275/II c. 37r<br />

Madalena Merlot, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Madalena mogler che fo Antoni Lucafort, VenmarBCU1275/II c. 9v<br />

Madalena mogler Martin Broilet, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Madalena mogler Siart Meçinbrout, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Madalena Taragnot, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Madalena, UdiBatBCUospB c. 11r<br />

Madalene de N. Pieri Menìs, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Madalene figle che fo di Cortelet, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Madalene muglir di Stiefin de Burguline, UdiDuoBCU1200/VI c. 61v<br />

Madalene Rizot, VenmarBCU1275/II c. 5v<br />

Madalene Zanin, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Madalùs figle Burtulùs de Quall, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Madrusa, vd. Iacum del Madrusa<br />

Madùs de Resia, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Madùs di Chaminet, UdiCalBCU1348/V c. 22v<br />

Madùs di Iamniç, UdiCalBCU1348/III c. 183r<br />

Madùs filg Pauli di Clauglan, UdiCalBCU1348/V c. 12r<br />

Maget, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Maguç di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 6r<br />

Maguton, vd. Durlì Maguton<br />

Maiarli, vd. Tomat Maiarli<br />

Maiestre di borgo di Glemone, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Maiuç, UdiCalBCU1348bis c. 9v<br />

Malagnin fari, VenmarBCU1275/II c. 23v<br />

Malandrin, vd. Niculau Malandrin di Chavaç<br />

Malatascha, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Malchan, vd. Toni del Malchan<br />

Malnevot di Predeman, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Malnevot vd. Culau det Malnevot<br />

Malnevot, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Mamula, UdiDuoBCU1200/VII c. 22v<br />

Mamule, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Mancilina, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

505


506<br />

Mander de Florentia, UdiBatBCUospl c. 4r<br />

Mandulissa de la Cella, CivBCU836/G<br />

Mandulla, CivBCU836/G<br />

Manfia, vd. Dumini Manfia di porta d-Aroncho<br />

Manfieu, vd. Dumini Manfieu<br />

Manfur, UdiCalBCU1348/III c. 83av<br />

Manginis, vd. Stephanus marangonus de Manginis<br />

Mangon di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 17r<br />

Manigoldo, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Manin, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Manino nodaro fiolo che fuo ser Nicolau Cremons, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Mantoan, VenmarBCU1275/II c. 5v<br />

Marabeç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Marabez, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Marc Bunela di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 34r<br />

Marc Çot, UdiCalBCU1348bis c. 6v<br />

Marc di Cavaç, UdiCalBCU1348bis c. 28r<br />

Marc di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 8r<br />

Marcagno, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

March Flurit de Venzon, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

March Preol de Vençon, VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Marchagn, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Marcharolla, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Marchet, CivBCU372 c. 3v<br />

Marchiol filg Çuan Chavuçut fari, UdiCalBCU1348/III c. 50r<br />

Marchiole, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Marchiolo nodaro, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Marchisina di borc di Graçan, UdiCalBCU1348bis c. 38r<br />

Marchisina, UdiBatBCUospl c. 17v<br />

Marchisotto, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Marcho barbir, UdiCalBCU1348/V c. 15r<br />

Marcho caligar, CivtriBCU1279 c. 66v<br />

Marcho chameraro, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Marcho Chraiger da Ramanzaso, UdiGerBCU1324 c. 9v<br />

Marcho Cocoròs di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 102v<br />

Marcho Cogoròs, UdiCalBCU1348/V c. 23v<br />

Marcho di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 11r<br />

Marcho di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 76v<br />

Marcho di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 3v


Marcho di Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 58v<br />

Marcho filg chi fo Marcho di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 11r<br />

Marcho fiolo che fuo Zanino da Latisana, UdiGerBCU1324 c. 4v<br />

Marcho fornador di Greçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Marcho muridor di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/V c. 9v<br />

Marcho, UdiBatBCUospB c. 22v; VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Marchuç di Lutio, CivBCU372 c. 3r<br />

Marchuç fari di porta Brasana di Cividat, UdiCalBCU1348/III c. 78v<br />

Marchulin di Lovarga, UdiCalBCU1348bis c. 22v<br />

Marchulin, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Marchuline, UdiDuoBCU1200/VI c. 63r<br />

Marchulinus, UdiBatBCUospl c. 9v<br />

Marchuzo de Chiarpenet, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Marco de Gnespolet, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v<br />

Marco de Panthianìs, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Marco di Filipùs, UdiCalBCU1348/III c. 9v<br />

Marco Zanitel, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Marcon, CivPorBCU216<br />

Marcuç, CivmarBCU1223/176 c. 1r; VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Marcus de Submunte, UdiBatBCUospl c. 17v<br />

Marçut, UdiCalBCU1348bis c. 11v<br />

Marcutan, vd. Toni Marcutan<br />

Margareta de Andrea batafer, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Margareta de Niculau Zamul, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Margareta de Pieri Pusan, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Margareta de Simon Pacet de Ovedàs, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Margareta de Toni vichary, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Margareta de Zuan Gisloni de Chiaschianan, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Margareta di Atims, UdiCalBCU1348/IV c. 75r<br />

Margareta figla che fo ser Çorzo Pitacul, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Margareta figle Culau Preoles, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Margareta filia Meglar de Cerneglons, UdiBatBCUospl c. 14r<br />

Margareta la maistra dicta Cantula, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Margareta mogler Stiefin Starnaç, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Margareta Poç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Margareta uxor Pagaye, UdiBatBCUospl c. 13r<br />

Margarete muglir chi fo di ser Bortolamio di Topo, UdiDuoBCU1200/VI c. 90r<br />

Margarete muglir de Çuan di Bertòs, UdiBatBCUospl c. 5r<br />

Margaretta Canduç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

507


508<br />

Margaretta Cont, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Margaretta Corat, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Margaretta di Mena, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Margaretta Gnesan, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Margaretta Micul Bos, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Margaretta mogler Andrea Pilot, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Margaretta Pitul, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Margaretta Rodonger, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Margaretta Uanegar, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Margarit filg Culùs di Nevot fornedor di Graçan, UdiCalBCU1348bis c. 41r<br />

Margarita la masara, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r<br />

Margarita Libertosa, UdiDuoBCU1200/VII c. 19v<br />

Margarsa, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Margarussa uxor Chuani, UdiBatBCUospl c. 2r<br />

Margeretta mogler Lorenç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Marghareta figla d-Arost, UdiCalBCU1348/III c. 121r<br />

Margiarete di Martin del Most, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Margiarete di Prat di Tarzient, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Margiarete Ugulin, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Margiarùs, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Margin, VenmarBCU1275/II c. 10r<br />

Margiritùs di Iacum da Ridolf, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Margirùs Blondeilis figle che fo di Zuan Riston di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Margirùs la Caserma, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Margirùs, vd. Culau Margirùs di Cerneglons<br />

Margirusa, UdiBatBCUospl c. 19r<br />

Maria che fo fiola de Hindrigo de Inplano de Cargna, VenmarBCU1275/II c. 8v<br />

Maria de Mation Marcagno, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Maria di Indrì di Inplan, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Maria di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 1r<br />

Maria Madalena, UdiBatBCUospB c. 30r<br />

Maria moiere de m.o Tomado fornasiro, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Maria soror Desiderati, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Maria uxor quondam ser Baret, UdiBatBCUospl c. 11v<br />

Maria uxor Rydolfi, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Marian, vd. Çuan Marian di Lauçaç<br />

Marie mogler Indrea Paurin, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Marie, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Marigùs, vd. Durlì Marigùs


Marin di Faedis, UdiDuoBCU1200/VI c. 39r<br />

Marin filg chi fo Tos di sent Laurinç di Sotselva habitant in Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 4v<br />

Marin filg Tortul di Midega, UdiCalBCU1348/V c. 13r<br />

Marin Todescho, UdiDuoBCU1200/VII all. 1<br />

Marinel di Malborget, VenmarBCU1275/II c. 27r<br />

Marinus dictus Gidus, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Maront filg chi fo Benat masar di Persergan, UdiCalBCU1348/IV c. 14r<br />

Maroult, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Marquardo favro, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r<br />

Marquardus Gatta, UdiBatBCUospl c. 15v<br />

Marquart di Buri (padre di Domeni), UdiCalBCU1348/III c. 6r<br />

Marquat d-Orsaria, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Marta Biata, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Martignacus, UdiBatBCUospl c. 4r<br />

Martin Anichin, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Martin baliglar, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Martin Broilet, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Martin Burel di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 25r<br />

Martin Çacharin, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Martin Çelot, UdiCalBCU1348/V c. 8r<br />

Martin Chaterinan di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 68v<br />

Martin Çusin, UdiBatBCUospH c. IXr<br />

Martin da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 17v<br />

Martin dal Burber di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 17r<br />

Martin de Cocule, UdiDuoBCU1200/VI c. 73r<br />

Martin de Sant Denel, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Martin del Most, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Martin dela Berghine, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Martin Descul, UdiCalBCU1348/III c. 150v<br />

Martin di Braida, UdiCalBCU1348bis c. 58v<br />

Martin di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 48v<br />

Martin di Chiargnia, UdiDuoBCU1200/VI c. 65r<br />

Martin di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 1r<br />

Martin di Lauçacho, UdiCalBCU1348/III c. 2r<br />

Martin di Montegnà, UdiCalBCU1348/III c. 161r<br />

Martin di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 15r<br />

Martin di Spignimberch, VenmarBCU1275/II c. 40r<br />

Martin di Torian, UdiDuoBCU1200/VI c. 65v<br />

Martin di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

509


510<br />

Martin fari, VenCatBCU1231/IV c. 1r; VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Martin filg Iacu di Gelian, CivBCU836/G<br />

Martin Gat, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Martin mio infant, CivBCU372 c. 3r<br />

Martin Mons di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 15r<br />

Martin Peverada, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Martin scarpar di Lauçac, UdiCalBCU1348/V c. 35r<br />

Martin Scharabit de Manzigello, UdiGerBCU1324 c. 9v<br />

Martin Sclavo, UdiCalBCU1348/III c. 111v<br />

Martin Sclavo, UdiDuoBCU1200/VI c. 65r<br />

Martin Tambarut di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 15r<br />

Martin Tion, UdiDuoBCU1200/VI c. 61r<br />

Martin Todesco cramaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Martinat Burel di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 6r<br />

Martine, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Martinel, VenmarBCU1275/II c. 25v<br />

Martino che fo fiolo Çuanuti rodaro de Orgnan, VenmarBCU1275/II c. 43r<br />

Martino sertori, UdiBatBCUospH c. VIIv<br />

Martinuç filg Beltram di Besalgapenta, UdiCalBCU1348/V c. 11r<br />

Martinucius, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

Martinus filius Donati, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Martinus filius Oliverij, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Martinus filius Quirin, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Martinus gener Burel, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Martinùs, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Martiny dela Burgulina, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Martiruç, VenmarBCU1275/II c. 36r<br />

Marton vd. Çuan de Marton<br />

Marturel, vd. Tomat chaliar det Marturel<br />

Martusia de Caliarecis, UdiBatBCUospl c. 3r<br />

Martusia uxor Strabonis, UdiBatBCUospl c. 17v<br />

Martussa mater Covatini, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Martussa uxor Bertoloti fornatoris, UdiBatBCUospl c. 13r<br />

Marul, vd. Michel det Marul<br />

Marulg di Postcollo, UdiCalBCU1348/III c. 139v<br />

Marulinus, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Marùs filg Teon, UdiCalBCU1348/III c. 36v<br />

Marzuto de Cusignà, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Mas, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r; VenmarBCU1275/II c. 16r


Masa uxor Ianis, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Masa, UdiBatBCUospH c. 8r<br />

Masana vd. Culau Masana<br />

Masanat di Predeman, UdiCalBCU1348/IV c. 17v<br />

Masaran di Predeman, UdiCalBCU1348bis c. 7v<br />

Masaria, UdiBatBCUospl c. 7r<br />

Masarin di Percut (padre di Pieri), UdiCalBCU1348/III c. 17ar<br />

Masarin di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 1r<br />

Masila, VenmarBCU1275/II c. 37r<br />

Masile, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Masis, vd. Nicolaus deli Masis<br />

Matalia, vd. Çuan dal Sclaf det Matalia di Lauçaç<br />

Mateo, UdiBatBCUospH c. Vv<br />

Mateu, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Mathea, UdiBatBCUospl c. 3v<br />

Mathei de Vasis, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Mathia cappellaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 15v<br />

Mathia soror Zanetti de Cramaryo, UdiBatBCUospl c. 6r<br />

Mathio a Schala, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Mathio del Clapiz, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Mathio spiciar, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

Mathio, UdiBatBCUospB c. 22v<br />

Mathiùs fo di Zuan Martin, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r<br />

Mathiussa, UdiBatBCUospH c. 10v<br />

Matia Pitachul, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Matie cimidor, UdiDuoBCU1200/VI c. 45r<br />

Matie di Male Cumpichie, UdiDuoBCU1200/VI c. 51v<br />

Matie fary di Greçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 90r<br />

Matiga di Mora di Mançan, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 91<br />

Matiga filg dal Degan di Sent Vit di Craulg, UdiCalBCU1348/III c. 67v<br />

Matiga moglir Culau Pividor di Lauçac, UdiCalBCU1348/III c. 155r<br />

Matigan, UdiCalBCU1348bis c. 11v<br />

Matigan, vd. Tomat Matigan<br />

Matigo chaliar chi fo di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 127v<br />

Matigùs di Breda, UdiCalBCU1348/III c. 135v<br />

Matigùs di Pavia, UdiCalBCU1348/V c. 12v<br />

Matigùs di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 26v<br />

Matigùs filg de Blancha, UdiCalBCU1348/IV c. 22v<br />

Matigùs filg Vinchino, UdiCalBCU1348/III c. 139r<br />

511


512<br />

Matigùs fradi Candit di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 13v<br />

Matigùs Galuç di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 8r<br />

Matigùs Galuç di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 39r<br />

Matigusa filia Johannis, UdiBatBCUospl c. 13r<br />

Matigusut sapador, UdiCalBCU1348/III c. 145r<br />

Matigut di Lovarga, UdiCalBCU1348/III c. 138v<br />

Matio Broilet, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Matio Çanon, UdiCalBCU1348/III c. 118r<br />

Matio chaliar chi fo di Casteglons, UdiCalBCU1348/IV c. 7r<br />

Matio Chiandin, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Matio Civota, UdiCalBCU1348bis c. 58v<br />

Matio Comon habitant in borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 24v<br />

Matio dal Clapiç, UdiCalBCU1348/V c. 53r<br />

Matio dal Guerzo de Garliam, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Matio de Pagnacho, UdiDuoBCU1200/VII c. 31r<br />

Matio del Clapiç condam Iachobi, UdiDuoBCU1200/VI c. 50v<br />

Matio del ospedal, UdiCalBCU1348/III c. 64r<br />

Matio det Charas di Lauçaç (padre di Çuan), UdiCalBCU1348/III c. 4v<br />

Matio di Chasteglons, UdiCalBCU1348/V c. 84v<br />

Matio di Cravoret, CivBCU372 c. 3v<br />

Matio di Martignià, UdiDuoBCU1200/VI c. 79r<br />

Matio di Mels, VenmarBCU1275/II c. 40r<br />

Matio di Pauli, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Matio di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 6v<br />

Matio falzar, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Matio Guam di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 28v<br />

Matio Guam di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 31r<br />

Matio Marchagn, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Matio nodaro fio che fuo m.o Iacomo pillizaro, UdiGerBCU1324 c. 3r<br />

Matio Pitachul, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Matio Urso, UdiCalBCU1348/III c. 8r<br />

Matio Ursut di Praclùs, UdiCalBCU1348/III c. 109r<br />

Mation Candin, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Mation Marcagno, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Mation, UdiBatBCUospl c. 15v<br />

Mation, UdiCalBCU1348/V c. 44v<br />

Matiùs arodar, UdiDuoBCU1200/VI c. 68v<br />

Matiùs chialiar di Farle, VenmarBCU1275/II c. 23v<br />

Matiùs del Uerz, VenmarBCU1275/II c. 2v


Matiùs fari di Tumiez abitant in Venzon, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Matiùs Pizulfant di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Matiùs zerdon, VenmarBCU1275/II c. 40v<br />

Matiuso Pizulpani, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Matiùss de Udene, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Matiussa uxor Valfardi, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

Matthio Clapiz canziliero, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Maur di Iamnic, UdiCalBCU1348bis c. 50r<br />

Maura uxor Nicolusij cerdonis, UdiBatBCUospl c. 7v<br />

Mauri, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Maurìs, VenCatBCU1231/IV c. 1v; VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Mauro di Carlins, UdiCalBCU1348/V c. 14r<br />

Mausere, UdiDuoBCU1200/VI c. 90r<br />

Maxencio, UdiBatBCUospB c. 37v<br />

Maxenço, UdiBatBCUospB c. 38v<br />

Maymomus, UdiBatBCUospl c. 4r<br />

Mazoll de Mozo, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Mea, vd. Pieri de Mea<br />

Mechelau de borgo de Praclùs, UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Meçinbrout, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Meglar de Cerneglons, UdiBatBCUospl c. 14r<br />

Meinardus textor, UdiBatBCUospl c. 11r<br />

Meinart fari di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 25v<br />

Melaretus, UdiBatBCUospl c. 2v<br />

Melchior Baldisar, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Melchior figlo che fo del Glemonasut di Glemone, VenmarBCU1275/II c. 27r<br />

Melda uxor magistri Alberti, UdiBatBCUospl c. 7r<br />

Mena vd. Driùs de Mena, Indrega di Mena<br />

Mena, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Mençiç di Gieglan, CivBCU372 c. 2v<br />

Mencion, UdiCalBCU1348/V c. 78v<br />

Menda, UdiBatBCUospH c. IXr<br />

Mene, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Menegan, vd. Lenart Menegan<br />

Menegon di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 55v<br />

Meneo moglì Tristan di Butinijs, CivBCU372 c. 4r<br />

Menesat caligar, UdiBatBCUospH c. VIIIv<br />

Mengardan, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Meni det Charisa di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 33r<br />

513


514<br />

Meni di Tarcint, UdiBatBCUospH c. VIIIv<br />

Meni filg Gori di Percut, UdiCalBCU1348/V c. 40r<br />

Meni fiolo del q. Cristofulo rodar in borgo di Glemona, UdiGerBCU1324 c. 2v<br />

Meni marit Flor, UdiCalBCU1348bis c. 59v<br />

Menia di Iacum Ius, UdiDuoBCU1200/VII c. 17r<br />

Menia di Niculau cartar, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Menia di Vinent di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 114v<br />

Menia moier de Matio de Pagnacho, UdiDuoBCU1200/VII c. 31r<br />

Menia, UdiBatBCUospl c. 9v<br />

Menie de Zuan de Zara, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Menie di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Menie muglir di Toni di Sent Stiefin, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Meniga figla Michiulut Iarvàs, UdiCalBCU1348bis c. 57r<br />

Meniga moglir Cumuç filg Çuan di borgo di Glemona, UdiCalBCU1348/III c. 144v<br />

Meniga moglir Stiefin Guam di Cerneglons, UdiCalBCU1348/V c. 3r<br />

Meniga Vinent di borgo d-Aquilegia (moglie di Çuan), UdiCalBCU1348/III c. 17av<br />

Menigùs di Vinent, UdiCalBCU1348/III c. 139v<br />

Menis faber, UdiBatBCUospl c. 20r<br />

Menis Salan, UdiBatBCUospl c. 12v<br />

Menìs, vd. Candùs filg chi fo Menìs<br />

Menìs, vd. Çuan filg chi fo Menìs<br />

Menìs, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Menisi fabri, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

Menziz di Giaglan, CivBCU372 c. 1r<br />

Merchiol fari, UdiCalBCU1348/V c. 87v<br />

Merchiol favro, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

Merli, UdiCalBCU1348/III c. 7v<br />

Merlot, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Messai del det Çerseit, VenmarBCU1275/II c. 42v<br />

Meu di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 52r<br />

Mian di Cichugnìs, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Mian di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 38r<br />

Mian di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348bis c. 48r<br />

Mian di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Mian vd. Durlì Mian<br />

Mian, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Micael, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Michael calderarius, UdiBatBCUospl c. 2r<br />

Michael, CivmarBCU1223/176 c. 1v


515<br />

Michel Aite, UdiDuoBCU1200/VI c. 66r<br />

Michel Ambròs di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 89v<br />

Michel Brati di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 2v<br />

Michel Cargnel, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Michel conçar, UdiCalBCU1348/III c. 110v<br />

Michel coregar del borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/IV c. 3v<br />

Michel Çot di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 35r<br />

Michel del Biancho, UdiCalBCU1348/V all. 5v c. 60<br />

Michel del Blancho, UdiDuoBCU1200/VI c. 60v<br />

Michel det Marul todescho chi sta in Rauset, UdiCalBCU1348/III c. 114v<br />

Michel di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 22v<br />

Michel di Griglions, UdiDuoBCU1200/VI c. 46v<br />

Michel di Pasiglian di Prat, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v<br />

Michel di Ponton, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Michel di Predeman, UdiCalBCU1348bis c. 18v<br />

Michel di Siviglan, UdiCalBCU1348/V c. 66r<br />

Michel e Nichulau d-Inchiaroi fradis, VenmarBCU1275/II c. 35r<br />

Michel fari di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348/III c. 45r<br />

Michel filg Alesi di Sancta Maria, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Michel filg chi fo Çuan Matio di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 14r<br />

Michel filg chi fo Lenart Varnel di Buri, UdiCalBCU1348/V c. 53r<br />

Michel filg Iachum di Ponton di Puarte di Roncho, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Michel filg Martin Chatarinan chi fo di Clauglan habitant in Merdargul, UdiCalBCU1348/III c. 85r<br />

Michel fradi Favina, UdiCalBCU1348bis c. 56r<br />

Michel Fusut, UdiCalBCU1348/V c. 14r<br />

Michel Gottavogli fo de Zuan fornaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v<br />

Michel Maçachan, UdiCalBCU1348/IV c. 21v<br />

Michel murador, UdiCalBCU1348/III c. 97v<br />

Michel Paglan, UdiCalBCU1348bis c. 14v<br />

Michel Pelay di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 25v<br />

Michel Pelay di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 16r<br />

Michel Pidrusin di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 46r<br />

Michel pilicar, UdiCalBCU1348/III c. 82r<br />

Michel quondam Valantin, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Michel sartor di Greçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 71v<br />

Michel, UdiBatBCUospH c. 7r; UdiDuoBCU1200/VI c. 45r<br />

Michell de Niculau Artich de Çuchunins, VenmarBCU1275/II c. 43v<br />

Michello, CivBCU372 c. 1r<br />

Michelut di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 5r, anche Michilut


516<br />

Michilut di Lavarian, UdiBatBCUospH c. 7r<br />

Michilut di Percut, UdiCalBCU1348/V c. 15r<br />

Michilut filg chi fo Çuan Matio di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 104v<br />

Michilut mulinar di porta di Cusignà, UdiCalBCU1348/IV c. 16v<br />

Michilutta, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

Michìs, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Michisot, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Michiulut Iarvàs, UdiCalBCU1348bis c. 57r<br />

Micholà di borc d-Aulegia, UdiCalBCU1348bis c. 19r<br />

Micholà di Clauglan (padre di Pieri), UdiCalBCU1348/III c. 9r<br />

Micholotta, UdiBatBCUospl c. 22v<br />

Michòs di Buri, UdiCalBCU1348/V c. 60r<br />

Michul Chichian, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Michul di Muglese, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Michul Gnisuta, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Michul tesedor di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 83r<br />

Michul, UdiDuoBCU1200/VI c. 62v<br />

Michulau More, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Michùs, vd. Çuan Michùs<br />

Micoli molendinar, UdiBatBCUospH c. IXr<br />

Micollao Mini, UdiGerBCU1324 c. 4v<br />

Micòs di Buri, UdiCalBCU1348/IV c. 14r<br />

Micòs, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Micul Bos, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Micul mulinaro, UdiBatBCUospH c. VIIIr<br />

Micul, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Miculau favri, CivBCU836/G<br />

Miculò di Glemona, UdiBatBCUospH c. Vr<br />

Miculùs, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Miculuscius filius Sfetegoy, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Miculuso, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Miduguça, vd. Domeni fradi di Miduguça<br />

Midùs, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v<br />

Miglio di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 38r<br />

Miglurin, UdiCalBCU1348/V c. 55r<br />

Milan filg Matio Comon, UdiCalBCU1348bis c. 2r<br />

Milan, vd. Domeni filg Milan<br />

Milena, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Milene da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 7v


Milene, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Militana uxor Martini notarii, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Milliduso de Andriotis de Udene, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Millinus molendinarius, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Mindelg, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Minel di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 75r<br />

Minga filia de Cani, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Mingarda di Chaminet, UdiCalBCU1348/III c. 45v<br />

Mingarda marit fo Vignut, UdiCalBCU1348bis c. 57r<br />

Mingarda, vd. Çuan filg Mingarda di Chaminet<br />

Mini bricho di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 68v<br />

Mini di Buri, UdiCalBCU1348bis c. 46r<br />

Mini di Godia, UdiCalBCU1348/V c. 72r<br />

Mini di Ronchis, UdiBCU435 c. 1v<br />

Mini filg chi fo Çuan Rusit Avilino, UdiCalBCU1348/III c. 147r<br />

Mini, vd. Çuan Dumini Mini di porta d-Aronc<br />

Minicius faber, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Minighin, VenmarBCU1275/II c. 25v<br />

Minigin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Minigùs, vd. Culau Minigùs di Cerneglons<br />

Minigùs, vd. Stiefin Minigùs<br />

Minigut di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 94r<br />

Minigut, UdiCalBCU1348bis c. 45v<br />

Minisut mulinar di Segnà, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Miniùs de Andrea di Peglonis, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Miniùs di Bury, UdiBatBCUospl c. 18r<br />

Miniùs la Tumiçine, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Miniùs mogler Bortolot l-Ugulin, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Miniùs mogler Stiefin Caristia de Tarnep, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Miniùs, UdiDuoBCU1200/VII c. 15r<br />

Miniuza de Porta da Villalta, UdiDuoBCU1200/VII c. 30v<br />

Minoe, UdiBatBCUospl c. 10v<br />

Minot, VenCatBCU1231/IV c. 1v; VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Mintuç masar di Clauglan, UdiCalBCU1348/V c. 57v<br />

Minùs, vd. Cualu filg chi fo Minùs<br />

Minutin di Spiglinberç, UdiDuoBCU1200/VI c. 58v<br />

Minutin, UdiDuoBCU1200/VI c. 50v<br />

Mion di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 17r<br />

Mion, vd. Laurinç Mion di Lauçaç<br />

517


518<br />

Miranda, UdiBatBCUospl c. 19r<br />

Mirondula, vd. Pieri di Chamino Mirondula<br />

Mis di Predeman, UdiCalBCU1348bis c. 42v<br />

Mis, UdiDuoBCU1200/VI c. 46v<br />

Mis, vd. Stiefin Mis di Lauçaç<br />

Misin, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Misindea sartor, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Mison di Muruço, UdiDuoBCU1200/VI c. 79r<br />

Mison fari di Trivignan, UdiCalBCU1348bis c. 29r<br />

Misora, UdiBatBCUospl c. 4v<br />

Missetta, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Missium de Ramanzacho, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Mistruz, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Misturan, UdiCalBCU1348bis c. 47r<br />

Misture, vd. Antonij Misture<br />

Miut de Buya, VenmarBCU1275/II c. 43r<br />

Mizinbrout, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Moç, vd. Iacobus dictus Moç<br />

Moçça mari di Pup, CivBCU836/G<br />

Moçe di borgo di Auleie, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Moçot di Mançignelg, UdiCalBCU1348/V c. 68r<br />

Moisè, UdiBatBCUospB c. 42r<br />

Moises, UdiDuoBCU1200/VI c. 82r<br />

Moltesa de Mozo, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Monego, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Monet det Silan de Portis, VenmarBCU1275/II c. 8v<br />

Monet, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Moneta, vd. Domenigo de Moneta<br />

Mongul di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Mongul, vd. Simon Mongul di Sent Stiefin<br />

Mons, vd. Martin Mons di Trivignan<br />

Monte strazarolo, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Monterosa, vd. Tomat Monterosa di Trivignan<br />

Montz, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Mora di Mançan, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 91<br />

Morandin vd. Culau Morandin<br />

Morandyn, vd. Duminy Morandyn<br />

Moràs chamerar dela glesia di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 50r<br />

Moràs, CivmarBCU1223/176 c. 1v; UdiBatBCUospl c. 6r


Morasa, UdiBatBCUospl c. 21r<br />

Morassiais, vd. Dominicus Morassiais<br />

More, vd. Çuan More<br />

More, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Moret di Chaminet, UdiCalBCU1348/III c. 14v<br />

Moret, vd. Domeni filg Moret<br />

Mori masà, CivPorBCU216<br />

Moroglio di Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 9v<br />

Morot di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 8v<br />

Morot di Persergan, UdiCalBCU1348/V c. 12r<br />

Morot vd. Culau Morot, Lirùs det Morot<br />

Moroy di Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 73v<br />

Mos mogler Petri del Ost, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Most, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Mueni, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Muglese di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Muglisin, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Mugulina, vd. Iacum de Mugulina, Toni de Mugulina<br />

Mui, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Mula, vd. Simon Mula<br />

Mulaiç, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Mulaice de <strong>Udine</strong>, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Mulaiz, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Mulisit, vd. Domeni Mulisit<br />

Munichin di porta di Cusignà, UdiCalBCU1348/III c. 109v<br />

Munìs, UdiDuoBCU1200/VI c. 85v<br />

Muniti, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Muriale, UdiDuoBCU1200/VI c. 73v<br />

Muril de Ovedas, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Murisut, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Murisutte, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r<br />

Murlachin, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Mus de Pasilgan, UdiBatBCUospl c. 15v<br />

Mus di Pers abitador in Averla, VenmarBCU1275/II c. 23v<br />

Mus di Sent Laurinc di Sot, UdiCalBCU1348bis c. 56r<br />

Mus, UdiCalBCU1348/III c. 63r<br />

Mus, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v<br />

Musat di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 9r<br />

Musat, CivBCU836/G<br />

519


520<br />

Museti di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 18r<br />

Musitin, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Mussa uxor Pauli, UdiBatBCUospl c. 2v<br />

Mut de Predoman, UdiDuoBCU1200/VII c. 20r<br />

Muy, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Muyulina, vd. Gnese Muyulina<br />

Muzan de Varian, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r<br />

Nadal chaliar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/IV c. 27v<br />

Nadal mulinar, VenmarBCU1275/II c. 37r<br />

Nadal, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Nardin di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Nardin, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Nardon di borgo d-Aquilegia chi fo di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 120r<br />

Nardòs, vd. Pieri Nardòs<br />

Nardùs, vd. Culùs Nardùs di Buri<br />

Nas di Maran, UdiCalBCU1348/IV c. 46a v<br />

Nasinben, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Nastasie mogler Çorz Toschan, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Nasut, UdiCalBCU1348bis c. 9r<br />

Negri vd. Domeni det Negri<br />

Nello, vd. Çualian di Nello<br />

Nere, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Neri di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 27v<br />

Neri, UdiCalBCU1348bis c. 29v<br />

Nevo di Greçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 88v<br />

Nevot fornedor di Graçan, UdiCalBCU1348bis c. 41r<br />

Nicho di Manin, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Nicholaus de Magredis, UdiBatBCUospl c. 12r<br />

Nicholaus di Ropreti, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Nicholaus faber Bacheras, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Nicholaus par Fuarça, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Nicholaus sartor dictus Claudius, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

Nicholò de Fornàs, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Nicholò fiolo fo di m.o Domeni dito del Chargnelo in Praclùs, UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Nicholò marengon in Praclùs, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Nicholosa, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Nicholussa, UdiBatBCUospl c. 1r<br />

Nichulau Benvegne, VenmarBCU1275/II c. 5v<br />

Nichulau Birtul, VenmarBCU1275/II c. 24v


Nichulau Bochavile, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Nichulau Bolet, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Nichulau Bonifant, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Nichulau Çamparut, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Nichulau Çamul di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Nichulau Çanparut, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Nichulau Chatin, VenmarBCU1275/II c. 26r<br />

Nichulau Çordan de Sant Dinel, VenmarBCU1275/II c. 40r<br />

Nichulau de Pratta, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Nichulau di Muez, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Nichulau di ser Durì di Coloreit, VenmarBCU1275/II c. 41v<br />

Nichulau di Stiefin, VenmarBCU1275/II c. 41v<br />

Nichulau di Tarnep, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Nichulau di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Nichulau di Zuan di Sant Dinel, VenmarBCU1275/II c. 40v<br />

Nichulau Disipul, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Nichulau filgl Choz di Samonz, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Nichulau fradi Indrì Perusin, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Nichulau Fuzùs, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Nichulau marangon filg de Çuan di Buia marit che fo di Cliçoy, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Nichulau Maroult, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Nichulau Martinuz, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Nichulau mestri Zuan, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Nichulau mestry Zuan, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Nichulau Milene, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Nichulau Nadal, VenmarBCU1275/II c. 41v<br />

Nichulau nadar di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 24r<br />

Nichulau Ninoi, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Nichulau Paculin, VenCatBCU1231/IV c. 1r; VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Nichulau Pieri Menìs, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Nichulau Pirtiz, VenmarBCU1275/II c. 25v<br />

Nichulau Pisdugle, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Nichulau Taglin, VenmarBCU1275/II c. 33v<br />

Nichulau Vueran, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Nichulin, VenmarBCU1275/II c. 24r<br />

Nichullà lu barbo, CivBCU372 c. 3v<br />

Nicodemo, UdiBatBCUospB c. 11v<br />

Nicolao Baldùs, UdiBatBCUospH c. 6r<br />

Nicolao de Incaroi, VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

521


522<br />

Nicolao di Sancto Stefino, UdiBatBCUospH c. 6r<br />

Nicolao Scrayniç, UdiBatBCUospH c. IVv<br />

Nicolao Toscano, UdiBatBCUospH c. 10v<br />

Nicolau Cremons, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Nicolau horesin, UdiBCU435 c. 1r<br />

Nicolau nodaro fiolo che fo de Denele de collo de Pramper, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Nicolau vendedor, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Nicolaus Baldane, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Nicolaus Cimard olim Sturini, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Nicolaus dela Barba, UdiBatBCUospl c. 14r<br />

Nicolaus deli Masis, UdiBatBCUospl c. 10v<br />

Nicolaus dictus Pauperyathus, UdiBatBCUospl c. 22r<br />

Nicolaus textoris dictus Machalus, UdiBatBCUospl c. 21r<br />

Nicolaus Trombeti, UdiBatBCUospl c. 5r<br />

Nicolay Apulea, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Nicolay Tistulini, UdiBatBCUospl c. 21r<br />

Nicollau calligaro, UdiGerBCU1324 c. 4v<br />

Nicollau fiolo che fo Zuan de Campofuarmit, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Nicollò di dona Honesta, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Nicolò Artich de Çuchunins, VenmarBCU1275/II c. 38r<br />

Nicolò Baduscule, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Nicolò Bunel, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r<br />

Nicolò Carli de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Nicolò ciroicho, VenmarBCU1275/II c. 17v<br />

Nicolò Comuzo dicto Ros de Torsa, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v<br />

Nicolò de Brazà, UdiDuoBCU1200/VII c. 13v<br />

Nicolò de Curvina, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Nicolò de Gnes, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Nicolò de Guardin spiciaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 25v<br />

Nicolò de Guberto notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v<br />

Nicolò de Lenardo de Iusta, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v<br />

Nicolò de Olivo, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Nicolò de Orbittis, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Nicolò de Percuto, VenmarBCU1275/II c. 43r<br />

Nicolò de Pratta, VenmarBCU1275/II c. 36r<br />

Nicolò de Tarçint, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 15<br />

Nicolò de Vinir di Cichut de Muruzo, UdiDuoBCU1200/VII c. 25v<br />

Nicolò del Cargnel, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Nicolò del Cogliat, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v


Nicolò del Guerzo, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v<br />

Nicolò del Philitin, UdiDuoBCU1200/VII c. 27v<br />

Nicolò del Pizal, UdiDuoBCU1200/VII c. 24r<br />

Nicolò del Savi di Basaldella, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v<br />

Nicolò della Fornàs, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Nicolò depentor, VenmarBCU1275/II c. 43r<br />

Nicolò di Vat, UdiDuoBCU1200/VII c. 14v<br />

Nicolò favuro de Puschiol, UdiBatBCUospB c. 36r<br />

Nicolò Feret, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Nicolò fiolo che fuo Chianduso de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Nicolò fradel del Pilizon favro, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Nicolò Gambad, VenmarBCU1275/II c. 10r<br />

Nicolò Milena, VenmarBCU1275/II c. 38r<br />

Nicolò Minùs de Cerneglons, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r<br />

Nicolò Monet det Silan de Portis, VenmarBCU1275/II c. 8v<br />

Nicolò Morollio, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Nicolò Paculin, VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 9r<br />

Nicolò phisico de Soldonier, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Nicolò Testa pilizaro, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Nicolò Zani doctor, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Nicolus de Pita, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Nicolùs de Pita, UdiCalBCU1348/IV c. 67r<br />

Nicolussio de Chuyutti de Mancan, UdiCalBCU1348/IV c. 75r<br />

Nicolussius faber de Forovetri, UdiBatBCUospl c. 1r<br />

Nicolussius spadarius, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Niculau Baiarç, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Niculau Bleda, UdiCalBCU1348/III c. 149r<br />

Niculau Çameron di Lovarga, UdiCalBCU1348bis c. 11v<br />

Niculau cartar, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Niculau Catùs, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Niculau chi fo di Grupignan habitant in Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 95v<br />

Niculau chi fo di Pertistan, UdiCalBCU1348/III c. 139r<br />

Niculau dal Poço, UdiCalBCU1348/III c. 121v<br />

Niculau dala Stiça, UdiCalBCU1348/III c. 79v<br />

Niculau de Andrea de Tisan, UdiCalBCU1348/IV c. 63r<br />

Niculau de Braida, UdiCalBCU1348bis c. 7v<br />

Niculau de Mamule, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Niculau del Dean condam ser Hodorici, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Niculau deli Doni, UdiCalBCU1348/III c. 9v<br />

523


524<br />

Niculau Detalm, UdiCalBCU1348bis c. 45v<br />

Niculau di Agar filg di Pauli Maçocho, UdiDuoBCU1200/VI c. 59v<br />

Niculau di Belon, UdiDuoBCU1200/VI c. 50r<br />

Niculau di Beltram, UdiCalBCU1348bis c. 29v<br />

Niculau di Bonben, UdiDuoBCU1200/VI c. 40v<br />

Niculau di Braida di Tiopris, UdiCalBCU1348bis c. 1v<br />

Niculau di Candit, UdiCalBCU1348/III c. 9v<br />

Niculau di Coloret, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Niculau di Mels, UdiDuoBCU1200/VI c. 72r<br />

Niculau di Merchiol fari, UdiCalBCU1348/V c. 87v<br />

Niculau di Montegnià, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Niculau di Noieret, UdiDuoBCU1200/VI c. 61v<br />

Niculau di Plasença, UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 15<br />

Niculau di Plasora, UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 15<br />

Niculau di porta di Chaschanan, UdiBatBCUospH c. IXv<br />

Niculau di Raimont, UdiDuoBCU1200/VI c. 60r<br />

Niculau di Sachera di Sclaunic, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 91<br />

Niculau di Sent Vit, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Niculau di ser Tristan, UdiCalBCU1348/IV c. 37r<br />

Niculau di Top fradi Brisin, UdiCalBCU1348/III c. 131v<br />

Niculau di Vanut di borgo di Glemone, UdiDuoBCU1200/VI c. 62v<br />

Niculau di Verçegnis, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Niculau di Vischon, UdiCalBCU1348/III c. 21v<br />

Niculau fary di Pusquel filg chi fo di mestry Vitor, UdiDuoBCU1200/VI c. 71r<br />

Niculau filg chi fo Bertul di Val, UdiDuoBCU1200/VI c. 65v<br />

Niculau filg Çuan Iori di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 53r<br />

Niculau filg Pugon, UdiCalBCU1348bis c. 59r<br />

Niculau Filition, UdiCalBCU1348/V c. 35r<br />

Niculau fiol che fo de Zan de Risan, UdiCalBCU1348/IV c. 63r<br />

Niculau Francischino chaliar, UdiCalBCU1348/III c. 29r<br />

Niculau furnisir di borgo di Auleie, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Niculau Giran, UdiCalBCU1348bis c. 58v<br />

Niculau impintidor filg di Toni di Tomasin, UdiDuoBCU1200/VI c. 58v<br />

Niculau lu Penc, UdiCalBCU1348bis c. 59v<br />

Niculau Machafave, UdiDuoBCU1200/VI c. 65r<br />

Niculau Malandrin di Chavaç, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Niculau Malnevot di Predeman, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Niculau marangon di borgo di Auleie, UdiDuoBCU1200/VI c. 60v<br />

Niculau Margirùs di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 3v


Niculau Matio di Martignià, UdiDuoBCU1200/VI c. 79r<br />

Niculau Maurìs, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Niculau Milene da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Niculau Paschan di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 38v<br />

Niculau Piruç, UdiDuoBCU1200/VI c. 64r<br />

Niculau Piva di Chavaç, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Niculau Rudel di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 9v<br />

Niculau Rudel di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 40r<br />

Niculau siridurar di Merchat Viery, UdiDuoBCU1200/VI c. 58r<br />

Niculau spadar, UdiDuoBCU1200/VI c. 70v<br />

Niculau tesedor di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 11r<br />

Niculau Zamul, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Niculò Alzato de burgo Superiori, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

Niculò auresim di Lionel, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Niculò di Tingo, UdiCalBCU1348/III c. 8r<br />

Niculusio di Percut, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Niculuso de Ronchis, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Niculusse Michel dela Nera, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Nieno, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Niga di Cusignà, UdiCalBCU1348/V c. 14v<br />

Nigrisini de burgo Glemone, UdiBatBCUospl c. 14r<br />

Ninoi di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Nir di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 16r<br />

Nit di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Nofri, UdiGerBCU1324 c. 10v<br />

Norant, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Nos di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 35v<br />

Nos di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348/III c. 102r e, vd. Lenart Nos<br />

Nuse Chichan, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Nuto siridurar, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Ocha, UdiDuoBCU1200/VII c. 12v<br />

Ochiado di Castello, UdiGerBCU1324 c. 9v<br />

Odorici Çamarot di Grandens, UdiBatBCUospl c. 14v<br />

Odoricum de Modoleto, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Odoricus dictus Miarli sertor, UdiBatBCUospl c. 24v<br />

Odoricus faber de Graçano, UdiBatBCUospl c. 5r<br />

Odoricus quondam Ottaboni de Savorgnano, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Odorigo de Griglions, UdiDuoBCU1200/VII c. 25v<br />

Odorigo de Speghimbergo, VenmarBCU1275/II c. 17v<br />

525


526<br />

Odorigo de Susana, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Odorigo notaro de San Daniele, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Odorigo q. ser Doymo de Castello, UdiDuoBCU1200/VII c. 19v<br />

Odorlionus porcarius, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Oliva filia Buruly, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Oliver Botto, VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Olivo dito Pelìs, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Olmo faro, VenmarBCU1275/II c. 36v<br />

Onger piliçar, UdiCalBCU1348/IV c. 13r<br />

Orbittis, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Orlant filg chi fo Berto di Mançignel, UdiCalBCU1348/V c. 68r<br />

Osovan, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Ost, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Ostach Chiaides, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Oton di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 49r<br />

Oton, vd. Domeni Oton di Pavia<br />

Ottaboni de Savorgnano, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Ottacin, UdiDuoBCU1200/VII c. 12v<br />

Ottonelli, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Pacet de Ovedas, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Pachaya, UdiBatBCUospl c. 11r<br />

Pachos, vd. Leonardi Pachos<br />

Pachulut, vd. Domeni Paschulut<br />

Paçoni, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Paculin, VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Paduan inferadore, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Pagan de Susana, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Pagana, vd. Dominica Pagana<br />

Pagaye, UdiBatBCUospl c. 13r<br />

Paglan, UdiCalBCU1348bis c. 14v<br />

Pagot, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Paiùs di Tumiez, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Palarina, vd. Jacuma dicta Palarina<br />

Palinuça, UdiBatBCUospl c. 20r<br />

Palinucha vd. Culau de Palinucha<br />

Palma mogler Benedet de Inpeç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Palma tesara, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r<br />

Palma, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

Palmuç Fuçùs, VenCatBCU1231/IV c. 1v


Palombi fabri, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Paludìs, UdiCalBCU1348/V c. 21r<br />

Pan, UdiDuoBCU1200/VII c. 27v<br />

Pançeir, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Panchratius monachus, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Pandin, UdiDuoBCU1200/VII c. 26r<br />

Pangrasso monigo, UdiBatBCUospl c. 13r; UdiDuoBCU1200/VII c. 6r<br />

Pangratius, UdiBatBCUospl c. 11v<br />

Panian caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Pantaleon de Ucellis Savorgnan, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Pantaleon piliçar, CivBCU836/G<br />

Pantaleon, UdiCalBCU1348/V c. 53r<br />

Panthaleon barbier, UdiGerBCU1324 c. 12r<br />

Panza, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Paparian, VenmarBCU1275/II c. 26r<br />

Papiro, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Papuz di Tarzient, VenmarBCU1275/II c. 36r<br />

Paron che sta in Rauset, UdiDuoBCU1200/VII c. 30v<br />

Paron, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Parusan, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Parusin di Preon di Chiargne, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Pascal, vd. Pieri Pascal<br />

Paschan di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 38v<br />

Paschan, vd. Culau Paschan di Clauglan<br />

Pascholat, UdiCalBCU1348/III c. 97v<br />

Paschul di Merlana, UdiCalBCU1348/V c. 26v<br />

Paschul di Terençan, UdiCalBCU1348/IV c. 16r<br />

Paschul, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Paschula de Perserian, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 15<br />

Paschulina, vd. Lenart Paschulina di Cerneglons<br />

Paschulus cerdo, UdiBatBCUospl c. 12v<br />

Paschut filg Çuan dal vaselar di Tiopris, UdiCalBCU1348/V c. 9v<br />

Paschuta de Forglarie, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Paschuta, UdiCalBCU1348/III c. 125v<br />

Pascollo de Baivars, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Pascul che fo di Salt, UdiDuoBCU1200/VII c. 12v<br />

Pascula, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Pasculo de Grilions, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Pasculo priulo, UdiBatBCUospH c. VIIr<br />

527


528<br />

Pasculut, UdiCalBCU1348bis c. 44r<br />

Pascuta, UdiBatBCUospl c. 6v<br />

Pascute uxor Zubei, UdiBatBCUospl c. 17r<br />

Pascutte de Cisis, UdiDuoBCU1200/VII c. 22v<br />

Paso, UdiBatBCUospH c. 6r<br />

Pasqual di Canfuarmit, UdiCalBCU1348/V c. 11r<br />

Pasqual di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 21v<br />

Pasqualuto, UdiBatBCUospH c. 9r<br />

Pasquin spiciar, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Pasqut di Griglons, UdiGerBCU1324 c. 10v<br />

Passcul, UdiBatBCUospH c. VIr<br />

Pastiel, vd. Francisci Pastiel<br />

Pasut di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 49r<br />

Pasut, vd. Toni Pasut<br />

Patulin, vd. Iacum Patulin<br />

Pauli arodar, UdiCalBCU1348/III c. 136r<br />

Pauli Bodul di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 154v<br />

Pauli çiner Francischin, UdiCalBCU1348/IV c. 48r<br />

Pauli Claboch, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Pauli claudar di Merchat vieri, UdiCalBCU1348/III c. 147r<br />

Pauli Crot mio masar di Tavagnà, CivBCU372 c. 3v<br />

Pauli Cul di Faedis, UdiDuoBCU1200/VI c. 84v<br />

Pauli de Arnolt, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v<br />

Pauli del Torso, UdiDuoBCU1200/VI c. 50r<br />

Pauli di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 2r<br />

Pauli di Fagagna, UdiBatBCUospH c. Vv<br />

Pauli di Galarian, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Pauli di Glemona, UdiCalBCU1348/V c. 32r<br />

Pauli di mestri Culùs di Mels, VenmarBCU1275/II c. 41r<br />

Pauli di Nichulau Pisdugle, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Pauli di Predeman, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

Pauli di Salome, UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Pauli di Solome, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Pauli di Tisan, UdiCalBCU1348/V c. 12r<br />

Pauli fari di borgo di Glemona, UdiCalBCU1348/IV c. 34v<br />

Pauli favro, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Pauli Fer de Morteglian, UdiDuoBCU1200/VII all. 1<br />

Pauli filg Arman di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 4r<br />

Pauli filg chi fo Çan di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 82r


Pauli filg chi fo Domeni Potoc di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 7r<br />

Pauli filg chi fo Ponton di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 12v<br />

Pauli filg Pieri Lindri, UdiCalBCU1348/III c. 161v<br />

Pauli filgl che fo de Simon Baron de Venzon, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Pauli fornaser, VenmarBCU1275/II c. 33v<br />

Pauli Gislutin, VenmarBCU1275/II c. 36v<br />

Pauli Maçocho, UdiDuoBCU1200/VI c. 59v<br />

Pauli Minutìs, UdiDuoBCU1200/VI c. 61v<br />

Pauli peschedor, UdiCalBCU1348bis c. 37v<br />

Pauli Salvint, UdiDuoBCU1200/VII c. 12r<br />

Pauli Schiavo, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r<br />

Pauli spiciar dal Degan, UdiCalBCU1348/IV c. 29v<br />

Pauli temesar, UdiCalBCU1348/III c. 113v<br />

Pauline, vd. Dominicus Pauline<br />

Paulìs di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 21v<br />

Paulit, UdiBatBCUospH c. Xr<br />

Paulo caligar fiolo de maistro Agustin, CivtriBCU1279 c. 66v<br />

Paulo de Spigninbergo, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Paulo, UdiBatBCUospB c. 44r<br />

Pauperyathus, UdiBatBCUospl c. 22r<br />

Paurin, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Paviot di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 14r<br />

Pazet, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Pazut, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Peça di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 49v<br />

Peça, vd. Pieri Peça<br />

Pecer, UdiCalBCU1348bis c. 18r<br />

Pedròs de Guina del Chanal de Resia, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Pedròs de Resia, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Pelarius, vd. Dominicus Pelariua<br />

Pelay de Udene, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Pelay di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 16r<br />

Pelay, vd. Michel Pelay<br />

Pelegrinan, vd. Johannis Pelegrinan<br />

Pelegrine uxoris Petri Dine cerdonis, UdiBatBCUospl c. 19r<br />

Pelegrinus dictus Vastapilot, UdiBatBCUospl c. 19r<br />

Pelegrinus Pertolt de Derneçaco, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Pelìs, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Penc, UdiCalBCU1348bis c. 59v<br />

529


530<br />

Penç, vd. Domeni det Penç, Domeni lu Penç di Chamino<br />

Perchaçinus faber, UdiBatBCUospl c. 4r<br />

Pers di Lovarga, UdiCalBCU1348bis c. 24v<br />

Pertold, VenmarBCU1275/II c. 6v<br />

Pertolt de Derneçaco, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Pertolt, UdiCalBCU1348bis c. 14v<br />

Pertot di Midega, UdiCalBCU1348/III c. 120r<br />

Pertot, CivBCU372 c. 4v<br />

Pertot, vd. Denel filg Pertot di Tisan<br />

Pes, vd. Çuan Pes di Lauçaç<br />

Pesant, vd. Pieri Pesant di borgo d-Aquilegia<br />

Petenade, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Petenat barbitunsor, UdiBatBCUospl c. 11r<br />

Petracho, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Petri çiner de Pividusa, UdiCalBCU1348/III c. 155v<br />

Petri del Ost, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Petri, VenmarBCU1275/II c. 9r<br />

Petrìs, vd. Culau Petrìs<br />

Petro Bevilaqua, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Petro dela Tor, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Petro, UdiBatBCUospB c. 42v<br />

Petrus de Aichis, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

Petrus de Riva, UdiBatBCUospl c. 19r<br />

Petrus dictus Bertogna, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Petrus Dine, UdiBatBCUospl c. 17v<br />

Petrus notarius de Fosdanova, UdiBatBCUospl c. 7v<br />

Petrus physicus, UdiBatBCUospl c. 10v<br />

Petrus tuscus nepos quondam Thomasy tusci, UdiBatBCUospH c. 10v<br />

Peverada, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Peveron, vd. Francesc Peveron di Lovarga habitant in Percut<br />

Philip di mestry Matie cimidor, UdiDuoBCU1200/VI c. 45r<br />

Philip pari di Marcon, CivPorBCU216<br />

Philipan, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Philipo di Manin, UdiDuoBCU1200/VI c. 44v<br />

Philippo di Coloret di Prat, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Philippo Zamoro barbier, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Philìs, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Philitin, UdiDuoBCU1200/VII c. 27v<br />

Piç mogler Cristoful sartor, VenCatBCU1231/IV c. 1r


Piçani sartoris, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Pichat, UdiDuoBCU1200/VI c. 73r; UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Pichignon di Pavia, UdiCalBCU1348/III c. 118v<br />

Pichin nodaro, UdiGerBCU1324 c. 10v<br />

Pichon di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 70v<br />

Pichon filg Laurincut, UdiCalBCU1348/III c. 174v<br />

Pichot, vd. Toni Pichot<br />

Pichull de Samonç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Picinella camararo, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Picinin chiavalar, UdiDuoBCU1200/VI c. 82r<br />

Piçolati, UdiBatBCUospl c. 15v<br />

Picot di Calsclans (padre di Candot), UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Picot vd. Çuan Picot, Denel Picot<br />

Pictonibus, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Piçul di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 26v<br />

Piçul mestri, vd. Çuan Piçul mestri<br />

Piçul, UdiBatBCUospH c. Vv; VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Piçul, vd. Pieri Piçul priul<br />

Piçula, UdiBatBCUospl c. 7r<br />

Piculin, VenmarBCU1275/II c. 37r<br />

Piçulottus faber, UdiBatBCUospl c. 22r<br />

Pider di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 15v<br />

Pider di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 4r<br />

Pidron di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Pidruço soldat, UdiCalBCU1348/III c. 149r<br />

Pidrùs Neri, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Pidrùs Pighurin, VenmarBCU1275/II c. 33v<br />

Pidruso de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Pidùs, vd. Blas Pidùs di Percut<br />

Piera di Foschie, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Pieri (di) Dina, UdiCalBCU1348/III c. 63r<br />

Pieri barbir, UdiCalBCU1348/III c. 150v<br />

Pieri Bertoga chaliar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 123r<br />

Pieri Bertogna, UdiCalBCU1348/III c. 150v<br />

Pieri Brie, vd. Vignut Pieri Brie<br />

Pieri Busingut, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Pieri caliar filg Dina di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 8v<br />

Pieri Çamparin di Verçegnis (padre di Roman), UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Pieri Çamul di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

531


532<br />

Pieri Candin Pitilin, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Pieri Carnel, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Pieri çener Dumini di Midieis, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Pieri Cergnac di Clauglan, UdiCalBCU1348/V c. 6v<br />

Pieri chaliar di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 30r<br />

Pieri chi fo di Vilalta, UdiCalBCU1348/III c. 120r<br />

Pieri Cichut, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Pieri çiner Toneat, UdiCalBCU1348/IV c. 46r<br />

Pieri comatar filg chi fo Durlì Troto di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 125v<br />

Pieri coraçar, UdiCalBCU1348/III c. 140r<br />

Pieri Çot deli clodi di Merchat vieri, UdiCalBCU1348/III c. 124v<br />

Pieri Çot di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 4v<br />

Pieri Crux, VenmarBCU1275/II c. 35v<br />

Pieri Çuanut di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 6v<br />

Pieri Cuminan di Pavia (patrigno di Drega), UdiCalBCU1348/III c. 16v<br />

Pieri Çurcel di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 83r<br />

Pieri curtisar filgl de Vaziaglet, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Pieri Çusti, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

Pieri Daivars nodaro in Udene, UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Pieri de Mea, UdiBatBCUospB c. 35v<br />

Pieri Degan di Predeman, UdiCalBCU1348/V all. 2r c. 60<br />

Pieri del Blanch d-Artigne, VenmarBCU1275/II c. 24r<br />

Pieri del Blanch, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Pieri del Ser, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Pieri di Cargnà, UdiCalBCU1348/III c. 20r<br />

Pieri di Chamino Mirondula, UdiCalBCU1348/III c. 87v<br />

Pieri di Chavaç, UdiCalBCU1348/V all. 2v c. 91<br />

Pieri di Grupignan, UdiCalBCU1348bis c. 37r<br />

Pieri di Maran, UdiCalBCU1348/V c. 15v<br />

Pieri di Muglese di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Pieri di Pagnà, UdiCalBCU1348/V c. 82v<br />

Pieri di Pasarins, UdiCalBCU1348/III c. 150v<br />

Pieri di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 17ar<br />

Pieri di Verçegnis, UdiCalBCU1348/III c. 81r<br />

Pieri Domine di borgo d-Aquilegia filg Bertul tesedor, UdiCalBCU1348/III c. 107r<br />

Pieri filg chi fo Çulian det Çergnaç, UdiCalBCU1348/V c. 63r<br />

Pieri filg chi fo Guset di Tulmeço, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Pieri filg chi fo Michel Çoto di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 41r<br />

Pieri filg Climent di Briningan, UdiCalBCU1348/III c. 183v


Pieri filg dal det Tomat, UdiCalBCU1348/III c. 183v<br />

Pieri filg Fedel di Chavaç, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Pieri filg Lenar di borc di Graçan, UdiCalBCU1348bis c. 37v<br />

Pieri filg Lenart Breda, UdiCalBCU1348bis c. 33r<br />

Pieri filg Macor di Buri, UdiCalBCU1348bis c. 18r<br />

Pieri filg Masarin di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 1r<br />

Pieri filg Matio Comon, UdiCalBCU1348bis c. 7v<br />

Pieri filg Micholà di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 9r<br />

Pieri filg Sclaulin di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/V c. 5v<br />

Pieri filg Tomat Matigan di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 152v<br />

Pieri filg Tomat Scaltarit, UdiCalBCU1348/V c. 14v<br />

Pieri fradi Michel Pelay di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 25v<br />

Pieri Franziesch Zamul, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Pieri Iaculg, VenCatBCU1231/IV c. 1v; VenmarBCU1275/II c. 6v<br />

Pieri Iart, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Pieri Lindri di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 6v<br />

Pieri Maçuela, UdiCalBCU1348/III c. 25r<br />

Pieri Menìs, VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Pieri Mian di Cichugnìs, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Pieri Michel, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Pieri Michola di Clauglan, UdiCalBCU1348/IV c. 1r<br />

Pieri Miut de Buya, VenmarBCU1275/II c. 43r<br />

Pieri Nardòs, UdiCalBCU1348/III c. 25v<br />

Pieri Pascal, UdiCalBCU1348/III c. 132r<br />

Pieri Pazet, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Pieri Peça di Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 49v<br />

Pieri Peça, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Pieri Pesant di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 3v<br />

Pieri Piçul priul, UdiCalBCU1348/III c. 138r<br />

Pieri Puran di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 3r<br />

Pieri Puran di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 43r<br />

Pieri Pusan, VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Pieri Salvestro di Savorgnan, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Pieri Stiort, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Pieri Tiga di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 37v<br />

Pieri Tomàs, VenmarBCU1275/II c. 35r<br />

Pieri Tomat di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 161v<br />

Pieri Topo, VenmarBCU1275/II c. 18r<br />

Pieri Uerç di Lauçaç filg chi fo Bertul, UdiCalBCU1348/III c. 41r<br />

533


534<br />

Pieri Vazaglet, VenmarBCU1275/II c. 25v<br />

Pieri Vidal, UdiCalBCU1348/III c. 97r<br />

Pieri Virili, UdiCalBCU1348/III c. 116v<br />

Pieri Vuezil di Righugne, VenmarBCU1275/II c. 40r<br />

Pieri Zanpel, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Pieri Zichut, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Piero Baron, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Piero Bivilaqua, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Piero de Baivars, UdiGerBCU1324 c. 3r<br />

Piero de Culugna, UdiDuoBCU1200/VII c. 17r<br />

Piero de Iacomo Pup de S. Maria de Sclaunico, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Piero de Modoledo, UdiGerBCU1324 c. 10v<br />

Piero de Torsa, UdiDuoBCU1200/VII c. 27v<br />

Piero de Villa Chiazil, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v<br />

Piero del Blanch, VenmarBCU1275/II c. 10r<br />

Piero del Ser, VenmarBCU1275/II c. 10v<br />

Piero di Auret di Predoman, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v<br />

Piero di Mels, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Piero di Pandin, UdiDuoBCU1200/VII c. 26r<br />

Piero di Tanburlin, UdiDuoBCU1200/VI c. 54r<br />

Piero di Zampis, UdiDuoBCU1200/VII c. 15r<br />

Piero fiol de Grior caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 15r<br />

Piero Rosso pilizaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

Piero Ser, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Piero tesedor portaniro dela porta de Cividade, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Piero Toàs, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Piero Top, VenmarBCU1275/II c. 18r<br />

Piero Zampello di Portis, VenmarBCU1275/II c. 10v<br />

Piero Zicut, VenmarBCU1275/II c. 10r<br />

Piery barbir, UdiDuoBCU1200/VI c. 44v<br />

Piery del Torso, UdiDuoBCU1200/VI c. 91r<br />

Piery di Cigniot, UdiDuoBCU1200/VI c. 51v<br />

Piery filg Scaramuçe, UdiDuoBCU1200/VI c. 64r<br />

Piery filg Tomat Matigan, UdiCalBCU1348/III c. 69r<br />

Piery Martine, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Pigan Cargnel, UdiCalBCU1348bis c. 25r<br />

Pighurin, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Pignau filg chi fo Çilet di borgo di Glemona, UdiCalBCU1348/III c. 83r<br />

Pigurin, VenCatBCU1231/IV c. 1v


Pilato, UdiBatBCUospB c. 10v<br />

Piligita, UdiBatBCUospl c. 22v<br />

Piligrin Degan di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 143r<br />

Piligrin di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 34v<br />

Piligrin di Tiopris, UdiCalBCU1348bis c. 9r<br />

Piligrin di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Piligrin filg chi fo Francesc, UdiCalBCU1348/V c. 5r<br />

Piligrin, vd. Francesc di Piligrin<br />

Pilin de Pocecho fo de Nicolò, UdiDuoBCU1200/VII c. 25r<br />

Pilirin de Cavaç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Pilirin Micòs, VenmarBCU1275/II c. 22r<br />

Pilirin mulinar, VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Pilirine Chutites, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Pilizon favro, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Pilot di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 21r<br />

Pilot, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Pinçan di Tomat marangon, UdiDuoBCU1200/VI c. 40v<br />

Pinosa di Sant Çorç, CivBCU836/G<br />

Pintan, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Pintinis de Udene, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Pipiz di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Piran de Domenìs Marabeç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Pircirlin, UdiBatBCUospH c. VIIIr<br />

Pirisuta da Riunzicho, UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Pirlùs, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Pirtiz, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Piruç, UdiDuoBCU1200/VI c. 64r<br />

Piruçi, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Pirugle, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Pisdugle, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Pisignan, VenmarBCU1275/II c. 36r<br />

Pissulan, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Pita, vd. Nicolus de Pita<br />

Pita, vd. Nicolùs de Pita<br />

Pitacul, VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Piter Çan mulinar, UdiCalBCU1348/III c. 142r<br />

Pitilin, VenCatBCU1231/IV c. 1r; VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Piton di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/IV c. 45r<br />

Pitul, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

535


536<br />

Pitut di Iamniç, UdiCalBCU1348/V c. 28r<br />

Pitut vd. Iacum Pitut<br />

Pitut, vd. Simon det Pitut<br />

Piva, vd. Niculau Piva di Chavaç<br />

Pividor di Caminet, UdiCalBCU1348bis c. 18r<br />

Pividor, vd. Cristoful Pividor, Culau Pividor di Percut<br />

Pizal, UdiDuoBCU1200/VII c. 24r<br />

Pizul Ghialuz, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Pizulfant di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Pizulpani, UdiBatBCUospH c. Ixv; UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Plet, UdiDuoBCU1200/VII c. 12r<br />

Poç vd. Culau dal Poç<br />

Poç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Pocha Lena, vd. Leonardus dictus Pocha Lena<br />

Pogo, VenmarBCU1275/II c. 37r<br />

Polam di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 159v<br />

Poley, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Pollo calonigo cameraro, UdiDuoBCU1200/VII c. 19v<br />

Pollus, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Polo de Torian, UdiDuoBCU1200/VII c. 13v<br />

Polo di Trani, UdiCalBCU1348/III c. 148r<br />

Pontaleon, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Ponteleon di Cramaris, UdiCalBCU1348/V all. 5r c. 60<br />

Ponteleon, CivBCU372 c. 2v<br />

Ponton di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 35r<br />

Ponton di Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 18v<br />

Ponton di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 12v<br />

Ponton di Puarte di Roncho, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Ponton filg Laçer di Percut, UdiCalBCU1348/V c. 15r<br />

Ponton fo de Nicolò Minùs de Cerneglons, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r<br />

Porfirio, UdiBatBCUospB c. 38r<br />

Porta, vd. Dumini de Porta<br />

Portolan, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Portolane, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Portulamus barbitonsor, UdiBatBCUospl c. 6r<br />

Posin, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Poso, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Potoc di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 9v<br />

Potoc, vd. Domeni Potoc, Pauli Potoc


Poul, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Prandùs cimidor, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Pre di Predeman, UdiCalBCU1348bis c. 10r<br />

Prec, Preç, vd. Tomat dal Prec o dal Preç<br />

Preça moglir chi fo Tomat dal Prec, UdiCalBCU1348/V c. 31v<br />

Predemanut, vd. Çuan Predemanut Chalian<br />

Predi, vd. Stiefin dal Predi<br />

Preol de Vençon, VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Pret, vd. Vuorlì di Pret<br />

Preth de Toriano, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Preto di Çucho, UdiDuoBCU1200/VI c. 84r<br />

Pretorius notarius Utini, UdiGerBCU1324 c. 9v<br />

Priade, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Prinel, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Priulius barber, CivBCU836/G<br />

Privignin, VenmarBCU1275/II c. 41v<br />

Prodanus consobrinus de Cani, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Prodocimo, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Prodocina, UdiCalBCU1348/III c. 72r<br />

Prodocino, UdiCalBCU1348/III c. 110v<br />

Proforteri, UdiBatBCUospl c. 17v<br />

Provencia Savi, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Puchiti fornedor, UdiBatBCUospH c. 10v<br />

Pugnet, VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Pugon, UdiCalBCU1348bis c. 59r<br />

Puliùs di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 14r<br />

Puntìs chaliar di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 117v<br />

Puntìs, UdiDuoBCU1200/VI c. 91r<br />

Puntùs di Quel Alt, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Pup de S. Maria de Sclaunico, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Pup di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 181r<br />

Pup di Muglese, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Pup, CivBCU836/G<br />

Pup, vd. Livon Pup<br />

Pupan, UdiCalBCU1348bis c. 58v<br />

Pupat, UdiCalBCU1348bis c. 55r<br />

Pupilo, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Pupin (o Pupis) di Chavaç, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Pupìs, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

537


538<br />

Puppa, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Puran di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 43r<br />

Puran, vd. Pieri Puran di Clauglan<br />

Purchardus de Mugmacho, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Purìs, vd. Francesc di Purìs<br />

Purisina, vd. Domenico de la Purisina<br />

Pus di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 21v<br />

Pusan, VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Pusin, vd. Iacum Pusin<br />

Quagline fo di Francesco Quaglin, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v<br />

Quarin fari di borc d-Aquilegia, UdiCalBCU1348bis c. 30r<br />

Quarin fari di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 22v<br />

Quarin nodar filg chi fo Merli, UdiCalBCU1348/III c. 7v<br />

Quarin nodar filg chi fo Mierli, UdiCalBCU1348/IV c. 10r<br />

Quarin nodaro, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Quarin notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v<br />

Quatrin, vd. Toni det Quatrin<br />

Quirin, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Quochula, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Race, UdiBatBCUospl c. 1r<br />

Radegat, UdiCalBCU1348/III c. 73v<br />

Radif, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Radiff, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Radiusso, VenmarBCU1275/II c. 43v<br />

Radolf det Arman di Lazer, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Radolf nadar, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Rafael, UdiDuoBCU1200/VI c. 80v<br />

Ragataria, UdiDuoBCU1200/VII c. 22v<br />

Raginir Chavalchant, UdiCalBCU1348/V c. 90v<br />

Raimont, UdiDuoBCU1200/VI c. 79v<br />

Rainot, UdiDuoBCU1200/VI c. 51r<br />

Rançilin chavalar, UdiCalBCU1348/V c. 89v<br />

Ranei vd. Antonius Ranei<br />

Raphael nodar, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

Rasmi Petri, VenmarBCU1275/II c. 9r<br />

Rasmilg, UdiDuoBCU1200/VI c. 67r<br />

Rasmis, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Raymondolus, UdiBatBCUospl c. 7v<br />

Rayna, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r


Raynoldo, UdiDuoBCU1200/VII c. 18v<br />

Razulin de Cavaç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Rechia faber, UdiBatBCUospl c. 9v<br />

Redolfo di ser Durì di Chiandit, VenmarBCU1275/II c. 37r<br />

Remondon, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Ribola, UdiCalBCU1348/V c. 82r<br />

Riçognan, vd. Vinuto Riçognan<br />

Riçot, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Ridiùs, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Ridolf, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Rigo fornador, UdiDuoBCU1200/VI c. 60v<br />

Rigo spiçiar, UdiCalBCU1348/III c. 123v<br />

Rigo Todescho, UdiDuoBCU1200/VI c. 64v; UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Rinaldo spiciar el Vechio, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Riston di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Rivignane de Vilalta, UdiBatBCUospH c. VIIv<br />

Rix, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Rizardo de Sbrogliavaca, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

Rizardo ser Prodocimo, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Rizo, UdiDuoBCU1200/VII all. 3<br />

Rizot, VenmarBCU1275/II c. 5v<br />

Rober fradi Bertolomeu di Merdargulg, UdiCalBCU1348bis c. 29r<br />

Robortell, UdiBCU373<br />

Rodolf cameraro, VenmarBCU1275/II c. 36v<br />

Rodonger, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Roglana, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Rogliana, UdiDuoBCU1200/VII c. 18r<br />

Roman di Cargna, UdiDuoBCU1200/VII c. 22v<br />

Roman filg Pieri Çamparin di Verçegnis, UdiCalBCU1348/III c. 59v<br />

Roman, VenmarBCU1275/II c. 26r<br />

Romana uxor Martini textoris, UdiBatBCUospl c. 15v<br />

Romanelo de Suardis, UdiDuoBCU1200/VII c. 12r<br />

Romanùs nodar, UdiBatBCUospH c. 7r<br />

Romanut di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 23v<br />

Romanut Piçul, UdiCalBCU1348/III c. 31r<br />

Romanut vd. Çuan Romanut, Toni Romanut<br />

Romio, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Ropreti, UdiBatBCUospl c. 5v<br />

Ropretto fornaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

539


540<br />

Roprettus nepos Cussi, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Ros de Torsa, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v<br />

Ros, vd. Lenart Ros di borgo d-Aquilegia<br />

Rosa, vd. Francesc da Rosa<br />

Rossan chaligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Rosso di Cavriglis, UdiCalBCU1348/V all. 5v c. 60<br />

Rosso pilizaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

Rovol chameraro dela fradaia di san Iervaso, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Rozar, VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Rubeo, vd. Berteli a Rubeo<br />

Ruberto de Latisana nodar de Udene, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Ruchulin Chichian, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Rudel di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 40r<br />

Rudel, vd. Niculau Rudel di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 9v<br />

Rudigluta, vd. Leonardus Rudigluta<br />

Ruful, vd. Dumini Ruful di Chaminet<br />

Rundulo, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Rusit filg Avilin di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 30r<br />

Rusit, vd. Çuan Rusit<br />

Rustont, vd. Çulian Rustont<br />

Rydolfi, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Sabadin di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 12v<br />

Sabadin di Leonart di Martignà, VenmarBCU1275/II c. 42v<br />

Sabadin, UdiDuoBCU1200/VII c. 15r<br />

Sabadinus filius de Cani, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Saberlach, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Sabida de Iacumin de Çulg, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Sabida la Masile, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Sabida mogler Fidrich, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Sabida, UdiBatBCUospl c. 15v; UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Sabide di Pieri del Blanch, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Sac, UdiCalBCU1348bis c. 3v<br />

Sachera di Sclaunic, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 91<br />

Sachere di Vischon d-Aielg, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 91<br />

Safer di Muris, UdiCalBCU1348bis c. 9v<br />

Saladin, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Salan, vd. Menis Salan<br />

Salandin, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Salina, UdiBatBCUospl c. 1r


Salome, UdiDuoBCU1200/VI c. 64r; UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Salon, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Salsa, UdiGerBCU1324 c. 11r<br />

Salvan, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Salvestri det Garç fari di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 110v<br />

Salvestri di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 10v<br />

Salvestri di Solaschano, UdiCalBCU1348/III c. 79r<br />

Salvestri e Ambròs filgs di mestri Iacum fari, UdiCalBCU1348bis c. 12v<br />

Salvestri filg Iacum fari di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 14v<br />

Salvestri, vd. Durlì Salvestri di Lauçaç<br />

Salvestro di Savorgnan, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Salvino di Sent Vit di Craulg, UdiCalBCU1348/III c. 67v<br />

Salvint, UdiDuoBCU1200/VII c. 12r<br />

Sandri, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Sanie, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Sant, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Sarafina, vd. Çuan di Saracina<br />

Saraphyn faber, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Saray, UdiDuoBCU1200/VI c. 80r<br />

Savi di Basaldella, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v<br />

Savi vd. Lenar lu Savi<br />

Savi, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Savorgnan, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Sbitaoglio, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v<br />

Sbop, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Sbruglio, UdiDuoBCU1200/VII c. 24r<br />

Scaltarit, vd. Tomat Scaltarit<br />

Scarabit di Laucacho, UdiCalBCU1348/III c. 90v<br />

Scaramuçe, UdiDuoBCU1200/VI c. 64r<br />

Scareanza, VenmarBCU1275/II c. 10v<br />

Sceio, UdiBCU518 c. 8r<br />

Scharabit de Manzigello, UdiGerBCU1324 c. 9v<br />

Schariot, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Schiavo de Ronchis, UdiDuoBCU1200/VII c. 26r<br />

Schiavot, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Schusarie, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Schuto, UdiBCU435 c. 1v<br />

Sclaf, vd. Stiefin Sclaf, Çuan dal Sclaf det Matalia di Lauçaç, Indrega Sclaf<br />

Sclapafer, vd. Lenart Sclapafer<br />

541


542<br />

Sclaulin di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/V c. 5v<br />

Sclaulin, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v<br />

Sclava, vd. Blas filg de Sclava, Çuan filg de Sclava<br />

Sclave, UdiDuoBCU1200/VI c. 58v<br />

Sclaviçe, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Sclavo chi sta in Greçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 59r<br />

Sclavo chi sta in Puarte di Cusignià, UdiDuoBCU1200/VI c. 70r<br />

Sclavo, vd. Lora Sclavo e Martin Sclavo<br />

Scolal, vd. Simon Scolal<br />

Scolcius speronarius, UdiBatBCUospl c. 17r<br />

Scorset, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Scorsetta, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Scraç, vd. Çuan det Scraç di Percut<br />

Scraçulin, vd. Dumini di Chavaç<br />

Scrayniç, vd. Nicolao Scrayniç<br />

Scriç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Scros di borc d-Aquilegia, UdiCalBCU1348bis c. 35r<br />

Scuino, UdiGerBCU1324 c. 2v<br />

Scusoy, UdiDuoBCU1200/VI c. 88v<br />

Scutinus, UdiBatBCUospl c. 4v<br />

Sdrolg Tusurel, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Seban, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Sef de Godia, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v<br />

Sef, vd. Iosef çudio<br />

Seff di Strasold, UdiBCU373<br />

Segnar, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Segont di Maian, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Selome, UdiDuoBCU1200/VI c. 60v<br />

Selvaza moglier q. ser Doymo de Castel di Porpet, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Sempronio, UdiBCU518 c. 10r<br />

Ser, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Seragi nodar di borgo di Glemona, UdiCalBCU1348/V c. 61v<br />

Sern, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Ses, vd. Domeny Ses<br />

Sesule, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Seterian, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Sevul, UdiCalBCU1348bis c. 18r<br />

Sfetegoy, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Sgubit, VenmarBCU1275/II c. 16v


Sialin de Plain, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r<br />

Siart Meçinbrout, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Siart Ridiùs, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Siart Tunin, VenmarBCU1275/II c. 9r<br />

Sibla, vd. Vargit Sibla<br />

Sieser de Lavarian, UdiDuoBCU1200/VII c. 25r<br />

Sigala, vd. Laurentius faber dictus Sigala<br />

Sigart, VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Sigela, vd. Çuan Sigela<br />

Sighismunt Valop, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Sigidie Iacum dela Stella, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Sigismunt de Bortolot Sigart, VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Signor, VenmarBCU1275/II c. 26r<br />

Silan de Portis, VenmarBCU1275/II c. 8v<br />

Silia di Iacum Philipan, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Siliboy, vd. Çuan Siliboy<br />

Silimant, CivBCU836/G<br />

Silimon, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Silon di Tiopris, UdiCalBCU1348bis c. 2r<br />

Silvester gener Varlini, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Simed Candùs, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Simion de Bertulusso, VenmarBCU1275/II c. 18r<br />

Simion de Muglesse, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Simion di Chavaç, UdiCalBCU1348/III c. 81r<br />

Simion Maurìs, VenmarBCU1275/II c. 34v<br />

Simion Ninoi di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Simion Squaran, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Simion Vignut, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Simon Baffa di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Simon Baron de Venzon, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Simon chaliar, UdiCalBCU1348/III c. 21r<br />

Simon Çudio, UdiCalBCU1348/IV c. 25r<br />

Simon Çulian, VenmarBCU1275/II c. 35r<br />

Simon de Andrea, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Simon de Atims, UdiDuoBCU1200/VII c. 25v<br />

Simon de Cum de Aulif, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Simon de Filipo de Ciarpenet, UdiDuoBCU1200/VII all. 2<br />

Simon de Lovaria notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Simon dela Marcharolla, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

543


544<br />

Simon det Pitut di Iamniç, UdiCalBCU1348/V c. 28r<br />

Simon di Bertul, UdiDuoBCU1200/VII c. 25r<br />

Simon di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 15r<br />

Simon di Firman, CivBCU372 c. 2r<br />

Simon di Foscha, UdiCalBCU1348/III c. 25v<br />

Simon di Iacum Seban, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Simon di Indriotis, UdiDuoBCU1200/VI c. 50v<br />

Simon di Lovaria, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Simon di Mene, VenmarBCU1275/II c. 33v<br />

Simon di Nichulau di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Simon di Risan, UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Simon di Streta di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 55r<br />

Simon di Tiopris, UdiCalBCU1348bis c. 11r<br />

Simon di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 54r<br />

Simon di Verçegnis, UdiCalBCU1348/V c. 31r<br />

Simon fari di Graçano, UdiCalBCU1348/III c. 22v<br />

Simon figl chi fo di Florian di Cravoret, CivBCU372 c. 3r<br />

Simon filg Arman di Merdargul, UdiCalBCU1348bis c. 29r<br />

Simon filg chi fo Durlì di Lovarga, UdiCalBCU1348/III c. 28v<br />

Simon filg chi fo Minel di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 75r<br />

Simon filg Çuset, UdiCalBCU1348bis c. 29r<br />

Simon filg Gnisuta, UdiCalBCU1348bis c. 9r<br />

Simon filg Joannis Anduz de Faganea, UdiBatBCUospB c. 43r<br />

Simon filgl chi fo de Iacum di Quel Alt, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Simon filgl di Nichulau nadar di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 24r<br />

Simon fiol de ser Dorigo de ser Ector, UdiDuoBCU1200/VII c. 30r<br />

Simon Flaibulut, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Simon Iacum Coz, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Simon Indrich, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Simon Livot, UdiDuoBCU1200/VII c. 18r<br />

Simon Maget, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Simon Mian, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Simon molendinarius, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Simon Mongul di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348/III c. 49v<br />

Simon Mongul di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Simon Muglisin, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Simon Mula di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 162v<br />

Simon mulinar di porta di Cisa, UdiCalBCU1348/III c. 137v<br />

Simon nadar, VenmarBCU1275/II c. 26v


Simon Pacet de Ovedas, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Simon Paculin, VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Simon Paron, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Simon Sabadin di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 12v<br />

Simon Sclaf çiner Michola di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 175r<br />

Simon Scolal di Tulmeç, UdiCalBCU1348/V c. 31r<br />

Simon Sona di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 6v<br />

Simon tesedor di Fulçega di Carnea, UdiCalBCU1348/III c. 78r<br />

Simon Vignut, VenCatBCU1231/IV c. 1v; VenmarBCU1275/II c. 13r<br />

Simon Zulian, VenmarBCU1275/II c. 17v<br />

Simona di Antony Poç, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Simona, UdiBatBCUospl c. 13r<br />

Simone mogler Zuan tesedor, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Simonin Fachin, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Simonut det Pitut di Iamnicho, UdiCalBCU1348/III c. 177v<br />

Simot d-Amar, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Sinigot di Chiavaz, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Siron nodar, UdiCalBCU1348bis c. 26r<br />

Sobetan, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r<br />

Solar, vd. Francesc di Solar<br />

Soldonier, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Solome, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v<br />

Sona di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 6v<br />

Spangya de Prestent, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Spelette de Venzon, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Spicapiera, UdiDuoBCU1200/VII c. 39v<br />

Spizapira, UdiDuoBCU1200/VII c. 39r<br />

Spricuto, UdiCalBCU1348/III c. 46v<br />

Squaran, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Squin, UdiDuoBCU1200/VII c. 18r; UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Stangilin vd. Culau Stangilin<br />

Stanoch, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Starga, UdiCalBCU1348/III c. 61r<br />

Starnaç, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Starparii, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Stayner, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Stayner, vd. Francesco Stayner<br />

Stefani, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Stefano cusinaro dela porta de Cusignà, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

545


546<br />

Stefano fiolo Zuanii de Firman, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Stefano spadaro de Udene, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Stela frater Stefani, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Stele, VenmarBCU1275/II c. 6v<br />

Stella d-Andrea Marcuç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Stella, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Stephano Cragnolin de Panthianìs, UdiDuoBCU1200/VII c. 9r<br />

Stephano di Blesan q. Cantin, UdiDuoBCU1200/VII c. 9r<br />

Stephano notario, UdiBatBCUospH c. 11r<br />

Stephano tentor, CivtriBCU1279 c. 66v<br />

Stephanus cortelarius, UdiBatBCUospl c. 11r<br />

Stephanus marangonus de Manginis, UdiBatBCUospl c. 11r<br />

Stephin de Rigugna, VenmarBCU1275/II c. 36v<br />

Stiça, vd. Niculau dala Stiça<br />

Stiçon, UdiCalBCU1348/V c. 19r<br />

Stiçòs, vd. Denel det Stiçòs<br />

Stiefin Bertan di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 13r<br />

Stiefin Cacùs da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 17v<br />

Stiefin Caristia de Tarnep, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Stiefin Cumùs, UdiCalBCU1348/V c. 60r<br />

Stiefin d-Agina di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 79v<br />

Stiefin dal Predi di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 153r<br />

Stiefin de Burguline, UdiDuoBCU1200/VI c. 61v<br />

Stiefin det Sac, UdiCalBCU1348bis c. 3v<br />

Stiefin det Stocher di Mançignello, UdiCalBCU1348/III c. 5r<br />

Stiefin di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 71v<br />

Stiefin di Lovarga, UdiCalBCU1348bis c. 37r<br />

Stiefin di Povolet, UdiDuoBCU1200/VI c. 58r<br />

Stiefin di Simon di Mene, VenmarBCU1275/II c. 33v<br />

Stiefin di Vinent di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/IV c. 6r<br />

Stiefin filg chi fo Birtìs di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 14v<br />

Stiefin filg chi fo Laurinç Mion di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 34r<br />

Stiefin filg Mauro di Carlins, UdiCalBCU1348/V c. 14r<br />

Stiefin Guam di Cerneglons, UdiCalBCU1348/V c. 3r<br />

Stiefin Minigùs di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 7r<br />

Stiefin Mis di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 17r<br />

Stiefin Sclaf, UdiCalBCU1348/V c. 90v<br />

Stiefin Starnaç, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Stiefin Tarabaç di Cerneglons, UdiCalBCU1348/V c. 5r


Stiefin Taront di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 25v<br />

Stiefin Teon, UdiCalBCU1348/V c. 88v<br />

Stiefin uardian di sent Francescho, UdiDuoBCU1200/VI c. 88v<br />

Stiefin Uardin, CivBCU372 c. 1v<br />

Stiefin Vuardin, CivBCU372 c. 4v<br />

Stiort, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Stizòs, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Stocher di Mançignelo, UdiCalBCU1348/III c. 164v<br />

Stolf di Praclùs, UdiCalBCU1348/III c. 40r<br />

Stolf, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Stols, vd. Çuan Stols<br />

Stols, vd. Durlì Stols di Predeman<br />

Strabon, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Strabonis, UdiBatBCUospl c. 17v<br />

Stranbon, VenmarBCU1275/II c. 26r<br />

Streufradoli, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Sturini, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Sualt de Glemone, VenmarBCU1275/II c. 7r<br />

Subeta moiere de Dorì favro de Tersessimo, UdiGerBCU1324 c. 4v<br />

Subetan, vd. Çuan Subetan di Lauçaç<br />

Subetta, UdiBatBCUospl c. 18r<br />

Subette mogler cu fo Pieri Zanpel, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Sublet, CivBCU836/G<br />

Sudriano de Cargna, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Surdi, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Suruta, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

Susana, UdiBatBCUospl c. 5v; UdiDuoBCU1200/VII c. 7r; UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Susane di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Sut di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 121r<br />

Suton di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 2v<br />

Suton di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 4r<br />

Sverzelat, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r<br />

Symon che fo de Cantin de Terenzan, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Tachasin, VenmarBCU1275/II c. 15v<br />

Tadio ustir, UdiDuoBCU1200/VI c. 91r<br />

Taglin, VenmarBCU1275/II c. 23v<br />

Talfays, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Talia, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

Talian di Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 77v<br />

547


548<br />

Talliano, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Tambarut di Predeman, UdiCalBCU1348bis c. 27r<br />

Tambarut, vd. Denel Tambarut, Toni Tambarut, Martin Tambarut di Predeman<br />

Tamburin vd. Çuan Tamburin<br />

Tamburlin marzar, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v<br />

Tanbalin vd. Çuan Tanbalin<br />

Tanburlin, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Tarabaç vd. Stiefin Tarabaç<br />

Taragnot, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Tarasina, VenmarBCU1275/II c. 9v<br />

Tardini, vd. Johannini Tardini<br />

Tarin, vd. Francesco Tarin<br />

Tarnabane, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Tarneban, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Taront chialiar, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Taront di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 25v<br />

Tarvisan, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Tasche, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Tata, UdiBatBCUospH c. VIIr<br />

Tavagnut, UdiDuoBCU1200/VI c. 70r<br />

Tefani di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 25r<br />

Teler cortelar, UdiCalBCU1348/III c. 140v<br />

Temporino de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 2v<br />

Teon di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 9v<br />

Teon, vd. Stiefin Teon<br />

Teor filg Toni di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 5v<br />

Tertin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Tesar, vd. Bert Tesar di Graçan<br />

Tesidor, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Tessar, VenmarBCU1275/II c. 38v<br />

Testa pilizaro, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Testa, vd. Çuan Testa<br />

Testa, vd. Leonardus Bella Testa<br />

Thadey de Arezzo, UdiCalBCU1348/V all. 9r c. 91<br />

Theoniais, vd. Georgius Theoniais<br />

Thiodor marangon, UdiCalBCU1348/IV c. 77r<br />

Thomadi cerdonis de Grezano, UdiBatBCUospl c. 11r<br />

Thomasy tusci, UdiBatBCUospH c. 10v<br />

Tì di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 63r


Tiador, UdiDuoBCU1200/VI c. 75v<br />

Tibald, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Tician bricho, UdiDuoBCU1200/VI c. 72v<br />

Ticio, UdiBCU518 c. 8v<br />

Tiès lanaro, UdiGerBCU1324 c. 2v<br />

Tigùs di Chaminet, UdiCalBCU1348/III c. 62v<br />

Tigùs fari di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 143v<br />

Tigùs, vd. Domeni filg chi fo Tigùs (o Tiguson) di Lauçaç<br />

Tiguson, vd. Domeni filg chi fo Tigùs (o Tiguson) di Lauçaç<br />

Tiiardusa, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Tilisut, UdiCalBCU1348bis c. 51v<br />

Timpurina de Cristoful Lazeran, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Tin de Artegna, UdiDuoBCU1200/VII c. 12r<br />

Tingo, vd. Tomàs di Tingo, Niculò di Tingo<br />

Tinpurin, UdiDuoBCU1200/VI c. 73r<br />

Tintin, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Tion di Culugnie, UdiDuoBCU1200/VI c. 70r<br />

Tion, UdiDuoBCU1200/VI c. 67r; UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Tirel, VenmarBCU1275/II c. 42r<br />

Tirelli, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Tiridot, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Tisenda, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

Tistulini, vd. Nicolay Tistulini<br />

Tiulin di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 28r<br />

Toc di Laucac, UdiCalBCU1348bis c. 5v<br />

Todescho, UdiDuoBCU1200/VI c. 82r<br />

Todesco cramaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Todri filg Laurinçut moni di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 28v<br />

Todri, vd. Domeni Todri di Pavia<br />

Tofful del Monego, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Toful filg chi fo Çor di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 19r<br />

Tolot di Versa, UdiCalBCU1348/III c. 78r<br />

Tomado fornasiro, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Tomadot, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Tomaduz, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r<br />

Tomàs de Tavorian, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r<br />

Tomàs di Ambròs di Samerdencha, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Tomàs di Martinel di Malborget, VenmarBCU1275/II c. 27r<br />

Tomàs di Nichulau Bolet, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

549


550<br />

Tomàs di Scrigllò, CivBCU372 c. 1v<br />

Tomàs di Tingo, UdiCalBCU1348/V c. 45r<br />

Tomàs Honger, UdiDuoBCU1200/VI c. 63r<br />

Tomàs mulinar, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r<br />

Tomas Onger comandador del comuno, UdiCalBCU1348/IV c. 40v<br />

Tomasin Baiet, UdiDuoBCU1200/VI c. 83v<br />

Tomasin de Pers, VenmarBCU1275/II c. 18r<br />

Tomasin de puarte de via Vilalte, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Tomasin, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Tomasina di Indriùs, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Tomaso de dona Triaffa, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r<br />

Tomaso di Tingo, UdiCalBCU1348/IV c. 53v<br />

Tomat Auregan di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 46r<br />

Tomat baliglar, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Tomat chaliar det Marturel, UdiCalBCU1348/V c. 10r<br />

Tomat Coç, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Tomat Çufet di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 97v<br />

Tomat Çuset, UdiCalBCU1348/III c. 19v<br />

Tomat dal Gor di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 23r<br />

Tomat dal Preç, UdiCalBCU1348/III c. 72r<br />

Tomat d-Arisan, UdiCalBCU1348/III c. 39v<br />

Tomat de Mozo, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Tomat Degan di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 39r<br />

Tomat del Malnevot, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Tomat det Marturel chaliar, UdiCalBCU1348/III c. 104r<br />

Tomat di Beglian, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Tomat di Cargnà, UdiCalBCU1348bis c. 56r<br />

Tomat di Cortal, UdiDuoBCU1200/VI c. 67v<br />

Tomat di Indriùs, VenmarBCU1275/II c. 41r<br />

Tomat di Lenart caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r<br />

Tomat di Martignà marangon, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Tomat di Sot Selva, UdiDuoBCU1200/VII c. 20r<br />

Tomat di Tiopris, UdiCalBCU1348/V c. 9r<br />

Tomat Dodul di Nogaret, UdiCalBCU1348/III c. 181v<br />

Tomat filg chi fo Alesi di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 14v<br />

Tomat filg chi fo Dodul di Nogaret, UdiCalBCU1348/III c. 1r<br />

Tomat filg Pieri nevot Michel Pelay di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 58v<br />

Tomat fradi Lif, UdiCalBCU1348bis c. 10v<br />

Tomat Maiarli di Gieglan, CivBCU372 c. 3r


Tomat marangon chi sta in borgo di Glemona, UdiDuoBCU1200/VI c. 40v<br />

Tomat Matigan di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 3r<br />

Tomat Matigan, UdiCalBCU1348bis c. 11v<br />

Tomat molinaro, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Tomat Monterosa di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 39r<br />

Tomat mulinar, UdiCalBCU1348bis c. 3v<br />

Tomat Parusin, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Tomat Pilot di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 21r<br />

Tomat Potoc, UdiCalBCU1348bis c. 55v<br />

Tomat Pupan, UdiCalBCU1348bis c. 58v<br />

Tomat Scaltarit di Clauglan, UdiCalBCU1348/V c. 8r<br />

Tomat tesedor chi fo da Risan habitant in Rauset, UdiCalBCU1348/IV c. 3v<br />

Tomat vaselar di Tiopris, UdiCalBCU1348/V c. 9v<br />

Ton, UdiBatBCUospH c. 7r<br />

Tonazo de Romanzaso, UdiGerBCU1324 c. 8r<br />

Tondon de Zuaniti de Manzan, UdiDuoBCU1200/VII c. 25v<br />

Toneat Çechon, UdiCalBCU1348/III c. 135r<br />

Toneat di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 115v<br />

Tonegat, UdiCalBCU1348bis c. 25v<br />

Toni Balpon, CivBCU372 c. 1v<br />

Toni Bargan masar di Clauglan, UdiCalBCU1348/IV c. 11r<br />

Toni Bellon nodar, UdiBCU373<br />

Toni Budiel, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r<br />

Toni Carnello, UdiBatBCUospH c. IXv<br />

Toni Chacùs, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Toni chaliar filg Iacuma, UdiCalBCU1348/III c. 118v<br />

Toni che fo de Laurinç de Chiampfuarmit, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Toni Chiapilin de Cavaç, VenCatBCU1231/IV c. 2v<br />

Toni Chosan, CivPorBCU216<br />

Toni çiner chi fo Bargan rodar di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 11v<br />

Toni çiner Pieri Pesant, UdiCalBCU1348/V c. 10r<br />

Toni Cuçulin det Ragataria, UdiCalBCU1348/IV c. 7r<br />

Toni da Versa, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Toni dal Arang, UdiCalBCU1348/III c. 170v<br />

Toni dal Auro, UdiCalBCU1348/III c. 150v<br />

Toni dal Ças, UdiCalBCU1348/V c. 8v<br />

Toni dal Crot, UdiCalBCU1348/V c. 1v<br />

Toni dal Cuçulin di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 100r<br />

Toni dal Safer di Muris, UdiCalBCU1348bis c. 23r<br />

551


552<br />

Toni de Maiestre di borgo di Glemone, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Toni de Mugulina, UdiCalBCU1348/V c. 60r<br />

Toni de Sclave, UdiDuoBCU1200/VI c. 58v<br />

Toni de Sern, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Toni del Auro, UdiCalBCU1348/III c. 133r<br />

Toni del Cragno, UdiCalBCU1348/III c. 15v<br />

Toni del Craimer, UdiBCU435 c. 1r<br />

Toni del Malchan, UdiCalBCU1348/V c. 88v<br />

Toni dela Rozie, VenmarBCU1275/II c. 35v<br />

Toni dela Uerzie, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Toni d-Eler, UdiDuoBCU1200/VI c. 62r<br />

Toni della Roglana, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Toni det Cogoçar filg Çan Degan, UdiCalBCU1348/V c. 91v<br />

Toni det Gor sartor di Lauçacho, UdiCalBCU1348/III c. 22r<br />

Toni det Macor di Trivignan, UdiCalBCU1348/V c. 22r<br />

Toni det Quatrin di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 51v<br />

Toni di Carlins, UdiCalBCU1348/III c. 116v<br />

Toni di Chataldin, UdiDuoBCU1200/VI c. 90r<br />

Toni di Ciola, UdiCalBCU1348/III c. 121v<br />

Toni di Cramis filg Filipa, UdiCalBCU1348/III c. 179v<br />

Toni di Indriotis, UdiDuoBCU1200/VI c. 59r<br />

Toni di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 5v<br />

Toni di Lionel, UdiDuoBCU1200/VI c. 71v<br />

Toni di Lonbart, UdiDuoBCU1200/VI c. 77r<br />

Toni di Male Çunpichie, UdiDuoBCU1200/VI c. 57v<br />

Toni di Montegnià auresim, UdiDuoBCU1200/VI c. 77v<br />

Toni di Mus Arusis, UdiCalBCU1348/III c. 88v<br />

Toni di Nichulau Catin, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Toni di porta di Cisis, UdiCalBCU1348/III c. 42v<br />

Toni di Semerdenchie, UdiDuoBCU1200/VI c. 45v<br />

Toni di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348/III c. 34v<br />

Toni di Tomasin Baiet, UdiDuoBCU1200/VI c. 83v<br />

Toni di Vargan sartor, UdiCalBCU1348/III c. 107v<br />

Toni di Vicort, UdiDuoBCU1200/VI c. 65v<br />

Toni di Vida, UdiCalBCU1348/V c. 14r<br />

Toni dito Chiapiluto, UdiGerBCU1324 c. 3r<br />

Toni fari, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Toni filg chi fo Birtuluç, UdiCalBCU1348/V c. 8r<br />

Toni filg chi fo Denel di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 16v


Toni filg chi fo Martin Mons di Trivignan habitant in Percut, UdiCalBCU1348/III c. 15r<br />

Toni filg Çuan di Mençiç, CivBCU372 c. 2v<br />

Toni filg Culusin di Buri, UdiCalBCU1348/IV c. 3v<br />

Toni filg Drigùs di porta di Cusignà, UdiCalBCU1348/III c. 165v<br />

Toni filg Durlì Maguton, UdiCalBCU1348/III c. 106r<br />

Toni filg Filipa Çaturin, UdiCalBCU1348/III c. 169v<br />

Toni filg Iacumuca d-Atims habitant in borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 30r<br />

Toni filg Lenart Barbian di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/IV c. 48v<br />

Toni filg Michel Ambròs di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 30r<br />

Toni filg Mini di Ronchis, UdiBCU435 c. 1v<br />

Toni filg Niculau deli Doni, UdiCalBCU1348/III c. 9v<br />

Toni filg Ponton di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 104v<br />

Toni filg Stiefin Bertan di Persergan, UdiCalBCU1348/III c. 13r<br />

Toni filg Vigudan, UdiCalBCU1348/III c. 60r<br />

Toni Gor di Lauçaç, UdiCalBCU1348/V c. 9r<br />

Toni Grior, UdiCalBCU1348/V c. 8v<br />

Toni Gris, UdiCalBCU1348/V c. 9v<br />

Toni Lian de Buya, VenmarBCU1275/II c. 43r<br />

Toni Luchefort, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Toni Maçalors, UdiCalBCU1348/III c. 136r<br />

Toni Maçulet, UdiDuoBCU1200/VI c. 59r<br />

Toni Marcutan, UdiCalBCU1348/III c. 37r<br />

Toni Micòs, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Toni Monet e Catarine, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Toni Mora, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Toni Muglisin, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Toni nevot Tomat, UdiCalBCU1348/III c. 18v<br />

Toni nodar filg di mestri Lenart sartor, UdiCalBCU1348/III c. 22v<br />

Toni Pasut di porta da Roncho, UdiCalBCU1348/III c. 110r<br />

Toni Pichot, UdiCalBCU1348/III c. 77r<br />

Toni Romanut di Carlins, UdiCalBCU1348/V c. 14v<br />

Toni sartor Gor di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 71r<br />

Toni Simot d-Amar, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Toni Tambarut di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 10v<br />

Toni tesedor filg Durlì tesedor di borgo d-Aquilegia, UdiCalBCU1348/III c. 141r<br />

Toni Turcho, UdiCalBCU1348/III c. 82v<br />

Toni Vichiari, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Toni Viçut di Foiognia, UdiDuoBCU1200/VI c. 68v<br />

Toni Vignudan di Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 104v<br />

553


554<br />

Toni Virùs, UdiCalBCU1348bis c. 54v<br />

Toni Zuan Chiandit di Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 73v<br />

Tonie figle Zuan de Pers, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Tonie figlie del Çot, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Tonio exactore, UdiBatBCUospH c. 11r<br />

Tonut Flavit, VenmarBCU1275/II c. 5v<br />

Top, VenmarBCU1275/II c. 18r<br />

Torso consanquineus Donati, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Tortul di Midega, UdiCalBCU1348/V c. 13r<br />

Tos di Cerneglons Laurinç filg chi fo Salvestri di Solaschano, UdiCalBCU1348/III c. 79r<br />

Tos di Cerneglons tesedor, UdiCalBCU1348bis c. 10v<br />

Tos di Mançignelg, UdiCalBCU1348/V c. 68r<br />

Tos di Paupergà, UdiCalBCU1348/III c. 1v<br />

Tos di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Tos di sent Laurinç di Sotselva habitant in Clauglan, UdiCalBCU1348/III c. 4v<br />

Tos Matigan, UdiCalBCU1348bis c. 13r<br />

Tosan vd. Culau Tosan<br />

Tosat, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Toschan filgl che fo de Badin di Tumiez, VenmarBCU1275/II c. 25v<br />

Toschan, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Toson, UdiCalBCU1348bis c. 19v<br />

Totis di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 5v<br />

Trapan, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Travisane, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Triacha spiciaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 31r<br />

Triaffa, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r; UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Tringul vd. Culau Tringul<br />

Tristan Barbota, CivBCU372 c. 1r<br />

Tristan de Savorgnan, UdiBatBCUospB c. 36r<br />

Tristan di Butinijs, CivBCU372 c. 4r<br />

Tristan pilizaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r<br />

Tristan, UdiDuoBCU1200/VI c. 84r<br />

Tristano de Savorgnan, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Trombeta, UdiCalBCU1348bis c. 48r<br />

Trombeti, vd. Nicolaus Trombeti<br />

Troto, vd. Durlì Troto<br />

Tudor, UdiCalBCU1348/III c. 81r<br />

Tugulin filg chi fo Musat di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 27r<br />

Tugulin, UdiCalBCU1348bis c. 57r


Tumiçine, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Tunigut di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 19r<br />

Tunigut, UdiCalBCU1348/V c. 8r<br />

Tunin de Manià, UdiDuoBCU1200/VII c. 18r<br />

Tunin, VenmarBCU1275/II c. 9r<br />

Tunisuta, UdiCalBCU1348/V c. 8v<br />

Tuntussa, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Turcho, vd. Toni Turcho<br />

Turchon fradi Crauat, UdiCalBCU1348/III c. 159r<br />

Tus de Faogna, UdiDuoBCU1200/VII c. 10v<br />

Tusa, vd. Bom Tusa<br />

Tusold sartor quondam Spelette de Venzon, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Tussa Vigliset, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Tusurel, VenmarBCU1275/II c. 17r<br />

Tyberio dotor, UdiBCU373<br />

Uanegar, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Uardin, vd. Stiefin Uardin<br />

Uargent, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Ucelo, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Ucholin, VenmarBCU1275/II c. 11v<br />

Uçilutta, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Uçitino, UdiBatBCUospl c. 13v<br />

Udenasia, UdiBatBCUospl c. 2v<br />

Uerç, vd. Domeni dal Uerç e Pieri Uerç<br />

Uerç, vd. Jachobi del Uerç<br />

Uerçe, UdiBatBCUospl c. 13r<br />

Uerço di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 35r<br />

Uerçut, UdiCalBCU1348/III c. 5r<br />

Uerz mulinar, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

Uerzie, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Ugelmo campanaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 17r<br />

Ugulin, VenCatBCU1231/IV c. 1v; VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Uischang, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Ulian, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Uliana de Iacum Varagnut, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Uliana Ingistalt, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Uliana moglier fo de Hieronymo caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 24v<br />

Uliana uxor Iacobi de stadergis, UdiBatBCUospl c. 14v<br />

Uliana, UdiGerBCU1324 c. 10v<br />

555


556<br />

Uliane figle che fo di Pieri Iart, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Ulianus faber, UdiBatBCUospl c. 15r<br />

Ulif di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Uliff syridurar, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Uliùs Babòs, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Uliverùs di Pidrùs Neri, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Ulliana che fo fiola de Pieri Miut de Buya, VenmarBCU1275/II c. 43r<br />

Ulrich Çazire, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Ungarlin, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Urban armentar, UdiCalBCU1348/V c. 64v<br />

Urban çiner Maguç, UdiCalBCU1348/V c. 41v<br />

Urban muni, UdiDuoBCU1200/VI c. 86r<br />

Urban sclaf pastor di bor d-Aulege, UdiBatBCUospl c. 22r<br />

Urso, vd. Matio Urso<br />

Ursola, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Ursula de Bayvars, UdiDuoBCU1200/VII all. 1<br />

Ursula fiola et herede del ditto ser Domenìs Priol, VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Ursula Martin fari, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Ursula mogler chi fo di Iacum Bertul da Venzon, VenmarBCU1275/II c. 17v<br />

Ursula moglir chi fo de Flumigian, UdiBatBCUospl c. 5r<br />

Ursula moglir chi fo Iacum Furtin piliçar, UdiCalBCU1348/V c. 36r<br />

Ursula neza de Palma tesara, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r<br />

Ursula Pugnet, VenmarBCU1275/II c. 3v<br />

Ursula, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Ursule de Bortolot Radiff, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Ursule figle che fo di Durlì delis Montz, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Ursule figle de Zuan tessedor, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Ursule mogler che fo di ser Corad di Brazà, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Ursule mogler cu fo de Pieri Cichut, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Ursule mogler Uliff syridurar, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Ursulino, UdiBatBCUospH c. Xv<br />

Ursulla uxor Nicholay spatary, UdiBatBCUospl c. 17r<br />

Ursut, vd. Matio Ursut<br />

Urtiço di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 45v<br />

Vaçaglan, vd. Denel Vaçaglan<br />

Vagliot, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Vagliotta madre de Iacomo mulinaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Vaglot vd. Çuan Vaglot<br />

Valantin da Rovol chameraro dela fradaia di san Iervaso, UdiGerBCU1324 c. 13v


Valantin de Udene, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Valantin de Vilalta, UdiDuoBCU1200/VII c. 8r<br />

Valantin di Lauçac habitant in Dolognan, UdiCalBCU1348/V all. 4r c. 60<br />

Valantin di Varmo, UdiDuoBCU1200/VI c. 67r<br />

Valantin filg chi fo Ponton di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 35r<br />

Valantin Francescuto, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Valantin monigo sta in Rauset, UdiDuoBCU1200/VII c. 31r<br />

Valantin, UdiDuoBCU1200/VI c. 59v<br />

Valantini muritoris, UdiBatBCUospl c. 3v<br />

Valantino di Buri (zio di Çuan), UdiCalBCU1348/III c. 8r<br />

Valantinum a Robore, UdiGerBCU1324 c. 9v<br />

Valantinus Pretorius notarius Utini, UdiGerBCU1324 c. 9v<br />

Valent de Provisan, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Valent di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 2v<br />

Valentin de Mas, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Valfardi, UdiBatBCUospl c. 8r<br />

Valop, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Valtir tesedor, CivBCU836/G<br />

Van cortelar, UdiDuoBCU1200/VI c. 77v<br />

Vancho, CivPorBCU216<br />

Vanela vd. Çuan Vanela<br />

Vant di Bressa, UdiDuoBCU1200/VII c. 26v<br />

Vanut di borgo di Glemone, UdiDuoBCU1200/VI c. 62v<br />

Vanut fari di Merchat vieri, UdiCalBCU1348/IV c. 17v<br />

Varagnut, VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Vargan sartor, UdiCalBCU1348/III c. 107v<br />

Vargint da Ramanças, UdiCalBCU1348/IV c. 17v<br />

Vargit Sibla, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Varigendus, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Varlini, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

Varneius dictus Decanellus, UdiBatBCUospl c. 21v<br />

Varnel, vd. Lenart Varnel<br />

Varnelli, UdiCalBCU1348/III c. 14r<br />

Varner Segont di Maian, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Varnerius ferator, UdiBatBCUospl c. 19v<br />

Varnir di Clauglan, UdiCalBCU1348/V c. 2v<br />

Vastapilot, vd. Pelegrinus dictus Vastapilot<br />

Vaziaglet, VenmarBCU1275/II c. 13v<br />

Veçado, UdiBatBCUospH c. 6r<br />

557


558<br />

Veçat di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 19r<br />

Veçat, vd. Çuan Veçat<br />

Vecilius de Vasis, UdiBatBCUospl c. 13r<br />

Vegnuda de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 9r<br />

Vegnudo de Savorgnan, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Veneria fo de Zuan, UdiDuoBCU1200/VII c. 27v<br />

Veneria lavandaria, UdiBatBCUospl c. 14r<br />

Ventro, UdiBatBCUospH c. 6r<br />

Venuti archarij, UdiBatBCUospl c. 9v<br />

Venuto Claboro, VenmarBCU1275/II c. 9r<br />

Venutus faber, UdiBatBCUospl c. 6v<br />

Venutus seraturarius de porta Nova, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Verçelat, vd. Francesc det Verçelat<br />

Verteglar, vd. Domeni Verteglar<br />

Veruço, UdiBatBCUospH c. 6v<br />

Viçardus faber, UdiBatBCUospl c. 21r<br />

Vicenç di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 15r<br />

Vicenç di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 16r<br />

Vicenç filg Tambarut di Predeman, UdiCalBCU1348bis c. 27r<br />

Vicenç Tambarut di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 55r<br />

Vichiari, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Vicinç camerar dela glesia di Praclùs, UdiCalBCU1348bis c. 43r<br />

Vicinç Pividor di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 47v<br />

Vicinç soser dal det Vit di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 34v<br />

Victor favro, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

Viçut di Foiognia, UdiDuoBCU1200/VI c. 68v<br />

Vida in Grazan, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Vida, vd. Toni di Vida<br />

Vidal di Buri, UdiCalBCU1348/V c. 41v<br />

Vidal, vd. Pieri Vidal<br />

Vidalus faber, UdiBatBCUospl c. 18r<br />

Vidan di Sent Stiefin, UdiCalBCU1348bis c. 17r<br />

Vidan, vd. Domeni Vidan di Sent Stiefin<br />

Vide mary di pre Vinir, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Vidian fary di Greçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 68v<br />

Vidian, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r<br />

Vidian, vd. Vito Vidian e Vinuto Vidian<br />

Vidiço, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Vido mollinaro fiolo che fuo Zuan de Dignano, UdiGerBCU1324 c. 7r


Vidon di Chaminet (fratello di Vinir), UdiCalBCU1348/III c. 27r<br />

Vidon di Quel Alt, VenmarBCU1275/II c. 25r<br />

Vidon filg chi fo Çanda di Chamino, UdiCalBCU1348/III c. 87r<br />

Vidot di Çuan di Chuinys in Chiargne, VenmarBCU1275/II c. 16r<br />

Vidùs di Forn di Super, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Vidùs filg chi fo dal Tos Matigùs di Percut, UdiCalBCU1348/III c. 49v<br />

Vidùs sartor, UdiCalBCU1348/III c. 37v<br />

Vidussius, UdiBatBCUospl c. 2r<br />

Vieri di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 162r<br />

Vigant di Predeman, UdiCalBCU1348/III c. 156r<br />

Vigelina, UdiBatBCUospl c. 19v<br />

Vigelm di Tiopris, UdiCalBCU1348bis c. 52r<br />

Vigeti di Buri (padre di Bertòs), UdiCalBCU1348/III c. 27r<br />

Viglelmi Furlani, UdiBatBCUospl c. 4r<br />

Viglielmo di Françe, UdiDuoBCU1200/VI c. 66r<br />

Vigliset, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Vigniut di Male Çunpichie, UdiDuoBCU1200/VI c. 62v<br />

Vigniut Selome, UdiDuoBCU1200/VI c. 60v<br />

Vigniut Talian di Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 77v<br />

Vignon di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 19r<br />

Vignuda che fo di Tomàs pilizaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Vignuda de Luisa de Abram, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Vignuda di Iacum Martin, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Vignuda di Rauset mari Lena, UdiCalBCU1348/III c. 139r<br />

Vignuda di Simon Indrich, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Vignuda figle Zuan Baffe, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Vignuda Filit, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Vignuda Matio Broilet, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Vignuda mogler Durich Todesch, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Vignuda Muy, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Vignuda Pigurin, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Vignuda, UdiBatBCUospl c. 15v<br />

Vignudaç, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Vignudan, vd. Toni Vignudan<br />

Vignudan, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Vignude de Buia, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Vignude mogler Zuan Pacet, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Vignude Mui, VenmarBCU1275/II c. 27v<br />

Vignudìs di Nichulau Paculin, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

559


560<br />

Vignudissa, UdiBatBCUospl c. 20r<br />

Vignudo de Udene, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Vignudo Talliano, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Vignudo, CivBCU372 c. 1r<br />

Vignut carador, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Vignut çiner dal Pider, UdiCalBCU1348/III c. 98r<br />

Vignut Claboch, VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

Vignut de Cort, VenmarBCU1275/II c. 36r<br />

Vignut de Mala Zumpicha, UdiDuoBCU1200/VII c. 26r<br />

Vignut del Plet, UdiDuoBCU1200/VII c. 12r<br />

Vignut di Çerseit, VenmarBCU1275/II c. 42v<br />

Vignut di Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 26v<br />

Vignut di Vilin, UdiCalBCU1348/III c. 81r<br />

Vignut filg chi fo Çuan Vicenç di Predeman, UdiCalBCU1348/V c. 18v<br />

Vignut fo di Lenart dal Machalau de borgo de Praclùs, UdiGerBCU1324 c. 13r<br />

Vignut mio mamul, UdiCalBCU1348/III c. 173v<br />

Vignut Pagisin, VenCatBCU1231/IV c. 1r<br />

Vignut Pieri Brie, UdiBatBCUospl c. 5r<br />

Vignut Salome, UdiDuoBCU1200/VI c. 64r<br />

Vignut Salvan, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

Vignut tesedor di Chaminet (padre di Çuan), UdiCalBCU1348/III c. 3v<br />

Vignut tesedor, UdiCalBCU1348bis c. 46v<br />

Vignut Vidian, UdiBatBCUospH c. IXv<br />

Vigon di Trivignan, UdiCalBCU1348/III c. 68r<br />

Vilga, UdiBatBCUospl c. 14v<br />

Vinchino, vd. Matigùs filg Vinchino<br />

Vinent, vd. Menia di Vinent e Menigùs di Vinent<br />

Vinir barbiero, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Vinir chialiar, UdiBatBCUospl c. 23v<br />

Vinir de Malazumpicha, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r<br />

Vinir di Carpenet, UdiCalBCU1348/III c. 115r<br />

Vinir di Cichut de Muruzo, UdiDuoBCU1200/VII c. 25v<br />

Vinir di Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 14v<br />

Vinir di Laucac, UdiCalBCU1348/III c. 154r<br />

Vinir di Pusquel, UdiDuoBCU1200/VI c. 91r<br />

Vinir filg chi fo dal Degan di Cerneglons, UdiCalBCU1348/III c. 90v<br />

Vinir fradi Vidon di Chaminet, UdiCalBCU1348/III c. 27r<br />

Viniria neptis Martini molendinari, UdiBatBCUospl c. 9r<br />

Viniria, VenCatBCU1231/IV c. 1r


Viniriga di borc d-Aulega, UdiCalBCU1348bis c. 28v<br />

Viniriga di porta da Ronc, UdiCalBCU1348bis c. 28v<br />

Viniro fio che fuo Piero de Modoleto, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Vinta mogler di Pieri Carnel, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Vintura, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v<br />

Vinture, UdiDuoBCU1200/VI c. 59v<br />

Vinuto Riçognan, UdiBatBCUospH c. 7r<br />

Vinuto Vidian, UdiBatBCUospH c. 7r<br />

Viola uxor Nigrisini, UdiBatBCUospl c. 13r<br />

Violan di Percut, UdiCalBCU1348bis c. 4v<br />

Virgilli, UdiBCU435 c. 1r<br />

Virili, vd. Pieri Virili<br />

Viruç, UdiBatBCUospH c. 7v<br />

Viruço porchar priul, UdiBatBCUospH c. Vr<br />

Virùs vd. Çuan Virùs<br />

Virùs, UdiCalBCU1348bis c. 54v<br />

Viston di Lauçaç, UdiCalBCU1348/III c. 27v<br />

Vit det Hengilpret di Floramont di Sant Vit abitador in Sant Dinel, VenmarBCU1275/II c. 40v<br />

Vit fari, UdiCalBCU1348/V c. 17r<br />

Vit mio masar di Lauçac, UdiCalBCU1348/III c. 153v<br />

Vit, UdiCalBCU1348bis c. 56r<br />

Vit, vd. Lenart dal Vit<br />

Vito Vidian, UdiBatBCUospH c. 7r<br />

Vitor di Buri, UdiCalBCU1348/III c. 21v<br />

Vitor fari, UdiBatBCUospl c. 12v<br />

Vitor fary di Pusquel, UdiDuoBCU1200/VI c. 80v<br />

Vitor habitant di Lovarga, UdiCalBCU1348/V c. 51v<br />

Vitor, UdiDuoBCU1200/VI c. 71r<br />

Vizenz di Prapot, CivBCU372 c. 1r<br />

Vodorlicus faber, UdiBatBCUospl c. 12v<br />

Vorlì di Holmo, UdiDuoBCU1200/VI c. 73r<br />

Vuardin, vd. Stiefin Vuardin<br />

Vueran, VenmarBCU1275/II c. 3r<br />

Vuezil di Righugne, VenmarBCU1275/II c. 40r<br />

Vuorlì di Pret, UdiBCU435 c. 1r<br />

Wana, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Weçil de Susans, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Wigelmus et Burt filij Ditrusi, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

Wilibirch, CivmarBCU1223/176 c. 1v<br />

561


562<br />

Wodolrici Surdi, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Wodoricus filius Çuffony, CivmarBCU1223/176 c. 1r<br />

Wolrizi det Çazire, VenmarBCU1275/II c. 26v<br />

Yesum, UdiBatBCUospB c. 36r<br />

Yhesù, UdiBatBCUospB c. 37r<br />

Zacharia, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v; UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Zamoro barbier, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Zampello di Portis, VenmarBCU1275/II c. 10v<br />

Zamul di Puertis, VenmarBCU1275/II c. 2r<br />

Zamul, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Zan, CivBCU372 c. 1r; VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Zanaz fiolo Zacharia, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Zane spiciaro de Vinesia, UdiDuoBCU1200/VII c. 30r<br />

Zanetti de Cramaryo, UdiBatBCUospl c. 6r<br />

Zangarlin, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

Zanin dal ditto Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Zanin di Purzie nodar, VenmarBCU1275/II c. 10r<br />

Zanino da Latisana, UdiGerBCU1324 c. 4v<br />

Zanitel, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

Zanni, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Zano Savorgnan, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Zanosius de Clauglano, UdiBatBCUospH c. 10v<br />

Zanpel, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Zanulla, UdiBCU435 c. 1r<br />

Zanut Bon, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Zanut di Plain, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Zas, UdiDuoBCU1200/VII c. 20r<br />

Zelloto sartor, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Zibini, vd. Dominicus Zibini<br />

Zicardi staderarius, UdiBatBCUospl c. 24r<br />

Zichut di Nofri, UdiGerBCU1324 c. 10v<br />

Zicut, VenmarBCU1275/II c. 10r<br />

Zili muni, UdiDuoBCU1200/VI c. 58v<br />

Zilin de Placentia, UdiBatBCUospl c. 3v<br />

Zillia moier de Valantin monigo sta in Rauset, UdiDuoBCU1200/VII c. 31r<br />

Zillitin, UdiGerBCU1324 c. 4r<br />

Zinturaria, vd. Lucia dicta Zinturaria<br />

Zirbinus sartor, UdiBatBCUospl c. 23r<br />

Zironco de Udene, UdiGerBCU1324 c. 6v


Zita de Pracluso, UdiDuoBCU1200/VII c. 30v<br />

Zoan de Tarzint, UdiCalBCU1348/V all. 5v c. 60<br />

Zoan d-Impeç, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 15<br />

Zonte de Pistoyo, UdiBatBCUospH c. 10v<br />

Zonte quondam Iacum Sgubit, VenmarBCU1275/II c. 16v<br />

Zorç Canduç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Zorç chialiar di Pusquel, UdiDuoBCU1200/VI c. 45r<br />

Zorç de Sant Denel mulinar che sta in Venzon, VenmarBCU1275/II c. 37v<br />

Zorçe di Como, UdiDuoBCU1200/VI c. 77r<br />

Zorço de Venzona, UdiCalBCU1348/V all. 1v c. 15<br />

Zorço di Basaldiele, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v<br />

Zorz Ridiùs, VenmarBCU1275/II c. 15r<br />

Zorzi cavalar, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

Zorzi da Brazà, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Zorzi de Micul, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Zorzi Sbitaoglio, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v<br />

Zorzo Chargnelo, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Zorzo del Forn, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Zoto dicto Pupilo, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Zotto, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Zuan Antoni Pupìs, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Zuan Antonio del Biancho tesaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Zuan Antonio dela Picinella camararo, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Zuan Antonio Murisutte, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r<br />

Zuan Baffe, VenCatBCU1231/IV c. 1v<br />

Zuan Baldizar, VenmarBCU1275/II c. 36r<br />

Zuan Bastian de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Zuan bercandaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r<br />

Zuan Bernòs di borgo di Auleie, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

Zuan Blançe, UdiDuoBCU1200/VI c. 66v<br />

Zuan Blancholino, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Zuan Blanda de porta Chaschanan, UdiGerBCU1324 c. 12r<br />

Zuan Buyat, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v<br />

Zuan Chater de Cerset, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Zuan che fo di Lucha de Bressa, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Zuan Chiandit di Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 73v<br />

Zuan Chiarnel, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

Zuan Çili, UdiDuoBCU1200/VI c. 68r<br />

Zuan Cristant de Clauglian, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

563


564<br />

Zuan Culau, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Zuan Culusin di Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 73v<br />

Zuan Culusino, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

Zuan Daç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Zuan d-Antonio Grior, UdiCalBCU1348/V all. 5r c. 60<br />

Zuan de Aiel, UdiDuoBCU1200/VII c. 20r<br />

Zuan de Andriotis, UdiGerBCU1324 c. 5r<br />

Zuan de Bunìs de Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v<br />

Zuan de Campofuarmit, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Zuan de Chianal dela Tarvise abitador in Vençon, VenmarBCU1275/II c. 35v<br />

Zuan de Dignano, UdiGerBCU1324 c. 7r<br />

Zuan de Domenigo de Centa de Talmasons, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Zuan de dona Benvegnuda, UdiGerBCU1324 c. 12r<br />

Zuan de Grazan Garzot, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

Zuan de Marchisotto, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r<br />

Zuan de Marchuline, UdiDuoBCU1200/VI c. 63r<br />

Zuan de Marin, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

Zuan de Moist, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

Zuan de Moroglio di Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 9v<br />

Zuan de Pers, VenCatBCU1231/IV c. 2r; VenmarBCU1275/II c. 11r<br />

Zuan de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Zuan de Rasmis, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Zuan de Raynoldo, UdiDuoBCU1200/VII c. 18v<br />

Zuan de Sandri, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Zuan de Stiefin, VenmarBCU1275/II c. 42v<br />

Zuan de Zara, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Zuan de Zorzi Sbitaoglio, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v<br />

Zuan del Diès, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r<br />

Zuan del Iuri di Terenzan, UdiDuoBCU1200/VII c. 24v<br />

Zuan del Pilizon favro, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v<br />

Zuan del Sabadin, UdiDuoBCU1200/VII c. 15r<br />

Zuan del Stayner, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Zuan dela Fachina, UdiDuoBCU1200/VII c. 31v<br />

Zuan dele Monege murar, UdiDuoBCU1200/VII c. 13v<br />

Zuan della Tor, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Zuan Denele, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Zuan di Arman, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Zuan di Artigne chiavalar, UdiDuoBCU1200/VI c. 81v<br />

Zuan di Belon, UdiDuoBCU1200/VI c. 83v


Zuan di Boson, UdiGerBCU1324 c. 6r<br />

Zuan di Broli, UdiDuoBCU1200/VI c. 46v<br />

Zuan di Bunìs, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

Zuan di Chiavrilis, UdiDuoBCU1200/VI c. 68v<br />

Zuan di Chulau di Marcho chameraro, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Zuan di Clauglian, UdiDuoBCU1200/VI c. 64v<br />

Zuan di Denel, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r<br />

Zuan di Faedis filg Blas, UdiDuoBCU1200/VI c. 83v<br />

Zuan di Faedis filg chi fo di Cescho, UdiDuoBCU1200/VI c. 84r<br />

Zuan di Laurinzat, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r<br />

Zuan di Mantue, VenmarBCU1275/II c. 33v<br />

Zuan di Michel di Ponton, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v<br />

Zuan di Moises, UdiDuoBCU1200/VI c. 82r<br />

Zuan di Mont Falchon, CivBCU372 c. 1v<br />

Zuan di Muntichul, UdiDuoBCU1200/VI c. 50r<br />

Zuan di Muriale, UdiDuoBCU1200/VI c. 73v<br />

Zuan di Noieret, UdiDuoBCU1200/VI c. 64r<br />

Zuan di Pauli Minutìs, UdiDuoBCU1200/VI c. 61v<br />

Zuan di Rainot, UdiDuoBCU1200/VI c. 51r<br />

Zuan di Rivis, UdiDuoBCU1200/VI c. 66v<br />

Zuan di Sant Dinel, VenmarBCU1275/II c. 40v<br />

Zuan di Saray, UdiDuoBCU1200/VI c. 80r<br />

Zuan di Topalicho, UdiDuoBCU1200/VI c. 59r<br />

Zuan Dordul notario, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r<br />

Zuan Durlì di Quadern, UdiDuoBCU1200/VI c. 51v<br />

Zuan Durlì, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Zuan fary fradi di pre Michel, UdiDuoBCU1200/VI c. 66r<br />

Zuan filg chi fo di ser Durlì di ser Aitor, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v<br />

Zuan fio che fuo Benedeto da Ramanzaso, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Zuan fio che fuo Nicolò Morollio, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Zuan fiolo che fuo Marchuzo de Chiarpenet, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Zuan fiolo del dicto Marcho, VenmarBCU1275/II c. 8r<br />

Zuan fiolo Durì Scuino, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

Zuan Fiunum condam de Ramanzacho, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Zuan fo di Simon, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

Zuan Francesco tamesaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v<br />

Zuan Franzon de Porta de san Lazer, UdiDuoBCU1200/VII c. 30v<br />

Zuan Gisloni de Chiaschianan, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Zuan Guberto, UdiGerBCU1324 c. 11v<br />

565


566<br />

Zuan Malatascha, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Zuan Maria de Risan, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v<br />

Zuan Marie, VenmarBCU1275/II c. 6r<br />

Zuan Marin mulinaro fo de Risan, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r<br />

Zuan Meni, UdiGerBCU1324 c. 5v<br />

Zuan Moroglio de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 3r<br />

Zuan Munyti de Portis, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Zuan nodaro condam Gubertini, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Zuan Panian caligaro, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Zuan Paron che sta in Rauset, UdiDuoBCU1200/VII c. 30v<br />

Zuan Picinin chiavalar, UdiDuoBCU1200/VI c. 82r<br />

Zuan Pigulin, VenmarBCU1275/II c. 6v<br />

Zuan pillizaro de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 2r<br />

Zuan Rasmy, VenmarBCU1275/II c. 7v<br />

Zuan Raugna, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Zuan Razulin de Cavaç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Zuan rechamador di Greçan, UdiDuoBCU1200/VI c. 44v<br />

Zuan Riston di Venzon, VenmarBCU1275/II c. 22v<br />

Zuan sartor di borgo di Auleie, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r<br />

Zuan Sobetan, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r<br />

Zuan spadar, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Zuan Squin, UdiDuoBCU1200/VII c. 18r<br />

Zuan Tomaduz, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r<br />

Zuan Tomat, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

Zuan Toni di Chataldin, UdiDuoBCU1200/VI c. 90r<br />

Zuan Toni di Puscollo che sta in borgo de Glemona, UdiGerBCU1324 c. 1v<br />

Zuan Toni in Pupìs, UdiGerBCU1324 c. 2v; Zuan Antoni Pupìs, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

Zuan Zunuto de Ramanzaso, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Zuane Bestian, UdiGerBCU1324 c. 10v<br />

Zuane dela porta de Zividade, UdiGerBCU1324 c. 3r<br />

Zuani candelaro, UdiBatBCUospD c. 5r<br />

Zuanin di Premergàs, CivBCU372 c. 2r<br />

Zuanina de Zucho, UdiDuoBCU1200/VII c. 25r<br />

Zuanina mogler Pichull de Samonç, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Zuanina moiere che fuo de Monte strazarolo, UdiGerBCU1324 c. 6v<br />

Zuaniti de Manzan, UdiDuoBCU1200/VII c. 25v<br />

Zuanut, CivBCU372 c. 2r<br />

Zuanuti pilizaro de Prat Cluso, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Zubei, UdiBatBCUospl c. 17r


Zubet (dono), CivBCU372 c. 2r<br />

Zudia, UdiGerBCU1324 c. 10v<br />

Zui filgl che fo di Indrì, VenmarBCU1275/II c. 24v<br />

Zulian calzomit, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r<br />

Zulian di Coloret di Prat, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v<br />

Zulian sartor, UdiGerBCU1324 c. 3v<br />

Zulian, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v; VenmarBCU1275/II c. 17v<br />

Zulianeta fo de maistro Zuan spadar, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r<br />

Zunchunin, VenCatBCU1231/IV c. 2r<br />

Zunuto de Ramanzaso, UdiGerBCU1324 c. 7v<br />

Zupel de Lovaria, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v<br />

Zurzut, VenmarBCU1275/II c. 18v<br />

Zus, VenmarBCU1275/II c. 14r<br />

san Çane, UdiBatBCUospB c. 22v<br />

san Çoane, UdiBatBCUospB c. 20r<br />

san Çoani, UdiBatBCUospB c. 31v<br />

san Çuan, UdiBatBCUospB c. 11v<br />

san Çuane, UdiBatBCUospB c. 20v<br />

san Iervaso, UdiGerBCU1324 c. 13v<br />

san Luca, UdiBatBCUospB c. 22v<br />

san Marcho, UdiBatBCUospB c. 16r<br />

san Michiel, UdiGerBCU1324 c. 12r<br />

san Piero, UdiBatBCUospB c. 20r<br />

san Thomas, UdiBatBCUospB c. 35v<br />

san Thomaxo, UdiBatBCUospB c. 35r<br />

sancta Agita, UdiCalBCU1348bis c. 12v<br />

sancta Agneda, UdiCalBCU1348bis c. 40v<br />

sancta Berger, UdiBatBCUospH c. 10r<br />

sancta Catarina, UdiCalBCU1348bis c. 10r<br />

sancta Crosi, UdiCalBCU1348bis c. 12r<br />

sancta Lucia, UdiBatBCUospH c. 10r; UdiCalBCU1348bis c. 12r<br />

sancta Maria d-avost, UdiCalBCU1348bis c. 1v<br />

sancta Maria di Mont, UdiCalBCU1348bis c. 10r<br />

sancta Maria Madalena, UdiCalBCU1348bis c. 10r<br />

sancta Ursula, UdiCalBCU1348bis c. 36r<br />

sancte Agnetis, UdiBatBCUospl c. 2r<br />

sancte Clare, UdiBatBCUospH c. 9r<br />

sancte Marie, UdiBatBCUospH c. 9r; VenmarBCU1275/II c. 5r<br />

sancte Ursule, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

567


568<br />

sancti Iusti, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

sancti Laurentii, UdiBatBCUospH c. 9r<br />

sancti Luce, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

sancto Antonio abbate, UdiBatBCUospD c. 1r<br />

sancto Jheronimo, UdiBatBCUospD c. 1r<br />

sancto Pietro martire, UdiBatBCUospD c. 1r<br />

sancto Rocho, UdiBatBCUospD c. 2r<br />

sancto Zuan de zugno, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v<br />

sancto Zuane Baptista, UdiBatBCUospD c. 2r<br />

sanctorum Simonis e Iude, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

sant Andrea, UdiBatBCUospH c. 10r<br />

sant Antonio, UdiGerBCU1324 c. 8v<br />

sant Bortolomio, VenmarBCU1275/II c. 33v<br />

sant Çorç, VenmarBCU1275/II c. 34r<br />

sant Çuan Batiste, VenmarBCU1275/II c. 5v<br />

sant Çuan, UdiBatBCUospH c. VIr<br />

sant Gerussio, UdiGerBCU1324 c. 11r<br />

sant Gervaso et Protasio, UdiGerBCU1324 c. 1r<br />

sant Iacum, VenmarBCU1275/II c. 24r<br />

sant Marco, UdiBatBCUospH c. Vv<br />

sant Matie, VenmarBCU1275/II c. 23r<br />

sant Michel, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r<br />

sant Michel, VenmarBCU1275/II c. 14v<br />

sant Nicolau, UdiBatBCUospH c. 10r<br />

sant Stephin, UdiBatBCUospH c. Xr<br />

sant Thomat, UdiBatBCUospH c. 10r<br />

sant Tomat, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r<br />

sant Zorzi, UdiDuoBCU1200/VII c. 25v<br />

santa Crose, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

santa Maria de candelle, UdiDuoBCU1200/VII c. 30r<br />

santa Maria di Grazia, UdiGerBCU1324 c. 19v<br />

santa Maria, UdiGerBCU1324 c. 12v<br />

sant-Ana, UdiGerBCU1324 c. 8r<br />

santo Abram, UdiBatBCUospB c. 23r<br />

santo David, UdiBatBCUospB c. 23r<br />

santo Machor, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v<br />

santo Mathio, UdiBatBCUospH c. 9v<br />

santo Merchiol, UdiBatBCUospB c. 28v<br />

santo Nichulau, UdiBatBCUospl c. 5r


santo Nicolò, VenmarBCU1275/II c. 36v<br />

sent Antoni, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

sent Aremecor, UdiCalBCU1348bis c. 1v<br />

sent Bertolomeu, UdiCalBCU1348bis c. 46v<br />

sent Blas, CivBCU372 c. 2r<br />

sent Cancian, UdiCalBCU1348bis c. 1v<br />

sent Çorç, CivPorBCU216; UdiCalBCU1348bis c. 5v<br />

sent Çuan, UdiBatBCUospB c. 26v<br />

sent Eler, CivBCU372 c. 3v<br />

sent Endrat, UdiCalBCU1348bis c. 13v<br />

sent Florgan, UdiCalBCU1348bis c. 19r<br />

sent Francesco, UdiBatBCUospB c. 26v<br />

sent Iacum, CivPorBCU216; UdiCalBCU1348bis c. 10v<br />

sent Iust, UdiCalBCU1348bis c. 10r<br />

sent Jachum, CivBCU372 c. 1v<br />

sent Jacom, UdiBatBCUospB c. 26v<br />

sent Laurinç, UdiCalBCU1348bis c. 9v<br />

sent Marc, UdiCalBCU1348bis c. 3v<br />

sent Martin, CivBCU372 c. 1r; CivPorBCU216<br />

sent Martin, UdiCalBCU1348bis c. 2v<br />

sent Michel, CivBCU372 c. 3r; UdiCalBCU1348bis c. 1r<br />

sent Nichulau, UdiBatBCUospl c. 16v<br />

sent Niculau, UdiCalBCU1348bis c. 12v<br />

sent Pieri, UdiCalBCU1348bis c. 20v<br />

sent Piery, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r<br />

sent Quarin, CivPorBCU216; UdiCalBCU1348bis c. 52v<br />

sent Stiefin, UdiBCU435 c. 1r<br />

sent Zuan, CivBCU372 c. 2r; UdiDuoBCU1200/VI c. 77r<br />

sento Luzio, CivBCU372 c. 2r<br />

569


REPERtORIO tOPOnOmAstICO<br />

nel presente Repertorio toponomastico si raccolgono un’ampia scelta<br />

dei nomi di luogo che compaiono nei documenti friulani antichi della<br />

Biblioteca Civica. le località citate sono piuttosto ben distribuite, nella regione<br />

friulana, ma particolarmente frequente è l’indicazione di luoghi della<br />

città di <strong>Udine</strong> – borghi, rioni, porte, vie – e di località nelle sue immediate<br />

vicinanze. Ben rappresentata è l’area montana, soprattutto la Carnia, e il<br />

cividalese, anche con le Valli del natisone.<br />

Aichis, UdiFabBCUospl c. 8r, toponimo non identificato<br />

Aiel, UdiDuoBCU1200/VII c. 20r e Agel, UdiCalBCU1348bis c. 49v, ‘Aiello del Friuli’<br />

Albano, CivBCU372 c. 3v, ‘Albana’, in comune di Prepotto<br />

Albazane sot Sant Dinel, VenmarBCU1275/II c. 40v, ‘Albazzana (di san Daniele)’<br />

Alnico, UdiFabBCUospl c. 19v, ‘Alnicco’, in comune di moruzzo (mod. Dalnì)<br />

Alnit, VenCatBCU1231/IV c. 2r, ‘Alneto’, toponimo comune<br />

Amar, VenCatBCU1231/IV c. 2r e Amaro, VenmarBCU1275/II c. 36v, ‘Amaro’ in Carnia<br />

androna de sant Tomat, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r, ‘vicolo di san tommaso’ a <strong>Udine</strong><br />

Aquiglee, VenmarBCU1275/II c. 23r, Agulea, UdiGerBCU1324 c. 8v, Agulia, UdiGerBCU1324 c.<br />

7v, Auleie, UdiDuoBCU1200/VI c. 45r e Gulia, UdiGerBCU1324 c. 8r ‘Aquileia’<br />

Aramatia, UdiBatBCUospB c. 11v, ‘Arimatea’, località della Palestina<br />

Archian, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r, VenmarBCU1275/II c. 41v e Archan, UdimisBCUospH c.<br />

10r, ‘Arcano’, in comune di Rive d’Arcano<br />

Archie, VenmarBCU1275/II c. 15v, ‘Arca’, località non meglio specificata, forse presso Vico di Forni<br />

di sopra o di Forni di sotto (Vich in louch det Archie)<br />

Argis, UdiFabBCUospl c. 14v, ‘Ariis’, toponimo comune<br />

Artigne, UdiDuoBCU1200/VI c. 81, VenmarBCU1275/II c. 2r, Artenea, UdiFabBCUospl c. 3r e<br />

Dartigne, UdiDuoBCU1200/VI c. 59v, ‘Artegna’ (mod. Dartigne)<br />

Atims, UdiCalBCU1348bis c. 10v, UdiDuoBCU1200/VII c. 25v, ‘Attimis’<br />

Aunet, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r, località posta nei pressi di porta san lazzaro a <strong>Udine</strong><br />

Avenzon vd. Vençon<br />

Averla, VenmarBCU1275/II c. 23v, ‘Averla’, località non meglio identificata, probabilmente nelle<br />

vicinanze di majano (Mus di Pers abitador in Averla)<br />

Baiarzùs, VenmarBCU1275/II c. 16r, ‘Baiarzetto’, vicino Collina di Forni Avoltri (in Chiargne in


572<br />

la dete vile di Chuglinys in loc det Baiarzùs)<br />

Baivars, UdiGerBCU1324 c. 1v e Bayvars, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r, ‘Beivars’, in comune di <strong>Udine</strong><br />

Barghignis, VenmarBCU1275/II c. 26v, ‘Barchignis’, località non meglio identificata (j e vigne pueste<br />

in Barghignis)<br />

Basaldiele, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v, ‘Basaldella’, in comune di Campoformido<br />

Basegle in Forn, VenmarBCU1275/II c. 6r, ‘Baselia di Forni (di sotto)’<br />

Beglian, UdiDuoBCU1200/VI c. 83v, ‘Beano’, in comune di Codroipo<br />

Belgrado, UdiGerBCU1324 c. 13v, ‘Belgrado’, in comune di Varmo<br />

Bilçinins, CivmarBCU1223/176v, Bilçinico, CivmarBCU1223/176v, Bulginico,<br />

CivmarBCU1223/176r, ‘Bicinicco’<br />

Biziria, UdiDuoBCU1200/VII c. 22r, ‘via Rialto’ a <strong>Udine</strong><br />

Blauzo, UdiGerBCU1324 c. 4r, ‘Biauzzo’, in comune di Codroipo<br />

Blesan, UdiDuoBCU1200/VI c. 81v, ‘Blessano’, in comune di Basiliano<br />

Blete, VenmarBCU1275/II c. 40r, ‘Bleta’, toponimo non identificato<br />

bor d-Aulege, UdiFabBCUospl c. 22r, borcho d-Agolea, UdiFabBCUospl c. 15v, borgo di Auleie,<br />

UdiDuoBCU1200/VI c. 40r, borgo d-Aquilegia, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r e borc d-Aulega,<br />

UdiCalBCU1348bis c. 3v, ‘borgo Aquileia’ a <strong>Udine</strong><br />

borc di Graçan, UdiCalBCU1348bis c. 37v, ‘borgo Grazzano’ a <strong>Udine</strong><br />

borch del Fen, UdiFabBCUospl c. 7v e borgo del Fen, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r, ‘borgo del Fieno’<br />

a <strong>Udine</strong><br />

borgo d-Aquilegia Dentro, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r, ‘borgo Aquileia Dentro’ a <strong>Udine</strong><br />

borgo de Aquilegia de Fora, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v, ‘borgo Aquileia di Fuori’ a <strong>Udine</strong><br />

borgo de Giemona de Fora, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r, ‘borgo Gemona di Fuori’ a <strong>Udine</strong><br />

borgo de Giemona Dentro, UdiDuoBCU1200/VII c. 15v, ‘borgo Gemona Dentro’ a <strong>Udine</strong><br />

borgo di Glemona, UdiDuoBCU1200/VI c. 40v, UdiGerBCU1324 c. 2v e burgo Glemone, Udi-<br />

FabBCUospl c. 9r, ‘borgo Gemona’ a <strong>Udine</strong><br />

borgo di Santa Luzia, UdiGerBCU1324 c. 13r e burgo Sancte Lucie, UdiFabBCUospl c. 11v, ‘borgo<br />

di santa lucia’ a <strong>Udine</strong><br />

Braida, UdiCalBCU1348bis c. 7v, ‘Braida’, toponimo comune<br />

Brathiul, UdiDuoBCU1200/VII c. 9r, ‘Bertiolo’<br />

Brazà de Sora, UdiGerBCU1324 c. 3v, ‘Brazzacco di sopra’, in comune di moruzzo<br />

Brazà, UdiDuoBCU1200/VII c. 1r, VenmarBCU1275/II c. 14v, ‘Brazzacco’, in comune di moruzzo<br />

Brese, UdiDuoBCU1200/VI c. 81v, ‘Bressa’, in comune di Campoformido<br />

Broanzars, VenmarBCU1275/II c. 40v, ‘Bronzacco’, in comune di san Daniele del Friuli<br />

Brugnara, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v, ‘Brugnera’<br />

Budrio, UdiFabBCUospl c. 15v, UdiGerBCU1324 c. 9r, ‘Buttrio’<br />

Buie, UdiDuoBCU1200/VI c. 80r, VenmarBCU1275/II c. 13r e Buia, VenCatBCU1231/IV c.<br />

2r, ‘Buja’<br />

Bulzach, VenmarBCU1275/II c. 25r, ‘Bolzacco’, località nei pressi di segnacco di tarcento (in la


573<br />

vile di Segnà in louch che ven dit Bulzach)<br />

burgo Cividat, UdiFabBCUospl c. 13v, ‘borgo Cividale’ a <strong>Udine</strong><br />

burgo Superiori, UdimisBCUospH c. 9v, ‘borgo superiore’ a <strong>Udine</strong><br />

Buri, UdiCalBCU1348bis c. 2r e Bury, UdiDuoBCU1200/VI c. 61r, UdiFabBCUospl c. 18r, ‘Buttrio’<br />

Butinijs, CivBCU372 c. 1r, ‘Bottenicco’, in comune di moimacco<br />

Caliareçis, UdiCalBCU1348bis c. 41v, probabilmente corrisponde a Cialiarìis, a <strong>Udine</strong>, vd. della<br />

Porta (1991: 93 s.v. Cialirîs)<br />

Calvario, UdiBatBCUospB c. 11r, ‘Calvario’, monte in Palestina<br />

Canporis, VenmarBCU1275/II c. 7v, ‘Camporis’, toponimo non identificato<br />

Canùs, CivmarBCU1223/176v, ‘Canussio’, in comune di Varmo<br />

Cargnà, UdiCalBCU1348bis c. 33v, ‘Cargnacco’, in comune di Pozzuolo del Friuli<br />

Casinis, UdiDuoBCU1200/VI c. 44v, ‘Cascine’ borgo a <strong>Udine</strong><br />

Castel, UdimisBCUospH c. VIr, Chastel, VenmarBCU1275/II c. 40r e Chastello, UdiGerBCU1324<br />

c. 9r, ‘Castello’, toponimo comune<br />

Castilut, UdiDuoBCU1200/VII c. 24r, ‘Castellutto’, toponimo comune<br />

Cavodistrie, UdiDuoBCU1200/VI c. 61v, ‘Capodistria’ in slovenia<br />

Cereseit, VenmarBCU1275/II c. 17v, Cerset, UdiDuoBCU1200/VII c. 11r, Çerseit, VenmarBCU1275/<br />

II c. 42r, Çierseit, VenmarBCU1275/II c. 34v, Zereset, VenmarBCU1275/II c. 42v e Cerçeto,<br />

UdiFabBCUospl c. 13r, ‘Ceresetto’, in comune di martignacco (mod. Sarsêt)<br />

Cergneu, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v, Cergnio, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r e Cergneo,<br />

VenmarBCU1275/II c. 11r, ‘Cergneu’, in comune di nimis<br />

Cerneglons, UdiCalBCU1348bis c. 1r, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r, UdiFabBCUospl c. 14r e<br />

Zerneglons, UdiGerBCU1324 c. 2r, ‘Cerneglons’, in comune di Remanzacco<br />

Çerò di Iudri, CivBCU372 c. 4v, ‘Cerò (dello Judrio)’, in comune di Dolegna del Collio<br />

Chaminet, UdiCalBCU1348bis c. 46v, ‘Caminetto’, in comune di Buttrio<br />

Chanal de Resia, VenmarBCU1275/II c. 37v, ‘Canale di Resia’<br />

Chasotis, UdiCalBCU1348bis c. 57v, ‘Chiasottis’, in comune di mortegliano<br />

Chiamin, UdiDuoBCU1200/VI c. 61r, ‘Camino’, in comune di Buttrio<br />

Chiampfuarmit, VenmarBCU1275/II c. 18v e Campofuarmit, UdiGerBCU1324 c. 5v, ‘Campoformido’<br />

Chianal dela Tarvise, VenmarBCU1275/II c. 35v, ‘Canale di tarvisio, Val Canale’<br />

Chianal, VenmarBCU1275/II c. 2r, ‘Canale’, toponimo comune, forse ancora ‘Val Canale’<br />

Chianfuarmit, UdiDuoBCU1200/VII all. 2 e Canformido, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r, ‘Campoformido’<br />

Chiarandis, VenmarBCU1275/II c. 23r, ‘Chiarandis’, toponimo comune<br />

Chiargne, VenmarBCU1275/II c. 16r, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v, Cargna, UdiGerBCU1324 c.<br />

5r e Carnea, UdiFabBCUospl c. 15v, ‘Carnia’<br />

Chiarpà, VenmarBCU1275/II c. 27r, ‘Carpacco’, in comune di Dignano<br />

Chiarpenet, UdiGerBCU1324 c. 5v, ‘Carpeneto’, in comune di Pozzuolo del Friuli<br />

Chiasarse, VenmarBCU1275/II c. 42r, ‘Casarsa della Delizia’


574<br />

Chiaschianan, UdiGerBCU1324 c. 3v e Casscanano, UdiFabBCUospl c. 13v, ‘Castellana’ a <strong>Udine</strong><br />

Chiavaz, VenmarBCU1275/II c. 2v e Cavaç, UdiCalBCU1348bis c. 28r, VenCatBCU1231/IV c.<br />

2r, ‘Cavazzo Carnico’<br />

Chiavorià, VenmarBCU1275/II c. 24v, ‘Caporiacco’, in comune di Colloredo di montalbano<br />

Chiavriglis, UdiDuoBCU1200/VI c. 63v e Chaprilis, UdiGerBCU1324 c. 11v, ‘Chiavris’ borgo di<br />

<strong>Udine</strong><br />

Chistiel di Porpet, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r, Castel di Porpet, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r,<br />

‘Castello’, in comune di Porpetto<br />

Chistilir, UdiDuoBCU1200/VI c. 60r, ‘Castellerio’, in comune di Pagnacco<br />

Chuglinys, VenmarBCU1275/II c. 16r, forse ‘Collina’, in comune di Forni Avoltri<br />

Chuinys in Chiargne, VenmarBCU1275/II c. 16r, Chuginys, VenmarBCU1275/II c. 25r, ‘Quinis<br />

in Carnia’, in comune di Enemonzo<br />

Çichugnins, VenmarBCU1275/II c. 41r, Cichugnìs, VenmarBCU1275/II c. 34r e Çuchunins,<br />

VenmarBCU1275/II c. 38r, ‘Ciconicco’, in comune di Fagagna<br />

Cisidor, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r, luogo posto nei pressi di porta Cisis a <strong>Udine</strong><br />

Cisis, UdiDuoBCU1200/VI c. 73r, ‘Cisis’ in borgo Grazzano a <strong>Udine</strong><br />

Cividat, UdiFabBCUospl c. 1r, Zividat, UdiGerBCU1324 c. 11v, Cividal, UdiDuoBCU1200/VII<br />

c. 1r e Civitate, CivmarBCU1223/176r, ‘Cividale del Friuli’ (Civitas Austriae)<br />

Clauglan, UdiCalBCU1348bis c. 4r, Clauglian, UdiDuoBCU1200/VI c. 64v e Clauglano, UdimisBCUospH<br />

c. 10v, ‘Clauiano’, in comune di trivignano <strong>Udine</strong>se<br />

Codignola, UdiDuoBCU1200/VII c. 22v, ‘Codignola’ località non meglio identificata<br />

Codroipo, UdiDuoBCU1200/VII c. 26v, ‘Codroipo’<br />

Coloreit, VenmarBCU1275/II c. 41v, ‘Colloredo’, toponimo comune, qui probabilmente ‘Colloredo<br />

di montalbano’<br />

Coloret di Prat, UdiDuoBCU1200/VII c. 9v, ‘Colloredo di Prato’, in comune di Pasian di Prato<br />

Comeglian, UdiDuoBCU1200/VII c. 26r, ‘Comeglians’ in Carnia<br />

Como, UdiDuoBCU1200/VI c. 75v, ‘Como’ città della lombardia<br />

Çompika, CivmarBCU1223/176r, ‘Zompicchia’, in comune di Codoipo o forse, più facilmente,<br />

‘Zompitta’, in comune di Reana del Rojale<br />

Concordia, UdiDuoBCU1200/VII c. 20r, VenmarBCU1275/II c. 1v, ‘Concordia sagittaria’<br />

contrada de san Christoforo, UdiGerBCU1324 c. 12r, ‘borgo san Cristoforo’ a <strong>Udine</strong><br />

Cormon, VenmarBCU1275/II c. 27v (?)<br />

Cormor, UdiCalBCU1348bis c. 17v, UdiDuoBCU1200/VI c. 61v, ‘Cormor’ torrente<br />

cort del Patriarca, UdimisBCUospH c. 6r, ‘corte del Patriarca’ a <strong>Udine</strong><br />

Cortal, UdiDuoBCU1200/VI c. 67v, ‘Cortale’, in comune di Reana del Rojale<br />

Cosiço, CivPorBCU216, ‘Cosizza’, in comune di san leonardo, Valli del natisone<br />

Cramarys, UdiFabBCUospl c. 6r, ‘Cramariis’ a <strong>Udine</strong><br />

Cravoret, CivBCU372 c. 3r, ‘Craoretto’, in comune di Prepotto (mod. Craurêt)<br />

Cremona, UdiFabBCUospl c. 16r, ‘Cremona’ in lombardia


575<br />

Çucho, UdiDuoBCU1200/VI c. 84r, ‘Zucco’, in comune di Faedis<br />

Çuchunìs, UdiDuoBCU1200/VI c. 61r, ‘Ciconicco’, in comune di Fagagna<br />

Çulg, VenCatBCU1231/IV c. 2r, ‘Zuglio’ in Carnia<br />

Culugnie, UdiDuoBCU1200/VI c. 70r, Culugna, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r, ‘Colugna’, in<br />

comune di tavagnacco<br />

Cusian, UdiDuoBCU1200/VII c. 8r, probabilmente ‘Coseano’<br />

Cusignà, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r, UdiGerBCU1324 c. 8v, ‘Cussignacco’, in comune di <strong>Udine</strong><br />

Dartigne vd. Artigne<br />

Derneçaco, CivmarBCU1223/176v, ‘Darnazzacco’, in comune di Cividale del Friuli<br />

Dignano, UdiGerBCU1324 c. 7r, ‘Dignano’<br />

Dobra, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r, ‘Castel Dobra’ in slovenia presso Cormons<br />

Dogne, VenmarBCU1275/II c. 3v, ‘Dogna’<br />

Entrapis, UdiDuoBCU1200/VI c. 59, ‘Entrampo’, in comune di Ovaro<br />

Faedis, UdiDuoBCU1200/VI c. 39r e Fagedis, UdiFabBCUospl c. 22v, ‘Faedis’<br />

Faiagnie, UdiDuoBCU1200/VI c. 61r, Fagagna, UdiDuoBCU1200/VII c. 7v, UdiCalBCU1348bis<br />

c. 45r, Faganya, CivmarBCU1223/176r, Foiognia, UdiDuoBCU1200/VI c. 60r e Fagagno,<br />

CivBCU372 c. 1v, ‘Fagagna’<br />

Farle, VenmarBCU1275/II c. 23v, ‘Farla’, in comune di majano<br />

Felet, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r, ‘Feletto Umberto’, in comune di tavagnacco<br />

Feletis, UdiCalBCU1348bis c. 13r, ‘Feletis’, in comune di Bicinicco, ma toponimo comune<br />

Firman, CivBCU372 c. 2r, UdiGerBCU1324 c. 6v, ‘Firmano’, in comune di Premariacco<br />

Flaiban, UdiDuoBCU1200/VI c. 83v, ‘Flaibano’<br />

Florentia, UdiFabBCUospl c. 4r, ‘Firenze’<br />

Flumignian, UdiDuoBCU1200/VI c. 74r e Flumigian, UdiFabBCUospl c. 5r, ‘Flumignano’, in<br />

comune di talmassons<br />

Fontana Bona, UdiDuoBCU1200/VII c. 15v, ‘Fontanabona’, in comune di Pagnacco<br />

Foran, VenmarBCU1275/II c. 13v, ‘Forame’, toponimo comune<br />

Forghiarie, VenmarBCU1275/II c. 40r e Forglarie, VenCatBCU1231/IV c. 2r, ‘Forgaria nel Friuli’<br />

Forn di Sot, VenmarBCU1275/II c. 25v, ‘Forni di sotto’<br />

Forn di Super, VenmarBCU1275/II c. 6r, ‘Forni di sopra’<br />

Foro, CivmarBCU1223/176v, relativo a Forum Iulii quindi ‘Cividale del Friuli’<br />

Forovetri, UdiFabBCUospl c. 1r, ‘mercatovecchio’ a <strong>Udine</strong><br />

Fosdanova, UdiFabBCUospl c. 7v, toponimo non identificato<br />

Françe, UdiDuoBCU1200/VI c. 66r, ‘Francia’<br />

Galarian, UdiGerBCU1324 c. 11v, ‘Galleriano’, in comune di lestizza<br />

Giaglan, CivBCU372 c. 1r, Gieglan, CivBCU372 c. 2r, Gelian, CivBCU836/G e Galano,<br />

CivmarBCU1223/176v, ‘Gagliano’, in comune di Cividale del Friuli<br />

Glemone, UdiDuoBCU1200/VI c. 80r, VenmarBCU1275/II c. 2v e Glemona, UdimisBCUospH<br />

c. Vr, ‘Gemona del Friuli’


576<br />

Glezo di Cargna, VenmarBCU1275/II c. 37v, ‘Glezzo di Carnia’, toponimo non identificato<br />

Glu Saintz, VenmarBCU1275/II c. 14r, ‘I santi’, toponimo non identificato<br />

Gnespolet, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v, ‘nespoledo’, in comune di lestizza<br />

Godie, UdiDuoBCU1200/VI c. 82r e Godio, CivBCU372 c. 3v, ‘Godia’, in comune di <strong>Udine</strong><br />

Grandens, UdiFabBCUospl c. 14v, UdiGerBCU1324 c. 6v, ‘Grandens’ località distrutta in comune<br />

di Reana del Rojale<br />

Grazan de Fora, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v, ‘Grazzano di Fuori’ a <strong>Udine</strong><br />

Greçan, UdiFabBCUospl, UdiDuoBCU1200/VI c. 40v, Graçano, UdiFabBCUospl c. 5r e Grazan,<br />

UdimisBCUospH c. IXv, c. 5r, ‘Grazzano’ a <strong>Udine</strong><br />

Gridischie, UdiDuoBCU1200/VI c. 81v, ‘Gradisca’, in comune di sedegliano<br />

Griglions, UdiDuoBCU1200/VI c. 75v, Grilions, UdiGerBCU1324 c. 9v e Griglons, UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 81v, UdiGerBCU1324 c. 10v, ‘Grions’, toponimo comune, qui probabilmente ‘Grions del<br />

torre’, in comune di Povoletto<br />

Grivas, UdiGerBCU1324 c. 3r, ‘Grivas’ località nei pressi di porta Cividale a <strong>Udine</strong><br />

Grupignan, UdiCalBCU1348bis c. 37r e Grupignano, UdiFabBCUospl c. 19v, ‘Grupignano’, in<br />

comune di Cividale del Friuli<br />

Guina del Chanal de Resia, VenmarBCU1275/II c. 37v, ‘Guina del Canale di Resia’, toponimo non<br />

identificato<br />

Gurisa, UdiGerBCU1324 c. 8v, ‘Gorizia’<br />

Iamnic, UdiCalBCU1348bis c. 50r, probabilmente ‘Jalmicco’, in comune di Palmanova<br />

In Baiarzis, VenmarBCU1275/II c. 26r, ‘In Baiarzis’, località nei pressi di Quinis di Enemonzo (in<br />

la vile Chuginys in loc det In Baiarzis)<br />

In Pignan, VenmarBCU1275/II c. 40r, ‘In Pignano’, località nei pressi di Ragogna (in Righugne in<br />

loc det In Pignan)<br />

In Prat, VenmarBCU1275/II c. 33r, ‘In Prato’, toponimo molto comune; qui si tratta di una località<br />

nei pressi di tolmezzo (in Tumiez in loc det In Prat)<br />

Inchiaroi, VenmarBCU1275/II c. 35r e Incaroi, VenmarBCU1275/II c. 11r, ‘(Val di) Incaroio’ cioè<br />

‘Paularo’<br />

Inpeç, VenCatBCU1231/IV c. 2r, ‘Ampezzo’ in Carnia<br />

Inplan, VenmarBCU1275/II c. 2v, ‘Implans’, in comune di Dogna<br />

Iudri, CivBCU372 c. 4v, ‘Judrio’ torrente<br />

Iudri, CivBCU372 c. 4v, ‘Judrio’, torrente<br />

Jerusalem, UdiBatBCUospB c. 11v, ‘Gerusalemme’ in Palestina<br />

Kastilico, CivmarBCU1223/176r, ‘Castellutto’, toponimo comune<br />

La Pisanda, VenmarBCU1275/II c. 18v, ‘la Pissanda’, località nei pressi di Venzone (teren ditto La<br />

Pisanda)<br />

Lach, VenmarBCU1275/II c. 23v, ‘lago’, località nei pressi di majano (un chianp puest in Maian<br />

in loc det Lach)<br />

Laiboch, VenmarBCU1275/II c. 38v, forse ‘laibacco’, in comune di Colloredo di montalbano


577<br />

Langorgis, VenmarBCU1275/II c. 24v, ‘Angoris’, toponimo comune<br />

Latisana, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v, UdiGerBCU1324 c. 4v, ‘latisana’<br />

Lauçac, UdiCalBCU1348bis c. 1r e Lauçà, UdiCalBCU1348bis c. 20v ‘lauzacco’, in comune di<br />

Pavia di <strong>Udine</strong><br />

Lauzana, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r, ‘lauzzana’, in comune di Colloredo di montalbano<br />

Lavarian, UdiDuoBCU1200/VII c. 25r, UdimisBCUospH c. 7r, ‘lavariano’, in comune di mortegliano<br />

Laypà, UdiDuoBCU1200/VII c. 18r, ‘laipacco’ a <strong>Udine</strong><br />

Lisono, UdiFabBCUospl c. 7v, ‘lissone’ nei pressi di loncon, nel Portogruarese<br />

Liula, VenmarBCU1275/II c. 42r, ‘liola’, toponimo comune, qui probabilmente località nei pressi<br />

di Colloredo di montalbano<br />

Loch, UdischBCUospD c. 5r, ‘loc’, in comune di Pulfero, Valli del natisone<br />

Lovarie, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r, Lovaria, UdiGerBCU1324 c. 1r e Lovarga, UdiCalBCU1348bis<br />

c. 11v, ‘lovaria’, in comune di Pradamano<br />

Lumignà, UdiCalBCU1348bis c. 56v, Lumignà, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v, ‘lumignacco’, in<br />

comune di Pavia di <strong>Udine</strong><br />

Luminàs, UdiGerBCU1324 c. 4r, località nei pressi di Vendasio di tricesimo (in le pertinencie de<br />

monestero in lugo nominado Luminàs)<br />

Macilis, UdiCalBCU1348bis c. 20v, ‘macilis’, toponimo comune<br />

Magredis, UdiFabBCUospl c. 12r, ‘magredis’, in comune di Povoletto<br />

Maian, VenmarBCU1275/II c. 25r, ‘majano’<br />

Malbeargio, CivBCU372 c. 2r, località non meglio precisata nelle vicinanze di Cividale del Friuli<br />

Malborget, VenmarBCU1275/II c. 27r, ‘malborghetto’<br />

Male Cumpichie, UdiDuoBCU1200/VI c. 51v, Malacimpicha, UdimisBCUospH c. IXv e Malazompichia,<br />

UdiGerBCU1324 c. 6v, ‘Zompicchia’, in comune di Codroipo (con pref. slov. mala ‘piccolo’)<br />

Malla Tavilla, UdiGerBCU1324 c. 2v, ‘mala tavella’ nei pressi di porta della Cascina a <strong>Udine</strong> (in<br />

le partenenzie dela porta della Chasina in lugo che se clama Malla Tavilla), vd. della Porta (1991:<br />

85); qui Malla, a differenza del precedente formante mala per Malazompichia, indica ‘cattivo,<br />

arido’, quindi ‘prato cattivo, campagna cattiva’<br />

Manià, UdiDuoBCU1200/VI c. 59v, VenmarBCU1275/II c. 5r e Maniacho, UdiDuoBCU1200/<br />

VII c. 15v, ‘maniago’<br />

Mantue, VenmarBCU1275/II c. 3v, ‘mantova’ in lombardia<br />

Manzan, UdiDuoBCU1200/VII c. 25v, ‘manzano’<br />

Manzinel, UdiDuoBCU1200/VII c. 21v e Manzigello, UdiGerBCU1324 c. 9r, ‘manzinello’, in<br />

comune di manzano<br />

Maran, UdiCalBCU1348bis c. 37v, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r e Marano, UdimisBCUospH c.<br />

10v, ‘marano lagunare’<br />

Martignà, UdiDuoBCU1200/VI c. 46r, UdiFabBCUospl c. 11r, VenmarBCU1275/II c. 42v,<br />

‘martignacco’


578<br />

Medan, UdiDuoBCU1200/VII c. 26r, probabilmente ‘medana’ di Castel Dobra in slovenia<br />

Mels, UdiDuoBCU1200/VI c. 72r, VenmarBCU1275/II c. 34r, ‘mels’, in comune di Colloredo di<br />

montalbano; Mels, UdiGerBCU1324 c. 10r<br />

Merarul, UdiDuoBCU1200/VII c. 18r e Merdargul, UdiCalBCU1348bis c. 25r, ‘merarolo’, in<br />

comune di trivignano <strong>Udine</strong>se<br />

Merchiat Novo, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v, Mercà Novo, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r e Merchado<br />

Novo, UdiGerBCU1324 c. 11r, ‘mercato nuovo’ a <strong>Udine</strong><br />

Merchiat Viery, UdiDuoBCU1200/VI c. 47v, Mercat Vieri, UdiFabBCUospl c. 14r e Mercà Vechio,<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 1r, ‘mercato Vecchio’ a <strong>Udine</strong><br />

Merco, UdiFabBCUospl c. 21r, località non meglio precisata<br />

Meret di Tomba, UdiDuoBCU1200/VII c. 15v, ‘mereto di tomba’<br />

Merlana, UdiFabBCUospl c. 14v, toponimo comune<br />

Midieis, VenmarBCU1275/II c. 3r, ‘mediis’, in comune di socchieve<br />

Midiga, UdiCalBCU1348bis c. 31v, ‘medea’<br />

Midiguça, UdiCalBCU1348bis c. 1v, ‘medeuzza’, in comune di san Giovanni al natisone<br />

Milan, UdiDuoBCU1200/VI c. 62v, ‘milano’ in lombardia<br />

Moç vd. Muez<br />

Modolet, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v, Modoleto, UdiGerBCU1324 c. 1r e Modoledo, Udi-<br />

GerBCU1324 c. 10v, ‘modoletto’, in comune di Pagnacco<br />

Modot, UdiFabBCUospl c. 14r, ‘modotto’, in comune di moruzzo<br />

Mont Falchon, CivBCU372 c. 1v e Monfalcon, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v, ‘monfalcone’<br />

monte Lastri, UdiFabBCUospl c. 9v, toponimo di <strong>Udine</strong> non identificato<br />

Montegnà, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r, UdiGerBCU1324 c. 5v, ‘montegnacco’, in comune di<br />

Cassacco<br />

Montenars, VenmarBCU1275/II c. 2v, ‘montenars’<br />

Monteregali, VenmarBCU1275/II c. 38v, ‘montereale Valcellina’<br />

Montina, CivmarBCU1223/176r, ‘montina’, in comune di torreano di Cividale<br />

Morsan, UdiCalBCU1348bis c. 40v, ‘morsano al tagliamento’<br />

Morteglian, UdiDuoBCU1200/VI c. 45r, ‘mortegliano’<br />

Muez, VenmarBCU1275/II c. 2r e Moç, UdimisBCUospH c. VIIIr, VenCatBCU1231/IV c. 1v,<br />

‘moggio <strong>Udine</strong>se’<br />

Mugmacho, CivmarBCU1223/176r, ‘moimacco’<br />

Muris, UdiCalBCU1348bis c. 6v, ‘muris’, toponimo comune, probabilmente qui nelle vicinanze<br />

di Percoto<br />

Muruço, UdiDuoBCU1200/VI c. 61r, ‘moruzzo’<br />

Murzignis, VenmarBCU1275/II c. 14r, ‘murzignis’, toponimo non identificato<br />

Nimis, UdiDuoBCU1200/VI c. 90r, ‘nimis’<br />

Nogaret, UdiCalBCU1348bis c. 35r e Noiaret, UdiDuoBCU1200/VI c. 60r, ‘nogaredo’, toponimo<br />

comune, qui probabilmente nogaredo di Prato in comune di Pasian di Prato<br />

Orgnan, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v, VenmarBCU1275/II c. 43r, ‘Orgnano’, in comune di Basiliano


579<br />

Orsaria, CivmarBCU1223/176v, ‘Orsaria’, in comune di Premariacco<br />

Ortal, CivBCU372 c. 3v, località non meglio precisata nelle vicinanze di Cividale del Friuli<br />

Ovedàs, VenCatBCU1231/IV c. 2r, ‘Ovedasso’, in comune di moggio <strong>Udine</strong>se<br />

Padiar, UdiDuoBCU1200/VI c. 51v, UdiFabBCUospl c. 5r, ‘Paderno’, in comune di <strong>Udine</strong><br />

Padua, UdiBCU373, UdiFabBCUospl c. 14r, ‘Padova’<br />

Pagnà, UdiDuoBCU1200/VII c. 15r, ‘Pagnacco’<br />

Palazo, UdiDuoBCU1200/VII c. 26r, ‘Palazzo’ località indicata presso monfalcone<br />

Palut, VenmarBCU1275/II c. 10r, ‘Paludo’, toponimo comune<br />

Pantianins, UdiDuoBCU1200/VII all. 1 e Panthianìs, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r, ‘Pantianicco’<br />

Paradìs, UdiBatBCUospB c. 25r e Paravìs, UdiBatBCUospB c. 25v, ‘Paradiso, dimora del signore’<br />

Parma, UdiDuoBCU1200/VII c. 14v, ‘Parma’<br />

Pasiglian di Prat, UdiDuoBCU1200/VII c. 8r, ‘Pasian di Prato’<br />

Pasiglian Sclavanescho, UdiDuoBCU1200/VI c. 51v, ‘Pasiano schiavonesco, Basiliano’<br />

Pasiglian, UdiDuoBCU1200/VI c. 81v e Pasilgan, UdiFabBCUospl c. 15v, ‘Basiliano’ o ancora<br />

‘Pasian di Prato’<br />

Pasons, UdiDuoBCU1200/VI c. 59v, ‘Passons’, in comune di Pasian di Prato<br />

Pavia, UdiCalBCU1348bis c. 4v, UdimisBCUospH c. Vr e Pavie, UdiDuoBCU1200/VI c. 61r,<br />

‘Pavia di <strong>Udine</strong>’<br />

Peglonis, VenCatBCU1231/IV c. 2r, ‘Peonis’, in comune di trasaghis<br />

Peliparijs vd. Pilizarie<br />

Percut, UdiCalBCU1348bis c. 1r, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v, UdimisBCUospH c. 6v, Pircut,<br />

UdiDuoBCU1200/VII c. 21r e Percuto, VenmarBCU1275/II c. 43r, ‘Percoto’, in comune di<br />

Pavia di <strong>Udine</strong><br />

Pers, VenCatBCU1231/IV c. 2r, VenmarBCU1275/II c. 3v, ‘Pers’, in comune di majano<br />

Persergan, UdiCalBCU1348bis c. 2v e Preserian, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r, ‘Persereano’, in<br />

comune di Pavia di <strong>Udine</strong><br />

Pertistan, VenCatBCU1231/IV c. 1v e Partistagno, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v, ‘Partistagno’, in<br />

comune di Attimis<br />

Piasenza, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r, ‘Piacenza’<br />

Pilizarie, UdiDuoBCU1200/VII c. 3r e Peliparijs, UdimisBCUospH c. 10v, ‘Pelliccerie’ a <strong>Udine</strong><br />

Pistoyo, UdimisBCUospH c. 10v, ‘Pistoia’<br />

Placentia, UdiFabBCUospl c. 3v, ‘Piacenza’<br />

Plain, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r e Plaino, UdiGerBCU1324 c. 3v, ‘Plaino’, in comune di Pagnacco<br />

Pleç, CivPorBCU216, ‘Plezzo, Bovec’ in slovenia<br />

Plev di Sach, VenmarBCU1275/II c. 13r e Pleff de Sach, VenmarBCU1275/II c. 36v, ‘Pieve di<br />

sacco’, toponimo non identificato, a meno che non si tratti di ‘Piove di sacco’, vicino Padova<br />

Pluern, VenmarBCU1275/II c. 2r, Pluorn, VenCatBCU1231/IV c. 1r e Pluverno, VenmarBCU1275/<br />

II c. 18v, ‘Pioverno’, in comune di Venzone<br />

Pocech, UdimisBCUospH c. 7v e Pocecho, UdiDuoBCU1200/VII c. 25r, ‘Pozzecco’, in comune di


580<br />

Bertiolo<br />

Poglian, UdiDuoBCU1200/VII c. 24r, ‘Pogliano’ località indicata nei pressi di martignacco<br />

Porpet, UdiDuoBCU1200/VI c. 47r, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r, ‘Porpetto’<br />

porta Brosana, CivmarBCU1223/176r, ‘porta Brossana’ a Cividale del Friuli<br />

porta de Bono, UdiGerBCU1324 c. 5r, ‘porta del Bon’ a <strong>Udine</strong><br />

porta de Cividat, UdiGerBCU1324 c. 1r e porta de Zividade, UdiGerBCU1324 c. 3r, ‘porta Cividale’<br />

a <strong>Udine</strong><br />

porta de S. Antonio, UdiDuoBCU1200/VII c. 19r, ‘porta sant’Antonio’ a <strong>Udine</strong><br />

porta de S. Maria, UdiDuoBCU1200/VII c. 10r, ‘porta di santa maria’ a <strong>Udine</strong><br />

porta de Sotto (de Vençon), VenmarBCU1275/II c. 11r, ‘Porta di sotto (di Venzone)’<br />

porta de Vilalta, UdiDuoBCU1200/VII c. 11v e porta de Villalta, UdiGerBCU1324 c. 3v, ‘porta<br />

Villalta’ a <strong>Udine</strong><br />

porta della Chasina, UdiGerBCU1324 c. 2v, ‘porta della Cascina’ a <strong>Udine</strong><br />

porta di Chascanan, UdimisBCUospH c. IXv e porta de Caschanan, UdiGerBCU1324 c. 12r, Udi-<br />

DuoBCU1200/VII c. 10v, ‘porta Castellana’ a <strong>Udine</strong><br />

porta di Sant Zineyt, VenmarBCU1275/II c. 17v, ‘Porta di san Zineto’ a Venzone<br />

porta di Vilalta, UdiFabBCUospl c. 5r, ‘Porta Villalta’ a <strong>Udine</strong><br />

porta Nova, UdiFabBCUospl c. 9r, ‘porta nuova’ a <strong>Udine</strong><br />

porta Sancti Laçari, UdiFabBCUospl c. 2r, ‘porta san lazzaro’ a <strong>Udine</strong><br />

Portogruar, VenmarBCU1275/II c. 10v, ‘Portogruaro’, vd. anche Puart<br />

Povolet, UdiDuoBCU1200/VI c. 58r, ‘Povoletto’<br />

Pramper, UdiGerBCU1324 c. 5v, ‘Prampero’, in comune di magnano in Riviera (collo de Pramper)<br />

Prapot, CivBCU372 c. 1r, ‘Prepotto’<br />

Prat Clus, UdiDuoBCU1200/VI c. 45r, Praclùs, UdiGerBCU1324 c. 7r, Prat Cluso, UdiGerBCU1324<br />

c. 1r e Pracluso, UdiFabBCUospl c. 11v, ‘Pracchiuso’ a <strong>Udine</strong><br />

Prat dal Dues, UdiGerBCU1324 c. 2r, ‘prato del Dosso’ in località san Gottardo a <strong>Udine</strong> (uno prato<br />

lo qual vien chiamat Prat dal Dues)<br />

Prat del Signor, VenmarBCU1275/II c. 26r, ‘Prato del signore’, località nei pressi di Pioverno di<br />

Venzone<br />

Prat di Lach, VenmarBCU1275/II c. 5r, ‘Prato di lago’, località non meglio identificata<br />

Prat di Tarzient, VenmarBCU1275/II c. 25r, ‘Prato di tarcento’, probabilmente ‘Pradielis’, in<br />

comune di lusevera<br />

Prat di Tomba, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r, ‘Prato di tomba’, terreno indicato nei pressi di porta<br />

Cisis a <strong>Udine</strong><br />

Pratta, VenmarBCU1275/II c. 7v, ‘Prata (di Pordenone)’<br />

Predeman, UdiCalBCU1348bis c. 7v, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r, UdimisBCUospH c. 9v e<br />

Predoman, UdiDuoBCU1200/VII c. 20v, ‘Pradamano’<br />

Premergas, CivBCU372 c. 2r, ‘Premariacco’<br />

Preon di Chiargne, VenmarBCU1275/II c. 2r, ‘Preone (di Carnia)’


581<br />

Preserian vd. Persergan<br />

Prestent, CivmarBCU1223/176r, ‘Prestento’, in comune di torreano di Cividale<br />

Prodolon, UdiDuoBCU1200/VII c. 8v, ‘Prodolone’, in comune di san Vito al tagliamento<br />

Provisan, UdiDuoBCU1200/VII c. 7r, ‘Provesano’, in comune di san Giorgio della Richinvelda<br />

Puart, UdiDuoBCU1200/VI c. 62v, ‘Portogruaro’, vd. anche Portogruar<br />

puarte di Chusignà, UdiFabBCUospl c. 16r, puarte di Cusignià, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v, porta<br />

de Cusignà, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v e porta de Cusignà, UdiGerBCU1324 c. 6v, ‘porta<br />

Cussignacco’ a <strong>Udine</strong><br />

puarte di Cisis, UdiDuoBCU1200/VI c. 64r, porta de Cisis, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r e porta di<br />

Çisa, UdiCalBCU1348bis c. 56r, ‘porta Cisis’ a <strong>Udine</strong><br />

puarte di Roncho, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r, porta da Ronc, UdiCalBCU1348bis c. 18r e porta de<br />

Roncho, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r, UdiFabBCUospl c. 23r, ‘porta Ronchi’ a <strong>Udine</strong><br />

puarte di Sent Laçer, UdiDuoBCU1200/VI c. 57v, porta de S. Lazero, UdiDuoBCU1200/VII c. 13r,<br />

‘porta san lazzaro’ a <strong>Udine</strong><br />

Puçulg, UdiCalBCU1348bis c. 33v e Puzulg, UdiDuoBCU1200/VII c. 25r, ‘Pozzuolo del Friuli’<br />

Puertis, VenmarBCU1275/II c. 2r, Puartis, VenmarBCU1275/II c. 18v e Portis, VenCatBCU1231/<br />

IV c. 2r, ‘Portis’, in comune di Venzone<br />

Purgesino, CivmarBCU1223/176v, ‘Purgessimo’, in comune di Cividale del Friuli<br />

Purgitori, UdiFabBCUospl c. di guardia, ‘Purgatorio, luogo dove si scontano i peccati’<br />

Purzie, VenmarBCU1275/II c. 10r, ‘Porcia’<br />

Pusquel, UdiDuoBCU1200/VI c. 44v, UdiFabBCUospl c. 6r, Puschole, UdiDuoBCU1200/VII c.<br />

7v, Puscholo, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v, Puschiol, UdiBatBCUospB c. 36r e Puscollo, UdiGer-<br />

BCU1324 c. 1v ‘Poscolle’ a <strong>Udine</strong><br />

Quadern, UdiDuoBCU1200/VI c. 51v, ‘Coderno’, in comune di sedegliano<br />

Quals, CivmarBCU1223/176r e Quall, VenCatBCU1231/IV c. 2r, ‘Qualso’, in comune di Reana<br />

del Rojale<br />

Quel (che ven det) Dela Guardie, VenmarBCU1275/II c. 14v, ‘Colle (che viene detto) Della Guardia’,<br />

località non meglio identificata<br />

Quel Alt, VenmarBCU1275/II c. 3r, ‘Collalto’, in comune di tarcento<br />

Quel Cort, VenmarBCU1275/II c. 25r, ‘Col Corto’, località probabilmente nei pressi di tarcento<br />

(loc det Quel Cort)<br />

Quel di Lat, VenmarBCU1275/II c. 24r, ‘Col di lago’, località nei pressi di majano (in la vile di<br />

Maian in louch che ven det Quel di Lat)<br />

Quel di Selve, VenmarBCU1275/II c. 13v, ‘Col di selva’, località probabilmente nei pressi di Venzone<br />

Quel Ziralt, VenmarBCU1275/II c. 5r, ‘Colle Giraldo’, località probabilmente nei pressi di Vico di<br />

Forni di sopra o di Forni di sotto (Vich in loc det Quel Ziralt)<br />

Ragogna, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v, VenmarBCU1275/II c. 8r e Rigugne, VenmarBCU1275/<br />

II c. 3v, ‘Ragogna’<br />

Ramançàs, UdiCalBCU1348bis c. 33v, Ramanzàs, CivBCU372 c. 2v, Romanzàs, UdiGerBCU1324


582<br />

c. 13v e Ramanzaso, UdiGerBCU1324 c. 7v, ‘Remanzacco’<br />

Rapignan, VenmarBCU1275/II c. 6r, forse ‘Rapignano’ o ‘Ravignano’, località non meglio identificata<br />

Raspan, CivBCU372 c. 3v, ‘Raspano’, in comune di Cassacco<br />

Rauset, UdiDuoBCU1200/VII c. 20r e Rauseto, UdiFabBCUospl c. 13v, ‘Rauscedo’, in comune di<br />

san Giorgio della Richinvelda<br />

Raviei, VenmarBCU1275/II c. 16r, ‘Raveo’ in Carnia<br />

Regana, UdiCalBCU1348bis c. 21v, ‘Reana del Rojale’<br />

Resie, VenmarBCU1275/II c. 13r e Resia, VenCatBCU1231/IV c. 2r, ‘Resia’<br />

Resiute, VenmarBCU1275/II c. 13r, ‘Resiutta’<br />

Rigugne vd. Ragogna<br />

Risan, CivBCU372 c. 2r, UdiDuoBCU1200/VII c. 4v, UdiGerBCU1324 c. 13r, ‘Risano’, in comune<br />

di Pavia di <strong>Udine</strong><br />

Riunzicho, UdiGerBCU1324 c. 13r, ‘Riunzicco’, toponimo non meglio identificato<br />

riva de Casina, UdiDuoBCU1200/VII c. 17v, ‘riva della Cascina’ a <strong>Udine</strong><br />

riva de Zardin, UdiDuoBCU1200/VII c. 17r, ‘riva del Giardin Grande’ a <strong>Udine</strong><br />

Riva, UdiFabBCUospl c. 19r, ‘Riva’, toponimo comune<br />

Rivis, VenmarBCU1275/II c. 13r, ‘Rive, Rivis’, toponimo comune, forse vicino Buja<br />

Rivolt, UdiDuoBCU1200/VI c. 83v, ‘Rivolto’, in comune di Codroipo<br />

Ronchis de Cortellet, UdiGerBCU1324 c. 5r, ‘Ronchis di Cortelet’ località nelle vicinanze di <strong>Udine</strong><br />

Ronchis, UdiBCU435v, UdiDuoBCU1200/VI c. 80r, UdiGerBCU1324 c. 1v, ‘Ronchis’, toponimo<br />

comune<br />

Rosacis, UdiDuoBCU1200/VI c. 82r, ‘Rosazzo’, in comune di manzano<br />

Rozie, VenmarBCU1275/II c. 15r, ‘Rozza’, località nei pressi di Venzone<br />

Rubignacho, CivmarBCU1223/176r, ‘Rubignacco’, in comune di Cividale del Friuli<br />

Ruzuol, UdiDuoBCU1200/VII c. 21r e Roçolio, UdiFabBCUospl c. 11v, ‘Rizzolo’, in comune di<br />

Reana del Rojale<br />

Salcispurgo, UdiDuoBCU1200/VI c. 70v, ‘salisburgo’ in Austria<br />

Sale di Buie, VenmarBCU1275/II c. 27v, ‘sala (di Buja)’<br />

Salt, UdiDuoBCU1200/VI c. 80r, ‘salt’, in comune di Povoletto<br />

Samonç, VenCatBCU1231/IV c. 1r e Samonz, VenmarBCU1275/II c. 3v, ‘samonz’, località presso<br />

Peonis di trasaghis<br />

San Gotardo, UdiDuoBCU1200/VII c. 18v, ‘san Gottardo’ a <strong>Udine</strong><br />

San Zineit, VenmarBCU1275/II c. 15r, Sant Zineit, VenmarBCU1275/II c. 15v e Sant Zenet,<br />

VenmarBCU1275/II c. 37r, ‘san Zineto’, località nei pressi di Venzone<br />

Sancta Maria de Sclaunico, UdiDuoBCU1200/VII c. 5r, ‘santa maria di sclaunicco’, in comune<br />

di lestizza<br />

Sancta Maria la Longa, UdiCalBCU1348bis c. 13r, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r, ‘santa maria la<br />

longa’<br />

Sancto Geminiano, UdiFabBCUospl c. 10v, ‘san Geminiano’ in toscana


583<br />

Sant Çorç, VenCatBCU1231/IV c. 1r, ‘san Giorgio’, toponimo comune<br />

Sant Çuan di Chiasarse, VenmarBCU1275/II c. 42r e Sant Zuan di Chiasarse, VenmarBCU1275/<br />

II c. 7r, ‘san Giovanni di Casarsa’<br />

Sant Gotardo, UdiGerBCU1324 c. 1v ‘san Gottardo’ a <strong>Udine</strong><br />

Sant Simion, VenmarBCU1275/II c. 16r, ‘san simeone’, monte (la mont di Sant Simion)<br />

Santo Iacomo, VenmarBCU1275/II c. 36v, ‘san Giacomo’, località non meglio identificata<br />

Sanzuar, VenmarBCU1275/II c. 25r, ‘sanzuar’, località non meglio identificata, probabilmente nei<br />

pressi di Collalto di tarcento (loch che ven det Sanzuar)<br />

Savolons, UdiFabBCUospl c. 5v, ‘savalons’, in comune di mereto di tomba<br />

Savorgnan, UdiDuoBCU1200/VI c. 67r, UdiGerBCU1324 c. 2r e Savorgnano, UdiFabBCUospl c.<br />

14v, ‘savorgnano’ qui probabilmente ‘savorgnano al torre’, in comune di Povoletto<br />

Sbrogliavaca, UdiDuoBCU1200/VII c. 1v, ‘sbrojavacca’, in comune di Chions<br />

Sclusa, VenmarBCU1275/II c. 22v, ‘Chiusaforte’<br />

Scrigllò, CivBCU372 c. 1v, ‘scriò’, in comune di Dolegna del Collio<br />

Sedeglian, UdiDuoBCU1200/VI c. 81v, ‘sedegliano’<br />

Segnà, VenmarBCU1275/II c. 25r, ‘segnacco’, in comune di tarcento<br />

Selso, CivPorBCU216, ‘seuzza’, in comune di Grimacco<br />

Semerdenchie, UdiDuoBCU1200/VI c. 45r e Samerdencha, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r, ‘sammardenchia’,<br />

in comune di Pozzuolo del Friuli<br />

Sent Denel, UdiDuoBCU1200/VI c. 65r, Sant Denel, VenCatBCU1231/IV c. 2r, Sant Dinel,<br />

VenmarBCU1275/II c. 2v e Sancto Daniele, UdiFabBCUospl c. 11r, ‘san Daniele del Friuli’<br />

Sent Laurinc di Sot, UdiCalBCU1348bis c. 56r, ‘san lorenzo di sotto’, forse di sedegliano<br />

Sent Laurinç, UdiDuoBCU1200/VI c. 81v, ‘san lorenzo di sedegliano’<br />

Sent Stiefin, UdiCalBCU1348bis c. 9v, UdiFabBCUospl c. 23r, ‘santo stefano <strong>Udine</strong>se’<br />

Sent Tomat, UdiDuoBCU1200/VI c. 67r, ‘san tommaso’, toponimo comune<br />

Sent Vit di sot Faiagnie, UdiDuoBCU1200/VI c. 78v, ‘san Vito di Fagagna’<br />

Sent Vit, UdiCalBCU1348bis c. 51v, UdiDuoBCU1200/VI c. 45 e Sant Vit, VenmarBCU1275/II<br />

c. 40v, ‘san Vito al tagliamento’ o ancora ‘san Vito di Fagagna’<br />

Sente Margarete di Grovagni, UdiDuoBCU1200/VI c. 40r, ‘santa margherita del Gruagno’, in<br />

comune di moruzzo<br />

Sequals, VenCatBCU1231/IV c. 2r, ‘sequals’<br />

Siega, VenmarBCU1275/II c. 33v, ‘sega’, toponimo comune; in questo caso si tratta di una località<br />

nei pressi del torrente Venzonassa (del sidin dela Siega posta sula Venzonasia)<br />

Silligivem (brayda), UdiFabBCUospl c. 3v, toponimo non meglio specificato<br />

Silviele, UdiDuoBCU1200/VI c. 78v, ‘silvella’, in comune di san Vito di Fagagna<br />

Sinay, UdiBatBCUospB c. 39v, ‘sinai’, monte biblico<br />

Sofumberç, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v e Sofimbergo, UdiGerBCU1324 c. 5v, ‘soffumbergo’, in<br />

comune di Faedis<br />

Solaschan, UdiCalBCU1348bis c. 53v, ‘soleschiano’, in comune di manzano


584<br />

Somlat, UdiCalBCU1348bis c. 28r, ‘somplago’, in comune di Cavazzo Carnico<br />

Soschians, UdiDuoBCU1200/VII c. 24v, forse ancora ‘soleschiano’, in comune di manzano, vd.<br />

Solaschan<br />

Sot Cort, VenmarBCU1275/II c. 24r, ‘sotto Corte’, località nei pressi di majano (in Maian in louch<br />

che ven det Sot Cort)<br />

Sot Selva, UdiDuoBCU1200/VII c. 20r, ‘sottoselva’, in comune di Palmanova’<br />

Spelavilan, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v, ‘spellavillani’ a <strong>Udine</strong><br />

Speronaris, UdiDuoBCU1200/VI c. 57v, ‘speronaris’ a <strong>Udine</strong><br />

Spigninberch, CivBCU372 c. 3r, VenmarBCU1275/II c. 7r, Spilembergo, UdiDuoBCU1200/VII<br />

c. 19r, Spigninbergo, UdiDuoBCU1200/VII c. 2r e Spiglinberç, UdiDuoBCU1200/VI c. 58v,<br />

‘spilimbergo’<br />

Strasold, UdiBCU373, ‘strassoldo’, in comune di Cervignano<br />

Sub Monte, UdiFabBCUospl c. 23v e Submunte, UdiFabBCUospl c. 17v, ‘sottomonte’ a <strong>Udine</strong><br />

Susans, CivmarBCU1223/176r, ‘susans’, in comune di majano<br />

Talmasons, UdiDuoBCU1200/VII c. 5v, ‘talmassons’<br />

Tarcint, UdiDuoBCU1200/VI c. 64v, UdimisBCUospH c. VIIIr, ‘tarcento’<br />

Tarnep, VenCatBCU1231/IV c. 2r, VenmarBCU1275/II c. 16r, ‘Interneppo’, in comune di Bordano<br />

Tarzient, VenmarBCU1275/II c. 25r e Tarcento, UdiGerBCU1324 c. 12r, ‘tarcento’<br />

Tavagnà, CivBCU372 c. 3v, ‘tavagnacco’<br />

Tavorian, UdiDuoBCU1200/VII c. 16r, ‘tauriano’, in comune di spilimbergo<br />

Terenzan, UdiDuoBCU1200/VII c. 4r e Terençano, UdiFabBCUospl c. 12r, ‘terenzano’, in comune<br />

di Pozzuolo del Friuli<br />

Thollano, CivmarBCU1223/176v, forse anche Tolana, CivmarBCU1223/176r, ‘togliano’, in<br />

comune di torreano di Cividale<br />

Tiopris, UdiCalBCU1348bis c. 1v, ‘Chiopris’, in comune di Chiopris Viscone<br />

Topalicho, UdiDuoBCU1200/VI c. 59r, ‘topaligo’, in comune di sacile<br />

Topo, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v e Toppum, UdiFabBCUospl c. 23v, ‘toppo’, in comune di travesio<br />

Tor, UdiGerBCU1324 c. 1v, ‘torre’ torrente che scorre nei pressi di <strong>Udine</strong><br />

Torean, UdiDuoBCU1200/VI c. 60r, Torgano, UdiFabBCUospl c. 24v, Torian, UdiDuoBCU1200/<br />

VI c. 65v e Toriano, CivmarBCU1223/176r, ‘torreano di martignacco’ o ‘torreano di Cividale’<br />

Torsa, UdiDuoBCU1200/VII c. 27v, ‘torsa’, in comune di Pocenia<br />

Trep, CivmarBCU1223/176r e Trepo, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v, ‘treppo Grande’<br />

Treppo, UdiGerBCU1324 c. 5r, ‘treppo’ località a <strong>Udine</strong> nei pressi di porta del Bon (in lu borgo<br />

della porta de Bono in lugo nominado Treppo)<br />

Tresesin, UdiDuoBCU1200/VI c. 67r, Traseisim, VenmarBCU1275/II c. 25r e Tersessimo, Udi-<br />

GerBCU1324 c. 4v, ‘tricesimo’<br />

Triest, CivBCU372 c. 2v, ‘trieste’<br />

Trivignan, UdiCalBCU1348bis c. 29r, ‘trivignano <strong>Udine</strong>se’<br />

troy de Cusignà, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v, ‘via Cussignacco’ a <strong>Udine</strong>


585<br />

Tumiez, VenmarBCU1275/II c. 2r e Tulmieç, UdiCalBCU1348bis c. 2r, ‘tolmezzo’<br />

Udin, UdiDuoBCU1200/VI c. 51v, VenmarBCU1275/II c. 15r, Uden, UdiBatBCUospB c. 35v,<br />

Udene, UdiDuoBCU1200/VII c. 2v, UdiGerBCU1324 c. 1r, UdiBatBCUospB c. 32r, UdischBCUospD<br />

c. 1r e Utino, UdimisBCUospH c. VIIv, ‘<strong>Udine</strong>’<br />

Val di Corno, VenmarBCU1275/II c. 13r, ‘Val di Corno’, toponimo non meglio identificato<br />

Val, UdiDuoBCU1200/VII c. 6v, toponimo comune, qui luogo posto nei pressi di porta Cussignacco<br />

a <strong>Udine</strong><br />

Varian, UdiDuoBCU1200/VI c. 81v, ‘Variano’, in comune di Basiliano<br />

Varmo, UdiDuoBCU1200/VI c. 67r, ‘Varmo’<br />

Vat, UdiDuoBCU1200/VII c. 14v, ‘Vat’ a <strong>Udine</strong><br />

Veglia, VenmarBCU1275/II c. 24v, ‘Veglia’, toponimo non meglio identificato, forse ‘Krk’, isola<br />

dell’Istria<br />

Vençon, UdiBCU435r, UdimisBCUospH c. VIIIr, VenmarBCU1275/II c. 11r, ‘Venzone’, Avenzon,<br />

VenmarBCU1275/II c. 7v, Venzons, VenmarBCU1275/II c. 15v e Vinzons, VenmarBCU1275/<br />

II c. 5r, ‘Venzone’<br />

Vendàs, UdiGerBCU1324 c. 4r e Vendaso, UdiGerBCU1324 c. 4r, ‘Vendasio’, in comune di tricesimo<br />

Vendoi, VenmarBCU1275/II c. 2v, ‘Vendoglio’, in comune di treppo Grande<br />

Venzonasia, VenmarBCU1275/II c. 9r, ‘Venzonassa’, torrente<br />

Versa, UdiGerBCU1324 c. 1v, ‘Versa’ probabilmente ‘via Versa’ a <strong>Udine</strong>, piuttosto che ‘Versa’, in<br />

comune di Romans d’Isonzo<br />

via d-Aga, UdiGerBCU1324 c. 1r ‘via delle Acque’ nei pressi di porta Cividale in località san Gottardo<br />

a <strong>Udine</strong> (in le pertinentie della porta de Cividat in loco nominado via d-Aga)<br />

via de Lovaria, UdiDuoBCU1200/VII c. 23r, ‘via lovaria’ a <strong>Udine</strong><br />

via de Sant Gotardo, UdiDuoBCU1200/VII c. 18r, ‘via san Gottardo’ a <strong>Udine</strong><br />

via de Tomba, UdiGerBCU1324 c. 3v, ‘via tomba’ a <strong>Udine</strong>, toponimo comune<br />

via de Val, UdiDuoBCU1200/VII c. 13v, ‘via di Valle’ indicata nei pressi di porta Castellana a <strong>Udine</strong><br />

via di Zividat, UdiGerBCU1324 c. 5r, ‘via Cividale’ a <strong>Udine</strong><br />

Vicença, CivtriBCU1279 c. 66v, ‘Vicenza’<br />

Vich, VenmarBCU1275/II c. 5r, ‘Vico’, forse di Forni di sopra o di Forni di sotto<br />

Vicort, UdiDuoBCU1200/VI c. 65v, toponimo non meglio identificato<br />

Vigliacho, UdiDuoBCU1200/VI c. 70v, ‘Villaco’ in Carinzia<br />

Vigniesie, UdiDuoBCU1200/VI c. 38v e Vinesia, UdiDuoBCU1200/VII c. 30r, ‘Venezia’<br />

Vila Orba, UdiDuoBCU1200/VI c. 81v, ‘Villorba’, in comune di sacile<br />

Vilalta, UdiBatBCUospB c. 35v, UdimisBCUospH c. VIIv, ‘Villalta’ a <strong>Udine</strong><br />

Vilate, UdiDuoBCU1200/VI c. 61r, ‘Villalta’, in comune di Fagagna<br />

Vilegnove, VenmarBCU1275/II c. 40v, ‘Villanova’, in comune di san Daniele del Friuli<br />

Villa Chiazil, UdiDuoBCU1200/VII c. 3v, ‘Villacaccia’, in comune di lestizza<br />

Villa Freda, UdiDuoBCU1200/VII c. 23v, ‘Villafredda’, in comune di tarcento<br />

Visandon, UdiDuoBCU1200/VI c. 81v, ‘Vissandone’, in comune di Basiliano


586<br />

Viscon, UdiCalBCU1348bis c. 1v, ‘Viscone’, in comune di Chiopris Viscone<br />

Vivar, VenmarBCU1275/II c. 13v, ‘Vivaro’<br />

Volveson, UdiGerBCU1324 c. 3v, ‘Valvasone’<br />

Yplis, CivmarBCU1223/176v, ‘Ipplis’ in commune di Premariacco<br />

Zampis, UdiDuoBCU1200/VII c. 15r, ‘Zampis’, in comune di Pagnacco<br />

Zara, VenCatBCU1231/IV c. 2r, probabilmente la città di ‘Zara’ in Croazia<br />

Zeglan, VenmarBCU1275/II c. 13v, ‘Zean’, località nei pressi di Artegna<br />

Zividat vd. Cividat<br />

Zucho, UdiDuoBCU1200/VII c. 25r, ‘Zucco’, in comune di Faedis<br />

Zuglian, UdiDuoBCU1200/VII c. 6r, ‘Zugliano’, in comune di Pozzuolo del Friuli<br />

Zuinum, UdiFabBCUospl c. 14v, ‘torre di Zuino, torviscosa’


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Finito di stampare<br />

nel mese di dicembre 2012<br />

litho stampa - Pasian di Prato (Ud)

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