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Maggio - Giugno - Associazione Polesani nel Mondo

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<strong>Maggio</strong>-<strong>Giugno</strong><br />

2009<br />

2009<br />

Titolo<br />

Provincia<br />

12<br />

Incontro con con le le cooperative<br />

di di pesca a a Palazzo Celio Celio<br />

Demanialità, rinnovo della convenzione, manutenzione <strong>nel</strong>le lagune e rapporti con<br />

l’E<strong>nel</strong> sono le tematiche emerse oggi tra la presidente Virgili con l’assessore provinciale<br />

Claudio Bellan e il consorzio delle cooperative pescatori.<br />

L’incontro ha messo in luce quali sono i problemi di questo settore anch’esso in piena crisi, e sono stati<br />

presi accordi per istituire tavoli tecnici per le questioni più impellenti, quali la demanialità e il rinnovo<br />

della convenzione quinquennale tra cooperative e Provincia. E’ stata fatta inoltre la richiesta da parte<br />

dei rappresentanti del consorzio di prendere contatto con l’E<strong>nel</strong> per formare un tavolo di discussione<br />

con sede a Portotolle per valutare l’aspetto specifico della pesca <strong>nel</strong>la riconversione della centrale.<br />

Confronto anche sulla vigilanza <strong>nel</strong>le lagune, sia verso i pescatori locali sia per i casi di intrusioni di<br />

marinerie esterne. Poi ci si è preoccupati dell’andamento al ribasso dei prezzi del mercato ittico legale<br />

e della diffusione di quello illegale. Una lobby di produttori potrebbe valorizzare e rivalutare i prodotti<br />

locali che vengono svenduti ma bisogna dare risalto a quelli di qualità, come la vongola verace, di<br />

cui l’alto Adriatico è la maggiore realtà. “Far conoscere l’eccellenza<br />

dei prodotti di Scardovari con marchio Dop riconosciuto<br />

attraverso un’azione di marketing intrerprovinciale per<br />

pubblicizzarne, diffonderne e rilanciarne la qualità” secondo il<br />

capo di Palazzo Celio “potrebbe agire da calmiere per tamponare<br />

il calo di prezzi dovuto alla crisi globale”. I vallicoltori<br />

hanno sottolineato l’urgenza di trovare rimedi “per scongiurare<br />

l’altrimenti inevitabile chiusura” delle già scarse attività. Dalla<br />

numero uno di Palazzo Celio la proposta di istituire a settembre<br />

un tavolo tecnico di confronto con l’Arpav e il Genio Civile,<br />

“pensare agli ecomusei per valorizzare turisticamente e culturalmente<br />

il territorio polesano” oltre all’avvio di una serie di atti<br />

per sburocratizzare almeno gli iter previsti dalla Provincia.<br />

Ricordo di di Maria Teresa Toffanin Dalla Palma<br />

Una giornata di fine <strong>Maggio</strong>, una bella giornata Milanese, moderatamente temperata dopo alcuni giorni<br />

di gran caldo per quelle strane esplosioni estive che a volte a <strong>Maggio</strong> succedono. Ci incontriamo<br />

sulla riva, quella del Naviglio Grande tra la Darsena e la zona che porta verso Porta Genova, verso quel<br />

bellissimo e storico Sud Ovest Milanese. All’arrivo della defunta per noi badiesi è un fiume di ricordi<br />

che corre sulla curva dell’Adige che lascia sulla sua destra Badia Polesine. Maria Teresa Toffanin nata<br />

e cresciuta a Badia, affronta giovanissima Milano per i suoi studi alla Cattolica dove affronta una vita<br />

diversa, incontra persone importanti costruendo una solida rete di amicizie; soprattutto incontra Sisto:<br />

Sisto Dalla Palma, anche lui studente proveniente da un altro Veneto quello Bellunese di Feltre. Due<br />

giovani brillanti e tra loro sboccia l’amore che durerà tutta la vita con quattro figli e nipoti.<br />

Maria era la figlia del dott. Toffanin diventato medico affermato a Badia e Primario dello storico e<br />

importante ospedale, poi incorporato in quello nuovo di Trecenta. Toffanin diventò un Badiese importante<br />

perché affrontò una realtà sanitaria difficile con due malattie endemiche: tifo e tubercolosi.<br />

Toffanin fu anche il direttore del dispensario antitubercolare oltre a primario di tutta la medicina.<br />

Moltissimi i curati da Toffanin ed anche i guariti; lavoro duro anche durante la guerra e <strong>nel</strong> dopoguerra,<br />

non sempre e non subito più facile. La famiglia Toffanin diventa un riferimento importante con abitazione<br />

e studio medico in quella classica Via Degli Estensi vicino alla Vangadizza. L’Ospedale era a<br />

portata di bicicletta che il dottore ha sempre usato per il suo andirivieni con il classico sigaro in bocca.<br />

Maria diventò presto milanese e con Sisto, il prof. Sisto Dalla Palma, forma una bella famiglia, supera<br />

i cinquantanni di matrimonio ma poi lì Signore della sua e della loro Fede, decide diversamente come<br />

sempre e come per tutti. Maria sostenitrice e collaboratrice del marito alla Cattolica, <strong>nel</strong>l’attività artistica<br />

teatrale, <strong>nel</strong>l’impegno culturale a livello milanese e Nazionale. Un personaggio Maria che ha dato<br />

a Milano e Badia onorando la memoria della sua famiglia, operando come figlia di quella Università<br />

Cattolica che caratterizza Milano da molti decenni.<br />

Noi l’abbiamo salutata con la S. Messa, l’Omelia del Parroco, il bellissimo discorso di Sisto e il commovente<br />

intervento del figlio Jacopo. Ciao Maria da noi Badiesi e <strong>Polesani</strong>.<br />

Nadir Tedeschi

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