Il linguaggio figurato
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Orietta Simona Di Bucci Felicetti <strong>Il</strong> <strong>linguaggio</strong> <strong>figurato</strong><br />
in “Lacerba”, 20 marzo 1915.<br />
5. Spiega perché, secondo te, gli occhi sono chiamati “portali gotici della cattedrale di fosforo<br />
del mio cervello”. Scegli la riposta che ritieni corretta:<br />
a) perché al fosforo sono attribuiti effetti positivi sull‟intelligenza e sulla memoria <br />
b) perché gli occhi servono a osservare le cattedrali gotiche <br />
c) perché lo stile gotico affascinava l‟autore del testo <br />
d) perché il fosforo è una sostanza usata nella costruzione delle cattedrali <br />
6. Spiega perché, secondo te, l‟occhio è anche definito “salvagente del dolore”. Scegli la<br />
risposta corretta tra quelle proposte:<br />
a) perché un naufrago si salva se resta con gli occhi fuori dall‟acqua <br />
b) perché le lacrime, prodotte dall‟occhio, uscendo alleviano la sofferenza <br />
c) perché la gente si salva attraverso la sofferenza, piangendo <br />
d) perché quando si piange si produce un “mare di lacrime” ed è necessario un salvagente <br />
7. Quale figura è contenuta nella definizione del naso “pompa degli odori”? ………………………..<br />
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Francesco Cangiullo (1884-1977)<br />
Anche le lettere singole entrano nelle poesie visive. Come le parole intere, nella poesia visiva,<br />
attenuano o perdono il loro valore “fonico”, così anche le lettere singole perdono la loro<br />
valenza fonetica e diventano puri segni grafici. Acquistano un “senso” nuovo a seconda delle<br />
immagini che evocano con la loro forma.<br />
Studiamo due composizioni di Francesco Cangiullo.<br />
Francesco Cangiullo, Caffeconcerto, in Alfabeto a sorpresa (1919)