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Sul prossimo colle dei Cappuccini, 120 metri
di funicolare guidano alla chiesa a tiburio dei Vittozzi
(1583) ed al Museo-Osservatorio del Club
Alpino Italiano. Di là il panorama incomparabile
che^ dalla Villa della Regina a Superga corre alla
città sottostante ed alla cerchia delle Alpi. Si ridiscende
poi lungo il Po, con le sue società di canottieri,
i Dopolavori Fiat, la sua motonave, la città
giardino che dalla Crimea dilunga fino alla civettuola
Cavoretto, i bei ponti, il Parco immenso del
Valentino, l'Eridano sede estiva del Circolo degli
Artisti, i boschi, le orchestrine, i tennis, gli imbarcaderi,
il Castello di stile francese del 600 eretto
da Madama Cristina vedova di Vittorio Amedeo I.
Sempre di fronte, si profilano le torri valdostane
e medievali del Borgo ideato nella Esposizione del
1884 dal D'Andrade e da Giuseppe Giacosa: quivi
il Museo del Libro, le botteghe artigiane del ferro
battuto, della carta, della ceramica.
Svoltando oltre ponte Duchessa Isabella due
moderne città si levano incontro al visitatore: quella
clinico-chirurgica delle Molinette con i suoi ospe
dali già citati e quella industriale della Fiat-Lingotto,
creazione prediletta di Torino, qui concepita
come un sogno irreale nel 1889. Dalle iniziali
ed oggi preistoriche macchine con motore di due
cilindri di 4 cavalli, dalle cento macchine costruite
nel 1902, dal carattere d'impresa sportiva essa ò
ascesa a primaria industria italiana che a Torino
disegna,^ costruisce e monta le sue centinaia di migliaia
d'automobili e le collauda per il mondo intiero
nell'immensa Pista ricavata sulle coperture
degli edifici. Occasionalmente, mentre si sosta ricordiamo
anche l'altra grandiosa industria che stende
i suoi stabilimenti a Venaria Reale: la S. N. I. A.