Io non so se sono un bugiardo di successo, se lo ... - Rocco Alonzi

Il presentatore parlava anche durante lo spettacolo e faceva dei piccoli commenti con voce
decisa e sicuro di sè, diceva: “è impossibile che non si siano mai visti prima, a me sembra
che i due si conoscano abbastanza bene ,entri il prossimo protagonista!”.
Esce dal tendone, vecchio e sporco un clown che a me sembrava di conoscere.
Mi sono girato per la prima volta, dietro le gradinate c’era poca gente ma tra i tanti ho
riconosciuto Amerigo che mi ha detto: “Rocco, il clown è Massimo”.
Il presentatore aveva anche una valletta, stava sempre al suo fianco, non parlava tanto ma
eseguiva alla perfezione il suo lavoro. Sembrava che ogni suo movimento era studiato con
cura e sempre sorrideva alle presentazioni dei nuovi spettacoli e camminava male con i
tacchi, ogni tanto si toccava gli occhi come se avesse sonno ma lo spettacolo era appena
iniziato.
Il presentatore iniziava sempre con: “ E adesso signori e signori….”,via via dopo la storia
dei due ragazzi, dopo il clown e i giocolieri, mi sino girato per la seconda volta dietro le
gradinate ed ho visto Alessio e Giorgia che parlavano tranquillamente tra di loro e dello
spettacolo non avevano nessuno interesse.
Mi sono fermato a riflettere sui giocatori di birilli e cerchi. La valletta svolgeva anche altri
ruoli e li faceva sempre con la sua classe. Ogni suo movimento era studiato nei particolari,
prima di lanciare i birilli, osservava il giocoliere che gli dava il segno di risposta con la testa.
La cosa che mi piaceva di piu’ di lei era che alla fine di ogni gioco riprendeva gli attrezzi, li
rimetteva al suo posto e piano piano tornava vicino al presentatore che la guardava come
se era entrata la protagonista del nuovo spettacolo.
Mi sono ricordato anche, che prima di entrare nel circo, sono andato a fare pipì dietro una
roulotte e la valletta era seduta sul divano a giocare al Game Boy, sul tavolo della cucina
aveva due videocassette, Il Paradiso perduto e Titanic, sulle pareti c’ erano molti quadri,
non capii bene se erano foto o disegni. La roulotte era targata Ferrara e pensai di tornarci
alla fine dello spettacolo per capire bene di cosa si trattasse.
Il presentatore prende il microfono e dice: “ E adesso signori e signori lo spettacolo che da
anni è il nostro punto di forza perchè come voi sapete, il circo è una carovana di persone
povere, dormiamo nelle roulotte, facciamo una vita da vagabondi, un giorno qua, un giorno
là, domani non si sa, ma una cosa è certa, per fare questo lavoro, bisogna avere qualcosa
dentro, che ti spinge a fare tre spettacoli al giorno e delle volte rischiare anche di farsi male
e di restare in roulotte a giocare. Noi per fare il prossimo spettacolo, passiamo ore ed ore
con questi cavalli, è un sacrificio tenerli sempre in forma, pulirli e la spesa piu’ grande che il
nostro circo affronta ogni giorno è farli mangiare, restare tranquilli e ogni tanto portarli in