Io non so se sono un bugiardo di successo, se lo ... - Rocco Alonzi

L’ applauso del pubblico e lo sguardo ai trapezisti la stavano preparando al suo momento
ma io ancora non avevo capito nulla.
Il presentatore sempre più simpatico, più bello e sicuro di sé, si stava preparando al
discorso di chiusura, aveva quasi lo sguardo triste e malinconico, sapeva già che tra poco
tempo sarebbe uscito di scena, prese il microfono e con la voce sempre più sicura disse: “e
adesso signori e signore, bambini e bambine, perchè il circo è vostro e grazie a voi
sopravviviamo, vi voglio dire le ultime cose prima dell’ ultimo spettacolo, che rivelerà
veramente delle sorprese che solo il circo vi può dare.
Se lo spettacolo è stato di vostro gradimento, raccontatelo ai vostri amici, ai vostri parenti,
vale più una vostra parola che non mille dei nostri manifesti.
Io, che in quel momento mi sono sentito la pelle d’ oca e il cuore bloccato, ho pensato per
un momento alle persone che erano andate via e non avevano ascoltato quelle parole che
per me erano una poesia.
“E adesso signori e signore, dal Belgio, l’ illusionista più bravo del mondo perchè solo lui
può, solo lui sa, solo lui vede, per voi, per il circo……..Renè Magritte!!!
Erano circa 5 minuti che non vedevo più la mia splendida valletta ed ero sicuro che già
dormiva, mi sono sentito un'altra persona e per me lo spettacolo stava appena iniziando.
La valletta è entrata con l’ illusionista in un marea di applausi e quasi non la riconoscevo
più, grazie ai suoi occhi, ho capito subito che era lei, sembrava una principessa: con i
capelli tagliati e vestito nero da sera, con orologio Cartier e anche un po’ di brillantina sugli
occhi.
Il presentatore fece finire gli applausi e poi esclamò: “e adesso i protagonisti sono loro
perchè solo loro possono far diventare questa serata indimenticabile”.
Il presentatore mandò dei baci alle persone in gradinata e strinse la mano alle persone in
prima fila tra cui anche a me.
In quel momento, io non volevo più essere il presentatore ma il prestigiatore, avrei fatto l’
impossibile per stare al suo posto ma era meglio prima vedere quello che seguiva e poi
scegliere il personaggio che mi piaceva di più, visto che ormai il mio era un sogno.
Il presentatore prese il microfono per l’ ultima volta e disse: “e adesso vi spiegherò quello
che Renè cercherà di fare con un solo panno magico, prenderà la nostra valletta e
sventolando il panno come una bandiera, abbaglierà i vostri occhi, tanto che alla fine non
ricorderete più nulla, signori e signore il circo!”, e volo via.
Il mio cuore si era bloccato, non avevo la minima idea di quello che stava succedendo, mi
veniva quasi voglia di chidere gli occhi ma chiuderli sul più bello mi sembrava una cosa da