05.06.2013 Views

Io non so se sono un bugiardo di successo, se lo ... - Rocco Alonzi

Io non so se sono un bugiardo di successo, se lo ... - Rocco Alonzi

Io non so se sono un bugiardo di successo, se lo ... - Rocco Alonzi

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Io</strong> <strong>non</strong> <strong>so</strong> <strong>se</strong> <strong>so</strong>no <strong>un</strong> <strong>bugiardo</strong> <strong>di</strong> succes<strong>so</strong>, <strong>se</strong> <strong>lo</strong> fossi, provocherei l’ invi<strong>di</strong>a <strong>non</strong> <strong>so</strong><strong>lo</strong> <strong>di</strong> chi<br />

<strong>non</strong> <strong>lo</strong> è, ma anche <strong>di</strong> quelli che <strong>lo</strong> <strong>so</strong>no…..ROCCO ALONZI<br />

Con tre <strong>Rocco</strong> A<strong>lo</strong>nzi in famiglia, <strong>so</strong>rprenderli insieme, alle 8 <strong>di</strong> <strong>se</strong>ra, in <strong>un</strong> <strong>di</strong>cembre gelido<br />

e piovo<strong>so</strong>, era molto <strong>di</strong>fficile, <strong>so</strong>prattutto in <strong>un</strong> pae<strong>se</strong> <strong>di</strong> provincia, come Sora, dove alla<br />

chiusura dei negozi è già domani…<br />

Meno male che Francesca appena chiu<strong>so</strong> il negozio e dopo le <strong>so</strong>lite battutine, si è ricordata<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong>a storia molto bella e carina a proposito <strong>di</strong> <strong>un</strong> quadro da me regalato a sua madre nel<br />

1992 dal tito<strong>lo</strong> “Il <strong>non</strong>no <strong>di</strong> Enza”, opera su carta 50x40.<br />

Sua madre, Luciana, che abita in <strong>un</strong>a casa da me rinominata mu<strong>se</strong>o, perchè possiede <strong>un</strong>a<br />

decina <strong>di</strong> mie opere e tantissimi altri oggetti molto particolari, cosa fa?<br />

Con molta cura e attenzione per l’arredamento, <strong>lo</strong> fa incorniciare con <strong>un</strong>a cornice<br />

costosissima dell’ Arcuati.<br />

I miei cugini <strong>se</strong>guivano con attenzione, pure perchè il suo modo <strong>di</strong> raccontare era<br />

fantastico. Francesca è <strong>un</strong>a ragazza molto simpatica e bella e anche quel freddo era più<br />

<strong>so</strong>pportabile, Sora <strong>se</strong>mbrava quasi Cortina.<br />

In occasione della mia mostra per<strong>so</strong>nale <strong>di</strong> Avezzano dal tito<strong>lo</strong> “La mia pittura <strong>di</strong> idee 2”, mi<br />

<strong>so</strong>no fatto prestare quel quadro; era <strong>un</strong> bel pezzo, e<strong>se</strong>guito <strong>di</strong> getto, a matita su carta da<br />

spolvero, <strong>un</strong> primo piano bellissimo.<br />

L’opera <strong>non</strong> è piu tornata a casa Leonetti………………e al<strong>lo</strong>ra cara Francesca le ipotesi<br />

<strong>so</strong>no tre. Deci<strong>di</strong>amo insieme la <strong>so</strong>luzione migliore:<br />

1. Lei <strong>di</strong>ce che io l’abbia venduto alla mostra <strong>di</strong> Avezzano. PALLA…<br />

2. <strong>Io</strong> ho prestato il quadro al profes<strong>so</strong>re Rea, per <strong>un</strong>a mostra a Bagnarocalabro pre<strong>se</strong>ntata<br />

da Rai 1. PALLA….<br />

3. Il quadro è appe<strong>so</strong> nel <strong>so</strong>ggiorno <strong>di</strong> casa mia...PALLA….<br />

I miei cugini, come <strong>lo</strong>ro abitu<strong>di</strong>ne, si <strong>so</strong>no messi a ridere e gli hanno risposto che avevo<br />

combinato <strong>di</strong> peggio e che ormai <strong>non</strong> si <strong>so</strong>rprendevano più.<br />

Ecco arrivare Giulia con la macchina, si è fermata davanti a Giu<strong>se</strong>ppina Masci e <strong>di</strong>ce<br />

(Giulia si è fermata, giuro, verità): “<strong>Rocco</strong>rocco, per tre ciao <strong>non</strong> voglio scendere dalla<br />

macchina perchè fa troppo freddo…ma avvicinati che voglio <strong>di</strong>rti <strong>un</strong>a cosa!…Si <strong>di</strong>ce in giro


che sabato <strong>se</strong>ra, al Què <strong>di</strong> Avezzano, mentre eri in pista, fattissimo, dopo <strong>un</strong>a cubata<br />

incre<strong>di</strong>bile, mentre ti scendevi i panta<strong>lo</strong>ni, PALLA, il buttafuori voleva menarti ma il peggio<br />

<strong>di</strong> te ancora <strong>lo</strong> dovevi fare, sai Avezzano la storia del tipo…” - “Si Giulia <strong>di</strong>mmi!” - “…<strong>Rocco</strong><br />

hai provato a baciare in bocca Giorgio?!”. VERITA’.<br />

<strong>Rocco</strong> picco<strong>lo</strong> e <strong>Rocco</strong> <strong>di</strong> zio Nando continuavano a prendermi in giro e, <strong>so</strong>tto <strong>so</strong>tto,<br />

<strong>di</strong>cevano che io <strong>non</strong> rimorchio mai.<br />

.<br />

MA IN REALTA’ COSA C’ENTRA TUTTO QUESTO CON UN LIBRO?…<br />

SAI, IN QUESTO PERIODO DI GRANDE FRATELLO E LECCISO, IL TRASH VA DI<br />

MODA…<br />

MA CHI TE LO PUBBLICA, A CHI LO VENDI?…<br />

QUANDO HO INIZIATO A DIPINGERE L’UNICA COSA CHE POSSEDEVO ERA LA<br />

PARLANTINA……..<br />

ORA CHE SONO UN PITTORE A LIVELLO NAZIONALE, VOGLIO RIMETTERMI IN<br />

DISCUSSIONE, MA DI PIU’, VOGLIO METTERE IN GIOCO LA MIA VITA PRIVATA, LE<br />

AMICIZIE, CON UN LIBRO, INTITOLATO “MA CHE PALLE SONO QUESTE?!”.<br />

EBBENE, IO SARO’ STATO UN FIGLIO DI P…….A COMBINARNE DI TUTTI I COLORI,<br />

MA VOI NON DOVRESTE ESSERE DA MENO A CAPIRE QUALI SONO LE BUGIE E<br />

QUALE LE VERITA’… IN BOCCA AL LUPO!<br />

POSSO SOLO DIRVI LA FINE ANCORA PRIMA CHE VOI PROSEGUIATE LA<br />

LETTURA!!!!<br />

TUTTO QUELLO CHE NON VI SARA’ CHIARO VE LO SPIEGO NEL MIO SECONDO<br />

LIBRO INTITOLATO “RISPOSTE PER CHI NON HA VISSUTO”.<br />

CIAO, A PRESTO, E CONFESSATI ANCHE TU!…<br />

9 SETTEMBRE 1979: PIC NIC CON TUTTA LA NOSTRA FAMIGLIA A CANNETO…<br />

E’ UNA PALLA… MA DEVO RACCONTARVELA!<br />

SONO ANDATO A TIRARE LA CODA A UN CAVALLO!<br />

POI, A CASA DI NONNA FILOMENA………


AL MOMENTO DELLA PIPI’, CI SIAMO RESI CONTO CHE AVEVO UN’ EMORRAGIA<br />

INTERNA…..<br />

ASPORTAZIONE DELLA MILZA, TANTO TANTO SANGUE RH POSITIVO.<br />

GRAZIE A TUTTI I MIEI PARENTI: OGNUNO DI LORO MI HA OFFERTO UN 33 CL…….<br />

E’ NA PALLA VERAMENTE GRADEVOLE DA RACCONTARVI…<br />

MI AUGURO CHE VOI CI STIATE CREDENDO…<br />

PER CHI LA PENSA COSI’ PUO’ CONTINUARE A LEGGERE! CREDETECI…<br />

MI HANNO CONGEDATO ALLE VISITE MEDICHE, GRAZIE ANCHE AD UNA PICCOLA<br />

RACCOMANDAZIONE DEL COMPARE GIUSEPPE, PAPA’ DICE CHE SE NON ERA<br />

PER LUI, IO AVREI FATTO IL MILITARE.<br />

ED IO L’ HO FATTO A UDINE.<br />

LA MATTINA, IL FREDDO GHIACCIAVA I RUBINETTI, NON TI POTEVI LAVARE MAI…..<br />

MA VISTO CHE QUESTA STORIA E’ POCO CREDIBILE, VE NE RACCONTO UN’<br />

ALTRA!!!<br />

STADIO DEL TENNIS. DUE PALLE!! PARTITA BRUTTISSIMA, POCHI SPETTATORI,<br />

BIGLIETTO OMAGGIO GRAZIE AD UNO SCUGNIZZO CON CUI FECI AMICIZIA ANCHE<br />

LUI CONGEDATO, MA LA PALLA, SAI QUAL E’?…<br />

MENTRE TORNAVO DALLA VISITA CON IL TRENO, IL MIO DIRINPETTAIO LEGGEVA<br />

IL TEMPO.<br />

DAL MIO LATO, C’ ERA LA PAGINA SPORTIVA CON UNA SCRITTA: “ANCHE I TIFOSI<br />

SI ANNOIANO AL FORO ITALICO”…E LA MIA FOTO 18\10, MENTRE DORMIVO SULLE<br />

GRADINATE.<br />

SE NON CI CREDI, PREMI L’ACCELLERATORE E TI RITROVI IN UNO DI QUEI SABATI<br />

SERA DI VINO E SBALLO. SAI, E’ IL TITOLO DI UNA CANZONE CHE ABBIAMO<br />

SCRITTO IO E LANNOGLIA… HA RISCOSSO UN GRANDISSIMO SUCCESSO PURE<br />

PERCHE’ COINVOLGEMMO TUTTI GLI AMICI DEL PERIODO: SUSANNA, DAVIDE, LA<br />

BIONDA, GIUSEPPE, FABRIZIO, MAURO ECC ECC.<br />

ERA IL PERIODO DEI SABATO SERA AL MILLAENYA, SBALLATI NELLA RIMINI<br />

CIOCIARA IN CUI CI INIZIAMMO A RENDERE CONTO CHE ERAVAMO RIMASTI IN<br />

POCHI E CHE, TERMINATI GLI STUDI, E’ MOLTO DIFFICILE CONOSCERE,<br />

INFILARSI……..E LA CANNA NON E’ PIU’ UNA NOVITA’!!


QUESTO MI FA RITORNARE AL PENSIERO INIZIALE DELL’ ACCELLERATORE, IN UN<br />

SABATO SERA AD ATINA.<br />

IO ED AMERIGO CON LA MIA 127 ROSSA… VERITA’… PENSAVAMO DI<br />

RIMORCHIARE ANCHE DUE DONNE A SERA IN QUEL PERIODO, ED ALLORA<br />

PENSAMMO DI ANDARE ALL’ HAREM, MA POI ANDAMMO VIA SUBITO VISTO CHE<br />

C’ERA POCA GENTE.<br />

SULLA STRADA DEL RITORNO, SULLA STATALE, CI SIAMO FERMATI PER FARE<br />

PIPI’. ABBIAMO FATTO QUALCHE PASSO NELLA CAMPAGNA. DA NON CREDERCI!!<br />

LA MACCHINA NON C’ ERA PIU’!!! INCREDIBILE!!<br />

ERA UNA MACCHINA CHE NON AVEVA UN VALORE, UNA 127 ROSSA, QUINDI<br />

ERAVAMO DISPIACIUTI MA NON DISPERATI.<br />

DOPO UNA MEZZ’ ORETTA DI AUTOSTOP, SU UNA STRADA LUNGA UNA VENTINA<br />

DI KM, QUASI TUTTO RETTILINEO, POCO IN DISCESA E MOLTO SCORREVOLE,<br />

DISSI AD AMERIGO, PER GLI AMICI “ELE”, PERCHE’ ESULTAVA COSI’ AI SUOI GOL,<br />

DI CONTINUARE A FARE L’ AUTOSTOP E DI CAMMINARE, CON LA SPERANZA DI<br />

ARRIVARE AD ATINA.<br />

DOPO UN KM CIRCA CI SIAMO FERMATI AFFATICATI E STANCHI, CI SIAMO SEDUTI.<br />

SUBITO DOPO, CI SIAMO GIRATI E ABBIAMO VISTO LA 127 IN UN FOSSO, FACCIA<br />

AVANTI E DRITTA COME UN PIOMBO.<br />

1. ABBIAMO CHIAMATO IL CARROATTREZZI<br />

2. CE LA SIAMO FATTA TIRARE FUORI<br />

3. AMERIGO HA CHIAMATO IL PADRE.<br />

VOI COSA DECIDERESTE?…<br />

LA PALLA PIU’ BELLA CHE MI VIENE IN MENTE E’ LA 3.<br />

IO HO FATTO FINTA DI ESSERE FERITO, MI SONO ALLUNGATO PER STRADA,<br />

AMERIGO DISPERATO…<br />

DOPO 10 MINUTI SI ERANO FERMATE UNA DECINA DI PERSONE E IO DA TERRA<br />

DAVO LE DRITTE: A CHI MI VOLEVA PORTARE IN OSPEDALE DICEVO DI NO,<br />

PERCHE’ LA MACCHINA ERA RUBATA.<br />

QUATTRO BOSCAIOLI DI FORCA D’ACERO, CON UNA FIAT 850, CE LA TIRARONO<br />

FUORI SENZA FARE UNA LIRA DI DANNO E CI LASCIARONO UNA BIRRA .


MA POI IN FONDO LA NOSTRA VITA E’ COSI’, CI RITROVIAMO IL GIORNO DOPO A<br />

RACCONTARE LE COSE, QUALCUNO NON CI CREDE MAI, ALTRI CREDONO A<br />

TUTTO, ALTRI PENSANO CHE IO ABBONDO SEMPRE NEL RACCONTARE, MA POI<br />

FORSE, ALLA FINE, TUTTI RICORDANO TUTTO! TANT’ E’ VERO CHE SE DICI UNA<br />

CAZZATA, PER ANNI VAI AVANTI…<br />

IO NE HO COMBINATE TALMENTE TANTE CHE SARA’ UN PROBLEMA<br />

RICORDARMELE…<br />

SONO USCITO CON TUTTE LE PERSONE DELLA MIA CITTA’, HO GIRATO MEZZO<br />

MONDO, SEMPRE DA PROTAGONISTA, AL CENTRO DELL’ ATTENZIONE, ANCHE<br />

ESAGERANDO E SEMPRE CON IL SORRISO SULLE LABBRA……<br />

COSA QUESTA, CHE HO EREDITATO DAI MIEI GENITORI.<br />

DALLA PARTE DI MIA MADRE, NONNO GIACOMO, FILOMENA, ZIO GISEPPE E ZIO<br />

VINCENZO. RICORDO COMIZI ANCHE PER UN BICCHIERE D’ACQUA, COSE<br />

SPETTACOLARI, URLA, DISCORSI MEGAGALATTICI, TUTTO PER UN OBIETTIVO A<br />

NOI MOLTO CARO: RACCONTARCI UNA COSA.<br />

A PROPOSITO,PER ESEMPIO, MAMMA A SIMONA : “PUOI METTERMI UN PO’ DI<br />

COCA COLA?… NO, E’ TROPPA, QUANTA NE HAI MESSA?”.<br />

E’ IN QUESTO MOMENTO CHE RISPONDIAMO TUTTI INSIEME PER ESSERE I<br />

PROTAGONISTI DEL NUOVO RACCONTO, PAPA’: “MARIA, HAI SEMPRE DA RIDIRE!”.<br />

SEMPRE NELLO STESSO MOMENTO, SE NON HAI 10 ORECCHIE NON ASCOLTI<br />

NESSUNO.<br />

NONNA: “NON FA NIENTE, MICA VA BUTTATA! E POI ALLA FINE CHE FA?”.<br />

ZIO GIUSEPPE, CAZZO, ESPRESSIONE TIPICA DI MIO NONNO, PRENDE IN MANO IL<br />

DISCORSO, PROVOCANDOLO… ED E’ ADRENALINA PURA!! GIACOMO E MARCO, I<br />

MIEI CUGINETTI, NEL FRATTEMPO SI SONO SCOLATI TUTTA LA BOTTIGLIA.<br />

PER FINIRE QUESTO RACCONTO CI VORREBBE UNA BATTERIA NUOVA PER IL<br />

PORTATILE MA FORSE E’ MEGLIO COSI’… GRAZIE BIG FISH, E’ STATO UN REGALO<br />

DA SOGNO!<br />

QUESTA E’ UNA PALLA……<br />

MA CHI TI REGALA NIENTE?!<br />

ED ALLORA IL PORTATILE E’ NUOVO E POSSO CONTINUARE IL DISCORSO DEL<br />

SORRISO PERCHE’ LA BATTERIA E’ CARICA, QUINDI SI PUO’ ANDARE AVANTI.<br />

Dalla parte <strong>di</strong> mio padre il <strong>so</strong>rri<strong>so</strong> e’ il nostro dna!!


Pre<strong>se</strong>ntazione della famiglia: <strong>non</strong>na Annita, co<strong>lo</strong>nna portante, zio Nando, Elsa, papa’, Enzo<br />

e per finire Tonino e <strong>non</strong>no <strong>Rocco</strong> A<strong>lo</strong>nzi, commerciante doc. Gia’ negli anni ’50, con il<br />

furgoncino, faceva la ven<strong>di</strong>ta porta a porta, <strong>un</strong>o che aveva anticipato la new economy,<br />

tanto e’ vero che i suoi fratelli Aldo e Antonio, con il suo stes<strong>so</strong> sistema, hanno fatto <strong>un</strong> bel<br />

po’ <strong>di</strong> <strong>so</strong>l<strong>di</strong>, belle ca<strong>se</strong>… ed i figli hanno accumulato <strong>se</strong>mpre <strong>di</strong> piu’, ve<strong>di</strong> Andrea, Pasquale,<br />

Armando e Gianni.<br />

Poveretto mio <strong>non</strong>no! E’ morto a 33 anni e come mi <strong>di</strong>s<strong>se</strong> <strong>Rocco</strong>picco<strong>lo</strong>: “For<strong>se</strong>, <strong>non</strong>no i<br />

<strong>so</strong>l<strong>di</strong> <strong>non</strong> <strong>se</strong> li sarebbe mai fatti, visto che aveva il vizio delle carte!”.<br />

Quin<strong>di</strong> genio e sregolatezza che for<strong>se</strong>, tra tutti i nipoti ha trasmes<strong>so</strong> <strong>so</strong><strong>lo</strong> a me.<br />

Queste due chiacchiere sulla mia famiglia mi stanno facendo ripensare a quel<strong>lo</strong> che mi ha<br />

detto Big Fish a casa <strong>di</strong> Valentina a Milano, il giorno che gli feci leggere il mio libro:<br />

“<strong>Rocco</strong>rocco… ma <strong>lo</strong> devi chiudere, gli devi dare <strong>un</strong>a storia, <strong>non</strong> decolla mai!”<br />

MA CHE PALLE!!!!!<br />

Non ho mai letto <strong>un</strong> libro in vita mia, <strong>non</strong> <strong>so</strong> da dove partire! A scuola <strong>non</strong> <strong>so</strong>no mai stato<br />

<strong>un</strong> genio, <strong>non</strong> ricordo ness<strong>un</strong> 7 al <strong>di</strong> fuori che in condotta.<br />

A proposito <strong>di</strong> scuola, vi voglio raccontare <strong>un</strong>a storia a me molto cara.<br />

1° ragioneria, via xx <strong>se</strong>ttembre, proprio <strong>di</strong> fronte alla polizia, ero <strong>un</strong> ragazzo vivace e <strong>di</strong><br />

tendenza, volevo fare l’istituto d’ arte, ma mio padre preferì mandarmi in clas<strong>se</strong> con mia<br />

<strong>so</strong>rella gemella e <strong>di</strong> continuare la stessa storia delle elementari e me<strong>di</strong>e. Tra qualche<br />

compito copiato e qualche como<strong>di</strong>no riparato a qualche profes<strong>so</strong>re, si andava avanti, mai<br />

come quella pietra che lanciai dalla mia clas<strong>se</strong> e andò a sbattere contro la testa <strong>di</strong> <strong>un</strong><br />

poliziotto che scriveva a macchina.<br />

Con questa storia Limusino ha girato <strong>un</strong> film “Chi e’ <strong>se</strong>nza peccato scagli la prima pietra”.<br />

Iniziava da <strong>un</strong>a ricreazione scolastica <strong>di</strong> due ragazzi, <strong>un</strong>o <strong>di</strong> città come merenda <strong>un</strong> Mars, e<br />

<strong>un</strong>o <strong>di</strong> campagna come merenda pane e verdura. In <strong>un</strong>a scommessa lanciata dal<br />

ragazzino <strong>di</strong> città <strong>di</strong> prendere <strong>un</strong>a lattina <strong>di</strong> Coca Cola, <strong>di</strong> colpirla <strong>se</strong>nza farla cadere e <strong>di</strong><br />

cedergli la merenda. Dopo il calcio e la scommessa persa, <strong>un</strong> ragazzo del terzo <strong>un</strong> pò<br />

<strong>se</strong>cchione vide tutto mentre rientrava in clas<strong>se</strong>.<br />

Quando arrivarono l’ ispettore e 10 poliziotti armati con scu<strong>di</strong>, <strong>non</strong> esitai nemmeno <strong>un</strong><br />

<strong>se</strong>condo a <strong>di</strong>re che ero stato io. Manette e <strong>di</strong> corsa al commissariato con 15 giorni <strong>di</strong><br />

<strong>so</strong>spensione e <strong>se</strong>tte in condotta, primo e <strong>se</strong>condo trimestre.


Ricollegandomi alla storia del <strong>se</strong>cchione, voglio coinvolgere anche voi, visto che questo<br />

libro <strong>non</strong> sara’ mai chiu<strong>so</strong>, <strong>non</strong> avra’ mai <strong>un</strong> fi<strong>lo</strong> <strong>lo</strong>gico ma avra’ domande e risposte.<br />

Secondo voi il ragazzo del terzo mi aveva infamato?…<br />

<strong>Io</strong>,per cultura e modo <strong>di</strong> vivere me la <strong>so</strong>no <strong>se</strong>mpre cavata da <strong>so</strong><strong>lo</strong>, for<strong>se</strong> anche<br />

egoisticamente, ma alla fine quando ti trovi all’ uscita <strong>di</strong> <strong>un</strong> coffeè shop ad Amsterdam,<br />

<strong>di</strong>etro <strong>un</strong> vico<strong>lo</strong>, con Amerigo e <strong>un</strong> coltellaccio piantato <strong>so</strong>tto il col<strong>lo</strong> da <strong>un</strong> marocchino con<br />

tremila sfregi in faccia che ti chiede il passaporto per rubarti i <strong>so</strong>l<strong>di</strong> all’ eta <strong>di</strong> 18 anni, <strong>non</strong><br />

hai spiragli <strong>di</strong> luce al <strong>di</strong> fuori che la fine del vico<strong>lo</strong> a 100 metri, sul cor<strong>so</strong> che porta a Piazza<br />

Dam.<br />

Quei cento metri, che al primo ragioneria prima dell’ arresto, mi fruttarono il primo premio<br />

come campione d’ istituto, campione provinciale a Pontecorvo e per finire terzo alle<br />

regionali, gli altri con le scarpette chiodate da pista e io con le Stan Smith (ancora oggi con<br />

questo model<strong>lo</strong> faccio tendenza), <strong>se</strong> <strong>non</strong> ci credete chiedete<strong>lo</strong> al profes<strong>so</strong>re Ingle<strong>se</strong> e vi<br />

rispondera’ che gli stessi risultati li ho raggi<strong>un</strong>ti anche nella staffetta, con Franco,<br />

Gianpao<strong>lo</strong> e Antonio.<br />

E a tutte le per<strong>so</strong>ne che per anni mi hanno sfidato il sabato <strong>se</strong>ra…..<br />

In piazza <strong>se</strong>mbrava <strong>di</strong> stare alle Olimpia<strong>di</strong>, mamma quanto tempo, eppure io <strong>di</strong>etro quel<br />

vico<strong>lo</strong> già c’ ero stato, <strong>se</strong>mbrava “Canceglie”, via Mameli, via Rosati <strong>non</strong> ricordo ma le<br />

cadute in bicicletta e le cor<strong>se</strong> a Sant’ Antonio e le botte per le sudate <strong>non</strong> le <strong>di</strong>mentichero’<br />

mai.<br />

Questo pensiero <strong>di</strong> Sant’ Antonio mi fa pensare a Bottino, <strong>un</strong> altro mito vivente della mia<br />

citta’ per la passata generazione; ebbene lui in quel vico<strong>lo</strong> olande<strong>se</strong> for<strong>se</strong> avrebbe fatto<br />

come me strillando: Polizia! Polizia!….<br />

Spaventai il marocchino, lui correva e io <strong>so</strong>ccorrevo Amerigo, che <strong>se</strong> l’ era cavata <strong>di</strong> fronte<br />

a <strong>un</strong> or<strong>so</strong> a Forca d’acero, al rifugio Capo d’acqua e si era pisciato <strong>so</strong>tto davanti a <strong>un</strong><br />

tossico. Un pensiero speciale va a tutti i miei amici che <strong>so</strong>no stati in com<strong>un</strong>ita’, che si <strong>so</strong>no<br />

masturbati come me, davanti al film <strong>di</strong> Cristiana F., e che per anni hanno <strong>se</strong>guito Vasco<br />

Rossi in tutti gli sta<strong>di</strong> d’ Italia, <strong>se</strong>nza mai pagare <strong>un</strong> biglietto!……<br />

No, no, no, ripeto <strong>se</strong>mpre le stes<strong>se</strong> co<strong>se</strong>!!! Tu, che nella vita hai provocato, ricercato,<br />

<strong>so</strong>rpre<strong>so</strong>, no, <strong>non</strong> puoi fallire nel libro, così <strong>non</strong> va!!!<br />

Ok, provero’ a es<strong>se</strong>re piu’ <strong>se</strong>mplice, for<strong>se</strong> riesco meglio con la speranza che domani Enrica<br />

quando me <strong>lo</strong> legge e corregge <strong>non</strong> <strong>lo</strong> boccia definitivamente!!!


Tour 2001, Canzone per te, concerto Roma gratis, Milano gratis, Perugia gratis, Ancona<br />

gratis; Tour 1999, Stupido Hotel, altre 5 tappe gratis e ancora tanti altri tour ,altri sta<strong>di</strong>,<br />

altra gente, altra storia…… stare qui ad elencarli sarebbe <strong>un</strong>a svolta per riempire qualche<br />

pagina in piu’ <strong>di</strong> questo libro ma vi <strong>di</strong>co che alla partita Lazio-Parma, siamo entrati in<br />

trib<strong>un</strong>a Tevere con i biglietti <strong>di</strong> Fiorentina-Lazio della domenica precedente, gli stessi<br />

biglietti che la stessa mattina ci <strong>so</strong>no <strong>se</strong>rviti per visitare la mostra <strong>di</strong> Topolino alla Galleria<br />

Co<strong>lo</strong>nna!!<br />

Meno male che <strong>so</strong>no palle e nulla è riscontrabile però io vi <strong>di</strong>co che a Firenze ci <strong>so</strong>no<br />

andato con il treno speciale e fort<strong>un</strong>atamente ci <strong>so</strong>no anche tornato, visto quel<strong>lo</strong> che è<br />

succes<strong>so</strong>, vi garantisco che su il cuore della nord c’ è <strong>un</strong>a foto del treno fermo in galleria,<br />

elicottero della polizia a 4 mt <strong>di</strong> altezza e io lì in primo piano, ma già alla stazione Termini<br />

pensai <strong>di</strong> andare via mentre gli ultrà fecero 1 miliardo <strong>di</strong> danni a negozi e in<strong>se</strong>gne.<br />

Nel viaggio <strong>di</strong> ritorno, mentre ero ospite nella cabina con sbal<strong>lo</strong>ni <strong>di</strong> Sora e Fontana Liri, la<br />

speciale mi spen<strong>se</strong> <strong>un</strong>a canna in testa in <strong>un</strong>a <strong>di</strong> quelle <strong>lo</strong>ro irruzioni domenicali, ecco dopo<br />

il grande o<strong>di</strong>o tra ultrà e polizia.<br />

Gianni e Leonardo oltre che pensare a <strong>lo</strong>ro, dovevano guardare anche me, e pensare che<br />

mi avevano detto che era <strong>un</strong>a gita…….<br />

Come nel 1987, io e Gianfranco <strong>di</strong>cemmo alle nostri madri <strong>di</strong> andare in gita con il CAI ma<br />

poi decidemmo <strong>di</strong> andarci a fare i panini dal “Killer” e partire per Torino col pullman per<br />

andare a vedere Juventus-Lazio, curva Maratona, 4 - 2 per la Juve……..<br />

Superocco, vai, mi piaci così surreale, d’ attacco, da viaggio proprio come sta andando<br />

ve<strong>lo</strong>ce la metro, il pullman, la macchina mentre sto provando a leggere il tuo libro!!!!!<br />

Ma in realtà io <strong>di</strong> che squadra <strong>so</strong>no? Nasco milanista come tutta la famiglia A<strong>lo</strong>nzi poi zio<br />

Giu<strong>se</strong>ppe mi convince a es<strong>se</strong>re juventino, Gilda ci mette del suo a farmi <strong>di</strong>ventare doriano,<br />

ma nel frattempo mi vedo i 4 derby vinti dalla Lazio e quin<strong>di</strong>: “me batte il core, stann a inizià<br />

a giocà, mille ban<strong>di</strong>ere famo sventolà entra la Lazio, <strong>lo</strong> sta<strong>di</strong>o sta a trema…”e oggi decidete<br />

voi.<br />

<strong>Io</strong> <strong>lo</strong> <strong>so</strong>, ve <strong>lo</strong> <strong>di</strong>co davanti ai bar, in <strong>di</strong>scoteca ma voi <strong>non</strong> ci credete mai e al<strong>lo</strong>ra basta<br />

<strong>se</strong>mpre con questa storia che <strong>so</strong>no <strong>bugiardo</strong>, esagero nel raccontare le co<strong>se</strong>, che la mia<br />

vita è piatta, <strong>non</strong> mi succede mai niente, e alla fine mi devo inventare tutto perchè mi piace<br />

<strong>se</strong>mpre stare al centro dell’attenzione.<br />

Ma a chi <strong>non</strong> piace?


L’ es<strong>se</strong>re umano è così, fa il possibile per farsi notare, os<strong>se</strong>rvare, e <strong>se</strong> poi alla fine, voi <strong>non</strong><br />

ci riuscite, è scemo chi ci riesce. Fort<strong>un</strong>atamente per me, in giro è pieno <strong>di</strong> gente che la<br />

pensa così, <strong>se</strong>mpre telefonini piu’ belli, macchine piu’ potenti, vestiti piu’ <strong>di</strong> tendenza…..<br />

Risultato: le <strong>lo</strong>ro donne me le porto io!!!<br />

Sai a proposito <strong>di</strong> <strong>se</strong>s<strong>so</strong>, io <strong>so</strong>no veramente <strong>un</strong> bel ragazzo, <strong>non</strong> perchè <strong>lo</strong> <strong>di</strong>ca mia madre<br />

o <strong>lo</strong> ero quando avevo 13 anni, <strong>lo</strong> <strong>so</strong>no oggi che ne ho 33!!!<br />

Diciamo che con il <strong>di</strong>scor<strong>so</strong> <strong>se</strong>s<strong>so</strong>, donne, amori, questo libro inizia a prendere forma e si<br />

potra’ già iniziare a dare qualche giu<strong>di</strong>zio. A proposito <strong>di</strong> donne vi premetto che ho<br />

rimorchiato il 40 % <strong>di</strong> quel<strong>lo</strong> che potevo rimorchiare; <strong>so</strong>no <strong>un</strong> tipo fatto così, a quelle che<br />

me l’ hanno sbattuta in faccia <strong>non</strong> ce l’ ho mai dato.<br />

Mi <strong>so</strong>no <strong>di</strong>vertito tantissimo a farmi corteggiare, messaggiare, rincorrere ed alla fine è finito<br />

quasi <strong>se</strong>mpre tutto così.<br />

Sono rimasto in ottimi rapporti con tutte, <strong>non</strong> ho avuto mai peli sulla lingua ma il gruppo<br />

d’I<strong>so</strong>la del Liri, pen<strong>so</strong> che sia il gruppo che mi abbia veramente o<strong>di</strong>ato. Ricordo alc<strong>un</strong>i nomi<br />

Sara, Elena, Maria, Antonella, Valeria ancora Antonia, Chiara con <strong>lo</strong>ro abbiamo trascor<strong>so</strong><br />

<strong>un</strong> anno allucinante, surreale, a tratti trash, da Ass<strong>un</strong>ta abbiamo trascor<strong>so</strong> <strong>se</strong>rate dance<br />

incre<strong>di</strong>bili, a ballare sui tavoli, appesi ai lampadari 5 ore con<strong>se</strong>cutivamente, ragazze<br />

speciali quando si trattava <strong>di</strong> fare questo.<br />

In <strong>un</strong>a <strong>di</strong> quelle cene tutt’ insieme dove gia’ si erano create le coppie, ricordo il gioco della<br />

bottiglia a casa <strong>di</strong> Loreto dove Giampiero fu protagonista as<strong>so</strong>luto, <strong>di</strong>scussioni interminabili<br />

per le coppie, <strong>se</strong>condo me io piacevo a tutte, anche <strong>se</strong> <strong>lo</strong>ro erano tutte propen<strong>se</strong> a <strong>un</strong>a<br />

storia <strong>se</strong>ria.<br />

Per tornare al <strong>di</strong>scor<strong>so</strong> della cena in cui io avevo la parola e facevo <strong>lo</strong> strafigone, davanti a<br />

tutti, eravamo <strong>un</strong>a quin<strong>di</strong>cina alla pizzeria Vitale, esclamai: “Le donne <strong>di</strong> questo tavo<strong>lo</strong> oltre<br />

a fare “ciuciu ciuciu” nelle orecchie, tra <strong>di</strong> <strong>lo</strong>ro, <strong>non</strong> sanno fare altro!”.<br />

Con tutti i gruppi, <strong>so</strong>no uscito <strong>se</strong>mpre in modo trionfale anche da fidanzato, <strong>non</strong> ho mai<br />

fatto vita <strong>di</strong> coppia, <strong>so</strong>no stato <strong>se</strong>mpre nel gruppo e <strong>non</strong> ho mai detto <strong>un</strong>a palla per andare<br />

a fare <strong>un</strong>’ imboscatina, alla fine è come fumarti <strong>un</strong>a sigaretta, è <strong>un</strong> piacere <strong>so</strong><strong>lo</strong> mentre<br />

e<strong>se</strong>rciti, ed al<strong>lo</strong>ra vecchio River bar……<br />

Onore a Massimo che con la fra<strong>se</strong>: “tutte quante la teu rotta e io no”, ci proietta in <strong>un</strong><br />

mondo femminile ancora piu’ facile da conquistare!<br />

GIURO, HO VERAMENTE VISSUTO ED E’ UN’ ASSURDITA’ PENSARE CHE SIANO<br />

PALLE.


Ricordo e dopo vi racconterò meglio, le gite delle me<strong>di</strong>e a scuola, durante la ricreazione, mi<br />

pomiciavo tutta la clas<strong>se</strong>; è vero Anna?<br />

Rifugi con il Cai, <strong>un</strong> saluto a Brigitta, Simona, Alessandra, Federica. Sono stato educatore<br />

A.C.R., <strong>un</strong> saluto a Fi<strong>lo</strong>mena e Sandra, le feci fidanzare con Fabietto e Fabio; ed io fui<br />

cacciato perchè mi trovarono a pomiciare in quei cameroni allucinanti dove <strong>se</strong> le per<strong>so</strong>ne<br />

<strong>non</strong> le <strong>se</strong>gui <strong>non</strong> le troverai nemmeno con la bus<strong>so</strong>la.<br />

Ricordo che a via Luigi Cadorna, mentre giocavo a tennis ver<strong>so</strong> il muro dell’ al<strong>lo</strong>ra Buffetti,<br />

quando uscivano da scuola le <strong>so</strong>relle Panacci e De luca con altre che <strong>non</strong> mi ricordo il<br />

nome (altro mio gran<strong>di</strong>ssimo <strong>di</strong>fetto), si fermavano mezz’ora ad accarezzarmi e a baciarmi.<br />

Pensate che con Maria scappammo insieme dall’ asi<strong>lo</strong>. Sentite quest’ altra palla<br />

allucinante……<br />

Mentre stavo affacciato al balcone <strong>di</strong> casa a riflettere, mi chiamarono Mariarita, la figlia del<br />

barbiere e l’amica Loredana. Per fare ve<strong>lo</strong>cissimo, mi misi a caval<strong>lo</strong> del passamano ma<br />

girai talmente forte che mi buttai. Tac, prognosi ri<strong>se</strong>rvata, e poveretto papà, 2 notti in<strong>so</strong>nne.<br />

<strong>Rocco</strong>rocco, <strong>so</strong>no sicuro che questo libro <strong>di</strong>ventera’ subito <strong>un</strong> gran bel film e questa cosa<br />

mi eccita, ed al<strong>lo</strong>ra <strong>un</strong> saluto particolare a Selly, <strong>non</strong> pen<strong>so</strong> che mia madre la saluti<br />

volentieri, ho scritto <strong>Rocco</strong> e Selly su tutti i muri e <strong>so</strong>prammobili <strong>di</strong> casa, <strong>un</strong> amore quasi<br />

<strong>se</strong>rio con tanto <strong>di</strong> foto scolastiche con la profes<strong>so</strong>ressa Macciocchi e tre giorni stile free,<br />

Verona, lago <strong>di</strong> Garda e Trento.<br />

Questo pensiero mi proietta ver<strong>so</strong> il nord e mi fa pensare a Selene, la cugina <strong>di</strong><br />

Mariantonietta, che p<strong>un</strong>tualmente ogni estate tornava da Pavia, io <strong>non</strong> l’ avevo mai vista.<br />

Visto che <strong>so</strong>no <strong>se</strong>mpre stato <strong>un</strong> conta<strong>di</strong>no moderno, trascorrevo le mie estati a Pantano dai<br />

miei <strong>non</strong>ni, così mi potevo inventare l’impossibile, anche lì ero <strong>un</strong> mito, piacevo, ma<br />

fondamentalmente ero pre<strong>so</strong> da co<strong>se</strong> tipo: rinfilare <strong>un</strong> uovo in cu<strong>lo</strong> ad <strong>un</strong>a gallina!!! Mi<br />

tagliai <strong>un</strong> <strong>di</strong>to con la falce, mi buttai alla forma, andai a rubare le trote all’ allevamento <strong>di</strong><br />

Giu<strong>se</strong>ppe, al bici park, da me costruito, in <strong>un</strong> trip<strong>lo</strong> salto mortale con la bicicletta mi spezzai<br />

<strong>un</strong> braccio, addestrai <strong>un</strong> cane a prendere i pas<strong>se</strong>rotti e i cardellini, poi li andavamo a<br />

rivendere ad <strong>un</strong>’ uccelleria <strong>di</strong> Sora, ma la cosa incre<strong>di</strong>bile è che feci scappare due maiali a<br />

Mamenica e da quel giorno <strong>so</strong>no <strong>di</strong>ventato piu’ famo<strong>so</strong> <strong>di</strong> Mus<strong>so</strong>lini, mito vivente della<br />

zona.<br />

Questi racconti <strong>non</strong> c’ entrano niente con le donne e Selene; ho pensato <strong>di</strong> raccontarvi<br />

queste co<strong>se</strong> perche’ davate per scontata l’altra storia.<br />

Tutta la piazzetta a fargli il cane ma appena e’ arrivato Limusino, colpo <strong>di</strong> fulmine!!


Il giorno dopo era tutta <strong>un</strong>a voce, lei era piu’ grande <strong>di</strong> me e veniva corteggiata da quelli<br />

piu’ gran<strong>di</strong> tipo Gianluca, Ciro, Marco, Tiberio. <strong>Io</strong> <strong>se</strong>mpre piu’ antipatico, <strong>non</strong> ero ben visto<br />

ed ero spes<strong>so</strong> <strong>so</strong>tto tiro per <strong>un</strong>a storia a me molto cara su <strong>un</strong> <strong>di</strong>fetto d’ infanzia; <strong>non</strong><br />

riuscivo a leggere l’ ora all’ oro<strong>lo</strong>gio con le lancette!!!<br />

E così arrivammo all’ estate 1997, cara Fabiola era arrivato il nostro momento ma quel<br />

genio <strong>di</strong> Massimo, tramite Annamaria, fece irruzione nella mia vita e mi trovai il giorno<br />

prima della partenza per Terracina, a casa mia, a pre<strong>se</strong>ntar<strong>lo</strong> ai miei genitori per poi<br />

partire.<br />

App<strong>un</strong>tamento alle 9 a casa mia, lui era <strong>un</strong> mito vivente, 10 anni piu’ grande <strong>di</strong> me ma <strong>non</strong><br />

aveva vissuto…… stravissuto!!!<br />

Quin<strong>di</strong> quando suonò quel campanel<strong>lo</strong> mi <strong>se</strong>ntii al <strong>se</strong>ttimo cie<strong>lo</strong>, visto pure tutte le<br />

raccomandazioni che gli avevo fatto. Apro il portone, lui era con <strong>un</strong>a dolcevita <strong>di</strong> lana,<br />

Camperos e borchia El Charro (a proposito vi devo raccontare <strong>un</strong> po’ <strong>di</strong> co<strong>se</strong>) e fu l’ inizio<br />

del<strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> piu’ bel<strong>lo</strong> a cui ho assistito in vita mia.<br />

Il risultato anche fu a <strong>so</strong>rpresa, tanto è vero che il giorno dopo <strong>non</strong> partimmo, chiedete<strong>lo</strong> a<br />

mio padre, ma fu tutto rinviato <strong>di</strong> 24 ore, autostop e tanta mentalità e arrivammo a<br />

Terracina.<br />

Il viaggio è stato <strong>un</strong> film ma i 10 giorni a Terracina, <strong>un</strong> ko<strong>lo</strong>ssal!!!<br />

E pensare che poi ti si avverano i <strong>so</strong>gni, tutto quel<strong>lo</strong> che avevi fantasticato, ti si pre<strong>se</strong>nta<br />

davanti, è lì, la <strong>di</strong>fferenza tra me e centomila è che, anche es<strong>se</strong>ndo <strong>un</strong> tipo premuro<strong>so</strong>,<br />

sgamone, quando arriva il momento io ci <strong>so</strong>no… ed ecco perchè <strong>so</strong>no <strong>Rocco</strong> A<strong>lo</strong>nzi!<br />

Sento chiacchiere del tipo: “… <strong>Io</strong> questa storia già l’ avevo vissuta, <strong>se</strong>mbra che mi si stia<br />

riproponendo, giuro, mi è veramente già succes<strong>so</strong>”.<br />

Quando <strong>se</strong>nto questi <strong>di</strong>scorsi, o co<strong>se</strong> piu’ banali: “si la porto a cena fuori, poi enoteca, ed è<br />

fatta”, lì mi <strong>se</strong>nto veramente <strong>un</strong> <strong>di</strong>o, e pen<strong>so</strong>: “ecco perche’ pos<strong>so</strong> scrivere <strong>un</strong> libro, perche’<br />

c’ è gente giuro, tantissima gente, che ha stu<strong>di</strong>ato, letto, ricercato e ancora crede alla<br />

befana!!”<br />

Evviva quelli come me anche <strong>se</strong> pochi, che a Terracina si portarono 200 euro nel 1997,<br />

400 mila lire e tornarono a Sora con gli stessi <strong>so</strong>l<strong>di</strong>.<br />

Casa bellissima, 2 <strong>so</strong>relle romane Donatella e Alba, <strong>un</strong>a lavorava al castel<strong>lo</strong> nel centro <strong>di</strong><br />

Terracina e l’ altra piu’ piccola, 19 anni era lì in vacanza, <strong>un</strong>a casa giovane, molto<br />

frequentata, tutto bellissimo, Massimo conosceva tutte benissimo.<br />

Era <strong>un</strong> tipo che la mattina in spiaggia, conosceva piu’ per<strong>so</strong>ne possibili, io dovevo <strong>so</strong><strong>lo</strong><br />

reggergli <strong>un</strong> po’ il gioco ed era fatta, tant’ è vero che il <strong>se</strong>condo giorno andammo in


spiaggia, io Massimo e Donatella e a mezzogiorno già mi pomiciavo <strong>un</strong>a ragazza <strong>di</strong><br />

Cassino, in vacanza con la madre <strong>di</strong>vorziata, molto carina, <strong>di</strong> bella pre<strong>se</strong>nza.<br />

Donatella <strong>di</strong>s<strong>se</strong> che era troppo caldo e che voleva risalire, io pensai <strong>di</strong> fare veramente il<br />

martel<strong>lo</strong>ne, <strong>di</strong> andare con <strong>lo</strong>ro e <strong>di</strong> <strong>so</strong>rprendere Laura <strong>di</strong> Cassino, subito dopo i primi baci, e<br />

<strong>di</strong> <strong>non</strong> passare inos<strong>se</strong>rvato alla madre. Tornati a casa, Massimo e Donatella si all<strong>un</strong>garono<br />

sul matrimoniale, io superesaltato, mi fumai l’ ennesima Lucky Strike, sgamai la situazione<br />

e mi andai ad all<strong>un</strong>gare vicino a Donatella, cosi lei pas<strong>so</strong>’ in mezzo, ed io che tutto avevo<br />

tranne <strong>so</strong>nno e stanchezza, mi resi conto che lei mi <strong>se</strong>guiva attentamente e che <strong>di</strong> certo<br />

<strong>non</strong> era intontita.<br />

Dopo circa trenta minuti mi trovai in <strong>un</strong>a situazione allucinante nel letto della <strong>so</strong>rella,<br />

eravamo al <strong>se</strong>condo giorno <strong>di</strong> vacanza ma io capii al vo<strong>lo</strong> che la <strong>so</strong>rella avrebbe scoperto<br />

tutto, quin<strong>di</strong> per <strong>non</strong> sporcare niente e <strong>non</strong> farle venire ness<strong>un</strong> dubbio e fare felice pure<br />

Massimo che si stava godendo tutta la scena, raggi<strong>un</strong>si l’orgasmo sul suo volto e fu la<br />

prima volta in vita mia.<br />

Tutti mi parlavano <strong>di</strong> <strong>un</strong> certo do<strong>lo</strong>re ma… la <strong>se</strong>ra (cara Enrica, cara Gianna, no questo <strong>non</strong><br />

me <strong>lo</strong> dovete censurare!!) la <strong>se</strong>ra al ristorante…………..<strong>di</strong> Terracina, al tavo<strong>lo</strong> vicino al<br />

nostro, in <strong>un</strong> <strong>lo</strong>cale molto bel<strong>lo</strong> ed elegante, c’ erano Laura e la madre.<br />

<strong>Io</strong> che mi sarei inventato l’ impossibile per fare tutto <strong>un</strong> tavo<strong>lo</strong>, stavo perdendo il control<strong>lo</strong><br />

della situazione ma dalla mia parte <strong>non</strong> avevo ness<strong>un</strong>o, perchè Donatella era ge<strong>lo</strong>sa e la<br />

<strong>so</strong>rella ogni tanto veniva da Massimo, gli portava dei <strong>so</strong>l<strong>di</strong> che si rubava alla cassa ma io,<br />

talmente pre<strong>so</strong> dalla madre <strong>di</strong> Laura, da me rinominata signorina Rottermaier per la sua<br />

eleganza e la sua clas<strong>se</strong>, <strong>non</strong> ci stavo capendo niente.<br />

Dopo cena, ci ritrovammo tutt’ insieme al nostro lido Il Gabbiano (perchè c’ era <strong>un</strong>a festa)<br />

fort<strong>un</strong>atamente io con Massimo… e Chiara… e… Donatella?<br />

Questo ve <strong>lo</strong> raccontero’ nel mio <strong>se</strong>condo libro, perchè questo sara’ sicuramente <strong>un</strong><br />

succes<strong>so</strong>ne, e poi il <strong>se</strong>condo a chi <strong>lo</strong> vendo?<br />

E fu così, proprio come in <strong>un</strong> cartone animato, che feci per la <strong>se</strong>conda volta l’ amore e mi<br />

garantii <strong>un</strong> futuro alla <strong>Rocco</strong> Siffre<strong>di</strong>, tant’ è vero che appena tornato a Sora, ero <strong>un</strong> mito e<br />

così la cugina <strong>di</strong> Cristina, Sabrina anche lei tornava p<strong>un</strong>tualmente da Roma ogni estate,<br />

<strong>non</strong> volle perdersi la moda del momento, cioè stare con <strong>Rocco</strong>rocco!<br />

Ma con lei le co<strong>se</strong> si complicarono subito, perchè Loreto, il fratel<strong>lo</strong> <strong>di</strong> Cristina era molto<br />

ge<strong>lo</strong><strong>so</strong>, ed io che <strong>non</strong> <strong>so</strong>no mai stato <strong>un</strong> ris<strong>so</strong><strong>so</strong> e <strong>non</strong> mi <strong>so</strong>no mai mes<strong>so</strong> nei gran<strong>di</strong><br />

casini, tant’ è vero che <strong>un</strong>o schiaffo mai l’ ho dato e mai ricevuto, lasciai subito stare, però<br />

a livel<strong>lo</strong> d’ immagine ormai ero <strong>un</strong> mito!!


Ho ancora cartoline <strong>di</strong> Laura, Antonia, Chiara, Giorgia, Marcella, Gilda, Angelica, Sonia,<br />

Annamaria, Laura. No!!………….<br />

Cosa <strong>so</strong>no andato a ricordarmi, <strong>non</strong> ci pos<strong>so</strong> credere, ecco cosa significa es<strong>se</strong>re istintivo e<br />

ve<strong>lo</strong>ce che le co<strong>se</strong> arriveranno da <strong>so</strong>le, <strong>Rocco</strong>, immagino che vi stiate esaltando anche voi<br />

e che stiate pensando che for<strong>se</strong> 15 euro per questo libro <strong>so</strong>no state veramente poche ma<br />

<strong>se</strong> volete proprio recuperare potreste comprarvi <strong>un</strong> mio quadro o <strong>un</strong>a mia cucina!!<br />

E’ vero sarebbe il minimo,ormai al River bar davo spiegazioni pure <strong>di</strong> come si faceva la<br />

pipì, intanto Pino, che stava cambiando casa, ebbe per 60 giorni <strong>un</strong> appartamento vuoto,<br />

<strong>se</strong>ttembre-ottobre e furono due mesi <strong>di</strong> <strong>se</strong>s<strong>so</strong> e droga (poi vi raccontero’).<br />

Pino si fidanza con Laura, ma ormai i modelli <strong>di</strong> vita eravamo io e Massimo, quin<strong>di</strong><br />

andammo con Angelica a fare <strong>un</strong>a tre giorni a Terracina, praticamente era l’ estate<br />

successiva.<br />

Prima <strong>di</strong> partire per la Sardegna, io, Amerigo, Luca e Pino pensammo <strong>di</strong> dormire <strong>so</strong>tto le<br />

stelle pure perchè pagarono tutto Laura e Angelina, visto che noi mettevamo qualche lira<br />

da parte per comprare la tenda (ancora oggi la tengo io e me l’ anno ricomprata 6 volte!!<br />

Calma, calma,calma!!).<br />

Il <strong>se</strong>condo giorno <strong>non</strong> avevamo <strong>un</strong>a lira ma com<strong>un</strong>que ci <strong>se</strong>ntivamo piu’ figati anche <strong>di</strong>etro<br />

gli ombrel<strong>lo</strong>ni, con l’ asciugamano e facevamo finta che i nostri amici o parenti erano sulle<br />

sdraio.<br />

Mentre eravamo sul corridoio che portava al mare, così <strong>non</strong> ci perdevamo ness<strong>un</strong>a donna,<br />

ness<strong>un</strong>o uomo, ness<strong>un</strong>o evento, dal campetto <strong>di</strong> beach volley proprio al confine con il<br />

mare, parte <strong>un</strong>a ragazza alta 1,80, bionda, riccioli oro, 90-60-90, giuro Nancy Brilli! Inizia a<br />

sfilare sul corridoio proprio <strong>di</strong> fronte a me, da spezzare il cuore pure alle conchiglie, <strong>se</strong>con<strong>di</strong><br />

interminabili, io <strong>di</strong>ecimila film e <strong>un</strong> finale in tv a Stranamore.<br />

Cosa fa?……Si ferma all’ ultima sdraio proprio a tre granelli <strong>di</strong> sabbia dal mio pollice e <strong>di</strong>ce<br />

al tipo <strong>se</strong> voleva andare a giocare a pallavo<strong>lo</strong>.<br />

Giuro che io ho o<strong>di</strong>ato la Nazionale <strong>di</strong> Velasco per anni, quando <strong>se</strong>ntivo questo sport mi si<br />

alzavano i capelli ma gli amori, gli hobbies, il lavoro e gli amici ti fanno passare tutto, quin<strong>di</strong><br />

appena tornai a Sora mi fidanzai.<br />

E’ vero ades<strong>so</strong> sta <strong>di</strong>ventando piatto…….. continua <strong>se</strong>mpre con gli amori……….. stai<br />

ancora nel 1989, devi arrivare al 2004, ma taglia <strong>un</strong> po’! Fai entrare ancora <strong>di</strong> piu’ chi <strong>non</strong> ti<br />

conosce nel per<strong>so</strong>naggio, è <strong>un</strong> esaltazione dell’ io.<br />

Ok, a <strong>Rocco</strong> A<strong>lo</strong>nzi questo libro piace, a chi ti conosce che è protagonista pure, a chi <strong>non</strong><br />

è protagonista no, e a chi <strong>non</strong> ti conosce?…………..


Sono veramente quel<strong>lo</strong> che leggete, <strong>so</strong>no stato fino a questa mattina alle 5 a giocare a<br />

carte. Stamattina qualche ricordo della <strong>se</strong>rata, dopo negozio, pranzo, alle 14 caffè, da zia<br />

Alberta, app<strong>un</strong>tamento Play Station con i miei cugini e dopo insieme cimitero, casa <strong>di</strong> zia<br />

Maria , Me<strong>di</strong>alab per presa usb, dopo bar Roma dove ho salutato Francesco, che ieri <strong>se</strong>ra<br />

ci ha accolto veramente in modo invi<strong>di</strong>abile a casa sua.<br />

Sono arrivato con Enrica, Francesca si è portata la macchina, e Gianna gli ha fatto<br />

compagnia, appena superato il cancel<strong>lo</strong> ver<strong>so</strong> le 22.30, ingres<strong>so</strong> trionfale, mega suonata a<br />

Gianluca che telefonava.<br />

Stavano arrivando anche Ita<strong>lo</strong> e fidanzata, da <strong>lo</strong>ro mi <strong>so</strong>no fatto notare, peccato che<br />

Caru<strong>so</strong> <strong>non</strong> abbia <strong>se</strong>ntito nè il clac<strong>so</strong>n nè il telefonino, volevo raccontargli dell’<br />

inaugurazione della mia mostra per<strong>so</strong>nale <strong>di</strong> via Brera 7 a Milano.<br />

Ho salutato pure Francesco e Fi<strong>lo</strong>mena, Martina e amica.<br />

Giu<strong>se</strong>ppe, Piercar<strong>lo</strong> e il padrone <strong>di</strong> casa stavano sparecchiando perchè avevano cenato lì.<br />

E’ iniziata la mia volata finale (il ciclismo è <strong>lo</strong> sport <strong>di</strong> famiglia) in <strong>un</strong> bel <strong>so</strong>ggiorno molto<br />

natalizio, albero bellissimo, addobbi doc, anche <strong>se</strong> per me monocromatici, detto ad alta<br />

voce, Fi<strong>lo</strong>mena mi risponde che <strong>non</strong> mi inviterebbe mai a casa sua, perchè <strong>so</strong>no perico<strong>lo</strong><strong>so</strong><br />

ma era <strong>so</strong><strong>lo</strong> l’ inizio.<br />

Attacco il portatile e metto subito il dvd della vacanza <strong>di</strong> Otranto, Fi<strong>lo</strong>mena, Enrica e<br />

Francesco <strong>lo</strong> guardano con attenzione, pure perchè annoiati dal mercante in fiera, mi<br />

rivolgo a tutti e <strong>di</strong>co che è <strong>un</strong> gioco da fine <strong>se</strong>rata che <strong>non</strong> si puo’ iniziare così, com<strong>un</strong>que<br />

la mia provocazione riesce, e appena contati i <strong>so</strong>l<strong>di</strong> della tombola, propongo 20 euro all’<br />

ambo, 80 alla tombola, Francesca è l’ <strong>un</strong>ica che <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> no, ma alla fine fa ambo.<br />

Inizio del mercante, <strong>un</strong>a carta si vende alla me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 10 euro, io ne acquisto <strong>un</strong>a scoperta,<br />

provoco chi come Francesca <strong>di</strong>ce che è azzardo, che ci giochiamo troppo… e che alla fine<br />

puo’ vincere anche lei, alla faccia <strong>di</strong> chi sta spendendo!!<br />

Stefano il battitore si lamenta perche’ ness<strong>un</strong>o spende piu’, io gli rispondo che stava<br />

sbagliando tutto e doveva farce<strong>lo</strong> credere <strong>di</strong> piu’ all’ inizio. Ormai protagonista as<strong>so</strong>luto,<br />

faccio finta <strong>di</strong> fregarmene del gioco, cambio dvd e metto le foto del mio nuovo sito internet.<br />

Il gioco arriva alla conclusione, Francesco si aggiu<strong>di</strong>ca il terzo premio e Stefano il primo e il<br />

terzo, e pensare che lui aveva comprate 4 carte a 20 euro, <strong>lo</strong> provoco ma <strong>non</strong> gliene frega<br />

niente.<br />

Come ogni bella bisca, chi vince <strong>se</strong> ne va (oggi l’ ho ricordato a tutti al bar), noi<br />

continuiamo in <strong>se</strong>tte a cavallina, <strong>un</strong>a stoppa a due carte, io control<strong>lo</strong> Gianna Enrica e<br />

Fi<strong>lo</strong>mena che leggono il libro, ma gioco e vinco, anche a carte protagonista as<strong>so</strong>luto,


caccio dai guai Piercar<strong>lo</strong>, <strong>se</strong>condo <strong>di</strong> mano, io 50 centesimi, dopo lui 1.50 al buio, gioco per<br />

me e lui, mano allucinante, la vince Piercar<strong>lo</strong>, tutti in pie<strong>di</strong>, è l’ apoteosi <strong>di</strong> <strong>un</strong> vincente<br />

io……..<br />

E tra tutte le per<strong>so</strong>ne della cartata, Martina ogni tanto provava a rubarmi la scena, risultato<br />

finale, <strong>se</strong> ne è andata <strong>se</strong>nza salutarmi. In <strong>un</strong>a mano gli ho rilanciato 2 volte 5 euro,<br />

confermandole che mi stava doppiamente antipatica, botta e risposta ma è finita lì!! Grazie<br />

<strong>so</strong>prattutto a <strong>un</strong>a bottiglia <strong>di</strong> Stock invecchiata <strong>di</strong> 6 anni e a <strong>un</strong> cubano che mi faceva<br />

<strong>se</strong>ntire piu’ vicino a Attilio, Ange<strong>lo</strong> e Ennio a Cuba, questo pensiero mi riproietta negli amori<br />

brasiliani, americani, dove anche lì ho lasciato il <strong>se</strong>gno.<br />

Mi devo fermare a bere qualcosa perchè mi si è <strong>se</strong>ccata la gola e le mie corde vocali<br />

devono <strong>se</strong>mpre es<strong>se</strong>re umide, cosi dopo rileggo e metto pure i p<strong>un</strong>ti e le virgole, come<br />

<strong>so</strong>no <strong>di</strong>ventato bravo!!…<br />

For<strong>se</strong> è il clima natalizio, for<strong>se</strong> perchè domani si sposa mia <strong>so</strong>rella, for<strong>se</strong> perchè il vero<br />

babbo bastardo <strong>so</strong>no io, ieri <strong>se</strong>ra alla fine ho vinto 150 euro e oggi mi <strong>so</strong>no andato a<br />

comprare la nuova batteria a Vega per il mio storico Nokia 8310 e la penna usb per<br />

scaricare le foto dal portatile perche’ Big Fish mi ha regalato il portatile ma si è <strong>di</strong>menticato<br />

il masterizzatore…..PALLA……<br />

Immagino che voi vi ricor<strong>di</strong>ate che questa era <strong>so</strong><strong>lo</strong> <strong>un</strong>a parentesi per farmi conoscere<br />

meglio e che in realtà eravamo all’ anno 1990, che mi ero fidanzato e con quella ragazza<br />

ho avuto la storia piu’ l<strong>un</strong>ga della mia vita. E’ finita dopo 4 anni con questa lettera………. <strong>se</strong><br />

<strong>non</strong> avete minimo 3 by-pass <strong>non</strong> potete andare avanti:<br />

Erano anni che <strong>non</strong> andavo piu’ al circo così ho deci<strong>so</strong> <strong>di</strong> tornarci anche da <strong>so</strong><strong>lo</strong>.<br />

Era <strong>un</strong>a <strong>se</strong>rata fredda, alla biglietteria c’ era <strong>un</strong>a fila <strong>di</strong> circa trenta per<strong>so</strong>ne. Ho pensato<br />

per <strong>un</strong> momento <strong>di</strong> tornarci il giorno dopo con <strong>un</strong> amico ma poi ho scelto <strong>di</strong> entrare e <strong>di</strong><br />

stare <strong>un</strong>a <strong>se</strong>rata <strong>so</strong><strong>lo</strong> con me stes<strong>so</strong> e <strong>di</strong> scegliere la poesia. Ho fatto il biglietto economico<br />

ma <strong>so</strong>no andato a <strong>se</strong>dermi in prima fila, alle poltroncine proprio al confine con la pista.<br />

Il circo <strong>non</strong> era grande, aveva <strong>un</strong>a rou<strong>lo</strong>tte dove vendevano le pop corn e <strong>lo</strong> zucchero filato<br />

e <strong>un</strong>a struttura in ferro dove vendevano le ban<strong>di</strong>erine. Il pre<strong>se</strong>ntatore era bel<strong>lo</strong> ed elegante,<br />

delle volte anche simpatico, sapeva che <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> che stava per pre<strong>se</strong>ntare era poca<br />

cosa però faceva delle pre<strong>se</strong>ntazioni da Oscar, tipo: “e ades<strong>so</strong> signori e signore <strong>un</strong>a cosa<br />

bellissima che <strong>non</strong> avete mai visto al circo!”.<br />

Era il nostro spettaco<strong>lo</strong> preferito……<br />

Era <strong>un</strong>a <strong>se</strong>rata <strong>di</strong> <strong>se</strong>ttembre, su <strong>un</strong>a panchina <strong>di</strong> Posta Fibreno, <strong>un</strong> ragazzo e <strong>un</strong>a ragazza<br />

si parlavano affettuosamente e si raccontavano del <strong>lo</strong>ro passato.


Il pre<strong>se</strong>ntatore parlava anche durante <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> e faceva dei piccoli commenti con voce<br />

decisa e sicuro <strong>di</strong> sè, <strong>di</strong>ceva: “è impossibile che <strong>non</strong> si siano mai visti prima, a me <strong>se</strong>mbra<br />

che i due si conoscano abbastanza bene ,entri il prossimo protagonista!”.<br />

Esce dal tendone, vecchio e sporco <strong>un</strong> c<strong>lo</strong>wn che a me <strong>se</strong>mbrava <strong>di</strong> conoscere.<br />

Mi <strong>so</strong>no girato per la prima volta, <strong>di</strong>etro le gra<strong>di</strong>nate c’era poca gente ma tra i tanti ho<br />

riconosciuto Amerigo che mi ha detto: “<strong>Rocco</strong>, il c<strong>lo</strong>wn è Massimo”.<br />

Il pre<strong>se</strong>ntatore aveva anche <strong>un</strong>a valletta, stava <strong>se</strong>mpre al suo fianco, <strong>non</strong> parlava tanto ma<br />

e<strong>se</strong>guiva alla perfezione il suo lavoro. Sembrava che ogni suo movimento era stu<strong>di</strong>ato con<br />

cura e <strong>se</strong>mpre <strong>so</strong>rrideva alle pre<strong>se</strong>ntazioni dei nuovi spettacoli e camminava male con i<br />

tacchi, ogni tanto si toccava gli occhi come <strong>se</strong> aves<strong>se</strong> <strong>so</strong>nno ma <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> era appena<br />

iniziato.<br />

Il pre<strong>se</strong>ntatore iniziava <strong>se</strong>mpre con: “ E ades<strong>so</strong> signori e signori….”,via via dopo la storia<br />

dei due ragazzi, dopo il c<strong>lo</strong>wn e i giocolieri, mi sino girato per la <strong>se</strong>conda volta <strong>di</strong>etro le<br />

gra<strong>di</strong>nate ed ho visto Alessio e Giorgia che parlavano tranquillamente tra <strong>di</strong> <strong>lo</strong>ro e del<strong>lo</strong><br />

spettaco<strong>lo</strong> <strong>non</strong> avevano ness<strong>un</strong>o interes<strong>se</strong>.<br />

Mi <strong>so</strong>no fermato a riflettere sui giocatori <strong>di</strong> birilli e cerchi. La valletta svolgeva anche altri<br />

ruoli e li faceva <strong>se</strong>mpre con la sua clas<strong>se</strong>. Ogni suo movimento era stu<strong>di</strong>ato nei particolari,<br />

prima <strong>di</strong> lanciare i birilli, os<strong>se</strong>rvava il giocoliere che gli dava il <strong>se</strong>gno <strong>di</strong> risposta con la testa.<br />

La cosa che mi piaceva <strong>di</strong> piu’ <strong>di</strong> lei era che alla fine <strong>di</strong> ogni gioco riprendeva gli attrezzi, li<br />

rimetteva al suo posto e piano piano tornava vicino al pre<strong>se</strong>ntatore che la guardava come<br />

<strong>se</strong> era entrata la protagonista del nuovo spettaco<strong>lo</strong>.<br />

Mi <strong>so</strong>no ricordato anche, che prima <strong>di</strong> entrare nel circo, <strong>so</strong>no andato a fare pipì <strong>di</strong>etro <strong>un</strong>a<br />

rou<strong>lo</strong>tte e la valletta era <strong>se</strong>duta sul <strong>di</strong>vano a giocare al Game Boy, sul tavo<strong>lo</strong> della cucina<br />

aveva due videocas<strong>se</strong>tte, Il Para<strong>di</strong><strong>so</strong> perduto e Titanic, sulle pareti c’ erano molti quadri,<br />

<strong>non</strong> capii bene <strong>se</strong> erano foto o <strong>di</strong><strong>se</strong>gni. La rou<strong>lo</strong>tte era targata Ferrara e pensai <strong>di</strong> tornarci<br />

alla fine del<strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> per capire bene <strong>di</strong> cosa si trattas<strong>se</strong>.<br />

Il pre<strong>se</strong>ntatore prende il microfono e <strong>di</strong>ce: “ E ades<strong>so</strong> signori e signori <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> che da<br />

anni è il nostro p<strong>un</strong>to <strong>di</strong> forza perchè come voi sapete, il circo è <strong>un</strong>a carovana <strong>di</strong> per<strong>so</strong>ne<br />

povere, dormiamo nelle rou<strong>lo</strong>tte, facciamo <strong>un</strong>a vita da vagabon<strong>di</strong>, <strong>un</strong> giorno qua, <strong>un</strong> giorno<br />

là, domani <strong>non</strong> si sa, ma <strong>un</strong>a cosa è certa, per fare questo lavoro, bi<strong>so</strong>gna avere qualcosa<br />

dentro, che ti spinge a fare tre spettacoli al giorno e delle volte rischiare anche <strong>di</strong> farsi male<br />

e <strong>di</strong> restare in rou<strong>lo</strong>tte a giocare. Noi per fare il prossimo spettaco<strong>lo</strong>, passiamo ore ed ore<br />

con questi cavalli, è <strong>un</strong> sacrificio tenerli <strong>se</strong>mpre in forma, pulirli e la spesa piu’ grande che il<br />

nostro circo affronta ogni giorno è farli mangiare, restare tranquilli e ogni tanto portarli in


vacanza, <strong>lo</strong>ro sanno <strong>di</strong> es<strong>se</strong>r i protagonisti. Scusatemi per le parole <strong>di</strong> troppo, ma volevo<br />

<strong>di</strong>rvi questa cosa per me importantissima, anche <strong>se</strong> alla fine vi ho annoiati, accoglieteli con<br />

<strong>un</strong> forte applau<strong>so</strong>, li chiamo per nome: Torino, Milano, Verona, Perugia, Garda, Venezia,<br />

Ferrara, Firenze, Siena, Roma, Sermoneta, Scalea, Diamante.”<br />

Mentre il pre<strong>se</strong>ntatore continuava a chiamare i cavalli, guardavo con attenzione la valletta<br />

persa nel suo sguardo, io, piu’ passava il tempo e piu’ mi stavo immaginando <strong>di</strong> es<strong>se</strong>re il<br />

pre<strong>se</strong>ntatore, sapevo a cosa pensava la mia valletta, pensava a come ri<strong>so</strong>lvere il quadro<br />

del <strong>so</strong>mmergibile nel gioco <strong>di</strong> SuperMario e a <strong>se</strong> stessa <strong>di</strong>ceva : “E’ <strong>un</strong> quadro che va<br />

affrontato piu’ ve<strong>lo</strong>ce ,io vado troppo piano per riuscire a vincere, delle volte devo andare<br />

piu’ forte, perchè la vittoria è <strong>un</strong>a cosa dove si deve rischiare, anche <strong>se</strong> i can<strong>non</strong>cini ormai<br />

<strong>so</strong>no <strong>so</strong><strong>lo</strong> 6 però devo iniziare il quadro piu’ ve<strong>lo</strong>ce.”<br />

Di sicuro pensava quel<strong>lo</strong> ed io, conoscendola bene, me ne <strong>so</strong>no accorto dai movimenti<br />

delle mani.<br />

I cavalli facevano delle co<strong>se</strong> bellissime, saltavano gli ostacoli con il fuoco, i migliori erano<br />

anche i piu’ belli, si chiamavano: Francia, Belgio, Olanda e Inghilterra.<br />

Il pre<strong>se</strong>ntatore alla fine del<strong>Io</strong> spettaco<strong>lo</strong> <strong>di</strong>s<strong>se</strong> che c’ erano 15 minuti <strong>di</strong> pausa e poi <strong>lo</strong><br />

spettaco<strong>lo</strong> iniziava con le tigri, nel frattempo c’ era <strong>lo</strong> zoo aperto e si pagava 2.000 lire, al<br />

bar zucchero filato e pop corn. Stavo pensando a cosa fare,<strong>non</strong> avevo voglia <strong>di</strong> alzarmi<br />

perchè poi incontravo i miei amici ed ad ogn<strong>un</strong>o <strong>di</strong> <strong>lo</strong>ro dovevo dare delle spiegazioni del<br />

perchè ero da <strong>so</strong><strong>lo</strong>.<br />

Pensai <strong>di</strong> andare al<strong>lo</strong> zoo e <strong>di</strong> entrare <strong>se</strong>nza pagare, perchè tenevo pochi <strong>so</strong>l<strong>di</strong>. Feci finta <strong>di</strong><br />

<strong>non</strong> vedere ness<strong>un</strong>o sulle gra<strong>di</strong>nate, camminando piano piano arrivai all’ ingres<strong>so</strong> del<strong>lo</strong><br />

zoo. La valletta mi chie<strong>se</strong> il biglietto ma io le risposi che ero entrato ed uscito perchè <strong>non</strong><br />

avevo portato le sigarette.<br />

Lei mi rispo<strong>se</strong>: “ti faccio entrare gratis perchè <strong>di</strong> sicuro <strong>se</strong>i <strong>un</strong> tipo che vive la vita come si<br />

<strong>so</strong>gna”.<br />

Davanti al suo gesto e alla sua risposta, capii che <strong>non</strong> era il ca<strong>so</strong> <strong>di</strong> entrare perchè mi<br />

aveva beccato e avevo fatto <strong>un</strong>a figura <strong>di</strong> merda.<br />

Presi la sua mano (<strong>non</strong> era bellissima ma vissuta),la poggiai sul mio cuore e gli <strong>di</strong>ssi: “<strong>se</strong>nti<br />

come batte forte, queste emozioni si pos<strong>so</strong>no provare <strong>so</strong><strong>lo</strong> davanti a per<strong>so</strong>ne come te che<br />

vivono <strong>di</strong> <strong>se</strong>mplicità, che <strong>non</strong> si <strong>so</strong>no mai fatte illusioni nella vita, che vanno incontro al<br />

prossimo e <strong>lo</strong> amano come <strong>se</strong> stessi. Non hanno mai pensato <strong>di</strong> entrare nel<strong>lo</strong> zoo <strong>se</strong>nza<br />

pagare perchè nella vita ogni cosa ha <strong>un</strong> costo, o si paga o si resta fuori. <strong>Io</strong> torno a<br />

<strong>se</strong>dermi, ma ricordati che nelle mie mani c’ è la <strong>so</strong>luzione perchè nella vita mi piace <strong>so</strong><strong>lo</strong> <strong>di</strong>


vincere. Alla fine del<strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> ci ve<strong>di</strong>amo vicino alla biglietteria e ti spiegherò la<br />

<strong>so</strong>luzione”.<br />

La struttura in ferro era stata montata e <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> stava per iniziare.<br />

Il pre<strong>se</strong>ntatore pre<strong>se</strong> il microfono e <strong>di</strong>s<strong>se</strong>: “e ades<strong>so</strong> signori e signore, il momento piu’<br />

perico<strong>lo</strong><strong>so</strong> del nostro spettaco<strong>lo</strong>, <strong>un</strong>a per<strong>so</strong>na come noi entrerà qui dentro con 10 belve, si<br />

prega il massimo silenzio e <strong>di</strong> alzarsi appena terminato <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong>, vi ringrazio per la<br />

collaborazione”.<br />

Mentre il domatore faceva <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong>, iniziai a pensare che le tigri aspettano <strong>un</strong><br />

momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>strazione del domatore per alzare le gambe e farsi rispettare, ma al signore<br />

la situazione <strong>non</strong> sfuggiva <strong>di</strong> mano. La cosa che mi faceva riflettere <strong>di</strong> piu’ è che le tigri<br />

sapevano <strong>di</strong> es<strong>se</strong>re in trappola e che era impossibile scappare, quin<strong>di</strong> <strong>se</strong>guivano il<br />

domatore, saltavano e facevano l’ inchino perchè per <strong>lo</strong>ro la cosa piu’ importante era<br />

mangiare al rientro, dormire e poi pensare al domani.<br />

Solita storia, <strong>so</strong>lito circo, <strong>so</strong>lito pranzo, <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> delle tigri stava finendo e il<br />

pre<strong>se</strong>ntatore <strong>di</strong>s<strong>se</strong> <strong>di</strong> fare <strong>un</strong> applau<strong>so</strong> forte a ogni tigre e iniziò la pre<strong>se</strong>ntazione: “e ades<strong>so</strong><br />

Tiziana, F<strong>lo</strong>riana, Emilia, Mariagrazia, Gabriele, Fabio, Luigi, Gino, Silvia, Cinzia, Amerigo”.<br />

Rima<strong>se</strong> <strong>un</strong>a <strong>so</strong>la tigre nel recinto, si chiamava Gianfranco <strong>non</strong> rientrava subito dentro<br />

perchè <strong>non</strong> aveva voglia <strong>di</strong> fare nulla.<br />

Il pre<strong>se</strong>ntatore <strong>di</strong>s<strong>se</strong>: “e ades<strong>so</strong> mentre il nostro <strong>se</strong>rvizio interno smonta la struttura, <strong>un</strong><br />

momento <strong>di</strong> poesia…..”<br />

I due ragazzi erano ancora <strong>se</strong>duti sulla panchina <strong>di</strong> Posta Fibreno a parlare, vicino a <strong>lo</strong>ro c’<br />

era <strong>un</strong> lampione acce<strong>so</strong> perche’ si era fatto buio e vicino c’ era Stal<strong>lo</strong>ne che suonava il<br />

violino mentre dal cie<strong>lo</strong> cadevano bolle <strong>di</strong> sapone.<br />

Quelle bolle <strong>di</strong> sapone che andavano a rompersi sui due innamorati, mi facevano pensare<br />

a delle co<strong>se</strong> bellissime. Pensai alla canzone <strong>di</strong> Vasco, Bolle <strong>di</strong> sapone, pensai alla canzone<br />

Porno in tv degli Sta<strong>di</strong>o, pensai alla neve e a Roccara<strong>so</strong>. Ricollegandomi con l’ ultimo<br />

pensiero triste pensai per <strong>un</strong> momento anche a Santino, che aveva finito la sua vita come<br />

<strong>un</strong>a bolla <strong>di</strong> sapone.<br />

Lo spettaco<strong>lo</strong> pro<strong>se</strong>guiva ve<strong>lo</strong>cemente, e dopo i due ragazzi, entrarono i lanciatori <strong>di</strong> coltelli<br />

e subito dopo struzzi ed elefanti. Il pre<strong>se</strong>ntatore <strong>di</strong>s<strong>se</strong> che erano arrivati al penultimo<br />

spettaco<strong>lo</strong>, e da poco tempo avevano cambiato la scaletta degli spettacoli, pre<strong>se</strong> il<br />

microfono e con voce decisa e sicura esclamò: “e ades<strong>so</strong> i trapezisti <strong>so</strong>no sconosciuti ma<br />

<strong>di</strong>venteranno presto famosi e vedrete i vostri amici in tv e sui giornali e li <strong>se</strong>ntirete <strong>se</strong>mpre<br />

al vostro fianco, e ades<strong>so</strong> per voi <strong>so</strong><strong>lo</strong> per voi, dall’ Italia, Mauro e Serena”.


Mi girai per la terza volta sulle gra<strong>di</strong>nate e vi<strong>di</strong> che Maria, il marito e la figlia stavano<br />

andando via, cercai <strong>di</strong> capire bene <strong>se</strong> stavano andando a comprare <strong>lo</strong> zucchero filato o <strong>se</strong><br />

stavano andando via sul momento più bel<strong>lo</strong>.<br />

I trapezisti nel circo <strong>so</strong>no le per<strong>so</strong>ne che volano da <strong>un</strong>a parte all’ altra del tendone, che<br />

for<strong>se</strong> più degli altri devono rimanere <strong>se</strong>mpre allenati e che <strong>di</strong> più degli altri <strong>non</strong> pos<strong>so</strong>no<br />

concedersi <strong>un</strong> momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>strazione, basta <strong>un</strong> centimetro che il <strong>lo</strong>ro e<strong>se</strong>rcizio <strong>non</strong> riesce<br />

o sbagliare <strong>di</strong> <strong>un</strong> <strong>se</strong>condo il tempo che è finita.<br />

Quando ero picco<strong>lo</strong>, con mia madre andavo al circo a Costantinopoli (per 10 anni<br />

con<strong>se</strong>cutivamente <strong>non</strong> me ne <strong>so</strong>no mai per<strong>so</strong> <strong>un</strong>o, da 4 a 14 anni).<br />

Per i primi <strong>se</strong>i anni <strong>non</strong> ho mai avuto il coraggio <strong>di</strong> guardare il trapezio, era <strong>un</strong>a cosa che<br />

mi faceva emozionare e mi mandava in tensione. Avevo paura per <strong>lo</strong>ro e per la <strong>lo</strong>ro<br />

vergogna <strong>se</strong> l’ e<strong>se</strong>rcizio <strong>non</strong> riusciva, ma <strong>non</strong> <strong>so</strong>no mai andato via, <strong>so</strong>no <strong>se</strong>mpre rimasto li.<br />

Con il passare degli anni ho capito che <strong>se</strong> vuoi vivere <strong>un</strong>a vita da protagonista anche <strong>se</strong><br />

<strong>non</strong> <strong>lo</strong> <strong>se</strong>i, basta rimanere con gli occhi aperti, guardarsi bene intorno e <strong>non</strong> avere paura <strong>di</strong><br />

nulla. Sono convinto che c’ è gente che al circo va via prima del trapezio e poi il giorno<br />

dopo racconta a tutti che è andato al circo e <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> è stato bellissimo.<br />

E’ assurdo raccontare <strong>se</strong>nza aver visto perchè dopo il trapezio, ci sarà anche <strong>un</strong> altro<br />

spettaco<strong>lo</strong>, quin<strong>di</strong> o si racconta fino a dove si è andati via o <strong>non</strong> si racconta per niente.<br />

For<strong>se</strong> per i bambini, il trapezio può es<strong>se</strong>re <strong>un</strong>a cosa brutta e noiosa ma è nella mentalità<br />

dei gran<strong>di</strong> fargli capire le proprie emozioni.<br />

Mentre pensavo a tutto ciò, il mio sguardo era <strong>se</strong>mpre sulla valletta, in pie<strong>di</strong> e in posizione<br />

<strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a, <strong>non</strong> si muoveva <strong>di</strong> <strong>un</strong> millimetro, ogni tanto si toccava gli occhi anche <strong>se</strong> era<br />

stanca e annoiata dalle stes<strong>se</strong> co<strong>se</strong> da più <strong>di</strong> quattro anni, sapeva che <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> stava<br />

arrivando alla conclusione.<br />

La stavo guardando e i trapezisti si stavano preparando per <strong>un</strong> trip<strong>lo</strong> salto mortale, lei per<br />

la prima volta alza la testa e <strong>se</strong> li mi<strong>se</strong> a guardare.<br />

Pensai che for<strong>se</strong> stava <strong>so</strong>gnando <strong>di</strong> es<strong>se</strong>re lei la protagonista e <strong>di</strong> stare lei su quel<br />

trapezio, ma dal suo volto usciva la <strong>se</strong>mplicità e for<strong>se</strong> stavo andando troppo avanti con il<br />

pensiero, perche c’ è tanta gente che <strong>non</strong> <strong>so</strong>gna come me, ed è <strong>so</strong>d<strong>di</strong>sfatta <strong>di</strong> quel<strong>lo</strong> che<br />

fa.<br />

Appena riuscito l’ e<strong>se</strong>rcizio, lei guarda il pre<strong>se</strong>ntatore negli occhi e gli fa <strong>un</strong> cenno come<br />

per <strong>di</strong>re……la vita ti <strong>di</strong>rà la verità con il passare del tempo, <strong>se</strong> <strong>se</strong>i preparato, <strong>se</strong> ti alleni e<br />

<strong>non</strong> menti, tutto riesce facile…..


L’ applau<strong>so</strong> del pubblico e <strong>lo</strong> sguardo ai trapezisti la stavano preparando al suo momento<br />

ma io ancora <strong>non</strong> avevo capito nulla.<br />

Il pre<strong>se</strong>ntatore <strong>se</strong>mpre più simpatico, più bel<strong>lo</strong> e sicuro <strong>di</strong> sé, si stava preparando al<br />

<strong>di</strong>scor<strong>so</strong> <strong>di</strong> chiusura, aveva quasi <strong>lo</strong> sguardo triste e malinconico, sapeva già che tra poco<br />

tempo sarebbe uscito <strong>di</strong> scena, pre<strong>se</strong> il microfono e con la voce <strong>se</strong>mpre più sicura <strong>di</strong>s<strong>se</strong>: “e<br />

ades<strong>so</strong> signori e signore, bambini e bambine, perchè il circo è vostro e grazie a voi<br />

<strong>so</strong>pravviviamo, vi voglio <strong>di</strong>re le ultime co<strong>se</strong> prima dell’ ultimo spettaco<strong>lo</strong>, che rivelerà<br />

veramente delle <strong>so</strong>rpre<strong>se</strong> che <strong>so</strong><strong>lo</strong> il circo vi può dare.<br />

Se <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> è stato <strong>di</strong> vostro gra<strong>di</strong>mento, raccontate<strong>lo</strong> ai vostri amici, ai vostri parenti,<br />

vale più <strong>un</strong>a vostra parola che <strong>non</strong> mille dei nostri manifesti.<br />

<strong>Io</strong>, che in quel momento mi <strong>so</strong>no <strong>se</strong>ntito la pelle d’ oca e il cuore b<strong>lo</strong>ccato, ho pensato per<br />

<strong>un</strong> momento alle per<strong>so</strong>ne che erano andate via e <strong>non</strong> avevano ascoltato quelle parole che<br />

per me erano <strong>un</strong>a poesia.<br />

“E ades<strong>so</strong> signori e signore, dal Belgio, l’ illusionista più bravo del mondo perchè <strong>so</strong><strong>lo</strong> lui<br />

può, <strong>so</strong><strong>lo</strong> lui sa, <strong>so</strong><strong>lo</strong> lui vede, per voi, per il circo……..Renè Magritte!!!<br />

Erano circa 5 minuti che <strong>non</strong> vedevo più la mia splen<strong>di</strong>da valletta ed ero sicuro che già<br />

dormiva, mi <strong>so</strong>no <strong>se</strong>ntito <strong>un</strong>'altra per<strong>so</strong>na e per me <strong>lo</strong> spettaco<strong>lo</strong> stava appena iniziando.<br />

La valletta è entrata con l’ illusionista in <strong>un</strong> marea <strong>di</strong> applausi e quasi <strong>non</strong> la riconoscevo<br />

più, grazie ai suoi occhi, ho capito subito che era lei, <strong>se</strong>mbrava <strong>un</strong>a principessa: con i<br />

capelli tagliati e vestito nero da <strong>se</strong>ra, con oro<strong>lo</strong>gio Cartier e anche <strong>un</strong> po’ <strong>di</strong> brillantina sugli<br />

occhi.<br />

Il pre<strong>se</strong>ntatore fece finire gli applausi e poi esclamò: “e ades<strong>so</strong> i protagonisti <strong>so</strong>no <strong>lo</strong>ro<br />

perchè <strong>so</strong><strong>lo</strong> <strong>lo</strong>ro pos<strong>so</strong>no far <strong>di</strong>ventare questa <strong>se</strong>rata in<strong>di</strong>menticabile”.<br />

Il pre<strong>se</strong>ntatore mandò dei baci alle per<strong>so</strong>ne in gra<strong>di</strong>nata e strin<strong>se</strong> la mano alle per<strong>so</strong>ne in<br />

prima fila tra cui anche a me.<br />

In quel momento, io <strong>non</strong> volevo più es<strong>se</strong>re il pre<strong>se</strong>ntatore ma il prestigiatore, avrei fatto l’<br />

impossibile per stare al suo posto ma era meglio prima vedere quel<strong>lo</strong> che <strong>se</strong>guiva e poi<br />

scegliere il per<strong>so</strong>naggio che mi piaceva <strong>di</strong> più, visto che ormai il mio era <strong>un</strong> <strong>so</strong>gno.<br />

Il pre<strong>se</strong>ntatore pre<strong>se</strong> il microfono per l’ ultima volta e <strong>di</strong>s<strong>se</strong>: “e ades<strong>so</strong> vi spiegherò quel<strong>lo</strong><br />

che Renè cercherà <strong>di</strong> fare con <strong>un</strong> <strong>so</strong><strong>lo</strong> panno magico, prenderà la nostra valletta e<br />

sventolando il panno come <strong>un</strong>a ban<strong>di</strong>era, abbaglierà i vostri occhi, tanto che alla fine <strong>non</strong><br />

ricorderete più nulla, signori e signore il circo!”, e vo<strong>lo</strong> via.<br />

Il mio cuore si era b<strong>lo</strong>ccato, <strong>non</strong> avevo la minima idea <strong>di</strong> quel<strong>lo</strong> che stava succedendo, mi<br />

veniva quasi voglia <strong>di</strong> chidere gli occhi ma chiuderli sul più bel<strong>lo</strong> mi <strong>se</strong>mbrava <strong>un</strong>a cosa da

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!