Io non so se sono un bugiardo di successo, se lo ... - Rocco Alonzi

Recommendations

Info

vincere. Alla fine dello spettacolo ci vediamo vicino alla biglietteria e ti spiegherò la soluzione”. La struttura in ferro era stata montata e lo spettacolo stava per iniziare. Il presentatore prese il microfono e disse: “e adesso signori e signore, il momento piu’ pericoloso del nostro spettacolo, una persona come noi entrerà qui dentro con 10 belve, si prega il massimo silenzio e di alzarsi appena terminato lo spettacolo, vi ringrazio per la collaborazione”. Mentre il domatore faceva lo spettacolo, iniziai a pensare che le tigri aspettano un momento di distrazione del domatore per alzare le gambe e farsi rispettare, ma al signore la situazione non sfuggiva di mano. La cosa che mi faceva riflettere di piu’ è che le tigri sapevano di essere in trappola e che era impossibile scappare, quindi seguivano il domatore, saltavano e facevano l’ inchino perchè per loro la cosa piu’ importante era mangiare al rientro, dormire e poi pensare al domani. Solita storia, solito circo, solito pranzo, lo spettacolo delle tigri stava finendo e il presentatore disse di fare un applauso forte a ogni tigre e iniziò la presentazione: “e adesso Tiziana, Floriana, Emilia, Mariagrazia, Gabriele, Fabio, Luigi, Gino, Silvia, Cinzia, Amerigo”. Rimase una sola tigre nel recinto, si chiamava Gianfranco non rientrava subito dentro perchè non aveva voglia di fare nulla. Il presentatore disse: “e adesso mentre il nostro servizio interno smonta la struttura, un momento di poesia…..” I due ragazzi erano ancora seduti sulla panchina di Posta Fibreno a parlare, vicino a loro c’ era un lampione acceso perche’ si era fatto buio e vicino c’ era Stallone che suonava il violino mentre dal cielo cadevano bolle di sapone. Quelle bolle di sapone che andavano a rompersi sui due innamorati, mi facevano pensare a delle cose bellissime. Pensai alla canzone di Vasco, Bolle di sapone, pensai alla canzone Porno in tv degli Stadio, pensai alla neve e a Roccaraso. Ricollegandomi con l’ ultimo pensiero triste pensai per un momento anche a Santino, che aveva finito la sua vita come una bolla di sapone. Lo spettacolo proseguiva velocemente, e dopo i due ragazzi, entrarono i lanciatori di coltelli e subito dopo struzzi ed elefanti. Il presentatore disse che erano arrivati al penultimo spettacolo, e da poco tempo avevano cambiato la scaletta degli spettacoli, prese il microfono e con voce decisa e sicura esclamò: “e adesso i trapezisti sono sconosciuti ma diventeranno presto famosi e vedrete i vostri amici in tv e sui giornali e li sentirete sempre al vostro fianco, e adesso per voi solo per voi, dall’ Italia, Mauro e Serena”.
Mi girai per la terza volta sulle gradinate e vidi che Maria, il marito e la figlia stavano andando via, cercai di capire bene se stavano andando a comprare lo zucchero filato o se stavano andando via sul momento più bello. I trapezisti nel circo sono le persone che volano da una parte all’ altra del tendone, che forse più degli altri devono rimanere sempre allenati e che di più degli altri non possono concedersi un momento di distrazione, basta un centimetro che il loro esercizio non riesce o sbagliare di un secondo il tempo che è finita. Quando ero piccolo, con mia madre andavo al circo a Costantinopoli (per 10 anni consecutivamente non me ne sono mai perso uno, da 4 a 14 anni). Per i primi sei anni non ho mai avuto il coraggio di guardare il trapezio, era una cosa che mi faceva emozionare e mi mandava in tensione. Avevo paura per loro e per la loro vergogna se l’ esercizio non riusciva, ma non sono mai andato via, sono sempre rimasto li. Con il passare degli anni ho capito che se vuoi vivere una vita da protagonista anche se non lo sei, basta rimanere con gli occhi aperti, guardarsi bene intorno e non avere paura di nulla. Sono convinto che c’ è gente che al circo va via prima del trapezio e poi il giorno dopo racconta a tutti che è andato al circo e lo spettacolo è stato bellissimo. E’ assurdo raccontare senza aver visto perchè dopo il trapezio, ci sarà anche un altro spettacolo, quindi o si racconta fino a dove si è andati via o non si racconta per niente. Forse per i bambini, il trapezio può essere una cosa brutta e noiosa ma è nella mentalità dei grandi fargli capire le proprie emozioni. Mentre pensavo a tutto ciò, il mio sguardo era sempre sulla valletta, in piedi e in posizione di guardia, non si muoveva di un millimetro, ogni tanto si toccava gli occhi anche se era stanca e annoiata dalle stesse cose da più di quattro anni, sapeva che lo spettacolo stava arrivando alla conclusione. La stavo guardando e i trapezisti si stavano preparando per un triplo salto mortale, lei per la prima volta alza la testa e se li mise a guardare. Pensai che forse stava sognando di essere lei la protagonista e di stare lei su quel trapezio, ma dal suo volto usciva la semplicità e forse stavo andando troppo avanti con il pensiero, perche c’ è tanta gente che non sogna come me, ed è soddisfatta di quello che fa. Appena riuscito l’ esercizio, lei guarda il presentatore negli occhi e gli fa un cenno come per dire……la vita ti dirà la verità con il passare del tempo, se sei preparato, se ti alleni e non menti, tutto riesce facile…..
Page 1 and 2: Io non so se sono un bugiardo di su
Page 3 and 4: AL MOMENTO DELLA PIPI’, CI SIAMO
Page 5 and 6: MA POI IN FONDO LA NOSTRA VITA E’
Page 7 and 8: Ricollegandomi alla storia del secc
Page 9 and 10: L’ essere umano è così, fa il p
Page 11 and 12: Il giorno dopo era tutta una voce,
Page 13 and 14: Ho ancora cartoline di Laura, Anton
Page 15 and 16: caccio dai guai Piercarlo, secondo
Page 17: vacanza, loro sanno di esser i prot

Io non so se sono un bugiardo di successo, se lo ... - Rocco Alonzi

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?