Volano le polemiche - Giornale dell'Altopiano
Volano le polemiche - Giornale dell'Altopiano
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QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI<br />
l’Altopiano<br />
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO<br />
8<br />
La voce degli Comuni<br />
www.giorna<strong>le</strong>altopiano.it<br />
I SAPORI<br />
DELLA<br />
TRADIZIONE<br />
N. 329 - ANNO XIII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 18 SETTEMBRE 2010<br />
Grafica Altopiano<br />
SCUOLA<br />
Dis<strong>le</strong>ssia: parte<br />
il progetto<br />
“Per una scuola<br />
senza ostacoli”<br />
Pagina 4<br />
Pag. 10<br />
Pagina 17<br />
ASIAGO<br />
Nonni vigi<strong>le</strong><br />
per la<br />
sicurezza<br />
dei bambini<br />
Pagina 15<br />
La chiesetta<br />
del Mose<strong>le</strong><br />
torna a<br />
nuova vita<br />
Pagine 4 -11<br />
Aeroporto<br />
<strong>Volano</strong> <strong>le</strong> po<strong>le</strong>miche<br />
Pagine 2 - 3<br />
Letteratura<br />
Un premio sul tema<br />
montagna intitolato<br />
a Mario Rigoni Stern<br />
Tutti i dubbi della minoranza<br />
sul futuro della struttura<br />
In viaggio per <strong>le</strong> contrade<br />
Roncalto di Asiago,<br />
verde e operosa<br />
GALLIO<br />
Cinema<br />
Pagina 9<br />
La palazzina del campo<br />
sportivo diventa centro<br />
medico e riabilitativo<br />
SPORT<br />
CALCIO:<br />
I ca<strong>le</strong>ndari<br />
del<strong>le</strong><br />
squadre<br />
altopianesi<br />
ROANA<br />
Il recupero<br />
del Lonaba<br />
va<strong>le</strong> il premio<br />
“Città verde”<br />
Pagina 8<br />
ROTZO<br />
I dieci anni<br />
della<br />
Porziuncola<br />
dell’Altopiano<br />
Pagina 20<br />
Pagina 12<br />
Pagine 22 e 23<br />
IN LINE:<br />
Le Vipere<br />
mettono in<br />
bacheca la<br />
supercoppa<br />
ENEGO<br />
Una targa a<br />
ricordo<br />
di Giovanni<br />
Fincato<br />
Pagina 10<br />
Lusiana<br />
Alla rassegna<br />
“Pomo e Pero”<br />
ora sono<br />
protagonisti<br />
anche i funghi<br />
Pagina 8
ATTUALITA’<br />
Qual è il rea<strong>le</strong> futuro dell’aeroporto<br />
di Asiago? Un futuro roseo<br />
dopo il ripianamento dei<br />
debiti della società di gestione<br />
oppure un futuro fosco con la<br />
prospettiva di una chiusura definitiva<br />
dell’aerostazione oberata<br />
dai debiti ed incapace di “decollare”<br />
sul piano turistico e dei<br />
servizi? E’ quanto si chiedono<br />
in molti, tra cui i soci della “Carlo<br />
Des<strong>le</strong>x”; domande che si<br />
sono posti anche la minoranza<br />
comuna<strong>le</strong> di Asiago e il consigliere<br />
provincia<strong>le</strong> Francesco<br />
Gattolin. La situazione<br />
debitoria, il futuro<br />
dell’aerostazione qua<strong>le</strong> centro<br />
federa<strong>le</strong> volo a vela, il destino<br />
della struttura qualora lo Stato<br />
imponesse l’uscita dei Comuni<br />
sono i primi punti di preoccupazione<br />
espressi al sindaco<br />
Gios e alla società di gestione<br />
aeroportua<strong>le</strong>. Sulla situazione<br />
debitoria illustrano: “La situazione<br />
non è esattamente come<br />
si racconta. L’amministrazione<br />
provincia<strong>le</strong> ha deciso autonomamente<br />
di uscire dalla società<br />
e di fare fronte alla quota di<br />
debito maturata fino al 2008,<br />
quantificata in 86.211,42 euro,<br />
cifra inferiore a quella richiesta<br />
in prima battuta (190 mila<br />
euro). Alla fine di apri<strong>le</strong> 2010<br />
l’assemb<strong>le</strong>a dell’Aeroporto di<br />
Asiago S.p.A. ha ricostituito il<br />
capita<strong>le</strong> socia<strong>le</strong> e a copertura<br />
del<strong>le</strong> perdite maturate al 31 dicembre<br />
2009 i soci<br />
sottoscrittori hanno pagato un<br />
sovrapprezzo per ogni azione.<br />
L’attua<strong>le</strong> situazione vede l’uscita<br />
della Provincia di Vicenza, la<br />
riduzione del<strong>le</strong> partecipazioni<br />
della Camera di Commercio dal<br />
20 al 16% e della Comunità<br />
Montana da 5 al 1%, e l’ingresso<br />
di nuovi soci privati con il<br />
3%. L’operazione ad Asiago è<br />
costata la ragguardevo<strong>le</strong> cifra<br />
di 189.141,35 euro”. Sulla prospettata<br />
realizzazione del Centro<br />
federa<strong>le</strong> volo a vela della<br />
FFIV invece la minoranza e<br />
Gattolin smorzano gli entusiasmi:<br />
“Ci risulta che in una recente<br />
riunione, tenutasi nel<br />
mese di giugno, il Consiglio<br />
Direttivo della Federazione Italiana<br />
Volo a Vela ha preso atto<br />
che l’aeroporto di Asiago è<br />
chiuso al traffico da oltre nove<br />
mesi, permanendo solo sporadica<br />
attività volovelistica a<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Decol<strong>le</strong>rà mai l’aeroporto?<br />
La situazione debitoria, il futuro dell’aerostazione qua<strong>le</strong> centro federa<strong>le</strong> volo a vela, il destino<br />
della struttura qualora lo Stato imponesse l’uscita dei Comuni sono i primi punti di preoccupazione<br />
espressi al sindaco Gios e alla società di gestione aeroportua<strong>le</strong> dalla minoranza di Asiago<br />
verricello nel fine settimana, sistema<br />
attuato per supplire alla<br />
carenza di servizio di emergenza<br />
ed antincendio aeroportua<strong>le</strong>.<br />
Tanto che in mancanza di concrete<br />
speranze di riapertura dell’aeroporto<br />
l’associazione<br />
volovelistica “Carlo Des<strong>le</strong>x”, ha<br />
deliberato la cessione a terzi di<br />
parte della sua flotta di<br />
aeromobili e verricello considerata<br />
la continua perdita di associati<br />
conseguente alla mancata<br />
attività di volo” Su tutto poi incombe<br />
l’articolo della finanziaria<br />
che vieterebbe ai Comuni<br />
con popolazione inferiore a<br />
30.000 abitanti di costituire società.<br />
La replica, anche piccata,<br />
del primo cittadino asiaghese<br />
non si è fatta attendere. “Fa<br />
piacere avere così sol<strong>le</strong>citi osservatori<br />
della rinascita dell’aeroporto<br />
– ribatte Gios - Viene<br />
da chiedersi come mai negli<br />
anni trascorsi non ci sia stata<br />
altrettanta vigi<strong>le</strong> attenzione. A<br />
pensar ma<strong>le</strong> verrebbe da sospettare<br />
una colpevo<strong>le</strong> complicità<br />
mentre l’aeroporto accumulava<br />
insolvenze da parte dei<br />
soci e si autorizzava l’il<strong>le</strong>cito<br />
uso di soldi destinati alla palazzina<br />
per pagare consu<strong>le</strong>nze e<br />
spese varie. Tanto che ad apri<strong>le</strong><br />
2009 la situazione appare irreparabilmente<br />
compromessa,<br />
non tanto per la situazione finanziaria,<br />
ma per una situazione<br />
penalmente ri<strong>le</strong>vante di uso<br />
improprio dei fondi; ta<strong>le</strong> malversazione<br />
avrebbe avuto la<br />
conseguenza diretta di costare<br />
ai soci l’intera somma destinata<br />
al comp<strong>le</strong>tamento della palazzina<br />
non avendo ultimato il<br />
lavoro. Certo che anche la soluzione<br />
della Provincia era singolare:<br />
avviare una procedura di liqui-<br />
Al Cinema Lux Asiago da Sabato 25 Settembre<br />
dazione che avrebbe visto enti<br />
amministratori della cosa pubblica<br />
dichiarati insolventi.” “La sola<br />
soluzione dignitosa era di mettere<br />
ognuno di fronte al<strong>le</strong> proprie responsabilità,<br />
cosa che è avvenuta,<br />
dopo un importante riduzione<br />
del<strong>le</strong> esose richieste dei vecchi<br />
gestori e un conseguente ridimensionamento<br />
del<strong>le</strong> voci di debito<br />
che hanno permesso di riportare<br />
l’aeroporto in bonis, e finalmente<br />
a provvedere<br />
all’ultimazione del<strong>le</strong> opere edili –<br />
prosegue Gios - E qui si apre il<br />
fronte del futuro dell’aeroporto;<br />
di concerto con <strong>le</strong> associazioni<br />
POLEMICHE SULL’AEROSTAZIONE<br />
Foto tratta dal sito www.fivv.org<br />
nazionali volo a vela e<br />
aeroclub d’Italia si è<br />
deciso di dare il risalto<br />
che questa struttura<br />
merita in campo internaziona<strong>le</strong><br />
solo a sistemazione<br />
ultimata, per<br />
sfatare <strong>le</strong> chiacchiere<br />
che vogliono l’aeroporto<br />
pieno di<br />
detrattori, capaci solo<br />
di critiche distruttive,<br />
con la logica di interessi<br />
che nulla hanno<br />
a che fare con la attività aeronautica<br />
, puro auto<strong>le</strong>sionismo<br />
localistico. Ancora prima di partire<br />
con la nuova gestione il<br />
C.d.A. si è trovato di fronte a <strong>le</strong>ttere<br />
diffamanti inviate agli enti che<br />
da anni non facevano fronte ai<br />
propri doveri, una bella e gratuita<br />
presentazione”! “E’ strano che<br />
alcuni soci della Des<strong>le</strong>x e altri<br />
“protagonisti” del<strong>le</strong> vicende dell’aeroporto,<br />
che non sia il presidente<br />
stesso della FFIVV o il consigliere<br />
de<strong>le</strong>gato, si facciano portavoce<br />
in sua vece di affermazioni<br />
diffuse che non hanno<br />
fondatezza e vengono regolar-<br />
“Nessun rinforzo in chirurgia solo una sostituzione, l’organico è<br />
rimasto lo stesso”. Così il consigliere provincia<strong>le</strong> Francesco<br />
Gattolin confutava l’ingannevo<strong>le</strong> comunicazione data dall’Ulss 3<br />
in merito all’avvicendamento nella struttura comp<strong>le</strong>ssa di Chirurgia<br />
di Asiago tra la dottoressa Maria Irma Dramissino, trasferita a<br />
Bassano, e la new entry dottor Giacomo Groccia descritta dal<br />
direttore genera<strong>le</strong> Va<strong>le</strong>rio Alberti come “un atteso ed auspicato<br />
messaggio di “attenzione” per <strong>le</strong> giuste esigenze dei cittadini<br />
dell’Altopiano”. Al<strong>le</strong> obiezioni di Gattolin, Va<strong>le</strong>rio Alberti risponde<br />
in questi giorni con una replica<br />
tesa a sostenere ancora una<br />
volta la tesi del rafforzamento.<br />
“Con l’annuncio del trasferimento<br />
della pur ottima Maria<br />
Irma Dramissino (1° luglio<br />
2010) – dice Alberti - si era diffuso<br />
il timore che la squadra di<br />
Chirurgia dell’Altopiano rimanesse<br />
a ranghi ridotti. L’assegnazione<br />
di un chirurgo esperto<br />
come il dr. Giacomo<br />
mente smentite dai diretti interessati<br />
– conclude - L’ottimismo che<br />
tanto viene messo in discussione<br />
ha il suo fondamento nell’aver<br />
sanato anni di colpevo<strong>le</strong> incuria,<br />
con il <strong>le</strong>cito dubbio che chi ha assunto<br />
cariche gestionali in precedenza<br />
si sia comp<strong>le</strong>tamente disinteressato<br />
dell’equilibrio finanziario,<br />
favorendo così dispersioni e<br />
sprechi di soldi. Una grave colpa<br />
va fatta anche al<strong>le</strong> rego<strong>le</strong> che<br />
ENAC impone, unici in Europa<br />
ad avere l’obbligo di presenza di<br />
tre vigili che caricano l’aeroporto<br />
di costi insostenibili, oltre a strutture<br />
societarie eccessive con costi<br />
che per i piccoli aeroporti sono<br />
di impossibi<strong>le</strong> rientro”. “Se la<br />
Des<strong>le</strong>x chiuderà, e mi auguro che<br />
non sia così, sarà perché non<br />
hanno più soci e non perché l’aeroporto<br />
è aperto solo nei fine settimana<br />
e non si dica che non ci<br />
sono soci perché l’aeroporto è<br />
chiuso. L’attività di volo a vela<br />
con verricello può essere fatta<br />
tutti i giorni solo che i Soci della<br />
“Des<strong>le</strong>x” non sono interessati<br />
perché durante la settimana<br />
lavorano e faccio notare che<br />
Va<strong>le</strong>rio Alberti replica a Francesco Gattolin<br />
“Con l’arrivo di Groccia, fugato<br />
il timore di un ridimensionamento”<br />
Il consigliere provincia<strong>le</strong>: “Il direttore genera<strong>le</strong> si arrampica sugli specchi”<br />
2<br />
da ottobre a apri<strong>le</strong> <strong>le</strong> condizioni<br />
meteo non sono favorevoli –<br />
incalza il presidente del cda<br />
Bernardo Finco – Infine se alcuni<br />
che dovrebbe avere a cuore<br />
<strong>le</strong> sorti dell’aeroporto invece<br />
di insultare e spargere ve<strong>le</strong>ni<br />
e bugie spacciate per verità,<br />
che la politica giustamente<br />
vuo<strong>le</strong> capire e controllare,<br />
provassero una sola volta ad<br />
essere onesti con se stessi e<br />
con gli altri, i rapporti con la<br />
FIVV sarebbero certamente<br />
più cordiali e costruttivi. Se<br />
riconoscessero gli sbagli fatti<br />
durante la loro permanenza<br />
nella stanzetta dei bottoncini,<br />
l’aeroporto di Asiago oggi vivrebbe<br />
una realtà molto diversa<br />
e potrebbe avva<strong>le</strong>rsi dei<br />
loro consigli. Dove erano<br />
quando la Società correva verso<br />
il baratro dell’apertura al traffico<br />
commercia<strong>le</strong>? Perché non hanno<br />
fatto mai sentire la loro voce<br />
contro questi programmi folli che<br />
sono stati la causa primaria della<br />
tragica situazione che abbiamo<br />
ereditato?”<br />
Gerardo Rigoni<br />
Groccia all’ospeda<strong>le</strong> di Asiago ha realmente manifestato che non<br />
esiste alcuna intenzione di ridurre l’attività chirurgica in quella<br />
sede, anzi. Un faci<strong>le</strong> accesso al curriculum dei professionisti chiamati<br />
in causa (basta accedere al sito internet dell’Ulss 3) rende<br />
oggettivamente evidente, a conferma del<strong>le</strong> mie non vuote affermazioni,<br />
il differente apporto che essi possono dare all’attività di<br />
una sala operatoria. Si tratta di informazioni già a disposizione di<br />
tutti (operazione trasparenza), che certamente aiuteranno a comprendere<br />
il significato dei termini “potenziamento” e “rinforzo”<br />
usati nella nostra precedente comunicazione”.<br />
“Una bella arrampicata<br />
sugli specchi – replica a sua<br />
volta Gattolin - Se il comunicato<br />
precedente fosse stato diffuso in<br />
termini corretti, sarebbe stato più<br />
veritiero e non sarebbe stato<br />
millantato il “rafforzamento”. Anche<br />
all’interno dell’Ospeda<strong>le</strong> la notizia<br />
era stata valutata negli stessi<br />
termini nei quali io l’ho esposta”.<br />
Stefania Longhini
ATTUALITA’<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
“L’associazione volovelistica Carlo Des<strong>le</strong>x non chiuderà,<br />
è viva e vegeta e uscirà da questo momento di<br />
difficoltà come ne è uscita da altri”. Interviene così<br />
Rino Casagrande, presidente dell’associazione che<br />
raccoglie gli appassionati del volo a vela dell’Altopiano,<br />
nella discussione sul futuro dell’aerostazione asiaghese<br />
dopo l’uscita dalla società di gestione della Provincia<br />
di Vicenza e il conseguente riassetto societario. Riassetto<br />
che finora è pesato sul<strong>le</strong> casse comunali di Asiago<br />
per oltre 189 mila euro e che comunque non assicura<br />
un futuro roseo alla struttura. Preoccupazioni e dubbi<br />
colti dalla minoranza consigliare e esposti al sindaco<br />
chiedendo rassicurazioni e un piano industria<strong>le</strong> concreto<br />
per uscire da una situazione debitoria che da<br />
alcuni anni si ripresenta. “La nostra associazione, pur<br />
piccola, è pronta a contribuire allo sviluppo dell’aeroporto<br />
di Asiago sia con consigli, sia collaborando all’organizzazione<br />
di manifestazioni di richiamo – prosegue<br />
Casagrande – Cosa che invece non vogliamo, e riteniamo<br />
dannosa per l’associazione e per lo stesso aeroporto, è il nostro<br />
coinvolgimento in beghe politiche, in controversie personali e in<br />
po<strong>le</strong>miche sterili che nulla hanno a che fare con la passione del<br />
volo che dovrebbe invece accomunare tutti coloro che hanno a<br />
cuore il destino dell’aeroporto”. “Siamo consapevoli dei prob<strong>le</strong>mi<br />
che ci sono stati, prob<strong>le</strong>mi che hanno coinvolto indirettamente<br />
anche noi che non abbiamo avuto modo di volare come avrem-<br />
Il mistero dell’orso Dino<br />
Sarà passato un mese, o giù di lì, da quando un articolo del<br />
Giorna<strong>le</strong> di Vicenza sembrava avere dipanato l’ingarbugliata<br />
matassa che avvolgeva di mistero la sorte del simpatico<br />
plantigrado che aveva disintegrato la quiete dell’Altopiano risvegliatosi<br />
dal lungo inverno. Da tempo i montanari borbottavano<br />
sottovoce: “I lo ga copà e anca magnà”, e più arditi aggiungevano:<br />
“A lo so par certo chi che xe sta, ma no posso mia<br />
parlare”. La cosa strana era che a Posina dicevano così, a<br />
Lusiana anche e <strong>le</strong> stesse voci circolavano a Conco, Asiago,<br />
Gallio ed Enego. Il segreto di Pulcinella svelato ovunque, con<br />
fare orgoglioso e sibillino, da coloro che dell’orso non sapevano<br />
proprio nulla. La data della sua dipartita e quella della cena,<br />
diventata famosa quasi come l’ultima, non lasciavano dubbi<br />
sul fatto che l’enigma fosse stato risolto e c’era chi aspettava<br />
gli ultimi dettagli per vedere finalmente in faccia chi aveva premuto<br />
il gril<strong>le</strong>tto, per esternargli tutta la sua rabbia e la disapprovazione<br />
per quell’insensato delitto.<br />
Altri invece, quelli a cui l’orso non era simpatico, erano curiosi<br />
di vedere il volto del giustiziere, un po’ per invidia e un po’ per<br />
l’atavico sadismo che accomuna i seguaci di Diana. Ebbene,<br />
entrambe <strong>le</strong> tifoserie sono rimaste deluse perché quel<strong>le</strong> che<br />
sembravano certezze si sono rivelate del<strong>le</strong> chiacchiere da osteria,<br />
o per meglio dire da trattoria. Io non mi sono stupito per la<br />
cattura di quel granchio colossa<strong>le</strong>, perché vivo sull’Altopiano<br />
dei Sette Comuni da un decennio, va<strong>le</strong> a dire un tempo sufficiente<br />
per capire che nessun cacciatore del posto, e soprattutto<br />
bracconiere, che avesse messo fine al<strong>le</strong> scorrerie di Dino,<br />
avrebbe poi organizzato una cena con degli estranei per dare<br />
l’addio con tutti gli onori al col<strong>le</strong>ga di Yoghi. Da queste parti<br />
certi segreti non si raccontano nemmeno al proprio fratello.<br />
Con il senno del poi ho ricostruito la scena da cui potrebbe<br />
essere uscita la storiella e non ho potuto esimermi dal sorridere<br />
fra me e me. Una compagnia di amici cacciatori sta mangiando<br />
in una trattoria dell’Altopiano ed il menù non può essere altro<br />
che della selvaggina. Naturalmente non manca mai l’artigiano<br />
o il piccolo industria<strong>le</strong> che ci tiene a queste cene e, nemico<br />
giurato del caldo afoso di città, si presenta puntua<strong>le</strong> all’appuntamento<br />
estivo; magari con del vino d’annata. Questo sprovveduto<br />
va a finire proprio nel tavolo dove stanno seduti due<br />
compari alla Totò e Peppino ed il resto lo lascio immaginare a<br />
voi. Figuratevi la sorpresa degli agenti che, sperando di avere<br />
risolto il caso senza il minimo sforzo, sono corsi ad indagare,<br />
convinti di trovare la soluzione su un piatto d’argento e si sono<br />
trovati di fronte ad un cuoco dall’aria allibita che al<strong>le</strong> loro domande<br />
incalzanti ha risposto: “ Ma el gera el muflon che me ga<br />
portà el Bepi”. Può darsi che si arrivi presto alla soluzione del<br />
giallo, ma temo che non sia poi così faci<strong>le</strong>, perché sarebbero<br />
guai enormi per l’eventua<strong>le</strong> Kil<strong>le</strong>r. Io, come la maggior parte di<br />
voi che <strong>le</strong>ggete, spero che Dino sia ancora vivo e vegeto nei<br />
nostri boschi e che presto faccia parlare di sé, senza però strafare,<br />
(non posso dire sbranare), ma solo farci vedere che esiste,<br />
come i caprioli, i cervi, i mufloni, <strong>le</strong> volpi, i tassi, gli scoiattoli<br />
ed ogni altro selvatico che riempie di fascino <strong>le</strong> selve<br />
montane. Renzo Cappozzo<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
“Lasciateci fuori dal<strong>le</strong> beghe politiche”<br />
Il presidente dell’Associazione volovelistica “Carlo Des<strong>le</strong>x”, Rino Casagrande, interviene nel dibattito sul<br />
futuro dell’aeroporto. “Troppe po<strong>le</strong>miche che nulla hanno a che fare con la passione per il volo”<br />
mo voluto – conclude Casagrande - Pare che l’aeroporto si stia<br />
riprendendo, auspichiamo che per la prossima stagione<br />
volovelistica la struttura sia ben avviata sulla strada della guarigione”.<br />
E’ di altro avviso il consigliere del FIVV Lorenzo Al<strong>le</strong>grini,<br />
già responsabi<strong>le</strong> della gestione dell’aeroporto e dell’attività<br />
volovelistica in qualità di vicepresidente dell’aeroclub nonché consigliere<br />
nel primo cda della società di gestione dell’aeroporto. “La<br />
spa dovrebbe cedere <strong>le</strong> proprie quote, pulite da debiti, alla FIVV;<br />
la responsabilità della gestione ricadrebbe quindi unicamente sulla<br />
federazione sol<strong>le</strong>vando gli attuali soci da qualsiasi responsabilità –<br />
illustra - Gli attuali soci potrebbero impegnarsi a dare un piccolo<br />
Con il tradiziona<strong>le</strong> squillo di<br />
tromba di Giovanni Sartori<br />
oltre 150 persone si sono<br />
inoltrate lungo la strada del<br />
trenino per la 2° edizione<br />
della “Passeggiata per il<br />
cuore”; manifestazione organizzata<br />
dal servizio di riabilitazione<br />
cardiologica dell’ospeda<strong>le</strong><br />
di Asiago insieme<br />
ai tanti amici che hanno<br />
creduto e continuano a<br />
sostenere questo servizio<br />
nato da un’intuizione e che<br />
sta dando grosse soddisfazioni<br />
a tutti. In particolare da segnalare la Compagnia del<br />
Trivellin, il Rotary Altopiano, gli Amici del Cuore, gli alunni<br />
del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> medie che hanno realizzato il logo del reparto assieme<br />
a tanti sponsor grandi e piccoli. Un percorso di circa 8<br />
chilometri tra Asiago e Cesuna per stare insieme (pazienti, i<br />
loro famigliari e il persona<strong>le</strong> del reparto) quasi a simbo<strong>le</strong>ggiare<br />
la strada fatta insieme perché gli ex pazienti cardiopatici potessero<br />
ritornare ad una vita quotidiana norma<strong>le</strong>. “Occasione<br />
anche per ribadire l’importanza dell’informazione sugli stili di<br />
vita per prevenire <strong>le</strong> malattie cardiovascolari – sottolinea il primario<br />
della medicina di Asiago Enzo Appolloni – E poi è bello<br />
ritrovarsi insieme, gli ex cardiopatici che sono riusciti a tradur-<br />
3<br />
contributo annua<strong>le</strong> alla FIVV; a tal punto l’uscita di cassa dei<br />
comuni sarà certa e non soggetta a disavanzi di gestione,<br />
con il risultato che finalmente potremmo vedere rinascere<br />
questo nostro bell’aeroporto”. “Fino ad un decennio fa, quando<br />
unendo <strong>le</strong> risorse dell’Accademia Volovelistica di Thiene<br />
con quel<strong>le</strong> dell’ass. Carlo Des<strong>le</strong>x di Asiago si fondò l’Aeroclub<br />
Prealpi Venete, l’aeroporto funzionava benissimo e creava un<br />
importante indotto anche a livello alberghiero grazie al volo a vela<br />
– continua – L’associazione volovelistica raggiunse il terzo posto<br />
a livello naziona<strong>le</strong> fino a quando c’è stato chi ha costretto l’Enac<br />
a chiedere l’applicazione di una norma che prevedeva una società<br />
di gestione aeroportua<strong>le</strong>. In quel mandato io ed altri 2 consiglieri<br />
ci prodigammo inutilmente per portare la SPA verso un<br />
indirizzo di gestione che andasse ad incentivare l’attività turistico<br />
sportiva; nulla da fare, la maggioranza dell’epoca indirizzò tutte<br />
<strong>le</strong> scelte progettuali e di gestione verso la scelta del volo commercia<strong>le</strong>,<br />
decisione che ha portato l’aeroporto a dilapidare inutilmente<br />
cifre a sei zeri. In questa fase l’aeroclub di volo a vela, che<br />
tanto si era prodigato a far crescere l’aeroporto di Asiago, subendo<br />
assurdi vincoli e rego<strong>le</strong>, decise di abbandonare l’aeroporto spostandosi<br />
definitivamente in altri aeroporti limitrofi”. “E’ notizia di questi mesi<br />
che la FIVV fece del<strong>le</strong> richieste alla spa di gestione, richieste ritenute<br />
indispensabili per poter trasferire la propria sede operativa, ultima possibilità<br />
per avere quell’attività di base indispensabi<strong>le</strong> a far sopravvivere<br />
l’aeroporto e renderlo contemporaneamente appetibi<strong>le</strong> al mondo del<br />
volo da diporto e sportivo – conclude Al<strong>le</strong>grini - Tali richieste furono<br />
accettate dalla spa di gestione, ma ahimè a tutt’oggi non ne è stata<br />
concretizzata nemmeno una”.<br />
Gerardo Rigoni<br />
In tanti alla “Passeggiata per il cuore”<br />
re la speranza di una vita norma<strong>le</strong><br />
in realtà e noi che li abbiamo<br />
accompagnati in questo momento<br />
di difficoltà”.<br />
Al loro arrivo i “passeggiatori”<br />
hanno trovato prodotti tipici messi<br />
a disposizione dal Caseificio<br />
Pennar, Rigoni di Asiago, Speck<br />
di Asiago e panificio Kep<strong>le</strong>.<br />
Un appuntamento molto sentito<br />
dagli utenti tanto che anche chi<br />
ha prob<strong>le</strong>mi di deambulazione ha<br />
voluto esserci e ha potuto partecipare<br />
grazie al pulmino messo a<br />
disposizione dalla cooperativa “Il<br />
Faggio”. La struttura intanto sta dimostrando con i numeri la<br />
bontà della proposta. Sono già 68 persone che si sono rivolte<br />
ad Asiago nel 2010, tre in più rispetto a tutto il 2009. Un servizio<br />
partito nel 2008 con sperimentazione e ufficializzato con<br />
l’inaugurazione nella primavera di quest’anno, portato avanti<br />
con <strong>le</strong> so<strong>le</strong> risorse interne alla medicina senza gravare sul<strong>le</strong><br />
casse sanitarie. “Abbiamo un ottimo rapporto con tutte <strong>le</strong> aziende<br />
sanitarie del circondario così come con il San Bortolo di Vicenza<br />
e il borgo Trento di Verona – spiega Appolloni – In più sono già<br />
stati aumentati i posti <strong>le</strong>tto da 4 a 6 per cercare di far fronte al<strong>le</strong><br />
tante richieste che ci giungono ma anche così ci troviamo con<br />
liste d’attesa”. Gerardo Rigoni
ATTUALITA’<br />
Per una scuola senza ostacoli.<br />
E’ stato chiamato così<br />
il progetto atto a<br />
supportare, specie nella<br />
fase del lavoro a casa, gli<br />
studenti altopianesi che nel<br />
loro percorso scolastico<br />
devono fare i conti con la<br />
dis<strong>le</strong>ssia o altri disturbi di<br />
apprendimento. Ne è interessato<br />
circa il 7% della<br />
popolazione scolastica<br />
del nostro territorio.<br />
Bambini e<br />
ragazzi dal<strong>le</strong> e<strong>le</strong>mentari<br />
al<strong>le</strong> superiori<br />
che non hanno<br />
alcuna difficoltà<br />
di tipo<br />
cognitivo il cui<br />
rendimento dipendefortemente<br />
dal<strong>le</strong> strategiedidat-<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
Nella commemorazione della scomparsa di Franco Cristiani<br />
La Comunità Montana<br />
premia <strong>le</strong> tesi di laurea<br />
Sabato 18 settembre al<strong>le</strong><br />
ore 10,30, nella Sala della<br />
Reggenza della Comunità<br />
Montana dei Sette Comuni,<br />
si terrà la cerimonia per<br />
la premiazione del<strong>le</strong> migliori<br />
tesi di laurea che<br />
hanno partecipato al concorso,<br />
giunto alla 15^ edizione.<br />
Un concorso frutto<br />
della generosità dei genitori<br />
di Franco Cristiani<br />
(Giulio e Giannira), vissuti<br />
per molti anni<br />
sull’Altopiano, che hanno<br />
avuto la sensibilità di mantenere<br />
nel tempo il ricordo<br />
del giovane figlio, morto in<br />
un tragico incidente. I coniugi<br />
Cristiani, annualmente,<br />
elargiscono alla Comunità<br />
Montana oltre 1000<br />
Euro affinché sia premiata<br />
la tesi di laurea di un<br />
altopianese, svolta sui<br />
tematiche riguardanti i Sette<br />
Comuni. Il successo<br />
dell’iniziativa - manifestatosi<br />
con la presentazione<br />
di molte ricerche - ha determinato<br />
l’aggiungersi di<br />
Anche ad Asiago arrivano i<br />
nonni vigi<strong>le</strong>. Grazie ad un<br />
bando regiona<strong>le</strong>, cofinanziato<br />
dal Comune, all’entrata e all’uscita<br />
del<strong>le</strong> <strong>le</strong>zioni, gli studenti<br />
di materne, e<strong>le</strong>mentari<br />
e medie troveranno fin dal<br />
primo giorno di scuola questa<br />
importante e rassicurante<br />
presenza. Sono 9 gli<br />
ultrasessantenni pensionati<br />
che hanno aderito alla proposta<br />
dell’Ufficio Servizi Sociali<br />
per un impegno di servizio<br />
civi<strong>le</strong> che potrà comportare<br />
anche altri impieghi di vigilan-<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Dis<strong>le</strong>ssia: parte il progetto<br />
“Per una scuola senza ostacoli”<br />
La prima tappa con due incontri nei giorni 1 e 2 ottobre. Ad Asiago la conferenza di Giacomo Stella<br />
maggior esperto sul tema. Il prob<strong>le</strong>ma interessa il 7% della popolazione scolastica dell’Altopiano<br />
tiche messe in atto. L’uso<br />
di strumenti compensativi e<br />
di strategie dispensative<br />
aiuta infatti a ridurre <strong>le</strong> conseguenze<br />
funzionali del disturbo.<br />
Nella quotidianità,<br />
non è sufficiente l’intervento<br />
in classe e <strong>le</strong> famiglie<br />
sono fortemente coinvolte<br />
nel sostenere l’impegno che<br />
questa prob<strong>le</strong>matica comporta<br />
in<br />
tutte<br />
altri premi: “Sette Comuni”<br />
e “Rosi Gobbo - Rino<br />
Bortoli – partigiani “, tutti<br />
con pari dignità. Quest’anno<br />
inoltre la Comunità<br />
Montana visto l’alto livello<br />
di tutte <strong>le</strong> Tesi presentate<br />
ha ritenuto di dare un<br />
ulteriore premio . L’esame<br />
del<strong>le</strong> ricerche e l’assegnazione<br />
dei premi compete<br />
esclusivamente ad un Comitato<br />
scientifico formato dai signori.<br />
Sergio Bonato, Antonio<br />
Cante<strong>le</strong>, Mario Polato,<br />
Antonio Cante<strong>le</strong> (erborista) ,<br />
Maurizio Stella, Danie<strong>le</strong> Zovi<br />
, Paolo Lorenzi , Gastone<br />
Paccanaro e Lucio Spagnolo<br />
( Presidente della Comunità<br />
Montana). Gli<br />
assegnatari dei quattro premi<br />
saranno resi noti durante<br />
la cerimonia di premiazione<br />
e, in quell’occasione, gli interessati<br />
avranno modo di<br />
esporre il contenuto della loro<br />
ricerca. Si ricorda che saranno<br />
presenti alla cerimonia <strong>le</strong><br />
classi 5^ dell’Istituto Superiore<br />
Stata<strong>le</strong> di Asiago.<br />
<strong>le</strong> fasi del processo di apprendimento<br />
(ad es. compiti<br />
a casa). Con il proposito di<br />
intervenire proprio nello<br />
spazio più faticoso per <strong>le</strong> famiglie,<br />
fino ad oggi affidato<br />
solo al<strong>le</strong> loro singo<strong>le</strong> risorse,<br />
<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> primarie e secondarie<br />
di 1° e 2° grado ,<br />
l’U.O. Età Evolutiva<br />
dell’Ulss n. 3, gli Assessorati<br />
ai Servizi Sociali dei<br />
Comuni dell’Altopiano e la<br />
Comunità Montana, stanno<br />
collaborando nella programmazione<br />
e realizzazione<br />
di questo progetto che<br />
supporterà l’attività pomeridiana<br />
dei ragazzi per tutto<br />
l’anno scolastico nel<strong>le</strong> sedi<br />
in cui viene svolta l’attività<br />
didattica quotidiana e con il<br />
supporto degli insegnanti<br />
che vi operano anche al<br />
mattino. Ognuno dei<br />
partners coinvolti non<br />
solo collaborerà nell’ambito<br />
del<strong>le</strong> propriecompetenze<br />
istituzionali,<br />
rinforzando <strong>le</strong><br />
collaborazioni<br />
già esistenti,<br />
ma apporterà<br />
un ulterioreconcorso<br />
sia operativo che economico.<br />
Caratteristica peculiare<br />
e di prestigio del progetto<br />
sta nel possibi<strong>le</strong><br />
coinvolgimento di tutti gli<br />
oltre cento alunni e studenti<br />
dell’Altopiano interessati<br />
da questa prob<strong>le</strong>matica. La<br />
prima tappa di questo progetto<br />
propone il<br />
coinvolgimento dei genitori<br />
e degli insegnanti in due incontri<br />
che si terranno nella<br />
Sala “Grillo Parlante” di<br />
Asiago. Venerdì 1 ottobre,<br />
al<strong>le</strong> 20.45 il professor Giacomo<br />
Stella, docente di psicologia<br />
clinica, fondatore<br />
dell’Associazione Italiana<br />
Dis<strong>le</strong>ssia, autore di diversi<br />
libri sull’argomento, affronterà<br />
il tema: “Dis<strong>le</strong>ssici nella<br />
scuola...e nella vita?”<br />
Sabato 2 ottobre, al<strong>le</strong> 17, <strong>le</strong><br />
Scuo<strong>le</strong> primarie e secondarie<br />
di 1° e 2° grado e il Servizio<br />
Età Evolutiva<br />
dell’Ulss n. 3 presenteranno<br />
<strong>le</strong> esperienze finora realizzate<br />
e il nuovo progetto<br />
“Per una scuola senza ostacoli”.<br />
Nella conferenza<br />
stampa di presentazione dell’iniziativa,<br />
con la presenza<br />
dei rappresentanti di tutte <strong>le</strong><br />
realtà coinvolte, è stato sottolineato<br />
come il progetto<br />
intenda mettere il prob<strong>le</strong>ma<br />
Anziani a servizio del paese<br />
Nonni vigi<strong>le</strong> ad Asiago grazie ad un bando regiona<strong>le</strong> e al<br />
cofinanziamento del Comune. In nove hanno aderito all’iniziativa<br />
za, per esempio in occasione<br />
di manifestazioni organizzate<br />
dal Comune. “E’ importante<br />
– sottolinea l’assessore<br />
al<strong>le</strong> politiche sociali Diego<br />
Rigoni – che ci siano persone<br />
come queste socialmente<br />
attive e disponibili che si sentono<br />
ancora di dare qualcosa<br />
al proprio paese. Il loro<br />
apporto ci permette di dare<br />
risposte sempre più concrete<br />
alla necessità di dare sicurezza<br />
ai nostri bambini e<br />
ragazzi”. Guido Baù, Giuseppe<br />
Bonelli, Marcello Lobbia,<br />
nella giusta cornice, affrontandolo<br />
con strumenti adeguati<br />
e strategie corrette,<br />
facendo lavorare insieme<br />
scuola e famiglie. “Importante<br />
sottolineare anche che<br />
– è stato più volte ribadito<br />
– si è attivato un importante<br />
meccanismo di collaborazione<br />
tra tutti i comuni<br />
dell’Altopiano, la Comuni-<br />
Ettore Molina, Vittorio<br />
Mose<strong>le</strong>, Francesco Pedazzo,<br />
Guido Rabito, Francesco<br />
Rossi e Domenico Spil<strong>le</strong>r,<br />
che hanno seguito nei giorni<br />
scorsi dei corsi di preparazione,<br />
saranno dunque dotati di<br />
divisa e pa<strong>le</strong>tta e si alterneranno<br />
nell’opera di vigilanza<br />
che li vedrà agli incroci nevralgici<br />
in prossimità del<strong>le</strong><br />
scuo<strong>le</strong> fin dal primo mattino.<br />
Per loro è previsto un piccolo<br />
compenso pari a 7,50 euro<br />
all’ora. “Stiamo valutando –<br />
dice Rigoni - anche la possi-<br />
4<br />
tà Montana, tutte <strong>le</strong> scuo<strong>le</strong><br />
dell’Altopiano e l’azienda<br />
sanitaria che lavoreranno in<br />
modo coordinato e unitario<br />
ad un progetto innovativo<br />
che anticipa <strong>le</strong> apposite norme<br />
<strong>le</strong>gislative che da anni<br />
aspettano di essere varate”.<br />
Stefania Longhini<br />
Cos’è la dis<strong>le</strong>ssia<br />
La dis<strong>le</strong>ssia è una difficoltà che riguarda la capacità di <strong>le</strong>ggere<br />
e scrivere in modo corretto e fluente. Leggere e scrivere<br />
sono considerati atti così semplici e automatici che risulta<br />
diffici<strong>le</strong> comprendere la fatica di un bambino dis<strong>le</strong>ssico. La<br />
dis<strong>le</strong>ssia non è causata da un deficit di intelligenza né da<br />
prob<strong>le</strong>mi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici.<br />
Interessa il 7/8% della popolazione scolastica. Il<br />
bambino dis<strong>le</strong>ssico può <strong>le</strong>ggere e scrivere, ma riesce a farlo<br />
solo impegnando al massimo <strong>le</strong> sue capacita e <strong>le</strong> sue energie,<br />
poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca<br />
rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara.<br />
La difficoltà di <strong>le</strong>ttura può essere più o meno grave e<br />
spesso si accompagna a prob<strong>le</strong>mi nella scrittura: disortografia<br />
(cioè una difficoltà di tipo ortografico, nel 60% dei casi) e<br />
disgrafia (difficoltà nel movimento fino-motorio della scrittura,<br />
cioè una cattiva resa forma<strong>le</strong>, nel 43% dei casi), nel calcolo<br />
(44% dei casi) e, talvolta, anche in altre attività mentali.<br />
Tuttavia questi bambini sono intelligenti e,di solito,vivaci e<br />
creativi. Nel<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> dell’Altopiano da circa sette anni è in<br />
atto, in collaborazione con l’Ulss 3, uno specifico screening<br />
genera<strong>le</strong> che permette di individuare oramai con certezza gli<br />
alunni che presentano questo disturbo e di supportarli in ambito<br />
scolastico.<br />
bilità di avere uno di loro sul<br />
pulmino che accompagna a<br />
scuola gli studenti di e<strong>le</strong>mentari<br />
e medie dove purtroppo<br />
lo scorso anno si sono verificati<br />
casi di bullismo”. Il servizio<br />
sarà coordinato dall’Ufficio<br />
Servizi sociali in collaborazione<br />
con la polizia Municipa<strong>le</strong>.<br />
Con il finanziamento<br />
regiona<strong>le</strong> è possibi<strong>le</strong> sostenere<br />
l’iniziativa fino al 31 dicembre.<br />
“Si spera – conclude<br />
l’assessore Rigoni – che<br />
possa essere rifinanziato subito,<br />
in ogni caso ci adopereremo<br />
per fare in modo che il<br />
comune possa continuare a<br />
sostenerlo e garantirne la<br />
continuità”.<br />
Stefania Longhini
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Una “settimana pedagogica”<br />
per una scuola di qualità<br />
Si è da poco conclusa<br />
la Settimana<br />
pedagogica, iniziativa<br />
varata dai dirigenti<br />
scolastici del CTF<br />
(Centro territoria<strong>le</strong> di<br />
formazione) di<br />
Asiago - Bassano.<br />
Dal 6 al 10 settembre,<br />
nel territorio dell’Altipiano<br />
e del<br />
bassanese, si sono<br />
svolti sette convegni<br />
e seminari, sono stati<br />
attivati 78 laboratori<br />
didattici per la formazione<br />
di docenti, persona<strong>le</strong><br />
amministrativo e<br />
dirigenti scolastici.<br />
In tempi di burrasche istituzionali,<br />
di difficoltà economiche,<br />
il sipario del<br />
Mil<strong>le</strong>pini ha messo in primo<br />
piano la Scuola e<br />
quanti operano in essa,<br />
aprendo con un convegno<br />
l’iniziativa. Si è sentita una<br />
scuola che ripensa se stessa,<br />
che ha il coraggio di prendersi<br />
il tempo per una sana rif<strong>le</strong>ssione.<br />
Autorevoli esperti quali<br />
Bocchi, Cambi, Spaltro e molti<br />
altri hanno delineato <strong>le</strong> sfide<br />
che attendono la scuola all’inizio<br />
del nuovo mil<strong>le</strong>nnio.<br />
Sono stati 3.265 gli insegnanti<br />
dei tre ordini di scuola che hanno<br />
aderito all’iniziativa,<br />
sciamando tra <strong>le</strong> varie sedi<br />
ospitanti. Si è trattato di un momento<br />
profondamente<br />
formativo: relazioni, dibattiti e<br />
spettacoli hanno presto lascia-<br />
to il passo a una fitta rete di laboratori<br />
didattici pensati per insegnanti<br />
provenienti dal<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong><br />
dell’infanzia, dal<strong>le</strong> primarie, dal<strong>le</strong><br />
scuo<strong>le</strong> medie e superiori. Hanno<br />
aderito docenti da tutta la<br />
provincia, dal Veneto e persino<br />
da fuori regione. Il successo<br />
dell’iniziativa è stato garantito<br />
dalla sua gestione sapiente e<br />
capillare per via informatica, abbattendone<br />
i costi e permettendone<br />
l’attuazione. Inoltre i corsi<br />
sono stati gratuiti, grazie ai<br />
contributi offerti dalla Regione<br />
Veneto, dal Centro territoria<strong>le</strong> di<br />
Formazione Bassano- Asiago,<br />
dalla Provincia di Vicenza e<br />
da alcune banche, tra cui la<br />
Cassa rura<strong>le</strong> e artigiana di<br />
Roana. Nell’Altopiano sono<br />
stati organizzati, oltre al convegno<br />
inizia<strong>le</strong>, quindici laboratori<br />
e due eventi culturali.<br />
Se molti e ricchi sono stati<br />
gli spunti offerti dai Convegni<br />
sul piacere della <strong>le</strong>ttura,<br />
sulla preado<strong>le</strong>scenza, sulla valutazione,<br />
tanto per citarne alcuni,<br />
momento fondamenta<strong>le</strong><br />
sono stati proprio i laboratori.<br />
“I laboratori sono stati un’occasione<br />
di crescita professiona<strong>le</strong><br />
molto apprezzata da tutti i<br />
corsisti, grazie alla qualità dei<br />
formatori e alla possibilità di<br />
confronto e di scambio di esperienze<br />
che la struttura<br />
laboratoria<strong>le</strong> dei corsi ha permesso”<br />
ha affermato il dirigente<br />
Francesco Tognon che ha<br />
coordinato la Settimana pedagogica<br />
sul territorio altopianese.<br />
Gli argomenti toccati dai labo-<br />
I pensieri dei bambini prendono il volo<br />
Primo giorno di <strong>le</strong>zione anche alla Scuola Primaria “Monte Ortigara” di Asiago. Nell’aria umida e<br />
fredda di questo mattino di settembre si percepisce una sorta di eccitazione che in realtà nasconde<br />
<strong>le</strong> emozioni, i timori, <strong>le</strong> attese e <strong>le</strong> speranze di tutti i bambini che verso <strong>le</strong> ore 7:30 cominciano ad<br />
arrivare, a gruppetti, nell’edificio scolastico che raggiungono con lo scuola-bus, il pullman o accompagnati<br />
dai genitori. Una volta entrati nel<strong>le</strong> varie classi, con <strong>le</strong> loro insegnanti, gli alunni sono<br />
colti dallo stupore nel vedere al centro dell’aula una piccola mongolfiera fatta con tanti coloratissimi<br />
palloncini. Ogni bambino, sotto la guida esperta dell’ insegnante che lo fa rif<strong>le</strong>ttere, scrive su un<br />
bigliettino i suoi buoni propositi per questo nuovo anno scolastico.Il messaggio viene <strong>le</strong>gato al<br />
palloncino e all’ora di merenda tutti i 198 palloni vengono lasciati liberi in volo a colorare il cielo<br />
grigio di questo mattino.Mi impegno a: “studiare di più matematica”; “fare quello che dice la maestra<br />
perché voglio diventare più bravo”; “fare in modo che tutti possano essere amici”; “spero che tutta<br />
la classe si impegni a comportarsi meglio, per poter lavorare in tranquillità”. Questi sono solo alcuni<br />
dei propositi dei bambini che, con questa attività, si sono sentiti responsabilizzati a impegnarsi e a<br />
migliorare per costruire, in base al<strong>le</strong> capacità di ognuno, la loro carriera scolastica ancora in erba. I<br />
palloncini colorati, tutti bellissimi, hanno voluto sottolineare che la diversità è arricchente e che<br />
ognuno ha doti da valorizzare e da condividere che altri non hanno. Poi, si sono posti del<strong>le</strong> domande:<br />
“Dove arriverà il mio palloncino?”; “Chi lo <strong>le</strong>ggerà?” “Chissà se mi risponderanno?”. Mah… speriamo<br />
che qualcuno di loro venga accontentato e riceva una risposta, intanto possiamo dire che è stato<br />
un momento davvero bello e coinvolgente che ha creato un’intesa tra tutte <strong>le</strong> insegnanti del p<strong>le</strong>sso e<br />
rafforzato la loro collaborazione per lavorare con i ragazzini in modo da far volare veramente i loro<br />
pensieri su orizzonti lontani, rendendo <strong>le</strong> loro menti aperte all’altro, alla conoscenza del mondo che<br />
li circonda, allo sperimentare, al creare per conoscere sempre di più anche se stessi, <strong>le</strong> loro difficoltà<br />
e i loro punti di forza. Buon anno scolastico a tutti Cristina Danieli<br />
ratori sono stati i più<br />
vari: l’italiano, il giornalismo,<br />
come gestire<br />
<strong>le</strong> relazioni in classe, <strong>le</strong><br />
lingue straniere, la<br />
manualità, la<br />
psicomotricità, la gestione<br />
di una biblioteca,<br />
religione, matematica,<br />
disabilità, scienze,<br />
storia, geografia e territorio,<br />
teatro, musica,<br />
movimento e<br />
multimedialità. I<br />
formatori nei corsi<br />
sono stati i docenti<br />
stessi che hanno messo a disposizione<br />
<strong>le</strong> loro competenze<br />
per altri col<strong>le</strong>ghi i quali hanno<br />
gradito una formazione calata<br />
nella realtà della Scuola, consapevoli<br />
di quanto sia affascinante<br />
eppure impervio il loro<br />
Dialogo e rego<strong>le</strong>: i consigli<br />
di Mario Conte ai genitori<br />
Nell’ambito della Settimana<br />
pedagogica, svoltasi dal 6 al 10<br />
settembre tra Asiago e Bassano<br />
e indirizzata principalmente agli<br />
insegnanti del Veneto, si è svolto<br />
anche un incontro intitolato<br />
“Dialogo e Rego<strong>le</strong>” aperto a<br />
tutti, specialmente ai genitori.<br />
L’incontro era tenuto<br />
dallo psicologo e kinesiologo<br />
Mario Conte che, oltre a cogliere<br />
nel segno, ha saputo<br />
anche divertire il purtroppo<br />
scarso pubblico presente nell’aula<br />
di musica del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong><br />
e<strong>le</strong>mentari. Con l’aiuto di video<br />
e altri strumenti, ha fatto<br />
suonare qualche<br />
campanellino ed ha dato anche<br />
qualche bel consiglio.<br />
Il discorso di partenza sui<br />
neuroni a specchio ha da subito<br />
messo in al<strong>le</strong>rta i genitori.<br />
Andando al sodo: quando<br />
un bimbo vede fare una cosa<br />
è come se la stesse facendo.<br />
Ciò significa che il vedere e<br />
l’agire sono sincronizzati.<br />
Che si sa già fare ciò che si<br />
vede fare.<br />
Questo tema così affascinante<br />
è stato uno spunto per parlare<br />
di coerenza che, in educazione<br />
è una specie di<br />
assioma. In pratica i figli te<br />
la chiedono, la implorano da<br />
te come implorano di avere<br />
del<strong>le</strong> rego<strong>le</strong> e di essere anche<br />
obbligati a rispettar<strong>le</strong>.<br />
Semplice, quasi bana<strong>le</strong>: <strong>le</strong><br />
rego<strong>le</strong> vanno studiate con<br />
cura, quando <strong>le</strong> diamo devono<br />
essere comprese per poter<br />
essere anche eseguite. C’è<br />
un qualcosa di spietato in tutto<br />
questo, ma di fatto è un<br />
grande bisogno<br />
umano quello di essere gestiti<br />
da rego<strong>le</strong>, frenati da limiti.<br />
In fin dei conti se ci si pensa<br />
bene <strong>le</strong> norme e <strong>le</strong> rego<strong>le</strong> sono<br />
state la base per l’organizzazione<br />
in società e ne hanno<br />
mestiere. Avere avuto il tempo<br />
per confrontarsi, riconoscere<br />
intuizioni frammentarie in più<br />
vasti disegni, sentirsi confermati<br />
su piste poco battute, permetterà<br />
di inaugurare il nuovo anno<br />
scolastico con quella fiducia e<br />
quella positività che non dovrebbero<br />
mai abbandonare i docenti.<br />
Questa Scuola ha scoperto<br />
in sé risorse rinnovabili, ha<br />
permesso ai suoi insegnanti di<br />
permesso la sopravvivenza.<br />
Nessuno di noi penserebbe<br />
mai di passare col rosso ed è<br />
una cosa semplice da spiegare<br />
anche ai bambini più piccoli.<br />
Perchè allora è così diffici<strong>le</strong> a<br />
volte farsi ascoltare e modificare<br />
quei loop che si creano<br />
nel<strong>le</strong> relazioni con i nostri figli?<br />
Qualche consiglio dalla serata:<br />
ascoltare sempre i figli con<br />
interesse, occuparsi di loro,<br />
stimolare la comunicazione e<br />
dare sempre importanza al<strong>le</strong><br />
loro sensazioni, emozioni,<br />
errori, progressi.<br />
Cercare di risolvere i prob<strong>le</strong>mi<br />
qui e ora: in pratica non<br />
va<strong>le</strong> la pena farsi i tipici trip<br />
(è geloso dalla nascita del<br />
fratellino, ha un brutto carattere,<br />
reagisce così perchè<br />
quella volta è rimasto<br />
traumatizzato etc etc).<br />
Non per minimizzare su prob<strong>le</strong>mi,<br />
che probabilmente<br />
sono veri e hanno una storia,<br />
ma per concentrarsi sulla<br />
soluzione. Esempio: c’era un<br />
bimbo che sputava sempre<br />
all’asilo. Sputava addosso ai<br />
compagni, al<strong>le</strong> maestre, a<br />
tavola…insomma uno schifo.<br />
Tutti allarmati, famiglia<br />
inclusa, per capire da qua<strong>le</strong><br />
angolo buio della personalità<br />
e della storia di questo bimbo<br />
scaturisse a una reazione così<br />
disgustosa e antisocia<strong>le</strong>. Per<br />
risolverla qui e ora gli hanno<br />
organizzato la gara di sputo,<br />
hanno canalizzato la sua reazione<br />
in qualcosa di <strong>le</strong>cito:<br />
adesso sputi, e vinci se sputi<br />
fino all’albero, ma devi sputare<br />
tutta la mattina assieme<br />
ai tuoi compagni. Il bimbo ha<br />
sputato ancora un po’ e poi ha<br />
lasciato perdere. Poi con<br />
calma si è cercato di capire<br />
cosa ci fosse a monte. Altro<br />
5<br />
confrontare approcci<br />
metodologici, ha riportato in<br />
auge la festa del<strong>le</strong> idee, il coraggio<br />
di esporsi. Gli iscritti ai<br />
laboratori hanno trovato risposte<br />
pratiche e praticabili ai propri<br />
quesiti. Visto il successo<br />
della Settimana pedagogica si<br />
sta già pensando ad iniziative<br />
future. Ora è il momento di sperimentare<br />
in classe, con gli alunni,<br />
quanto appreso.<br />
esempio: due fratellini o sorelline<br />
litigano animatamente.<br />
1) Vanno fermati appena iniziano<br />
e visto che nella maggior<br />
parte dei casi non si conoscono<br />
tutti i minimi dettagli,<br />
<strong>le</strong> sfumature e <strong>le</strong> motivazioni<br />
di questo litigio, uno dei<br />
tanti, non si prendono <strong>le</strong> parti<br />
di nessuno dei due. 2) si portano<br />
i bimbi in una stanza<br />
della casa dove non ci siano<br />
troppe distrazioni per loro<br />
(tipo giochi, te<strong>le</strong>visione etc),<br />
un corridoio va benissimo.<br />
3) Si spiega loro che visto<br />
che hanno il piacere di litigare<br />
spesso e vo<strong>le</strong>ntieri si è deciso<br />
di dare loro questa opportunità:<br />
ogni giorno alla stessa<br />
ora li si inviterà in corridoio<br />
con un timer da cucina o un<br />
cronometro e si darà loro<br />
l’opportunità di litigare a più<br />
non posso esattamente per<br />
30 minuti.<br />
Attenzione: non va spiegato<br />
loro perchè, semplicemente<br />
bisogna essere assolutamente<br />
costanti e ricordarsi di farlo<br />
ogni giorno, possibilmente<br />
non prima di andare a <strong>le</strong>tto<br />
(quello è un momento da<br />
dedicare alla tranquillità e al<br />
rilassamento).<br />
Ovviamente non riusciranno<br />
a litigare a comando o se lo<br />
faranno verrà loro da ridere,<br />
oppure semplicemente<br />
si annoieranno. Si dovrà<br />
comunque essere coerenti<br />
e tenerli lì mezz’ora!<br />
Se in altri momenti della<br />
giornata scapperà la crisi e<br />
si metteranno a litigare, si<br />
dovrà intervenire, portarli<br />
nel solito corridoio e fare<br />
una “seduta straordinaria”:<br />
un’altra mezz’ora per litigare!<br />
Come dire: fa tutto<br />
quello che vuoi ma <strong>le</strong> condizioni<br />
te <strong>le</strong> do io e te <strong>le</strong> spiego<br />
pure. Stefania Longhini
ATTUALITA’<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
Una sp<strong>le</strong>ndida giornata di fine estate accoglie, per la 26°<br />
festa, oltre un centinaio di ex emigranti vicentini, con una<br />
folta rappresentanza dell’Altopiano, nel ristorante “alla Campagna”<br />
di Trissino . “Ex emigranti vicentini nel mondo” è<br />
un’ Associazione sorta spontaneamente nell’ormai lontano<br />
1984 dalla voglia di alcuni emigranti, rientrati in Italia dopo<br />
molti o pochi anni di lavoro all’estero, di incontrarsi e raccontarsi<br />
<strong>le</strong> esperienze del rientro e del<strong>le</strong> novità di una società<br />
cresciuta e benestante, insomma di un “nuovo veneto”.<br />
La giornata di festa inizia con il saluto del presidente, il galliese<br />
Antonio Rigoni, che invita a ricordare il passato di emigranti<br />
con orgoglio perché il nostro emigrare dal 1870, durato cento<br />
anni, era un emigrare di necessità, un emigrare contro la<br />
miseria, un emigrare per trovare un po’ di dignità per la fami-<br />
Terminata l’estate, si è<br />
tutti più malinconici: i<br />
paesi si spopolano, <strong>le</strong><br />
giornate si accorciano,<br />
il freddo inizia a farsi<br />
sentire e i bambini ritornano<br />
tra i banchi di<br />
scuola, felici di ritrovare<br />
gli amici e di scambiarsi<br />
racconti sul<strong>le</strong> vacanze<br />
passate. Anche<br />
quest’anno, porteranno<br />
con loro il ricordo di<br />
un’estate…giocosa! I<br />
numeri parlano chiaro:<br />
più di 400 gli scritti al<br />
Gr.Est. che la Cooperativa<br />
“Il Faggio” di<br />
Asiago ha offerto a bambini<br />
e ragazzi dai sei ai quattordici<br />
anni.<br />
La collaborazione con <strong>le</strong><br />
Amministrazioni dei Comuni<br />
di Asiago, Gallio, Roana,<br />
Foza e Rotzo, <strong>le</strong> parrocchie<br />
e <strong>le</strong> Pro Loco ha consentito,<br />
per i mesi di luglio ed agosto,<br />
l’apertura di ben nove centri<br />
estivi, tra i quali uno alla fra-<br />
Lo chiamano “fenomeno del<br />
balconing”: d’altronde certe<br />
fesserie vanno rese con un<br />
ing<strong>le</strong>se che almeno cerchi di<br />
nascondere il termine italiano<br />
che ci sta sotto. Solo in<br />
quest’estate, nel bellissimo<br />
paradiso del<strong>le</strong> Iso<strong>le</strong> Ba<strong>le</strong>ari,<br />
sei morti. L’ultimo, la settimana<br />
scorsa, un ragazzo italiano.<br />
In cosa consiste questo<br />
ennesimo tentativo di salire<br />
agli onori della cronaca?<br />
Semplice a dirlo: consiste nel<br />
cercare il suicidio. Siamo corretti<br />
professionalmente: consiste<br />
nel cercare in tutti i modi<br />
di morire sotto lo sguardo di<br />
una te<strong>le</strong>camera che ne immortali<br />
<strong>le</strong> gesta e ne tramandi<br />
la follia. Perchè di follia si<br />
tratta: salire sul balcone di un<br />
albergo (meglio se posizionato<br />
nei piani alti) e gettarsi nel<br />
vuoto cercando di mirare la<br />
superficie della piscina<br />
sottostante. Che il più del<strong>le</strong><br />
volte c’è: ma chi ne tenta<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Il ricordo si fa incontro<br />
Ex emigranti vicentini nel mondo si ritrovano<br />
Sapor d'acqua natìa<br />
“Gli idioti del balconing”<br />
l’abbraccio non c’è<br />
con la testa. Certo:<br />
perchè questo sport<br />
prevede uno stranissimo<br />
al<strong>le</strong>namento pregara.<br />
Si tratta di abusare<br />
di alcolici e di droghe<br />
varie, di far in<br />
modo che la testa diventi<br />
un qualcosa di<br />
rocambo<strong>le</strong>sco, cercare<br />
di spegnere il lume della ragione<br />
per poi non essere coscienti<br />
quando ci si lancia.<br />
Per qualcuno che ci riesce -<br />
con un colpo fi fortuna degno<br />
del miglior Enalotto - altri<br />
ce ne rimettono la pel<strong>le</strong>:<br />
lasciando dubbi e quesiti a<br />
chi poi ha l’arduo compito di<br />
sopravvivere dopo una simi<strong>le</strong><br />
tragedia.<br />
Storie per lo più giovani e<br />
scanzonate, come quel<strong>le</strong> che<br />
glia; questo ci ha dato la forza e il coraggio di superare qualsiasi<br />
disagio in qualsiasi parte del mondo. “Ora stiamo vivendo<br />
una nuova povertà ossia - prosegue il Rigoni - la perdita<br />
dei valori, quei valori fede, famiglia e lavoro che per noi erano<br />
indispensabili; il non rispetto della vita che sconvolge l’equilibrio<br />
della famiglia, mariti che ammazzano <strong>le</strong> mogli, figli che<br />
ammazzano i genitori e di conseguenza una vita socia<strong>le</strong> degradata.<br />
C’è tanta fame di giustizia, cerchiamola con coerenza<br />
ed onestà e se riusciremo a credere, amare e rispettare<br />
chi ci sta accanto ritroveremo <strong>le</strong> nostre radici”. Al saluto è<br />
seguita la Santa Messa officiata dall’immancabi<strong>le</strong> Padre<br />
Albino Michelin che molti tifosi biancorossi conoscono bene,<br />
arrivato infatti da Zurigo, dove opera presso la Missione Cattolica<br />
Italiana, sia per vedere il “suo Vicenza” che per questa<br />
I bei giorni di un’estate…giocosa<br />
Il bilancio dell’attività dei Gruppi estivi gestiti nei comuni di Asiago, Gallio, Roana, Foza<br />
e Rotzo dalla Cooperativa “Il Faggio”. Oltre 400 gli iscritti dai sei ai quattordici anni<br />
zione Sasso frequentato anche<br />
dai ragazzi di<br />
Stoccareddo. Le attività proposte<br />
dal lunedì al venerdì, sia<br />
al mattino che al pomeriggio,<br />
sono state di tipo ludico-ricreativo:<br />
gli animatori hanno<br />
coinvolto i ragazzi in giochi<br />
all’aria aperta, laboratori creativi<br />
e canti di gruppo. Il tutto<br />
è stato inserito inserito in<br />
una cornice pedagogicoeducativa<br />
che ha promosso<br />
la gioia dell’incontrarsi e del<br />
condividere, dell’amicizia e<br />
del rispetto favorendo lo sviluppo<br />
socia<strong>le</strong> ed emoziona<strong>le</strong><br />
dei ragazzi. La formula, ormai<br />
da anni collaudata, ha<br />
previsto attività extra a quel<strong>le</strong><br />
quotidiane; una volta alla<br />
settimana è stata effettuata<br />
d’estate se ne vanno - col<br />
beneplacito consenzianete<br />
dei genitori - a strafarsi di<br />
pasticche e di alcol in quei<br />
moderni campi di sterminio<br />
gemellati con Auschwitz.<br />
Eppure i loro nomi sono noti<br />
a tutti, e declinati il più del<strong>le</strong><br />
volte con appassionata magia:<br />
Mikonos, Lloret de Mar,<br />
Ibiza, Formentera, San<br />
Andrès, Ios. Chi ancora torna<br />
- come la ragazza che l’al-<br />
un’escursione di tutta la<br />
giornata, che per i residenti<br />
è stata occasione<br />
di rivedere (o scoprire!)<br />
luoghi della propria<br />
terra, mentre ha offerto<br />
ai turisti l’opportunità<br />
di conoscere e vivere<br />
da vicino la natura<br />
dell’Altopiano. I ragazzi<br />
hanno potuto, a turno,<br />
partecipare ad attività<br />
sportive (nuoto,<br />
pattinaggio, percorsi di<br />
agilità) e si sono goduti la<br />
visione di film adatti alla<br />
loro età in una sala cinematografica.<br />
Sono state<br />
proposte anche uscite presso<br />
luoghi d’interesse cultura<strong>le</strong> presenti<br />
sul territorio (fattoria didattica,<br />
archeopercorso, musei<br />
etc.), poiché l’intento della<br />
Cooperativa “Il Faggio” è<br />
quello di offrire a residenti e<br />
turisti un servizio che possa<br />
integrarsi in una rete di proposte<br />
che coinvolge diverse<br />
agenzie educative.<br />
tro giorno ha scritto una<br />
<strong>le</strong>ttera aperta al Corriere<br />
- assicura che<br />
non c’è tempo per<br />
mangiare. E neppure<br />
per andare in spiaggia:<br />
solo disco, pub, alcol a<br />
poco prezzo e gente<br />
fradicia che vomita.<br />
Con la scoperta d’essere<br />
tornati con nessun<br />
amico in più. La storia ha<br />
pianto i deportati nei gulag,<br />
nei campi di sterminio, nel<strong>le</strong><br />
moderne carneficine dell’Est:<br />
ma quelli non scelsero<br />
di conficcarsi negli anfratti di<br />
quegli inferni costellati di cadaveri,<br />
tranelli e cremazioni.<br />
Oggi, invece, nei moderni<br />
campi di sterminio ci si va,<br />
magari finanziati e sponsorizzati<br />
da genitori ignari<br />
dell’ubicazione e della vita ivi<br />
pubblicizzata. Ma nessuna<br />
scusa regge ta<strong>le</strong> infamia e<br />
noncuranza: se non la conoscono,<br />
sono colpevoli per non<br />
informarsi dove vanno a cacciarsi<br />
i loro figli. Se la conoscono<br />
e nonostante ciò li lasciano<br />
andare - strappando<br />
promesse da marinaio - sono<br />
doppiamente colpevoli:<br />
perchè sanno, tacciono e poi<br />
accusano il primo che passa<br />
di disinformazione. Essere<br />
educatori oggi è una sfida<br />
gigantesca, una di quel<strong>le</strong> sfide<br />
che non annoiano mai chi<br />
in loro s’imbatte. Una sfida<br />
che porta anche all’impopolarità:<br />
perchè dire di no, impedire<br />
o semplicemente spostare<br />
destinazione significa<br />
complicarsi la vita, rodersi il<br />
fegato e costruire muri. Eppure<br />
qualcuno ci prova: come<br />
quella mamma che, avvisata<br />
e attenta, appena avuto il sentore<br />
che là correva il desiderio<br />
di sua figlia, <strong>le</strong> ha regalato<br />
6<br />
festa. Come suo solito, il prete scalabriniano ha condotto una<br />
Messa “specia<strong>le</strong>” piena di Spirito Santo come ne è piena non<br />
solo la Terra, ma tutto l’Universo.<br />
La giornata è proseguita con un raffinato menù di prelibatezze<br />
venete e un pomeriggio di musica e ballo che si è protratto<br />
fino a tarda sera non senza un arrivederci alla prossima 27°<br />
Festa. Amerigo Baù<br />
Innovazione in farmacia<br />
Tempo fa, entrando in Farmacia Bortoli, mi sono resa<br />
conto che gli addetti alla vendita, non svolgevano più quel<br />
lavoro certosino di avanti e indietro fra gli scaffali, come<br />
del<strong>le</strong> api operaie fra <strong>le</strong> cel<strong>le</strong>tte del<strong>le</strong> arnie. Ho chiesto<br />
lumi e mi è stato spiegato che in occasione dei recenti<br />
lavori di ristrutturazione, la proprietà aveva scelto di adeguarsi<br />
all’uso di nuove tecnologie e approfittando della<br />
<strong>le</strong>gge “Tremonti Ter”, è stato installato un impianto<br />
robotizzato di collocazione/distribuzione dei prodotti farmaceutici.<br />
Quando arrivano i rifornimenti dai magazzini<br />
farmaceutici, questi vengono pre<strong>le</strong>vati da due bracci robot<br />
e ordinati automaticamente, ma in contemporanea<br />
vengono inviati attraverso due lift, al piano di sopra, dopo<br />
che è stata imputato e scansionato il codice del farmaco<br />
sui due terminali, da farmacisti e commessi. Una scelta<br />
che ha richiesto ovviamente i tempi necessari all’adattamento<br />
su misura dell’impianto a seconda del<strong>le</strong> caratteristiche<br />
strutturali dell’ambiente e all’acquisizione della pratica<br />
da parte degli addetti. Alla sera la macchina svolge<br />
automaticamente il lavoro di controllo del<strong>le</strong> quantità dei<br />
prodotti in giacenza in tempo rea<strong>le</strong> e il loro riordino. In 13<br />
secondi viene evasa una norma<strong>le</strong> ricetta: vedere la macchina<br />
in funzione è...spazia<strong>le</strong>! E pensare che l’obiettivo<br />
era semplicemente quello di dedicare maggior tempo al<strong>le</strong><br />
esigenze dell’utente, ai rapporti umani, come era consuetudine<br />
quando dietro il vecchio bancone e tra gli scaffali<br />
pieni di vasi dai nomi misteriosi, i consigli e <strong>le</strong> soluzioni te<br />
li dava il Dott. Tita Molini. L’impianto, frutto tipicamente<br />
veneto del settore tecnologico e ricerca (Pharmatheck –<br />
Verona), ha destato molta curiosità fra titolari di altre<br />
farmacie che hanno voluto constatarne di persona <strong>le</strong> peculiarità.<br />
Beppa Rigoni Scit<br />
un biglietto aereo per tre mesi<br />
di studio all’estero. Risultato:<br />
la figlia è tornata con un grazie<br />
sul<strong>le</strong> labbra. Per non aver<br />
perso tempo, per essere diventata<br />
cittadina del mondo, per<br />
aver evitato una settimana da<br />
sballo. Quella mamma ha sudato<br />
sette camicie: ma permetterà<br />
a sua figlia di divertirsi<br />
anche fra trent’anni. Perchè<br />
certe idiozie hanno <strong>le</strong> ore contate<br />
e tutti lo sanno. E i balconi<br />
sono stati fatti per allargare<br />
lo sguardo: non per mostrare<br />
che lineamenti tiene la morte.<br />
L’eterno riposo: a chi muore.<br />
Ma anche a chi finanzia la<br />
morte. Don Marco Pozza
ATTUALITA’<br />
E’ stata prorogata fino al 10<br />
ottobre la persona<strong>le</strong><br />
di Leonardo<br />
Cremonini presso il<br />
Museo ‘Le Carceri’<br />
di Asiago: sino a<br />
ta<strong>le</strong> data sarà possibi<strong>le</strong><br />
accedere all’esposizionededicata<br />
all’artista da<br />
poco scomparso e<br />
organizzata dalla<br />
proficua collaborazione<br />
tra il Comune<br />
di Asiago e l’Associazione<br />
Alberto<br />
Buffetti soltanto nei<br />
fine settimana.<br />
L’Associazione Alberto<br />
Buffetti, da un<br />
paio d’anni, organizza<br />
eventi di straordinaria portata<br />
nel nostro territorio; il<br />
successo della mostra di<br />
Giorgio Scalco, organizzata<br />
sempre presso la struttura<br />
asiaghese nell’estate<br />
In questo 6° anno di vita del<br />
Rotary Club Asiago Altopiano<br />
dei Sette Comuni il Presidente<br />
Dario Dal Collo, in accordo<br />
con tutti i soci del Club, nell’ottica<br />
di un Club come quello<br />
altopianese che si propone<br />
continui e nuovi traguardi, vuo<strong>le</strong><br />
fortemente dar vita ad un<br />
ulteriore ambizioso progetto:<br />
quello di costituire entro l’anno<br />
rotariano della sua presidenza,<br />
e cioè entro la metà del<br />
2011, un club Rotarct<br />
Altopianese. Ma cos’è<br />
il Rotaract? Cosa significa<br />
e quali obiettivi si pone?<br />
La denominazione Rotaract<br />
nasce dalla fusione del<strong>le</strong> paro<strong>le</strong><br />
“Rotary” ed “Action”,<br />
cioè un’azione del Rotary<br />
come service a favore dei giovani<br />
“E’ il più bel service del<br />
Rotary, il più esaltante, il<br />
coronamento dell’iniziativa<br />
rotariana nella società”.<br />
Di fatto è dunque un’associazione<br />
di giovani, uomini e donne,<br />
di età compresa tra i 18 ed<br />
i 30 anni organizzata e patrocinata<br />
dal Rotary, nato negli<br />
anni ‘60 per rispondere al<strong>le</strong><br />
nascenti e sempre più diverse<br />
esigenze della gioventù.<br />
L’istituzione<br />
del Rotaract (il primo<br />
nacque il 13 marzo 1968 a<br />
North Charlotte nella Carolina<br />
del Nord, USA) rappresentava<br />
“la pronta accettazione<br />
di una realtà, la comparsa,<br />
non più trascurabi<strong>le</strong>, del<br />
nuovo protagonista socia<strong>le</strong><br />
(la gioventù) e l’offerta di<br />
un ambito in cui <strong>le</strong> energie<br />
e <strong>le</strong> proposte giovanili potessero<br />
trovare espressione<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Associazione Alberto Buffetti: per Asiago<br />
un’opportunità turistico-cultura<strong>le</strong><br />
Dal connubio tra l’ente e l’Assessorato alla cultura sono nate mostre di livello come quella dedicata a<br />
Giorgio Scalco e la recente di Leonardo Cremonini. In previsione, l’esposizione del<strong>le</strong> sculture di Ettore Greco<br />
2009, ha incoraggiato a<br />
riproporre mostre artistiche<br />
di livello. Gli artisti di cui<br />
l’Associazione si occupa,<br />
infatti, hanno fama naziona<strong>le</strong><br />
e internaziona<strong>le</strong>, il cui<br />
successo è stato sancito non<br />
Il Rotary Club Asiago si allarga<br />
ed ascolto. Il Rotary aveva<br />
sin da subito intuito che anche<br />
a fronte di grandi rivolgimenti<br />
sociali e di vio<strong>le</strong>nte<br />
contrapposizioni ideologiche,<br />
alla fine, l’atteggiamento<br />
più costruttivo è sempre<br />
la ricerca del dialogo, del<br />
confronto, dell’incontro,<br />
della collaborazione. La<br />
nascita del Rotaract fu una<br />
del<strong>le</strong> esperienze più significative<br />
sul rapporto positivo<br />
tra <strong>le</strong> generazioni”.<br />
Se dunque il fenomeno Rotary,<br />
associazione nata il 23 febbraio<br />
1905 per opera del giovane<br />
avvocato di Chicago Paul<br />
Harris ed oggi diffusa in tutto<br />
il mondo con circa un milione<br />
e trecentomila soci senza distinzioni<br />
di razza, sesso e nazione<br />
che si riuniscono in più<br />
di 28.000 club (si tratta della<br />
più grande e diffusa associazione<br />
umanitaria mondia<strong>le</strong>), ha<br />
dimensioni planetarie, anche il<br />
suo Rotaract sta assumendo<br />
dimensioni via via sempre più<br />
importanti. Oggi in 156 paesi<br />
del mondo ci sono 520 Distretti<br />
Rotaract, 7.665 club Rotaract<br />
soltanto dal pubblico che li<br />
segue, ma anche da critici<br />
d’arte dalla ferrata esperienza.<br />
L’Associazione Alberto<br />
Buffetti si occupa dunque<br />
della promozione di tali ar-<br />
con 176.295 soci; in Italia ci<br />
sono 10 Distretti con 367 club<br />
e 6.527 soci e nel Distretto<br />
2060 (quello triveneto cui appartiene<br />
il Rotary Club<br />
altopianese) ci sono 36 club<br />
con più di 500 soci. Come<br />
obiettivi il Club Rotaract ha,<br />
tra gli altri, quello di sviluppare<br />
<strong>le</strong> capacità professionali e di<br />
<strong>le</strong>adership dei Soci, promuovere<br />
il rispetto dei diritti altrui, dei<br />
principi etici e della dignità di<br />
ogni professione, fornire ai giovani<br />
l’occasione di affrontare<br />
<strong>le</strong> esigenze della comunità loca<strong>le</strong><br />
e mondia<strong>le</strong>, collaborando<br />
con il Rotary Club Padrino e<br />
con altri Club Rotaract sparsi<br />
in tutto il mondo. E’ importante<br />
ricordare che nel Rotaract<br />
“si entra per scelta e si impara<br />
che insieme si può realizzare<br />
qualcosa di grande;<br />
ognuno ha in sé un potenzia<strong>le</strong><br />
enorme e non è giusto<br />
dimenticarsi di metterlo a<br />
frutto a favore degli altri. Nel<br />
Club si diventa amici e con<br />
gli amici si impara a mettere<br />
in circolo idee ed energie ed<br />
una volta che si ha l’intra-<br />
tisti con mostre e<br />
cataloghi realizzatiminuziosamente<br />
e che mirano<br />
a fare conoscere<br />
agli appassionati<br />
e non solo<br />
lo straordinario<br />
mondo dell’arte<br />
più contemporanea,<br />
che tanto fa<br />
parlare di sé nel<br />
mondo.<br />
Tra i nomi della<br />
“scuderia artistica”<br />
di Alberto<br />
Buffetti, oltre a<br />
Giorgio Scalco e<br />
a Leonardo Cremonini,<br />
compare il nostrano scultore<br />
Paganin, ma anche i pittori<br />
Gianfranco Asveri e<br />
Matteo Massagrande,<br />
Abdallah Kha<strong>le</strong>d e Roberta<br />
Crocioni (cui recente-<br />
prendenza di farlo, i risultati<br />
possono essere inaspettati<br />
e sorprendenti”.<br />
Normalmente per il Rotaract<br />
<strong>le</strong> riunioni formali si tengono<br />
ogni 15 giorni e comprendono<br />
relazioni, visite ad aziende, dibattiti<br />
culturali e visite ad altri<br />
Club, non dimenticando i momenti<br />
conviviali di feste come<br />
ad esempio “il Capodanno<br />
Naziona<strong>le</strong> VENEZIA 2011”<br />
organizzato dal Distretto<br />
Rotaract 2060 dal 30 Dicembre<br />
2010 al 02 Gennaio 20011<br />
all’Hotel Monaco e Gran<br />
Canal di Venezia. Il Presidente<br />
Dal Collo, assieme a tutto il<br />
Rotary altopianese, è molto<br />
fiducioso per il buon esito di<br />
questa iniziativa e, proprio in<br />
tal senso, si stanno organizzando<br />
appositi incontri conoscitivi<br />
con i giovani non necessariamente<br />
o esclusivamente<br />
altopianesi, ma che comunque<br />
abbiano e sentano un <strong>le</strong>game<br />
“affettivo” con l’Altopiano, un<br />
qualcosa che li <strong>le</strong>ga a questa<br />
nostra sp<strong>le</strong>ndida terra. Chiunque<br />
fosse interessato ad ottenere<br />
maggiori informazioni<br />
sul<strong>le</strong> attività del Rotaract può<br />
accedere al sito<br />
www.2k60.com mentre per<br />
contattare il Presidente del<br />
Rotary altopianese, Dario Dal<br />
Collo, può inviare una mail a<br />
dalcollo@dalcollodario.191.it<br />
o te<strong>le</strong>fonare al numero<br />
0445521468 oppure scrivere<br />
al segretario Gaetano Scuderi<br />
a<br />
gaetano.scuderi@aliceposta.it<br />
o te<strong>le</strong>fonare al numero<br />
3479351510.<br />
Cesare Pivotto<br />
mente la Gal<strong>le</strong>ria d’arte<br />
Nino Sindoni ha dedicato<br />
una persona<strong>le</strong>). Proprio la<br />
moglie di Cremonini, il 12<br />
settembre, ha inaugurato la<br />
sua mostra (curata sempre<br />
dall’Associazione Buffetti)<br />
a Reggio Emilia.<br />
Per il periodo inverna<strong>le</strong> e<br />
natalizio, invece, sembra siano<br />
già stati presi accordi<br />
con il Comune di Asiago per<br />
un’esposizione del<strong>le</strong> opere<br />
di Ettore Greco, scultore di<br />
cui abbiamo potuto saggiare<br />
la maestria nell’opera<br />
posta dinnanzi il Museo ‘Le<br />
Carceri’. Lo scultore sta<br />
ottenendo sempre più successi<br />
sia critici che di pubblico,<br />
basti pensare che gli<br />
è stata commissionata<br />
L’opera di Ettore<br />
Greco “Il Martire”<br />
Musica dal Vivo<br />
VENERDI’ 24<br />
TITANIO<br />
e prossimamente....<br />
non solo pizza al KHELLAR!!!<br />
Vi aspettano gustose novità !<br />
7<br />
un’opera nientemeno che<br />
dallo stilista Pierre Cardin,<br />
per una collocazione permanente<br />
presso Lacoste<br />
nella residenza che fu del<br />
Marchese De Sade, in<br />
Francia.<br />
La straordinaria inclinazione<br />
cultura<strong>le</strong> dell’Associazione<br />
Alberto Buffetti sta<br />
permettendo all’Altopiano<br />
di Asiago di aprirsi al mondo<br />
dell’arte e sta fornendo<br />
al territorio una non trascurabi<strong>le</strong><br />
offerta a livello turistico,<br />
proponendo eventi di<br />
alta qualità. Tutto ciò sembra<br />
vo<strong>le</strong>r continuare in questa<br />
direzione, proseguendo<br />
il connubio con il nostro<br />
Assessorato alla cultura.<br />
Martina Rossi
ROANA<br />
Il mese di ottobre riporta la<br />
rassegna teatra<strong>le</strong> autunna<strong>le</strong> a<br />
Canove presso la sala del cinema<br />
teatro parrocchia<strong>le</strong>, con<br />
quattro appuntamenti di rilievo,<br />
a partire da sabato 2 fino<br />
a sabato 23. Sarà la compagnia<br />
“La Caneva di<br />
Lorenzaga” di Motta di<br />
Livenza a portare in scena il<br />
primo spettacolo “Quel fiol<br />
d’un can d un gato” con l’adattamento<br />
di Danilo Dal Maso<br />
e la regia di Paolo Lazzarotto.<br />
Il sabato successivo toccherà<br />
a “Trevisium Teatro” presentare<br />
la commedia “Le bugie<br />
hanno <strong>le</strong> gambe corte” di Vittorio<br />
Barino e Martha<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Il premio “La città per il verde”<br />
consegnato al Comune di Roana<br />
Per l’origina<strong>le</strong> trasformazione polifunziona<strong>le</strong> in biolago del bacino lacustre Lonaba<br />
“Quel fiol d’un can d’un gato”<br />
Apre il 2 ottobre la rassegna teatra<strong>le</strong> d’autunno di Canove<br />
LUSIANA<br />
La mostra “Pomo pero”, in<br />
programma dal 9 al 17 ottobre,<br />
quest’anno è stata allargata<br />
anche ai funghi che compongono<br />
con <strong>le</strong> me<strong>le</strong>, <strong>le</strong> pere,<br />
<strong>le</strong> noci, <strong>le</strong> castagne, i suffruttici,<br />
<strong>le</strong> patate, l’uva e <strong>le</strong> noccio<strong>le</strong> la<br />
gamma di frutti e ortaggi che<br />
si raccolgono d’autunno sul<br />
territorio di Lusiana. La rassegna<br />
si aprirà al<strong>le</strong> 15 di sabato<br />
9 ottobre nella sala consiliare<br />
del Palazzon con il convegno<br />
sulla “Biodiversità<br />
nell’altopiano dei Sette Comuni”;<br />
interverrà Francesca<br />
Pesavento, botanica del giardino<br />
alpino di Monte Corno;<br />
moderatore sarà Antonio<br />
Cante<strong>le</strong>, presidente dell’asso-<br />
Fraccaroli per la regia di Roberto<br />
Zannolli. Risate assicurate<br />
poi anche il 16 ottobre con<br />
i nostrani “Lacharen” di Roana<br />
che presenteranno “Se devi<br />
dire una ba…otta dilla grossa”,<br />
di cui sono anche autori<br />
e registi. Infine l’ultimo appuntamento<br />
il 23 ottobre con<br />
“Amore e baticore” di Loredana<br />
Cont che sarà portato<br />
in scena dalla compagnia<br />
“Teatro instabi<strong>le</strong> di<br />
Selvazzano” su libera traduzione<br />
in dia<strong>le</strong>tto veneto di<br />
Carmen Testolin e con la<br />
regia di Maria Grazia Turato.<br />
Lo spettacolo “Quel fiol<br />
d’un can d’un gato” che<br />
aprirà la rassegna il primo<br />
sabato di ottobre porta in<br />
scena una vicenda che si<br />
muove attorno alla misteriosa<br />
scomparsa di una gatta<br />
e un tragicomico succedersi<br />
di casualità. Si dà il caso,<br />
infatti, che il felino, di proprietà<br />
di Tilde, sparisca proprio<br />
quando nella trattoria che<br />
la donna gestisce tra mil<strong>le</strong> bisticci<br />
con il marito Berto arriva<br />
una partita di funghi sospetta.<br />
Tutti gli spettacoli della rassegna<br />
inizieranno al<strong>le</strong> ore 21,<br />
l’entrata costa 10 euro, è possibi<strong>le</strong><br />
fare l’abbonamento per<br />
<strong>le</strong> 4 serate al costo tota<strong>le</strong> di 30<br />
euro. S.B.<br />
Venerdì 10 settembre 2010<br />
ha avuto luogo l’XI edizione<br />
del premio “La città per<br />
il verde” all’interno di<br />
Flormart, l’esposizione dedicata<br />
al florovivaismo presso<br />
la Fiera di Padova.<br />
Il Premio, creato e promosso<br />
da Il Verde Editoria<strong>le</strong>, è<br />
rivolto al<strong>le</strong> amministrazioni<br />
pubbliche che hanno investito<br />
in modo eccel<strong>le</strong>nte <strong>le</strong><br />
proprie risorse a favore del<br />
verde pubblico, in conformità<br />
con i dettami della Comunità<br />
Europea del Paesaggio.<br />
Il Comune di Roana<br />
è stato segnalato in prima<br />
categoria fra i Comuni fino<br />
a 5.000 abitanti per l’origina<strong>le</strong><br />
trasformazione<br />
polifunziona<strong>le</strong> in biolago del<br />
bacino lacustre del Lonaba<br />
avente funzione di serbato-<br />
io d’acqua per la lotta agli<br />
incendi forestali. Il biolago,<br />
mantenuto pulito grazie ad un<br />
impianto di fitodepurazione,<br />
è stato attrezzato con spiaggia,<br />
terreno erboso e spazio<br />
protetto con acqua bassa per<br />
permetterne l’uso anche ai<br />
bambini più piccoli. La segnalazione<br />
della giuria intende<br />
sottolineare la modalità di<br />
8<br />
valorizzazione di un e<strong>le</strong>mento<br />
di servizio, funzione che<br />
tutt’ora il biolago mantiene,<br />
arricchito di una modalità<br />
fruitiva multipla e sostenibi<strong>le</strong><br />
di tipo socia<strong>le</strong> e<br />
paesaggistico. Il premio è<br />
stato ritirato dall’assessore al<br />
turismo Luigi Martello e dal<br />
Consigliere de<strong>le</strong>gato alla<br />
cultura Dario Rebeschini.<br />
Pomi, peri e…funghi a Lusiana<br />
Dal 9 al 17 ottobre la rassegna dedicata al<strong>le</strong> coltivazioni locali. Convegni, mostre,<br />
dimostrazioni, laboratori, mercatini e spettacoli animeranno il paese per dieci giorni<br />
ciazione “Opfel<br />
on pira”. Al<strong>le</strong><br />
17 sarà aperta<br />
ufficialmente la<br />
mostra al<strong>le</strong>stita<br />
nella sala del cinemaComuna<strong>le</strong><br />
di Piazzetta<br />
Divisione<br />
Acqui. Domenica<br />
10, al pomeriggio,<br />
lungo<br />
via Roma, Lusiana ospita la giornata<br />
della rete musea<strong>le</strong> Alto<br />
vicentino con dimostrazioni e laboratori<br />
tenuti dai circa musei<br />
aderenti alla rete. Al<strong>le</strong> 15 andranno<br />
in scena balli rinascimentali<br />
con il gruppo Rinascimenta<strong>le</strong> danza<br />
di Thiene. Al<strong>le</strong> 16 saranno<br />
spremute me<strong>le</strong> e pere e sarà possibi<strong>le</strong><br />
degustare anche i marro-<br />
Il sedano di Ermelinda vince il concorso di Rubbio<br />
I primi classificati alla mostra-concorso sul sedano a Rubbio.<br />
ni. Contemporaneamente verrà<br />
anche inaugurata la risistemata<br />
Piazzetta Marchi. Lunedì 11 e<br />
merco<strong>le</strong>dì 13 ottobre nella sala<br />
consiliare del Palazzon si terranno<br />
due serate informative sul<br />
mondo dei funghi tenute dal<br />
micologo Diego Schirato. Venerdì<br />
15 nella sala consiliare del<br />
Palazzon, come lo scorso<br />
Ermelinda Cortese, appassionata<br />
orticoltrice che da anni<br />
col<strong>le</strong>ziona premi e riconoscimenti<br />
con il sedano, ha vinto<br />
la classifica sul miglior sedano<br />
in mostra all’annua<strong>le</strong> rassegna<br />
di Rubbio di Conco. La<br />
23.a rassegna dell’ortaggio<br />
ha visto in lizza 19 mazzi di<br />
produttori locali e dopo aver<br />
esaminato l’imbianchimento,<br />
lo sviluppo vegetativo e la<br />
consistenza del<strong>le</strong> cannu<strong>le</strong>,<br />
una giuria di tecnici ed esperti<br />
ha scelto i prodotti migliori<br />
dell’esposizione. La veterana<br />
Ermelinda Cortese è salita<br />
sul primo posto del podio.<br />
anno, il gruppo ristoratori<br />
di Lusiana<br />
presenterà dal<strong>le</strong> 20<br />
piatti a base di mere<br />
e pere locali.. Sabato<br />
16 è in programmaun’escursione<br />
per osservare<br />
i funghi nel loro<br />
ambiente con<br />
l’esperto Gustavo<br />
Martini. Al<strong>le</strong> 16 al<br />
Palazzon saranno proiettate<br />
diapositive, a cura di<br />
Giancarlo Ferron, sulla fauna<br />
del territorio, in particolare prede<br />
e predatori. Domenica 17<br />
in via Roma e Piazza IV Novembre<br />
saranno di scena i falchi<br />
a cura del gruppo ornitologico<br />
di Marostica e sarà dimostrato<br />
il volo dei rapaci; è<br />
Seconda piazza per Azeglio<br />
Brunello che per la prima<br />
volta entra nell’olimpo dei<br />
premiati e terza piazza per<br />
Domenico Cortese, altro veterano<br />
del<strong>le</strong> graduatorie perché<br />
negli ultimi tre anni si era<br />
sempre insediato nell’alta<br />
classifica. I complimenti sono<br />
stati espressi anche dal<strong>le</strong> autorità,<br />
in particolare il sindaco<br />
di Conco Graziella Stefani<br />
che ha sottolineato come il<br />
sedano, come il tarassaco,<br />
sono prodotti tipici del territorio<br />
e come tali debbano<br />
essere sostenuti perché particolari<br />
e peculiari. E.Z.<br />
prevista anche una dimostrazione<br />
su arte e mestieri in miniatura<br />
con Sergio Visentin.<br />
Durante il pomeriggio sarà<br />
dato vita a musiche itineranti e<br />
al teatro parrocchia<strong>le</strong> si svolgerà<br />
uno spettacolo teatra<strong>le</strong> a<br />
cura dell’associazione “Il<br />
Gufo”. Sabato 23 alla baita<br />
Monte Corno” è in programma<br />
una cena a base di funghi.<br />
Nel<strong>le</strong> domeniche 10 e 17 ottobre<br />
in centro si svolgerà il<br />
mercatino dei prodotti tipici con<br />
vendita di carne secca, formaggi<br />
di malga, mie<strong>le</strong> di montagna,<br />
patate di Rotzo, mais<br />
Marano, vini, grappe, liquori e<br />
altri prodotti del territorio oltre<br />
ad oggetti dell’artigianato loca<strong>le</strong>.<br />
Sarà aperto nei fine settimana<br />
il museo Palazzon e per<br />
tutto il mese i ristoranti terranno<br />
nel menù giornaliero piatti<br />
a base di me<strong>le</strong> e pere locali.<br />
E.Z.<br />
I mezzi del Racing Team<br />
in mostra in via Roma<br />
L’associazione ART (Altopiano Racing Team), in collaborazione<br />
con la “Locanda Centra<strong>le</strong>” ha organizzato un raduno<br />
di mezzi lungo via Roma che ha attirato una folla di curiosi.<br />
Alla festa del “Team” hanno aderito con mezzi elaborati<br />
anche appassionati di Lusiana. Con la passerella di auto<br />
“Renault Clio”, “Peugeot” e “Lancia” sono stati proposti<br />
spritz originali e un buffet. E.Z.
Un centro medico e centro<br />
riabilitativo al campo<br />
sportivo di Gallio. E’<br />
quanto prospetta di fare<br />
il Comune di Gallio in<br />
accordo con una società<br />
privata di Vicenza per<br />
dare finalmente una destinazione<br />
alla struttura<br />
costruita nel 2005 come<br />
avancorpo allo stadio di<br />
calcio e mai utilizzato.<br />
Era da tempo che l’amministrazione<br />
comuna<strong>le</strong><br />
cercava un partner con<br />
del<strong>le</strong> idee, e disponibilità<br />
ad investire, per dare<br />
una giusta finalità alla<br />
struttura. Partner trovato in<br />
Nicola Sandano, imprenditore<br />
che dal 2007 ha aperto a<br />
Vicenza la FP3 System, centro<br />
specialistico di laser<br />
terapico.<br />
L’accordo, tra l’altro, è già<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Al campo spotivo di Gallio un<br />
Centro medico e riabilitativo<br />
Nell’avancorpo dello stadio di calcio - In accordo con una società privata di Vicenza<br />
ben avviato con un pre contratto<br />
già firmato e reso ufficia<strong>le</strong><br />
con la sua adozione dal<br />
consiglio comuna<strong>le</strong> il 14 luglio.<br />
In più sono stati già presentati<br />
ai consiglieri comunali i<br />
progetti di come sarà la strut-<br />
tura e di cosa si realizzerà.<br />
In pratica al piano terra della<br />
struttura di quasi 900 metri<br />
quadrati la FP3 System realizzerà<br />
un poliambulatorio<br />
con 6 studi medici, una sala<br />
diagnostica con una riso-<br />
Memorial Antonio Perti<strong>le</strong>:<br />
la gara del<strong>le</strong> donne volanti<br />
A fine agosto allo stadio del<br />
salto Pakstall di Gallio si è disputato<br />
il 9° trofeo Antonio<br />
Perti<strong>le</strong>, gara va<strong>le</strong>vo<strong>le</strong> per la<br />
coppa Italia del<strong>le</strong> categorie<br />
allievi, aspiranti e juniores, e i<br />
Campionati Italiani Femminili<br />
di salto Specia<strong>le</strong> su plastica.<br />
La partecipazione degli at<strong>le</strong>ti<br />
è stata numerosa anche se<br />
quest’anno si è sentita la mancanza<br />
degli stranieri. Protagonisti<br />
l’emozione e un bel<br />
pubblico. Anche il meteo ha<br />
voluto metterci lo zampino con<br />
un acquazzone poco prima<br />
dell’inizio del salto di prova che<br />
ha fatto slittare di un’ora l’inizio<br />
del<strong>le</strong> competizioni. Ma veniamo<br />
ai risultati di questi ragazzini<br />
volanti che con coraggio,<br />
costanza e soprattutto<br />
tanta passione sfidando <strong>le</strong><br />
<strong>le</strong>ggi della natura inseguono<br />
il sogno di Icaro spiccando il<br />
volo non con <strong>le</strong> ali ma con<br />
gli sci ai piedi. Della categoria<br />
allievi, gara disputata sul<br />
trampolino k 30, il primo posto<br />
se lo è aggiudicato Luca<br />
Gianmoena, dell’Unione<br />
sportiva Lavazè, con due<br />
sp<strong>le</strong>ndidi salti oltre il punto<br />
kappa seguito a ruota da<br />
Manuel Longo dell’Unione<br />
Sportiva Dolomitica di<br />
Predazzo e al terzo posto il<br />
tarvisiano Schmoliner Luca<br />
dello Sci Club Monte Lussari.<br />
Della categoria Aspiranti,<br />
gara disputata sul trampolino<br />
k60, il sul gradino più alto è<br />
salito Danie<strong>le</strong> Varesco di<br />
Predazzo con due salti di 60,5<br />
metri a seguire due tarvisiani<br />
Zeno di Lenardo e Giacomo<br />
Marcocig. Il primo dei<br />
vicentini il tenace Andrew<br />
Lunardi, che seguendo <strong>le</strong><br />
orme del fratello Michael, ha<br />
concluso la competizione al<br />
quinto posto. Nella categoria<br />
juniores ha vinto il gardenese<br />
Tarquini A<strong>le</strong>x, al secondo posto<br />
Corradini Paolo di<br />
Predazzo e al terzo posto un<br />
altro gardenese Christian<br />
Bauer. Ma veniamo ora alla<br />
“competizione principe” di questa<br />
manifestazione ovvero<br />
Campionati Italiani Femminili:<br />
il titolo iridato va alla<br />
gardenese Evelyn Insam, Roberta<br />
D’agostina l’unica “donna<br />
volante” di origini friulane,<br />
si è aggiudicata il secondo posto,<br />
il bronzo ad un’altra<br />
gardenese Simona Senoner.<br />
Dovrei essere abituata ormai<br />
parlare di Salto Specia<strong>le</strong> ovvero<br />
il salto con gli sci visto che<br />
da anni giro per trampolini, ma<br />
per me è sempre emozionante<br />
parlare di questa disciplina<br />
che ad alcuni, ma soprattutto<br />
a me, piace definire lo<br />
sport naziona<strong>le</strong> di Gallio e<br />
che infondo rappresenta il sogno<br />
di tutti gli esseri umani<br />
cioè quello di volare. E anche<br />
se per una breve frazione<br />
di tempo il saltatore prova<br />
questa bellissima sensazione.<br />
Evelina Perti<strong>le</strong><br />
La vincitrice gardenese, Evelyn Insam<br />
nanza magnetica e<br />
una sala d’attesa con<br />
reception. Al piano<br />
primo invece sarà<br />
realizzata una sala<br />
riabilitativa con attrezzi<br />
dove opereranno<br />
un medico<br />
posturologo, un fisioterapista<br />
e altri specialisti<br />
nel campo della<br />
riabilitazione fisica<br />
tra cui tecnici del sistema<br />
di laser terapia.<br />
In più si aggiungerà<br />
una sala convegni<br />
da 80 posti.<br />
“Io la proposta la<br />
vedo in modo imprenditoria<strong>le</strong><br />
– afferma Sandano -<br />
se si riuscirà a sottoscrivere<br />
del<strong>le</strong> convenzioni con<br />
strutture alberghiere già si<br />
potrà fare molto anche nell’ottica<br />
di quel turismo sa-<br />
Il palasport/auditorium di<br />
Gallio ha ospitato anche<br />
quest’anno la 9° edizione<br />
del “Memorial Silvia<br />
e Lisa”, torneo di<br />
pallavolo a squadre miste<br />
che si è concluso lo<br />
scorso 20 luglio.<br />
E’ stata un’edizione particolarmente<br />
importante<br />
perché, oltre al consueto<br />
entusiasmo dei partecipanti,<br />
si è registrato un<br />
sempre maggiore afflusso<br />
di pubblico segno che<br />
il ricordo del<strong>le</strong> due amiche<br />
scomparse è sempre vivo.Il<br />
torneo, iniziato l’8 luglio, ha<br />
visto impegnate 12 squadre<br />
divise due gironi. Si sono qualificate<br />
per <strong>le</strong> semifinali <strong>le</strong> prime<br />
due squadre per ogni girone.<br />
La fina<strong>le</strong>, svoltasi dopo<br />
una messa in ricordo di Silvia<br />
e Lisa, ha visto impegnate di<br />
fronte ad un foltissimo pubblico<br />
la squadra dei “Pochi ma<br />
boni” contro “I cugini di montagna”.<br />
La vittoria fina<strong>le</strong> è stata<br />
proprio di quest’ultima che<br />
si è aggiudicata così l’edizio-<br />
nitario caldeggiato dalla<br />
stessa Regione. Così come<br />
una convenzione con il sistema<br />
sanitario potrà dare<br />
benefici a noi ma anche al<strong>le</strong><br />
strutture sanitarie<br />
dell’Altopiano che potranno<br />
così instaurare uno scambio<br />
proficuo tra privato e pubblico”.<br />
La società è già presente<br />
sull’Altopiano, dove<br />
gode della collaborazione di<br />
molti medici e specialisti<br />
nella riabilitazione<br />
altopianesi, come organizzatrice<br />
di corsi sulla salute.<br />
Infatti a Gallio sabato 18<br />
settembre, dal<strong>le</strong> ore 9 al<strong>le</strong><br />
ore 18, si terrà un corso dal<br />
tema “Dalla propriocezione<br />
al movimento dalla tecnica<br />
alla consapevo<strong>le</strong>zza” a cura<br />
del Centro ricerche equilibrio<br />
e postura di Padova e<br />
Vicenza. Gerardo Rigoni<br />
9<br />
I benefici<br />
della laser<br />
terapia<br />
La laser terapia proposta dalla<br />
FP3 è indicata a tutti ma in<br />
particolare agli at<strong>le</strong>ti e ai professionisti,<br />
ovvero di quel<strong>le</strong><br />
persone che hanno necessità<br />
di rimettersi in sesto nel più<br />
breve tempo possibi<strong>le</strong>.<br />
“Il laser è indicato in tutte quel<strong>le</strong><br />
<strong>le</strong>sioni parziali di <strong>le</strong>gamenti,<br />
tendini e muscoli così come<br />
nel<strong>le</strong> condropatie, discopatie<br />
ed artrosi – spiega Sandana –<br />
La potenza del laser, che raggiunge<br />
i 6,6 watt ed in 20 secondi<br />
sviluppa 150 jou<strong>le</strong>, fa sì<br />
che la sua capacità antalgica,<br />
antinfiammatoria e cicatrizzante<br />
penetri fino a 7 cm”.<br />
La terapia dovrebbe dare<br />
benefici a chi si sottopone in<br />
circa 6 sedute; sedute che<br />
durano meno di 5 minuti.<br />
Lasciando così tempo all’utente<br />
di godere del<strong>le</strong> bel<strong>le</strong>zze<br />
dell’Altopiano in un<br />
pacchetto relax/salute particolarmente<br />
richiesto in questo<br />
periodo<br />
Memorial Silvia e Lisa<br />
Il trofeo più bello è l’amicizia<br />
Foto di Roberto Costa<br />
ne 2010. Dopo <strong>le</strong> premiazioni,<br />
gli organizzatori, con immensa<br />
soddisfazione, hanno avuto<br />
l’occasione di presentare ufficialmente<br />
la neonata “Associazione<br />
amici di Silvia, Lisa e<br />
Roberta”. Il momento più toccante<br />
della serata è stato sicuramente<br />
quello che ha visto<br />
protagonisti i bambini dello sci<br />
club Gallio che, impegnati in<br />
una piccola coreografia, hanno<br />
ricostruito un cuore, simbolo<br />
dell’associazione. Successivamente<br />
sono state illustrate <strong>le</strong><br />
iniziative benefiche intraprese<br />
dalla onlus, in particolare<br />
la riqualificazione del parco<br />
crocetta al<strong>le</strong> porte di<br />
Gallio (ormai conclusa la<br />
fase progettua<strong>le</strong> inizieranno<br />
a breve i lavori di<br />
sistemazione) e il progetto<br />
di borse di studio che premieranno<br />
quegli studenti<br />
che riusciranno a distinguersi<br />
nello studio e nello<br />
sport. Al termine della serata<br />
tutto si è concluso<br />
con un momento convivia<strong>le</strong>.<br />
L’associazione<br />
amici di Silvia,Lisa e Roberta<br />
coglie l’occasione per ringraziare<br />
sentitamente in primis <strong>le</strong><br />
squadre partecipanti e il numeroso<br />
pubblico. Un caloroso<br />
ringraziamento ai bambini<br />
dello Sci Club Gallio, all’amministrazione<br />
comuna<strong>le</strong>, alla<br />
Comunità Montana, alla ditta<br />
Pan D’este (che ha generosamente<br />
donato <strong>le</strong> magliette<br />
per tutti i partecipanti) e a<br />
chiunque abbia contribuito alla<br />
riuscita di questa edizione...<br />
Arrivederci all’anno prossimo!!!
ENEGO<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Una targa ricordo dedicata<br />
all’eneghese Giovanni Fincato<br />
Posta sulla casa paterna, è stata scoperta, con una bella cerimonia, domenica 12 settembre<br />
L’estate ad Enego<br />
Pensieri d’autunno, in libertà<br />
E’ finita la stagione estiva, ci si<br />
ritrova e si rifà la conta, come<br />
dopo la battaglia, per vedere e<br />
valutare quanti sono i sopravvissuti<br />
…. Sì d’accordo il paragone<br />
con la battaglia deve<br />
essere colto con ironia perché<br />
i mesi, purtroppo i pochi giorni<br />
ormai, in cui i nostri piccoli<br />
paesi vengono invasi da un discreto<br />
numero di vil<strong>le</strong>ggianti,<br />
sono giorni comunque di<br />
scombussolamento per gli<br />
autoctoni. Con tutta la più buona<br />
volontà non può che essere<br />
così, si passano mesi in “semisolamento”,<br />
i ridotti spazi del<br />
paese ti sembrano persino grandi,<br />
si riconoscono tutte <strong>le</strong> voci<br />
che si sentono, è chiaro che<br />
quando questo vociare si fa<br />
consistente, continuo per quasi<br />
tutto l’arco della giornata,<br />
aumentano <strong>le</strong> auto, <strong>le</strong> persone,<br />
ovunque vai, trovi presenza<br />
umana vociante, nei negozi devi<br />
abituarti ad una certa attesa,<br />
non c’è più tempo per scambiare<br />
due chiacchiere con i soliti<br />
perché tutti sono colti dal<strong>le</strong><br />
nuove mansioni che impone la<br />
stagione estiva ed in particolare<br />
la stagione turistica che, può<br />
essere anche poca cosa se paragonata<br />
ad altre località, ma<br />
comunque viene ad imporre un<br />
ritmo che per i locali è già frenesia.<br />
Pur essendo nata e cresciuta<br />
in città, dove la frenesia<br />
è il pane quotidiano, mi rendo<br />
conto che anch’io mi sono facilmente<br />
e repentinamente adeguata,<br />
abituata vo<strong>le</strong>nte o no<strong>le</strong>nte<br />
al ritmo loca<strong>le</strong>, e quando arrivano<br />
gli ospiti anch’io provo un<br />
senso di confusione, gli spazi<br />
sembrano ridursi drasticamente<br />
e quasi soffocarti, i parcheggi<br />
che prima sembravano una<br />
cosa avulsa, insignificanti segni<br />
a terra, adesso sono talmente<br />
pieni … da essere insufficienti,<br />
percorrere il paese a piedi<br />
disorienta, in macchina è il panico,<br />
i tempi di percorrenza poi<br />
si dilatano, e anche se si tratta<br />
di pochi minuti, la cosa innervosisce.<br />
Con questo, non dico<br />
niente di negativo ed anzi voglio<br />
aggiungere e sottolineare,<br />
ben venga e sempre più numerosa<br />
la felice invasione estiva e<br />
se possibi<strong>le</strong> inverna<strong>le</strong>, avercene<br />
di questo senso di soffocamento<br />
… comunque questo è<br />
ciò che avviene. Tutti presi nel<br />
vortice del fare, organizzare,<br />
disfare, preparare, accogliere,<br />
accompagnare … commentare<br />
gli eventi, ma sempre di corsa<br />
perché il tempo è limitato.<br />
Poi un bel giorno ti svegli, in<br />
genere è sempre un lunedì, e ti<br />
accorgi che i rumori sono cambiati,<br />
perché non ce ne sono più.<br />
Solitamente quel lunedì ci si<br />
mette anche il tempo, un arietta<br />
frizzantina ti avverte che si và<br />
verso l’autunno, magari è nuvoloso<br />
e cade qualche goccia<br />
di pioggia, ecco è fatta, è<br />
ripiombato l’isolamento, il freddo!<br />
Lì per lì, ti verrebbe da piangere,<br />
come si può non farlo …<br />
Poi però pensi al<strong>le</strong> tante attività<br />
che vai a riprendere, non ultimo<br />
pensi che la pioggerellina è<br />
buona per un buon raccolto di<br />
funghi, ti metti a lavorare per<br />
rimpinguare la dispensa per l’inverno<br />
ripu<strong>le</strong>ndo l’orto dagli ultimi<br />
frutti, ritrovi <strong>le</strong> amicizie<br />
perse durante l’estate e riorganizzi<br />
giri in montagna e tutte <strong>le</strong><br />
attività che hai lasciato in<br />
standby, inoltre, cosa fantastica,<br />
(lo dico come mamma,<br />
come studentessa non mi è mai<br />
passato per la mente ta<strong>le</strong> pensiero)<br />
iniziano <strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> e si respira<br />
con più calma e ritrovata<br />
lucidità!<br />
Al pomeriggio per sfruttare al<br />
meglio <strong>le</strong> ultime ore di caldo so<strong>le</strong><br />
ci si trova al parco, si portano i<br />
pargoli nella speranza che diano<br />
fondo al<strong>le</strong> illimitate energie<br />
trovando così, tra i banchi di<br />
scuola, una più umana tranquillità,<br />
e noi mamme, giù a recuperare<br />
tutti i racconti, i commenti,<br />
gli avvenimenti, i fatti ed<br />
i personaggi, successi, passati<br />
e capitati nel periodo estivo. Le<br />
risate abbondano, ciò che sempre<br />
più diverte sono i racconti<br />
che mettono a confronto i due<br />
mondi, perché ancora e, forse<br />
per fortuna, di due mondi si<br />
tratta, quello del montanaro<br />
paesano e del foresto. Sia che<br />
il foresto sia ospite, sia che il<br />
foresto sia lo stesso montanaro<br />
in vacanza, in località naturalmente<br />
di mare, i due mondi<br />
quando entrano in contatto<br />
spesso danno vita a episodi divertenti<br />
che poi raccontati diventano<br />
esilaranti. A parte quindi<br />
tutti i racconti “fantozziani”,<br />
che non mancano mai, quest’anno<br />
si è aggiunta la questione,<br />
e qui la faccenda è stata<br />
presa seriamente e quasi con<br />
risentimento, del<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere pervenute<br />
e poi pubblicate da un<br />
quotidiano loca<strong>le</strong>, di foresti che<br />
hanno criticato Enego, il carattere<br />
degli abitanti, l’amministrazione.<br />
Una signora, che ha preso<br />
da alcuni anni casa ad<br />
Enego, pare abbia addirittura<br />
scritto un libro, per e<strong>le</strong>ncare<br />
tutti i difetti del paese e di chi lo<br />
abita. Apriti cielo, solitamente<br />
quel<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere al giorna<strong>le</strong> non è<br />
che raccolgano e colgano l’attenzione<br />
di un vasto numero di<br />
<strong>le</strong>ttori, questa volta è bastato<br />
però che un paio di occhietti<br />
furbi <strong>le</strong>ggessero,per scatenare<br />
il putiferio; tutti a comperare il<br />
giorna<strong>le</strong>, una catastrofe mondia<strong>le</strong><br />
non avrebbe portato al<br />
giorna<strong>le</strong> una ta<strong>le</strong> impennata nel<strong>le</strong><br />
vendite! Dopo aver <strong>le</strong>tto <strong>le</strong><br />
critiche di questa foresta, si è<br />
aperta la caccia alla foresta stessa,<br />
ovvero, capire chi è, dove<br />
abita, qua<strong>le</strong> casa ha comperato,<br />
chi la conosce, e a quel punto<br />
è fioccato il tutto e il di più.<br />
L’orgoglio e la coesione paesana<br />
ha toccato punti altissimi,<br />
lirici, e a quel punto si doveva<br />
partire al contrattacco. Va<br />
ricordato che <strong>le</strong> critiche agli<br />
eneghesi, hanno preso il via<br />
dopo che l’illustre paesano<br />
Diego dalla Palma, in agosto,<br />
presentando il suo prossimo<br />
libro ha fatto sapere che se<br />
ne andrà da Enego, venderà<br />
<strong>le</strong> sue case, e nel comunicare<br />
questo ha fatto anche giustamente<br />
sapere che molti suoi<br />
paesani, nei suoi confronti<br />
non sono stati, né sono, rispettosi!<br />
Riapriti cielo, anche<br />
quelli che hanno sempre ignorato<br />
il Diego ed il fatto di sentirsi<br />
eneghesi, sono scesi in<br />
campo offesi e risentiti, mai<br />
tanta agitazione ha scosso il<br />
paese ed i suoi abitanti, poi si<br />
mettono anche i foresti con<br />
<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere ai giornali!!! Eh no!<br />
Basta, è troppo! La<br />
controffensiva, coraggiosa e soprattutto<br />
valorosa, è stata ta<strong>le</strong> proprio<br />
perché altri foresti, anche se<br />
adottati, l’hanno sostenuta. Nuove<br />
<strong>le</strong>ttere per e<strong>le</strong>ncare ciò che di<br />
buono Enego ed i suoi abitanti offrono.<br />
Chi avrà ragione?….<br />
L’unica è provare un lungo e sicuramente<br />
piacevo<strong>le</strong> soggiorno<br />
proprio nel piccolo paese più a<br />
nord dell’altopiano, poi fateci sapere<br />
<strong>le</strong> impressioni, così avremo<br />
nuovi argomenti su cui disquisire!<br />
Stefania Simi<br />
Enego domenica 12 settembre<br />
ha commemorato il suo<br />
figlio Giovanni Fincato. A<br />
Fincato la città di Verona ha<br />
intitolato una via ed una<br />
scuola media. A Montorio<br />
Veronese è dedicata a lui la<br />
polisportiva. A Padova invece<br />
gli è stata intitolata una<br />
via. Anche Vicenza riserva<br />
una via all’illustre eneghese.<br />
La caserma dell’Aeronautica<br />
Militare di Bassano così<br />
come un padiglione adibito<br />
a museo del “Castello” della<br />
Scuola Militare Alpina di<br />
Aosta portano il suo nome.<br />
Ma chi era Giovanni<br />
Fincato? O come sottolineato<br />
dal sindaco di Enego<br />
Igor Rodeghiero “Perché<br />
non ci chiediamo chi sono<br />
queste persone a cui sono<br />
dedicate vie, palazzi, sa<strong>le</strong> e<br />
parchi? Io stesso ho camminato<br />
lungo via Fincato<br />
per anni eppure non mi sono<br />
chiesto il perché gli fosse<br />
dedicato una via. Dobbiamo<br />
spingere sempre più perché<br />
ci riappropriamo della nostra<br />
storia. Sono personaggi<br />
come Fincato, con i suoi<br />
valori e il suo esempio, che<br />
rendono forte una comunità,<br />
la preserva dal disperdere<br />
i propri radici”. Giovanni<br />
Fincato nasce ad Enego<br />
nel 1891. Nella Grande<br />
Guerra viene richiamato e<br />
messo al commando di un<br />
plotone della 145ª compagnia,<br />
battaglione “Sette Comuni”<br />
del 6° Reggimento alpini.<br />
E’ sull’Ortigara che,<br />
conquistando una trincea<br />
nemica, si guadagna la sua<br />
prima, di tre, medaglia d’argento.<br />
Finita la guerra<br />
l’eneghese rimane nell’esercito<br />
e, dopo gli studi in Giurisprudenza,<br />
diventa magistrato<br />
militare a Bologna.<br />
Con l’avvento della Seconda<br />
Guerra Mondia<strong>le</strong> presta<br />
servizio nuovamente nel 6°<br />
Reggimento alpini. L’8 settembre<br />
lo trova schierato<br />
con il suo reggimento a difesa<br />
della costa della Provenza.<br />
Rifiutando l’adesione<br />
alla Repubblica di Salò l’oramai<br />
colonnello raggiunge i<br />
partigiani, prima nel<strong>le</strong> montagne<br />
piemontesi poi nel veronese.<br />
A Verona viene nominato<br />
dal Comitato di Liberazione<br />
Naziona<strong>le</strong> comandante<br />
della piazza di Verona. Catturato<br />
dai tedeschi nel settembre<br />
1944 muore dopo un mese<br />
di sevizie e torture. Il suo cadavere,<br />
per ulteriore disprezzo,<br />
viene gettato nel fiume<br />
Adige e non è mai più stato<br />
ritrovato. Alla sua memoria<br />
viene concessa la Medaglia<br />
d’Oro al valore militare.<br />
Domenica 12 settembre finalmente<br />
anche l’altopiano gli ha<br />
reso gli onori che merita. Con<br />
una semplice ma toccante cerimonia<br />
è stata scoperta una<br />
10<br />
targa ricordo posta sulla casa<br />
paterna di Fincato. Alla cerimonia<br />
sono stati presenti i figli<br />
(tra cui il figlio Lucio Alberto<br />
anche egli genera<strong>le</strong> degli<br />
alpini), nipoti (ufficiali alpini)<br />
e famigliari dell’eroico<br />
ufficia<strong>le</strong> accompagnati per<br />
l’occasione da vari gruppi<br />
ANA di Verona. La giornata,<br />
organizzata nei mini particolari<br />
dall’amministrazione comuna<strong>le</strong><br />
coadiuvata dagli alpini<br />
eneghesi e dalla protezione<br />
civi<strong>le</strong>, era iniziata per gli oltre<br />
200 convenuti con una visita<br />
al forte Lisser e alla Piana di<br />
Marcesina per poi proseguire,<br />
dopo il pranzo, con lo<br />
scoprimento della targa dedicata<br />
a Fincato per poi concludersi<br />
con una visita al nuovo<br />
museo della Grande Guerra<br />
al<strong>le</strong>stito con <strong>le</strong> col<strong>le</strong>zioni a<br />
tema di Miche<strong>le</strong> Cerato.<br />
Gerardo Rigoni
Il 5 agosto ad Asiago, nella<br />
chiesetta di contrada<br />
Mose<strong>le</strong> si è ce<strong>le</strong>brata,<br />
come ogni anno, la Festa<br />
della Madonna della<br />
Neve. Ce<strong>le</strong>brazione semplice:<br />
un rosario nel pomeriggio,<br />
tenuto da Francesco<br />
Dal Sasso, aspirante<br />
Arciprete della Chiesetta<br />
e una messa alla sera ce<strong>le</strong>brata<br />
dall’Arciprete di<br />
Asiago don Roberto<br />
Bonomo e cantata da mezza<br />
Schola Cantorum San<br />
Matteo.<br />
La storia della<br />
Chiesetta<br />
Le origini della Chiesetta<br />
del Mose<strong>le</strong> risalgono al<br />
1600. Per la tradizione il<br />
primo capitello sarebbe<br />
infatti stato eretto ai tempi<br />
della peste, come per <strong>le</strong><br />
chiesette di san Domenico<br />
e di San Sisto al<br />
Lazzaretto. I primi documenti<br />
storici sulla<br />
Chiesetta si hanno però<br />
solo nell’Ottocento. Scrive<br />
don Pierantonio Gios:<br />
“ L’Oratorio del Mose<strong>le</strong> è<br />
stato costruito tra la visita<br />
pastora<strong>le</strong> del Vescovo Modesto<br />
Farina (1829) e<br />
quella del suo successore<br />
Federico Manfredini<br />
(1861). Infatti nel 1829<br />
non compare nell’e<strong>le</strong>nco<br />
degli oratori che sono stati<br />
oggetto della visita<br />
canonica, mentre invece<br />
nel 1861 lo si enumera col<br />
nome di Maria Santissima<br />
del Mose<strong>le</strong>. Poiché il<br />
basamento della croce attigua<br />
alla chiesa porta la<br />
data del 1843, è da pensare<br />
anch’essa sia stata<br />
costruita in quegli stessi<br />
anni, forse come voto per<br />
un’epidemia di co<strong>le</strong>ra.<br />
(..).. Nella visita pastora<strong>le</strong><br />
del 1888 il Cardina<strong>le</strong><br />
Giuseppe Cal<strong>le</strong>gari dichiarava<br />
di aver trovato la<br />
cappellina della Madonna<br />
della Salute in condizioni<br />
materiali sufficienti, per<br />
cui acconsentiamo il pio<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
La Chiesetta dei Mose<strong>le</strong> rimessa a nuovo<br />
Le origini del tempio risalgono al 1600. Oggi se ne occupa un comitato.<br />
Grande festa in contrada in occasione della ricorrenza della Madonna della Neve<br />
desiderio(…)<br />
che si possa ivi<br />
ce<strong>le</strong>brare la S.<br />
Messa.”<br />
La Grande<br />
Guerra rase al<br />
suolo la<br />
Chiesetta che<br />
però nel 1922<br />
era già ricostruita.<br />
Il giorna<strong>le</strong><br />
parrocchia<strong>le</strong><br />
“La Squilla Alpina” del primo<br />
ottobre 1924 riporta:<br />
“L’Oratorio del Mose<strong>le</strong> ,<br />
sacro alla Madonna della<br />
Neve, è comp<strong>le</strong>tato. Manca<br />
solo l’atrio che lo rendeva<br />
così simpatico e che<br />
bisognerà rifare appena<br />
sarà possibi<strong>le</strong>. Va data una<br />
lode agli abitanti di quella<br />
contrada e di quel<strong>le</strong> limitrofe<br />
dei Morar e della<br />
Gaiga che hanno generosamente<br />
concorso con <strong>le</strong><br />
loro offerte.”<br />
Sempre la Squilla Alpina nel<br />
1926 ci aggiorna riportando<br />
che il 5 agosto di quell’anno<br />
una statua della Vergine, dono<br />
dell’Arciprete, “venne<br />
processionalmente portata<br />
dal Duomo al suo altare.<br />
Altro aggiornamento lo troviamo<br />
sulla Squilla del primo<br />
ottobre 1933: “La festa di<br />
quest’anno ha assunto una<br />
particolare so<strong>le</strong>nnità per la<br />
inaugurazione …del classico<br />
pronao. E’ opera del<br />
signor Pesavento Giovanni<br />
Angelo Pasc. Il pronao<br />
è in sti<strong>le</strong> ionico, tutto di<br />
marmo del<strong>le</strong> nostre cave e<br />
porta il seguente motto la-<br />
tino: QUOD DEUS<br />
IMPERIO TU<br />
PRECE VIRGO<br />
POTES – (Tu o<br />
Vegine Maria puoi con<br />
la preghiera tutto ciò<br />
che è nel potere di Dio<br />
n.d.r.) - Alla mattina<br />
si ce<strong>le</strong>brarono tre<br />
messe (…) Alla sera<br />
S. Funzioni e Benedizione<br />
colla S. Reliquia<br />
della Madonna.<br />
Tutta la contrada e<br />
specialmente la<br />
piazzetta della Chiesa<br />
erano illuminate a<br />
giorno con palloncini<br />
multicolori.” Nei<br />
primi anni Sessanta gli<br />
abitanti della contrada<br />
costruirono il campani<strong>le</strong>.<br />
Nel 1984 con i soldi<br />
raccolti dal Comitato<br />
per la Sagra della Madonna<br />
della Neve e<br />
con una assegnazione<br />
del Comune , è stato rifatto<br />
il tetto.<br />
Nel 1994 sono<br />
stati rifatti gli<br />
intonaci e <strong>le</strong><br />
grondaie. Nel<br />
2008, anche<br />
grazie ad un<br />
contributo della<br />
Comunità<br />
Montana,<br />
sono stati sistemati<br />
i marmi<br />
e lo scolo<br />
del<strong>le</strong> acque<br />
piovane. E’<br />
stata messa una porta in cristallo<br />
per permettere di vedere<br />
l’interno della chiesa<br />
impedendo però l’accesso a<br />
gatti e topi. Dal 1993 al 2009<br />
ha curato la manutenzione<br />
della Chiesetta Gaspare<br />
Rela, coadiuvato da Rina<br />
Rela e aiutato per tutti gli<br />
aspetti tecnici dal geometra<br />
Dino Loser, che ha curato<br />
gratuitamente, per vent’anni,<br />
tutte <strong>le</strong> pratiche edilizie.<br />
Nell’agosto del 2008<br />
Gaspare Rela ha indetto una<br />
riunione in Chiesetta per illustrare<br />
i lavori fatti e invitare<br />
i contradaioli a trovare un<br />
nuovo Curatore della<br />
Chiesetta avendo lui ormai<br />
raggiunto gli 85 anni.<br />
Un comitato per la<br />
Chiesetta<br />
Nell’agosto 2009 per iniziativa<br />
di Francesco Dal Sasso<br />
in una prima riunione di<br />
contradaioli si è definito il<br />
modo di procedere per la<br />
creazione di un Comitato per<br />
la Chiesetta. Il 13 settembre<br />
2009 tutti i capifamiglia del<strong>le</strong><br />
contrade Mose<strong>le</strong>, Morar e<br />
Gaiga sono stati invitati a<br />
votare nel seggio insediatosi<br />
in Chiesetta per e<strong>le</strong>ggere,<br />
esprimendo ciascuno 3 preferenze,<br />
un comitato di 5 per-<br />
sone. Per rendere più solido<br />
il <strong>le</strong>game del<strong>le</strong> tre contrade<br />
il comitato è composto da 2<br />
rappresentanti della contrada<br />
Mose<strong>le</strong>, 2 dei Morar e 1 della<br />
Gaiga. Sono risultati e<strong>le</strong>tti<br />
Giambattista Forte per la<br />
Gaiga; Antonella Frigo e Paolo<br />
Costa per i Morar;<br />
Demetrio Rela e Carlo Rela<br />
per il Mose<strong>le</strong>. Nella prima riunione<br />
i 5 e<strong>le</strong>tti hanno nominato<br />
il presidente, Demetrio Rela, e<br />
abbozzato un programma di<br />
interventi per la chiesetta: 1)<br />
comperare dei nuovi paramenti<br />
sacri (una Casula che richiami<br />
la devozione a Maria) e un<br />
Libro da Messa (Legionario)<br />
per i preti che ce<strong>le</strong>brano <strong>le</strong><br />
sacre funzioni: i <strong>le</strong>zionari presenti<br />
in Chiesetta erano in latino<br />
e preconciliari. 2) rifare gli<br />
intonaci interni ed esterni se il<br />
Comune di Asiago avesse contribuito<br />
al<strong>le</strong> spese 3) comperare<br />
un deumidificatore e una<br />
stufa 4) risistemare l’impianto<br />
e<strong>le</strong>ttrico 4) organizzare una<br />
cena riservata a tutti gli abitanti<br />
del<strong>le</strong> 3 contrade. Tutto il<br />
programma definito per il 1°<br />
anno è stato attuato, il contributo<br />
del Comune è arrivato, i<br />
lavori di ritinteggiatura sono<br />
stati fatti, il campani<strong>le</strong> è stato<br />
messo in sicurezza e sono state<br />
cambiate <strong>le</strong> corde del<strong>le</strong><br />
campane, l’impianto e<strong>le</strong>ttrico è<br />
stato risistemato.<br />
I festeggiamenti dei<br />
contradaioli<br />
La cena di tutti i Contradaioli<br />
11<br />
è stata fatta merco<strong>le</strong>dì 11 agosto<br />
sotto il tendone magicamente<br />
montato dal Gruppo di<br />
base diretto da Tita Forte. Così<br />
150 MO.MO.GA (starebbe<br />
per moselani-moraresigaighesi)<br />
hanno gustato minestrone<br />
(fatto da Vittorio Frigo<br />
che da Maggiore Alpino e<br />
Comandante è diventato eccel<strong>le</strong>nte<br />
cuciniere!), salsiccia ,<br />
costicina, pancetta, crauti, fagioli,<br />
patatine, formaggio, dolci,<br />
vino, acqua, aranciata , grappa<br />
e prugna: la prugna era vietata<br />
ai minorenni! E poi: estrazione<br />
di una ricca lotteria, barzel<strong>le</strong>tte,<br />
discorsi del Cappellano,<br />
Don Federico, e degli assessori<br />
Giampaolo Rigoni<br />
Camplan (che si è dichiarato<br />
non <strong>le</strong>ghista- come tutti si<br />
aspettavano - ma Mezzo<br />
Moselano essendo sua suocera<br />
del Mose<strong>le</strong>) e Franco Sella.<br />
Incredibi<strong>le</strong> ma tutto è andato<br />
benissimo, anche il tempo che<br />
avevano previsto piovoso ha<br />
fatto 4 ore di pausa. Come si<br />
dice ... una fortuna della Madonna!<br />
Vanno citati altri 2 fatti:<br />
la chiesetta è ora dotata di<br />
impianto di amplificazione e<br />
di una nuova lanterna votiva<br />
dorata perché due anonimi<br />
benefattori hanno voluto arricchire<br />
la Chiesetta . Grazie da<br />
parte del Comitato Chiesetta<br />
del Mose<strong>le</strong> a tutti quelli che<br />
hanno collaborato in mil<strong>le</strong> modi<br />
e dato generose offerte. Che<br />
Dio li Benedica.!<br />
Carlo Rela<br />
Don Roberto nella predica ha ricordato che la ricorrenza<br />
del 5 agosto è la più antica festa Mariana del<br />
cristianesimo e vede nella dedicazione a Maria della<br />
Basilica di Santa Maria Maggiore, festeggiata appunto<br />
il 5 agosto, la nascita del primo Santuario<br />
Mariano d’Occidente: papa Sisto III (432-440) eresse<br />
la basilica in memoria del Concilio di Efeso (anno<br />
431) in cui Maria Vergine fu proclamata Madre di Dio.<br />
L’appellativo Madonna della Neve deriverebbe dall’usanza<br />
romana di gettare petali di rosa bianca al passaggio<br />
della Icona della Madonna. Probabilmente la<br />
tradizione dei petali bianchi, simili a neve, ricorda la<br />
<strong>le</strong>ggenda devoziona<strong>le</strong> che racconta di una coppia di<br />
patrizi romani che, non avendo figli, decisero di dedicare<br />
una chiesa alla Vergine Maria. La Madonna apparve<br />
loro in sogno nella notte tra il 4 e il 5 agosto del<br />
352 d.C., informandoli che un miracolo avrebbe indicato<br />
loro il luogo su cui costruire la chiesa. Anche il<br />
papa Liberio fece lo<br />
stesso sogno e il giorno<br />
seguente, recatosi<br />
sull’ Esquilino lo trovò<br />
coperto di neve. Il<br />
papa stesso tracciò il<br />
perimetro dell’edificio<br />
e la chiesa fu costruita<br />
a spese dei due coniugi,<br />
divenendo nota<br />
come chiesa di Santa<br />
Maria “Liberiana” o<br />
popolarmente “ad<br />
Nives”. Poi papa Sisto<br />
III° ampliò la chiesa<br />
preesistente e sorse appunto<br />
Santa Maria Maggiore.
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
ROTZO<br />
A Campolongo la Porziuncola<br />
dell’Altopiano e del<strong>le</strong> Tre Venezie<br />
Ce<strong>le</strong>brati i dieci anni della chiesetta dedicata a San Francesco d’Assisi<br />
La Porziuncola<br />
dell’Altopiano e del<strong>le</strong> Tre<br />
Venezie. Si trova a 1600<br />
metri d’altitudine, nella<br />
meravigliosa piana di<br />
Campolongo di Rotzo.<br />
Una chiesetta semplice,<br />
ma ricca di simboli, dedicata<br />
al poverello<br />
d’Assisi, posta come piccolo<br />
altare in una magnifica<br />
cattedra<strong>le</strong>: la natura<br />
incontaminata d’alta quota<br />
del nostro Altopiano.<br />
Domenica 12 settembre<br />
si è ce<strong>le</strong>brato il<br />
decenna<strong>le</strong> del piccolo<br />
tempio ricavato da una<br />
vecchia porcilaia con il lavoro<br />
di un gruppo di volontari<br />
allo scopo di custodire lassù<br />
uno degli esemplari della croce<br />
asti<strong>le</strong>, realizzata in occasione<br />
del grande giubi<strong>le</strong>o del<br />
2000, opera dello scultore<br />
Andrea Trisciuzzi, portata al<br />
Polo Nord nell’apri<strong>le</strong> 2001<br />
dalla spedizione guidata da<br />
Monsignor Liberio<br />
Andreatta. Qui, da allora,<br />
sempre nella seconda dome-<br />
Il solito successone. La festa<br />
della patata di Rotzo anche<br />
quest’anno ha richiamato<br />
molti partecipanti. Un gran<br />
lavoro per la Pro Loco e i<br />
suoi aiutanti (una cinquantina<br />
di persone circa), ma altrettanto<br />
grande è la soddisfazione<br />
di vedere che si tratta<br />
sempre di un momento atteso<br />
e partecipato. La novità<br />
proposta quest’anno, ovvero<br />
la sfilata dei trattori, ha destato<br />
molta curiosità. “Un ringraziamento<br />
va a tutti i volontari<br />
– dice il presidente<br />
della Pro Loco Matteo<br />
Tondello – al Comune<br />
di Rotzo e alla<br />
Cassa Rura<strong>le</strong> ed<br />
Artigiana di<br />
Roana”. Nei tre<br />
giorni della tradiziona<strong>le</strong><br />
“Festa della<br />
patata” era presente<br />
a Rotzo anche la<br />
Fondazione Malattie<br />
Rare “Mauro<br />
Baschirotto” che<br />
ha raccolto i dati ed<br />
effettuato dei prelievi<br />
alla cittadinanza<br />
per proseguire gli<br />
studi sugli isolati genetici<br />
in Altopiano.<br />
Da alcuni anni l’associazione<br />
vicentina<br />
si occupa di studi e<br />
ricerche su popola-<br />
nica di settembre ci si riunisce<br />
per la Festa della Montagna.<br />
“Si ce<strong>le</strong>bra – ha sottolineato<br />
il presidente della<br />
Comunità montana Lucio<br />
Spagnolo – la fatica oltre che<br />
la poesia del vivere in montagna.<br />
Guardando queste<br />
piante che ci circondano penso<br />
che abbiano radici lunghe<br />
un chilometro: questo bosco<br />
infatti è il frutto del sacrificio<br />
anche dei nostri emigranti. Il<br />
zioni che hanno vissuto per<br />
molti secoli in modo isolato,<br />
come quel<strong>le</strong> dell’area dei<br />
Sette Comuni. Le caratteristiche<br />
fondamentali per un<br />
isolato genetico sono la presenza<br />
di un basso numero di<br />
fondatori, ipotizzabi<strong>le</strong> da un<br />
numero ridotto di cognomi,<br />
da un e<strong>le</strong>vato tasso di matrimoni<br />
all’interno del paese e<br />
dalla scarsa emigrazione ed<br />
immigrazione; condizioni<br />
spesso associate ad una localizzazione<br />
geografica isolata<br />
o dalla presenza di una<br />
barriera linguistica. Gli isola-<br />
cuore di questa terra batte<br />
metà in Altopiano e metà nel<br />
resto del mondo”. E nella<br />
chiesetta di Campolongo c’è<br />
un respiro universa<strong>le</strong>, grazie<br />
a quella croce in ferro issata<br />
nel mezzo, al Tau e all’invocazione<br />
di pace che accoglie<br />
i pel<strong>le</strong>grini all’entrata, alla<br />
lampada d’Assisi che brucia<br />
al suo interno. Quest’anno si<br />
è aggiunto un altro simbolo,<br />
donato da una famiglia pie-<br />
ti, caratterizzati da un patrimonio<br />
genetico con ridotta<br />
variabilità tra i diversi soggetti<br />
che vi appartengono, costituiscono<br />
un prezioso oggetto<br />
di studio per <strong>le</strong><br />
malattie<br />
multifattoriali.<br />
Potenzialmente<br />
sono infatti in<br />
grado di mettere<br />
a nudo fattori<br />
genetici e<br />
ambientali protettivi<br />
o predisponenti<br />
<strong>le</strong> malattiecomp<strong>le</strong>sse,<br />
come<br />
diabete,cancro,<br />
ipertensione,<br />
patologie<br />
cerebrocardiovascolari<br />
e molti altri<br />
aspetti clinici e<br />
non. Gli studi<br />
portati avanti<br />
dalla Fondazio-<br />
montese: il bastone del<br />
pel<strong>le</strong>grino, istoriato con<br />
i misteri della luce. La<br />
messa davanti alla<br />
chiesetta è stata ce<strong>le</strong>brata<br />
da Mons. Antonio<br />
Menegazzo. Presenti i<br />
padri francescani Olindo<br />
Baldassa e Ugo Biasin<br />
e Silvana Tombolan dell’Ordine<br />
francescano<br />
secolare – Fraternità di<br />
Cittadella. A rappresentare<br />
la comunità<br />
dell’Altopiano il presidente<br />
della Comunità<br />
montana Lucio Spagnolo,<br />
il parroco di Rotzo<br />
don Pierangelo Panozzo, il<br />
sindaco Matteo Dal Pozzo, il<br />
presidente del Consorzio Usi<br />
Civici Bruno Scalzeri. Ora<br />
sarebbe bello pensare ad una<br />
sorta di gemellaggio che unisca<br />
e riunisca, nel nome della<br />
pace, <strong>le</strong> comunità del<strong>le</strong> località<br />
italiane a cui è stato fatto<br />
dono della croce asti<strong>le</strong>: Rotzo,<br />
Val Tournange (Val D’Aosta),<br />
Livorno, Budoni in Sardegna.<br />
Stefania Longhini<br />
La festa della patata, momento<br />
sempre atteso e molto partecipato<br />
ne “Baschirotto” godono della<br />
piena collaborazione del<strong>le</strong><br />
amministrazioni comunali dei<br />
paesi interessati e dei medici<br />
di famiglia. A coloro che aderiscono<br />
all’iniziativa i medici<br />
del BIRD effettuano visite<br />
specialistiche con raccolta di<br />
dati clinici relativi a pressione,<br />
misure antropometriche,<br />
stato di salute genera<strong>le</strong>, terapie<br />
farmacologiche in atto,<br />
abitudini alimentari, esami<br />
audiometrici, prelievi di sangue<br />
per studi genetici ed esami<br />
biochimici, raccolta del<strong>le</strong><br />
urine, offrendo in questo<br />
modo un prezioso bilancio di<br />
salute a tutta la popolazione.<br />
I primi interessanti risultati di<br />
queste ricerche sono stati<br />
pubblicati a dicembre 2008<br />
nella rivista scientifica “Amino<br />
Acids” e riguardano alcuni<br />
fondamentali aspetti del<br />
metabolismo rena<strong>le</strong>.<br />
Gerardo Rigoni<br />
Dal 29 settembre al 3 ottobre<br />
si terrà a Rotzo il corso<br />
di Blockbau canadese, a cura<br />
del mastro carpentiere<br />
Dietmar Gansbacher. Le <strong>le</strong>zioni<br />
vertono ad esporre la<br />
tecnica per costruire edifici<br />
in <strong>le</strong>gno, sovrapponendo tronchi<br />
rotondi fino ad avere una<br />
parete vertica<strong>le</strong> senza fessure<br />
tra un componente e l’altro.<br />
L’evento, organizzato col<br />
patrocinio della Comunità<br />
Montana Spettabi<strong>le</strong> Reggen-<br />
12<br />
Corso di Blockbau canadese<br />
za dei 7 Comuni, è anticipato<br />
da una conferenza presso la<br />
Sala del<strong>le</strong> maschere in<br />
Asiago che avrà luogo venerdì<br />
24 settembre al<strong>le</strong> 21. Il<br />
tema trattato nella serata<br />
sarà: “L’albero, il <strong>le</strong>gno e <strong>le</strong><br />
sue caratteristiche, <strong>le</strong> diverse<br />
tecniche di costruzioni in<br />
<strong>le</strong>gno”, oltre che una introduzione<br />
al corso che avrà<br />
svolgimento presso il sito archeologico<br />
del Bostel. Info e<br />
contatti: 3398112668 GDF<br />
La mostra di Bottazzo:<br />
ricordo di un caro amico<br />
Mura<strong>le</strong>s che raccontano momenti di vita quotidiana, persone<br />
e paesaggi del luogo. Oltre al buon ricordo, del pittore Flaviano<br />
Bottazzo a Rotzo e dintorni restano queste bellissime testimonianze.<br />
In questo sp<strong>le</strong>ndido angolo d’Altopiano, l’artista<br />
di Lissaro (frazione di Mestrino), recentemente scomparso,<br />
aveva acquistato casa nel 1980. Qui si rifugiava spesso per<br />
cercare ispirazione e dare il meglio della sua arte pittorica.<br />
Per fare memoria del pittore come dell’uomo, Rotzo, nell’ambito<br />
dell’ultima edizione<br />
della “Festa della<br />
patata”, ha voluto<br />
al<strong>le</strong>stire una mostra<br />
del<strong>le</strong> sue<br />
opere. Un evento<br />
organizzato<br />
dal Comune di<br />
Rotzo in collaborazione<br />
con Pro<br />
Loco, Parrocchia,<br />
Comune di<br />
Mestrino, Lissaro<br />
Sport e Parrocchia<br />
di Lissaro.<br />
Aperta presso <strong>le</strong><br />
scuo<strong>le</strong> e<strong>le</strong>mentari, l’esposizione<br />
ha avuto un bel successo con<br />
un gran numero di visitatori, giunti anche dal<br />
paese d’origine dell’artista, tra cui anche il vicesindaco di<br />
Mestrino Mario Fiorindo. A dare una mano nell’organizzazione<br />
e sempre presenti nei momenti di apertura della mostra<br />
c’erano la moglie di Bottazzo, Teresa Rigon, e l’amico di<br />
famiglia Francesco Gaggiola.<br />
Flaviano Bottazzo (classe 1939), avviatosi fin dall’ado<strong>le</strong>scenza<br />
sul<strong>le</strong> orme del padre Luigi nella professione di barbiere,<br />
ha cominciato già in gioventù a coltivare la passione per la<br />
pittura. E’ stato un autodidatta nel far crescere sempre più il<br />
suo ta<strong>le</strong>nto artistico e la sua creatività. Nel corso degli anni<br />
ha perfezionato la sua arte dipingendo innumerevoli quadri di<br />
paesaggi campestri e di montagne nonché nature morte e<br />
fiori di ogni specie. Numerose <strong>le</strong> mostre e <strong>le</strong> rassegne locali<br />
a cui ha via via partecipato ricevendo molti riconoscimenti.<br />
Durante la mostra era disponibi<strong>le</strong> una brochure che raccoglieva<br />
varie opere dell’artista, il cui ricavato è stato devoluto<br />
a favore della ricerca<br />
sulla <strong>le</strong>ucemia.<br />
Un doveroso ringraziamento<br />
va a tutti<br />
coloro che, in vari<br />
modi, hanno contribuito<br />
alla realizzazione<br />
dell’evento e<br />
ai privati che gentilmente<br />
hanno messo<br />
a disposizione i dipinti.<br />
Stefania Longhini
8<br />
Al Ristorante con il l’Altopiano Caseificio Pennar Asiago<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
Tutta la tradizione loca<strong>le</strong> nella cucina<br />
casalinga del Ristorante Casa Rossa<br />
E’ stato nel 1920 che<br />
Gaspare Dal Sasso,<br />
nonno di Vittorio, ha<br />
dato il via al<br />
Kaberlaba di Asiago a<br />
una piccola attività di<br />
ristorazione presso<br />
quello che allora si<br />
chiamava Rifugio<br />
Casa Rossa, stabi<strong>le</strong><br />
che ospitava una<br />
malga, dove inizialmente<br />
venivano serviti<br />
caffè e qualche bibita<br />
calda. Le vicissitudini<br />
<strong>le</strong>gate alla storia<br />
dell’Altopiano sono<br />
passate anche di qui: la guerra, la <strong>le</strong>nta ripresa del periodo<br />
della ricostruzione, e poi il boom turistico del<br />
Kaberlaba, con gli sciatori che arrivavano in massa.<br />
Anche il loca<strong>le</strong> si è via via trasformato, con ristrutturazioni<br />
e passaggi di gestione di padre in figlio. Dal servire caffè<br />
e bibite si è passati a cucinare qualche pasto per chi,<br />
potendoselo permettere, arrivava portando da sé la<br />
pasta acquistata nei pastifici. Il ristorante venne aperto<br />
nel 1970, prima solo su prenotazione e dall’anno successivo<br />
tutti i giorni. Artefici di questa trasformazione<br />
furono Antonio Dal Sasso, e, soprattutto, la moglie<br />
Santina, che con l’aiuto dei figli ben presto portarono la<br />
“Casetta Rossa” (come veniva e viene tuttora chiamato<br />
il ristorante) a farsi un ottimo nome fra altopianesi e<br />
turisti. Vincente fu certamente il tipo di cucina che si<br />
decise di proporre, ovvero quella tipicamente casalin-<br />
Nei formaggi dei Pennar si<br />
ritrovano i sapori di una volta<br />
“Il formaggio, un tempo<br />
considerato più un fine<br />
pasto – dicono Vittorio e<br />
Ivana - è sempre più richiesto<br />
come pietanza, arrivando<br />
a battere di gran<br />
lunga la carne”. Alla Cas-<br />
sa Rossa sono davvero<br />
tanti i piatti preparati con i<br />
prodotti del Caseificio<br />
Pennar, dagli antipasti ai<br />
dolci. “Nella casa in cui<br />
sono nata e vissuta fino a<br />
quando mi sono sposata<br />
Ventaglio di tosela<br />
farcito con finferli e<br />
po<strong>le</strong>nta abbrustolita<br />
Danilo, Anna con Sara,<br />
Ivana e Vittorio Dal Sasso<br />
SERVIZIO REDAZIONALE<br />
ga: i bigoli fatti a<br />
mano con il torchio e<br />
tutta la pasta fresca<br />
fatta in casa, sughi,<br />
dolci, tutto cucinato in<br />
modo semplice e genuino.<br />
E la caratteristica<br />
del loca<strong>le</strong> è stata<br />
quella di non cambiare<br />
mai nel tempo il<br />
tipo di cucina a base<br />
di sapori locali.<br />
Santina e Antonio,<br />
una volta raggiunta<br />
l’età della pensione,<br />
pur continuando a<br />
dare una mano nella<br />
conduzione del ristorante, hanno passato il testimone al<br />
figlio Vittorio e alla nuora Ivana, che proseguendo sulla<br />
strada aperta<strong>le</strong> dalla suocera e sperimentando via via<br />
da sola nuove proposte con qualche presentazione<br />
più ricercata e nuovi abbinamenti, ha continuato a<br />
tenere alto il nome del loca<strong>le</strong>, facendolo conoscere e<br />
apprezzare a una vasta clientela di buongustai. Quante<br />
cene si sono consumate fra amici e in famiglia,<br />
quante ricorrenze e festeggiamenti di vario tipo si sono<br />
tenute fra <strong>le</strong> mura della Casa Rossa! Il ristorante e <strong>le</strong><br />
sue specialità, fra i simboli della ristorazione loca<strong>le</strong>,<br />
sono stati scelti per rappresentare l’Altopiano e i suoi<br />
prodotti tipici in diverse trasmissioni te<strong>le</strong>visive, anni<br />
fa arrivò qui anche la troupe di una tv brasiliana che<br />
riprese Ivana mentre illustrava la tosela. La specialità<br />
della Casa Rossa, oltre a tutta la pasta fatta rigorosa-<br />
(che oggi, ristrutturata,<br />
ospita il Museo dell’Acqua,<br />
ndr) – commenta Ivana – il<br />
formaggio lo facevano i<br />
miei genitori, e spesso anch’io<br />
ho dato una mano nel<br />
farlo. Con i prodotti del<br />
La tosela, prodotto che al Caseificio Pennar preparano secondo<br />
l’antica tradizione altopianese, è protagonista dell’origina<strong>le</strong><br />
secondo piatto proposto dal Ristorante Casa Rossa.<br />
Innanzitutto servono del<strong>le</strong> fettine di tosela tagliate intere dalla<br />
forma rotonda, poi dei funghi trifolati con prezzemolo e erba<br />
cipollina, più dolce rispetto all’aglio (in questo caso vengono<br />
utilizza i finferli, ma vanno bene anche altri funghi). Le fette di<br />
tosela si passano, solo da un lato, nella farina gialla, e poi si<br />
mettono a rosolare dal lato con la farina in una padella<br />
antiaderente con un po’ di burro. Dopo aver farcito la tosela<br />
con i funghi, <strong>le</strong>ntamente la si rigira piegandola su un lato, in<br />
modo di richiuderla a fagottino a forma di ventaglio. A questo<br />
punto <strong>le</strong> fette si mettono in una teglia con fiocchi di burro e si<br />
passano in forno caldo per una ventina di minuti, dopodiché<br />
sono pronte da servire con po<strong>le</strong>nta abbrustolita e un po’ di<br />
funghi a lato come guarnizione<br />
Pennar ritrovo e propongo<br />
gli squisiti sapori di un<br />
tempo”. Tra i piatti in<br />
menù alla Casa Rossa c’è<br />
uno sfizioso antipasto caldo<br />
preparato con la crema<br />
di formaggio dei<br />
Pennar, salsiccette, funghi<br />
porcini e po<strong>le</strong>ntina, e<br />
poi lo scrigno con lo<br />
speck e il Pennarone<br />
passato velocemente nel<br />
microonde per far fondere<br />
il formaggio e servito<br />
con insalatina ed<br />
estragone. Fra i primi ci-<br />
13<br />
mente in casa, è la selvaggina in genere, che ben si<br />
sposa anche con i primi piatti come i ravioli di fagiano e<br />
<strong>le</strong> pappardel<strong>le</strong> con ragù di cinghia<strong>le</strong> profumate al burro<br />
d’arancia. “Oggi la gente preferisce non restare a lungo<br />
seduta a tavola – commenta Vittorio Dal Sasso – per cui<br />
sceglie un primo preceduto dall’antipasto o seguito dal<br />
dolce, o magari solo un secondo.” E a comp<strong>le</strong>tare l’offerta<br />
alla clientela qualche anno fa ci ha pensato Danilo,<br />
figlio di Vittorio e<br />
Ivana, che ha dato<br />
vita al Khellar, loca<strong>le</strong><br />
giovane nato<br />
come birreria<br />
bruschetteria e diventato<br />
poi anche<br />
pizzeria. Ivana e<br />
Vittorio si occupano<br />
del ristorante,<br />
Danilo ed Anna della<br />
pizzeria, ma tutto<br />
sempre in collaborazione<br />
fra il loca<strong>le</strong><br />
sopra e quello<br />
sotto: se richiesto<br />
la cucina fornisce<br />
qualche piatto<br />
per la pizzeria. E la<br />
lunga tradizione di ristorazione portata avanti dalla famiglia<br />
Dal Sasso ormai da quasi un secolo, sembra non aver<br />
prob<strong>le</strong>mi di continuità, visto che la piccola Sara, figlia di<br />
Danilo e Anna, a soli tre anni dimostra già di appassionarsi<br />
alla cucina, tanto che ama aiutare la nonna nella preparazione<br />
dei dolci. Come si dice….buon sangue non mente!<br />
tiamo <strong>le</strong> pennette con crema<br />
di formaggio e speck,<br />
poi i secondi semplici,<br />
come il formaggio fuso<br />
con funghi e po<strong>le</strong>nta, lo<br />
stravecchio con sopressa<br />
e po<strong>le</strong>nta, il mezzano e il<br />
pressato al taglio. Anche il<br />
burro dei Pennar ben si<br />
presta a dare quel gustoso<br />
tocco in più a molte ricette,<br />
per esempio Ivana<br />
lo lavora con pezzetti di<br />
arancia per profumare <strong>le</strong><br />
pappardel<strong>le</strong> al cinghia<strong>le</strong>.<br />
La ricotta dei Pennar vie-<br />
La piccola Sara si<br />
di<strong>le</strong>tta in cucina<br />
ne utilizzata per una gamma<br />
di dolci e dessert assai<br />
variegata: <strong>le</strong> torte con<br />
ricotta e arance o pesche<br />
a seconda della stagione,<br />
i semifreddi con crema di<br />
ricotta a strati, abbinata<br />
ad altri sapori come il cacao<br />
e gli amaretti. Anche fra gli<br />
ingredienti di alcune pizze<br />
troviamo formaggi del<br />
Pennar, come lo “Stravecchio”<br />
che viene grattugiato<br />
nella “Rogabisa” sopra ai<br />
pomodorini secchi e al lardo.<br />
TOSELA PENNAR<br />
Tra i vari primati proposti dal Caseificio Pennar c’è un formaggio<br />
dal<strong>le</strong> caratteristiche uniche e cioè un formaggio che<br />
cuocendo non si scioglie ma<br />
resta in fetta come una<br />
bistecca. Il Caseificio<br />
Pennar Asiago resta<br />
l’unico a proporre<br />
questo prodotto<br />
seguendo pienamente<br />
i segreti dell’antica<br />
tradizione<br />
altopianese.
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Centinaia di Jack Russel hanno animato il Prunno<br />
in occasione del loro primo raduno naziona<strong>le</strong><br />
Grande successo al Prunno<br />
per il primo raduno naziona<strong>le</strong><br />
di Jack Russel: la presenza<br />
di tantissima gente ha confermato<br />
che la piana, meta<br />
quotidiana di passeggiate di<br />
cani e padroni che nei dintorni<br />
trovano tante possibilità<br />
di divertirsi in libertà, ben<br />
si presta anche per manifestazioni<br />
particolari come i<br />
raduni canini. La festa, svoltasi<br />
la prima domenica di settembre,<br />
è stata organizzata<br />
dalla famiglia Leoni, che gestisce<br />
il Prunno, con la collaborazione<br />
dei titolari della<br />
June Factory, i quali, ispirandosi<br />
al loro cagnolino,<br />
hanno dato vita a un’attività<br />
online per la vendita di t-shirt<br />
e felpe con il simpatico logo<br />
che riproduce il musetto del<br />
loro jack russel. Grazie alla<br />
pagina Facebook dell’azienda,<br />
il raduno ha richiamato al<br />
Prunno gente anche da molto<br />
lontano, arrivata<br />
sull’Altopiano dal Lazio, dalla<br />
Toscana, dalla Sardegna.<br />
La giornata è stata animata<br />
da alcuni concorsi e gare<br />
canine, tra cui la caccia al<br />
tesoro e il coursing, e dalla<br />
simpaticissima esibizione di<br />
“disc dog” di Riccardo<br />
Vignali con il suo cane<br />
Igor, a lungo applauditi<br />
dagli spettatori, in particolare<br />
da quelli a quattro<br />
zampe che con il loro<br />
abbaiare hanno confermato<br />
il gradimento per <strong>le</strong><br />
evoluzioni dei due con il<br />
frisbee. “Per il 2011 –<br />
commenta Edoardo Leoni<br />
– abbiamo già in programma<br />
di ripetere la<br />
manifestazione nel primo<br />
week-end di settembre, organizzando<br />
la Jack Russel<br />
Country Fest: 2 giornate arricchite<br />
di nuovi eventi, che<br />
potranno richiamare ad<br />
Asiago anche persone che,<br />
attirate dall’evento, sull’Altopiano<br />
non ci sono mai state prima, come<br />
è successo quest’anno, quando<br />
per partecipare alla festa chi è<br />
arrivato da lontano ha scelto di<br />
soggiornare qui per un paio di<br />
giorni”.<br />
Silvana Bortoli<br />
foto Johnny Miche<strong>le</strong>tto<br />
14
Proseguiamo il lungo viaggio<br />
tra <strong>le</strong> contrade altopianesi portandoci<br />
nella periferia di<br />
Asiago, il borgo dista solo pochi<br />
minuti d’auto dal capoluogo<br />
altopianese, eppure anche<br />
qui si entra in mondo molto<br />
diverso dalla realtà turistica<br />
certo altrove più evidente.<br />
Per il toponimo ci soccorre<br />
Dionigi Rizzolo col suo volume<br />
“Asiago e <strong>le</strong> sue<br />
contrade” edito dall’Istituto<br />
di Cultura Cimbra.<br />
“Roncalto. Grossa<br />
contrada a sud ovest di<br />
Asiago, presso il confine<br />
del comune di Roana. La<br />
prima citazione risa<strong>le</strong> al<br />
1501 (notaio Perli):<br />
“[…]terra prativa e<br />
boschiva posta nel<strong>le</strong> pertinenze<br />
(territorio comuna<strong>le</strong>)<br />
di Asiago nella<br />
contrada di Roncalto<br />
([…]in pertinentiis Asiaghi<br />
in contracta Ronchalti”.<br />
Nel 1505 lo stesso notaio<br />
scrive il nome nella forma<br />
originaria “[…]nella<br />
contrada di Roncoalto”. E<br />
poi poco oltre ancora <strong>le</strong>ggiamo:<br />
“il catasto<br />
Napo<strong>le</strong>onico descrive nel<br />
1812 la contrada nominando<br />
parecchie case da<br />
massaro con orti, arativo,<br />
molto pascolo, parecchio<br />
zappativo, molti prati. I<br />
proprietari sono Golli,<br />
Cunico, Bortoli,<br />
Magnabosco. La mappa<br />
catasta<strong>le</strong> di Asiago (aggiornamento<br />
del 1927) segna<br />
accanto a Roncalto un<br />
“Roncalto di sopra” che<br />
corrisponde all’attua<strong>le</strong><br />
contrada Crestanon. Se<br />
esisteva nel 1501 un<br />
Roncalto, doveva esistere<br />
anche un Ronco Basso dal<br />
qua<strong>le</strong> la gente sentiva il bisogno<br />
di distinguerlo, anche<br />
se non ne abbiamo memoria<br />
documentata. Ora il<br />
Ronco Basso non poteva<br />
che trovarsi nella piana di<br />
Coda a partire dall’attua<strong>le</strong><br />
contrada Morar fino alla<br />
strettoia del confine con<br />
Roana”. Stando al<strong>le</strong> conget-<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
In viaggio per <strong>le</strong> contrade dei 7 Comuni<br />
Contrada Roncalto<br />
ture del Rizzolo il toponimo<br />
potrebbe derivare dal verbo<br />
latino runcare, in origine<br />
“sarchiare”, poi “mettere a<br />
coltura terreni più o meno<br />
boschivi”.<br />
Per raggiungere la contrada<br />
Roncalto si scende verso<br />
Asiago dalla Gaiga, all’incrocio<br />
del Consorzio si gira a destra,<br />
avanti ancora sfiorando<br />
contrà Coda e la zona artigiana<strong>le</strong><br />
omonima, quindi in salita<br />
per una comoda strada si giunge<br />
a destinazione. È un piccolo<br />
agglomerato di case, poco<br />
o per nulla intaccato dalla presenza<br />
di dimore turistiche, vi<br />
abitano una quindicina di famiglie<br />
e si al<strong>le</strong>vano la bel<strong>le</strong>zza<br />
di circa 700 capi bovini. La<br />
cornice di questi luoghi è rappresentata<br />
da una ondulata serie<br />
di pascoli verdeggianti. Accoglie<br />
il viandante un capitello<br />
dedicato a sant’Antonio, qui<br />
raffigurato mentre regge il<br />
bambino (secondo la <strong>le</strong>ggenda<br />
si tratta di Gesù), l’insieme<br />
del manufatto è molto semplice:<br />
un roseto e dei fiori bassi<br />
ne colorano il basamento<br />
marmoreo. Una genti<strong>le</strong> signora<br />
con dimora nella vicinanze<br />
ci ricorda che in origine ospitava<br />
la statuina della Beata<br />
Giovanna, durante un incidente<br />
occorso ad un camion militare<br />
il cui conducente aveva<br />
perso il controllo, la piccola<br />
pieve venne quasi distrutta.<br />
Durante la ricostruzione qualcuno<br />
dei residenti andò in parrocchia<br />
ad Asiago per chiede-<br />
re una nuova immagine sacra,<br />
ma vennero accontentati con<br />
la statuina della Madonna mutilata<br />
di un braccio. Ragion per<br />
cui oggi ad essere venerato dai<br />
viandanti ora è il famoso santo<br />
padovano. Roncalto ai giorni<br />
nostri è abitato dai Cunico e dai<br />
Pesavento, un tempo ospitava<br />
anche discendenti del<strong>le</strong> famiglie<br />
Magnabosco, Golli e<br />
Bortoli, ma con gli anni l’emigrazione<br />
si è fatta sentire qui<br />
come altrove sui Sette Comuni,<br />
cosicché la contrada si<br />
ripopola soltanto nei mesi estivi<br />
con il ritorno di qualche discendente<br />
dei primi residenti.<br />
La Grande Guerra non ha fatto<br />
sconti in questo angolo di<br />
Altopiano, sul<strong>le</strong> alture nel 1916<br />
si infranse la spedizione Punitiva<br />
austriaca, e nel ’18 vi si<br />
insediarono anche i reparti britannici.<br />
Il passaggio dei<br />
Tommies di Sua Maestà è ri-<br />
cordato da numerose onduline<br />
in spessa lamiera, tutt’oggi utilizzate<br />
per coprire <strong>le</strong> <strong>le</strong>gnaie o<br />
arginare il rialzo dei terreni coltivati<br />
ad orto. Sui giardini sono<br />
esposti altri reperti arrugginiti,<br />
riesumati nel restauro del<strong>le</strong><br />
case o con l’aratura del<strong>le</strong> coltivazioni.<br />
Nel corti<strong>le</strong> della<br />
fattoria Pesavento è in bella<br />
mostra un pesantissimo colpo<br />
di cannone in calibro<br />
305, affiancato da un 280<br />
mm, la prima granata venne<br />
scaricata dal Rouge,<br />
noto recuperante della<br />
zona. Dietro ai ruderi rimasti<br />
in piedi di una del<strong>le</strong> prime<br />
case della contrada, si<br />
adagia la grande pozza per<br />
l’abbeverata del bestiame,<br />
posta in una natura<strong>le</strong> depressione<br />
accoglie <strong>le</strong> acque<br />
pluviali dal<strong>le</strong> alture circostanti.<br />
Un tempo questo piccolo<br />
centro abitato era diviso<br />
dal vecchio confine che<br />
separava Roana e Asiago,<br />
con gli anni quest’ultimo<br />
Comune è prevalso nella<br />
giurisdizione territoria<strong>le</strong>, e<br />
pure la parrocchia di San<br />
Marco in Canove ha ceduto<br />
la cura del<strong>le</strong> anime a<br />
quella di San Matteo.<br />
L’operosità degli abitanti si<br />
respira ovunque, basta<br />
guardare ai numerosi mez-<br />
15<br />
zi agricoli presenti sul<strong>le</strong> aie,<br />
al<strong>le</strong> ruote di fieno immagazzinate<br />
nel<strong>le</strong> rimesse; il ricambio<br />
generaziona<strong>le</strong> ed<br />
una continuità nel comparto<br />
agricolo sembrano garantiti<br />
dalla piccola schiera di<br />
bambini che oggi si rincorre<br />
da un uscio all’altro. Dai<br />
loro giocattoli – carretti, rimorchi<br />
e voltafieno - abbandonati<br />
sul mucchio di sabbia e vicino<br />
al<strong>le</strong> cataste di <strong>le</strong>gna, si evince<br />
che la loro vocazione non si<br />
discosterà poi tanto da quella<br />
di genitori e degli avi che li hanno<br />
preceduti.<br />
Giovanni Dal<strong>le</strong> Fusine
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
IL GIARDINO DELL’EDEN È AD ASIAGO IN VIA BUSA<br />
L’Altopiano, per latitudine,<br />
altitudine media, insolazione,<br />
piovosità, è un parco<br />
botanico a cielo aperto.<br />
Moltissime <strong>le</strong> specie vegetali<br />
diversamente presenti<br />
dal<strong>le</strong> pendici al<strong>le</strong> sommità,<br />
alcune - grazie al buon cuore<br />
degli umani - a rischio di<br />
estinzione, altre sovrabbondanti,<br />
poichè considerate<br />
comuni ed erroneamente<br />
prive di valore. In realtà la<br />
flora loca<strong>le</strong>, oltre ad essere<br />
fonte di sostentamento secolare<br />
per animali ed esseri<br />
umani è stata in passato metodo<br />
curativo e preventivo del<strong>le</strong> più<br />
svariate affezioni. Non c’erano<br />
medicine una volta, bisognava<br />
provvedere da sé, attingendo alla<br />
sapienza della tradizione popolare.<br />
I “bagni di fieno”, non li hanno<br />
inventati a Fiè e poi esportati<br />
da noi, né è una novità assumere<br />
il mie<strong>le</strong> col mugo o semplicemente<br />
sedare <strong>le</strong> punture d’ortica<br />
con <strong>le</strong> lingue di vacca (l’acido<br />
ossalico batte l’acido<br />
formico). Sono rimedi centenari<br />
derivanti dal sapiente e rispettoso<br />
uso del territorio e dei suoi<br />
frutti. Per fortuna, in un mondo<br />
che non sa più dove sbattere la<br />
testa, la tradizione è tornata di<br />
moda. Antesignano da anni di<br />
questa nuova (o vecchia?)<br />
mentalità, Antonio Cante<strong>le</strong>,<br />
erborista diplomato all’Università<br />
di Urbino, che con la figlia<br />
Lisa, laureata in “Tecniche<br />
erboristiche” all’Università di<br />
Padova, ha iniziato a diffondere<br />
<strong>le</strong> conoscenze dei nostri<br />
avi. Il giardino dell’Eden, esiste:<br />
è in via Busa 106, contrada<br />
a nord del Comune di Asiago.<br />
Prima del sopralluogo ti anticipa<br />
un mix di aromi indefini-<br />
bili e intensissimi. Poi entri nell’orto,<br />
tutto esposto a sud, in <strong>le</strong>ggera<br />
pendenza ed è una gioia<br />
per gli occhi: fiori di mil<strong>le</strong> colori<br />
e gradazioni, arbusti di tutte<br />
<strong>le</strong> taglie, foglie di tutte <strong>le</strong> forme.<br />
I Cante<strong>le</strong> hanno<br />
sapientemente introdotto e<br />
adattato al clima, anche erbe<br />
non autoctone, come<br />
l’Echinacea originaria del<br />
Nord America, che produce un<br />
effetto immunostimolante, cioè<br />
innalza <strong>le</strong> difese immunitarie;<br />
l’Enula campana – proveniente<br />
dalla Campania, assai uti<strong>le</strong><br />
per affezioni dell’apparato re-<br />
spiratorio; l’Escolzia –<br />
californiana – un calmante<br />
contro l’insonnia,<br />
che han mostrato un buon<br />
livello di adattamento al<strong>le</strong><br />
mutate condizioni ambientali.<br />
Con grande natura<strong>le</strong>zza<br />
(come se in tutto<br />
ciò non ci fosse un che<br />
di miracoloso) ti fanno assaggiare<br />
bacche<br />
(l’Olivello spinoso, ricco di<br />
vitamina C e acidi<br />
polinsaturi, ilRibes nero,<br />
cortisonico natura<strong>le</strong> e<br />
l’Uva spina, ricca di vitamine e<br />
minerali – tutte buonissime!), addentare<br />
semi (es: il Coriandolo,<br />
molto diffuso nei paesi<br />
mediorientali, ma presente come<br />
infestante anche da noi quando<br />
si coltivavano orzo e frumento,<br />
senza peraltro venir mai utilizzato)<br />
o sfregare erbe aromatiche,<br />
di cui vengono snocciolate <strong>le</strong> proprietà<br />
e tu senti di essere entrato<br />
in un’altra dimensione. Nell’area<br />
sopra il brolo, un sistema<br />
antigrandine protegge i giovani<br />
meli e peri, in tutto 400 piante di<br />
cento diverse qualità, autoctone<br />
e non (<strong>le</strong> “pome”, i pomi<br />
Musetto, <strong>le</strong> me<strong>le</strong> Moltrina, <strong>le</strong><br />
Rosetta, i peri del Vin, quelli<br />
di S. Pietro, i peri Butiero, i<br />
Rossai...) Fra <strong>le</strong> erbe originarie<br />
coltivate: la camomilla, l’ortica,<br />
la menta, la ca<strong>le</strong>ndula, il timo, <strong>le</strong><br />
cui proprietà sono note a tutti e<br />
di uso comune. (Camomilla: se-<br />
Ricette<br />
(Giovanna è vissuta per anni a<br />
Rotzo, perciò sa come trattare<br />
<strong>le</strong> patate): “Po<strong>le</strong>nta considera”<br />
x 4 persone: 1 Kg di<br />
patate, che vanno bollite e poi<br />
schiacciate. Si rosola della cipolla<br />
in olio e burro, poi si aggiunge<br />
farina bianca, fino a<br />
farla tostare. In una casseruola,<br />
si amalgamano per 10 min.<br />
la purea di patate, l’intingolo,<br />
un po’ d’acqua di cottura del<strong>le</strong><br />
patate al bisogno e cannella in<br />
polvere. Quindi si rovescia il<br />
miscuglio su un tagliere...calda<br />
e fumante. Ottima anche abbrustolita.<br />
“Risotto col kumo”<br />
x 4 persone: 200 gr di Kumo<br />
(erba, presente in tutto il territorio,<br />
utilizzata anche per<br />
prepare il tipico Kumetto) e<br />
300 gr di riso. Per il risotto si<br />
procede come sempre, aggiungendo<br />
un po’ alla volta al<br />
riso, del brodo, nella base fatta<br />
con cipolla soffritta in olio col<br />
kumo. Alla fine si aggiunge un<br />
po’ di kumo tritato finemente ed<br />
ecco...la cultura con <strong>le</strong> gambe<br />
sotto la tavola!<br />
dativo e calmante; ortica:<br />
diuretica e depurativa; menta:<br />
stimolante del sistema nervoso,<br />
disinfettante del<strong>le</strong> vie aeree<br />
e dell’apparato gastrico;<br />
ca<strong>le</strong>ndula: antisettica, <strong>le</strong>nitiva<br />
per la pel<strong>le</strong>; timo: antisettico<br />
ed espettorante. Ma il bello<br />
della faccenda - in questo<br />
modo son riusciti ad avvicinare<br />
a questo universo anche i<br />
più indifferenti - è l’uso alimentare<br />
di molte specie vegetali.<br />
Le degustazioni gastronomiche<br />
<strong>le</strong>gate alla stagionalità che<br />
i Cante<strong>le</strong> (e qui entra in gioco<br />
anche la moglie, Giovanna<br />
Rodeghiero, cuoca sopraffina)<br />
propongono da anni, affiancati<br />
da vari chef locali, sono diventate<br />
un cult. Anche la Scuola<br />
Alberghiera si è cimentata da<br />
tempo nella preparazione di<br />
menù a tema supportati dalla<br />
signora Giovanna e dopo questa<br />
esperienza è stato redatto<br />
un volume di ricette: “Una terra<br />
una cucina”. Mangiare fiori<br />
come la primula, la<br />
ca<strong>le</strong>ndula, la viola, il sambuco,<br />
il fordaliso (tranne i ce<strong>le</strong>brati<br />
fiori di zucca), non era<br />
mai venuto in mente a nessuno<br />
prima e bere infusi, sidro e<br />
liquori aromatizzati, era<br />
un’usanza più da paesi nordici.<br />
Ora è “made in Altopiano”.<br />
La bell’idea di portare in tavola<br />
aromi e prodotti locali<br />
spiegandone <strong>le</strong> caratteristiche<br />
e <strong>le</strong> peculiarità crea cultura del<br />
territorio, apporta educazione<br />
Acconciatura e trucco<br />
da sposa e da sera<br />
Trattamenti<br />
tricologici mirati<br />
Check-up della cute e<br />
del capello<br />
Extension<br />
Manicure<br />
Accessori moda<br />
Bigiotteria<br />
Via J.SCAJARO<br />
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Te<strong>le</strong>fono:<br />
0424 463694<br />
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Cute e Capelli<br />
16<br />
alimentare, fa aggregazione e<br />
nel modo più piacevo<strong>le</strong>: con <strong>le</strong><br />
gambe sotto la tavola! Tutte <strong>le</strong><br />
iniziative hanno carattere<br />
amatoria<strong>le</strong>, tranne a tutt’oggi<br />
un piccolo commercio di patate<br />
e fagioli sec<strong>le</strong>n (secchi) e un<br />
domani, quando <strong>le</strong> 400 piante da<br />
frutto saranno produttive, me<strong>le</strong><br />
e pere. La vendita avverrà in un<br />
modo del tutto particolare, come<br />
ci spiega Antonio Cante<strong>le</strong>: la gente<br />
visiterà l’orto, girerà per il frutteto,<br />
si intratterrà, porrà domande,<br />
riceverà consigli e alla fine,<br />
staccherà da sé dagli alberi i frutti<br />
di suo gradimento. Questo sì è<br />
un self-service! Un paio di<br />
ricettine, a questo punto non guastano,<br />
tenendo presente che oltre<br />
ai fiori e al<strong>le</strong> erbe, anche il<br />
sidro, <strong>le</strong> gelatine e marmellate, il<br />
maraschino, il cassis, il rosolio,<br />
che vengono serviti in tavola,<br />
sono prodotti dalla famiglia<br />
Cante<strong>le</strong>. Le cene sono parte integrante<br />
dei corsi di erboristeria,<br />
che i Cante<strong>le</strong> tengono da parecchi<br />
anni e dei quali molti, sia quassù<br />
che in pianura, han avuto esperienza<br />
diretta. Ma, com’è nato<br />
l’amore per <strong>le</strong> erbe? Antonio<br />
non vo<strong>le</strong>ndo rassegnarsi ai dettami<br />
della medicina tradiziona<strong>le</strong>,<br />
ha cercato strade alternative.<br />
Già 30 anni fa, ha iniziato a interessarsi<br />
di cure naturali e... non<br />
ha più smesso. Risultato? Un fisico<br />
scattante e neanche una<br />
ruga in viso, nè per Antonio né<br />
per Giovanna!<br />
Beppa Rigoni Scit
CULTURA<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
Il ritorno al cinema di Olmi<br />
La pellicola, dedicata al tema dell’immigrazione, vede<br />
protagonista un prete a contatto con gli immigrati clandestini<br />
Ermanno Olmi è tornato<br />
sui suoi passi. Olmi, che<br />
ha ritirato due anni fa al<br />
Festival di Venezia il Leone<br />
d’oro alla carriera,<br />
torna al cinema dopo il<br />
documentario Terra Madre.<br />
Dopo aver manifestato<br />
l’intenzione di lasciare<br />
il mondo della<br />
fiction per dedicarsi solo<br />
ai documentari, il maestro<br />
ha dichiarato che a metà<br />
ottobre inizierà <strong>le</strong> riprese<br />
della sua nuova opera, intitolata<br />
“Il villaggio di car-<br />
tone”. La pellicola tratterà<br />
il tema dell’immigrazione<br />
e vedrà protagonista un<br />
sacerdote a contatto con<br />
gli immigrati clandestini. Il<br />
film narra dell’incontro tra<br />
due culture e varie etnie,<br />
quella africana e quella europea.<br />
Il lungometraggio<br />
sarà realizzato interamente<br />
in Puglia. Faranno parte<br />
del cast attori importanti, di<br />
cui al momento non si conoscono<br />
ancora i nomi.<br />
L’ultima apparizione mondana<br />
del Maestro è stata<br />
durante la presentazione<br />
del film “Dieci Inverni” al<br />
Cinema Lux Asiago nell’ambito<br />
della serata<br />
“Aspettando Venezia”,<br />
dove il nostro illustre concittadino<br />
ha concluso la<br />
serata recensendo la pellicola<br />
e incantando la platea<br />
con <strong>le</strong> sue paro<strong>le</strong>, rendendo<br />
omaggio al regista<br />
Va<strong>le</strong>rio Mieli e alla protagonista<br />
del film Isabella<br />
Ragonese, madrina del<br />
Festival di Venezia 2010.<br />
Davide Degiampietro<br />
Da sinistra l’attrice e madrina del Festival di Venezia 2010 Isabella Ragonese, il direttore<br />
Marco Mul<strong>le</strong>r ed il regista Ermanno Olmi<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Un premio <strong>le</strong>tterario dedicato<br />
allo scrittore Mario Rigoni Stern<br />
Costituito ad Asiago il Comitato organizzatore. Due sezioni: saggistica e narrativa<br />
Si è tenuta nel Municipio di<br />
Asiago giovedì 9 settembre<br />
l’assemb<strong>le</strong>a per la costituzione<br />
del Comitato organizzatore<br />
del Premio Letterario<br />
multilingue del<strong>le</strong> Alpi dedicato<br />
alla memoria dello scrittore<br />
asiaghese Mario Rigoni<br />
Stern. Un’iniziativa per la<br />
qua<strong>le</strong> Asiago e Trento si trovano<br />
a lavorare insieme e che<br />
vuol essere d’ampio respiro<br />
interessando tutte <strong>le</strong> nazioni<br />
dell’arco alpino. Il tema su<br />
cui dovranno vertere i lavori<br />
che parteciperanno al concorso<br />
sarà infatti quello della<br />
montagna in genera<strong>le</strong> e della<br />
vita in montagna. Del Comitato<br />
fanno inizialmente parte<br />
la famiglia di Mario Rigoni<br />
Stern, il Comune di Asiago,<br />
la Provincia di Trento, il Comune<br />
di Riva del Garda, la<br />
Riva del Garda Fiere e Congressi,<br />
la Federcaccia, Ars<br />
Venandi, il Museo degli usi e<br />
costumi di San Miche<strong>le</strong><br />
all’Adige. Alla costituzione<br />
era comunque presente con<br />
un suo de<strong>le</strong>gato la Regione<br />
Veneto che ha già dato la<br />
propria adesione e<br />
formalizzerà la propria partecipazione<br />
con un’apposita<br />
delibera nei prossimi giorni.<br />
Il concorso si articola in due<br />
sezioni: narrativa e saggistica,<br />
ciascuna del<strong>le</strong> quali sarà a<br />
cadenza bienna<strong>le</strong>. Si parte<br />
l’anno prossimo con la<br />
saggistica e relativa<br />
17<br />
premiazione, mentre nel 2012<br />
sarà la volta dei racconti.<br />
Due anche <strong>le</strong> giurie del<strong>le</strong> quali<br />
faranno rispettivamente<br />
parte: per la narrativa,<br />
Fernando Bandini, Eraldo<br />
Affinati, Marie He<strong>le</strong>n Angeli,<br />
Margherita De Toma e<br />
Paolo Rumiz; per la<br />
saggistica, Ilvo Diamanti,<br />
Mario Isnenghi, Jon Mathieu,<br />
Giovanni Kezich e Innocenzo<br />
Cipol<strong>le</strong>tta. Ai vincitori del<strong>le</strong><br />
due sezioni andrà un premio<br />
di 10 mila euro ciascuno. A<br />
breve verrà diramato il primo<br />
bando che riguarderà<br />
dunque il premio per la<br />
saggistica.<br />
Stefania Longhini<br />
“Vedere lo spiraglio”: in un libro tanti ritagli di vita vissuta<br />
E’ stato presentato, sabato 11 settembre, nella suggestiva cornice<br />
della chiesetta di Santa Margherita a Castel<strong>le</strong>tto di Rotzo<br />
il libro “Vedere lo spiraglio” di Edoardo Sartori. Per l’occasione,<br />
allietata dalla voce di Mario Fabris, che ha proposto canzoni<br />
senza tempo quali “Una miniera” e “Terra straniera”, sono<br />
intervenuti, coordinati dal nostro direttore Stefania Longhini,<br />
oltre all’autore, Azar Tavassoli, direttore della rivista Infoveneto<br />
e Francesco Binotto dell’Associazione Volontari della Libertà.<br />
Vi proponiamo di seguito l’esaustivo e significativo intervento<br />
di Azar Tavassoli:<br />
Edoardo Sartori ha sentito esplodere nel suo mondo interiore<br />
il bisogno di farsi ascoltare, abbandonando pertanto<br />
il si<strong>le</strong>nzio e raccontandosi così al suo pubblico. I diversi<br />
capitoli, che formano il suo libro, riconducono ad una<br />
rassegna di esperienze, attraverso <strong>le</strong> quali lui vorrebbe<br />
dimostrare come si può uscire da una<br />
condizione di depressione; l’autore ha<br />
scelto e<strong>le</strong>menti paradigmatici che permettano<br />
di vedere, il tracciarsi della<br />
luce laddove si è avvolti nel buio.<br />
Edoardo, a tal proposito, scrive: “Purtroppo<br />
ho vissuto un brutto periodo,<br />
subito dopo <strong>le</strong> mie dimissioni dalla carica<br />
di Sindaco e il mio successivo<br />
pensionamento: una fase di disinteresse<br />
tota<strong>le</strong> verso la vita attiva e di forte apatia,<br />
prossima allo stato depressivo, che<br />
cominciava progressivamente ad assumere<br />
dei contorni preoccupanti”. Davanti<br />
a questo, come si può reagire?<br />
Sartori ha delineato due strade: la pri-<br />
ma, affrontare e combattere, la seconda prendere <strong>le</strong> distanze<br />
ed allontanarsi. A proposito farei del<strong>le</strong> considerazioni:<br />
lo scontro diretto col prob<strong>le</strong>ma può portare a vincere sul<br />
campo, con la forza di volontà, o a perdere, dovendo affrontare<br />
la sconfitta. Questo approccio è a mio parere positivo<br />
perché rimanda ad un atteggiamento dinamico e che,<br />
aldilà della vittoria o del fallimento, conduce comunque<br />
alla crescita e alla maturazione persona<strong>le</strong>. La seconda strada<br />
consiste, invece, nella decisione di allontanarsi dallo<br />
spazio in cui si svolgono i conflitti; in questo rientra l’iniziativa<br />
di Edoardo Sartori di andare in Tagikistan. Anche<br />
questo è un percorso virtuoso e a dimostrazione di ciò faccio<br />
un esempio: prendo una penna, avvicinandola all’occhio,<br />
posandola sul naso, con difficoltà posso distinguere<br />
che è una penna ma allontanandola e appoggiandola su<br />
un tavolo, ad una certa distanza dagli occhi, posso osservare<br />
bene la sua forma e riuscire a individuare la sua<br />
funzione. In questo modo, nella catena dei ricordi presenti<br />
nella memoria dello scrittore, si allacciano altri eventi<br />
significativi della sua vita come quelli contenuti nei tre<br />
racconti <strong>le</strong>gati all’universo dell’emigrazione: questi sono<br />
fenomeni sociali che hanno segnato la vita di molte persone<br />
della nostra regione. Ma questo, inoltre, è anche il<br />
viaggio in Tagikistan dell’autore il qua<strong>le</strong>, tracciando questo<br />
percorso in mezzo al<strong>le</strong> difficoltà di questo paese, è<br />
riuscito a vedere con nuove prospettive ciò che prima lo<br />
affliggeva. Infatti, nel confrontarsi con <strong>le</strong> difficili condizioni<br />
di vita di altre persone, ha potuto constatare il peso<br />
minore posseduto dal suo prob<strong>le</strong>ma. Si può adesso fare<br />
questa citazione: “Ogni essere umano è una <strong>le</strong>zione per<br />
un altro, un testo aperto alla possibilità di inventare<br />
nuove realtà”. Pertanto, l’impronta di Edoardo<br />
Sartori rimane nei suoi racconti.<br />
Concludo dicendo che Edoardo Sartori ha<br />
sempre ribadito il suo amore per la scrittura e che,<br />
per lui, scrivere equiva<strong>le</strong> a vivere; ecco, allora,<br />
che questa energia propulsiva, questo impulso origina<strong>le</strong>,<br />
gli hanno permesso di guardare indietro e,<br />
contemporaneamente, ripromettersi di ricominciare<br />
e andare avanti. Questo atteggiamento è meritevo<strong>le</strong><br />
di molta ammirazione. Vi invito quindi a condividere<br />
la bel<strong>le</strong>zza e la lucidità della scrittura di<br />
questi ritagli di vita vissuta, attraverso i quali il<br />
narratore intravvede uno spiraglio, si confronta e<br />
riconosce se stesso negli altri.<br />
Azar Tavassoli
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
“Qualità ad alta quota”e<br />
tanto lavoro, questi gli<br />
ingredienti del successo del<br />
Salumificio San Domenico<br />
Dopo il formaggio, prodotto tipico<br />
per eccel<strong>le</strong>nza del<strong>le</strong> nostre<br />
zone, il posto d’onore a<br />
tavola spetta ai salumi:<br />
sopresse, salami, salsicce e<br />
cotechini in particolare, da<br />
sempre presenti sulla tavola<br />
dei montanari e molto apprezzati<br />
dai turisti. Fino a qualche<br />
decennio fa era abitudine diffusa<br />
al<strong>le</strong>vare il maia<strong>le</strong> e farsi<br />
in casa i salumi, tradizione<br />
che è andata via via scomparendo.<br />
E’ stata questa constatazione<br />
ad ispirare alla fine<br />
degli anni ‘70 i fratelli Basso a<br />
dare il via a un’attività artigiana<strong>le</strong><br />
per la produzione di<br />
insaccati. Giuliano, dopo aver<br />
lavorato per 8 anni in salumifici<br />
di pianura propose al fratello<br />
Gian Pietro di mettersi in proprio<br />
e fondare il Salumificio S.<br />
Domenico, iniziando l’attività<br />
presso un piccolo stabi<strong>le</strong> della<br />
casa paterna. “Fin dagli inizi<br />
– commenta oggi Gian Pietro<br />
– abbiamo puntato sulla<br />
qualità e non sulla quantità,<br />
priorità assoluta per tutte <strong>le</strong><br />
fasi del nostro lavoro: scelta<br />
del<strong>le</strong> carni, metodi di lavorazione,<br />
servizio offerto”. I primi<br />
anni non sono stati facili, ma<br />
poi il tempo ha dato loro ragione,<br />
tanto che c’è stata la necessità<br />
di ingrandirsi, costruendo<br />
il capannone su tre piani<br />
che ospita l’azienda dal 1993.<br />
Ogni settimana vengono lavorati<br />
circa cinquanta quintali di<br />
carne suina di prima qualità<br />
che arrivano dagli al<strong>le</strong>vamenti<br />
del mantovano, e vengono se-<br />
zionati, macinati, lavorati,<br />
insaccati e messi ad asciugare<br />
nei reparti di stagionatura:<br />
giusto per dare qualche dato,<br />
la produzione settimana<strong>le</strong> è di<br />
circa duemila salami (dai 20<br />
ai 25 quintali), mentre di<br />
sopresse, pezzo “forte” del<br />
salumificio, ne vengono prodotte<br />
quasi cinquecento ogni<br />
quindici giorni, di cui quattrocento<br />
“formato famiglia” e un<br />
centinaio di grandi. “Oggi la<br />
gente preferisci prodotti più<br />
morbidi – dice Gian Pietro –<br />
e i tempi di stagionatura sono<br />
di un mese per i salami, e circa<br />
tre per <strong>le</strong> sopresse.” Al<br />
Salumificio si producono poi<br />
cotechini, salsicce, pancetta,<br />
coppa, speck, wurstel, e altri<br />
prodotti. Il San Domenico inoltre,<br />
fornendo alberghi e ristoranti<br />
ha deciso poi di introdurre<br />
anche il catering, in modo<br />
da dare un servizio più comp<strong>le</strong>to<br />
alla clientela. Le consegne<br />
dirette avvengono<br />
in tutto<br />
l’Altopiano e nella vicina<br />
pianura, ma i<br />
prodotti, attraverso i<br />
grossisti vengono distribuiti<br />
in tutto il<br />
Veneto e nel<strong>le</strong> altre<br />
regioni del nord Italia.<br />
Sono sei i dipendenti<br />
attualmente<br />
impiegati nel<br />
salumificio, inoltre a<br />
fianco di Gian Pietro<br />
ci sono i suoi familiari:<br />
il figlio Danie<strong>le</strong>,<br />
che, dopo essersi<br />
diplomato ragioniere<br />
segue sia l’amministrazione<br />
che la distribuzione,<br />
e la moglie<br />
Antonella, men-<br />
tre Katia, la figlia più giovane<br />
sta ancora studiando. Il successo<br />
attua<strong>le</strong> dell’azienda,<br />
che si deve in primis alla qualità<br />
dei prodotti, va ricondotto<br />
anche all’impegno e alla ferrea<br />
volontà di “non mollare”<br />
della famiglia Basso, che ha<br />
saputo affrontare, dopo <strong>le</strong><br />
prob<strong>le</strong>matiche dei primi anni<br />
derivate dall’avvio praticamente<br />
dal nulla di una nuova attività,<br />
anche <strong>le</strong> dolorose vicende<br />
familiari, che hanno visto la prematura<br />
scomparsa di Giuliano<br />
nel 1999, e, due anni successivi,<br />
un gravissimo incidente<br />
strada<strong>le</strong> accorso a Gian<br />
Pietro. Per lui, dopo due mesi<br />
La sagra del sedano<br />
di Rubbio<br />
dimostra come<br />
l’impegno e la<br />
dedizione di un<br />
piccolo paese<br />
possa riuscire a<br />
valorizzare un<br />
prodotto tanto<br />
semplice quanto<br />
comune come lo<br />
è il sedano. Anche<br />
se, e questo<br />
va detto, la bontà<br />
dell’ortaggio<br />
che si coltiva a<br />
Rubbio è davvero<br />
superiore rispetto a quella<br />
del sedano che cresce altrove.<br />
Un prodotto che da umi<strong>le</strong><br />
può diventare nobi<strong>le</strong>, come ha<br />
sottolineato il sindaco di<br />
Conco, Graziella Stefani, durante<br />
la 12^ serata<br />
enogastronomica del sedano<br />
bianco di Rubbio organizzata<br />
dal Rubens. Artefice di questa<br />
trasformazione è stata<br />
la giovanissima cuoca<br />
Cecilia, “Ceci” per i<br />
famigliari e i clienti<br />
affezionati. Sorprendente<br />
la varietà di proposte<br />
con cui ha presentato<br />
il protagonista assoluto<br />
della cena, partendo<br />
dagli stuzzichini<br />
assaporati al banco con<br />
di coma, c’è stato un intero<br />
anno trascorso all’ospeda<strong>le</strong> di<br />
Vicenza, al qua<strong>le</strong> sono seguiti<br />
anni di <strong>le</strong>nto e diffici<strong>le</strong><br />
recupero e riabilitazione, mentre<br />
la gestione dell’azienda ricadeva<br />
su sua moglie<br />
Antonella. “E’ stata molto dura<br />
– dice Antonella – ho dovuto<br />
capire innanzitutto<br />
come si svolgeva il<br />
lavoro in tutti i suoi<br />
aspetti, per fortuna<br />
Diego, il nostro dipendente<br />
più “anziano”<br />
grazie alla sua<br />
esperienza mi ha<br />
dato un sostegno<br />
fondamenta<strong>le</strong>”.<br />
Antonella, dal fisico<br />
esi<strong>le</strong>, ha dimostrato<br />
in quei dolorosi<br />
frangenti di<br />
avere però due<br />
“grosse spal<strong>le</strong>”, perché tra<br />
figli piccoli, marito all’ospeda<strong>le</strong><br />
e azienda da far funzionare,<br />
ha trovato la forza di<br />
districarsi e andare avanti.<br />
Per Gian Pietro poi, oltre<br />
alla famiglia, proprio il lavoro<br />
è stato uno sprone nel tener<br />
duro e affrontare <strong>le</strong> lunghe<br />
cure riabilitative che gli<br />
hanno permesso di tornare<br />
a lavorare nell’azienda fon-<br />
l’aperitivo, passando poi per<br />
antipasti, primi, secondo e<br />
dessert, con abbinamenti e<br />
cotture che hanno offerto un<br />
panorama su passato (la semplicità<br />
del prodotto), presente<br />
(l’abbondanza dei prodotti alimentari)<br />
e futuro (lasciando<br />
spazio all’immaginario) del<br />
sedano in cucina. Il tutto pre-<br />
Gian Pietro, Antonella<br />
e Danie<strong>le</strong> Basso<br />
data con il fratello. Il nome<br />
che si è fatto il Salumificio<br />
in questi anni, sia in<br />
Altopiano che in pianura, è<br />
il frutto dunque del lavoro<br />
duro e responsabi<strong>le</strong> di tante<br />
persone, oltre che dell’impegno<br />
nell’ offrire prima<br />
di tutto la qualità, garantita<br />
oltre che dai controlli settimanali<br />
dei preposti addetti<br />
dell’Ulss, anche da analisi<br />
sentato con fantasia<br />
e creatività, ma<br />
senza mai eccedere<br />
nell’immagine<br />
a discapito del gusto.<br />
Ci piace scoprire<br />
ogni tanto alcuni<br />
di questi artisti<br />
altopianesi dei<br />
fornelli, e singolare<br />
in questo caso<br />
è che la<br />
ventitreenne Ceci<br />
si sia dedicata alla<br />
cucina tre anni fa,<br />
dopo essersi<br />
diplomata in tutt’altro.<br />
“Avevo tante idee per la<br />
testa – racconta- come studiare<br />
l’ing<strong>le</strong>se, visitare la Spagna,<br />
o dedicarmi agli studi universitari.<br />
Alla fine invece ho deciso<br />
di fermarmi per aiutare i<br />
miei genitori nella loro attività,<br />
iscrivendomi nel contempo all’Istituto<br />
alberghiero sera<strong>le</strong> di<br />
Castelfranco, dove sto frequentando<br />
il terzo anno. Mi<br />
tengo informata sull’evoluzione<br />
della cucina<br />
<strong>le</strong>ggendo libri specializzati<br />
e mi piace<br />
ispirarmi ai prodotti di<br />
stagione nella scelta<br />
dei piatti, ma ho una<br />
predi<strong>le</strong>zione particolare<br />
per la pasticceria, dove<br />
riesco davvero a sbiz-<br />
18<br />
mensili proprie<br />
su tutti i prodotti.<br />
E <strong>le</strong> soddisfazioni<br />
non mancano.“Stamattina<br />
– racconta<br />
infine Antonella<br />
– ci ha chiamato<br />
un signore<br />
dalla Lombardia,<br />
dicendo<br />
che al suo ritorno<br />
dal<strong>le</strong> vacanze in Altopiano<br />
si era portato a casa i nostri<br />
salumi e chiedendoci, visto<br />
che li aveva apprezzati molto,<br />
se potevano spedirgliene<br />
a casa: non è raro che ci<br />
capitino richieste del genere,<br />
che purtroppo non possiamo<br />
accontentare, ma<br />
che comunque ci fanno davvero<br />
piacere”.<br />
Silvana Bortoli<br />
Sedano protagonista incontrastato della<br />
tavola per la 12^ serata enogastronomica<br />
proposta dal Rubens di Rubbio<br />
zarrirmi. Fare la cuoca è molto<br />
impegnativo, ma in compenso<br />
è un lavoro che gratifica<br />
molto”. Gratificazioni arrivate<br />
puntuali anche dopo la serata<br />
dedicata al sedano, davvero<br />
ben riuscita grazie all’impegno<br />
di tutta la famiglia Cortese: <strong>le</strong><br />
sorel<strong>le</strong> e il fratello di Cecilia, e<br />
i suoi genitori Raffae<strong>le</strong> e<br />
Marisa. Il discreto sottofondo<br />
del piano bar con Lucio e Raffaella<br />
e la poesia dedicata al<br />
sedano decantata dal suo autore<br />
Orazio Chierico Da Schio,<br />
hanno comp<strong>le</strong>tato l’atmosfera<br />
raffinata e familiare al tempo<br />
stesso che la serata ha saputo<br />
offrire. Silvana Bortoli
La musica è uno degli e<strong>le</strong>menti<br />
tipici di questo nostro tempo,<br />
un “ambiente” in cui molti,<br />
ed i giovani in particolare,<br />
sono immersi quasi a tempo<br />
pieno, anche se, molto spesso,<br />
ne sono solo dei fruitori,<br />
soggetti che la subiscono<br />
senza esserne partecipi, senza<br />
poter disporre di quella<br />
“marcia in più” che, come usava<br />
a mo’ di motto l’amico<br />
Mario Porto, che la musica sa<br />
e può dare nella vita di tutti<br />
noi. Nel 1997, grazie all’iniziativa<br />
di alcuni volonterosi genitori<br />
e alla disponibilità di alcuni<br />
maestri, nel l’intento di diffondere<br />
una cultura musica<strong>le</strong><br />
nel territorio dei comuni di<br />
Asiago, Gallio, Roana, Foza,<br />
Rotzo, Conco, è nata l’Associazione<br />
Cultura<strong>le</strong> Altopiano<br />
“Scuola di Musica” con l’obiettivo<br />
di promuovere l’educazione<br />
e la sensibilizzazione della<br />
musica sotto i suoi più diversi<br />
aspetti: didattico – ludico – storico<br />
cultura<strong>le</strong> – artistico, diffondendo<br />
e divulgando lo studio e<br />
la passione per la musica, classica,<br />
moderna e contemporanea,<br />
organizzando corsi di formazione<br />
musica<strong>le</strong>, con sede in<br />
Asiago. L’Associazione (senza<br />
fini di lucro), presieduta da<br />
Mario Porto e con Sandra<br />
Lazzaretti nella veste di instan-<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
La Scuola di Musica diventa A.M.A.<br />
Costituita l’Associazione Musica Altopiano Asiago che prosegue l’attività musica<strong>le</strong> iniziata<br />
da Mario Porto e il suo gruppo all’insegna della continuità. I corsi inizieranno il 4 ottobre<br />
cabi<strong>le</strong> “motore a 360 gradi” e<br />
Marta Pettenò come preziosa<br />
collaboratrice, in tutti questi<br />
anni ha svolto una preziosissima<br />
attività di tipo educativo, socia<strong>le</strong><br />
e cultura<strong>le</strong>, proponendo<br />
annualmente numerosi corsi individuali<br />
di strumento, corsi<br />
col<strong>le</strong>ttivi di teoria solfeggio e<br />
di musica d’insieme, e collaborando<br />
all’organizzazione di concerti<br />
o di eventi culturali attinenti<br />
alla musica; un’attività fitta<br />
e seria che ha permesso di<br />
conseguire ottimi risultati sia<br />
dal punto di vista qualitativo<br />
dei ragazzi (oltre un centinaio)<br />
che hanno partecipato ai corsi<br />
che per presenza e serietà e creando<br />
un clima di entusiasmo sia<br />
fra i corsisti che nel<strong>le</strong> famiglie e<br />
negli stessi insegnanti. Ma<br />
Intervista con Artemusica<br />
A Roana passione e desiderio di cultura<br />
Nei giorni scorsi si sono concluse <strong>le</strong> attività estive dell’associazione<br />
Artemusica di Roana.<br />
Con Cristina Pulga, fondatrice di Artemusica ed anima del<strong>le</strong> attività<br />
proposte dall’associazione, e con Davide Apolloni, insegnante<br />
e storico dell’arte che da tempo collabora con Artemusica<br />
e si occupa dei Martedì dell’arte, facciamo un bilancio della<br />
stagione.<br />
Concerti, corsi di perfezionamento, martedì dell’arte. Queste<br />
sono solo alcune del<strong>le</strong> attività che vi hanno tenuti impegnati<br />
durante l’estate. Come è andata? “Siamo soddisfatti dei risultati<br />
ottenuti, anche grazie alla collaborazione con il Comune di Roana,<br />
la Parrocchia e la Pro Loco di Roana - afferma Cristina Pulga - Da<br />
metà luglio a fine agosto abbiamo proposto ben 19 concerti di<br />
musica classica e contemporanea, in tutte <strong>le</strong> frazioni del Comune<br />
(con la collaborazione del<strong>le</strong> rispettive Parrocchie e Pro Loco),<br />
tutti gratuiti e con una grande partecipazione di pubblico. I corsi<br />
di perfezionamento, tenuti da docenti di fama, sono stati cinque,<br />
hanno coinvolto numerosi studenti, provenienti da vari Conservatori<br />
italiani e desiderosi di migliorare e perfezionarsi nello studio<br />
della musica in un clima familiare ma anche stimolante e decisamente<br />
motivante. Roana è diventata un punto di riferimento sia per<br />
gli allievi e che per i maestri che tornano sull’Altopiano con grande<br />
piacere, considerandolo un luogo idea<strong>le</strong> per studiare”.<br />
Artemusica propone al suo pubblico concerti di artisti di rilievo -<br />
Luciani, Motter<strong>le</strong>, Vincenzi, Zadra, Righini, Maini, solo per citarne<br />
alcuni - ma lascia un notevo<strong>le</strong> spazio ai giovani.<br />
“I giovani ta<strong>le</strong>nti che si sono avvicendati sul palco, studiano con<br />
passione, si dedicano alla musica con impegno e dedizione e si meritano<br />
lo spazio che abbiamo voluto dare loro. In un panorama desolante<br />
e poco motivante come quello che è offerto a volte dalla tv, è<br />
importante poter fornire del<strong>le</strong> alternative: i ragazzi devono avere del<strong>le</strong><br />
occasioni che trovino <strong>le</strong> loro radici nello studio e nell’impegno. Il<br />
pubblico ha dimostrato di apprezzare questa nostra scelta: la partecipazione<br />
ai concerti è stata nutrita ed entusiasta non solo quando si è<br />
trattato di assistere all’esibizione di artisti affermati, ma anche quando<br />
sul palco sono saliti giovani sconosciuti, ma di grande bravura”.<br />
Si può dire che il pubblico di Artemusica si senta in un ambiente<br />
familiare quando assiste ai vostri concerti o al<strong>le</strong> vostre attività?<br />
“Credo sia più giusto dire che il pubblico non solo assiste ma anche<br />
partecipa al<strong>le</strong> attività che proponiamo. Il clima è sicuramente familiare:<br />
è possibi<strong>le</strong> parlare con gli artisti, scambiare opinioni e commenti con<br />
persone che amano generi musicali differenti ma che sono disponibili<br />
allo scambio e al confronto. Quello che però vorrei sottolineare è la<br />
com’è nella logica del<strong>le</strong> cose,<br />
queste persone, al<strong>le</strong> quali va rivolto<br />
un sentitissimo grazie per<br />
il preziosissimo lavoro svolto in<br />
tutto questo tempo creando una<br />
solida struttura di persone, rapporti<br />
e fiducia, hanno sentito il<br />
bisogno di “staccare la spina”,<br />
avvertendo una più che giustificata<br />
stanchezza ed una necessità<br />
che a sospingere la barca<br />
arrivino forze fresche, una nuova<br />
brezza per far sì che <strong>le</strong> ve<strong>le</strong> di<br />
questo che è diventato un vascello<br />
possa navigare proficuamente<br />
verso mete sempre nuove<br />
e più ambiziose. E così che,<br />
come l’araba fenice che risorge<br />
dal<strong>le</strong> sue ceneri, è stata costituita<br />
proprio nel<strong>le</strong> scorse settimane<br />
la nuova «Associazione<br />
Musica Altopiano Asiago –<br />
A.M.A.», che ha preso in mano<br />
l’eredità lasciata da Mario Porto<br />
e dal suo “equipaggio” per<br />
portare avanti l’attività sulla<br />
stessa lunghezza d’onda ma<br />
con una nuova veste, un nuovo<br />
logo e la voglia di far crescere<br />
ulteriormente in modo<br />
serio e responsabi<strong>le</strong> questa realtà.<br />
Scopo dell’Associazione ,<br />
come riassunto nello statuto:<br />
“E’ quello di trasmettere<br />
l’amore per la cultura musica<strong>le</strong><br />
ed artistica come valore fondante<br />
per la formazione e<br />
l’educazione del singolo individuo,<br />
come bene socia<strong>le</strong> e col<strong>le</strong>ttivo<br />
di maturazione e crescita<br />
umana e civi<strong>le</strong>, come motivo<br />
di aggregazione, di arricchimento<br />
e di libera espressione<br />
della col<strong>le</strong>ttività”. Il Con-<br />
grande attenzione che vedo nel pubblico, il desiderio e la disponibilità<br />
a lasciarsi coinvolgere nell’ascolto. I concerti che abbiamo offerto<br />
durante l’estate hanno spaziato tra generi musicali diversi: dal barocco<br />
agli autori contemporanei, dai lieder alla musica da camera. In un<br />
contesto del genere, credo sia superato il concetto di “musica che<br />
piace” e di “musica che non piace”, e che sia più giusto parlare della<br />
passione e del coinvolgimento che un bravo musicista sa creare nel<br />
pubblico che lo ascolta. Abbiamo riscontrato un gran desiderio di<br />
conoscere e di apprendere”.<br />
Anche i Martedì dell’arte, dunque, hanno riscosso grande successo.<br />
“Questo è il quarto anno - afferma Davide Apolloni - e l’interesse del<br />
pubblico non cala, ma si rafforza. Nonostante il brutto tempo, i nostri<br />
pomeriggi d’arte hanno sempre visto la sala Santa Giustina piena di<br />
persone attente ed interessate. Vari gli argomenti trattati: autori notissimi<br />
al grande pubblico, come Caravaggio, ma anche tematiche poco<br />
note, come quella della decorazione a grottesche con la presentazione<br />
del volume di A<strong>le</strong>ssandra Zamperini, e devo dire che l’interesse del<br />
pubblico è sempre stato vivo e costante. Artemusica si è finora occupata<br />
di arti figurative e di musica, ma non tralascia la <strong>le</strong>tteratura e i libri.<br />
Gli anni scorsi avevamo realizzato gli “Aperitivi d’autore” durante i<br />
quali sono stati presentati, con la partecipazione degli scrittori, alcuni<br />
libri <strong>le</strong>gati al<strong>le</strong> nostre zone, ma per quest’anno avevamo in mente di<br />
fare qualcosa di nuovo: vo<strong>le</strong>vamo concentrare la nostra attenzione<br />
non sull’autore, ma sul <strong>le</strong>ttore.”<br />
siglio Direttivo è composto<br />
da A<strong>le</strong>ssandro Pretto (presidente),<br />
dal vice-presidente<br />
Cesare Pivotto e dai consiglieri<br />
Giancarlo Tol<strong>le</strong>ro,<br />
Fabio Carollo, Chiara<br />
Barbierato, Silvia Borgo e<br />
Luca Baù; lo statuto contempla<br />
altresì, accanto ai soci<br />
ordinari, anche <strong>le</strong> figure di<br />
soci collaboratori o sostenitori,<br />
aprendo così <strong>le</strong> porte a<br />
tutti coloro che, pur senza<br />
vo<strong>le</strong>r impegnarsi direttamente<br />
nella vita associativa, vogliono<br />
dare il loro contributo.<br />
Da segnalare inoltre che è<br />
stata avviata la collaborazione<br />
con l’Accademia Musica<strong>le</strong> di<br />
Schio e che, dopo quest’anno<br />
di preparazione, potrà essere<br />
possibi<strong>le</strong> anche accede ai corsi<br />
professionali convenzionati<br />
con il Conservatorio “Arrigo<br />
Pedrollo” di Vicenza. Lunedì 20<br />
settembre, si terrà la presentazione<br />
ufficia<strong>le</strong> dell’Associazione<br />
e del nuovo anno (ore 20,30<br />
presso <strong>le</strong> Scuo<strong>le</strong> E<strong>le</strong>mentari<br />
“M. Ortigara” di Asiago). Nel<br />
corso della serata verranno raccolte<br />
<strong>le</strong> iscrizioni per il nuovo<br />
anno che avrà inizio il 4 ottobre<br />
sia con corsi individuali (arpa,<br />
batteria, basso e<strong>le</strong>ttrico, canto<br />
classico e moderno, chitarra<br />
acustica classica e<strong>le</strong>ttrica jazz e<br />
blues, contrabbasso, fisarmoni-<br />
19<br />
ca, flauto dolce e traverso, organo,<br />
percussioni, pianforte<br />
classico e moderno, tromba, tastiere<br />
sassofono e violino) che<br />
col<strong>le</strong>ttivi (musica d’insieme,<br />
propedeutica musical, teoria e<br />
solfeggio) per giovani ed adulti<br />
senza limiti di età. L’Associazione<br />
è aperta a tutte <strong>le</strong> realtà<br />
musicali altopianesi non solo<br />
che riguardano la scuola di<br />
musica, ma anche i gruppi locali,<br />
l’organizzazione di concerti<br />
o eventi particolari… , vuol far<br />
capire, cioè, che intende essere<br />
una struttura elastica, f<strong>le</strong>ssibi<strong>le</strong>,<br />
aperta a molte proposte e<br />
realtà diverse. Per domenica 26<br />
ottobre, intanto, nel Duomo di<br />
Asiago, è in programma un<br />
Concerto d’Organo con A<strong>le</strong>ssandro<br />
Cana<strong>le</strong>, apprezzato<br />
concertista e docente dell’Associazione,<br />
che ha al suo attivo<br />
anche ben 3 CD; nel corso del concerto<br />
verrà inoltre illustrato ai presenti<br />
dal M.o Al<strong>le</strong>grini, con l’ausilio<br />
di immagini dedicate, il funzionamento,<br />
la struttura e <strong>le</strong> caratteristiche<br />
tecniche del prezioso organo<br />
“Ruffatti” del duomo asiaghese,<br />
inaugurato nel 2007 dopo un’attenta<br />
opera di restauro ed ampliamento.<br />
(per informazioni ed iscrizioni<br />
tel. 345.5711360, sito web<br />
www.scuoladimusicasiago.it)<br />
Cesare Pivotto<br />
Un cambio di prospettiva deciso, che avere tradotto nella “Piccola<br />
merenda <strong>le</strong>tteraria”. Come lo avete realizzato? “Non vo<strong>le</strong>vamo<br />
avere uno scrittore-ospite che raccontasse la sua ultima fatica, ma<br />
abbiamo preferito tanti <strong>le</strong>ttori-ospiti (e, come a dei veri ospiti, sono<br />
stati offerti thè e dolce) che raccontassero un libro interessante, o<br />
che semplicemente avessero voglia di ascoltare una storia e, magari,<br />
di farsi incuriosire da una trama intrigante. Per prendere in<br />
prestito l’espressione coniata al momento da un’amica, si è trattato<br />
di una sorta di “filò <strong>le</strong>tterario”: molti hanno raccontato o <strong>le</strong>tto<br />
brevi brani di libri, tutti hanno ascoltato, commentato, in un clima<br />
davvero familiare”. E sempre ad un libro è <strong>le</strong>gato lo spettacolo che<br />
avete realizzato il 18 agosto scorso presso il laghetto di Roana.<br />
Questa volta avete scomodato un grande tra i grandi: Ariosto.<br />
“Proprio così - dice Cristina Pulga - Ci siamo ispirati al<strong>le</strong> vicende<br />
dell’Orlando furioso e abbiamo creato uno spettacolo all’aperto<br />
interamente prodotto da Artemusica”.<br />
Che genere di spettacolo? “Devo dire che non è faci<strong>le</strong> rispondere<br />
a questa domanda - afferma Davide Apolloni - dal momento che<br />
ciò che abbiamo realizzato non rientra in nessun genere preciso ma<br />
è una vera e propria commistione di generi: danza, poesia, teatro,<br />
musica, arte e spettacolo equestre. Le vicende del paladino Orlando<br />
sono state narrate attraverso i versi originali scritti da Ludovico Ariosto<br />
e recitati dalla bravissima attrice triestina Annamaria De Val. Ad essi si<br />
sono accompagnati la musica, i suggestivi bal<strong>le</strong>tti della giovane Giulia<br />
Colombo e <strong>le</strong> immagini di antichi dipinti. A rendere più viva ed emozionante<br />
la storia di Orlando, hanno contribuito poi due cavalieri- Diego<br />
ed Enrico Lazzarotto di “Erik Ranch”- che di volta in volta hanno<br />
vestito i panni di Orlando, Ruggero, Astolfo e Agramante, concludendo<br />
la loro esibizione con un emozionante duello”.<br />
“Un lavoro davvero impegnativo - continua Cristina Pulga - che ha<br />
avuto un grandissimo successo, complice anche la serata davvero<br />
favolosa e il senso di magia e di meraviglia dato dal bosco che ci<br />
circondava. Ci sarebbe stato davvero impossibi<strong>le</strong>, però, realizzare tutto<br />
ciò con <strong>le</strong> nostre uniche forze. La nostra gratitudine va all’Associazione<br />
Alpini, alla Pro Loco di Roana, alla parrocchia di Roana, alla<br />
comunità S.Giovanni Battista e a tante singo<strong>le</strong> persone che, nei modi<br />
più disparati, hanno saputo darci una mano. Il lavoro è stato tanto, ma<br />
anche la soddisfazione”. Parlando dell’anno prossimo, ci sono dei<br />
progetti o del<strong>le</strong> iniziative che potete già anticipare? “Al momento<br />
stiamo lavorando alla stagione inverna<strong>le</strong>. Continueremo con i concerti<br />
in Sala Consiliare in collaborazione con il Comune di Roana e con<br />
ogni probabilità ci sarà una serata artistica con tema natalizio. Per il<br />
resto, qualcosa bol<strong>le</strong> in pentola, ma vedremo...” Nico<strong>le</strong>tta Manfrin
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
IL PARCO “BRIGATA REGINA” TRA STORIA E CULTURA<br />
LOCALE, COMPILAZIONE DI DEPLIANT ILLUSTRATIVI,<br />
GUIDE TURISTICHE ED ARTICOLI GIORNALISTICI “FAI DA TE”<br />
di Mario Basso<br />
Il Parco “Brigata Regina”, con<br />
al suo centro l’omonimo monumento,<br />
è quasi certamente una<br />
del<strong>le</strong> strutture pubbliche di<br />
Asiago più maldestramente ed<br />
erroneamente citate nei servizi<br />
giornalistici di cronaca loca<strong>le</strong>,<br />
nei depliant illustrativi, oppure<br />
nel<strong>le</strong> guide dei Sette Comuni,<br />
che, quasi ogni anno, invadono<br />
il nostro altopiano, specialmente<br />
agli inizi di ogni stagione<br />
turistica estiva o inverna<strong>le</strong>.<br />
In realtà, gli “asiaghesi.doc” e<br />
gli appassionati della storia e<br />
cultura loca<strong>le</strong>, lo hanno sempre<br />
chiamato, per antonomasia, “el<br />
Parco Regina”, senza ulteriori<br />
precisazioni, in quanto storicamente<br />
già evidenti per se stesse,<br />
oppure, “el parco grando”,<br />
per non confonderlo, appunto,<br />
con l’altro, cioè con il “Parco<br />
della Rimembranza”, di dimensioni<br />
minori, ma che ha tutto un<br />
altro significato.<br />
Purtoppo, invece, nel tempo,<br />
esso ha assunto <strong>le</strong> denominazioni<br />
più diverse, quali Parco<br />
“Regina Margherita” oppure<br />
“Regina E<strong>le</strong>na di Savoia”, come<br />
pure, più semplicemente, Parco<br />
“Mil<strong>le</strong>pini”, peccato, però,<br />
che nessuna di queste denominazioni<br />
lo riguardino direttamente.<br />
Ad Asiago, alla Regina<br />
Margherita, nel primo decennio<br />
del novecento, era stata intitolata<br />
una scuola materna, che<br />
tutt’oggi porta ancora il suo<br />
nome.<br />
Nello stesso periodo, con<br />
l’apertura di nuove strade ad<br />
Asiago, alla regina E<strong>le</strong>na, durante<br />
il Regno d’Italia, era stato<br />
precedentemente intitolato,<br />
invece, l’attua<strong>le</strong> Via<strong>le</strong> Matteotti.<br />
Qualcuno, ancora, in varie occasioni,<br />
lo avrebbe chiamato<br />
anche Parco “Mil<strong>le</strong>pini”, confondendo<br />
però il nostro parco<br />
con Villa Benetti, poi Mil<strong>le</strong>pini,<br />
risa<strong>le</strong>nte ai primi anni venti e<br />
già segnalata, con il suo nome<br />
origina<strong>le</strong>, nella prima pianta cittadina,<br />
edita dalla Tipografia<br />
Bonomo nel 1923.<br />
Anni trenta. Parco Brigata Regina visto da Parco<br />
della Rimembranza. A destra Villa Benetti<br />
Successivamente acquistata<br />
dal Comune di Asiago, sul suo<br />
lato meridiona<strong>le</strong> veniva aggiunto<br />
un corpo di fabbrica, parte<br />
in <strong>le</strong>gno e parte in muratura,<br />
progettato dall’Ingegnere comuna<strong>le</strong><br />
Girolamo Girardi, che,<br />
secondo una guida turistica di<br />
Asiago del 1938 (anno XVI e.f.),<br />
veniva denominata:<br />
“RITROVO ALTIPIANO / Parco<br />
Brigata Regina Asiago / Il<br />
più e<strong>le</strong>gante ritrovo mondano<br />
della città / Trattenimenti danzanti<br />
/ Ogni pomeriggio: The<br />
danzante”. Il 24 luglio 1947,<br />
come recita invece il numero<br />
unico dell’Azienda Autonoma<br />
di Soggiorno e Turismo di<br />
Asiago pubblicato il 15 agosto<br />
successivo, oggi I.A.T., il Ritrovo<br />
Altipiano mutava la sua<br />
denominazione in “Mil<strong>le</strong> Pini”,<br />
successivamente più semplicemente<br />
in Dancing Mil<strong>le</strong>pini ed<br />
infine, a partire dai primi anni<br />
settanta, in Playback.<br />
Purtroppo, dopo qualche anno<br />
di attività, <strong>le</strong> porte del mitico<br />
“Mil<strong>le</strong>pini”, all’interno del qua<strong>le</strong>,<br />
tra gli anni cinquanta e sessanta,<br />
attori, cantanti, personaggi<br />
dello sport e dello spettacolo<br />
in genere, all’epoca, al<br />
massimo della loro popolarità a<br />
livello naziona<strong>le</strong>, avevano lasciato<br />
traccia della loro presenza,<br />
si chiudevano per sempre,<br />
iniziando così la sua <strong>le</strong>nta ed inesorabi<strong>le</strong><br />
agonia.<br />
La Biblioteca Civica di Asiago,<br />
a cavallo tra gli anni settanta ed<br />
ottanta, consapevo<strong>le</strong> che il<br />
binomio turismo-cultura oramai<br />
era inscindibi<strong>le</strong> ed indissolubi<strong>le</strong>,<br />
vi organizzava, d’estate, al<br />
suo interno, con notevo<strong>le</strong> successo,<br />
dapprima una mostra sui<br />
graffiti della Valdassa e successivamente<br />
un’altra di pittura,<br />
denominata “Premio di pittura<br />
Città di Asiago”, che coinvolgeva<br />
moltissimi artisti provenienti<br />
da tutte <strong>le</strong> Regioni dell’Italia<br />
settentriona<strong>le</strong>, poi ….. il<br />
si<strong>le</strong>nzio.<br />
L’Amministrazione Comuna<strong>le</strong> di<br />
Asiago, da qualche anno a questa<br />
parte, sta impegnando ingenti<br />
risorse finanziarie pubbliche<br />
per la ristrutturazione globa<strong>le</strong><br />
della ex Villa Benetti, meglio<br />
nota, ancor oggi, come<br />
Mil<strong>le</strong>pini, per la realizzazione,<br />
al suo interno, di un Palazzo<br />
della Cultura e del Turismo, con<br />
sede, speriamo, definitiva, anche<br />
di una rinnovata Biblioteca Civi-<br />
ca.<br />
A questo punto, è d’obbligo ricordare<br />
anche l’accorato articolo,<br />
scritto dall’Avv. Bepi<br />
Boccardo, nei primi anni novanta,<br />
su “Asiago, ieri, oggi … e domani”<br />
dal titolo significativo<br />
“Chiamiamolo con il suo<br />
nome”. Con questo suo intervento,<br />
infatti, egli riusciva, per lo<br />
meno, a far togliere alcune tabel<strong>le</strong><br />
segna<strong>le</strong>tiche stradali, presenti<br />
nel nostro comune, che erroneamente<br />
riportavano <strong>le</strong> indicazioni<br />
sull’esistenza di un parco intitolato<br />
ad una del<strong>le</strong> Regine della Dinastia<br />
dei Savoia, ma, ahimè, ad<br />
Asiago, purtroppo, da sempre,<br />
inesistente. A questo punto non<br />
resta che appellarci alla sensibilità<br />
cultura<strong>le</strong> dei futuri compilatori<br />
di guide turistiche locali, che, a<br />
vario titolo, intenderanno, eventualmente,<br />
scrivere ancora articoli<br />
su questo parco e sul<strong>le</strong> sue strutture<br />
ed attività interne (come ad<br />
esempio sul parco giochi, sui<br />
cosidetti percorsi vita, agility<br />
forest, ecc.), affinchè abbiano almeno<br />
la cortesia di soffermarsi,<br />
per qualche istante, davanti ad<br />
uno dei muretti, che delimitano<br />
l’accesso al parco stesso, su uno<br />
dei quali, a sinistra entrando, potrebbero<br />
invece <strong>le</strong>ggere la sua<br />
vera intitolazione, la qua<strong>le</strong>, sia pur<br />
oggi sbiadita dal tempo, è comunque<br />
ancora ben <strong>le</strong>ggibi<strong>le</strong>.<br />
Ah, dimenticavo! Non abbiate<br />
paura del TRENO, “non del<br />
come invece di solito<br />
viene erroneamente chiamato”,<br />
che una volta sfrecciava proprio<br />
lì davanti, col<strong>le</strong>gando Asiago<br />
con Rocchette, perché la “VACA<br />
MORA” non sferraglia più da<br />
quel<strong>le</strong> parti da oltre cinquant’anni<br />
e, quindi, chiunque, vo<strong>le</strong>ndo,<br />
potrebbe soffermarsi a <strong>le</strong>ggerla<br />
tranquillamente, cercando però,<br />
se possibi<strong>le</strong>, di non intralciare,<br />
invece, il passaggio ai tanti ciclo-pedoni,<br />
che, da qualche tempo<br />
a questa parte, transitano a<br />
piedi, o in bicic<strong>le</strong>tta, sulla nuova<br />
pista ciclabi<strong>le</strong>, aperta ai locali ed<br />
ai turisti per valorizzare il vecchio<br />
tracciato ferroviario della suggestiva<br />
linea a “scartamento ridotto”,<br />
o più semplicemente a<br />
“cremagliera”, Rocchette-<br />
Asiago, inaugurata nel 1910 e<br />
soppressa, purtroppo, per motivi<br />
economici, nel 1958! La “Bri-<br />
gata “Regina” (9^ e<br />
10^ Reggimento di<br />
Fanteria), alla qua<strong>le</strong><br />
il parco è stato dedicato,<br />
al comando<br />
del Colonnello di<br />
Brigata, poi Genera<strong>le</strong>,<br />
Pietro Biancardi,<br />
dopo il suo riordinamento,<br />
a seguito<br />
degli strenui combattimentisostenuti<br />
e <strong>le</strong> gravi perdite<br />
subite sul fronte<br />
dell’Isonzo durante<br />
i primi due anni di<br />
guerra, veniva inviata<br />
presso<br />
Bassano al<strong>le</strong> dipendenze<br />
della 6° Armata.<br />
Successivamente, a<br />
partire dalla seconda<br />
metà di giugno<br />
1917, dopo il suo trasferimento<br />
presso Malga Pastori,<br />
al<strong>le</strong> dipendenze invece della<br />
52° Divisione, la sera del 19, con<br />
alcuni propri reparti del 10^ Rgt.<br />
partecipava, insieme al<strong>le</strong> truppe<br />
Alpine e ad altre Brigate di Fanteria,<br />
all’ultima fase della battaglia<br />
dell’Ortigara, per la difesa di<br />
Q.ta 2105, da poco conquistata<br />
dagli italiani. Ma subiva il terribi<strong>le</strong><br />
contrattacco austro-ungarico<br />
del 25 giugno successivo, che<br />
riconquistava nuovamente la<br />
cima. Nei giorni successivi i contrattacchi<br />
del<strong>le</strong> nostre truppe si<br />
susseguivano, ma per l’accanimento<br />
e la resistenza avversaria<br />
non riuscivano nel loro intento,<br />
tanto che il 29 dello stesso mese<br />
la Brigata veniva sostituita in linea<br />
e spostata nel<strong>le</strong> immediate<br />
retrovie. A seguito degli avvenimenti<br />
della battaglia dell’Ortigara,<br />
il Comandante del 10^ Rgt. Ugo<br />
Pizzarello veniva insignito della<br />
Medaglia d’Oro al v.m. Nella prima<br />
metà di luglio, veniva trasferita<br />
più a sud, sullo scacchiere dello<br />
Zebio, ove rimaneva in linea<br />
fino ai primi di novembre, periodo<br />
in cui, a seguito della rotta di<br />
Caporetto, assumeva <strong>le</strong> posizioni<br />
tra Me<strong>le</strong>tta di Gallio – Me<strong>le</strong>tta<br />
davanti – M.te Fior –<br />
Castelgomberto. Coinvolta, durante<br />
la prima metà di novembre,<br />
nella seconda offensiva austriaca<br />
sull’Altopiano, sferrata dagli<br />
austriaci nel tentativo di sfondare<br />
la linea italiana al<strong>le</strong> spal<strong>le</strong> di<br />
Bassano, essa contribuiva, sia<br />
pur con alterne vicende, all’arresto<br />
della nuova controffensiva<br />
austriaca, impedendo, ancora una<br />
volta, all’esercito imperia<strong>le</strong> di invadere<br />
la sottostante pianura<br />
vicentina. Dopo un breve periodo<br />
di riordinamento, ai primi di<br />
dicembre veniva nuovamente<br />
mandata in prima linea a sbarramento<br />
della Val Frenzela, dove, a<br />
seguito degli aspri combattimenti<br />
sostenuti, in particolare, dai reparti<br />
del 9^ Rgt. Fanteria, la sua<br />
bandiera si poteva fregiare della<br />
medaglia di bronzo (M.te Melago<br />
24-25 dicembre 1917). Con la fine<br />
di dicembre, la Brigata veniva inviata<br />
a riposo nella zona di Campo<br />
Mezzavia. Con l’inizio del<br />
nuovo anno e nei successivi sei<br />
mesi, i reparti della Brigata, alternavano,<br />
in collaborazione con altre<br />
truppe, periodi in linea con pe-<br />
20<br />
riodi di riposo, nel<strong>le</strong> trincee di<br />
sbarramento della Valbrenta, senza<br />
peraltro prendere parte ad avvenimenti<br />
bellici ri<strong>le</strong>vanti.<br />
Al contrario, il 19 giugno 1918, si<br />
schierava lungo <strong>le</strong> trincee di<br />
Costalunga e Busa del Termine,<br />
attaccando a più riprese <strong>le</strong> posizioni<br />
di M.te Valbella, rimaste ancora<br />
in mano avversaria. Ma con<br />
i contrattacchi sferrati, con decisione<br />
e prontezza, tra il 29 di giugno<br />
ed il 2 luglio, permettevano<br />
alla nostra Brigata, non solo di<br />
espugnare <strong>le</strong> posizioni occupate<br />
dagli avversari, ma anche entrambe<br />
di fregiare, <strong>le</strong> proprie bandiere<br />
di Reggimento, di una nuova medaglia<br />
di bronzo al v. m.<br />
A seguito degli avvenimenti in<br />
questo scacchiere, il fante Roberto<br />
Cozzi, appartenente alla medesima<br />
Brigata, veniva insignito<br />
della Medaglia d’Oro al v.m.<br />
Con <strong>le</strong> operazioni di giugno, si<br />
chiudeva l’attività bellica della<br />
Brigata Regina, la qua<strong>le</strong> negli<br />
ultimi mesi di ostilità veniva impegnata<br />
in azioni offensive secondarie,<br />
oppure di ricognizione<br />
sul territorio.<br />
Durante l’offensiva fina<strong>le</strong> di Vittorio<br />
Veneto, tra il 24 ottobre ed<br />
il 4 novembre, la Brigata rimaneva<br />
sempre di rincalzo o riserva<br />
ad altre unità, fino alla data<br />
dell’Armistizio del 4 novembre,<br />
dislocata, per l’occasione, a Pieve<br />
di Soligo.<br />
La Comunità di Asiago, quando<br />
ancora la ricostruzione non era<br />
stata ultimata, sentiva già il dovere<br />
di porgere un tributo di riconoscenza<br />
ai caduti della grande<br />
guerra, appena conclusa, a perenne<br />
ricordo di coloro, cioè, che<br />
avevano sacrificato la propria vita<br />
per la salvezza della patria.<br />
Con questo riverente pensiero,<br />
la Giunta Comuna<strong>le</strong> nella seduta<br />
del 23 febbraio 1921 proponeva<br />
al Consiglio di approvare l’erezione<br />
di un monumento da collocare<br />
in una del<strong>le</strong> piazze di Asiago.<br />
Ottenutane l’approvazione, la<br />
Giunta nominava una Commissione<br />
denomiata “Per un monumento<br />
ai Caduti”, composta dal<strong>le</strong><br />
persone più rappresentative ed<br />
autorevoli del nostro Comune,<br />
con il Sindaco, Cav. Matteo<br />
Rigoni, qua<strong>le</strong> Presidente, per la<br />
raccolta dei fondi e per tutto ciò<br />
che poteva essere attinente alla<br />
realizzazione di questa ste<strong>le</strong>. Oltre<br />
al Sindaco, venivano chiamati<br />
a farne parte il Dr. Marcantonio<br />
Fortunato, Segretario Comuna<strong>le</strong>,<br />
il Cav. Armando Lazzeri, all’epoca<br />
Capo dell’Ufficio Tecnico Comuna<strong>le</strong>,<br />
il molto Rev. Mons.<br />
Arciprete di Asiago, il Direttore<br />
della Scuola E<strong>le</strong>mentare, i Presidenti<br />
dell’Associazione Combattenti<br />
e Reduci, della Banca Popolare<br />
dei 7 comuni, della Società<br />
Mutuo Soccorso, della Società<br />
Operaia, della Pro Asiago, del<br />
Col<strong>le</strong>gio Capimastri ed Imprenditori,<br />
del Sindacato Agricolo e<br />
dei rappresentanti della Banca<br />
Antoniana, della Cassa di Risparmio<br />
di Verona, ed, infine, il Dr.<br />
Attilio Colpi e l’Avv. Cav.<br />
Domenico Bortoli. Ma del futuro<br />
Parco Brigata Regina ad<br />
Asiago….. ancora nessuno ne<br />
parlava.<br />
Fine prima parte
SPORT<br />
Entrata ormai nel vivo la stagione<br />
della Migross Asiago.<br />
Una pre-season settembrina<br />
abbastanza intensa che, dopo<br />
il vittorioso “1° Trofeo<br />
Migross” a Boscochiesanuova<br />
del 26 agosto, ha<br />
previsto in trasferta <strong>le</strong> altre tre<br />
amichevoli programmate per<br />
il 7 settembre col Merano (vittoria<br />
3 a 1 con reti giallorosse<br />
firmate da Presti, Stevan ed<br />
Intranuovo), il 10 settembre<br />
con il Pontebba (4 a 3 per<br />
l’Asiago ai tiri di rigore) ed<br />
appunto sabato 18 settembre,<br />
con l’Appiano.<br />
Nel mezzo di quest’ultime due<br />
uscite si colloca la prima competizione<br />
ufficia<strong>le</strong> stagiona<strong>le</strong>,<br />
la Supercoppa Italiana<br />
“Felicetti” che ha avuto come<br />
protagoniste all’Odegar,<br />
riaccendendo i rif<strong>le</strong>ttori sulla<br />
recente ed avvincente serie di<br />
fina<strong>le</strong> per lo scudetto, la for-<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
E’ nata una nuova amicizia che si rafforzerà col tempo<br />
DELEGAZIONE MIGROSS<br />
ASIAGO PREMIATA ALLA<br />
“FIERA DEL SOCO”<br />
Già annunciate presenze agli incontri dell’Odegar<br />
Domenica 12 settembre, come annunciato, una de<strong>le</strong>gazione della<br />
Migross Asiago Campione d’Italia , capitanata dal presidente<br />
Mantovani e da coach Harrington, è stata ospite della “Fiera<br />
del Soco”; gli organizzatori hanno infatti voluto introdurre, proprio<br />
da questa edizione 2010, uno spazio dedicato allo sport,<br />
con particolare riferimento al<strong>le</strong> realtà di maggior prestigio e<br />
blasone della nostra Provincia. “A partire da questa edizione<br />
– si <strong>le</strong>gge nel comunicato che annuncia l’appuntamento - l’Antica<br />
Fiera del Soco introdurrà un momento dedicato allo<br />
sport ed in particolare a quel<strong>le</strong> realtà che danno lustro e<br />
prestigio alla nostra Provincia. Domenica 12 settembre, al<strong>le</strong><br />
ore 18, presso l’area spettacoli saranno ospiti giocatori e diri-<br />
La seconda edizione<br />
del Trofeo Stalder<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Migross Asiago verso la nuova stagione<br />
Supercoppa amara per i Leoni<br />
mazione Campione d’Italia<br />
della Migross Asiago e quella<br />
altoatesina del Renon, vincitore<br />
della Coppa Italia 2010.<br />
Un match preannunciato<br />
come intenso e spettacolare,<br />
incerto nell’esito ma sicuramente<br />
vero ed avvincente, fra<br />
due squadre attrezzate e capaci<br />
di esprimere un hockey<br />
di livello e qualità.<br />
Da un lato un Asiago che, sospinto<br />
dal pubblico amico, puntava<br />
senza mezze misure (nonostante<br />
l’annunciata assen-<br />
za di un uomo-faro come<br />
Intranuovo) ad un’inedita<br />
doppietta scudettosupercoppa,<br />
con una squadra<br />
affidata al<strong>le</strong> sapienti del<br />
confermatissimo coach<br />
Harrington e costruita all’insegna<br />
della continuità, ma attesa<br />
anche ad importanti verifiche,<br />
specie laddove si è cambiato.<br />
Dall’altra il Renon, sotto la<br />
nuova guida del gardenese<br />
Erwin Kostner (subentrayo<br />
ad Ivany), intenzionata a<br />
genti della Migross Supermercati Asiago, formazione che nell’apri<strong>le</strong><br />
scorso si è laureata per la seconda volta campione d’Italia<br />
nell’hockey su ghiaccio al termine di un’esaltante cavalcata.<br />
A questa società sportiva, che vanta ben 75 anni di storia, verrà<br />
consegnato un riconoscimento da parte dell’amministrazione comuna<strong>le</strong><br />
di Grisignano di Zocco e della A.M.G. Antica Fiera del Soco.<br />
Un appuntamento, questo, che vuo<strong>le</strong> testimoniare, assieme al<br />
prestigioso risultato agonistico, anche l’impegno, la passione,<br />
il sacrificio e lo spirito di tutte <strong>le</strong> realtà sportive del nostro territorio.<br />
Tasselli di quello stupendo e vincente mosaico che è lo<br />
sport vicentino”. Al<strong>le</strong> ore 18 l’area spettacoli si è tinta di giallorosso<br />
con il Sindaco di Grisignano Renzo Lotto, l’assessore allo sport Giu-<br />
Corsa in Montagna<br />
Seconda edizione domenica<br />
26 settembre per il Trofeo<br />
Stalder gara di corsa in montagna<br />
organizzata dallo Sci<br />
Club 2A Asiago Altopiano<br />
col patrocinio della “Spettabi<strong>le</strong><br />
Reggenza” e dell’Assessorato<br />
allo Sport del Comune<br />
di Asiago. La manifestazione,<br />
con partenza ed<br />
arrivo in Val Maddarello,<br />
prevede due tipi di percorso.<br />
Quello riservato a giovani<br />
e senior è di 7580 metri<br />
con salita e passaggio<br />
dal Bivacco Stalder e successivo<br />
rientro sulla zona<br />
del traguardo per comp<strong>le</strong>ssivi<br />
550 metri di dislivello.<br />
Ragazzi ed allievi affronteranno<br />
invece un percorso<br />
di 3740 metri, 140 di dislivello,<br />
ricavato nei dintorni<br />
del Maddarello stesso. Differenziate<br />
anche <strong>le</strong> partenze:<br />
al<strong>le</strong> 9 per ragazzi-allievi,<br />
mezz’ora dopo per <strong>le</strong><br />
la sconfitta tricolore,<br />
ma a sua volta attesa<br />
a verificare lo stato suo col<strong>le</strong>ttivo<br />
al momento attua<strong>le</strong> e<br />
la qualità dei nuovi arrivi.<br />
Finisce meritatamente nel<strong>le</strong><br />
mani del Renon la<br />
Supercoppa Felicetti 2010, al<br />
termine di una gara avvincente<br />
ed intensa così com’era<br />
<strong>le</strong>cito attendersi fra<br />
due grandi protagoniste dell’hockey<br />
italiano; Asiago che<br />
ha subito il peso psicologico<br />
del vantaggio altoatesino e che<br />
categorie restanti. Oltre<br />
al<strong>le</strong> premiazioni classiche di<br />
ogni gara trattandosi di corsa<br />
in montagna un particolare<br />
riconoscimento verrà<br />
attribuito a chi stabilirà il<br />
miglior tempo nella salita<br />
verso il Bivacco Stalder.<br />
L’impegno degli organizzatori<br />
si sta concentrando sulla<br />
miglior organizzazione possibi<strong>le</strong><br />
anche in considerazione<br />
del fatto che la corsa in<br />
montagna sta crescendo, e di<br />
molto, in provincia e sullo<br />
stesso altopiano per cui al via<br />
si potrebbe schierare un numero<br />
interessante di concorrenti<br />
dai valori tecnici significativi.<br />
Tanto più che i fondisti,<br />
ormai in piena preparazione,<br />
potrebbero scegliere il Trofeo<br />
Stalder qua<strong>le</strong> test “ a secco”<br />
in grado di fornire loro<br />
valide risposte rispetto al lavoro<br />
in atto.<br />
Renato Angonese<br />
non è più riuscito a rimettere<br />
nei giusti binari una gara segnata<br />
anche dal<strong>le</strong> molte, troppe<br />
penalità.<br />
Il primo tempo finisce sullo 0<br />
a 2 (segnano Tudin e Scelfo).<br />
Secondo tempo a reti inviolate.<br />
Nel periodo fina<strong>le</strong> parte<br />
ancora meglio un Renon più<br />
preciso ed attento e la gara si<br />
mantiene su binari di eccessivo<br />
nervosismo che non facilitano<br />
certo il recupero di un<br />
Asiago anche sfortunato in alcuni<br />
frangenti ma che ha sen-<br />
21<br />
ALBO D’ORO<br />
2001: HC Junior Milano<br />
2002: HC Junior Milano<br />
2003: Super. A&O Asiago<br />
2004: HC Bolzano<br />
2005: Non disputata<br />
2006: HC Junior Milano<br />
2007: HC Bolzano<br />
2008: HC Bolzano<br />
2009: Ritten Sport<br />
2010: Renon<br />
tito in maniera eccessiva la<br />
pressione di un successo <br />
di fronte al proprio pubblico.<br />
Watson segna la terza<br />
rete e il Renon che bissa così il<br />
successo 2009 in questo trofeo;<br />
a fine gara la consegna.<br />
Segnalati come mvp<br />
dell’Asiago Miche<strong>le</strong><br />
Strazzabosco e per il Renon<br />
Antti Nyrhinen.<br />
Il 25 settembre ci sarà l’esordio<br />
in campionato (iniziato per<br />
il vero il 23 ma con l’Asiago<br />
subito a riposo) ad Al<strong>le</strong>ghe e,<br />
più in là nel tempo, dal 26 al<br />
28 novembre (sempre<br />
all’Odegar) il ritorno sui palcoscenici<br />
internazionali con il<br />
girone di semifina<strong>le</strong> di<br />
Continental Cup.<br />
Cesare Pivotto<br />
seppe Baccarin ed il Presidente della A.M.G. Antica Fiera del Soco,<br />
Lorenzo Dainese, hanno fatto gli onori di casa ai rappresentanti della<br />
società sportiva asiaghese, una del<strong>le</strong> più rigogliose e concrete non<br />
solo del vicentino ma anche dell’intero Veneto. Dopo aver<br />
contestualizzato il fenomeno hockey ghiaccio ed averne sottolineato<br />
la va<strong>le</strong>nza, messaggi di amicizia sono giunti da entrambe <strong>le</strong> parti, con<br />
la promessa di instaurare un rapporto di frequentazione; il sindaco<br />
Lotto ha quindi consegnato al presidente Mantovani un piatto d’argento,<br />
Baccarin e Dainese un’opera in ceramica ad Harrington ed<br />
alla squadra, omaggi ricambiati dalla società giallorossa con maglie<br />
ce<strong>le</strong>brative del secondo scudetto. La de<strong>le</strong>gazione asiaghese ha poi<br />
fatto visita ad alcuni stand della Fiera.<br />
Il “Memorial Italo Borin”<br />
Il trofeo “Memorial Italo Borin” si svolgerà sul Monte Corno.<br />
La presentazione della gara podistica è in programma<br />
domenica 19 settembre. Dal<strong>le</strong> 9 al<strong>le</strong> 11 l’associazione commercianti<br />
e <strong>le</strong> botteghe di Breganze guideranno i partecipanti<br />
lungo i percorsi della zona che ospiteranno il “Memorial<br />
Borin”, dedicato ad un noto commerciante breganzese spentosi<br />
alcuni anni orsono e appassionato di marce non<br />
competitive. Al<strong>le</strong> 11 nel piazza<strong>le</strong> del ristrutturato Rifugio<br />
Monte Corno padre Ireneo dell’eremo di San Pietro, grande<br />
amico del compianto Italo Borin, ce<strong>le</strong>brerà la messa e<br />
impartirà la benedizione ai presenti. Al<strong>le</strong> 12,30 si svolgerà<br />
il pranzo con <strong>le</strong> specialità preparate dal cuoco gestore<br />
del ristorante del rifugio. Seguiranno intrattenimenti e visite<br />
alla malga Mazze Superiori e al giardino botanico alpino<br />
del Monte Corno. E.Z.
Sabato 18 settembre 2010<br />
Super…Sorpresa<br />
Una Rigoni di Asiago Vipers più “verde” vince ancora.<br />
E sabato cercherà di ribaltare il -3 in Coppa Italia<br />
“S” come Supercoppa, “S” come sorpresa, “S” come specia<strong>le</strong>.<br />
In molti, per non dire tutti, alla vigilia del primo appuntamento<br />
della nuova stagione non avrebbero scommesso un euro<br />
su di un’altra vittoria della nuova e ringiovanita Rigoni di Asiago<br />
Vipers nella fina<strong>le</strong> di Supercoppa contro l’Edera Trieste, arrivata<br />
in via Cinque senza il “faro” Bostjan Kos, ma con <strong>le</strong> carte in<br />
regola per alzare al cielo il trofeo. E, invece, il manipolo di “boce”<br />
(età media 21,45 anni) e i due “veci” (Longhini e Nicolussi,<br />
entrambi classe ’74) l’hanno combinata grossa, giocando una di<br />
quel<strong>le</strong> partite piene di generosità e carattere, in cui anche la<br />
buona sorte in qualche circostanza ti scodella l’assist giusto per<br />
dare l’ennesimo dispiacere all’Edera Trieste (sconfitta 8-6), che<br />
nemmeno stavolta ha saputo invertire la rotta (senza il timoniere<br />
Cristian Rela in panchina). Per un’altra sera ancora, dunque,<br />
Asiago resta sul trono dell’inline. Una Supercoppa, la settima di<br />
un’esclusiva col<strong>le</strong>zione che tocca quota 22 “pezzi”, dal sapore<br />
diverso, specia<strong>le</strong>, proprio perché inattesa. Un’affermazione, probabilmente<br />
tra <strong>le</strong> più bel<strong>le</strong> di sempre, arrivata in un momento<br />
particolare. Tante, infatti, <strong>le</strong> difficoltà che negli ultimi tempi hanno<br />
interessato il club altopianese, costretto ad un repentino, ma<br />
necessario ridimensionamento e costretto pure a far fronte a<br />
questo avvio di stagione con l’organico ridotto ai minimi termini<br />
causa forfait di vario genere. Certo, la gara “secca” aiuta a<br />
regalare sorprese, ma nessuno ormai potrà più togliere a questi<br />
nuovi Vipers <strong>le</strong> emozioni di quella serata. Una fina<strong>le</strong>, quella di<br />
Supercoppa, che ha probabilmente mostrato il nuovo, anche se<br />
non definitivo, volto della formazione al<strong>le</strong>nata da Fabio Forte,<br />
quest’anno chiamata ad una stagione di sacrificio. Qualcosa è<br />
Raduni itineranti. Ecco la formula<br />
scelta quest’anno dalla<br />
federghiaccio per la promozione<br />
dello short-track in varie<br />
località dell’arco alpino.<br />
Fra queste non poteva naturalmente<br />
mancare Asiago<br />
dove gli specialisti della pista<br />
corta sono arrivati lunedì scorso<br />
e vi resteranno fino a domenica<br />
26 anche grazie all’interessamento<br />
messo in<br />
campo da Franco Sella assessore<br />
allo sport del comune<br />
capoluogo. “Come amministrazione<br />
comuna<strong>le</strong> siamo particolarmente<br />
orgogliosi di poter<br />
ospitare questo raduno.<br />
Spero sia un buon fattore trainante<br />
verso questa stupenda<br />
disciplina per i nostri giovani.<br />
Certo il pattinaggio di velocità<br />
ha dato tanto alla nostra<br />
terra: lo hanno dimostrato anche<br />
<strong>le</strong> ultime Olimpiadi dove<br />
abbiamo visto due componenti<br />
su tre della squadra maschi<strong>le</strong><br />
provenire dall’Altopiano.<br />
Questo è un chiaro segna<strong>le</strong><br />
che qui lo Sport è portato<br />
avanti con la massima serietà<br />
dal<strong>le</strong> nostre associazioni.<br />
Auspico che gli at<strong>le</strong>ti trovino<br />
in Altopiano giusta serenità e<br />
condizioni ottimali per poter<br />
svolgere nel migliore dei modi<br />
la loro preparazione.”<br />
In ambito tecnico a fargli eco<br />
è Maurizio Carnino,<br />
altopianese d’ adozione in<br />
passato campione della specialità<br />
oggi al<strong>le</strong>natore:<br />
“Inizialmente richiesto –<br />
commenta - avevo rifiutato<br />
di entrare nei ranghi tecnici in<br />
quanto per ragioni personali mi<br />
sarebbe stato impossibi<strong>le</strong> spostarmi<br />
da qui. Ora invece con<br />
È ripresa ormai da inizio settembre<br />
la nuova stagione<br />
sportiva della P.G.S. Pallavolo<br />
Cesuna con gli at<strong>le</strong>ti che, abbandonati<br />
i campi da beach<br />
vol<strong>le</strong>y ed i tornei estivi, sono<br />
già impegnati nella preparazione<br />
in vista degli imminenti campionati<br />
di Federazione. La<br />
Pallavolo Cesuna continua sulla<br />
scia percorsa lo scorso anno<br />
quando, forte dei sette tecnici<br />
federali e di 16 aiuto-al<strong>le</strong>natori,<br />
ha iscritto tutte <strong>le</strong> squadre nei<br />
diversi campionati della Federazione<br />
Italiana Pallavolo cercando<br />
di aumentare il livello tecnico<br />
degli oltre 150 iscritti. Sono nove<br />
<strong>le</strong> squadre che rappresenteranno<br />
il Vol<strong>le</strong>y Cesuna in provincia,<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
cambiato, e tuttora sta cambiando,<br />
nel “covo” del<strong>le</strong> Vipere.<br />
E’ innegabi<strong>le</strong>. Le partenze<br />
si susseguono a ritmo incalzante:<br />
anche l’altra metà<br />
della prima linea<br />
(Ricky Mose<strong>le</strong> e Stefano<br />
Frigo) finirà al<br />
Padova di Marobin,<br />
che avrà così a disposizione<br />
l’intero blocco<br />
(c’erano già Claudio<br />
Mantese ed Andrea<br />
Comencini) che ha<br />
fatto favil<strong>le</strong> nel<strong>le</strong> ultime<br />
stagioni; mentre<br />
Luca Tessari, fermo<br />
da un bel po’ a causa<br />
di un infortunio, avrebbe trovato l’accordo con il Cittadella, dove<br />
già milita un altro asiaghese (ex Vipers), Alberto Lamonaca.<br />
Ma il mercato in uscita rischia di non finire qui: i “rumours”<br />
intorno ai giocatori dei Vipers si sprecano e non sono escluse<br />
altre operazioni. Sull’Altopiano, dunque, ci si prepara ad un’annata<br />
diversa dal solito, con Asiago non più “intoccabi<strong>le</strong>” ed immune,<br />
o quasi, dal<strong>le</strong> difficoltà in pista. Lo dimostra l’andata dei<br />
quarti di fina<strong>le</strong> di Coppa Italia. Una settimana dopo la<br />
Supercoppa, infatti, i Vipers, incomp<strong>le</strong>ti e “poco furbi” (come ha<br />
riferito il pres Fabio Forte) sono incappati nella prima sconfitta<br />
22<br />
(5-2) di sempre contro il Mon<strong>le</strong>a<strong>le</strong>. Un ko che in<br />
Coppa Italia non si verificava addirittura dal 19 novembre<br />
2006 (0-4 contro l’Edera Trieste); da allora<br />
erano seguite 20 affermazioni consecutive che avevano<br />
portato in dote ben quattro edizioni della Coppa<br />
Italia. Il cammino in Coppa, dunque, si fa in salita: tre<br />
gol da recuperare nel match di ritorno in programma<br />
nell’impianto di Via Cinque ad Asiago sabato 18 settembre<br />
(ore 18.30) rappresentano una missione non<br />
impossibi<strong>le</strong>, ma certamente complicata. Servirà limitare al massimo<br />
errori e disattenzioni. Da una coppa all’altra. Il Comitato Europeo<br />
ha comunicato, come previsto, che sarà la cittadina di Ang<strong>le</strong>t<br />
(Francia) ad ospitare la fase fina<strong>le</strong> ad otto della “European Champions<br />
Cup”, in programma dal 26 al 28 novembre prossimi. La Rigoni di<br />
Asiago Vipers è qualificata di diritto all’appuntamento, anche se,<br />
vista l’attua<strong>le</strong> situazione, sorgono inevitabilmente dubbi sull’opportunità<br />
di partecipare ad una manifestazione che comporta spese notevoli<br />
e che senza la necessaria struttura a livello tecnico rischia di<br />
finire troppo presto. Stefano Angonese<br />
Gli azzurri dello short-track in ritiro ad Asiago<br />
questa nuova formula è diverso<br />
perché sa<strong>le</strong>ndo gli at<strong>le</strong>ti in<br />
altopiano la mia disponibilità<br />
c’è, perciò sono molto soddisfatto<br />
della scelta federa<strong>le</strong>.<br />
Abbiamo senz’altro necessità<br />
di allargare la nostra base reclutando<br />
ragazzi e ragazzi anche<br />
al di fuori del<strong>le</strong> tradizionali<br />
sedi di provenienza per cui -<br />
aggiunge - presentarsi nel<br />
vicentino come in Val d’Aosta<br />
ed ad altre zone gioverà<br />
senz’altro al nostro sport. Qui<br />
ad Asiago i convocati alterneranno<br />
il ghiaccio alla pa<strong>le</strong>stra.<br />
Siamo tutti pronti da lavorare<br />
sodo poi, a fine ritiro, tireremo<br />
<strong>le</strong> dovute somme”.<br />
Questi i convocati – squadra<br />
A: Lucia Peretti, E<strong>le</strong>na Viviani,<br />
Matteo Compagnoni (Bormio<br />
Ghiaccio), Yuri Confortola, Nicola<br />
Rodigari (Foresta<strong>le</strong>),<br />
Tommaso Dotto, Edoardo<br />
Reggiani, Davide Viscardi<br />
(Agorà Skating Team Milano),<br />
Cecilia Maffei (Fiamme Azzurre<br />
Roma) Arianna Fontana,<br />
Martina Valcepina (Fiamme<br />
Gial<strong>le</strong>).<br />
Gli at<strong>le</strong>ti della formazione<br />
junior, cinque ragazze e sette<br />
maschi, provengono dal<strong>le</strong><br />
societè Bormio Ghiaccio,<br />
Polisportiva Claut, Agorà<br />
Skating Team Milano, Ice<br />
Team Torino, Aev Sportmann<br />
Dg Bolzano e Milan Skating<br />
Team. Sono al<strong>le</strong>nati da Silvano<br />
Bertoldi. Per tutta la durata dei<br />
ritiri <strong>le</strong> squadre alloggeranno<br />
allo “Sporting” di Corso IV novembre.<br />
R.A.<br />
VOLLEY CESUNA: SI RIPARTE!<br />
La Bussola all’esordio nella Vicenza Cup<br />
è così garantita per tutti gli at<strong>le</strong>ti<br />
la possibilità di essere inseriti nella<br />
corrispondente fascia d’età. Va<br />
precisato che sarebbe opportuno<br />
coniugare al femmini<strong>le</strong> la parola<br />
at<strong>le</strong>ta visto che i maschi<br />
sono solo 25, mentre <strong>le</strong> femmine<br />
sono di gran lunga più<br />
numerose. Con questi numeri<br />
il Cesuna ha consolidato il primato<br />
fra <strong>le</strong> società appartenenti<br />
alla Polisportiva Comune<br />
di Roana, che, grazie al costante<br />
apporto finanziario della<br />
Rigoni di Asiago e della<br />
Cassa Rura<strong>le</strong> ed Artigiana di<br />
Roana, continua ad esprimere<br />
l’impegno socia<strong>le</strong> nel settore<br />
dello sport. La pausa estiva ha<br />
dato modo di affinare anche<br />
un’iniziativa di rilievo che va<strong>le</strong> la<br />
pena di sottolineare in un momento<br />
dove <strong>le</strong> divisioni sembrano<br />
avere la meglio: a partire dalla<br />
presente stagione sono state<br />
poste <strong>le</strong> basi di un accordo con<br />
lo S<strong>le</strong>gar Vol<strong>le</strong>y, l’altra società<br />
impegnata nel mondo della<br />
pallavolo in altopiano, che mira<br />
a non far interrompere l’attività<br />
agonistica anche a chi ha meno<br />
opportunità di giocare una volta<br />
superati i 18 anni. Un primo passo<br />
cui far seguire eventuali altri accordi<br />
nell’interesse degli at<strong>le</strong>ti.<br />
Altra novità di questo scorcio di<br />
stagione è la partecipazione del<strong>le</strong><br />
squadre di vertice, maschi<strong>le</strong> e<br />
femmini<strong>le</strong>, alla Vicenza Cup: un<br />
torneo pre-campionato di nuova<br />
concezione che ha l’obiettivo di<br />
migliorare l’approccio dei<br />
pallavolisti con la fase agonistica.<br />
Le squadre appartenenti a<br />
1^, 2^ e 3^ divisione, suddivise in<br />
gironi formati con il principio della<br />
contiguità, si sfidano per l’accesso<br />
ad una successiva fase che<br />
prenderà il via nel mese di dicembre.<br />
È toccato a La Bussola<br />
Vol<strong>le</strong>y Cesuna, inserita nel girone<br />
C, inaugurare il torneo in<br />
provincia con la partita svolta nel<br />
Palazzetto dello Sport di Roana<br />
merco<strong>le</strong>dì 15 contro l’Auxilium<br />
Vol<strong>le</strong>y Schio. Esordio non dei<br />
migliori per la formazione femmini<strong>le</strong><br />
che ha pagato sia lo scotto<br />
dell’esigua preparazione sia la<br />
minor esperienza dei nuovi in-<br />
nesti a disposizione del coach<br />
Corrado Pesavento; una squadra<br />
ancora in rodaggio che però<br />
ha tutto il tempo per crescere e<br />
prepararsi a dovere per il prossimo<br />
campionato di prima divisione.<br />
0 a 3 il risultato fina<strong>le</strong> a<br />
favore dello Schio con parziali di<br />
20-25, 24-26 e 20-25. Per quanto<br />
riguarda la squadra maschi<strong>le</strong><br />
del Cesuna, il Caseificio<br />
Pennar, dopo la prima sfida in<br />
trasferta da disputare sabato<br />
18 nella sede della Fulgor a<br />
Thiene, sarà invece atteso per<br />
l’esordio interno al Palazzetto<br />
di Roana il prossimo giovedì<br />
23 settembre quando al<strong>le</strong><br />
21,00 sfiderà la formazione<br />
dell’Olimpia Zanè.
Sabato 18 settembre 2010<br />
Torneo di Calcio Rubbio Sport<br />
Protagonisti gli esordienti<br />
Voglia di competere, ma<br />
soprattutto di divertirsi e<br />
stare insieme. Questo lo<br />
spirito che ha animato il<br />
quinto Trofeo di calcio<br />
Rubbio Sport riservato<br />
alla categoria esordienti<br />
organizzato da Rubbio<br />
Sport in collaborazione<br />
con Junior Altopiano e i<br />
Comuni di Conco e<br />
Bassano. Una bella manifestazione<br />
svoltasi per<br />
l’intera giornata di domenica<br />
12 settembre nell’ambito<br />
della nota Sagra<br />
del Sedano di Rubbio. Vi<br />
hanno partecipato 10<br />
squadre di società d’alto<br />
livello come il Padova<br />
(che ha presentato due<br />
formazioni), il Vicenza<br />
(due formazioni),<br />
Bassano Virtus,<br />
Montebelluna e Rosà.<br />
C’erano poi <strong>le</strong> due formazioni<br />
casalinghe, cioè<br />
altopianesi: Junior<br />
Altopiano e Asiago Calcio.<br />
Sedici in tutto <strong>le</strong> partite<br />
giocate tra la mattinata<br />
e il pomeriggio, con<br />
grande divertimento e<br />
partecipazione di pubblico<br />
e con un’avvincente<br />
finalissima tra Rosà e Padova.<br />
Ha vinto il Padova<br />
per 4 – 1. All’Asiago Calcio<br />
la coppa Fair Play.<br />
Le premiazioni sono state<br />
fatte sul campo. Presenti<br />
anche il sindaco di Conco<br />
Graziella Stefani e l’assessore<br />
allo sport Dal<br />
Pian. A tutti i giocatori, in<br />
ricordo della bella giornata,<br />
è stata donata una<br />
maglietta.<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Tutti in campo, o quasi<br />
Domenica 19 debuttano Canove (2^ categoria) ed Asiago<br />
(3^ categoria); il GLC entrerà in scena una settimana più tardi<br />
Domenica 19 settembre (ore<br />
15.30) fischio d’inizio per i<br />
campionati di calcio, ad eccezione<br />
del girone bassanese<br />
di terza categoria che scatterà<br />
una settimana più tardi.<br />
C’è voglia di riscatto in casa<br />
Canove. La retrocessione, amara,<br />
dell’ultima stagione è stata<br />
digerita ed ora si guarda al futuro<br />
con rinnovato ottimismo<br />
(l’obiettivo sono i playoff), corroborato<br />
anche dalla qualificazione<br />
alla fase due del Trofeo Regione<br />
Veneto di seconda categoria.<br />
Un passaggio del turno<br />
maturato grazie alla vittoria, decisiva,<br />
nello scontro diretto con il<br />
Po<strong>le</strong>o Aste, travolto 4-1 domenica<br />
scorsa. In precedenza gli<br />
uomini del presidente Rebeschini<br />
avevano messo sotto il Tre Ci<br />
(3-0), ma si erano dovuti<br />
arrendere al Valdastico (2-0). Il<br />
Canove, come in passato, avrà<br />
un avvio di torneo tra <strong>le</strong> mura<br />
amiche, con tre del<strong>le</strong> prime quattro<br />
gare al “Frigo”. Il debutto sarà<br />
con il Bp ’93.<br />
I ca<strong>le</strong>ndari del<strong>le</strong> nostre formazioni<br />
Seconda categoria girone “F”<br />
(CANOVE 1988).<br />
ANDATA<br />
19.09.10 Canove – BP ‘93<br />
26.09.10 Canove – Toniolo R.<br />
03.10.10 Colceresa MPM – Canove<br />
10.10.10 Canove – Tre Ci<br />
17.10.10 Marola – Canove<br />
24.10.10 Canove – Lugo Calvene<br />
31.10.10 Fara S. Vita<strong>le</strong> – Canove<br />
07.11.10 Canove – Fides<br />
14.11.10 Vallonara – Canove<br />
21.11.10 Canove – SPF<br />
28.11.10 S. Anna – Canove<br />
05.12.10 Canove – Grantorto<br />
08.12.10 Juventina Laghi – Canove<br />
12.12.10 Canove – Breganze<br />
19.12.10 Longa 90 – Canove<br />
RITORNO<br />
09.01.11 BP ’93 - Canove<br />
16.01.11 Toniolo R. – Canove<br />
23.01.11 Canove – Colceresa MPM<br />
30.01.11 Tre Ci – Canove<br />
06.02.11 Canove – Marola<br />
13.02.11 Lugo Calvene – Canove<br />
27.02.11 Canove – Fara S. Vita<strong>le</strong><br />
06.03.11 Fides – Canove<br />
13.03.11 Canove – Vallonara<br />
20.03.11 SPF – Canove<br />
27.03.11 Canove – S. Anna<br />
03.04.11 Grantorto – Canove<br />
10.04.11 Canove – Juventina Laghi<br />
01.05.11 Breganze – Canove<br />
08.05.11 Canove – Longa 90<br />
Fabio Rebeschini Federico Longhini<br />
Da Canove ad Asiago, dalla seconda<br />
alla terza categoria. Anche<br />
per i giallorossi c’è un’annata<br />
scorsa da dimenticare in<br />
fretta e per quella che va ad<br />
iniziare la speranza è di poter<br />
lottare per <strong>le</strong> posizioni medioalte,<br />
strizzando l’occhio ai<br />
playoff. L’Asiago esordirà allo<br />
“Zotti” contro il Galvanauto<br />
Motta; mentre il 26 settembre<br />
inizierà l’avventura del GLC<br />
Soccer Team, inserito nel girone<br />
bassanese di terza categoria.<br />
Per la compagine, sorta<br />
un anno fa dalla fusione di<br />
Gallio e Lusiana Conco, va<strong>le</strong><br />
lo stesso discorso fatto per<br />
Canove ed Asiago. Il desiderio<br />
è quello di disputare un campionato<br />
di maggior spessore.<br />
Debutto esterno sul campo del<br />
S. Vito Bassano; il 3 ottobre il<br />
GLC ospiterà l’Ospeda<strong>le</strong>tto<br />
Vicenza. Il GLC, comunque,<br />
scenderà in campo anche questa<br />
domenica in occasione<br />
della seconda giornata della<br />
prima edizione della “Coppa<br />
Bassano” (12 squadre suddivise<br />
in quattro gironi). Al<strong>le</strong> ore<br />
16 ospiterà l’Arsenal Cusinati;<br />
mentre merco<strong>le</strong>dì 22 settembre<br />
(ore 20.30) sarà la volta di<br />
affrontare in trasferta il Tezze<br />
sul Brenta.<br />
Terza categoria girone “B”<br />
(ASIAGO CALCIO ALTOPIANO).<br />
ANDATA<br />
19.09.10 Asiago – Galvanauto Motta<br />
26.09.10 Asiago – Zanè<br />
03.10.10 Novo<strong>le</strong>do Villaverla – Asiago<br />
10.10.10 Asiago – Rozzampia<br />
17.10.10 Cogollo – Asiago<br />
24.10.10 Asiago – Giavena<strong>le</strong><br />
31.10.10 Valli – Asiago<br />
07.11.10 Asiago – Monte di Malo<br />
14.11.10 Azzurra Agno – Asiago<br />
21.11.10 Asiago – New Team SS. Trinità<br />
28.11.10 Arsiero – Asiago<br />
05.12.10 Asiago – S. Quirico<br />
08.12.10 S. Tomio – Asiago<br />
12.12.10 Union Pedemontana – Asiago<br />
19.12.10 Asiago – Montecchio Precalcino<br />
RITORNO<br />
09.01.11 Galvanauto Motta – Asiago<br />
16.01.11 Zanè – Asiago<br />
23.01.11 Asiago – Novo<strong>le</strong>do Villaverla<br />
30.01.11 Rozzampia – Asiago<br />
06.02.11 Asiago – Cogollo<br />
13.02.11 Giavena<strong>le</strong> – Asiago<br />
27.02.11 Asiago – Valli<br />
06.03.11 Monte di Malo – Asiago<br />
13.03.11 Asiago – Azzurra Agno<br />
20.03.11 New Team SS. Trinità – Asiago<br />
27.03.11 Asiago – Arsiero<br />
03.04.11 S. Quirico – Asiago<br />
10.04.11 Asiago – S. Tomio<br />
01.05.11 Asiago – Union Pedemontana<br />
08.05.11 Montecchio Precalcino – Asiago<br />
23<br />
GLC, inizio<br />
sottozero<br />
Comincerà il campionato con<br />
un punto di penalizzazione<br />
Tegola sul GLC Soccer<br />
Team ad una settimana dal<br />
debutto in campionato. La<br />
società altopianese, al pari di<br />
altre squadre, è stata infatti<br />
penalizzata di un punto in<br />
classifica (partirà da -1) dalla<br />
commissione disciplinare<br />
naziona<strong>le</strong> in seguito alla sentenza<br />
del marzo scorso che<br />
aveva condannato il presidente<br />
ed il segretario del comitato<br />
veneto per aver ammesso<br />
alcune formazioni ai<br />
campionati nonostante l’iter<br />
di iscrizione non fosse stato<br />
comp<strong>le</strong>tato entro i termini<br />
previsti. Oltre alla<br />
penalizzazione, per il GLC<br />
sono arrivate anche una sanzione<br />
di 2 mila euro e la squalifica<br />
per 4 mesi del presidente<br />
Marino Xausa. (foto)<br />
Terza categoria girone “Bassano”<br />
(GLC SOCCER TEAM).<br />
ANDATA<br />
26.09.10 S. Vito Bassano – GLC<br />
03.10.10 GLC – Ospeda<strong>le</strong>tto Vicenza<br />
10.10.10 GLC – Villaggio S. Lazzaro<br />
17.10.10 S. Pietro Rosà – GLC<br />
24.10.10 GLC – Junior Monticello<br />
31.10.10 Facca – GLC<br />
07.11.10 GLC – Tezze Brenta<br />
14.11.10 Aurora S. Giuseppe – GLC<br />
21.11.10 riposo GLC<br />
28.11.10 Real Stroppari – GLC<br />
05.12.10 GLC – Arsenal Cusinati<br />
12.12.10 Fel<strong>le</strong>tte – GLC<br />
19.12.10 GLC – Transvector<br />
RITORNO<br />
16.01.11 GLC – S. Vito Bassano<br />
23.01.11 Ospeda<strong>le</strong>tto Vicenza – GLC<br />
30.01.11 Villaggio S. Lazzaro – GLC<br />
06.02.11 GLC – S. Pietro Rosà<br />
13.02.11 Junior Monticello – GLC<br />
27.02.11 GLC – Facca<br />
06.03.11 Tezze Brenta – GLC<br />
13.03.11 GLC – Aurora S. Giuseppe<br />
20.03.11 riposo GLC<br />
27.03.11 GLC – Real Stroppari<br />
03.04.11 Arsenal Cusinati – GLC<br />
10.04.11 GLC – Fel<strong>le</strong>tte<br />
01.05.11 Transvector – GLC<br />
Nota: <strong>le</strong> partite potrebbero subire<br />
variazioni di luogo, soprattutto nel<br />
periodo inverna<strong>le</strong>.
Sabato 18 settembre 2010<br />
Graffiti della Val D’Assa… che dire?!<br />
Una tirata d’orecchi al<strong>le</strong> istituzioni locali che lasciano<br />
nell’incuria un sito storico di grande interesse<br />
Sono appena tornato da una<br />
decina di giorni di vacanza, passati<br />
sull’Altopiano di Asiago.<br />
Luogo stupendo, posto idea<strong>le</strong><br />
per ricaricare sia il corpo che lo<br />
spirito. Con tutta la famiglia decidiamo<br />
di dare seguito a quei<br />
pochi cartelli segna<strong>le</strong>tici che indicano<br />
i “Graffiti della Val<br />
D’Assa”. Spiego, nel limite del<br />
possibi<strong>le</strong>, al<strong>le</strong> mie due figlie di<br />
seconda e quinta e<strong>le</strong>mentare<br />
che cosa dovremmo trovare/<br />
vedere. Arrivato a Roana, svolto<br />
a sinistra e scendo una strada<br />
che mi dovrebbe portare ad<br />
un posteggio, penso, dove poter<br />
cominciare la nostra passeggiata<br />
in direzione “disegni preistorici”.<br />
Con stupore non trovo<br />
nulla tranne un bel cartello giallo<br />
appeso su di una fattoria Invento<br />
un posteggio per la mia<br />
autovettura, non intralciando il<br />
potenzia<strong>le</strong> traffico e cominciamo<br />
a percorrere il sentiero. Dopo<br />
pochissimi metri scorgo<br />
seminascosto un cartello didattico<br />
che spiega il significato/<br />
Egr. sig. Suter,<br />
raccogliamo vo<strong>le</strong>ntieri la sua<br />
segnalazione in riferimento ai<br />
Graffiti della Valdassa. Le vorremmo<br />
anche fornire alcune<br />
delucidazioni in merito,<br />
innanzitutto la visita ai<br />
Graffiti: a differenza di<br />
tutte <strong>le</strong> altre escursioni,<br />
la visita al<strong>le</strong> Incisioni<br />
Rupestri del<br />
Tunkelbalt (Graffiti)<br />
dev’essere obbligatoriamente<br />
effettuata<br />
con visita guidata, su<br />
indicazione della Soprintendenza<br />
Archeologica di Padova<br />
che, per <strong>le</strong>gge, dovrebbe<br />
tutelare e conservare<br />
tutti i siti di<br />
interesse archeologico<br />
esistenti sul territorio<br />
di propria competenza, in<br />
quanto organo del Ministero.<br />
Questa informazione è chiaramente<br />
reperibi<strong>le</strong> chiedendo ai<br />
circa 20 uffici turistici (tra<br />
I.A.T., Uffici Comunali e Pro<br />
Loco) ubicati in Altopiano,<br />
oltre che in 20.000 depliant<br />
distribuiti stagionalmente sul<br />
territorio altopianese ed editi<br />
dal Comune di Roana o su altre<br />
pubblicazioni. In estate<br />
vengono effettuate due visite<br />
settimanali con guida, il martedì<br />
e il sabato, da Roana e da<br />
Canove (alternate), anche<br />
senza prenotazione. La partenza<br />
è sempre dal<strong>le</strong> piazze,<br />
anche perchè parcheggi per <strong>le</strong><br />
auto a questo fine, dove segnalato<br />
da <strong>le</strong>i, sarebbero<br />
improponibili per la nostra<br />
Amministrazione. Sul percorso<br />
per arrivare ai Graffiti ci<br />
sarebbero da dire molte cose,<br />
è vero che in alcuni tratti ci<br />
possono essere prob<strong>le</strong>mi di<br />
incuria ma qui il discorso diverrebbe<br />
troppo lungo e genera<strong>le</strong>,<br />
considerando che<br />
scopo di una pozza, con relativi<br />
fauna e animali (tritoni, rane, libellu<strong>le</strong>).<br />
Il biotopo dopo <strong>le</strong> abbondanti<br />
piogge è pieno e l’acqua<br />
in eccesso straborda e si<br />
perde per la strada bianca. Visto<br />
che andiamo nella stessa direzione<br />
l’accompagnamo, il magnifico<br />
paesaggio fa da contorno.<br />
Più avanti due “fontane” o<br />
forse abbeveratoi, non saprei<br />
come chiama<strong>le</strong>. L’unico neo era<br />
che erano sommerse da erba<br />
alta e dentro <strong>le</strong> due vasche tante<br />
di quel<strong>le</strong> alghe che non si vedeva<br />
neanche il fondo. Incuria<br />
tota<strong>le</strong>, peccato! Il nostro percorso<br />
continua, ad un tratto la strada<br />
si divide in tre, una che sa<strong>le</strong>,<br />
quella che stiamo percorrendo<br />
in discesa e l’ultima che scende<br />
anch’essa ma in direzione opposta.<br />
Ad un cittadino come me<br />
la domanda sorge spontanea:<br />
mah.. in che direzione andiamo?<br />
Non c’è l’ombra di un cartello.<br />
Decido di continuare sulla retta<br />
via. Il profumo dei ciclamini ci<br />
avvolge e si continua a cammi-<br />
nare. Noto che un pochino di<br />
manutenzione è stata fatta in<br />
quanto in certi punti è stato gettato<br />
del ghiaione, sono state tagliate<br />
<strong>le</strong> piante che hanno ceduto<br />
sotto il peso della neve<br />
dell’inverno scordo. Peccato<br />
che il tutto è stato gettato a bordo<br />
strada. Ma quando arriviamo?<br />
Echeggia nell’aria da diverso<br />
tempo. Non è che <strong>le</strong> mie figlie<br />
non sappiano camminare,<br />
ma anche mia moglie ed io ci siamo<br />
posti la medesima domanda.<br />
Dopo un’oretta circa, da dietro<br />
una curva appare un bel palo<br />
con affissi dei cartelli direzionali<br />
bianchi e rossi. Beh laggiù non<br />
mi servono tanto. Noto solo allora<br />
che Roana dista 45 minuti<br />
di cammino e che la tanto<br />
agognata meta è a 5 minuti di<br />
cammino. Bene, tutti contenti ci<br />
dirigiamo nella direzione della<br />
freccia. Davanti a noi appare<br />
un’aula didattica, semplice ma<br />
incantevo<strong>le</strong>, poco lontano i<br />
graffiti. Che schifo, non lo penso<br />
ma lo dico pure. Innanzitutto<br />
Graffiti della Val D’Assa… che dire?!<br />
La risposta dell’Assessore<br />
al Turismo del Comune di<br />
Roana Luigi Martello<br />
l’Altopiano offre circa 500 km<br />
di percorsi rurali; mi concentrerò<br />
quindi in questo caso<br />
sul<strong>le</strong> incisioni del Tunkelbalt,<br />
per cercare di essere<br />
esaustivo.<br />
La tutela e la conservazione<br />
dei siti archeologici sono una<br />
specifica competenza del Ministero<br />
per i Beni e <strong>le</strong> Attività<br />
Culturali, attraverso la Soprintendenza,<br />
prevista dal D. Lgs.<br />
42/2004; è evidente che è comunque<br />
sempre necessario<br />
che l’Ente Loca<strong>le</strong> segnali gli<br />
stati di degrado e che partecipi,<br />
anche cofinanziando<br />
(quando possibi<strong>le</strong>), interventi<br />
strutturali ad hoc. Questo<br />
infatti è quanto è stato fatto<br />
dal Comune di Roana sin dagli<br />
anni scorsi; nell’ultimo<br />
anno inoltre, è stato segnalato<br />
attraverso <strong>le</strong>ttere raccomandate,<br />
fax e e visite in Soprintendenza,<br />
la prob<strong>le</strong>matica<br />
dei Graffiti che, aldilà di quanto<br />
segnalato nel suo scritto,<br />
hanno prob<strong>le</strong>mi ben più gravi,<br />
rappresentati dallo sgreto-<br />
lamento della roccia calcarea<br />
su cui sono iscritti, per motivi<br />
puramente ambientali (acque<br />
di percolazione, umidità, muffe,<br />
licheni e la natura stessa<br />
della roccia). La priorità dell’investimento<br />
pubblico, in<br />
questo momento, è pertanto lo<br />
studio del<strong>le</strong> muffe presenti, il<br />
progetto per il consolidamento<br />
della parete rocciosa, lo<br />
scan-laser per conservare la<br />
memoria in caso di disgregazione.<br />
Come già detto, la relazione<br />
sulla situazione è da tempo<br />
agli Uffici del Ministero. Il<br />
Comune di Roana (un Comune<br />
con 4000 abitanti) ha provveduto,<br />
autonomamente e a<br />
proprie spese, ad incaricare<br />
una ditta specializzata, anche<br />
questa autorizzata dalla Soprintendenza,<br />
per lo studio di<br />
una porzione di parete rocciosa,<br />
trattandola con specifici<br />
prodotti al fine di valutarne i<br />
risultati, operazione che è già<br />
iniziata da un paio di mesi.<br />
E’ allo studio inoltre un pro-<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
è recintato, in parte divelto, e<br />
perlopiù lucchettato! Non si<br />
vede nulla. Incuria tota<strong>le</strong>. Le tavo<strong>le</strong><br />
didattiche sono il<strong>le</strong>ggibili,<br />
(3 sono addirittura rotte e per<br />
terra) nonostante siamo attaccati<br />
alla recinzione come scimmie<br />
in cerca di noccioline, cerchiamo<br />
di scorgere i disegni.<br />
Qualche cosa si intravvede, ma<br />
nulla più. Cerco dei punti di riferimento<br />
per <strong>le</strong> mie figlie … ah<br />
se non avessi lasciato in ufficio<br />
il mio puntatore laser…Molto<br />
getto di rivalutazione dell’intera<br />
Valdassa che dovrebbe<br />
prevedere vari interventi su<br />
ambiti diversi, riguardanti<br />
principalmente l’aspetto archeologico,<br />
ma non solo; attualmente<br />
siamo alla fase<br />
progettua<strong>le</strong> ed in<br />
questo senso si<br />
sono già attivati i<br />
contatti per proporre<br />
l’iniziativa ai<br />
vari Enti<br />
sovracomunali.<br />
Stiamo quindi attendendo<br />
che anche<br />
da chi ha la<br />
specifica competenza<br />
arrivi un segna<strong>le</strong><br />
deciso per<br />
un finanziamento<br />
adeguato che,<br />
come potrà capire,<br />
il nostro Comune non si può<br />
permettere. Va da sè che ogni<br />
intervento di parzia<strong>le</strong><br />
recupero, valutata l’emergenza<br />
archeologica, passa in secondo<br />
piano, anche perchè in<br />
questo specifico caso servirebbe<br />
a ben poco.<br />
Raccogliamo invece l’invito di<br />
apporre all’inizio del percorso<br />
di Roana (a Canove già c’è) il<br />
chiaro messaggio che <strong>le</strong><br />
escursioni non possono essere<br />
effettuate autonomamente.<br />
Per ulteriori delucidazioni non<br />
esiti a contattarci, distinti saluti<br />
Luigi Martello<br />
delusi ritorniamo sui nostri passi,<br />
<strong>le</strong> campane rintoccano mezzogiorno,<br />
il pranzo ci attende.<br />
Una tirata d’orecchio, ma molto<br />
forte al<strong>le</strong> istituzioni che non fanno<br />
nulla, o poco, per salvaguardare<br />
un bene di tutti noi e per<br />
noi. Troppo faci<strong>le</strong> nascondersi<br />
dietro al:”non ci sono soldi”, ma<br />
basta veramente poco. Un paio<br />
di cartelli indicatori (non in <strong>le</strong>gno,<br />
ma neanche il foglio<br />
plastificato improvvisato) con<br />
tempo di percorrenza ben piaz-<br />
Egregio Direttore,<br />
sono circa trent’anni che frequento<br />
con la mia famiglia<br />
l’altopiano di Asiago e posso<br />
dire, non per presunzione, di<br />
aver visitato buona parte del<strong>le</strong><br />
località. Mi mancava l’uscita ai<br />
“Castelloni di S. Marco”di cui<br />
avevo molto sentito parlare per<br />
la particolarità del suo territorio e<br />
paesaggio. Contrariamente al<br />
passato dove <strong>le</strong> escursioni venivano<br />
organizzate dal<strong>le</strong> Pro-loco<br />
con persona<strong>le</strong> volontario, in questo<br />
contesto (10.8.2010) mi sono<br />
trovato con altri escursionisti, ad<br />
essere accompagnato in questa<br />
gita da Anna e Francesca, Guide<br />
dell’Associazione Cultura<strong>le</strong> Am-<br />
“Stiamo rovinando<br />
anche l’Hinterbech”<br />
Una bella passeggiata a piedi,<br />
partendo dal centro, è quella<br />
che dai Rodeghieri si snoda attraverso<br />
la val<strong>le</strong>tta Hinterbech<br />
per raggiungere da nord la<br />
contrada Bosco e che prevede<br />
il ritorno magari attraverso i prati<br />
del Comonbech, passando dai<br />
Camplan, e giù giù lungo il sentiero<br />
del Lumera. La val<strong>le</strong>tta<br />
Hinterbech, al<strong>le</strong> pendici del<br />
Monte Bi, senza case e quasi<br />
sempre senza macchine, era rimasta<br />
immacolata tra boschi e<br />
prati. A percorrerla si aveva la<br />
sensazione di essere totalmente<br />
immersi nella natura, esattamente<br />
come i nostri progenitori<br />
secoli fa. Ora, con un colpo al<br />
cuore (e uno allo stomaco), noto<br />
una gru e degli sbancamenti nel<br />
bel mezzo della val<strong>le</strong>.Il tabellone<br />
di autorizzazione ai lavori si<br />
nota appena ed è piazzato a metà<br />
24<br />
zati, tavo<strong>le</strong> didattiche degne del<br />
nome che portano, un<br />
sopralluogo prima dell’inizio<br />
della stagione turistica, sarebbe<br />
stato il fiore all’occhiello,<br />
sono solo alcuni piccoli accorgimenti<br />
che mostrerebbero la<br />
serietà istituziona<strong>le</strong>. Consiglio<br />
gratuito: non andateci, non ne<br />
va<strong>le</strong> la pena. Scegliete un’altra<br />
meraviglia dell’Altopiano.<br />
L’estate prossima ritornerò e<br />
sarò ben felice di smentire il mio<br />
scritto. Diego Suter<br />
“Un plauso al<strong>le</strong> giovani guide”<br />
bienta<strong>le</strong> Guide Altopiano, che si<br />
sono dimostrate molto preparate<br />
e professionali, e nonostante il<br />
brutto tempo che abbiamo avuto<br />
durante il percorso, sono riuscite<br />
a rendere la gita molto gradevo<strong>le</strong><br />
e interessante. Segnalo questa<br />
Associazione che oltre ad offrire<br />
opportunità di lavoro ai giovani<br />
neo-laureati dell’Altopiano,<br />
finalmente offre un valido strumento<br />
per far conoscere al vil<strong>le</strong>ggiante<br />
e/o al turista, tutta <strong>le</strong><br />
bel<strong>le</strong>zze dell’Altopiano, la sua<br />
storia e i suoi segreti. Un plauso<br />
va a questi giovani che con tanta<br />
passione stanno cercando di<br />
valorizzare l’Altipiano di Asiago.<br />
Giampaolo Sartori<br />
costa. Ma non è possibi<strong>le</strong> accedervi:<br />
a fondoval<strong>le</strong> campeggia<br />
un cartello che inibisce il passaggio<br />
a chi non è autorizzato.<br />
Come mai questa intatta oasi<br />
paesaggistica non è stata posta<br />
sotto tutela ambienta<strong>le</strong>?<br />
E’ cosi che cogliamo l’eredità<br />
mora<strong>le</strong> e cultura<strong>le</strong> che asiaghesi<br />
illustri (i nostri padri nobili) hanno<br />
lasciato al<strong>le</strong> generazioni future?<br />
Mi riferisco, per citarne<br />
alcuni, a Mario Rigoni Stern, a<br />
Ninin Forte Sceran, a Patrizio<br />
Rigoni. Dove sono i giovani, ora<br />
sessantenni, che agli inizi degli<br />
anni ’70 si prodigarono per salvaguardare<br />
il territorio, sventando,<br />
tra l’altro, una gigantesca<br />
operazione speculativa a quota<br />
2000 supportata da interessi<br />
trentini e vicentini?<br />
Marzio Muraro
Navigando in web mi<br />
sono imbattuto sul sito<br />
della Comunità Montana<br />
altopianese. Da anni<br />
svolgo il lavoro <strong>le</strong>gato<br />
alla bonifica bellica sul<strong>le</strong><br />
zone ove la guerra ha<br />
lasciato non solo tristi<br />
ricordi ai residenti, ma<br />
pure pericolosi ordigni<br />
ancora in grado di offendere.<br />
Perciò, essendo<br />
un prob<strong>le</strong>ma che mi<br />
sta a cuore, vorrei sol<strong>le</strong>vare<br />
una piccola<br />
rogatoria su quanto il<br />
sito succitato lascia intendere.<br />
Il webmaster sul<strong>le</strong><br />
pagine dedicate al recupero<br />
bellico ha spiegato che durante<br />
i lavori di ripristino e<br />
restauro di trincee e manufatti<br />
militari si eseguono vari<br />
interventi, tra questi: Taglio<br />
arbusti di pino mugo -<br />
Bonifica residuati bellici<br />
-Scavo del terreno di riporto<br />
e rimozione di sassi,<br />
pietrame e dei conci<br />
instabili, ecc ecc. Perciò<br />
vorrei ricordare al responsabi<strong>le</strong><br />
dell’ufficio che coordina<br />
questi interventi che<br />
chi si alloca la qualifica di<br />
“bonificatore residuati<br />
bellici” deve essere riconosciuto<br />
come fornitore del<br />
‘Ministero della Difesa, non<br />
solo, è indispensabi<strong>le</strong> possedere<br />
addette<br />
strumentazioni in grado di<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
La bonifica bellica della Spettabi<strong>le</strong> Reggenza rispetta la normativa?<br />
Da Bari ci scrive un tecnico addetto alla bonifica campi minati per<br />
avere spiegazioni in merito al lavoro che la Comunità Montana svolge<br />
per la tutela del Patrimonio Storico della Prima Guerra Mondia<strong>le</strong><br />
Il 13 settembre nella maggior<br />
parte del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> italiane di<br />
ogni grado, dalla scuola dell’infanzia<br />
fino al<strong>le</strong> superiori,<br />
si sono riaperti i battenti del<strong>le</strong><br />
scuo<strong>le</strong> e si sono visti per <strong>le</strong><br />
strade gruppi di ragazzi di<br />
ogni età dirigersi a piedi o<br />
accompagnati dai pullman<br />
all’ingresso del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong>.<br />
Anch’io ho voluto vivere<br />
l’emozione del primo giorno<br />
di scuola accompagnando<br />
mio nipote Giacomo iscritto<br />
alla prima classe e<strong>le</strong>mentare<br />
nella scuola Querini di<br />
Mestre, in prossimità dell’omonimo<br />
parco giochi. In<br />
questo modo anche noi anziani,<br />
a distanza di molti anni,<br />
riviviamo i tempi andati,<br />
quando subito dopo la guerra<br />
intraprendevamo il percorso<br />
scolastico.<br />
Ma come sono cambiati i<br />
tempi nel giro di pochi decenni.<br />
Noi si andava a scuola con<br />
una “sacchetta” cucita alla<br />
meglio dal<strong>le</strong> nostre nonne,<br />
con penna e pennino per<br />
intingerla nel calamaio, un<br />
solo quaderno sbiadito e un<br />
svolgere ricerca e localizzazione<br />
di residuati bellici<br />
esplodenti sia in superficie,<br />
(primo metro) sia in profondità,<br />
(oltre il primo metro).<br />
Ancora: è obbligatorio avere<br />
dei dipendenti BCM<br />
(Bonifica Campi Minati)<br />
capaci di progettare (dirigente)<br />
un lavoro di bonifica,<br />
farlo eseguire (assistente<br />
tecnico), e persone che<br />
cercano <strong>le</strong> bombe<br />
(rastrellatori). Naturalmente<br />
questi personaggi devono<br />
essere in possesso di<br />
brevetti b.c.m. validi, (non<br />
scaduti). La ditta o l’associazione,<br />
deve essere riconosciuta<br />
valida sia dal 5°<br />
Rep. Infrastrutture Padova,<br />
sia dal 10° Napoli. Ovviamente<br />
essere in possesso di<br />
un passato nel settore...(di<br />
solito un nuovo imprendito-<br />
sillabario che serviva anche<br />
da libro di <strong>le</strong>ttura.<br />
Le au<strong>le</strong> erano molto spaziose<br />
e anche abbastanza fredde,<br />
in quanto non c’era il riscaldamento<br />
e quindi bisognava<br />
riscaldar<strong>le</strong> con <strong>le</strong>gna<br />
da ardere in una stufa di laterizio.<br />
Quando con l’approssimarsi<br />
dell’inverno la temperatura<br />
scendeva parecchi gradi sotto<br />
lo zero, a turno noi ragazzini,<br />
poco vestiti, portavamo<br />
a scuola dei pezzi di faggio<br />
che dovevano servire per la<br />
mattinata.<br />
I bambini d’oggi invece arrivano<br />
a scuola con zaini<br />
griffati e costosi, che contengono<br />
astucci altrettanto costosi.<br />
I primi giorni sono dedicati<br />
all’accoglienza dei bambini,<br />
che vengono riuniti in un salone<br />
e il Dirigente scolastico<br />
presenta gli insegnanti che<br />
saranno assegnati al<strong>le</strong> classi.<br />
Mio nipote è stato assegnato<br />
re ha sempre lavorato in<br />
La saggezza dei nostri avi<br />
diceva : “Chi va al mulino si<br />
infarina!” e la mia nonna era<br />
solita ricordare che “ Chi<br />
muore senza peccare va all’inferno<br />
perche non si è dato<br />
mai da fare”. Sono semplici<br />
ma verissimi insegnamenti<br />
popolari. Inuti<strong>le</strong> vo<strong>le</strong>r affermare<br />
che la Comunità montana<br />
dovendo organizzare,<br />
come capofila, un progetto di<br />
6 milioni di euro, dovendo gestire<br />
decine di cantieri su un<br />
fronte, quello del<strong>le</strong> Prealpi<br />
vicentine, di quasi 100 chilometri,<br />
avendo l’onere di organizzare<br />
squadre di operai,<br />
altre ditte). Non ho finito: trasporti di mezzi e materiali<br />
per eseguire carotaggi sono in alta montagna, essendo<br />
indispensabili macchine incaricata a coordinare gli in-<br />
escavatrici munite di trivella terventi per quattro comuni-<br />
e operatore...ogni lavoro di tà montane e la provincia di<br />
bonifica bellica deve esse- Vicenza sotto l’occhio vigi<strong>le</strong><br />
re segnalato sia al<strong>le</strong> forze della Soprintendenza per i<br />
dell’ordine sia all’ospeda<strong>le</strong> beni architettonici e<br />
più vicino... Forse è meglio paesaggistici, la Comunità<br />
che mi fermo altrimenti vado montana incaricata a fare<br />
troppo sul tecnico. Preciso co- tutto ciò e molto altro ancomunque<br />
che quando si esera può, <strong>le</strong>gittimamente, umaguono<br />
questi lavori senza <strong>le</strong> namente compiere qualche<br />
giuste garanzie c’è (se va tut- errore di percorso, può incapto<br />
bene) la denuncia...perciò pare in qualche malinteso e<br />
consiglio di eliminare “bonifi- commettere qualche piccolo<br />
ca residuati bellici” dalla pagi- peccato. La premessa è dona<br />
di presentazione all’Eco vuta perché ha valore “uni-<br />
Museo Grande Guerra…. Sabahudin con versa<strong>le</strong>”: ognuno di noi sa<br />
altre paro<strong>le</strong> che possano Kovacevic co- quanto sia diffici<strong>le</strong> portare<br />
gliere il senso voluto dall’En- avanti i propri incarichi, i prote.pri<br />
impegni senza malintesi,<br />
G. Lafirenze (Bari) senza alcuna svista. La Co-<br />
RITORNARE BAMBINI<br />
alla sezione B, poiché quella<br />
scuola è frequentata da un<br />
numero consistente di bambini,<br />
suddivisi in tre classi di<br />
cui due a tempo prolungato<br />
e una classe a modulo.<br />
I bambini sono stati chiamati<br />
uno alla volta e c’erano anche<br />
parecchi bambini di colore<br />
con dei nomi e cognomi<br />
non facilmente pronunciabili,<br />
ma sembravano anche i più<br />
al<strong>le</strong>gri e i più contenti.<br />
L’integrazione fra questi<br />
bambini e i nostri non presenta<br />
alcuna difficoltà, vengono<br />
accettati ben vo<strong>le</strong>ntieri e non<br />
sussiste alcuna forma di discriminazione<br />
nei loro confronti.<br />
Mio nipote ha raggiunto <strong>le</strong><br />
insegnanti correndo lungo il<br />
corridoio e facendo poi anche<br />
un balzo, mi sono anche<br />
commosso, perché è pur<br />
sempre un’esperienza importante<br />
nella vita l’inizio di un<br />
percorso scolastico.<br />
La presenza di una pluralità<br />
di docenti rappresenta una<br />
25<br />
LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE DELLA COMUNITA’ MONTANA<br />
“Operiamo nel pieno rispetto della normativa”<br />
garanzia di diverse modalità<br />
di relazione, sia pure nella<br />
condivisione degli obiettivi da<br />
conseguire e dell’unitarietà<br />
dell’insegnamento.<br />
A questa età va<strong>le</strong> molto la<br />
modalità del<strong>le</strong> relazioni, fondamenta<strong>le</strong><br />
per attivare <strong>le</strong> migliori<br />
capacità di apprendimento.<br />
Se si stabilisce all’interno<br />
della classe un rapporto fra<br />
compagni, insegnanti, genitori,<br />
questo costituisce un pre-<br />
munità montana “Spettabi<strong>le</strong><br />
Reggenza dei 7 Comuni”<br />
qua<strong>le</strong> ente capofila per l’esecuzione<br />
dei lavori per il<br />
recupero del patrimonio della<br />
grande Guerra ha quasi<br />
portato a termine, ricevendo<br />
molteplici apprezzamenti da<br />
più parti, i lavori del progetto.<br />
Siamo ormai all’80%<br />
dell’operatività tota<strong>le</strong>. I lavori<br />
sono stati eseguiti in 5 anni e<br />
con il prossimo anno saranno<br />
praticamente terminati.<br />
Possiamo credo, ben essere<br />
orgogliosi del lavoro svolto e<br />
personalmente rivolgo il mio<br />
pubblico ringraziamento ai<br />
progettisti, ai tecnici, agli operi<br />
ai nostri uffici e a tutti coloro<br />
che hanno partecipato e<br />
collaborato per portare a termine<br />
questa bella avventura.<br />
Un grazie anche a chi, attraverso<br />
la critica civi<strong>le</strong> e<br />
costruttiva, ci ha aiutato a<br />
sbagliare meno o a fare meglio.<br />
Su quanto scrive il <strong>le</strong>ttore<br />
c’è però un fraintendimento<br />
di base. La bonifica<br />
residuati bellici è stata citata<br />
tra gli interventi realizzati non<br />
perché sia stata eseguita direttamente<br />
dal persona<strong>le</strong> dell’ente,<br />
ma perché, come altri<br />
interventi di carattere specialistico,<br />
la stessa è stata realizzata<br />
dalla Comunità Montana<br />
mediante affidamento<br />
ad una ditta specializzata<br />
BCM regolarmente autoriz-<br />
supposto fondamenta<strong>le</strong> per il<br />
successo scolastico e per<br />
avere gratificazione dall’attività<br />
svolta.<br />
Per questa ragione i primi<br />
giorni di scuola sono dedicati<br />
all’accoglienza e alla conoscenza<br />
dei bambini, in modo<br />
da stabilire fin da subito un<br />
rapporto socio/affettivo e un<br />
clima positivo all’interno della<br />
classe. Al<strong>le</strong> 10.30 sono andato<br />
a riprenderlo, perché il<br />
primo giorno di scuola l’ora-<br />
zata, come previsto dalla vigente<br />
normativa. Fin dall’inizio<br />
dei lavori del progetto di<br />
Tutela e valorizzazione del<br />
Patrimonio storico della prima<br />
guerra mondia<strong>le</strong>, una del<strong>le</strong><br />
principali preoccupazioni è<br />
stata infatti quella di garantire<br />
l’incolumità del<strong>le</strong> maestranze<br />
impiegate nei vari interventi.<br />
A tal fine, ancora<br />
nell’apri<strong>le</strong> del 2005, è stata<br />
inoltrata la domanda a seguito<br />
della qua<strong>le</strong> sono state rilasciate,<br />
a giugno 2005, l’autorizzazione<br />
del Ministero<br />
della Difesa – “Comando infrastrutture<br />
nord” ed il nulla<br />
osta da parte del 5° reparto<br />
infrastrutture – ufficio BCM<br />
(segnalazione NP7163), all’esecuzione<br />
di lavori di bonifica<br />
precauziona<strong>le</strong> da ordigni<br />
esplosivi residuati bellici<br />
nell’ambito del suddetto progetto.<br />
Mi auguro di aver fugato ogni<br />
dubbio, soprattutto trattandosi di<br />
un settore, quello della ricerca e<br />
del<strong>le</strong> bonifica dei reperti della prima<br />
guerra mondia<strong>le</strong> dove abbiamo<br />
visto molte persone proporsi<br />
come “ricercatori storici”<br />
essendo probabilmente solo dei<br />
recuperanti che avrebbero voluto<br />
effettuare personalmente la<br />
bonifica, magari per trovare qualche<br />
interessante reperto da<br />
vendere nei mercatini! Grazie<br />
per averci dato la possibilità di<br />
replica. Con il saluto più cordia<strong>le</strong>.<br />
Lucio Spagnolo<br />
rio è ridotto.<br />
Ho percepito subito che è<br />
stato un ottimo avvio, perché<br />
noi nonni siamo molto <strong>le</strong>gati<br />
ai nostri nipoti, che ci permettono<br />
di ritornare bambini<br />
e ricordare i tempi della nostra<br />
infanzia.<br />
Qualcuno che ci sta sopra ha<br />
detto: “Se non diventerete<br />
come questi bambini, non<br />
entrerete nel Regno dei Cieli”.<br />
E il poeta Tagore ha scritto:<br />
“Il mondo va avanti con il<br />
sorriso dei bambini”.<br />
Edoardo Sartori<br />
Grazie per l’assistenza ricevuta<br />
La nostra Sanità è sempre così insoddisfacente? Non sempre questo cliché è corretto. E’<br />
quello che mi è accaduto il 16 agosto al<strong>le</strong> ore 10,30 circa ad Asiago. Un’ urgenza sanitaria<br />
mi ha portato all’ospeda<strong>le</strong> di Asiago dove trascorro <strong>le</strong> ferie da oltre vent’anni. Ebbene,<br />
alla mia domanda a non restare sola di fronte a dubbi e preoccupazioni, il persona<strong>le</strong> tutto<br />
a partire da quello in servizio alla reception, al triage, al pronto soccorso, è stato di una ta<strong>le</strong><br />
attenzione e so<strong>le</strong>rzia da ribaltare in senso positivo il quadro sanitario che spesso si fa .<br />
Vo<strong>le</strong>te saperne di più? Il medico mi ha ascoltato, mi ha visitato con cura come se fossi una<br />
sua paziente, ha raccolto i dati necessari a valutare il caso, si è messo in contatto con il<br />
reparto di Mestre e assieme hanno definito il daffarsi. Anzi, mi hanno restituito serenità e<br />
persino aiutata a fermarmi ancora qualche giorno sull’Altopiano. Grazie a tutti, grazie<br />
all’ospeda<strong>le</strong> di Asiago. Maria Luigia Botter - Mestre
Sabato 18 settembre 2010<br />
Hockey Inline<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Da sabato 18 settembre a venerdì 1 ottobre 2010<br />
Il 18 settembre è il 261° giorno del Ca<strong>le</strong>ndario Gregoriano, mancano 104 giorni alla fine del 2010.<br />
Sabato 18 SS. Sofia e Irene<br />
Domenica 19 S. Gennaro<br />
Lunedì 20 S. Eustachio<br />
Martedì 21 S. Matteo<br />
Merco<strong>le</strong>dì 22 S. Maurizio<br />
Giovedì 23 S. Pio da Pietr.<br />
Venerdì 24 S. Pacifico<br />
Sabato 25 S. Aurelia<br />
Domenica 26 SS. Cosma e Damiano<br />
Lunedì 27 S. Vincenzo de Paoli<br />
Martedì 28 S. Venceslao<br />
Merco<strong>le</strong>dì 29 SS. Miche<strong>le</strong>, Gabrie<strong>le</strong>, Raffae<strong>le</strong><br />
Giovedì 30 S. Girolamo<br />
Venerdì 1 ottobre S. Teresa di Gesù<br />
Curiosità del mese: Il giorno 5 ottobre 1582 nasce il ca<strong>le</strong>ndario<br />
Gregoriano. Infatti, con la bolla papa<strong>le</strong> “Inter Gravissima” Gregorio<br />
XIII introdusse la riforma del ca<strong>le</strong>ndario giuliano conosciuto da allora<br />
come gregoriano. Venne studiato un espediente per eguagliare l’anno<br />
civi<strong>le</strong> e l’anno tropico: si soppressero dieci giorni dal 5 al 14 ottobre,<br />
inoltre furono considerati bisestili solo gli anni secolari divisibili<br />
per 400. In Francia, al tempo della rivoluzione francese, l’ordine del<br />
ca<strong>le</strong>ndario venne cambiato e l’inizio venne spostato proprio a Settembre,<br />
il 22, per ricordare l’inizio della rivoluzione e ad esso venne<br />
dato il nome di Vendemmiaio. I nomi vennero scelti in base agli aspetti<br />
del clima francese o a fatti di vita campestre, dato che la rivoluzione<br />
era proprio nata nel<strong>le</strong> campagne. Li inventò un <strong>le</strong>tterato, Philippe<br />
François Nazaire Fabre (nome “d’arte” Fabre d’Églantine), fautore<br />
della rivoluzione, ma che non gli portò fortuna: nemico di Robespierre,<br />
venne ghigliottinato il giorno della morte di Danton, suo amico. Autunno:<br />
Vendemmiaio (Vendémiaire) (22 settembre - 21 ottobre). Brumaio<br />
(Brumaire) (22 ottobre - 20 novembre), Frimaio (Frimaire) (21 novembre<br />
- 20 dicembre)<br />
Inverno: Nevoso (Nivôse) (21 dicembre - 19 gennaio), Piovoso<br />
(Pluviôse) (20 gennaio - 18 febbraio), Ventoso (Ventôse) (19 febbraio<br />
- 20 marzo), Primavera: Germi<strong>le</strong> (Germinal) (21 marzo - 19 apri<strong>le</strong>), Fiori<strong>le</strong><br />
(Floréal) (20 apri<strong>le</strong> - 19 maggio), Prati<strong>le</strong> (Prairial) (20 maggio - 18 giugno)<br />
Estate: Messidoro (Messidor) (19 giugno - 18 luglio), Termidoro<br />
(Thermidor) (19 luglio - 17 agosto), Fruttidoro (Fructidor) (18 agosto<br />
- 16 settembre)<br />
Il mese Termidoro prima era detto Fervidoro, cioè bruciante, poi chiamato<br />
termidoro in ricordo del colpo di stato (27 luglio1894) che pose<br />
fine al regime del Terrore da parte di una coalizione chiamata<br />
termidoriana e cheportò alla morte per ghigliottina di Robespierre.<br />
Restano fuori alcuni giorni di Settembre e precisamente dal 17 al 21:<br />
questi giorni vennero chiamati sanculottidi in onore dei sanculotti<br />
parigini che erano i rivoluzionari per eccel<strong>le</strong>nza: presero il nome dal<strong>le</strong><br />
paro<strong>le</strong> sans coulottes, ovvero senza mutande/pantaloni, quei pantaloni<br />
a calza di seta tipiche dei nobili del tempo.<br />
l’Altopiano<br />
Sabato 18 settembre 2010<br />
L’Altopiano srl - Società unipersona<strong>le</strong><br />
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Responsabi<strong>le</strong> grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro<br />
Impaginazione: Davide Degiampietro<br />
Foto: Archivio Giorna<strong>le</strong> - Grafica Altopiano<br />
Stampa: Centro Stampa del<strong>le</strong> Venezie<br />
Via Austria, 19/b - 35217 Padova<br />
Storie di santi: San Pio. Pietrelcina, 25 maggio 1887 - San Giovanni<br />
Rotondo, Foggia, 23 settembre 1968. Francesco Forgione nasce a<br />
Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887. Il 22 gennaio<br />
1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino<br />
prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni<br />
dopo, il 10 agosto 1910. Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a<br />
San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria<br />
del<strong>le</strong> Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di<br />
taumaturgo e apostolo del confessiona<strong>le</strong>. Il 20 settembre 1918 il cappuccino<br />
riceve <strong>le</strong> stimmate della Passione di Cristo che resteranno<br />
aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni. Muore il 23<br />
settembre 1968, a 81 anni. Dichiarato venerabi<strong>le</strong> nel 1997 e beatificato<br />
nel 1999, è canonizzato nel 2002. Santa Teresa di Gesù: Sensibilissima<br />
e precoce, fin da bambina decise di dedicarsi a Dio. Entrò nel Carmelo<br />
di Lisieux e nel solco della tradizione carmelitana scoprì la sua piccola<br />
via dell’infanzia spiritua<strong>le</strong>, ispirata alla semplicità e all’umi<strong>le</strong> confidenza<br />
nell’amore misericordioso del Padre. Posta dalla vocazione<br />
contemplativa nel cuore della Chiesa, si aprì all’idea<strong>le</strong> missionario,<br />
offrendo a Dio <strong>le</strong> sue giornate fatte di fedeltà e di si<strong>le</strong>nziosa e gioiosa<br />
offerta per gli apostolo del Vangelo. I suoi pensieri, raccolti sotto il<br />
titolo Storia di un’anima, sono la cronaca quotidiana del suo cammino<br />
di identificazione con l’Amore. Con San Francesco Saverio è patrona<br />
del<strong>le</strong> missioni.<br />
Poesia di Ju<strong>le</strong>s Renard sull’autunno:<br />
Autunno<br />
Io vidi una mattina<br />
l’autunno camminare.<br />
Aveva nella mano<br />
tre goccio<strong>le</strong> di brina,<br />
nel cesto un venticello<br />
per sol<strong>le</strong>var <strong>le</strong> foglie.<br />
Portava per mantello<br />
un grigio nuvolone<br />
e andava <strong>le</strong>nto <strong>le</strong>nto<br />
curvo sul suo bastone.<br />
Ottobre in cucina: “Tortelli alla Zucca”. Ricetta con gli ingredienti<br />
per per 4 persone: 400 gr. di farina, quattro nova, sa<strong>le</strong>, un<br />
chilo di zucca, 100 gr. di parmigiano grattugiato, un pizzico di<br />
noce moscata, burro. Togliete la crosta e i semi alla zucca, tagliare<br />
quindi a pezzetti la polpa, mettendola in un tegame e<br />
coprendola di acqua. Una volta cotta la morbida polpa andrà<br />
scolata e passata al setaccio incorporandovi metà del parmigiano,<br />
una presa di sa<strong>le</strong> e un pizzico di noce moscata.<br />
Amalgamare il tutto molto bene. Quindi sul tavolo verrà messa<br />
la farina a fontana, nel mezzo verranno rotte <strong>le</strong> quattro uova e si<br />
impasterà. La pasta consistente ed elastica verrà tirata col<br />
matterello fino a ricavare una sfoglia sotti<strong>le</strong>. Con un bicchiere<br />
si faranno tanti dischetti, di circa quattro centimetri di diametro,<br />
al centro di ciascuno si porrà una cucchiaiata di ripieno. Il<br />
dischetto verrà poi ripiegato a metà, premendo molto bene il<br />
bordo tutt’intorno, in modo che non si aprano durante la cottura.<br />
I tortelli di zucca andranno cotti in abbondante acqua salata e<br />
serviti con burro nero e col rimanente parmigiano o anche conditi<br />
con un sugo di pomodoro. Buon appettito!<br />
Domenica 19 settembre<br />
MEZZASELVA: IP – Via XXI Maggio 149<br />
CONCO: OMV – Via Cappellari, 12<br />
Domenica 26 settembre<br />
ASIAGO: Q8 – Località Mose<strong>le</strong><br />
FOZA: TOTAL – Via Lazzaretti<br />
Dal<strong>le</strong> ore 8.45 di sabato 18<br />
al<strong>le</strong> ore 8.45 di sabato 25 settembre<br />
CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio,<br />
via Roma 33/a<br />
ENEGO: Farmacia della dr.ssa Giovanna Gabrieli,<br />
Piazza del Popolo 16<br />
Dal<strong>le</strong> ore 8.45 di sabato 25 settembre<br />
al<strong>le</strong> ore 8.45 di sabato 2 ottobre<br />
ASIAGO: Farmacia Chimica Bortoli sas del dr.<br />
Vittorino Ballici Molini<br />
26<br />
ARIETE<br />
Nettuno sta per entrare nel vostro segno e i più<br />
sensibili tra voi ne percepiscono già l’avvicinarsi,<br />
che potrebbe significare un certo distacco<br />
dopo un periodo in cui avete sopravalutato<br />
alcune questioni marginali. Fortunatamente, sapere bene come reagire<br />
di fronte a una situazione poco chiara: dandovela a gambe prima<br />
di farvi criticare da chi vi sta a cuore.<br />
TORO<br />
Vi aspetta un periodo sereno fatto di piccoli piacevoli nonnulla: l’amore,<br />
il sesso, i passatempi che vi piacciono, prendete quello che il destino,<br />
che ne sa più di voi, vi offre senza difficoltà. Non è che il resto non sia<br />
importante, al contrario, ma avete bisogno di un momento di pausa<br />
per riprendere con rinnovata energia ed entusiasmo.<br />
GEMELLI<br />
Con Plutone non si scherza, ormai lo avete capito: non c’è bisogno<br />
che facciate sacrifici spettacolari ne vi impegniate in compiti troppo<br />
onerosi, ma farete bene ad approfondire un prob<strong>le</strong>ma, finora ignorato,<br />
che ha una certa importanza nella vostra vita. L’amore richiede<br />
maggiore coinvolgimento, se ci credete. In caso contrario, non perdete<br />
tempo.<br />
CANCRO<br />
L’ottimismo è proprio quello che ci vuo<strong>le</strong>: un rapporto diffici<strong>le</strong> potrà<br />
diventare faci<strong>le</strong> se riuscirete ad aprire una conversazione chiarificatrice.<br />
Senza secondi fini, ma senza neppure prendere subito di petto l’argomento<br />
che vi sta a cuore, vi sarà possibi<strong>le</strong> affrontare un prob<strong>le</strong>ma,<br />
ponendo <strong>le</strong> premesse per una soluzione positiva, anche se non a<br />
breve termine.<br />
LEONE<br />
Affrontando con il sorriso un prob<strong>le</strong>ma scottante, su cui ancora non<br />
avete sufficienti e<strong>le</strong>menti di giudizio, sarete in grado di fare centro: si<br />
intende senza porvi obiettivi troppo ambiziosi. E prendendo <strong>le</strong> opportune<br />
precauzioni verso chi vorrebbe essere al vostro posto e<br />
potrebbe tendervi un tranello, che per fortuna non ha molte possibilità<br />
di successo.<br />
VERGINE<br />
Vi potete offrire qualche lusso, incluso quello di fare una spesa insolita,<br />
ma gratificante: anche se inuti<strong>le</strong>, servirà a farvi sentire più sicuri.<br />
Nel lavoro saranno possibili maggiori riconoscimenti, se saprete intervenire<br />
nel modo e nei tempi giusti. Evitate ogni interferenza nel<strong>le</strong><br />
questioni d’amore, se non vo<strong>le</strong>te mettere in piazza i vostri segreti.<br />
BILANCIA<br />
Venere, Marte, Saturno e (solo per oggi) anche la Luna, sono preziosi<br />
al<strong>le</strong>ati per ottenere quello che avete in mente, specie se riguarda<br />
questioni sul<strong>le</strong> quali avete qualche dubbio. La vostra minuziosa attenzione<br />
oggi può essere diretta a qualcuno che finora avete trascurato:<br />
una vecchia amicizia, un amore in crisi, un rapporto di lavoro<br />
ancora non chiaro.<br />
SCORPIONE<br />
Mercurio nel vostro segno favorisce una migliore comprensione di<br />
quello che finora avete trascurato, specie a proposito del<strong>le</strong> picco<strong>le</strong><br />
spese di tutti i giorni. Saturno consiglia la prudenza, che non vuo<strong>le</strong><br />
dire rinuncia: potete certamente affrontare un rapporto che si può<br />
migliorare, se davvero ci tenete. Altrimenti, non nascondete i vostri<br />
sentimenti.<br />
SAGITTARIO<br />
I vostri sogni potranno realizzarsi, se saprete progettare con prudenza.<br />
Per ottenere quello che desiderate dovreste fare una analisi rigorosa<br />
dell’aspetto pratico del<strong>le</strong> vostre iniziative, tenendo conto dei<br />
consigli di chi stimate. Ma, più di tutto, verificate <strong>le</strong> informazioni sul<strong>le</strong><br />
quali vi basate, incluse la voci di corridoio, che a volte possono<br />
contenere qualche verità.<br />
CAPRICORNO<br />
Potete evitare <strong>le</strong> critiche tacendo al momento giusto, ma anche quando<br />
forse dovreste parlare, se non siete più che sicuri di quello che<br />
vo<strong>le</strong>te dire. In amore e nel lavoro la prudenza vince, specialmente se<br />
non vo<strong>le</strong>te fare promesse che non siete sicuri di poter mantenere.<br />
Una visita imprevista vi aprirà gli occhi su quello che avete finora<br />
sottovalutato.<br />
ACQUARIO<br />
Non vi conviene esporvi al<strong>le</strong> critiche di chi non aspetta altro che una<br />
occasione per mettersi in mostra, magari facendovi uno sgambetto:<br />
esercitate un maggiore controllo in famiglia e nel luogo di lavoro,<br />
specie se negli ultimi tempi avete avuto qualche dubbio, su cui non<br />
avete poi abbastanza rif<strong>le</strong>ttuto. Siate generosi, ma con chi davvero<br />
merita <strong>le</strong> vostre attenzioni.<br />
PESCI<br />
Fatevi avanti con sicurezza, ma senza spavalderia. Giove e Urano<br />
appena entrati nel vostro segno facilitano qualunque iniziativa, incluse<br />
quel<strong>le</strong> più impegnative, come un cambiamento nel rapporto<br />
d’amore. E’ vincente la tenerezza che addolcisce l’animo e il corpo.<br />
Potete accettare invito stuzzicante, ma non ne sottovalutate i rischi.<br />
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Sabato 18 settembre 2010<br />
Incontro con Padre Colombara<br />
A tanti anni dal diploma di<br />
maturità, un gruppo di liceali<br />
di diverse classi ed età ha potuto<br />
ritrovarsi insieme e ricordare,<br />
anche con una certa<br />
nostalgia, i bei tempi della<br />
scuola superiore. L’occasione<br />
è stata data da una del<strong>le</strong><br />
visite a casa di Mimma Rigoni<br />
di Padre Giuseppe<br />
Colombara, ex insegnante di<br />
ing<strong>le</strong>se al liceo di Asiago, allora<br />
ancora sezione staccata<br />
del Jacopo Da Ponte di<br />
Bassano. Padre Colombara,<br />
della congregazione dei Padri<br />
Cavanis, ha ormai 88 anni e<br />
gode di buona salute. Oggi<br />
vive nell’Istituto Cavanis a<br />
Venezia. Qualche visita alla sorella,<br />
che abita a Sovizzo, suo<br />
paese nata<strong>le</strong>, gli dà l’opportunità<br />
di un giro in Altopiano,<br />
dove ha insegnato per ben 18<br />
anni e dove, come egli stesso<br />
ammette, ha lasciato il suo<br />
cuore. L’ultimo suo passaggio<br />
è stato martedì 17 agosto<br />
(foto di gruppo davanti al tavolo).<br />
Prima ancora aveva<br />
“Sarà una tre giorni di divertimento,<br />
ottimo cibo,<br />
ballo, musica e spazi per i<br />
bambini, ma anche l’occasione<br />
per confrontarci su<br />
temi per noi fondamentali<br />
come la scuola, il territorio<br />
e il federalismo.” Così<br />
il Segretario provincia<strong>le</strong> Federico<br />
Ginato introduce l’appuntamento<br />
valdagnese, “si<br />
comincia venerdì al<strong>le</strong><br />
18.30 con il dibattito sui<br />
Tagli alla Scuola, un vero<br />
e proprio percorso attraverso<br />
tutti i gradi di istruzione<br />
per conoscere e capire<br />
gli effetti dei tagli voluti<br />
dai ministri Gelmini e<br />
Tremonti. Docenti e stu-<br />
fatto una capatina a Pasquetta<br />
(altra foto). Il preavviso è quasi<br />
sempre insufficiente per riuscire<br />
a comunicare a tutti il suo<br />
arrivo, ma ogni volta parte una<br />
catena di sms per potersi ritrovare<br />
in quanti più possibi<strong>le</strong> per<br />
incontrarlo e fargli festa. Ed è<br />
sempre un gran piacere incontrarsi,<br />
ricordare, raccontare e<br />
ridere insieme. Grazie Mimma,<br />
avvisa anche alla prossima.<br />
S.L.<br />
Festa democratica provincia<strong>le</strong> PD a Valdagno<br />
Una pizza da applausi!<br />
Un grazie di cuore a Ranieri e Flavia<br />
Ronzani per la sp<strong>le</strong>ndida serata che ci<br />
avete regalato: la vostra pizza è<br />
davvero impareggiabi<strong>le</strong> e dunque...<br />
il bis...è gradito!! Firmato:<br />
i col<strong>le</strong>ghi della Medicina di Asiago.<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Il Partito Democratico della provincia di Vicenza si prepara alla Festa Democratica<br />
provincia<strong>le</strong> che si terrà il prossimo fine settimana a Valdagno - Ponte dei Nori<br />
denti ci guideranno nel diffici<strong>le</strong><br />
mondo della nostra<br />
scuola sempre più<br />
bistrattata, <strong>le</strong> conclusioni<br />
saranno affidate all’on.<br />
Daniela Sbrollini membro<br />
della Commissione<br />
bicamera<strong>le</strong> per l’infanzia.<br />
Si continua poi al<strong>le</strong> 20.30<br />
con la Cena Democratica<br />
per iscritti e simpatizzanti,<br />
a seguire la Maratona<br />
Rock organizzata dai Giovani<br />
Democratici..<br />
Sabato pomeriggio apriremo<br />
con <strong>le</strong> esposizioni del<strong>le</strong> Associazioni<br />
di volontariato del<br />
territorio e dei produttori<br />
agricoli locali. Al<strong>le</strong> 18.00<br />
Convegno sul tema Il Terri-<br />
torio come risorsa. Prospettive<br />
per acqua, suolo, ambiente<br />
ed energia. Relatori<br />
l’on. Federico Testa membro<br />
della Commissione per <strong>le</strong> attività<br />
produttive e Stefano<br />
Fracasso, Consigliere regiona<strong>le</strong><br />
e vicepresidente della<br />
Commissione per la tutela<br />
dell’ambiente. Farà da moderatore<br />
Giancarlo Corò, docente<br />
universitario e Presidente<br />
A.A.T.O.<br />
Bacchiglione. Alla sera l’immancabi<strong>le</strong><br />
ballo liscio con<br />
l’orchestra Gli Zeta. Domenica<br />
gran fina<strong>le</strong>, si comincia<br />
con la Bicic<strong>le</strong>ttata democratica<br />
al<strong>le</strong> 9.30 e al<strong>le</strong> 17.00 confronto<br />
PD - LEGA sul tema<br />
Federalismo e ruolo degli Enti<br />
Locali, dibattito tra il sen.<br />
Marco Stradiotto membro<br />
della Commissione per l’attuazione<br />
del federalismo fisca<strong>le</strong><br />
e il sen. Paolo Franco<br />
vicepresidente per la Lega<br />
Nord della Commissione per<br />
l’attuazione del federalismo<br />
fisca<strong>le</strong>, con la partecipazione<br />
di Giuseppe Berlato Sella,<br />
Consigliere regiona<strong>le</strong> e<br />
membro della Commissione<br />
Statuto e Alberto Neri, Sindaco<br />
di Valdagno. Al<strong>le</strong> 19<br />
chiusura della Festa con la<br />
Segretaria Regiona<strong>le</strong><br />
Rosanna Filippin e poi ancora<br />
buona musica. Un programma<br />
ricco che vede impegnati<br />
più di cento volontari<br />
da tutta la provincia, una opportunità<br />
importante per riportare<br />
la vera politica tra la<br />
gente con uno sti<strong>le</strong> che solo<br />
<strong>le</strong> Feste del PD sanno avere.<br />
Invito tutti a Valdagno.”<br />
Federico Ginato<br />
Daniela Sbrollini<br />
Buon comp<strong>le</strong>anno a Kartika<br />
dal suo fratellone Armin<br />
27<br />
Fatevi gli auguri con il giorna<strong>le</strong><br />
La Famiglia Frigo<br />
Susanna di<br />
Cesuna è lieta di<br />
porgere sentiti<br />
auguri di buon<br />
comp<strong>le</strong>anno a<br />
Lorenzo Panozzo<br />
per i suoi 18 anni.<br />
“Ciao Lorenzo,<br />
100 di questi<br />
giorni, sei un<br />
valido aiutante<br />
e promettente<br />
panificatore”<br />
18-09-2010: tanti auguri al mio fratellone<br />
Federico per i suoi 4 anni....Stefano
Sabato 18 settembre 2010<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
28