Redone n. 1-2 anno 2009 - Parrocchia GOTTOLENGO
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Il <strong>Redone</strong><br />
Allora ho compreso…che, anche se umanamente mi manchi e mi mancherai tanto, è nella<br />
speranza che ci attendiamo, è nella speranza che ancora oggi vivo la mia giovinezza insieme<br />
a tanti altri giovani guardando a quella luce dove già tu sei.<br />
Cammina con noi Rachele, ogni giorno, verso la Gerusalemme celeste.<br />
RACHELE E’ ENTRATA NELLA VITA ETERNA<br />
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Maria<br />
Il 31 gennaio il Signore ha chiamato a sé Rachele, una ragazza della nostra comunità.<br />
Lo stesso Dio che le ha donato la vita e che l’ha custodita per 22 anni, che aveva il potere di<br />
ridonarle la salute, ha deciso diversamente...........<br />
Nella quotidianità più comune di giovedì 22 gennaio, dopo il lavoro, Rachele stava andando a<br />
fare la spesa con la sua automobile, quando pochi attimi imprevisti l’h<strong>anno</strong> strappata a tutto<br />
ciò che era stata la sua vita fino ad allora per condurla, nove giorni dopo, alla morte.<br />
La sua condizione era apparsa da subito disperata, tanto che già il venerdì successivo<br />
all’incidente stava iniziando la procedura per l’espianto degli organi. Inaspettatamente però<br />
l’elettroencefalogramma di Rachele non era piatto e così la procedura fu sospesa. Realmente<br />
straordinaria e insperata fu poi la ripresa che ebbe sabato e anche nei primi giorni successivi.<br />
Questo aveva portato tutti noi a legittime speranze, che svanirono di colpo il sabato successivo<br />
alla notizia dell’improvviso peggioramento.<br />
Questi sono i fatti così come si sono succeduti di fronte ai nostri occhi e alla nostra mente,<br />
che non capisce e si arresta di fronte a un fatto così semplice ma incomprensibile.<br />
Il Signore però non ci ha lasciati soli mai. Egli è stato fedele alle sue promesse. Nella preghiera,<br />
nell’ascolto della Parola e nella comunione di questo dolore con tanti fratelli, ognuno di noi<br />
ha potuto percepire un silenzio che dona pace, la serenità che nasce quando la ragione si<br />
arrende umilmente e fiduciosamente di fronte al mistero, come è stato per Maria, che l’ha<br />
testimoniato nel canto del Magnificat:<br />
“Ha spiegato la potenza del suo braccio,<br />
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;<br />
ha rovesciato i potenti dai troni,<br />
ha innalzato gli umili;<br />
ha ricolmato di beni gli affamati,<br />
ha rimandato i ricchi a mani vuote.”<br />
In una circostanza tanto tragica, lo Spirito Santo ci ha fatto sentire che, misteriosamente, tutto<br />
parlava dell’amore di Dio, di un Padre presente e che si prende cura di noi. Tutto parlava della<br />
grandiosità del progetto eterno di amore che Dio ha con ciascuno di noi... Dio ci ha fatti per<br />
Lui. Ed è venuto a ricordarcelo.<br />
Tutto ciò resta avvolto nel mistero e nel dolore umano. Nessuno di noi può spiegare perché le<br />
cose siano andate così e per ognuno di noi, confrontarsi con questa realtà, significa entrare in<br />
un combattimento serio e spiazzante, che fa soffrire e spaventa. Dobbiamo però testimoniare<br />
che, fino ad oggi, il Signore non ci ha fatto mancare il Suo sostegno nella lotta e abbiamo<br />
sentito la Sua potente azione, che dissipa le paure e infonde speranza in una prospettiva<br />
eterna a cui tutti siamo chiamati.<br />
Per questo possiamo riconoscere che ci siamo sentiti privilegiati a poter contemplare così da<br />
vicino l’opera di Dio.<br />
La scorsa estate Rachele aveva speso tutti i suoi risparmi per poter partecipare alla GMG in<br />
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Il <strong>Redone</strong><br />
Australia e con grande entusiasmo era partita per incontrarsi col Signore, per conoscerlo e<br />
perché la aiutasse nel discernere la sua vocazione. Sapeva infatti che solo una cosa conta<br />
veramente nella vita: fare la volontà di Dio. Era stata così entusiasta di quell’esperienza di<br />
pellegrinaggio e di annuncio del Vangelo lungo le strade di alcune città australiane, che al suo<br />
ritorno una nostalgia intensa l’aveva accompagnata per parecchi giorni...<br />
Noi oggi, anche se soffriamo per la sua mancanza, crediamo che non dobbiamo preoccuparci<br />
per Rachele, perché è stata affidata in buone mani, crediamo che abbia compiuto la volontà<br />
di Dio e possa contemplare faccia a faccia quel Gesù che pochi mesi fa annunciava per<br />
le strade del mondo. Crediamo anche che dal Paradiso proseguirà con maggiore efficacia<br />
l’opera di evangelizzazione e intercederà per tutta la nostra comunità e per ognuno di noi. Per<br />
questo ringraziamo il Signore, che tramite Rachele sta aiutando molti a guardar con fiducia<br />
incondizionata a Lui nel proprio combattimento quotidiano, per poter riconoscere che: “Ciò<br />
che non era nei miei piani, era nei piani di Dio. In me prende vita la profonda convinzione<br />
che, visto dal lato di Dio, non esiste il caso; tutta la mia vita, fino ai minimi particolari, è già<br />
tracciata nei piani della provvidenza divina e davanti agli occhi assolutamente veggenti di<br />
Dio presenta una correlazione perfettamente compiuta.” (S.Teresa Benedetta della Croce).<br />
Noi sappiamo che davanti agli occhi di Dio le cose sono andate bene, perciò possiamo fare<br />
nostre le parole di Giobbe:<br />
“Il Signore ha dato, il Signore ha tolto,<br />
sia benedetto il nome del Signore!” (Gb 1,21)<br />
VI Comunità Neocatecumenale<br />
LUCIA PEZZI<br />
Un saluto a Lucia in occasione del funerale<br />
Lucia ci ha lasciati domenica 1° febbraio, giornata della vita e festa<br />
della famiglia. Ci ha lasciati nel giorno in cui la parrocchia, festeggiando<br />
gli anniversari di matrimonio, metteva in luce i valori cristiani della<br />
Famiglia e lei, nel nostro paese, si è sempre adoperata per la pastorale<br />
familiare, essendo anche una consacrata nell’Istituto “Pro Famiglia”. Nel<br />
giorno del suo funerale il gruppo “Pro Famiglia” di Gottolengo ha letto<br />
il seguente messaggio nella Santa Messa celebrata in suo suffragio in<br />
occasione del funerale:<br />
“Cara Lucia, mentre la Chiesa cantava l’inno alla vita, il Signore ti ha<br />
chiamata come sposa a vita nuova e ti ha trovato con la lampada accesa,<br />
pronta come una sposa per il suo sposo.<br />
Lucia, grazie per la fede che hai profuso nei nostri cuori. Grazie per la<br />
testimonianza della speranza viva che ti ha sempre accompagnato e<br />
che ci auguriamo accompagni anche noi nel cammino della vita. Grazie<br />
per aver vissuto in mezzo a noi, disseminando la tua vita di tanti gesti di carità che il Signore<br />
avrà trovato abbondanti nelle tue mani e nel tuo cuore e, per questo, ti avrà dato in premio<br />
l’abbondanza di felicità nella Vita Eterna. Grazie per il coraggio che ci hai trasmesso, affinchè<br />
fossimo perseveranti nella missione della spiritualità familiare. Ora siamo certi che sei tra le<br />
braccia del Padre e che lo pregherai per noi come ci hai promesso prima di morire.<br />
Siamo sicuri che il frutto della tua intercessione non tarderà a farsi sentire sia nel gruppo “Pro<br />
Famiglia” che nella nostra parrocchia. Grazie, Ciao.”<br />
Pro Famiglia di Gottolengo