STRADARIO DI LAZISE - Comune di Lazise
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Noi e lo stradario<br />
Noi alunni delle me<strong>di</strong>e abbiamo iniziato lo stradario l’anno scorso. Subito ci è<br />
sembrata un’impresa alquanto <strong>di</strong>fficile da realizzare……insomma, dovevamo<br />
ricercare tutte le strade e località che appartenevano al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong>, fino alle<br />
più nascoste, remote e sconosciute, fotografarle e poi <strong>di</strong>segnarle. Ma alla fine, si è<br />
rivelata una cosa <strong>di</strong>vertente e soprattutto interessante, dato che della metà dei luoghi<br />
non ne avevamo mai sentito parlare!!! Ci siamo così documentati ed abbiamo<br />
scoperto le origini del nostro paese, luogo vasto e affascinante, ma soprattutto ricco <strong>di</strong><br />
leggende e <strong>di</strong> storia. Così, muniti <strong>di</strong> carta e colori, ma soprattutto della nostra buona<br />
volontà, abbiamo iniziato ad allestire “LO <strong>STRADARIO</strong>”. A volte <strong>di</strong>segnare è stato<br />
complicato, perché le fotografie erano complesse e richiedevano molta<br />
concentrazione e bravura. Era <strong>di</strong>fficile soprattutto <strong>di</strong>segnare le piante, perché<br />
dovevamo fare le giuste sfumature e ombre, ma era complicato anche riuscire a<br />
riportare sul foglio i giusti spazi rappresentati nelle fotografie. Ma noi non ci siamo<br />
scoraggiati!!! Ce l’abbiamo messa tutta e finalmente siamo riusciti a terminare il<br />
lavoro!!!<br />
È stato anche interessante cercare <strong>di</strong> scoprire l’origine <strong>di</strong> nomi dati a vie, strade,<br />
vicoli: ci sembrava talvolta <strong>di</strong> inoltrarci in un labirinto oscuro, pieno <strong>di</strong> ombre nel<br />
quale finivamo col brancolare, cercando invano un barlume, una traccia.<br />
Alcune risposte ci sono venute da parte <strong>di</strong> persone anziane che si ricordavano gli<br />
oggetti, gli strumenti, i lavori, le coltivazioni <strong>di</strong> un passato ormai lontano.<br />
Con sorpresa e con gioia abbiamo accolto interpretazioni <strong>di</strong> toponimi misteriosi,<br />
incomprensibili.<br />
Ne riportiamo un esempio: “mostrigolo”. Ci siamo scervellati per molto tempo ma<br />
inutilmente. Il nostro insegnante un giorno ci ha detto <strong>di</strong> aver scoperto la chiave: il<br />
toponimo era composto da due parole <strong>di</strong> origine latina: mons e strix, monte e strige<br />
che significa uccello notturno; pertanto il nome della località sottolineava la presenza<br />
del gufo sulla piccola collinetta che dai nostri avi era stata chiamata con grande<br />
fantasia “monte del gufo”.<br />
Finalmente abbiamo terminato questo lavoro grazie al quale siamo stati in grado <strong>di</strong><br />
conoscere quanto sia bello il luogo in cui viviamo e quanto sia ricco <strong>di</strong> storia, <strong>di</strong><br />
tra<strong>di</strong>zioni e <strong>di</strong> fantasia.<br />
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Gli alunni