vita maggio - Giuseppini del Murialdo
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PPRROOPPOOSSTTEE<br />
PPEERR VVIIVVEERREE LLAA GGMMGG<br />
anche con quelli che non<br />
parteciperanno<br />
GMG 2005 CI SAREMO Siamo più di<br />
350 che parteciperemo dalle opere italiane<br />
alle Giornate di Colonia pensate dal Papa<br />
Giovanni Paolo II per noi! E qui alcune idee<br />
per viverle anche con chi non può parteciparvi:<br />
1 IL MANDATO: prima <strong>del</strong>la fine di luglio<br />
o alla fine <strong>del</strong>l’Oratorio estivo, si può vivere<br />
il mandato degli animatori e giovani che andranno<br />
a Colonia, con una celebrazione in cui<br />
i bambini e i ragazzi affidano ai giovani l’incarico<br />
di andare a Colonia a nome di tutti. Si può<br />
consegnare ai partenti un foulard o un cappellino<br />
con le firme di tutti e un quadernetto in cui i<br />
giovani potranno scrivere le memorie <strong>del</strong>la GMG<br />
in un immaginario dialogo con gli<br />
amici <strong>del</strong>l’Oratorio che sono a casa.<br />
22. CCII SSIIAAMMOO AANNCCHHEE NNOOII:<br />
I ragazzi che restano a casa per le vacanze durante<br />
la GMG possono essere in<strong>vita</strong>ti in oratorio per<br />
guardare insieme in TV almeno la Veglia <strong>del</strong> sabato<br />
e la Celebrazione <strong>del</strong>la Domenica, magari restando<br />
anche a dormire lì, facendo così attenzione a creare<br />
momenti più facili in cui anche i ragazzi <strong>del</strong>le medie<br />
possano sentirsi coinvolti.<br />
33. BBEENNTTOORRNNAATTII: Oltre a mandare una <strong>del</strong>egazione<br />
<strong>del</strong>l’oratorio ad accogliere<br />
i giovani al loro arrivo,<br />
sarà importante organizzare<br />
la ricaduta <strong>del</strong>l’esperienza,<br />
aiutando i giovani a studia-<br />
re una modalità efficace<br />
per trasmettere ai più piccoli<br />
e a tutta la comunità i<br />
nodi essenziali <strong>del</strong>la loro<br />
esperienza, oltre all’avventura<br />
turistica,<br />
certamente bella.<br />
S. CURRÒ` G. d`ORIA<br />
Libreria<br />
Questa pubblicazione costituisce la<br />
quarta radiografia dei catechisti che<br />
operano in Italia (ogni 10 anni circa), a<br />
partire dalla metà degli anni ‘70. Essa<br />
espone, analizza e valuta i risultati<br />
<strong>del</strong>l’inchiesta condotta nelle diocesi<br />
italiane durante l’anno 2003, come<br />
iniziativa di una collaborazione tra<br />
l’Istituto di Catechetica e quello di<br />
Metodologia Pedagogica <strong>del</strong>la Facoltà di<br />
Scienze <strong>del</strong>l’Educazione <strong>del</strong>l’Università<br />
Pontificia Salesiana.<br />
L’indagine parte dalla necessità di<br />
prender coscienza <strong>del</strong> grande sforzo di<br />
azione e di riflessione catecheticopastorale<br />
suscitato - soprattutto in<br />
quest’ultimo decennio - dalla CEI,<br />
dall’Ufficio Catechistico Nazionale e da<br />
quelli diocesani, e che costituiscono le<br />
fonti <strong>del</strong> confronto per la descrizione<br />
<strong>del</strong>l’azione catechistica parrocchiale e dei<br />
loro protagonisti.La ricerca presenta la<br />
situazione attuale che, paragonata con<br />
quelle precedenti, può rilevare le linee di<br />
tendenza, i punti di forza, le debolezze e<br />
le deficienze che restano da integrare, le<br />
mete per l’azione da riprendere con<br />
matura riflessione, conoscenza dei dati<br />
<strong>del</strong> problema, decisione ed entusiasmo.<br />
G. MORANTE<br />
V. ORLANDO,<br />
Catechisti e<br />
catechesi<br />
all’inizio <strong>del</strong><br />
terzo<br />
millennio,<br />
LDC.<br />
Musica<br />
L’UOMO<br />
SOGNA DI VOLARE<br />
Questa “ultima fatica” dei Negrita band<br />
formatasi nel 1994 nasce da un viaggio<br />
fatto in Sudamerica dove si sono lasciati<br />
volutamente influenzare dalle sonorità di<br />
questa terra. Il disco è caratterizzato da<br />
ballate etniche e da canzoni<br />
prevalentemente pop con episodi di<br />
contaminazione musicale come la prima<br />
traccia <strong>del</strong> disco, “Sale”, dove l’impianto<br />
rock aggressivo, uno dei pochi esempi<br />
<strong>del</strong>l’album, è unito a un rap al vetriolo di<br />
Gabriel O’Penasador uno dei musicisti<br />
sudamericani che hanno collaborato alla<br />
realizzazione <strong>del</strong> disco.<br />
“Sale” è una <strong>del</strong>le due canzoni politiche,<br />
l’altra è il “Branco” brano di chiusura<br />
<strong>del</strong>l’album, dei dieci pezzi proposti dal<br />
gruppo aretino. “Greta” è una <strong>del</strong>le<br />
ballate più orecchiabili <strong>del</strong> disco ispirata<br />
ad un persona realmente esistente, mentre<br />
“Destinati a perdersi” è un brano<br />
malinconico che ricorda un po’ i pezzi<br />
contenuti in “Paradisi per illusi”<br />
secondo album <strong>del</strong>la band. “Rotolando<br />
verso sud” riassume la filosofia musicale<br />
<strong>del</strong>l’album e risente <strong>del</strong>la produzione di<br />
Manu Chao. “Il Mio Veleno” e “Alzati<br />
Teresa” sono due dei pezzi più energici e<br />
veloci <strong>del</strong> cd. Immancabile il pezzo<br />
cantato da Drigo, il chitarrista <strong>del</strong> gruppo,<br />
“Tutto Bene”, ormai una tradizione che si<br />
rinnova di album in album.<br />
In definitiva un album che spiazza i<br />
fans dei primi dischi dei Negrita<br />
decisamente più rock e che vede un<br />
cambiamento di stile e sonorità , forse<br />
necessario per dare nuova linfa e idee alla<br />
band.<br />
199