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vita maggio - Giuseppini del Murialdo

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<strong>del</strong><br />

fondatore<br />

<strong>del</strong>lo scoutismo internazionale,<br />

Baden Powell, generale inglese<br />

nato il 22 febbraio 1857,<br />

ufficiale in India e in Sud Africa,<br />

eroe <strong>del</strong>la prima guerra anglo-boera,<br />

che dedicò la sua<br />

<strong>vita</strong> - conclusa la carriera militare<br />

- all’educazione dei giovani,<br />

a partire da quelli di strada,<br />

e alla costruzione di una civiltà<br />

<strong>del</strong>la pace.<br />

Il movimento Scout da lui<br />

fondato è attivo in 200 Paesi<br />

<strong>del</strong> mondo, opera con varie sigle,<br />

applicando uno stile pedagogico<br />

che insegna facendo<br />

e facendo fare, presidiando<br />

i valori fondamentali <strong>del</strong>l’umanità.<br />

“Ricordi e rimpianti, attualità<br />

e prospettive per un futuro<br />

costruito su un passato<br />

glorioso, di curiosità e di stupore”<br />

scrive Bepi Tombolato,<br />

storico capo scout <strong>del</strong> Leone<br />

XIII alle prese con il tentativo<br />

titanico di ricordare tutti, ma<br />

proprio tutti coloro che sono<br />

passati nelle file <strong>del</strong> Vicenza<br />

5°, poi diventato Vicenza 7°,<br />

ed oggi sono sparsi in Italia,<br />

nel mondo, alle prese con<br />

l’impegno pubblico oltre che<br />

con la <strong>vita</strong> familiare e professionale.<br />

L’ultima occasione per ritrovarsi<br />

i 1500 - e forse oggi<br />

1600 - transitati nelle file <strong>del</strong>lo<br />

scoutismo di questo gruppo<br />

cittadino è datata 1995, quando<br />

vennero festeggiati i 50 anni,<br />

il 19 marzo, in occasione<br />

<strong>del</strong>la festa di S. Giuseppe.<br />

210<br />

Buona strada!<br />

Fu una simpatica passerella<br />

cittadina su branco, reparto<br />

e clan allora in azione, con<br />

partite di calcio tra preti e capi,<br />

con mostre fotografiche che<br />

anche oggi pomeriggio alimenteranno<br />

la staffetta <strong>del</strong>la<br />

memoria…<br />

Evoluzioni importanti segnano<br />

la storia <strong>del</strong> Vicenza<br />

V° negli anni ‘60: le prime attività<br />

con l’Agi femminile, la<br />

nascita <strong>del</strong>la Comunità capi,<br />

uno scoutismo di punta che<br />

prende il nome di Point out,<br />

molto aperto al sociale. Il passo<br />

successivo è la coeducazione<br />

tra gruppi maschili e femminili<br />

che prelude nel 1973 alla<br />

fusione nazionale nell’Agesci.<br />

Nel ‘74 l’addio a Tullio<br />

Dal Ferro minato dal male, fino<br />

all’ultimo presente nei<br />

campeggi in Val Campelle, a<br />

distribuire karkadè e consigli<br />

di <strong>vita</strong>. Nel 1976 gli scout di<br />

tutt’Italia, e quelli <strong>del</strong> vicentino<br />

in prima fila, sono in Friuli<br />

accanto alle popolazioni colpite<br />

dal terremoto. Nel 1982 il<br />

Vicenza 5° lascia il Patronato<br />

con un trapianto nella parrocchia<br />

di S. Caterina; l’anno dopo<br />

l’attività riprende in Patronato<br />

sotto il<br />

nome di<br />

Vicenza VII con una nuova comunità<br />

capi.<br />

L’avventura continua. Ha il<br />

nome di molti sacerdoti a partire<br />

da don Remigio Burello<br />

che battezzò il Vicenza 5° nel<br />

‘45, per finire con don Nereo<br />

Tomasi che segue il gruppo dal<br />

1994; c’è chi come p. Guglielmo<br />

Cestonaro e p.Renzo<br />

Dalla Vecchia maturarono la<br />

propria vocazione proprio indossando<br />

la divisa scout. “Semel<br />

scout, sempre scout”: un<br />

motto che oggi ripeteranno in<br />

molti ritrovandosi attorno ad<br />

un luogo fisico ma soprattutto<br />

attorno ad un ideale, che con<br />

l’ostinazione <strong>del</strong> bene valica<br />

i decenni, evolve e si dimostra<br />

efficace anche nel Terzo<br />

millennio.<br />

Dal Messico ci<br />

scrive sr. Cecilia Dall’Alba<br />

Che c’è di straordinario nel<br />

fatto di aver ricevuto questa<br />

mattina la donazione di cereali<br />

per i bambini <strong>del</strong> nostro<br />

Centro Educativo? Nulla, a<br />

meno che si preferisca leggere<br />

questo fatto alla luce <strong>del</strong>la<br />

Provvidenza che sempre ci<br />

sorprende. Infatti la provvista<br />

di cereali era terminata ieri…<br />

Che c’è di straordinario<br />

nel lavorare con un gruppo di<br />

54 mamme sole, abbandonate,<br />

sulle quali ricade la responsabilità<br />

di mantenere la famiglia<br />

e l’educazione dei figli? Che<br />

sono 54 mamme sole in confronto<br />

ad una realtà immensa<br />

di donne nella medesima situazione?<br />

Ma per noi importa<br />

molto perché è in gioco la<br />

dignità e la promozione <strong>del</strong>la<br />

donna emarginata!<br />

Da sette anni abbiamo<br />

aperto a Città <strong>del</strong> Messico il<br />

Centro Educativo Leonardo<br />

<strong>Murialdo</strong> per bambini ed adolescenti.<br />

Adesso la realtà ci<br />

spinge a estendere il raggio<br />

<strong>del</strong>la nostra azione a mamme<br />

sole ed abbandonate. A noi<br />

interessa partire da questa<br />

realtà e con loro cercare soluzioni<br />

ai problemi. Con piccoli<br />

gesti. Con nulla di straordinario.<br />

È forse straordinario promuovere<br />

per loro passeggiate<br />

al parco perché esperimentino,<br />

anche solo per un giorno,<br />

la gioia di vivere senza preoccupazioni?<br />

La soluzione è stata<br />

facile: alcuni educatori sono<br />

rimasti con i bambini occupandosi<br />

di loro e noi abbiamo<br />

accompagnato le mamme per<br />

condividere divertimento,<br />

gioco, risate, riconoscendo la<br />

loro dignità di persone.<br />

Al termine <strong>del</strong>la giornata<br />

due constatazioni ci commuovono:<br />

- nessuno prima si era occupato<br />

di noi…<br />

- perché fate questo per<br />

noi?<br />

Amate mamme! Perché lo<br />

facciamo? Perché voi avete<br />

una croce molto pesante e noi<br />

la vogliamo condividere affinché<br />

diventi più leggera. Gesù<br />

lo farebbe. Lo ha fatto. Con<br />

questi piccoli gesti, vogliamo<br />

farvi sperimentare che Dio vi<br />

CRONACA: SUORE MURIALDINE<br />

EMMA BELLOTTO - E-mail: murialdine@murialdo.org<br />

ama! Viviamo in una casa<br />

grande. Si avvicinava il Natale<br />

e ci è venuta l’idea: perché<br />

non condividere la gioia propria<br />

<strong>del</strong> Natale con alcune<br />

mamme sole? Loro e i loro figli<br />

potrebbero dormire in un<br />

letto confortevole, potrebbero<br />

fare una doccia calda e gustare<br />

una cena speciale nella notte<br />

santa… Dopo la Messa siamo<br />

andate a casa con alcune<br />

mamme che sapevamo avrebbero<br />

trascorso da sole questa<br />

notte. I loro piccoli hanno<br />

cullato il Bambino Gesù,<br />

hanno aperto i regali che avevamo<br />

posto sotto l’albero, si<br />

sono seduti a tavola per la cena,<br />

molto frugale, ma certamente<br />

la miglior cena di Natale<br />

perché aveva il sapore <strong>del</strong>la<br />

condivisione.<br />

Poi, una <strong>del</strong>le nostre giovani<br />

ha intrattenuto i bambini fino<br />

a tardi con giochi, scherzi,<br />

racconti, dando l’illusione che<br />

la notte santa non avrebbe<br />

avuto termine.<br />

Il giorno seguente, con il<br />

cuore pieno di gioia, le mamme<br />

sono ritornate alla loro<br />

realtà di privazione portando<br />

due regali nel cuore: costatare<br />

che non sono sole perché hanno<br />

in noi <strong>del</strong>le alleate e che sta<br />

crescendo il numero di chi<br />

aiuta la loro causa per ottenere<br />

condizioni di <strong>vita</strong> più dignitose.<br />

Sono in gestazione infatti<br />

alcune iniziative di promozione<br />

<strong>del</strong>la donna emarginata:<br />

benvenuti a coloro che vogliono<br />

formare questa alleanza<br />

fatta di piccoli gesti!<br />

211

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