Aprile 2006.qxp - Parrocchia San Nicolò vescovo - Zanica

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La speranza vede ciò che ancora non è Charles Péguy Cristo Ł risorto, Alleluia! ¨ veramente risorto, alleluia! L'impensabile è avvenuto. Da quaranta giorni ci stiamo preparando ed è normale che adesso arrivi. È la festa di Pasqua, la festa più importante dell'anno. Ma la nostra Pasqua è Gesù, morto e risuscitato. No, non è "normale" che un giusto ucciso risusciti. "Una cosa mai intesa io sento": Colui che ha creduto all'amore del Padre per noi, Colui che ci ha amato dello stesso amore tenace e misericordioso di Dio, Colui che non si è sottratto alle esigenze di questo amore neppure di fronte al rifiuto, all'odio, alla decisione di toglierlo di mezzo, Dio lo ha risuscitato! Solo l'amore può vincere l'odio, il peccato e la morte. L'amore è la vita, perché Dio è amore. In Gesù la vita ha vinto la morte, in Gesù risorto la vita è donata a noi peccatori e mortali, in Gesù, il Vivente, è donato a noi l'amore di Dio vissuto con cuore d'uomo. L'impensabile è avvenuto. Ed è per noi. E ci apre alla speranza. Rallegrati. Alleluia. Anche nella tua vita e in quella dei tuoi cari il bene ha futuro, l'amore, la pazienza, il perdono, il dialogo, il servizio… hanno futuro, fanno la vita eterna, la gioia. Il Signore è risorto, alleluia! Noi risorgiamo insieme a lui, alleluia! Buona Pasqua. don Silvano con don Pietro e don Luca e con sr. Donata, sr. Francesca e sr. Maria La Voce - Aprile 2006 3
La morte odora di risurrezione Eugenio Montale Camminando s’apre cammino Fratelli e sorelle carissimi, il primo marzo è iniziato il grande cammino quaresimale, con Cristo verso la Pasqua. Quest’anno è stato caratterizzato da alcune novità, che potremo valutare insieme. Nelle proposte ci si è ispirati ad un criterio di “intensificazione”. La quaresima ci propone alcune pratiche abituali (preghiera, digiuno, elemosina) che esprimono e stimolano un reale cammino di conversione. Per quanto riguarda la preghiera, con l’aiuto dei sussidi distribuiti ai ragazzi e in chiesa, forse la proposta è già consolidata. Un po’ meno per gli altri aspetti. Prendete ad esempio l’astinenza dalle carni il venerdì: non è più un’abitudine comune a tutti; sommersi da ritmi di vita frenetici con facilità ci si dimentica di questo impegno o ci risulta insignificante. Ecco allora l’idea di raggruppare in alcuni giorni esperienze più intense di preghiera, di digiuno e di elemosina, in modo che da aiutarci a ricordare la proposta e viverla in maniera incisiva. Il primo momento di intensità l’abbiamo vissuto proprio all’inizio, il mercoledì delle Ceneri, il giovedì e il venerdì successivi. La presenza alle celebrazioni è stata davvero notevole il mercoledì. I ragazzi hanno perseverato anche il giovedì (per ricevere il seme da coltivare) e il venerdì (via crucis); i giovani e gli adulti avrebbero potuto fare meglio (per la presentazione della lettera del Papa e per la via crucis). Il secondo momento è stato quello del Triduo. Negli ultimi anni abbiamo cercato di viverlo come abbondante esperienza di preghiera, di adorazione eucaristica. Quest’anno i primi tre giorni della settimana sono diventati una preparazione alla adorazione, quasi una piccola scuola di preghiera. Buona la presenza al mattino e alla sera, interessanti le riflessioni proposte. Anche i ragazzi che si preparano alla messa di prima comunione si sono ritrovati nel pomeriggio, con impegno e attenzione, tranne qualcuno che non si è fatto per niente vedere. Il giovedì la celebrazione penitenziale e poi finalmente i tre giorni di preghiera. Tante persone hanno sostato lungo tutta la giornata davanti a Gesù nell’eucaristia; grazie per l’esempio che ci hanno dato e grazie a tutti coloro che anche quest’anno hanno reso possibile e bella la celebrazione del Triduo (chi ha allestito l’apparato, il coro GAM, la Confraternita, gli addetti alla sacrestia e agli addobbi…). Dall’esperienza di questa settimana nasce una domanda: non possiamo ampliare la proposta di adorazione eucaristica nel cammino ordinario della nostra comunità? Il terzo momento di intensità è stata la settimana del digiuno: al momento in cui scrivo non è ancora terminata, perciò la valutazione la rimandiamo ad un momento successivo. L’importante che non ci si limiti ad un digiuno o un’astinenza materiali, ma che tutto ci stimoli ad astenerci da quei comportamenti che rendono difficile l’incontro e l’accoglienza reciproci. Il 20 marzo abbiamo vissuto un bel momento di festa alle Capannelle, nella ricorrenza di San Giuseppe. Molte persone alla messa della sera con la presenza di don Gian Antonio, don Gianni e don Sergio e bella la cena comunitaria successiva nel salone dell’oratorio. Nel Consiglio Pastorale del 6 marzo abbiamo continuato la riflessione sulle schede preparatorie del Sinodo diocesano. A conclusione del lavoro sul tema della liturgia abbiamo deciso di dare inizio ad un gruppo liturgico, un gruppo di persone che innanzitutto approfondisca la propria conoscenza della liturgia e dei suoi profondi significati e che curi, per tempo e con sensibilità, le celebrazioni della nostra comunità. Non un gruppo tutto-fare, ma che sappia promuovere e valorizzare la partecipazione attiva e fruttuosa di tante persone. La prima riunione si è svolta il 22 marzo; a maggio il secondo appuntamento: se qualcuno è interessato, potrà aggiungersi man mano. Il 15 aprile, durante la Veglia Pasquale in Città Alta, il vescovo battezzerà una ragazza diciottenne della Costa d’Avorio, Chantal: arrivata lo scorso anno nella nostra comunità e avendo già fatto due anni di catecumenato nel suo paese, ha completato la preparazione con la guida di don Pietro e l’aiuto di alcuni catechisti e così nella notte di Pasqua professerà la sua fede e riceverà il battesimo, la cresima e l’eucaristia. L’esperienza del battesimo di giovani e adulti si ripresenterà sicuramente anche nei prossimi anni. Questo ci aiuterà a ripensare meglio anche il percorso che proponiamo alle famiglie che chiedono i sacramenti per i loro figli e la cui celebrazione, data l’età, vengono distribuiti eccezionalmente su più anni, dai primi mesi di vita ai 10-12 anni. don Silvano 4 La Voce - Aprile 2006
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