Aprile 2006.qxp - Parrocchia San Nicolò vescovo - Zanica

Non abbiate paura! Gesù
Ore 21.37 del 2 aprile 2005:
una luce si è spenta sulla terra per
accendersi e brillare per sempre in
cielo. Ci ha lasciato Karol Józef
Wojtyla, divenuto Giovanni Paolo
II con la sua elezione alla Sede
Apostolica il 16 ottobre 1978, e ci
ha lasciato con una parola di conforto
per tutti noi: “Non abbiate
paura…”. Confidava in Dio come
pochi uomini sanno veramente fare…
si affidava alle mani della
Madonna per la salvezza del mondo
intero e per la propria, come
dopo quel 13 maggio 1981 alle
17.19, quando due colpi di pistola
lo colpirono all’addome, mentre
stava salutando la folla in Piazza S.
Pietro.
La sua morte ha lasciato un
grande vuoto. Perchè? Perché un
uomo di tale carisma, di tale autenticità,
di tale spontaneità, di tale
fede e rispetto non si trova facilmente.
Un uomo divenuto Papa,
ma rimasto uomo in mezzo agli uomini,
grazie al suo continuo contatto
con la gente e soprattutto
con i giovani. Anche quando era
ormai vecchio e malato, anche
quando i suoi movimenti erano divenuti
incerti e la sua voce faticosa
e flebile, Giovanni Paolo II ritrovava
vigore e fantasia quando
incontrava i giovani.
L’appellativo “Sentinelle del mattino”
con cui li chiamò nella veglia
notturna di Tor Vergata, nel 2000,
in occasione del Giubileo dei giovani,
è particolarmente significativo.
Il mattino è l’inizio di un nuovo
giorno. È una novità di luce e
di speranza che comincia. Sul finir
della notte, cioè delle inquietudini,
delle violenze e del male che
hanno attraversato la modernità, i
giovani sono coloro che attendono
e preparano il nuovo giorno,
cioè la civiltà dell’amore, della pace
e della vita.
Il suo amore per i giovani lo ha
spinto ad iniziare, nel 1985, le
Giornate Mondiali della Gioventù.
Le 19 edizioni della GMG che
si sono tenute nel corso del suo
Pontificato hanno visto riuniti milioni
di giovani in varie parti del
mondo, tutti intorno al “loro Papa”,
che non lo hanno abbandonato
nemmeno negli ultimi momenti
di vita, facendogli sussurrare: ”vi
ho chiamati e voi siete venuti”…
Come poter poi dimenticare
quando Papa Giovanni Paolo II
nel 2000 ha detto: “C’è un proverbio
polacco che dice: «jezeli zyjesz z
mlodymi, takze stajesz sie mlodym».
Vuol dire: «se vivi con i giovani, dovrai
diventare anche tu giovane».
Così ritorno ringiovanito. E saluto
ancora una volta tutti voi, specialmente
quelli che sono più indietro, in
ombra, e non vedono niente. Ma se
non hanno potuto vedere, certamente
hanno potuto sentire questo «chiasso».
Questo «chiasso» ha colpito Roma
e Roma non lo dimenticherà
mai!”
Allo stesso modo la sua attenzione
per la famiglia si è espressa
con gli Incontri mondiali delle Famiglie
da lui iniziati a partire dal
1994. Un nonno per i piccoli; un
modello da seguire per coloro che,
un po’ meno giovani, lo vedono
come una guida non solo spirituale,
per chi è cresciuto ed invecchiato
con lui nei suoi quasi 27 anni
di pontificato. Una luce sul lungo
cammino della vita, ecco cosa è
stato Papa Giovanni Paolo II.
Quella sera, il 2 aprile 2005 migliaia
di persone puntavano gli occhi
su quella piccola e lontana finestra
illuminata e poi.. spentasi.
Centinaia erano le candele accese,
centinaia le preghiere che salivano
al cielo perché il Papa non soffrisse
troppo... Lacrime sgorgarono
sul viso della folla riunita in San
Un uomo venuto
da lontano
Ricordando Papa
Giovanni Paolo II
a un anno dalla morte
La Voce - Aprile 2006 5