Dialoghi n. 2001/1 (gennaio-marzo 2001)

L’ART. 111 COSTITUZIONE NEL PROCESSO CIVILE: PRINCIPI
GENERALI E INCIDENZA NEL PROCESSO FALLIMENTARE
Dei tre punti cardine del nuovo testo riformato dell’art. 111 della Costituzione
(contraddittorio, imparzialità e terzietà del giudice, ragionevole durata del processo)
la problematica relativa alla terzietà ed imparzialità del Giudice, dopo una serie
di pronunce a cascata tra il 1995 e il 1998 ( 1 ), è stata nuovamente affrontata
dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 387 del 15 ottobre 1999 proprio poche
settimane prima del varo della legge costituzionale che ha inserito nell’art. 111
Cost. i principi del giusto processo.
In un momento in cui si ritiene che il nuovo dettato dell’art. 111 Costituzione
consegni al mondo giudiziario «la parola che mondi possa aprirci» il novellato testo
dell’articolo 111 potrebbe forse porre delle nuove questioni di costituzionalità nel
processo civile rispetto a quelle già prospettate in punto da dottrina e giurisprudenza
prima dell’introduzione della modifica ( 2 ).
La vicinanza di date tra il varo della legge e la pronuncia della Corte può essere
uno spunto per valutare se i principi del giusto processo incidano davvero einmaniera
così determinante ( 3 ) anche nel processo civile laddove proprio nella motivazione
della sentenza 387/1999 la Consulta ribadisce la netta distinzione fra proces-
( 1 ) Corte Cost. n. 432/1995; Corte Cost. n. 15/1996; Corte Cost. n. 131/1996; Corte Cost. 326/1997;
Corte Cost. n. 51/1998.
( 2 ) Sui vari istituti di diritto processuale civile in materia di incompatibilità del giudice v. Fratini,
L’imparzialità del Giudice nel procedimento di adozione, Giur. It., 1999, 1428; Scarselli, La Consulta detta
nuove regole sull’incompatibilità del giudice nel processo civile, Foro it., 1999, I, 3441 e ss.; Consolo, Il
Giudice civile cautelare non diviene in via generale incompatibile a statuire sul merito secondo la Consulta,
Giur. It.. 1998 p. 410 e ss.; Tarzia, Il processo di fallimento e l’imparzialità del giudice, inRiv. Proc. Civ.,
1997, p. 13; Caputo, La partecipazione del giudice delegato alla decisione delle cause da lui autorizzate, Dir.
Fall., 1996, II, 99; Moretti, L’imparzialità del giudice fra la cautela ed il merito, inRiv. Proc. Civ., 1996,
1104 e ss.; Scarselli, Terzietà del giudice e processo civile, Foro It., 1996 I, 3616 e ss.
( 3 ) In tal senso vedasi Di Muro, La riforma dell’art. 111 della Costituzione e i procedimenti speciali in
materia civile (sito internet).