casa & co autunno 2010 - Chiedilo a Nuncas

il f U t U r o in C a s a
Alexandre Marius Jacob è un nome
sconosciuto ai più, ma nella
Parigi di fine Ottocento era sulla
bocca di tutti e il terrore delle
classi agiate: definendosi “ladro dei ladri”,
nessuna cassaforte riusciva a resistergli e le
sue imprese furono così clamorose da ispirare
allo scrittore Maurice Leblanc il personaggio
di Arsenio Lupin.
La cassaforte è ormai “entrata” nelle case
italiane, straordinaria evoluzione dei forzieri
egizi, medievali e dell’epopea del West che
possiamo oggi ammirare nei grandi musei di
tutto il mondo.
Non è un caso che sant’ Eligio, il santo protettore
dei fabbri (primi costruttori delle casseforti),
noto anche per la sua abilità nel creare
manufatti in oro e costruire forzieri, sia lo stesso
degli orafi: dopo aver creato preziosi capolavori,
li proteggeva dai malintenzionati.
Le pareti blindate, che costituiscono uno
dei punti di forza della cassaforte, vennero
inventate due secoli fa, in piena Rivoluzione
Industriale, e da allora proteggono le riserve
monetarie di banche e stati sovrani o, molto
più semplicemente, gli oggetti preziosi a noi
più cari. Famosi per la loro inviolabilità sono i
caveau di Fort Knox e della Federal Reserve di
New York.
in apertura: leghe metalliche
resistenti anche agli esplosivi
e sofisticatissimi sistemi di
chiusura rendono impenetrabili
le porte dei caveau.
sopra: solida e massiccia, la cassaforte da pavimento degli inizi del ’900 è stata protagonista di
moltissimi film come ad esempio “I soliti ignoti” del 1958 di Mario Monicelli, con Totò, Vittorio Gassman
e Marcello Mastroianni.
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