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anno 1989-92 - Istituto studi atellani

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Ad una strada così importante non potevano mancare dei raccordi che la univano ad<br />

altre vie e la mettevano in comunicazione con città quali Pozzuoli, Cuma, Literno,<br />

Sinuessa 21 .<br />

Di sicuro si ha notizia di una strada, la via Antiqua 22 , che da Atella andava alla via<br />

Consolare Campana; l'incrociava nel luogo detto ad septimum 23 , per proseguire per<br />

Ducenta 24 e finire a Liternum (e, forse, a Cuma).<br />

Lo stesso raccordo da Atella portava alla Consolare Campana, sempre ad septimum 25 , e,<br />

poi, sorpassando il Clanio e incrociando l'Appia ad otto miglia da Capua, portava a<br />

Cales 26 , per immettersi infine sulla via Latina.<br />

Le vie più importanti che sicuramente passavano o partivano da Capua erano: la via<br />

Atellana per Napoli, la via Consolare Campana per Pozzuoli, la via Appia per Sinuessa<br />

e Roma, la via Latina per Cales, e Roma.<br />

peutingeriana segnava la strada e ne indicava le distanze) quanto affermato sopra è solo<br />

un'ipotesi; peraltro sostenuta e dimostrata ottimamente da D. STERPOS (op. cit.).<br />

21 E. DI GRAZIA, (Le vie osche nell'agro aversano, Napoli, 1970), sulla scorta di scavi<br />

clandestini e su ritrovamenti archeologici casuali, tenta una ricostruzione delle vie di<br />

comunicazione osche della zona e fa partire da Atella addirittura cinque strade che la univano a<br />

Capua, a Cales, a Volturnum, a Liternum, a Cuma.<br />

22 La via Antiqua (detta «antica» dai Romani, forse, perché tracciata dagli Etruschi) è<br />

menzionata in una donazione di Gisulfo I, duca di Benevento, al Monastero di S. Vincenzo al<br />

Volturno nel 703, riconfermata dall'Imperatore Ludovico Pio, nell'819 (in «Cronache<br />

Volturnensi» pubblicate da L. A. MURATORI, in Rerum Italiae Script. [I, 2 a p. 4601).<br />

23 ... detto ad septimum per distanza da detto luogo di 7 miglia da Capua. Ed in detto luogo si<br />

fondò il Monasterio di S. Lorenzo ... (C. MAGLIOLI, Difesa della Terra di S. Arpino e di altri<br />

Casali di Atella contro alla città di Napoli, ecc., Napoli, 1755, [p. 461].<br />

Sull'esistenza «certa» di un raccordo (o forse più) che usciva da Atella per andare ad septimum<br />

e congiungersi alla via consolare campana ha scritto O. ELIA (in NOTIZIE E SCAVI» [vol.<br />

XIII, <strong>anno</strong> 1937]) in occasione di una serie di ritrovamenti; avvenuti ai primi del '900, fra Atella<br />

(S. Antimo) - Carinaro - Aversa – Frignano ... appaiono dislocati lungo una linea che segue da<br />

vicino il tracciato di un'antica via che raccordava Atella con la via Campana (cfr.: MILLER,<br />

«Itineraria romana» via 59) Puteolis – Capuam ... [p. 142].<br />

L'esistenza del diverticolo (lungo 4.000 piedi) Atella - ad Septimum è riconfermato anche da un<br />

miliario trovato nella città normanna. Cfr.: CASTALDI, BELOCH, MAIURI, ecc.<br />

24 B. CAPASSO, op. cit. [II, 2]: Tabula Chorographica Neapolitani Ducatus saeculo XI.<br />

25 Nel '700 ad Atella venne alla luce un breve tratto di strada diretta verso occidente.<br />

... si trovò da mano in mano una strada lastricata di bianco marmo: e se ne cavò buon numero<br />

di pietre grandi quadrate che avevano piana la facciata di sopra e acuta la punta di sotto,<br />

come suol dirsi a punta di diamante: dando chiaramente a divedere di essere porzione<br />

dell'antica strada consolare (Campana) che ... si distendeva dal luogo chiamato ad septimum<br />

fin dentro Atella ... C. FRANCHI, Dissertazioni istorico-legali su l'antichità, sito ed ampiezza<br />

della nostra Liburia ducale, ecc., Napoli, 1754 [p. 87].<br />

Sempre sull'esistenza di questa strada che da Atella andava ad septimum:<br />

G. CORRADO, ... riferisce il Corcia che in S. Arpino. nel luogo detto Ferrumina, si<br />

scoprirono gli avanzi di questa antica strada.... (op. cit. [p. 261). F. P. MAISTO, ... in<br />

un giardino della via Ferruma fu travata una strada lastricata di marmo bianco...<br />

(Memorie storico-critiche sulla vita di S. Elpidio vescovo africano e patrono di S.<br />

Arpino. Con alcuni cenni intorno ad Atella, antica città della Campania, al villaggio di<br />

Santarpino, ecc., Napoli, 1884 [p. 54]).<br />

26 «... nel luogo chiamato ad septimum nello scontro che faceva la via che da Cales andava ad<br />

Atella colla via Consolare che da Capua andava a Cuma e Pozzuoli ...» (C. MAGLIOLI, Difesa,<br />

ecc. [p. 461).<br />

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