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TRACCIA N° 3 DA SVOLGERE A CASA E DA RICONSEGNARE IL 10.11.2012 AVV. GIULIANO VALER Caia veniva morsa alla mano destra dal cane, di razza pastore tedesco, di proprietà di Tizia, nell'atto in cui introduceva detta mano, attraverso le sbarre del cancello chiuso, per consegnare una lettera raccomandata alla persona presente nel cortile dell'abitazione, Poppea, figlia maggiorenne di Tizia; quest'ultima, essendosi assentata da casa, aveva affidato a detta figlia la sorveglianza del proprio cane (com'era solita fare giornalmente quando si recava al lavoro), lasciato libero all'interno del cortile di casa, intercluso da recinzioni e cancello; a seguito del morso, la portalettere veniva condotta al pronto soccorso, ove veniva accertata la presenza di "piccole ferite abrase nella regione dorsale della mano destra". Caia sporgeva rituale querela nei confronti di Tizia, quale padrona del cane, ritenuta comunque responsabile di omessa custodia dell’animale. Appresa la notizia Tizia, si rivolge ad un avvocato per avere delucidazioni in proposito al quale consegna atto di citazione avanti il locale Giudice di Pace emesso dalla Procura della Repubblica. Il candidato, assunte le vesti del difensore di Tizia, premessi brevi cenni in relazione alla problematica della responsabilità oggettiva in materia penale, rediga motivato parere. TRACCIA N° 4 DA SVOLGERE A CASA E DA RICONSEGNARE IL 17.11.2012 AVV. DANIELE CALCATERRA Tizio si rivolge al suo legale di fiducia esponendo quanto segue. Illustra, in primo luogo, di avere affidato al mediatore Caio l'incarico di procurargli un acquirente dell'immobile che intendeva vendere, pattuendo al contempo che, nell'ipotesi in cui poi avesse rifiutato, anche ingiustificatamente, di concludere l'affare propostogli dal mediatore, avrebbe corrisposto a quest'ultimo un compenso in misura identica a quella stabilita per l'ipotesi di conclusione dell'affare. Espone che, nei fatti, ciò si era verificato, avendo rifiutato di concludere il preliminare con soggetto rinvenuto dal mediatore, il quale pretende ora da Tizio il pagamento del compenso. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, esponga le problematiche sottese al caso di specie.
LEZIONE N° 1 – AVV. PAOLA RUBINI 13.10.2012 Tizio svolge la professione di avvocato, esperto in diritto del lavoro. Caio, invece, svolge la funzione di V.P.O. presso il Tribunale di X. Entrambi si accordano per favorire, nella procedura esecutiva a carico di un Ente Pubblico Y, i clienti di Tizio che sono dipendenti del citato Ente Pubblico. In particolare, dopo aver riconosciuto fittiziamente l’esistenza di un credito del dipendente nei confronti dell’Ente Pubblico Y, l’avvocato Tizio provvedeva a farsi cedere dai clienti il rispettivo credito azionando poi direttamente la procedura esecutiva nei confronti dell’Ente Pubblico Y, con notevole ulteriore aggravio di spese processuali. Quid juris? LEZIONE N° 2 – AVV. NICOLA GIOBBA 13.10.2012 Tizio si reca nella concessionaria Alfa, dicendo di essere collaboratore di altra concessionaria Beta e di essere interessato all’acquisto di un’autovettura richiesta da un loro cliente Sempronio. La concessionaria Alfa, comunica il prezzo a Tizio e gli consente di prelevare il mezzo per farlo visionare al cliente Sempronio presso la concessionaria Beta. Tizio comunica che Sempronio è intenzionato ad acquistare l’auto; Tizio pertanto si reca dalla concessionaria Alfa e a pagamento dell’auto consegna il prezzo richiesto con tre assegni ciascuno del medesimo importo, tratti dal suo conto corrente, ed aventi ciascuno scadenza mensile progressiva. Alfa riceve gli assegni e consegna nelle mani di Tizio un documento di trasporto indirizzato alla concessionaria Beta e che accompagna l’autovettura con la dicitura “in conto visione” e nel quale si dice pronta ad effettuare le formalità del passaggio di proprietà del mezzo al buon fine dell’incasso dei tre assegni. Tizio dunque consegna l’autovettura alla concessionaria Beta e nel frattempo la concessionaria Alfa incassa il primo degli assegni ricevuti da Tizio. A distanza di un mese accade che Alfa pone all’incasso il secondo assegno di Tizio, ma sullo stesso viene elevato atto di protesto per mancanza di fondi e viene altresì informata che il conto corrente da cui sono tratti gli assegni non ha alcuna capienza e che pertanto anche il terzo assegno subirà le stesse sorti del secondo; contatta dunque la
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