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PARERE N° 1 DA SVOLGERE A CASA E DA CONSEGNARE IL 03.11.2012 AVV. CARLO RASIA Tizietto, studente universitario fuori corso, acquistava in data 8/11/11 un’autovettura nuova Honda Jazz “full optional” presso la concessionaria Caia srl di S. Lazzaro di Savena per la quale veniva concordato un importo complessivo di € 15.500, dietro permuta di un’autovettura Renault. Veniva fissato quale termine per la consegna il 25/3/12. Contestualmente all’acquisto presso i locali della concessionaria, Tizietto sottoscriveva richiesta di finanziamento vincolato per ottenere dalla finanziaria Sempronia, indicata dalla stessa Caia, la somma di € 10.000. Con lettera di Sempronia del 12/11/11, il finanziamento a favore di Caia veniva accordato e Tizietto, già prima della consegna dell’auto, iniziava a pagare le rate mensili di € 500. Alla scadenza del termine, concordato per la consegna, la concessionaria Caia non provvedeva a mettere a disposizione l’auto. Nel frattempo Tizietto apprendeva da conoscenti che Caia, a seguito di alcuni investimenti sbagliati in bond-argentini, era già stata messa in liquidazione volontaria, non riuscendo più a far fronte alle molteplici posizioni debitorie. A maggio 2012 Tizietto, continuando a versare mensilmente le rate alla finanziaria Sempronia e non ricevendo l’auto, si rivolgeva alla concessionaria Caia per avere spiegazioni ma il telefono risultava staccato e l’amministratore irreperibile, in quanto, secondo alcuni testimoni, partito per Cuba. Tizietto si recava quindi da un legale per chiedere consiglio sul da farsi. Assunte le vesti del legale di Tizietto, il candidato rediga parere motivato. PARERE N° 2 DA SVOLGERE A CASA E DA CONSEGNARE IL 10.11.2012 AVV. MASSIMO LEONE Tizio, dipendente di un’azienda viene colpito da un forte virus intestinale che gli impedisce di assentarsi dall’abitazione. Telefona quindi al suo medico di base riferendogli i sintomi e domandandogli di recarsi presso la sua abitazione per visitarlo. Il medico capisce immediatamente quale virus abbia aggredito l’intestino del paziente e, ritenendo superflua una visita a domicilio, gli prescrive telefonicamente alcuni farmaci, suggerendogli di inviargli qualcuno in ambulatorio onde potergli consegnare il certificato da produrre al datore di lavoro. Così avviene e Tizio allorquando torna in ufficio produce il certificato in cui è stato attestato che il medico, a seguito di visita domiciliare, aveva diagnosticato una sindrome gastro-intestinale, prescrivendo riposo per 5 giorni. Il datore di lavoro che da tempo aveva l’intenzione di sbarazzarsi di Tizio ed all’uopo, temendo assenze ingiustificate dello stesso, lo aveva fatto pedinare, venuto a sapere della mancata effettuazione della visita sporge denuncia/querela nei confronti del dipendente e di tutti coloro che hanno con lo stesso concorso nella realizzazione dei reati. Il candidato assunte le vesti del difensore di Tizio e del medico rediga un parere motivato circa i reati ravvisabili nei fatti sopraesposti. PARERE N° 3 DA SVOLGERE A CASA E DA CONSEGNARE IL 17.11.2012 AVV. CARLO RASIA Tizio stipulava con Sempronio, qualificatosi legale rappresentante della Edile s.a.s., un contratto preliminare per l’acquisto di un immobile di proprietà di quest’ultima.
Alla scadenza pattuita nel preliminare, Tizio chiedeva ad Edile s.a.s. di procedere alla stipula del rogito definitivo, ma la seconda si rifiutava affermando che tale atto era inefficace nei suoi riguardo, non avendo mai conferito alcun potere rappresentativo a Sempronio che, in realtà, non avrebbe mai rivestito la veste di legale rappresentante della società. Tizio non sapere cosa fare, ma era intenzionato ad acquistare la casa. Si ricordava solo di aver ricevuto qualche tempo prima una lettera sottoscritta da entrambi i soci accomandatari di Edile, in cui la scoietà dichiarava di aver ricevuto l’acconto di € 100.000,00 da lui versato al momento della stipula del contratto preliminare. Si recava pertanto da un legale per sapere se fosse possibile agire giudizialmente per ottenere che il contratto sottoscritto da Sempronio in nome e per conto della Edile s.a.s. producesse effetti nei confronti di quest’ultima. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga parere motivato. PARERE N° 4 DA SVOLGERE A CASA E DA CONSEGNARE IL 24.11.2012 AVV. ROBERTO BRUZZI Tizio e Mevia, una giovane coppia di conviventi more uxorio, a distanza di due anni dal loro primo incontro, decidono di trasferire stabilmente la loro residenza (e quella dei loro figli minori caio e sempronio) all’estero, in Messico, a causa degli insanabili contrasti tra Mevia, ex tossicodipendente, ed il di lei padre-padrone Calpurnio, sfociati in tribolate liti giudiziarie inerenti la contestata potestà genitoriale di Mevia, ma non ancora definite. Mentre Sempronio è nato dall’unione sentimentale di Tizio e Mevia, Caio è il figlio di primo letto di quest’ultima. Dopo circa un anno dal loro trasferimento, anche per via delle difficoltà di inserimento nella nuova realtà, tra Tizio e Mevia nascono dissidi che portano quest’ultima a denunciare falsamente il primo alla locale polizia per supposti maltrattamenti fisici e psicologici, da cui sarebbe derivata la frattura del setto nasale documentata da un referto medico falso a firma del compiacente medico Gonzales, allegato alla denuncia; per renderla ancora più credibile, davanti al solitario ispettore della polizia locale dichiara falsamente a verbale che il compagno, facendo uso di cocaina, le ha sottratto danaro per poterne acquistare. Tizio viene pertanto arrestato venendo a conoscenza delle false accuse di Mevia e questa, profittando di ciò, riesce a lasciare il Messico, portando i minori Caio e Sempronio con sé in Italia senza, ovviamente, il consenso di Tizio. Una volta ottenuta la propria liberazione dopo quattro mesi dall’arresto, venuto a conoscenza dell’espatrio del suo nucleo familiare, Tizio si precipita in Italia ove apprende che Mevia, per riuscire nel suo intento, ha potuto contare sull’aiuto economico del padre Calpurnio che, sebbene ignaro dell’arresto di Tizio e della denuncia sporta a suo carico dalla propria figlia, non ha esitato ad aiutarla, fregandosene della volontà contraria a lui nota di Tizio, pur di rivedere i nipotini. Dopo due settimane dal suo rientro in Italia, Tizio si reca pertanto da un legale affinché, redigendo una dettagliata denuncia dei reati commessi in suo danno, sbrogli l’intricata matassa al precipuo fine di riabbracciare i figlioletti che Mevia gli impedisce di frequentare rispondendo elusivamente alla sue chiamate telefoniche, e limitandosi a comunicargli le loro condizioni di vita. Il candidato, assunte le vesti del legale incaricato da tizio, rediga un parere motivato sulla responsabilità penale di Tizio, Mevia e Calpurnio, precisando se ricorrono le condizioni per
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