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Italian Bookshelf (download as PDF) - Ibiblio

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470 “<strong>Italian</strong> <strong>Bookshelf</strong>.” Annali d’italianistica 25 (2007)<br />

in traduzione nella stessa serie), Moderata Fonte si conferma dunque con questo volume,<br />

grazie al pregevole lavoro di Finucci e Kisacky, quale una delle voci di donna piú<br />

significative del Cinquecento italiano.<br />

Laura Benedetti, Georgetown University<br />

Margaret L. King and Albert Rabil, eds. Teaching Other Voices. Women and<br />

Religion in Early Modern Europe. Chicago: U of Chicago P, 2007. Pp. 244.<br />

Margaret L. King e Albert Rabil Jr. presentano questa raccolta di saggi come un sussidio<br />

didattico da affiancare ad alcuni dei volumi compresi in “The Other Voice”, la collana di<br />

testi in traduzione inglese che i due studiosi dirigono da dieci anni per la University of<br />

Chicago Press. L’intento interdisciplinare e l’apertura europea che caratterizzano questa<br />

fortunata iniziativa editoriale (giunta quest’anno a quarantanove titoli, con due nuovi<br />

volumi in corso di pubblicazione) si riflettono nei quattordici studiosi che hanno<br />

contribuito alla raccolta, <strong>as</strong>crivibili agli ambiti disciplinari della letteratura italiana<br />

(Abigail Brundin, Jane Tylus, Elissa Weaver), francese (Rouben Cholakian, Mary B.<br />

McKinley, Carrie F. Klaus), spagnola (Alison Weber), tedesca (Barbara Becker-<br />

Cantarino); della filosofia (John J. Conley, SJ); della teologia (Gillian T. W. Ahlgren) e<br />

della storia (Daniel Bornstein, Elizabeth Horodowich, Lance Lazar, Elise McKee). Tutti<br />

gli autori (eccezion fatta per Horodowich, il cui volume su Cecilia Ferrazzi è in<br />

preparazione) hanno già pubblicato almeno un’edizione per “The Other Voice” e possono<br />

pertanto <strong>as</strong>sociare nei loro interventi la loro esperienza di ricercatori a quella di docenti<br />

con risultati oltremodo stimolanti.<br />

Rispetto agli interessi generali della collana, reiterati nella nota editoriale premessa<br />

ad ogni singola edizione accolta a farne parte, questa raccolta di saggi affronta accanto<br />

alla storia delle donne un tema specifico annunciato dal sottotitolo ― “Women and<br />

Religion” ― e sviluppato nell’introduzione di King e Rabil (1-22). In generale, “The<br />

Other Voice” si presenta come un progetto finalizzato a collegare la moderna<br />

emancipazione della coscienza femminile ai suoi precedenti storici, documentati dal<br />

progressivo emergere di una voce alternativa all’interno del panorama intellettuale<br />

europeo tra il 1350 ed il 1750. Per quel che concerne questo volume, quindi, la scelta di<br />

un tema propriamente religioso è intesa a mettere in discussione non solo periodizzazioni<br />

e canonizzazioni ufficiali dal punto di vista dei women’s studies, ma anche il dominante<br />

secolarismo che caratterizza la storiografia tradizionale. In senso più specificamente<br />

didattico, questi obiettivi si risolvono in un progetto pedagogico rivolto ad avvicinare gli<br />

studenti ad una storia alternativa in grado di risvegliarne interessi e presa di coscienza.<br />

Come questi obiettivi storiografici e pedagogici possano essere effettivamente realizzati è<br />

il quesito a cui i quattordici contributi raccolti nella silloge tentano di rispondere.<br />

Il testo è strutturato in cinque sezioni organizzate cronologicamente e comprendenti<br />

ci<strong>as</strong>cuna dai due ai quattro saggi di varia lunghezza. La prima sezione, “<strong>Italian</strong> Holy<br />

Women of the Fourteenth and Fifteenth Centuries”, comprende i saggi di Lazar e<br />

Bornstein, che intendono proporre un approccio allo studio della vita all’interno del<br />

convento tra il 1350 e il 1450 attraverso la lettura di un’antologia di testi devozionali e la<br />

cronaca di Bartolomea Riccoboni (31-52). La seconda sezione, “Elite Women of the High<br />

Renaissance”, raccoglie i saggi di Tylus, Weaver, Brundin e Cholakian dedicati<br />

rispettivamente all’interpretazione di Lucrezia Tornabuoni, Antonia Pulci, Vittoria<br />

Colonna e Marguerite de Navarre sullo sfondo del diffondersi della Riforma Protestante

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